N.98 ottobre(7,9Mb Pdf)

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N.98 ottobre(7,9Mb Pdf)
Ph Andrea Dal Prato
Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,50
BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN
Intervista a
Pietro Gialdini
vicesindaco
Campionati
nazionali
di tamburello
ANNO XVII N. 98 - OTTOBRE 2011
68° Festival
del cinema
di Venezia
1
sommario
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Editoriale
Numeri utili
Campioni di casa nostra
Oratorio di San Lorenzo serata di emozioni
Campionati nazionali giovanili di tamburello
A Gubbio con “Don Matteo”
Cronaca
Il futuro è volontariato
Arte & dintorni
68° Festival del Cinema
Tre sacerdoti antenati di don Tazzoli
Verismo e verità
Astri e civiltà
Fa bene al corpo e alla mente
Intervista a Pietro Gialdini
La ricetta
Pensioni e dintorni...
La sicurezza nei luoghi di lavoro
Pro Loco informa
Notizie dall’Amministrazione
Gruppo Micologico
Tacabanda
Guidizzolo, agosto 2011
Campionati nazionali
giovanili di tamburello
Oratorio di San Lorenzo,
10 agosto 2011
La notte delle stelle
Ph Michele Galli
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. Igs n. 196 del 30-06-2003
2
I dati in possesso della redazione de “la Notizia” sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente all’8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l’aggiornamento o l’integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso.
L’editore si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte.
editoriale
Graziano Pelizzaro
Quanti sono a Guidizzolo i cittadini stranieri di religione islamica? Con esattezza
non si può sapere, anche perché la convinzione religiosa è un dato sensibile
protetto dalla privacy. Sappiamo però che tra gli stranieri presenti a Guidizzolo,
ben più della metà provengono da Paesi dov’è prevalente la religione islamica.
Una numero consistente, che inevitabilmente tende a far emergere esigenze di
aggregazione, di identità, di soddisfazione di bisogni naturali come l’espressione
del proprio credo religioso.
Comunque la si pensi, non è ignorandolo che si potrà risolvere il problema, nè
cercando di esorcizzare la questione, liquidandola superficialmente, né pensando di conculcare il loro sentimento religioso.
La presenza, consistente, di popolazione straniera è ormai un dato di fatto. Molte
sono le argomentazioni a favore o contro la loro presenza, la loro necessità o
meno per la nostra economia, a favore o contro l’integrazione.
Si può cercare di far capire loro che bisogna rispettare le regole, le nostre regole,
che non si sputa per terra, che lavarsi è segno di rispetto verso sè stessi e gli
altri, che le tasse bisogna pagarle, che assicurare la macchina conviene, non è
solo un obbligo o che la polenta è buona come il cous-cous.
Ma al dì là di questi aspetti, più o meno effimeri, ci sono valori che appaiono difficilmente conciliabili, quali la poligamia o il diritto di scegliere la persona con cui
ritrovarsi nell’unità dell’amore. Tranne che nei clan mafiosi, nessuno poi in Europa accetta che ci si possa fare giustizia da soli. L’integrazione non può prescindere dal risolvere questi nodi.
Si può discutere a lungo, poi,
se fanno comodo, e a chi fanno
comodo o se sono più i bisogni
che generano ed i problemi che
creano, se è giusto che chiedano contributi e mandino i soldi
all’estero.
Ma ci sono, questo è un dato di fatto. E nel momento che ci sono, esprimono bisogni che una pubblica amministrazione non può ignorare. Tra i bisogni più radicati
nella natura umana sicuramente c’è il sentimento religioso.
Così come non può ignorarli la stessa Chiesa cattolica. Per il vero, la Parrocchia
di Guidizzolo alcuni mesi fa ha tenuto un incontro pubblico sull’argomento della
tolleranza religiosa, sostenendo la libertà di culto.
Ora, a Guidizzolo esistono due associazioni regolarmente costituite, una di prevalenza marocchina, l’altra bengalese, le due comunità più numerose.
Naturale che queste piccole comunità manifestino il bisogno di trovare spazi idonei per il loro ritrovarsi, in sicurezza, senza voler creare problemi di sorta.
Ma a qualcuno il pensiero andrà sicuramente alla moschea, con tutto ciò che
questo termine si porta dietro. Senza voler pensare al peggio, non v’è dubbio che
in questo particolare momento storico la contrapposizione culturale tra mondo
cristiano e mondo islamico non facilita l’integrazione e la comprensione.
Ma crediamo che tra uomini di buona volontà si possa arrivare ad una reale integrazione, nel segno di quei valori che, almeno a parole, tutti condividono: libertà,
legalità, convivenza pacifica, democrazia, rispetto, dialogo.
Polenta e
Cous-Cous
Graziano Pelizzaro
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NUMERI
ENTI
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RESPONSABILE
Andrea Dal Prato
CAPO REDATTORE
Graziano Pelizzaro
REDAZIONE
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Laura Leorati
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ENTI
UTILI
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Carabinieri - tel. 0376 819006 - 112
Municipio - tel. 0376 819201
Vigili Urbani - tel. 0376 840241
Biblioteca comunale - tel. 0376 840435
Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428
Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999
Protezione Civile - tel. 0376 847388
Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653
Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059
Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023
Corpo Bandistico - tel. 0376 840090
Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120
SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869
GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440
Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326
CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253
Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602
Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052
Poste e telegrafi - tel. 0376 840091
UFFICI COMUNALI
ORARIO DI APERTURA
Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00
Sabato: dalle 10.00 alle 12.00
Ufficio Tecnico:
lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.30
sabato dalle 10.00 alle 12.00
Assistente sociale:
lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.30
Polizia Municipale:
mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00
Su appuntamento tel. 0376 840241
• Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733
Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30)
Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)
Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento)
• Dr. Orfeo Valerio Galvani
Ambulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096
Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30
Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)
• Dr. Giuliano Ponti
Ambulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177
Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30
Giovedì: dalle 16.30 alle 19
Ambulatori medici presso sede AVIS
piazzale Alessandro Dal Prato
• Dr.ssa Doriana Bertazzo
Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500
Martedì dalle 17 alle 18,30
Giovedì dalle 8,30 alle 9,30
• Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350
Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30
Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109
• Dr.ssa Vincenza Di Marco
Riceve su appuntamento tel. 335 1736606
Lunedì - Martedì - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00
Mercoledì: dalle 16.00 alle 17.00
Giovedì: dalle 10.30 alle 11.30
• Dr.ssa Stella Schena - Pediatra di base
Per appuntamento tel. 0376847098 - 3482976673
Lun. Mart. Giov.: dalle 9.30 alle 12.30
Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14.00 alle 17.00
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tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)
Segreteria e protocollo:
Da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 12.30
Posta elettronica certificata
[email protected]
BIBLIOTECA
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giov. 14.30-18.30
mar. mer. ven.
9-12
sab. 9-12
estivo
9-12 / 15-19
15-19
9-12
ASSOCIAZIONI
Pro Loco - tel. 0376 1620426
AVIS - AIDO - tel. 0376 840177
Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292
GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240
Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172
Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189
Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382
Amici di Rebecco - tel. 0376 819678
Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516
Associazione Commercianti - tel. 0376 818715
Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419
CIMITERO
Tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.00
ASL
Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713
Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724
Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737
Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738
Amb. vaccinazioni pediatriche tel. 0376 846705
PIAZZOLA RIFIUTI
ORARIO DI APERTURA
Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30
Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30
ORATORIO S. LORENZO
ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA
Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00
Ottobre - Aprile
su prenotazione 335 422406
SANTE MESSE
GUIDIZZOLO
Festivi:
Prefestivi:
Feriali:
invernale
estivo
8 - 10.30 - 18
17
19 18
7.30 - 18
17
BIRBESI
Festivi:
Feriali: mart. ven.
9.30
8.30
REBECCO Prefestivi 18 17
Campioni di casa nostra
Denis Sorio campione
Italiano di autocross
La stampa dedica volentieri spazio ai campioni affermati, quelli conosciuti dal grande pubblico. Ci
sono, però, anche campioni che pochi conoscono, in discipline che richiamano meno l’attenzione dei
media, ma che, per affermarsi, richiedono ugualmente impegno, sacrificio, che spesso sono praticate a proprie spese, senza l’ausilio di sponsor. Sono campioni che magari vivono in mezzo a noi e che
meritano un momento di attenzione.
Per il secondo anno consecutivo Denis Sorio si aggiudica il titolo italiano di autocross UISP-Unicef, categoria B.
Dopo un campionato condotto quasi sempre in testa,
il voltese Denis Sorio, 26 anni, con parenti a Guidizzolo
e la ragazza a Medole, ha confermato il proprio valore, sbaragliando la concorrenza con la sicurezza data
dalla consapevolezza dei propri mezzi e con la perizia
nella preparazione dell’auto, che ha ottimamente risposto sui circuiti accidentati e polverosi dove si corrono queste gare.
Denis, che nella vita fa l’idraulico, corre con una Ww
Polo, 2000 cc, per il Team ASAL di Latina.
L’abbiamo incontrato per rivolgergli alcune domande:
Innanzitutto, a chi hai dedicato questa vittoria?
Alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto e aiutato. E alla mia ragazza.
Cosa ne pensa lei di questa tua passione?
Piace anche a lei, quella per i motori è una predilezione presente anche a casa sua.
Quando hai cominciato a correre? E come è nata questa passione?
Ho cominciato a gareggiare a 18 anni, ma sin da piccolo mi ha sempre attirato il mondo dei motori in generale. L’autocross, poi, è una disciplina che regala
emozioni forti.
Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
Certamente voglio continuare a correre, ma mi piacerebbe partecipare a qualche gara del campionato
europeo.
È un programma impegnativo, hai degli sponsor?
Purtroppo no, è difficile trovare degli sponsor, soprattutto in questo periodo di crisi.
Come sei approdato ad un Team di Latina?
Mi hanno cercato loro, mi hanno dato fiducia e penso
di averla ripagata.
Dove possiamo venire a vederti?
Ormai questa stagione è finita, ma l’hanno prossimo
si terranno, come ogni anno, un paio di gare anche a
Volta Mantovana, sul circuito dell’Aquileia. Alla prossima.
Graziano Pelizzaro
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Oratorio di san Lorenzo
serata di emozioni
Il 10 agosto scorso l’Oratorio di San Lorenzo a
Guidizzolo è stato teatro di un’emozionante serata. Suggestioni musicali, poesia, proiezioni di
diapositive, giocoleria, racconti, cultura astronomica; degustazioni. Sotto la stellata volta
celeste con le note della tromba di Paolo De
Giuli che uscivano dalla chiesetta duecentesca ad incantare i presenti; il duo violino (Tommaso Belli) e violoncello (Chiara Torselli) con
soavi pagine di musica classica; Francesca
Cargnoni in un intermezzo a narrare la storia
dell’Oratorio, Enrico Perghem con il suo invito
ad ammirare il cielo mentre illustrava l’astronomia di una notte speciale, ed infine Stephen
Hogan mattatore con numeri di giocoliere o di
“magia”ai tavoli. Il tutto mentre sulla parete
dell’Oratorio scorrevano immagini dei restauri
e vecchie foto di Guidizzolo, tratte dall’archivio
del “Centro Culturale San Lorenzo”. Una serata promossa, dall’Amministrazione comunale e
dalla Pro-Loco, che ha registrato un indiscutibile successo, presenti l’assessore regionale
Carlo Maccari, il sindaco di Solferino Germano Bignotti, il comandante della stazione Carabinieri di Guidizzolo Mario Fierro, il parroco
emerito di Guidizzolo don Adriano Avanzi. Dopo
i ringraziamenti ai presenti ed agli sponsor del
consigliere comunale Renato Pasini e dell’assessore Giacomino Milani, il sindaco Sergio
Desiderati ha ricordato come l’Oratorio di San
Lorenzo, di proprietà comunale, oltre alla valenza religiosa in quanto luogo sacro, sta assumendo sempre più un ruolo fondamentale nella
proposta culturale di Guidizzolo in quanto vi si
tengono concerti e manifestazioni di varia natura; manifestazioni come appunto le “Emozioni
a San Lorenzo” che in questa o anche in altre
forme andranno ripetute. Dai partecipanti alla
serata è venuto un sincero plauso all’organizzazione.
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Campionati nazionali
giovanili di tamburello
Il nuovo sferisterio “Cav. Curzio Bonazzi” di Guidizzolo si è vestito di Tricolore per la tre giorni
che ha visto disputare le finali nazionali giovanili
di Palla Tamburello chiuse con le premiazioni e
la proclamazione delle formazioni vincitrici del
titolo nazionale. A farla da padrone, ancora una
volta e con un titolo in più rispetto alla passata stagione, la provincia di Asti, che è riuscita
a fare suoi ben cinque titoli sui sei in palio, a
dimostrazione che Comitato e società lavorano bene nel settore giovanile di questo sport.
Giovanissimi femminile con il Viarigi, Allievi maschile e femminile rispettivamente con Viarigi e
Pieese, che conferma la stupenda stagione nella serie B nazionale, conquistando dopo Coppa
Italia e Supercoppa, con le stesse atlete, ricordiamo tutte quindicenni, il titolo di categoria.
Per gli juniores: nel maschile con il Callianetto
al termine di una bella finale con la mantovana
Malavicina, e nel femminile con la Monalese che bissa così il successo ottenuto nell’indoor
pochi mesi fa nel palazzetto di Castel Goffredo.
Nei Giovanissimi maschile, l’unico titolo sfuggito al Piemonte va alla formazione trentina del
Segno, guidata da mister Urbano Corradini, la
quale ha avuto la meglio in finale sul Viarigi. Ma
complimenti davvero a tutti, alle compagini che
non hanno vinto, ma hanno dato battaglia e ricordiamo le trentine, le mantovane, le veronesi,
le bergamasche, ma anche a quelle società che
trovano più difficoltà nell’open, la romana Fonte
Nuova, la sarda Aeden Santa Giusta, la casertana Maddaloni, la marchigiana Mondolfo e la ravennate Bagnacavallo. Undici i campi sui quali
dal venerdì si sono misurati oltre 250 ragazzi:
Castellaro Lagusello, Solferino, Medole, Cavriana, Goito, Sacca, Malavicina, Pozzolo, Cereta e
Ceresara e ovviamente lo splendido impianto di
Guidizzolo, che anche in questa occasione ha
dimostrato quanto il paese, i suoi amministratori
e gli Enti siano vicini al Tamburello. Gli incontri sono stati tutti ottimamente diretti da ben 21
Arbitri federali, coordinati dal Presidente della
Commissione tecnica arbitrale Mosè Boglioni e
da Attilia Bonini del Settore Arbitri di Mantova.
Gli incontri di finale sono stati tutti disputati sul
campo di Guidizzolo e nell’ultima giornata l’inno
nazionale è stato eseguito dalla Banda di Guidizzolo, protagonista dello spot per i 150 anni
dell’Unità d’Italia, andato in onda su tutte le reti
televisive e girato a Castellaro Lagusello. Presenti alle premiazioni, oltre alle autorità sportive
con in testa il presidente Emilio Crosato, il vice
Pierangelo Beretta, il presidente della Commissione Attività Giovanile Giorgio Sangalli, il presidente del Comitato Regionale Lombardia Enzo
Cartapati, il Presidente del CP di Asti, Emilio
Basso, e di Alessandria, Mauro Bellero, Rinaldo
Fedrigo, membro della Commissione tecnica federale e speaker ufficiale della manifestazione,
anche il sindaco di Guidizzolo, Sergio Desiderati, il vice Pietro Gialdini, i referenti per lo sport
Renato Pasini e Marco Bombana, factotum e
veri artefici della stupenda riuscita della manifestazione, da Cesare Maccari, già Assessore
allo Sport di Guidizzolo e gloria del Tamburello,
dall’Assessore Regionale guidizzolese, Carlo
Maccari, dall’Assessore allo Sport e Cultura
della Provincia di Mantova, Francesca Zaltieri.
Sempre numerosissimo il pubblico che non ha
mancato di portare calore alla manifestazione.
7
A Gubbio con
“Don Matteo”
Nel panorama delle innumerevoli fiction italiane, “Don
Matteo” è certamente una delle più conosciute e la
città che fa da sfondo alle tante storie raccontate è
Gubbio, adagiata ai piedi del ripido monte Ingino.
Tremila anni ben portati per l’antica “Ikuvium”, con
ogni probabilità fondata all’inizio del primo millennio
avanti Cristo. I resti delle terme, del teatro e del mausoleo ne testimoniano il ruolo di primaria importanza
rivestito in età romana. Ma è il medioevo a formare
l’immagine della città, magistralmente scolpita nella
grigia pietra calcarea che, stagliandosi sul verde del
monte Ingino, crea vedute d’insieme e scorci ambientali di straordinario impatto visivo.
