Pronti a fare la loro parte per un paese aperto al futuro

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Pronti a fare la loro parte per un paese aperto al futuro
POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.C.B. Bergamo
MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO
24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5
[email protected] - www.oratorionembro.org
ANNO 104° - N. 10 - NOVEMBRE 2015
I RAGAZZI
E LE RAGAZZE
DEL CONSIGLIO
COMUNALE BABY
Pronti a fare la loro parte
per un paese aperto al futuro
VITA PARROCCHIALE
CI SI TROVA IN UN PERIODO STRAORDINARIAMENTE DENSO DI EVENTI E DI SOLLECITAZIONI
Tutti chiamati ad un forte impegno
per un umanesimo davvero cristiano
È questo un momento eccezionalmente
misericordia saranno sul tappeto anche nella
denso di sollecitazioni all’impegno per tradurre
catechesi per gli adulti prevista nelle prossiil Vangelo nella quotidianità. È vicino l’Avvento,
me settimane nella Parrocchia di San Martino,
itinerario verso il Natale, da vivere nei suoi siin ogni martedì (ad eccezione dell’8 dicembre),
gnificati più profondi, specialmente di fronte agli
alle ore 15 e alle ore 20,30 nell’auditorium “Giosconvolgenti fatti avvenuti il 13 novembre a Pavanni XXIII” (vicino alla plebana) e nell’auditorigi. Si è all’indomani del convegno di Firenze,
rium di via Kennedy (alle ore 20,30). Le opere di
dove Papa Francesco ha indicato alla Chiesa itamisericordia delle quali in modo approfondito
liana le vie per costruire un autentico umanesisi parlerà in queste prime tappe di un percorso
mo cristiano, ancorato all’umiltà, al disinteresse
destinato a proseguire durante la Quaresima, so(nel senso della capacità di donarsi e di donano le seguenti: Sopportare pazientemente le perre), alle beatitudini, e modellato sul «volto delsone moleste (martedì 24 novembre), Visitare gli
la mamma che accompagna e che accarezza». È
infermi (martedì 1° dicembre), Vestire gli ignudi
imminente inoltre, l’inizio dell’Anno Santo stra(martedì 15 dicembre). È naturale la fiducia, la
La lettera pastorale del Vescovo
ordinario, durante il quale ancora il Pontefice ha di Bergamo.
speranza in una consistente partecipazione, anchiesto a tutti di riscoprire le opere di miseriche perché oggi, più che nel passato, c’è bisogno
cordia “per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita”. In di conoscenza, di preparazione: «Si può dire che oggi – sono
più, c’è la lettera pastorale del Vescovo monsignor Francesco sempre puntualizzazioni fatte da Papa Francesco a Firenze –
Beschi per il 2015/16; lettera che chiama ad essere “donne e non viviamo un’epoca di cambiamento, quanto piuttosto un
uomini capaci di carità”.
cambiamento d’epoca. (...) Questo nostro tempo richiede di
Questa lettera sarà il filo conduttore degli incontri che il vivere i problemi come sfide, e non come ostacoli (...)». Il PonPastore della diocesi avrà prossimamente nei Vicariati di tutta tefice italo-argentino, citando San Giovanni Paolo II, ha altresì
la terra di Sant’Alessandro; incontri coinvolgenti le realtà cari- rammentato che l’opzione per i poveri «resta la forma speciale di
tative parrocchiali e di zona. Ma aperti pure agli organismi lai- primato nell’esercizio della carità».
ci di volontariato, che vorranno rendersene partecipi; incontri
L’augurio è, dunque, che da quanto è stato tanto efficaper i quali, di zona in zona, ci si sta accuratamente preparando cemente ribadito in sedi diverse e dagli eventi/appuntamenti
sulla base di documenti redatti a livello diocesano (partendo che si stanno avvicinando, si sviluppi per tutti la spinta verso
da rilevazioni delle singole situazioni locali) e adesso offerti alla un “cuore buono”, verso un cuore aperto al prossimo, verso un
riflessione, per ulteriori arricchimenti, nei territori ai quali essi cuore sempre capace di agire bene, come chiede il Signore.
Don Santino Nicoli - arciprete
fanno riferimento.
Nel Vicariato Albino-Nembro l’incontro con il Vescovo è stato fissato per
il 21 gennaio. Il Consiglio pastorale della parrocchia di San Martino (al pari di
quanto hanno fatto o faranno gli analoghi Consigli delle altre comunità del ViAnche quest’anno, secondo la tradi- avverrà, con inizio alle ore 20,30, presso
cariato) si occuperà delle problematiche
specifiche in loco, o di più ampia portata, zione che ormai si è consolidata, ci sarà l’Oratorio “San Filippo Neri”. Naturaldella carità, nella serata di mercoledì 25 la festa dello scambio degli auguri tra mente sono invitati anche gli impegnati
novembre. Dalle “riunioni” parrocchiali quanti si impegnano, nelle più diverse nelle Parrocchie di Gavarno e di Lonno,
dovrebbe scaturire un documento uni- modalità, nelle varie attività parrocchiali, collegate nel segno dell’Unità pastorale.
tario vicariale da presentare al Vescovo, o strettamente pastorali oppure di ser- Ci sarà il modo, in quella serata, anche di
quando arriverà – il prossimo 21 gennaio vizio per esigenze logistiche. L’incontro confrontare e di approfondire conoscenze ed esperienze. Verranno presi spunti
– nella zona di Albino-Nembro.
di riflessione dalla lettera pastorale del
Tutto questo fervore deriva anche
Vescovo intitolata Donne e uomini capaci
dalla convinzione che soltanto muovendi carità. La presente comunicazione vale
dosi da una concreta e costante testiPer improvvisi contrattempi quecome... anticipato invito a tutti coloro che
monianza nell’ambito della carità, della
sta edizione de Il Nembro esce con un
si prodigano nell’ambito delle comunità
solidarietà, della misericordia posta dal
numero ridotto di pagine, e pertanto
ecclesiali sul territorio di Nembro. Presso
Papa al vertice del Giubileo straordinasenza cronache ed articoli che erano
l’Oratorio, nella serata del 12 dicembre
rio, la Chiesa potrà davvero efficacemente
stati previsti. Ci si scusa con i lettori,
(quella dell’arrivo di Santa Lucia) si svolprocedere nei suoi programmi per l’evannella speranza che ci sia la possibilità
gerà nel salone “Don Giuseppe Adobati”,
gelizzazione.
di recuperare nel prossimo numero
la serata dello scambio degli auguri per i
Dopo quanto sin qui illustrato, è
quanto qui non ha trovato spazio.
tesserati della David e per le loro famiglie.
facile comprendere perché le opere di
Collaboratori parrocchiali: il 19 dicembre
la festa per lo scambio degli auguri
A I L E T TO R I
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IL NEMBRO novembre 2015
VITA PARROCCHIALE
È STATO SCELTO IL SANTUARIO DELLA “MADONNA DELLA GAMBA”
A Desenzano la chiesa giubilare
per lucrare l’indulgenza nel Vicariato
L’avvio dell’Anno Santo straordinario della misericordia potrebbe avere un
preludio domenica 29 novembre a Bangui, con l’apertura di una Porta Santa
nella cattedrale della capitale della Repubblica Centroafricana: il condizionale è
dovuto al fatto che, a causa della critica
situazione socio-politica di tale Paese,
potrebbe anche “saltare” la tappa in loco
prevista nell’ambito del viaggio che dal
25 al 30 novembre porterà il Pontefice a
visitare, nel continente nero, oltre alla Repubblica Centroafricana anche il Kenya e
l’Uganda. Papa Francesco ha ipotizzato il
“gesto” di Bangui proprio come auspicio
di pacificazione in una nazione che sta vivendo momenti tormentati.
Ufficialmente l’Anno Santo della
misericordia partirà comunque l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, con l’apertura della Porta Santa nella Basilica
di San Pietro. Il Giubileo si concluderà il
20 novembre 2016. Il Papa ha scelto l’8
dicembre per l’inizio dell’Anno Santo perché nella medesima data nel 1965 (mezzo
secolo fa) si concluse il Concilio Vaticano
II, evento con il quale la Chiesa imboccò
«un nuovo percorso della propria storia»,
avendo compreso l’esigenza «di parlare di
Dio agli uomini in un modo più comprensibile». Il prossimo Giubileo sarà «un’avventura di contemplazione e di preghiera, di conversione e di pellegrinaggio, di
impegno e di testimonianza». Domenica
13 dicembre saranno aperte anche le
porte Sante delle altre tre basiliche principali di Roma (San Giovanni in Laterano,
San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore), delle cattedrali delle diocesi di tutto il mondo, nonché delle altre chiese giubilari localmente identificate. A Bergamo
l’apertura della Porta Santa del duomo,
presieduta dal Vescovo, avverrà alle ore
10, con un corteo che partirà dalla vicina
Basilica di Santa Maria Maggiore. In tale
occasione mons. Francesco Beschi consegnerà ai Vicari locali i decreti concernenti
le chiese giubilari delle loro rispettive zone. Nella Bergamasca le chiese giubilari
saranno complessivamente trenta: cinque
nella città capoluogo, venticinque nei Vicariati (una per ogni vicariato). Per il Vicariato Albino-Nembro la chiesa giubilare
non sarà quella di Santa Maria in Nembro
(come ipotizzato in un primo tempo), ma
quella del Santuario della Beata Vergine del Miracolo (Madonna della Gamba)
a Desenzano (foto). Nella nostra diocesi
l’inizio dell’Anno Santo sarà evidenziato
anche dalla beatificazione, in Perù, di
don Sandro Dordi, il 5 dicembre. A sottolineatura di questo evento, l’8 dicembre
ci sarà una solenne celebrazione nella
cattedrale di Bergamo. Come noto, il Papa
RITIRO SPIRITUALE PER TUTTI NEL POMERIGGIO DI DOMENICA 29 NOVEMBRE
Dal Triduo dei morti al periodo dell’Avvento
Nel fine settimana della messa in
distribuzione di questa edizione de Il
Nembro è stato collocato l’annuale Triduo dei morti, una celebrazione che a
Nembro ha remotissime origini, legate
alla costruzione della plebana attuale dedicata a San Martino. A parte quella delle ore 20,30 del venerdì 20 novembre,
non sono state previste Messe particolari,
al di fuori degli orari consueti nel sabato
e nella domenica. Della catechesi degli
adulti (a partire da martedì 24 novembre)
viene riferito nella pagina qui accanto.
