Internauti in Viaggio - Cooperativa Sociale Albatros

Transcript

Internauti in Viaggio - Cooperativa Sociale Albatros
Perché non bisogna
“Navigare” a Vista.
Riflessioni inziali
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2.1 miliardi – Gli utenti Internet al mondo;
555 milioni– Il numero di siti online;
300 milioni– I siti aggiunti nel 2011;
800+ milioni – Gli utenti Facebook a fine 2011;
Pizzabot, una delle applicazioni più diffuse al mondo è
stata programmata da un ragazzo di 13 anni;
In Italia circa 6 milioni di persone sono iscritte a siti di
incontri (maggiorenni);
In Italia sono iscritti a facebook 22 milioni di utenti (2012)
In Italia si sono collegati almeno 40,5 milioni di utenti, e
mensilmente la media è di 28,6 milioni; giornalmente ci
attestiamo a circa 14 milioni (2012).
Internet: cos’è?
• Cosa è
– Un sistema di
comunicazione
competitivo per
costi e qualità di
trasmissione
– Un mezzo per
visitare luoghi
lontani, in modo
interattivo e senza
muoversi da casa
– Un ulteriore
abbattimento delle
frontiere con
conseguente
“avvicinamento” di
popoli e culture
• Cosa non è
–
–
–
–
–
Una rete militare
Un gioco
Un imbroglio
Solo una moda
Un covo di maniaci
sessuali
Storia di Internet
• Fino agli anni ‘80 l’accesso, di fatto, è
possibile solo in ambito accademico: i
programmi sono complessi e adatti solo agli
“smanettoni”.
• Inizio anni ‘90: la RIVOLUZIONE. Un gruppo
di fisici del CERN di Ginevra inventa un
nuovo protocollo (lingua) per trasmettere
immagini e pagine di testo collegate
logicamente tra loro tramite una fitta trama di
rimandi ipertestuali. Nasce il World Wide
Web (WWW)
• 2007: avvento di dispositivi mobili.
Storia di Internet
• Tramite il WWW tutti i computer collegati ad
Internet si comportano come un solo
gigantesco deposito di informazioni
• La maggiore facilità di utilizzo, l’abbattimento
dei costi, l’apertura commerciale ha aperto
la rete a tutti
– 1980: centinaia di computer
– 1990: centinaia di migliaia di computer
– 2002: centinaia di milioni di computer
– 2010: 8 miliardi di dispositivi collegati on
line
– 2020: Si stimano a ribasso 20 miliardi di
dispositivi
Cosa Fanno On-Line?
• Quante volte ci
siamo chiesti: come
mai tutto quel tempo
davanti allo
schermo?
• Perché si
dimenticano anche di
mangiare?
• Cosa fanno davvero?
• Fa bene o fa male?
• Perdono tempo?
• E’ pericoloso?
• Vivono il Mondo
affettivo
• Manifestano la loro
curiosità
• Si preparano al
futuro
• Sperimentano valori
e ruoli sociali
Vivono il Mondo affettivo
• Online coltivano amicizie, le approfondiscono, ne
stringono di nuove. Il fatto di non vedersi o
sentirsi direttamente, abbassa timidezze e
inibizioni, per cui spesso raggiungono più
confidenza dei rapporti dal vivo.
• Una situazione che può portare a idealizzazione
e seduttività, ma anche a un maggiore senso
di libertà che gli permette di sperimentare se
stessi, ricercare e costruire una propria identità in
modo più flessibile e meno impegnativo. E non
da meno, mettere in gioco quel bisogno di
intimità e di confronto affettivo che emerge così
forte in adolescenza.
Manifestano la loro curiosità
• Tramite i motori di ricerca, saltando di sito in sito,
o anche comunicando con persone esperte in un
certo settore. Lo fai anche tu probabilmente, ma
il loro bisogno di esplorare, raccogliere
informazioni, è ancora più grande e istintivo.
Spazia a 360 gradi, toccando tematiche assai
intime, come l’amore, la sessualità, la salute.
• Nel bene e nel male, Internet è un archivio di
informazioni infinite, che può incrementare le
conoscenze dei tuoi figli e stimolare i loro
interessi.