Una volta arrivati, si imbocchi Via dei Consoli che segue il tracciato delle fortificazioni pre-romane, salendo tra le abitazioni in conci tipiche della Gubbio tardomedievale per raggiungere Palazzo dei Consoli. Tra le
più riuscite architetture civili italiane, è ulteriormente
valorizzata dalla superba cornice di Piazza Grande,
ardito spazio pensile con spettacolare vista sulla città
bassa e sulle verdi alture eugubine. Qui basta poco
per comprendere quanto potenti siano state le capa-
Viaggia insieme a te!
di Francesca Lugoboni
cità progettuali del Trecento italiano, in grado di creare uno spazio urbanistico eccezionale per grandiosità
e armonia delle architetture. Sulla medesima piazza
troviamo Palazzo Pretorio che avrebbe dovuto eguagliare in splendore l’antistante Palazzo dei Consoli,
ma la fine delle autonomie comunali, a metà del 1300,
bloccò la costruzione dell’edificio, oggi sede municipale.
Non bastasse la visione tanto armonica quanto scenografica degli edifici medievali, la città conserva del
suo plurimillenario passato tradizioni in grado di regalare momenti altrettanto emozionanti per il visitatore,
quali la Corsa de Ceri e il Palio della Balestra, senza
dimenticare la rassegna di teatro classico in scena
all’interno del Teatro romano.
Un doveroso cenno merita anche la gastronomia perché a Gubbio anche il mangiar bene fa parte di una
lunga tradizione. La cucina eugubina, genuina e semplice, utilizza in prevalenza prodotti tipici locali: carni
da pascoli montani, cacciagione, formaggi e insaccati, olio di oliva e pregiati vini delle zone collinari. I piatti
sono quelli di una volta, realizzati con vecchi sistemi:
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gli arrosti alla brace e le tagliatelle corpose. Su tutto
diffonde il suo inconfondibile aroma il tartufo bianco e
nero, diffusissimo nel territorio di Gubbio. Pietanze tipiche si possono trovare nelle liste di tutti i ristoranti del
posto, spesso ambientati in caratteristici locali, che offrono il calore di un’ospitalità improntata alla familiarità
propria della gente umbra.
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9
cronaca
Virtus calcio
Domenica 28 Agosto alle 17.30, presso il Ristorante Pescheto di Guidizzolo, in occasione
dell’aperitivo organizzato dalla Tomasi Auto,
è avvenuta la presentazione della 1ª squadra
della Virtus Calcio. Presenti tutti i Dirigenti, i ragazzi del settore giovanile, gli sponsor Tomasi
Giancarlo e Franco titolari della Tomasi Auto
e Marco Bombana referente comunale per lo
sport e le manifestazioni.
Ci sarà modo di parlare del calcio guidizzolese
nei prossimi numeri, abbiamo voluto ricordare
questo annuale appuntamento di inizio anno
berto Pozzi. Quindi la volata nel bel paesaggio
zigzagante delle nostre campagne e l’approdo
a Grazie di Curtatone. Mescolando sacro e profano: il Santuario Mariano con le sue glorie e
segreti e la Trattoria da Claudio con le sue specialità. Cotecchino e borlotti stufati, polenta e
gras pistà, risotto alla mantovana, tutti innaffiati
da buon vino. In mezzo i ricordi legati alla pluriennale iniziativa e la promessa di un corale si
al nuovo appello 2012. Quindi il rientro a Guidizzolo con un passo più soft, ma la soddisfazione
in cuore del buon risultato 2011.
Pomodori da primato
calcistico sempre di grande interesse per per
i tifosi guidizzolesi.
Al Santuario delle Grazie
Una tradizione che non si spegne il Ferragosto
in sella degli inossidabili amanti delle due ruote guidizzolesi e bresciani, Arnaldo Angioletti,
Mario Bonesi, Sergio Cigala, Giuliano Fontanesi, Angelo Manatrizio, Renzo Nardin, Angiolino
Pozzi, Luciano Rosa, Gianni Sabbadini, Giovanni Vicenzi. Ogni edizione raduno davanti al
Ristorante Torre di via Fabio Filzi, con il salutoaugurio all’andata e il digestivo al ritorno di Gil-
Lo scorso anno avevamo citato il pomodoro
“Cuore di bue” di Gianni Cargnoni dal peso eccezionale di 1,9 kg. Da guinness dei primati.
Ora vogliamo citare la passione di Franco Boccazzi, esperto norcino, commerciante in pensione e presidente del Gruppo Micologico Nautalistico “Colli Morenici”: quella dell’orto.
Dopo molti anni di coltivazione dal suo orto è
riuscito ad ottenere delle piante di pomodoro
davvero incredibili, il loro fusto è esile ma i frutti
sono abbondanti per quantità, misura (pesano
mediamente oltre il kg) e il sapore di una polpa
veramente gustosa.
I pomodori, da alcuni anni sono al centro della
sua attenta coltivazione estiva ed ora con soddisfazione ci mostra il risultato. Da una singola
pianta ha ottenuto oltre 45 pomodori dei quali
18 hanno raggiunto il peso invidiabile di 1,3-1,5
kg, e già pensa come migliorare la “produzione” per il prossimo anno.
Per chi ha il piacere di visitare l’orto di Franco
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cronaca
trova una varietà e qualità di verdure davvero invidiabile. In ogni stagione la sua verdura
fresca, come consigliano i medici, quì è una
realtà, carciofi, asparagi, carote, sedano, insalata, radicchio rosso e verde, zucchine, spinaci
fagioli e tante altre. Come tutti gli appasionati
mostra con orgoglio la sua passione e... quando
la produzione è abbondante... ce n’è per tutti.
I giovani tornati dalla G.M.G.
Una quindicina di giovani, magliette giallo-oro
della Giornata Mondiale della Gioventù 2011
appena chiusa a Madrid e sguardo radioso, tornati dalla Spagna, dall’11 al 15 agosto accolti
nella Diocesi di Calahorra per uno scambio culturale nel contesto della fede e dal 16 al 21 a 40
Km da Madrid per partecipare alla XXVI edizione della G.M.G. A spiegare il senso dell’esperienza la responsabile dell’Oratorio Giovanna
Eoli “Non è stato un viaggio o la presenza ad
un grande evento, ma un pellegrinaggio per
l’inizio di un cammino volto a farsi testimoni del
Cristo ancora vivo in mezzo a noi”. E con Alice, interpretando il comune sentire del gruppo,
toccanti impressioni: “Sono fisicamente provata ma felice, col ricordo di momenti intensi
che mi hanno fatto sentire vicino il Signore.
Specie sabato 20 durante la veglia di preghiera
all’areoporto Cuatro Vientos di Madrid insieme
al Papa e a giovani cattolici venuti da tutto il
mondo; ogni qualvolta stavo per crollare dalla
fatica incrociavo un sorriso capace di ridarmi
forza, ed era come se fosse Gesù stesso a sostenermi.” Ringraziando a seguire la comunità
per il supporto materiale e spirituale ricevuto,
con la speranza di poter ricambiare donando a
tutti la propria gioia del cuore e della fede. Dal
capogruppo Andrea Bicelli la sintesi dell’esperienza, tessuta non solo su preghiere, celebrazioni, approfondimenti religiosi; ma anche su
progetti sociali, visite a musei e Santuari come
parte del Cammino verso Santiago de Compostela. “È stata la mia quinta G.M.G. - ha detto
commosso - con l’entusiasmo della prima, e
come sempre stimolante e arricchente. Ma anche una faticaccia per gli spostamenti e attese
sfibranti, qualche inevitabile disguido; affrontata però nella “perfetta letizia” evocata da San
Francesco d’Assisi.”
Sistemazione tetto ex finanza
È quasi ultimata la sistemazione del tetto del
palazzo ex Finanza che ingloba la civica Torre.
Dopo il parziale crollo del tetto nel marzo 2010
si era resa necessaria la messa in sicurezza
dell’immobile, posto a ridosso del crocevia a intenso traffico di via Solferino e prospicente due
aree molto frequentate: piazzetta ASL e piazza Marconi. L’impalcatura ha creato per mesi
grossi disagi a pedoni e ciclisti con un passaggio risicato da un lato e scarsa visibilità del semaforo dall’altro; come ai conducenti di mezzi
pesanti specialmente per l’ulteriore strozzatura
di un’arteria già pericolosa. L’intervento di recupero programmato e finanziato dalla precedente amministrazione, era stato affidato con
aggiudicazione su gara alla ditta Bernabè e
Ballarin di Verona (un 30% in subappalto alla
ditta Roverselli). La vicenda ha richiesto tempi
lunghi non per inerzia amministrativa, ma solo
perchè essendo l’edificio vincolato in base al
D.L.42/2004, il sì ai lavori era subordinato al be-
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cronaca
nestare della Soprintendenza. Il costo di circa
200mila euro ha registrato poi con approvazione di Giunta una variante in corso d’opera per
le maggiori spese legate al nuovo pacchetto
isolante di copertura, al diverso fissaggio dei
coppi, al risanamento di fessurazioni dovute
alla rimozione di elementi contenenti cementoamianto (eternit). Completato l’intervento di
messa in sicurezza, resterà da vedere a quale
uso potrà essere destinato. Comunque sia, l’intervento era improcrastinabile.
sunte il compito di continuare il servizio con la
stessa professionalità.
Protezione Civile Guidizzolo
Il presidente della Protezione Civile Pietro Malcangi e il suo vice Emanuele Palagiano, il 27
agosto scorso hanno donato un camper Fiat OM
e un’ambulanza Fiat Ducato, due mezzi dismes-
“Carta e Matita” cambia volto
Dopo aver gestito per quasi 25 anni la nota
cartoleria, Renata insieme al figlio Giorgio si
congedano passando il testimone alla giovane
Gloria e alla mamma Ines.
Di Renata e Giorgio ricorderemo il sorriso con
cui erano soliti accoglierci, sempre pronti ad
accontentare ogni nostra richiesta: si trattasse
di una rivista, piuttosto che di un articolo di cartoleria o di oggettistica da regalo.
Il prossimo 2 ottobre saluteranno, così, amici e
clienti con un rinfresco organizzato in grande
stile.
Non ci resta che augurare a Renata un meritato
riposo e a Giorgio un grande “in bocca al lupo”
per il suo futuro lavorativo che, ne siamo sicuri,
gli regalerà tante soddisfazioni!
Naturalmente un doveroso saluto di benvenuto
alle subentranti Gloria e Ines che si sono as-
si ma perfettamente funzionanti, al Gruppo Volontari Missionari di Marmirolo. Un’associazione Onlus che si occupa di adozioni a distanza,
250 attualmente, in Togo, Perù, Paraguay. Ma
anche di importanti interventi umanitari e solidaristici, specialmente nella missione di Saint
Augustin d’Agdjl in Togo; in particolare due
falegnamerie con macchinari adeguati, due
scuole di cucito, un forno per la produzione di
pane e pasta, 2 pozzi d’acqua potabile oltre un
terzo previsto entro il 2012; un ponte in ferro sul
fiume Amou; e in via di ultimazione una casa
famiglia polifunzionale di dieci stanze per accogliere una trentina di orfani e disabili. Oltre
aver creato,in collaborazione con altri volontari veronesi e bresciani, un ospedale a Huaycan
nel Per˘ per dare agli ultimi, in un Paese dove
chi non ha soldi non puÚ curarsi, la possibilit‡
di continuare a vivere. Un gesto provvidenziale
e molto apprezzato quello della Protezione Civile Guidizzolo; e dal G.V.M. di Marmirolo con
Romano Moioli l’assicurazione dell’utilizzo dei
due mezzi nei luoghi di maggior bisogno; l’ambulanza quasi sicuramente presso l’ospedale
di Dachta in Togo oppure ad Haiti.
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cronaca
Graffitari non autorizzati Tra gli ultimi atti della precedente amministrazione c’è stata l’installazione in alcuni parchi
del paese di nuovi solidi giochi per bambini. E
per grarantire ordine e decenza sono stati posizionati anche capienti cestini per i rifiuti. Sistematicamente ignorati però, mentre l’erba sempre più spesso appare disseminata di carte e
fazzolettini sporchi. Passandovi accanto ti capita di incrociare adulti che sorvegliano bambini un po’ troppo “disordinati”, senza sentire un
richiamo ad un minimo di rispetto e di disciplina. Fatto che non può turbare la spensieratezza del gioco, ma diventa invece solo doveroso
impegno a salvaguardare la cosa pubblica, non
fosse altro per evitare le spese poi inevitabilmente spalmate sull’intera comunità.
Al Parco Barriera in particolare, uno splendido
polmone verde, graffitari non autorizzati hanno
lasciato la loro firma - a volte tenera e simpatica, altre invece volgare e indecente - su ogni
superficie fruibile: dai muri di cinta alle panchine di legno, dai vari scivoli alle giostrine. Un degrado inaccettabile, veramente, che avevamo
già denunciato, ma che continua con la evidente naturalezza di chi vive sul “me ne frego”. E
intanto c’è anche chi pensa ad inaugurare un
nuovo “passatempo”, una “giornata insieme”
anziani e bambini a ripulire il tutto.
Aggiornate le tariffe cimiteriali
Aggiornate dalla Giunta con decorrenza immediata le tariffe sui servizi cimiteriali. Più cari
quindi i “cari estinti” come segue: chiusura
celletta ossario da 30 a 50 euro; apertura, pre-
parazione e chiusura loculo da 70 a 100 E, e se
di tomba di famiglia poi da 150 a 200 E, mentre
con loculo doppio da 190 a 250 E; esumazione
da loculi da 290 a 350 E; riesumazione da fosse
comuni da 300 a 350 E; esumazioni da loculi con
inumazioni per mancata mineralizzazione da 200
a 250 E; scavo fosse cimiteriali da 120 a 170 E.
Un balzo dai 30 ai 60 E secondo i vari servizi per
un adeguamento dettato, come precisa la delibera di giunta 156 approvata il 19 luglio scorso,
dalla necessità di sostenere i maggiori costi in
capo all’amministrazione per le diverse funzioni
funebri svolte in orario pomeridiano che comportano un lavoro straordinario a carico del
personale comunale. È stato poi regolamentato
l’accesso al cimitero delle ditte incaricate dai
cittadini di effettuare interventi presso loculi e
tombe di famiglia, poichè usufruendo di acqua
ed energia elettrica comportano maggior onere per le utenze relative di pertinenza comunale. In merito a quest’ultimo punto la Giunta
ha ritenuto opportuno revocare la delibera 16
del 20.01.2011 approvata dalla precedente amministrazione con oggetto la “Determinazione
cauzione per accesso al cimitero comunale per
servizi cimiteriali a carico dei privati... in quanto
dichiarata “chiaramente non applicabile”. Dando per contro indirizzo all’ufficio tecnico di predisporre una modulistica ad hoc per registrare
tutti gli interventi delle diverse ditte incaricate;
e prevedendo un rimborso spese di 20 euro nel
caso debbano fruire delle utenze comunali.
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13
cronaca
Rinnovo cariche all’Auser
Rinnovo del Consiglio Direttivo al Centro Sociale Auser “La Mimosa” e vertici in rosa. Neopresidente è infatti Loredana Bonomini e sua vice
Anna Gallesi. Mentre segretario è Angiolino
Boschetti e vice Gabriele Bottoli. Gli altri consiglieri: Adriano Gialdini, Giuseppe Premi, Luciano Bondioli, Libera Gennari, Mario Bonesi.
La Bonomini, commossa per la fiducia accordatale per acclamazione, ha rivolto un grazie
al Direttivo uscente per il lavoro svolto; quindi
a tutti i presenti per l’indicazione ricevuta, promettendo di dare il massimo di disponibilità.
Spiegando poi come l’ampliamento del Direttivo, passato da 5 a 9 membri, sia stato dettato
dall’opportunità di avere maggiori forze in campo, sull’obiettivo prioritario di aprire il Centro
a nuove iniziative, attività, collaborazioni. Nel
programma 2011-2012 pertanto figureranno
conferenze e proiezioni su argomenti di comune interesse, l’organizzazione di uno spaziolettura e di mini-corsi ad hoc, di computer per
esempio. Ma anche gare di carte e di bocce.
Confermando chiaramente le attività ormai tradizionali e consolidate; quindi le visite guidate,
sempre apprezzatissime, e il gioco della tombola oasi di molti anziani soli nei pomeriggi di martedì, giovedì, domenica. Come i vari momenti
aggregativi e conviviali che da anni marcano
festosamente le diverse ricorrenze dell’anno.
