Salute e alimentazione in Francia

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Salute e alimentazione in Francia
Salute e alimentazione in Francia
In Francia, lo Stato riconosce il ruolo fondamentale dell’alimentazione come determinante
di salute e sostiene la sfida di realizzare azioni di sensibilizzazione e informazione
nutrizionale su misura per i diversi destinatari e di agire in parallelo sull’offerta alimentare
e lo sviluppo di risorse favorevoli al “movimento”.
Da questo punto di vista, è quindi possibile misurare il ruolo assunto dai diversi attori
nazionali come l’INPES con il PNNS, ma anche regionali come la DRAAF (alimentazione e
agricoltura) o i servizi veterinari incaricati di monitorare i rischi legati all’alimentazione. A
partire da questo tema, è possibile anche intuire la collocazione e le possibili azioni delle
comunità locali.
Attori
I tre ministeri direttamente coinvolti sono il Ministère du Travail, de l’Emploi et de la Santé
(Ministero del Lavoro, dell’Occupazione e della Salute), il Ministère de l’Agriculture et de
l’Alimentation (Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione) il Ministère des Solidarités et
de la Cohésion Sociale (Ministero della Solidarietà e della Coesione Sociale). A livello
regionale, sono l’Agence Régional de Santé – ARS (Agenzia Sanitaria Regionale) , la Direction
Régional de la Jeunesse, des Sports et de la Cohésion Sociale- DRJSCS (Direzione Regionale
della Gioventù, dello Sport e della Coesione Sociale) e la Direction régionale de
l’alimentation, de l’agriculture et de la forêt -DRAAF (Direzione regionale
dell’Alimentazione, dell’Agricoltura e delle Foreste) che si raccordano con queste politiche
nazionali e definiscono, sulla base delle problematiche e delle risorse specifiche della loro
regione, le strategie più appropriate.
Sono, inoltre, coinvolte agenzie di supervisione, di consulenza e di ricerca come:
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L’ANSES : Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de
l’environnement, et du travail (Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria,
l’alimentazione, l’ambiente e il lavoro), creata il 1 gennaio 2010, dalla fusione di
Afssa e Afsset.
•
L’InVS, Institut de Veille Sanitaire (Istituto per la Sorveglianza Sanitaria), ente
pubblico incaricato anche dell’osservazione sulla salute della popolazione e della sua
evoluzione.
•
Le CNA, Conseil National de l’Alimentation (Consiglio Nazionale dell’Alimentazione),
consulta indipendente che raccoglie tutti gli attori della catena alimentare, formula
proposte d’indirizzo e di azione in materia di politiche alimentari.
•
L’INRA, Institut National de la Recherche Agronomique (Istituto Nazionale di Ricerca
Agronomica).
•
L’INPES, Institut National de Prévention et d’Education pour la Santé (Istituto
Nazionale di Prevenzione e Educazione alla Salute).
A livello di dipartimenti, sono le delegazioni territoriali a costituire lo snodo: le Delegazioni
Territoriali dell’ARS (ARS DT), le Delegazioni Dipartimentali dei Territori (DDT) responsabili
di quanto collegato all’uso del suolo e le Direzioni Dipartimentali di Coesione Sociale e di
Protezione della Popolazione che sono, a seconda dei dipartimenti, associate (DDCSPP) o
separate in DDCS e DDPP.
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Le “comunità locali” hanno anche un ruolo importante, confermato del resto da politiche
nazionali che sottolineano la volontà di costruire delle azioni di prossimità insieme agli
attori locali per agire di concerto sulle maglie dell’offerta locale(qualità, costi,
accessibilità, ecc ..), sullo sviluppo di azioni realizzate insieme alle popolazioni interessate
e collegate alla loro vita quotidiana e sull'adattamento integrato delle opportunità di
movimento, attività fisica e sport.
