Settembre

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Settembre
POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.C.B. Bergamo
MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO
24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5
[email protected] - www.oratorionembro.org
ANNO 105° - N. 8 - SETTEMBRE 2016
NEL NUOVO
ANNO PASTORALE
Chiamati
a ripartire
sulle vie
del Vangelo
VITA PARROCCHIALE
LE ESORTAZIONI DEL VESCOVO E LE LINEE DA SEGUIRE NEGLI IMPEGNI DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE PER I PROSSIMI MESI
Il cammino da fare con gioioso slancio
per una vera fraternità a tutto campo
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i è, in questo periodo, all’avvio di un nuovo anno pastorale da vivere nell’impegno per tradurre nella quotidianità
il concetto espresso dal titolo del piano diocesano, titolo
che dice Con i discepoli di Emmaus annunciamo la gioia del
Vangelo; titolo che spicca pure sul nuovo cartellone preparato
e collocato sul sagrato della arcipresbiterale plebana, nel proseguimento di una prassi avviata da qualche anno.
ome sempre sul finire dell’estate, ci si trova in una fase di
grande fermento a tutti i livelli: fase di ripresa delle attività nell’ambito della società,
nel mondo del lavoro, nel campo
della scuola. Anche per la comunità ecclesiale è, questo, il tempo
di rimettersi in cammino dopo la
pausa delle vacanze. Per l’itinerario, in particolare, della comunità
ecclesiale ci sono alcuni punti o
eventi, che qui pare opportuno
evidenziare.
•Il tema del nuovo anno pastorale, ancorato all’annuncio della
gioia del Vangelo, porta a riflettere sui contenuti della Esortazione
apostolica di Papa Francesco, intitolata Evangelii gaudium, assunta
come spunto di riferimento nel periodo più recente, dalla Chiesa italiana nel suo insieme e dalla diocesi di Bergamo in maniera spiccata.
• Per il 2016/17 il nostro vescovo monsignor Francesco Beschi
non ha ritenuto di diffondere una
nuova lettera pastorale specifica
(come negli anni passati). Egli ha
però chiamato e chiama tutti a
prendere consapevolezza ed a farsi
carico dell’urgenza di un rinnovato
slancio nella evangelizzazione, da
vivere cercando di coltivare la fraternità a tutti i livelli: nella vita familiare, tra gruppi e associazioni, tra sacerdoti, nella società in senso lato.
• Resta in primo piano, di grande attualità, insieme alla
Evangelii gaudium, un altro documento di Papa Francesco,
quello che ha per titolo Amoris laetitia; documento che è derivato dalle discussioni fatte nel corso dei due Sinodi, uno straordinario e uno ordinario, della Chiesa universale dedicati alla
situazione della famiglia nell’epoca attuale. Su alcuni punti
della Amoris laetitia, a Nembro, si è cominciato a riflettere, a
studiare, durante le omelie delle Messe nel corso della novena
di preparazione alla festa dello Zuccarello. L’analisi, la messa a
fuoco dei contenuti della Amoris laetitia, a Nembro, saranno riprese a partire dal mese di ottobre e poi proseguite anche nel
mese di novembre nell’ambito degli incontri per la catechesi
degli adulti, che, in ogni martedì sera, avranno luogo presso
il teatro “San Filippo Neri” dell’Oratorio, sotto la guida del
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IL NEMBRO settembre 2016
professor don Lorenzo Testa, moralista, docente nel Seminario diocesano di Bergamo. Tra gli argomenti spiccherà quello
della gioia dell’amore familiare, tema che tanto spesso torna
nei discorsi del Papa.
• Le varie iniziative e attività con le quali la Parrocchia di
Nembro si prodigherà per tradurre in concretezza l’enunciato
del titolo del piano pastorale diocesano sono dettagliatamente indicate nel Calendario parrocchiale che negli scorsi giorni è stato portato in tutte le case – dove si spera sia sempre
tenuto in evidenza –; a richiamare
periodicamente, di mese in mese,
i diversi appuntamenti e momenti
– con una sottolineatura di quelli
più rilevanti – provvederà il notiziario parrocchiale Il Nembro, sul
cui ruolo nella comunità ecclesiale
domenica 11 settembre si è svolta
una “Giornata di sensibilizzazione”.
•L’inizio dell’anno pastorale,
stavolta, si concretizzerà in una
forma diversa dal recente passato:
esso avverrà con la Messa delle
ore 18 di sabato 24 settembre
nella plebana. In tale pomeriggio
inoltrato non ci saranno le consuete Messe prefestive nelle diverse chiese delle Vicinie; e questo
per stimolare l’affluenza di tutti
nella chiesa plebana, ad un’unica celebrazione, della quale si può
intuire l’importanza. L’auspicio è
che questo invito trovi la più ampia accoglienza.
uando – come nel titolo del
piano pastorale diocesano
2016/17 – si parla di annuncio della gioia del Vangelo – in
particolare nei tempi attuali, nei
quali un tale impegno non è sicuramente né semplice né facile –, si parte, oltre che dai due documenti pontifici dianzi citati, da quanto assai frequentemente
Papa Francesco dice nei suoi discorsi, nelle sue esortazioni,
nelle sue catechesi. Nella sua Evangelii gaudium (La gioia del
Vangelo) Papa Francesco ha ripreso concetti, locuzioni, riflessioni, sollecitazioni contenuti in un importantissimo documento
che egli stesso – prima di essere eletto Pontefice – contribuì
ad elaborare ed a redigere, e che – con la denominazione di
“documento di Aparecida” – nel 2007 scaturì da una grande assemblea ecclesiale promossa nell’America Latina. Nella parte
iniziale di tale documento veniva presentata la realtà, per tanti
aspetti drammatica, al punto da... lasciar poco spazio alla speranza, del continente sudamericano. Però, in passaggi successivi
del medesimo documento, il “discepolo-missionario” veniva, e
viene, sollecitato dalla Chiesa ad annunciare con grande slancio
la buona notizia di Gesù, la gioia del Vangelo. Tali espressioni
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VITA PARROCCHIALE
Qui a destra, il nuovo tabellone che,
nell’imminenza dell’anno pastorale 2016/17,
è stato collocato sul sagrato della chiesa
plebana (come si può vedere nella foto
al centro della pagina sulla sinistra) e la
copertina del nuovo calendario parrocchiale.
spiccano all’avvio di diversi paragrafi di
uno dei primi capitoli del “documento di
Aparecida”: «La buona notizia della dignità umana (...); La buona notizia della vita
(...); La buona notizia della famiglia (...);
Di fronte a una vita senza senso, Gesù ci
rivela la vita intima di Dio (...); Di fronte
all’individualismo, Gesù convoca a vivere
ed a camminare insieme (...); Di fronte alla esclusione, Gesù difende il diritto dei deboli (...); Di fronte alle strutture di morte,
Gesù rende possibile la vita piena (...)».
a missione, gli impegni posti in luce nel “documento di
Aparecida” sono diventati attuali pure nella nostra società, dal momento che pure tra noi – in forma via via più accentuata – molti sono lontani, indifferenti, assenti, distratti.
Con tutti costoro è necessario ricominciare dal primo annuncio
del Vangelo, fatto con gioia. Non per nulla Papa Francesco insiste sul concetto della gioia, oltre che nel titolo, in molteplici
passaggi della sua Evangelii gaudium, richiamando pure parole
di Isaia tratte dall’Antico Testamento: «Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia». Nella esortazione del Papa latinoamericano, e con radici italiane, si trovano in continuità espressioni del tipo seguente: «Gioia che si rinnova e si comunica»;
«Nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore» (parole riprese da un discorso di Paolo VI); «Il Vangelo invita con insistenza
alla gioia»; «Ci sono cristiani che sembrano avere assunto uno
stile da... Quaresima, senza la gioia della Pasqua»; «La società
L
tecnologica ha potuto moltiplicare le occasioni di piacere; ma
essa difficilmente riesce a procurare la gioia».
uesta gioia del Vangelo che deve caratterizzare l’azione
di un “discepolo-missionario” della “buona notizia” portata da Gesù è l’unica vera forza sulla quale si può e si
deve far leva per tradurre in concretezza la sollecitazione che sta
nel titolo del piano pastorale 2016/17. Scorrendo le pagine del
calendario parrocchiale si trovano molteplici occasioni, proposte, celebrazioni, iniziative, attività, proposte per dar modo a
tutti di farsi davvero compagni di viaggio dei discepoli di Emmaus. Ognuno è chiamato a rendersi “discepolo-missionario”
per testimoniare e diffondere ad ampio raggio, in tutte le direzioni possibili, la gioia del Vangelo. Va recuperata la preghiera,
il canto Resta con noi, Signore, perché si fa sera, con il pensiero
a quell’ultima sera nella quale Gesù offrì la sua vita nel pane
spezzato. L’Eucarestia è il punto di partenza, e di arrivo, di ogni
opera pastorale; è la Pasqua di Gesù che dona il suo spirito di
amore a chi vuol agire per rendere più radicata e diffusa la vera
gioia del Vangelo.
Q
Come avverrà dal 24 settembre
l’avvio del nuovo anno pastorale
Come si può rilevare dalla nota
pubblicata in queste due pagine, l’avvio
dell’anno pastorale questa volta avverrà
in una forma un po’ diversa rispetto al
passato. Ad esso ci si accosterà nel tardo pomeriggio di sabato 24 settembre
con la “Messa unica prefestiva di inizio
dell’anno pastorale” che sarà celebrata alle ore 18 nella plebana. In tale
sabato non ci saranno le Messe prefestive normalmente in calendario nelle
chiese delle Vicinie. Al termine del rito
eucaristico, sul sagrato, si svolgerà un
rinfresco/aperitivo. Nel medesimo sabato si accetteranno le iscrizioni ai corsi
di catechesi all’Oratorio. Domenica 25
settembre comincerà concretamente il
nuovo anno pastorale con la Settimana
della Comunità, scandita – come si può
rilevare dal calendario parrocchiale – da
una serie di significativi appuntamenti (mentre non ci saranno, come negli
anni passati in tale circostanza, gli spostamenti nella plebana delle statue o di
quadri dei Santi particolarmente venerati nelle diverse zone o Vicinie del paese). Durante la Messa delle ore 10,30 in
plebana si terrà (domenica 25 settembre) il rito del mandato ai catechisti ed
agli operatori pastorali. Nel corso della
giornata, presso l’Oratorio saranno raccolte le iscrizioni ai corsi di catechesi in
preparazione ai Sacramenti della iniziazione cristiana. Nella serata di martedì 27 settembre terrà la sua prima
riunione, per l’anno pastorale 2016/17,
il Consiglio pastorale parrocchiale
della comunità ecclesiale di Nembro,
che ha come patrono San Martino di
Tours. Giovedì 29 settembre, alle ore
20,30, è prevista una Messa “unica” in
plebana per tutti gli operatori pastorali. Venerdì 30 settembre, in Santa
Maria, alle ore 20,30 si svolgerà una ce-
lebrazione penitenziale comunitaria;
all’Oratorio avrà luogo il primo incontro
di catechesi per gli adolescenti. Sabato
1° ottobre, all’Oratorio, comincerà, con
il primo incontro del programma, il percorso per i fidanzati. Domenica 2 ottobre prenderà il via ufficialmente l’Anno catechistico. Nel pomeriggio della
medesima giornata, presso l’auditorium
“Giovanni XXIII”, dalle ore 15 alle ore
18, si svolgerà un ritiro spirituale focalizzato sull’avvio del nuovo anno pastorale. Con mercoledì 5 ottobre ricominceranno le celebrazioni delle Messe dei
ragazzi (alle ore 16,30). Da martedì 11
ottobre riprenderà la catechesi per gli
adulti con gli incontri sui contenuti del
documento pontificio Amoris laetitia,
incontri che avverranno nel Teatro “San
Filippo Neri” ed avranno come relatore
don Lorenzo Testa, docente di Morale
nel Seminario di Bergamo.
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CRONACHE
CON LA GITA PARROCCHIALE DEL 24 AGOSTO
Nembresi alla... scoperta
dei “tesori” di Aosta
Mercoledì 24 agosto settantaquattro Nembresi hanno partecipato alla gita
che ogni anno, tra la fine dell’estate e l’approssimarsi dell’autunno, la Parrocchia
organizza per dire grazie a quanti mettono a disposizione una parte del proprio
tempo per andare incontro, con le proprie
competenze e soprattutto con la propria
buona volontà, alle esigenze che affiorano nei diversi ambiti della quotidianità
della comunità ecclesiale. Nei limiti dei
posti rimasti disponibili è
stata data la possibilità di
partecipare alla “spedizione” anche a quanti – pur
non essendo abituali collaboratori della Parrocchia –
avevano manifestato il desiderio di unirsi al gruppo.
In un primo tempo la meta era stata identificata in
Cervinia; ma poi, per contrattempi, ci si è orientati
su Aosta (che peraltro era
stata già ipotizzata nell’itinerario, almeno per una
parte della giornata). Ha guidato la comitiva l’arciprete don Santino Nicoli. La
partenza ha avuto luogo alle ore 6. Verso
le 9,30 i gitanti erano già ad Aosta, la città
capoluogo della Regione autonoma con la
Valle che porta il medesimo nome del suo
centro principale e che in epoche molto
lontane era chiamata la “Roma delle Alpi”. Questa denominazione lascia intuire
la ricca storia della località, la maestosità
dei monumenti, delle testimonianze che
essa conserva. Nella visita
ad Aosta i Nembresi hanno
avuto in Dolores e Cristina
le guide locali informatissime e sempre pronte a dare
ogni tipo di spiegazioni.
Sono emersi ricordi di ogni
epoca e anche riferimenti alle tradizioni tuttora
molto sentite. Presso il Seminario locale c’è stata la
possibilità di partecipare
alla Messa, presieduta da
don Santino Nicoli e da Padre Ruben, e di consumare
il pranzo al sacco. Nel pomeriggio alcuni
dei gitanti hanno scelto di passeggiare
per le vie del capoluogo valdostano; altri
si sono diretti verso la sua periferia per
una visita all’area archeologica di Saint
Martin di Corlèans, aperta da non molto:
un sito pluristratificato di rilevanza internazionale, che conserva reperti risalenti
sino a 5.000 anni or sono. Verso le 17,
tutti i Nembresi gitanti si sono ritrovati ai
loro due pullman per riprendere la strada
verso Nembro, dove sono arrivati attorno
alle ore 20, soddisfatti dell’esperienza vissuta. Le foto qui riprodotte sono state scattate nel corso della giornata del 24 agosto.
LE ANNOTAZIONI SUI REGISTRI DELLA PARROCCHIA
Sedici i defunti nei mesi di luglio e agosto
Nel corso dei mesi di luglio ed agosto nei registri dell’anagrafe della Parrocchia di San Martino, in Nembro, sono stati
annotati un battesimo, sei matrimoni e sedici funerali. Ecco, qui
di seguito, come di consueto, il quadro dettagliato.
BATTESIMO (celebrato il 24 luglio) – Cristian Titrovi, di Robertino e di Rosalia Muratore.
MATRIMONI – Nikolas Sirtoli con Daniela Vigani (nozze
celebrate il 1° luglio); Paolo Cafro con Giulia Perletti (nozze celebrate il 2 luglio); Matteo Del Carro con Elena Galizzi (nozze
celebrate il 16 luglio); Stefano Noris con Giorgia Corna (nozze celebrate il 23 luglio); Michele Martino Ravelli con Michela Pulcini
(nozze celebrate il 23 luglio); Gianluca Milesi con Laura Canale
(nozze celebrate il 5 agosto).
DEFUNTI – Caterina Mazzucchetti, di anni 76, deceduta il
2 luglio; Battista Rondi, di anni 80, deceduto il 3 luglio; Bruna
Persico, di anni 84, deceduta il 7 luglio; Giovanni Persico, di anni
77, deceduto il 9 luglio; Nerina Azzola, di anni 90, deceduta il 17
luglio; Natalina Moioli, di anni 84, deceduta il 24 luglio; Orlando Carrer, di anni 91, deceduto il 31 luglio; Angelo Bergamelli,
di anni 77, deceduto il 7 agosto; Claudio Cortinovis, di anni 67,
deceduto l’11 agosto; Maria Ghilardi, di anni 89, deceduta il 15
agosto; Renato Morbi, di anni 84, deceduto il 21 agosto; Fiore
Tombini, di anni 77, deceduto il 21 agosto; Giuseppina Novelli,
di anni 74, deceduta il 22 agosto; Natalina Valoti, di anni 87,
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IL NEMBRO settembre 2016
deceduta il 23 agosto; Rosa Turani, di anni 91, deceduta il 25
agosto; Mauro Valoti, di anni 49, deceduto il 31 agosto.
IL QUADRO DELLE OFFERTE
Come di consueto, ecco anche il quadro delle offerte che,
sempre tra luglio e agosto, sono pervenute alla Parrocchia di San
Martino, nelle sedi consuete, per le diverse finalità.