Elezioni Gruppo Alpini
Angiolino Pozzi è il nuovo capogruppo delle
penne nere di Guidizzolo. Lo ha deciso all’unanimità l’assemblea elettiva del Gruppo Alpini,
riunitasi nella propria sede sociale di via Vittorio Veneto. Segretario è Enzo Galvani e tesoriere Bruno Tedoldi; consiglieri Stefano Bellini,
Oscar Brunoni, Luigi Cappa, Alessandro Ferrari, Luigi Giubelli, Daniele Lugana.
Pozzi ha ringraziato per l’indicazione ricevuta, impegnandosi come tutti i neoeletti, anche
sull’esempio di tenacia e dedizione del suo predecessore Virgilio Bignotti da poco scomparso,
a rispettare lo statuto Nazionale e le direttive
sezionali. Soprattutto ha promesso di attivarsi
per aprire a nuove iniziative e attività, allo scopo di migliorare il Gruppo, forte della presenza
di giovani particolarmente attivi e motivati, rendendone ancor più incisiva la presenza sul territorio. Caratterizzata non solo dalla costante
partecipazione agli eventi paesani; ma dall’organizzazione di manifestazioni che registrano
ogni volta la massiccia presenza di alpini man-
14
tovani e delle province limitrofe. E alla pari da
una grande sensibilità sociale. Da anni infatti il
Gruppo ha in carico su convenzione comunale
il servizio di accompagnamento di bambini e
ragazzi sugli scuolabus durante il periodo scolastico. E tra i vari interventi volontari significativo il restauro a Rebecco della lapide ai caduti
nella grande guerra 1915-1918.
I costi della politica a Guidizzolo
La discussione, il confronto, le polemiche sui
costi della politica, della pubblica amministrazione e delle istituzioni in generale, sono sempre accesi e di attualità, specie nei periodi di
crisi accentuata, come quello che stiamo vivendo. Si parla di tagli, di soppressione di enti,
di misure di varia natura.
Qualche provvedimento è già stato adottato,
come la riduzione del numero dei consiglieri
comunali e provinciali. Ma su una cosa tutti
sono d’accordo: la trasparenza, l’informazione
al cittadino sui costi degli organi dell’amministrazione pubblica.
Guidizzolo non fa eccezione e l’Amministrazione Comunale ha ritenuto quindi di pubblicare
sul proprio sito le cifre dei costi del consiglio
comunale e della giunta.
Nel sito www.comune.guidizzolo.mn.it nello
spazio denominato Operazione Trasparenza,
cliccando sulla voce “I costi del Consiglio Comunale e della Giunta” si accede ai dati dettagliati dei costi.
Si può notare allora l’esiguità del gettone di
presenza per i consiglieri e l’assenza di altri
rimborsi, di qualsiasi natura.
Va precisato che i consiglieri comunali che sono
lavoratori dipendenti hanno diritto per legge di
chiedere una giornata di permesso, pagato, nel
giorno del consiglio, ma in genere nessuno ne
usufruisce. Il datore di lavoro (esclusi gli enti
pubblici non economici) ha diritto di chiedere al
Comune il rimborso della spesa sostenuta per
la giornata pagata al consigliere.
Analogamente i consiglieri, il sindaco e gli assessori avrebbero diritto ad altri rimborsi, ma
nessuno li chiede, risparmiando al Comune ulteriori costi.
Con lo stesso spirito, anticipando quelle che
talvolta sono diventate poi norma di legge, si è
scelto di ridurre le indennità del sindaco e degli
assessori.
Il futuro è volontariato
I nostri genitori, e prima di loro i nostri nonni, hanno vissuto in realtà ben più tristi e dure rispetto alla
nostra. La guerra, la povertà, le rinunce giornaliere e
costanti, l’essenzialità; ma anche la gioia semplice e
vera, la convinzione, gli ideali, la patria.
Tutto questo ce l’abbiamo anche noi, dentro. A volte
manca la forza ed il coraggio per guardare le cose
vere e buone, e ci si perde nella futilità dei transitori
“effetti speciali”.
É arrivato il momento di fermarci e riscoprire, rispolverare quanto di buono l’essere umano riesce a dare
soprattutto nei momenti difficili: è una sfida. Ognuno
di noi e’ libero di scegliere la strada a lui più congeniale, l’unica colpa è restare immobili a guardare.
Un buon inizio è fare volontariato. Ce n’è per tutti i
gusti, ed è un esercito silenzioso di persone mosse
da un valore comune: DONARE!
E’ una filosofia magica capace di unire persone diversissime tra loro in un unico obiettivo: l’idea di fare
bene! Esistono anche queste persone, a Guidizzolo, e sono in costante crescita. ADMO, AVIS, AIDO,
ABEO sono alcune di queste realtà, le vedete unite in
varie occasioni perchè unitario è lo spirito che lega
le persone associate, al di sopra delle particolari finalità che caratterizzano ciascuna associazione.
Entrare in questa ottica è semplice, per esperienza
personale possiamo dire che ci sono tanti Guidizzolesi con la ‘G’ maiuscola, che con passione e in
silenzio lavorano, con costanza e dedizione informano, con simpatia accolgono tutti quanti hanno “voglia di fare”.
È un piccolo esercito: arruolarsi con entusiasmo è
l’inizio di una bella avventura, se ascolterai i tuoi valori verrai anche tu insieme a noi...
Ti aspettiamo!
Emanuela Costa
Un breve profilo delle Associazioni
ADMO L’Associazione Donatori Midollo Osseo ha come
scopo principale informare la popolazione italiana sulla
possibilità di combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione
e il trapianto di midollo osseo.
AVIS è un’associazione di volontariato costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue.
È un associazione apartitica, aconfessionale, senza discriminazione di razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica ed esclude qualsiasi fine di lucro
e persegue finalità di solidarietà umana
AIDO Donazione di Organi, Tessuti e Cellule - Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS) - costituita tra i cittadini favorevoli alla donazione volontaria,
post mortem, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule a scopo di trapianto terapeutico.
ABEO (Associazione Bambino Emopatico Oncologico)
ONLUS, che da anni persegue finalità specifiche nel
settore socio-sanitario ed assistenziale, si propone di
promuovere e sostenere iniziative a favore del bambino emopatico ed oncologico sotto il profilo della prevenzione, della diagnosi precoce, del trattamento ottimale, della riabilitazione e della socializzazione, intesa
quest’ultima, come reinserimento in una vita normale,
senza limiti di età.
INFO [email protected]
Foto sopra da sinistra:
Giancarlo Varini rapresentante l’AVIS
Morena Ruggeri referente ADMO e ABEO
Giovanni Milani presidente AIDO
Nella sede dell’Avis, un toccante momento del
ringraziamento alla famiglia di un donatore
15
arte &
dintorni
68° Festival del Cinema
di Venezia
Ore 8.07 di una mite mattina di fine agosto. Si
parte da Guidizzolo in direzione Lido di Venezia
con l’ennesimo carico di aspettative per l’attesissima mostra di arte cinematografica che,
ancora una volta, dovrà sfamare la grande voglia di cinema dei tanti appassionati che come
noi sbarcano al Lido da ogni parte del globo
colmi di entusiasmo.
Quest’anno, causa un’inaspettata catena di
eventi, il gruppo degli irriducibili “Cinerama”
avrebbe dovuto disertare il Festival (dopo quasi
un ventennio di presenza), ma con un colpo di
coda al fotofinish e un pizzico di fortuna, è riuscito nell’impresa di trovare una sistemazione
last minute in laguna. Eccoci così pronti, ancora una volta, per l’affascinante maratona di
proiezioni del cinema d’autore di “Venezia 68”.
Nonostante ogni metro quadrato del Lido sia a
noi familiare, è impossibile descrivere l’emozione che ci pervade (come fosse la prima volta)
addentrandoci nel cuore pulsante della mostra
caratterizzata da un insieme caotico di stand,
cartelloni di film in concorso, piccoli spazi dedicati a dibattiti e conferenze, tappeti rossi, leoni
dorati, transenne, luci, telecamere, microfoni,
motoscafi, vaporetti, self-service affollatissimi,
locali glamour e un via vai continuo di giornalisti, critici, volti noti, appassionati, studenti, curiosi, addetti ai lavori, forze dell’ordine e, perché
no, un gran numero di fans in trepidante attesa
per ore dietro le transenne del red carpet, speranzosi di strappare un autografo o una foto ai
loro amati idoli che
anche quest’anno
l’abile direttore Marco Müller ha saputo
portare in passerella. Qui tutto profuma
di cinema!
Tra i molti film visionati nei pochi giorni
a nostra disposizione, meritano una
menzione:
16
VIVAN LAS ANTIPODAS! di V. Kossakosky:
l’idea di questo riuscitissimo ed affascinante
documentario nasce dalla domanda all’apparenza sciocca e banale “dove sbucheremmo
se scavassimo una galleria che passa per il
centro della terra?” Vivan las antipodas è la realizzazione di tutto questo. Con una fotografia
strepitosa e paesaggi da mozzare il fiato, l’abile
regista russo abbina con innovative inquadrature capovolte e talvolta in rotazione, quattro
coppie di luoghi agli antipodi in cui la natura
è sempre la protagonista assoluta: ArgentinaCina, Cile- Russia, Spagna- Nuova Zelanda e
Hawaii- Botswana.
SCIALLA! di F. Bruni: brillante esordio in regia
di un bravo sceneggiatore, allievo della storica
commedia all’italiana, alle prese con una bella
e a tratti divertente storia sulla deprimente routine di un professore in piena crisi di mezza età,
la cui vita viene sconvolta dalla convivenza coatta con un suo inquieto studente sempre alla
ricerca di una figura paterna.
CARNAGE di R. Polansky: il noto regista si cimenta con l’adattamento per il grande schermo
di una commedia, a mio avviso meravigliosa,
tratta da una piece teatrale francese di Yasmina Reza, concentrandosi sulla storia di due
coppie di genitori che si incontrano dopo che
i rispettivi figli si sono azzuffati a scuola. Da
sottolineare la magistrale interpretazione di un
arte &
dintorni
cast a dir poco stellare (Kate Winslet, Jodie Foster, Christop Waltz e John C. Reilly).
A DANGEROUS METHOD di D. Cronenberg:
viaggio del famoso regista canadese nei me-
il museo diocesano
cinerama
Garrel abbia da tempo conquistato la critica più
esigente e i cinefili più ricercati, bisogna ammettere che in quest’opera abbia veramente
toccato il fondo con una storia noiosa, scialba e
priva di emozioni, in cui non potevano mancare
le solite frasi fatte anti imperialiste, capace di
attirare la curiosità di stampa e pubblico grazie
al grande bluff di una presunta e lunga scena
hot della Bellucci ovviamente inesistente; tutto
ciò grazie alla solita complicità della cricca di
pseudo intellettuali schierati, molto influenti nel
mondo dei media e del cinema in genere.
Anche quest’anno, tra una
proiezione e l’altra, non ci
siamo fatti mancare nulla,
riuscendo a coniugare la
buona cucina veneziana
con il cinema di qualità,
sul quale abbiamo riflettuto a lungo accompagnati
dall’immancabile
Spritz
d’ordinanza.
Valter Dal Prato
andri dell’interiorità umana sullo sfondo della
storica rivalità di metodo tra Freud e Jung.
Nel prossimo numero
continuerà il commento
di altri film apprezzati
durante la rassegna
UN ÈTÈ BRÛLANT di P. Garrel: lungometraggio
intimista e sentimentale del noto regista francese, erede della nouvelle vague, interpretato dal
figlio Louis e dall’italiana Bellucci. Nonostante
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la nostra storia
arte &
dintorni
Tre sacerdoti antenati
di don Enrico Tazzoli
I Tazzoli, antenati di don Enrico, il capo spirituale dei Martiri di Belfiore, del quale ricorre
il bicentenario della nascita (1812-2012), sono
presenti a Guidizzolo dalla metà del ‘600. Una
annotazione del 1679 informa di un Francesco
Tazzoli galeotto, “damnatus ad triremes”. Non
si sa se in quell’anno sia ancora in vita, neppure è noto il motivo della condanna.
Ma qui sono piuttosto ricordati tre sacerdoti,
avi di don Enrico, rispettivamente Francesco, il
prozio Luigi, lo zio Domenico.
Don Francesco morì a 73 anni il 23 novembre
1806. Coadiutore parrocchiale per 37 anni, di
lui don Fortunati lasciò un commosso profilo.
Lo riassumiamo nelle linee essenziali. Fu assiduo nell’ascoltare le confessioni, diligente nel
visitare gli ammalati, severo nel correggere, disinteressato nel soccorso ai poveri. Per il desi-
vic
Vol
to
via C
hias
si
to
olo
derio di incrementare il culto divino fu sollecito
nel raccogliere offerte dal ricavato dei bachi da
seta, biade e altro, per il maggior decoro della
chiesa. La fornì di nuovi paramenti, di uno strato funebre di velluto, della croce processionale
argentata, di vesti sacre e altri oggetti utili.
Educò i figli del fratello Domenico, orfani dall’infanzia e diede alla Chiesa due sacerdoti, il nipote Luigi e il pronipote Domenico.
Don Luigi visse in famiglia, oltre al ministero di
confessore esercitò l’ufficio di maestro e morì
ultraottantenne nel 1842.
Gli fu risparmiata la tragedia di Belfiore e del
pronipote don Enrico al quale, forse in occasione della prima Messa, aveva regalato un calice.
Domenico, zio di don Enrico, era di temperamento affabile, molto cordiale Aveva l’animo
dell’artista. Dotato di bella voce, industrioso,
via
Vitt
o
rio
Ven
e
Franco Mondadori
Catasto Teresiano, mappetta di Guidizzolo, 1776
18
Nel riquadro la casa della famiglia Tazzoli
arte &
dintorni
recensioni
la nostra storia
esperto di strumenti a fiato e di scienza musicale fu apprezzato organista. Condivideva la
passione per la musica e il canto con il fratello
Silvio Luigi.
Maestro elementare ad Acquanegra poco
dopo fu nominato curato e organista nella parrocchia di Sermide. Malato di tisi tornò ad Acquanegra. Le sue condizioni peggiorarono. Tre
giorni prima di morire, la notte del 21 settembre
1817, scrisse a don Fortunati una lettera colma
di sentimenti religiosi dove chiese fosse celebrato l’ufficio di Trigesima nella chiesa di Guidizzolo, la chiesa “sua e dei suoi avi” Era in età
di 34 anni. Per
qualche tempo,
dopo l’ordinazione sacerdotale nel I805,
era stato
a
Mantova
abitando nella casa della
chiesa
delle
Quarant’ore,
accudito dalla
madre Coffani
Angela, sorella
del poeta Francesco Antonio.
La casa dei
Tazzoli a Guidizzolo faceva
angolo tra via della Piazza (oggi via Vittorio Veneto ai nn. 62 64 e 66 e confinante con Palazzo
Mutti) e via della Torre (oggi vicolo Volto ai nn.
2 e 4) Il catasto Teresiano, al mappale 1216, riporta: Casa di propria Abitazione con bottega.
Nella zona orientale del paese, ai Fenili, i Tazzoli
erano proprietari di varie pezze di terra, arativa,
vitata e moriva.
Franco Mondadori
Mantova: Museo del Risorgimento. Calice donato da don Luigi al nipote don Enrico
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19
recensioni
arte &
dintorni
Marta Leali
Un hotel particolare per
gentili signore
Il romanzo inizia con uno splendido avvenimento: Charlotte Heath è guarita da una terribile e
misteriosa malattia che per un anno l’ha costretta a letto. Sfortunatamente Charlotte scopre che il devoto marito non le è stato poi così
devoto e decide di allontanarsi per qualche
tempo da casa per riscoprire se stessa e fuggire dal dolore e dalle scelte che
la scoperta del tradimento del
marito le ha imposto. Si rifugia
in un hotel di cui le ha parlato
una cara amica.
Un posto “particolare” in cui
tutti gli ospiti sono di sesso
femminile e gli impiegati tutti
uomini.
Uomini bellissimi, solitamente
di cultura, con qualche conoscenza in ambito artistico
e musicale. Uomini-oggetto
scelti da donne mature dell’alta società per il loro esclusivo
piacere.
Ellen Cooney ambienta questo
romanzo rosa a metà febbraio
del 1900 e lo rende intrigante
grazie a dei personaggi ben ritratti, pur mantenendo una patina misteriosa in
genere sulle loro vite, mostrando solo l’attimo
in cui vengono in contatto con Charlotte.
