Microsoft PowerPoint - IV+Taddio+strumenti+criticit\340.ppt

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Risultati indagine regionale nelle
strutture assistenziali, analisi,
proposte di intervento,
strumenti per gli operatori delle
ASL
Deborah Taddio
Dietista SIAN ASL CN1
PRINCIPI APPLICATIVI DELLO STATO DI NUTRIZIONE
(I)
Rispondere in modo adeguato alle necessità dell’organismo significa
garantirne una crescita ottimale, contribuire allo stato di buona
salute e benessere, promuovere le normali attività lavorative e di
relazione, concorrere a ridurre il rischio per patologie cronico –
degenerative.
Le alterazioni dello stato di nutrizione si sviluppano
progressivamente in presenza di una disponibilità di energia e/o
nutrienti non adeguata.
Una carenza nutrizionale protratta ha conseguenze che nella prima
fase si limitano alle modifiche delle riserve di nutrienti
nell’organismo, poi si hanno alterazioni biochimiche e fisiologiche, e
infine si manifesta la sintomatologia clinica, prima aspecifica poi più
caratteristica.
Una sequenza analoga ma speculare può essere immaginabile per
sovrappeso, obesità ed altre forme di malnutrizione per eccesso.
PRINCIPI APPLICATIVI DELLO STATO DI NUTRIZIONE
(II)
La valutazione dello stato di nutrizione è la fase iniziale di una
procedura complessa quale la gestione, ove necessaria, dei problemi
nutrizionali nel paziente ospedalizzato, istituzionalizzato o a domicilio.
Essa si diversifica per obiettivi e complessità, e spazia alla ricerca di
informazioni che vanno dai fattori di rischio cardiovascolare alla
composizione corporea, dagli apporti di nutrienti alle concentrazioni
ematiche di proteine e altri metaboliti, etc.
-
-
La valutazione dello stato di nutrizione …
identifica gli individui con problemi nutrizionali
è una procedura strutturata
parte integrante della gestione del paziente
PRINCIPI APPLICATIVI DELLO STATO DI NUTRIZIONE
(III)
Il metodo ideale per la valutazione dello stato di
nutrizione deve possedere caratteristiche quali:
SEMPLICITA’
MODESTO IMPEGNO DI TEMPO
APPLICABILITA’ AI PAZIENTI ALLETTATI
COSTO CONTENUTO
La sua utilità con quali termini può essere giudicata?
PRECISIONE
ACCURATEZZA
SENSIBILITA’
SPECIFICITA’
CHECK LIST SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE
… E SPAZIA ALLA RICERCA DI INFORMAZIONI …
PERCHE’?
PRIMA FASE DELL’
DELL’INTERVENTO NUTRIZIONALE
PARTE INTEGRANTE DELLE PROCEDURE ASSISTENZIALI
RICERCA DI PROBLEMI NUTRIZIONALI E FATTORI DI RISCHIO
NUTRIZIONALI
IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI DA SOTTOPORRE AD UNA PIU’
PIU’
COMPLETA VALUTAZIONE DELLO STATO DI NUTRIZIONE
DI TIPO GENERALE O ADATTATA PER SPECIFICHE CONDIZIONI O
PATOLOGIE
IMPOSTAZIONE IN BASE AL TIPO DI STRUTTURA IN CUI E’
E’
UTILIZZATA
RACCOLTA DI INFORMAZIONI SEMPLICI CHE POSSONO ESSERE
OTTENUTE RAPIDAMENTE
RAPPORTO COSTICOSTI-BENEFICI VANTAGGIOSO
SITUAZIONE AMBIENTALE
REGIONE PIEMONTE
TIPOLOGIA STRUTTURA
70%
STRUTTURE ASSISTENZIALI
53%
52%
51%
50%
49%
48%
47%
46%
60%
50%
52%
40%
R.A.-R.A.A.
30%
R.S.A. - R.A.F.
20%
48%
10%
0%
R.A. - R.A.A.
AT
R.S.A. - R.A.F.
AL
TO3 TO4 TO5 CN1 CN2
OSPITI
50%
40%
42%
37%
30%
21%
OSPITI %
20%
10%
0%
R.A. - R.A.A.
R.S.A.