Agli Uffici parrocchiali: euro 2.823, così ripartiti: N.N. euro 50; per la Messa celebrata, secondo la tradizione, alla “casella” dei Bianchì nella prima domenica di luglio, euro 220; N.N.
euro 50; dai coetanei nati nel 1959 euro 60; N.N. euro 1.000;
dalle appassionate del gioco della tombola, euro 449; da Viana,
994 euro raccolti con la messa a disposizione di “michini” in
occasione della ricorrenza di San Rocco.
Al Fondo di solidarietà “mons. Aldo Nicoli”: euro 600,
da N.N.
Al Santuario dello Zuccarello: euro 650, così ripartiti:
N.N. per un anniversario, euro 150; N.N. euro 100; N.N. euro
250; N.N. euro 50; N.N. euro 100.
Per due poltroncine nel teatro “San Filippo Neri” euro 360, per intestazioni a “Bergamelli Giulia” e alla “Famiglia
Bergamelli-Ghilardi”.
A tutti coloro che hanno dato per le diverse finalità vanno i
più sentiti ringraziamenti.
VITA PARROCCHIALE
UN “PICCOLO ESERCITO”
MOLTO IMPORTANTE
Portano Il Nembro
nelle case
Le persone ritratte nella foto (insieme
all’arciprete don Santino Nicoli) potrebbero essere definite le “ambasciatrici” o
gli “ambasciatori” de Il Nembro; sono una
parte del piccolo esercito di volontarie/
volontari (un’ottantina in tutto) che ogni
mese, con il tempo bello o brutto, portano
il giornale nelle case. Hanno un ruolo basilare per l’esistenza e la diffusione della
pubblicazione. Nella serata dello scorso 9
agosto la Parrocchia ha voluto riunire il
gruppo per una cena al posto di ristoro dello Zuccarello. È stato un modo per dire ai
volontari, almeno una volta, “grazie”. Nei
giorni scorsi essi hanno portato nelle case
anche il nuovo calendario parrocchiale,
accompagnato da una busta nella quale
– in una lettera firmata dall’arciprete –
sono state spiegate le grosse difficoltà che
Il Nembro sta incontrando sotto l’aspetto
finanziario. Ma ci sono, per il giornale, notevoli problemi pure nell’ambito redazionale. Lo dimostrano il numero ridotto delle pagine e l’incompletezza dei servizi che
hanno connotato le più recenti edizioni de
Il Nembro, e che connotano pure quella di
questo mese. Occorrono forze fresche,
pronte ad impegnarsi, con disponibilità,
per le diverse incombenze. L’appello è già
stato lanciato altre volte, senza trovare risposte. Sarà, questa, la... volta buona?
È questo il momento della solidarietà verso i terremotati del Centro Italia
Questa edizione de Il Nembro arriva nelle famiglie nel
fine settimana scelto dai vescovi italiani per una corale attestazione di solidarietà e di aiuto concreto verso quanti, in vario modo, anche nella scomparsa dei propri congiunti, oltre
che nella perdita dei propri averi, sono stati colpiti dal recente
terremoto verificatosi nel Centro Italia. L’iniziativa di una colletta nazionale nella data del 18 settembre fu annunciata
dalla C.E.I. (Conferenza episcopale italiana) già all’indomani
del sisma, che il 24 agosto scorso ha scosso in particolare alcune località delle province di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia e zone
limitrofe, causando un gran numero di vittime umane (molti i
bambini e i ragazzi) e distruggendo interi paesi. Parecchie diocesi si sono attivate da subito, mobilitando le rispettive Caritas
nel contesto di un piano coordinato. Così è avvenuto anche
nella Bergamasca. Al di là delle varie iniziative, in questi giorni
è in primo piano la “colletta nazionale”. Tutte le offerte che
nelle chiese di Nembro saranno raccolte durante le Messe di
sabato 17 e domenica 18 settembre, confluiranno in tale
“colletta” lanciata dai vescovi. Si confida che i Nembresi anche
in questa circostanza confermino la loro tradizionale grande
generosità a favore di coloro che all’improvviso si sono trovati
sinistrati, in situazioni dolorose e di estremo bisogno.
A SETTE ANNI DALLA SCOMPARSA
RIPRENDERANNO NELLA PROSSIMA ESTATE
Il ricordo di monsignor Aldo Nicoli
Le Messe mensili a San Pietro
A sette anni dalla sua morte avvenuta il 13 settembre 2009,
monsignor Aldo Nicoli sarà commemorato nella domenica (18
settembre) della distribuzione di questa edizione de Il Nembro,
in due distinti momenti: nella plebana, durante la Messa delle
ore 18, e al Santuario dello Zuccarello, dove alle ore 11,30 ci
sarà pure una Messa celebrata da monsignor Tarcisio Ferrari, il
quale dal 1963 al 1977 è stato segretario del vescovo di Bergamo, monsignor Clemente Gaddi; poi, fino al 2010, è stato prevosto a Sant’Alessandro della Croce in Bergamo. Ora abita a Dorga.
A promuovere la celebrazione allo Zuccarello è stata l’associazione “Insieme con don Aldo”, ora presieduta dal dottor Pietro
Daina; associazione che si sta prodigando per mantenere viva la
memoria del compianto arciprete di Nembro (dal 1992 al 2008),
negli ambiti che gli furono particolarmente cari nel corso della
sua vita e del suo ministero sacerdotale. Dopo la celebrazione
della Messa, gli aderenti all’associazione “Insieme con don Aldo”
parteciperanno ad una riunione conviviale per fare il punto sulle loro iniziative.
Hanno visto un’assai significativa partecipazione le Messe
che nei mesi di luglio e agosto, alle ore 18 dell’ultimo mercoledì
di ogni mese, sono state celebrate nella chiesetta di San Pietro, rimessa totalmente in ordine da un nutrito gruppo di volontari, come è stato spiegato diffusamente nelle edizioni de Il Nembro dei
mesi scorsi. Le celebrazioni delle Messe nella chiesa, con l’accennata periodicità, riprenderanno ora nella prossima estate. Attorno alla chiesa sono previsti nei prossimi mesi altri interventi per
completare quanto è rimasto in sospeso nella scorsa primavera e
comunque per un’ordinaria regolare manutenzione, affinché non
svaniscano i risultati dell’operazione condotta in porto. Nel corso
dell’estate, non pochi Nembresi hanno fatto visite nella zona, che
è molto accogliente. E qualcuno ha abbozzato l’idea di coinvolgere, nel mantenimento in ordine della chiesa e della zona, insieme
ai volontari, anche qualche associazione legata alla Parrocchia.
Intanto è stato già un gran passo l’aver tolto il tempietto dall’oblio. Per il resto si vedrà il da farsi. I Nembresi sono apparsi molto
contenti di aver “riscoperto” un loro piccolo monumento.
IL NEMBRO settembre 2016
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VITA PARROCCHIALE
LA FESTA DELLO ZUCCARELLO
Una ricorrenza
che resta “viva”
Preceduta dalla novena di preparazione, notevolmente partecipata come
sempre, lunedì 8 agosto si è attuata la festa della Madonna dello Zuccarello, che
per Nembro costituisce la “sagra” del paese. La Messa delle ore 10,30 al Santuario,
durante la quale sono stati ricordati particolari anniversari di
ordinazione o di professione religiosa di sacerdoti e di suore, ha
visto la presenza – oltre che delle
autorità civiche – di molta gente. Ha presieduto il solenne rito,
concelebrato (foto qui accanto) da una ventina di sacerdoti
nembresi o che sono stati o sono
in ministero a Nembro, don Ercole Brescianini, il quale, dopo
22 anni, dal 1° settembre scorso
ufficialmente ha lasciato la guida della parrocchia di Cornale
(storicamente legata a Nembro)
per ritirarsi in quiescenza nel
suo paese d’origine, Villongo S. Alessandro. L’attuale parroco di
Pradalunga, don Angelo Cortinovis, è stato nominato amministratore parrocchiale anche di Cornale, dove adesso è stato destinato, risiederà e opererà – come vicario interparrocchiale
per Cornale e Pradalunga – don Mario Martinelli, proveniente
da Costa Valle Imagna (località nella quale nei tempi recenti è
stato parroco). Don Ercole Brescianini, compiendo nel marzo
scorso i 75 anni, è arrivato all’età stabilita per la quiescenza. Allo
Zuccarello egli ha ricordato i suoi 51 anni di sacerdozio sin qui
vissuti (è stato infatti ordinato nel 1965). La Messa delle ore 18,
nella festa dello Zuccarello, è stata presieduta invece dall’arciprete di Nembro don Santino Nicoli. Hanno concelebrato vari
sacerdoti del Vicariato Albino-Nembro (che comprende anche la
parrocchia di Cornale).
In un’esposizione
le tematiche dell’Anno Santo
Nel periodo della festa dello Zuccarello, per alcuni giorni, nei locali attigui al
Santuario è stato possibile ammirare una
mostra arrivata da Lonno e risultata di notevole interesse: la rassegna, intitolata Volti della misericordia, proprio in prossimità
di una chiesa, quale è quella dello Zuccarello, dedicata anche alla “Madonna della
Misericordia”, ha offerto spunti di riflessione su tematiche in questo periodo in primo
piano in virtù dell’Anno Santo straordinario voluto da Papa Francesco: tematiche
delle quali si sente continuamente parlare.
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IL NEMBRO settembre 2016
VITA PARROCCHIALE
P. SERGIO MOROTTI, SCALABRINIANO, HA OPERATO IN VARI PAESI DEL MONDO
Cinquant’anni...
dopo la prima Messa
Dopo aver partecipato, nella ricorrenza della Madonna dello Zuccarello, al
solenne rito eucaristico delle ore 10,30,
l’8 agosto scorso p. Sergio Morotti ha
avuto l’occasione di festeggiare i propri
cinquant’anni di sacerdozio anche con la
Messa celebrata personalmente al Santuario nel pomeriggio, alle ore 16,30. Entrato
– sulle orme di un suo fratello maggiore,
Bruno – in un Seminario degli Scalabriniani e seguito con profitto l’intero corso
della preparazione, egli ha ricevuto l’ordinazione presbiterale l’11 settembre 1966,
a Rezzato, nel Bresciano. Arrivò in paese il
1° ottobre successivo e il giorno dopo – era
una domenica – celebrò la sua prima Messa nella arcipresbiterale plebana. Nel pomeriggio – allora, con inizio alle ore 14 o
alle ore 14,30, c’era quella che si chiamava
la “dottrina” (la predicazione con la catechesi per gli adulti, e non solo) – rivolse un
breve discorso di saluto e ringraziamento
ai compaesani che lo avevano accolto con
letizia; alla sera fu... l’ospite d’onore in uno
spettacolo presso l’Oratorio.
Poco più di due anni prima, il 28 giugno 1964, la comunità che ha come patro-
A sinistra: padre Sergio mentre distribuisce le
Comunioni durante la Messa celebrata l’8 agosto, nel pomeriggio, allo Zuccarello. Sopra: la pagina del Nembro dell’ottobre 1966 con la cronaca della festa per la sua ordinazione sacerdotale.
no San Martino di Tours, aveva accolto e
festeggiato con eguale gioia, l’ordinazione
sacerdotale, proprio nella arcipresbiterale
di Nembro, di suo fratello Bruno, il quale
poi fu missionario per circa quarant’anni
in Australia, “migrante con i migranti”;
si allontanò dal “nuovissimo continente”
solo per tre anni per andare a studiare lo
spagnolo in Argentina, e poter poi in tal
LA “CRISI” DELLA “MONSIGNOR GIULIO BILABINI”
Corale: problema aperto
Nelle scorse settimane si è parlato
della partecipazione della corale “Monsignor Giulio Bilabini” alla Messa delle
10,30, nella festa dello Zuccarello, come
dell’ultimo impegno ufficiale del complesso nell’ambito delle liturgie nella
Parrocchia di San Martino. In effetti l’8
agosto il gruppo canoro (foto) si è prodigato ottimamente con tutte le “voci”
delle quali in questo periodo ha potuto
disporre. Di fatto vari appartenenti alla
Corale non hanno però poi tralasciato di
dare un proprio apporto anche in successive circostanze (come, per esempio,
in occasione della Messa delle 10,30 in
Santa Maria, nella solennità dell’Assunta,
il 15 agosto). Resta vivo, nei “cantori”, il
desiderio di dare ancora una continuità
all’istituzione. Sopravvive la speranza che
si facciano avanti voci nuove, maschili
ma soprattutto femminili. Del problema
– nei termini esposti nelle edizioni de Il
Nembro dei mesi scorsi – si dovrebbe fare un’analisi approfondita nelle prossime
settimane, man mano si entrerà nel vivo
del nuovo anno pastorale. Nel frattempo
ci si augura, appunto, che la... speranza
trovi appigli per consolidarsi. Il problema
della crisi di voci per la corale parrocchiale, del resto, cominciò ad affacciarsi già...
mezzo secolo fa, come si constata dalla
pagina del Nembro del 1966 riprodotta
qui in alto.
modo aiutare meglio quanti di... matrice
iberica approdavano nelle zone ove egli
era impegnato. P. Bruno Morotti, purtroppo, è morto precocemente, per malattia, il 22 ottobre 2004, pochi giorni
dopo essere rientrato in Italia con la speranza di curarsi adeguatamente.
La famiglia Morotti (genitori e sette
figli) ha avuto a lungo la propria casa nella
zona del Carso. Anche padre Sergio, oltre a
ricoprire diversi importanti incarichi nella
sua Congregazione, ha fatto il missionario
in varie parti del mondo. Nel 2009, per
esempio, era a Bogotà, in Colombia, reduce da una esperienza nel Venezuela. Poco
prima del Natale di quell’anno fu mandato in un’istituzione degli Scalabriniani ad
Haiti; e là, il 12 gennaio 2010, si trovò in
quello che fu definito il “cataclisma dei
poveri”, ossia il violentissimo terremoto
che sconvolse gran parte di Port au Prince,
la capitale dello Stato. Padre Sergio Morotti
rimase incolume. Si prodigò intensamente
per aiutare i disastrati e per reperire mezzi
per andare incontro alle loro necessità. Ebbe sostegni anche da Nembro, dove rientrò
qualche tempo più tardi per cercar di dilatare la propria opera di soccorso. Motivi
di salute gli hanno però successivamente
impedito di tornare nelle terre di missione. Padre Sergio Morotti, nato nel 1941, è
stato invitato a ricordare il cinquantenario
della sua ordinazione sacerdotale anche
con la partecipazione ad una concelebrazione nella chiesa di San Sebastiano nel
giorno (15 settembre) della chiusura del
Settenario della Madonna Addolorata.
IL NEMBRO settembre 2016
7
VITA PARROCCHIALE
BEN RIUSCITE ANCHE CON LE VARIAZIONI APPORTATE AL PROGRAMMA.
UNA DELEGAZIONE DI NEMBRO È ANDATA IN BELGIO
Con il pensiero a Marcinelle
le “Giornate del migrante”
La ricorrenza in questo 2016 del 60°
anniversario della tragedia di Marcinelle,
avvenuta in Belgio l’8 agosto 1956 – morirono 262 minatori, dei quali 136 italiani:
tra loro il bergamasco Assunto Benzoni,
originario di Cerete ma poi trasferitosi ad
Endine Gaiano – ha determinato – stavolta – cambiamenti nelle date e nei programmi delle “Giornate” e della “Festa del
migrante”, puntualmente calendarizzate,
ogni anno in paese, nel cuore dell’estate;
ma ha pure dato maggior spicco ed ha arricchito di significati le celebrazioni e le
iniziative ad esse connesse.
Si può dire a ragione che Nembro si
è distinto, nella Bergamasca, nel ricordare la catastrofe verificatasi nella zona del
Bois du Cazier; era però quasi logico che
così avvenisse. Vive in paese Lino Rota,
il quale fu un testimone diretto dell’immane sciagura; si trovò tra coloro che per
primi, da un’altra vicina miniera, vennero
mandati in soccorso dei lavoratori rimasti bloccati da un improvviso incendio
ad oltre mille metri di profondità. Ma, in
quella situazione, c’era ben poco da fare.
La memoria dello sgomento vissuto è rimasta indelebile in quanti lo provarono.
Lino Rota ha trascorso da emigrante
51 dei suoi attuali 87 anni. Per 25 anni
ha operato nelle miniere. Da quando è
andato in pensione, insieme alla moglie
Mariuccia Abondio si è dato da fare a
tutto campo per diffondere la conoscenza
della vita e di come si lavora nelle miniere; ha portato avanti il suo progetto con il
Museo creato (e continuamente arricchito di novità) in via Lonzo, nonché tramite
l’Associazione “Nembresi nel mondo” e
lungo altre vie.
8
IL NEMBRO settembre 2016
Questa foto è stata scattata durante la Messa
celebrata al Santuario dello Zuccarello.
