L`Ascendente in Scorpione: Emily Dickinson e Sigmund Freud

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L`Ascendente in Scorpione: Emily Dickinson e Sigmund Freud
La verità
obliqua
L’Ascendente in Scorpione: Emily Dickinson e Sigmund Freud
dell’Astrologa Martina
Ascendente, ossia il
segno zodiacale che
al momento della
nascita si trova in ascesa
all'orizzonte,
è di fondamentale importanza,
perché rappresenta la
“maschera” che s’indossa per gli
altri, e determina l’apparenza, lo
stile con cui si viene identificati.
Con l’Ascendente in Scorpione
L’
sono nati una grande poetessa
americana, Emily Dickinson, e
il padre della psicanalisi,
Sigmund Freud.
*****
I genitori della ragazza si
scambiarono uno sguardo
preoccupato. Ancora una volta
l'anziana domestica di casa era
scesa al piano inferiore con il
vassoio del pranzo quasi intatto.
Ancora una volta aveva
mormorato, con gli occhi bassi:
“La Signorina anche oggi non
ha quasi toccato cibo...” Il
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La ve ri tà ob liqua
A destra, in alto, il Female Amherst College frequentato da Emily; in basso, la casa natale in Main Street ad Amherst. A sinistra, in
alto, la prima edizione di Poems, raccolta di poesie del 1890; in basso, Settantasette liriche di Emily Dickinson nel volume pubblicato
da Editori Internazionali Riuniti. Nella pagina precedente, nel tondo, Emily Dickinson, all'età di diciotto anni, in un dagherrotipo del
1848 circa (foto Yale University Manuscripts & Archives Digital Images Database). Sopra il titolo, Freud (a sinistra) con i colleghi
Stanley Hall (al centro) e C. Gustav Jung, in seconda fila da sinistra, Abraham A. Brill, Ernest Jones e Sandor Ferenczi alla Clark
University a Worcester nel Massachussetts nel 1909 (foto Library of Congress).
padre aveva alzato gli occhi al
cielo, spazientito, la madre
aveva preso a torcersi le mani in
un gesto che mostrava tutta la
sua angoscia per quella figlia, la
sua prediletta, ostinata e fragile,
che ormai da mesi non usciva
più dalla camera al piano alto
della casa in cui si era
volontariamente reclusa, per
ritirarsi in mondo fantastico
dove le fosse possibile vivere
tutte le esperienze non vissute e
abitare luoghi sconosciuti, in cui
riusciva a orientarsi grazie alla
sua straordinaria sensibilità.
Nelle rarissime occasioni in cui
li lasciava entrare nella sua
stanza, la madre o i fratelli
trovavano Emily seduta al
tavolino da studio, intenta a
scrivere, lo sguardo dei grandi
occhi scuri fisso su una realtà
altra, lontana eppur presente,
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A sinistra, Freud con la figlia Anna in un'immagine del 1913 (foto Library of Congress). A destra, Sigmund Freud in una foto del 1900
(foto Library of Congress).
una realtà che lei sapeva
penetrare nelle dimensioni più
recondite e mirabilmente
descrivere con parole musicali e
magiche, legate fra loro in trame
di versi che sarebbero nel
tempo divenuti immortali. Fu la
sorella, dopo la sua morte, a
rinvenire nella stanza dove
Emily si era ritirata a vivere
appena venticinquenne,
sofferente per una malattia agli
occhi e problemi di natura
nervosa, ben 1775 poesie,
ripiegate a forma di esagono
come piccoli origami, rivestite
di stoffa e cucite insieme con
ago e filo. Erano poesie
bellissime e profonde, quelle di
Emily, scritte con un uno stile
che sapientemente sapeva
coniugare semplicità e
originalità.
Durante la sua vita tuttavia
furono pubblicati soltanto sette
suoi componimenti, dai quali
tuttavia emerge uno stile
inconfondibile di scrittura e un
lirismo che sarà pienamente
apprezzato negli anni successivi.
La statunitense Emily
Dickinson, una delle più grandi
poetesse di tutti i tempi, era
nata in una cittadina del
Massachusetts il 10 dicembre
del 1830, sotto il segno del
Sagittario, con ascendente
Scorpione. Di quest'ultima
caratteristica possedeva la
capacità di leggere e
comprendere i moti più
profondi dell'animo umano, una
spiccata riservatezza che, spinta
all'estremo, la portò a condurre
una vita isolata e il carattere
determinato, che mostrò nello
scegliere una via personalissima
per dedicare l'intera esistenza
all'opera letteraria. Lo spirito
con cui Emily Dickinson affidò
tutta se stessa ai propri versi,
che conosciuti solo dopo la sua
morte sarebbero poi rimasti
immortali, è ben riassunto in
una sua breve e celebre poesia:
"Una parola muore quando è
detta, dice qualcuno, io dico che
proprio quel giorno comincia a
vivere".
Se in Emily Dickinson la
capacità di cogliere le
profondità dell'animo umano si
espresse in arte poetica, in un
altro celebre personaggio con
ascendente in Scorpione si
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La ver i tà obliqua
Sopra, Scorpione, ascendente zodiacale di
Emily Dickinson e Sigmund Freud.
A destra, in alto, Sagittario, segno zodiacale di nascita di Emily Dickinson; in
basso, Toro, segno zodiacale di nascita di
Sigmund Freud.
tradusse nella fondazione di una
nuova branca della psicologia.
Sigmund Freud, nato a Freiberg
in Moravia il 6 maggio 1856,
rimane infatti ancor oggi il
principale caposcuola della
psicoanalisi, che segnò una vera
e propria rivoluzione non solo
nella psicologia ma nella
cultura, introducendo concetti e
termini che sono ormai di uso
comune, come inconscio,
Edipo, lapsus, interpretazione
dei sogni. Basata sul colloquio
tra analista e paziente, e quindi
sulle parole e sul loro più
profondo significato, la
psicoanalisi ha forse proprio
questo in comune con la poesia,
ossia la ricerca del senso più
nascosto e simbolico della
parola, a cui entrambe
riconoscono la capacità di
evocare ciò che sfugge alla
conoscenza razionale, ciò che si
cela alla forza della luce del sole
e si può incontrare solamente
inoltrandosi nella profondità
dell'animo proprio e altrui, dove
si trovano verità che possono
risultare sconcertanti come i
sentimenti più forti.
Freud stesso scrisse: "si deve
ammettere che hanno ragione i
poeti di scrivere di persone che
amano senza sapere, o che sono
incerte se amano, o che pensano
di odiare quando effettivamente
amano". La verità dell'anima
infatti, come recita un verso
scritto proprio da Emily
Dickinson, è spesso obliqua.
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