GUIDIZZOLO MN ANNO XX N. 117 - DICEMBRE 2014
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GUIDIZZOLO MN ANNO XX N. 117 - DICEMBRE 2014
Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - BS BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN Foto Andrea Dal Prato ANNO XX N. 117 - DICEMBRE 2014 1 DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Laura Leorati Francesca Lugoboni Elodio Perani Sandra Tosi Paolo Zani COLLABORATORI Giorgio Arienti Sante Bardini Annalisa Cappa Michele Galli Luca Ghizzi Daniele Guerra Marta Leali Donatella Lusenti Francesca Pesci Luca Piazza Antonio Quiri Marisa Rodighiero Mariavittoria Spina Giulia Stuani Giovanni Zangobbi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: [email protected] Sito internet: www.lanotiziaguidizzolo.com R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995 Stampa: Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanatura e spedizione postale: Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 38 € 40,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 € 70,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 € 120,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 € 200,00 Pagina intera: mm 277 x 170 € 300,00 sommario 3 Editoriale 4 Tutti i gusti del mondo "Museo del Bijou" 6 Evoluzione della sicurezza urbana 7 Cronaca 14 Una vita così: Elena Gitti 16 Anima e cuore 19 Astri e civiltà 20 Arte e dintorni Letteratura 22 Arte e dintorni Letteratura 23 Arte e dintorni La nostra storia 24 Buon Compleanno 25 Alpini in festa 26 Ricette 28 Verso il futuro con talento e passione 30 Ente filarmonico 31 Pro Loco 33 Gruppo Micologico Naturalistico 34 Notizie dall'Amministrazione 35 Cambia la viabilità di via... 36 Eventi Biblioteca, Teatro e MASeC 37 Breve commento letterario 39 Numeri utili In copertina: Il Monumento agli Alpini, inaugurato il 28 settembre 2014 Foto: Andrea Dal Prato Invitiamo i lettori a proporre, per le rubriche, problemi o situazioni che siano di interesse generale. 2 editoriale Andrea Dal Prato Anno nuovo, speranze nuove? Siamo nel pieno di una profonda crisi, non solo economica, ma etica, morale. Più che di speranza, troppo spesso tra la gente si colgono espressioni di rabbia o di rassegnazione, di sconforto e di sfiducia. E la sfiducia nel futuro si origina in buona parte dalla mancanza di certezze, tanto nei rapporti privati che nella conduzione della cosa pubblica. Il senso della responsabilità e del dovere che sembra un retaggio del passato, la parola data, tranquillamente disattesa, promesse non mantenute, amministratori e politici che più che statisti sembrano dilettanti allo sbaraglio, attenti più alla loro immagine che al futuro delle nuove generazioni, tutto contribuisce ad alimentare il senso di sfiducia. Non sono solo i grandi temi che urtano il sentimento popolare, quali l’Europa o le tasse o l’immigrazione, temi perfino abusati dai media, spesso possono essere le piccole cose che urtano il sentimento popolare. Gli stessi rapporti con la pubblica amministrazione, cioè quelli che genericamente vengono riassunti col termine “burocrazia”, vengono vissuti con angoscia. E talvolta è la stessa amministrazione che non fa nulla per semplificarli, anche quando non solo la legge, ma lo stesso buonsenso glielo imporrebbero. Prendiamo ad esempio la TASI, ovvero la tassa sui servizi comunali indivisibili. Alla gente comune non è molto chiaro il concetto di servizi indivisibili e perché deve pagare, e nemmeno se questa sostituisca o meno l’IMU. Però molti comuni hanno messo a disposizione sul proprio sito internet un servizio di calcolo fai-da-te, di solito disponibile sulla prima pagina del sito. Di solito, ma non per il Comune di Guidizzolo, dove per trovare il “calcolo Tasi” bisogna prima cliccare su “Albo Pretorio” …Che c’entra l’albo pretorio con la Tasi? La sensazione che ne ricava il cittadino è, da una parte, di poca precisione e professionalità, dall’altra di ulteriore fastidio. Lo stesso fastidio che ti danno certi aumenti delle imposte e tariffe, magari piccoli in sé, ma che non fanno altro che incrementare il senso di sfiducia e di rassegnazione. Prendiamo ad esempio l’aumento della marca da bollo per il rilascio del passaporto, che passa da € 40,29 ad € 73,50. É vero che poi non si deve pagare il rinnovo annuale, ma al momento del rilascio la tassa è aumentata dell’82% ! E che dire poi delle tariffe postali o delle sigarette? Sono tanto frequenti che quasi ormai non ci si fa più caso. Certo, si può evitare di andare in ferie all’estero, oppure si può smettere di fumare. Però, il governo non aveva detto che non avrebbe aumentato il carico fiscale? É vero, sono piccoli problemi, ce ne sono di ben più grossi e ben più gravi. Questioni che lasciamo ai media, stampa e televisione, che quotidianamente ci subissano di informazioni e notizie, più spesso alimentando la confusione, poche volte cercando di istillare la speranza. Ecco appunto, la speranza. Si dice anno nuovo, vita nuova. E se sperare è un dovere, un “mondo migliore non è solo una speranza, ma un luogo del possibile”. Natale quindi non può e non deve essere solo un luogo comune, ma il seme di una nuova rinascita. Buon Natale e buon anno nuovo. 3 Tutti i gusti del mondo Al Museo del Bijou di Casalmaggiore, sotto le volte di un prestigioso palazzo settecentesco, brillano monili e oggetti d’ornamento che cavalcano le mode e le usanze di Europa, Africa, Americhe… Visitare le sue sale è come compiere un piccolo giro del mondo in 80 minuti: nelle teche del Museo del Bijou di Casalmaggiore sono infatti esposti bracciali, spille, collane, medaglie che testimoniano culture ed epoche le più disparate, sia storicamente che geograficamente. Proponiamo una carrellata di spunti “geo-politici” di alcuni dei bijoux esposti, ricordando che essi sono stati prodotti dalle fabbriche locali nel secolo scorso con lo scopo di essere venduti, di piacere ai vari mercati, anche internazionali, di accontentare i gusti ed adeguarsi alle mode che imperversavano. Erano oggetti di scarso valore (né oro, né argento, né pietre preziose; al massimo una patinatura d’oro o un bagno galvanico, nonché fior di vetri e strass, plastica e materie affini), ma in grado di accontentare le richieste delle fasce più basse della popolazione: uomini e, soprattutto, donne che, non potendosi permettere gioielli “veri”, riuscivano comunque a rendersi più piacevoli, a valorizzare un vestito o una mise, con la semplice bellezza di un bijou prodotto a Casalmaggiore. Partiamo dalla Francia degli anni Dieci e Venti: sono nume- 4 rosissimi gli oggetti che rincorrono i temi e i soggetti di Art Nouveau, Decò, Liberty, che vengono declinati in deliziose parures, miniati su spille e gemelli, riportati su medaglie e pins. Dall’Inghilterra, invece, emuliamo la moda del gioiello nero da lutto, solitamente in giaietto, involontariamente lanciata dalla regina Vittoria alla morte del consorte Alberto (1861): alcuni di questi bijoux “da vedova” prodotti a Casalmaggiore saranno esposti nel Museo del Gioiello, che in questo mese di dicembre viene inaugurato a Vicenza. Anni Trenta, destinazione Africa settentrionale. I rapporti con Libia, Tunisia, Egitto, isola di Rodi, ad esempio, sono ampiamente testimoniati da collane, bracciali, orecchini di foggia arabeggiante, ma anche ciondoli e portafortuna che recano impresse le più svariate scritte e i simboli di numerose città, tutte raggiunte dai rappresentanti delle fabbriche che riportavano in patria fotografie di edifici o profili di re da riprodurre in medaglie e stampi. Le esportazioni verso le colonie africane sono state determinanti per il successo delle industrie casalasche, che hanno letteralmente invaso i mercati 1 2 del Maghreb di ogni possibile “ninnolo” [foto 1 e 2]. Stessa sorte ebbero i rivenditori dell’America del Sud: anch’essi vennero raggiunti dai “ricordini” o dalle medaglie di produzione cremonese, spesso date 3 in premio agli studenti meritevoli dei vari collegi religiosi o venduti nelle chiese e nei santuari [foto 3]. Rientriamo in Europa: la sobrietà autarchica degli anni Quaranta è facilmente ritrovabile in chatelaine e spille di semplice eleganza, spesso costituite da fiori delicatamente colorati [foto 4 e 5] e semplici intrecci di catene, mentre la ripresa della vita, dell’econo- 7 4 5 mia e della gioia di vivere degli anni Cinquanta comportano la produzione di bijoux più decorati, i cui modelli di ispirazione si chiamano Chanel o Cartier: 6 era la Francia, allora, a dettar norma nel mondo della moda, e la produzione locale sapeva adeguarsi a meraviglia agli stilemi lanciati dai grandi stilisti [foto 6]. Ed occupiamoci infine di tutt’altri gusti, quelli della devozione religiosa: anche in questo settore, il Museo espone un’ampia collezione di medaglistica e oggettistica legata a luoghi, beati, chiese e santuari di ogni luogo e di ogni confessione, dalle placchette per bici e auto raffiguranti santi e pontefici [foto 7] alle miniature per il rito ortodosso, con bellissime decorazioni smaltate a mano.[foto 8] Gusti, tempi, luoghi, credo reli- 8 giosi: di tutto e di più… al Museo del Bijou! Letizia Frigerio Conservatore del Museo www.museodelbijou.it 1 - bracciale con impresse la Mano di Fatima ed il cervo, simbolo di Rodi 2 - spilla con scritta araba 3 - medaglietta devozionale brasiliana Madonna Aparecida 4 - spilla a forma di cappellino 5 - spilla a forma di cestino con fiori 6 - spilla con broche Swarovski 7 - placchetta con l’effigie di San Luigi Gonzaga 8 - medaglietta ortodossa raffigurante Maria e Gesù Bambino 5 Evoluzione della sicurezza urbana Mercoledì 29 ottobre l’AUSER “La Mimosa” ha proposto il suo primo incontro culturale dal titolo “Evoluzione della sicurezza urbana”. Il convegno sviluppato dal Comandante della Polizia Locale Dott. Federico Bonfioli è stato presentato dal Presidente dell’AUSER che ha, inoltre, annunciato i temi dei prossimi due seminari: 1) Le diverse facce della violenza: dall'infanzia all' età adulta 2) Pari opportunità nell'alto mantovano: un percorso di evoluzione sociale. Il Sindaco, nel suo saluto, si è detto grato quando a Guidizzolo si svolge “un’iniziativa volta a diffondere la cultura dello stare insieme con argomenti e proposte di grande importanza ed attualità”. Riportiamo sinteticamente i punti significati dell’intervento del Comandante Bonfioli. Per cercare di evitare i - Se ci si assenta per qualche non conoscete vi bussa alla giorno chiedere ad un vicino o porta non permettetegli di enfurti in abitazione - Quando si esce di casa lasciare sempre in una o più stanze la luce accesa. ad un famigliare di prelevare la posta dalla cassetta delle lettere. - Quando si fanno lavori di ristrutturazione, prediligere il montaggio sulle finestre e porte di inferriate e infissi robusti. - Quando qualche persona che trare e comunque di vedere all’interno della vostra abitazione. - Dite ai vostri figli o nipoti di non