Come evidenziato in un documento prodotto nell’ambito del PNNS destinato ai
rappresentanti eletti delle “collettività dipartimentali”1, i dipartimenti sono identificati
come i principali attori dell’attuazione del PNNS, attraverso:
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Il loro ruolo nei confronti di target specifici (bambini, anziani, disabili)
la loro responsabilità a livello sociale e medico-sociale e non solo,
il loro ruolo nella gestione della ristorazione scolastica nelle scuole secondarie di
secondo grado (collegi).
Anche i Comuni hanno l'importante compito di gestire la ristorazione scolastica nelle scuole
materne e nelle scuole primarie, in questo caso per i bambini dai 3 ai 10 anni. E’ proprio con
i comuni che è possibile realizzare, in collaborazione con l'Education Nationale, progetti
volti a migliorare il benessere dei bambini che mangiano in mensa.
Inoltre, i comuni possono legittimamente intervenire sui fattori ambientali associati al
"mangiare bene e muoversi correttamente", in collaborazione con il dipartimento incaricato
dei lavori pubblici stradali e la Direction Régionale de l’Environnement, de l’Aménagement
et du Logement – DREAL (Direzione Generale dell’Ambiente, della Pianificazione e
dell’Edilizia Abitativa).
Oltre alla fascia specifica dei minori, i comuni si devono anche occupare della popolazione
anziana. I Centres Communaux d’Action Sociale – CCAS (Centri Comunali di Azione Sociale)
animano le politiche per gli anziani sul loro territorio e, in questo contesto, possono
scegliere di sviluppare la distribuzione dei pasti a domicilio in parallelo con la gestione dei
servizi di ristorazione collettiva presenti in strutture per anziani e case di riposo.
In relazione a questo impegno di sviluppo delle azioni locali, è in vigore dal 2007 un Réseau
de Villes Actives (Rete delle Città Attive)del PNNS. I comuni delle località coinvolte nel
progetto OPSA hanno firmato la Carta di Intenti: sono stati individuati 14 comuni nella
regione Rhône-Alpes, di cui 2 (Seynod e Annecy) nei dipartimenti della Savoia e dell’Alta
Savoia e 24 nella regione PACA . Oltre a questa rete si può anche citare la Rete europea
delle Città Sane dell’OMS.
Nell'ambito del Workshop Città Sane, sono stati effettuati accordi contrattuali (tra lo Stato e
i comuni collocati nella “Politica Urbana”), per lo sviluppo di programmi locali di
promozione della salute e iniziative sull’alimentazione sana. Per esempio, nella regione
PACA, si contano 18 interventi realizzati tra il 2007 e il 2011 dai Comuni(fonte OSCARS).
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http://www.reseauvillesactivespnns.fr/outils/elus-et-professionnels-des-departements/guide-alusage-des-elus-et-professionnels-des/at_download/fichier
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Lo sviluppo di interventi sull'alimentazione a livello locale può anche essere condotto
dalle associazioni: è quanto mostra la tabella seguente che raccoglie gli interventi del PRSP
finanziati nel 2009 nei dipartimenti della Savoia e dell'Alta Savoia.
Tabella: Esempi d’interventi sull’alimentazione
Dipartimento
Struttura
Titolo dell’azione
Haute-Savoie
AATES
Azione alimentazione, autostima, scambio di
saperi e know how
Haute-Savoie
Education Santé 74
Progetto alimentazione e salute per disabili
Haute-Savoie
Education Santé 74
Haute-Savoie
Education Santé 74
Haute-Savoie
Education Santé 74
Mission Locale
Jeunes du Bassin
Annecien
Centre hospitalier
de Chambéry
Centre hospitalier
de Chambéry
Haute-Savoie
Savoie
Savoie
Savoie
DIABETE 73
Savoie
GROUPE
ALLAITEMENT
Prevenzione della denutrizione negli anziani che
vivono in casa
Promozione dell’equilibrio nutrizionale e
dell’attività fisica
L’alimentazione dei bambini
Prima colazione sana
UCSA Maison d'Arrêt Chambéry
Dietetica e nutrizione
UCSA Aiton
Dietetica e nutrizione
Interventi di promozione della salute. Screeening
del diabete, accompagnamento e sostegno ai
pazienti diabetici
Sviluppo del Centre Ressource Documentaire pour
l'Allaitement Maternel (Centro di Documentazione
per l’Allattamento Materno)
Fonte : GRSP RA, 2009
I titolari di progetti locali finanziati nell'ambito del PRSP nel 20092, (10 su questo
argomento) erano principalmente associazioni di prevenzione: Education Santé Haute-Savoie
membro dell’IREPS RA, Diabète 73, AATES associazione che gestisce strutture residenziali
per i lavoratori stranieri e Mission Locale, un'associazione che si occupa dell’inserimento dei
giovani tra i 16 e i 25 anni. Questa struttura di accoglienza dei giovani in fase di inserimento
organizza delle colazioni sane che sono spesso il supporto a interventi sulla "cura di sé". Allo
stesso modo, vengono realizzate azioni di sensibilizzazione negli istituti scolastici,
soprattutto da parte dell’Education Santé Haute-Savoie. L'associazione organizza anche corsi
di formazione per professionisti e volontari, che lavorano in prima linea3.