La “Festa” e le “Giornate” del migrante dell’anno in corso hanno avuto un preludio già il 6 maggio, quando, con l’apporto pure degli “Amici della Biblioteca”,
nel palazzo di piazza Italia si è svolta una
serata dal titolo L’Italia in miniera. Alla
proiezione di un filmato e ad una testimonianza di Lino Rota si sono aggiunte
le relazioni di Sergio Aliboni, presidente
della associazione dei minatori della Vallonia, e del giornalista belga Gaetano La
Anche quest’anno da Vigonza (Padova) è arrivato un gruppo di Alpini.
Valle, i quali poi, il giorno dopo, sono andati ad Onore per un convegno sul tema:
Migrazioni mobilità: ieri, oggi, domani.
La Festa del migrante, giunta ormai
alla sua 21ª edizione e, negli anni passati, abitualmente collocata il 7 agosto,
alla vigilia della ricorrenza della Madonna dello Zuccarello, è stata – in questo
2016 – anticipata a sabato 30 luglio. Si è
svolta secondo lo schema consueto, con
la cerimonia ufficiale, nella mattinata,
nei pressi del Museo della miniera. In un
grande striscione c’era l’invito a “non dimenticare Marcinelle”: in particolare, nel
sessantennale della sciagura là verificatasi, con altrettanti rintocchi di una campanella proveniente da quelle zone, sono
stati commemorati gli italiani deceduti
nella tragedia con la citazione ad uno ad
uno, dei loro rispettivi nomi. Si è fatta memoria, ovviamente, pure degli altri morti
onorandoli tutti insieme.
Ci sono stati poi i discorsi delle autorità intervenute. Il sindaco di Nembro,
Claudio Cancelli – che era accompagnato
da alcuni assessori – nella sua allocuzione ha sviluppato concetti legati a cinque
parole: sacrificio, solidarietà, Italia, Europa, futuro. Hanno rimarcato, da vari punti di vista, il valore della cerimonia anche
Franco Cornolti, consigliere della Provincia di Bergamo, Carlo Personeni, presidente del­l’Ente Bergamaschi nel mondo
– si è soffermato sull’importanza degli
incontri come quello annualmente promosso a Nembro –, Emanuela Testa, assessore del Comune di Albino, Marialuisa
Guerinoni, vicesindaco di Endine Gaiano,
Cinzia Locatelli, sindaco di Cerete, Natalina Valoti, sindaco di Pradalunga. Era-
VITA PARROCCHIALE
Nelle foto in alto, nelle due pagine, alcuni
aspetti e momenti della cerimonia svoltasi
presso il Museo della miniera nella mattinata
del 30 luglio; e l’avvio del corteo, allo
Zuccarello, per l’ingresso dei convenuti nella
chiesa del Santuario, dove è stata celebrata la
Messa, alle ore 11. Qui a sinistra: un gruppo
dei presenti alla celebrazione.
Tra la domenica 31 luglio e il mercoledì 3 agosto hanno trovato attuazione
anche le altre iniziative che da sempre
caratterizzano le “Giornate del migrante”,
e cioè: una escursione con visita ad una
cava di coti (stavolta l’attenzione è stata
rivolta alla valle del Lujo, nella zona sud
di Nembro); animazioni per i ragazzi nei
pressi del Museo della miniera e spiegano presenti rappresentanti pure di altri ti allo Zuccarello, dove alle ore 11, l’ar- zione alle nuove generazioni delle modaComuni del circondario. C’erano altresì, ciprete di Nembro, don Santino Nicoli, lità con le quali si ricavava il carbone daloltre a Bruno Rota, sindaco di Villa di Se- ha celebrato la Messa, alla quale erano le miniere in Belgio; proiezione di filmati
rio, e all’onorevole Valentina Lanfranchi, presenti alcuni sacerdoti impegnati tra sulla vita degli emigranti.
Ivonne Benzoni (figlia di Assunto, il mina- i migranti. Al termine del rito ha portaL’adesione di Nembro alla commetore bergamasco morto a Marcinelle) con to un saluto ai convenuti don Massimo morazione del 60° anniversario della
una sua nipote, parecchi ex emigranti, un Rizzi, direttore dell’Ufficio diocesano pre- tragedia di Marcinelle ha avuto il corogruppo delle “Taissine” e delle guide del posto a questo specifico settore. A chiusu- namento nella partecipazione di una deMuseo della miniera di Gorno (puntuali ra dell’incontro c’è stato poi il consueto legazione agli eventi ufficiali promossi
ogni anno nell’accogliere l’invito a Nem- pranzo presso un ristorante di Ranica.
nella località belga tra il 7 e l’8 agosto, dobro per la circostanza), e un
ve erano presenti rappresengruppo – stavolta un po’ più I Nembresi che sono andati a Marcinelle per partecipare alle manifestazio- tanze anche dei Bergamaschi
ni svoltesi in Belgio.
nutrito del solito – di Alpinel mondo e di tante altre asni di Vigonza (Padova), ben
sociazioni, in concomitanza
contenti – da quando ne hanpure con un incontro interno avuto nozione – di aggrenazionale dei minatori. Lino
garsi ogni estate alla “Festa”
Rota, sua moglie Mariuccia
nembrese. Non mancavano,
Abondio
(rispettivamente
naturalmente, in via Lonzo,
presidente onorario e presineppure gli Alpini del nostro
dente operativo dell’associapaese e c’era anche una delezione “Nembresi nel mondo”)
gazione di Artiglieri.
e Graziella Picinali, assessore
La cerimonia, coordinaalla Pubblica Istruzione e alla
ta da Gianni Comotti, è stata
Cultura nella civica amminichiusa da interventi di Henstrazione di Nembro, hanry Cowez (arrivato dal Belgio
no guidato il gruppo partito
con altri esponenti dell’assodal nostro paese, gruppo del
ciazione dei minatori della
quale hanno fatto parte pure
Vallonia) e di Lino Rota.
esponenti degli “Amici della
I numerosi partecipanti
Biblioteca” e di altri organiall’evento si sono poi spostasmi locali.
IL NEMBRO settembre 2016
9
SGUARDI AL PASSATO
RIEVOCAZIONI CHE OFFRONO SPUNTI PER RIFLESSIONI E CONFRONTI
Cent’anni fa sul
UNA “FESTA” MESTA – «Senza la vostra presenza sarà una fe- nelle trincee si
sta “mesta”»: così scrisse sul Nembro uscito il 6 agosto 1916 l’arci- era intensificata,
prete di allora, don Giulio Bilabini, nella “lettera aperta” che ogni naturalmente, in
mese, appunto tramite il giornale, inviava ai soldati appartenenti occasione della novena in preparazione alla festa dello Zuccarelalla “sua” comunità parrocchiale impegnati sui fronti della “Gran- lo, novena iniziata il 29 luglio.
de Guerra” in corso in quell’epoca. Ed in effetti nella ricorrenza delNOTIZIE TRISTI E SORPRESE DAI FRONTI DELLA GUERRA
la Madonna dello Zuccarello di cent’anni or sono non ci furono – In quelle settimane tra i mesi di giugno e luglio di cent’anni
esteriorità né euforie smodate, mondane; nessun apparato, nien- or sono (il Nembro uscì anche il 2 luglio, oltre che il 6 agosto)
te luminarie né fuochi pirotecnici. I partecipanti, numerosissimi, arrivò in paese la conferma che, purtroppo, all’età di vent’anni,
più del solito, mostrarono tutti un “contegno raccolto, devoto”. Fermo Manenti era deceduto in un combattimento. E così si era
Sin dalle ore 4 del mattino, in una chiesa già stracolma di gente, al ulteriormente allungata la già nutrita lista dei Nembresi caduti
Santuario cominciarono le celebrazioni delle
nel primo conflitto mondiale. ContemporaMesse. In quella delle ore 10, liturgicamente
neamente però si venne a sapere anche che
solenne, accompagnata dai canti delle voci
Severo Tombini e Pietro Gandossi (Griss), dati
bianche del coro dell’Oratorio maschile, ci fu
prima per dispersi e poi per deceduti, erano
un’omelia “di più di un’ora”. Molti dei convein realtà stati fatti prigionieri. Pietro Gandossi
nuti si trattennero poi a consumare il pranzo
fu lui stesso a... rifarsi vivo con una lettera
al sacco, sotto i maestosi alberi esistenti nella
inviata ai propri congiunti. Ai primi di luglio
zona. Alle ore 16 si svolsero i Vespri, concluvennero reclutati sotto le armi altri Nembresi
si dalla benedizione eucaristica e dal “bacio
– più di un centinaio –, tra i quali anche alcudella reliquia”. E in siffatto modo ebbe l’eni nati nel 1879 e il sacerdote don Alessandro
pilogo una giornata che aveva offerto il suo
Asperti, che si trovava in ministero nella Parevento più significativo nella processione di
rocchia intitolata a San Martino. L’11 luglio,
oltre cinquecento ragazzi e ragazze partiti
alla vigilia della partenza per il servizio mialle ore 7 del mattino dalla plebana e saliti,
litare, morì, invece, in paese, tragicamente,
con l’arciprete, allo Zuccarello pregando per
in una disgrazia stradale, all’età di 18 anni,
i propri papà, i propri fratelli, i propri zii, e
Abramo Stancheris. Poco dopo mezzogiorno,
comunque per tutti coloro che si trovavano in
terminato il pranzo in famiglia, mentre in
Il Santuario dello Zuccarello (da ovest) in
pericolo nelle trincee. In quel periodo, nella un’immaginetta di alcuni decenni fa.
bicicletta stava andando a salutare gli amici,
vita della Chiesa italiana, e non solo, erano
egli finì travolto dal treno della Valle Seriana
frequenti le iniziative speciali per invocare dal Signore la fine del nella zona dell’imbocco della passerella sopra il Serio che dalla
conflitto in atto. Il 25 giugno in tutte le parrocchie della Lombar- frazione Crespi porta a Cornale ed a Pradalunga.
dia c’erano stati momenti comunitari di preghiera. Il 30 luglio,
IMPORTANTE ACCORDO SINDACALE – Tra l’ultima decade
per una sollecitazione partita dallo stesso Pontefice Benedetto XV, di giugno e l’inizio di luglio del 1916 in paese ebbe una notevoerano stati mobilitati in speciali funzioni, con l’accostamento alla lissima risonanza la positiva conclusione delle lunghe trattative
Comunione, i bambini di tutte le Nazioni belligeranti.
– sostanzialmente – per il rinnovo, o adeguamento, del contratto
FEDELTÀ ALLE TRADIZIONI – A Nembro (come altrove) il di lavoro dei dipendenti della ditta Crespi & C. e della ditta Blupensiero dei soldati in pericolo e l’anelito di una rapida chiusura mer & C. (ubicata ove poi si insediarono la Laminal, la Comital,
delle ostilità stavano in primo piano, oltre che nei riti ordinari sta- e ora la Persico), ossia delle (allora) due più grosse aziende di
biliti dal calendario liturgico, anche nelle celebrazioni delle ricor- Nembro, entrambe operanti nel settore tessile. Fatto abbastanza
renze annuali particolarmente sentite e attese nelle diverse zone inusuale in quei tempi, i titolari dei due stabilimenti avevano
della parrocchia, ricorrenze tutte intensamente vissute anche nel accettato di mettersi ad un unico tavolo con i rappresentanti sin1916. Il 15 giugno, con una siffatta impostazione, si era svolta la dacali delle loro rispettive maestranze per arrivare, in paese, ad
festa a San Vito; e il 18 giugno aveva trovato attuazione la festa un trattamento economico eguale, ed equo, per tutti gli occupati
della Santissima Trinità a Trevasco; nella plebana il 9 luglio si era nel medesimo settore produttivo, ossia nell’ambito tessile. Grazie
data una forte, specifica accentuazione alla chiusura delle fun- all’accordo – o “concordato” – alla fine raggiunto, i dipendenzioni della novena in omaggio al Sacro Cuore di Gesù; il 23 luglio ti delle due fabbriche si trovarono un aumento del 5 per cento
nell’“Oratorio” di San Nicola (così – “Oratori” – venivano chiama- delle loro paghe e con altri miglioramenti nei rapporti con i rite allora le chiese – “luoghi di preghiera” – delle Vicinie) con uno spettivi datori di lavoro. L’intesa così configuratasi fu al centro
slancio superiore a quello consueto era stata venerata la Madon- anche di una affollatissima riunione tenutasi nel salone-teatro
na della Cintura, invocata come Madre della consolazione. Con un dell’Oratorio maschile con l’intervento dello stesso arciprete: riueguale stato d’animo il 26 luglio le madri e le spose si erano rivolte nione nella quale venne rimarcata l’importanza per gli operai di
a Sant’Anna; e, intanto, dalle parti di Viana, ci si stava preparan- aderire al sindacato della propria categoria per avere, in tal mado con il medesimo spirito ad esaltare e ad invocare san Rocco. niera, una più adeguata difesa dei propri interessi in un giusto
L’invocazione della protezione della Vergine sui soldati schierati equilibrio tra diritti e doveri.
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IL NEMBRO settembre 2016
VITA PARROCCHIALE
IN OCCASIONE DELLA FESTA “PATRONALE”
A San Nicola
un tuffo
nel passato
«Non mi aspettavo un’accoglienza
così corale e calorosa... Non pensavo di
aver lasciato, in pochi anni, a Nembro, un
ricordo rimasto tanto vivo...»: sono le parole che don Luigi Mazza ha detto a Dario
Novelli quando quest’ultimo gli ha consegnato la pergamena che poco prima,
con un... pensiero di “illustrazione”, di
“accompagnamento”, era stata letta (a...
beneficio e a nome di tutti i presenti) da
Luca Morotti (foto qui accanto). Il tutto è
avvenuto al termine della Messa delle ore
17, celebrata nella chiesa di San Nicola,
sabato 10 settembre, in occasione della
festa del “patrono” della Vicinia. Don
Luigi Mazza, nato a Entratico nel 1940, ordinato nel giugno del 1966, dopo essere
stato curato a Ghisalba e direttore dell’Oratorio dell’Immacolata nella Parrocchia
di S. Alessandro in Colonna, in Bergamo,
giunse a Nembro nel 1980 come successore di don Marco Donzelli (di recente deceduto e che pure è stato ricordato sabato
10 settembre); vi rimase, quale coadiutore nella Vicinia di San Nicola, sino al 1986.
Poi per 29 anni è stato prevosto a Bolgare.
Dallo scorso anno, anche per motivi di salute, si è ritirato nel suo paese d’origine.
Don Luigi Mazza è stato invitato a rientrare per un pomeriggio a Nembro anche
per una “festa” in occasione del cinquantesimo della sua ordinazione sacerdotale.
A San Nicola, pur con semplicità, hanno
“CASTAGNATA” A SAN FAUSTINO DOMENICA 16 OTTOBRE
Per il pomeriggio (ore 14,30) di
domenica 16 ottobre, nella Vicinia di
San Faustino, presso la sala della comunità, si sta organizzando la tradizionale
“castagnata”, anche come occasione,
per quanti (adulti e bambini) risiedono
nella zona, per trascorrere qualche ora
in compagnia, tra animazioni, giochi e
intrattenimenti vari. Intanto, a cura del
solito gruppo di “amici”, si stanno met-
tendo in cantiere anche le altre consuete iniziative del periodo tra autunno e
inverno: attività manuali con alunni di
qualche classe delle scuole locali; guida
alla realizzazione di presepi nelle case;
presepio della comunità; modalità diverse per la raccolta di fondi per il riabbellimento della chiesa in vista della
“festa” (nel 2017) del cinquantenario
del suo ampliamento.
pensato di fare le cose... in grande stile.
Per la Messa delle ore 17 hanno mobilitato (foto in basso) la loro Corale. La chiesa è
stata addobbata come nelle grandi occasioni. In questa atmosfera è stato istintivo
per don Luigi Mazza, durante l’omelia,
tornare... al passato. Tra un ricordo e l’altro, ad un certo momento si è commosso
al punto da non riuscire più... ad andare
avanti. La gente lo ha incoraggiato, con un
caloroso, lungo applauso, a... proseguire.
Tra le parole lette da Luca Morotti a nome
dell’intera comunità della Vicinia c’erano
anche queste: «È, il nostro, un pensiero di
augurio, di affetto, di ringraziamento (...).
Si può dire che ciascuno di noi, nei modi e
nei tempi più diversi, ha potuto prendere
un qualcosa di prezioso da Lei: la centralità di una figura come la sua, che non solo
“dice la Messa”, ma è stata, ed è, una guida e un punto di riferimento». Al termine
del rito eucaristico, il tradizionale “bacio
della reliquia” è stato, per quasi tutti i
convenuti, l’occasione di un scambio di
battute con don Luigi Mazza. Negli altri
anni, dopo la Messa c’era, di solito, una
breve processione con la statua di San Nicola nelle vie dei dintorni. Quest’anno si è
svolto un rinfresco sul sagrato della chiesa. Don Luigi Mazza ha avuto il modo di
continuare a dire “grazie” a tutti, sempre
molto commosso.
