Pronti a fare la loro parte per un paese aperto al futuro
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Pronti a fare la loro parte per un paese aperto al futuro
POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.C.B. Bergamo MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO 24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5 [email protected] - www.oratorionembro.org ANNO 104° - N. 10 - NOVEMBRE 2015 I RAGAZZI E LE RAGAZZE DEL CONSIGLIO COMUNALE BABY Pronti a fare la loro parte per un paese aperto al futuro VITA PARROCCHIALE CI SI TROVA IN UN PERIODO STRAORDINARIAMENTE DENSO DI EVENTI E DI SOLLECITAZIONI Tutti chiamati ad un forte impegno per un umanesimo davvero cristiano È questo un momento eccezionalmente misericordia saranno sul tappeto anche nella denso di sollecitazioni all’impegno per tradurre catechesi per gli adulti prevista nelle prossiil Vangelo nella quotidianità. È vicino l’Avvento, me settimane nella Parrocchia di San Martino, itinerario verso il Natale, da vivere nei suoi siin ogni martedì (ad eccezione dell’8 dicembre), gnificati più profondi, specialmente di fronte agli alle ore 15 e alle ore 20,30 nell’auditorium “Giosconvolgenti fatti avvenuti il 13 novembre a Pavanni XXIII” (vicino alla plebana) e nell’auditorigi. Si è all’indomani del convegno di Firenze, rium di via Kennedy (alle ore 20,30). Le opere di dove Papa Francesco ha indicato alla Chiesa itamisericordia delle quali in modo approfondito liana le vie per costruire un autentico umanesisi parlerà in queste prime tappe di un percorso mo cristiano, ancorato all’umiltà, al disinteresse destinato a proseguire durante la Quaresima, so(nel senso della capacità di donarsi e di donano le seguenti: Sopportare pazientemente le perre), alle beatitudini, e modellato sul «volto delsone moleste (martedì 24 novembre), Visitare gli la mamma che accompagna e che accarezza». È infermi (martedì 1° dicembre), Vestire gli ignudi imminente inoltre, l’inizio dell’Anno Santo stra(martedì 15 dicembre). È naturale la fiducia, la La lettera pastorale del Vescovo ordinario, durante il quale ancora il Pontefice ha di Bergamo. speranza in una consistente partecipazione, anchiesto a tutti di riscoprire le opere di miseriche perché oggi, più che nel passato, c’è bisogno cordia “per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita”. In di conoscenza, di preparazione: «Si può dire che oggi – sono più, c’è la lettera pastorale del Vescovo monsignor Francesco sempre puntualizzazioni fatte da Papa Francesco a Firenze – Beschi per il 2015/16; lettera che chiama ad essere “donne e non viviamo un’epoca di cambiamento, quanto piuttosto un uomini capaci di carità”. cambiamento d’epoca. (...) Questo nostro tempo richiede di Questa lettera sarà il filo conduttore degli incontri che il vivere i problemi come sfide, e non come ostacoli (...)». Il PonPastore della diocesi avrà prossimamente nei Vicariati di tutta tefice italo-argentino, citando San Giovanni Paolo II, ha altresì la terra di Sant’Alessandro; incontri coinvolgenti le realtà cari- rammentato che l’opzione per i poveri «resta la forma speciale di tative parrocchiali e di zona. Ma aperti pure agli organismi lai- primato nell’esercizio della carità». ci di volontariato, che vorranno rendersene partecipi; incontri L’augurio è, dunque, che da quanto è stato tanto efficaper i quali, di zona in zona, ci si sta accuratamente preparando cemente ribadito in sedi diverse e dagli eventi/appuntamenti sulla base di documenti redatti a livello diocesano (partendo che si stanno avvicinando, si sviluppi per tutti la spinta verso da rilevazioni delle singole situazioni locali) e adesso offerti alla un “cuore buono”, verso un cuore aperto al prossimo, verso un riflessione, per ulteriori arricchimenti, nei territori ai quali essi cuore sempre capace di agire bene, come chiede il Signore. Don Santino Nicoli - arciprete fanno riferimento. Nel Vicariato Albino-Nembro l’incontro con il Vescovo è stato fissato per il 21 gennaio. Il Consiglio pastorale della parrocchia di San Martino (al pari di quanto hanno fatto o faranno gli analoghi Consigli delle altre comunità del ViAnche quest’anno, secondo la tradi- avverrà, con inizio alle ore 20,30, presso cariato) si occuperà delle problematiche specifiche in loco, o di più ampia portata, zione che ormai si è consolidata, ci sarà l’Oratorio “San Filippo Neri”. Naturaldella carità, nella serata di mercoledì 25 la festa dello scambio degli auguri tra mente sono invitati anche gli impegnati novembre. Dalle “riunioni” parrocchiali quanti si impegnano, nelle più diverse nelle Parrocchie di Gavarno e di Lonno, dovrebbe scaturire un documento uni- modalità, nelle varie attività parrocchiali, collegate nel segno dell’Unità pastorale. tario vicariale da presentare al Vescovo, o strettamente pastorali oppure di ser- Ci sarà il modo, in quella serata, anche di quando arriverà – il prossimo 21 gennaio vizio per esigenze logistiche. L’incontro confrontare e di approfondire conoscenze ed esperienze. Verranno presi spunti – nella zona di Albino-Nembro. di riflessione dalla lettera pastorale del Tutto questo fervore deriva anche Vescovo intitolata Donne e uomini capaci dalla convinzione che soltanto muovendi carità. La presente comunicazione vale dosi da una concreta e costante testiPer improvvisi contrattempi quecome... anticipato invito a tutti coloro che monianza nell’ambito della carità, della sta edizione de Il Nembro esce con un si prodigano nell’ambito delle comunità solidarietà, della misericordia posta dal numero ridotto di pagine, e pertanto ecclesiali sul territorio di Nembro. Presso Papa al vertice del Giubileo straordinasenza cronache ed articoli che erano l’Oratorio, nella serata del 12 dicembre rio, la Chiesa potrà davvero efficacemente stati previsti. Ci si scusa con i lettori, (quella dell’arrivo di Santa Lucia) si svolprocedere nei suoi programmi per l’evannella speranza che ci sia la possibilità gerà nel salone “Don Giuseppe Adobati”, gelizzazione. di recuperare nel prossimo numero la serata dello scambio degli auguri per i Dopo quanto sin qui illustrato, è quanto qui non ha trovato spazio. tesserati della David e per le loro famiglie. facile comprendere perché le opere di Collaboratori parrocchiali: il 19 dicembre la festa per lo scambio degli auguri A I L E T TO R I 2 IL NEMBRO novembre 2015 VITA PARROCCHIALE È STATO SCELTO IL SANTUARIO DELLA “MADONNA DELLA GAMBA” A Desenzano la chiesa giubilare per lucrare l’indulgenza nel Vicariato L’avvio dell’Anno Santo straordinario della misericordia potrebbe avere un preludio domenica 29 novembre a Bangui, con l’apertura di una Porta Santa nella cattedrale della capitale della Repubblica Centroafricana: il condizionale è dovuto al fatto che, a causa della critica situazione socio-politica di tale Paese, potrebbe anche “saltare” la tappa in loco prevista nell’ambito del viaggio che dal 25 al 30 novembre porterà il Pontefice a visitare, nel continente nero, oltre alla Repubblica Centroafricana anche il Kenya e l’Uganda. Papa Francesco ha ipotizzato il “gesto” di Bangui proprio come auspicio di pacificazione in una nazione che sta vivendo momenti tormentati. Ufficialmente l’Anno Santo della misericordia partirà comunque l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro. Il Giubileo si concluderà il 20 novembre 2016. Il Papa ha scelto l’8 dicembre per l’inizio dell’Anno Santo perché nella medesima data nel 1965 (mezzo secolo fa) si concluse il Concilio Vaticano II, evento con il quale la Chiesa imboccò «un nuovo percorso della propria storia», avendo compreso l’esigenza «di parlare di Dio agli uomini in un modo più comprensibile». Il prossimo Giubileo sarà «un’avventura di contemplazione e di preghiera, di conversione e di pellegrinaggio, di impegno e di testimonianza». Domenica 13 dicembre saranno aperte anche le porte Sante delle altre tre basiliche principali di Roma (San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore), delle cattedrali delle diocesi di tutto il mondo, nonché delle altre chiese giubilari localmente identificate. A Bergamo l’apertura della Porta Santa del duomo, presieduta dal Vescovo, avverrà alle ore 10, con un corteo che partirà dalla vicina Basilica di Santa Maria Maggiore. In tale occasione mons. Francesco Beschi consegnerà ai Vicari locali i decreti concernenti le chiese giubilari delle loro rispettive zone. Nella Bergamasca le chiese giubilari saranno complessivamente trenta: cinque nella città capoluogo, venticinque nei Vicariati (una per ogni vicariato). Per il Vicariato Albino-Nembro la chiesa giubilare non sarà quella di Santa Maria in Nembro (come ipotizzato in un primo tempo), ma quella del Santuario della Beata Vergine del Miracolo (Madonna della Gamba) a Desenzano (foto). Nella nostra diocesi l’inizio dell’Anno Santo sarà evidenziato anche dalla beatificazione, in Perù, di don Sandro Dordi, il 5 dicembre. A sottolineatura di questo evento, l’8 dicembre ci sarà una solenne celebrazione nella cattedrale di Bergamo. Come noto, il Papa RITIRO SPIRITUALE PER TUTTI NEL POMERIGGIO DI DOMENICA 29 NOVEMBRE Dal Triduo dei morti al periodo dell’Avvento Nel fine settimana della messa in distribuzione di questa edizione de Il Nembro è stato collocato l’annuale Triduo dei morti, una celebrazione che a Nembro ha remotissime origini, legate alla costruzione della plebana attuale dedicata a San Martino. A parte quella delle ore 20,30 del venerdì 20 novembre, non sono state previste Messe particolari, al di fuori degli orari consueti nel sabato e nella domenica. Della catechesi degli adulti (a partire da martedì 24 novembre) viene riferito nella pagina qui accanto. In occasione dell’inizio del nuovo anno liturgico e della prima domenica dell’Avvento, domenica 29 novembre, “Mani in pasta” per fare del bene Il sabato (21 novembre) della messa in distribuzione di questa edizione de Il Nembro è stato scelto anche per la attuazione dell’ operazione “Mani in pasta” di questo 2015. Presso il salone “Don Giuseppe Adobati”, all’Oratorio, il gruppo “Mato Grosso” si è attivato per ha raccomandato alle diocesi di collegare al Giubileo della misericordia gran parte delle iniziative promosse nell’anno pastorale 2015/16. La diocesi di Bergamo si è posta naturalmente su tale linea con appuntamenti, dei quali si riferirà dettagliatamente nei prossimi numeri de Il Nembro. produrre e mettere a disposizione, a 13 e a 12 euro al chilo, scarpinòcc e casoncelli. Il ricavato dell’iniziativa (con possibilità di ritiro dei prodotti tra le ore 15 e le ore 18) andrà a beneficio dei bambini più poveri delle Ande peruviane. presso l’auditorium parrocchiale, dalle ore 15 alle ore 18 si svolgerà un ritiro spirituale, per il quale è auspicata una folta partecipazione. Martedì 8 dicembre, nella solennità dell’Immacolata, come sempre sarà celebrata la festa dell’Azione Cattolica. La Messa delle 10,30 sarà in plebana (non in Santa Maria, come previsto in un primo tempo). Nella stessa data si concluderà la celebrazione delle Messe allo Zuccarello (Messe che riprenderanno dal 25 marzo). Domenica 13 dicembre terminerà (con una giornata di spiritualità) il corso di formazione per fidanzati; i partecipanti al corso animeranno la Messa delle ore 18 in plebana. Con venerdì 18 dicembre (ore 16,30 in plebana per i ragazzi, ore 20,30 in Santa Maria per gli adolescenti) e sabato 19 dicembre (ore 14,30 in plebana per i ragazzi) cominceranno le Confessioni. Le Confessioni comunitarie in preparazione al Natale inizieranno invece da lunedì 21 dicembre, ore 20,30 nelle Vicinie e in Santa Maria; in plebana saranno la vigilia di Natale. IL NEMBRO novembre 2015 3 CRONACHE ARRIVÒ PIÙ VOLTE IN PAESE E TENNE UNA CONFERENZA ALL’ORATORIO E se don Angelo Roncalli fosse diventato arciprete di Nembro? Lo spettacolo “Papa Giovanni verso la luce”, in cartellone al Teatro “San Filippo Neri” nella serata del sabato 21 novembre, si è trovato ad aggiungere ai suoi valori intrinseci, le significanze derivanti dal suo collocarsi a pochi giorni dalla data della nascita (25 novembre) di Angelo Giuseppe Roncalli (nel 1881) ed a qualche settimana dal mezzo secolo dell’epilogo (8 dicembre 1965) di quel Concilio (se ne parla nella pagina qui accanto) che fu l’evento più cospicuo del suo pontificato. Al di là di queste contingenze, però, lo spettacolo dianzi citato è una preziosa occasione per ricordare gli stretti legami tra Angelo Giuseppe Roncalli e Nembro, e lo stesso Oratorio “San Filippo Neri”, che sarà la sede della pièce. Nell’epoca (1905-14) nella quale fu segretario del vescovo di Bergamo, monsignor Giacomo Maria Radini Tedeschi, don Angelo Giuseppe Roncalli arrivò ripetutamente in paese con il pastore (di allora) della diocesi bergomense, il quale era assai amico di don Giulio Bilabini, in quel tempo arciprete a Nembro. Nel 1910 fu presente ad un convegno dell’Azione Cattolica. Nel 1917, dopo la morte di don Giulio Bilabini, don Angelo Giuseppe Roncalli era considerato il più probabile suo successore nella Parrocchia intitolata a San Martino; lo ammise egli stesso quando (nella seconda metà del 1917) in uno dei suoi diari scrisse: «In questi giorni sono pubblicati i concorsi alle numerose parrocchie vacanti. Mi diverto a sentire il mio povero nome ripetuto per la parrocchia migliore, che, questa volta, è l’arcipretura di Nembro (...)». Le cose andarono diversamente. Il 2 settembre 1928 l’allora Visitatore apostolico in Bulgaria nonché vescovo titolare di Areopoli, mons. Angelo Giuseppe Roncalli, si trattenne a Nembro dalla mattina alla sera in coincidenza con la festa di San Bonifacio: al mattino cresimò circa duecento ragazzi e ragazze; nel pomeriggio premiò i vincitori delle gare di catechismo; presiedette una solenne processione e poi parlò ai soci della “Lega di perseveranza”, riuniti nel “salone” (usato anche come teatro) dell’Oratorio. Nel 1935 diventò arciprete di Nembro don Giovanni Battista Morali, che di don Angelo Giuseppe Roncalli era stato compagno di studi in Seminario a Roma e poi collega di insegnamento nel Seminario di Bergamo. I due erano e restarono sempre molto amici. Don Angelo Giuseppe Roncalli, come segretario del vescovo, aiutò molto don Giovanni Battista Morali a restar fuori da una situazione complessa allora creatasi per via del “modernismo” che stava imperversando. Nei periodi nei quali era impegnato a Istanbul, come Delegato apostolico in Turchia e in Grecia, o a Parigi, come Nunzio, mons. Angelo Giuseppe Roncalli, durante le vacanze estive che di solito trascorreva nella Bergamasca, trovava spesso il modo per far visita anche a don Giovanni Battista Morali a Nembro. L’allora Nunzio in Francia (e pochi mesi dopo eletto cardinale e nominato Patriarca di Venezia) il 6 ottobre 1952 arrivò a Nembro per vedere la Cartiera “Antonio Pesenti”, da poco Al Teatro “San Filippo Neri” uno spettacolo sulla sua vita Proposto a Nembro con il titolo Nel mondo di Papa Giovanni, lo spettacolo programmato (sabato 21 novembre, ore 20,45) al teatro “San Filippo Neri” è stato ideato (con il titolo Papa Giovanni verso la Luce) per l’edizione 2014 della rassegna Notti di luce, annualmente promossa dalla Camera di Commercio di Bergamo. Si tratta di una rappresentazione multimediale, basata su musiche di Gianluigi Trovesi, oltre che su racconti, immagini, videoregistrazioni che ricostruiscono la vita di Angelo Giuseppe Roncalli e la sua epoca. Nella parte musicale, insieme a Gianlui gi Trovesi, sono impegnati vari appartenenti all’orchestra “Enea Salmeggia”. Ha curato la regia dello spettacolo Oreste Castagna, noto per i suoi molti spettacoli televisivi; nella piéce egli è mobilitato anche come una delle voci recitanti. Sabato 14 novembre l’orchestra “Enea Salmeggia” è stata impegnata al “Modernissimo” nella riproposizione del concerto con il quale una ventina di anni fa diede il via alla propria attività. Al fondatore del complesso, Gianni Bergamelli, è stato consegnato un attestato di benemerenza da parte dell’Amministrazione comunale. Di questo evento si riferirà nel prossimo numero de Il Nembro. 