R.A.F.
STRUTTURE ASSISTENZIALI
BI
NO
VC
VCO
VARIABILI
FREQUENZA RILEVAZIONE PESO
Viene rilevato il peso dell'ospite all'ingresso in
struttura?
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
occasionalmente
C
V
V
C
O
I
O
B
N
A
TO
3
TO
4
TO
5
C
N
1
C
N
2
mai
T
NO
2-3v/anno
L
SI
1v/mese
A
14%
86%
CALCOLO BMI
Il dato viene registrato?
25%
22%
22%
20%
12%
18%
18%
19%
15%
14%
15%
10%
SI
10%
NO
5%
9%
10%
6%
0%
AT
88%
AL
TO3
TO4
TO5
CN1
CN2
BI
NO
VC
VCO
PORZIONATURA
TABELLA GRAM M ATURE
20%
SI
NO
80%
PORZIONE A COTTO RISPECCHIA
PORZIONE A CRUDO?
44%
56%
SI
NO
UNO SGUARDO ALLA REALTA’ PRIMA
DEL COMMENTO (I)
L’attuale momento storico è caratterizzato, tra l’altro, da un
acceso dibattito sul contenimento e razionalizzazione della
spesa sanitaria.
Ciò che risulta incomprensibile è la generalizzata
sottovalutazione di ambiti d’intervento capaci di soddisfare
contemporaneamente esigenze di ordine economico e di
qualità totale delle prestazioni sanitarie.
Le strategie tese a contrastare la malnutrizione possono di
fatto soddisfare contemporaneamente le due esigenze di
ordine economico e qualitativo.
UNO SGUARDO ALLA REALTA’ PRIMA
DEL COMMENTO (II)
1974: su NUTRITION TODAY appare un editoriale dal titolo
“Iatrogenic malnutrition the skeleton in the hospital closet”
ITALIA: di malnutrizione non si sente più parlare fino agli anni
’80, quando vengono pubblicati alcuni studi di prevalenza della
malnutrizione calorico – proteica relativi alla patologia renale
ed epatica
1994: ricerca multicentrica che ha coinvolto 10 Unità Operative
Nazionali di Dietetica e Nutrizione Clinica (studio Homis)
Butterworth C. “Iatrogenic Malnutrition, the skeleton in the hospital closet” Nutrition Today, March-April 1974;4:436-41
Guarnieri GF et al, 1984-1989
Comi D, Palmo A, Brugnani M, D’Amicis A, Costa A, D’Andrea F, Del Toma E, Domeniconi D, Fusco MA, Gatti E, Lesi C, Lucchin
l. The hospital malnutrition Italian study. Clin Nutr 1998; 17 (Suppl 1):52
(Comi D et al, 1994) STUDIO HOMIS: Hospital Malnutrition
Italian Study
All’atto dell’ingresso in ospedale i malnutriti per
difetto rappresentavano il 19,1% e quelli per
eccesso il 24,8%.
In 10 anni si è assistito ad un incremento del
136,7% (24,8 vs 58,7)
Food and nutritional care in hospitals: how to prevent undernutrition. Report and reccomendations of the Committee of Experts on
Nutrition, Food Safety and Consumer protection. Council of Europe Publishing November 2002
Dati di prevalenza % dello studio PIMAI raffrontati con parametri
parametri
di riferimento di letteratura 20002000-6 e ISTAT 2003
Kyle UG, Kossovsky MP, Karsegard VL, Pichard C. Comparison of tools of nutritional assessment and screening at hospital
admission:
admission: a population study.
study. Clin Nutr 2006;25(3):4092006;25(3):409-17
37,6%
40,0%
33,6%
35,0%
30,7% 31,1%
30,0%
25,0%
21,0%
20,0%
Riferim.
15,0%
9,0%
10,0%
5,0%
PIMAI
3,1% 3,2%
0,0%
BMI < 18.5
MCP
sovrapp.
obesità
LA PERCEZIONE DELLA CONTROPARTE: I PAZIENTI
18,5% dei pazienti del campione PIMAI riferisce che gli è stata
posta una domanda sulla perdita recente di peso.
Un dato che fa riflettere è che la domanda veniva fatta più
frequentemente alle persone normopeso (22,1%) ed obese
(20,3%).