IL NEMBRO settembre 2016
11
CRONACHE
PIÙ RILEVANTE DEL SOLITO LA PARTECIPAZIONE ALLA FESTA DI SAN ROCCO
In grande stile
la “sagra” di Viana
La ricorrenza o “sagra”
di San Rocco in questo 2016
è stata vissuta – a detta degli
abituali suoi frequentatori –
con una intensità che non si
registrava da parecchio tempo. Ha sicuramente favorito
l’affluenza della gente anche
il tempo meteorologico, quasi sempre mantenutosi assai bello. Si è vista una folta
partecipazione non soltanto
alle quattro serate di intrattenimenti attorno al posto di
ristoro, in funzione da sabato 13 agosto
a martedì 16 agosto, ma pure alle varie
celebrazioni religiose, e specialmente
alla processione tenutasi nel tardo pomeriggio della “festa” liturgica del Santo
particolarmente venerato nella Vicinia di
Viana. La chiesa è apparsa in continuità
affollata nelle ore serali; molti di coloro
che arrivavano per trascorrere qualche
momento con gli amici non hanno tralasciato di andare a recitare una preghiera
a San Rocco. Sotto la regia di Battista Bosatelli, gli aderenti alla Associazione dei
Volontari, e quanti ad essi si sono aggregati per la circostanza, avevano preparato le cose e le strutture nel migliore dei
modi. E così tutto è filato via liscio sino al
momento dei fuochi artificiali, “esplosi”
puntualmente verso le 22,15 del 16 agosto. Lo spettacolo è stato, come sempre,
sontuoso. Al termine di esso sono stati
12
IL NEMBRO settembre 2016
estratti i biglietti destinati ad avere i premi in palio nella sottoscrizione promossa
nella circostanza. I numeri fortunati (qui
elencati secondo la consistenza dei premi messi a disposizione) sono i seguenti:
2380, 1817, 4517, 1569, 1819, 1829, 4117,
1887, 1008, 3398.
I loro possessori, qualora non lo
avessero già fatto, sono invitati a ritirare
i premi vinti, entro la fine di novembre,
presso la sede dei Volontari del quartiere,
in via Roma, aperta tutti i venerdì sera.
Al termine di una festa tanto ben riuscita è doveroso ringraziare (con la speranza di non incorrere in dimenticanze)
quanti hanno contribuito al successo: in
particolare un grazie sentito va ai fratelli Foresti, con azienda ubicata ad Albino,
per il loro sempre generoso contributo;
a Giancarlo Mutti, che si è occupato degli impianti elettrici; a Luca Colman, che
ha offerto un prezioso apporto nel campo
dell’elettronica; ai fratelli Alvanini, che
hanno messo a disposizione mezzi di trasporto; al panificio Cuminetti, attivatosi
nel preparare i sempre graditi “michini”;
al gruppo dell’Antincendio boschivo, per
l’assistenza in occasione dei fuochi pirotecnici; ai Vigili, che hanno disciplinato
il traffico. Un grazie grande grande va a
coloro che si sono prodigati nella cucina,
per preparare le vivande del posto di ristoro, o nel servizio ai tavoli e al bar; e poi
nei diversi banconi; alle ragazze che hanno preparato i regalini tanto graditi da
quanti li hanno ricevuti come ricordo; e
a tutti i volontari, della Associazione e aggregatisi, che si sono attivati per le diverse
necessità. Ammirazione va espressa pure
per chi ha curato e assicurato la “colonna”
sonora, le musiche delle quattro serate.
Matteo
CRONACHE
NELLE DATE DEL 18 SETTEMBRE E DEL 13 OTTOBRE
C.I.F. di Nembro: gita ad Ardesio
e festa per i trent’anni di attività
Come già più volte annunciato, il
gruppo locale del C.I.F. (Centro italiano
femminile) ha collocato nella domenica
18 settembre le manifestazioni per festeggiare i trent’anni della propria attività
a Nembro. Il programma della giornata è
il seguente:
ore 10,30, partecipazione alla Messa
nella plebana;
ore 11,30, benedizione e inaugurazione del dipinto, situato in via San Martino, che fa riferimento alla “Madonna
della gamba”, venerata nel Santuario di
Desenzano al Serio, dipinto che è stato restaurato proprio a ricordo del trentennale
del C.I.F.;
ore 11,45, visita guidata alla chiesa
di Santa Maria in Borgo;
ore 12,45, pranzo presso il salone
“Don Giuseppe Adobati”, all’Oratorio.
A coronamento del tutto è stato previsto, sempre presso l’Oratorio, un “Pomeriggio in musica”. Le iscrizioni al pranzo
sono state chiuse l’8 settembre.
Nel proseguimento della propria
attività, il gruppo nembrese del C.I.F.
MERCOLEDÌ 28 SETTEMBRE L’INAUGURAZIONE DEL NUOVO ANNO ACCADEMICO
Anteas: riprendono gli incontri
Con un “cartellone” particolarmente interessante, nella serata (ore 20) di
mercoledì 28 settembre, al “Modernissimo”, sarà inaugurato il nuovo anno accademico (ventesimo della serie) proposto a Nembro dall’Anteas (Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà), grazie all’impegno del locale gruppo
operativo. Come già segnalato nella edizione de Il Nembro di luglio/agosto, ci si
occuperà, in particolare, negli incontri del 2016/17, di “Paesi lontani, ma non
troppo” (Asia - Estremo Oriente e America meridionale). Nell’appuntamento del
28 settembre, dopo la presentazione generale del programma del nuovo corso e i
discorsi delle autorità, è previsto un intervento di don Omar Valsecchi sul tema Il
pane, diritto di tutti. La serata – nell’ambito della quale ci sarà anche l’inaugurazione di una mostra di vecchie cartoline di Nembro – si concluderà con un concerto del Coro TU (Terza Università) e del Gruppo polifonico del Centro Anziani di
Albino. Da mercoledì 5 ottobre, presso l’auditorium parrocchiale, cominceranno
le relazioni settimanali. Per mercoledì 12 ottobre, però, è in calendario una visita
a Merate. Sono ancora aperte le iscrizioni all’intero corso dell’Università della
terza età, presso la sede di Nembro dei “Pensionati” della Cisl, in via Mazzini 2.
sta organizzando anche quest’anno la
consueta gita del periodo autunnale.
Di volta in volta vengono scelte località
delle nostre zone, facilmente raggiungibili, che presentino motivi di interesse
con riferimento alla fede cristiana, alla
cultura e alla storia della Bergamasca.
In questo 2016 è stata scelta per la gita
la data del 13 ottobre. La meta sarà Ardesio. La partecipazione è aperta a tutti.
Il programma prevede: alle ore 13,30,
partenza del pullman che, nel tragitto,
farà soste a Viana, in piazza Italia e a San
Faustino; ore 14, arrivo ad Ardesio e visita guidata alla chiesa parrocchiale, dedicata a San Giorgio; ore 14,45, passeggiata
nel centro storico; ore 15,30, visita al Santuario della Madonna delle Grazie (che in
questo periodo è anche chiesa giubilare);
ore 16, Messa nel Santuario; ore 16,30,
presso la locale Casa del pellegrino, merenda offerta dal C.I.F.; ore 17, visita
guidata al Museo etnografico della Valle
Seriana; ore 18, partenza del pullman
per il rientro a Nembro. La quota per la
partecipazione è stata fissata in 10 euro,
da versare al momento dell’iscrizione.
Le adesioni saranno accettate, presso la
sede del C.I.F., in via Carso, zona davanti
all’ingresso del Centro Daina, da lunedì 3
a sabato 8 ottobre, dalle ore 9,30 alle ore
11,30. Per tutte le altre informazioni si
può contattare il numero 371 1731879. Si
confida – come già è avvenuto nel passato – in una folta partecipazione.
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IL NEMBRO settembre 2016
13
CRONACHE
DOPO IL FELICE ESITO DI QUELLI SVOLTISI QUEST’ANNO
Anche nel 2017 una rassegna
di concerti estivi nei santuari?
Nel suo insieme si è configurato più
che positivo il bilancio dei cinque concerti
che, con l’organizzazione dell’associazione “Enea Salmeggia”, si sono svolti in altrettanti santuari della Bergamasca dal 17
luglio al 14 agosto. Nelle varie chiese sono
state mobilitate “formazioni strumentali”
diverse, e anche un Coro, come l’Anghelion, che ha inaugurato la rassegna con
le proprie esecuzioni al Santuario della
Cornabusa, in Valle Imagna. Nembro –
oltre che nell’allestimento dell’iniziativa,
con l’impegno di Gianni Bergamelli – si è
trovato particolarmente cointeressato ad
altri due appuntamenti: a quello del 24
luglio, presso il Santuario del Colle Gallo,
e a quello, conclusivo, del 14 agosto presso il Santuario dello Zuccarello. Dedicato
in particolare al ricordo di mons. Aldo
Nicoli, il concerto al Colle Gallo ha visto
impegnate la cantante Elena Bertocchi,
l’arpista Elena Comi e la flautista Ombretta Maffeis. La chiesetta che si trova nella
parte più alta della Valle del Lujo è risultata superaffollata; tra i presenti c’erano
anche parecchi appartenenti all’associazione “Insieme con don Aldo”.
È risultato un successo rilevante il
concerto del pomeriggio del 14 agosto
allo Zuccarello, anche per la partecipazione straordinaria del violinista e direttore d’orchestra Stefano Montanari, che
si è impegnato – in esecuzioni davvero
magistrali – con il quartetto d’archi della
“Salmeggia”, nella circostanza formato da
Alessia De Filippo, Stefania Trovesi (moglie
di Stefano Montanari e figlia di Gianluigi
Trovesi), Irina Balta e Flavio Bombardieri.
La chiesa era gremita di ascoltatori arrivati molto per tempo, e c’era parecchia
gente pure sotto il porticato. In apertura
14
IL NEMBRO settembre 2016
di concerto – dedicato al ricordo di Piero Ghilardi – ha sottolineato l’importanza dell’evento l’arciprete di Nembro don
Santino Nicoli.
Gli altri due concerti della rassegna
hanno avuto come sedi i Santuari della
Madonna d’Erbia e di Ardesio. Di fronte
ai consensi raccolti si sta già pensando di
riproporre la manifestazione anche nella
prossima estate, ampliando il numero degli eventi nel contesto di un progetto in
atto per diffondere la conoscenza dei santuari della Bergamasca, con la loro storia,
con il loro patrimonio artistico e culturale
nel senso più ampio.
Le foto riprodotte in questa pagina sono state fatte al Colle Gallo, foto a sinistra,
e allo Zuccarello, foto a destra.
Scuola di musica della Banda: aperte le iscrizioni
Si stanno raccogliendo le iscrizioni ai diversi corsi promossi dalla Scuola di
musica della Banda di Nembro. Ci sono corsi propedeutici e formativi, individuali e collettivi per i vari strumenti, per gruppi e così via. Una serata informativa
sull’insieme di queste attività e sulle singole iniziative si svolgerà venerdì 23 settembre, alle ore 20, presso la Sala Bonorandi in via Ronchetti. Informazioni possono comunque sempre essere chieste telefonando a questi numeri: 328 0428524
e 328 8869144.
Volleymania: tredici squadre nel 2016/17
Per nulla scoraggiata dalla forzata rinuncia alla possibilità di vedere una propria squadra impegnata in uno dei campionati più prestigiosi, la Volleymania si è
messa in moto per tempo per partecipare appieno alla nuova stagione agonistica.
Ha deciso di schierare nei diversi campionati tredici squadre, maschili e femminili,
nelle varie categorie. Inoltre ha intensificato l’impegno tra i bambini e nel minivolley. Ha programmato di presentare al pubblico un quadro esauriente del proprio
lavoro nel contesto della Festa dello Sport programmata in paese domenica 18
settembre (quella dell’uscita di questa edizione de Il Nembro).
Un nuovo libro di Gigi Riva
Il giornalista nembrese Gigi Riva, caporedattore centrale de L’Espresso, sarà a
Nembro mercoledì 12 ottobre per presentare il suo nuovo libro intitolato L’ultimo
rigore di Faruk - Una storia di calcio e di guerra. L’incontro si svolgerà nella “Sala
Rovere” della Biblioteca di piazza Italia. Oltre all’autore del libro, parleranno il
giornalista del Corriere della sera Marco Brizzi e l’ex calciatore nembrese di serie
A Daniele Filisetti.
CRONACHE
LA MANIFESTAZIONE VERRÀ RIPROPOSTA
DOMENICA 25 SETTEMBRE
IL PENSIERO È PROIETTATO SULL’AUTUNNO
Da “Cibovicino” l’invito
ad un consumo consapevole
I progetti sul tappeto
al Centro Anziani
Dopo la sospensione nello scorso anno, in questo 2016 torNon si è ancora concluso il periodo delle vacanze estive, ma
nerà a Nembro, in piazza della Libertà, “Cibovicino”, la “fiera del al Centro Anziani, situato all’incrocio tra le vie Papa Giovanni e
consumo consapevole”, volta a mettere in evidenza i prodotti mons. Giulio Bilabini, già si sta pensando alla vacanza di fine
bio, genuini, a chilometro zero. L’associazione Gherim ha pensa- anno, a come impostarla e a dove ubicarla. Prima però, come
to di riportare in paese questa manifestazione che, nei cinque ogni anno, si dovranno organizzare le giornate della Settimana
anni del recente passato nei quali si svolse, ha sempre incon- dell’anziano, basate su conferenze riguardanti la salute, su gare
trato un notevole interesse. Lo schema generale resta quello a carte o a boccette e su altre attività. Una bozza di programma
già collaudato. Non mancheranno però le novità. Stavolta il esiste già; si sta lavorando per arrivare alla stesura definitiva.
tema o filo conduttore sarà “Insieme creiamo un altro vivere”, Con il mese di ottobre riprenderanno i “pomeriggi domenicali
nel senso di una quotidianità che faccia spazio a determinati danzanti” presso il salone della Cascina solidale, in via Kennedy.
prodotti e a certi stili di comportamento nella direzione della Questi appuntamenti sono sempre stati molto frequentati. Doecosostenibilità. La giornata culminante dell’evento (domenica po la pausa estiva ha ripreso l’attività pure il Bazar della musi25 settembre) sarà preceduta da due momenti assai interes- ca. Lunedì 3 ottobre, nel consueto orario e nella sede abituale
santi: giovedì 22 settembre, al “Modernissimo”, verrà proiettato delle scuole medie, verrà messa a fuoco la storia dei Beatles, in
un documentario illustrante un viaggio alla scoperta di villaggi un incontro curato da Diego Carrara, il quale farà riascoltare vari
e comunità nei quali si è avuto il “coraggio di cambiare il mo- brani del complesso che, nel 1961, quando cominciò ad afferdo di vivere”; sabato 24 settembre si svolgeranno visite gui- marsi, determinò un vero “ciclone” nel campo delle sette note.
date a due aziende agricole:
SARANNO ALLA RIBALTA AL “MODERNISSIMO” SABATO 1° OTTOBRE
a quella di Mattia Benigni, in
Nembro, e a quella denominata O’ sole bio che si trova a
Palosco. Domenica 25 settem«Qualcuno ha creduto in
bre, in piazza della Libertà, ci
(un tastierista, un chitarrista, un
saranno parecchie bancarelle noi e noi abbiamo creduto in
batterista, due ragazze che cancon prodotti tipici e genuini Dio»: è questo lo slogan del
tano) c’è anche un nembrese,
non solo delle nostre zone. complesso DeEsperanza che saMatteo Bergamelli, che ha 25
Non mancherà la “bancarella bato 1° ottobre, alle ore 21, saanni. I cinque hanno cominciadel riciclo”, che negli anni pas- rà a Nembro, al “Modernissimo”
to a suonare e cantare insieme
sati attirò tante attenzioni. In per presentare le canzoni del
nel 2013 in una cantina; a poadesione all’Anno internazio- proprio primo Cd intitolato Per
co a poco hanno raggiunto tranale ad essi dedicato, avran- un di più. I testi dei motivi che
guardi sempre più significativi
no un posto di primo piano i i DeEsperanza cantano «parlano
con un repertorio che richiama
legumi. Verranno insegnate di vita, di amicizia e di un Amore più grande» un po’ le canzoni del Genrosso e del Genverde.
le modalità per trarre profit- (...). «Dio ci ha amato attraverso persone che La tappa di Nembro fa parte di un tour che il
to dalle loro qualità. Al tema hanno creduto in noi – affermano i compo- gruppo di Christian rock sta compiendo, dopo
centrale della manifestazione nenti il complesso –. Ci sentiamo spinti a te- essersi messo in movimento dalla propria base
sarà dedicato un convegno stimoniare, in particolare ai giovani, che c’è un abituale, situata a Padova.
con la partecipazione di diver- Motivo per cui sperare, vivere, sognare...». Tra i
Nell’illustrazione: la copertina del cd del
si esperti. Non mancheranno cinque componenti il complesso DeEsperanza complesso DeEsperanza.
altri punti di dibattito sulle
tematiche che “Cibovicino”
sempre ha privilegiato. In caso
di maltempo, la “Fiera” si terrà
comunque – come già è avveDopo oltre quindici anni e mezzo di attività in paese
nuto altre volte – nello spazio
(aveva aperto i battenti il 17 gennaio 2001), il 3 settembre
dei parcheggi sotto piazza delscorso ha calato definitivamente le saracinesche a Nembro
la Repubblica, nelle vicinanze
il supermercato dell’Unes situato nella zona di San Nicola;
del palazzo municipale. La
supermercato nel quale molti vedevano un punto-vendita
speranza della associazione
che abbinava l’abbondanza dell’offerta di molteplici proGherim, e di quanti con essa
dotti di qualità, all’atmosfera del “negozio di vicinato”;
hanno collaborato nel prediuna formula che, secondo taluni esperti, dovrebbe essesporre l’evento, è che ci sia,
re preziosa per assicurare la “vivibilità” dei centri abitati.
come nel passato, una folta
Non sempre però teoria e pratica vanno d’accordo. Già da
adesione da parte della gente,
alcuni mesi alla “Unes” di Nembro si percepivano i segni
anche da fuori paese.
premonitori dello stop che adesso è sopravvenuto.