In occasione dell’inizio del nuovo
anno liturgico e della prima domenica
dell’Avvento, domenica 29 novembre,
“Mani in pasta” per fare del bene
Il sabato (21 novembre) della messa in distribuzione di questa edizione
de Il Nembro è stato scelto anche per
la attuazione dell’ operazione “Mani in
pasta” di questo 2015. Presso il salone
“Don Giuseppe Adobati”, all’Oratorio, il
gruppo “Mato Grosso” si è attivato per
ha raccomandato alle diocesi di collegare
al Giubileo della misericordia gran parte
delle iniziative promosse nell’anno pastorale 2015/16.
La diocesi di Bergamo si è posta naturalmente su tale linea con appuntamenti,
dei quali si riferirà dettagliatamente nei
prossimi numeri de Il Nembro.
produrre e mettere a disposizione, a 13
e a 12 euro al chilo, scarpinòcc e casoncelli. Il ricavato dell’iniziativa (con
possibilità di ritiro dei prodotti tra le
ore 15 e le ore 18) andrà a beneficio dei
bambini più poveri delle Ande peruviane.
presso l’auditorium parrocchiale, dalle
ore 15 alle ore 18 si svolgerà un ritiro spirituale, per il quale è auspicata una folta
partecipazione.
Martedì 8 dicembre, nella solennità dell’Immacolata, come sempre sarà
celebrata la festa dell’Azione Cattolica.
La Messa delle 10,30 sarà in plebana
(non in Santa Maria, come previsto in un
primo tempo). Nella stessa data si concluderà la celebrazione delle Messe allo
Zuccarello (Messe che riprenderanno dal
25 marzo).
Domenica 13 dicembre terminerà
(con una giornata di spiritualità) il corso
di formazione per fidanzati; i partecipanti al corso animeranno la Messa delle
ore 18 in plebana.
Con venerdì 18 dicembre (ore 16,30
in plebana per i ragazzi, ore 20,30 in
Santa Maria per gli adolescenti) e sabato
19 dicembre (ore 14,30 in plebana per i
ragazzi) cominceranno le Confessioni. Le
Confessioni comunitarie in preparazione al Natale inizieranno invece da lunedì
21 dicembre, ore 20,30 nelle Vicinie e in
Santa Maria; in plebana saranno la vigilia
di Natale.
IL NEMBRO novembre 2015
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CRONACHE
ARRIVÒ PIÙ VOLTE IN PAESE E TENNE UNA CONFERENZA ALL’ORATORIO
E se don Angelo Roncalli fosse
diventato arciprete di Nembro?
Lo spettacolo “Papa Giovanni verso la
luce”, in cartellone al Teatro “San Filippo
Neri” nella serata del sabato 21 novembre, si è trovato ad aggiungere ai suoi valori
intrinseci, le significanze derivanti dal suo
collocarsi a pochi giorni dalla data della
nascita (25 novembre) di Angelo Giuseppe
Roncalli (nel 1881) ed a qualche settimana
dal mezzo secolo dell’epilogo (8 dicembre
1965) di quel Concilio (se ne parla nella pagina qui accanto) che fu l’evento più cospicuo del suo pontificato. Al di là di queste
contingenze, però, lo spettacolo dianzi citato è una preziosa occasione per ricordare
gli stretti legami tra Angelo Giuseppe Roncalli e Nembro, e lo stesso Oratorio “San
Filippo Neri”, che sarà la sede della pièce.
Nell’epoca (1905-14) nella quale fu segretario del vescovo di Bergamo, monsignor
Giacomo Maria Radini Tedeschi, don Angelo Giuseppe Roncalli arrivò ripetutamente in paese con il pastore (di allora) della
diocesi bergomense, il quale era assai amico di don Giulio Bilabini, in quel tempo
arciprete a Nembro. Nel 1910 fu presente
ad un convegno dell’Azione Cattolica. Nel
1917, dopo la morte di don Giulio Bilabini,
don Angelo Giuseppe Roncalli era considerato il più probabile suo successore nella
Parrocchia intitolata a San Martino; lo ammise egli stesso quando (nella seconda metà del 1917) in uno dei suoi diari scrisse: «In
questi giorni sono pubblicati i concorsi alle
numerose parrocchie vacanti. Mi diverto a
sentire il mio povero nome ripetuto per la
parrocchia migliore, che, questa volta, è
l’arcipretura di Nembro (...)». Le cose andarono diversamente. Il 2 settembre 1928
l’allora Visitatore apostolico in Bulgaria
nonché vescovo titolare di Areopoli, mons.
Angelo Giuseppe Roncalli, si trattenne a
Nembro dalla mattina alla sera in coincidenza con la festa di San Bonifacio: al
mattino cresimò circa duecento ragazzi e
ragazze; nel pomeriggio premiò i vincitori
delle gare di catechismo; presiedette una
solenne processione e poi parlò ai soci della “Lega di perseveranza”, riuniti nel “salone” (usato anche come teatro) dell’Oratorio. Nel 1935 diventò arciprete di Nembro
don Giovanni Battista Morali, che di don
Angelo Giuseppe Roncalli era stato compagno di studi in Seminario a Roma e poi
collega di insegnamento nel Seminario di
Bergamo. I due erano e restarono sempre
molto amici. Don Angelo Giuseppe Roncalli, come segretario del vescovo, aiutò
molto don Giovanni Battista Morali a restar
fuori da una situazione complessa allora
creatasi per via del “modernismo” che stava imperversando. Nei periodi nei quali
era impegnato a Istanbul, come Delegato
apostolico in Turchia e in Grecia, o a Parigi,
come Nunzio, mons. Angelo Giuseppe Roncalli, durante le vacanze estive che di solito trascorreva nella Bergamasca, trovava
spesso il modo per far visita anche a don
Giovanni Battista Morali a Nembro. L’allora
Nunzio in Francia (e pochi mesi dopo eletto
cardinale e nominato Patriarca di Venezia)
il 6 ottobre 1952 arrivò a Nembro per vedere la Cartiera “Antonio Pesenti”, da poco
Al Teatro “San Filippo Neri” uno spettacolo sulla sua vita
Proposto a Nembro con il titolo Nel mondo di Papa Giovanni, lo spettacolo
programmato (sabato 21 novembre, ore 20,45) al teatro “San Filippo Neri” è stato
ideato (con il titolo Papa Giovanni verso la Luce) per l’edizione 2014 della rassegna
Notti di luce, annualmente promossa dalla Camera di Commercio di Bergamo. Si
tratta di una rappresentazione multimediale, basata su musiche di Gianluigi Trovesi, oltre che su racconti, immagini, videoregistrazioni che ricostruiscono la vita di
Angelo Giuseppe Roncalli e la sua epoca. Nella parte musicale, insieme a Gianlui­
gi Trovesi, sono impegnati vari appartenenti all’orchestra “Enea Salmeggia”. Ha
curato la regia dello spettacolo Oreste Castagna, noto per i suoi molti spettacoli
televisivi; nella piéce egli è mobilitato anche come una delle voci recitanti.
Sabato 14 novembre l’orchestra “Enea Salmeggia” è stata impegnata al “Modernissimo” nella riproposizione del concerto con il quale una ventina di anni fa
diede il via alla propria attività. Al fondatore del complesso, Gianni Bergamelli, è
stato consegnato un attestato di benemerenza da parte dell’Amministrazione comunale. Di questo evento si riferirà nel prossimo numero de Il Nembro.