Sperimentano valori e ruoli sociali
• Internet è uno spazio di confronto e
partecipazione sociale, dove i ragazzi incontrano
altre persone, si uniscono in gruppi, gestiscono
rapporti, imparano nuovi modi di relazionarsi. A
differenza degli spazi “reali”, qui sentono di
potersi esprimere maggiormente,
da protagonisti, soddisfacendo il loro bisogno di
apparire, mostrarsi, avere un pubblico di
coetanei.
• Quello che mettono in gioco quindi, è davvero
importante per la loro crescita da “cittadini”:
valori e principi morali, capacità di assumersi
delle responsabilità e di avere un ruolo all’interno
di un gruppo.
Uso internet Italia
Rapporto uso internet
30000
Migliaia di utenti
25000
24,7 milioni di
dispositivi
20000
Totale
Lavoro
15000
10000
5000
0
2001 2003 2005 2007 2009 2011
Breve indagine demoscopica
Rete
Rete
famiglie
senza
minori
16%
famiglie
senza rete
46%
Fonte istat settembre 2011
Famiglie in
rete
Famiglie
con
54%
minori
84%
Numeri della dipendenza
• In Italia circa 3 milioni di persone sono affette
da I.A.D (fonte Dott. Federico Tonioni);
• Il 19 Maggio 2012, dopo circa 30 mesi di
apertura il Centro per le psicopatologie da
Web presso il Policlinico Gemelli, aveva in
carico oltre 200 pazienti,
• Oltre 450 pazienti visitati nello stesso arco di
tempo.
Il rischio dipendenza nei minori
Percentuale di ragazzi a rischio
dipendenza
40,00%
35,00%
30,00%
25,00%
20,00%
15,00%
10,00%
5,00%
0,00%
Maschi 11-14
Maschi 15-17
Femmine 11-14
Femmine 15-17
Fonte ministero del lavoro e delle
politiche sociali 2007
Internet Addiction Disorder (I.A.D.)
• Il termine si deve allo psichiatra
americano Ivan Goldberg che propose dei
criteri diagnostici.
• Questi sono i principali sintomi che
caratterizzano l’I.A.D. nei minori:
• Quando è in rete, il ragazzo manifesta
palesemente un senso di benessere ed
euforia, oppure è totalmente assorbito,
commenta o fa spesso esclamazioni ad alta
voce, come se gli altri non ci fossero.
Internet Addiction Disorder (I.A.D.)
•
Sembra incapace di staccarsi da Internet. Se nessuno
interviene resta collegato per tempi lunghissimi anche
quando si accorge che è tardi e dovrebbe fare altre cose.
Se costretto a smettere si innervosisce o mostra forti
reazioni di sofferenza e insofferenza.
•
Quando non può collegarsi manifesta apatia, depressione,
irritabilità, stanchezza, malessere psicologico generale.
Oppure ha un'aria distratta e assente: non ha “staccato la
spina”.
•
Approfitta di ogni occasione e di ogni scusa per collegarsi
anche per brevi periodi, anche di nascosto.
•
Più tempo passa in Rete, più vorrebbe passarne. Nega di
passare troppo tempo su Internet, anzi si lamenta di non
passarne abbastanza.
Internet Addiction Disorder (I.A.D.)
•
•
•
•
Manifesta una caduta negli altri interessi che aveva prima
e non ne sviluppa di nuovi. Ad esempio non guarda più il
calcio.
Internet diventa un interesse in sé, e non uno strumento al
servizio degli altri interessi. Ad esempio le notizie sulla sua
quadra o sulle moto o sui cartoni preferiti lo interessano
solo se può accedervi attraverso Internet. Gli altri canali
d'informazione (giornali, TV, discussioni con altri) non
suscitano più interesse.
Manifesta un ritiro dalle relazioni sociali. Preferisce internet
alla compagnia degli amici o dei familiari.
Trascura gli altri doveri, in primo luogo quelli scolastici, in
qualche caso anche l'igiene e la cura personale, perché o
passa molto il tempo su Internet o li esegue senza
impegno, con la testa altrove.
Internet Addiction Disorder (I.A.D.)
•
Non riesce a dare resoconti delle attività svolte
online, è volutamente evasivo, mente.
•
Ci sono alterazioni nel comportamento alimentare:
mancanza d'appetito, tende a saltare i pasti, a
mangiare fuori pasto, a mangiare in fretta per correre
al computer.