divulgare sui social network tipo “facebook” i vostri spostamenti per le vacanze. Consigli generali contro - Non tenere troppo denaro con te o in casa. le truffe - Non fidarti degli sconosciuti. - Non dare troppe informazioni su di te o la tua famiglia agli estranei. - Rifiuta proposte che non ti sembrano chiare. - Non firmare nessun documento. Quando cammini per strada - Non fermarti con sconosciuti. - Mantieni le distanze da chi chiede l’elemosina. - Se puoi, non andare da solo in banca o in posta quando devi prelevare dei soldi. - Non dare mai denaro agli sconosciuti. - Non cambiare denaro ad uno sconosciuto. - Non accettare un pagamento con assegno bancario da persone sconosciute. - Tieni sempre in tasca qualche moneta di poco valore. - Non togliere il portafoglio dalla borsa o dalla tasca mentre sei in strada. - Non tenere il denaro in tasche esterne della borsa. AZIENDA AGRICOLA Produzione e vendita vini doc spumanti e tipici di GIANFRANCO BERTAGNA 6 Bande di Cavriana MN Tel. e Fax. 0376 82211 - Cell. 328 9273900 www.cantinabertagna.it - [email protected] “I FIORI DI CASALI” si rinnova Nuova sede per il negozio di fioreria della famiglia Casali. L’ubicazione è sempre quella nel complesso “La Piazzetta” in via H.Dunant a Guidizzolo, ed i nuovi locali sono contigui a quelli occupati in precedenza. Invariato invece il servizio offerto, ben noto alla affezionata clientela, che sa di poter contare sulla abituale cortesia e competenza e sul vasto assortimento di fiori recisi, piante da appartamento, bonsai e confezioni regalo per ogni ricorrenza. “I Fiori di Casali” propone anche addobbi floreali per cerimonie, la consegna a domicilio ed il servizio Interflora, per coprire ogni desiderio anche dei clienti più esigenti. Per i bonsai e le orchidee, inoltre, è disponibile un servizio di ricovero, assistenza e cura per le piante… in difficoltà. Per ogni occasione, a cominciare dal prossimo Natale, ma anche per un semplice pensiero, i Casali offrono quanto di meglio si possa trovare. Per le circostanze meno liete, poi, è sempre disponibile il servizio di Onoranze Funebri, che continua ad essere svolto in collaborazione con altre imprese funebri del territorio, garantendo in questo modo un servizio completo e qualificato, attento ad assistere ed assecondare i familiari nel difficile momento della perdita di un loro caro. Bocce tricolori Le bocce per molti sono un gioco, un passatempo, ma per tanti altri sono uno sport, con le sue brave categorie ed i rispettivi campionati. Dopo anni di digiuno, le bocce mantovane tornano protagoniste ai campionati italiani, tenutisi sulle corsie di gioco del Comitato di Brescia. La coppia costituita dal guidizzolese Virginio Garini e da Alessandro Toso è salita sul gradino più alto del podio, classificandosi al primo posto nella categoria C. La coppia della Voltese, pur chiamata all’ultimo momento, ha conquistato il titolo italiano battendo in finale per 13-2 la coppia C. Conti e D. Conti della Jesina (AN), sbaragliando così le 63 coppie iscritte. Dopo i vari successi ottenuti, questa nuova affermazione della coppia Toso – Garini è motivo d’orgoglio e di soddisfazione prima per loro, e poi per noi concittadini e per tutto il movimento bocciofilo mantovano. 7 I tesori di San Lorenzo L’Oratorio guidizzolese di San Lorenzo, il suo recupero e restauro; i tesori, gli affreschi che esso racchiude sono stati oggetto di un’attenta ed interessante serata curata da Cesarino Monici che a quel restauro provvide: ‘Recupero non facile, ha detto, per il quale sono state poste in atto precise e complesse scelte, anche sofferte, ma sempre avallate dall'approvazione e dal collaudato finale degli Organi Istituzionali, preposti a tali funzioni; ma soprattutto, sostenuto dal consenso di tanti cultori e semplici fedeli che qui hanno ritrovato ciò che paventavano perduto’. Monici ha introdotto un ampio e dettagliato excursus sul concetto di arte e di restauro. ‘Non potendo e non volendo, perdere di vista l'obbiettivo del tema di questa sera, che possiamo sintetizzare nella definizione delle funzioni e limiti del restauro, e quindi 8 identificare cosa c'è da salvare, appare utile definire qui, quali sono le strutture e le valenze di un messaggio d'arte… Strutturalmente, l'opera d'arte, è costituita dal contenuto della tematica focalizzata dell'autore, dai canali comunicativi individuati: (immagini, suoni, parole ecc... ecc...), dalle forme significanti a rappresentarne gli intendimenti, dalla loro traduzione in messaggi materialmente strutturati, sensorialmente veicolabili, e sensitivamente recepibili… Di queste strutturazioni, per il restauratore, in particolare, è fondamentale conoscere e riconoscere tutte le risorse tecniche e le metodiche di realizzazione utilizzate, per saperne ricondurre a giuste valenze, le patologie perpetrate nel tempo’. Quindi San Lorenzo, la sua storia, le sue opere per le quali: ‘Rilevante è l'appartenenza a questo complesso, a testimoniare la sua storia, l'evolversi della vita in esso ed intorno ad esso trascorsa in tanti secoli... fino a noi...’ Da qui Monici ha presentato poi, mostrando i diversi passaggi, l’opera di restauro di qualcuna delle immagini votive affrescate sulle pareti dell’Oratorio. Confermando infine la propria disponibilità ad entrare nel dettaglio dei lavori di restauro di tutte e ognuna delle opere recuperate nel momento in cui alcune persone ne presentino la curiosità e intendano approfondire. I santini dedicata a Santa Teresa 'Thérèse Martin e la Vergine Maria'. Con questo titolo il Gruppo Volontari Guidizzolo, il Gruppo Alpini, il Centro Auser 'La mimosa', con Amministrazione Comunale e Pro Loco e l'A.I.C.I.S., Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre, hanno allestito un'interessantissima mostra di Santini dedicata a Santa Teresa del Bambin Gesù. Ad ospitare la riuscita rassegna il Salone 'don Giulio' dell'oratorio parrocchiale. Molto interessante il momento inaugurale presentato da Claudia Morselli la quale, dopo i saluti, ha introdotto gli ospiti: padre Rino Bolzon, priore del convento dei Carmelitani Scalzi di Mantova, la professoressa Francesca Campogalliani e l'ing. Sergio Leali studioso conosciuto in Italia e all'estero nel campo filatelico che si è complimentato con gli organizzatori "per la ricchezza delle notizie e delle immaginette e la pregevole quanto accattivante disposizione" Dopo i ringraziamenti a quest'ultimo per la preziosissima collaborazione, la parola a padre Bolzon che ha tracciato i lineamenti della giovane Thérèse nata e cresciuta in una famiglia di grande santità (entrambi i genitori sono beati). Lei è giovanissima monaca carmelitana nel monastero di Lisieux. Particolarissima la sua devozione nei riguardi della Vergine, così come la sua forte fede. Morirà a 24 anni il 30 settembre 1897 e verrà canonizzata il 17 maggio 1925; nel 1997 è dichiarata Dottore della Chiesa. Da Francesca Campogalliani l'interessantissima presentazione di alcuni Santini cari a Santa Teresa e che ne hanno ulteriormente presentato 9 la santità. Anna Cortelazzi con grande passione ha letto ampi stralci del poemetto 'Perché t'amo Maria'. Molto ben allestita la mostra, diverse le sezioni a percorrere i momenti della vita di Santa Teresa con alcune immaginette particolarmente preziose. In chiusura la consegna di un ricordo ad alcuni artisti guidizzolesi che per l'occasione hanno realizzato originali Santini, anch'essi in mostra. Il primo del compianto professor Alessandro Dal Prato; quindi Michele Azzini, Franco Bassignani, Mariangela Cappa, Angela Damiani, Serafina Ghisolfi, Alessandra Maffezzoni, Pierluigi Signori e Paola Sonia Tagliani. fiorire la piattaforma dell'Oratorio parrocchiale di elaborati coloratissimi. La festosa chiusura con la distribuzione di una pergamena-ricordo a tutti gli iscritti. E di un riconoscimento ai primi tre classificati in entrambe le corsie previste, decretato dalla giuria composta dalla maestra madonnara Cappa,la giovane artista Paola Sonia Tagliani, i presidenti di Pro loco Silvio Tarchini e del Gruppo Alpini Angiolino Pozzi, il consigliere comunale Renato Pasini. Ma ecco le classifiche. Scuole materne: Andrea Bertoni (1°), Pietro Alessio (2°), Alessia Prestini (3°); elementarimedie: Micaela Torazzi (1°), Pietro Maffezzoni (2°), Beatrice Omodei (3°). Mini Madonnari in gara Gastronomia della quaglia 2014 Favorita dal bel tempo e dalla felice location, davvero riuscita la 1^ edizione del "Mini Concorso Piccoli Madonnari, Premio S. Teresa", aperto a bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni. Una simpatica novità, nell'ambito della Mostra di santini "Thérése Martin e la Vergine Maria", che sembra proprio destinata a radicarsi sul territorio; in capo ai sodalizi G.V.G., Gruppo Alpini, Centro Auser La Mimosa, con il patrocinio di Comune, Pro loco, A.I.C.I.S., e l'importante appassionata regia della maestra madonnara Mariangela Cappa. Attorniati da genitori e spettatori, dalle 15 alle 17, i "Piccoli Madonnari", piegati sui riquadri loro assegnati ed impegnati con entusiasmo nella coinvolgente tecnica del gessetto, hanno fatto Anche questo ottobre, come da oltre quarant’anni, l’AVIS guidizzolese si è prodigata per mantenere ben viva la tradizione della sagra autunnale (nella foto, di repertorio, il gruppo degli addetti alla cucina). Più di duemila quaglie sono state preparate e farcite dalle abili mani dei nostri volontari, accompagnate da buonissima polenta fresca e succulenti “grasei”, allietando le tavole di molti compaesani, oltre a quelle di affezionati dei paesi limitrofi. Grazie a tutte le persone che hanno partecipato alla buona riuscita dell’evento, a chi ha risposto al nostro invito, a chi per la prima volta ha degustato le nostre prelibatezze… vi aspettiamo numerosi anche il prossimo anno! servizi ecologici . spurghi civili ed industriali www.milanisrl.com 10 milani s.r.l. 46040 guidizzolo . mn . via marchionale 18 cell. 335 7587441 . tel. 0376 849544 1ª rassegna canti corali A conclusione della bella giornata che ha visto gli alpini in prima fila con l’inaugurazione del loro monumento, nel pomeriggio presso il MASEC si è svolta la 1ª rassegna di canti corali. Tre cori si sono avvicendati presentando una parte del loro repertorio. Il Coro voci del Mincio, diretto dal maestro Mario Rebecchi, ha intonato canti popolari che parlano del lavoro, l’azzurro delle acque, della natura, della tradizione e degli alpini. Il Coro Polifonico dei Colli Morenici, diretto dalla maestra Valentina Bellemo, ha presentato un repertorio eclettico e variegato, passando dall’opera alle composizioni da camera, dal gospel alla musica leggera. Ha concluso questa bella manifestazione il coro “I cantori del Caldone” di Cerlongo con bei canti popolari sia italiani che stranieri, d’autore e canti folcloristici. Soprattutto l’ultimo canto folcloristico sardo con la maestra di origini lituane Nerile Januskaite, in qualità di soprano