Giovani che cantano la Speranza
Chiuso (dopo 15 anni) il supermercato Unes
IL NEMBRO settembre 2016
15
NEMBRESI IN PRIMO PIANO
A 500 ANNI DA QUANDO L’INSIGNE ARTISTA E SCIENZIATO LASCIÒ DEFINITIVAMENTE L’ITALIA
Da Roma al centro della Francia
sulle orme di Leonardo da Vinci
Quando lasciò l’Italia per
In Francia Leonardo trovò
stabilirsi in Francia, nel 1516,
dimora sontuosa (e trascorse gli
Leonardo da Vinci transitò anultimi anni della sua esistenza)
che da Nembro inserendo nel
nel castello di Clos Lucé, o di
suo itinerario il tratto della Via
Cloux, ad Amboise, cittadina
mercatorum che adesso è la musituata nell’area centrale del
lattiera verso il Santuario dello
Paese, nel dipartimento di Indre
Zuccarello e verso Lonno? Tra
et Loire (zona dei castelli della
coloro che ritengono plausibile
Loira), non lontano da Tours.
tale ipotesi c’è Marino Curnis, il
Per ricalcare le orme del
quale tra la metà di maggio e la
“genio” vinciano, Marino Curmetà di luglio di questo 2016
nis, da solo, trascinandosi un
ha voluto rifare, esattamente
piccolo carrello con l’equipagcinque secoli dopo, proprio la
giamento necessario, tra il 17
“lunga marcia” del “genio” tomaggio e il 17 luglio scorsi, ha
scano, seguendo il suo medesipercorso, a piedi, 1950 chilomo, molto probabile, percorso.
metri, ripartendoli in 58 tappe
Marino Curnis si è impe(di circa 33 chilometri ciascugnato in una siffatta avventura
na, in media), e concedendosi
anche per un omaggio anticisoltanto quattro brevi “pause”.
pato alla figura e all’opera di
Partendo da Piazza San Pietro,
Leonardo da Vinci mentre si sta
in Roma, è passato da Bolsena,
avvicinando il quinto centenaFirenze e Bologna; ha poi tocrio della sua morte, avvenuta il
cato Cremona, Vaprio d’Adda,
2 maggio 1519.
Bergamo, Milano, Alessandria,
Marino Curnis, nato il 7
Torino, Susa, Briançon, Lione,
maggio 1973 all’ospedale di
prima di arrivare , appunto, ad
Bergamo, ha trascorso una parAmboise, puntualissimo, dote della sua infanzia e della sua
menica 17 luglio. Qui – come è
fanciullezza a Nembro. Oltre
stato scritto in una nota diffusa
che in lunghissimi, straordinari Marino Curnis sulla mulattiera verso Lonno (che anticamente face- da suoi amici tramite Internet
viaggi a piedi, ormai da mol- va parte della Via mercatorum) in occasione del suo passaggio da – Marino Curnis è stato accolto
to tempo egli sta impegnandosi Nembro nell’ambito della “lunga marcia” da Roma al centro della dal conte Françoise Saint Bris,
– al di là del suo normale lavo- Francia. Le foto in alto della pagina a destra sono state scattate nella attuale proprietario del castello
ro – in molteplici, non banali Biblioteca di piazza Italia nella serata del 9 giugno, quando Marino di Clos Lucé, il quale gli «ha suattività. Lo hanno spinto a dar Curnis ha illustrato la sua impresa. Nella circostanza, nella “Sala bito promesso di farlo riposare
Rovere”, erano esposti anche alcuni dei suoi libri. Nel riquadro: il vopeso all’idea del passaggio di lantino che fu preparato per annunciare la manifestazione.
dove dormì Leonardo da Vinci».
Leonardo da Vinci a Nembro gli
Dell’impresa del marciatore con
esiti di studi – non soltanto suoi persona- le valli bergamasche avevano richiamato radici nembresi hanno parlato radio e teli – sulla situazione che il “genio” toscano le sue attenzioni, tanto che ad esse egli levisioni francesi.
stava vivendo tra il 1515 e il 1516. Leo- aveva dedicato alcuni suoi schizzi. In
Il lunedì 18 luglio Marino Curnis
nardo da Vinci allora, da qualche tempo, quell’epoca (primi decenni del ’500) non ha raggiunto Pocé-sur-Cisse; e il giorno
viveva a Roma. Aveva ormai più di ses- esisteva ancora la “Priula”, ossia la strada successivo è approdato a Tours, anche
sant’anni (essendo egli venuto alla luce della Valle Brembana, con sbocco al Pas- per rendere omaggio a San Martino, il
nel 1452). Andava sempre più restringen- so di San Marco; essa fu realizzata da Al- patrono di Nembro che in questa città,
dosi il “giro” dei suoi rapporti, delle sue vise Priuli sul finire del secolo XVI. La Via veneratissimo dal suo popolo, fu vescovo
amicizie. Quando decise di accogliere il mercatorum (citata nei documenti già a dal 371 sino al momento in cui morì, l’8
caloroso invito del re di Francia, France- partire dal secolo XIII) era praticamente novembre 397. Da Tours, Marino Curnis è
sco I, a trasferirsi al di là delle Alpi, tra agi l’itinerario quasi obbligato per chi dal- poi rientrato in Italia.
ed infiniti onori, pensò – tra sé e sé – che la Lombardia voleva raggiungere le aree
Nel suo itinerario, ovviamente, il
difficilmente sarebbe tornato ancora in della Svizzera e della Francia. Ecco per- viaggiatore desideroso di onorare LeItalia; per questo, nel distaccarsi dalla ter- ché, presumibilmente su un mulo oppure onardo da Vinci ha inserito pure Nemra delle sue origini, volle rivedere ancora su un cavallo (o, ma difficilmente, a piedi, bro, il paese nel quale, da piccolo, ha
una volta luoghi che erano stati basilari data la sua età), assai probabilmente, vi vissuto per circa cinque anni con la sua
nella sua operosissima esistenza. Anche transitò pure il “genio” vinciano.
famiglia (poi trasferitasi, per motivi le16
IL NEMBRO settembre 2016
VITA PARROCCHIALE
gati al lavoro, in varie altre località della Bergamasca). La mamma di Marino,
Giusi Ghilardi, che ora abita ad Alzano,
è cresciuta nella zona del Carso, in una
famiglia molto numerosa; il papà di Marino, Giulio, cugino dell’alpinista Mario
Curnis, è purtroppo deceduto tre anni
fa. A Nembro e ad Alzano Marino Curnis
ha riservato una delle “pause” della sua
“lunga marcia”. Nella serata di giovedì 9
giugno, presso la Biblioteca di piazza
Italia, in Nembro, in una “Sala Rovere”
non molto affollata, ha parlato della sua
iniziativa. Venerdì 10 giugno, di buon
mattino, con il suo carrello, da solo, ha
percorso la mulattiera verso lo Zucca-
TRE DOMANDE AL PROTAGONISTA DELL’IMPRESA
Sorprese amare e liete per
il viaggiatore indipendente
In uno dei giorni successivi al suo
rientro a casa, a Marino Curnis, dalla redazione de Il Nembro, tramite e-mail, sono state inviate alcune domande sostanzialmente riassumibili in questi termini:
«Come è andata la sua... avventura? Ha
avuto situazioni o momenti particolarmente difficili? C’è stato qualche episodio
curioso, o, comunque, significativo?».
In tempi rapidi dalla Sardegna è arrivato il seguente testo:
Rispondo cumulativamente ai tre
quesiti. Un momento difficile vero e
proprio non c’è stato. Ma è stato... difficile “digerire” il fatto che la gente si sia
“imbruttita”. Ho letto negli occhi della
maggior parte degli sconosciuti incontrati lungo il cammino, diffidenza e paura dovute ad una fuorviante comunicazione che subiamo ogni giorno dai mass
media. Ecco perciò che diventa “curioso”
questo episodio. Arrivo a Saint Martin
d’Heres. Il tempo promette pioggia. Non
avendo un riparo dove dormire, opto
per una panchina in un parco centrale,
vicino ad un condominio ed alle pensiline del tram, che, in caso di pioggia, potrò sfruttare. La gente passa e mi osserva
senza dire nulla: nemmeno risponde se
accenno un
Bonjour! Figuriamoci poi
quando preparo sulla panchina materassino autogonfiabile e sacco a pelo. Sarà un caso,
ma alla vicina boulangerie (panetteria)
arriva un’auto della Polizia, che, in realtà, se ne va senza considerarmi. Alla
sera, verso le ore venti, la gente inizia a
rintanarsi in casa per l’imminente partita degli “Europei” di calcio. Nel condominio accanto al punto in cui mi trovo
c’è un certo viavai. Ad un tratto spunta
dall’atrio un uomo, direi nordafricano
dagli abiti che indossa: una lunga tunica bianca e ciabattine di cuoio ai piedi.
In mano reca qualcosa, dei piattini in
plastica. Mi si avvicina e mi chiede se
parlo francese. «Un poco», gli rispondo.
Mi domanda se sto viaggiando, come e
verso dove. Gli racconto i dettagli alla
bell’e meglio. Mi lascia i due piattini e
dell’acqua. Mi dice: «Sono un dolce appena sfornato ed un pezzo di pizza calda. Buon appetito!». E se ne torna a casa. Mangio, contento di quel suo gesto,
la torta al cioccolato e la pizza. Dormirò
un sonno tranquillo, e... senza pioggia.
rello per reimmettersi, così, sul proprio
itinerario. Sul piazzale nei pressi del Santuario ha trovato ad aspettarlo ed a salutarlo la mamma e due suoi zii: Aurelio,
fratello di sua mamma, e Rita, moglie di
un altro suo zio materno. In loro compagnia ha percorso un breve tratto della Via
mercatorum in direzione di Lonno; qui lo
attendeva un altro “marciatore” nembrese, Ugo Ghilardi, insieme ad un gruppo
di giovani e ragazzi di Sotto il Monte, in
quel giorno in gita nella zona. Con Ugo
Ghilardi, Marino Curnis ha camminato
sino a Salmeggia; poi ha proseguito, ancora da solo, verso Serina.
Marino Curnis dal 2013 abita in Sardegna. Nell’isola, con la sua famigliola,
gestisce Su foghile (“Il focolare”), un bed
and breakfast (luogo per l’ospitalità notturna e la prima colazione) situato ad
Aggius, paese con meno di duemila abitanti, che si trova, a circa 500 metri di
altitudine, in Gallura, nella provincia di
Olbia-Tempio. Come ha sempre fatto sin
da ragazzo, nelle sue giornate Marino
Curnis riesce a reperire il modo e il tempo – senza trascurare il suo lavoro – per
coltivare i propri non pochi hobbies. Egli
si dedica infatti alla musica, alla pittura,
al disegno, alla lettura, alla composizione
di poesie, allo studio delle lingue (oltre
all’italiano, usa correntemente l’inglese
e l’esperanto, e se la cava egregiamente
in parecchi altri idiomi, a cominciare dal
russo). Ha il diploma – che mette a frutto
quando ne ha l’occasione – di assistente
per comunità infantili. Soprattutto però
egli ama viaggiare; per conoscere genti e
Paesi, a piedi oppure con i mezzi pubblici,
a modo suo («Camminare nell’assenza di
tecnologie, nello stile della condivisione,
della reciproca conoscenza, dell’ospitalità, e con il supporto di associazioni e di
singole persone»).
(Continua a pagina ...)
IL NEMBRO settembre 2016
17
NEMBRESI IN PRIMO PIANO
POTREBBE AVER PERCORSO LA VIA MERCATORUM PER ANDAR A VARCARE LE ALPI
Il “genio” toscano
passò anche da Nembro?
A destra, Marino Curnis sul piazzale in prossimità del Santuario dello Zuccarello nella mattinata
del 10 giugno e, nella foto sopra, mentre riprende la marcia seguito da sua mamma, arrivata in
loco insieme a un fratello e a una cognata per salutarlo e fare un breve tratto di strada con lui.
(Segue da pagina ...)
Marino Curnis si è posto sulle strade
che lo hanno portato soprattutto in Europa e in Asia già dalla seconda metà degli
anni ’90. Tra le sue più significative “spedizioni” (in aggiunta ad escursioni sulle
Alpi e su altre catene montuose) meritano
una speciale sottolineatura il “Cammino
di Santiago” (intrapreso nel 2003, con proseguimento sino a Finis Terrae: 1.021 chilometri in 37 giorni), una marcia dall’Italia (da Bergamo) all’Iran (tra il 2005 e
il 2006, 6.000 chilometri attraverso nove
18
IL NEMBRO settembre 2016
Paesi, in tredici mesi), il “circuito dell’Annapurna” (nel 2007, 230 chilometri in
18 giorni, con una ascensione sin oltre i
5.000 metri di altitudine).
Dai suoi viaggi, dalle sue visite ad
importanti città, regioni e in diversi Paesi,
Marino Curnis ha tratto spunti per pubblicare, dal 2003 in avanti, parecchi libri,
anche fotografici, con resoconti, curiosità,
storie. Ha redatto altresì una “guida per
viaggiatori indipendenti”. Nei tempi più
recenti si è occupato specialmente di edizioni per i bambini o di libri volti a far
riscoprire svaghi e giochi dei tempi lontani. Pure lungo l’itinerario sulle orme di
Leonardo da Vinci, Marino Curnis, come
sempre nei suoi viaggi, ha portato con
sé un taccuino per appunti, segnandovi
qualcosa ogni giorno. Anche da questa
esperienza egli conta di ricavare un libro. Troverà l’occasione – quando l’avrà
approntato – per venire a presentarlo a
Nembro? Una panoramica sulla poliedrica attività di Marino Curnis si trova in Internet. Il suo sito ufficiale è: marinocurnis.
altervista.org.
CRONACHE
MENTRE I LAVORI PER LA RISTRUTTURAZIONE DELL’INTERNO DEL MUNICIPIO PROSEGUIRANNO SINO A FINE ANNO
Una serie di interventi per aumentare
la sicurezza nella circolazione stradale
I bambini e i ragazzi che frequentano le scuole situate nel centro del paese
– al pari, peraltro, di tutta la popolazione
– nel rientrare o nell’accedere per la prima volta alle loro aule hanno trovato una
novità a proposito della circolazione stradale: davanti all’ingresso alla Crespi-Zilioli
è stato notevolmente allargato il marciapiede, nel settore verso la Biblioteca, ed è
stato attuato un attraversamento pedonale rialzato, che costringe gli autoveicoli a
rallentare la marcia.
Quest’opera – che è costata circa
30.000 euro – è la prima di una serie di
interventi avviati, messi in cantiere, in
progetto, che si concluderanno entro la
fine dell’anno, nel contesto delle attività facenti riferimento all’assessorato ai
Lavori pubblici, gestito da Massimo
Pulcini. In sintesi le operazioni riguarderanno i punti del paese qui di seguito
indicati. All’incrocio tra via Fermi e via
Gavarno è stata messa in cantiere la realizzazione di una nuova rotonda, con
una spesa prevista in circa 70.000 euro; i
lavori, che si sarebbero dovuti iniziare già
da tempo, hanno subìto ritardi per la necessità di sistemare i “sottoservizi”, ossia
le condutture per la rete elettrica e per le
reti del metano e dell’acqua. Comunque
la sistemazione dovrebbe andare in porto entro novembre. Più o meno entro lo
stesso periodo dovrebbe essere pronto un
attraversamento protetto tra le vie Tasso e Manzoni, con un costo attualmente
in fase di definizione. Pure a Viana, all’incrocio tra le vie Roma e Verdi, entro il
tardo autunno dovrebbe diventare realtà
un attraversamento rialzato protetto.
Con una spesa di circa 200.000 euro
tra la fine di settembre e la metà di novembre si darà una nuova pavimentazione (in asfalto e con lastre di granito ai
lati, come già è stato fatto altrove, in un
tratto di via Ronchetti) al tratto di via Bilabini compreso tra l’incrocio con via Papa Giovanni e la piazzetta che in passato
era nota come quella “dell’Annunciazione
dell’Angelo”. Verrà rifatta pure l’illuminazione, con tecnologia a led. Non subirà
riduzioni lo spazio riservato ai parcheggi.
