Internauti in Viaggio - Cooperativa Sociale Albatros
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Internauti in Viaggio - Cooperativa Sociale Albatros
Perché non bisogna “Navigare” a Vista. Riflessioni inziali • • • • • • • • 2.1 miliardi – Gli utenti Internet al mondo; 555 milioni– Il numero di siti online; 300 milioni– I siti aggiunti nel 2011; 800+ milioni – Gli utenti Facebook a fine 2011; Pizzabot, una delle applicazioni più diffuse al mondo è stata programmata da un ragazzo di 13 anni; In Italia circa 6 milioni di persone sono iscritte a siti di incontri (maggiorenni); In Italia sono iscritti a facebook 22 milioni di utenti (2012) In Italia si sono collegati almeno 40,5 milioni di utenti, e mensilmente la media è di 28,6 milioni; giornalmente ci attestiamo a circa 14 milioni (2012). Internet: cos’è? • Cosa è – Un sistema di comunicazione competitivo per costi e qualità di trasmissione – Un mezzo per visitare luoghi lontani, in modo interattivo e senza muoversi da casa – Un ulteriore abbattimento delle frontiere con conseguente “avvicinamento” di popoli e culture • Cosa non è – – – – – Una rete militare Un gioco Un imbroglio Solo una moda Un covo di maniaci sessuali Storia di Internet • Fino agli anni ‘80 l’accesso, di fatto, è possibile solo in ambito accademico: i programmi sono complessi e adatti solo agli “smanettoni”. • Inizio anni ‘90: la RIVOLUZIONE. Un gruppo di fisici del CERN di Ginevra inventa un nuovo protocollo (lingua) per trasmettere immagini e pagine di testo collegate logicamente tra loro tramite una fitta trama di rimandi ipertestuali. Nasce il World Wide Web (WWW) • 2007: avvento di dispositivi mobili. Storia di Internet • Tramite il WWW tutti i computer collegati ad Internet si comportano come un solo gigantesco deposito di informazioni • La maggiore facilità di utilizzo, l’abbattimento dei costi, l’apertura commerciale ha aperto la rete a tutti – 1980: centinaia di computer – 1990: centinaia di migliaia di computer – 2002: centinaia di milioni di computer – 2010: 8 miliardi di dispositivi collegati on line – 2020: Si stimano a ribasso 20 miliardi di dispositivi Cosa Fanno On-Line? • Quante volte ci siamo chiesti: come mai tutto quel tempo davanti allo schermo? • Perché si dimenticano anche di mangiare? • Cosa fanno davvero? • Fa bene o fa male? • Perdono tempo? • E’ pericoloso? • Vivono il Mondo affettivo • Manifestano la loro curiosità • Si preparano al futuro • Sperimentano valori e ruoli sociali Vivono il Mondo affettivo • Online coltivano amicizie, le approfondiscono, ne stringono di nuove. Il fatto di non vedersi o sentirsi direttamente, abbassa timidezze e inibizioni, per cui spesso raggiungono più confidenza dei rapporti dal vivo. • Una situazione che può portare a idealizzazione e seduttività, ma anche a un maggiore senso di libertà che gli permette di sperimentare se stessi, ricercare e costruire una propria identità in modo più flessibile e meno impegnativo. E non da meno, mettere in gioco quel bisogno di intimità e di confronto affettivo che emerge così forte in adolescenza. Manifestano la loro curiosità • Tramite i motori di ricerca, saltando di sito in sito, o anche comunicando con persone esperte in un certo settore. Lo fai anche tu probabilmente, ma il loro bisogno di esplorare, raccogliere informazioni, è ancora più grande e istintivo. Spazia a 360 gradi, toccando tematiche assai intime, come l’amore, la sessualità, la salute. • Nel bene e nel male, Internet è un archivio di informazioni infinite, che può incrementare le conoscenze dei tuoi figli e stimolare i loro interessi. Sperimentano valori e ruoli sociali • Internet è uno spazio di confronto e partecipazione sociale, dove i ragazzi incontrano altre persone, si uniscono in gruppi, gestiscono rapporti, imparano nuovi modi di relazionarsi. A differenza degli spazi “reali”, qui sentono di potersi esprimere maggiormente, da protagonisti, soddisfacendo il loro