Coloro che presentano un BMI<18,5 riferiscono di essere pesati
meno rispetto alla media degli altri: 27,2 vs 28,1%
9,4% del campione riferisce di aver ricevuto informazioni circa
l’adeguatezza del peso e le modalità per raggiungerla.
La misurazione dell’altezza è stata effettuata solo nel 13% dei
casi, ma nel 20,2% i pazienti rammentano che è stato loro
richiesto di riferirla.
EPIDEMIOLOGIA
La prevalenza della MCP aumenta in funzione dell’età in entrambi
i sessi: tra i pazienti ospedalizzati essa risulta molto variabile, con
valori che oscillano tra il 30 e il 60% dei casi, nelle strutture di
lungo-degenza o nelle case di riposo sino all’85%, con gradi di
deplezione più grave nei soggetti di sesso femminile o di età più
avanzata.
Enzi G. Nutrizione e malnutrizione. In: Crepaldi G, ed. Trattato di Gerontologia e Geriatria. 1 st Edition. Torino: UTET 1993:552-62
Keller HH. Malnutrition in istitu
LA MALNUTRIZIONE: POSSIBILI CAUSE
Vannozzi G, Leandro G. Lineamenti di dietoterapia e nutrizione clinica. (1998). Il Pensiero Scientifico Editore
MANCANZA DI FORMAZIONE ADEGUATA DEGLI OPERATORI
SANITARI IN TEMA DI NUTRIZIONE
MANCATA REGISTRAZIONE DEL PESO E DELL’ALTEZZA AL
MOMENTO DEL RICOVERO E/O DURANTE LA DEGENZA
MANCATA REGISTRAZIONE DELL’INTROITO DEGLI ALIMENTI
VITTO SCADENTE
SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCADENTE
INSUFFICIENTE COLLABORAZIONE PER LA DEFINIZIONE DEI
CAPITOLATI D’APPALTO
MANCATA O SCARSA ASSISTENZA DURANTE I PASTI
LA MALNUTRIZIONE: POSSIBILI CAUSE
Vannozzi G, Leandro G. Lineamenti di dietoterapia e nutrizione clinica. (1998). Il Pensiero Scientifico Editore
INSUFFICIENTE CONOSCENZA DEI PRODOTTI DIETETICI DA
PARTE DEL PERSONALE SANITARIO
PRESCRIZIONE DI DIETE INCONGRUE O NON OPPORTUNE O
NON INDICATE.
ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE PROLUNGATA
IRREGOLARE SOMMINISTRAZIONE DI INFUSIONI
PREDISPOSTE A SCOPI NUTRIZIONALI
MANCATO O IRREGOLARE RICONOSCIMENTO DI PERDITE DI
NUTRIENTI O
ECCESSO DI PRELIEVI EMATICI
USO/ABUSO DI FARMACI CHE ALTERANO L’APPETITO O
DIRETTAMENTE LO STATO NUTRIZIONALE
PRINCIPALI OSTACOLI PER UN’ADEGUATA
ASSISTENZA NUTRIZIONALE. RACOMANDAZIONI
OPERATIVE
Food and nutrition care in hospitals: how to prevent undernutrition. Report and Recommendations of the
Committee of experts on Nuytrition, Food Safety and Conumer Protection. (2002). Council of Europe Publishing
MANCANZA DI UNA CHIARA DEFINIZIONE DELLE
RESPONSABILITA’ NELLA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE
DELL’ASSISTENZA NUTRIZIONALE
MANCANZA DI PROTOCOLLI INTERNAZIONALI DEFINITI
MANCANZA DI FORMAZIONE ADEGUATA IN TEMA DI
NUTRIZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI
MANCANZA DI INFORMAZIONE AL PAZIENTE; SCARSA
CONSIDERAZIONE DI PREFERENZE/GUSTO
MANCANZA DI COOPERAZIONE TRA LE VARIE FIGURE
PROFESSIONALI
MANCANZA DI COINVOLGIMENTO TRA ASO E ASL
INTERPRETAZIONE DATI MALNUTRIZIONE A LIVELLO
EUROPEO: CRITICITA’
MODALITA’ DI RILEVAMENTO: oggi si dispone di non meno di 70 test.