leggero, e circondata dai propri cantori, ha entusiasmato i presenti che hanno applaudito con una “standing ovation”. Pubblico delle grandi occasioni ha riempito il MASEC con soddisfazione e con la speranza di altre e future edizioni. Masec ha fatto il pieno di gente con “Balliamo tutti insieme” con il dj M. Ranzani e lo Sporting Dance. Domenica poi, dal mattino fino a sera, la via principale del paese è stata invasa dalle bancarelle degli hobbisti, dalle “SMART”, e da tantissime persone. Il "Gruppo micologico naturalistico colli Morenici” ha esposto una vasta serie di funghi che hanno attirato l’attenzione di moltissimi affezionati. Alle ore 11, puntuale come un orologio svizzero, la Pro Loco, organizzatrice della manifestazione ha offerto l’aperitivo a tutti. Expo colori e sapori sotto la torre La cronaca di un evento dovrebbe essere imparziale ma questa volta non è possibile. La 4ª edizione di “Expo colori e sapori sotto la torre” (la sagra di ottobre per molti) quest’anno ha avuto un successo strepitoso. Tre giorni di un autunno appena iniziato, “ancora tiepido, con gocce di gialli, rossi, marrone che stanno schizzando di vari colori le foglie delle piante. Con la natura che sta cambiando d’abito e si sta facendo smagliante di colori festosi”, finalmente Guidizzolo è tornato modernamente all’antico. Le giostre sul piazzale hanno avuto un’invasione di ragazzi, bambini, adulti come non si ricorda da tempo. Il tutto è iniziato il sabato con la coinvolgente mostra dei santini su Santa Teresa del Bambin Gesù che ha visto una bella affluenza di pubblico. Di sera il Aperitivo composto da circa cinquecento panini, centocinquanta pizzette e altrettante focaccine, il tutto innaffiato da un fresco prosecco, e bibite varie. Nel pomeriggio, mentre molti ragazzi, presso l’oratorio, si facevano condurre per mano dalla maestra madonnara Mariangela Cappa nel mondo pittorico ed espressivo dei gessetti, in centro Valentine Moore, ha offerto ai presenti una bella esibizione di “Pole Dance”. Alla sera, sempre al Masec, vi è stata l’esibizione della 11 scuola di ballo di Guidizzolo diretta da Francesca Ponti. Per il “Sagrino” le giostre sono state prese di nuovo d’assalto dai ragazzi mentre la 4ª expo colori e sapori sotto la torre chiudeva in bellezza, sempre al Masec, con una serata danzante. Una bella prova grazie al pubblico che è accorso con entusiasmo e voglia di fare festa. Successo della sagra di S. Giorgio Grande soddisfazione per l’andamento della recente edizione della Sagra della Madonna del Rosario e l’ottima riuscita dello spiedo benefico, organizzata Domenica 12 Ottobre presso i locali parrocchiali di Birbesi di Guidizzolo, a cura del Circolo Anspi “S. Giorgio Martire”. I protagonisti di questo evento sono stati i numerosi volontari del Circolo che, animati da passione e spirito di servizio, si sono adoperati per cucinare (facendo anche i turni durante la nottata di sabato) e servire il famoso “Spiedo alla Birbesana” per oltre 270 persone, con modalità “take away” . Visto il successo riscosso si fa strada l’ipotesi del riconoscimento De.Co. per tale pietanza, ma il Presidente del Circolo - Matteo Robba - per ora non conferma né smentisce. La sagra è poi proseguita il pomeriggio, con la Messa della Madonna del Rosario, folkloristica cerimonia religiosa che vede la statua lignea della Vergine col Bambino portata dalla Chiesa lungo la via principale della frazione, richiamando persone anche dai paesi limitrofi. 12 Alla funzione religiosa è seguito il rinfresco per tutti i fedeli, sapientemente curato dagli infaticabili volontari del Circolo Anspi all’interno del salone parrocchiale. Il lunedì ( il cosiddetto “sagrino”) è stata la volta del tradizionale torneo serale di briscola in oratorio, che ha visto affrontarsi numerose coppie agguerrite, sia di giovani che di anziani, determinati a conquistarsi almeno uno dei ricchi premi in natura (e prodotti locali) messi in palio. Come da prassi ormai consolidata, il ricavato della sagra birbesana verrà riservato alle iniziative volte al mantenimento delle strutture parrocchiali e alla promozione del tessuto sociale di Birbesi. Graficamente a palazzo A corollario della sagra di ottobre, presso il palazzo Rizzini Pedrotti si è svolta la bella mostra “Graficamente a Palazzo”. Rassegna di disegni realizzati da giovani diplomati presso ’Istituto d’Arte “Alessandro Dal Prato” di Guidizzolo. Daniela Perani, Chiara Bettoncelli, Francesca Meneghetti, Sara Zanetti, Paola Sonia Tagliani, Paolo Tomasi, Alain Battaglia Pedrotti hanno presentato le loro opere. A loro si sono aggiunti due ospiti illustri, Michel “Isao”Avigo e Gabriella Caobelli.Come ha specificato la curatrice della manifestazione Prof.ssa Sira Castagna, il percorso espositivo traccia un itinerario maturato nell’ambito degli Istituti d’Arte e in particolar modo presso quello di Guidizzolo. Le tecniche usate spaziano dal tratto a matita e a china, dall’acquaforte all’acquerello e ai pastelli colorati, a servizio di un’illustrazione raffinata e particolareggiata La castagnata Domenica 9 novembre quattro associazioni: G.V.G, Pro Loco, AUSER e l’ Associazione Alpini, hanno organizzato presso il MASEC una bella festa a base di castagne. Molti i partecipanti che hanno potuto saziarsi a volontà di caldarroste preparate dai volontari. Oltre alle castagne c’erano dolci sfornati al momento, vari tipi di “patuna”, castagnaccio, bibite e vino. La simpatica festa è stata accompagnata dalla musica di un esperto guidizzolese della fisarmonica. Graditissime presenze anche molti ospiti della locale Casa di Riposo. Tra loro molte “ragazze” hanno ballato e cantato dimenticando per una giornata gli acciacchi della ormai “passata gioventù”. Un vero record di partecipanti. Con questa festa è stato dimostrato che quando ci si siede a tavola non è solo per mangiare: il cibo serve a nutrire l’amicizia. Memorial Ezedeo Piva Si è concluso nel mese di Ottobre il X Memorial Ezedeo Piva, torneo di pallina indoor, organizzato dai volontari del Circolo Anspi “S. Giorgio Martire” di Birbesi di Guidizzolo, con in testa il sempre verde Angelo Caiola. L’ormai affermata manifestazione sportiva, quest’anno, ha visto affrontarsi sul terreno di gioco della frazione guidizzolese ben dieci squadre. Da sottolineare la presenza delle cosiddette “quote rosa”, con ulteriori tre formazioni interamente al femminile, che si sono affrontate in un triangolare dedicato - una sorta di torneo nel torneo – dimostrando di non essere da meno degli atleti maschi e comprovando le loro ottime qualità atletiche. Dopo i ringraziamenti degli organizzatori e delle autorità presenti, si è passati alla premiazione di tutte le squadre iscritte e, in particolare, della formazione vincitrice - i Diesel - che ha spodestato gli Svalvolati, dopo ben cinque anni di successi consecutivi. La folta presenza di pubblico, nonostante il clima non proprio estivo, l’animosità del tifo e l’impegno profuso dagli atleti stessi hanno dimostrato, ancora una volta, la validità dell’iniziativa che, tra l’altro, ha sempre uno scopo benefico: il ricavato di quest’evento è stato, infatti, devoluto come offerta alla Parrocchia di Birbesi, contribuendo così alla manutenzione delle strutture parrocchiali. Tombola per beneficenza La Pro Loco, sempre in collaborazione con diverse associazioni, tra le quali l’AUSER, il G.V.G, e l’Associazione Alpini, nell’ambito della festa che annualmente la “Fondazione Rizzini” organizza, è riuscita a portare a compimento una bella tombolata. Il tendone predisposto davanti alla Fondazione si è gremito di persone che hanno potuto trascorrere una bella serata in compagnia e allegria. Tra una girandola e un turbinio di numeri, presentati dal bravo e simpatico “Pippo Baudo” Gianfranco Fezzardi in un surreale silenzio (con tutte quelle donne!!!) la serata è stata vissuta con ansia, concentrazione e molti “… e nooo… ancora !!!..” non appena qualcuno alzava una mano per una quaterna o una cinquina o una tombola. I premi, cesti e cassette colme di frutta di stagione, sono stati molto graditi e messi in bella mostra sopra i tavoli a ogni vincita. Il ricavato è andato in beneficenza alla stessa “Fondazione Rizzini”. 13 Una vita così: Elena Gitti Daniele Guerra Quando l’inizio della scuola era ancora il fatidico 1° ottobre e i bambini erano chiamati “i remigini”, Elena Gitti iniziava la sua lunga strada come maestra. Diplomatasi a Brescia nel 1955, a diciotto anni iniziò con alcuni doposcuola, intesi come aiuto agli alunni a svolgere i compiti. Poi fece l’assistente nelle colonie marittime. Così, ricorda, “potevo andare in vacanza gratis!!” Il suo primo impiego non di ruolo fu negli anni 1958/59 a Selvarizzo in una classe ricavata nella casa di Artioli dove ha insegnato a nove bambini divisi in cinque classi. Anche se gli alunni erano pochi, era un impegno notevole, perché quelli di prima elementare dovevano essere seguiti scrupolosamente passo per passo. Nel 1960 vinse il concorso di ruolo a Como, dove insegnò in alcuni comuni della Brianza per tre anni. Ricorda che in quegli anni la sua 1ª elementare era composta da trentanove bambini, a tempo pieno (mattino e pomeriggio) e con un giorno libero la settimana. All’epoca aveva già il fidanzato e, pertanto, appena poteva, correva a Guidizzolo. Dopo insegnò nella frazione di San Cassiano e a Rebecco sempre con pluriclassi. Ricorda ancora un simpatico episodio di quando era a Rebecco. La classe era quasi tutta composta da maschi abbastanza turbolenti e un giorno, nell’aprire un cassetto della scrivania, vi trovò otto topolini rosa appena nati. Ancora oggi sorride per quello scherzo che allora, comunque, la spaventò molto. Infine arrivò a Guidizzolo, dove rimase fino alla pensione. Negli anni settanta la scuola iniziò una grande trasformazione con i decreti delegati (legge “Malfatti”). Fu una rivoluzione che segnò una nuova vita per le scuole. Elena visse in pieno tutte quelle novità e riforme, tra le quali l’inserimento degli organi collegiali (i genitori nei consigli di classe e d’Istituto). Una riforma che era vissuta, da tutte le componenti, con grande passione, rispetto e collaborazione. Insegnò sempre come maestra unica, tranne gli ultimi anni dove fu affiancata da un’altra collega. Dal matrimonio ha avuto quattro figli di cui due gemelli, e ora è nonna felice di dodici nipoti. Ha sempre istruito i suoi alunni in tutte le materie con dolcezza e pazienza. Ha fatto sicuramente capire che nei libri c’era la storia del mondo. Ha sempre voluto bene ai suoi scolari come una mamma. Ha avuto il bellissimo dono di sapere insegnare e, in quanto tale, non si è mai aspettata alcuna ricompensa. Molti dei suoi alunni hanno avuto fortuna nel mondo del lavoro e carriera nei vari settori autonomi. Con uno si è trovata spesso a …fare delle belle gite...!!! “Gli affetti dell’infanzia s’imprimono nel cuore come tatuaggi indelebili”. Ancora oggi, quando i suoi ex