4 IL NEMBRO novembre 2015 Don Angelo Roncalli (a sinistra) quando era cappellano militare, durante la guerra 1915/18. radicalmente ammodernata nei suoi impianti. Chiamato al soglio di Pietro nell’ottobre del 1958, Angelo Giuseppe Roncalli nel 1960/61, un giorno, in Vaticano, si vide davanti un suo fratello, Giuseppe, con in mano una grossa pietra prelevata dal cantiere della parrocchiale di Sotto il Monte, in quei momenti in fase di ammodernamento e ristrutturazione. Giuseppe Roncalli disse al suo fratello Papa: «Sarebbe da benedire, questa pietra. Sarà poi inserita nella chiesa che si sta costruendo all’Oratorio di Nembro». Giovanni XXIII impartì subito la benedizione. Ricordando che a Nembro (allora) era ancora arciprete il suo “vecchio” amico don Giovanni Battista Morali, non esitò, insieme alla pietra, a mandargli in dono un bel calice per le Messe che sarebbero state celebrate nella chiesa stessa dell’Oratorio, dopo la sua completa edificazione: chiesa che però dalla seconda metà degli anni ’90 è diventata il “Salone don Giuseppe Adobati”. Don Giovanni Battista Morali nel 1968 fu uno dei testimoni ascoltati durante il processo per la canonizzazione di Angelo Giuseppe Roncalli. È, quella della località “Rinnovata” di Gavarno, la chiesa che per prima, nel mondo, venne dedicata a Papa Giovanni, due mesi dopo la sua beatificazione, nell’anno 2000. In tale chiesa, come noto, si trovano lo stendardo che fu esposto in Piazza San Pietro durante il solenne rito del 3 settembre 2000, e l’ultimo breviario che Papa Giovanni (proclamato Santo nel 2014, insieme a Giovanni Paolo II) ebbe tra le mani prima di morire (il 3 giugno 1963). Sulla più grossa delle campane della medesima chiesa della “Rinnovata” è inciso il nome di Giovanni XXIII unitamente a quello di colui che è stato il suo segretario per dieci anni e adesso è il cardinal Loris Francesco Capovilla. VITA PARROCCHIALE CINQUANT’ANNI FA L’EPILOGO DELL’ASSISE VOLUTA DAL PONTEFICE NATO A SOTTO IL MONTE Con il Concilio avviò una svolta per il mondo La scelta, per l’avvio dell’Anno Santo straordinario della Misericordia, della stessa data (la festa dell’Immacolata) nella quale nel 1965 venne chiuso il Concilio Vaticano II, offre lo spunto per alcune rievocazioni con riflessioni che dalle situazioni e dalle emergenze della Chiesa di mezzo secolo fa arrivano sino a quelle dell’era attuale. Nel saluto rivolto da Paolo VI (ora Beato) l’8 dicembre di cinquant’anni or sono all’assise ecumenica allora ormai giunta al suo epilogo spiccano ansie pastorali assai ricorrenti pure nei discorsi che adesso va proponendo Papa Francesco. Giovanni Battista Montini disse che le sue parole, «come un suono di campane» capace di «effondersi nel cielo», erano per tutti, perché «per la Chiesa cattolica nessuno è estraneo, nessuno è escluso, nessuno è lontano. Ognuno è un chiamato, un inviato». Con particolare vigore Paolo VI volle rivolgersi ai lontani: «A voi – puntualizzò –, uomini che non ci conoscete, uomini che non ci comprendete, uomini che non ci credete; a voi (...) amici!». Esortò specialmente proprio costoro a percepire nelle sue attenzioni nei loro riguardi «un saluto non di congedo che distacca, ma di amicizia che rimane e che, se del caso, vuol nascere». Dall’“universale apertura” del proprio cuore egli auspicò che scaturisse la “scintilla” atta ad «operare nella Chiesa e nel mondo quel rinnovamento di pensieri, di attività, di costumi, di forza morale, di gaudio, di speranza» che era stato ravvisato quale scopo del Concilio sin dal suo lancio. Il predecessore di Paolo VI, Giovanni XXIII (adesso Santo), si sa, parlò per la prima volta di una nuova assise ecumenica (la 21ª nella Storia della Chiesa) il 25 gennaio 1959, quando egli era Papa da meno di tre mesi. Lo fece informalmente, innanzi a Cardinali riuniti per la festa della conversione di San Paolo, in quel giorno celebrata nella basilica di Roma intitolata all’Apostolo delle genti. Angelo Giuseppe Roncalli rivelò più tardi che la manifestazione dell’idea di un nuovo Concilio gli era venuta istintiva, come un «inatteso sprazzo di suprema luce» da lasciar sprigionare in un mondo «così occupato dalla politica e dalle controversie di ordine economico, da non trovare più il tempo per badare a sollecitudini di ordine spirituale». Per la preparazione e per il varo dell’evento ecumenico ci vollero tre anni. Giovanni XXIII andò avanti nel suo progetto tra le molteplici difficoltà che egli lasciò ben capire l’11 ottobre 1962, nel suo discorso all’apertura dell’assise, quando disse: «Nell’esercizio del nostro ministero pastorale ci feriscono talora l’orecchio suggestioni di persone pur ardenti di zelo, ma non fornite di senso sovrabbondante di discrezione e di misura. Nei tempi moderni – spiegò il Pontefice di origini bergamasche – esse non vedono che prevaricazioni e rovina; vanno dicendo che la nostra età (...) è andata peggiorando; si comportano come se nulla abbiano imparato dalla Storia (...)». «A noi – scandì con risolutezza Giovanni XXIII – sembra di dover dissentire da cotesti profeti di sventura, che annunciano eventi sempre infausti (...)». E aggiunse: «Nel momento storico presente la Provvidenza ci sta conducendo ad un nuovo ordine di rapporti che, per opera degli uomini, e per lo più al di là delle loro stesse aspettative, si volgono verso il compimento di disegni superiori ed inattesi (...)». Nell’accingersi a procedere lungo l’iter tracciato dal Papa, pure i Padri conciliari, il 20 ottobre 1962, in un loro messaggio al mondo scrissero: «Intendiamo ricercare le vie più efficaci per rinnovare noi stessi (...). Ci sforzeremo di proporre agli uomini del nostro tempo, integra e L’interno della Basilica di San Pietro durante lo svolgimento del Concilio Vaticano II. Nella foto a centro pagina: Papa Giovanni XXIII nel giorno dell’apertura dell’assise (11 ottobre 1962). pura, la verità di Dio, affinché essi stessi possano comprenderla e liberamente accettarla (...). Aspettiamo un rinnovamento spirituale, dal quale proceda anche un felice impulso che favorisca i beni umani, e cioè le invenzioni della scienza, di progressi dell’arte, della tecnica, ed una più larga diffusione della cultura (...). Qui riuniti da ogni nazione – confidarono ancora i Padri conciliari –, portiamo nei nostri cuori le ansie di tutti i popoli (...), le loro angustie dell’anima e del corpo, i loro dolori, i loro desideri, le loro speranze». La ricerca della pace nel mondo e l’instaurazione di una autentica giustizia sociale vennero indicate come le “grandi mete” da perseguire. Giovanni XXIII poté guidare soltanto la prima tappa del cammino conciliare. Egli morì il 3 giugno 1963. Paolo VI non solo portò a coronamento l’iniziativa messa in campo dal Pontefice nato a Sotto il Monte, si fece carico – tra ostacoli di ogni tipo, che gli costarono grandi sofferenze – anche dell’impegno di trasporre nella quotidianità della Chiesa le indicazioni scaturite dal Concilio per una più sempre viva presenza della Chiesa stessa nel mondo contemporaneo. Nell’arco di mezzo secolo quanta strada si è effettivamente fatta in tale direzione? Quattro fasi, tanti documenti e appelli Il Concilio Vaticano II, con la partecipazione di oltre duemila Pastori d’anime di tutto il mondo, si sviluppò in quattro fasi o sessioni (una con Giovanni XXIII, dall’11 ottobre all’8 dicembre 1962, e tre con Paolo VI: dal 29 settembre all’8 dicembre 1963, dal 14 settembre al 21 novembre 1964, dal 4 settembre all’8 dicembre 1965). Si ebbero 168 congregazioni o riunioni generali nell’aula allestita nella Basilica di San Pietro, con circa seimila interventi da parte dei Padri e più di cinquecento votazioni. L’immenso lavoro venne condensato in quattro Costituzioni, nove Decreti, tre Dichiarazioni, due Messaggi su temi spazianti dalla liturgia ai massmedia, dalla vita della Chiesa cattolica all’ecumenismo, dal ruolo dei Vescovi alla vita consacrata, dall’educazione cristiana alla libertà religiosa, dalle Missioni ai rapporti tra la Chiesa e il mondo. Al momento della chiusura dell’assise, oltre ad un messaggio del Papa e dei Padri all’intera umanità, furono divulgati appelli a sette categorie viste come rappresentative del consorzio sociale e cioè ai governanti, agli intellettuali, agli artisti, alle donne, ai sofferenti e ai disagiati, ai lavoratori, ai giovani. IL NEMBRO novembre 2015 5 FATTI E TEMI IN PRIMO PIANO MESSI A FUOCO NEI DUE SINODI AD ESSA DEDICATI E SEGNALATI EFFICACEMENTE DAL PAPA I “sentieri” sicuri per la famiglia tra le molte insidie dell’era attuale È stato condensato in 59 pagine il frutto dei due anni prodigati dalla Chiesa universale, sotto la guida di Papa Francesco, nello studio delle sfide pastorali concernenti la famiglia nell’epoca attuale e nella identificazione della missione-vocazione ora di pertinenza, della stessa (famiglia), per affrontarle adeguatamente. In tale arco di tempo, preparati anche con questionari che, tramite Internet, hanno coinvolto l’intera cattolicità, si sono svolti – sulla famiglia – un Sinodo straordinario (nell’ottobre del 2014) ed un Sinodo ordinario (dal 4 al 25 ottobre 2015). Redatta con organiche sintesi delle analisi, delle proposte, delle riflessioni fatte nel corso di entrambe le assise, la Relazione finale del secondo Sinodo (quello ordinario) – costituita, appunto, dalle 59 pagine dianzi citate – è adesso nelle mani del Pontefice: i Padri sinodali (in totale assai più di 250) hanno “umilmente” chiesto al Papa di valutare l’opportunità o no di trarne un suo pronunciamento magisteriale sulla famiglia. La Relazione è articolata in 94 paragrafi che sono stati, ad uno ad uno, tutti valutati ed approvati con la maggioranza qualificata (due terzi più uno) dei consensi dei 265 Padri partecipanti al voto nel corso dell’ultima riunione plenaria del Sinodo 6 IL NEMBRO novembre 2015 ordinario (sabato 24 ottobre): su cinque paragrafi l’assenso è stato unanime; per sessanta paragrafi i no sono oscillati da uno a nove. Sono passati con 187 sì e 72 no, con 178 sì (uno solo in più rispetto al quorum dei due terzi) e con 80 no, con 190 sì e con 65 no (i conteggi non registrano gli astenuti) i tre paragrafi (con i numeri 84, 85, 86) riguardanti la tematica più “calda”, ossia quella maggiormente portata in evidenza nella pubblica opinione e nei massmedia riassunta sbrigativamente come la questione «della Comunione ai divorziati». Nella Relazione sintetizzante i due Sinodi questi tre paragrafi, in realtà, sono riuniti sotto il titoletto Discernimento ed integrazione in essi, con citazioni ed approfondite argomentazioni si chiede, nella sostanza, a proposito di una – appunto – maggiore «integrazione nelle comunità cristiane, nei diversi modi possibili», dei «battezzati che sono divorziati e risposati civilmente», un discernimento caso per caso; vengono indicati – a tale riguardo – criteri e percorsi. Nel testo della Relazione non si parla mai esplicitamente di riammissione alla Comunione; si raccomanda piuttosto il perseguimento di una autentica revisione di vita, accompagnata dai Pastori d’anime. Nell’insieme della Relazione, senza “scossoni” – come è stato autorevolmente rilevato – per la dottrina sempre proposta dalla Chiesa, viene asserito che la famiglia cristianamente intesa mantiene un ruolo fondamentale anche nella società attuale: «grembo di gioie e di prove, essa è la prima scuola di umanità». Scorrendo i 94 paragrafi si trovano riferimenti a tutte le “categorie” e a tutte le “stagioni” della vita. Viene riaffermata con chiarezza l’indissolubilità del matrimonio abbracciato come sacramento; netto è il rifiuto dell’ideologia del gender, si denunciano le manipolazioni della biotecnologia a proposito della procreazione; si dà spicco all’importanza della preparazione dei giovani al matrimonio e dell’e- FATTI E TEMI IN PRIMO PIANO Qui a sinistra: il tavolo della presidenza in un momento di una delle riunioni plenarie del Sinodo ordinario svoltosi in Vaticano dal 4 al 25 ottobre scorsi. Nella pagina accanto: Papa Francesco mentre parla con alcuni Padri sinodali in una pausa dei lavori dell’assise dedicata alla famiglia. ducazione dei figli da parte dei loro genitori. Ci si occupa delle “coppie di fatto” con riferimenti ad itinerari, per le stesse, verso il matrimonio sacramentale. Si sottolinea che «non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia». C’è attenzione ai problemi delle famiglie nelle quali vivono persone con tendenze omosessuali. C’è – nella Relazione – la riaffermazione del dovere per la politica di sostenere la famiglia, perché essa svolge compiti indispensabili per il bene comune. Misericordia ed integrazione sono le parole chiave dell’intero documento condensante il lavoro dei due Sinodi. Nel discorso tenuto durante l’ultima delle assemblee plenarie (sabato 24 ottobre) Papa Francesco ha detto che, con i due Sinodi, si è «cercato di leggere le realtà di oggi con gli occhi di Dio per accendere ed illuminare con la fiamma della fede i cuori degli uomini e delle donne in un momento storico di scoraggiamento e di crisi» a tutto campo. Il Pontefice ha precisato che «il primo dovere della Chiesa non è quello di distribuire condanne o anatemi, ma è quello di proclamare la misericordia di Dio e di chiamare alla conversione». Il Santo Padre ha fatto presente che, anche dopo la conclusione dei due Sinodi (sulla famiglia), per la Chiesa è tempo di “camminare insieme” realmente per portare in ogni parte del mondo la luce del Vangelo». Nella breve allocuzione pronunciata prima dell’Angelus di domenica 25 ottobre, riprendendo un concetto accennato anche a Filadelfia un mese prima (se ne parla nella pagina che sta subito dopo queste, NdR), il Papa ha ricordato che «da sempre e per sempre» il sogno di Dio è quello di formare e guidare «verso la terra della libertà e della pace» un popolo «fatto di famiglie»: «un popolo che non esclude i poveri e gli svantaggiati, ma, anzi, li include»; «un popolo che cammina sul passo degli ultimi». Poco prima, nell’omelia della Messa conclusiva del Sinodo ordinario di questo 2015, riprendendo i contenuti delle letture proposte in quell’occasione dalla liturgia, aveva segnalato che anche per chi si trova e si muove in una ordinaria, “normale” sequela di Gesù, possono esserci tentazioni; in particolare ne ha indicate due: quella – ecco la prima – di una «spiritualità del miraggio», consistente nel camminare attraverso i deserti dell’umanità senza vedere quello che realmente c’è, ma quello che si vorrebbe vedere: «Una fede che non sa radicarsi nella vita della