IL CAROSELLO DELLE BOLLE DI SAPONE 24 agosto 2015 Un

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IL CAROSELLO DELLE BOLLE DI SAPONE 24 agosto 2015 Un
IL CAROSELLO DELLE BOLLE DI SAPONE
Un CARAVANSERRAGLIO PER FUGHE PSICOLOGICHE
24 agosto 2015
Avevo visto alcuni saloni di divertimento innocuo, ma quello che
ho visto oggi è il più mastodontico che abbia mai visto. Luogo di
fuga per piccini e grandi.
Chiese vuote di domenica e famiglie con bambini in questi posti di
divertimento che sono diventati i nuovi santuari delle illusioni, dove
passare le domeniche.
Gli organizzatori spendono capitali per moltiplicare i guadagni. La gente
spende tempo e denaro per uscirne istupidita.
Ho capito perchè i bambini e relativi genitori non amano più "il
divertimento più bello" a detta di qualche Santo: le funzioni religiose.
Amano l'incontro con il surreale.
Una bolla di sapone è sempre una bolla. Mille bolle non fanno un
capitale, ma semplicemente una passerella di bolle scoppiettanti al
secondo, per una felicità a bolle.
I bambini non sanno cogliere le "cose reali" per quello che veramente
sono, per tuffarsi nella fantasia programmata dai burattinai di turno.
Come potranno tuffarsi nel mondo difficile quando saranno più avanti
negli anni?
Accanto alla zona bambini, la zona azzardo, piena di "vecchi" falliti, alla
ricerca di vincite mai avute nella vita. Vincite di soldi, non di saggezza.
Tristi perchè sconfitti senza ritorno.
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Finita la giornata dei balocchi, la notte dei sogni e dei vaneggiamenti
dietro a chimere irraggiungibili. Ed è depressione.
Cosi non si può crescere come uomini autentici!
Le attrazioni diventano distrazioni, dinamismi psicologici che dominano
la persona e la costringono ad evadere in un mondo utopico, sfiorato in
quei locali senza anima.
Come difendersi? Semplice: un bagno fisico-psicologieo-spirituale nella
natura aperta, lontano dai balocchi e dai giocolieri. Là Dio si manifesta
nella sua grandezza, nella sua bellezza e bontà verso di noi. E si torna
"carichi", non a batterie scariche. Si sogna, ma il Cielo del Creatore.
Ho passato alcuni giorni in montagna. Una carica spirituale quasi divina:
ruscielli, cascate, pinete, cieli azzurri, nuvole da giganteschi gelati, e
anche pioggia che ti fa stare felice in casa a leggere, a scrivere, a
pensare, a pregare.
Incontri molto umani: Giovanna e Giovanni, fratelli, con un buon numero
di animali al pascolo, margari forse non istruiti ma umanissimi, come Dio
comanda, dico io. Altrove, in una conca da paradiso, purtroppo teatro di
"armi" nella seconda guerra mondiale, Tina e Marco vivono respirando
aria fresca e profumata, con nell'udito lo scampanio tipico delle mandrie
d'alta montagna. Un gioiello di mini-chiesetta, ciuffi di fiori e stelle
alpine ovunque, rumoreggiare di scintillanti cascate e finalmente acqua
limpida e fresca dalla fontana di montagna. Se così è la Natura, come
sarà il suo Creatore?
Tutto autentico in montagna; tutto artificiale nel parco divertimenti al
coperto, punto di incontro superficiale di famiglie senza sorriso cordiale.
E bambini nervosi e piagnucolanti, alle prese con genitori taccagni,
perchè non hanno più soldi da sprecare. Tutti senza amore. Tanti bisticci.
Sette sale cinematografiche completano il quadro squallido: non un film
"realistico", educativo. Solo mostruosita, violenza, sensualità. I ragazzi si
nutrono di vuotaggini, che non hanno mai fatto crescere di peso e di
umanità nessuno.
Un contorno degno del luogo: negozi e negozi con montagne di "cose
inutili", tutti specchietti per le allodole trangugiate dagli avvoltoi avidi di
denaro.
Un mega-negozio di novità mediatiche, dove non sono riuscito a
fermarmi su nulla, come istupidito e oppresso dall'aria senza ossigeno
spirituale. Tutto vuoto, senza senso.
UNA COSA BRAMAVO: USCIRE DA QUEL MONDO SENZA ANIMA!
E mi sono ritrovato in campagna a respirare aria del cielo!
Per grazia di Dio la mia infanzia è stata una scorribanda senza freni nella
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natura, tra campi, boschi, fiumi, canali, animali domestici, canti, "filo"
invernali, amichetti, scampagnate, risate e anche una sana obbedienza ai
genitori, insieme a una vita cristiana esemplare e semplice.
Buona parte della mia vita l'ho passata dentro un corpo martoriato per
le tante malattie. Ma finalmente mi ci trovo bene, perchè in qualche
modo è unito a quello del Crocifisso. Ci sto con obbedienza e con amore,
sapendo con certezza che TUTTO IL MIO ESSERE FARA' PARTE DELLA
RISURREZIONE FINALE, quando Dio instaurerà IL REGNO DELLA PACE.
Sto già lasciando alle spalle il mondo dei balocchi vuoti, come scalatore
già vicino alla vetta, alla quale arriva con lo strettissimo necessario, felice
per l'impresa riuscita.
La leggerezza dal materiale è nuovo slancio per il volo verso l'alto.
Nessun indugio o distrazione. Sono zavorra...
Nessuna scalata è stata una passeggiata. Ma niente eguaglia una vetta
raggiunta.
E canteremo per sempre il Cristo del GRAN TRIONFO!
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