alunni la incontrano, provano grande affetto e riconoscenza per ciò che hanno ricevuto: istruzione scolastica e valori della vita. AUTOFERRI G U I D I Z Z O L O Ferri Maurizio 348 8602121 T./F. 0376 818052 14 Autoriparazioni di Ferri Maurizio e C. s.a.s. Loc. Quagliara, 26 - 46040 Guidizzolo (MN) [email protected] 15 a cura di Sandra Tosi Anima e cuore La dottoressa “degli Angeli” Ho conosciuto quasi per caso Mara Sartori, la dottoressa degli Angeli, un medico “fuori dagli schemi” che lavora con metodi innovativi sugli handicap e come conseguenza, è in contatto con i genitori di bimbi stupendi, portatori di disabilità… Buon giorno Mara, mi sono svegliata presto stamattina e il mio pensiero è partito in quarta ed è arrivato sino a te e a tutte le mamme e i papà speciali: ai tuoi Angeli no, quelli li ho nel cuore anche quando dormo!!! Mamme e papà che mi stanno raccontando di tutto e di più e io, senza pudore, devo dirti che ho pianto con loro e per loro: quelle parole forti, dette con tanto Amore e dignità, spaccano l’anima. Mara, sono arrabbiata e stufa di sentire le peripezie che devono fare per migliorare la vita di chi già ha tante difficoltà ... Sono stufa di leggere quanta trascuratezza c’è, troppo spesso, dietro un handicap... Di constatare che la sanità costa troppo… E mi chiedo perché viene ricoverato un piccolo paziente addirittura una settimana per 4 esami che, burocrazia permettendo, si potrebbero fare in due giorni… Mi sono stufata di medici che non ascoltano le mamme, magari perché lo “standard” non è quello che usi tu… Mi sono stufata di sentire che non ci sono soldi per un lettino adeguato o per i sensori adatti a migliorare la vita di bambini cerebrolesi gravi, mentre, ad esempio, le Onorevoli hanno voluto il parrucchiere per signora in parlamento! … Questa proprio non mi va giù, mi è rimasta sullo stomaco insieme agli altri vergognosi privilegi che non sto qui ad elencare perché ne siamo al corrente tutti, per i quali tutti protestiamo ma che, intanto, rimangono tali. Da troppo tempo sono ferma nelle mie “battaglie”, combattute a testa bassa sbattendo spesso contro muri di gomma; ora però non voglio più stare zitta, voglio ascoltare soltanto la dignitosissima sofferenza di questi piccoli o grandi Angeli!!! L’unica cosa che ho è la testardaggine davanti ai soprusi, niente altro purtroppo. Capisco poco di politica, ma quanto basta per apprezzare le persone e non i partiti, quanto basta per poter scrivere che i bambini non sono né di destra, né di sinistra, né di centro! E in questo momento di tagli, tanto criticati, alla sanità (quanto spreco c’è anche in questo settore!) non mi fermerò di certo e comincerò a “martellare” in ogni modo possibile. Certo, cosciente che persone molto più importanti di me, hanno provato a migliorare la legge, che non significa stanziare più denaro, ma usarlo Orario: martedì-venerdì 8-12 14-19 Sabato 8-19 È gradito l'appuntamento Buon Natale 16 Guidizzolo - via don Sturzo, 3/A tel. 0376 818353 meglio e in modo diverso e cosciente anche che una goccia, se persistente, può ottenere sicuramente qualche effetto o può far traboccare il vaso. Io sono solo una piccola goccia, ma tu, Mara, sei una sapiente “secchiata” (mi si passi il termine) e sono altrettante agghiaccianti secchiate le testimonianze di tante mamme e papà che non ce la fanno più e vivono d’Amore e solo per Amore!!! Proviamo, insieme, a far traboccare il vaso? Mi rivolgerò a chi può fare molto più di me, troverò “scorciatoie” per arrivare in Parlamento e dall’amico dei più deboli Papa Francesco. E mi incamminerò, consapevole che le “scorciatoie” possono essere anche chiuse, o impraticabili, o irte di spine... Ma se non procediamo, non sapremo mai dove potremo arrivare e se ci sei tu e ci siete voi genitori, davanti a me, sono certa che qualcosa si otterrà: magari solo un bel casino ma va bene anche quello, se necessario per arrivare allo scopo. Un abbraccione, buona giornata a te e a tutti; intanto posterò queste righe in qualche “scorciatoia”, poi si vedrà: sono sicura che qualche giornale deciderà di pubblicare e fare arrivare “le voci degli Angeli” a chi può... DiEffe computer Informatica, croce e delizia dei tempi moderni! Anche se il nostro Paese non è tra i più avanzati nel campo dell’informatizzazione, non si può negare che ormai la nostra giornata e la nostra vita incrociano sempre più spesso servizi e funzioni che utilizzano procedure informatiche. Non c’è ditta, azienda o ente pubblico che non ricorra a queste applicazioni per erogare i propri servizi. Sia esso per necessità o semplicemente per svago, ormai in quasi tutte le case c’è un computer, un portatile o un tablet. Sono sempre più anche le persone non più giovanissime che imparano ad usarli, magari solo per accedere a Facebook. Ma quante volte ci possiamo trovare in difficoltà nell’approccio o nell’uso di questi strumenti? Quante volte vorremmo poter contare su qualcuno che ci capisca qualcosa più di noi, che ci dica cos’è che non funziona, che ci faccia da pronto soccorso informatico, che ci dia il consiglio giusto su cosa acquistare o che ci ripari il guasto? La risposta ai nostri problemi possiamo trovarla alla DIEFFE Computer di Daniele Fusaro, con sede a Volta Mantovana, ma che opera su tutto il nostro territorio. Tanti sono i servizi che può fornirci la Dieffe Computer, a partire dalla manutenzione ed assistenza personalizzata sia sull’hardware (le macchine) che sul software (i programmi applicativi), fino all’installazione di piccole reti domestiche, passando per la pulitura degli archivi, l’installazione degli antivirus e l’aggiornamento delle mappe su navigatori TomTom e Garmin. Se poi ci capita di rompere il video del nostro portatile non dobbiamo buttarlo, perché Daniele ve lo può riparare sostituendo il vetro. Peraltro ha in programma, prossimamente, di fornire lo stesso servizio anche per i tablet. Per le piccole aziende è disponibile l’installazione di reti cablate su IP, ma anche server ed Exchange, curando anche il cablaggio con il supporto di elettricisti sia interni che esterni. Ultima novità: la possibilità di godere di una connessione veloce per internet e telefono anche dove gli altri operatori non arrivano, grazie alla tecnologia senza fili. La Dieffe Computer è naturalmente disponibile per i dettagli sulla fornitura di questo servizio. Non c’è più motivo, quindi, di preoccuparci o adirarci quando abbiamo un problema con il nostro computer, perché c’è chi può intervenire a risolverlo e farci ripartire. DiEffe Computer piazza Garibaldi, 6 - Volta Mantovana tel. 0376 838698 - cell. 347 18066329 17 Nel primo numero dell’anno “la Notizia” pubblica le fotografie dei bambini e degli sposi dell’anno precedente. L’iniziativa è estesa a tutti i lettori de “la Notizia”. Fiori d’arancio te entro il 10 gennaio 2015 Le foto devono essere consegna Coppie sposate nel 2014 Consegnare le foto a: - Redazione: E-mail: [email protected] - tel. 348 3115232 - Cappa Annalisa: E-mail: [email protected] - Municipio: Ufficio Anagrafe - signore Marianna Conchieri, Laura Trevini e ....... - Foto Luce di Trivini Raffaele, via IV Novembre, 2 - tel. 0376 840112 Chi lo desidera può avere gratuitamente una foto del bambino da Foto Luce via IV novembre, 2 PIAZZA CADORNA, 12 - 26100 CREMONA tel. 0372 456143 - Fax 0372 21362 FERRAMENTA FURGERI Installazione e manutenzione Impianti antifurto TVCC Automazioni Casalinghi, Colori, Giardinaggio, Illuminazione, Elettrodomestici Tel. 333 8001596 18 via Chiassi, 9 - Guidizzolo Francesco 393/4697693 [email protected] della divinità celtica, una donna più buio dell’anno. Nel corso dei giovane e spesso velata, accom- secoli l’essere umano ha voluto pagnata da uno o più equini, che commemorare figure equine legoffre sopra un piatto gli ultimi gendarie anche nel cielo notturfrutti del raccolto, emerge subito no: Centauro, Unicorno e Pegala somiglianza con Santa Lucia. so; accanto a quest’ultimo vi inHa quindi origini antiche l’imma- vito ad osservare Cavallino, una ginario popolare che rappresen- delle costellazioni più sfuggenti ta la santa protettrice della vista dell’intero firmamento, dedicata scortata da un asinello, durante al puledro che il dio Hermes donò “la notte più lunga”, per portare a Castore, il Dioscuro mortale doni, in genere arance e man- abile addestratore di cavalli. Prodarini, i frutti che pur maturan- vate ad individuare la sua stella do nel cuore dell’inverno hanno principale, Kitalpha, una gigante in sé la forza del sole raggiante. gialla di massa doppia rispetto Animata da uno spirito di assimi- al nostro Sole, come estremo di lazione affine al sincretismo ro- una piccola L rovesciata poco a mano, la Chiesa fece confluire i sud-est del brillante Delfino. culti precristiani già localmente radicati nelle celebrazioni dedicate alla santa siracusana martirizzata il 13 dicembre 304, un’operazione pressoché terminata nel 1582 mediante la sostituzione del calendario giuliano con quello gregoriano, che cercando di far corrispondere anno astronomico e anno solare cancellò dieci giorni dal computo di quest’ultimo. Pertanto, in origine, la commemorazione della santa cadeva in prossimità del solstizio d’inverno; così Lucia, nome che deriva dalla parola latina lux, “luce”, è da annoverare tra le benevole figure dispensatrici di doni che annunciano la vittoria del sole nel periodo Stele raffigurante Epona, III sec. a.C. dott.ssa Mariavittoria Spina Uno sguardo ai Fasti Guidizzolenses ci dà un’idea della commistione di culti, legati ad elementi ancora motivo di interesse culturale, che in epoca imperiale convivevano nel territorio di Guidizzolo, già appartenente all’area di insediamento dei Galli Cenomani. Il feriale celto-romano riporta due ricorrenze molto significative nel mese di dicembre. I Saturnalia (XVI Kalendas Ianuarias) celebrati il giorno 17, si protraevano fino al 23 e rappresentavano le ferie per eccellenza, in memoria di un’età idilliaca senza guerre né schiavitù. Nei territori annessi all’Impero, le celebrazioni dedicate a Saturno costituivano la reinterpretazione romana del culto ad una divinità locale, che nel guidizzolese potrebbe essere il celtico Alus, “splendente”, venerato nelle limitrofe zone bresciane appartenenti alla gens Fabia. Analogamente, Epona designa il nome romanizzato della dea celtica protettrice di cavalli e animali da soma, molto venerata, in particolare negli ambienti militari, ma che non rientrava tra le divinità tradizionali dell’Impero. Tuttavia, la festa dedicata a questa dea compare, annotata il giorno 18 come Eponae (XV Kalendas Ianuarias), nel calendario di Guidizzolo, costituendo una preziosa e rara conferma del perdurare di questo culto tra le ricorrenze autoctone. Osservando le raffigurazioni Astri e civiltà Fasti Guidizzolenses : Santa Lucia e il feriale celto-romano 19 Festivaletteratura 2014 20 dott.ssa Stefania Fontanesi Letteratura arte & dintorni Bello, impegnativo, ricco