gente – ha ammonito Papa Francesco – rimane arida e, anziché oasi, crea altri deserti». L’altra tentazione, dalla quale il Pontefice italoargentino ha messo in guardia, è quella della fede da tabella, consistente nell’andare comunque avanti secondo i propri programmi, senza tenere conto dei problemi di altri (compagni di viaggio), delle loro cadute o difficoltà e dei vari contrattempi che possono capitare; è – questo – il comportamento di quanti ritengono che «chi dà fastidio, o non è all’altezza, è da escludere»; Gesù, invece – ha rammentato il Santo Padre – vuole includere soprattutto chi è tenuto ai margini, ma sa confidare nel suo aiuto. «Fratelli – ha scandito Papa Francesco nel congedarsi dai Padri sinodali – abbiamo camminato insieme (...) nella ricerca dei sentieri che il Vangelo indica al nostro tempo per annunciare il mistero di amore della famiglia. Proseguiamo il cammino che il Signore desidera da noi». È un impegno – quello di questo cammino – che adesso, deve attivare anche tutte le comunità ecclesiali, i singoli fedeli in ogni parte del mondo. IL NEMBRO novembre 2015 7 FATTI E TEMI IN PRIMO PIANO A FILADELFIA RIBADITO IL RUOLO DI QUELLA CHE RESTA LA CELLULA BASILARE DELLA SOCIETÀ OLTRE CHE DELLE COMUNITÀ ECCLESIALI Nella famiglia si evidenzia il coraggio di “far parte del sogno di Dio” «Voler formare una famiglia è avere il cosi anch’esse nelle iniziative educative e formatiraggio di far parte del sogno di Dio»; la famiglia ve e in progetti socio-culturali di ogni tipo. Ogni “naturale” è il luogo che rende più umana la vita; esperienza di Chiesa – è stato sostanzialmente la famiglia è «la prima medicina contro il male detto – può diventare “famiglia di famiglie”. più profondo della contemporaneità: quell’inPer un cammino in siffatta direzione è basilare dividualismo narcisista dell’uomo o della donche si possa partire da singole famiglie solide, na che non deve chiedere, che vive soltanto di ben costituitesi, consapevoli che “far famiglia” è se stesso/a: individualismo che ha generato una un’arte difficile e complessa: arte che «ogni giordelle più grandi povertà della cultura attuale, no si dimentica e ogni giorno occorre imparare di cioè la solitudine, determinata dall’assenza di nuovo». La vera felicità e la santità di una famiDio nella vita delle persone e dalla fragilità delle glia – ha ribadito Papa Francesco in uno dei suoi relazioni»; la famiglia è il primo e più importante discorsi – sono legate ai piccoli gesti quotidiani: «rifugio per un cuore ferito»; la famiglia è «una «Gesti di tenerezza, di affetto, di compassione; gefabbrica di speranza»; essa ha una “carta di idensti familiari (...). L’amore si esprime nella attenziotità” di matrice divina, che la segnala come «culla ne ai dettagli di ogni giorno, i quali fanno sì che la Papa Francesco a Filadelfia men- vita abbia sempre il sapore di casa». per far crescere la verità, l’amore, la bellezza». Enunciati da Papa Francesco oppure scaturi- tre si sta recando alla grande veIl Pontefice è stato molto franco, nel tratti da relazioni o da altri documenti, sono, questi, glia del sabato sera prima della tare la questione della formazione delle nuodomenica nella quale si è conalcuni dei concetti risultati maggiormente in evi- cluso l’ottavo Incontro mondiale ve generazioni al matrimonio sacramentale, denza all’ottavo Incontro mondiale delle fami- delle famiglie. quando ha parlato di fronte ai circa trecento glie svoltosi alla fine di settembre a Filadelfia (in Vescovi giunti a Filadelfia da tutto il mondo: Pennsylvania, negli Stati Uniti) e configuratosi come preludio al «Vivevamo – ha affermato il Santo Padre – in un contesto sociaSinodo ordinario dei Vescovi tenutosi nell’ottobre scorso in Vatica- le nel quale le affinità della istituzione civile e del sacramento no, pur esso imperniato sulla famiglia (a coronamento dell’assise cristiano erano corpose e condivise: erano tra loro connesse e straordinaria dei Pastori d’anime già nell’ottobre del 2014 dedica- si sostenevano a vicenda. Ora non è più così!». Dopo aver osta alla medesima tematica). A Filadelfia, insieme alla sottolinea- servato che l’insistere sul richiamo delle situazioni del passato tura del che cosa significa essere una famiglia, è stato rimarcato può... «risuonare come un tango argentino», Papa Francesco il ruolo della famiglia nella società civile e nella comunità eccle- ha detto ai Pastori d’anime dell’epoca attuale: «Dobbiamo insiale. Nel discorso “a braccio” (improvvisato) fatto durante la “ve- vestire le nostre energie nell’invitare con franchezza i giovani glia” della sera prima della giornata conclusiva del meeting, Papa ad essere audaci nella scelta del matrimonio e della famiglia». Francesco ancora una volta ha ricordato che i bambini e i giovani Alle famiglie di Hanoi (Asia), L’Avana (Americhe), Marsiglia sono la forza e la speranza e che gli anziani costituiscono la me- (Europa), Sydney (Australia), Kinshasa (Africa) che hanno rappremoria di una famiglia, rammentando altresì che è “senza futuro” sentato i cinque continenti durante la solenne Messa concluun popolo incapace di occuparsi e di tenere aggregate le diverse siva dell’Incontro mondiale di Filadelfia, il Papa ha consegnato generazioni. Dai vari convegni programmati nella città americana una copia del Vangelo. In ciascuna delle città dianzi indicate è si è levato l’auspicio che le famiglie non si chiudano però in se stata decisa la distribuzione di 150mila copie del Vangelo ad stesse, ma vivifichino la quotidianità delle parrocchie attivando- altrettante famiglie, soprattutto delle zone periferiche delle singole, medesime, metropoli. L’iniziativa è scaturita dal proposito di far sì che la Parola di Dio diventi “realtà viva” nei focolari domestici. A Filadelfia è stata fatta Sull’aereo che lo stava riportando a Roma dopo le sue visite a Cuba e negli Stati arrivare anche una famiglia di Damasco: Uniti il Papa, nel corso dell’incontro con i giornalisti, ha avuto modo di chiarire una e si è così avviata la raccolta di due miliodelle questioni al centro del tam-tam dei massmedia nelle passate settimane. Ad un ni di dollari per aiutare seimila famiglie certo punto l’inviato di un giornale ha detto al Pontefice più o meno queste parole: siriane di fronte ai disagi causati dalla at«C’è chi dice che con il nuovo Motu proprio sui processi di nullità matrimoniale è tuale situazione del loro Paese. stato di fatto introdotto il “divorzio cattolico”. Si può avere qualche precisazione?» Il prossimo Incontro mondiale delle La risposta del Pontefice, nella sostanza, si è configurata nei termini seguenti: «Nelfamiglie (nono della serie) si terrà a Dula riforma della modalità dei processi (di scioglimenti eventuali di matrimoni) ho blino (in Irlanda) nel 2018; la scelta è chiuso la porta alla via amministrativa, che era la via attraverso la quale poteva enstata giudicata di alto valore simbolico trare il divorzio. Sbagliano – ha puntualizzato Papa Francesco – quelli che parlano in rapporto alla “fortissima tradizione di “divorzio cattolico”. Infatti sempre ci sarà la via giudiziaria. Il nuovo Motu proprio cattolica” di tale Paese e alle nuove tenfacilita i processi nei tempi, ma non è un “divorzio”, perché il matrimonio è indidenze, purtroppo di tutt’altra matrice, scutibile quando è un sacramento, e questo, no, la Chiesa non lo può cambiare. È ora in esso emergenti a proposito della dottrina. Il matrimonio cristiano è un sacramento, indissolubile». famiglia. I chiarimenti sul presunto “divorzio cattolico” 8 IL NEMBRO novembre 2015 CRONACHE REGISTRATI ALL’ANAGRAFE PARROCCHIALE In ottobre tre battesimi e otto decessi Nel corso del mese di ottobre all’anagrafe della Parrocchia di San Martino, in Nembro, sono stati registrati tre battesimi e otto decessi. Ecco il quadro dettagliato. BATTESIMI (amministrati domenica 18 ottobre) – Alessandro Coffetti, di Stefano e di Laura Pellicioli; Emma Ghilardi, di Fabio e di Irena Rossi; Gabriele Piccinini, di Giorgio e di Nadia Rota. DEFUNTI – Giuseppina Brissoni, di anni 75, deceduta il 4 ottobre; Giuseppe Brignoli, di anni 68, deceduto il 7 ottobre; Lucie Gjini, di anni 81, deceduta il 13 ottobre; Annamaria Corsini, di anni 81, deceduta il 17 ottobre; Anna Cortesi, di anni 87, deceduta il 22 ottobre; Maria Mologni, di anni 89, deceduta il 25 ottobre; Vincenzo Cortinovis, di anni 87, deceduto il 28 ottobre; Luigi Pozzi, di anni 92, deceduto il 29 ottobre. LE OFFERTE Come di consueto, ecco il rendiconto anche delle offerte che, sempre nel mese I tre bambini battezzati il 19 ottobre, in una foto che li ritrae con i loro familiari e con don Agostino Salvioni. di ottobre, sono pervenute alla Parrocchia di San Martino. Agli Uffici parrocchiali: euro 576, così ripartiti: dal gruppo di Nembro del C.I.F. (Centro italiano femminile) per le campane della plebana (che hanno bisogno di interventi di restauro e sistemazione), euro 200; N.N. euro 50; N.N. euro 50; NELLA SERATA DI GIOVEDÌ 10 DICEMBRE ALL’ORATORIO, SU INIZIATIVA DEL C.I.F. Corso/lampo di “creatività natalizia” Un breve corso di “creatività natalizia” (cioè con indicazioni teoriche ed esempi pratici per la realizzazione di addobbi, decorazioni, oggetti vari per abbellire in forma particolare la casa in occasione delle festività di fine ed inizio anno) si terrà giovedì 10 dicembre (dalle ore 20 alle ore 22) presso l’Oratorio “San Filippo Neri”, su iniziativa del gruppo nembrese del C.I.F. (Centro italiano femminile). La quota di partecipazione (comprensiva anche del necessario per le realizzazioni che potranno essere portate a casa nella stessa serata) è di 15 euro (di cui 5 da versare al momento della iscrizione). Le adesioni si accettano entro il 30 novembre agli Uffici parrocchiali. Per più dettagliate informazioni si può contattare il numero 371 173 1879. Sono stati più di 80 i nembresi che nel pomeriggio del 6 ottobre hanno preso parte alla visita (promossa dal C.I.F.) al Monastero di Astino, di recente restaurato e che sta attirando le attenzioni di tantissima gente. Accompagnato da due guide, il gruppo nembrese ha avuto modo di conoscere la storia, le vicende del complesso, e di vedere le sue diverse sezioni: in particolare la chiesa riportata al suo originario splendore. Per chi l’ha vissuta, l’esperienza è stata culturalmente molto arricchente. Ha preso parte alla visita anche l’arciprete don Santino Nicoli, che ha celebrato la Messa prima della gustosa merenda offerta dal C.I.F. a quanti hanno aderito alla “spedizione”. C’è stato pure il tempo, per chi lo ha voluto, di vedere una mostra sui “profumi e sapori” della Natura. N.N. euro 50; dalle appassionate del gioco della tombola euro 226. Per il Fondo di solidarietà “mons. Aldo Nicoli”: N.N. euro 200. Per le poltroncine del Teatro “San Filippo Neri”: euro 900, per le seguenti sei intestazioni: “Cesira e Angelo” euro 150; “Emma e Bortolo”, euro 150; N.N. euro 150; N.N. euro 150; “Francesco, Michele e Gaia” euro 300 (per due intestazioni). Allo Zuccarello: euro 320, così ripartiti: N.N. euro 150; N.N. euro 120; N.N. euro 50. Nella Giornata missionaria mondiale: con le questue effettuate alle Messe prefestive e festive celebrate tra sabato 17 e domenica 18 ottobre sono stati raccolti 3.060 euro, che sono stati inoltrati al Centro missionario diocesano. Per Il Nembro: tra la fine di settembre, nel mese di ottobre e nei primi giorni di novembre, dopo la Giornata di sensibilizzazione svoltasi il 20 settembre, sono pervenuti complessivamente 14.969 euro, così ripartiti: euro 2.094 raccolti con le questue durante le Messe del 19 e del 20 settembre; euro 12.170 con le 393 buste che sono state restituite (rispetto alle circa 4.500 che sono state distribuite abbinate all’edizione di settembre del mensile); euro 705, tramite 21 bollettini postali. I problemi, di ogni tipo, per l’adeguata realizzazione del giornale restano assai rilevanti. Se ne parlerà in una delle prossime edizioni. Ovviamente, anche nelle prossime settimane, resta aperta la raccolta di offerte e sostegni. A tutti coloro che hanno dato vanno i più sentiti ringraziamenti. IL NEMBRO novembre 2015 9 CRONACHE NELL’ISTITUTO PARITARIO GESTITO AD ALBINO DALLA COOPERATIVA “NUOVI ORIZZONTI” Genitori e docenti “alleati” per stare al passo con i tempi Una scuola che mette al centro del suo progetto educativo il valore della persona e che segue lo studente nella crescita, facendolo sentire inserito in una comunità, perché far capire ai ragazzi che sono parte di un gruppo sano che li ha aiutati e li aiuta a crescere vuol dire farli diventare forti. È questo il biglietto da visita della Scuola paritaria S. Anna, che dal 2003 ha sede presso l’ex seminario e convento dei Frati Minori Cappuccini di Albino; dal 1979 (1998 per le medie) essa UNA SCELTA SENZA EGUALI NELLA VALLE SERIANA Insegnamento in due lingue La novità più importante dell’anno scolastico 2015/16 per la Scuola S. Anna è rappresentata dalla partecipazione al programma nazionale di educazione bilingue denominato BEI (Bilingual Education System), sviluppato dal MIUR in collaborazione con il British Council. Il progetto prevede un potenziamento dell’impegno in lingua inglese già dalla classe prima delle elementari, con un notevole incremento delle ore settimanali dedicate a questa materia; impegno volto ad estendersi poi anche a tutte le altre classi della primaria. L’insegnamento bilingue occupa quattro ore di studio e due ore di educazione fisica, che è la materia “coinvolta” quest’anno nella sperimentazione bilingue: durante le lezioni l’insegnante di ruolo viene affiancata dalla docente di inglese per una simultanea trasposizione in lingua delle varie indicazioni. Per le medie, invece, il programma 10 IL NEMBRO novembre 2015 prevede che la percentuale d’insegnamento in inglese corrisponda approssimativamente al 20% del monte ore totale durante questo primo anno di sperimentazione, con la possibilità di incrementare tale percentuale negli anni successivi. È stata decisa la attivazione anche di un corso di inglese per tutti gli insegnanti, affinché abbiano tutti il livello C1 della lingua inglese, in modo che non ci sia in futuro più bisogno della compresenza del docente di lingue (accanto al docente di ruolo). L’Istituto S. Anna è l’unica scuola della Valle Seriana ad avere aderito a questo progetto; si è mossa in questa direzione nella consapevolezza dell’importanza che le lingue straniere hanno oggi, non solo per il mercato del lavoro. Ciò è dimostrato anche dalla presenza nel piano di studi di una seconda lingua in tutte le classi: tale lingua è lo spagnolo, a cui sono dedicate due ore settimanali. è gestita dalla Cooperativa Nuovi Orizzonti, nata ad opera dei genitori e amministrata dai genitori stessi. Dalle spiegazioni raccolte durante un incontro con la Coordinatrice didattica Giuliana Lanzi, e con il Gestore e Presidente del Consiglio di Amministrazione Lucio Lucchetti, è emersa chiara la linea educativa della Scuola; linea che viene abbracciata appieno anche dal corpo docente e dalle famiglie dei ragazzi. Attualmente sono un centinaio i bambini della primaria e poco meno gli alunni/e delle medie; sono seguiti da otto maestri e nove professori che garantiscono una buona continuità didattica e che sono molto presenti nella vita scolastica: mangiano in mensa con