bisogno di apparire, mostrarsi, avere un pubblico di coetanei. • Quello che mettono in gioco quindi, è davvero importante per la loro crescita da “cittadini”: valori e principi morali, capacità di assumersi delle responsabilità e di avere un ruolo all’interno di un gruppo. Uso internet Italia Rapporto uso internet 30000 Migliaia di utenti 25000 24,7 milioni di dispositivi 20000 Totale Lavoro 15000 10000 5000 0 2001 2003 2005 2007 2009 2011 Breve indagine demoscopica Rete Rete famiglie senza minori 16% famiglie senza rete 46% Fonte istat settembre 2011 Famiglie in rete Famiglie con 54% minori 84% Numeri della dipendenza • In Italia circa 3 milioni di persone sono affette da I.A.D (fonte Dott. Federico Tonioni); • Il 19 Maggio 2012, dopo circa 30 mesi di apertura il Centro per le psicopatologie da Web presso il Policlinico Gemelli, aveva in carico oltre 200 pazienti, • Oltre 450 pazienti visitati nello stesso arco di tempo. Il rischio dipendenza nei minori Percentuale di ragazzi a rischio dipendenza 40,00% 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% Maschi 11-14 Maschi 15-17 Femmine 11-14 Femmine 15-17 Fonte ministero del lavoro e delle politiche sociali 2007 Internet Addiction Disorder (I.A.D.) • Il termine si deve allo psichiatra americano Ivan Goldberg che propose dei criteri diagnostici. • Questi sono i principali sintomi che caratterizzano l’I.A.D. nei minori: • Quando è in rete, il ragazzo manifesta palesemente un senso di benessere ed euforia, oppure è totalmente assorbito, commenta o fa spesso esclamazioni ad alta voce, come se gli altri non ci fossero. Internet Addiction Disorder (I.A.D.) • Sembra incapace di staccarsi da Internet. Se nessuno interviene resta collegato per tempi lunghissimi anche quando si accorge che è tardi e dovrebbe fare altre cose. Se costretto a smettere si innervosisce o mostra forti reazioni di sofferenza e insofferenza. • Quando non può collegarsi manifesta apatia, depressione, irritabilità, stanchezza, malessere psicologico generale. Oppure ha un'aria distratta e assente: non ha “staccato la spina”. • Approfitta di ogni occasione e di ogni scusa per collegarsi anche per brevi periodi, anche di nascosto. • Più tempo passa in Rete, più vorrebbe passarne. Nega di passare troppo tempo su Internet, anzi si lamenta di non passarne abbastanza. Internet Addiction Disorder (I.A.D.) • • • • Manifesta una caduta negli altri interessi che aveva prima e non ne sviluppa di nuovi. Ad esempio non guarda più il calcio. Internet diventa un interesse in sé, e non uno strumento al servizio degli altri interessi. Ad esempio le notizie sulla sua quadra o sulle moto o sui cartoni preferiti lo interessano solo se può accedervi attraverso Internet. Gli altri canali d'informazione (giornali, TV, discussioni con altri) non suscitano più interesse. Manifesta un ritiro dalle relazioni sociali. Preferisce internet alla compagnia degli amici o dei familiari. Trascura gli altri doveri, in primo luogo quelli scolastici, in qualche caso anche l'igiene e la cura personale, perché o passa molto il tempo su Internet o li esegue senza impegno, con la testa altrove. Internet Addiction Disorder (I.A.D.) • Non riesce a dare resoconti delle attività svolte online, è volutamente evasivo, mente. • Ci sono alterazioni nel comportamento alimentare: mancanza d'appetito, tende a saltare i pasti, a mangiare fuori pasto, a mangiare in fretta per correre al computer. • Possono esserci anche disturbi fisici, tipici di chi passa molto tempo al computer: disturbi del sonno, occhi arrossati, mal di testa, mal di schiena, sindrome del tunnel carpale. Principali forme di dipendenza La dipendenza da Internet ha in comune con le altre dipendenze il tratto ossessivo-compulsivo, la compulsione da Internet si basa sul "piacere" anziché sulla "fobia". E proprio perché si basa sul piacere, anziché sul disagio e la sofferenza, eliminarla risulta molto difficile. Nei minori: • Le attività in rete che tendono a generare più facilmente la dipendenza sono chat/social network, blog, giochi online, navigazione sul web. Negli adulti: • Sono molto frequenti anche la dipendenza da pornografia, gioco d'azzardo online, shopping compulsivo e soprattutto partecipazione compulsiva ad aste. Social network e chat I social network (Facebook, MySpace e altri) sono “piazze virtuali”, cioè dei luoghi in cui via Internet ci si ritrova portando con sé e condividendo con altri fotografie, filmati, pensieri, indirizzi di amici e tanto altro. I social network sono lo strumento di condivisione per eccellenza e rappresentano straordinarie forme di comunicazione, anche se comportano dei rischi per la sfera personale degli individui coinvolti. Rischi da social network • In inglese vengono definite "Social Network addiction" e "Friendship addiction" e sono una sorta di dipendenza da connessione aggiornamento e controllo della propria pagina web e da amicizia , • La dipendenza dai Social Networks sembra essere dovuta al forte senso di sicurezza, di personalità e di socialità che tale forma di siti sono in grado di fornire, • Dipendenza cyber-relazionale per chi riesce ad avere solo o in maggioranza delle relazioni virtuali. Net Gambling • Studi hanno dimostrato che la componente web dei videogiochi provoca nei giocatori assidui problemi di tipo psicosociale quali depressione, distrazione nell'apprendimento, ansia e isolamento. • Possibilità di evadere dalla realtà e creare un alter ego virtuale . • Molti giochi online hanno un sistema di monete virtuale, che posso essere acquistati tramite soldi reali. • Iniziazione al gioco d’azzardo. Dipendenza da cyber sex/ porno online • Il 30% del traffico dati mondiali è indirizzato verso i siti per adulti, • Il terzo sito più visto al mondo è un sito per adulti con 4,4 miliardi di accessi al mese (secondo solo a google e facebook), • Con la dipendenza da sesso è tutta la sfera relazionale a crollare, • Una ricerca della Società Italiana Ginecologia ed Ostetricia, ha calcolato che in Italia, il 14% dei minori scambia le proprie foto di nudo con soldi o regali, e il 22% ha rapporti sessuali con un partner conosciuto proprio su Internet I pericoli di internet • Enormi potenzialità delle nuove tecnologie si scontrano spesso con un uso distorto delle stesse. • Le ricerche dimostrano che in generale genitori e ragazzi conoscono poco o niente i problemi e di conseguenza li sottovalutano. I pericoli di internet • • • • • • • sicurezza virus accesso a contenuti nocivi furto d’identità contatti pericolosi Addescamenti Istigazione a comportamenti scorretti I pericoli di internet: Contenuti Nocivi • gran parte dei contenuti presenti sulla Rete è spazzatura. • materiale illegale per la legge italiana (pedopornografia, messaggi di istigazione al suicidio, gioco d'azzardo) • materiale nocivo ai ragazzi (pornografia esplicita, violenza, istigazione all'odio, razzismo, satanismo e magia nera) • pericolo che si instauri un'identità di gruppo Avviso ai Naviganti (facebook) Condivisione dei contenuti e delle informazioni • L'utente è il proprietario di tutti i contenuti e le informazioni pubblicate su Facebook e può controllare in che modo possono essere condivise mediante le impostazioni sulla privacy • Per quanto riguarda i contenuti coperti da diritti di proprietà, ad esempio foto e video (contenuti ip) l'utente concede a Facebook una licenza non esclusiva, trasferibile, che può essere concessa come sottolicenza, libera da royalty e valida in tutto il mondo. La Licenza termina nel momento in cui l'utente elimina il suo account o i Contenuti IP presenti sul suo account, a meno che tali contenuti non siano stati condivisi con terzi e che questi non li abbiano eliminati. Avviso ai Naviganti (facebook) Condivisione dei contenuti e delle informazioni • Quando l'utente pubblica contenuti o informazioni usando l'impostazione "Pubblica", concede