L’hotel è un luogo creato per le donne, in cui
esse possono sentirsi libere dalle catene con
cui la società in cui sono nate le ha intrappolate
e di sperimentare una libertà di comportamento
e un potere che non potevano avere in nessun
altro posto. Una sorta di emancipazione femminile inaugurata dall’atteggiamento sessuale.
L’idea proposta è interessante, trattata con eleganza senza scadere nella volgarità.
Devo però dire che avrei preferito una nota di
erotismo in più dato l’argomento trattato, una
sorta fil rouge lungo tutta la narrazione.
Il romanzo, senza pretese di grande opera let-
Ristorante
Corte Pescheto
da Fabio
Menù della casa:
Antipasti di pesce
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teraria ma solo di gradevole passatempo, si
presenta come il viaggio di Charlotte, donnatipo che dovrebbe rappresentare un po’ tutte le
donne, in una ricerca e riscoperta della propria
vita a dispetto della società e della passione
che dovrebbe animarla. Un riscatto rispetto
alla società di quell’epoca e, volendo vederci
qualcosa di più, anche della
nostra.
La famiglia in cui Charlotte è
entrata a far parte con il matrimonio è fredda con lei, come
se la tenesse prepotentemente a distanza e non la ritenesse all’altezza. Ma Charlotte,
grazie alla sua permanenza in
questo particolare hotel, riesce a tornare a brillare di luce
propria, riappropriandosi delle
proprie passioni che, prima a
causa della malattia e poi per
tradimento del consorte, le
erano state strappate.
Charlotte cerca qualcosa di simile all’indipendenza, essere
un’entità ben distinta dal marito ma di pari livello, cosa che
nel loro rapporto non era mai esistita e che la
protagonista scopre felicemente tra le braccia
di uno degli uomini che lavora nell’hotel.
Una moglie pari al marito nel primo ‘900, un argomento che ritengo possa essere interessante, soprattutto in un viaggio d’iniziazione come
potrebbe essere considerato questo, un punto
di partenza, un’analisi della psicologia della
protagonista che, penso, sarebbe stato importante avere. Purtroppo è una manchevolezza
dell’autrice anche questa.
In generale lo ritengo un buon romanzo per
passare il tempo, per distrarsi, ma non aspettatevi qualcosa che lascia il segno.
Buona lettura!
Marta Leali.
Che bell’oggetto il “segnalibro”, qualcosa cioè
che ha il compito, all’apparenza ingrato, di segnare un libro, ma soprattutto, in modo particolare, il nostro libro, quello che stiamo leggendo.
Non è cosa facile e non è neppure operazione
che l’amante del libro - quello vero - esegue con
semplicità, perché a tutti gli effetti si tratta di
interrompere la lettura e lasciare un segno fra
i pensieri, fra le righe che si stanno leggendo;
una traccia di presenza fisica nell’oggetto libro,
il più prezioso fra le invenzioni umane, l’unico
che resiste all’usura tecnologica del tempo.
Segnare un libro è pratica di studio, ma anche
di rispetto e di attenzione, di apprezzamento e di passione per quanto si
tiene fra le mani. Il segno nel libro
consente di tornare su ciò che abbiamo lasciato, ma non vogliamo perdere” perché lì volevamo ri-flettere,
analizzare, fare una pausa. Oppure,
come può accadere, si è stanchi perché la nostra quotidianità, purtroppo,
non è più amica dei libri e ci impone
frenesia e corse, modalità temporali
non di certo amiche dei libri. Eppure
un “semplice” segnalibro, e cioè un
oggetto che solitamente viene regalato, o si acquista per pochi euro, è
molto importante per tutti questi motivi. È l’oggetto che ci ricorda dove
il nostro viaggio si è interrotto, dove
vorremmo ricominciarlo; là ove il nostro pensiero ha trovato stimolo, ma
anche stanchezza che ha la meglio
sulla nostra curiosità. Di tutto questo,
dunque, si deve avere rispetto e un
“segnalibro” d’artista, e cioè un pezzo unico, è quanto di più appropriato
per dare risalto a tale pratica. Il segnalibro, dunque, è un’opera d’arte
formato pocket che rende giustizia al
lettore, ma anche al libro e mai attenzione per la cosa in questione, oggi,
sembra migliore di quella che qui
presentiamo. L’arte ci aiuta perchè
sostiene la pagina scritta, ne rispetta la natura, le fattezze, ma anche l’essenza, per usare
un termine fuori moda, del libro. Un’opera d’arte tiene il segno di un pensiero, di un mondo,
di un viaggio. In questi segnalibri emerge potente l’eleganza artistica di Severino Spazzini,
ed è tutta lì da vedere, davanti ai vostri occhi.
Questa produzione dell’artista mantovano non
è mero orpello e neppure divertissement artistico. Ogni immagine di Spazzini richiama e fa
risuonare la realtà che ci circonda pur non essendo per forza immediata riproposizione della
medesima -in quel caso non ci sarebbe “arte”,
ma cronaca -ma rilettura e riflessione artistica che va, appunto, “oltre
l’immagine” (ed è davvero un bel
titolo per questa “piccola” mostra).
Non si tratta di trasfigurazione, ma
di pensiero che legge e analizza la
realtà per riproporla nel linguaggio
dell’arte, e cioè con l’ausilio delle
sue peculiarità (punto, linea, superficie) e delle sue tecniche (pittura
e incisione in questo caso). Questa
produzione di Severino Spazzini che
qui si mostra va “oltre l’immagine”
perché non è affatto “immagine di”
... qualcosa, ma un quid di reale che
si esprime in immagine, come immagine, per immagine. La scelta della
tecnica mista aiuta e il ricorso al colore, steso a pennello, con spatole,
con stampa, è necessità che serve
l’immagine per andare oltre se stessa, al fine di rendersi nuovamente
reale. Non più, ora, destinata a passare, come accade nella quotidiana
realtà che tutti noi viviamo, ma resa
eterna dal gesto artistico. Qui, “oltre
l’immagine”, possiamo tornare a riflettere, come accade fra le pagine
di un libro, quelle che abbiamo segnato con un’opera d’arte.
Luca Cremonesi
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21
recensione
arte &
dintorni
Francesca Pesci
Verismo è verità?
Parlare di Verga vuol dire parlare del verismo
italiano. E parlare di verismo riecheggia, anche
solo a livello di suono, qualcosa di “vero”.
Ma è possibile pensare che la narrazione verista sia una narrazione “vera”?
L’obiettivo che persegue Verga nelle sue opere veriste è quello di porre il lettore “faccia a
faccia col fatto nudo e schietto”, in modo che
non abbia l’impressione di vederlo “attraverso
la lente dello scrittore”.
«La mano dell’artista rimarrà assolutamente
invisibile. L’opera d’arte sembrerà essersi fatta
da sé ». Il lettore dovrebbe avere l’impressione
non di sentire un racconto di fatti, ma di assistere proprio ai fatti stessi. Per questo lo scrittore
deve “eclissarsi”, cioè non deve comparire con
le sue riflessioni o spiegazioni.
Il suo punto di vista non si avverte mai, la voce
che racconta si colloca all’interno del mondo
rappresentato, allo stesso livello dei personaggi. Leggiamo ad esempio nel III capitolo
de I Malavoglia: «Dopo la mezzanotte il vento
s’era messo a fare il diavolo, come se sul tetto
ci fossero tutti i gatti del paese. […] Il mare si
udiva muggire attorno ai faraglioni, che pareva
ci fossero riuniti i buoi della fiera di Sant’Alfio».
Chiaramente in questo passo il discorso riproduce il tipico modo di esprimersi dei pescatori
di Aci Trezza.
Cito direttamente da Verga: «Ho cercato di mettermi nella pelle dei miei personaggi, vedere le
cose coi loro occhi ed esprimerle colle loro parole, ecco tutto».
A raccontare non c’è più il narratore onnisciente tradizionale, come c’era nei Promessi Sposi,
che era il portavoce dei valori, dei principi morali, del linguaggio dello scrittore stesso e che
interveniva continuamente nel racconto per illustrare gli antefatti, per presentare i protagonisti, per spiegare, commentare e anche giudicare i loro comportamenti. In Verga i personaggi
non sono introdotti, né ci vengono spiegati i loro
stati d’animo o le loro motivazioni psicologiche.
Chi ha letto I Malavoglia, sa bene che all’inizio
del romanzo ci troviamo di fronte a un formicaio
Montaggio
assistenza e
vendita cicli
22
di personaggi che si muovono nel loro spazio di
paese senza nessuna presentazione da parte
del narratore. Ciò ha un impatto notevole sul lettore, che quasi si spaventa e teme di non poter
portare avanti la lettura di un libro in cui sembra
di non capire nulla, di non conoscere nessuno.
Se questa è la sensazione, niente paura, siamo
sulla buona strada e Verga sarebbe molto contento di aver raggiunto l’effetto che tanto desiderava. Lui stesso scriveva: «la confusione che
dovevano produrvi in mente alle prime pagine
tutti quei personaggi messivi faccia a faccia,
senza nessuna presentazione, come li aveste
conosciuti sempre, e foste nato e vissuto in
mezzo a loro, doveva scomparire mano mano
col progredire nella lettura».
Sembrerà allora di essere a teatro, quando, al
levarsi del sipario, ci troviamo di fronte a dei
personaggi che parlano ed agiscono, senza saper nulla di loro e dei lori antefatti e impariamo a
conoscerli dalle loro stesse parole, dai loro gesti , anche dai più insignificanti: «da dieci parole
e dal modo di soffiarsi il naso».
Tornando allora alla domanda iniziale, verismo
corrisponde a verità? Nell’arte le corrispondenze non sono mai univoche.
Verga stesso, parlando delle sue tecniche narrative, parla di “artificio”, “illusione”, “impressione”: al lettore deve sembrare “come se”
l’autore fosse scomparso; ma è ovvio che è pur
sempre l’autore a scegliere e organizzare i materiali per dare quella particolare impressione.
Pensiamo ad una fotografia: essa riproduce sì
una realtà in modo oggettivo, ma la distanza,
l’inquadratura, la messa a fuoco, la scelta stessa del soggetto da fotografare sono stabilite dal
fotografo in maniera soggettiva.
E scopriremo che magari una fotografia, certo
fedelissima alla realtà, può diventare portatrice di significato, emblematica della visione del
mondo del fotografo che l’ha scattata.
Non a caso, un grande critico come Barberi
Squarotti ha parlato delle “finzioni dietro il verismo”.
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Astri e civiltà
I lettori possono suggerire nuovi argomenti
a cura di Mariavittoria
Spina
o approfondimenti
sui temi trattati
Le due Orse
Inizio questo articolo con una precisazione: l’almanacco che trovate a fine pagina non vuole essere esaustivo, ma indica solo gli avvenimenti principali osservabili ad occhio nudo.
Avete avuto modo di osservare la Luna durante la notte del 15 giugno? L’ombra della Terra, interponendosi
tra la luce solare e il nostro satellite, ha conferito a
quest’ultimo suggestive sfumature di colore. Si è trattato dell’eclisse lunare totale più lunga degli ultimi dieci anni, con una fase di totalità di cento minuti, ben
visibile da Guidizzolo.
Nell’ultimo numero abbiamo menzionato il concetto di
asterismo, un gruppo di stelle facilmente riconoscibile
per la sua particolare disposizione prospettica. In genere gli asterismi formano figure geometriche e raggruppano poche stelle, anche di costellazioni diverse.
Consideriamo il celebre asterismo del Grande Carro,
che comprende le sette stelle più brillanti dell’Orsa
Maggiore: l’azzurra Alkaid o Benetnash all’estremità
del timone, le bianche Mizar, Alioth e Megrez, di luminosità decrescente, la bianco azzurra Phecda, infine,
la bianca Merak e la gialla Dubhe, dette, come ricorderete, i Puntatori. Il Grande Carro rappresenta un
ingrandimento speculare del Piccolo Carro, entrambi non tramontano mai alle nostre latitudini. Troviamo l’Orsa Maggiore allo zenit in primavera, ad ovest
dell’Orsa Minore in estate, bassa sull’orizzonte in autunno e ad est dell’Orsa Minore in inverno.
Già Omero chiamava la grand’Orsa (Orsa Maggiore)
Plaustro, scolpita dal dio Vulcano sullo scudo di Achille insieme ad altri astri sfolgoranti (le Pleiadi, le Iadi,
e Orione), ma furono i babilonesi a vedere per primi
un carro in questa costellazione, detta il Carro Lungo
per distinguerla dal Carro Corto, la nostra Orsa Minore. I cinesi vi scorsero un Carro Agricolo, Pé Teou, i
giapponesi il Cocchio dell’Imperatore, la tradizione paleocristiana vi riconosceva il Carro di Davide, mentre
per i Sassoni era il Carro di re Artù. Anche gli antichi
romani vi vedevano un carro o un aratro, trainato da
sette buoi, i Septem Triones, da cui deriva il termine
settentrione.
L’immagine delle due costellazioni come orse riecheggia un
mito presente in molte culture,
da quella dei nativi americani agli
abitanti delle steppe mongole,
che si riconduce ad un antichissimo culto dell’orso, le cui prime
testimonianze risalgono a trentamila anni fa. La parola greca
arktos, “orso”, ha dato origine al
termine Artide per indicare le regioni del polo nord. Molte le versioni del mito greco che spiegano
l’origine delle due orse celesti; la più nota e varia è
quella legata alla storia della ninfa Callisto, ma secondo il poema Fenomeni dell’ellenico Arato di Soli, le due
costellazioni immortalerebbero le orse che nascosero
Zeus in una grotta per salvarlo dal padre Crono, divoratore dei suoi figli. I popoli del deserto, come i Tuareg,
che non conoscono orsi, vedono in queste costellazioni una cammella con il collo ricurvo che si allunga
fino a comprendere Arturo (éghaf n tälämt, “la testa
della cammella”), brillantissima stella rosso arancione
di Boote. Si tratterebbe della mitica cammella Fakrou
del profeta Saleh, uccisa dagli empi e quindi assunta
in cielo (Orsa Maggiore), e del suo piccolo (Orsa Minore) che legato ad un picchetto (Polaris) continuerebbe
a girare senza posa. Inoltre, le civiltà medio orientali
riconoscono un altro asterismo: è il Salto della Gazzella, formato da tre coppie di stelle (Alula Borealis e
Australis, Tania Borealis e Australis, Talitha Borealis
e Australis), che per l’Occidente corrispondono alle
zampe dell’Orsa Maggiore.
ALMANACCO ASTRONOMICO DI OTTOBRE: il Sole sorge
alle h 7.07 (h 7.23 dal 15/10) e tramonta alle h 18.50 (h 18.26
dal 15/10). Luna Piena il 12/10; Luna Nuova il 26/10. Venere e
Mercurio (meglio dal 15/10) visibili al tramonto. Sciami meteorici: 7-11/10 Draconidi, 16-27/10 Orionidi. Sole in opposizione a Giove (m – 2,9) alle h 03.41 del 29/10.
Mariavittoria Spina
[email protected]
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Fa bene al corpo
e alla mente!
Dall’oriente la danza che fa bene al corpo, attraverso un lavoro fisico
completo e alla mente, aiutandoci a riscoprire la nostra femminilità
e regalandoci autostima.
A cura di Claudia Dal Prato, insegnante danza orientale per il CCSL
Al termine “danza del ventre” generalmente associamo l’immagine di sinuose ed esotiche danzatrici in particolari costumi tutti monetine e lustrini scintillanti. Ma questa danza dalle antiche
origini non è solo questo, anzi.
La Dott.ssa Monaco nel trattato “I benefici psicofisici della danza del ventre” afferma che [...] è
una sorpresa per molti scoprire che la danza orientale non nasce per essere uno spettacolo che
allieta gli uomini, bensì come una danza delle donne per le donne che si ricollega ad antichi culti
religiosi legati alla madre terra propiziatori per la fertilità nelle antiche società matriarcali della
Mesopotamia. Si narra che essa venisse danzata in cerchio intorno alla partoriente dalle altre
donne che, in questo modo, partecipavano simbolicamente alla messa alla luce del nascituro, o
ancora che fosse utilizzata durante le festività agricole per propiziare un buon raccolto. La sua
natura veniva associata dunque ad una femminilità-fertilità e non vissuta esclusivamente come
sensualità.
Gli aspetti da approfondire per riportare alla giusta luce la danza orientale (nome corretto) sarebbero molti ma vediamone per ora solo alcuni, quelli più pratici.