di eventi che accavallandosi rendono talora problematica la scelta, il Festival di Mantova è ormai uno sguardo globale sulla cultura, capace di accontentare anche i palati più esigenti. Siamo alla maturità con la 18ª edizione, che mostra la crescita progressiva del Festival in qualità e quantità. Nel corso degli anni, si è creato un clima festoso, un movimento di persone, tutte desiderose di partecipare per conoscere, (ri)trovare amici, situazioni, emozioni vecchie e nuove. Ce n’è per tutti: per chi desidera essere aggiornato, perché vuole vedere da vicino l’esperto, lo scrittore, l’artista, ma anche per chi spera, pur restando nella propria dimensione solitaria, di sentire il battito della vita. Le tavole calde, le librerie, i suonatori di vari strumenti, le magliette blu, gentili anche se non sempre ben informate, sono un corollario della festa, che diviene metafora del fluire del tempo. Come sempre ho partecipato, evitando i grandi eventi con gli esperti noti, ho preferito cercare quegli incontri minori per trovare emozioni che danno l’illusione di conoscere la risposta ai tanti interrogativi dell’esistenza, come si dice “la poesia salva la vita”. Ho però fatto uno strappo con l’evento sulla Bibbia in piazza Castello con tre personaggi famosi: Enzo Bianchi, Ilvo Diamanti e Marino Sinibaldi (il moderatore). L’argomento era in linea con i tempi nuovi della Chiesa e i tentativi di Papa Francesco di rivitalizzare le Comunità Cattoliche, anche recuperando i libri sacri: Nuovo e Vecchio Testamento. Bianchi ha rimproverato tutti i cattolici, perché sulla base delle statistiche anche fornite dalle meticolose ricerche di Diamanti, ha voluto dimostrare che “non conoscono la Bibbia”, pur possedendone almeno una nell’80% delle famiglie. Gli incontri sulla prima guerra mondiale, rappresentano la novità di quest’anno. Nell’evento “caro padre vi dirò…” al Famedio si sono ascoltate le voci e le storie di soldati provenienti da tutte le regioni d’Italia. In particolare sul tema della prima guerra (ricorrono cent’anni dallo scoppio) l’archivio di Stato ha istituito, per ricostruire la micro-storia di milioni di persone mandate a combattere, un laboratorio, come era già accaduto l’anno scorso con gli alberi genealogici, che avevano permesso un collegamento affettuoso con il nostro compianto prof. Mondadori, anticipatore della ricerca genealogica di tanti conoscenti desiderosi di risalire alle proprie origini. Così nel Festival 2014, i familiari dei soldati hanno avuto la possibilità di scoprire le vicende dei propri cari, attraverso l’utilizzo di postazioni informatiche, dotate di strumenti di corredo che hanno facilitato l’interpretazione dei documenti. Gli eventi gratuiti, già presenti nelle passate edizioni, sono stati, a mio parere particolarmente seguiti per la presenza di esperti qualificati, che hanno accettato di presentare le loro conoscenze e riflessioni in mezz’ora. Le due postazioni fisse in piazza Sordello e in piazza Mantegna hanno visto la partecipazione interessata e attenta di un pubblico disposto a stare in piedi o seduto sulle scalinate o per terra. Il prof. Eugenio Borgna ci ha fatto riflettere sul valore della fragilità, in un mondo che sembra apprezzare solo efficienza, sicurezza, corazze, secondo il suo dire, dell’aggressività con cui tutti noi ci vestiamo. Fragile significa sensibile, riflessivo, introverso e ansioso; ma tutti abbiamo le nostre fragilità, e forse, se le accettassimo, senza rimuoverle, potremmo imparare a capire e aiutare chi è in difficoltà e anche ad amare di più noi stessi. Interessantissimo anche l’incontro gratuito di all’ignoranza che sovraintende i rapporti umani. Al Festival era in veste di esperto del Rinascimento insieme a due giovani studiosi, Giulio Busi e Raphael Ebgi. I tre hanno discusso del libro di Pico della Mirandola “Le conclusiones”, il primo testo a stampa, bruciato dagli inquisitori, mettendone in evidenza la modernità, attraverso l’esame delle inquietudini, delle tensioni. É stato un incontro di alto livello culturale che ha visto nel Rinascimento il periodo di splendore di tutta l’arte italiana, ma anche i conflitti e le rimozioni. Dal mio tentativo di dare un panorama degli eventi, si può cogliere quello che la piccola Mantova è riuscita a costruire nei 18 anni di vita del Festival: la città è diventata la capitale della cultura, trasformandosi in un occhio attento sul mondo ,dal passato al presente. Stefania Fontanesi arte & dintorni tel. 0376 1814057 21 dott.ssa Stefania Fontanesi sentimenti si consumano, come gli oggetti, dove la figura del padre è evaporata, è opportuno recuperare, contrapponendolo all’Edipo di Freudiana memoria, il mito di Telemaco che abbiamo studiato superficialmente nei primi canti dell’Odissea. Nel suo saggio “Non è più come prima”, Recalcati si pone controcorrente e intona un canto, che può diventare musica per i cattolici, affermando che l’amore si rinnova nella misura in cui si apre alla realtà dell’altro, trovando talora la capacità di perdonare. Ci sono stati eventi con protagoniste le donne, scrittrici, filosofe, poetesse che dimostrano l’attenzione alla ricerca di risposte nuove alle domande eterne della vita. In particolare segnalo “Riscrivere la vita di una scrittrice famosa” dove alcune studiose si sono soffermate su Marguerite Duras e soprattutto sul genio di Jane Austen che, con i suoi romanzi, ha offerto uno spaccato della società inglese del ‘700 e dell’animo femminile, ancora oggi attuale. Per finire non posso dimenticare l’incontro con Massimo Cacciari che tutti, attraverso la televisione, conosciamo, apprezzandone la cultura e anche la capacità di indignarsi di fronte Letteratura mezz’ora davanti alla meravigliosa facciata di Sant’Andrea con Valentina Bambini, ricercatrice di Pavia, in grado di spiegare con scioltezza e semplicità che cos’è la semantica, risalendo alle nostre scarse conoscenze grammaticali e invitando, quasi, noi professori a rivedere le varie analisi, per soffermarsi sulle parti invariabili del discorso: quelle paroline cenerentola come le esclamazioni. La ricercatrice ha poi dimostrato l’importanza del linguaggio onomatopeico tanto usato dai bambini e dai fumetti, riuscendo addirittura a spiegare il valore terapeutico delle “parolacce”. Non si finisce mai di imparare e scoprire significati reconditi dei nostri comportamenti! Le parolacce, anche le più sconce e volgari, sono dei mezzi utili per elaborare l’aggressività in quanto ci aiutano a trasformare la violenza che è dentro di noi e che può diventare distruttiva. Insomma anche quest’anno alcuni esperti ci hanno fornito strumenti per esplorare i meccanismi della psiche: forse abbiamo capito meglio comportamenti altrui e nostri talora oscuri. Non poteva mancare Massimo Recalcati, studioso del pensiero di Lacan, ormai una star, presente con le sue riflessioni sulla stampa e in vari incontri televisivi. Lo psicoanalista, a palazzo san Sebastiano, dove era già stato con grande successo lo scorso anno, ha trattato dell’amore che resiste. In un mondo dove i Quando la morte incontra la vita Foscolo, “In morte del fratello Giovanni” 22 dott.ssa Francesca Pesci Letteratura arte & dintorni È da poco passato il mese di novembre, un mese che per ricorrenze religiose, per tradizioni familiari o per suggestioni della stagione ci porta a pensare ai defunti magari con una visita al cimitero. Sarebbe interessante fermarsi davvero a riflettere sul significato che diamo al visitare una tomba: un momento delicato di umana nostalgia, un rito religioso, un tentativo di recuperare il passato e di tenere con esso un rapporto vivo. Ancora una volta la poesia può dare qualche occasione di riflessione. Penso a un sonetto di Foscolo: “In morte del fratello Giovanni”, scritto nel 1802 in memoria del fratello Giovanni Dionigi, tenente dell’esercito cisalpino, che si era ucciso per debiti di gioco all’età di 21 anni l’8 dicembre 1801. La poesia si impernia su due temi fondamentali: l’esilio e la tomba. L’esilio è la dispersione, lo sradicamento dalla propria terra e dalla propria storia; la tomba - al contrario – è il centro aggregante, attorno a cui si raccoglie il nucleo familiare. Il poeta, dopo l’esilio, spera di tornare a piangere sulla tomba del fratello, ricongiungendo così il legame familiare, anche se post mortem. Intanto solo la madre può far visita a quella tomba; ed è carica di suggestioni questa figura materna che, nella sua vecchiaia, parla con il “cenere muto” del figlio e precisamente gli parla dell’altro figlio, il fratello lontano. È lei, insomma, che parlando con un figlio morto di un figlio lontano, pur in questo paradosso, ricostruisce un’unità. La parola materna tiene unito ciò che la morte e l’esilio hanno separato. Il poeta, però da parte sua, sente il limite di un distacco, come una sconfitta insuperabile, perciò l’unica alternativa possibile sembra anche per lui, come per il fratello, la morte: “prego anch’io nel tuo porto quiete”. Foscolo parla della morte come di “quiete”, come già nel sonetto “Alla sera”, dove la morte era la “fatal quiete”. Ritorna così la prospettiva della morte come unico approdo di pace in quanto negazione della vita e delle sue angosce. Il tema della tomba invece c’era già in “A Zacinto”, dove l’esilio prospettava solo una sepoltura “illacrimata”, privata cioè delle lacrime dei propri cari. Qui, invece, la sepoltura è “lacrimata”, c’è cioè qualcuno che può piangere e ciò consente un legame con la vita. La morte diventa così speranza positiva di ricongiungimento, per questo il poeta rivolge un appello alle “straniere genti”: “l’ossa mia rendete allora al petto della madre mesta”. Quel legame, impossibile nella vita a causa dell’esilio, diventa possibile nella morte. E la morte, che per Foscolo è approdo al nulla, resta, in fondo in fondo, l’unica speranza per superare il nulla. Un paradosso assurdo, certo, ma che ci dice ancora una volta il tormento di un’anima che cerca risposte per trovare il Senso. Natale a tavola Alcune delle proposte presenti nel nostro territorio, sia per la vigilia che per Natale, Santo Stefano e Capodanno. Natale è tradizionalmente la Festa da passare in compagnia dei propri familiari. Ma è proprio necessario che qualcuno si sacrifichi per ore o per giorni tra pentole e fornelli, rinunciando spesso proprio al gusto di stare insieme? Certo, a volte il preparare un pranzo sontuoso o raffinato è motivo di soddisfazione per chi cucina, così che la gratitudine dei commensali ripaga dalle fatiche, ma per chi lo preferisce ci sono disponibili varie proposte, accessibili a tutte le tasche, che vanno dai piatti pronti fino alla ristorazione classica. IL SENSO DEL MANGIARE – Gastronomia via Veneto,2 – GUIDIZZOLO tel. 0376 818258 Dopo il successo ottenuto con la partecipazione a “Profumo di Mosto” , evento enogastronomico della Valtenesi, dove l’abbinamento tra lo stracotto ed il vino Negresco, proposto da