Meglio il bikini dell`eskimo

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Meglio il bikini dell`eskimo
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HO M E S U PE R S I X MO T O R I
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S U P E R S I X
AR C H I V I O P U N T A T E S U P E RS I X M OT O R I
M O T O R I
O N
L I N E
CH E V R O L E T I T A L I A
Meglio il bikini dell'eskimo
di Luca Romano
Chi l'avrebbe detto, commentando con Rosella le previsioni del tempo diligentemente ricercate on line (vedi,
ma tieni conto di quanto letto, www.accuweather.com) che invece dell'eskimo attorno al quale si scherzava
che avremmo dovuto - come dice il titolo - portare il bikini? Be', alla faccia delle previsioni meteo il nostro
test-drive della Captiva tra la Slovacchia e la Polonia è stato baciato da un caldo sole. Estivo
Sole che ci ha accompagnati per due giorni alla scoperta non solo della macchina ma anche di due regioni
dell'Europa Orientale che ci hanno colpiti per due motivi.
La grande quantità di verde, tanto verde. Noi non siamo più abituati a quelle grandi estensioni di terreno che a
perdita d'occhio lasciano scorrere lo sguardo su una infinità di tonalità del verde. Boschi, prati, campi
coltivati... tutto senza nessun segno di abuso edilizio, di agriturismi mascherati da fattorie. All'infinito. Campi
punteggiati da piccole macchie di colore. Contadini, ragazzini, ragazze: tutti al lavoro come cinquanta e più
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anni or sono accadeva anche in Italia. Altro che agricoltura meccanizzata. Qui ancora usano le braccia. Paesi
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vuoti durante il giorno: tutti fuori per lavorare la terra. Fatti questi che sono in contrapposizione con la miriade
della Chevrolet Captiva
di parabole satellitari disseminate selvaggiamente sulle facciate della case (talune bellissime) e che
evidenziano, se ci riflettete, la voglia di modernità di queste popolazioni. Una molla che le spinge verso
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l'occidente industrializzato alla ricerca del benessere consumistico che qui essi non hanno.
Riflessioni a parte: l'itinerario lungo il Parco Nazionale dei Monti Tatra ci ha portati indietro nel tempo: profumi
del bosco, suoni, paesaggi. Tutto davvero entusiasmante. (21.6.6, segue...)
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La ricerca di consenso, di capire come la stampa abbia interpretato la Captiva è evidente nel management di
Chevrolet Italia. Ma la macchina è al di sopra di tutto. Toyota è avvisata. La leadership di mercato della
giapponese rischia di essere fortemente insidiata. Per non parlare, poi, di Land Rover FreeLander. Che è vero
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29/06/2006
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si presenta agli occhi del pubblico europeo con il nuovo look ma deve pagare lo scotto di una affidabilità non
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più proverbiale. Insieme a Massimo Nordio (Toyota) deve preoccuparsi Marco Saltalamacchia (BMW Italia) che
vede la X3 faticare anche se preferita (!) alla Seri e 5. Ma, come si dice questa è un'altra storia.
Entrambe le SUV "americane" - per brevità le chiamiamo così, anche se i rispettivi uomini - e donne - delle
leggi al tro
due aziende tengono a sottolineare le differenze del profilo di missione - appartengono alle due più grandi
case automobilistiche dell'orbe terraqueo - GM, la Captiva e Ford la FreeLander.
Logico che le agguerrite multinazionali dell'auto puntino molti soldi su questi due modelli. Perchè il segmento
è in "tiro" e perchè entrambe le vetture sono "trainanti" - è il caso di dirlo - per il resto della gamma.
Ma per Captiva mr. John Passadis stia tranquillo. Il suo prodotto è di quelli ai quali il mercato sorrider à.
Stile gradevole, ottime finiture all'interno. Brillanti le doti stradali, interessanti - ma dobbiamo provarla più a
fondo - quelle di fuoristradista.
Passadis arriva in Italia a governare un difficile passaggio da Daewoo a Chevrolet. Delusi i clienti Daewoo per
il cambio di casacca della immagine di marca, il valore dell'usato coreano, come po tete immaginare , è crollato.
Titubanti quelli nuovi che Chevrolet deve conquistare levandosi di dosso quel colore "orientale". Bene, Captiva
è il modello giusto. Ha stile, blasone (leggete a parte perchè), immagine, valore tecnico. E poi: abitabilità,
prestazioni, sicurezza, versatilità, flessibilità d'uso, finiture ed arredamento dell'abitacolo. E' una vettura
emozionale al pari, anzi meglio, delle migliori SUV europee di pari categoria. E poi, RAGAZZI, che prezzo. La
Captiva esprime un value for money che non ha rivali. Con poco più di 33mila euro vi portare a casa la
versione pi ù bella. (23.6.6, segue...)
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