a tutti, anche alle persone che non sono iscritte a Facebook, di accedere e usare tali informazioni e di associarle al suo profilo (ovvero al suo nome e alla sua immagine). Sicurezza: • Non usare Facebook se non ha raggiunto i 13 anni. • Se l'utente raccoglie informazioni da altri utenti, si impegna a: ottenere la loro autorizzazione, specificare di essere lui/lei (e non Facebook) a raccogliere le informazioni, e pubblicare una sua Normativa sulla privacy che spieghi quali informazioni raccoglie e come le utilizza. Avviso ai Naviganti! Disattivare o Cencellare • Quando l'utente elimina Contenuti IP, questi vengono eliminati in modo simile a quando si svuota il cestino del computer. Tuttavia, è possibile che i contenuti rimossi vengano conservati come copie di backup per un determinato periodo di tempo (pur non essendo visibili ad altri). • Qualsiasi reclamo, diritto sostanziale o disputa (reclamo) tra l'utente e noi derivante dalla presente Dichiarazione o dall'utilizzo di Facebook verrà risolto in una corte statale o federale situata a Santa Clara County. La presente Dichiarazione, nonché qualsiasi disputa che possa insorgere tra le due parti, sono regolate dalle leggi dello stato della California, indipendentemente da conflitti nelle disposizioni di legge. L'utente accetta di sottostare alla giurisdizione personale della corte di Santa Clara County, in California, nel caso di controversie relative a tali dispute. La legge e il web • Assenza di confini territoriali. • Assenza di entità organizzata: nessuno è proprietario della rete. • Non una sola rete, ma molte reti collegate. • Come si fa ad individuare il luogo in cui è commesso il reato per individuare il foro competente? • Si deve considerare il luogo (oppure tutti i luoghi) in cui si svolge l’attività pregiudizievole oppure quello (o tutti quelli) in cui si verifica il danno oppure ancora il luogo dove viene gestito il server? Il codice deontologico “internet@minori” • I fornitori di accesso alla rete, aderenti al Codice, si sono accordati sulle seguenti misure, impegnandosi a rispettarle: • Un marchio di identificazione e garanzia (Internet@minori), un bollino blu che rimanda a pagine web specifiche con le quali dare informazioni per un uso sicuro di Internet. • Servizi di navigazione differenziata, che impediscono ai minori di incontrare siti dannosi alla loro crescita. • Classificazione dei contenuti, che vanno subordinati ad accesso condizionato. • Protezione dell’anonimato, anche se i servizi sono erogati solo ed esclusivamente ad utenti identificati o identificabili. Safer Internet 2010 Il codice deontologico “internet@minori” • Sistemi di individuazione dell’età dell’utente, pur nel rispetto delle norme sul trattamento dei dati personali. • Custodia delle password di accesso ai servizi assegnati agli utenti con adeguate misure di sicurezza. • Gestione dei dati utili alla tutela dei minori, conservando per almeno sei mesi i registri di assegnazione degli indirizzi IP e il numero IP utilizzato; • Lotta alla pedopornografia on-line, attraverso la conservazione del numero IP utilizzato dall’utente per l’accesso alle funzioni di pubblicazione dei contenuti, anche se ospitati gratuitamente, e la collaborazione con le autorità competenti. Privacy online • • • • Con l'avvento dei Social Network, e la loro facilità di pubblicare e condividere immagini e filmati, si è in parte dimenticata la legislazione che regola la pubblicazione di immagini altrui (Legge del 22 aprile 1941 n. 633 Articolo 96 e Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196) Per pubblicare l’immagine di una persona non famosa occorre la sua autorizzazione, Non possono mai essere pubblicate immagini di minori, La legge, in poche parole, mira a porre delle regole - sotto il controllo da un Garante della Privacy - nella raccolta e diffusione di qualsiasi informazione sugli individui (e quindi anche le sue immagini private), permettendo