i ragazzi, sorvegliano il gioco nel doposcuola e organizzano anche dei laboratorî pomeridiani. «Il valore che vogliamo trasmettere ai ragazzi – dice la Coordinatrice didattica Giuliana Lanzi – è quello di dedicarsi agli altri gratuitamente; lo facciamo in modo concreto, anche attraverso l’esempio delle figure che ruotano intorno alla Scuola e che mettono a disposizione il loro tempo in modo gratuito». Questo messaggio viene passato quotidianamente ai ragazzi attraverso la vita scolastica: gli insegnanti, per esempio, attivano laboratorî al pomeriggio o corsi per gli alunni più deboli; lo fanno senza compenso economico, mettendo il loro tempo a disposizione della Scuola. Il dedicarsi agli altri è un messaggio cristiano importante, che viene arricchito dalla presenza dei Frati, i quali, oltre a insegnare religione, nel corso dell’anno pregano, organizzano momenti di riflessione e giocano con i ragazzi, trasmettendo loro valori di solidarietà con progetti di beneficenza. Una scuola cattolica quindi, quella di S. Anna, più moderna e decisamente al passo con i tempi. In aggiunta all’insegnamento, l’obiettivo del corpo docente è quello di accompagnare il ragazzo nella crescita; le famiglie che scelgono la Scuola S. Anna hanno voglia di partecipare attivamente all’educazione dei figli: scuola e famiglia devono viaggiare assieme, ci deve essere un ottimo rapporto di fiducia. L’Istituto è al servizio delle famiglie promuovendo anche dei “doposcuola” (judo, aerobica, corsi musicali) per genitori che lavorano CRONACHE e che non hanno nessuno a cui lasciare i figli. «Abbiamo un buon rapporto con le famiglie – ha affermato la Coordinatrice didattica –. Non abbiamo mai incontrato grosse difficoltà; se sorgono problemi, questi vengono affrontati con il dialogo, parlando con i ragazzi e i genitori, con l’aiuto anche di una psicologa, sempre presente a Scuola, e costruendo dei progetti di ascolto». A livello didattico in senso ampio la finalità della Scuola è quella dell’orientamento: fin dalla prima elementare si attivano progetti per conoscere i ragazzi e vedere le loro predisposizioni, per aiutarli a decidere la scuola superiore più adatta per loro, perché più un ragazzo si conosce più saprà egli che strada intraprendere nel futuro. A tale proposito, molto utili risultano i laboratori musicali, sportivi (come nuoto e – le novità di quest’anno – basket e pallanuoto); c’è pure un laboratorio di giornalismo. Inoltre, l’informatica e la lingua inglese sono due pilastri su cui il percorso didattico della Scuola S. Anna si basa. Da questo anno scolastico – come viene detto anche in una nota a parte, in questa pagina – è stato attivato il Progetto bilingue – la “S. Anna” è, in tale iniziativa, l’unica scuola nella Valle Seriana –, con lo svolgimento di una materia in inglese; si è altresì potenziato l’insegnamento dell’informatica con un laboratorio di disegno tecnico. Per tutte le novità e per ogni informazione, la Scuola S. Anna aprirà le porte domenica 29 novembre con l’open day, nel corso del quale sarà presente l’intero Elena Curnis corpo docente. Tutte le foto di queste pagine sono state scattate presso la Scuola S. Anna ad Albino. IL NEMBRO novembre 2015 11 CRONACHE Nella imminenza delle celebrazioni di quest’anno per la ricorrenza del “4 novembre”, sul muro che fiancheggia l’ingresso al “Camporotondo”, nella zona verso la ex stazione della ferrovia della Valle Seriana, sono state completate le due raffigurazioni qui sopra riprodotte: le hanno realizzate due giovani cultori dell’arte dei “murales”, Alessandro Pradelli e Simone Masserini, ai quali le “penne nere” hanno attestato la più viva riconoscenza. Una AL “CAMPOROTONDO” MURALES PER GLI APLINI delle due opere è una sorta di insegna della sede degli Alpini; l’altra propone un’immagine emblematica dell’impegno delle “penne nere”. Dal 20 dicembre comincerà il tesseramento per il 2016; il 22 gennaio si svolgerà nel salone “Don Giuseppe Adobati” la tradizionale cena sociale. Ha avuto un buon successo la mostra dedicata ai fratelli Calvi allestita presso la “sala verde” della Biblioteca; l’hanno visitata parecchie scolaresche. In gran numero vi sono giunti gli alunni dell’“Alberghiero”, per i quali è stato fatto arrivare un “relatore” molto competente sulla storia degli Alpini, e dei quattro fratelli Calvi in particolare. FU SINDACO DI NEMBRO, VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, INSEGNANTE E PRESIDE DI SCUOLA, PRESIDENTE PROVINCIALE DEI “COMBATTENTI E REDUCI” Omaggio alla memoria di Pietro Raffaelli In questo 2015 si è compiuto (il 30 agosto) il centenario della nascita di Pietro Raffaelli, che fu sindaco di Nembro dal 1956 al 1960 e figura di spicco nella Bergamasca nella seconda metà del ’900. Morì nel gennaio del 2007. Cresciuto nelle organizzazioni cattoliche, laureato in Lettere e in Geografia, fu insegnante e preside in varie scuole (sino al 1980); anche dopo il pensionamento rimase impegnato nel settore. Fu vice presidente della Provincia di Bergamo e per quasi trent’anni Presidente dell’As- sociazione Combattenti e Reduci, nonché Presidente della Sezione di Bergamo della Associazione nazionale Divisione Acqui. Appartenente all’artiglieria, in tale Divisione fu capitano durante la Seconda Guerra mondiale, quando, avendo rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, finì deportato in Germania, e portato da un lager all’altro. Da un suo memo- AL “MODERNISSIMO” CON IL COMPLESSO “TERRE MISTE” Il 5 dicembre lo spettacolo per Telethon Sabato 5 dicembre, alle ore 21, al “Modernissimo” si svolgerà la annuale manifestazione a sostegno di Telethon. Il gruppo Terre miste, con brani del loro repertorio, ripercorrerà la carriera artistica di Augusto Daolio e dei Nomadi, che tanta importanza hanno avuto nella musica leggera italiana dagli anni ’60 in poi. L’ingresso sarà a libera offerta. L’incontro sarà 12 IL NEMBRO novembre 2015 l’occasione anche per ricordare Virgilio Pezzotta e Aldo Carrara che tanto si attivarono a Nembro per Telethon e sono precocemente scomparsi. Grazie a Telethon, come noto, viene sostenuta la ricerca scientifica contro le malattie genetiche; nella fase attuale ci si sta prodigando per sconfiggere in particolare la leucodistrofia metacromatica e la sindrome di Wiskott-Aldrich. riale redatto nel campo di prigionia di Wietzendorf (Germania) nel 1945 è scaturita l’idea del convegno indetto a Bergamo, presso la Parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, sabato 7 novembre, con l’intento di trattare le condizioni sociali e giuridiche dei soldati italiani (in totale circa un milione e trecentomila) che nel corso delle due guerre mondiali si trovarono nei campi di prigionia o concentramento austroungarici o tedeschi. Delle medesime tematiche, ma in particolare del prof. Pietro Raffaelli (nativo di Bergamo, ma diventato anche cittadino di Nembro sposando una nembrese) si parlerà nel corso di una manifestazione (con autorevoli relatori), che è stata programmata al Modernissimo per giovedì 17 dicembre. L’iniziativa è partita dall’Amministrazione comunale, dalla Biblioteca e dall’Anteas (Università per la terza età). Inizio dell’incontro ore 20,30. Si confida in una folta adesione a questo appuntamento, che sarà l’occasione anche per uno sguardo al passato di Nembro. CRONACHE È LA TERZA VOLTA NEI QUATTRO “MANDATI” SINO AD ORA VARATI Affidata di nuovo a una ragazza la guida del baby Consiglio comunale Il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi verrà insediato ufficialmente giovedì 26 novembre, nel corso della riunione che il Consiglio comunale “effettivo” terrà presso la “sala rovere” della Biblioteca di Piazza Italia, a causa dei lavori attualmente in corso presso il palazzo municipale, situato in Piazza della Libertà. I componenti l’organismo espresso dalle più giovani generazioni (e anche gli altri candidati che si sono messi in lista) sono stati comunque già mobilitati nella partecipazione alle manifestazioni patriottiche del 4 e dell’8 novembre: manifestazioni delle quali si parla nelle pagine subito dopo questa. Le elezioni per il Consiglio comunale baby, destinato a restare in carica per un biennio – sino alla conclusione dell’anno scolastico 2016/17 – si sono svolte sabato 24 ottobre. I candidati – tutti alunni e alunne della scuola media “Enea Talpino” erano 21. A norma di regolamento, i quindici che hanno ottenuto il maggior numero di voti sono entrati a far parte del nuovo Consiglio comunale baby. Ecco i loro nomi, con l’indicazione della classe che stanno frequentando e con il numero dei consensi raccolti: Sophia Chiodelli, classe 2ª D, voti 98; Giuseppe Franchini, classe 2ª E, voti 75; Elisa Perico, classe 2ª B, voti 73; Lorenzo Fossati, classe 2ª E, voti 51; Lisa Gio Abbiati, classe 2ª A, voti 47; Davide Acerbis, classe 3ª D, voti 29; Jennifer Grava, classe 1ª B, voti 29; Flavia Angotti, classe 1ª B, voti 23; Andrea Beato, classe 3ª D, voti 22; Ahmed Daha, classe 2ª A, voti 21; Stefano Gotti, classe 3ª A, voti 19; Raffaele Corti, classe 2ª D, voti 18; Alessio Mele, classe 2ª D, voti 17; Adele Pegurri, classe 1ª B, voti 16; Victoria Rondi, classe1ª D, voti 16. Gli altri candidati in lista erano: Federico Bernardi (classe 1ª A), Nicolò Motta (classe 3 ª D), Patrick Grava (classe 3ª B), Michele Zambetti (classe 2ª E), Pietro Floridia (classe 3ª A), Florencio Barjamaj (classe 3ª D). Anche questi ragazzi verranno coinvolti nei lavori delle Commissioni che saranno costituite a sostegno dell’impegno del Consiglio baby. I quindici componenti il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi, in una riunione tenuta in uno dei giorni subito dopo quello delle votazioni, hanno scelto al proprio interno il baby sindaco e il suo vice. È stata eletta baby sindaco BOTTA E RISPOSTA CON LA NEO-ELETTA ALLA LEADERSHIP “Nembro è bello ed accogliente. Però... può essere migliorato” A Sophia Chiodelli, baby sindaco del nuovo Consiglio comunale dei ragazzi, sono state rivolte alcune domande. Eccole qui, insieme alle sue risposte. Quale è stata la tua prima emozione/impressione quando ti sei trovata baby-sindaco? «Ho provato tanta gioia. Ero contentissima nel constatare che tanti miei compagni e compagne di scuola avevano deciso di votare me». Hai già un’idea di come interpreterai il tuo ruolo? «Insieme a tutti i componenti il Consiglio, e ad altri ragazzi delle Commissioni, mi impegnerò, nei limiti delle nostre possibilità, per far sì che Nembro sempre più risulti un paese nel quale i suoi abitanti siano felici di starci e di viverci». Se ti capiterà di trovarti a tu per tu in un colloquio con il sindaco autentico, gli chiederai dei suggerimenti? Gli darai anche tu qualche... consiglio? «Certamente cercherò di sapere e capire che cosa, in relazione ai programmi della civica amministrazione, possiamo fare noi ragazzi. Quanto ai miei “consigli”, cercherò di fargli Sophia Chiodelli; alla “carica” di vice baby sindaco è stato chiamato Lorenzo Fossati. In quattro tornate o mandati di questa esperienza del Consiglio comunale espresso dalle nuove generazioni, per la terza volta una ragazza è stata chiamata, così, a portare la fascia tricolore, ad avere la leadership. Sotto la spinta, in particolare, di Giorgio Marcassoli e di Flavio Persico (allora consiglieri municipali) il primo Consiglio comunale baby a Nembro venne insediato nel dicembre del 2009 con Benedetta Ravasio (11 anni) come baby sindaco e Andrea Rota come suo vice. Nel secondo Consiglio comunale baby (insediato sul finire del 2011) fu eletta queste proposte. Aumentare in paese il numero dei cestini per la raccolta dei rifiuti spiccioli (perché vedo sempre in giro, per le strade, cartacce ed altro); creare delle aree per le “passeggiate” dei cani, aree nelle quali gli animali possono anche soddisfare i loro bisogni fisiologici. Penso, anche, che forse sarebbe utile l’installazione, qui e là, di distributori di kit per la raccolta degli escrementi di animali, che ora spesso si trovano per strada...». Come ti sembra Nembro attualmente? Ci sono aspetti che, a tuo giudizio, andrebbero migliorati? «Nembro mi sembra un paese molto bello e accogliente. Se saranno attuati gli interventi dei quali ho parlato prima, lo diventerà... ancora di più, almeno nel presentarsi pulito. Per il resto, cercheremo di trovare altre proposte...». Ti interessi della vita politica nazionale? Hai un tuo giudizio? «La seguo (la vita politica nazionale) per cercar di capire e magari farmi una mia opinione. Per adesso non ho né l’esperienza né la competenza per pronunciarmi». baby-sindaco Letizia Bonetti, con Omar Bekhiye come suo vice. Nel terzo Consiglio comunale baby (sul finire del 2013) Lorenzo Bassi è stato eletto baby sindaco, con Patrick Grava come suo vice. Come già nelle precedenti esperienze, l’attività del baby Consiglio sarà seguita, nell’ambito della scuola “Enea Talpino”, da due insegnanti, oltre che dal dirigente dell’Istituto comprensivo, dottor Giorgio Schena. Da parte della civica amministrazione tale impegno sarà portato avanti, in particolare, dall’assessore alla Pubblica Istruzione e della Cultura Graziella Picinali, con l’apporto di Katia Marcassoli, consigliere comunale. IL NEMBRO novembre 2015 13 CRONACHE ADULTI E RAGAZZI Uniti nel ricordo dei Caduti delle guerre 14 IL NEMBRO novembre 2015 Le manifestazioni nel ricordo del positivo epilogo, per l’Italia, della Prima Guerra mondiale e per la “Giornata delle forze armate”, quest’anno a Nembro si sono articolate in due fasi, ed hanno visto in primo piano i ragazzi delle scuole medie neoeletti nel Consiglio comunale baby (del quale si parla nella pagina prima di queste). In quella che sino a non molto tempo fa era la festa civile del 4 novembre, nella mattinata cioè della stessa data, si è svolto un significativo evento in piazza Italia. Alcuni dei componenti il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi, arrivati in loco accompagnati dalla pro- VITA PARROCCHIALE fessoressa Lucia Castaldi (una delle due insegnanti che seguono da vicino il babyConsiglio), hanno illustrato agli alunni delle classi terze della “Enea Talpino” (giunti in loco a turno, tra le ore 9 e le ore 10) la storia e i significati legati in particolare alla stele bronzea del monumento ai Caduti, che sta nella medesima piazza, davanti alla facciata della Biblioteca. Ovviamente si è parlato pure dell’autore della scultura, Egidio Giaroli, nato nel 1912 a Reggio Emilia e morto a Roma nell’anno 2000. Anche il sindaco Claudio Cancelli ha rivolto un discorso ai diversi gruppi di studenti via via presentatisi sulla piazza, sottolineando le finalità dell’incontro. Nella mattinata di domenica 8 novembre ha avuto luogo, invece, la celebrazione ufficiale, comunitaria per Nembro, della “data della vittoria” nella guerra 1915-18. Di buon mattino delegazioni delle Associazioni d’arma e il sindaco hanno portato omaggi floreali ai monumenti ai Caduti che si trovano a Lonno ed a Gavarno. Alle 9,30 da piazza della Libertà, con in testa la Banda, si è mosso il corteo nel quale, con le autorità e gli appartenenti alle varie associazioni d’arma (e gli alfieri recanti il gonfalone del Comune e i gagliardetti), sono entrati pure i ragazzi del baby-Consiglio comunale. È stato percorso tutto il centro storico fino a Piazza Umberto I; da qui ci si è diretti in