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L’ammontare complessivo del finanziamento per questi 10 interventi era di 53.792 euro.
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A quest’indirizzo è possibile consultare la descrizione degli interventi realizzati dall’ES 74
http://haute-savoie.education-sante-ra.org/ind/m.asp?id=168
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La sfida è quindi quella di sviluppare interventi inseriti in modo prioritario nelle dinamiche
di salute della comunità, di prossimità, che tengano conto delle specificità dei territori di
intervento, delle risorse presenti, della domanda, e della cultura delle popolazioni
interessate. Questi interventi sono destinati ad essere inseriti in progetti più ampi, che
vanno al di là della ricerca di cambiamento dei comportamenti e che integrano
l'eliminazione degli ostacoli a questi cambiamenti comportamentali.
Una delle tipologie di target citata più spesso nei progetti sull’alimentazione sono i bambini.
Anche gli interventi rivolti ai bambini devono inserirsi in un progetto globale che preveda
legami e collegamenti con i genitori e il loro ambiente (ristorazione scolastica, centri
ricreativi diurni, operatori della prima infanzia...) e integrando i ritmi di vita (sonno ...).Le
persone coinvolte sono quindi molte: sono comunità locali, associazioni, professionisti in
ambito sociale, educativo, ecc ...
Sono state individuate anche reti specifiche come il REPPOP, rete per la presa in carico
dell’obesità infantile. Nella regione Rhone-Alpes, è presente il REPPOP du département du
Rhône (REPPOP del dipartimento del Rhône), una rete multidisciplinare di professionisti che
assiste le famiglie e i loro bambini e gli operatori di base nella gestione e nella prevenzione
dell'obesità infantile.
I piani e le misure
Nel corso degli ultimi anni, la realizzazione di una politica nutrizionale è emersa come una
priorità per la sanità pubblica in Francia. Il ruolo della nutrizione come fattore di protezione
o di rischio delle malattie più diffuse è sempre più compreso, sia che si tratti di tumori, di
malattie cardiovascolari, di obesità, osteoporosi o diabete di tipo 2.
In quest’ottica, i Piani Sanitari Nazionali sono stati elaborati per intervenire rispetto alla
nutrizione, identificato come uno dei maggiori determinanti dello stato di salute della
popolazione. A partire dai problemi individuati sulla base epidemiologica, le priorità sono
state definite all’interno dei Plans Nationaux Nutrition Santé – PNNS (Piani Nazionali
Nutrizione Salute) sotto la responsabilità del Ministère du Travail, de l’Emploi et de la Santé
(Ministero del Lavoro, dell’Occupazione e della Salute). Per poter intervenire direttamente
sull’offerta alimentare, è stato recentemente istituito un Programma Nazionale
sull'Alimentazione sotto l’egida del il Ministero dell'Agricoltura.