SENSIBILITA’ e SPECIFICITA’ possono differenziare al punto da poter
giustificare variazioni % di PREVALENZA fino al 120%
LA DIFFERENTE NUMEROSITA’ CAMPIONARIA DEI VARI STUDI IN CUI
RARAMENTE E’ POSSIBILE EFETTUARE L’INFERENZA SU SPECIFICHE COORTI
L’INSUFFICIENTE
NAZIONALE.
RAPPRESENTATIVITA’
STATISTICA
SUL
TERRITORIO
FONDAMENTALE SE SI VOGLIONO PIANIFICARE INTERVENTI DI POLITICA
SANITARIA SU AMPIA SCALA
Stratton RJ, Green CJ, Elia M. Disease-related malnutrition an evidence-based approach to treatment. CAB
International 2003
METODI PER LA VALUTAZIONE SEMPLIFICATA DELLO STATO DI
NUTRIZIONE (I)
PROTOCOLLI E PROCEDURE COMUNI DA ADOTTARE NELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI
DOCUMENTO DI CONSENSO SULLA PREVENZIONE DELLA MALNUTRIONE NELLE
STRUTTURE ASSSITENZIALI, NEL QUALE SI CONTEMPLI ESPLICITAMENTE L’ESIGENZA
DI UNA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MALNUTRIZIONE
QUALI METODI?
ANAMNESI
APPORTI DI ENERGIA E NUTRIENTI
ANTROPOMETRIA E COMPOSIZIONE CORPOREA
TEST DI LABORATORIO
CAPACITA’ FUNZIONALE
VALUTAZIONE SOGGETTIVA
METODI PER LA VALUTAZIONE SEMPLIFICATA DELLO STATO DI
NUTRIZIONE (II)
ANAMNESI
ABITUDINI ALIMENTARI E LORO MODIFICHE RECENTI (INTENZIONALI/NON
INTENZIONALI)
PRESCRIZIONI DIETETICHE ATTUALI
ALLERGIE ED INTOLERANZE ALIMENTARI
CONTESTO PSICO – SOCIALE
LIVELLO DI AUTOSUFICIENZA
FAME E SAZIETA’
MODIFICHE DI ODORATO E GUSTO
AVVERSIONE PER SPECIFICI ALIMENTI
PROBLEMI LEGATI ALLA CONSISTENZA DEGLI ALIMENTI
CONSUMO DI SNACK, BEVANDE ALCOL
INFLUENZE ETNICHE, RELIGIOSE E CULTURALI
UTILIZZO DI SUPPLEMENTI MINERALI O VITAMINICI
UTILIZZO DI PRODOTTI ERBORISTICI
UTILIZZO DI PRODOTTI DIETICI COMMERCIALI, POLVERI PROTEICHE, SOSTITUTIVI DEI
PASTI
APPORTI DI ENERGIA E NUTRIENTI
Le possibilià di raccogliere informazioni nel merito sono
fortemente influenzate dalle condizioni generali e dalla volontà di
collaborazione del paziente, dal tipo di struttura in cui si lavora,
dal tempo a disposizione etc.
Alle classische metodiche per ricordo o per registrazione si
contrappongono questionari semplificati che mirano a ottenere
informazioni sui consumi alimentari.
Si tratta di un approccio operativamente sensato, ma che non ha
trovato al momento una sua precisa standardizzazione ed è
lasciato quindi all’esperienza e alla sensibilità degli “addetti ai
lavori”
VALUTAZIONE SOGGETTIVA
Deve essere svolta secondo criteri attendibili e riproducibili,
possibilmente secondo procedure definite.
In linea generale, l’esame obiettivo si concentra su massa
muscolare e massa adiposa, sul tono muscolare, e anche sulla
presenza di segni di disidratazione, subedema o edema
conclamato, sulle alterazioni della cute, delle mucose e degli
annessi cutanei etc.
ANTROPOMETRIA = MISURAZIONE DELL’UOMO
LUNGHEZZE SEGMENTALI: PESO e ALTEZZA
PESO: indice di semplice ed immediata valutazione;
si modifica per squilibri alimentari nel breve-medio
termine, ma presenta anche variazioni casuali nell’arco
delle 24 ore che in un adulto possono ampiamente
superare 1 kg.