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IL NEMBRO novembre 2015
Don Angelo Roncalli (a sinistra) quando era
cappellano militare, durante la guerra 1915/18.
radicalmente ammodernata nei suoi impianti. Chiamato al soglio di Pietro nell’ottobre del 1958, Angelo Giuseppe Roncalli
nel 1960/61, un giorno, in Vaticano, si vide
davanti un suo fratello, Giuseppe, con in
mano una grossa pietra prelevata dal cantiere della parrocchiale di Sotto il Monte, in
quei momenti in fase di ammodernamento
e ristrutturazione. Giuseppe Roncalli disse
al suo fratello Papa: «Sarebbe da benedire,
questa pietra. Sarà poi inserita nella chiesa
che si sta costruendo all’Oratorio di Nembro». Giovanni XXIII impartì subito la benedizione. Ricordando che a Nembro (allora)
era ancora arciprete il suo “vecchio” amico
don Giovanni Battista Morali, non esitò, insieme alla pietra, a mandargli in dono un
bel calice per le Messe che sarebbero state
celebrate nella chiesa stessa dell’Oratorio,
dopo la sua completa edificazione: chiesa
che però dalla seconda metà degli anni ’90
è diventata il “Salone don Giuseppe Adobati”. Don Giovanni Battista Morali nel 1968
fu uno dei testimoni ascoltati durante il
processo per la canonizzazione di Angelo
Giuseppe Roncalli. È, quella della località
“Rinnovata” di Gavarno, la chiesa che per
prima, nel mondo, venne dedicata a Papa
Giovanni, due mesi dopo la sua beatificazione, nell’anno 2000. In tale chiesa, come
noto, si trovano lo stendardo che fu esposto in Piazza San Pietro durante il solenne
rito del 3 settembre 2000, e l’ultimo breviario che Papa Giovanni (proclamato Santo
nel 2014, insieme a Giovanni Paolo II) ebbe
tra le mani prima di morire (il 3 giugno
1963). Sulla più grossa delle campane della
medesima chiesa della “Rinnovata” è inciso il nome di Giovanni XXIII unitamente a
quello di colui che è stato il suo segretario
per dieci anni e adesso è il cardinal Loris
Francesco Capovilla.
VITA PARROCCHIALE
CINQUANT’ANNI FA L’EPILOGO DELL’ASSISE
VOLUTA DAL PONTEFICE NATO A SOTTO IL MONTE
Con il Concilio avviò
una svolta per il mondo
La scelta, per l’avvio dell’Anno Santo straordinario della Misericordia, della
stessa data (la festa dell’Immacolata) nella
quale nel 1965 venne chiuso il Concilio Vaticano II, offre lo spunto per alcune rievocazioni con riflessioni che dalle situazioni
e dalle emergenze della Chiesa di mezzo
secolo fa arrivano sino a quelle dell’era
attuale. Nel saluto rivolto da Paolo VI (ora
Beato) l’8 dicembre di cinquant’anni or sono all’assise ecumenica allora ormai giunta
al suo epilogo spiccano ansie pastorali assai ricorrenti pure nei discorsi che adesso
va proponendo Papa Francesco. Giovanni
Battista Montini disse che le sue parole,
«come un suono di campane» capace di
«effondersi nel cielo», erano per tutti, perché «per la Chiesa cattolica nessuno è estraneo, nessuno è escluso, nessuno è lontano.
Ognuno è un chiamato, un inviato». Con
particolare vigore Paolo VI volle rivolgersi
ai lontani: «A voi – puntualizzò –, uomini
che non ci conoscete, uomini
che non ci comprendete, uomini che non ci credete; a voi
(...) amici!». Esortò specialmente proprio costoro a percepire
nelle sue attenzioni nei loro riguardi «un saluto non di congedo che distacca, ma di amicizia
che rimane e che, se del caso,
vuol nascere». Dall’“universale
apertura” del proprio cuore
egli auspicò che scaturisse la “scintilla” atta
ad «operare nella Chiesa e nel mondo quel
rinnovamento di pensieri, di attività, di
costumi, di forza morale, di gaudio, di speranza» che era stato ravvisato quale scopo
del Concilio sin dal suo lancio.
Il predecessore di Paolo VI, Giovanni
XXIII (adesso Santo), si sa, parlò per la prima volta di una nuova assise ecumenica (la
21ª nella Storia della Chiesa) il 25 gennaio
1959, quando egli era Papa da meno di tre
mesi. Lo fece informalmente, innanzi a Cardinali riuniti per la festa della conversione
di San Paolo, in quel giorno celebrata nella
basilica di Roma intitolata all’Apostolo delle genti. Angelo Giuseppe Roncalli rivelò
più tardi che la manifestazione dell’idea di
un nuovo Concilio gli era venuta istintiva,
come un «inatteso sprazzo di suprema
luce» da lasciar sprigionare in un mondo
«così occupato dalla politica e dalle controversie di ordine economico, da non trovare
più il tempo per badare a sollecitudini di
ordine spirituale». Per la preparazione e
per il varo dell’evento ecumenico ci vollero tre anni. Giovanni XXIII andò avanti nel
suo progetto tra le molteplici difficoltà che
egli lasciò ben capire l’11 ottobre 1962, nel
suo discorso all’apertura dell’assise, quando disse: «Nell’esercizio del nostro ministero pastorale ci feriscono talora l’orecchio
suggestioni di persone pur ardenti di zelo,
ma non fornite di senso sovrabbondante di
discrezione e di misura. Nei tempi moderni
– spiegò il Pontefice di origini bergamasche
– esse non vedono che prevaricazioni e rovina; vanno dicendo che la nostra età (...) è
andata peggiorando; si comportano come
se nulla abbiano imparato dalla Storia (...)».
«A noi – scandì con risolutezza Giovanni
XXIII – sembra di dover dissentire da cotesti profeti di sventura, che annunciano
eventi sempre infausti (...)». E aggiunse:
«Nel momento storico presente la Provvidenza ci sta conducendo ad
un nuovo ordine di rapporti
che, per opera degli uomini,
e per lo più al di là delle loro
stesse aspettative, si volgono
verso il compimento di disegni
superiori ed inattesi (...)».
Nell’accingersi a procedere lungo l’iter tracciato dal
Papa, pure i Padri conciliari,
il 20 ottobre 1962, in un loro
messaggio al mondo scrissero: «Intendiamo ricercare le vie più efficaci per rinnovare noi stessi (...). Ci sforzeremo di proporre
agli uomini del nostro tempo, integra e
L’interno della Basilica di San Pietro durante lo
svolgimento del Concilio Vaticano II. Nella foto
a centro pagina: Papa Giovanni XXIII nel giorno
dell’apertura dell’assise (11 ottobre 1962).
pura, la verità di Dio, affinché essi stessi
possano comprenderla e liberamente accettarla (...). Aspettiamo un rinnovamento
spirituale, dal quale proceda anche un felice impulso che favorisca i beni umani, e
cioè le invenzioni della scienza, di progressi
dell’arte, della tecnica, ed una più larga diffusione della cultura (...). Qui riuniti da ogni
nazione – confidarono ancora i Padri conciliari –, portiamo nei nostri cuori le ansie di
tutti i popoli (...), le loro angustie dell’anima
e del corpo, i loro dolori, i loro desideri, le
loro speranze».
La ricerca della pace nel mondo e
l’instaurazione di una autentica giustizia
sociale vennero indicate come le “grandi mete” da perseguire. Giovanni XXIII
poté guidare soltanto la prima tappa del
cammino conciliare. Egli morì il 3 giugno
1963. Paolo VI non solo portò a coronamento l’iniziativa messa in campo dal Pontefice nato a Sotto il Monte, si fece carico
– tra ostacoli di ogni tipo, che gli costarono
grandi sofferenze – anche dell’impegno di
trasporre nella quotidianità della Chiesa le
indicazioni scaturite dal Concilio per una
più sempre viva presenza della Chiesa stessa nel mondo contemporaneo. Nell’arco di
mezzo secolo quanta strada si è effettivamente fatta in tale direzione?
Quattro fasi, tanti documenti e appelli
Il Concilio Vaticano II, con la partecipazione di oltre duemila Pastori d’anime
di tutto il mondo, si sviluppò in quattro fasi o sessioni (una con Giovanni XXIII, dall’11
ottobre all’8 dicembre 1962, e tre con Paolo VI: dal 29 settembre all’8 dicembre
1963, dal 14 settembre al 21 novembre 1964, dal 4 settembre all’8 dicembre 1965).
Si ebbero 168 congregazioni o riunioni generali nell’aula allestita nella Basilica di
San Pietro, con circa seimila interventi da parte dei Padri e più di cinquecento votazioni. L’immenso lavoro venne condensato in quattro Costituzioni, nove Decreti,
tre Dichiarazioni, due Messaggi su temi spazianti dalla liturgia ai massmedia, dalla
vita della Chiesa cattolica all’ecumenismo, dal ruolo dei Vescovi alla vita consacrata,
dall’educazione cristiana alla libertà religiosa, dalle Missioni ai rapporti tra la Chiesa
e il mondo. Al momento della chiusura dell’assise, oltre ad un messaggio del Papa
e dei Padri all’intera umanità, furono divulgati appelli a sette categorie viste come
rappresentative del consorzio sociale e cioè ai governanti, agli intellettuali, agli
artisti, alle donne, ai sofferenti e ai disagiati, ai lavoratori, ai giovani.
