Voci di Corridoio

Transcript

Voci di Corridoio
Voci
di Corridoio
Edizione Invernale A.S. 2007/2008
Giornale dell’Isiss
“Antonio Scarpa”,
Motta di Livenza
La Redazione con modestia dedica l’edizione invernale di
questo giornale d’istituto ad
Enzo Biagi. Giornalista consumato ed acceso credente nella
giustizia, ha lavorato per giornali quali il “Corriere della
Sera”, la “Repubblica”, la
“Stampa”, ha scritto per Arnoldo Mondadori, ha lavorato
in televisione con la Rai e
spesso si è trovato a dover lottare contro grandi difficoltà.
Quest’uomo, che ha combattuto
con la Resistenza ed ha aderito
al manifesto di Stoccolma contro la bomba atomica, ha sempre fatto sentire la sua voce nel
raccontare e controbattere le ingiustizie. Egli stesso disse: «Ho
sempre sognato di fare il giornalista, lo scrissi anche in un
tema alle medie: lo immaginavo come un “vendicatore”
capace di riparare torti e ingiustizie (…) ero convinto che quel
mestiere mi avrebbe portato a
scoprire il mondo». Se c’è un
messaggio che possiamo trarre
dalla sua vita straordinaria, è
senz’altro quello di non arrendersi mai.
LE “QUERELE” SULLA
RIFORMA FIORONI
Alberto Spadotto a pag. 2
Intercultura, una finestra
nel mondo
L’ esperienza dei giovani dell’Isiss
Domiziana Del Frari a pag. 5
Sara
Cambio al vertice
Domiziana Del Frar i, direttore responsabile
Ciao a tutti,
vi presentiamo il secondo anno di pubblicazione del vostro giornale d’Istituto Voci di Corridoio. E
con vostro intendo tutti gli studenti dell’Isiss “A. Scarpa”. In redazione ci sono novità: nuove
voci…nuovo Direttore (Domiziana Del Frari), e nuovi collaboratori. Speriamo di incuriosirvi e entusiasmarvi per rendervi tutti partecipi alla nostra iniziativa. Si accettano eventuali critiche (purché
costruttive ), progetti, Voci nuove ma soprattutto numerose proposte.
Buona lettura e auguri di buone feste.
Ps il secondo quadrimestre vi aspetta…
Martina Sartori
DANTE SCRIVE,
BENIGNI INCANTA
E’ possibile che la Divina Commedia, quel librone pesante che noi liceali siamo obbligati a
leggere nel triennio, sia interessante, appassionante, coinvolgente? Molti penseranno di
No. In realtà dopo aver visto qualche spettacolo di Roberto Benigni sicuramente ci si accorge che Dante ha scritto un’opera stupenda,
immensa, che è perfettamente attualizzabile,
moderna. Proprio Benigni infatti afferma che
la Divina commedia è l’opera “più grandiosa
della storia”. Inoltre dice: “Dante, iniziando il
suo viaggio, è come se tornasse bambino e rivedesse le cose da una prospettiva diversa insieme ad una figura adulta e saggia che
identifica nel personaggio di Virgilio. E qui
vede tutti i peccati dal più grave al più effimero, incontra persone, impara, matura. E’
straordinario ed emozionante ripercorrere questo suo viaggio”. Chi ha visto almeno uno
spettacolo dell’attore-regista saprà con quanto
amore, con quanta passione spiega un canto
dell’inferno. Ma ciò che fa Benigni non è la
stessa cosa che fanno gli insegnanti? Beh sicuramente si, ma in maniera diversa. Cambia
innanzitutto il contesto: da una parte siamo seduti su un banco, dall’altra tranquillamente sul
divano. A scuola, poi, si analizza un canto per
le sue figure retoriche, per lo stile, per il ritmo
ecc, tutte cose importanti ma che non creano
emozione. A Benigni invece interessa più il significato che sta sotto le righe del canto, lui
riesce a commuovere, fa si che quel canto ci
rimanga impresso, fa capire che studiare un
autore come Dante non è perdere tempo, anzi
è una cosa utilissima. Con la sua gestualità,
col suo modo di parlare e recitare tiene le persone incollate davanti ai teleschermi per delle
ore senza interruzione. E i temi che incontriamo nella Divina Commedia, contrariamente a quanto molti pensano, sono
strettamente attuali: viene trattata la politica,
l’amore, il sesso, la libertà, l’amicizia, il peccato. Ogni volta Benigni coglie in mezzo alle
parole del canto un messaggio profondo, un
insegnamento di vita. Trae spunti per dare
suggerimenti ai giovani, dicendo che i momenti più belli della vita sono proprio quelli
in cui si crede di non farcela e in cui la strada
più facile sembra quella degli stupefacenti. Il
fatto che si emozioni anche lui alla fine dello
spettacolo testimonia quanto quest’opera
possa colpire e toccare profondamente. Bravo
Benigni dunque. Un trascinatore positivo che
finalmente ci fa capire meglio il perché abbia
senso studiare la Divina Commedia. Sarebbe
davvero bello averlo in classe almeno per una
volta…
Paolo Maramieri
Il Tema: la riforma Fioroni
LE QUERELE SULLA
RIFORMA FIORONI
Esami di riparazione a scuola, si ritorna al passato. E come non dare
ragione allora a Giambattista Vico che la storia è fatta di corsi e ricorsi storici? Sembra proprio di si, soprattutto quando nel mondo
della scuola sbarca l’ennesima riforma targata Giuseppe Fioroni. Il
ministro infatti in data ottobre 2007 ha reintrodotto nel sistema scolastico italiano gli esami di riparazione, pur con delle modifiche di
prassi nel loro impianto. Il decreto ministeriale n. 80 del ministero
della Pubblica Istruzione stabilisce infatti che tutti gli alunni che
sono stati promossi con debiti, li recuperino prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo. Il ministro ha ritenuto infatti che le
norme prima vigenti non fossero in grado di arginare la vastissima
diffusione dei debiti (il 42% degli studenti è stato promosso con
debiti nell’anno scolastico 2006/2007), perciò ha fissato un termine massimo (31 agosto o comunque prima dell’inizio delle
lezioni dell’anno scolastico successivo) entro il quale recuperare le
lacune manifestate. Le scuole inoltre sono obbligate a tenere corsi
di recupero per chi ha ottenuto delle valutazioni insufficienti negli
scrutini del primo quadrimestre. Nello scrutinio finale, invece, il
consiglio di classe, se un alunno presenta delle valutazioni non sufficienti, può o non ammetterlo alla classe successiva oppure promuoverlo con dei debiti che dovrà però recuperare durante l’estate.
Lo studente, dopo aver frequentato un corso di recupero estivo,
dovrà superare l’esame finale; altrimenti verrà bocciato, anche solo
per una materia. Tutti gli alunni che hanno un debito devono frequentare i corsi di recupero a meno che i genitori non diano il permesso di non partecipare agli stessi. Punto interessante del decreto
ministeriale (art. 3) è quello della possibilità di individuare diverse
ed innovative modalità di recupero, che possono comprender anche
laboratori, anche con la collaborazione di soggetti esterni alla
scuola, per soddisfare specifici bisogni formativi. Perché allora
sarebbe necessaria la consulenza di soggetti esterni? Da notare comunque (art. 7 del decreto) che nei confronti degli studenti valutati
positivamente al temine del terz’ultimo e penultimo anno di corso,
il Consiglio di classe può procedere all’assegnazione del punteggio
di credito scolastico. Alcuni commentatori hanno espresso anche
pareri non molto favorevoli alla riforma perché ritengono non
valorizzi le qualità o le attitudini degli studenti, optando quindi per
un metodo simile a quello inglese in cui la prosecuzione degli studi
universitari può avvenire soltanto negli specifici ambiti in cui si
sono superati i risultati soddisfacenti. Viceversa l’attuale impostazione scolastica italiana pretende un minimo di conoscenze in
tutte le materie di un indirizzo scolastico lasciando poi ad ognuno
libera scelta a intraprendere qualsiasi facoltà universitaria.
Alberto Spadotto
Il preside Mario Sala: «La promozione sarà favorita nel caso di insufficienze lievi. In situazioni
con debiti gravi si passerà alla bocciatura».
RIFORMA SCOLASTICA:
LA VOCE DEI PROF
Riflessioni e reazioni del corpo docente sulla nuova riforma della scuola.
