Dipendenza da Facebook o Msn? A Roma si
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Dipendenza da Facebook o Msn? A Roma si
Dipendenza da Facebook o Msn? A Roma si curano i “drogati” di internet mercoledì 4 novembre 2009 di Dafne Cola Con la diffusione dei social network come Facebook e Msn si sta diffondendo molto velocemente il fenomeno dell’“Internet Addiction Disorder”, patologia legata all’uso eccessivo del “mondo virtuale”: al Policlinico Gemelli di Roma è stato aperto un reparto dedicato all’assistenza e alla cura di persone che soffrono di dipendenza dal web. Fateci caso, tra i tanti amici di Facebook ce ne son alcuni che spiccano perché li trovate sempre collegati, stanno ore e ore davanti al computer (magari anche tutta la notte), passano intere giornate a “postare” qualcosa, a aggiungere foto e “taggare” qualcuno, sono sempre i primi a commentare ogni status e condividono link su link… E se per qualche ragione non possono accedere a un computer, magari perché a cena fuori o in vacanza, non si sentono a loro agio e quindi sicuramente hanno un cellulare col quale potersi collegare. Praticamente un’ossessione, che passa da Facebook a Messenger a Twitter… non si fanno scappare nemmeno un messaggio, devono controllare tutto il loro mondo virtuale minuto per minuto. Purtroppo per loro, si tratta di dipendenza da internet, che nei casi più gravi può diventare davvero una patologia. “Internet Addiction Disorder” è il nome di questo tipo particolare di disagio, le cui principali manifestazioni sono la permanenza estremamente prolungata davanti al computer o altri dispositivi per la navigazione e la sofferenza anche accentuata in caso di lontananza dalla Rete. Da ieri sarà possibile trovare un aiuto per questa dipendenza al Policlinico Gemelli di Roma, dove già vengono accolti e curati tutti coloro che sono schiavi di dipendenze di vario genere, più “tradizionali” potremmo dire, come quelle dal gioco d’azzardo, dall’alcol e dalle droghe, ed ora anche gli “internet addicted”. Secondo gli esperti del Policlinico, un uso patologico del web provoca sintomi fisici molto simili a quelli manifestati dai tossicodipendenti in crisi di astinenza: ansia, depressione e paura di perdere il controllo di sè e di ciò che si sta facendo. Un problema davvero da non sottovalutare secondo lo psichiatra Federico Tonioni, coordinatore dell’ambulatorio, “almeno due iscritti a Facebok su 10 ne sono dipendenti mentre, secondo i dati di uno studio dell’università di Perugia, su 10 persone quattro possono sviluppare abusi o dipendenza da internet, la maggior parte delle volte inconsapevolmente”. “Si potrebbe dire - continua - che questo tipo di patologie di dipendenza da internet si stia diffondendo a livello epidemico. Sono sempre più frequenti i casi di impiegati interdetti da internet perchè connessi soprattutto ai social network, in particolare Facebook. Per questo basta riflettere sul fatto che 6 aziende su 10 in Italia hanno introdotto limitazioni alla rete internet aziendale”. C’è poi chi si crea un’identità virtuale diversa dalla reale, magari per inventarsi una vita parallela o spiare qualcuno. Comunque sia, in molti iniziano a perdere il contatto con la realtà e tendono a coltivare maggiormente le relazioni virtuali, isolandosi nella vita reale. Ma non sono solo i social network a creare uno stato di schiavitù dal web: ci sono forme di dipendenza da sesso virtuale e pornografia, gioco d’azzardo, ricerca ossessiva di informazioni, coinvolgimento eccessivo in giochi virtuali o di ruolo, shopping e commercio online. E l’ambulatorio del Gemelli (aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,30) si occuperà di tutti questi problemi che necessitano ognuno di una sua “terapia”, difatti il protocollo di intervento della cura dopo un colloquio iniziale prevede vari incontri successivi per individuare la psicopatologia precisa e il grado, quindi l’eventuale terapia farmacologia, per poi concludersi con l’inserimento progressivo in gruppi di riabilitazione.