IL NEMBRO novembre 2015
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FATTI E TEMI IN PRIMO PIANO
MESSI A FUOCO NEI DUE SINODI AD ESSA DEDICATI E SEGNALATI EFFICACEMENTE DAL PAPA
I “sentieri” sicuri per la famiglia
tra le molte insidie dell’era attuale
È stato condensato in 59
pagine il frutto dei due anni
prodigati dalla Chiesa universale, sotto la guida di Papa Francesco, nello studio delle sfide pastorali concernenti la famiglia
nell’epoca attuale e nella identificazione della missione-vocazione ora di pertinenza, della
stessa (famiglia), per affrontarle
adeguatamente. In tale arco
di tempo, preparati anche con
questionari che, tramite Internet, hanno coinvolto l’intera
cattolicità, si sono svolti – sulla
famiglia – un Sinodo straordinario (nell’ottobre del 2014) ed
un Sinodo ordinario (dal 4 al
25 ottobre 2015). Redatta con organiche
sintesi delle analisi, delle proposte, delle
riflessioni fatte nel corso di entrambe le
assise, la Relazione finale del secondo Sinodo (quello ordinario) – costituita, appunto,
dalle 59 pagine dianzi citate – è adesso nelle mani del Pontefice: i Padri sinodali (in
totale assai più di 250) hanno “umilmente”
chiesto al Papa di valutare l’opportunità o
no di trarne un suo pronunciamento magisteriale sulla famiglia.
La Relazione è articolata in 94 paragrafi che sono stati, ad uno ad uno, tutti
valutati ed approvati con la maggioranza
qualificata (due terzi più uno) dei consensi
dei 265 Padri partecipanti al voto nel corso
dell’ultima riunione plenaria del Sinodo
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IL NEMBRO novembre 2015
ordinario (sabato 24 ottobre): su cinque
paragrafi l’assenso è stato unanime; per
sessanta paragrafi i no sono oscillati da
uno a nove. Sono passati con 187 sì e 72
no, con 178 sì (uno solo in più rispetto al
quorum dei due terzi) e con 80 no, con 190
sì e con 65 no (i conteggi non registrano
gli astenuti) i tre paragrafi (con i numeri 84, 85, 86) riguardanti la tematica più
“calda”, ossia quella maggiormente portata in evidenza nella pubblica opinione e
nei massmedia riassunta sbrigativamente
come la questione «della Comunione ai
divorziati». Nella Relazione sintetizzante i
due Sinodi questi tre paragrafi, in realtà,
sono riuniti sotto il titoletto Discernimento ed integrazione in essi, con citazioni ed
approfondite argomentazioni si
chiede, nella sostanza, a proposito di una – appunto – maggiore «integrazione nelle comunità cristiane, nei diversi modi
possibili», dei «battezzati che
sono divorziati e risposati civilmente», un discernimento caso
per caso; vengono indicati – a
tale riguardo – criteri e percorsi.
Nel testo della Relazione non si
parla mai esplicitamente di riammissione alla Comunione; si
raccomanda piuttosto il perseguimento di una autentica revisione di vita, accompagnata
dai Pastori d’anime.
Nell’insieme della Relazione, senza “scossoni” – come è stato
autorevolmente rilevato – per la dottrina
sempre proposta dalla Chiesa, viene asserito che la famiglia cristianamente intesa
mantiene un ruolo fondamentale anche
nella società attuale: «grembo di gioie e
di prove, essa è la prima scuola di umanità». Scorrendo i 94 paragrafi si trovano
riferimenti a tutte le “categorie” e a tutte
le “stagioni” della vita. Viene riaffermata
con chiarezza l’indissolubilità del matrimonio abbracciato come sacramento;
netto è il rifiuto dell’ideologia del gender,
si denunciano le manipolazioni della biotecnologia a proposito della procreazione;
si dà spicco all’importanza della preparazione dei giovani al matrimonio e dell’e-
FATTI E TEMI IN PRIMO PIANO
Qui a sinistra: il tavolo della presidenza in un
momento di una delle riunioni plenarie del
Sinodo ordinario svoltosi in Vaticano dal 4 al
25 ottobre scorsi. Nella pagina accanto: Papa
Francesco mentre parla con alcuni Padri sinodali in una pausa dei lavori dell’assise dedicata
alla famiglia.
ducazione dei figli da parte dei loro genitori. Ci si occupa delle “coppie di fatto”
con riferimenti ad itinerari, per le stesse,
verso il matrimonio sacramentale. Si sottolinea che «non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie tra le
unioni omosessuali e il disegno di Dio sul
matrimonio e sulla famiglia». C’è attenzione ai problemi delle famiglie nelle quali
vivono persone con tendenze omosessuali. C’è – nella Relazione – la riaffermazione
del dovere per la politica di sostenere la
famiglia, perché essa svolge compiti indispensabili per il bene comune.
Misericordia ed integrazione sono
le parole chiave dell’intero documento
condensante il lavoro dei due Sinodi. Nel
discorso tenuto durante l’ultima delle
assemblee plenarie (sabato 24 ottobre)
Papa Francesco ha detto che, con i due
Sinodi, si è «cercato di leggere le realtà di
oggi con gli occhi di Dio per accendere ed
illuminare con la fiamma della fede i cuori degli uomini e delle donne in un momento storico di scoraggiamento e di crisi» a tutto campo. Il Pontefice ha precisato
che «il primo dovere della Chiesa non è
quello di distribuire condanne o anatemi,
ma è quello di proclamare la misericordia di Dio e di chiamare alla conversione». Il Santo Padre ha fatto presente che,
anche dopo la conclusione dei due Sinodi
(sulla famiglia), per la Chiesa è tempo di
“camminare insieme” realmente per portare in ogni parte del mondo la luce del
Vangelo».
Nella breve allocuzione pronunciata
prima dell’Angelus di domenica 25 ottobre, riprendendo un concetto accennato
anche a Filadelfia un mese prima (se ne
parla nella pagina che sta subito dopo
queste, NdR), il Papa ha ricordato che «da
sempre e per sempre» il sogno di Dio è
quello di formare e guidare «verso la terra della libertà e della pace» un popolo
«fatto di famiglie»: «un popolo che non
esclude i poveri e gli svantaggiati, ma, anzi, li include»; «un popolo che cammina
sul passo degli ultimi».
Poco prima, nell’omelia della Messa
conclusiva del Sinodo ordinario di questo
2015, riprendendo i contenuti delle letture
proposte in quell’occasione dalla liturgia,
aveva segnalato che anche per chi si trova
e si muove in una ordinaria, “normale” sequela di Gesù, possono esserci tentazioni;
in particolare ne ha indicate due: quella
– ecco la prima – di una «spiritualità del
miraggio», consistente nel camminare
attraverso i deserti dell’umanità senza vedere quello che realmente c’è, ma quello che si vorrebbe vedere: «Una fede che
non sa radicarsi nella vita della gente – ha
ammonito Papa Francesco – rimane arida
e, anziché oasi, crea altri deserti». L’altra
tentazione, dalla quale il Pontefice italoargentino ha messo in guardia, è quella
della fede da tabella, consistente nell’andare comunque avanti secondo i propri
programmi, senza tenere conto dei problemi di altri (compagni di viaggio), delle
loro cadute o difficoltà e dei vari contrattempi che possono capitare; è – questo –
il comportamento di quanti ritengono che
«chi dà fastidio, o non è all’altezza, è da
escludere»; Gesù, invece – ha rammentato
il Santo Padre – vuole includere soprattutto chi è tenuto ai margini, ma sa confidare
nel suo aiuto. «Fratelli – ha scandito Papa
Francesco nel congedarsi dai Padri sinodali – abbiamo camminato insieme (...) nella ricerca dei sentieri che il Vangelo indica
al nostro tempo per annunciare il mistero
di amore della famiglia. Proseguiamo il
cammino che il Signore desidera da noi».
È un impegno – quello di questo cammino – che adesso, deve attivare anche tutte
le comunità ecclesiali, i singoli fedeli in
ogni parte del mondo.
IL NEMBRO novembre 2015
7
FATTI E TEMI IN PRIMO PIANO
A FILADELFIA RIBADITO IL RUOLO DI QUELLA CHE RESTA LA CELLULA BASILARE DELLA SOCIETÀ
OLTRE CHE DELLE COMUNITÀ ECCLESIALI
Nella famiglia si evidenzia il coraggio
di “far parte del sogno di Dio”
«Voler formare una famiglia è avere il cosi anch’esse nelle iniziative educative e formatiraggio di far parte del sogno di Dio»; la famiglia
ve e in progetti socio-culturali di ogni tipo. Ogni
“naturale” è il luogo che rende più umana la vita;
esperienza di Chiesa – è stato sostanzialmente
la famiglia è «la prima medicina contro il male
detto – può diventare “famiglia di famiglie”.
più profondo della contemporaneità: quell’inPer un cammino in siffatta direzione è basilare
dividualismo narcisista dell’uomo o della donche si possa partire da singole famiglie solide,
na che non deve chiedere, che vive soltanto di
ben costituitesi, consapevoli che “far famiglia” è
se stesso/a: individualismo che ha generato una
un’arte difficile e complessa: arte che «ogni giordelle più grandi povertà della cultura attuale,
no si dimentica e ogni giorno occorre imparare di
cioè la solitudine, determinata dall’assenza di
nuovo». La vera felicità e la santità di una famiDio nella vita delle persone e dalla fragilità delle
glia – ha ribadito Papa Francesco in uno dei suoi
relazioni»; la famiglia è il primo e più importante
discorsi – sono legate ai piccoli gesti quotidiani:
«rifugio per un cuore ferito»; la famiglia è «una
«Gesti di tenerezza, di affetto, di compassione; gefabbrica di speranza»; essa ha una “carta di idensti familiari (...). L’amore si esprime nella attenziotità” di matrice divina, che la segnala come «culla
ne ai dettagli di ogni giorno, i quali fanno sì che la
Papa Francesco a Filadelfia men- vita abbia sempre il sapore di casa».
per far crescere la verità, l’amore, la bellezza».