Al confronto sul tema il dirigente scolastico Mario Sala, e le docenti Lucia
Bisetto e Franca Gottardi. Come è stata la partecipazione dei docenti alla
riunione del 16/11 riguardo alla riforma scolastica? Mario Sala: «La partecipazione è stata ottima, il corpo docenti dell’Istituto era al completo. Abbiamo stilato l’opuscolo, che è stato poi consegnato agli alunni, con
collaborazione e interesse». Lucia Bisetto: «I docenti hanno discusso sulla
necessità di riformare il POF, lavoro che era già stato fatto da una commissione ristretta prima del collego docenti in questione. Nessuno ha
messo in discussione l’ordinanza ministeriale, anche se, a mio avviso,
sarebbe stato opportuno qualche elemento di critica che non c’è stato».
Franca Gottardi: «I docenti hanno ascoltato con attenzione il preside illustrare la nuova normativa che è stata accettata senza particolari discussioni».La precedente normativa permetteva più possibilità per il recupero
dei debiti scolastici. Con la reintroduzione degli esami di riparazione l’opportunità è una sola. I prof si comporteranno di conseguenza assegnando
meno debiti? Mario Sala: «Ci sarà un processo graduale. È probabile che
in alcuni casi dove si riscontreranno insufficienze lievi la promozione sarà
favorita. Al contrario dove si verificheranno situazioni di 3-4 debiti, data
la riduzione del tempo del recupero, si passerà alla bocciatura. Una cosa
fondamentale sarà l’orientamento dei ragazzi nella scelta della scuola».
Lucia Bisetto: «I risultati della riforma si vedranno quando sarà applicata.
Richiederà maggiore impegno da parte di studenti e docenti, si dovranno
indirizzare meglio gli studenti. Da incoraggiare gli alunni con difficoltà,
ma buona volontà.». Franca Gottardi: «Gli insegnanti dovranno agire con
molto equilibrio, rispettando gli studenti e i loro tempi di apprendimento,
ma cercando di ridare maggiore serietà e autorevolezza al sistema scolastico».
Continua a pag 3....
La prof. ssa Lucia Bisetto: « Credo che non sarò disponibile a
tenere i corsi estivi, ma spero che il preside riesca a trovare
degli altri docenti».
...Continua da pag 2
Molti docenti sono diffidenti o addirittura contrari alla riforma. Influisce
anche il sovraccarico di lavoro estivo? Mario Sala: «Sicuramente sarà un
impegno maggiore per docenti e studenti. Non so quale sarà la disponibilità dei docenti dell’istituto, ma c’è anche la possibilità di coinvolgere docenti esterni. Non ci resta che aspettare». Lucia Bisetto: «Credo che non
sarò disponibile a tenere i corsi estivi, ma spero che il preside riesca a
trovare degli altri docenti. Sono infatti perplessa riguardo al fatto che nel
collegio sopra citato nessun collega abbia sollevato obiezioni circa il
prospettato surplus di lavoro estivo». Franca Gottardi: «Il ministro dice
che la scuola deve attivare dei corsi di recupero anche estivi per i ragazzi
che non hanno superato a pieni voti l’anno scolastico. Non è ancora chiara
la disponibilità dei docenti per i corsi estivi. La mia sensazione è che la
dirigenza dovrà ricercare personale esterno alla scuola». Conclude
titubante: «Spero che questa considerazione venga smentita dai fatti»
Alice Battistella
La prof.ssa Franca Gottardi: «I docenti dovranno agire con
equilibrio nel rispetto degli studenti, ma nell’ottica della serietà e dell’autorevolezza»
LUCI E OMBRE DELLO
“SCIOPERO FALLITO”
12 OTTOBRE: PER MOLTI STUDENTI UN FALLIMENTO, MA ANCHE UNA PROVA
DI COESIONE
"Disorganizzato", questo il breve commento degli studenti dell'
ISISS che hanno partecipato allo sciopero manifestando a Treviso il 12 ottobre. Come si poteva dedurre dai volantini che circolavano non c'era chiarezza d'idee; la protesta era nata nel
tentativo di contrastare la Riforma Fioroni per quanto riguarda i
debiti formativi ma è stata mischiata ad argomenti che l' hanno
trasformata in una debole lotta senza obiettivi: abrogazione della
riforma Moratti e della legge 30, diritto all' istruzione, fondi alla
ricerca e altre fantasiose aggiunte che cambiavano fra i luoghi
della manifestazione. Motivi certo dei più nobili, ma presentati a
che fine? C'erano forse poche argomentazioni? Come risultato
siamo apparsi come una massa di incoerenti fannulloni senza
idee chiare. Abbiamo sparso le forze che andavano convogliate tutte verso lo stesso obiettivo: i debiti formativi. Ma forse a rendere difficile
il tutto è stata l'evidente discordanza fra studenti stessi: c'è chi è favorevole perché vede restaurata la meritocrazia, chi contrario perché vede
il proprio futuro minacciato dal consiglio di classe. Proprio loro fanno paura adesso: i prof! Infatti avranno pieno potere decisionale sulla promozione di uno studente; molti lamentano che così ci potrebbe essere la manifestazione di antipatie e vendette personali col risultato che alcuni studenti rimarrebbero "segati" ingiustamente. Si spera il dubbio sia il più possibile infondato, ma in ogni caso non possiamo farci niente;
come in tanti altri ambiti bisogna fidarsi dell'onestà delle persone. Al contrario proprio noi studenti forse non ne abbiamo avuta il 12 ottobre.
Lo sciopero studentesco non è una manifestazione consentita e regolamentata, ma che lo si voglia o no è un sacrosanto diritto quello di far
sentire la nostra voce sulla decisioni del Paese. Avevamo giustamente protestato contro la guerra in Iraq, la riforma Moratti ma questa volta
non avevamo un qualche ideale per cui lottare: certamente molti hanno interpretato lo sciopero come un "giorno di vacanza", una scusa per
fare festa. Il che, oltre ad essere particolarmente disonesto da parte nostra, ha reso più debole la protesta facendo dimenticare la "sete di giustizia" che doveva animarla. A provare ciò i numerosi articoli sui giornali che parlavano di ragazzi che invece di manifestare si ubriacavano e
portavano danni fra le strutture pubbliche. Oltre che un "fallimento" una pessima figura. Però, nel bene e nel male, abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito, capace d'organizzazione, e se ci sarà bisogno di future battaglie non dobbiamo dimenticarci che possiamo e dobbiamo
dar voce alle nostre opinioni.
Federico Panighel
TROVA LA DIFFERENZA
L occhio Critico
Bosca
Prima tappa del viaggio nel
mondo dell informazione
Il Corriere della Sera: come
nasce un grande giornale
L’anno scorso l’edizione invernale di questo giornale d’istituto, come avrà di certo notato un attento lettore ma
forse pochi ricorderanno, conteneva come introduzione
un articolo, scritto dal prof. Marco La Carità, dedicato
all’importanza dei mezzi d’informazione per i giovani.
Quest’anno ci siamo detti: perché non prenderne uno a
campione? Perché non parlare della realizzazione e dello
sviluppo di una grande testata come “Il Corriere della
Sera”? E così eccoci qui, pronti a scoprire i fatti salienti
che hanno portato alla ribalta il famoso quotidiano. Nato
a Milano nel 1876 per mano dell’ex garibaldino Eugenio
Torelli Viollier, il cui capitale era di sole 30mila lire, e il
cui nome era dovuto al fatto che originariamente esso veniva diffuso dalle 21: 00, “Il Corriere della Sera” vide
uscire il suo primo numero il 5 marzo con una tiratura di
3000 copie, strutturato in quattro pagine e dal costo di
soli cinque centesimi per la città. Superò la tiratura de “Il
Secolo” e spostò la sede al numero 28 di via Solferino. Il
quarto di secolo del 1900-25 fu arricchito dalle firme di
Luigi Einaudi e Luigi Pirandello, dopo il ’45 si annovereranno agli altri Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini ed
Ennio Flaiano. Dal 1925 cade sotto il dominio fascista
fino alla liberazione, quando tornerà col nome di “Corriere d’informazione” prima, di “Il Nuovo Corriere della
Sera” poi, e si schiererà a favore della Repubblica. Dal
1961 il direttore Alfio Russo comincia a dare maggior
spazio al suo interno allo sport e quattro anni dopo mette
a segno uno scoop internazionale: l’intervista al Papa
Paolo VI. Alla direzione subentra, l’11 febbraio 1968,
Giovanni Spadolini, la cui carriera a capo del giornale si
conclude dopo solo quattro anni in seguito ad alcuni fatti:
l’8 giugno dello stesso anno, infatti, a seguito delle accuse di diffamazione rivoltegli dal Movimento Studentesco milanese, alcuni contestatori circondarono la sede
centrale di Milano, impedendo la diffusione del quotidiano. Subentrato Piero Ottone a dirigere, questi iniziò a
seguire una linea liberale-progressista: ciò porterà l’ottobre dell’anno successivo all’abbandono della redazione
da parte di Indro Montanelli ed altri illustri del giornalismo italiano per fondare “Il Giornale Nuovo”. Nel 1974
la famiglia Crespi, proprietaria dell’azienda, cederà il
pacchetto del controllo del giornale al gruppo Rizzoli,
che da allora tutti conoscono come Rcs Mediagroup. Per
il 125esimo anniversario della sua creazione, nel 2001 è
nata la Fondazione Corriere della Sera, che gestisce ed
offre al pubblico il suo archivio storico e promuove la
cultura italiana nel paese e all’estero. Nel 2006 la direzione di Paolo Mieli è stata costellata da aspri dibattiti a
causa del suo desiderio di schierarsi per le elezioni politichea favore della coalizione guidata da Romano
Prodi, che lui giustificò come presa di posizione per le
scelte compiute dal Governo uscente. Alcune grandi
firme del Corriere non ancora nominate sono Oriana Fallaci, Aldo Grasso, Gianni Riotta, Beppe Severgnini ed il
grande Enzo Biagi, a cui è dedicata questa uscita del giornale d’istituto e una breve nota commemorativa. Oggi
questo è il primo giornale per diffusione in Italia con più
di 650.000 copie.