•
Possono esserci anche disturbi fisici, tipici di chi
passa molto tempo al computer: disturbi del sonno,
occhi arrossati, mal di testa, mal di schiena, sindrome
del tunnel carpale.
Principali forme di dipendenza
La dipendenza da Internet ha in comune con le altre
dipendenze il tratto ossessivo-compulsivo, la compulsione
da Internet si basa sul "piacere" anziché sulla "fobia". E
proprio perché si basa sul piacere, anziché sul disagio e la
sofferenza, eliminarla risulta molto difficile.
Nei minori:
• Le attività in rete che tendono a generare più facilmente la
dipendenza sono chat/social network, blog, giochi
online, navigazione sul web.
Negli adulti:
• Sono molto frequenti anche la dipendenza da pornografia,
gioco d'azzardo online, shopping compulsivo e
soprattutto partecipazione compulsiva ad aste.
Social network e chat
I social network (Facebook, MySpace e altri)
sono “piazze virtuali”, cioè dei luoghi in cui
via Internet ci si ritrova portando con sé e
condividendo con altri fotografie, filmati,
pensieri, indirizzi di amici e tanto altro.
I social network sono lo strumento di
condivisione per eccellenza e rappresentano
straordinarie forme di comunicazione, anche
se comportano dei rischi per la sfera
personale degli individui coinvolti.
Rischi da social network
• In inglese vengono definite "Social Network
addiction" e "Friendship addiction" e sono una
sorta di dipendenza da connessione
aggiornamento e controllo della propria pagina
web e da amicizia ,
• La dipendenza dai Social Networks sembra
essere dovuta al forte senso di sicurezza, di
personalità e di socialità che tale forma di siti
sono in grado di fornire,
• Dipendenza cyber-relazionale per chi riesce ad
avere solo o in maggioranza delle relazioni
virtuali.
Net Gambling
• Studi hanno dimostrato che la componente
web dei videogiochi provoca nei giocatori
assidui problemi di tipo psicosociale quali
depressione, distrazione nell'apprendimento,
ansia e isolamento.
• Possibilità di evadere dalla realtà e creare
un alter ego virtuale .
• Molti giochi online hanno un sistema di
monete virtuale, che posso essere acquistati
tramite soldi reali.
• Iniziazione al gioco d’azzardo.
Dipendenza da cyber sex/ porno
online
• Il 30% del traffico dati mondiali è indirizzato
verso i siti per adulti,
• Il terzo sito più visto al mondo è un sito per
adulti con 4,4 miliardi di accessi al mese
(secondo solo a google e facebook),
• Con la dipendenza da sesso è tutta la sfera
relazionale a crollare,
• Una ricerca della Società Italiana
Ginecologia ed Ostetricia, ha calcolato che
in Italia, il 14% dei minori scambia le proprie
foto di nudo con soldi o regali, e il 22% ha
rapporti sessuali con un partner conosciuto
proprio su Internet
I pericoli di internet
• Enormi potenzialità delle nuove
tecnologie si scontrano spesso con un
uso distorto delle stesse.
• Le ricerche dimostrano che in
generale genitori e ragazzi conoscono
poco o niente i problemi e di
conseguenza li sottovalutano.
I pericoli di internet
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sicurezza
virus
accesso a contenuti nocivi
furto d’identità
contatti pericolosi
Addescamenti
Istigazione a comportamenti scorretti
I pericoli di internet: Contenuti Nocivi
• gran parte dei contenuti presenti sulla Rete
è spazzatura.
• materiale illegale per la legge italiana
(pedopornografia, messaggi di istigazione al
suicidio, gioco d'azzardo)
• materiale nocivo ai ragazzi (pornografia
esplicita, violenza, istigazione all'odio,
razzismo, satanismo e magia nera)
• pericolo che si instauri un'identità di gruppo
Avviso ai Naviganti (facebook)
Condivisione dei contenuti e delle informazioni
• L'utente è il proprietario di tutti i contenuti e le informazioni
pubblicate su Facebook e può controllare in che modo
possono essere condivise mediante le impostazioni sulla
privacy
• Per quanto riguarda i contenuti coperti da diritti di
proprietà, ad esempio foto e video (contenuti ip) l'utente
concede a Facebook una licenza non esclusiva,
trasferibile, che può essere concessa come sottolicenza,
libera da royalty e valida in tutto il mondo. La Licenza
termina nel momento in cui l'utente elimina il suo account o
i Contenuti IP presenti sul suo account, a meno che tali
contenuti non siano stati condivisi con terzi e che questi
non li abbiano eliminati.