Piazza Italia. Dopo la deposizione di omaggi floreali al monumento ai Caduti, c’è stato un momento di raccoglimento (scandito dal Silenzio eseguito da una tromba). Hanno poi parlato la nuova baby-sindaco, Sophia Chiodelli (sul perché della presenza del Consiglio comunale baby) e il sindaco Claudio Cancelli. L’arciprete don Santino Nicoli ha guidato alcune preghiere prima di impartire la benedizione, così come ha fatto, subito dopo, al “luogo della memoria” (davanti all’ingresso del cimitero), dove pure sono stati deposti fiori, così come poi è avvenuto anche alla tomba dei Caduti durante la Resistenza (tomba situata all’interno del camposanto). Si è quindi ricomposto il corteo, che ha raggiunto la plebana; qui alle ore 10,30 c’è stata la Messa, celebrata da don Santino Nicoli e accompagnata dal Coro Anghelion che ha concluso le proprie esecuzioni con un suggestivo So che sei qui proposto a cappella, cioè con le sole voci, senza sostegno strumentale. Alle manifestazioni di quest’anno per il “4 novembre” si è notata una partecipazione superiore a quella degli anni scorsi. Nelle foto: alcuni momenti delle manifestazioni svoltesi il 4 e l’8 novembre. Le iniziative a un secolo dal primo conflitto mondiale Nell’ambito delle iniziative varate a Nembro per evidenziare il secolo trascorso dalla Prima Guerra mondiale (1915-18), ci si è attivati per riabbellire il “luogo della memoria” (se ne parlerà prossimamente, ad opera finita) e il monumento ai Caduti che sta in piazza Italia. Quest’ultimo è stato di recente rimesso a nuovo sulla spinta del Comitato di quartiere del Centro, che ha coinvolto volontari e ditte, in apporti assolutamente gratuiti, e quindi molto significativi. In occasione del “4 novembre” l’Amministrazione civica ha per certi aspetti coronato l’intervento (in piazza Italia) realizzando un pieghevole (a disposizione della cittadinanza) nel quale si trovano, oltre ad un profilo di Egidio Giaroli (autore della stele bronzea), illustrazioni e spiegazioni della storia e dei “significati” del monumento che fu rea lizzato oltre mezzo secolo fa. Anche l’Avis ha dato il suo sostegno all’operazione. IL NEMBRO novembre 2015 15 CRONACHE DAL 7 AL 13 DICEMBRE LA “SETTIMANA” PER DIRE “GRAZIE” A QUANTI SI PRODIGANO NELL’ISTITUZIONE Casa di Riposo: il volontariato è una risorsa fondamentale Al di là dei progetti (dei quali si è ampiamente e ripetu- esprimere gratitudine a chi dona il proprio tempo alla Casa, ma tamente parlato) per ristrutturare e ampliare l’istituzione, tra- pure per uno scambio di esperienze, di opinioni, e per stare sformandola in un Centro di servizi aperti all’intera comunità, insieme per qualche ora. secondo le nuove emergenze e tendenze, alla Casa di Riposo ci Nel corso della “Settimana” è previsto altresì un importansono, e si avvertono giorno per giorno, bisogni crescenti di vario te incontro sui problemi della “disfagia” (la difficoltà nella tipo ai quali occorre far fronte; riguardano l’ambiente nel suo deglutizione). Ci saranno inoltre momenti di animazione con complesso e gli ospiti. Le risorse, di molteplice natura, per an- giochi collettivi (tombola), gare e così via. Sabato 12 dicembre, dare incontro alle necessità e risolvere i problemi, sono purtrop- anche alla Casa di Riposo passerà... Santa Lucia, nella consueta po limitate, ed anche... via via più scarse. Però – a Nembro in atmosfera di “sorprese a catena” e di letizia. particolare – c’è una “ricchezza”, un patrimonio di inestimabile Tra gli appuntamenti prenatalizi in senso lato si segnalano valore, che sin qui ha dato un apporto determinante nell’anda- questi: re avanti su una strada, che ha permesso alla Casa di Riposo di Martedì 15 dicembre, nel pomeriggio, ci sarà la Messa risultare accogliente, confortevole per quanti vi hanno chiesto prima del momento dello scambio degli auguri riservato al e vi trovano ospitalità. Questo “patrimonio” sta nei volontari, personale operante entro la Casa (e a tutti coloro che vorranno ossia nelle tante persone che, con grande dedizione, impegno, intervenire); senso di responsabilità, con profonda sensibilità umana si proSabato 19 dicembre, alle ore 15,30, si svolgerà il concerto digano con continuità, dedicando una parte del loro tempo alle con canti natalizi eseguito dal Coro “Saranno famosi”. esigenze sia degli ospiti sia della Casa. Di più: con la loro preCome sempre, non mancheranno neppure in questo 2015 senza e con le loro attenzioni e sollecitudini, essi concorrono a le attività per creare entro la Casa di Riposo l’atmosfera delle mantenere quel clima di famiglia, che caratterizza la Casa di feste di fine e di inizio anno. Riposo di Nembro, contraddistinguendola rispetto a tante altre. Dalla volontà di dire “grazie”, almeno ogni tanto, a tutte queste persone è nata, e si rinnova di anno in anno, la Settimana per i volontari, che in questo 2015 si svolgerà dal 7 al 13 dicembre, con un programma impostato su questi appuntamenti, in particolare: Martedì 8 dicembre: Messa in suffragio di tutti i volontari defunti, che operarono presso la Casa; sarà un momento per rendere omaggio alla memoria anche del dottor Antonio Cartisano direttore sanitario dell’istituzione, prematuramente e improvvisamente deceduto, all’età di 55 anni, il 4 novembre scorso per un grave guaio fisico che gli è stato fatale. «Sempre presente, sempre disponibile, e, specialmente, persona di grande umanità», egli sarà ricordato pure sul Nembro nel prossimo numero. Venerdì 11 dicembre: cena, con la partecipazione di tutti i volontari olNei giorni 2, 3, 4 e 5 ottobre un nu- gnati da familiari, è andato in gita in Umtre che delle autorità e dei dirigenti della trito gruppo di aderenti alla associazione bria. Con Perugia come base per l’alloggio, Casa di Riposo; costituirà l’occasione per degli ex Artiglieri di Nembro, accompa- sono state fatte visite a La Verna, a Spoleto, a Todi, a Gubbio e ad Assisi (località che i Nembresi hanno raggiunto proprio il 4 ottobre, data della festa di San Francesco, trovandovi tantissima gente). Al riCi saranno i bambini al centro del “concerto natalizio” che la Banda di Nementro dal viaggio tutti sono apparsi molto bro e Alzano proporrà domenica 27 dicembre al “Modernissimo” (e replicherà nel soddisfatti per l’esperienza vissuta. Come pomeriggio del 6 gennaio ad Alzano); non solo il programma sarà prevalentemennoto, gli Artiglieri organizzano due gite te basato su brani tratti da film dedicati all’infanzia; gli stessi bambini/ragazzi, in all’anno: una, di un giorno, in primavera; cori, eseguiranno canti di eguale tipo, accompagnati dalla Banda. Maggiori dettae una, di più giorni, in autunno. Si stanno gli verranno dati su Il Nembro di dicembre. già facendo i programmi per il 2016. ARTIGLIERI IN GITA IN UMBRIA Bambini nel concerto natalizio della Banda 16 IL NEMBRO novembre 2015 VITA PARROCCHIALE LE ATTIVITÀ PRESSO LA SCUOLA “CRESPI-ZILIOLI” Bambini alla ricerca dei tesori dei boschi Le splendide giornate della prima settimana di novembre hanno fatto da cornice alle gite nel bosco che hanno avuto come protagonisti i bambini della scuola dell’infanzia Crespi-Zilioli: gite che hanno sancito l’inizio della seconda unità di apprendimento programmata per questo anno didattico dal titolo Io come un albero. Si è concluso a ottobre, infatti, il percorso dell’accoglienza dei nuovi piccoli, che costituiva la prima unità di apprendimento; l’epilogo di tale “tappa” è coinciso con la Festa dell’amicizia che si è svolta in ogni classe, per sottolineare come sia bello essere amici. Per l’occasione ogni bimbo ha preparato gli addobbi, il menù della giornata (costituito da un gustoso panino con Nutella ricoperto di Smarties) e ha realizzato un disegno rappresentante se stesso con le braccia aperte, vicino alla scritta «Ti accolgo con un abbraccio», proprio per sottolineare l’importanza di avere amici e di stare tutti assieme. Ogni piccolo alunno ha preparato, inoltre, anche un regalo per il proprio amico “grande” (tra i compagni di classe o di sezione) un disegno con la fra- Sopra e a sinistra, foto-ricordo delle gite nella zona della Canalèta. se «È bello essere tuo amico»; sul dono era riportata anche una poesia sull’amicizia. Conclusa in siffatta maniera la prima unità di apprendimento, con novembre, dunque, è iniziata la seconda unità dal titolo Io come un albero; essa durerà sino alla fine di febbraio. A dare il via a questa nuova fase per i bimbi della Crespi-Zilioli, è stata una gita nel bosco della Canalèta di Nembro, dove essi hanno potuto vedere da vicino, anzi... immergersi in un insieme di tanti alberi. Il tempo è stato bellissimo in tutte e quattro le mattine nelle quali i bambini, suddivisi per sezioni, sono andati alla Canalèta, accompagnati dal signor Gianni Comotti, che li ha portati alla scoperta dei tesori del bosco. I bimbi, seguendo attentamente le “istruzioni” e le spiega- Come “secondo tempo” della “festa dei nonni” (2 ottobre, il 21 ottobre, grazie agli Alpini, i bambini della CrespiZilioli hanno avuto la possibilità di una castagnata al “Camporotondo”. Ai partecipanti all’incontro ha rivolto un saluto l’arciprete don Santino Nicoli. zioni della loro guida hanno raccolto foglie, ricci, ghiande che hanno portato a scuola per esaminarli. L’unità di apprendimento proseguirà adesso con l’analisi delle parti che compongono l’albero, per concludersi poi con un... paragone tra i bambini stessi e gli alberi. Un altro momento importante di questo periodo è stato quello della visita dei bambini di prima della scuola primaria (o elementare) del Centro, che hanno frequentato nello scorso anno la Crespi-Zilioli. Gli “exgrandi” sono tornati nella loro “vecchia” scuola a trovare i loro amici, le educatrici e le suore, facendo un disegno con loro. Con la fine di novembre iniziano anche i preparativi per la ricorrenza di Santa Lucia e per Natale. Per prima cosa i bambini, aiutati dalle loro insegnanti/educatrici, scriveranno la letterina per colei che arriverà il 13 dicembre: quest’anno non sarà richiesto un regalo per ogni classe o sezione, ma un grande dono comunitario per il tappeto rosso, l’area ricreativa posta all’esterno dell’edificio della CrespiZilioli. Novità ci saranno pure per i festeggiamenti dedicati al Natale: la festa alla quale saranno invitati genitori e nonni, nel salone, non sarà più a coppie di sezioni, ma si svolgerà articolata nelle singole sezioni. In tal modo ogni sezione potrà preparare uno spettacolo per l’occasione, con canti o balli, coinvolgendo anche i genitori (e i nonni che interverranno). Elena Curnis IL NEMBRO novembre 2015 17 CRONACHE MENTRE SI AVVIANO ALLA CONCLUSIONE LE INIZIATIVE PER IL TRENTENNALE Al Centro anziani si vota per il rinnovo del direttivo Sono state confermate per giovedì 3 dicembre le elezioni per il rinnovo del Comitato di gestione del Centro diurno anziani, che ha la propria sede nella zona all’incrocio tra le via Papa Giovanni e mons. Giulio Bilabini. Le votazioni avverranno sulla base della lista delle candidature raccolte (con libera adesione da parte degli interessati) tra il 2 e il 19 novembre. Tra le ultime iniziative del Direttivo attualmente in carica si è collocata la tradizionale “Settimana dell’anziano” (in realtà protrattasi per quindici giorni), che si è conclusa sabato 31 ottobre con una “castagnata” (realizzata grazie all’aiuto degli Alpini), proposta a coronamento delle premiazioni dei vincitori delle gare tra i soci che hanno animato le giornate precedenti. L’esito delle amichevoli competizioni è stato il seguente: gara (per coppie) a carte, scopa d’assi: 1° Franco Brevi ed Enrico Ferraris; 2° Martino Savoldi e Giuseppe Cavagnis; gara (a carte) individuale a scala quaranta: 1° Enrico Ferraris, 2° Teresa Savoldi; gara di biliardo (individuale): 1° Mario Persico, 2° Mario Belloli. Tra gli appuntamenti concernenti la salute proposti durante la “Settimana” ha visto una folta adesione la prova gratuita dell’udito. Non molti sono stati invece i partecipanti alla conferenza tenuta dai medici Andrea Carrara e Michele Semperboni sul deterioramento osseo che interviene nella cosiddetta terza età. Le indicazioni offerte dai due sanitari sono state utili e interessanti. Per quanti non le hanno ascoltare c’è la possibilità di una visita gratuita, su appuntamento, presso il Centro che i due medici gestiscono a Gorle. Anche per la sua impostazione (insieme accattivante e divertente) ha avuto un esito eccellente il 24 ottobre, al “Moder18 IL NEMBRO novembre 2015 nissimo”, il concerto con Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia come protagonisti. L’appuntamento è stato molto gradito dal pubblico presente, così come era avvenuto (a settembre) nella serata imperniata sul giovane clarinettista Michele Carrara, accompagnato da un quartetto d’archi. I due eventi, allestiti con l’apporto del “Bazar della musica” e la collaborazione “tecnica” di Alessandro Barcella, si sono inseriti nelle manifestazioni per il trentennale di attività del Centro anziani: manifestazioni che avranno il loro coronamento nel pranzo natalizio fissato per domenica 13 dicembre presso il salone “Don Giuseppe Adobati”, all’Oratorio. Il menù sarà... speciale, all’altezza della ricorrenza. Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia sul palco del “Modernissimo”. Sono ancora aperte le prenotazioni. Così come sono già in corso le iscrizioni per il soggiorno invernale a Diano Marina (all’Hotel Sole) dal 25 febbraio al 10 marzo. Continuano, con un nutrito afflusso di persone anche da fuori paese, i pomeriggi danzanti domenicali (dalle ore 15 alle ore 18) nell’ampio salone del seminterrato della “Cascina solidale” in via Kennedy. Per ulteriori dettagli e altre informazioni su quanto qui segnalato, e sulle diverse attività del Centro anziani, ci si può rivolgere al Centro medesimo, nelle mattinate di tutti i giorni, dal lunedì al venerdì. Nelle foto: le premiazioni dei vincitori delle gare a carte e di biliardo. 