Il Prof. Galante
Quanto costa la cultura?
Dall’inchiesta al Liceo Scientifico risulta che il 45% degli studenti
frequenta lezioni private
Da sempre sono esistite le lezioni private ma ora, col decreto Fioroni, in base al quale i
debiti non saldati portano alla bocciatura, come sarà la situazione? All’inizio dell’anno
scolastico, è stato effettuato un piccolo sondaggio tra un centinaio di alunni del Liceo
Scientifico per conoscere la realtà del nostro Istituto. Sono state scelte verticalmente cinque classi di una sezione in modo casuale ed è stato posto agli alunni un semplice quesito: “Vai o sei mai andato a lezioni private?” Il risultato ha fatto emergere che quasi la
metà degli intervistati, il 45%, ha confermato quanto presupposto. Da ciò si deduce che,
oltre al costo dei libri, dei trasporti e delle tasse scolastiche, anche le lezioni private gravano sui bilanci familiari in modo non indifferente e, per alcune di queste, ciò comporta
un grande sacrificio ma, cosa succederà con il Decreto Fioroni, il quale prevede la bocciatura per i debiti non saldati, ma allo stesso tempo non stanzia abbastanza fondi per le
cuole in modo che possano organizzare corsi duraturi di recupero per i propri allievi?
Molti potrebbero rispondere dicendo che le cose sono sempre andate in questo modo,
ma in una società dove tutto è cambiato e cambia in modo veloce, dallo stile di vita, dai
valori e dall’era informatica che ci fa vivere la globalizzazione quotidianamente, perché
non è cambiato anche l’approccio alla cultura e la risposta ai bisogni degli studenti?
Sara Barooty
Riccardo Gerotto
Il Prof. Stringelli
Sara
Estendere gli orizzonti
Intercultura, una finestra nel mondo
L’ esperienza dei giovani dell’Isiss
«Quali sono le esperienze dei giovani?» Se
si rivolge questa domanda a qualsiasi persona le prime cose che vengono in mente
sono droga, alcool e sesso, e la risposta dei
giovani è spesso: «Non siamo mica tutti
sbandati!». Il cuore dei ragazzi batte anche
per l’amicizia, lo sport e molte altre attività
che aprono la mente verso nuovi orizzonti.
Un valido esempio sono gli scambi culturali
e gli anni di studio trascorsi all’estero. Opportunità di conoscere nuove persone, diverse culture e abitudini, e fare dei ragazzi i
cittadini del mondo sono alcuni degli obiettivi di associazioni come Intercultura. Questa associazione sta cercando di favorire
l’incontro e il dialogo tra persone di culture
diverse e permette a 1500 ragazzi di trascorrere un periodo di studio all’estero, e ospitarne altrettanti in Italia. Ogni ragazzo
alloggia presso una famiglia che gli offre
vitto e alloggio. Qualsiasi persona che, dopo
un lungo periodo fuori casa, ritorna dai suoi
cari, è molto cambiato. Tutti parlano di un’esperienza che trasforma gli stili di vita; ma
qual è il motivo che spinge gli adolescenti a
fare le valigie? Alla domanda seguono alcune testimonianze. Nell’’ISISS “A. Scarpa”
c’è una studentessa, Elena Cescon, 5^ B
Liceo Scientifico, che ha trascorso un anno
in Danimarca; l’Istituto ospita anche un ragazzo brasiliano, Arthur Sollero, che frequenta la 4^ C Liceo Scientifico, per sei
mesi. «Voglia di indipendenza, di cose
nuove, di conoscere persone da tutto il
mondo, e quindi di un’esperienza indimenticabile». Queste alcune delle motivazioni
che hanno spinto i due protagonisti a cambiare nazione
per qualche mese. «I Danesi? Sinceramente un po’ strani
con le loro abitudini, ma disponibili - dice Elena – E la
scuola è molto diversa da qua: si frequentano le lezioni
fino alle 16.00 dal lunedì al venerdì, non esistono compiti
in classe ma degli esami a fine anno dove ogni studente
può consultare i propri appunti. Ogni alunno è in parte finanziato dallo Stato e investe questi soldi vivendo da
solo». Arthur invece: «Il sistema scolastico in Brasile si
basa sulla sommatoria di punti, al massimo 100 e almeno
60 per essere sufficienti, accumulati durante l’anno tramite dei test». Tutti rifarebbero l’esperienza all’estero.
«E’ bello studiare fuori casa, ti cambia dal profondo. Specie per me che provengo da un paesino di provincia – afferma Elena - e mi sono ritrovata a vivere in una città
come Copenaghen. Per me è stata una sfida, e poi ho acquisito maggiore forza e sicurezza nelle relazioni interpersonali. Grazie a questa opportunità ho contatti in gran
parte del mondo e mi è rimasto un magnifico ricordo
della famiglia che mi ha ospitata». «Lo
ammetto – dice Arthur – durante questa
avventura mi sento più responsabile e indipendente. Sono diventato anche più tollerante e ho cominciato a adattarmi a
diverse situazioni, vengo infatti da una
città di 3.000.000 di abitanti». Un obiettivo delle associazioni per i soggiorni all’estero è rendere i giovani cittadini del
mondo. Arthur non condivide: «Non potrei mai cambiare la mia nazionalità». Per
Elena «Cittadino del mondo è un parolone!». E per concludere, Arthur:«grazie
per l’intervista!Quando tornerò in Brasile
potrò dire di essere diventato famoso in
Italia!»; Elena« Tak for interviewen! Hej
alle sammen!!(Grazie per l’intervista!
Ciao a tutti!!).
Per informazioni sui
soggiorni all’estero con Intercultura rivolgetevi a Elena Cescon,5^B Liceo
Scientifico
Domiziana Del Frari
Open source, la nuova frontiera dell’informatica
L’informatica ha un’influenza enorme sulla vita di tutti i giorni, e questo è evidente. Quello che è meno chiaro, nell’uso comune del computer, è il
lavoro compiuto da staff di esperti per permetterci di usare i programmi più “banali” come Word ed Excel. Programmi, che hanno un determinato
costo. Noi paghiamo il prezzo di un software, eppure quanto spesso ci lamentiamo del suo funzionamento? Quante volte li troviamo controintuitivi? Quante volte dopo un errore di sistema ci sentiamo frustrati per aver perso ore di lavoro? Il problema è che gli utenti sono poco informati, e
spesso non sanno che esiste, per ciascuno dei programmi che usiamo, almeno un’alternativa, e spesso molto meno costosa. Per chi non lo sappia,
stiamo parlando della filosofia dell’Open Source. «In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software
rilasciato con un tipo di licenza per la quale il codice sorgente è lasciato alla disponibilità di eventuali sviluppatori, in modo che con la collaborazione il prodotto finale possa raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di programmazione. Questa definizione non ha bisogno di chiarimenti. Noi tutti usiamo sistematicamente prodotti Open Source di alta qualità, e non ce ne accorgiamo neppure.
