Lizzola sempre più su Riaprono i rifugi, ok all`affitto sulle piste

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Lizzola sempre più su Riaprono i rifugi, ok all`affitto sulle piste
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L’ECO DI BERGAMO
MARTEDÌ 18 OTTOBRE 2016
Valli Seriana e di Scalve
Lizzola sempre più su
Riaprono i rifugi,
ok all’affitto sulle piste
Valbondione. Due Baite e Mirtillo sono chiusi dal 2014
Presto il bando per poterli gestire da dicembre ad aprile
Il curatore Fantoni: «Risorse per noi e gli impianti»
VALBONDIONE
MARTA TODESCHINI
Elena Gelato, giudice
del tribunale fallimentare di
Bergamo, ha detto sì: i rifugi della fu Mountain Security, la società costituita nel 2006 per la sicurezza delle piste di Lizzola e fallita il 27 luglio scorso, potranno
riaprire. La richiesta di poter affittare lo splendido Due Baite e il
panoramico Mirtillo (il «2000»
no, è chiuso da troppo tempo), è
stata accolta dal giudice alla luce
dei risvolti positivi che darà una
loro gestione in locazione.
«Anzitutto entreranno soldi
nella cassa del fallimento – spiega il curatore fallimentale Emi-
n Il giudice
fallimentare
accoglie la richiesta
del curatore di
Mountain Security
liano Fantoni –, poi chi gestirà i
rifugi garantirà la sorveglianza
dei beni, in vista delle prossima
loro messa all’asta». Un presidio
contro eventuali vandali, insomma. Terzo ma non ultimo,
«la riapertura consente di dare
una mano a chi sta gestendo le
piste» che, tra l’altro, già si dice
pronto a partecipare al bando.
Fallimenti e inchiesta
È la cooperativa Nuova Lizzola,
subentrata tre anni fa a Sviluppo
turistico Lizzola, la Spa fallita alla fine del maggio 2014 e finita
nell’indagine sui presunti soldi
spariti al Private banking di Intesa a Fiorano al Serio per cui l’ex
direttore ed ex sindaco di Valbondione, Benvenuto Morandi,
è stato condannato a 4 anni per
truffa e furto aggravato.
Una vicenda intricata nella
quale compare anche la stessa
Mountain Security, la Srl che detiene il 58% di Stl (il restante
41% è del Comune) e che fino al
giugno 2013, quando scoppiò la
bufera di Fiorano, apparteneva
a Gianfranco Gamba, il principale accusatore di Morandi che
lamentava una perdita di circa 11
milioni dai conti di famiglia, finiti secondo l’accusa proprio sui
conti di Mountain. Accuse dalle
quali il giudice Vito Di Vita ha assolto Morandi, sostenendo che
Gamba non poteva non sapere
dove finissero i suoi soldi.
Vicenda giudiziaria a parte –
che a Lizzola tutti vogliono mettersi alle spalle –, è ora tempo di
continuare a pensare positivo.
La riapertura dei due rifugi, dopo che il Campèl (di Stl), a 1.600
metri di quota, grazie alla famiglia di Omar Semperboni è sempre stato funzionante, porterà
un’altra boccata d’ossigeno alla
stazione sciistica di Valbondione, dandole più appeal.
I tempi sono stretti, strettissimi: «Bisogna velocizzare l’operazione di inventariare tutti i beni presenti nei rifugi – spiega il
curatore fallimentare –, che sono una miriade, soprattutto nel
Il rifugio Due Baite (nella foto), con il Mirtillo, si prepara alla riapertura dopo due stagioni perse
Due Baite. Quindi, nel giro al
massimo di due settimane, apriremo i bandi per l’affitto di Mirtillo e Due Baite, da dicembre ad
aprile, perché per allora contiamo di essere pronti per l’asta».
Pressoché scontato che al
bando parteciperà la Nuova Lizzola, tenuto anche conto che in
passato aveva già sottoscritto un
preliminare per l’acquisto del
Mirtillo, poi sfumato. «Confermiamo il nostro interesse –
commenta Michael Semperboni, vicepresidente della cooperativa –: è importantissimo che
riparta anche l’indotto e i rifugi
sono molto di più, sono strutture di livello che danno valore a
tutta Lizzola».
E al lavoro di chi ci crede.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tram corre veloce: a fine anno
lo studio di fattibilità aggiornato
Vertova
Teb incaricata di avviare il
dialogo con le amministrazioni
interessate dal tracciato.
Salgono a 2.516 i promotori
Avanti tutta con lo studio di fattibilità: il tram delle
Valli vuole correre spedito fino a
Vertova. L’obiettivo, dichiarato
durante il primo incontro tra il
neonato Comitato e Teb, ieri
nella sede di Ranica con al tavolo
l’intero direttivo del comitato
composto dal presidente Riccardo Cagnoni e dai consiglieri
Renato Morgandi, Paolo Fiorani, Stefano Testa e Guido Fratta
e, per Teb, il presidente Filippo
Simonetti e l’Ad Gianni Scarfone, è di affidare entro la fine dell’anno la gara d’appalto per l’aggiornamento dello studio di fattibilità datato 2003.
Durante l’incontro Teb è stata investita di avviare il dialogo
territoriale con le amministrazioni locali interessate dal tracciato, in modo da valutare in modo puntuale le condizioni di fattibilità del progetto. Nella sede
di Ranica si costituirà inoltre un
tavolo di lavoro permanente,
anche con la presenza di un rappresentante del Comitato, che
valuti e organizzi tutte le azioni
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Il direttivo del Comitato Prolungamento tram Albino-Vertova con vertici e tecnici di Teb
necessarie per la celere attuazione del progetto.