7 dicembre: concerto “speciale” al “Bazar” La serata del prossimo 7 dicembre al “Bazar della musica” (inizio alle ore 20,30 nella consueta sede: auditorium delle scuole medie, in via Famiglia Riccardi, zona del Carso) avrà un carattere particolare: in pratica, tra quanti interverranno saranno distribuiti dei cd (di recente messi a disposizione del “Bazar”); sul “proprio” cd ciascuno potrà scegliere e proporre un brano da ascoltare insieme; in base al tempo disponibile si stilerà un programma e poi ci si metterà tutti in ascolto (prima di eventuali commenti). Sarà quasi un “gioco”, e comunque un modo diverso per trascorrere la serata in compagnia. CRONACHE PER RISTRUTTURAZIONI INTERNE E PER L’ABBELLIMENTO DELL’ESTERNO DELL’EDIFICIO Lavori in corso nel palazzo municipale. Interventi per rendere più sicuro il traffico In questo periodo sono in corso lavori nel palazzo municipale di Piazza della Libertà; sono stati avviati e saranno a breve portati a termine interventi per il miglioramento della viabilità stradale e per il traffico. Con i lavori all’interno del Municipio, nella sostanza, si attuerà una... inversione di piani: in parole semplici, il settore “politico” – sala del Consiglio, sale per riunioni e altro – verrà spostato al primo piano, dove sino ad ora hanno avuto ubicazione gli uffici tecnici e della ragioneria; tali uffici saranno trasferiti dove adesso c’è la sala del Consiglio, con le sue adiacenze. L’operazione renderà più agevole anche l’accesso del pubblico ai diversi sportelli. Il tutto sarà attuato con una razionale e funzionale distribuzione dei diversi spazi. Per la prossima primavera è poi in programma un intervento pure sull’esterno del palazzo municipale, con opere di manutenzione/abbellimento, da tempo previste. Quanto alla viabilità e alla circolazione stradale, gli interventi si sono già, o presto si configureranno in questi termini: • inversioni o revisioni delle direzioni di marcia nella zona dell’Unes, con interessamento delle vie Camozzi e Carroccio; • attraversamento pedonale protetto in via Locatelli, in prossimità della rotonda; • attraversamento pedonale protetto e rialzato in via S. Jesus, in prossimità dell’accesso al piccolo parco ivi esistente; • installazione di un semaforo pedonale a chiamata, nella zona di San Vito, sulla strada provinciale per Selvino; • opere di moderazione del traffico, anche con un senso unico alternato, nella zona di via Vitalba; • allungamento dello spartitraffico in via Don Adobati, all’intersezione con via Piazzo. La spesa complessiva per questi interventi è stata prevista in circa 40.000 euro. Con una spesa complessiva di 37.000 euro, invece, si è provveduto – come si fa periodicamente – al rifacimento di tratti di asfaltatura e all’adeguamento della segnaletica nelle seguenti vie: Bellini, Roma, Rotone, Kennedy, Camozzi, Oriolo, Talpino, Papa Giovanni, Crespi, Raffaello In questa foto sono “segnalati” alcuni dei cambiamenti direzionali attuati in via Camozzi. Sanzio e Leonardo da Vinci (nella zona di Lonno). DEFIBRILLATORI – Nei mesi scorsi è stato riferito che, in ottemperanza a norme di legge, la civica Amministrazione, in accordo con le Società sportive, aveva deciso di farsi promotrice della acquisizione di defibrillatori (apparecchi di pronto in- tervento/soccorso in presenza di improvvisi malesseri) sia per gli impianti sportivi, sia per luoghi di pubblico utilizzo. Ora si è alla fase della collocazione di questi defibrillatori e della loro effettiva messa a disposizione della cittadinanza. Oltre che presso otto palestre e campi sportivi del territorio nembrese, i defibrillatori saranno collocati nel Municipio, presso l’auditorium Modernissimo e presso la Sala civica Bonorandi (in via Ronchetti). Per l’attivazione effettiva dei defibrillatori nelle emergenze, occorre personale qualificato; perciò in questi giorni è stato avviato un corso di formazione, con l’adesione, oltre che di dipendenti del Comune resisi disponibili, di persone indicate dalle diverse Società sportive. In siffatta maniera si è fatto (e si completerà) un passo avanti nella direzione della tutela (almeno in siffatto ambito) della salute pubblica. I film in cartellone al “S. Filippo Neri” Stanno trovando un crescente interesse e attirano un pubblico via via più numeroso i film in proiezione al “San Filippo Neri”. Il programma delle prossime settimane è il seguente. Snoopy and friends – Domenica 22 novembre, ore 15,30 e 20,30; Giotto l’amico dei pinguini – Domenica 29 novembre, ore 15,30 e 20,30; Hunger games – Sabato 5 dicembre, ore 21; domenica 6 dicembre, ore 20,30; martedì 8 dicembre, ore 20,30; Pan – Domenica 6 dicembre, ore 15,30, martedì 8 dicembre, ore 15,30; Belli di papà – Domenica 13 dicembre, ore 15,30 e 20,30. Ecco i film del periodo natalizio. Star Wars 7- Il risveglio della forza – Mercoledì 16, giovedì 17, venerdì 18, sabato 19 dicembre, ore 21; domenica 20 dicembre, ore 15,30 e 20,30; venerdì 25 e sabato 26 dicembre, ore 21; domenica 27 dicembre, ore 15,30 e 21; Il viaggio di Arlo – Domenica 3 gennaio, ore 15,30 e 21; lunedì 4 e martedì 5 gennaio, ore 21; mercoledì 6 gennaio, ore 15,30 e 20,30; Belle e Sebastien - L’avventura continua – Sabato 9 gennaio, ore 21; domenica 10 gennaio, ore 15,30 e 21. Al giovedì, rassegna di film di qualità (Cineforum) con guida alla visione. Gita a Merano con l’Aido per i mercatini natalizi Per domenica 20 dicembre l’Aido di Nembro sta organizzando una gita a Merano per la visita ai mercatini natalizi di tale città. Partenza alle ore 6 dal piazzale della stazione di Nembro; rientro per le ore 22,30. Sulla via del ritorno, è prevista una cena con ricco menù a Peschiera del Garda. A Merano, i partecipanti potranno organizzarsi liberamente la giornata. Quota (per viaggio e cena) euro 50. Prenotazioni entro il 17 dicembre, all’Aido (Casa della comunità, vicino al sagrato della plebana, al giovedì dalle 19,30 alle 20,30). Per informazioni, contattare il numero 349 765 5890 (Lucia) o il numero 334 317 4025 (Cinzia). IL NEMBRO novembre 2015 19 NELLE VICINIE INIZIATIVE A TUTTO CAMPO NEL QUARTIERE A Viana… ecologia, boröle e trulli Nelle attività di quartiere delle più recenti settimane a Viana si sono intrecciati passato, presente e futuro. Ha riportato alla ribalta il passato – nel senso della adesione alla tradizione – la castagnata dedicata ai ragazzi, e in particolare ai chierichetti, della zona. Da anni essa si concretizza puntualmente al sopravvenire dell’autunno. È un appuntamento atteso dagli esponenti delle più “verdi” generazioni, che al mercoledì, in particolare, frequentano la Messa loro riservata nella chiesa di San Rocco. Ai ragazzi e alle ragazze si uniscono pure parecchi dei loro genitori ed altre persone. In questo 2015 già all’avvio di ottobre ci si è mossi – con in testa, come sempre, i volontari della locale associazione, guidati da Battista Bosatelli – per... “far le boröle”. Ma il tempo, meteorologicamente inteso, ha posto i bastoni tra le ruote: continuavano a succedersi giornate di pioggia. Il... mercoledì con il sole in poppa si è profilato il 4 novembre; e così la “castagnata” è andata in scena, nel pomeriggio, nelle modalità consuete, con le attrezzature messe cortesemente a disposizione dagli Alpini, e con l’impegno di tante persone del posto animate da buona volontà. Sui tavoli apparecchiati nella piazzetta “Don Carlo Carminati” sono apparsi anche dolcetti vari (preparati dalle mamme), bibite di ogni tipo, e il vino novello prodotto nella propria vigna da Angiolino Alvanini, sempre ben contento di metterlo a disposizione come personale apporto – naturalmente apprezzatissimo – alla riuscita della manifestazione “caldarrostana”. Finita la Messa (del mercoledì), è cominciata la “festa” profana, come momento di gioioso incontro, durante il quale i piccoli gustavano boröle e altro e 20 IL NEMBRO novembre 2015 giocavano mentre gli adulti convenuti parlavano del più e del meno. Si è così andati avanti sino al calare del buio, quando tutti hanno preso contenti la via di casa, con pensieri di tanta gratitudine verso i promotori e i realizzatori dell’iniziativa. Il presente si è configurato nella adesione del Comitato di quartiere di Viana (di matrice comunale) all’“operazione paese pulito”, volta a chiedere un po’ a tutti una certa mobilitazione per rimettere in ordine stradine e piazzuole, angoli e aiuole di Nembro. Nella zona di Viana l’attenzione si è focalizzata in particolare sulla scalinata, abbastanza suggestiva nella sua struttura, che collega la via Vincenzo Bellini alla via Nicolò Paganini. La si è voluta ripulire e riordinare a pieno titolo. E lo si è effettivamente fatto in particolare nella mattinata di sabato 17 ottobre, con la diretta partecipazione ai lavori anche dell’assessore comunale Francesco Ghilardi, il quale si è... rimboccato le maniche come tutti gli altri. Con il materiale da portare in discarica si sono riempiti una quindicina di grossi sacchi. La scalinata, nel giro di qualche ora, ha... cambiato faccia, come si usa dire. Il risultato è stato “festeggiato” con un brindisi alla buona, a base di bibite. Accanto agli appartenenti al Comitato di quartiere si sono visti anche altri volontari, sensibili all’importanza di avere un paese pulito. A tutti va il più sentito grazie. Ed ora... ecco il futuro. Tra un mese sarà Natale. Nel periodo che vede la fine di un anno e l’inizio di quello successivo, a Viana, nella sede dell’associazione dei volontari del quartiere, non è mai mancato il presepio. Per la verità – come si ricorderà – proprio l’anno scorso, per contrattempi vari, c’è stato il rischio che Alcuni partecipanti alla “pulizia” della scalinata tra via Vincenzo Bellini e via Nicolò Paganini. In basso, immagini della “castagnata” oltre che dei trulli in allestimento per il presepio. il presepio mancasse davvero. Poi, in virtù della provvidenziale idea di un gruppo di gentili signore, di presepi ne sono arrivati tanti, in una sorta di mostra che ha attirato tanta gente ed ha raccolto numerosi consensi. Ci si è ora chiesti, tra i volontari della associazione: «Ripetiamo la mostra?». Nella discussione ha preso il sopravvento il proposito di fare qualche cosa di nuovo. E così ecco che, in questi giorni, nella sede dei volontari del quartiere si è creato un laboratorio per la costruzione di trulli in miniatura. Il presepio 2015/16 a Viana sarà basato su queste singolari costruzioni, tipiche di alcune zone della Puglia, diventate... famose in particolare grazie ai Trulli di Alberobello, molti anni fa “cantati” in lungo e in largo. A forma di trullo sarà, naturalmente, anche la capanna al centro del presepio. Però, a questo punto, è meglio non andare troppo avanti nel rivelare i segreti, per non guastare la “sorpresa” per quanti, al momento opportuno, arriveranno, come sempre, a vedere il... presepio di Viana. Nel periodo natalizio, naturalmente, non mancheranno neppure le altre iniziative consuete, a cominciare da quella imperniata sul corteo con Babbo Natale, e il suo seguito, impegnato a portare gli auguri di casa in casa. Di questo, e di altro, si parlerà più dettagliatamente nella prossima Matteo edizione de Il Nembro. VITA PARROCCHIALE IN VISTA DEL CINQUANTENARIO DELL’AMPLIAMENTO DELLA CHIESA DELLA VICINIA A San Faustino già in cantiere programmi per il... 2017 Nella zona di San Faustino si sta già pensando non al 2016, ma al 2017: in tale anno, infatti, capiterà il mezzo secolo da un evento che segnò una svolta nella vita, e nella configurazione, della località, rapidamente sviluppatasi sull’onda del boom edilizio seguito al rilancio economico-sociale avviatosi nel secondo dopoguerra mondiale. Attorno alla metà degli anni ’60 del ’900 giunse in loco e vi trovò stabilmente la propria abitazione don Giuseppe Adobati, che in precedenza era direttore dell’Oratorio. Con il suo zelo pastorale egli abbracciò subito l’idea di ampliare la chiesa esistente nella parte collinare della “frazione” situata nell’area nord di Nembro; chiesa che normalmente allora veniva usata solo durante l’estate, in alternativa alla chiesetta (inserita nel complesso del “dopolavoro”) esistente nel villaggio Crespi basso. Attuando siffatta operazione don Giuseppe Adobati avviò, di fatto, il cambiamento del volto e della vita della Vicinia di San Faustino, via via poi arricchitasi anche di proprie nuove strutture pastorali. La consacrazione (dopo una benedizione impartita già nell’ottobre del 1966) della ampliata chiesa di San Faustino ebbe luogo nel maggio del 1967. Nel 2017 ricorrerà dunque il cinquantenario dell’inizio della “svolta” ora qui rievocata. Il gruppo degli “Amici di San Faustino” è orientato a sottolinearlo; ed a tale scopo si è già mosso. Come? Da alcune settimane si stanno confezionando oggetti e piccoli arredi natalizi che tra sabato 5 e martedì 8 dicembre verranno messi in vendita (ad offerta libera) all’esterno della chiesa di San Faustino (in coincidenza con le Messe), per raccogliere i primi fondi da destinare appunto alle “feste” (auspicate “grandi”) del 2017. Per quanti MENTRE LE NECESSITÀ (ACCERTATE) RESTANO ASSAI RILEVANTI volessero dare una mano nel confezionare i lavoretti, si segnala che, in proseguimento dell’attività già fatta, i volontari si ritroveranno anche nelle serate dei lunedì 23 e 30 novembre. Tra le altre iniziative natalizie nella La raccolta alimentare indetta dalla flessioni e valutazioni. È un fatto, comun- Vicinia di San Faustino, si evidenziano le Caritas parrocchiale e dal “Centro in ascol- que, che, mentre in giro – e per fortuna seguenti: to”, all’esterno delle chiese, in coinciden- – si vedono molti agî, ma, purtroppo, pu- • Anche quest’anno, nella sala della za con gli orari delle Messe di sabato 7 e re non pochi sprechi, esistono davvero, a comunità locale, verrà allestito un grande di domenica 8 novembre, ha avuto, nel Nembro come altrove, situazioni di gran- presepio, con la speranza che esso venga suo complesso, un esito decisamente al de, effettivo bisogno: situazioni controllate visitato da un gran numero di persone, di sotto delle attese e, specialmente, del- ed appurate. Le organizzazioni caritative come negli anni passati. le necessità. Va precisato che in qualche della Parrocchia di San Martino stanno • Un gruppetto di volontari, esperti in zona, o Vicinia, la rispondenza è risultata seguendo, in questo periodo, circa 150 fa- materia, si sono resi disponibili, pure stabuona, al livello di sempre; in altre zone, miglie, alle quali periodicamente offrono volta, per... far da guida ad alunni delle invece... Perché? È la domanda che per una “borsa alimentare”; via via vi mettono locali scuole elementari (in particolare primi si sono posti gli organizzatori della quanto proviene dalle raccolte effettuate delle classi quarte) nella costruzione di raccolta stessa. Ci sono stati errori nelle in paese. Si tratta di un piccolo aiuto – es- capanne, da usare come... primo passo comunicazioni, nella impostazione, nella senziale come il cibo – di fronte, spesso, nella realizzazione di presepi anche nelorganizzazione? O a determinare la scarsa a necessità notevoli, derivanti dal lavoro le famiglie (dei ragazzi stessi). adesione all’appello hanno contribuito – che, tuttora, non c’è, o se c’è, non viene pa- • C’è l’intendimento, da parte di un al di là di contingenze casuali, che pure gato, oppure viene remunerato soltanto in gruppo di “Amici”, di far visita alle famipossono aver avuto un loro peso – motivi minima parte; oppure, necessità collegate glie nelle quali ci sono infermi o ammadi matrice diversa, con radici più profon- ad altri fattori. Stavolta, purtroppo, la rac- lati, per portare loro gli auguri tramite de? Motivi da ricercare nel come stanno colta è andata così, cioè non bene. E’ sem- l’omaggio di un angioletto in miniatura; andando le cose in generale, con nega- brato doveroso dirlo; con la speranza che di alcuni di questi malati o infermi si hantività che, in aggiunta alla “crisi” socio- alla prossima occasione essa vada meglio; no gli indirizzi; di altri no; le loro famiglie, economica senza fine, stanno saltando e che non si estenda pure a questo ambito se gradiscono la visita, sono pregate di fuori da tutte le parti, determinando pes- – ossia al sostegno a chi veramente é pove- segnalare i rispettivi indirizzi al sacrista simismo e sfiducia, e che possono indurre ro – quella tentazione dello “scarto” della della chiesa della Vicinia. persino i tendenzialmente più generosi quale spesso parla Papa Francesco. «Chi ha • Anche nella zona di San Faustino, in (per natura, oltre che per mezzi disponi- compassione del prossimo, presta a Dio», una delle scorse domeniche, presso la “sabili) a chiedersi: «Ma ne vale la pena?...». sosteneva San Giovanni Crisostomo, indi- la della comunità” è stata organizzata una Gli organizzatori della raccolta hanno rettamente, però, ponendo il problema “castagnata” che ha visto la partecipaziogià avviato accurate analisi nell’ottica che anche della necessità del recupero di quel- ne di un buon numero di famiglie con i più direttamente li riguarda. Per quanto la concezione e dimensione del vivere che, rispettivi bambini. concerne la situazione in generale, non è purtroppo, sembrano sempre più appan- Nel disegno in alto: la chiesa di San Faustino, questa la sede che consente adeguate ri- narsi nella moderna società secolarizzata. come si presentava prima dell’ampliamento. È stato inferiore alle attese l’esito della raccolta alimentare IL NEMBRO novembre 2015 21 PARROCCHIA DI S. ANTONIO ABATE UN “PERIODO FORTE” DELL’ANNO LITURGICO CHE VA MESSO A FRUTTO Ecco come l’Avvento può diventare un cammino proficuo verso il Natale Quali sono i sentimenti che provi quando aspetti una persona che non vedi da molto tempo, e che presto sarà ospite in casa tua? Certamente, fra tutti, il desiderio di vedere la persona cara e l’affetto che ti lega a lei ti animano il cuore; e la gioia rende l’attesa piena di esultanza. Questo, in pratica, è l’Avvento. Esso è un tempo nel quale la Chiesa ci aiuta a prepararci alla venuta del Signore Gesù: egli, venuto nella povertà della nostra condizione umana duemila anni fa, ogni anno rinnova nella fede questo evento di grazia: è come se anche tu fossi presente a quell’evento benedetto; e, in questo modo, puoi godere della stessa luce che avvolse i pastori ignari. Dunque, l’Avvento è un tempo di attesa gioiosa, nel quale siamo sollecitati a svegliare lo spirito, forse un po’ troppo addormentato a causa dei nostri piccoli o grandi peccati e della superficialità, o forse soffocato dalla frenesia delle tante (a volte troppe) cose da fare. Quali sono i segni che aiutano a vivere bene questo tempo forte? Anzitutto, la luce. Più volte sentiremo, nelle letture del prossimo periodo, riferimenti alla luce. L’Avvento è il periodo nel quale hai l’occasione di far entrare la luce del Signore che viene nella tua vita, soprattutto per mezzo degli strumenti che già conosci. È importante un ascolto più attento della Parola di Dio che ti viene offerta; infatti solo questa Parola può rischiarare le profondità del tuo essere, comprese le parti più nascoste di te, e farti comprendere che solo l’amore di Dio può salvarti. Anche la Santa Messa deve riacquistare un posto di particolare importanza nella tua vita di cristiano: scaccia dal tuo cuore “la mica voglia” oppure l’abitudine e la tiepidezza: scoprirai che, nella Messa, Dio stesso ti conduce alla conoscenza piena di suo Figlio, donato anche a te, per la tua salvezza. Altro elemento importantissimo è la preghiera ardente e piena di attesa nei confronti dell’Atteso dalle genti. A tal proposito, uno strumento utile è il sussidio per le famiglie allegato ad un Calendario dell’Avvento. L’itinerario di preghiera si rivolge a tutte le famiglie, alle coppie e ai singoli adulti che vogliono vivere quotidianamente l’incontro con la Parola di Dio in un piccolo momento di preghiera. Il Calendario dell’Avvento 22 IL NEMBRO novembre 2015 segna il ritmo del cammino: ogni giorno corrisponde ad una finestrella da aprire e simboleggia un passo in più verso il Natale. Il gesto dell’apertura della finestrella, come viene suggerito, può essere vissuto in condivisione tra genitori e figli o comunque con dei bambini. Negli scorsi anni (in Avvento come pure in Quaresima) davo a tutti i ragazzi che frequentano la catechesi il materiale per il percorso verso il Natale o verso la Pasqua. Ho spesso constatato che la maggior parte di loro non ha mai, o quasi mai, aperto il libretto della preghiera; ho visto con i miei occhi, al termine del cammino, come i libretti o il materiale fossero ancora nuovi, inutilizzati, chiusi nel cellophane. Questo è segno che nella maggior parte delle famiglie non interessa minimamente fare alcun cammino di preparazione alle grandi feste “comandate” del calendario liturgico! Perciò quest’anno ho deciso che darò il necessario per il cammino verso il Natale solamente a coloro che lo desiderano, cioè solo a quelli che intendono veramente prepararsi ad una delle feste più importanti e belle della nostra vita cristiana. Buon cammino! Ovviamente a chi vuole camminare... E chi non vuole? Amici come prima. C’è la libertà nei figli di Dio. Don Roberto Zanini, Parroco Celebrazioni e incontri a Lonno Domenica 22 novembre, festa di Cristo Re: dopo la Messa delle ore 10, incontro per i genitori dei confessandi e dei comunicandi. Martedì 24 novembre: Catechesi per gli adulti (ore 20,30). Venerdì 4 dicembre (1° del mese): Adorazione (ore 17,30); S. Messa (ore 18). Lunedì 7 dicembre: S. Messa (alle ore 8). Martedì 8 dicembre, Festa del l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria: Sante Messe alle ore 7,30 e 10 (con la distribuzione delle tessere ai soci dell’Azione Cattolica); al termine, incontro per le prime Confessioni. Martedì 15 dicembre: Incontro per i soci di Azione Cattolica (ore 20,30). Venerdì 18 dicembre: Catechesi per ragazzi e confessioni; Messa (ore 16). PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA SULL’ONDA DELL’AVVICINAMENTO ALLE RICORRENZE DI FINE E DI INIZIO DELL’ANNO A Gavarno si sta vivendo un periodo ricco di proposte e di nuove iniziative Nella comunità ecclesiale di Gavarno Sant’Antonio, così come in gran parte delle parrocchie bergamasche, ci si sta preparando al Natale seguendo un percorso delineato a livello diocesano che esorta, di domenica in domenica, a sostare sulle questioni centrali per ogni credente: pregare, cambiare, condividere, accogliere. Già sabato 14 e domenica 15 novembre, durante l’adorazione che ha preceduto la Messa prefestiva di sabato e nel corso del rito eucaristico del giorno successivo, a Gavarno si è molto pregato nel ricordo di quanto accaduto a Parigi nella tarda serata di venerdì 13 novembre; sono stati momenti di raccoglimento, a Gavarno, che hanno coinvolto tutti. Quanto all’Avvento, a partire da domenica 29 novembre, di domenica in domenica, la Messa delle ore 10 nella chiesa dedicata a Papa Giovanni sarà animata dai gruppi della catechesi: già per la festa di Cristo Re (conclusiva dell’anno liturgico) è stato mobilitato (per la domenica 22 novembre, quella dell’uscita de Il Nembro) il gruppo della prima media. Toccherà poi, nell’ordine, ai ragazzi/e della 4ª e 5ª elementare, ai cresimandi, ai confessandi e ai comunicandi: per questi ultimi tre gruppi sarà l’occasione pure per presentarli alla comunità. Nella solennità dell’Immacolata (8 dicembre) ci sarà, come sempre, la benedizione delle tessere degli iscritti all’Azione Cattolica. Per il presepio, il gruppo solitamente impegnato in questo ambito si sta muovendo, valorizzando l’apporto di ragazzi e ragazze, sull’idea lanciata da un preadolescente: quella di costruire un presepio sull’immagine di un Gesù Bambino collocato tra due mani; un Gesù che apre le sue braccia verso l’umanità (con tutti i significati connessi a questa configurazione). Presso la scuola dell’infanzia “Santi Innocenti” la festa natalizia con i genitori avrà luogo sabato 19 dicembre, con momenti di animazione e di lieta compartecipazione. In occasione del Natale sarà allestita una pesca di beneficenza per raccogliere fondi da destinare al costruendo Centro pastorale, del quale è sempre più imminente l’avvio della realizzazione. La fiera/pesca sarà aperta alla vigilia di Natale, ma già dal 21 dicembre il gruppo attivatosi per l’iniziativa comincerà l’allestimento. Anche nel Vicariato Albino-Nembro ci si sta preparando alle Giornate mondiali della Gioventù, che si svolgeranno a Cracovia nell’estate del 2016. Dopo un primo incontro di giovani, previsto per il 22 novembre (ore 20,30) all’Oratorio di Nembro, un secondo incontro si terrà il 20 dicembre, alla stessa ora, nella sala parrocchiale di Gavarno. Tra sabato 7 e domenica 8 novembre a Gavarno (durante le Messe, accompagnate dai gruppi corali) è stato ricordato il secondo anniversario della morte di suor Daniela Barcella, che tanto si prodigò non solo per l’Istituto delle Suore benedettine della Divina Provvidenza, ma anche, e in particolare, per il consolidamento della scuola dell’infanzia di Gavarno. Quella dell’8 novembre è stata una “domenica speciale” per i cresimandi, i quali hanno condiviso la lezione di catechesi e il pranzo a mezzogiorno con due diversamente abili (Luca e Jennifer), residenti ad Alzano Sopra e a Casnigo. È così entrato concretamente nel vivo il percorso di preparazione alla Cresima (nel prossimo maggio) per loro ideato dai catechisti Carlo e Miriam; percorso intitolato In questo tempo Gesù..., con una parafrasi di una locuzione ricorrente nel Vangelo; parafrasi voluta per evidenziare l’urgenza di portare Gesù sulle strade del mondo d’oggi, in mezzo a tutte le sue necessità, incongruenze, carenze, per dare una vera risposta alle ansie di un cambiamento di rotta, nella direzione indicata dal Signore. IL NEMBRO novembre 2015 23 SPORT DOPO UN AVVIO PIUTTOSTO INCERTO DEL CAMPIONATO 2015/16 NELLA CATEGORIA PROMOZIONE La portabandiera della “Gavarnese” ha trovato la strada per portarsi nei quartieri alti All’indomani della notte di Halloween la squadra portabandiera della Gavarnese Calcio è andata a giocare dalle parti di Fara Olivana ed ha... spaventato la compagine locale, rifilandole tre gol e incassandone uno. Il periodo dalla prima decade di ottobre alla prima decade di novembre è stato molto positivo per la troupe pilotata da Andrea Foresti: dopo aver superato (l’11 ottobre) ai “Saletti” la rappresentativa di Paladina (3-1), essa si è infatti imposta fuori casa a Casazza (0-2, il 18 ottobre) ed ha maramaldeggiato (4-0, il 25 ottobre) sul campo amico nei confronti di un San Paolo d’Argon, trovatosi con un uomo in meno nel finale di una gara per lunghi tratti altalenante. L’8 novembre, ai “Saletti” dove è arrivata l’Adrense, al termine di un match spettacolare, ricco di colpi di scena, è saltato fuori un pari (2-2), che ha interrotto la serie dei successi, ma non quella comunque positiva, dei verde-arancione, i quali in cinque giornate hanno messo in cassaforte 13 punti e si sono portati nelle zone alte della classifica: nella serata della seconda domenica del... mese di San Martino essi erano secondi in graduatoria (alla pari con Lemine, e a un punto dall’Albino-Gandino – protagonista però di una partita in meno –) con 18 punti, 20 gol fatti e dieci subiti. Dopo aver affrontato il Cologno Frassati fuori casa (il 15 novembre) nel calendario la Gavarnese è stata chiamata a vedersela ai “Saletti” con il Lemine (il 22 novembre, nella domenica dell’uscita di questa edizione de Il Nembro) prima di scendere in campo a Dalmine (il 29 novembre) e ricevere sul proprio terreno la visita della Vertovese il 6 dicembre, quando per i verdearancione si concluderà il girone di andata: il 13 dicembre – data dell’epilogo della prima parte del campionato 2015/16 (Categoria Promozione, Girone C) – essi rimarranno a riposo in quanto la Sebinia, indicata dal calendario come loro avversaria di turno, già da tempo si è ritirata dalla competizione. A quel punto si entrerà nella... pausa natalizia. Il girone di ritorno inizierà il 17 gennaio 2016. FESTA DEGLI AUGURI – Per questo tradizionale appuntamento di fine anno, nei giorni appena prima della ricorrenza 24 IL NEMBRO novembre 2015 del Natale, è stata scelta la domenica 20 dicembre, con inizio alle ore 17. La sede sarà la palestra “Antonio Scarpellini” delle scuole primarie o elementari di Gavarno. La Gavarnese Calcio, come di consueto, vivrà il gioioso evento insieme alla Pallavolo Gavarno. È auspicato l’intervento in folto numero dei tesserati alle due Società sportive della frazione di Nembro e di Villa di Serio. ANCH’ESSI PROTAGONISTI DI UNA SERIE POSITIVA. SONO IMPEGNATI PURE NEL TORNEO BONACINA Juniores in marcia sulle orme degli alfieri I componenti la formazione giovanile della “Gavarnese Calcio” sembrano orientati a... stare al passo (a “non farsi bagnare il naso”, come si usava dire in altri tempi) con i componenti la prima squadra della Società verde arancione. Nel campionato Juniores della Figc, nel quale sono impegnati, hanno infilato pure loro una significativa serie di risultati utili, ottenendo complessivamente 13 punti da... mettere in cascina. Nel dettaglio, la loro marcia è stata la seguente: sabato 10 ottobre hanno pareggiato (1-1) con Cologno Ranica fuori casa; sabato 17 ottobre, sempre fuori casa, hanno battuto (2-4) la troupe dell’Oratorio di Leffe; sabato 24 ottobre, ai “Saletti” l’hanno spuntata sulla compagine delle Fiorine, della zona di Clusone (2-0); sabato 31 ottobre sono andati a...fare i corsari nella tana della “Vertovese”, imponendosi per 0-3; sabato 7 novembre si sono resi protagonisti di una goleada (6-2) nei confronti della Pradalunghese. Gli incontri come l’ultimo citato hanno sempre il sapore del... derby tra “seriani”: e gli appartenenti alla troupe juniores della “Gavarnese” sono apparsi particolarmente soddisfatti del vistoso successo conseguito. In classifica i giovani della juniores all’inizio di novembre erano, pure loro, secondi, con 17 punti, a un punto dai pari-categoria della “Nembrese”, in testa alla graduatoria con, però, una partita giocata in meno. Nel pomeriggio del sabato 12 dicembre, ai “Saletti”, tra Gavarnese juniores e U.S.O. Zanica ci sarà il match valido per gli ottavi di finale del Torneo Bonacina. Nella foto: la troupe Juniores (giocatori e dirigenti) della Gavarnese Calcio. SPORT A POCO A POCO STA GUADAGNANDO TERRENO. SEMPRE A BUON RITMO LE SUE “GIOVANILI” La “Nembrese” recupera in trasferta quello che talora perde in casa La più importante squadra della Nembrese Calcio – quella impegnata nel girone B del campionato provinciale di Seconda categoria, gestito dalla Figc – era (quasi) ancora nell’euforia per il vistoso successo (1-6) ottenuto l’11 ottobre sul campo del Clusone, quando, domenica 18 ottobre, sul proprio terreno, ai “Saletti”, si è trovata a dover ingoiare un amaro boccone propinatole da una troupe arrivata proprio da quelle parti. In termini più chiari, pur disputando un buon match, gli “azzurri”, alla settima “giornata” del loro campionato 2015/16, sono stati battuti in casa (1-2) dalla troupe di Rovetta. Va detto che nei “turni” successivi essi sono riusciti a riscattarsi più che egregiamente: il 25 ottobre sono andati a vincere a Cene (2-4); il 1° novembre sul terreno amico hanno superato (2-0) il Real Calcinate; l’8 novembre hanno imposto... la loro legge (1-2) in quel di Gorlago. Chiamati a vedersela con l’Oratorio Albino (il 15 novembre, in casa) e con la Villese (il 22 novembre, fuori casa), prima della consueta pausa invernale (in coincidenza con il periodo natalizio e la conclusione del girone di andata), dovranno affrontare anche l’Aurora Trescore (il 29 novembre, in casa), il “San Lorenzo” (il 6 dicembre fuori casa) e l’Albano (il 13 dicembre in casa). Dopo la decima “giornata”, alla sera dell’8 novembre, la “portabandiera” azzurra si trovava un po’ oltre la metà classifica con 16 punti (tre in meno della capolista Falco), 21 gol fatti e 15 