Wikipedia è l’esempio per eccellenza: chiunque può mettere mano ai contenuti dell’enciclopedia gratuita più famosa del Web. Pensate all’enorme
potenziale di un software che possa essere aperto alle menti di tutti: Linux che supera ormai l’obsoleto Windows, in termini di efficienza. Non esistono virus per Linux, e questo stesso ha prestazioni da brivido sui computer; se vogliamo di parlare di Wikipedia, le lodi possono andare alle sue
voci enciclopediche, complete e approfondite. Questi ultimi sono due dei nami più grossi dell’Open Source, e giacciono sotto quella che è chiamata Licenza GPL, il documento che certifica la sua gratuità e libertà di utilizzo. E l’elenco dei software si allunga: per andare in Internet ora si usa Mozilla Firefox (più sicuro di Internet Explorer), ed OpenOffice.org,
l’Office gratuito! Tutti programmi frutto di migliaia di menti che si sono applicate insieme, ognuno il suo, anche
poco, causandone lo sviluppo esponenziale. Il risultato? Programmi di estrema efficienza e velocità, in grado di
fare tutto se non di più dei loro fratelli a pagamento, con l’unica differenza che non esistono salatissime licenze
da pagare. È una filosofia che porta l’utente ad usare e conoscere i prodotti, una filosofia della conoscenza. Provare per credere. Un solo piccolo sforzo per noi: aprire un po’ di più le menti.
Pietro Saccardi
L’inedito
Tiziano
&
Tiziana
1° agosto 1956
Le lettere a Lucilio di Seneca
Angelo di Francesco Renga
La trippa
Orgoglio/orgoglio
Pallone
La barriera corallina
Scrivere un libro importante
Tanti
Una ragazza di Chiarano
Mostruosa,a Bibione alla fine
della stagione…indimenticabile
Controverso
Una
Ciao cattiverie
Un prof
Padova,110
In matematica viaggiavo attorno al 6--Quasi tutti
Lo stipendio dei prof
No comment
È come il vino:migliora invecchiando
La freschezza
No
Non ho mai messo note e me ne vanto
Che sono forti
RISOLVI IL REBUS:
Data di nascita
Libro preferito
Una canzone alla quale è legato/a
Piatto preferito
Pregio /Difetto
Cosa fa nel tempo libero?
Un posto in cui le piacerebbe
andare
Sogno nel cassetto
Un rimpianto
Il primo amore
La prima sbronza
Stato civile
Figli
Una frase che dice spesso
Se non fosse un prof sarebbe
Università/voto
Il voto più basso che ha mai preso
Il miglior giorno della sua carriera
Cosa cambierebbe di questa scuola?
È a favore o contro la riforma Fioroni?
Cosa ne pensa del/la prof
Rorato/Mian?
Cosa apprezza dei suoi alunni?
Si considera canchero nel dare i voti?
La nota più fantasiosa
Cosa vuole dire ai suoi alunni?
A una signora?2 marzo
Molti
Una dei Muse, ma non so il titolo
I primi piatti
Credo in ciò che faccio/moltissimi
Leggo
Penso che qualsiasi posto che non conosco
meriti di essere visitato
Non ho sogni nel cassetto
Non sono un tipo da rimpianti
Un compagno più grande del liceo
Non mi sono mai ubriacata
Coniugata
Due
Non ne ho idea
Avrei fatto una professione vicina alla medicina
Venezia,108
Qualche 4 in matematica
Potrei dire una cosa ma sembrerebbe una di quelle
frasi fatte da cioccolatino
Continuerei a lavorare con i miei colleghi e il
preside per migliorarla
La riforma parte dal presupposto che tutti posono
fare tutto: è solo questione di tempo e strumenti, ma
è un necessario anche maggiore orientamento
Un simpatico mattacchione
Amo che siano propositivi
Do con la stessa facilità 4 e 9
Non ne ho mai messe
Divertitevi ma studiate anche
Ilenia Cofini
Francesca Campanelut
Fatti e misfatti
TOP 10
Con l’uscita del giornale d’Istituto, torna puntuale l’appuntamento con la storia. No, vi prego, aspettate a voltare pagina. Capendo che un articolo sulla storia possa risultare troppo pesante da leggere, discutendone in redazione, si è pensato di semplificare il tutto elencando i fatti nudi
e crudi in una lista il più possibile oggettiva, la “Top 10” dell’Isiss sui più importanti avvenimenti che si sono susseguiti nel tempo. Questi gli
eventi:
18 Dicembre
19 Dicembre
20 Dicembre
1737: muore Antonio Stradivari, considerato il più importante liutaio della storia da
cui prende nome il violino omonimo;
1841: nasce Francesco Negri, inventore
del teleobiettivo; 1863: nasce Francesco
Ferdinando d’Austria, il cui assassinio
darà inizio alla Prima Guerra Mondiale;
1879: nasce il pittore tedesco Paul Klee,
esponente dell’Astrattismo; 1899: la “Gazzetta dello Sport” dà la notizia della fondazione, avvenuta due giorni prima, del
Milan Football and Cricket Club, l’odierno A. C. Milan; 1937: nasce Giorgio
Tosatti, giornalista sportivo morto il 28
febbraio di quest’anno; 1946: nasce il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Steven Spielberg, reso famoso da
film quali “E. T. l’extra-terrestre”, “Jurassic Park” e “Schindler’s List”; 1963:
nasce Brad Pitt, attore statunitense noto
per i film della serie “Ocean’s” (Eleven,
Twelve e Thirteen), “Troy” e “Mr. and
Mrs. Smith”; 2004: la rivista tedesca “Archäologisches Korrespondenzblatt” annuncia la scoperta dello strumento
musicale più antico del mondo, un flauto
in zanna d’avorio di 35.000 anni fa; 2006:
muore a 95 anni l’autore di fumetti Joseph
Barbera, noto per la casa di produzione
creata in società con William Hanna, che
da loro prende il nome di Hanna-Barbera.
1848: muore Emily Brontë, scrittrice e
poetessa inglese autrice di “Cime Tempestose”;1861: nasce lo scrittore Aron Hector
Schmitz, meglio noto con lo pseudonimo
di Italo Svevo e reso famoso dai romanzi
“La vita”, “Senilità” e “La coscienza di
Zeno”;1883: nasce Guido Gozzano, poeta
crepuscolare ricordato per le opere “La via
del rifugio” e “I colloqui”;1966: nasce l’ex
sciatore italiano Alberto Tomba, attivo tra
il 1986 ed il 1998 e vincitore di numerosi
ori olimpici;1972: alle 19:24 l’ultima missione dell’uomo sulla Luna, l’Apollo 17,
rientra sulla Terra;1974: l’Altair 8800, il
primo personal computer, viene messo in
vendita dalla società MITS; 1977: nasce
la cantautrice italiana Elisa Toffoli, conosciuta solo come Elisa, ricordata per la vittoria, nel 2001, del 51° Festival di
Sanremo con il brano “Luce (Tramonti a
nord-est)”; 1992: muore il giornalista e
scrittore italiano Gianni Brera, che lavorò
per varie testate giornalistiche quali “La
Gazzetta”, “Il Giornale” e “La Repubblica”;1996: muore Marcello Mastroianni,
attore italiano che ha lavorato in film quali
“La dolce vita” di Federico Fellini e “Il
Bell’Antonio”; 1997: esce il celebre film
“Titanic”, con Leonardo Di Caprio e Kate
Winslet, che ottiene l’incasso mondiale record di 1.850.300.000 $.
1917: viene fondata la Cheka, la prima polizia segreta dell’Unione Sovietica;
1995: la Nato inizia le operazioni di peacekeeping in Bosnia;1999: la Corte Suprema del Vermont stabilisce che le coppie
omosessuali hanno diritto alle stesse garanzie e benefici delle coppie sposate eterosessuali;2006:
muore
in
Italia
Piergiorgio Welby, il primo vero caso pubblico di eutanasia in Italia.
Riccardo Gerotto
Viaggio nell’oriente
AL LEVAR DEL SOLE,
NASCE LA FANTASIA
“Gothic Lolita Style” , stravaganza
eccessiva o arte da invidiare?