Sarà invece allargata, entro la fine dell’anno, l’area destinata ai “posti-auto” che si
trova in via Fontane. Il costo di siffatto
intervento è attualmente da definire.
La zona davanti alla “Crespi-Zilioli” dopo l’allargamento di un tratto del marciapiede e, a destra,
alcuni dei giovani impegnati nell’iniziativa R...estate operosi.
Prima della fine di ottobre, con una
spesa di circa 35.000 euro, dovrebbe diventare realtà un percorso per mountain
bike nel contesto dell’anello ciclabile esistente nella zona dei “Saletti”. Sono allo
studio pure altre operazioni, tutte rivolte
a rendere più agevole e sicura la circolazione stradale in paese.
Non si concluderanno prima della fine dell’anno i lavori attualmente in corso
nel palazzo municipale per una ridistribuzione degli spazi, degli uffici, dei diversi ambienti, nell’ottica di un assetto più
funzionale, a beneficio anche del pubblico. Per queste opere è stato preventivato
un costo di circa 350 mila euro.
Di una notevole portata è pure l’intervento avviato nel cimitero di Gavarno per la costruzione di nuovi ossari (una
cinquantina). Il riassetto dovrebbe concludersi entro la metà di ottobre, con una
spesa di circa 40.000 euro.
A migliorare, almeno sotto certi aspetti, il quadro generale del paese hanno con-
tribuito, nel corso dell’estate, pure le manutenzioni e sistemazioni compiute, con il
coordinamento dell’assessorato ai Servizi
sociali, guidato da Giuseppe Birolini, da
gruppi di ragazzi e giovani aderenti all’iniziativa R...estate operosi, anche in questo 2016 lanciata (nella sua sesta edizione)
dal Comune. In totale dei 60 iscritti, 55 si
sono resi disponibili nelle modalità e nei
giorni stabiliti. Sono state formate undici
squadre. Alcune sono state impegnate
presso la Casa di riposo, presso il Centro
disabili, presso l’asilo-nido, o nel seguire
i bambini Saharawi (pure quest’anno arrivati per un breve periodo in paese, con
accoglienza presso l’Oratorio). Altre squadre sono state mobilitate, invece, negli interventi anzidetti. Una “festa” di chiusura
dell’iniziativa dovrebbe svolgersi entro la
fine di settembre con la partecipazione
dei ragazzi e giovani stessi, dei volontari
con loro prodigatisi, degli Alpini (che pure
hanno collaborato e che si sono resi disponibili per ospitare l’incontro).
LE DOMANDE VANNO PRESENTATE ENTRO IL 30 SETTEMBRE
Di tre tipi le borse di studio comunali
Scadrà alle ore 12 di venerdì 30 settembre il tempo utile per partecipare
al concorso indetto per l’assegnazione delle borse di studio messe a disposizione
dal Comune – come avviene ormai da tempo – per gli alunni nembresi di scuole
secondarie di primo e secondo grado. I riconoscimenti faranno riferimento ai risultati ottenuti dagli alunni nell’anno scolastico 2015/16. Rispetto al recente passato
sono state introdotte alcune novità, che si possono rilevare dai volantini messi in
distribuzione. In totale le borse comunali sono quindici, di tre tipi diversi (cinque
per ciascun tipo): borse di studio ordinarie; borse di studio “per merito”; borse di
studio per gli alunni del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Gli
importi di ciascuna borsa variano da 250 a 50 euro. Informazioni precise possono
comunque essere richieste all’Ufficio Scuola del Comune.
IL NEMBRO settembre 2016
19
PARROCCHIA DI S. ANTONIO ABATE
CON UN BILANCIO SODDISFACENTE PER QUANTO SI È FATTO
Diario di un’estate
piena di iniziative
Eh sì, forse meteorologicamente l’estate è iniziata tardi, ma poi ci ha riservato un tempo bello e temperature buone
che ci hanno permesso di svolgere bene le
iniziative che erano in programma.
Partiamo dalla settimana in Calabria
per famiglie (svoltasi dal 6 al 12 luglio) alla
quale hanno partecipato 46 persone. La location è stata Botricello, un piccolo paesello
che si affaccia sul Mar Ionio: e lì il mare la
fa veramente da padrone...; un mare splendido. Abbiamo trascorso tanto tempo in
spiaggia (e nel mare!); anche due volte di
sera, quando abbiamo cenato in riva al mare e poi ci siamo lanciati in due serate canore di karaoke. Non è mancato il bagno notturno, anche per i meno giovani! Una bella
esperienza serena, fraterna... familiare!
Martedì 26 luglio in 53 (di ogni età)
siamo partiti per la vacanza/esperienza Terra, mare e spiritualità. La Verna
(dove San Francesco d’Assisi ha ricevuto
le stigmate), Perugia, Spoleto, le Cascate
delle Marmore (uno spettacolo unico che
ha meravigliato – ed anche bagnato – un
po’ tutti!), Cascia (bellissima cittadina di
Santa Rita), Norcia (purtroppo colpita dal
recente terremoto), il santuario della Madonna delle Grazie a Covignano (Rimini)
e Cesenatico sono state le nostre mete. Si
è trattato davvero di giornate molto varie
e ricche di proposte culturali, ricreative,
spirituali ed anche molto divertenti: ogni
giorno una sorpresa diversa. Grazie a chi
vi ha partecipato ed un grazie speciale
all’autista Marco, che ci ha suggerito l’itinerario ed anche le “sorprese” quotidiane.
Arriviamo al mese di agosto, quando
dal 5 al 14 si è svolta la tradizionale Festa in Oratorio denominata Lonno Estate
2016. Il tempo è stato clemente, a volte
un po’ freschino, qualche goccia di pioggia è pure caduta, ma nulla ha impedito
la buona riuscita di una festa davvero memorabile. Quanta gente ogni sera ha potuto gustare le prelibatezze che i cuochi
in cucina ed alla griglia hanno preparato!
Altro che Master Chef! Veramente complimenti a tutti, anche a chi ha collaborato
stando alle casse, vendendo i biglietti della lotteria e le cartelle della tombola; ai
baristi, agli addetti alla pulizia, a chi ha
distribuito i dolci (prima ancora a chi li ha
preparati!), le bevande; ma, come sempre
in questi anni, un elogio particolare va ai
20
IL NEMBRO settembre 2016
bambini ed ai ragazzi che hanno collaborato veramente bene (perfino in cucina!)
ed hanno dato ancora una volta quel tocco speciale ad una bella festa. Grazie di
cuore a tutti coloro che mi hanno aiutato
a realizzare le iniziative dell’estate 2016!
Don Roberto Zanini, parroco
LE ATTIVITÀ IN PROGRAMMA A LONNO
Questo è il programma delle prossime attività e celebrazioni:
- Sabato 17 settembre: Battesimo
di Ginevra Damiani (alle ore 11,30).
- Martedì 20 settembre: Messa (alle ore 8,30).
- Domenica 25 settembre: gita/pellegrinaggio di inizio anno pastorale a Padova (partenza alle 11, pranzo al sacco o
in autogrill e cena sul Lago di Garda).
- Domenica 2 ottobre: Messa di
inizio dell’anno pastorale e festa degli
anniversari di matrimonio (ore 10); Battesimo di Noemi Faggionato (ore 17).
- Giovedì 6 ottobre: Messa di inizio
anno scolastico e catechistico (alle ore
20,30).
- Venerdì 7 ottobre: 1° venerdì del
mese: adorazione (ore 17,30); Messa
(ore 18).
- Domenica 9 ottobre: incontro dei
genitori di ragazzi che frequentano la
catechesi (dopo la Messa delle ore 10).
- Domenica 16 ottobre: Messa con
Sacra Unzione (alle ore 10); dalle ore
14,30 in Oratorio, castagnata per tutti!
- Venerdì 21 ottobre: Messa alle
ore 8,30.
*
*
*
Ecco l’esito della sottoscrizione
a premi che è stata allestita durante
la festa Lonno Estate; i numeri sono stati estratti domenica 14 agosto:
1° 00626; 2° 03316; 3° 03064; 4°
03368; 5° 02526; 6° 03120; 7° 01766;
8° 00533; 9° 02913; 10° 01496; 11°
02555; 12° 00431; 13° 00332; 14°
01913. I premi vanno ritirati presso la
casa parrocchiale.
VITA PARROCCHIALE
LA POSA DELLA PRIMA PIETRA
DEL NUOVO CENTRO PASTORALE
Il giorno più atteso
a Gavarno
Nella domenica 18 settembre (nel
Il cantiere
fine settimana della distribuzione di queper il nuovo
sta edizione de Il Nembro) si è collocato
Centro pastorale.
il... giorno più atteso a Gavarno (da un
po’ di tempo in qua): quello, cioè, della getto Sympatia (erogazione ogni mese di vita. In pratica con la erogazione di 100
benedizione e della posa (ad opera di 5 euro da parte degli aderenti, arrivato ad o di 50 euro si può avere, da parte degli
don Santino Nicoli, arciprete di Nem- oltre 150). Adesso, in aggiunta al proget- interessati, la segnatura del proprio nome
bro, oltre che parroco di Gavarno) della to Sympatia, sul modello di quanto già o di altra persona (che si vuol onorare) su
prima pietra del nuovo Centro pastorale si fece a Nembro in occasione del totale un prezioso registro e, specialmente, su
parrocchiale. Per l’importante opera, di rinnovamento dell’Oratorio (ai tempi di una delle foglie del grande albero di cui
fatto, è già stato aperto il cantiere, con la mons. Aldo Nicoli), è stata indetta l’ope- è prevista la raffigurazione su una parete
“predisposizione” del terreno, in adesio- razione Dona una foglia all’albero della del costruendo nuovo Centro pastorale.
ne ai contenuti del progetto dell’edificio
In aggiunta all’evento-clou del quale
da tempo definito e approvato nelle sedi
sin qui si è parlato, per quanto riguarda le
competenti.
passate e le prossime settimane, a Gavarno
Il rito della benedizione e collocaziomerita di essere segnalato quanto segue.
ne (con una gru) della prima pietra è stato
La porta centrale di accesso alla chieprevisto dopo la Messa delle ore 10 nella
sa della “Rinnovata”, scardinata e dannegmoderna chiesa della “Rinnovata”.
giata da una tromba d’aria il 31 luglio, duCon tale rito, a Gavarno, si è di fatrante un violento nubifragio, è stata ormai
to chiusa la “settimana della comunità”
– e ottimamente – restaurata e ricollocata.
avviata sabato 10 settembre, quando, in
Domenica 7 agosto, alla vigilia delcoincidenza con la Messa delle ore 18, c’è
la festa dello Zuccarello, come ogni anno
stato un “preludio” al “giorno più atteso”,
un gruppo di Gavarnesi, pregando, dalla
con la presentazione della figura di “Don
piazza Pacem in Terris di Gavarno è arriGiò” (don Giovanni Bertocchi), il giovane
vato, a piedi, al Santuario dedicato (ansacerdote morto tragicamente a Verdello
che) alla Madonna della Misericordia; il
nel 2004, al quale il Centro pastorale di
cammino orante è stato guidato da mons.
Gavarno sarà intitolato; con la esecuzioArturo Bellini.
ne di nuovi canti (scelti e preparati ad
Il pittore Angelo Capelli, di passaghoc) da parte della Corale giovanile; e
gio a Gavarno, ha fatto dono alla Parroccon una gioiosa coreografica
chia di un suo disegno ripro“presentazione” in antepri- Sotto: i partecipanti al pellegrinaggio a piedi da Gavarno al Santuario dello ducente il compianto card.
ma della “prima pietra” del Zuccarello. Sopra: la porta centrale risistemata nella chiesa della “Rinnovata”. Loris Francesco Capovilla.
Centro, che proviene dall’anAlla “Santi Innocenti”,
tica chiesa dedicata al Sacro
per l’anno 2016-17 sono
Cuore, nel passato esistente
iscritti cento bambini: 20
alla “Rinnovata” e ormai abnella sezione “primavera” e
battuta da qualche anno.
80 nella “scuola dell’infanQuesto “preludio” si sazia”. Domenica 2 ottobre,
rebbe dovuto concretizzare
nella Messa delle ore 10 nelin un programma più ampio
la chiesa della “Rinnovata”,
(con concerto serale e con
nel celebrare la “festa degli
riflessioni su temi educativi)
Angeli custodi” si farà rifeimperniato su un ritorno a
rimento pure alla “Giornata
Gavarno di don Giosy Cento,
dei nonni”: bambini e nonil quale però non ha potuto
ni sono perciò calorosamenrispettare l’impegno assunto
te invitati ad essere presenti,
a causa di un infortunio cainsieme, in gran numero al
pitatogli (con la necessità di
rito eucaristico. Sabato 8 otun ricovero in ospedale).
tobre, alle ore 18, alla vigilia
A sostegno del finanziadella memoria liturgica di
mento della costruzione del
San Giovanni XXIII, saranno
Centro pastorale, a Gavarno,
ricordati gli anniversari di
già da tempo è in atto il promatrimonio.
IL NEMBRO settembre 2016
21
SPORT
ALLA MANIFESTAZIONE ALLESTITA NEL RICORDO DI VIRGILIO PEZZOTTA
Nuove leve del ciclismo in gara
sulla salita verso Lonno
Programmata come quarta e conclusiva prova del “Giro della Valle Seriana”
per la categoria Allievi (ragazzi tra i 15 e
i 16 anni), la corsa in bicicletta NembroLonno, allestita dal Cicloteam nel ricordo
di Virgilio Pezzotta, si è trovata ad essere, in realtà, la terza “tappa” della manifestazione a causa del rinvio (determinato da un furioso temporale) di una delle
prove che la precedevano nel calendario
iniziale. Questo fatto, però, nulla ha tolto
allo svolgimento e all’interesse della gara,
considerata, per il suo tracciato, tra le più
ardue e significative. La Nembro-Lonno,
giunta alla sua undicesima edizione, è
andata in scena domenica 14 agosto, nella mattinata, su un tracciato di 80 chilometri, delineato tra la media e la bassa
Valle Seriana. Vi hanno preso parte 69
corridori dei 76 iscritti; al traguardo ne
sono arrivati 47. La distanza stabilita è
stata coperta alla media di 39,307 chilometri orari. Al via si sono schierate (per...
allenarsi) anche alcune ragazze, più o
meno della medesima età e categoria; tra
loro c’erano “cicliste” con titoli prestigiosi
nella specifica attività agonistica. Ha vinto la corsa Samuele Rubino del “Pedale
Ossolano”, che nella salita da Nembro a
Lonno è riuscito a distaccare di alcuni secondi Davide Persico (della “Polisportiva
Valle Seriana” di Albino) e Daniel Yosef Ed
Dahbi (del gruppo “Sissio Team”). Davide
Persico si è preso la rivincita il giorno dopo, quando, nonostante una caduta nel-
la fase culminante della competizione, è
riu­scito a far sua la quarta e ultima “tappa” del Giro della Valle Seriana; “tappa”
svoltasi ad Albino su una distanza di 81
chilometri, ancora con 69 partecipanti (e
soltanto 24 arrivati). Il vincitore ad Albino è risultato anche il... trionfatore del
Giro della Valle Seriana, assicurandosi il
primato nella classifica generale a punti
della manifestazione e nella speciale graduatoria dei “giovani”. È giunto secondo
tra gli “scalatori”. Davide Persico, che è di
Cene ed ha quindici anni, è stato un po’
il “mattatore”, nella sua categoria, della
attuale stagione ciclistica. Ha collezionato una decina di successi (anche in situazioni difficili). Gli esperti dicono che se
continuerà ad impegnarsi con serietà egli
arriverà ad importanti livelli.
L’approdo a Lonno della gara ciclistica ha portato grande animazione nella
frazione montana di Nembro. Gli organizzatori (del Cicloteam, guidati dal loro presidente Claudio Carrara e dal presidente
onorario Piero Valoti, da sempre animatore dell’attività a Nembro nel mondo
delle due ruote a pedali) hanno curato
la logistica nel migliore dei modi. La cerimonia della premiazione (presenti anche
la vedova di Virgilio Pezzotta e l’assessore
allo Sport del Comune di Nembro, Massimo Pulcini) ha avuto luogo nel cortile
dell’Oratorio della località, messo cortesemente a disposizione. Tutto è filato via
nel migliore dei modi.
Qui sopra: Claudio Mologni, nembrese,
responsabile per la F.C.I. nella Bergamasca,
con Chiara Consonni ed Elisa Balsamo, due
delle campionesse presenti alla Nembro-Lonno.
Nelle altre foto: momenti delle premiazioni.