Gianluca Cagioni, ha riscontrato l’apprezzamento di un pubblico sempre più numeroso ed entusiasta, “Il senso del mangiare” offre per le feste natalizie un assortimento di tutto rilievo, che va, per la vigilia, dai piatti a base di pesce ed i bigoli con sugo di acciughe già pronto, oltre ai classici tortelli di zucca, mentre per il Natale saranno disponibili gli immancabili agnolini da fare in brodo, ma soprattutto il cappone ripieno preparato con ricetta speciale e… segreta! Oltre alla pasta fresca, sempre presente, altre leccornie sono in arrivo sia per il pranzo di Santo Stefano che per il cenone di Capodanno. Non rimane che provare, però è meglio prenotare. CORTE FIENILI – Agriturismo Strada per Ceresara – GUIDIZZOLO tel. 0376 818151 Per chi desidera invece fare il pranzo fuori casa, per passare il Natale in piacevole compagnia ed in un ambiente familiare ed accogliente, l’ Agriturismo Corte Fienili propone un menu adeguato alla solennità della Festa e in linea con le nostre migliori tradizioni: antipasto della casa, agnoli in brodo, risotto pere e gorgonzola, bolliti misti con pearà, purè e salsa verde, lombo di maiale in salsa di funghi, bocconcini di formaggio al miele e caffè, verdure miste, dolci di Natale, acqua, vino e caffè al prezzo di soli 35,00 euro. Menù speciali sono previsti anche per Santo Stefano e per il cenone di capodanno, basta informarsi sulla pagina Facebook dell’Agriturismo Corte Fienili e naturalmente… prenotare! TEL. 329 7216735, Via Veneto 20/22, Guidizzolo (Mn) Tre n d b y A n g e lo Seguici su Facebook 23 Buon compleanno Classe 1934 Avere ottant’anni e non sentirli! E’ questo lo spirito che ha accomunato tutti quelli della classe 1934 che si sono ritrovati in un noto ristorante della zona, per condividere l’intima soddisfazione e rievocare i momenti di vita vissuta che ciascuno porta menù di lavoro € 9,00 24 dentro, nel proprio bagaglio di memorie. Una bella occasione per rievocare insieme lunghi anni di vita e di lavoro, con la serenità che porta con sé il lungo tempo trascorso. Con un pensiero ai “coscritti” che non potevano più essere presenti, l’incontro conviviale organizzato dall’infaticabile Francesco Pelizzaro, si è protratto, piacevolmente intrattenuto dal Elodio Perani, che per l’occasione ha rispolverato la propria passione per la fisarmonica. Qualcuno poi, come Giancarlo Rodighiero, ha affrontato apposta il viaggio da Milano, per non mancare all’appuntamento. Prima del commiato, naturale l’immancabile foto di gruppo, accompagnata dall’auspicio di ritrovarsi presto e in buona salute. Ardilia Guidetti Quando gli anni poi cominciano a diventare tanti, il compleanno diviene una occasione che non si può e non si vuole perdere, un’occasione da celebrare, più spesso in famiglia, riunendo attorno a sé le persone più care. Come la signora Guidetti Ardilia vedova Fontana, che ha compiuto 90 anni il 12 luglio. Per l'occasione si sono riuniti per festeggiarla i figli Giuliana, Ernesto, Loredana e Luciano che vediamo nella foto, nuore, generi, nipoti e pronipoti. Alpini in festa con un monumento In presenza di un folto pubblico e con una cerimonia partecipata, lo scorso 28 settembre è stato inaugurato a Guidizzolo il monumento agli Alpini. Iniziata con una sfilata nelle vie del centro, addobbate a festa con bandiere tricolore, la manifestazione ha avuto luogo principalmente in via degli Alpini, a ridosso del laghetto Breda, dove autorità civili, religiose e militari sono intervenute per celebrare l'operato storico degli Alpini. Progettato dall'ingegnere Gabriele Burato, il monumento - una roccia proveniente dalle Alpi su cui si erge il simbolo del corpo militare, ovvero un'aquila dalle ali spiegate - è stato realizzato interamente dalle mani degli Alpini guidizzolesi e in particolare dal capogruppo Angiolino Pozzi che durante l'inaugurazione ha accolto e ringraziato con emozione la cittadinanza. A conclusione della mattinata, il corteo ha preso parte alla Santa Messa nella chiesa parrocchiale. Le penne nere, infine, hanno chiamato a raccolta la popolazione nella sede del MASeC dove, dalle ore 17, con un vasto repertorio di canzoni di vari generi si sono esibiti il gruppo polifonico "Colli Morenici" e i cori delle Voci del Mincio e dei Cantori del Caldone. Per gli Alpini, che in loco si adoperano con alcuni servizi di volontariato e non mancano mai di prendere parte attivamente ai momenti più importanti di crescita del paese e del territorio, è stata quindi una giornata ricca di eventi e colorate sensa- zioni, supportate dalla presenza di numerose delegazioni di Alpini, provenienti non solo da tutta la provincia, ma anche dal vicentino e dal parmense. Un tripudio di penne nere che ha arricchito di valore tutto il paese. Claudia Morselli GASTRONOMIA Cuoco a domicilio piatti tipici pasta fresca gustose prelibatezze Guidizzolo - via V. Veneto, 2 tel. 0376 818258 Tessuti per tasselli collant in tutti i tagli Via Cavriana, 14 - Guidizzolo MN Tel. 0376-818740 - Fax 0376-847047 [email protected] - www.gafitex.com 25 Tortellacci rosa CON CUORE DI RICOTTA, SPUMA DI NOCCIOLE E PANCETTA CROCCANTE Ingredienti a cura di Donatella Lusenti Ricette per 4 persone Per la pasta: 500 g di farina 3 uova 150 g di barbabietola rossa cotta e frullata. Per il ripieno: 1/2 kg di ricotta 150 g di formaggio grana 1 uovo noce moscata q.b. sale e pepe q.b. fettine di pancetta Per il condimento 60/70 g di burro 2 cucchiaini di granella di nocciole 4-5 foglie di salvia Procedimento PER LA PASTA: Impastare le uova con la farina, dopodichè aggiungere la barbabietola frullata; amalgamare bene affinche il composto sia morbido ed elastico. PER IL RIPIENO: Incorporare tutti gli ingredienti per rendere il ripieno tenero ed omogeneo. Tirare la sfoglia a piacere in base alle proprie preferenze di spessore della pasta; stendere la pasta, ritagliare dei quadrotti, aggiungere il ripieno e richiudere come un agnolotto. Lessare in abbondante acqua salata; il tempo di cottura varia a seconda dello spessore della pasta. Cotti i tortellacci condire il tutto con burro, salvia, nocciole e per finire la mise en place sistemare sui tortelli delle fettine di pancetta rosolata. Vini consigliati: Chiaretto "Garda Colli Morenici" Az. Ag. Bertagna Gianfranco 26 ORARIO CONTINUATO DAL LUNEDI AL SABATO - TEL. 0376-818663 LUN 14.00 - 19.00 MAR 9.00 - 19.00 MER 14.00 - 21.00 GIO 9.00 - 19.00 VEN SAB 9.00 - 19.00 9.00 - 18.00 27 Verso il futuro con talento e passione Michela Vallio, di Carpenedolo (BS), ha frequentato l'Istituto Statale d'Arte "Alessandro Dal Prato" conseguendo all'Esame di maturità il punteggio di 100/100. Con questa diretta testimonianza trasmette il suo entusiasmo per l'esperienza di studio e socializzazione che ha avuto nella nostra scuola. a cura di Giusi Nobilini “Il mio parere riguardo alla scuola è cambiato molto in questi 5 anni, all’inizio evitavo qualsiasi tipo di materia dove all’interno del nome non ci fosse la parola disegno. Non mi è mai piaciuto studiare, non mi è mai piaciuto dover mettermi di impegno in qualcosa che non mi interessava come la scuola, non mi interessava nient’altro oltre al disegno, la pittura, la modellazione, insomma qualsiasi cosa che riuscisse a trasmettere le mie idee e le mie emozioni anche indirettamente... Infatti nei primi due anni di scuola non sono stata una alunna impeccabile, anzi! Poi, Tavola cm 33x38. Part. dell'angelo del gruppo marmoreo Estasi di S. Teresa del Bernini. Rilievi con la tecn. a pastiglia, foglie in cartoncino, dorato, colore acrilico. Anno scolastico 2013-2014. con il passare del tempo però, fortunatamente sono riuscita ad ampliare quella che era la mia visione, rendendomi conto di quello che potevo perdere, infatti se ora dovessi sinceramente affermare quale materia ho preferito frequentare nel corso di questi anni scolastici sicuramente risponderei la storia dell’arte. Questa materia, devo dire, mi ha davvero affascinato, perché oltre a scoprire ria, ha la capacità di farti capire il vero pensiero di chi l’ha creata, il suo ideale, le sue intenzioni e perché no, anche le sue emozioni, rendendo un po' più reali ed umani i grandi maestri dai quali ci ispiriamo nel nostro piccolo campo artistico.. Ovviamente non potrò mai dimenticare i laboratori e le aule di disegno, colonna portante all’interno della scuola. Penso sia inutile dire che le ho amate tutte dall’inizio alla fine, aver la possibilità di esprimere al massimo la propria passione tra i banchi di scuola non è da tutti ormai e per questo mi ritengo molto fortunata, ma se dovessi sceglierne uno in particolare, penso proprio che sceglierei il laboratorio di lacche e doratura, all’interno del quale ho cercato di sviluppare il più possibile il mio attaccamento alla pittura, all’attenzione per i dettagli e i magnifici giochi tra luce, ombra e colori. Sicuramente questa crescita di sicurezza nelle mie potenzialità è stata possibile solamente grazie ai professori che ho incontrato lungo il mio percorso, i quali sono sempre stati al mio fianco per qualsiasi tipo di problema, aiutandomi a costruire quello che ora è il mio cammino. Non posso non menzionare alcuni di loro come ad esempio la prof. ssa Pezzi, la quale mi ha sempre sostenuta, il prof. AI-CGCE GEL ATER ELRAIA TE- R ICCEARSIT IA IA PAST P Via B. Rodella, Via B.27 Rodella, - GUIDIZZOLO 27 - GUIDIZZOLO (MN) (MN) Tel. 037T6e8l.407327862 8 47282 di Caldognetto Angela orario continuato 8.00 - 18.00 è gradito l’appuntamento cell. 347 4125083 28 via Vittorio Veneto, 50 - 46040 Guidizzolo MN Favretto, le prof. sse Gennai e Vercesi, ma soprattutto il prof. Ceriani il quale ha sempre creduto in me, e con cui ho vissuto le lezioni di storia dell’arte più divertenti in assoluto, grazie al quale ho sviluppato la passione per questa materia. Dopo aver parlato di materie e professori, non posso non scrivere delle strane creature che mi hanno accompagnato in questo viaggio, le quali mi hanno sopportata per ben 5 anni, i miei cari compagni di classe. Dovrò essere sincera, non sempre è stato facile convivere con loro all’interno della classe, molte volte, forse troppe, ci sono stati litigi, delusioni e dolori di vario genere come ci si può anche aspettare da un gruppetto di adolescenti costretti a convivere sei ore al giorno per sei giorni la settimana all’interno della stessa stanza.. Nonostante i vari intoppi, nonostante le molte strade in salita però, ho trovato tra loro persone veramente uniche, persone in grado di sorreggerti e di guidarti nei non parlare di uno dei miei più grandi punti di riferimento Daniele Bellini, grandissimo amico dentro e fuori le mura scolastiche, e dei fantastici Alessandra, Clara, Alberto ed altri con i quali sono riuscita a mantenere un fantastico rapporto. Nonostante i vari problemi e le varie incomprensioni, queste persone mi sono state vicino negli ultimi 5 anni della mia vita e non possono assolutamente passaTondo diam. cm 27,5. Soggetto floreale