ALTEZZA: non può essere considerata di per sé un parametro di
valutazione dello stato di nutrizione. La sua determinazione è
tuttavia fondamentale per calcolare l’IMC che permette una
diagnosi di massima di sottopeso, sovrappeso e obesità.
IMC: non è di utilità per valutare lo stato di nutrizione nella
magrezza costituzionale o nei pazienti obesi che, pur avendo
perduto molti Kg, rimangono sovrappeso.
CIRCONFERENZE CORPOREE = DIMENSIONI TRASVERSALI DEI
VARI SEGMENTI CORPOREI
CIRCONFERENZA DELLA VITA
Distribuzione viscerale della massa adiposa.
Rischio complicanze legate all’obesità: valore > 102 cm uomini
valore > 88 cm donne
L’operatore sistema il metro anelastico sulla cute a livello della vita, e
cioè della parte più stretta dell’addome.
La misura va effettuata alla fine di una espirazione normale, senza che il
metro comprima i tessuti, e viene approssimata al più vicino 0.1 cm.
ANTROPOMETRIA NEL DEGENTE SUPINO
LUNGHEZZE CORPOREE
ALTEZZA AL GINOCCHIO
(Donini et al., 2000)
Uomini: 94.87 + 1.58 x altezza ginocchio – 0.23 x età + 4.8
Donne: 94.87 + 1.58 x altezza ginocchio – 0.23 x età
LUNGHEZZA DELL’ULNA
Tutte queste variabili antropometriche devono essere approssimate a
0.1 o 0.5 cm.
Malnutrition Advisory Group (MAG). The ‘MUST’ explanatory booklet. A guide to the ‘Malnutrition Universal Screening Tool’ (‘MUST’) for adults. Sito web www.bapen.it
Donne < 65 anni
Donne > 65 anni
Lunghezza dell’ulna (cm)
18,5
147
140
19
148
142
19.5
150
144
20
151
145
20,5
152
147
21
154
148
21,5
155
150
22
156
152
22,5
158
153
23
159
155
23,5
161
156
24
162
158
24,5
163
160
25
165
161
25,5
166
163
26
168
165
26,5
169
166
27
170
168
27,5
172
170
28
173
171
28,5
175
173
29
176
175
29,5
177
176
30
179
178
30,5
180
179
31
181
181
31,5
183
183
32
184
184
Lunghezza dell’ulna (cm)
Uomini < 65 anni
Uomini > 65 anni
18,5
146
145
19
148
146
19.5
149
148
20
151
149
20,5
153
151
21
155
152
21,5
157
154
22
158
156
22,5
160
157
23
162
159
23,5
164
160
24
166
162
24,5
167
163
25
169
165
25,5
171
167
26
173
168
26,5
175
170
27
176
171
27,5
178
173
28
180
175
28,5
182
176
29
184
178
29,5
185
179
30
187
181
30,5
189
182
31
191
184
31,5
193
186
32
194
187
TEST DI LABORATORIO
CONCENTRAZIONI DI NUTRIENTI NEI LIQUIDI BIOLOGICI E NEI
TESSUTI
CONCENTRAZIONI DI METABOLITI FISIOLOGICI NEI LIQUIDI
BIOLOGICI E NEI TESSUTI
ATTIVITA’ ENZIMATICHE CONNESSE AI NUTRIENTI NEI LIQUIDI
BIOLOGICI E NEI TESSUTI
VARIABILI PIU’ UTILIZZATE SONO LE CONCENTRAZIONI EMATICHE
DI ALCUNE PROTEINE E LA CONTA LINFOCITARIA
CAPACITA’ FUNZIONALE
DINAMOMETRIA
DELLA
MANO:
determinazione della forza dei muscoli
flessori delle dita effettuata con l’uso
di uno strumento specifico detto
DINAMOMETRO.
INDICI NUTRIZIONALI INTEGRATI (I)
Spesso inclusi nei protocolli di valutazione dello stato nutrizionale
e possono essere utilizzati in differenti contesti quali comunità,
ambulatorio, ospedale, riabilitazione e lungodegenze.