Enunciati da Papa Francesco oppure scaturi- tre si sta recando alla grande veIl Pontefice è stato molto franco, nel tratti da relazioni o da altri documenti, sono, questi, glia del sabato sera prima della tare la questione della formazione delle nuodomenica nella quale si è conalcuni dei concetti risultati maggiormente in evi- cluso l’ottavo Incontro mondiale ve generazioni al matrimonio sacramentale,
denza all’ottavo Incontro mondiale delle fami- delle famiglie.
quando ha parlato di fronte ai circa trecento
glie svoltosi alla fine di settembre a Filadelfia (in
Vescovi giunti a Filadelfia da tutto il mondo:
Pennsylvania, negli Stati Uniti) e configuratosi come preludio al «Vivevamo – ha affermato il Santo Padre – in un contesto sociaSinodo ordinario dei Vescovi tenutosi nell’ottobre scorso in Vatica- le nel quale le affinità della istituzione civile e del sacramento
no, pur esso imperniato sulla famiglia (a coronamento dell’assise cristiano erano corpose e condivise: erano tra loro connesse e
straordinaria dei Pastori d’anime già nell’ottobre del 2014 dedica- si sostenevano a vicenda. Ora non è più così!». Dopo aver osta alla medesima tematica). A Filadelfia, insieme alla sottolinea- servato che l’insistere sul richiamo delle situazioni del passato
tura del che cosa significa essere una famiglia, è stato rimarcato può... «risuonare come un tango argentino», Papa Francesco
il ruolo della famiglia nella società civile e nella comunità eccle- ha detto ai Pastori d’anime dell’epoca attuale: «Dobbiamo insiale. Nel discorso “a braccio” (improvvisato) fatto durante la “ve- vestire le nostre energie nell’invitare con franchezza i giovani
glia” della sera prima della giornata conclusiva del meeting, Papa ad essere audaci nella scelta del matrimonio e della famiglia».
Francesco ancora una volta ha ricordato che i bambini e i giovani
Alle famiglie di Hanoi (Asia), L’Avana (Americhe), Marsiglia
sono la forza e la speranza e che gli anziani costituiscono la me- (Europa), Sydney (Australia), Kinshasa (Africa) che hanno rappremoria di una famiglia, rammentando altresì che è “senza futuro” sentato i cinque continenti durante la solenne Messa concluun popolo incapace di occuparsi e di tenere aggregate le diverse siva dell’Incontro mondiale di Filadelfia, il Papa ha consegnato
generazioni. Dai vari convegni programmati nella città americana una copia del Vangelo. In ciascuna delle città dianzi indicate è
si è levato l’auspicio che le famiglie non si chiudano però in se stata decisa la distribuzione di 150mila copie del Vangelo ad
stesse, ma vivifichino la quotidianità delle parrocchie attivando- altrettante famiglie, soprattutto delle zone periferiche delle singole, medesime, metropoli. L’iniziativa
è scaturita dal proposito di far sì che la
Parola di Dio diventi “realtà viva” nei focolari domestici. A Filadelfia è stata fatta
Sull’aereo che lo stava riportando a Roma dopo le sue visite a Cuba e negli Stati
arrivare anche una famiglia di Damasco:
Uniti il Papa, nel corso dell’incontro con i giornalisti, ha avuto modo di chiarire una
e si è così avviata la raccolta di due miliodelle questioni al centro del tam-tam dei massmedia nelle passate settimane. Ad un
ni di dollari per aiutare seimila famiglie
certo punto l’inviato di un giornale ha detto al Pontefice più o meno queste parole:
siriane di fronte ai disagi causati dalla at«C’è chi dice che con il nuovo Motu proprio sui processi di nullità matrimoniale è
tuale situazione del loro Paese.
stato di fatto introdotto il “divorzio cattolico”. Si può avere qualche precisazione?»
Il prossimo Incontro mondiale delle
La risposta del Pontefice, nella sostanza, si è configurata nei termini seguenti: «Nelfamiglie
(nono della serie) si terrà a Dula riforma della modalità dei processi (di scioglimenti eventuali di matrimoni) ho
blino
(in
Irlanda) nel 2018; la scelta è
chiuso la porta alla via amministrativa, che era la via attraverso la quale poteva enstata
giudicata
di alto valore simbolico
trare il divorzio. Sbagliano – ha puntualizzato Papa Francesco – quelli che parlano
in
rapporto
alla
“fortissima tradizione
di “divorzio cattolico”. Infatti sempre ci sarà la via giudiziaria. Il nuovo Motu proprio
cattolica”
di
tale
Paese
e alle nuove tenfacilita i processi nei tempi, ma non è un “divorzio”, perché il matrimonio è indidenze,
purtroppo
di
tutt’altra
matrice,
scutibile quando è un sacramento, e questo, no, la Chiesa non lo può cambiare. È
ora
in
esso
emergenti
a
proposito
della
dottrina. Il matrimonio cristiano è un sacramento, indissolubile».
famiglia.
I chiarimenti sul presunto “divorzio cattolico”
8
IL NEMBRO novembre 2015
CRONACHE
REGISTRATI ALL’ANAGRAFE PARROCCHIALE
In ottobre
tre battesimi
e otto decessi
Nel corso del mese di ottobre all’anagrafe della Parrocchia di San Martino, in
Nembro, sono stati registrati tre battesimi
e otto decessi. Ecco il quadro dettagliato.
BATTESIMI (amministrati domenica
18 ottobre) – Alessandro Coffetti, di Stefano e di Laura Pellicioli; Emma Ghilardi, di
Fabio e di Irena Rossi; Gabriele Piccinini,
di Giorgio e di Nadia Rota.
DEFUNTI – Giuseppina Brissoni, di
anni 75, deceduta il 4 ottobre; Giuseppe
Brignoli, di anni 68, deceduto il 7 ottobre;
Lucie Gjini, di anni 81, deceduta il 13 ottobre; Annamaria Corsini, di anni 81, deceduta il 17 ottobre; Anna Cortesi, di anni
87, deceduta il 22 ottobre; Maria Mologni,
di anni 89, deceduta il 25 ottobre; Vincenzo Cortinovis, di anni 87, deceduto il 28
ottobre; Luigi Pozzi, di anni 92, deceduto
il 29 ottobre.
LE OFFERTE
Come di consueto, ecco il rendiconto
anche delle offerte che, sempre nel mese
I tre bambini battezzati il 19 ottobre, in una foto che li ritrae con i loro familiari e con don
Agostino Salvioni.
di ottobre, sono pervenute alla Parrocchia di San Martino.
Agli Uffici parrocchiali: euro 576,
così ripartiti: dal gruppo di Nembro del
C.I.F. (Centro italiano femminile) per le
campane della plebana (che hanno bisogno di interventi di restauro e sistemazione), euro 200; N.N. euro 50; N.N. euro 50;
NELLA SERATA DI GIOVEDÌ 10 DICEMBRE ALL’ORATORIO, SU INIZIATIVA DEL C.I.F.
Corso/lampo di “creatività natalizia”
Un breve corso di
“creatività
natalizia”
(cioè con indicazioni
teoriche ed esempi
pratici per la realizzazione di addobbi, decorazioni, oggetti vari
per abbellire in forma
particolare la casa in
occasione delle festività di fine ed inizio anno) si terrà giovedì 10 dicembre
(dalle ore 20 alle ore 22) presso l’Oratorio “San Filippo Neri”, su iniziativa del
gruppo nembrese del C.I.F. (Centro italiano femminile). La quota di partecipazione (comprensiva anche del necessario per le realizzazioni che potranno
essere portate a casa nella stessa serata)
è di 15 euro (di cui 5 da versare al momento della iscrizione). Le adesioni si
accettano entro il 30 novembre agli
Uffici parrocchiali. Per più dettagliate
informazioni si può contattare il numero 371 173 1879.
Sono stati più di
80 i nembresi che nel
pomeriggio del 6 ottobre hanno preso parte
alla visita (promossa
dal C.I.F.) al Monastero di Astino, di recente
restaurato e che sta attirando le attenzioni di
tantissima gente. Accompagnato da due
guide, il gruppo nembrese ha avuto
modo di conoscere la storia, le vicende
del complesso, e di vedere le sue diverse
sezioni: in particolare la chiesa riportata al suo originario splendore. Per chi
l’ha vissuta, l’esperienza è stata culturalmente molto arricchente. Ha preso
parte alla visita anche l’arciprete don
Santino Nicoli, che ha celebrato la Messa prima della gustosa merenda offerta
dal C.I.F. a quanti hanno aderito alla
“spedizione”. C’è stato pure il tempo, per
chi lo ha voluto, di vedere una mostra
sui “profumi e sapori” della Natura.