Fantasia, originalità, tecnologia e grande ingegno: in una parola sola
JAPAN!! Il paese dei colori, delle arti e delle tradizioni, sta letteralmente spopolando nei cuori occidentali. Per coloro che da sempre immaginano donne e ragazzine orientali avvolte nel solito kimono e
nell'impeccabile divisa scolastica, approda in Europa, direttamente dal
"japanese street fashion", lo stile più glamour del momento: il “Gothic
Lolita Style”, ossia la categoria emergente dello stile più generico definito Lolita. Spesso considerato infantile e offensivo nei confronti del
"sobrio mondo degli adulti", il "GOTHLOLI" nasce come enfatizzazione e perchè no, come una rinascita dello stile vittoriano ed eduardiano. Se dapprima, grazie al racconto di Vladimir Nabokov, il termine
lolita richiamava le potenzialità femminili di seduzione e fascino erotico, attualmente queste “mini bambole vittoriane” non presentano assolutamente niente di sensuale, bensì rappresentano un successo del
“tentativo globale” di diversificazione rispetto alla massa. Le devote
allo stile affermano infatti di rispettarlo come un vero e proprio stile di
vita, una vita vissuta nel gioco e nel culto del “carino”. Avvolte in pizzi,
merletti, baby doll e abiti che mischiano la tenerezza del bianco puro
alla scura stravaganza gotica del nero, le goth lolita si differenziano
dalle sweet lolita per il gusto del trucco scuro e per il culto dell'accessorio dark. Fornite infatti di mille accessori, dalle borse a forma di pipistrelli e croci alle calzature per bambine stile “Mary Jane”, le loli
prendono come modelli molti artisti di spettacolo devoti allo stile, come
ad esempio l’ex leader e chitarrista dei Malice Mizer, Mana, al quale
si deve la coniazione dei termini “elegant gothic lolita” (EGL) ed “elegant gothic aristocrat” (EGA), usati per descrivere lo stile della sua
casa di moda nominata “moi-meme-moitiè”. Proprio grazie all’intervento di artisti e idoli famosi, nonché alla citazione perenne del Lolita
nei cosiddetti manga, il gothic-lolita continua a fare furore anche al di
là delle porte del “sol levante”, a dimostrazione, ancora una volta, dell’
“egemonia artistica” di questa nazione tanto amata quanto criticata per
la sua stravaganza e imprevedibilità.
Adriana Sandra
Metodo Suzuki, la rivoluzione della
didattica musicale
Shinichi Suzuki era un violinista giapponese che, insieme ad altri maestri e studiosi, credeva fortemente nel bambino e nello sviluppo delle sue
capacità intellettive. Il grande didatta mise così appunto lo straordinario
“Metodo Suzuki”, grazie al quale, anche dopo la sua morte il suo ricordo
rimane vivo. Suzuki intuì, che l'imitazione sta alla base dell'apprendimento umano nei primi stadi di vita: come infatti un bambino impara a
parlare ascoltando e ripetendo le parole dette infinite volte dai genitori,
così impara a suonare, ascoltando e ripetendo continuamente un frammento musicale, una melodia,un ritmo, che gli stessi genitori, addestrati
dall'insegnante, gli propongono nel corso della giornata affinché gli risultino familiari. La musica entra così far parte della vita del bambino e
lo aiute poi nella formazione della sua persona. Un' altra caratteristica di
questa didattica è l'educazione allo stare insieme: i bambini non studiano
da soli, ma in gruppo, cosa importantissima perchè insegna loro ad avere
un definito ruolo all'interno di una comunità essendo “profondamente se
stessi”. Il metodo ha rivoluzionato il corso musicale del secolo trascorso,
e sfrutta le strabilianti doti di apprendimento del fanciullo. La musica ha
da sempre fatto parte della vita dell'uomo, ed è perciò una grande cosa
esserne in possesso e conoscerla per saperla ascoltare fin da piccoli.
Camilla Parato
Judo tra arte, sport e filosofia
di vita.
E Debora Vendrame indossa la
cintura nera
Judo, da antica arte ed efficace tecnica di autodifesa, a sport universalmente riconosciuto. E questa filosofia di vita incanta anche la studentessa Debora Vendrame che in una recente gara ha ottenuto
brillantemente il 3° Dan di cintura nera. Nato in Giappone lo Judo è
l’evoluzione di una tecnica di combattimento usata dai samurai nelle
battaglie. Questa tipo lotta era molto pericolosa perché si utilizzavano
le armi e lo scopo di chi la praticava era quello di eliminare l’avversario; perciò, quando si ebbe il bisogno di saper difendersi anche senza
spade, si perfezionarono alcune tecniche di difesa “a mani nude”.
Nacque così lo Jujitsu, che diventerà successivamente Judo, grazie all’ulteriore aiuto del Maestro Jigoro Kano, che ne delineò accuratamente le regole. Il maestro Kano preferì il nome Judo perché in questa
parola è descritto il significato autentico di questa arte. Infatti i due
ideogrammi che la compongono, JU e DO, indicano rispettivamente la
“cedevolezza” e la “via”. L’espressione totale si può riassumere nel
concetto che cedendo, lasciandosi momentaneamente sopraffare dall’avversario, poi si può sfruttare la sua forza a proprio vantaggio.
Quindi lo Judo è un mezzo per utilizzare al meglio l’energia fisica e
mentale, per raggiungere i risultati sperati in poco tempo e con il minor
impiego di forza. Questa definizione può essere utilizzata durante tutta
la vita per agevolarsi nel lavoro e ottenere esiti sempre positivi. Dice
il maestro Kano: ”Questo è il fine ultimo dello Judo: perfezionare sé
stessi ed essere utili al mondo intorno a noi.” Oggi lo Judo è praticato
soprattutto come sport e non più con il fine del “saper lottare”. Infatti
la federazione internazionale di Judo si prefissò come scopo quello di
far conoscere al mondo intero questo sport attraverso il maggiore
evento sportivo, i giochi olimpici. Questo avvenne durante le olimpiadi del ‘64 in Giappone dove venne presentato come sport dimostrativo, vedendo che era ben accettato dalla popolazione mondiale, fu
inserito definitivamente nel ’72. Un famoso maestro judoka diceva:
«Il Judo ha la natura dell'acqua. L'acqua scorre per raggiungere un livello equilibrato. Non ha forma propria, ma prende quella del recipiente che la contiene. È permanente ed eterna come lo spazio e il
tempo. Invisibile allo stato di vapore, ha tuttavia la potenza di spaccare
la crosta della terra. Solidificata in un ghiacciaio, ha la durezza della
roccia. Rende innumerevoli servigi e la sua utilità non ha limiti. Eccola,
turbinante nelle cascate del Niagara, calma nella superficie di un lago,
minacciosa in un torrente o dissetante in una fresca sorgente scoperta
in un giorno d'estate»
Giada Prosdocimo
Sport
Maschi “rammolliti”nella campestre d’Istituto
Il 25 % dei partecipanti si è ritirato dopo il primo giro
Sport che passione, oppure solo un escamotage per perdere delle ore di lezioni? La riflessione nasce da un’attenta analisi dei risultai della campestre d’Istituto, svolta mercoledì 28 novembre, che proiettano dati piuttosto discutibili di atleti del biennio del sesso cosiddetto “forte”. Dalle percentuali è risultato infatti che circa il 25% dei partecipanti maschi si è ritirato dopo aver completato appena un giro di corsa lungo 3 chilometri. Le
condizioni climatiche non erano del tutto ottimali perché i giorni precedenti aveva piovuto rendendo il clima umido e freddo. Altro fattore che ha
reso la corsa più difficile è stato il fango. Il corretto svolgimento della gara veniva controllato da alcuni ragazzi delle quinte classi che comunicavano ai professori eventuali scorrettezze. C'è stato anche un infortunio di un ragazzo di 1^E Pierfilippo Tomei, il quale dopo aver completato un
giro di campo si è storto la caviglia ritirandosi dalla gara. Ma certamente i dati forniscono un quadro fisico di alcuni allievi ancora non ottimale, si
spera a questo punto nel recupero della forma. Forse avranno voluto perdere solo qualche ora di lezione.
Allievi Maschi:
POS.
NOME E COGNOME
TEMPO
1°
MATTIUZZO ANDREA
8.26
2°
GIOIA STEFANO
8.41
3°
MENEGALDO NICOLA
8.43
CHIARA LUIGI FILIPPO
8.47
PALADIN ANDREA
8.54
4°
5°
6°
SIMEONI FRANCESCO
9.20
Allieve Femmine:
POS.