a ciascuno un miglior controllo dei dati che lo riguardano. Chi può fare cosa • Il miglior difensore della tua privacy sei tu. • Rifletti bene prima di inserire on-line dati che non vuoi vengano diffusi o che possano essere usati a tuo danno. Decalogo Polizia Postale • Dite ai vostri figli di non fornire dati personali (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici), potrebbero essere utilizzati da potenziali pedofili. • Controllate quello che fanno i vostri figli quando sono collegati e quali sono i loro interessi. • Collocate il computer in una stanza di accesso comune piuttosto che nella camera dei ragazzi e cercate di usarlo qualche volta insieme ai vostri figli. Decalogo Polizia Postale • Non permettetegli di usare la vostra carta di credito senza il vostro permesso. • Controllate periodicamente il contenuto dell'hard disk del computer usato dai vostri figli, verificando la "cronologia" dei siti web visitati. • Cercate di stare vicino ai vostri figli quando creano profili legati ad un nickname per usare programmi di chat. • Insegnategli a non accettare mai di incontrarsi personalmente con chi hanno conosciuto in rete, spiegando loro che gli sconosciuti così incontrati possono essere pericolosi tanto quanto quelli in cui ci si imbatte per strada. Decalogo Polizia Postale • Leggete le e-mail con i vostri figli, controllando ogni allegato al messaggio. Dite loro di non rispondere quando ricevono messaggi di posta elettronica di tipo volgare, offensivo o pericoloso e, allo stesso tempo, invitateli a non usare un linguaggio scurrile o inappropriato e a comportarsi correttamente. • Spiegate ai vostri figli che può essere pericoloso compilare moduli on line e dite loro di farlo solo dopo avervi consultato. Decalogo Polizia Postale • Stabilite quanto tempo i vostri figli possono passare navigando su Internet e, soprattutto, non considerate il computer un surrogato della babysitter. • Esistono particolari software, facilmente reperibili su internet, che impediscono l'accesso a siti non desiderati (violenti o pornografici per esempio). I "filtri" possono essere attivati introducendo parole-chiave o un elenco predefinito di siti da evitare. E' opportuno però verificare periodicamente che funzionino in modo corretto e tenere segreta la parola chiave. Come affrontare il problema In caso di sostanziali segnali di allarme, ci sono alcune cose che potete fare: • Il disturbo da dipendenza da Internet è quasi sempre egosintonico, il portatore non avverte i sintomi come disturbanti. • Meglio non fare diagnosi. Questo spingerebbe all'autodifesa ed alla negazione compromettendo il dialogo. Non usate la parola "sintomi", parlate di "comportamenti" o "abitudini". • Dite semplicemente che il suo comportamento non va bene, e che gli chiedete di cambiarlo. Come affrontare il problema • Potete parlargli del disturbo da dipendenza da Internet semplicemente come preoccupazione remota per il futuro. In questo caso spiegategli cos'è visitando e leggendo con lui siti dove se ne parla. • Spiegategli che volete che lui usi Internet in un certo modo, per lo stesso motivo per cui volete che non mangi troppe porcherie o che faccia sport. • Spiegategli in maniera precisa quali sono i comportamenti che disapprovate e che deve modificare. Evitate richieste vaghe. Come affrontare il problema • Fategli osservare le regole. Se tende a trasgredirle di nascosto mostrate pazienza. Questo comportamento fa parte del disturbo stesso, se c'è. Aumentate però il vostro controllo, rendendo più difficili i sotterfugi. • Lasciategli la possibilità di accedere ad Internet. L'embargo totale non è consigliabile. • Rimproveratelo per i comportamenti, ad esempio quando disubbidisce, ma non colpevolizzatelo perché ha un bisogno. • Creategli alternative ad Internet, ed incoraggiatelo ad usarle: attività sociali, occasioni di stare insieme con altri ragazzi, occasione di stare con voi. Come