re inosservate ai miei occhi. originale. Rilievi con tecn. della pastiglia e dell'argentatura, colore acrilico. Ricapitolando e rivivendo quello Anno scolastico 2012-2013. che è stato il mio percorso scolastico, ho vissuto bellissimi ed momenti più duri, persone con indimenticabili momenti, granle quali, fortunatamente, ho un di risate e grandi soddisfazioni, ottimo rapporto anche ora che certe cose non sono andate nel ci troviamo in scuole diverse ed migliore dei modi, ammetto che in paesi diversi. non tutto è stato sempre roseo Non so se mi è permesso fare ed impeccabile, ma anche le qualche nome, ma se lo fosse parti più grigie costituiscono non potrei non scrivere della sfumature all ‘interno dei colofantastica Sara Angeloni, com- ri.” pagna di banco quinquennale, Michela Vallio sempre presente al mio fianco nei momenti più belli e in quelli più duri, grande amica oltre che compagna di scuola; non potrei Carrozzeria Tazzoli AUTO SOSTITUTIVA SOCCORSO STRADALE Tel. e Fax 0376 818242 - 338 9526394 viaTiziano, 6 - Guidizzolo MN E-Mail: [email protected] 29 ENTE FILARMONICO Notiziario a cura dell’Ente Filarmonico Guidizzolo Regali d’ Autunno e un Natale ... in musica! Ed eccoci ritrovati per il nostro consueto appuntamento. Questo autunno ha finalmente visto l’avvio del curriculum di educazione musicale nella nostra Scuola Secondaria. I ragazzi che hanno scelto questa importante e formativa possibilità di studio sono una ventina, quasi equamente ripartiti fra studenti di origine italiana e straniera; questo è un ulteriore e lampante segnale di quanto sia forte il potere culturale, unificante ed integrativo della musica e di una sana e solida cultura musicale che, da lungo tempo ormai, è profondamente radicata e cresce in continuazione nel nostro paese. Il 10 settembre scorso il presidente dell’Ente Filarmonico Franco Marchesini e il vicepresidente Antonio Malagutti hanno ufficialmente consegnato gli strumenti (un’arpa, un pianoforte, cinque clarinetti e cinque flauti traverso) forniti dall’Ente stesso agli insegnanti dell’indirizzo musicale, alla presenza della preside Prof.ssa Carla Lombardi, del sindaco Sergio Desiderati e del consigliere comunale Alberto Rosa. In questa occasione sia il sindaco che il presidente dell’E.F. hanno sottolineato il profondo valore culturale ed educativo, oltre che umano, di questo sodalizio tra la scuola e l’Ente Filarmonico, entrambe le realtà infatti si adoperano affinché i ragazzi abbiano la possibilità di crescere in un ambiente sano, accogliente e stimolante. Anche la nostra Scuola di musica ha riaperto i battenti! Dal mese di ottobre sono ripartiti i corsi di strumento e di canto nelle sedi di Guidizzolo, Cavriana, Volta Mantovana, Pozzolengo e, novità di quest’anno, Solferino. Il 13 dicembre si terrà la tradizionale manifestazione “La musica del dono”, organizzata dall’Avis provinciale e dislocata in tre zone della provincia: Guidizzolo, Gonzaga e Mantova. A Guidizzolo il concerto si terrà al Masec alle ore 16.30 e vedrà la partecipazione delle orchestre della Scuola Secondaria di Marmirolo, della Scuola Secondaria Don Milani di Castiglione, della Scuola Secondaria di Asola e della Scuola Secondaria di Guidizzolo in collaborazione con l’orchestra giovanile di Guidizzolo. Questa importante manifestazione è patrocinata, come già detto, dall’Avis provinciale ma è stato possibile averla a Guidizzolo grazie al forte e costante impegno dell’Ente Filarmonico che ne ha curato l’organizzazione e lo svolgimento. Segnaliamo che il 19 Ottobre e il 9 Novembre scorso al Masec si sono tenuti dei concerti da un quintetto di fiati (Winds for Life) e da una band (Badaboom brass band) patrocinati dal nostro Ente Filarmonico. Questa iniziativa ha lo scopo di offrire e promuovere momenti di elevata e variegata cultura musicale. Ulteriore impegno per l’ Ente Filarmonico e, nello stesso tempo, opportunità di crescita professionale sarà il concerto che la nostra Orchestra Fiati terrà domenica 14 Dicembre al Castello di Hofburg di Innsbruck. La nostra orchestra è stata invitata a partecipare a questa importante ed esclusiva iniziativa che andrà a rimpolpare il suo già lungo e prestigioso curriculum vitae!!! La partecipazione a questa trasferta sarà massiccia, sia da parte dei musicisti che dei loro accompagnatori. Concludiamo porgendo i nostri più calorosi Auguri di Buon Natale a tutti e vi aspettiamo numerosi per farci personalmente gli auguri di Buon Anno Nuovo il 1 Gennaio 2015 presso il Masec, con il consueto Concerto di Capodanno della nostra Orchestra Fiati!!! Alessia Ghizzi 0376 840494 Apertura: 30 dalle 11.00 - 14 e 16.30 - 22.00 domenica 16.00 - 22.00 Lunedì chiuso Via Solferino, 66 Guidizzolo MN Quattro dipinti di Giovanni Pegoraro per festeggiare il 25° della Pro Loco In occasione del 25° anniversario, un affermato artista guidizzolese ha dato la sua disponibilità ad eseguire una cartella con quattro opere da riprodurre in tiratura limitata a 200 copie, tutte firmate e numerate dall’autore. “Lo slargo di via Rizzini”, encausto su carta cotone di Giovanni Pegoraro, 2014 Una delle quattro opere è stata scelta per l’edizione 2014 della “Cartolina per Guidizzolo”, si tratta di un raffinato scorcio di via Rizzini, una delle più antiche vie del paese. 31 32 GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO “COLLI MORENICI” Sede operativa: Ristorante “La Baita” Campagnolo di Cavriana MN A cura di Giorgio Arienti Funghi in mostra in occasione della sagra La consueta “Mostra Micologica” di ottobre ha ottenuto un ottimo successo di pubblico e ha destato molto interesse per la chiarezza delle schede che accompagnavano le singole specie di funghi. Promossa come di consueto dal Gruppo Micologico-Naturalistico ‘Colli Morenici’ con il sostegno della Pro-Loco e l’importante appoggio del Gruppo Alpini. L’allestimento, ci dicono il presidente Franco Boccazzi e l’esperto micologo Giorgio Arienti, non è stato agevole dal momento che la stagione, nonostante fosse stata fra le più propizie (relativamente alla raccolta di porcini), era al termine e le spedizioni, sia sui monti del Trentino che su quelli dell’Appennino parmense oltre che a qualche raccolta sulle nostre colline, non aveva dato grossi risultati in ordine al materiale da esporre. Grazie comunque all’impegno dei “soliti” soci, anche quest’anno si è riusciti a portare in mostra più di 120 specie di miceti. Tra di essi, si potevano elencare funghi commestibili, non commestibili e velenosi, tra cui anche mortali. La mostra micologica rimane un appuntamento atteso, essendo per molti soci una buona occasione per toccare con mano una grande varie- tà di funghi. Infatti, in questo senso, la rassegna ha una forte valenza informativa, in quanto permette a chi la visita di imparare a “conoscere” i funghi e a distinguere i mangerecci dai pericolosi. In più, esperti ed “esperte” dell’associazione, a disposizione per informazioni, su richiesta del pubblico hanno spiegato e descritto agli interessati le caratteristiche di ogni singolo fungo e…trasmesso loro la passione per questa sanissima attività che li porta a contatto con la natura più pura. 33 34 Cari concittadini, a grandi passi si stanno avvicinando le festività natalizie le quali portano con sé anche la fine di un altro anno. Un anno che, come gli ultimi, è stato vissuto all’insegna di non poche difficoltà che hanno interessato buona parte dei guidizzolesi. Difficoltà, comunque, che non devono farci smarrire la speranza. É difficile, credetemi, riuscire a manifestare il disagio che il pubblico amministratore vive, oggi più che mai, con tagli statali nel Fondo di Solidarietà, i cosiddetti ‘trasferimenti’ che negli ultimi 4 anni hanno sfiorato per il nostro Comune il milione e trecentomila euro; così è difficile riuscire a dare risposte sempre positive alle legittime istanze della nostra popolazione. Specialmente ora quando la presenza di accresciute esigenze del settore sociale riveste sempre carattere di urgenza. Credetemi: è tempo di sfatare quelle ‘leggende metropolitane’ secondo le quali il Comune eroga chissà quali somme a questa o quest’altra persona; per tutti si cerca, grazie al prezioso aiuto di singoli e di aziende, di corrispondere a necessità impellenti. E sono molte, difficilmente immaginabili. La persona, certo. Tutti siamo persone, tutti abbiamo i medesimi doveri accanto agli stessi diritti di fronte allo Stato come a Regione, Provincia e Comune; non esistono e non devono esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B. Stessi diritti, dicevo, come medesimi doveri. Anche qui non è una condizione di nazionalità. Certe storture come certe inadempienze sono sotto gli occhi di tutti, tuttavia non è un problema di origine e nelle competenze dell’Ente locale ci muoviamo con determinazione per rimuovere gli ostacoli che permangono. E se saremo riusciti a ‘salvare’ anche una sola persona avremo compiuto un gesto fondamentale per l’intera umanità. Andiamo oltre. Il nostro pensiero in questo momento va ai giovani senza lavoro, alle madri ed ai padri di famiglia che il lavoro lo hanno perso, agli artigiani ed imprenditori che vorrebbero poter lavorare per garantire dignità e vita decorosa a sé stessi ed ai propri collaboratori, va ai pensionati al minimo che con grandissima dignità nulla chiedono ma faticano a chiudere il mese. E non è un semplice pensiero quanto piuttosto la partecipazione alle loro sofferenze che si traduce nella volontà di mantenere inalterati i servizi pur in presenza di evidenti difficoltà. Accanto alle esigenze sociali rimane forte la nostra determinazione nel sostenere lo sport come la sicurezza; la scuola e la cultura senza la quale la nostra società non può crescere e nemmeno ipotizzare di poter uscire dalle secche in cui è stata trascinata. Le necessità di una Comunità fortunatamente va- riegata come la nostra sono molteplici. Se ora, forte di questa faticosa ma entusiasmante esperienza (pur se talvolta frustrante) dovessi permettermi di dare un consiglio direi: ‘Non guardare solo le tue esigenze ma pensa a quelle del tuo vicino di casa; spesso sono molto più decisive per vivere’. Un ultimo accenno alla ‘cosa comune’. Guidizzolo è un Comune dalle risorse inesauribili e ciò va a merito di tutti i guidizzolesi; Guidizzolo poi non è di nessuno ma di tutti: con un piccolo impegno di ognuno potremmo riuscire a renderlo sempre migliore. Infine devo un ringraziamento sincero a tutti coloro che nel Comune di Guidizzolo operano. Alle Associazioni, ai volontari vera spina dorsale di ogni attività, ai colleghi assessori e consiglieri comunali, ai dipendenti. Con vera abnegazione si dedicano, secondo le differenti competenze ed in forme e modi diversi, affinchè vengano resi i servizi migliori per tutti. Senza chiedere nulla in cambio, con il telefono sempre acceso giorno e notte, pronti a rispondere ad ogni chiamata. Con loro, soprattutto grazie a loro, auguro a tutti di