NOME E COGNOME
TEMPO
1°
SERAFINI ANNA
8.21
2°
LOT VALENTINA
8.38
3°
MONTAGNER ELENA
8.43
ZULIANI MARTA
8.44
SANTI ELENA
9.21
4°
5°
6°
BOSCARIOL ELENA
9.52
Mihaila Alexandru e Jacopo Battistella
Ne w generation targata made in China
Prada. D&G. Roberto Cavalli. Guess. Diesel…Ma quanto conta veramente per noi l’apparenza? E questa, da che cosa è influenzata? Potremmo chiedere a tantissima gente:”Per te contano l’aspetto esteriore e la moda?” E probabilmente la maggior parte ci risponderà di no. Ma la verità è che l’aspetto esteriore ci condiziona spaventosamente, forma i gruppi ed allo stesso tempo dà sicurezza. Guardiamoci attorno: c’è il gruppo dei
“secchioni”(camicetta da impiegato d’ufficio e pantaloni con la piega), il gruppo dei “rocker” (rigorosamente in nero, con varie borchie e catene),
il gruppo delle “night club”(ballerine o tacchi, vestiti elegantissimi e borsetta a seguito), il gruppo “angolo occasioni” (vestiti presi a casaccio che
appena li vedi dici “oh mio dio, cambiati subito!”), il gruppo “super stars” (vestiti griffati e chiaramente ultracostosi), infine le “easy persons”(classici jeans maglietta e scarpe da ginnastica). Ovviamente si possono trovare delle vie di mezzo o ragazzi non ancora del tutto identificati, ma non è
questo il punto: il nostro modo di apparire è e sarà sempre “contaminato” dai mass media; noi giovani abbiamo il mondo a casa nostra. Scarpe dalla
Thailandia, cellulari dal Giappone, magliette firmate dal Congo, perfino noi stessi ci siamo venduti ai mass media. Sì, ormai siamo”made in China”.
Tutti cerchiamo cose e persone uguali a noi e non tentiamo neanche di conoscere il “diverso”. Sembriamo delle pedine mosse dai mass media a seconda delle esigenze dei manipolatori del sistema, che ci fanno fare, o meglio comprare, quello che vogliono, quando vogliono. Ma d’altro canto,
purtroppo, questo è il Primo Mondo: materialista, consumista…… Il nostro. È comunque triste pensare che dopo aver combattuto per secoli per
ottenere la libertà, non si sia consapevoli di essere schiavi del seguire il gruppo e la moda.
Carlo Fandella e Camilla Zanetti
oroscopo
ARIETE (21 Marzo - 20 Aprile)
Se nel corso del 2007 siete riusciti a seminare bene e a trattenere la vostra impazienza, il 2008 si presenterà
ricco di soddisfazioni iniziando positivamente. Le migliori occasioni in campo affettivo le avrete in Gennaio . Potrete godervi un po’ di relax in compagnia delle persone amate. Successi in campo lavorativo nei mesi da Maggio ad Agosto..
TORO (21 Aprile - 20 Maggio)
L’anno passato siete stati costretti a fare i conti con voi stessi. Non serve a niente intestardirsi su qualcosa o
dimostrare a tutti che “avete ragione voi”. La cosa che conta è godersi la vita attimo per attimo. Quest’anno
sarà l’anno della vostra rinascita, del vostro trionfo. Il 2008 potrà essere anche l’anno dell’amore,magari per
una relazione duratura.
GEMELLI (21 Maggio - 21 Giugno)
Sarà un anno con continui colpi di scena. Per tutto il 2008 il vostro destino sarà movimentato e se dovrete
raggiungere un obbiettivo nulla vi fermerà. A Gennaio la vita amorosa sarà caratterizzata da momenti di passione e in primavera potrebbe esserci un nuovo flirt. Provate a togliervi la maschera e a mostrarvi per quello
che siete e sarete ancora più apprezzati.
CANCRO (22 Giugno - 22 Luglio)
Anche quest’anno sarete baciati dalla fortuna. Dopo rivoluzioni, distacchi e successi, il 2008 si prospetta ricco
di promesse e soddisfazioni. Nel corso del nuovo anno dovrete imparare che se volete veramente raggiungere
i vostri obbiettivi dovrete tener conto anche degli altri soprattutto del partner che farà di tutto per assecondarvi
se gliene darete la possibilità..
LEONE (23 Luglio - 23 Agosto)
Se nel corso del 2007 siete riusciti a superare tutte le prove presentate dalle vita, nel nuovo anno sarete in
grado di affrontarla senza il bisogno di guardarvi indietro. Se siete single potreste incontrare un amore inaspettato con cui potreste decidere di impegnarvi seriamente. Stiano attenti però i fidanzati, non colmate di
troppe attenzioni il vostro partner o potrebbe stancarsi.
VERGINE (24 Agosto - 23 Settembre)
Durante il 2008 cercherete di sperimentare tutto quello che più vi potrebbe piacere anche se spesso sarete
soggetti alle critiche della famiglia. Sarà fondamentale che vi buttiate in ciò che credete così riuscirete a dimostrare di che stoffa siete fatti. Sono possibili dei periodi di stress soprattutto nei primi mesi dell’anno… è consigliabile farsi una gran scorta di camomilla.
BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre)
L’anno inizierà positivamente. Nel 2008 potrebbe nascere una storia d’amore e saranno frequenti gli incontri e
i colpi di fulmine. Ad un certo punto dell’anno potreste sentire l’esigenza di passare del tempo da soli,magari a
casa, ma cercate di non chiudervi troppo in voi stessi. Attenti a non sperperare inutilmente energie: non strafate o vi ritroverete senza durante l’estate…
SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre)
Con l’arrivo del 2008 si raccolgono i frutti dell’anno appena trascorso. Per tutto il nuovo anno molti avranno la
possibilità di rivoluzionare la propria vita, altri ritroveranno la fiducia in loro stessi. Importanti occasioni sentimentali durante la primavera: colpi di fulmine e amori inaspettati. Sarà un anno eccezionale, ma attenti a non
addormentarvi sugli allori…
SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre)
Un anno con i fiocchi e con cambiamenti. Nuove responsabilità e un lavoro potrebbe rivelarsi più impegnativo
del previsto, ma con il vostro sangue freddo e la vostra determinazione riuscirete anche in quest’impresa.
Fate vedere di che pasta siete fatti ma evitate i colpi di testa e puntate sui vostri reali obbiettivi. Durante l’estate incontrerete la vostra anima gemella.
CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio)
L’anno non inizierà al meglio, ma alla fine riuscirete a raccogliere ottimi frutti. L’importante è agire in anticipo sugli
imprevisti prestando molta attenzione. Molto utile sarà il consiglio di qualcuno che inaspettatamente vi offrirà il
suo aiuto. Accettatelo perché sarà la carta vincente. Durante il 2008 potrebbero uscire degli aspetti di voi mai
svelati.
ACQUARIO (21 Gennaio - 18/19 Febbraio)
Con il 2008 tornerete finalmente a sorridere! L’anno inizierà sotto ottimi auspici. Ritroverete la gioia di vivere e
potrete contare sull’ aiuto degli amici. Sarà un periodo movimentato. Ogni situazione tenderà a sbloccarsi. Quest’anno sarete baciati dalla fortuna. Situazioni propizie sia in amore che nel lavoro. Cercate di trasformare le vostre idee in fatti concreti.
PESCI (19/20 Febbraio - 20 Marzo)
Questo nuovo anno sarà decisivo. Se ci sarà una cosa che non farete mai, sarà quella di porvi dei limiti. Dovrete
imparare ad accontentarvi. Nel 2008 saranno messe a dura prova le relazioni affettive: dovrete dare grande importanza alla comunicazione. Probabilmente vi sarà l’esigenza di fare alcune rinunce grazie alle quali vi sentirete più leggeri.
Katia Anzanello
Recensioni
La musica nel cuore, il film che appassiona
Suoni e sentimenti ricompongono
una famiglia
La musica è ovunque: nei cd, nel computer, nei film, negli I-pod, nell'aria......ma è anche nel cuore, come il film diretto da Kirsten Sheridan “La musica nel cuore”, interpretato da Robin Williams, F.