Avviso ai Naviganti (facebook)
Condivisione dei contenuti e delle informazioni
• Quando l'utente pubblica contenuti o informazioni usando
l'impostazione "Pubblica", concede a tutti, anche alle
persone che non sono iscritte a Facebook, di accedere e
usare tali informazioni e di associarle al suo profilo (ovvero
al suo nome e alla sua immagine).
Sicurezza:
• Non usare Facebook se non ha raggiunto i 13 anni.
• Se l'utente raccoglie informazioni da altri utenti, si impegna
a: ottenere la loro autorizzazione, specificare di essere
lui/lei (e non Facebook) a raccogliere le informazioni, e
pubblicare una sua Normativa sulla privacy che spieghi
quali informazioni raccoglie e come le utilizza.
Avviso ai Naviganti! Disattivare o Cencellare
•
Quando l'utente elimina Contenuti IP, questi vengono
eliminati in modo simile a quando si svuota il cestino del
computer. Tuttavia, è possibile che i contenuti rimossi
vengano conservati come copie di backup per un
determinato periodo di tempo (pur non essendo visibili ad
altri).
•
Qualsiasi reclamo, diritto sostanziale o disputa (reclamo)
tra l'utente e noi derivante dalla presente Dichiarazione o
dall'utilizzo di Facebook verrà risolto in una corte statale o
federale situata a Santa Clara County. La presente
Dichiarazione, nonché qualsiasi disputa che possa
insorgere tra le due parti, sono regolate dalle leggi dello
stato della California, indipendentemente da conflitti nelle
disposizioni di legge. L'utente accetta di sottostare alla
giurisdizione personale della corte di Santa Clara County,
in California, nel caso di controversie relative a tali dispute.
La legge e il web
• Assenza di confini territoriali.
• Assenza di entità organizzata: nessuno è
proprietario della rete.
• Non una sola rete, ma molte reti collegate.
• Come si fa ad individuare il luogo in cui è
commesso il reato per individuare il foro
competente?
• Si deve considerare il luogo (oppure tutti i luoghi)
in cui si svolge l’attività pregiudizievole oppure
quello (o tutti quelli) in cui si verifica il danno
oppure ancora il luogo dove viene gestito il
server?
Il codice deontologico
“internet@minori”
•
I fornitori di accesso alla rete, aderenti al Codice, si sono
accordati sulle seguenti misure, impegnandosi a
rispettarle:
•
Un marchio di identificazione e garanzia
(Internet@minori), un bollino blu che rimanda a pagine
web specifiche con le quali dare informazioni per un uso
sicuro di Internet.
•
Servizi di navigazione differenziata, che impediscono ai
minori di incontrare siti dannosi alla loro crescita.
•
Classificazione dei contenuti, che vanno subordinati ad
accesso condizionato.
•
Protezione dell’anonimato, anche se i servizi sono erogati
solo ed esclusivamente ad utenti identificati o identificabili.
Safer Internet 2010
Il codice deontologico
“internet@minori”
•
Sistemi di individuazione dell’età dell’utente, pur nel
rispetto delle norme sul trattamento dei dati personali.
•
Custodia delle password di accesso ai servizi assegnati
agli utenti con adeguate misure di sicurezza.
•
Gestione dei dati utili alla tutela dei minori,
conservando per almeno sei mesi i registri di
assegnazione degli indirizzi IP e il numero IP utilizzato;
•
Lotta alla pedopornografia on-line, attraverso la
conservazione del numero IP utilizzato dall’utente per
l’accesso alle funzioni di pubblicazione dei contenuti,
anche se ospitati gratuitamente, e la collaborazione con
le autorità competenti.
Privacy online
•
•
•
•
Con l'avvento dei Social Network, e la loro facilità di
pubblicare e condividere immagini e filmati, si è in parte
dimenticata la legislazione che regola la pubblicazione di
immagini altrui (Legge del 22 aprile 1941 n. 633 Articolo 96
e Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196)
Per pubblicare l’immagine di una persona non famosa
occorre la sua autorizzazione,
Non possono mai essere pubblicate immagini di minori,
La legge, in poche parole, mira a porre delle regole - sotto
il controllo da un Garante della Privacy - nella raccolta e
diffusione di qualsiasi informazione sugli individui (e quindi
anche le sue immagini private), permettendo a ciascuno
un miglior controllo dei dati che lo riguardano.