Innanzi tutto è una danza completamente diversa dalle altre:
- grazie ai movimenti che coinvolgono tutto il corpo, non solo il bacino, permette un esercizio
fisico completo:
danzando stimoliamo e rinforziamo muscoli che generalmente non usiamo e di cui spesso non
conosciamo neppure l’esistenza;
- non richiede particolari caratteristiche fisiche o di
età:
ci sono ad esempio mamme che scoprono il piacere
di danzare insieme alle figlie o donne in dolce attesa;
- accresce l’autostima aiutando a conoscere e ad
amare il proprio corpo:
con il lavoro addominale ad esempio si riscopre il
piacere di “buttare fuori la pancia”, atteggiamento
totalmente in contrasto con gli attuali canoni estetici.
Finalmente una danza in cui le linee morbide del corpo femminile sono esaltate e non nascoste;
- favorisce una sana aggregazione tra donne, unite
nella gioia di divertirsi giocando con i propri difetti.
A proposito del nome
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Danza del ventre è il nome coniato nell’800 dai
viaggiatori occidentali che rimasero colpiti dai
movimenti del bacino delle danzatrici egiziane:
movimenti così diversi da quelli delle danze
occidentali dell’epoca. Il nome più corretto anche se meno usato è DANZA ORIENTALE.
Ci sono poi diversi stili: RAQS BALADI lo stile
più popolare e madre del RAQS SHARQUI, la
danza più raffinata ed elegante, generalmente
con il velo, e tutte le danze legate al folclore o
agli stili dei vari paesi d’origine, dall’Egitto, alla
Turchia, al Golfo Persico, etc.
PER IL CORPO
Il parere dell’esperta:
Eleonora Cauzzi, Terapista della riabilitazione
In qualità di fisioterapista e di allieva di danza orientale, posso affermare che esistono numerosi benefici per il corpo che
si associano alla pratica abituale di questa antica arte.
I principali effetti terapeutici consistono nel miglioramento del tono muscolare in particolari distretti corporei come
braccia e gambe, glutei, ventre e petto; nel potenziamento
dei muscoli dorsali; nella maggiore scioltezza a livello articolare; in movimenti più aggraziati ed eleganti; nella stimolazione e quindi nel miglioramento della circolazione sanguigna
soprattutto di gambe e addome; nel miglioramento della respirazione e della coordinazione motoria.
I movimenti che la caratterizzano possono dar sollievo dallo
stress alla schiena migliorando la postura e prevenendo dolori, inoltre migliorano l’equilibrio. E’ quindi adatta a tutte le
donne anche alle future mamme proprio per l’elasticità che i
movimenti conferiscono alla muscolatura di addome, bacino
e pavimento pelvico, che risulterà essere un valido aiuto nel
parto e nel recupero successivo.
La consapevolezza della nostra corporeità è aumentata in
quanto ci fa scoprire “zone muscolari” normalmente caratterizzate da un’immobilità motoria parziale o totale, deleteria
a lungo termine perché può dar adito a malanni di natura muscolo-scheletrica e non; ci permette inoltre di avere un’immagine più globale di noi stesse perché attraverso l’isolamento di taluni distretti muscolari consente poi di reintegrarli
in un movimento d’insieme più coordinato ed armonico.
PER LA MENTE
Il parere dell’esperta:
Dott.ssa Michela Bignotti, Psicologa e Pscicoterapeuta
In una società dove corriamo sempre, dove le donne più che mai sono divise nel portare avanti molteplici ruoli (madri, mogli, lavoratrici, casalinghe..) risulta più che mai importante ritagliarsi degli spazi in cui potersi fermare e dedicare a sé stesse un tempo in cui tutto resta fuori, come per magia, in
cui si valorizza il proprio sentire attraverso la musica, il movimento e la condivisione con altre donne.
La danza del ventre può rappresentare proprio uno spazio in cui ri-trovarsi.
La musica ha un valore ipnotico che consente di entrare in uno spazio e in un tempo che va al di là
del nostro quotidiano.
La danza ha un valore liberante, poiché consente alcuni movimenti, che in altro modo non sarebbero
usuali, al proprio corpo e in questo modo aiuta a liberare anche la propria mente.
In bioenergetica il bacino rappresenta una parte essenziale di sblocco fisico e psichico e i movimenti
proposti nella danza orientale aiutano a favorire questo defluire di energia. Una postura fondamentale della danza del ventre è quella del “grounding”, del radicamento a terra con le ginocchia flesse
e il ventre abbassato, connette i piedi al terreno e aiuta a lasciar andare le tensioni della giornata.
Il ri-trovarsi tra donne consente di per sé un momento magico di recupero, fatto di condivisione di
chiacchere, sfoghi, risate, lacrime, abbracci. Quando si è molto giovani le altre femmine sono psicologicamente delle rivali, con il tempo possono diventare le migliori alleate. In un luogo in cui si gioca
insieme con il proprio corpo le altre donne possono solo che essere delle compagne di gioco con cui
condividere un piacevole momento di stacco dal quotidiano.
Rilassarsi, lasciarsi andare e muoversi al ritmo della musica ha un natutale effetto antidepressivo,
poiché il movimento libera endorfine che sono gli ormoni della serenità, vale a dire il nostro aiuto
naturale a sopportare meglio lo stress.
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Intervista a
Pietro Gialdini
vicesindaco
Conosciamo meglio la nuova amministrazione, insediata da pochi
mesi, dalle parole degli amministratori. Iniziamo dal vicesindaco,
ing. Pietro Gialdini, titolare della delega alle opere pubbliche,
territorio, urbanistica, attività produttive.
Quali sono i maggiori problemi che si è trovato ad affrontare?
All’esordio mi sono preoccupato di completare, se
possibile migliorandoli, i progetti già previsti o intrapresi, come il cantiere della nuova scuola materna per
la quale è necessario migliorare la viabilità locale in
rapporto con le principali direttrici previste nei piani di
sviluppo territoriale a sud del paese, come ipotizzato
nel “vecchio” PRG con la “Bretellina Sud” . Questa
potrebbe collegare con la Strada per Ceresara-Birbesi
e con Via M. Grassi indi la Statale senza interessare direttamente alcune vie del Paese che presentano
evidenti limiti.
Già nelle prime fasi la Scuola Materna potrà, comunque, disporre di un ulteriore e agevole collegamento
con il parcheggio di Piazza Falcone e Borsellino. Per
l’area in questione è in fase di studio una rivisitazione
progettuale e prospettica. Nella zona infatti troveranno realizzazione altre importanti opere come l’erigenda struttura Polifunzionale, che verrà posta a diretto
contatto con il Parco della Barriera. Con le forze locali
(Scuola di Musica, Pro-Loco, ...) stiamo prevedendo il
tipo di uso, come anche la facilità di accesso per tutte
le fasce d’età in modo che sia lo svago sia la formazione, anche di tipo parascolastico, possano svolgersi in
una struttura facile da raggiungere e sicura.
Confermo anche che i lavori di ampliamento della
Scuola Elementare, già iniziati in precedenza, sono in
linea con i tempi. La prossima primavera ne prevediamo l’utilizzo.
Più difficile è la gestione ordinaria del patrimonio: il
solo mantenimento della decenza e del decoro supera
le risorse disponibili, ma stiamo valutando ogni possibilità.
Con piacere invece vediamo l’inizio dei lavori di realizzazione del percorso ciclo-turistico naturale lungo la
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strada alzaia che costeggia il Canale Virgilio, da Guidizzolo fino a dopo Volta Mantovana per collegarsi alla
Ciclabile Mantova-Peschiera.
Riuscirà la vostra Amministrazione a vedere realizzata la tangenziale?
La storia della tangenziale attraversa un lungo periodo
della nostra storia.
In varie occasioni ho posto come possibile inizio lavori la primavera 2012, ma si tratta di uno dei maggiori
appalti visti in territorio mantovano. Come previsto in
giugno si è aperto il Bando per individuare l’Impresa
aggiudicataria dei lavori. Bando la cui chiusura è prevista il 19 settembre. Il 21 ci sarà già la seduta pubblica
per l’apertura dei plichi delle offerte pervenute con la
validazione del numero di concorrenti.
L’appalto, data l’entità (oltre 27 milioni di E), è a livello
comunitario e deve seguire un procedimento di valutazione delle offerte di una certa complessità.
Contiamo tutti sulle note capacità dei tecnici e dei funzionari della Provincia di Mn che è la stazione appaltante.
Fine lavori: la cantierizzazione è prevista in più fasi per
limitare al minimo i disagi,ma dovrebbe aggirarsi sui
tre anni e mezzo. Sarà il nostro impegno più pressante
perché solo da allora potremo sviluppare le progettualità per rendere il nostro paese più vivibile.
Quali altre opere vorreste realizzare?
La Caserma dei Carabinieri è sicuramente un obiettivo anche per noi. Sono in corso contatti con Roma, in
stretta collaborazione con i Comandi locali, per le definizioni e determinazioni necessarie.
Il prossimo anno sarà disponibile un finanziamento del
Credito Sportivo per realizzare, sull’area già acquisita
dalla passata amministrazione (ndr a fianco all’attuale
ingresso-lato Cimitero), dei campi da gioco a comple-
Via Guido Rossa, 2 - 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 840932 Fax: 0376 847238 www.petrolpolimeri.it - e-mail: [email protected]
mento del Centro Sportivo.
Non saranno solo per il calcio ma anche per beach
volley e beach soccer, questi su sabbia.
Tarderemo un attimo perchè il progetto finanziato non
prevede alcuni importanti sottoservizi che poi ne renderebbero difficile la gestione. Con l’occasione del
completo rifacimento del terreno vorremmo prevedere
anche il drenaggio dei campi con allontanamento delle
acque meteoriche, interramento impianto di irrigazione e, quantomeno, predisposizione per l’illuminazione.
Con un po’ di pazienza e in collaborazione con i Responsabili del settore sportivo i lavori potranno, comunque, vedere la luce il prossimo anno.
Il centro sportivo subirà, nell’occasione, miglioramenti
riguardo la messa in sicurezza con la posa di recinzione, sempre lato Ovest Cimitero; all’esterno di questa è
previsto in futuro un percorso ciclo-pedonale per facilitare i collegamenti locali.
In previsione anche la parte Nord verrà interessata
dalla sistemazione dell’area adibita a parcheggio (zona
tennis e tamburello).
In prospettiva la situazione potrà dirsi definitiva allorchè si completerà l’asse viario che comprende Via Colli
Storici su cui ogni tanto si interviene. Asse stradale interno quanto mai importante in quanto potrà consentire
un collegamento diretto con Cavriana e la parte Nord
del territorio; ancor più per la vicinanza alla rotatoria di
svincolo SP 15 della futura Tangenziale.
In tal modo il centro sportivo potrà disporre di un ulteriore e diretto ingresso proprio in corrispondenza del
parcheggio in argomento.
Molto importante è anche la ristrutturazione conservativa della vecchia sede municipale a cui i Guidizzolesi
sono affezionati per l’importanza storica ed emozionale. Sono in corso contatti ai vari livelli per trovare
sinergie ed anche idee per l’utilizzo, ritenendo che i
recuperi di edifici storici siano più efficaci quando se
ne preveda l’uso.
Tornando un attimo alla prima domanda ed all’argomento piste ciclabili, sono state messe in campo delle
azioni di partenariato con i Comuni vicini che possono
tornare utili per collegare le nostre frazioni.
Proprio in questo periodo sono in corso incontri tecnici, organizzati dalla Comunità del Garda, per presentare entro fine anno un progetto candidabile ad ottenete
co-finanziamenti per realizzare il sistema delle piste
ciclabili della “bassa gardesana-colline moreniche”,
praticamente da Lonato-Castiglione fino a Volta Mantovana.
Il progetto in corso di definizione e concordato per vi-
cinanza con i Comuni di Medole e di Cavriana vede, per
esempio, la discesa da Solferino lungo Via San Cassiamo per poi dirigersi verso Medole in aderenza alla
strada per Rebecco mentre il collegamento con Volta
Mantovana seguirebbe la strada del Campagnone,
scendere su via S.P. Cavriana per poi indirizzarsi verso Volta Mantovana all’altezza strada provinciale che
passa da San Giacomo.
Il PGT è stato approvato di recente; prevedete già
qualche variante?
Il PGT era stato adottato dalla passata amministrazione
e, terminato il periodo di riserva, approvato di recente.
Dopo una prima fase di stesura piuttosto rigida, di tipo
compilativo, come può accadere quando si utilizza un
nuovo strumento direi che ora ne deve seguire un fase
maggiormente ricognitiva, di valutazione delle necessità specifiche del territorio.
Dovranno inoltre essere completati i principali tracciati
stradali per la viabilità di collegamento con la futura
Tangenziale. Già detto del completamento di Via Colli
Storici (ndr che insieme a Via Po - in asse - formerà
una importante “Bretella” a Nord), nella stessa misura
dall’altra parte del paese la già citata “Bretellina Sud”
avrebbe anche la funzione di definire compiutamente i
limiti urbanizzati di Guidizzolo.
In accordo con i Comuni vicini si sta guardando il territorio oltre i rispettivi confini comunali. Non a caso le
principali rotatorie di collegamento con la futura tangenziale si trovano vicine ad aree di confine. Le modalità associative di pianificazione del territorio ci consentono di trovare accordi sovra-comunali.
Con i Sindaci di Medole e Cavriana si sono già avviati
positivi contatti che sono visti con favore dalla Provincia di Mn-Settore Pianificazione quale Soggetto di
coordinamento territoriale.
L’associazionismo fra Comuni ed Enti in genere è al
momento l’unica strada per recuperare risorse ovvero
mettere in campo nuovi importanti progetti.
La tangenziale invece ci consentirà di ripensare al
modo in cui dobbiamo e possiamo riappropriarci della
nostro paese, della nostra piazza.
Ringrazio pertanto la Notizia della opportunità che mi
ha dato con questa intervista per portare qualche novità ai nostri cittadini e, con l’occasione, confermo che
è intenzione dell’amministrazione trovare prossimamente un momento pubblico informativo in teatro sui
principali temi di interesse.
Graziano Pelizzaro
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Neder möt
Anatra al forno
a cura di Donatella Lusenti
Ingredienti
1 anatra peso medio circa 1,5 Kg
1 carota
1 cipolla
1 costa di sedano
1/2 lt vino bianco
sale
rosmarino
Procedimento
Immergere l’anatra in acqua bollente con la carota il sedano e la cipolla e portarla circa a metà cottura
(circa un quarto d’ora). Togliere
l’anatra dal brodo e rosolarla in una
padella con rosmarino, sale e il vino
bianco a fuoco lento finche non
avrà raggiunto un bel colore dorato: terminare la cottura in forno per
circa 1 ora a 150°. In genere per verificare la cottura ultimata con una
forchetta o uno stecchino forare
l’anatra sotto l’ala se esce ancora
liquido necessita ancora di cottura.
(Generalmente per la cottura al forno dell’anatra si calcolano 40 minuti
per ogni chilogrammo)
Servire calda con patate al forno e
... buon appetito!
Vini consigliati
Moraccio “Merlot” (Cantina Cattani)
Nella tradizione contadina l’anatra, tra gli animali da cortile, ha la caratteristica di carne soda e molto gustosa
e per questo arricchiva la tavole delle feste o meglio ancora della “sagra” del paese.
Ogni padrona di casa aveva una sua particolare ricetta per cucinare e far esaltare al meglio il gusto di questo
volatile dalla fasciatura completa nelle fette di pancetta alla farcitura interna, una cosa sola era certa il risultato
era sempre ottimo.
La ricetta di questo numero del Ristorante “ La Baita “ propone una precottura dell’anatra prima di passarla al
forno, invitiamo le nostre affezionate cuoche al confronto con la propria.
28
Brevi cenni sull’
asimmetria cerebrale
Se osserviamo il nostro corpo vediamo
che orecchie, occhi, polmoni, reni hanno una
simmetria funzionale destro-sinistra rispetto ad
un asse centrale.
Non così accade per gli emisferi cerebrali che, senza rendercene conto, presentano
funzioni diverse (lateralizzazione).
L’emisfero destro possiede capacità
visive, spaziali, musicali ed emozionali mentre
quello sinistro ha soprattutto logica razionale,
matematica e di linguaggio.
Dal punto di vista pratico le lesioni
dell’emisfero destro danno di preferenza luogo
a deficit nella percezione orientativa mentre
quelle dell’emisfero sinistro si accompagnano
prevalentemente a disturbi della produzione e
della comprensione del linguaggio.
Questo accade perché le connessioni
tra corpo e cervello si incrociano facendo si
che ogni emisfero cerebrale controlli la parte
controlaterale.