Highmore e Keri Russell. Evan, un bimbo di 10 anni, vive in un orfanotrofio. E' trattato come un pazzo perché capta ovunque il ritmo naturale della musica. Dieci anni prima due giovani musicisti, Laila e
Louis, si erano incontrati. Pochi mesi più tardi lei scopre di essere rimasta incinta: vuole tenere il bambino, diversamente dal padre. Viene
investita e partorisce durante il coma. Una mattina Evan conosce un
assistente sociale che gli offre il suo aiuto. Conosce un ragazzino che
sul bordo della strada suona la chitarra. Va a “casa” sua: un vecchio
teatro abbandonato. Durante il giorno si esibiscono per guadagnare
soldi che sono costretti a versare al Mago. E’un aguzzino che sfrutta i
talenti dei bimbi. Il mago capisce che Evan è un autentica fonte di dollari e gli dà un nome d’arte: August Rush. Tallonato dalla polizia, trova
rifugio in una comunità. Qui il reverendo iscrive il ragazzo ad una
scuola di musica. E imparerà a dirigere. Durante le prove generali però
il Mago lo rapisce. Si passa a Laila che è in cerca del figlio. Lo riconosce ma a causa del suo cambiamento non lo rintraccia. Anche lei si
tuffa nella musica. Louis ricomincia a suonare. Dopo un'esibizione in
un locale, lui sta andando in aeroporto quando vede su un manifesto
che suonano Laila e August. Balza giù dal taxi ed inizia a correre verso
il parco. Laila fa la stessa cosa. Quando arriva sotto il direttore d'orchestra, lo riconosce: è suo figlio. Poi Louis si avvicina a Laila e l’abbraccia Alla fine del brano il ragazzo si volta e sorride: alla base del
palco c'è una coppia di giovani, uno dei quali era quello conosciuto al
mattina. I suoi genitori. Non era pazzo: grazie alla musica li aveva ritrovati.
Alice Dal Martello
Mondo Senza Fine di Ken Follet
Venti anni dopo la creazione del romanzo “i pilastri della terra”, Ken
follet ambienta nuovamente una delle sue avvincenti storie nel medioevo, riprendendo gli scenari ed i personaggi del primo libro. Questa volta però lascia trascorrere due secoli e chi conduce le vicende
sono quattro bambini, incappati casualmente nell’uccisione di due
uomini. Siamo nel 1327 e così inizia “Mondo senza fine”, e con esso
il racconto delle vite di questi quattro personaggi tra invidia, amore,
passione, ambizioni, guerre e soprattutto il peggior flagello dell’epoca: la peste. Tutto condito da un’ottima descrizione del lento e rivoluzionario movimento culturale, artistico e scientifico che
caratterizza quella determinata epoca storica. Un trhiller capolavoro
in cui uno dei maggiori maestri del mistery ha dato di nuovo il meglio di sé.
Giulia marattin
Shiny Toy Guns: We are pilots
We are pilots è il terzo album di questa band statunitense, che riafferma il caratteristico sound electro-indie-rock. Ma chi sono!?, direte
voi… e se vi dicessi “Hello little boys little toys…”, e intraprendessi
una lotta metropolitana a suon di Motorola!? “Ahhh….”Classico
esempio di come una band valida nel suo genere venga commercializzata e sminuita a jingle pubblicitario. “Le Disko” si chiama la “misteriosa” canzone usata nello spot, dolce orecchiabile anche se un po’
deludente; se vi ha colpito, il resto del disco vi stupirà: variando da
canzoni melodiche come “Don’t Cry Out” first track dell’album, a
canzoni come “Rainy Monday” che ha una buona base musicale e
molta elettronica. Dopo l’omonima “We are pilots” c’è la cosiddetta
“canzone orgasmo” dell’album, ovvero l’apice del disco: ”You’re the
one”, bello il ritornello dove le voci dei due vocalist si incontrano e
si intrecciano perfettamente! Sarebbe stato un ottimo successo, se
solo l’album non fosse uscito ad agosto, ma contemporaneo al famoso spot. Si riconferma quindi che la musica è ormai solo questione
di marketing: a voi la scelta!, non sono qui, per pubblicizzare nessuno, ma solo per consigliare buona musica…
Sara Moscagiuri
La leggenda di Beowulf
Dal VI secolo d.C. alla sperimentazione dei personaggi in TRE Dimensioni
Una delle ultime novità dei film è la tecnica della performance capture, un procedimento che trasforma gli uomini in personaggi in 3d migliorandone l'aspetto. Questo criterio è stato usato dal regista Robert Zemeckis per produrre “La leggenda di Beowulf”, film ambientato nel VI secolo d.C.
Un antico regno danese è minacciato da un orrida creatura, Grendel, un mostro dotato di una forza sovrumana e di un orecchio sensibile a tutti i
tipi di suoni, tanto da non sopportare i canti Re Hrothgar. Il sovrano offrirà la sua corona e la sua regina, la dolce Wealthow ,all'eroe che libererà la
sua terra dal mostro. Subito arriva dal mare il prode Beowulf con il suo fidato gruppo: una leggenda vivente, un uomo che non ha paura del pericolo e che desidera sfide di ogni tipo. Tra Beowulf e la regina è amore a prima vista: l'eroe accetta di affrontare il mostro. Dopo la vittoria su Grendel, affronta anche una letale strega. I personaggi del film sono stati interpretati da: Rei Winstone il forte eroe, Anthoni Hopkins il re, Robin Wright
Penn la regina, Angelina Jolie l'irresistibile strega sui tacchi a spillo, Crispin Glover Grendel e John Malkovich il consigliere. Il film dal punto di
vista grafico è eccellente tranne per alcuni movimenti del viso che non rispecchiano lo stato d'animo del personaggio. La storia, dalle caratteristiche di fantasy, è affascinante soprattutto per chi ama la mitologia ed ha una modesta conoscenza di essa.
Francesco Garofalo
Musica & Musica
Rock che passione
La musica è il fiume in piena cui questo mondo, spesso indifferente
alle esigenze dello spirito, ha rilasciato il compito di pervadere gli
animi delle persone: c’e chi l’ascolta per passare il tempo, chi ne fa
una vera e propria questione di vita, chi la considera un semplice e concreto modo per dimenticare problematiche e difficoltà che quotidianamente si presentano di fronte a noi, nella vita. Soprattutto tra i giovani,
la musica viene vista in un’ottica molto particolare. Il genere a tutt’oggi
più apprezzato è certamente il rock. Nato attorno alla fine degli anni ’50
con Elvis Presley, il rock come lo conosciamo oggi ha mosso i primi
importanti passi tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70. The
Doors, AC/DC, Deep Purple, Queen, Iron Maiden, Led Zeppelin, Pink
Floyd, sono solo alcuni dei nomi che compongono la lunga lista dei
gruppi che col loro stile e le loro melodie, hanno scritto la storia di questo genere. E’ grazie a loro che milioni di persone si sono avvicinate al
mondo del rock, sono loro che hanno caratterizzato la gioventù dei nostri padri e madri, che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di molti. Molteplici le tipologie di rock sviluppatesi nel corso degli
anni: si va dall’hard rock all heavy metal, dal punk al progressive ecc…
Ecco alcuni dei più importanti gruppi: I RE DELLA PSICHEDELICA: PINK FLOYD. Gruppo famoso per gli straordinari concerti resi
sublimi dall’utilizzo imponente di effetti speciali, i PF fanno certamente parte dei gruppi più importanti e conosciuti del mondo. LA FUSIONE TRA HARD ROCK E GLAM: QUEEN. Grazie all’imponente
voce del loro cantante-leader Freddie Mercury, i Q hanno scritto una
pagina indelebile della storia del rock. IL VERO ROCK “MADE IN
ENGLAND”: DEEP PURPLE. I DP appartengono all’olimpo degli dei
del rock. Le celebri “Black Night” e “Smoke On The Water”sono ascoltate e apprezzate da milioni di fans in ogni angolo del mondo IL
ROCK ‘N’ ROLL CHE “SPICCA IL VOLO”: LED ZEPPELIN. Un
nome che sarebbe stato destinato a diventare storia,quello della band
del geniale Jimmy Page e dell’esuberante Robert Plant.Molte sono le
loro canzoni che oggi sono state rese celebri dai programmi tv o dal cinema
Luca Sichi
Il punk
Il punk nasce nella seconda metà degli anni settanta in Inghilterra
come movimento social-musicale che esprime ribellione e avversità
nei confronti della società. Queste caratteristiche si ritrovano molto nel
modo di vestire piuttosto “Squallido” (pantaloni e magliette strappate,
con scritte che inneggiano alla rivolta e alla distruzione) ma soprattutto nel modo di fare musica, o meglio di non farla: infatti le sonorità
del punk sono caratterizzate da suoni grezzi e taglienti, molto spesso
fuori tempo. Il giorno che segna l’esplosione del punk è probabilmente
il 26 novembre del 1976. Quel giorno esce infatti nei negozi di dischi
il singolo “Anarchy in the UK” i cui autori sono un gruppo che verrà
poi definito come “ l’ inventore del punk”: i Sex Pistols. Il gruppo natsce alla fine del 1975, formato dal cantante Johnny Rotten, dal chitarrista Steve Jones, dal batterista Paul Cook e dal bassista Glen Matlock,
poi sostituito da Sid Vicious, che in realtà non sapendo suonare, in studio era sostituito dal vero bassista, mentre nei live aveva più che altro
una funzione scenica. La loro carriera durò solo tre anni, pubblicarono
solo quattro singoli e un album. Fin dalla loro prima esibizione ,alla
fine del 1975, i quattro iniziarono a tracciare quelle che sarebbero state
le caratteristiche fondamentali dello stile punk: la loro esibizione consisteva infatti nel disprezzo parodistico di tutto ciò che li circondava.