N.N. euro 50; dalle appassionate del gioco
della tombola euro 226.
Per il Fondo di solidarietà “mons.
Aldo Nicoli”: N.N. euro 200.
Per le poltroncine del Teatro “San
Filippo Neri”: euro 900, per le seguenti sei intestazioni: “Cesira e Angelo” euro
150; “Emma e Bortolo”, euro 150; N.N. euro 150; N.N. euro 150; “Francesco, Michele
e Gaia” euro 300 (per due intestazioni).
Allo Zuccarello: euro 320, così ripartiti: N.N. euro 150; N.N. euro 120; N.N.
euro 50.
Nella Giornata missionaria mondiale: con le questue effettuate alle Messe prefestive e festive celebrate tra sabato
17 e domenica 18 ottobre sono stati raccolti 3.060 euro, che sono stati inoltrati al
Centro missionario diocesano.
Per Il Nembro: tra la fine di settembre, nel mese di ottobre e nei primi giorni
di novembre, dopo la Giornata di sensibilizzazione svoltasi il 20 settembre,
sono pervenuti complessivamente 14.969
euro, così ripartiti: euro 2.094 raccolti
con le questue durante le Messe del 19 e
del 20 settembre; euro 12.170 con le 393
buste che sono state restituite (rispetto
alle circa 4.500 che sono state distribuite abbinate all’edizione di settembre del
mensile); euro 705, tramite 21 bollettini
postali. I problemi, di ogni tipo, per l’adeguata realizzazione del giornale restano
assai rilevanti. Se ne parlerà in una delle prossime edizioni. Ovviamente, anche
nelle prossime settimane, resta aperta la
raccolta di offerte e sostegni.
A tutti coloro che hanno dato vanno
i più sentiti ringraziamenti.
IL NEMBRO novembre 2015
9
CRONACHE
NELL’ISTITUTO PARITARIO GESTITO AD ALBINO DALLA COOPERATIVA “NUOVI ORIZZONTI”
Genitori e docenti “alleati”
per stare al passo con i tempi
Una scuola che mette al centro del
suo progetto educativo il valore della
persona e che segue lo studente nella
crescita, facendolo sentire inserito in una
comunità, perché far capire ai ragazzi che
sono parte di un gruppo sano che li ha
aiutati e li aiuta a crescere vuol dire farli
diventare forti. È questo il biglietto da visita della Scuola paritaria S. Anna, che
dal 2003 ha sede presso l’ex seminario e
convento dei Frati Minori Cappuccini di
Albino; dal 1979 (1998 per le medie) essa
UNA SCELTA SENZA EGUALI NELLA VALLE SERIANA
Insegnamento in due lingue
La novità più importante dell’anno scolastico 2015/16 per la
Scuola S. Anna è rappresentata dalla partecipazione al programma
nazionale di educazione bilingue denominato BEI (Bilingual Education System), sviluppato dal MIUR in collaborazione con
il British Council. Il progetto prevede un
potenziamento dell’impegno in lingua
inglese già dalla classe prima delle elementari, con un notevole incremento
delle ore settimanali dedicate a questa
materia; impegno volto ad estendersi
poi anche a tutte le altre classi della primaria. L’insegnamento bilingue occupa
quattro ore di studio e due ore di educazione fisica, che è la materia “coinvolta” quest’anno nella sperimentazione
bilingue: durante le lezioni l’insegnante
di ruolo viene affiancata dalla docente
di inglese per una simultanea trasposizione in lingua delle varie indicazioni. Per le medie, invece, il programma
10
IL NEMBRO novembre 2015
prevede che la percentuale d’insegnamento
in inglese corrisponda
approssimativamente
al 20% del monte ore
totale durante questo
primo anno di sperimentazione, con la possibilità di incrementare tale percentuale negli anni successivi. È stata decisa la
attivazione anche di un corso di inglese
per tutti gli insegnanti, affinché abbiano tutti il livello C1 della lingua inglese, in modo che non ci sia in futuro più
bisogno della compresenza del docente
di lingue (accanto al docente di ruolo).
L’Istituto S. Anna è l’unica scuola della
Valle Seriana ad avere aderito a questo
progetto; si è mossa in questa direzione nella consapevolezza dell’importanza che le lingue straniere hanno oggi,
non solo per il mercato del lavoro. Ciò
è dimostrato anche dalla presenza nel
piano di studi di una seconda lingua in
tutte le classi: tale lingua è lo spagnolo,
a cui sono dedicate due ore settimanali.
è gestita dalla Cooperativa Nuovi Orizzonti, nata ad opera dei genitori e amministrata dai genitori stessi.
Dalle spiegazioni raccolte durante
un incontro con la Coordinatrice didattica Giuliana Lanzi, e con il Gestore e Presidente del Consiglio di Amministrazione Lucio Lucchetti, è emersa chiara
la linea educativa della Scuola; linea che
viene abbracciata appieno anche dal corpo docente e dalle famiglie dei ragazzi.
Attualmente sono un centinaio i bambini
della primaria e poco meno gli alunni/e
delle medie; sono seguiti da otto maestri
e nove professori che garantiscono una
buona continuità didattica e che sono
molto presenti nella vita scolastica: mangiano in mensa con i ragazzi, sorvegliano
il gioco nel doposcuola e organizzano anche dei laboratorî pomeridiani. «Il valore
che vogliamo trasmettere ai ragazzi – dice
la Coordinatrice didattica Giuliana Lanzi
– è quello di dedicarsi agli altri gratuitamente; lo facciamo in modo concreto,
anche attraverso l’esempio delle figure
che ruotano intorno alla Scuola e che mettono a disposizione il loro tempo in modo
gratuito». Questo messaggio viene passato
quotidianamente ai ragazzi attraverso la
vita scolastica: gli insegnanti, per esempio, attivano laboratorî al pomeriggio o
corsi per gli alunni più deboli; lo fanno
senza compenso economico, mettendo il
loro tempo a disposizione della Scuola. Il
dedicarsi agli altri è un messaggio cristiano importante, che viene arricchito dalla
presenza dei Frati, i quali, oltre a insegnare religione, nel corso dell’anno pregano, organizzano momenti di riflessione
e giocano con i ragazzi, trasmettendo loro
valori di solidarietà con progetti di beneficenza. Una scuola cattolica quindi, quella
di S. Anna, più moderna e decisamente al
passo con i tempi.
In aggiunta all’insegnamento, l’obiettivo del corpo docente è quello di
accompagnare il ragazzo nella crescita;
le famiglie che scelgono la Scuola S. Anna
hanno voglia di partecipare attivamente
all’educazione dei figli: scuola e famiglia
devono viaggiare assieme, ci deve essere un ottimo rapporto di fiducia. L’Istituto
è al servizio delle famiglie promuovendo
anche dei “doposcuola” (judo, aerobica,
corsi musicali) per genitori che lavorano
CRONACHE
e che non hanno nessuno a cui lasciare i
figli. «Abbiamo un buon rapporto con le
famiglie – ha affermato la Coordinatrice
didattica –. Non abbiamo mai incontrato grosse difficoltà; se sorgono problemi,
questi vengono affrontati con il dialogo,
parlando con i ragazzi e i genitori, con l’aiuto anche di una psicologa, sempre presente a Scuola, e costruendo dei progetti
di ascolto».
A livello didattico in senso ampio la
finalità della Scuola è quella dell’orientamento: fin dalla prima elementare si
attivano progetti per conoscere i ragazzi e
vedere le loro predisposizioni, per aiutarli
a decidere la scuola superiore più adatta
per loro, perché più un ragazzo si conosce
più saprà egli che strada intraprendere
nel futuro. A tale proposito, molto utili
risultano i laboratori musicali, sportivi
(come nuoto e – le novità di quest’anno –
basket e pallanuoto); c’è pure un laboratorio di giornalismo. Inoltre, l’informatica
e la lingua inglese sono due pilastri su cui
il percorso didattico della Scuola S. Anna
si basa. Da questo anno scolastico – come
viene detto anche in una nota a parte, in
questa pagina – è stato attivato il Progetto
bilingue – la “S. Anna” è, in tale iniziativa,
l’unica scuola nella Valle Seriana –, con
lo svolgimento di una materia in inglese; si è altresì potenziato l’insegnamento
dell’informatica con un laboratorio di disegno tecnico.
Per tutte le novità e per ogni informazione, la Scuola S. Anna aprirà le porte
domenica 29 novembre con l’open day,
nel corso del quale sarà presente l’intero
Elena Curnis
corpo docente.
Tutte le foto di queste pagine sono state scattate
presso la Scuola S. Anna ad Albino.
IL NEMBRO novembre 2015
11
CRONACHE
Nella imminenza delle celebrazioni di quest’anno per la ricorrenza del “4
novembre”, sul muro che fiancheggia l’ingresso al “Camporotondo”, nella zona verso la ex stazione della ferrovia della Valle
Seriana, sono state completate le due raffigurazioni qui sopra riprodotte: le hanno
realizzate due giovani cultori dell’arte dei
“murales”, Alessandro Pradelli e Simone
Masserini, ai quali le “penne nere” hanno attestato la più viva riconoscenza. Una
AL “CAMPOROTONDO”
MURALES
PER GLI APLINI
delle due opere è una sorta di insegna
della sede degli Alpini; l’altra propone
un’immagine emblematica dell’impegno
delle “penne nere”. Dal 20 dicembre comincerà il tesseramento per il 2016; il
22 gennaio si svolgerà nel salone “Don
Giuseppe Adobati” la tradizionale cena
sociale. Ha avuto un buon successo la
mostra dedicata ai fratelli Calvi allestita
presso la “sala verde” della Biblioteca;
l’hanno visitata parecchie scolaresche.