Chi può fare cosa
• Il miglior difensore della tua privacy
sei tu.
• Rifletti bene prima di inserire on-line
dati che non vuoi vengano diffusi o
che possano essere usati a tuo
danno.
Decalogo Polizia Postale
• Dite ai vostri figli di non fornire dati personali
(nome, cognome, età, indirizzo, numero di
telefono, nome e orari della scuola, nome degli
amici), potrebbero essere utilizzati da potenziali
pedofili.
• Controllate quello che fanno i vostri figli quando
sono collegati e quali sono i loro interessi.
• Collocate il computer in una stanza di accesso
comune piuttosto che nella camera dei ragazzi e
cercate di usarlo qualche volta insieme ai vostri
figli.
Decalogo Polizia Postale
• Non permettetegli di usare la vostra carta di
credito senza il vostro permesso.
• Controllate periodicamente il contenuto dell'hard
disk del computer usato dai vostri figli,
verificando la "cronologia" dei siti web visitati.
• Cercate di stare vicino ai vostri figli quando
creano profili legati ad un nickname per usare
programmi di chat.
• Insegnategli a non accettare mai di incontrarsi
personalmente con chi hanno conosciuto in rete,
spiegando loro che gli sconosciuti così incontrati
possono essere pericolosi tanto quanto quelli in
cui ci si imbatte per strada.
Decalogo Polizia Postale
• Leggete le e-mail con i vostri figli, controllando
ogni allegato al messaggio.
Dite loro di non rispondere quando ricevono
messaggi di posta elettronica di tipo volgare,
offensivo o pericoloso e, allo stesso tempo,
invitateli a non usare un linguaggio scurrile o
inappropriato e a comportarsi correttamente.
• Spiegate ai vostri figli che può essere pericoloso
compilare moduli on line e dite loro di farlo solo
dopo avervi consultato.
Decalogo Polizia Postale
• Stabilite quanto tempo i vostri figli possono
passare navigando su Internet e, soprattutto, non
considerate il computer un surrogato della babysitter.
• Esistono particolari software, facilmente reperibili
su internet, che impediscono l'accesso a siti non
desiderati (violenti o pornografici per esempio). I
"filtri" possono essere attivati introducendo
parole-chiave o un elenco predefinito di siti da
evitare. E' opportuno però verificare
periodicamente che funzionino in modo corretto
e tenere segreta la parola chiave.
Come affrontare il problema
In caso di sostanziali segnali di allarme, ci sono
alcune cose che potete fare:
• Il disturbo da dipendenza da Internet è quasi
sempre egosintonico, il portatore non avverte i
sintomi come disturbanti.
• Meglio non fare diagnosi. Questo spingerebbe
all'autodifesa ed alla negazione compromettendo
il dialogo. Non usate la parola "sintomi", parlate
di "comportamenti" o "abitudini".
• Dite semplicemente che il suo comportamento
non va bene, e che gli chiedete di cambiarlo.
Come affrontare il problema
• Potete parlargli del disturbo da dipendenza da
Internet semplicemente come preoccupazione
remota per il futuro. In questo caso spiegategli
cos'è visitando e leggendo con lui siti dove se ne
parla.
• Spiegategli che volete che lui usi Internet in un
certo modo, per lo stesso motivo per cui volete
che non mangi troppe porcherie o che faccia
sport.
• Spiegategli in maniera precisa quali sono i
comportamenti che disapprovate e che deve
modificare. Evitate richieste vaghe.
Come affrontare il problema
• Fategli osservare le regole. Se tende a
trasgredirle di nascosto mostrate pazienza.
Questo comportamento fa parte del disturbo
stesso, se c'è. Aumentate però il vostro controllo,
rendendo più difficili i sotterfugi.
• Lasciategli la possibilità di accedere ad Internet.
L'embargo totale non è consigliabile.
• Rimproveratelo per i comportamenti, ad esempio
quando disubbidisce, ma non colpevolizzatelo
perché ha un bisogno.
• Creategli alternative ad Internet, ed
incoraggiatelo ad usarle: attività sociali,
occasioni di stare insieme con altri ragazzi,
occasione di stare con voi.