Gli altri simboli fondamentali del punk c’erano già tutti: creste, spille
da balia, sputi, pogo e tensione. I punk quindi, non sono i portavoce di
valori ma si limitano a radere al suolo quelli esistenti. Per quanto riguarda l’aspetto più propriamente musicale, i gruppi punk trovarono la
loro fonte di ispirazione in alcuni filoni musicali del decennio precedente, ma più che emularne il sound, i fattori di maggior presa furono
gli atteggiamenti provocatori, e per questo si può dire che l’elemento
fondamentale del punk è costituito dall’estetica e dal gesto estremo più
che dall’espressione musicale.
Filippo Montagner
Metal
L'heavy metal (letteralmente "metallo pesante", spesso abbreviato in metal) è
un genere di musica rock. Derivante dall'hard rock, è caratterizzato da ritmi
fortemente aggressivi e da un suono potente, ottenuto attraverso l'enfatizzazione dell'amplificazione e della distorsione delle chitarre, dei bassi, e, spesso,
persino delle voci. Le tematiche musicali sono spesso definite come oniriche,
rabbiose, violente o tetre. Tra i gruppi metal più noti troviamo: Children of
Bodom, System of a Down, Trivium, korn, Iron Maiden,Pantera, Sepoltura,
Black Sabbath, Metallica, . . . I Children of Bodom sono una band heavy
metal formatasi nel 1993 a Espoo in Finlandia. Il gruppo porta il nome di un
macabro omicidio avvenuto presso il lago Bodom non distante dalla loro cittadina d'origine, strage passata alla storia con il nome massacro del Lago
Bodom. I testi dei Children of Bodom, scritti in lingua inglese, si concentrano
solitamente su argomenti di morte o violenza, su problemi personali e sulla
guerra. Gli ultimi album hanno però visto un cambio radicale di tendenza e
hanno presentato testi di matrice più ostile, vicini a quelli prodotti dallo stile
heavy metal. Il gruppo è composto da: Alexi "Wildchild" Laiho (chitarra e
voce), Roope Latvala (chitarra), Jaska W. Raatikainen (batteria), Henkka
"Blacksmith" Seppala ( basso), Janne Wirman (tastiere). I System of a Down
sono un gruppo alternative metal statunitense, formatosi a Los Angeles nel
1995. I componenti sono tutti originari dell'Armenia,[3] e discendono dai superstiti del genocidio subito dal loro popolo, di cui parlano in molte canzoni.
Si fanno notare per le numerose influenze stilistiche, ma anche per l'impegno
sociale e politico. I brani più belli di questo gruppo sono sicuramente toxicity, Lonely day, Aerials, Jet pilot, BYOB, Hpnotyze, Dreaming, Chop suey..
Durante l’ultimo anno il gruppo ha deciso di prendersi una lunga pausa ed intanto il fantastico cantante Serj Tankian ha iniziato la carriera solista con il
nuovo album “Elect the dead”. I Trivium sono un gruppo musicale originario
di Orlando, Florida, che esordì nel 1999 con sonorità metalcore per poi diventare, intorno al 2006, una delle più promettenti band thrash metal della
scena musicale, favoriti anche dalla giovane età dei componenti, la media si
aggira intorno ai 23 anni (il membro più giovane è Matt Heafy, nato nel 1986).
Il nome del gruppo deriva dall'omonimo termine latino “trivium” che indicava l'incrocio tra le tre principali scuole di insegnamento: grammatica, retorica e logica. Non hanno prodotto un gran numero di album però il materiale
registrato è tra i migliori; ecco la loro discografia: Ember to Inferno 2003,
Ascendancy 2005, The Crusade 2006.
Giulia Fregonese
Il Sondaggio
Sondaggio musicale: Ricordate è sempre la C!!
Che genere musicale preferisci?
Più del 50 % ha risposto “Un po’ di tutto, non amo un genere in particolare…”
Allora…
A: siete indecisi sulle scelte da prendere e state ancora valutando
B: siete dei conformisti segui-massa che hanno paura di esporsi con scelte proprie
C: in realtà alla mia domanda, stavate pensando “Carciofi”
La restante metà del 50%(vedi sopra) ha proseguito “anche se in genere ascolto
più house che altro”
A: Vediamo il lato positivo, oltre all’house almeno ascolti un po’ di tutto
B: Segui-massa, o opportunista, o poco interessata/o alla Musica
C: Probabilmente non ti interessava minimamente l’intervista ed hai risposto con
qualcosa di comune, mentre il tuo cervello elaborava “Carciofi”
Ok, proseguiamo, il 25% ha risposto con
grande enfasi ”Solo il top, la cosa meglio:
musica house!”, in seguito alcuni intervistati
hanno intrapreso un tipico ballo da disco(movimenti strani) intonando un “unz…unz”.
A: Ok …ma da quando anche nel parlare si
prendono le licenze poetiche?(la cosa meglio?): imparate l’italiano! B: Avete imparato
l’italiano? Ok step 2, impariamo a distinguere
la musica dal rumore! C: L’incongruenze
grammaticali si vengono a spiegare con il
fatto che l’interlocutore pensava “carciofi”(o
probabilmente era strafatto di paste o effetto
post bassi sowoofer sparati a 50000 volt in
disco).
Di questo 50% la metà ha proseguito con
“però mi piace molto la musica rock”
A: quindi non ami un genere in particolare
ma il rock ti piace molto??
B: la parola rock pronunciata, si viene a
spiegare con l’elenco dell’intervistato, di
band “rock” commerciali, quali “Tokyo
Hotel” “Fall Out Boy” e via dicendo…
C: La prima frase della proposizione che
avete ideato, iniziando a rispondere l’avete
data pensando a “carciofi”, quindi vi siete riconnessi sulla Terra e avete dato la vera risposta “mi piace il rock”… siete un può
fuori dal mondo(saranno le canne o l’effetto
postconcert), ma almeno sapete chi siete e
che ci siete!!
Il 20% ha risposto per metà con disinteresse e quasi annoiato per metà con un velato interessamento al sondaggio ”Prevalentemente musica alternativa”, il che prevede un frittomisto di punk, metal, rock non commerciale degli anni che furono e
moderno, e in un’impercettibile parte di jazz blues ska e simili…
A: Un sondaggio scientifico ha dimostrato che i ragazzi che ascoltano rock, metal sono più intelligenti della media…non posso che commentar con un “grande fioi!!”. Sì son di
parte! B: Probabilmente fino ai 21 anni vi autoconvincerete di sistemi anarchici di solo
musica e divertimento puro, andrete contro legge ed istituzioni…e a 35 anni vi ritroverete a fare l’avvocato o l’impiegato statale…sì succubi del sistema
C: Sì stavate proprio pensando a “carciofi”, nonostante ciò la risposta è coerente con
le vostre idee!
Il restante 5% ha risposto di non aver molto interesse per la musica e di non darle
molta importanza…E qui mi arrendo! Quando per qualcuno esiste qualcosa che lo
identifica che ama e in cui crede, in questo caso la musica, e non importa se sia
rock, pop o house: sentire questo è davvero frustrante…
Sara Moscagiuri
Auguri di buon Natale e
felice anno nuovo
La Redazione
Giornale dell’Isiss “Antonio Scarpa”, Motta di Livenza
Direttore: Domiziana Del Frari
Vicedirettore: Martina Sartori
Redattori: Paolo Maramieri, Alberto Spadotto, Alice Battistella, Adriana Sandra, Alice Dal Martello,
Giulia Donadon, Riccardo Gerotto, Francesco Garofalo, Katia Anzanello, Luca Sichi, Filippo Montagner, Giulia Fregonese, Francesca Campanelut, Ilenia Cofini, Giada Prosdocimo, Sara Barooty,
Carlo Fandella, Alexandru Mihaila, Jacopo Battistella, Federico Panighel, Sara Moscagiuri, Giulia
Marattin, Camilla Zanetti, Camilla Parato, Pietro Saccardi.
Vignettisti: Sara Colombi, Lorenzo Boscariol
Grafico: FilippoDel Frari