Domenica 25 settembre la corsa con arrivo allo Zuccarello
Sempre grazie al Cicloteam il ciclismo tornerà di nuovo in
primo piano a Nembro domenica 25 settembre. In tale data
gli Esordienti saranno impegnati in una corsa con partenza
dall’Oratorio ed arrivo nella zona delle cave, sulla strada verso
lo Zuccarello. Pure questa competizione è sempre stata tenuta in grande considerazione a livello provinciale. La “rampa”
conclusiva ha offerto ogni anno spettacoli agonistici assai avvincenti. In palio il 25 settembre ci saranno la medaglia d’oro
22
IL NEMBRO settembre 2016
legata al ricordo di Riky Schiattareggia, il Trofeo in memoria di Michele e Luigi Cortinovis, e un trofeo nel ricordo di
mons. Aldo Nicoli, oltre a vari altri riconoscimenti e a doni in
natura. Il percorso sarà di una cinquantina di chilometri, nei
dintorni di Nembro. Si spera in una nutrita adesione di gareggianti (come negli anni scorsi) e in una competizione molto
avvincente. Le premiazioni avranno luogo presso il Santuario
dello Zuccarello.
SPORT
DOPO LA SCONFITTA SUBITA NELLA PARTITA DEL DEBUTTO NEL CAMPIONATO 2016/17
La “Gavarnese” cerca l’affiatamento
tra i “veterani” e i nuovi arrivati
Dalle parti di Gavarno, evidentemente, non... si dà molta
fiducia al proverbio secondo il quale “chi ben comincia è già a
metà dell’opera”. La principale squadra di calcio della frazione di
Nembro e Villa di Serio ha, infatti, iniziato con il piede sbagliato
il campionato 2016/17, che la vede mobilitata nel girone C della
categoria Promozione (come già nelle recenti sette passate stagioni). La squadra verdearancione, nella partita dell’esordio nel
campionato attuale, è stata battuta in casa, ai “Saletti” (0-2) dalla
“Juventina Covo”, che pochissimi giorni prima aveva, invece, superato (1-0) nel contesto della prima fase della Coppa Italia.
Dopo il match in trasferta a Casazza, previsto dalla seconda
giornata del campionato in corso, gli atleti agli ordini di Andrea
Foresti (da una dozzina d’anni sulla panchina della “Gavarnese”)
sono chiamati ora a cercare di... usare i piedi giusti il più frequentemente possibile, con una continuità superiore a quella
messa in luce nel 2015/16, nelle partite che – calendario alla
mano – dovranno affrontare: il 18 settembre dovranno vedersela in casa con la “Pradalunghese”; il 25 settembre fuori casa con
l’èquipe “Città di Dalmine”; il 2 ottobre, in casa, con la “Fiorente
Colognola”; il 9 ottobre, fuori casa, con la “Stezzanese”; il 16 ottobre, ancora fuori casa, con la “Forza e Costanza”.
Nei vertici della società si è detto che l’obiettivo primario,
pure per la stagione ormai avviatasi, resta la “salvezza”, auspicabilmente senza patemi d’animo. Però... saranno i benvenuti
eventuali esiti di maggior spessore.
Rispetto all’anno scorso l’organico della squadra è stato notevolmente arricchito. A fronte di sette partenze, ci sono stati
dodici nuovi arrivi. Matteo Pellicioli, centrocampista proveniente dalla “Pradalunghese”, nato nel 1996, e Fabio Caglioni,
attaccante nato nel 1981, che già ha militato tra i verdearancione, si sono aggiunti, nel finale della campagna-acquisti, ai
dieci neo-reclutati già segnalati nella edizione de Il Nembro di
luglio/agosto, e cioè: Pietropolli, centrocampista nato nel 1998;
Cortinovis, attaccante, nato nel 1997; Santangelo, difensore nato pure lui nel 1997; Curnis, difensore, nato nel 1994; Persico,
portiere, nato nel 1994; Vecchio, attaccante, nato nel 1994; Nazzicari, attaccante, nato nel 1998; Cremaschi, difensore, nato nel
1999; Pavesi, centrocampista, nato nel 1991; Bonfanti, difensore
centrale, nato nel 1978. Un cronista della partita del debutto
della portabandiera della “Gavarnese” nel nuovo campionato ha
scritto che la compagine di Andrea Foresti, in certi momenti, è
apparsa “stordita”. Probabilmente la compagine deve solo migliorare e consolidare l’affiatamento tra i già presenti da tempo
nel sodalizio e i nuovi arrivati.
Nello staff tecnico della prima squadra della “Gavarnese” è
entrato Marco Pezzotta in sostituzione di Achille Carrara, passato – come si dirà più avanti – alla guida tecnica della Juniores
regionale del sodalizio. Non ci sono stati altri cambiamenti. Forte, come sempre, è in tutti la volontà di ben figurare.
Prima dell’inizio del nuovo campionato, la “Gavarnese” leader ha avuto un... breve rodaggio nella fase d’avvio della Coppa
Italia, in un girone a tre squadre: il 31 agosto, come accennato,
ai “Saletti”, ha superato (1-0) la “Juventina Covo”, presentatasi
però nell’occasione con una formazione diversa (imbottita di
giovani) da quella schierata poi il 4 settembre in campionato.
Sempre per la Coppa Italia – ma a campionato ormai cominciato – il 7 settembre, la “Gavarnese”, fuori casa, ha pareggiato
(0-0) con la “Pradalunghese”, la quale, a sua volta, ma in trasferta, aveva sconfitto (0-1) la “Juventina”. In una situazione siffatta
è stato demandato ad un sorteggio il... compito di indicare la
squadra destinata (tra “Gavarnese” e “Pradalunghese”) a proseguire il cammino in Coppa Italia.
Neppure per la compagine Juniores della “Gavarnese Calcio”, brillante protagonista della stagione 2015/16, è cominciata bene la stagione 2016/17. Approdata al rango regionale (B),
la squadra è subito uscita – al termine della prima fase – dal
Torneo Bonacina, dove si è però trovata di fronte a sodalizi di
collaudata esperienza e forza. I gavarnesi (Juniores) sabato 27
agosto hanno pareggiato (1-1) ai “Saletti” con i pari categoria
della “Brembatese”; il 3 settembre, in casa, sono stati sconfitti (03) dal “Sarnico”; il 7 settembre, sul campo
di Carvico, hanno perso (3-4) con i portacolori della “Virtus Bergamo”. Da siffatti
risultati è scaturita (in un girone a quattro
squadre) la loro eliminazione dal “BonaNell’edizione de Il Nembro di luglio/agosto, nel
cina”. Con una gran voglia di riscattarsi, il
segnalare l’attribuzione della Coppa disciplina, a
10 settembre i giovani della “Gavarnese”
livello regionale, per la categoria Promozione, alla
(Juniores) sono andati ad iniziare il loro
squadra portabandiera della “Gavarnese”, si è scritcampionato a Brusaporto in un match
to che mai in precedenza un riconoscimento di tale
fuori casa.
tipo era arrivato, per un gruppo sportivo, nella fraAccanto ad Achille Carrara, nuovo
zione di Nembro e Villa di Serio. In realtà, almeno
mister per questa compagine, sono moun precedente c’è stato, come dimostra il ritaglio del
bilitati per la stagione 2016/17, come suoi
Nembro qui riprodotto, tolto dall’edizione del mencollaboratori: Emiliano Brignoli, Italo Carsile uscita nell’agosto del 1966. In un campionato
rara e Lucas Nembrini (anch’egli nuovo
per “giovanissimi” organizzato dal C.S.I., la squadra gavarnese denominata “Gicinque”, arrivato). A Mauro Persico, portiere della
nell’intera stagione 1965/66, non ebbe mai “né ammonizioni, né multe, né squalifi- prima squadra, è stato affidato l’incarico
che”. Nella classifica finale del... rendimento sul campo figurò al terzo posto, dopo un di preparare i suoi colleghi più giovani
inizio piuttosto tormentato. Nella graduatoria della correttezza nello sport la “Gicin- ad... evitare i gol degli avversari. Ivan Masque” ebbe invece il primo posto assoluto (insieme a tanti elogi).
serini ha avuto il ruolo di guardalinee.
La disciplina in campo
ha radici... lontane
IL NEMBRO settembre 2016
23
SPORT
IN CHIAROSCURO L’AVVIO DELLA NUOVA STAGIONE AGONISTICA PER LA SOCIETÀ “AZZURRA”
Forti squadre bresciane sulla strada
della “Nembrese” in Prima Categoria
La stagione 2016/17 della “Nembrese Calcio” si è aperta in un
alone di tristezza per la morte, all’età di 81 anni, in Svizzera, dove
da tempo aveva le sue attività e la sua residenza, dello “storico”
ex presidente Mario Gamba, il quale sul finire degli anni ’70 si
addossò l’impegno, in effetti poi coronato, di aiutare la Società “azzurra” ad uscire da un momento estremamente difficile e a reinserirsi nel solco delle sue rilevanti tradizioni. Della figura e dell’opera di Mario Gamba si parla più diffusamente, in questa edizione
de Il Nembro, nelle pagine dedicate alle memorie dei defunti.
Sul piano strettamente agonistico l’inserimento della “Nembrese” nella Prima Categoria, ottenuto alla fine della scorsa stagione, è stato caratterizzato da alcune note confortanti e da altre
che hanno lasciato l’amaro in bocca, anche a causa di una serie
di circostanze non certo fortunate. Nella sua nuova ubicazione
sportiva (in Prima Categoria) la compagine portabandiera della
“Nembrese” è inserita nel girone F, nel quale si trovano parecchie squadre bresciane di notevole forza e prestigio. Il calendario gliene ha messe di fronte due già nelle prime due giornate:
la “Capriolese”, domenica 4 settembre, il Castrezzato, ai “Saletti”,
per l’appuntamento dell’11 settembre. Dopo la trasferta a Cenate
Sotto (programmata per il 18 settembre), la “Nembrese” dovrà
vedersela il 25 settembre, in casa, con il “Cologne”, il 2 ottobre,
fuori casa, con la “Valcalepio”, il 9 ottobre, in casa, con la “San
Giovanni Bosco”, il 16 ottobre, ancora in casa, con la “Sellero Novelle”. Nel match per l’esordio in campionato, giocato fuori casa,
l’équipe “azzurra” è partita a pieno ritmo, segnando due gol con
Michele Rondi, colpendo due pali e sprecando almeno quattro
altre facili occasioni. Nella ripresa, la squadra ha... cambiato volto; ed ha subìto la rimonta degli avversari (sino al 2-2 conclusivo).
Il punticino portato a casa era... impregnato anche di delusione.
Nella Coppa Lombardia, la vessillifera della Società “azzurra” si è trovata inserita in un girone a quattro squadre. Il 28 agosto, in casa, ha avuto la meglio (1-0) sull’Azzano Fiorente Gras-
sobbio, dimostrando un buon affiatamento fra i suoi reparti. Nel
mercoledì 7 settembre, giocando a Stezzano contro il Gorle è
andata però... in affanno. Quando era sotto di un gol avrebbe
potuto (forse) raddrizzare la situazione, grazie ad un calcio di
rigore concessole proprio all’ultimo minuto; ma chi lo ha tirato,
quel rigore, ha mandato il pallone su un palo prima e sull’altro
poi. E così – per l’équipe “azzurra” – la giornata è finita male. Le
sono rimaste le speranze di recuperare il terreno perduto il 15
settembre, giocando in casa contro il “Baradello Clusone”, e il
22 settembre a Ponte Nossa, contro l’“Accademia Valle Seriana”.
Come già accennato nell edizione del Nembro di luglio/agosto, lo staff tecnico della compagine leader della Società presieduta da Pietro Birolini, per la stagione 2016/17 è così composto:
allenatori Giancarlo Botti e Roberto Savoldi; collaboratori: Roberto Rota, Leonardo Marcassoli, Giulio Mazzuchetti; il fisioterapista è Sauro Capelli.
In questa stagione, nel settore giovanile, la “Nembrese Calcio” ha deciso di mettere in campo, nei campionati provinciali o
regionali della Figc o del Csi, otto squadre, per le quali ha creato i
seguenti staff tecnici. Juniores – Allenatori: Domenico Bonassoli e
Luigi Rondi; collaboratori: Pietro Alborghetti, Mario Bosatelli, Marco Carrara; Allievi regionali (A) – Allenatore: Alessandro Adobati;
collaboratori: Roberto Rizzo, Andrea Marchetti, Giuseppe Lo Visco;
Allievi 2001 – Allenatore: Danilo Benassi; collaboratori: Leonardo
Gherardi, Emilio Belleni; Giovanissimi 2002 – Allenatori: Nicola
Breda, Michele Piantoni; collaboratori: Arrigo Coffetti, Luigi Pegurri, Giovanni Prometti; Giovanissimi 2003 – Allenatori: Andrea
Rota, Damiano Cortinovis; collaboratori: Elio Maffeis, Mattia Bonzi; Esordienti 2005 – Allenatori: Alberto Bergamelli, Fulvio Papi;
collaboratori: Diego Vedovati, Nicola Baroni; Esordienti 2006 –
Allenatori: Dino Becirovic, Franco Signorelli; collaboratori: Rudy
Lussana, Marco Tombini; Pulcini 2007 – Allenatori: Paolo Dalla
Valle, Giancarlo Botti; collaboratori: Roberto Rossi, Alex Chiodelli.
Non mancheranno, naturalmente,
come già negli anni passati, le due squadre Over, mobilitate nel campionato
provinciale Special a 5, allestito dal Csi.
con il “Falco” di Albino, il 2 ottobre, in
La “rosa” sarà di 19 componenti (due in
casa (a Pradalunga), col “Clusone”, il 9
più rispetto alla passata stagione). A fine
ottobre, in trasferta, con la “Nuova Selsettembre prenderà il via pure la Scuola
vino”, il 16 ottobre, in casa, con la “Città
Calcio, per la quale restano tuttora aperdi Seriate”. Nella Coppa Lombardia,
te le adesioni, nelle modalità già spiegate
per differenza reti e con un successo a
tavolino, hanno passato il turno nel lonei mesi scorsi.
ro girone (il numero 32); hanno infatti
I campionati del settore giovanile,
pareggiato con il Cene (2-2, il 28 agoper la Figc, hanno cominciato a mettersi
sto), e con la “Nuova Selvino” (3-3, l’8
in moto nella prima decade di settemsettembre), ed hanno perso (2-0) con il
bre; per il Csi l’avvio dell’attività ufficiale
Falco (il 1° settembre); ma per un erè previsto ai primi di ottobre. In queste
rore (infrazione al regolamento) degli
settimane anche le squadre giovanili hanavversari (nel cambio di un giocatore
no fatto il “rodaggio” nei diversi tornei e
durante la partita) hanno poi avuto l’afCoppe per loro promossi. Qualche formafermazione a tavolino in questo match;
zione della “Nembrese” è partita a spron
e così, “a sorpresa”, hanno ottenuto via
battuto; qualche altra, invece, si è trovalibera verso il secondo turno nella Copta in difficoltà. Tutte hanno comunque il
pa Lombardia.
(A cura di P.V.)
tempo per consolidarsi.
Sempre “grintosi” gli Amici di Pegu
Gli Amici di Pegu – Società nata nel
ricordo di un giovane, Stefano Pegurri,
precocemente scomparso per malattia
– si sono presentati nella Seconda Categoria con la stessa grinta con la quale, nella stagione 2015/16, al loro primo
anno di attività, hanno vinto il campionato di Terza Categoria e conquistato la
promozione. Il sodalizio – che ha la “base” a Nembro, ma ha trovato il proprio
terreno “amico” a Pradalunga – nel
nuovo campionato ha debuttato con
un successo (1-0) sulla “Tribulina Gavarno”. Dopo aver affrontato in trasferta il
“San Lorenzo” a Rovetta, saranno chiamati dal calendario a vedersela, il 18
settembre, in casa, con l’“Immacolata
Alzano”; nelle prossime settimane giocheranno il 25 settembre, in trasferta,
24
IL NEMBRO settembre 2016
IN MEMORIAM
I NOSTRI DEFUNTI
Mezz’ora prima di ogni funerale
viene recitato il S. Rosario
rendeva disponibile per l’abbellimento floreale di chiese anche di
località del circondario del paese.
La sua opera, dispiegata con gusto,
era molto apprezzata. «Ci mancheranno tanto la sua presenza
rassicurante, la sua disponibilità
in ogni occasione, e soprattutto il
suo sorriso» hanno scritto i nipoti e
la cognata in una nota approntata
per un suo ricordo su Il Nembro.
«Grazie di cuore, Giusi, non ti dimenticheremo mai, ti ricorderemo
sempre con grande affetto».
GIUSEPPINA NOVELLI
19/6/1942 – 22/8/2016
Ha destato vivo dolore e sconcerto
a Nembro la repentina scomparsa
di Giuseppina Novelli, da tutti conosciuta come “Giusi”. Nel giro di
un mese e mezzo una malattia se
l’è portata via, all’età di 74 anni, lasciando nello sconforto i suoi congiunti e quanti la conoscevano. Era
una donna vivace e intelligente,
sempre sorridente e pronta a impegnarsi negli ambiti e nelle modalità nei quali si rendeva conto di poter dare un apporto. Aveva lavorato
a lungo in un negozio di piante e
fiori, acquisendo parecchie conoscenze specifiche. Anche da pensionata ha continuato a mettere
a disposizione le competenze maturate, a beneficio della comunità
o di singole persone o famiglie; e
comunque di quanti le chiedevano un consiglio oppure un aiuto.