poter trascorrere un sereno Natale e di non abbandonare mai la speranza; nel nuovo anno, anzi nell’Anno Nuovo, che tra pochi giorni festeggeremo. Il Sindaco Sergio Desiderati Cambia la viabilità di via Martiri della Libertà e piazza Pezzati Interviene in questi giorni una modifica alla viabilità che riguarda l’incrocio Via Martiri della Libertà – Piazza Pezzati. Si tratta dell’incrocio interessato dall’accesso al polo scolastico e prevede di fatto lo spostamento di uno ‘Stop’. Attualmente chi esce da Via Martiri della Libertà dopo aver accompagnato i propri figli a scuola o essersi recato all’Ufficio Postale situato in quella zona, deve fermarsi allo stop prima di proseguire per Via Vittorio Veneto o svoltare, a destra o sinistra, rispettivamente per Via Rizzini STOP RIMOSSO o Piazza Pezzati. Da Via Rizzini è già presente il segnale di arresto per cui, su suggerimento dell’Ufficio di Polizia Locale ed al fine di migliorare la sicurezza degli utenti delle scuole e la fluidificazione del traffico veicolare nelle ore di ingresso e uscita dalle stesse oltre che per razionalizzare la viabilità generale, lo ‘Stop’ di Via Martiri della Libertà verrà tolto e il medesimo segnale apposto su Piazza Pezzati. In questo modo la circolazione diventa più fluida e più sicura, soprattutto per gli utenti più giovani. Tutti po- NUO VO tranno quindi invadere l’incrocio in sicurezza avendo segnali di arresto a destra e sinistra. Da Piazza Pezzati, proprio in corrispondenza della banca, vi è già l’apposizione di un rallentatore di velocità ed il tratto di Via Vittorio Veneto da attraversare è più basso per cui già ora è praticamente impossibile affrontare l’incrocio in velocità. Ne consegue che il nuovo Stop in quel punto diventa motivo di sicurezza anche per i mezzi che percorrono la piazza. S TO P 35 36 BREVE COMMENTO LETTERARIO Dott. Elodio Perani Quando termina la vita professionale che permette soltanto brevi spazi liberi, normalmente si ama riprendere i vecchi passatempi preferiti, culturali o d’altro genere. Fra i riferimenti alla scuola giovanile abbastanza spesso c’è il desiderio di riprendere in mano “I PROMESSI SPOSI”. Il mio primo approccio risale a circa 65 anni fa e ancora scopro che la valutazione di quel romanzo deve essere rivista per approfondire i significati cui voleva arrivare Alessandro Manzoni. Tralascio, per non essere patetico, tutte le sensazioni che mi si sono risvegliate e, immergendomi in ciò che ora mi sembra musica: “QUEL RAMO DEL LAGO DI COMO CHE VOLGE A MEZZOGIORNO TRA DUE CATENE NON INTERROTTE DI MONTI…”, avverto che tutte le mie nozioni scientifiche non mi hanno dato maggiore emozione mentale. La composizione de “I PROMESSI SPOSI”, di Alessandro Man- zoni, vissuto quasi sempre a Milano (7 marzo 1785 – 22 maggio 1873) ha inizio nel 1821 e dura vent’anni, un periodo per trasformare, con tutti i particolari, una storia banale in un’opera fantasiosa. Le origini del linguaggio manzoniano si trovano nel ‘300 fiorentino e nel ‘600 – ‘700 francese soprattutto di Cervantes, Voltaire e Diderot di cui qualcosa ho studiato al ginnasio. In sintesi risente del barocco e del romanticismo benché al Manzoni fossero particolarmente familiari il francese e il dialetto milanese. Il problema linguistico però esige lettori capaci, non essendo possibile consultare dizionari, e lo stesso Manzoni ammetteva “SCRIVO MALE E IN STILE APPROSSIMATIVO E QUANDO AVRO’ DURATA L’EROICA FATICA DI TRASCRIVERE QUESTA STORIA DA QUESTO DILAVATO E GRAFFIATO AUTOGRAFO, E L’AVRO’ DATA, COME SI SUOL DIRE, ALLA LUCE, SI TROVERA’ POI CHI DURI LA FATICA DI LEGGERLA?”. Una riflessione dubitativa degna di quel grande critico di se stesso. La vicenda inizia la sera del 7 novembre 1628 con la misera personalità di Don Abbondio, di ritorno da una breve passeggiata; il curato che doveva celebrare il matrimonio di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella ma fu inibito da Don Rodrigo, un potente signorotto affascinato da Lucia, casualmente vista mentre un giorno usciva dalla filanda dove lavorava. Il tentativo di ingannare Don Abbondio, con un anomalo e improvvisato matrimonio, fallì ma andò alle orecchie di padre Cristoforo, il cappuccino che consigliò di proteggere Lucia ospitandola in quel monastero di Monza dove c’era un’altra giovane, Gertrude, che il padre aveva voluto monaca per motivi di eredità familiare. Le due, per le loro particolari storie frustranti i sentimenti amorosi, erano divenute molto amiche. SERVIZIO GRU 37 Don Rodrigo, non desistendo dal progetto di avere quella giovane, chiese l’aiuto dell’Innominato, un terribile vicino che aveva come capo dei suoi bravi un certo Egidio, abitante nei pressi del monastero di Monza di cui sapeva molte cose. Questi a sua volta comandò al Nibbio, il peggiore dei suoi, di recarvisi per chiedere subdolamente a Lucia un particolare colloquio con padre Cristoforo. Lucia rifiutò la richiesta ma Gertrude, che le era accanto, pensando che la presenza del cappuccino potesse in qualche modo essere giovevole per se stessa, la indusse ad accettare la richiesta. Quando dunque Lucia aprì la porta venne presa dai bravi, posta su una carrozza, che sostava appena fuori, e condotta dall’Innominato che la affidò ad una sua vecchia inserviente. Lucia vive nel terrore mentre molti episodi di amici e parenti si susseguono in questo palazzotto. In una cerimonia religiosa di una vicina località il cardinale Federigo Borromeo ha notizia del sequestro per cui va ad incontrare l’Innominato. In vari colloqui riesce a convertirlo col risultato di far trasferire a Milano Lucia presso una vedova signora di sua conoscenza. In questa città, dove si era recato per cercare Lucia, Renzo vive la grave situazione politica e sociale, immischiandosi, nel peggiore dei modi, tanto da essere ricercato per imprigionarlo. Nel contempo scoppiò la peste che in un primo momento fu attribuita all’invasione dei Lanzichenecchi, mercenari alemanni, ma in realtà fu portata dalla Spagna da un soldato italiano. Manzoni la descrive con dovizia di particolari soprattutto per l’enorme quantità e varietà di morti. In questa pandemia Perpetua morì lasciando solo il povero Don Abbondio, Agnese non ne fu colpita e Renzo la superò. Al lazzaretto si trova Lucia in condizione di risoluzione verso la guarigione, e Don Rodrigo grave al punto tale da esservi portato preagonizzante dai monatti. Renzo, dopo tutte le ricerche in città, si reca in questo luogo dove riconosce, prima Lucia e poi Don Rodrigo morente. L’incontro con Lucia, anziché essere meraviglioso, si trasforma in tragedia per il rifiuto della stessa, che aveva fatto voto di castità per la propria salute, di Renzo e della madre Agnese. Padre Cristoforo, saputa la situazione, da Rimini, dove era stato trasferito, viene a Milano e incontra i due “promessi sposi”: Lucia insiste fermamente sul suo voto ma il cappuccino fa sua una normativa della chiesa e lo scioglie. Finalmente i due si sposano al loro paesello con la regolare cerimonia di Don Abbondio e decidono di metter su casa nel bergamasco, al paese di Bortolo amico di Renzo, dove, essendo sotto la giurisdizione di Venezia, vigeva un editto, favorevole a Renzo, che lo ripuliva di tutte le sue malefatte milanesi. Partendo dalla riva sinistra dell’Adda, Lucia si assopì con gli occhi verso le creste del Resegone e il cuore che le sussurrava “ADDIO MONTI SORGENTI DALL’ACQUE, ED ELEVATI AL CIELO; CIME INEGUALI, NOTE A CHI E’ CRESCIUTO TRA VOI, E IMPRESSE NELLA SUA MENTE”. Il tocco della barca sulla riva destra scosse Lucia… Agnese come sempre continuò a essere la sua ombra mentre i bambini arrivavano uno dopo l’altro. Sono stato essenziale per non superare la logica ospitalità de La NOTIZIA e faccio mie le parole del poeta “MA SE FOSSIMO RIUSCITI AD ANNOIARVI, CREDETE CHE NON SI E’ FATTO APPOSTA”. PIAZZA CADORNA, 12 - 26100 CREMONA tel. 0372 456143 - Fax 0372 21362 38 Anagrafe - Stato Civile - Elettorale: Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 sabato: reperibilità, solo per decessi cell. 347 8074979 Segreteria - Ragioneria - Tributi - Ufficio tecnico Scuola - Teatro - Segretariato sociale: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.30 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 Assistente sociale: mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00 Polizia Locale: tel. 0376 840241 mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00 numero per emergenze tel. 349 6498680 Municipio (centralino) - tel. 0376 819201 Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428 P.E.C.: [email protected] ORATORIO SAN LORENZO ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00 Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406 BIBLIOTECA tel. 0376 840435 estate inverno lunedì 9-12 / 15-19 martedì 9-12 giovedì 15-19 mercoledì venerdì 9-12 sabato 9-12 / 14.30-18.30 14.30-18.30 14.30-18.30 9-12 9-12 ASSOCIAZIONI Pro Loco - tel. 0376 1620426 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 338 4597404 AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 - 335 8230628 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Amici di Rebecco - tel. 331 3279682 Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 342 6824878 Canile Comunale - tel. 0376 819716 CIMITERO Apertura tutti i giorni della settimana Gen. Feb. Nov. Dic. Marzo e Ottobre da Aprile a Settembre dalle 8 alle 17 dalle 8 alle 19 dalle 8 alle 20 PIAZZOLA RIFIUTI Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30 AMBULATORI MEDICI • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30) Lun. Gio. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento) • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30 Giovedì: dalle 16.30 alle 19 Ambulatori medici presso sede AVIS • Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel. 0376 83040 - 838500 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.00 alle 18.30 • Dr.ssa Vincenza Di Marco Riceve su appuntamento tel. 335 1736606 Lunedì: 9,30-11,30 - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00 Mercoledì: dalle 16.00 alle 18.00 • Emergenza sanitaria Attivo 24 su 24 tel. 118 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800 228521 (Guidizzolo 0376 819005) ENTI Protezione Civile - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653 Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059 Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120 SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847352 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602 Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052 Numeri utili UFFICI COMUNALI SANTE MESSE GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: Lun. Merc. Giov. BIRBESI Festivi Feriali: venerdì REBECCO Prefestivi estate 8 - 10.30 19 19 9.30 8.30 18 inverno 8 - 10.30 18 18 9.30 8.30 17 EMERGENZE GUARDIA MEDICA - 800 533 167 CARABINIERI - 112 - 0376819006 VIGILI DEL FUOCO - 115 FUGHE GAS - 800 901 313 39 40