In gran numero vi sono giunti gli alunni
dell’“Alberghiero”, per i quali è stato fatto
arrivare un “relatore” molto competente
sulla storia degli Alpini, e dei quattro fratelli Calvi in particolare.
FU SINDACO DI NEMBRO, VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, INSEGNANTE E PRESIDE DI SCUOLA,
PRESIDENTE PROVINCIALE DEI “COMBATTENTI E REDUCI”
Omaggio alla memoria di Pietro Raffaelli
In questo 2015 si è compiuto (il 30
agosto) il centenario della nascita di
Pietro Raffaelli, che fu sindaco di Nembro dal 1956 al 1960 e figura di spicco
nella Bergamasca nella seconda metà
del ’900. Morì nel gennaio del 2007. Cresciuto nelle organizzazioni cattoliche,
laureato in Lettere e in Geografia, fu insegnante e preside in varie scuole (sino
al 1980); anche dopo il pensionamento
rimase impegnato nel settore. Fu vice
presidente della Provincia di Bergamo e
per quasi trent’anni Presidente dell’As-
sociazione Combattenti e
Reduci, nonché Presidente
della Sezione di Bergamo
della Associazione nazionale Divisione Acqui. Appartenente all’artiglieria, in
tale Divisione fu capitano
durante la Seconda Guerra
mondiale, quando, avendo
rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale Italiana,
finì deportato in Germania, e portato
da un lager all’altro. Da un suo memo-
AL “MODERNISSIMO” CON IL COMPLESSO “TERRE MISTE”
Il 5 dicembre lo spettacolo per Telethon
Sabato 5 dicembre, alle ore 21,
al “Modernissimo” si svolgerà la annuale manifestazione a sostegno di
Telethon. Il gruppo Terre miste, con
brani del loro repertorio, ripercorrerà
la carriera artistica di Augusto Daolio
e dei Nomadi, che tanta importanza
hanno avuto nella musica leggera italiana dagli anni ’60 in poi. L’ingresso
sarà a libera offerta. L’incontro sarà
12
IL NEMBRO novembre 2015
l’occasione anche per ricordare Virgilio Pezzotta e Aldo Carrara che tanto
si attivarono a Nembro per Telethon e
sono precocemente scomparsi. Grazie
a Telethon, come noto, viene sostenuta
la ricerca scientifica contro le malattie
genetiche; nella fase attuale ci si sta
prodigando per sconfiggere in particolare la leucodistrofia metacromatica e
la sindrome di Wiskott-Aldrich.
riale redatto nel campo di
prigionia di Wietzendorf
(Germania) nel 1945 è scaturita l’idea del convegno
indetto a Bergamo, presso
la Parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, sabato
7 novembre, con l’intento
di trattare le condizioni sociali e giuridiche dei soldati italiani (in totale circa
un milione e trecentomila) che nel corso
delle due guerre mondiali si trovarono
nei campi di prigionia o concentramento austroungarici o tedeschi. Delle medesime tematiche, ma in particolare del
prof. Pietro Raffaelli (nativo di Bergamo,
ma diventato anche cittadino di Nembro
sposando una nembrese) si parlerà nel
corso di una manifestazione (con autorevoli relatori), che è stata programmata al Modernissimo per giovedì 17
dicembre. L’iniziativa è partita dall’Amministrazione comunale, dalla Biblioteca
e dall’Anteas (Università per la terza età).
Inizio dell’incontro ore 20,30. Si confida
in una folta adesione a questo appuntamento, che sarà l’occasione anche per
uno sguardo al passato di Nembro.
CRONACHE
È LA TERZA VOLTA NEI QUATTRO “MANDATI” SINO AD ORA VARATI
Affidata di nuovo a una ragazza
la guida del baby Consiglio comunale
Il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi verrà insediato ufficialmente giovedì 26 novembre, nel corso della riunione
che il Consiglio comunale “effettivo” terrà
presso la “sala rovere” della Biblioteca di
Piazza Italia, a causa dei lavori attualmente in corso presso il palazzo municipale, situato in Piazza della Libertà. I componenti
l’organismo espresso dalle più giovani generazioni (e anche gli altri candidati che si
sono messi in lista) sono stati comunque
già mobilitati nella partecipazione alle
manifestazioni patriottiche del 4 e dell’8
novembre: manifestazioni delle quali si
parla nelle pagine subito dopo questa. Le
elezioni per il Consiglio comunale baby,
destinato a restare in carica per un biennio – sino alla conclusione dell’anno scolastico 2016/17 – si sono svolte sabato 24
ottobre. I candidati – tutti alunni e alunne
della scuola media “Enea Talpino” erano
21. A norma di regolamento, i quindici che
hanno ottenuto il maggior numero di voti
sono entrati a far parte del nuovo Consiglio comunale baby. Ecco i loro nomi, con
l’indicazione della classe che stanno frequentando e con il numero dei consensi
raccolti: Sophia Chiodelli, classe 2ª D, voti
98; Giuseppe Franchini, classe 2ª E, voti
75; Elisa Perico, classe 2ª B, voti 73; Lorenzo Fossati, classe 2ª E, voti 51; Lisa Gio Abbiati, classe 2ª A, voti 47; Davide Acerbis,
classe 3ª D, voti 29; Jennifer Grava, classe
1ª B, voti 29; Flavia Angotti, classe 1ª B, voti 23; Andrea Beato, classe 3ª D, voti 22;
Ahmed Daha, classe 2ª A, voti 21; Stefano
Gotti, classe 3ª A, voti 19; Raffaele Corti,
classe 2ª D, voti 18; Alessio Mele, classe 2ª
D, voti 17; Adele Pegurri, classe 1ª B, voti
16; Victoria Rondi, classe1ª D, voti 16.
Gli altri candidati in lista erano: Federico Bernardi (classe 1ª A), Nicolò Motta (classe 3 ª D), Patrick Grava (classe 3ª
B), Michele Zambetti (classe 2ª E), Pietro
Floridia (classe 3ª A), Florencio Barjamaj
(classe 3ª D). Anche questi ragazzi verranno coinvolti nei lavori delle Commissioni
che saranno costituite a sostegno dell’impegno del Consiglio baby.
I quindici componenti il nuovo
Consiglio comunale dei ragazzi, in una
riunione tenuta in uno dei giorni subito
dopo quello delle votazioni, hanno scelto al proprio interno il baby sindaco e
il suo vice. È stata eletta baby sindaco
BOTTA E RISPOSTA CON LA NEO-ELETTA ALLA LEADERSHIP
“Nembro è bello ed accogliente.
Però... può essere migliorato”
A Sophia Chiodelli,
baby sindaco del nuovo
Consiglio comunale dei
ragazzi, sono state rivolte
alcune domande. Eccole
qui, insieme alle sue risposte.
Quale è stata la tua
prima emozione/impressione quando ti sei trovata baby-sindaco? «Ho
provato tanta gioia. Ero contentissima
nel constatare che tanti miei compagni
e compagne di scuola avevano deciso di
votare me».
Hai già un’idea di come interpreterai il tuo ruolo? «Insieme a tutti
i componenti il Consiglio, e ad altri ragazzi delle Commissioni, mi impegnerò,
nei limiti delle nostre possibilità, per far
sì che Nembro sempre più risulti un paese nel quale i suoi abitanti siano felici
di starci e di viverci».
Se ti capiterà di trovarti a tu
per tu in un colloquio con il sindaco
autentico, gli chiederai dei suggerimenti? Gli darai anche tu qualche...
consiglio? «Certamente cercherò di sapere e capire che cosa, in relazione ai
programmi della civica amministrazione, possiamo fare noi ragazzi. Quanto ai miei “consigli”, cercherò di fargli
Sophia Chiodelli; alla “carica” di vice
baby sindaco è stato chiamato Lorenzo
Fossati. In quattro tornate o mandati di
questa esperienza del Consiglio comunale
espresso dalle nuove generazioni, per la
terza volta una ragazza è stata chiamata,
così, a portare la fascia tricolore, ad avere
la leadership. Sotto la spinta, in particolare, di Giorgio Marcassoli e di Flavio Persico (allora consiglieri municipali) il primo
Consiglio comunale baby a Nembro venne insediato nel dicembre del 2009 con
Benedetta Ravasio (11 anni) come baby
sindaco e Andrea Rota come suo vice.
Nel secondo Consiglio comunale baby
(insediato sul finire del 2011) fu eletta
queste proposte. Aumentare in paese il numero
dei cestini per la raccolta
dei rifiuti spiccioli (perché
vedo sempre in giro, per
le strade, cartacce ed altro); creare delle aree per
le “passeggiate” dei cani,
aree nelle quali gli animali possono anche soddisfare i loro bisogni fisiologici.