Tali conoscenze erano già state raggiunte agli inizi del secolo scorso su neurolesi o
su reperti autoptici ma oggi è possibile indagare la lateralizzazione cerebrale in individui sani
grazie alle moderne tecniche di neuroimmagine.
Eppure ancora non sappiamo con certezza perché il nostro cervello è asimmetrico
come quello degli animali vertebrati.
Comunque gli scienziati concordano
sul fatto che avere cervelli asimmetrici in grado
di funzionare simultaneamente costituisce un
vantaggio per la capacità di eseguire compiti
cognitivi anche complessi.
Infatti se le due metà del cervello svolgono attività diverse per un unico compito è
sufficiente il reclutamento di un minor numero
di neuroni.
Un’altra caratteristica umana che diamo per scontata è parimenti spiegabile: l’esistenza, pur in grande minoranza, di individui
che presentano una dominanza nell’uso degli
arti di sinistra, suggerisce che ci sarebbe anche una certa lateralizzazione filogeneticamente distante come negli esseri primitivi.
Gli uccelli e i pesci infatti, che hanno gli
occhi posti lateralmente, possono vedere contemporaneamente due scene diverse pur con
una dominanza di lato per evitare sovrapposizioni di comandi e quindi conflitti nei comportamenti a stimoli vitali.
Un branco di pesci in mare con tendenza a voltare tutti in un’unica direzione avrebbe
il vantaggio di prefigurare un unico grande animale a scapito del predatore.
Questi, in sintesi, sono i primi passi della comprensione della simmetria cerebrale che
rimane tuttora un enigma affascinante.
Elodio Perani
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29
Anima e cuore
A cura di Sandra Tosi
La storia dell’arcobaleno
Tempo fa i colori fecero una lite furibonda. Tutti
si proclamavano il migliore in assoluto, il piu’
importante, il piu’ utile, il favorito.
Il verde disse: “Chiaramente sono io il piu’
importante. Io sono il segno della vita e della
speranza. Io sono stato scelto dall’erba, dagli
alberi, dalle piante”.
Il blu lo interruppe: “Tu pensi solo alla terra,
ma non consideri il cielo e il mare? È l’ acqua
la base della vita. Senza di me voi non sareste
niente…”
Il giallo rilanciò: Voi
siete tutti così seri. Io
porto sorriso e caldo
nel mondo. Il sole è
giallo, la luna è gialla,
le stelle sono gialle, i
girasoli sono gialli il
mondo intero con me
sembra sorridere”.
L’arancione si fece
largo: “Io sono il colore della salute e della
forza. Sono prezioso
perchè porto con me le più importanti vitamine.
Pensate alle carote, alle zucche, alle arance.
Io sono così bello che nessuno pensa più a voi.
Il rosso poco distante urlò: “Io sono il re di tutti
voi. Io sono il colore della passione, dell’amore,
della rosa, del papavero…”
Il porpora si alzò in tutta la sua altezza e parlò a
gran voce e in pompa magna: “Io sono il colore
dei re e del potere. I capi hanno sempre scelto
me perchè sono il segno dell’ autorità. Le persone mi ascoltano e mi obbediscono!“
Infine il viola disse: “Pensate a me, io sono il
colore del silenzio, rappresento il pensiero e la
pace.”
E così continuarono a discutere ognuno convinto di essere il più bello , il più utile, il preferito.
Litigarono sempre di più, ma improvvisamente...
Un lampo squarciò il cielo seguito da un rumore
fortissimo.
Il tuono e la pioggia che seguì violenta, impaurì i colori a tal punto che si strinsero tutti assieme per confortarsi e non avere paura. Nel
mezzo del clamore la pioggia iniziò a parlare:
“Voi sciocchi colori litigate tra voi e ognuno
cerca di dominare gli
altri… non sapete che
ognuno di voi ha un
preciso scopo unico
e differente? Tenetevi
per mano e venite con
me“.
Dopo che ebbero fatto
pace, si presero tutti
per mano. La pioggia
continuò: “D’ora in poi
quando pioverà ognuno di voi si distenderà attraverso il cielo in un
grande arco di colore per ricordare che siete
tutti amici e vivete in pace.”
L’arcobaleno è un segno di speranza, di amicizia e di amore. E così quando scende la pioggia
e l’arcobaleno appare nel cielo, ricordiamoci di
”volerci bene e apprezzarci l’uno con l’altro!”
L‘immagine dell’arcobaleno è da sempre sinonimo di pluralismo, varietà di colori provenienti
da un’unica fonte nonché immagine di tranquillità, del ritorno del sole dopo la tempesta.
Sandra Tosi
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Pensioni e dintorni...
A cura di Paolo Zani, Consulente previdenziale
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
Le esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari in Regione Lombardia
La recente manovra del luglio 2011 sulla stabilizzazione finanziaria e sul bilancio dello Stato ha modificato la normativa pre-esistente sul pagamento dei
ticket sanitari e sulle varie esenzioni.
Trattandosi di materia di competenza regionale ogni
regione ha proprie regole di attuazione che tengono,
comunque, conto della normativa nazionale; per cui
quello che vale in Lombardia potrebbe non valere,
per esempio, in Veneto o in Emilia Romagna.
Innanzitutto è bene precisare che due sono gli ambiti di applicazione dei ticket sanitari:
• Ticket sulle prestazioni ambulatoriali;
• Ticket sui farmaci;
che viaggiano su normative diverse per cui chi è
esente dal ticket sui farmaci potrebbe non esserlo
sulle prestazioni ambulatoriali.
Vediamo nel concreto quale sia la situazione nella
nostra Regione lombarda.
Ticket sulle prestazioni ambulatoriali
Dal 1° agosto 2011 è entrato in vigore un provvedimento regionale che ha rimodulato il costo del ticket
previsto dalla manovra economica del Governo sulle
prestazioni di specialistica ambulatoriale. Il ticket
non sarà di 10 euro fissi in più per ogni tipo di prestazione come previsto dalla normativa nazionale ; la
Regione Lombardia infatti ha optato per un’altra via:
il ticket non è stabilito in cifra fissa, ma variabile da
zero a trenta euro , in modo tale da risultare proporzionale al valore della prestazione.
A conti fatti, pare che nel 63% dei casi i cittadini
lombardi si troveranno a pagare un ticket inferiore a
quello stabilito a livello nazionale. Per esempio una
prestazione tra i 10,01 € e i 15 € verrà sottoposta a un
ticket di 3 euro, mentre nel caso di una prestazione
come la misurazione del colesterolo (valore inferiore
a 5 €) non si pagherà il ticket aggiuntivo. Per bilanciare la manovra dal punto di vista economico, per
gli esami più rari e impegnativi come ad esempio
la risonanza magnetica nucleare del cervello e del
tronco encefalico sarà applicato un ticket fino ad
un massimo di 30 euro, quindi più oneroso: una riso-
nanza di questo tipo in Lombardia verrà a costare 66
euro invece che 46 euro come in altre regioni.
Ticket sulle prestazioni di Pronto Soccorso
Tabella costi prestazioni e ticket
Fascia
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
13
14
15
16
Valore prestazione Quota “ticket” fissa
Fino a 5 €
Zero
Da 5,01 a 10 €
1,50 €
Da 10,01 a 15 €
3,00 €
Da 15,01 a 20 €
4,50 €
Da 20,01 a 25 €
6,00 €
Da 25,01 a 30 €
7,50 €
Da 30,01 a 36 €
9,00 €
Da 36,01 a 41 €
10,80 €
Da 41,01 a 46 €
12,30 €
Da 46,01 a 51 €
13,80 €
Da 51,01 a 56 €
15,30 €
Da 56,01 a 65 €
16,80 €
Da 65,01 a 76 €
19,50 €
Da 76,01 a 85 €
22,80 €
Da 85,01 a100 €
25,50 €
Oltre 100 €
30,00 €
Resta invariato, nella misura di 25,00 € l’applicazione
del ticket sui codici bianchi e la conferma dell’esenzione per gli altri codici.
Per codice bianco si intendono quelle situazioni
non gravi e che potrebbero essere adeguatamente
trattate dal medico di famiglia o dallo specialista
ambulatoriale. Questi casi saranno trattati solo successivamente agli altri codici, e quindi l’attesa potrà
essere anche lunga.
Esenzioni dal pagamento del ticket
sulle prestazioni ambulatoriali
• Tutti i cittadini di età inferiore a 14 anni indipendentemente dal reddito proprio o familiare;
• I cittadini di età superiore a 65 anni , se appartenenti a nucleo familiare con reddito lordo comples-
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sivo non superiore a 38.500 €, riferito all’anno precedente (ultima dichiarazione dei redditi presentata).
Per nucleo familiare si intende quello “fiscale” vale
a dire quello composto dai coniugi e dai figli o altri familiari a carico fiscalmente (reddito inferiore a
2.840,51 € al lordo degli oneri deducibili per l’anno
2011). Per cui, un figlio maggiorenne con proprio
reddito che non sia fiscalmente a carico non va considerato nel reddito familiare pur se facente parte
della “famiglia anagrafica”;
• i titolari di pensioni e assegni sociali e i familiari a
carico (ultra sessantacinquenni);
• i titolari di pensioni al minimo ultrasessantenni e i
familiari a carico: questa condizione è subordinata
all’appartenenza a nucleo familiare fiscale con reddito complessivo lordo, riferito all’anno precedente,
inferiore a 8.263,31 euro, innalzato a 11.362,05 euro
se con coniuge a carico, ed ulteriormente incrementato di 516,45 euro per ogni figlio a carico;
• i disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei
Centri per l’impiego e i familiari a carico;
• i lavoratori in mobilità e i familiari a carico;
• i lavoratori in cassa integrazione straordinaria e i
familiari a carico
• i lavoratori in cassa integrazione “in deroga”
• gli invalidi civili con percentuale superiore ai 2/3, o
con assegno di accompagnamento, o con indennità
di frequenza;
• i ciechi e i sordomuti ;
• gli infortunati sul lavoro e gli affetti da malattie
professionali per le prestazioni correlate;
• le categorie dalla I alla V degli invalidi di guerra e
per servizio e gli invalidi per lavoro con percentuale
superiore a 2/3 sono totalmente esenti, mentre sono
esenti solo per le prestazioni correlate alla patologia
invalidante le categorie dalla VI all’VIII e gli invalidi
per lavoro con percentuale inferiore a 2/3;
• le categorie di cittadini esenti per patologia o condizione sono individuate dai Decreti del Ministero
della Sanità 329/1999 e 296/2001 che definiscono le
51 condizioni e gruppi di malattie croniche e invalidanti che danno diritto all’esenzione generale o
solo per alcune prestazioni correlate. Il D.M. Sanità
279/2001 definisce le malattie rare e le relative esenzioni per le prestazioni efficaci ed appropriate per il
trattamento, il monitoraggio e la prevenzione degli
ulteriori aggravamenti ;
• vittime del dovere e familiari.
anni, e tutte le prestazioni di secondo livello qualora
l’esame mammografico lo richieda;
• Pap test ogni 3 anni per le donne tra 25 e 65 anni;
• Colonscopia ogni 5 anni oltre i 45 anni di età e per
i gruppi a rischio;
• Accertamenti specifici per neoplasie in età giovanile, secondo criteri determinati dal Ministero della
Sanità;
Sono, inoltre, escluse dal ticket le prestazioni erogate a fronte di particolari condizioni di interesse
sociale:
• prestazioni specialistiche rese nell’ambito di programmi organizzati di diagnosi precoce e prevenzione collettiva (screening);
• prestazioni finalizzate alla tutela della maternità,
definite dal decreto del Ministero della Sanità 10 settembre 1998;
• prestazioni finalizzate all’avviamento al lavoro derivanti da obblighi di legge;
• prestazioni finalizzate alla promozione delle donazioni di sangue, organi e tessuti, limitatamente alle
prestazioni connesse alle attività di donazione; (ivi
comprese le prestazioni finalizzate al controllo della
funzionalità dell’organo residuo)
• prestazioni finalizzate alla tutela della salute collettiva obbligatorie per legge o disposte in caso di
epidemie
• prestazioni volte alla tutela dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di
vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, limitatamente alle prestazioni
di cui alla legge n. 210/1992;
• i vaccini per le vaccinazioni non obbligatorie di
cui all’art. 1, comma 34 della legge 23 dicembre 1996,
n.662, quali antimorbillosa, antirosolia, antiparotite,
anti Haemophylus influenzale di tipo B, nonché quelli
previsti da programmi approvati con atti formali delle regioni nell’ambito della prevenzione delle malattie infettive nell’infanzia;
• prestazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione dell’infezione da HIV;
• vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice.
Paolo Zani
[email protected]
Sul prossimo numero tratterò l’argomento dei ticket sui farmaci
Sono inoltre escluse dal ticket le seguenti prestazioni finalizzate alla diagnosi precoce dei tumori di cui
all’art. 85 della Legge 388/2000:
• Mammografia ogni 2 anni per le donne tra 45 e 69
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La sicurezza
nei luoghi di lavoro
LA NOTIZIA, con la collaborazione dell’avvocato Giovanna Rosa e di esperti del settore, traendo spunto da fatti
(purtroppo) realmente accaduti nelle aziende che vedono vittime sia i dipendenti sia i datori di lavoro, tratterà
l’argomento LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.
Con la media di 3 infortuni mortali al giorno, l’Italia e le nostre realtà locali devono combattere quotidianamente
con le errate o le mancate usuali prassi dell’applicazione della legge. La Redazione è grata a tutti coloro che,
anche mantenendo l’anonimato, volessero rivolgere domande inerenti questo tema. Il tema sarà trattato di volta in volta. Ai sensi del D.Lgs 81/2008, il datore di lavoro ha il dovere di formare e di informare i lavoratori circa i
rischi presenti nella propria azienda. Verrà analizzato tale principio attraverso un infortunio realmente accaduto ed attraverso l’iter giudiziario che conduce alla sentenza della Corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio.
Quando il datore di lavoro è ritenuto responsabile
Il fatto.
Un dipendente di una società, addetto alla macchina
cesoia, subiva l’amputazione del piede destro e quindi
della gamba per il verificarsi di una necrosi cutanea. Il
lavoratore, a causa dell’aggrovigliarsi degli sfridi di lamiera, aveva superato la ringhiera alta circa un metro
che percorreva tutto il perimetro ed i relativi cancelli,
dotati di dispositivi di sicurezza, ed era salito, per eseguire dei controlli sulla pedana che consentiva di operare
nell’area dei rulli. Il tutto senza disattivare la macchina.
Mentre eseguiva tale operazione, si era sporto in avanti
per accertarsi che tutto procedesse regolarmente, si era
sbilanciato e, per evitare di cadere, aveva tentato di fare
un passo indietro. In tal modo perdeva l’equilibrio appoggiando un piede proprio sulla lamiera in movimento. Il
piede destro e la mano sinistra erano stati, quindi, trainati
verso i rulli e da questi schiacciati.
Quali sono state le conseguenze di questo fatto?
Il datore di lavoro veniva ritenuto responsabile e quindi
rinviato a giudizio.
I e II Grado di giudizio: Tribunale e Corte d’Appello.
Secondo il Tribunale e la Corte d’Appello il datore di lavoro era da ritenersi responsabile per una serie di motivi:
1) non aveva formato il lavoratore circa le proprie mansioni, le modalità d’uso della macchina ed i rischi connessi all’uso della stessa. Infatti la vittima era un giovane
apprendista, che aveva appreso il significato delle proprie mansioni dai colleghi più anziani;
2) aveva tollerato la prassi che prevedeva l’accesso alla
linea di produzione, superando le protezioni, con la macchina in movimento mettendo in pericolo l’incolumità dei
lavoratori.
Di conseguenza il datore di lavoro, per dimostrare la pro-
pria innocenza proponeva ricorso per Cassazione dichiarando che:
1) la macchina cesoia era idonea dal punto di vista della
sicurezza, dato che era dotata di una recinzione con accessi che avevano dei microinterruttori i quali, nel momento in cui si aprivano i cancelli, determinavano l’automatico blocco dell’impianto;
2) vi erano cartelli che prevedevano il divieto di operare su organi in movimento. Pertanto, secondo l’imputato
(datore di lavoro), non vi era necessità di procedere alla
formazione sull’uso della macchina. Ciò in quanto i cartelli segnalatori, le indicazioni dei preposti garantivano la
perfetta informazione.