Test di screening di I livello
Utilizzano informazioni di routine che possono essere ottenute
facilmente e rapidamente e la loro esecuzione non richiede
l’impiego di personale specializzato in nutrizione.
Vanno ripetuti con periodicità differente in relazione al rischio
individuale riscontrato.
INDICI NUTRIZIONALI INTEGRATI (II)
INDICE NUTRIZIONALE INTEGRATO
AMBITO
Nutritional Risk Screening (NRS)
Ospedaliero
Protocollo Scales (American Geriatric Society)
Ambulatoriale o lungodegenze
Nutritional Health (American Academy of
Family Phsicians)
Ambulatoriale o lungodegenze
Subjective Global Assessment (SGA)
Ambulatorio di MMG
Soggetti ospedalizzati per diverse patologie
Mini Nutritional Assessment (MNA)
Ospedale, ambulatorio, RSA o nell’anziano
“free-living”
INDICI NUTRIZIONALI INTEGRATI (III)
Più di recente la EUROPEAN SOCIETY FOR CLINICAL NUTRITION
AND METABOLISM (ESPEN) ha prodotto un documento di
consenso sull’utilizzo degli indici nutrizionali integrati e
raccomanda l’utilizzo di alcuni di essi, in particolare:
MNA specifico per l’età geriatrica
MUST applicabile soprattutto nelle comunità (ora anche in ambito
ospedaliero, ma specifico per le comunità)
NRS-2002 sviluppato per il paziente ricoverato
MINI NUTRITIONAL ASSESSMENT – MNA MODIFICATO
da ESPEN Guidelines for Nutrition Screening 2002
Punti
L’INTROITO ALIMENTARE SI È RIDOTTO NEGLI ULTIMI 3 MESI, IN RELAZIONE A PERDITA DI APPETITO,
PROBLEMI DIGESTIVI, DI MASTICAZIONE O DEGLUTIZIONE?
0 = severa perdita di appetito
1 = moderata perdita di appetito
2 = nessuna perdita di appetito
PERDITA DI PESO NEGLI ULTIMI TRE MESI
0 = perdita di peso > 3 kg
1 = non lo sa
2 = perdite di peso tra 1 e 3 kg
3 = nessuna perdita di peso
□ = aumento di peso > 3 kg
MOBILITÀ
0 = letto o sedia a rotelle
1 = capace di alzarsi dal letto – dalla sedia ma non esce
2 = esce
HA SOFFERTO DI STRESS FISICI O DI UNA PATOLOGIA ACUTA NEGLI ULTIMI 3 MESI?
0 = si
2 = no
PROBLEMI NEUROPSICOLOGICI
0 = demenza severa o depressione
1 = demenza lieve
2 = nessun problema
INDICE DI MASSA CORPOREA
IMC = PESO/(STATURA)² IN KG/m²
0 = IMC < 19
1 = 19 ≤ IMC < 21
2 = 21 ≤IMC < 23
3 = IMC ≥ 23
Decremento ponderale non
intenzionale negli ultimi 3-6
mesi
%
Punti
<5
=0
5-10
=1
>10
=2
BMI Kg/m2
Punti
>20 (>30 obeso) = 0
18,5-20
=1
<18,5
=2
Se il paziente è affetto da una malattia
acuta e si è verificato o si prevede per
almeno 5 giorni un introito nutrizionale
insufficiente
Punti = 2
MUST
STEP 4: VALUTAZIONE GLOBALE DEL RISCHIO DI
MALNUTRIZIONE
Fare la somma STEP 1+STEP2+STEP3
Punti 0
basso rischio
di malnutrizione
Punti 1
medio rischio
di malnutrizione
Punti ≥ 2
alto rischio
di malnutrizione
Punti 1
Medio rischio
Punti 0
Basso rischio
ASSITENZA CLINICA DI
ROUTINE
- Ripetere lo screening
In ospedale: settimanalmente
A domicilio: mensilmente
In comunità: annualmente per
gruppi speciali es. > 75 anni
OSSERVAZIONE
- documentare l’assunzione
dietetica per 3 giorni se il
paziente è in ospedale o a
domicilio.
- se l’assunzione dietetica è
adeguata o incrementata, non si
adottano misure cliniche.