Come affrontare il problema
• Se è effettivamente a rischio di disturbo da
dipendenza da Internet, vi trovate a dover curare
una malattia. Questo richiede investimenti di
tempo ed anche di denaro.
• Dategli delle cose da fare con Internet.
Assegnategli compiti specifici che servano a
fargli capire che non ce l'avete con Internet, e
che lo orientino verso un uso controllato e
finalizzato dello strumento.
• Per qualsiasi difficoltà di crescita, è sempre
necessario somministrare un po' di sana autorità
genitoriale.
Cyber bullismo
Con il termine cyberbullismo si
identificano le azioni aggressive
ed intenzionali, eseguite,
attraverso strumenti elettronici
(sms, mms, immagini, foto o video
clips, chiamate telefoniche, e-mail,
chat rooms, istant messaging,
siti web, offensivi e molesti), da
una persona singola o da un
gruppo, che mirano
deliberatamente a far male o a
danneggiare un coetaneo che non
può facilmente difendersi e che si
ripetono nel tempo, protraendosi
per settimane, mesi o talvolta anni.
Cyber bullismo azioni
• Happy Slapping o Cyberbashing
• CYBERMINACCE
• OUTING AND TRICKERY
• IMPERSONATION
• CYBERSTALKING
• DENIGRATION
Cyber bullismo fattori di rischio
• Rivelazione di informazioni personali
• Dipendenza da Internet
• Comportamenti sessuali a rischio
• Comunità che incoraggiano il suicidio e
l’autolesionismo!
• Reclutamento da parte di siti che incitano
all’odio
• Videogiochi violenti
• Social network
Caratteristiche del
CYBERBULLISMO
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Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo.
Chiunque, anche chi è vittima nella vita reale, o ha un basso potere
sociale, può diventare un cyberbullying.
I cyberbulli possono essere anonimi, fingersi anonimi e sollecitare
l’inclusione di altri “amici” anonimi, in modo che la persona non sa
con chi si sta interagendo.
Il materiale cyberbullistico può essere diffuso in tutto il mondo.
Le comunicazioni online possono essere particolarmente sadiche.
Le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24.
Alta Disinibizione: i cyberbulli tendono a fare online ciò che non
farebbero nella vita reale.
La percezione di invisibilità da parte del cyberbullo: “Tu non puoi
vedere me!”
Mancanza di feedback tangibili sul proprio operato, “Io non posso
vedere te”! e conseguente insufficiente consapevolezza sugli effetti
delle proprie azioni.
Depersonalizzazione: le conseguenze delle proprie azioni vengono
ascritte alla “personas” o “avatars” crea
Centro per le psicopatologie da
Web
• L’ambulatorio è attivo dal lunedì al venerdì
dalle 9.30 alle 13.30. Per accedere alla prima
visita occorre prenotare telefonicamente ai
numeri 06 30154332 – 06 30154122.
• il cyber-sexual addiction (sesso virtuale e
pornografia),
• il cyber-relational addiction (social network),
• il net-compulsion (gioco d’azzardo, shopping
e commercio on-line),
• l’information overload (ricerca ossessiva di
informazioni) e il
• computer addiction (coinvolgimento
eccessivo in giochi “virtuali” o “di ruolo”).
A chi rivolgersi?
Personale scolastico
Psicologo presente nell’istituto scolastico
Famiglie degli individui coinvolti
Per informazioni e supporto:
Campagna nazionale contro il fenomeno del
bullismo «Smonta il bullo»
Sito internet: www.smontailbullo.it
Numero verde 800
66 96 96
Aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle
13.00 e dalle 14.00 alla 19.00
Grazie per l’attenzione
Conclusioni
• Esistono sistemi di controllo fisici per le
dipendenze da internet, come ad esempio il
parental control,
• L’uso di smarphone consente un accesso
alla rete privato per i ragazzi,
• Le capacità cognitive di un ragazzo/a
specialmente per quanto riguarda i sistemi
informatici sono molto più efficaci di quegli
degli adulti,
• L’educazione come prima forma di difesa.
Conclusioni
• La strategia migliore consiste
nell’educare i nostri figli a l’uso
corretto dello “strumento internet”.
• Per informazioni specifiche, aiuti o
chiarimenti contattateci alla mail
[email protected]