La Corte di Cassazione riconosceva, al contrario, la colpevolezza dell’imputato e lo condannava per i seguenti
motivi:
1) aveva tollerato l’instaurarsi tra i lavoratori di una pericolosa prassi operativa che prevedeva rischiosi interventi sulla macchina in movimento;
Prassi che prevedeva il non osservare il sistema di sicurezza e che si era protratta nel tempo poiché consentiva
di agire in tempi più rapidi e funzionali alla produzione;
2) non aveva formato ed addestrato il lavoratore, giovane
inesperto, il quale aveva dichiarato di non avere mai partecipato a corsi di formazione.
Quali i principi che emergono da questa sentenza?
1) segnalazioni, i cartelli, non sono sufficienti per garantire l’incolumità dei lavoratori e non escludono la responsabilità del datore di lavoro;
2) il datore di lavoro ha sempre l’obbligo di formare ed informare i lavoratori e di adottare tutti gli strumenti necessari per evitare pericoli; obbligo ancora più importante
per i lavoratori apprendisti.
Avv. Giovanna Rosa
. Adempimenti legislativi per la Sicurezza Aziendale
D.Lgs. 81/2008
. Redazione del Documento di Valutazione del Rischio
. Valutazione rischio rumore e vibrazioni
. Pratiche antincendio e Piani di Emergenza
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Psicologia
a cura della Dott.ssa Giulia Stuani
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
Le coccole
Fin dalla pancia della mamma, l’essere umano ha totale
necessità di essere stimolato, per crescere, per distinguere, per nutrirsi… ed ecco che acquisiscono importanza, prima e dopo la nascita (e per tutta la vita), le carezze o, meglio, le coccole.
Le coccole, essendo di diverso tipo ed intensità, propongono ai neonati gli stimoli adatti e più raggiungibili per
conoscere il mondo circostante e per poter “studiare”
un modo con cui relazionarcisi; pertanto, sono le coccole
ad essere il primo e fondamentale canale per la crescita
dell’uomo. Per contro, la mancanza di queste attenzioni/
stimoli può avere conseguenze anche abbastanza serie:
la dottoressa Teresita Forlano suggerisce, infatti, che
“diverse ricerche hanno rilevato che i neonati privati di
stimolazioni tendono a un declino fisico che li rende più
vulnerabili alle malattie e anche alla morte. Queste ricerche hanno anche evidenziato che persone private di
stimoli per lunghi periodi, hanno avuto reazioni mentali
ed emotive negative, se non addirittura forme di psicosi
caratterizzate da allucinazioni. Quindi, la mancanza di
stimoli emotivi, affettivi e sensoriali può comportare uno
stadio di apatia che giunge fino a stadi degenerativi fisici
e cerebrali e alla morte”.
Come è chiaro, quindi, lo stato di deprivazione affettiva
e sensoriale dato da un periodo lungo di assenza di coccole non è un rischio che riguarda solo i bambini, ma
anche gli adulti, che avranno ovviamente delle differenze, anche solo perché hanno già avuto alle loro spalle
esperienze sensoriali ed affettive.
A questo punto, insomma, queste ricerche ci offrono una
scusa in più per poter farci fare le coccole, anche se siamo “grandi e grossi adulti”; l’importante è non dimenticare che, così come vorremmo beneficiare di questi attimi di verbale o sensoriale gratificazione, non dovremmo
esimerci dal procurarne altrettanta a chi ci sta intorno.
Giulia Stuani
Games area
a cura di Davide Truzzi
I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale
Le grandi uscite annuali
Per questo numero propongo un elenco di grandi uscite
videoludiche autunnali, con le rispettive piattaforme dedicate.
• Resistance 3
7 Settembre 2011
PS3
• El Shaddai: Ascension of the Metatron
8 settembre
2011
PS3
, X360
• Dead Island
9 settembre 2011
PC
, PS3
, X360
• NHL 12
9 settembre 2011
PS3
, X360
• Rise of Nightmares
9 Settembre 2011
X360
• StarFox 64 3D
9 settembre 2011 PAL - 14 luglio 2011 Giappone – 11 settembre 2011 USA
3DS
• Warhammer 40.000: Space Marine 9 settembre
2011
PC
, PS3
, X360
• Gears of War 3
20 settembre 2011
X360
• King Arthur II
20 settembre 2011
PC
• Bleach: Soul Resurrección
23/6/2011 JAP; 24 Settembre
2011 PAL
PS3
• Il Signore degli Anelli Online: Rise of Isengard
27 Settembre 2011
PC
- Pro Evolution Soccer 2012
29 settembre
2011 PS3
, PSP
, WII
, X360
• Dance! It’s Your Stage
30 settembre
2011
PS3
, WII
, X360
• FIFA 12
30 settembre 2011
3DS
, PC
, PS3
, PSP
, X360
• Dragon Quest Monsters Joker 2
7 ottobre 2011
NDS
• NBA 2K12
7 ottobre 2011
PC
, PS3
, PSP
, X360
• RAGE
7 ottobre 2011 APPLE
, PC
, PS3
, X360
• Forza Motorsport 4
11 ottobre 2011
X360
• Just Dance
3
11 ottobre 2011
PS3
, WII
, X360
• Might and Magic Heroes VI
13 ottobre 2011
PC
• Ace Combat: Assault Horizon
14 ottobre
2011
3DS
, PS3
, X360
• Dead Rising 2 - Off the Record
14 Ottobre
2011
PC
, PS3
, X360
• Batman: Arkham City
20 ottobre 2011
PAL
PC
, PS3
, WIIU
, X360
• Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Impact
20 ottobre 2011 PSP
• Silent Hill Downpour
25 ottobre 2011
PS3
, X360
• Battlefield 3
28 Ottobre 2011
APPLE
, PC
, PS3
, WIIU
, X360
• Dragon Ball Z: Ultimate Tenkaichi
28 ottobre
2011
PS3
, X360
• Il Signore degli Anelli - La Guerra del Nord
1 novembre
2011
PS3
, X360
• Uncharted 3: L’inganno di Drake
4 novembre 2011 PS3
• Call of Duty: Modern Warfare 3
8 novembre 2011
PC
, PS3
, X360
• Tales of the Abyss
10 novembre 2011
3DS
, PS2
• Minecraft
11 Novembre 2011
APPLE
, MOBILE
, PC
, X360
• Shinobi 3DS
11 novembre 2011
3DS
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Halifax
•The Elder Scrolls V: Skyrim
11 Novembre
2011
PC
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• Assassin’s Creed: Embers (film)
15 Novembre 2011
MULTI
•Assassin’s Creed: Revelations
15 Novembre
2011
PC
, PS3
, X360
35
- Ciao!
- Ciao, allora finite le vacanze?
- Eh, l’estate passa presto…
- Qualche buon ricordo ti è rimasto?
- Mi è piaciuta molto la serata “Emozioni a San
Lorenzo”...
- Ah si? Però, 35 euro…! Qualcuno si è lamentato…
- Ma come…! Poi dicono che a Guidizzolo non
si fa mai niente... che… negli altri paesi sì che
ci sanno fare… e se poi fai qualcosa, ecco
che c’è chi si lamenta...
- Dai, non era un po’ cara?
- Ma guarda , a Castiglione fanno la cena tra
due parchi, a Cavriana i calici di stelle, a Volta
il Convivium, tutti tra i quaranta e i cinquanta
euro…
- E quanta gente c’era?
- Ma scusa, tra giugno e luglio a Guidizzolo è
tutta una festa popolare… prima l’Oratorio, poi
Rebecco, poi l’Avis, poi la Fiera, poi Birbesi…
- E allora?
- Solo per dire che non mancano le occasioni
per passare una serata in compagnia senza
spendere troppo…
- E vero, però…
- Però niente… non eri mica obbligato ad
andarci…
- Comunque è stata una bella festa… diversa… spero che la ripetano, magari in un altro
bel posto di Guidizzolo…
- Del tipo?
- Che ne so… magari corte Diana…
- Oppure il Parco Barriera…
- Beh, c’è tempo per pensarci…
- Già, adesso abbiamo altri pensieri…
- Chissà quando passerà questa bufera…
- È vero, è già abbastanza se riesci a mantenerti il lavoro…
- Purtroppo non è per tutti così…
- Però, mi sono sempre chiesto una cosa…
dicono che gli stranieri ci servono per l’occupazione… ma non ne abbiamo già abbastanza
noi di disoccupati? Non potremmo far lavorare
i nostri?
- Si, però dicono che certi lavori i nostri non
vogliono più farli…
- Ma qualcuno ha provato a chiederglielo?
- Beh.. non so…
- Io proverei..
- O forse è perché costano meno?
- Dici che non sia per questo che…
- Mah... la questione è piuttosto complicata...
- Comunque mi sembra giusto che ci mettano
una tassa su chi manda i soldi all’estero…
- Anche i calciatori?
- Anche loro, perché no?
- Così dopo scioperano ancora…
- … e noi restiamo senza partite….
- Perché? Possiamo sempre andare a vedere il
Guidizzolo, o il Mantova, no?
- O se no il tamburello…
- Pensa quanti altri sport ci sono, che farebbero salti di gioia di vedere aumentare gli spettatori…
- Che scioperino pure i calciatori, basta che
paghino le tasse!
- Con quello che prendono…!
- Giusto…
- Te salude
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37
38
Gli stranieri ed i
contributi pubblici
In tempo di ristrettezze economiche per i Comuni, può
essere interessante verificare come vengono utilizzate le risorse disponibili.
Una delle voci di spesa più consistenti è senz’altro
quella relativa ai servizi sociali. Non a caso, quando
si accenna a tagliare i trasferimenti dello Stato il pensiero va immediatamente al rischio di dover tagliare
servizi quali l’assistenza a chi si trova in difficoltà o in
condizioni di disagio.
L’area sociale comprende naturalmente una pluralità
di servizi alla persona e di prestazioni assistenziali.
Comprende però anche l’erogazione diretta di una
pluralità di contributi in denaro, assegnati secondo
precise regole, sia dal Comune che dalla Regione,
dall’INPS e dal Piano di Zona.
Altre forme di agevolazione sono le esenzioni
o le riduzioni sulle rette richieste a chi usufruisce di determinati servizi.
Dalla analisi dei dati desunti dalla deliberazione della giunta comunale che approva l’annuale elenco dei contributi erogati dal Comune
nel 2010, si possono ricavare alcune considerazioni, in particolare riguardo alla incidenza
che hanno gli stranieri nell’accesso a queste
risorse.
Va ricordato che la popolazione straniera a
fine 2010 era pari al 17 % del totale, mentre
raggiungono quasi il 50% sia delle somme percepite che dei soggetti beneficiari.
Da notare, però, che per alcuni servizi relativi
alla famiglia o ai bambini l’incidenza è elevata,
mentre per i servizi agli anziani la loro partecipazione è quasi nulla.
Peraltro è risaputo che la popolazione straniera è una popolazione giovane, che fa figli.
Basta vedere qual’è la composizione della popolazione scolastica: tra i residenti in età da
scuola materna gli stranieri sono il 34%, alle
elementari il 23% ed alle medie il 25%.
Gli stessi contributi per lo scuolabus e per la
mensa scolastica riguardano gli stranieri per
il 70%, mentre per l’accesso all’asilo nido solo
per il 10%.
Ma vi sono anche altre considerazioni da fare: gli
stranieri sono sempre ben informati sulle possibilità
di ottenere contributi e non hanno alcuna reticenza a
presentare domanda. Ciò che non sempre avviene per
gli italiani, tra i quali sopravvive ancora qualche reticenza, quasi una sorta di pudore, a chiedere l’aiuto
pubblico. Inoltre, spesso i contributi economici sono
assegnati in base anche al reddito e i redditi dichiarati
dagli stranieri sono generalmente bassi.
Peraltro controlli vengono fatti ed in alcuni casi si è
arrivati a chiedere la restituzione dei contributi stessi.
Quali le prospettive? Perdurando i tempi di vacche
magre, le risorse da destinare a questo scopo saranno sempre meno, quindi si impongono regole precise
e controlli serrati.
tipo di contributo
importo contributi erogati nel 2010
ENTE finanziatore
totale
incidenza
percentuale dei
contributi a
stranieri
di cui a stranieri
n. soggetti beneficiari
di cui
stranieri
totale
Quota spettante contributi
per l'affitto 2009 liquidati nel Comune
2010
€
7.293,81
€
4.147,16
56,9%
48
27
Quota spettante contributi
REGIONE
per l'affitto 2009 liquidati nel
LOMBARDIA
2010
€
48.753,57
€
28.143,99
57,7%
54
30
€
18.200,00
€
1.300,00
7,1%
14
1
€
19.269,33
€
17.723,27
92,0%
13
12
€
6.749,08
€
1.687,27
25,0%
4
1
€
6.533,44
€
3.000,00
45,9%
3
1
€
10.776,00
€
0,0%
16
0
€
13.500,00
€
7.620,00
56,4%
19
12
€
10.500,00
€
1.800,00
17,1%
10
2
€
2.850,00
€
400,00
14,0%
5
1
€
1.047,00
€
-
0,0%
13
0
€
1.765,76
€
-
0,0%
2
0
€
2.176,80
€
65,2%
9
6
Buono famiglia
ASL
Assegno di maternità
INPS
Nucleo familiare numeroso INPS
Buono genitoriale 2009
Piano di Zona
Buono anziani
Piano di Zona
Buono emergenza crisi
Piano di Zona
Borse lavoro
Piano di Zona
Borse lavoro
Comune
Contributo comunale tassa Comune
rifiuti disabili e tre gemelli
Ricoveri sollievo
Comune
Contributo assistenza
emergenze
Comune
Dote scuola anno scolastico REGIONE
2010/2011
LOMBARDIA
TOTALI
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Altri contributi
Ente erogatore
-
1.419,60
€
33.860,00
€
18.360,00
54,2%
102
54
€
183.274,79
€
85.601,29
46,7%
312
147
numero soggetti
beneficiari di sconti
e/o esenzioni
di cui stranieri
Mensa e trasporti scolastici Comune
30
21
Asilo Nido
Comune
20
2
strenna natalizia
Comune
22
11
47,11538
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39
Notizie
dall’Amministrazione
A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO
SERATA AMBIENTE IN TEATRO.
Annunciata con largo anticipo, si è tenuta in teatro la
serata dedicata all’ambiente, curata dall’amministrazione comunale di Guidizzolo.
Discreta l’affluenza di pubblico, ma non certo il tutto
esaurito che ci si poteva aspettare, sia per l’importanza e l’attualità degli argomenti affrontati, sia per le vivaci polemiche delle scorse settimane sulla questione
rifiuti. Si può allora pensare che i guidizzolesi abbiano
invece ben compreso come stanno realmente le cose
e che certe polemiche siano solo strumentali?
Ma veniamo ai temi della serata, divisa, per così dire,
in due parti, una dedicata alla raccolta differenziata a
Guidizzolo e l’altra alle energie alternative rinnovabili.
Dopo l’introduzione del sindaco Sergio Desiderati ed
un breve intervento dell’assessore Valbusa, l’intervento del direttore commerciale di MantovaAmbiente,
dr. Massimo Zanichelli, ha contribuito a dettagliare le
modalità di raccolta dei rifiuti che verranno introdotte,
con il “porta a porta” anche a Guidizzolo a partire dalla metà dell’anno prossimo.
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Ogni famiglia ed ogni azienda verrà dotata di appositi
contenitori per l’umido, il vetro ed il rifiuto indifferenziato. Per quest’ultimo, il contenitore sarà dotato di un
microchip, attraverso il quale si potrà sapere quanti
svuotamenti verranno eseguiti per ciascun utente. Si
pagherà in base al numero degli svuotamenti del solo
indifferenziato. Cioè, più rifiuti si separano, meno si
paga.
Per la raccolta della plastica rimarranno in uso i sacchetti gialli, mentre per la carta continueremo ad usare la cassetta in plastica già in uso.
Costerà di più questo tipo di raccolta? Sembra proprio di no, dal momento che se aumenta la quantità
di raccolta differenziata (si punta all’80%), diminuisce
la quantità che si porta in discarica e quindi diminuiscono i relativi costi. Inizialmente, però, bisognerà
ammortizzare i costi dei nuovi contenitori distribuiti,
nel giro di qualche anno.
Allora perché non cominciare subito, invece di aspettare l’anno prossimo?
Innanzitutto, MantovaAmbiente ha parecchi comuni
in lista d’attesa, già programmati, e poi la raccolta
porta a porta, specie per le aziende, va organizzata,
non si può improvvisare.
Nel frattempo, per contenere i costi, sono state introdotte le modifiche al sistema di raccolta ormai già ben
note.
Se in Italia un Comune su quattro ormai ha adottato
il sistema porta a porta, nella nostra Provincia la percentuale è ben superiore.