Spesso la si vedeva al cimitero, dove portava fiori, sistemava tombe,
riassestava aiuole. Non di rado si
NATALINA VALOTI
24/8/1928 – 23/8/2016
Intenso dolore e profondo rimpianto ha destato la notizia della
morte di Natalina Valoti, che era
assai conosciuta e stimata in paese anche per le attività nelle quali
si è impegnata nella sua lunga e
operosa esistenza. Natalina Valoti
si è spenta alla vigilia del compimento degli 88 anni. Era nata nella
zona del Carso, secondogenita dei
dieci figli di Antonio Valoti. Nella
sua numerosa famiglia crebbe e rimase fino a quando andò sposa a
Giuseppe Zanetti, scomparso trentun anni or sono. I due coniugi si
stabilirono nella zona della allora
chiamata “Piazza Tre Corone” ed
ebbero sette figli. Nello scorrere del
tempo sono arrivati tredici nipoti e
5 pronipoti. Pur con tutte le sue incombenze familiari, Natalina Valoti
trovava il tempo e il modo per fare,
in casa, la magliaia. E ad un certo
punto decise anche di gestire con
i suoi familiari la latteria esistente
nella zona (e ora diventata negozio
di alimentari, vicino alla rivendita
dei giornali). Portò avanti tale impegno per 17 anni, senza peraltro
mai smettere di operare anche come magliaia. Anzi, con il crescere
dell’età, trovandosi qualche momento libero in più, Natalina Valoti si diede da fare come magliaia
anche per preparare indumenti da
mettere a disposizione delle Missioni. Era un servizio che faceva con
amore e passione, ben sapendo che
tutto andava a beneficio di gente
bisognosa. Natalina Valoti era una
donna dal temperamento generoso, mite, cordiale. Sapeva comprendere le situazioni e le difficoltà
altrui. La memoria delle sue qualità resta forte nei suoi congiunti, nei
cuori dei quali la sua dipartita per
l’Aldilà ha creato un grande vuoto.
I familiari di Natalina Valoti vedova
Zanetti sono grati alle tante persone che in forme diverse si sono
unite al loro lutto, condividendo il
loro dolore.
A Nembro
gli “amici”
di Padre Giulio
Per domenica 25 settembre è stata confermata
l’attuazione della iniziativa
intitolata Sui passi di Padre
Giulio. In pratica, arriverà a
Nembro un – si pensa folto
– gruppo di quanti conobbero personalmente Padre
Giulio Savoldi (Piasentì) e
si prodigano ora per tenerne viva la memoria. Padre
Giulio Savoldi, che a lungo
operò a Milano, incontrando
ogni giorno decine di persone afflitte da problemi di
ogni genere, è adesso sepolto a Nembro. Da Milano e da
altre zone, in pullman oppure in auto, arriveranno parecchi dei suoi “amici” verso
le ore 11,30. Faranno subito
visita al cimitero, alla tomba
di Padre Giulio Savoldi; tomba sempre colma di fiori, situata sulla sinistra all’inizio
del viale centrale. Dopo aver
consumato il pranzo presso
la trattoria Piasentì, nella
zona del Carso, i partecipanti all’incontro, verso le ore
15, andranno allo Zuccarello per assistere alla Messa
là celebrata alle ore 16. Al
termine del rito eucaristico,
i convenuti riprenderanno
la strada per tornare a casa.
IL NEMBRO settembre 2016
25
IN MEMORIAM
FIORE TOMBINI
29/7/1939 – 21/8/2016
«Non ci sono parole... Te ne sei andato in punta di piedi, lasciando
un vuoto incolmabile in tutti noi...
La semplicità e la generosità che
hanno contraddistinto la tua vita ci
rimarranno sempre come esempi
da imitare. Da lassù guida tutti noi
tuoi familiari e sii vicino a chi ti ha
conosciuto...». Sono i pensieri con i
quali i suoi congiunti hanno voluto
rendere l’estremo omaggio a Fiore
Tombini, deceduto all’età di 77 an-
26
IL NEMBRO settembre 2016
ni. Era nato e cresciuto a Torre Boldone. Diventò... nembrese quando
sposò Marisa Morosini, formando
con lei una famiglia allietata dalla
nascita di due figlie, Francesca e
Giovanna. Nello scorrere del tempo
sono arrivati anche quattro nipoti.
Alla propria famiglia Fiore Tombini riservò sempre le sue migliori
energie, le sue attenzioni più vive.
È stato a lungo occupato, per il lavoro, in una azienda operante nella
realizzazione di serramenti; questo
lo portava a frequenti spostamenti.
Ma riusciva a trovare il tempo pure
per fare del volontariato in maniera
silenziosa, restando quasi nell’ombra. Aveva l’hobby della pesca, e
allorché ne trovava la possibilità, se
ne andava a coltivarlo sulle rive di
qualche lago. In quei momenti, nel
silenzio e immerso nella Natura, si
abbandonava alle sue riflessioni.
Nei suoi cari, e in quanti hanno
avuto modo di conoscerlo, con la
sua scomparsa ha lasciato un grande rimpianto. I familiari di Fiore
Tombini sentitamente ringraziano
quanti si sono loro uniti nel lutto.
ANGELO BERGAMELLI
10/10/1938 -7/8/2016
«Caro papà, caro nonno, ti ricorderemo sempre come un uomo buono,
semplice ed onesto»: comincia così
una nota per l’ultimo saluto ad Angelo Bergamelli preparata dai suoi
congiunti. “Angiolino” – così lo chiamavano tutti – se ne è andato nell’Aldilà all’età di 77 anni, dopo una breve malattia, contro la quale nulla
hanno potuto le cure dei medici e
le premure dei suoi familiari, i quali,
ancora nel loro pensiero di omaggio,
hanno annotato anche queste parole: «Fino all’ultimo hai lottato con
tutte le tue forze, dimostrando una
tenacia ed un attaccamento alla vita
che ci saranno sempre di esempio.
Te ne sei andato troppo in fretta –
sono sempre espressioni dei figli e
dei nipoti di Angelo Bergamelli –;
hai lasciato un grande vuoto in tutti noi!». Nato e cresciuto a Nembro,
“Angiolino” Bergamelli ha lavorato
praticamente tutta la vita, fino all’età
della pensione, presso la “Reggiani”.
Nel 1966 sposò Maria Valoti, originaria della zona del Carso e deceduta,
anche lei nel mese di agosto, nell’anno 2000. Abitando nella zona di via
Fornaci, i due coniugi videro la loro
unione allietata da due figli, Gabriella e Danilo, i quali hanno poi fatto
crescere loro attorno quattro nipoti.
Trovatosi con parecchio tempo libero dopo aver concluso il suo periodo
lavorativo presso la “Reggiani”, Angelo Bergamelli pensò di impegnarlo
nel volontariato. Si prodigava presso
la scuola materna “Crespi-Zilioli” nella accoglienza e nel tenere a bada i
bambini quando essi arrivavano alla scuola, o se ne tornavano a casa.
Con i suoi modi gentili, era da tutti
benvoluto. La sua scomparsa ha destato profondo rimpianto in quanti
lo hanno conosciuto. «Ci conforta
sapere – hanno annotato ancora i
suoi cari nei loro pensieri di saluto –
che sei tra le braccia di Dio, accanto
a tua moglie, alla nostra mamma e
nonna, che tanto hai amato e che ti
voleva tanto bene. Tutti e due insieme, siamo sicuri che dal Cielo ci proteggerete e continuerete a guidarci,
aiutandoci a superare il momento
di smarrimento che stiamo vivendo,
e poi a far fronte a tutte le difficoltà
della vita». I familiari di Angelo Bergamelli sentitamente ringraziano
tutti coloro che hanno condiviso il
loro dolore.
IN MEMORIAM
MARIO GAMBA
4/7/1935 – 24/8/2016
Da circa mezzo secolo aveva la casa, il lavoro, gli
affetti (moglie, un figlio, un nipote) in Svizzera,
nella zona di Winterthur; e là è morto a causa
di una malattia che lo affliggeva da tempo. Si è
spento all’età di 81 anni. I suoi funerali (con la
partecipazione anche di Nembresi) si sono svolti
il 2 settembre. Praticamente... elvetico a tutti gli
effetti, Mario Gamba ha però sempre lasciato il
cuore a Nembro, suo paese d’origine. E qui ha
voluto tornare, quando sentiva sempre più vicina la conclusione della sua esistenza, per rivedere un’ultima volta gli amici e il campo di calcio
della “Nembrese”, della quale, dopo esserne stato l’ancora di salvezza, per circa vent’anni (dalla
metà degli anni ’70 alla metà degli anni ’90) è
stato anche l’emblema, il punto di riferimento.
La vicenda si configura nell’alone della leggenda. Solo con accurate ricerche d’archivio la si
potrebbe raccontare nei dettagli. In un necrologio è giocoforza procedere lungo le grandi linee.
Sfuma un po’ nella leggenda anche la prima
parte della vita di Mario Gamba. La sua gioventù
coincise con il periodo del secondo dopoguerra
e dei primi segni del boom economico italiano.
Lui però, che voleva costruirsi un solido futuro
nella vita, per muovere i primi passi in tale direzione dovette emigrare in Germania. Vi rimase
un paio di anni. Poi, nel 1965, passò in Svizzera.
Faceva l’autista per una grossa ditta che trattava
frutta e verdura. Stava al volante con nelle vene
la grinta e il talento del manager. E infatti dopo
un po’ diventò il rappresentante commerciale
unico della pasta Barilla in un’ampia area della terra elvetica. Il suo status migliorò rapidamente. Egli trovò il tempo e il modo per tornare
praticamente in ogni fine settimana a Nembro
per riabbracciare sua mamma e scambiare battute con gli amici. In quel periodo (verso la metà
degli anni ’70) la “Nembrese” stava navigando
in acque sempre più agitate. Il “mitico” Camillo
Masseretti insieme ad altri era continuamente
alla ricerca di qualcuno che prendesse il timone
della Società. Quando stava per scoccare l’ora x
del naufragio (per mancanza di fondi) del sodalizio “azzurro”, Mario Gamba, in uno dei suoi
ritorni a Nembro, si trovò quasi trascinato nella
“storica” sede della “Nembrese” in via Mazzini.
Attorno a un tavolo erano in quattro o cinque.
I compaesani spiegarono a Mario Gamba che...
era l’ora delle scelte supreme: o si decideva subito qualcosa oppure... Mario Gamba accettò
di essere il nuovo presidente. Mise anche a disposizione i mezzi per consentire al sodalizio di
rimettersi in sesto e in cammino. In breve chiamò nello staff dirigenziale Roberto Morotti (suo
amico da sempre) come punto di riferimento. La
“Nembrese” si avviò a vivere momenti felici, con
una ampia riorganizzazione e rifioritura anche
nel vivaio (il settore giovanile). Alla fine di ogni
campionato Mario Gamba orgogliosamente portava la “sua” squadra (nobilitata in categorie via
via più prestigiose) in tournées in Svizzera. Con il
passar del tempo però cominciarono ad affiorare problemi e difficoltà. Mario Gamba era sempre solo di fronte ad oneri economici progressivamente più pesanti. Resistette finché poté. Poi
– siccome anche per lui cominciavano a salire
gli anni – si orientò a lasciare l’incarico, anche se
con grande rammarico. Alla “Nembrese”, come
a Nembro, è sempre rimasto legato intensamente, sino all’ultimo. Quando in paese, dalla Svizzera, è arrivata la notizia del suo decesso, il dolore è stato grande. In quelli che vedevano nella
sua potente macchina parcheggiata in piazza
il... segnale del suo “rassicurante” settimanale
rientro a Nembro, sono rifioriti tanti ricordi di
tempi ormai molto lontani. Anche attraverso Il
Nembro, molti Nembresi, e in particolare tanti
tifosi della “Nembrese”, hanno chiesto di poter
far arrivare le proprie condoglianze ai familiari
di Mario Gamba.
ANNIVERSARI
Sempre vivi nei cuori dei loro cari
e nel ricordo della comunità
EMILIA BIROLINI
27/5/1943 - 12/9/2012
Una Santa Messa
è stata celebrata.
ENZO DAINA
5/2/1925 - 25/9/1996
Una Santa Messa
sarà celebrata presso
il Centro Daina il 26
settembre alle 19,30.
LUIGI CORTINOVIS
ANGELA BRISSONI
19/6/1931 - 16/9/1990
6/6/1937 - 26/7/1999
Una Santa Messa è stata celebrata.
GIULIA BERGAMELLI
11/5/1937 - 12/9/2013
Una Santa Messa
è stata celebrata.
GIUSEPPE SIGNORI
27/9/1940 - 12/9/2015
Una Santa Messa
è stata celebrata.
IL NEMBRO settembre 2016
27
GLI ORARI DELLE SANTE MESSE
A NEMBRO
Arciprete don Santino Nicoli
035.522.192
331.88.27.316
PREFESTIVE E FESTIVE
Al sabato
Plebana San Faustino
San Nicola
Viana
Don Giuseppe Belotti
035.520.064
333.40.22.503
ore 18
ore 17
ore 17
ore 18
Alla domenica
Plebana
ore 7 - 9 - 10,30 - 18
(ore 17, adorazione eucaristica e Vespri)
Viana
ore 8 - 10
San Nicola
ore 8,30
(ore 17 nel periodo invernale)
San Faustino ore 9,30
Casa di Riposo ore 9,30
San Vito
ore 10,30 (nelle prime tre
Zuccarello
Trevasco
Don Roberto Zanini
A GAVARNO
San Giovanni XXIII ore 18 (da lunedì a venerdì)
ore 17,30 adorazione eucaristica (sab)
Sant’Antonio
ore 18 (mercoledì)
Giovedì
Santa Maria
San Nicola
Zuccarello
Viana
A LONNO
FESTIVE
Sant’Antonio
ore 7,30
San Giovanni XXIII ore 10
NEI GIORNI FERIALI
FESTIVE
Parrocchiale
ore 7,30 - 10
NEI GIORNI FERIALI
Parrocchiale
Ogni giorno alle 18 vespro in S. Maria
ore 18
(tranne il sabato, ore 9)
AI LETTORI – Rispetto a quanto qui indicato per i
giorni e per gli orari delle Messe, in particolare nella
Parrocchia di San Martino in Nembro, sono possibili
sospensioni o variazioni secondo i programmi stabiliti all’inizio dell’anno pastorale, oppure per cause
sopravvenute. Anche per gli orari di altre celebrazioni
ed iniziative varie, indicati sulle edizioni mensili del
giornale, sono ovviamente sempre possibili variazioni
all’ultimo momento, decise nelle sedi di competenza.
NUMERI TELEFONICI UTILI
Uffici Parrocchiali
Tel. 035.520.858
aperti ore 8-12
Fax 035.522.330
e-mail:[email protected]
Oratorio035.520.420
Scuola Materna Crespi-Zilioli
035.520.838
Scuola Materna di Gavarno
035.520.398
Redazione de Il Nembro035.520.858
Santuario Zuccarello
035.521.444
Lonno - Parroco
035.51.54.15
[email protected]
035.515.415
PER LE EMERGENZE
PREFESTIVE
Mercoledì
Santa Maria ore 7,30
Messa per i ragazzi in tutte le Vicinie
alle ore 16,30
ore 7,30
035.520.565
Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9
e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17
sarà presente un sacerdote in plebana
per le Confessioni.
San Giovanni XXIII ore 18
Sabato
Santa Maria
035.520.420
Parroco di Lonno347.77.86.243
Martedì
Santa Maria ore 7,30 e ore 9
Casa di Riposo ore 15,30
San Faustino ore 17
Viana ore 18
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Don Matteo Cella
Monsignor Arturo Bellini
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Venerdì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
035.523.545
Vicario parrocchiale
dell’Unità pastorale
domeniche del mese)
ore 16 (dal 3 aprile all’8 dic.)
ore 16 (la 4ª domenica del mese)
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 16
ore 18
Monsignor Martino Lanfranchi
Don Agostino Salvioni
035.521.557
331.27.74.414
NEI GIORNI FERIALI NEL PERIODO
NORMALE (settembre-maggio)
Lunedì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
TELEFONI DEI SACERDOTI
Casa di Riposo
035.521.105
A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30)
035.521.996
Centro di Primo Ascolto
320.625.5750
e-mail:[email protected]
aperto lunedì ore 17,30-19,30,
mercoledì e giovedì ore 9,30-11,30
C.I.F. - Centro Italiano Femminile
e-mail:[email protected]
aperto tutti i martedì ore 9-11,30
e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11
Nelle emergenze, se non sono
direttamente rintracciabili i sacerdoti,
rivolgersi all’Oratorio (035.520.420)
oppure al sacrista (035.521.519).
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