- se l’assunzione non è
incrementata si applicano le
procedure terapeutiche
predisposte.
Ripetere lo screening:
in ospedale: settimanalmente
a domicilio: almeno 1 volta al
mese
in comunità: almeno 1 volta
ogni 2-3 mesi
Punti ≥ 2
Alto rischio
TRATTAMENTO
- riferire al dietista, al Team per
Supporto Nutrizionale o mettere in
atto le procedure terapeutiche
predisposte
- migliorare e incrementare
l’introito nutrizionale totale
- monitorare e aggiornare il piano
terapeutico:
in ospedale: settimanalmente
a domicilio: mensilmente
in comunità: mensilmente
NUTRITIONAL RISK SCREENING (NRS-2002)
PUNTI
STATO NUTRIZIONALE
PUNTI
CONDIZIONE MEDICA E
TRATTAMENTO
1
Perdita peso>5% negli ultimi 3
mesi
Oppure:
assunzione dietetica<50-75%
rispetto ai fabbisogni
nella settimana
precedente
1
Frattura dell’anca; presenza di
patologie croniche anche
in fase di riacutizzazione:
epatopatie croniche
cirrogene, malattie
polmonari ostruttive
croniche, tumori solidi;
radioterapia
(ipercatabolismo lieve)
2
Perdita peso>5% negli ultimi 2
mesi
Oppure:
IMC 18,5-20,5 associato a
condizioni generali
scadute
Oppure:
assunzione dietetica<25-50%
rispetto ai fabbisogni
nella settimana
precedente
2
Post-intervento di chirurgia
(addominale) maggiore;
pazienti geriatrici
istituzionalizzati; ictus;
insufficienza renale nel
postoperatorio; pazienti
ematologioci;
chemioterapia
(ipercatabolismo
moderato)
3
Perdita peso>5% nell’ultimo
mese
Oppure:
IMC<18,5 associato a
condizioni generali
scadute
Oppure:
assunzione dietetica 0-25%
rispetto ai fabbisogni
nella settimana
precedente
3
Traumi cranici
Trapianto di midollo osseo
Pazienti in terapia intensiva
(ipercatabolismo grave)
TOTALE A
TOTALE B
TOTALE A + B : basso rischio di malnutrizione (punteggio ≤ 2); rischio moderato/elevato di malnutrizione (punteggio ≥ 3)
La NUTRIZIONE è parte di un quadro
più grande
SFERA COGNITIVA (MMSE)
SFERA AFFETTIVA (GDS)
AUTONOMIA FUNZIONALE (ADL/IADL)
INTERVENTO NUTRIZIONALE NELL’ANZIANO
PREVENTIVO:
- nel paziente normonutrito
- finalizzato al mantenimento di uno stato di
nutrizione adeguato
TERAPEUTICO:
nel paziente malnutrito o a rischio di malnutrizione
- finalizzato al recupero di un accettabile stato di
nutrizione
-
INTERVENTO NUTRIZIONAL EPREVENTIVO: LA
RISTORAZIONE
RAZIONE ALIMENTARE BILANCIATA E ADEGUATA AI
FABBISOGNI
AMPIA VARIETA’ DI ALIMENTI E DI MENU
PREPARAZIONI ALIMENTARI PIACEVOLI DAL PUNTO DI
VISTA GASTRONOMICO E ADATTE ALLA POPOLAZIONE
ANZIANA
PRESENZA DI ALIMENTI VOLUTTUARI SE NON
CONTROINDICATI
ORARI DEI PASTI E LORO FREQUENZA
AMBIENTI CONFORTEVOLI E ACCOGLIENTI
EVITARE L’ASSUNZIONE DEI PASTI IN SOLITUDINE
CONTROLLO DELL’FFETTIVA ASSUNZIONE DEI PASTI
INTERVENTO NUTRIZIONAL EPREVENTIVO: FATTORI
AMBIENTALI
L’ASSUNZIONE DEI PASTI IN SOLITUDINE PORTA AD UN CONSUMO
DI QUANTITA’ INFERIORI DI CIRCA IL 30% RISPETTO AL PASTO IN