Il Dr. Zanichelli ha poi passato in rassegna le categorie di prodotti da riciclare, compresa la destinazione
di riutilizzo.
Concludendo, lo stesso ha voluto suggerire alcuni piccoli gesti per ridurre i rifiuti, acquistando consapevolmente.
Nella seconda parte della serata, introdotta dal vicesindaco ing. Pietro Gialdini, è stata affrontata la questione relativa agli impianti di produzione di energia
da fonti rinnovabili, specialmente quelli che prevedono l’utilizzo di reflui zootecnici e scarti dell’agricoltu-
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ra, mediante la produzione di biogas. L’argomento, si
sa, è assurto alla ribalta della cronaca per la vicenda
dell’impianto di Selvole di Castel Goffredo, ma evidentemente è di interesse generale.
L’ing. Fiorenzo Songini, dirigente Arpa, ha presentato
un esempio virtuoso realizzato a Tirano, dove è stato
creato un impianto che utilizza i prodotti derivati dalla
coltura del bosco per la produzione termica ed elettrica. La d.ssa Renata Lodi ha riportato poi la questione
alle nostre latitudini, dove la realtà è un po’ diversa
e si basa, appunto, su prodotti derivanti dall’agricoltura. E’ necessario, secondo la stessa, che i Comuni
si preoccupino di disciplinare l’insediamento di questi impianti, prevedendo nei loro Piani di Gestione del
Territorio delle distanze minime tra gli impianti e le
residenze.
Proposta condivisa anche dal dr. Massimo Arvati, direttore del dipartimento medico dell’ASL, che ha evidenziato come questi impianti producano comunque
delle emissioni, nella combustione, se pur in quantità
ridotta. Mancano ad oggi dati sugli effetti di queste
immissioni in atmosfera, dal momento che questi impianti sono piuttosto recenti.
Anche l’assessore provinciale all’ecologia, Dott. Alberto Grandi, nel suo intervento ha ribadito come sia
necessaria una programmazione di questi impianti ,
con la consapevolezza che non sarà facile e, proprio
per questo, la Provincia intende coinvolgere sia i Co-
muni che la Regione.
In chiusura gli interventi del pubblico, con una delegazione di cittadini di Castel Goffredo che ha approfittato della serata per sottoporre nuovamente, specie
ad Asl, Arpa e Provincia, tutte le loro perplessità su
questi impianti, specie quello di Selvole.
Serate di questo tipo, a detta del sindaco, saranno ripetute per affrontare argomenti che interessino tutta
la comunità.
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41
EVENTI ORGANIZZATI
DA BIBLIOTECA E TEATRO
NEI MESI DI OTTOBRE E NOVEMBRE 2011
SABATO 22 OTTOBRE, ORE 21, IN TEATRO – “CONCERTO CORI ALPINI”
n collaborazione con il Gruppo Alpini Guidizzolo
(Ingresso libero)
SABATO 29 OTTOBRE, ORE 20.45, IN TEATRO – “LOTTA E CONTEMPLAZIONE.
Il racconto di un uomo sul cammino di liberazione. A 25 anni dal martirio di Don Maurizio Maraglio
In collaborazione con la Parrocchia di Guidizzolo
(Ingresso libero)
MARTEDI’ 15 NOVEMBRE, ORE 21, IN BIBLIOTECA – INCONTRO DEL GRUPPO DI LETTURA
con i Consigli di Lettura del Lettoreambulante di Simonetta Bitasi
(Ingresso libero)
SABATO 3 DICEMBRE, ORE 21, IN TEATRO – “GUIDIZZOLO IN-CANTA”, 6° edizione.
In collaborazione con la Pro Loco di Guidizzolo
MERCOLEDI’ 5 – 12 – 19 - 26 OTTOBRE, ALLE ORE 21, IN BIBLIOTECA,
“CORSO BASE DI FOTOGRAFIA”
A CURA DI ALFREDO ZANETTI,
DELEGATO PROVINCIALE FIAF.
PER INFO RIVOLGERSI ALLA BIBLIOTECA COMUNALE NEGLI ORARI DI APERTURA
O AI SEGUENTI CONTATTI: TEL. 0376/840435 – CELL. 335/1211999
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MERCOLEDI’ 9 – 16 – 23 – 30 NOVEMBRE, ALLE ORE 21, IN BIBLIOTECA,
“LEZIONI DI FILOSOFIA PER DILETTANTI”,
A CURA DEL PROF. LUCA CREMONESI.
PER INFO RIVOLGERSI ALLA BIBLIOTECA COMUNALE NEGLI ORARI DI APERTURA
O AI SEGUENTI CONTATTI: TEL. 0376/840435 – CELL. 335/1211999
E-MAIL: [email protected]
DA MARTEDI’ 13 SETTEMBRE 2011
LO SPORTELLO INFORMAGIOVANI
SARA’ APERTO AL PUBBLICO
IL MARTEDI’ POMERIGGIO DALLE 15 ALLE 18.
DA LUNEDI’ 12 SETTEMBRE 2011 LA BIBLIOTECA TORNERA’ AD OSSERVARE
L’ORARIO DI APERTURA INVERNALE:
Lun. 9 – 12 / 14,30 – 18,30
- Mar. 14,30 – 18,30
- Mer. 9 – 12
- Gio. 14,30 – 18,30
42
- Ven. 9 – 12
Vuoi adottare un cane?
Vuoi regalare o regalarti un cane?
Perché non pensare di adottare un cane abbandonato?
I Comuni sono tenuti, per legge, ad occuparsi della cattura e custodia dei cani randagi, dispersi o
abbandonati.
Il Comune di Guidizzolo provvede con apposita convenzione con la “Pensione e ricovero cani”
di Turati Carlo, struttura che offre le migliori condizioni e tutte le garanzie a norma di legge sul
benessere animale.
Ma quanti sono i cani che vengono recuperati? E quanto costano?
Dall’inizio del 2011 sono stati recuperati 11 cani di cui 5 sono stati restituiti ai proprietari. Gli affidi,
sempre nel 2011, sono stati sinora 12. Rimangono in custodia dieci cani.
Il costo medio del servizio, per il Comune, è di circa 6.000 euro.
Chi volesse adottare un cane può rivolgersi direttamente al canile
telefono 0376 819716 - 338 3750502
ERRATA CORRIGE
Nel numero scorso de “la Notizia” nella pagina “Vuoi mandare una mail?” vi è un errore,
cui poniamo rimedio. Questi gli indirizzi esatti:
SCRIVI A:
TI RISPONDE:
[email protected]
Maria Bruna Cauzzi
[email protected]
Nicola Torazzi
43
GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO
“COLLI MORENICI”
Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti
L’utilizzo alimentare
dei funghi
parte terza
SOTT’OLIO - SOTT’ACETO
Un’altro metodo di conservazione è quello di porre i
funghi sott’aceto o sott’olio. Queste due modalità di
conservazione sono fonte di elevato rischio igienicosanitario per la salute pubblica; specialmente le preparazioni sott’olio, in quanto questo liquido di governo
può costituire un favorevole terreno di coltura per diverse tossine, qualora non siano osservate particolari
avvertenze e una scrupolosa igiene e pulizia. I contenitori dovranno essere in vetro con superfici interne
perfettamente lisce, per agevolare la pulizia. Dovranno essere accuratamente lavati prima del loro impiego, meglio se sterilizzati con prolungata bollitura. Se il
metodo della bollitura dei vasetti può essere tollerato
per preparati destinati all’autoconsumo, per i prodotti
destinati alla vendita al dettaglio occorre prevedere
forme di sicurezza maggiori, con il ricorso ad esempio
ad apposite autoclavi. Il secondo punto critico subentra nel momento in cui i funghi, dopo essere stati cotti,
vengono posti a raffreddare e ad asciugare all’aria.
Occorre verificare scrupolosamente che i supporti o
le superfici su cui si appoggiano i funghi: canovacci,
lavelli, taglieri, ecc. siano in un ottimo stato di pulizia.
È meglio evitare l’uso di supporti in legno o di cartone.
Il primo perchè spesso presenta superfici solcate da
tagli o incisioni anche piccolissime, che comunque
trattengono lo sporco anche dopo pulizie a fondo, il
secondo perchè ovviamente non consente alcuna forma di pulizia e lavaggio. Superfici poco pulite dei piani
di appoggio ed anche del locale di lavorazione, ovvero anche una cottura insufficiente dei funghi, spesso
sono causa della formazione di lieviti o di colonie batteriche in grado di provocare fermentazioni ed alte-
razioni della “conserva” non visibili ad occhio nudo
ma dannose a seguito di ingestione con il prodotto. Un
terzo punto critico si verifica quando i funghi vengono
immessi nel liquido di conservazione, per la possibile
formazione di bolle d’aria, che innescherebbero processi di fermentazione. Per evitare al minimo questo
rischio, nel contenitore dovrà prima essere versato
il liquido di governo e poi potranno essere aggiunti i
funghi, facendo comunque sempre attenzione a non
creare ancora possibili bolle d’aria. Infine, come per
tutti gli alimenti conservati, occorre prestare attenzione alle condizioni di salubrità dei luoghi o locali di
deposito delle confezioni, che devono essere abbastanza freschi, e privi
di umidità.
La perfetta
pulizia dei
funghi e dei
contenitori,
del locale
e dei piani
di appoggio
o di lavoro,
le alte temperature
impiegate,
creano un
ambiente
ostile per
le spore del
Clostridium
botulinum,
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che sono presenti ed abbondanti in natura e che possono trovare specialmente nella conserva in olio un
fertile terreno di sviluppo, causando avvelenamenti
spesso mortali. Ogni anno sono diverse le segnalazioni che pervengono all’Ufficio di Igiene relative a preparati alimentari sospetti di alterazione da botulino,
tra i quali spesso figurano i funghi conservati.
IL CLOSTRIDIUM BOTULINUM
Il Clostridium botulinum è un batterio che ha sede
naturale nel terreno, nelle acque lacustri e stagnanti. Questo batterio può formare negli alimenti di origine animale o vegetale una esotossina che provoca
il botulismo. Il processo è favorito dalla mancanza di
ossigeno e da temperature superiori a 30°, ma può verificarsi anche in condizioni ambientali non ottimali. Il
punto di partenza sono le spore che possono giungere
negli alimenti con la polvere o con utensili e attrezzature sporche. Le spore germinano in alimenti adatti ed
in condizioni anaerobiche, e producono le tossine. I
caratteri organolettici degli alimenti non si alterano in
modo evidente; spesso però può accadere un tipico
rigonfiamento delle scatole, provocato dalla formazione di gas. I funghi “ in conserva” nelle preparazioni
famigliari e non solo (specialmente quelli conservati
sott’olio) sono un alimento a rischio, per i seguenti
fattori:
•
L’habitat di crescita dei funghi, il terreno, è
sede abituale del batterio.
•
Vengono conservati in ambiente con pH non
fortemente acido.
•
Le confezioni di preparato non necessitano di
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essere conservate prima dell’impiego in frigorifero e
possono essere anche dimenticate a lungo in luoghi
caldi dell’abitazione.
•
I funghi così preparati vengono consumati
come sono, senza essere cotti.
Occorre procedere pertanto con le dovute cautele
nella preparazione di queste conserve, usando le seguenti avvertenze:
•
Ripulire accuratamente i funghi dal terriccio,
con l’impiego di abbondante acqua corrente potabile
•
Precuocere i funghi con una bollitura di almeno 10-15 minuti, a seconda della consistenza delle
varie specie, in una miscela di acqua e aceto.
•
Lavorare in ambienti puliti, poco polverosi e
con attrezzatura ben lavata.
•
Utilizzare la bollitura per sterilizzare i vasetti
prima dell’uso e impiegare coperchi nuovi per la chiusura dei preparati, che assicurano una perfetta chiusura ermetica dei contenitori.
•
Conservare il prodotto finito in luoghi freschi,
ma non umidi.
•
Etichettare il prodotto finito riportando l’indicazione del contenuto e la data di preparazione in
modo che nell’ipotesi di dimenticarci troppo a lungo
una confezione nella dispensa, la data di preparazione sarà saggia consigliera circa l’uso appropriato che
se ne dovrà fare ( conservare i vasetti per oltre 6 mesi
è già tanto... ).
•
Mantenere i vasetti che si è iniziato ad utilizzare in frigorifero, sempre chiusi con il loro coperchio.
Giorgio Arienti
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745
Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo
Esperienza musicale estiva per un
gruppo di ragazzini in Val di Sole
Se chiedete ad uno o a tutti i partecipanti al “5°
Campus musicale” otterrete una sola riposta:
‘Bellissimo!’ Una eccezionale esperienza musicale il campus 2011, organizzato dal Circolo
Musicale Diapason di Guidizzolo, un’ottima
occasione per imparare divertendosi e fare
nuove conoscenze nella splendida cornice della Val di Sole a Dimaro (TN). Una quarantina i
ragazzi, chi alla prima esperienza del genere
e chi invece già forte di precedenti partecipazioni. Immersi nel verde della Val di Sole ed a
diretto contatto con la natura, hanno occupato
parte delle loro giornate con la musica, esercitandosi sullo strumento insieme ad altri musicisti e preparando alcuni brani eseguiti poi
durante l’ultima giornata, prima di far ritorno a
casa. Sei giorni intensi trascorsi con la musica
ma anche con il gioco e la voglia, sempre forte
soprattutto nei ragazzi, di fare nuove amicizie
o di consolidarne altre. Il confermato successo di questa splendida iniziativa va all’organizzazione del Campus ed agli animatori: Nicola
Ferraresi, Marco Gottardi, Nicola Montagnoli,
Vittoria Caiola, Nicola Gandellini, Giada Porrini, Maria Luigia Maffei, Mattia Fabbri, Andrea
Negri, Ravenoldi ed al gran chef della cucina
Antonella Castellini.
Non solo musica:
calcio “spettacolo” di fine estate
In una calda serata di questa lunga estate i
bandisti più avvezzi a dar calci (al pallone),
indifferentemente maschi o femmine, si son
dati appuntamento presso il centro sportivo
comunale. All’ordine del giorno la disputa del
“1° Trofeo del Corpo Bandistico Guidizzolo”,
46
incontro di calcio per l’assegnazione del titolo di “musicisti calciatori”. L’incontro, al limite
dello sfinimento fisico dovuto alla scarsa propensione alla corsa di molti ma soprattutto al
gran caldo, ha avuto un esito per molti versi
inaspettato: pareggio assoluto su tutti i fronti. I
minuti regolamentari della partita (quelli almeno che ci si era prefissi di giocare) non hanno
garantito a nessuna delle due formazioni la vittoria la quale, a termini di “Regolamento interno alla Banda di Guidizzolo” doveva assegnarsi
almeno ai successivi calci di rigore. Anche qui
i giocatori hanno messo dal dischetto tutta la
loro professionalità... ma senza successo. Non
potendo continuare ad oltranza per i motivi che
di seguito si preciseranno, questo “1° Trofeo
del Corpo Bandistico Guidizzolo” non è stato
assegnato. Motivo dell’impossibilità a continuare ad oltranza? Presso la sede della Banda
alcuni volonterosi non giocatori, grazie al prezioso apporto di Arturo Amerini e Aldo Bignotti,
avevano già preparato risotto e spiedo i quali,
ovviamente, non potevano attendere!
I prossimi appuntamenti
L’otto ottobre prossimo a Gazoldo degli Ippoliti,
nell’ambito del “Progetto Exodus”, il Corpo Bandistico eseguirà un concerto con altre 4 bande:
Gazoldo degli Ippoliti, Castiglione delle Stiviere,
Cavriana e Piubega. 5 bande per un’occasione
davvero speciale.
La nostra Banda (la data non è ancora nota in
quanto legata alla disponibilità del Capo dello
Stato) è già stata contattata per esibirsi a Cerese alla presenza di Giorgio Napolitano durante
la visita che il Presidente della Repubblica dovrebbe compiere nei prossimi mesi.
Gentile cliente,
Stà terminando la campagna
“Espressioni di Gusto”.
Potrai raccogliere punti fino al
15 ottobre e richiedere il tuo REGALO
entro il 5 novembre 2011!
Visita i nostri
Punti vendita :
GUIDIZZOLO
GUIDIZZOLO
via Goito, 38/a
p.zza Marconi, 5
dal lunedì al venerdì:
08.00 – 12.30 e 15.30 – 19.30
sabato 08.00 - 19.30
dal lunedì al sabato:
08.00 – 13.00 e 15.30 – 19.30
lunedì pomeriggio chiuso
si ritirano buoni pasto
si ritirano buoni pasto
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PIZZINI
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