Stabilita l’offerta dei costi
economici per le prestazioni
tecniche necessarie all’aggiornamento del progetto già esistente di fattibilità, gli enti che
hanno già deliberato la volontà
di compartecipare alla spesa
verranno sollecitati a metter
mano al portafogli. Quindi via
con il nuovo progetto «in tempi
celeri». Certo andranno reperite le risorse necessarie all’aggiornamento del progetto di fattibilità, all’incirca 170 mila euro,
considerato che Comunità
montana e Comune di Vertova
ne hanno già messi 40 mila.
«Esprimiamo apprezzamento soprattutto per la tempestività con la quale siamo stati invitati dal presidente a una sola settimana dalla Costituzione – commenta Cagnoni–, segno di attenzione al territorio ed alle sue
dinamiche, nonché di efficienza. Le nostre richieste di accelerare la fase di aggiornamento
dello studio di fattibilità è stata
accolta. Attendiamo ora con fiducia che anche l’impegno necessario per la successiva progettazione esecutiva trovi positivo riscontro e che nel frattempo tutti gli enti coinvolti faccia-
no squadra per reperire e mettere a disposizione di Teb, le risorse aggiuntive necessarie per l’aggiornamento del progetto».
Gli step, messi nero su bianco,
partono dal dialogo con le amministrazioni, passaggio obbligato anche alla luce delle recenti
dichiarazioni degli scettici
(Gazzaniga, Fiorano e Cene).
«Ci pare di aver letto che comunque il progetto venga accolto con favore dai sindaci di Gazzaniga e Fiorano, che tra l’altro a
maggio hanno sottoscritto insieme ad Albino e Vertova un
protocollo di intenti con la Teb e
la Provincia di salvaguardia del-
In fiera
Ad Alta Quota
la presenza
raddoppiata
Lizzola era ad Alta Quota
l’ex sedime ferroviario per il passaggio del tram – spiega il presidente del Comitato, Cagnoni –.
Sono state espresse delle preoccupazioni che personalmente
ritengo legittime da parte di alcuni sindaci che ovviamente devono dare ascolto a tutti i loro
cittadini ma che tuttavia dai
contatti avuti con la gente dal
Comitato, emerge un consenso
per l’opera altissimo anche in
questi paesi».
Dal punto di vista operativo
«non sta a noi individuare le modalità per sciogliere i nodi critici
– prosegue –. Per questo ci sono i
tecnici che dovranno studiare le
soluzioni più idonee affinché si
crei il minor disagio possibile e
che questo avvenga con costi
compatibili con le risorse da reperire». E quanto ai dubbi di Cene, « il suo territorio sarà fortemente beneficiato dal progetto
pur non essendo interessato dal
tracciato, insistendo il vecchio
sedime ferroviario soltanto sui
territori di Albino, Gazzaniga,
Fiorano e Vertova».
Intanto cresce l’adesione al
progetto di prolungare la linea
T1. Al termine della lunga giornata del Comitato, proseguita,
nella sede di Leffe, con un altro
incontro, è stata deliberata l’ammissione di 1.121 promotori ordinari, di cui 109 per richieste
pervenute on line. I promotori
ordinari raggiungono quindi il
totale di 2.482 di cui 121 con richieste pervenute on line a cui si
aggiungono i 34 promotori fondatori, per un totale di 2.516 promotori.
M. Tode.
Per ribadire che Lizzola c’è e fa sul
serio, ad Alta Quota, la fiera della
montagna che si è chiusa domenica, Nuova Lizzola era presente non
con uno, ma due stand. Con un
obiettivo: promuovere la località
sciistica che si prepara ad avviare
la terza stagione del dopo Stl.
«Quest’anno abbiamo raddoppiato – afferma il vicepresidente della
cooperativa, Michael Semperboni
–: eravamo presenti anche all’esterno con esibizioni di skateboard. Un modo in più per richiamare
l’attenzione dei visitatori». Ed è
andata bene: tra le promozioni
proposte in fiera, il pacchetto di 5
skipass non continuativi a 85 euro
(sconto del 40%) è volato.
GROMO E CERETE
«Sapori d’arte»
in due serate
Ultimi appuntamenti con i
«Sapori d’arte in Val Seriana»: venerdì al palazzo Milesi di Gromo, sabato nell’antica chiesa di San Rocco
a Cerete Basso. A Gromo
(ore 20), grazie alla collaborazione con lo chef Gennaro
Amato, è stato studiato un
menù a base di prodotti dei
«Sapori seriani» e prodotti
locali a 35 euro. Diverse
espressioni di arte locale saranno accolte tra gli ambienti medievali creando un
contrasto armonico tra antico e contemporaneo. A
Cerete Basso sabato visita
guidata dalle 17 e, alle 19,
apertura della chiesa di San
Rocco dove verrà allestita
per la prima volta una cena
tipica a 35 euro. Informazioni e prenotazioni: Iat
Ponte Nossa, 035.704063.
PARRE
Arriva la sagra
della porchetta
Prima edizione della sagra
della porchetta a Parre. Appuntamento sabato, con
apertura cucine dalle 19 e
animazione con gli Special
Guest, musica rock e pop
anni ’80-‘90. L’evento si tiene al PalaDonBosco di via
Duca d’Aosta. Tutti i dettagli su www.prolocoparre.com.