affrontare il problema • Se è effettivamente a rischio di disturbo da dipendenza da Internet, vi trovate a dover curare una malattia. Questo richiede investimenti di tempo ed anche di denaro. • Dategli delle cose da fare con Internet. Assegnategli compiti specifici che servano a fargli capire che non ce l'avete con Internet, e che lo orientino verso un uso controllato e finalizzato dello strumento. • Per qualsiasi difficoltà di crescita, è sempre necessario somministrare un po' di sana autorità genitoriale. Cyber bullismo Con il termine cyberbullismo si identificano le azioni aggressive ed intenzionali, eseguite, attraverso strumenti elettronici (sms, mms, immagini, foto o video clips, chiamate telefoniche, e-mail, chat rooms, istant messaging, siti web, offensivi e molesti), da una persona singola o da un gruppo, che mirano deliberatamente a far male o a danneggiare un coetaneo che non può facilmente difendersi e che si ripetono nel tempo, protraendosi per settimane, mesi o talvolta anni. Cyber bullismo azioni • Happy Slapping o Cyberbashing • CYBERMINACCE • OUTING AND TRICKERY • IMPERSONATION • CYBERSTALKING • DENIGRATION Cyber bullismo fattori di rischio • Rivelazione di informazioni personali • Dipendenza da Internet • Comportamenti sessuali a rischio • Comunità che incoraggiano il suicidio e l’autolesionismo! • Reclutamento da parte di siti che incitano all’odio • Videogiochi violenti • Social network Caratteristiche del CYBERBULLISMO • • • • • • • • • • Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo. Chiunque, anche chi è vittima nella vita reale, o ha un basso potere sociale, può diventare un cyberbullying. I cyberbulli possono essere anonimi, fingersi anonimi e sollecitare l’inclusione di altri “amici” anonimi, in modo che la persona non sa con chi si sta interagendo. Il materiale cyberbullistico può essere diffuso in tutto il mondo. Le comunicazioni online possono essere particolarmente sadiche. Le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24. Alta Disinibizione: i cyberbulli tendono a fare online ciò che non farebbero nella vita reale. La percezione di invisibilità da parte del cyberbullo: “Tu non puoi vedere me!” Mancanza di feedback tangibili sul proprio operato, “Io non posso vedere te”! e conseguente insufficiente consapevolezza sugli effetti delle proprie azioni. Depersonalizzazione: le conseguenze delle proprie azioni vengono ascritte alla “personas” o “avatars” crea Centro per le psicopatologie da Web • L’ambulatorio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Per accedere alla prima visita occorre prenotare telefonicamente ai numeri 06 30154332 – 06 30154122. • il cyber-sexual addiction (sesso virtuale e pornografia), • il cyber-relational addiction (social network), • il net-compulsion (gioco d’azzardo, shopping e commercio on-line), • l’information overload (ricerca ossessiva di informazioni) e il • computer addiction (coinvolgimento eccessivo in giochi “virtuali” o “di ruolo”). A chi rivolgersi? Personale scolastico Psicologo presente nell’istituto scolastico Famiglie degli individui coinvolti Per informazioni e supporto: Campagna nazionale contro il fenomeno del bullismo «Smonta il bullo» Sito internet: www.smontailbullo.it Numero verde 800 66 96 96 Aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alla 19.00 Grazie per l’attenzione Conclusioni • Esistono sistemi di controllo fisici per le dipendenze da internet, come ad esempio il parental control, • L’uso di smarphone consente un accesso alla rete privato per i ragazzi, • Le capacità cognitive di un ragazzo/a specialmente per quanto riguarda i sistemi informatici sono molto più efficaci di quegli degli adulti, • L’educazione come prima forma di difesa. Conclusioni • La strategia migliore consiste nell’educare i nostri figli a l’uso corretto dello “strumento internet”. • Per informazioni specifiche, aiuti o chiarimenti contattateci alla mail [email protected]