subiti. Rispetto all’avvio della stagione, ha fatto notevoli passi avanti. Continuano a mantenersi nelle quote alte delle graduatorie dei rispettivi campionati pressoché tutte le formazioni giovanili della Nembrese Calcio. La “marcia” di ognuna di esse può essere sintetizzata nei termini seguenti. JUNIORES – Hanno vinto in casa con Frassati Ranica (5-1), con Clusone (5-1), con Rovetta (6-2), e fuori casa con Oratorio Albino (1-5); amano stare in vetta (alla loro classifica). ALLIEVI FIGC – Hanno vinto in casa con Excelsior (6-0), con Curno Giocatori e tecnici della troupe degli Allievi 2000 della “Nembrese Calcio” impegnati nel campionato provinciale per squadre con undici atleti, organizzato dal C.S.I.. Con 19 punti, all’inizio di novembre questa compagine era in testa alla classifica del proprio Girone (A), in virtù delle sei vittorie ottenute, oltre ad un pareggio, senza mai incappare – sino al periodo indicato – in sconfitte. Trenta i gol fatti, solo tre quelli subiti (sino alla data indicata). I tecnici che la guidano sono Alessandro Adobati, Andrea Marchetti, Roberto Rizzo, Marino Lo Visco. La squadra è approdata anche ai quarti di finale della Coppa Bergamo, con partite contro la Sorisolese, in calendario per il 22 novembre (ore 10) ai “Saletti” e per l’8 dicembre sul campo della squadra avversaria. (3-0); fuori casa si sono imposti al Baradello (0-3), al Rovetta (1-7). ALLIEVI CSI – In casa hanno vinto con Ares Redona (3-0), con Monterosso (3-1), con Oratorio Albino (3-0); fuori casa hanno pareggiato con Fiorine (1-1), e hanno vinto con Virtus Gazzaniga (1-3). Anche a questi ragazzi piace la parte dei... primi della classe. GIOVANISSIMI FIGC – In casa hanno vinto con Ardesio (3-1), con la Pradalunghese (30); fuori casa hanno battuto l’Immobiliare Alzano (1-3) e Fiorine (0-2). Hanno subito la loro prima sconfitta in campionato contro l’Oratorio Albino e hanno così perso la leadership della loro classifica. GIOVANISSIMI CSI – In casa hanno pareggiato con Clusone (0-0) e hanno vinto con Tribulina Gavarno (6-0), con Ardesio (3-0); fuori casa hanno vinto con Oratorio Albino (0-1) con i “rossi” della Villese (0-7). Al momen- to della stesura di queste note (metà di novembre) erano secondi in classifica. ESORDIENTI FIGC – In casa hanno vinto con Pradalunghese (3-1), con Ardesio (31); fuori casa si sono imposti con Fiorine (1-2), con Baradello Clusone (1-2), con Selvino (1-2). Anche questa compagine, alla data della stesura di queste note, era al secondo posto nella propria graduatoria. ESORDIENTI CSI – In casa hanno vinto con Fiorine (6-0), con ValleSeriana (2-0); fuori casa hanno pareggiato con Virtus Bergamo (1-1), con Falco Albino e hanno perso con Oratorio Albino (3-1). PULCINI CSI 2006 – Si sono imposti, “fuori casa”, nel derby con i Pulcini 2007 della Nembrese stessa (0-3); in casa sono stati sconfitti da Oratorio Petosino (0-2) e hanno pareggiato con Oratorio Albino (0-0); in trasferta hanno vinto con Zogno 98 (0-4) e hanno pareggiato con Mozzo (1-1). PULCINI CSI 2007 – Oltre che nel derby, in casa sono stati sconfitti da Oratorio Petosino (0-1) e da San Pellegrino 2006 (0-3); fuori casa hanno perso a Mozzo (2-0) e hanno pareggiato a San Pellegrino 2007 (0-0). (A cura di P.V.) IL NEMBRO novembre 2015 25 IN MEMORIAM I NOSTRI DEFUNTI Mezz’ora prima di ogni funerale viene recitato il S. Rosario costante, profondo. Nessuno ci può aiutare come sapevi fare tu. Vorremmo gridare il tuo nome. Sono infinite le cose che ancora vorremmo dirti. Ora che tu non ci sei più, a chi possiamo rivolgerci? Ti vogliamo bene. Ti promettiamo di non piangere, per lasciarti volare lassù, sempre più in alto, nella pace eterna». I familiari di Vincenzo Cortinovis dicono sentitamente grazie a tutti quelli che si sono uniti al loro dolore. VINCENZO CORTINOVIS 4/6/1928 – 28/10/2015 All’età di 87 anni si è spento Vincenzo Cortinovis, al quale la moglie Giulia e i figli Enrica, Maurizio, Tarcisio, Daniela e Donatella, insieme ai nipoti e al pronipote, hanno voluto idealmente rivolgere l’estremo saluto ed omaggio con pensieri come questi: «Caro marito, caro papà, caro nonno, ... Ci manchi tanto. Anche se sono passate poche settimane dalla tua dipartita, sentiamo sempre di più la tua assenza. Sei stato per noi tutti un sicuro punto di riferimento, un modello di vita. Nella tua lunga esistenza ne hai viste e passate tante, nel bene e nel male. Negli ultimi anni hai sofferto, ma con il tuo coraggio e con la tua tenacia sei riu scito ad andare avanti, a superare le molte prove di fronte alle quali ti sei trovato. Ti ricorderemo sempre con tanto amore e con infinita riconoscenza. Adesso il silenzio ha la tua voce; non hanno luce le tue movenze; il nostro dolore è intenso, 26 IL NEMBRO novembre 2015 LUIGI VOLONTÉ 14/12/1925 – 3/11/2015 Profondo cordoglio e vasto rimpianto ha destato in paese la notizia della morte di Luigi Volonté, spentosi mentre si stava avviando al compimento dei novant’anni. Sino a qualche giorno prima del suo decesso è stato però presente, attivamente, alla scrivania che, si può ben dire, per decenni ha occupato nella sede della sezione locale della Federazione dei pensionati della C.I.S.L. Vi operava, di solito, un paio di giorni alla settimana. Con la cordialità e con la disponibilità che lo caratterizzavano, ascoltava le persone che si presentavano per chiedere indicazioni e orientamenti a fronte di problemi socio-previdenziali. Fattosi nel tempo sempre più competente, dava suggerimenti precisi. Ma non di rado, di fronte a pratiche un po’ spinose, se ne faceva carico direttamente: nel senso che egli stesso, da solo o accompagnato dai diretti interessati, si recava nelle sedi competenti per far si che le cose potessero andare avanti nel più positivo dei modi. Questo atteggiamento rientrava nel suo temperamento, aperto nei riguardi del prossimo, solerte e scrupoloso nello svolgimento delle proprie mansioni. Dopo la Seconda Guerra mondiale, per qualche anno aveva prestato servizio nella Polizia di Stato, sino a quando gli si era aperta la possibilità di un impiego presso la Filati Lastex, come responsabile della gestione dei magazzini. Arrivato all’età del pensionamento, egli decise di prestarsi come volontario entro la C.I.S.L., nelle modalità dianzi indicate. Non è stato comunque, questo, l’unico servizio che Luigi Volonté ha reso alla comunità nembrese. Sposato e padre di due figli (la moglie si è spenta circa tre anni or sono), quando cominciò a vederli ogni giorno, ancora bambini, andare a scuola, volle seguirli da vicino. Si impegnò con significativi ruoli negli organismi di partecipazione, per la collaborazione tra scuola e famiglia, che a quel tempo cominciavano ad essere creati. Ad un certo punto gli venne chiesto di entrare a far parte anche della amministrazione civica: e così diventò consigliere comunale, con delega in particolare per i lavori pubblici e per la polizia urbana, e con una presenza assidua nella Commissione per i sevizi sociali. Luigi Volonté era un uomo che, di fronte ad un bisogno, non diceva mai no. Ha saputo mantenere (in forme diverse) questa disponibilità sino all’ultimo. In una nota di adesione al lutto preparata per Il Nembro, dopo la sua morte, quanti gli sono stati a lungo accanto negli uffici della F.N.P. della C.I.S.L. hanno scritto: «In sintonia con il suo stile di vita, senza disturbare, in punta di piedi, se ne è andato il nostro grande amico/collaboratore Lui gi Volonté. Non abbiamo parole per descrivere il vuoto che ha lasciato in noi tutti e, siamo certi, in tante persone che, con solerzia e pazienza, egli ha ascoltato ed aiutato in ogni ambito, specialmente nel settore sociale. A nome di tutti i componenti il direttivo, gli iscritti ed gli impegnati nella F.N.P. della C.I.S.L. di Nembro, ringraziano – consapevoli che non potremmo mai farlo a sufficienza – Luigi Volonté per quanto ha fatto. Siamo vicini, con affetto, ai familiari». Dal canto loro i familiari, sulla immaginetta-ricordo, hanno fatto stampare queste parole: «Piangeremo la tua assenza; ma i nostri cuori saranno sempre colmi del tuo affetto e dell’amore che ci hai sempre regalato». E rivolgono un sentito grazie a tutti quelli che si sono uniti al loro dolore. IN MEMORIAM GIULIA PERICO 1/8/1927 – 30/9/2015 All’età di 88 anni ha concluso la sua terrena esistenza Giulia Perico vedova Venturetti. Ecco quanto hanno scritto, per Il Nembro, i suoi figli. «Sono trascorse solo poche settimane dal giorno in cui ci ha lasciato la nostra mamma. Più passa il tempo, più si amplia il ricordo della sua lunga e laboriosa vita. Cresce continuamente un sentimento di infinita gratitudine per averla avuta come mamma. È sempre stata il fulcro della nostra famiglia: impossibile elencare gli aspetti, i punti salienti della sua esistenza. Ognuno di noi, che siamo tanti, ha le sue sottolineature, i suoi ricordi, le sue percezioni, i suoi aggettivi, ... Tutto custodiamo nel cuore come eredità preziosa da non disperdere; anzi, da far crescere e tramandare. Persona umile e semplice, e perciò ricca di fede, ha quasi sintetizzato negli ultimi mo- menti della sua esistenza quello che ha vissuto. Le tenevamo la mano e le accarezzavamo il volto mentre respiravamo con lei quegli ultimi istanti di vita terrena. Serena benché sofferente, mai un lamento, solo accoglienza silenziosa di quella croce che ha portato in tutta la vita e che in quel momento veniva trasfigurata fra terra e cielo. Quando emise l’ultimo respiro ci guardammo tra noi smarriti, perché il confine che separa la vita dalla morte è un mistero. La luce dell’eternità ha vinto le tenebre della malattia, della prova, della croce. Là abbiamo capito che la nostra mamma aveva chiuso gli occhi su questa terra, ma li aveva riaperti certamente in cielo. Riposa in pace, mamma. Riposa nel Signore». Già in altre occasioni è stato segnalato che lo scopo di questi necrologi è anzitutto quello di rendere la comunità nembrese compartecipe dei lutti che in essa si determinano con il decesso di suoi componenti. Insieme alle attestazioni del dolore dei familiari di quanti via via scompaiono, sarebbe perciò opportuno poter dare, sempre, anche alcune essenziali note biografiche di ogni estinto, per consentire ai lettori l’identificazione esatta di coloro dei quali qui si fa memoria. Si rinnova perciò l’auspicio che famiglie colpite da lutti e desiderose di ricordare su queste pagine i loro cari, diano un aiuto in tal senso. ANNIVERSARI Sempre vivi nei cuori dei loro cari e nel ricordo della comunità GIULIO CORTINOVIS 12/8/1927 - 13/12/2001 ANTONIETTA MORETTI 1/11/1929 - 7/12/2013 Una Santa Messa è stata celebrata. ALDO BERGAMELLI 6/10/1928 - 3/1/2006 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Nicola il 2 gennaio alle 17. ANNA CAVAGNIS 27/7/1940 - 20/10/1959 Un Ufficio funebre è stato celebrato. MARCELLO MORBI 2/8/1961 - 27/11/2008 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Maria il 24 novembre alle 7,30. CARLO NEMBRINI 1939 - 1973 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Nicola il 21 novembre alle 17. MAURIZIO ZANCHI 30/9/1965 - 23/12/2011 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Rocco il 14 dicembre alle 18. ADELAIDE MASSEROLI GIUSEPPE CAVAGNIS GIOVANBATTISTA CAVAGNIS 29/8/1909 - 27/11/2005 17/10/1906 - 7/4/1968 20/12/1899 - 20/8/1972 Un Ufficio funebre sarà celebrato nella chiesa di S. Maria il 27 novembre alle 7,30. IL NEMBRO novembre 2015 27 GLI ORARI DELLE SANTE MESSE A NEMBRO Arciprete don Santino Nicoli 035.522.192 331.88.27.316 PREFESTIVE E FESTIVE Al sabato Plebana San Faustino San Nicola Viana Don Giuseppe Belotti 035.520.064 333.40.22.503 ore 18 ore 17 ore 17 ore 18 Alla domenica Plebana ore 7 - 9 - 10,30 - 18 (ore 17, adorazione eucaristica e Vespri) Viana ore 8 - 10 San Nicola ore 8,30 (ore 17 nel periodo invernale) San Faustino ore 9,30 Casa di Riposo ore 9,30 San Vito ore 10,30 (nelle prime tre Zuccarello Trevasco Martedì Santa Maria ore 7,30 e ore 9 Casa di Riposo ore 15,30 San Faustino ore 17 Viana ore 18 Don Roberto Zanini A GAVARNO ore 7,30 Ogni giorno alle 18 vespro in S. Maria San Giovanni XXIII ore 18 FESTIVE Sant’Antonio ore 7,30 San Giovanni XXIII ore 10 NEI GIORNI FERIALI FESTIVE Parrocchiale ore 7,30 - 10 NEI GIORNI FERIALI Parrocchiale ore 18 (tranne il sabato, ore 9) AI LETTORI – Rispetto a quanto qui indicato per i giorni e per gli orari delle Messe, in particolare nella Parrocchia di San Martino in Nembro, sono possibili sospensioni o variazioni secondo i programmi stabiliti all’inizio dell’anno pastorale, oppure per cause sopravvenute. Anche per gli orari di altre celebrazioni ed iniziative varie, indicati sulle edizioni mensili del giornale, sono ovviamente sempre possibili variazioni all’ultimo momento, decise nelle sedi di competenza. NUMERI TELEFONICI UTILI Uffici Parrocchiali Tel. 035.520.858 aperti ore 8-12 Fax 035.522.330 e-mail:[email protected] Oratorio035.520.420 Scuola Materna Crespi-Zilioli 035.520.838 Scuola Materna di Gavarno 035.520.398 Redazione de Il Nembro035.520.858 Santuario Zuccarello 035.521.444 Lonno - Parroco 035.51.54.15 [email protected] 035.515.415 PER LE EMERGENZE PREFESTIVE A LONNO Sabato Santa Maria 035.520.565 Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9 e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17 sarà presente un sacerdote in plebana per le Confessioni. Giovedì Santa Maria San Nicola Zuccarello Viana ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 17 ore 18 035.520.420 Parroco di Lonno347.77.86.243 San Giovanni XXIII ore 18 (da lunedì a venerdì) ore 17,30 adorazione eucaristica (sab) Sant’Antonio ore 18 (mercoledì) Venerdì Santa Maria San Nicola San Faustino Viana Don Matteo Cella Monsignor Arturo Bellini Mercoledì Santa Maria ore 7,30 Messa per i ragazzi in tutte le Vicinie alle ore 16,30 ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 16 (fino al 3 dicembre) ore 18 035.523.545 Vicario parrocchiale dell’Unità pastorale domeniche del mese) ore 16 (sospesa dall’8 dicembre al 25 marzo) ore 16 (la 4ª domenica del mese) ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 17 ore 18 Monsignor Martino Lanfranchi Don Agostino Salvioni 035.521.557 331.27.74.414 NEI GIORNI FERIALI NEL PERIODO NORMALE (settembre-maggio) Lunedì Santa Maria San Nicola San Faustino Viana TELEFONI DEI SACERDOTI Casa di Riposo 035.521.105 A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30) 035.521.996 Centro di Primo Ascolto 320.625.5750 e-mail:[email protected] aperto lunedì ore 17,30-19,30, mercoledì e giovedì ore 9,30-11,30 C.I.F. - Centro Italiano Femminile e-mail:[email protected] aperto tutti i martedì ore 9-11,30 e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11 Nelle emergenze, se non sono direttamente rintracciabili i sacerdoti, rivolgersi all’Oratorio (035.520.420) oppure al sacrista (035.521.519). IL NEMBRO. Edizione della Parrocchia di Nembro Direttore responsabile: Lino Lazzari Redazione e Amministrazione: Piazza Umberto I, 5 24027 Nembro - Tel. 035.520.858 - Fax 035.522.330 Posta elettronica: [email protected] Autorizzazione del tribunale di Bergamo n° 44 del 23/12/85 Prezzo di una copia € 3,50; abbonamenti: a Nembro e in Italia € 35; all’estero € 50 in Europa e € 60 negli altri continenti; sostenitori, da € 50 in su. 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