1.2.c.4.2 La qualità delle acque sotterranee La caratterizzazione dei

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1.2.c.4.2 La qualità delle acque sotterranee La caratterizzazione dei
COMUNE
DI CARDITO (NA) – RAPPORTO PRELIMINARE – 2010
1.2.c.4.2 La qualità delle acque sotterranee
La caratterizzazione dei corpi idrici sotterranei è stata realizzata classificando lo stato qualitativo delle
concentrazioni medie di ogni parametro chimico e riportando lo stato quantitativo definito nel Piano di Tutela
delle Acque della Campania (SOGESID 2006) sulla base di una stima dei principali parametri idrologici e
meteo climatici e degli usi del suolo. Le principali ti pologie rilevate sono:
corpi idrici sotterranei alluvionali costieri, costituiti da alternanze di depositi continentali, marini e vulcanici,
con livelli ad elevata permeabilità per porosità intercalati a livelli a media permeabilità, ed un assetto stratigrafi
co con forti eteropie orizzontali e verticali, ubicati nelle piane costiere
corpi idrici sotterranei alluvionali interni, con livelli ad elevata permeabilità per porosità intercalati a livelli a
media permeabilità, con una o più falde idriche sovrapposte, ubicati nelle piane interne, in corrispondenza dei
principali corsi d’acqua
corpi idrici sotterranei carbonatici, ad elevata permeabilità per carsismo e fratturazione, che spesso
convogliano le acque verso poche sorgenti estremamente cospicue, ubicati lungo tutta la dorsale appenninica
con alcuni massicci in prossimità della costa (M. Massico, M. Lattari, M.Bulgheria)
corpi idrici sotterranei flyschoidi, a media permeabilità per porosità e, talora, fratturazione, con una falda
idrica principale e livelli impermeabili locali, ubicati nel Cilento
corpi idrici sotterranei vulcanici, ad elevata permeabilità per porosità o fratturazione, intercalati a livelli a
bassa permeabilità che favoriscono la formazione di piccole sorgenti , ubicati in corrispondenza degli apparati
vulcanici di Roccamonfina, Campi Flegrei e Vesuvio.
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FIG.3 – Corpi idrici sotterranei della Campania – monitoraggio acqua in Campania 2002-2006
FIG.4 – Stato ambientale dei Corpi idrici sotterranei della Campania – monitoraggio acqua in Campania 2002-2006
Lo stato chimico delle acque sotterranee (SACAS) restituisce lo stato di pozzi e sorgenti ed è costruito sulla
base dei valori che assumono i parametri chimico fisici, di base e addizionali, utilizzabili per la valutazione
dell’impatto prodotto dagli inquinanti organici ed inorganici di origine antropica e /o naturale presenti in falda,
monitorati con cadenza semestrale nel corso di un anno con prelievi e campioni effettuati dai tecnici
dell’ARPAC. La variazione dello SCAS prevede la suddivisione in classi da 4 a 1 e la classe 0 che indica la
concentrazione di parametri superiori al limite fissato dalla normativa vigente, riconducibile però ad un’origine
naturale. Sono state utilizzate poi delle sottoclassi intermedie, per rendere al meglio il grado di
compromissione della falda. Per quanto attiene lo specifico del comune di Cardito, è possibile reperire lo stato
chimico, lo stato qualitativo e quello ambientale delle acque sotterranee monitorate dall’Arpac:
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Corpo sotterraneo Piana ad Oriente di Napoli
L’articolato assetto lito-stratigrafico del
corpo idrico sotterraneo della piana ad
oriente di Napoli, dà luogo ad una
CARDITO
circolazione idrica sotterranea che si
sviluppa, a scala locale, secondo uno
schema “a falde sovrapposte”, aventi
sede nei depositi piroclastici ed
alluvionali
a
granulometria
più
grossolana o negli orizzonti litoidi
tufacei più fessurati .
Tipologia Litologia :
Corpo idrico sotterraneo alluvionale,
La successione lito-stratigrafica risulta
caratterizzata da colate laviche e
spessori scoriacei, depositi marini ed alluvionali, depositi piroclastici.
Deflusso annuo 66,5 106 m3/a Temp. media annua 17,5 °C
Afflusso annuo 94,5 106m3/a Piovosità media annua 985 mm
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