Lanciato nel gennaio 2001, il Programme National Nutrition Santé - PNNS (Programma
Nazionale Nutrizione Salute) ha l’obiettivo di migliorare lo stato di salute della popolazione
generale, agendo su uno dei suoi maggiori determinanti: la nutrizione. Nel 2006 é stato
lanciato il PNNS 2 (2006-2010), della durata di cinque anni, con lo scopo di prolungare,
chiarire e rafforzare gli assi fondamentali del PNNS 1. Nei primi mesi del 2011, verrà
prodotta una terza versione del PNNS, per gli anni 2011-2015: gli obiettivi e la strategia
saranno elaborati in stretta collaborazione con il " Piano Obesità" del 2010.
La valutazione del PNNS 2 conferma la sfida di voler perseguire la politica di prevenzione
rispetto ai temi salute e alimentazione, agendo in particolare su:
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la comunicazione e la sensibilizzazione sui principali elementi di una corretta
nutrizione. Il sito «manger-bouger » è la vetrina di questo obiettivo;
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lo screening e il trattamento della malnutrizione, e all’occorrenza dell’obesità e
della malnutrizione;
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lo sviluppo di azioni appropriate e mirate ai gruppi più vulnerabili della popolazione,
alle persone in situazioni di precarietà e ali anziani, con l’esplicita volontà di
avvalersi delle dinamiche locali;
‐
il miglioramento della qualità dell’offerta alimentare.
In connessione con la riforma generale delle politiche pubbliche (RGPP) e con i conseguenti
cambiamenti di responsabilità dei singoli ministeri e servizi decentrati dello Stato, sono
ormai il Ministère de l’Agriculture (Ministero dell’Agricoltura) e le Directions Régionales de
l’Agriculture et de l’Alimentation – DRAAF (Direzioni Regionali dell’Agricoltura e
dell’Alimentazione) ad avere la responsabilità di sviluppare, in collaborazione con l'ARS, il
Programma Nazionale sull’Alimentazione.
Il Programma Nazionale sull’Alimentazione
«Art. L. 230-1. – La politica pubblica relativa all’alimentazione ha l’obiettivo di garantire
alla popolazione l’accesso, in condizioni economicamente accettabili per tutti, ad
un’alimentazione sicura, diversificata, quantitativamente sufficiente, di buona qualità
organolettica e nutrizionale, prodotta in condizioni sostenibili. Essa mira quindi ad offrire
ad ognuno la possibilità di scegliere la propria alimentazione in base ai propri desideri, ai
propri vincoli e alle proprie esigenze nutrizionali, per il proprio benessere e per la propria
salute. (…).
Il programma nazionale sull’alimentazione prevede, di concerto con il Programma
Nazionale Nutrizione Salute, le azioni da intraprendere nei seguenti ambiti:
- La sicurezza alimentare, l’accesso per tutti, in particolare per le popolazioni più
svantaggiate, ad un’alimentazione idonea da un punto di vista qualitativo e
quantitativo;
- La sicurezza sanitaria dei prodotti agricoli e degli alimenti;
- La salute animale e dei vegetali destinati al consumo umano e animale;
- L’educazione e l’informazione specialmente in termini di equilibrio e di diversità
alimentari, di bisogni specifici di alcune popolazioni, di regole igieniche, di conoscenza
dei prodotti, della loro stagionalità, dell’origine delle materie prime agricole, così
come delle modalità di produzione e dell’impatto delle attività agricole sull’ambiente;
- La correttezza delle affermazioni commerciali e delle regole d’informazione del
consumatore;
- La qualità organolettica e nutrizionale dei prodotti agricoli e dell’offerta alimentare;
- Modalità di produzione e di distribuzione dei prodotti agricoli e alimentari rispettose
dell’ambiente e con un contenimento degli sprechi;
- Il rispetto dei territori attraverso lo sviluppo delle filiere corte;
- Il patrimonio alimentare e culinario francese.
Oltre alle informazioni di tipo nutrizionale, la politica nazionale su "Salute e alimentazione"
prende sempre più in considerazione i fattori ambientali associati, quali la disuguaglianza
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di accesso ad un’offerta alimentare di qualità e le questioni legate allo sviluppo di
politiche locali sull’alimentazione.
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