COMPAGNIA DI ALTRE PERSONE (De Castro, 2000, 2002)
LA PRESENZA DI ALTRE PERSONE AL MOMENTO DEI PASTI RIDUCE
I RISCHI NUTRIZIONALI E LA DISFORIA (Suda Y, 2001)
L’AUMENTO DEL TEMPO DEDICATO DALLO STAFF ASSISTENZIALE
ALLA ALIMENTAZIONE DEI PAZIENTI (da 9 38’) PORTA AD UN
INCREMENTO DELL’INTAKE (Simmons SF, 2001)
LE EMOZIONI POSITIVE AL MOMENTO DEL PASTO AUMENTANO
L’INTAKE, MENTRE ANSIA, DEPRESSIONE, RABBIA E FLUTTUAZIONI
DEL TONO DELL’UMORE LO RIDUCONO (Paquet C, 2003)
INTERVENTO NUTRIZIONAL EPREVENTIVO: FATTORI
AMBIENTALI
GLI AMBIENTI IN CASA DI RIPOSO SONO MENO PIACEVOLI
RISPETTO ALLA PROPRIA ABITAZIONE (Mathey MFAM, 2000)
LA PRESENZA DI SOTTOFONDO MUSICALE AI PASTI AUMENTA GLI
APPORTI E RENDE GLI ANZIANI MENO IRRITABILI E ANSIOSI
(Ragneskog H, 1996)
IL MIGLIORAMENTO DELLA SALA DA PRANZO RICOSTRUENDO UN
AMBIENTE TIPICO DEGLI ANNI ’40 CON QUADRI, TAPPETI E
PORCELLANE PORTA AD UN INCREMENTO DELL’INTAKE CALORICO
DEL 25% (Elmstahls, 1987)
IL MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE IN CUI VENGONO CONSUMATI
I PASTI PORTA AD UN MIGLIORAMENTO DELLO STATO DI SALUTE
E DI NUTRIZIONE (Mathey, MFAM, 2001)
INTERVENTO NUTRIZIONALE PREVENTIVO: ASSISTENZA
AL PASTO
-
PERSONALE: infermieri, fisioterapisti, familiari, volontari,
operatori
CONOSCENZA DEL GRADO DI AUTONOMIA:
Assunzione di posizione idonea
Capacità di portare cibo e bevande alla bocca
Capacità di masticazione e deglutizione
Durata del pasto e temperatura degli alimenti
INTERVENTI:
Uso di ausilii
Incoraggiamento e compagnia
Aiuto nella assunzione di cibo
Interventi su posture, masticazione e deglutizione
DATI ANAGRAFICI
Signor /a
Nato/a
Provincia di il
Residente
Provincia di
Età:
Recapito telefonico
/ /
via
n.
NUCLEO FAMILIARE
Signor /a
Recapito telefonico
Residente
Provincia di
via
n
FAMILIARITA’
diabete ipercolesterolemia ipertrigliceridemia sovrappeso/obesità ipertensione altro
DATI ANTROPOMETRICI
PESO
ALTEZZA
BMI
Kg
cm
INCREMENTO PONDERALE NELL’ULTIMO MESE
DECREMENTO PONDERALE NELL’ULTIMO MESE
CIRCONFERENZA ADDOME
(UOMO < 102)
(DONNA < 88)
Patologie acute o croniche che possono rendere difficoltosa la capacità di nutrirsi da solo
difficoltà al movimento artrosi o dolori ossei alzheimer malattie psichiche depressione cardiopatie con o senza
edemi disturbi respiratori tipo
altro
FARMACI (specificare solo la quantità giornaliera, NON che cosa - es.:3compresse, 2 cucchiai
sciroppo, 2 capsule,1 cerotto cutaneo etc.)
ABITUDINI ALIMENTARI
COLAZIONE ORE:
SPUNTINI (metà mattina, metà pomeriggio) ORE:
PRANZO ORE:
CENA ORE :
Disturbi dentari o difficoltà alla masticazione:
Mangia da solo senza aiuto:
Alimento gradito
Alimento meno gradito
Assunzione acqua giornaliera
Vino
Frequenza settimanale del formaggio
Frequenza settimanale degli affettati
Allergie e intolleranze alimentari
Fumo
Sì Sì NO
NO
Sì NO
Sì Sì NO
NO

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