Penso, anche, che forse sarebbe utile
l’installazione, qui e là, di distributori
di kit per la raccolta degli escrementi di
animali, che ora spesso si trovano per
strada...».
Come ti sembra Nembro attualmente? Ci sono aspetti che, a tuo giudizio, andrebbero migliorati? «Nembro mi sembra un paese molto bello e
accogliente. Se saranno attuati gli interventi dei quali ho parlato prima, lo
diventerà... ancora di più, almeno nel
presentarsi pulito. Per il resto, cercheremo di trovare altre proposte...».
Ti interessi della vita politica
nazionale? Hai un tuo giudizio? «La
seguo (la vita politica nazionale) per
cercar di capire e magari farmi una mia
opinione. Per adesso non ho né l’esperienza né la competenza per pronunciarmi».
baby-sindaco Letizia Bonetti, con Omar
Bekhiye come suo vice. Nel terzo Consiglio comunale baby (sul finire del 2013)
Lorenzo Bassi è stato eletto baby sindaco,
con Patrick Grava come suo vice.
Come già nelle precedenti esperienze, l’attività del baby Consiglio sarà
seguita, nell’ambito della scuola “Enea
Talpino”, da due insegnanti, oltre che dal
dirigente dell’Istituto comprensivo, dottor
Giorgio Schena. Da parte della civica amministrazione tale impegno sarà portato
avanti, in particolare, dall’assessore alla
Pubblica Istruzione e della Cultura Graziella Picinali, con l’apporto di Katia Marcassoli, consigliere comunale.
IL NEMBRO novembre 2015
13
CRONACHE
ADULTI E RAGAZZI
Uniti
nel ricordo
dei Caduti
delle
guerre
14
IL NEMBRO novembre 2015
Le manifestazioni nel ricordo del
positivo epilogo, per l’Italia, della Prima
Guerra mondiale e per la “Giornata delle
forze armate”, quest’anno a Nembro si sono articolate in due fasi, ed hanno visto
in primo piano i ragazzi delle scuole medie neoeletti nel Consiglio comunale baby (del quale si parla nella pagina prima
di queste). In quella che sino a non molto tempo fa era la festa civile del 4 novembre, nella mattinata cioè della stessa
data, si è svolto un significativo evento
in piazza Italia. Alcuni dei componenti
il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi,
arrivati in loco accompagnati dalla pro-
VITA PARROCCHIALE
fessoressa Lucia Castaldi (una delle due
insegnanti che seguono da vicino il babyConsiglio), hanno illustrato agli alunni
delle classi terze della “Enea Talpino”
(giunti in loco a turno, tra le ore 9 e le ore
10) la storia e i significati legati in particolare alla stele bronzea del monumento
ai Caduti, che sta nella medesima piazza,
davanti alla facciata della Biblioteca. Ovviamente si è parlato pure dell’autore della scultura, Egidio Giaroli, nato nel 1912 a
Reggio Emilia e morto a Roma nell’anno
2000. Anche il sindaco Claudio Cancelli
ha rivolto un discorso ai diversi gruppi di
studenti via via presentatisi sulla piazza,
sottolineando le finalità dell’incontro.
Nella mattinata di domenica 8
novembre ha avuto luogo, invece, la
celebrazione ufficiale, comunitaria per
Nembro, della “data della vittoria” nella guerra 1915-18. Di buon mattino delegazioni delle Associazioni d’arma e il
sindaco hanno portato omaggi floreali
ai monumenti ai Caduti che si trovano a
Lonno ed a Gavarno. Alle 9,30 da piazza
della Libertà, con in testa la Banda, si è
mosso il corteo nel quale, con le autorità
e gli appartenenti alle varie associazioni
d’arma (e gli alfieri recanti il gonfalone
del Comune e i gagliardetti), sono entrati pure i ragazzi del baby-Consiglio comunale. È stato percorso tutto il centro
storico fino a Piazza Umberto I; da qui ci
si è diretti in Piazza Italia. Dopo la deposizione di omaggi floreali al monumento ai
Caduti, c’è stato un momento di raccoglimento (scandito dal Silenzio eseguito da
una tromba). Hanno poi parlato la nuova
baby-sindaco, Sophia Chiodelli (sul perché della presenza del Consiglio comunale baby) e il sindaco Claudio Cancelli.
L’arciprete don Santino Nicoli ha guidato
alcune preghiere prima di impartire la
benedizione, così come ha fatto, subito
dopo, al “luogo della memoria” (davanti
all’ingresso del cimitero), dove pure sono
stati deposti fiori, così come poi è avvenuto anche alla tomba dei Caduti durante
la Resistenza (tomba situata all’interno
del camposanto). Si è quindi ricomposto
il corteo, che ha raggiunto la plebana; qui
alle ore 10,30 c’è stata la Messa, celebrata da don Santino Nicoli e accompagnata
dal Coro Anghelion che ha concluso le
proprie esecuzioni con un suggestivo So
che sei qui proposto a cappella, cioè con
le sole voci, senza sostegno strumentale.
Alle manifestazioni di quest’anno per il “4
novembre” si è notata una partecipazione
superiore a quella degli anni scorsi.
Nelle foto: alcuni momenti delle manifestazioni svoltesi il 4 e l’8 novembre.
Le iniziative a un secolo dal primo conflitto mondiale
Nell’ambito delle iniziative varate a Nembro per evidenziare il secolo trascorso dalla Prima Guerra mondiale (1915-18), ci si è attivati per riabbellire il “luogo
della memoria” (se ne parlerà prossimamente, ad opera finita) e il monumento
ai Caduti che sta in piazza Italia. Quest’ultimo è stato di recente rimesso a nuovo
sulla spinta del Comitato di quartiere del Centro, che ha coinvolto volontari e ditte,
in apporti assolutamente gratuiti, e quindi molto significativi. In occasione del “4
novembre” l’Amministrazione civica ha per certi aspetti coronato l’intervento (in
piazza Italia) realizzando un pieghevole (a disposizione della cittadinanza) nel
quale si trovano, oltre ad un profilo di Egidio Giaroli (autore della stele bronzea),
illustrazioni e spiegazioni della storia e dei “significati” del monumento che fu rea­
lizzato oltre mezzo secolo fa. Anche l’Avis ha dato il suo sostegno all’operazione.
IL NEMBRO novembre 2015
15
CRONACHE
DAL 7 AL 13 DICEMBRE LA “SETTIMANA” PER DIRE “GRAZIE” A QUANTI SI PRODIGANO NELL’ISTITUZIONE
Casa di Riposo: il volontariato
è una risorsa fondamentale
Al di là dei progetti (dei quali si è ampiamente e ripetu- esprimere gratitudine a chi dona il proprio tempo alla Casa, ma
tamente parlato) per ristrutturare e ampliare l’istituzione, tra- pure per uno scambio di esperienze, di opinioni, e per stare
sformandola in un Centro di servizi aperti all’intera comunità, insieme per qualche ora.
secondo le nuove emergenze e tendenze, alla Casa di Riposo ci
Nel corso della “Settimana” è previsto altresì un importansono, e si avvertono giorno per giorno, bisogni crescenti di vario te incontro sui problemi della “disfagia” (la difficoltà nella
tipo ai quali occorre far fronte; riguardano l’ambiente nel suo deglutizione). Ci saranno inoltre momenti di animazione con
complesso e gli ospiti. Le risorse, di molteplice natura, per an- giochi collettivi (tombola), gare e così via. Sabato 12 dicembre,
dare incontro alle necessità e risolvere i problemi, sono purtrop- anche alla Casa di Riposo passerà... Santa Lucia, nella consueta
po limitate, ed anche... via via più scarse. Però – a Nembro in atmosfera di “sorprese a catena” e di letizia.
particolare – c’è una “ricchezza”, un patrimonio di inestimabile
Tra gli appuntamenti prenatalizi in senso lato si segnalano
valore, che sin qui ha dato un apporto determinante nell’anda- questi:
re avanti su una strada, che ha permesso alla Casa di Riposo di
Martedì 15 dicembre, nel pomeriggio, ci sarà la Messa
risultare accogliente, confortevole per quanti vi hanno chiesto prima del momento dello scambio degli auguri riservato al
e vi trovano ospitalità. Questo “patrimonio” sta nei volontari, personale operante entro la Casa (e a tutti coloro che vorranno
ossia nelle tante persone che, con grande dedizione, impegno, intervenire);
senso di responsabilità, con profonda sensibilità umana si proSabato 19 dicembre, alle ore 15,30, si svolgerà il concerto
digano con continuità, dedicando una parte del loro tempo alle con canti natalizi eseguito dal Coro “Saranno famosi”.
esigenze sia degli ospiti sia della Casa. Di più: con la loro preCome sempre, non mancheranno neppure in questo 2015
senza e con le loro attenzioni e sollecitudini, essi concorrono a le attività per creare entro la Casa di Riposo l’atmosfera delle
mantenere quel clima di famiglia, che caratterizza la Casa di feste di fine e di inizio anno.
Riposo di Nembro, contraddistinguendola rispetto a tante altre. Dalla volontà di
dire “grazie”, almeno ogni tanto, a tutte
queste persone è nata, e si rinnova di anno in anno, la Settimana per i volontari,
che in questo 2015 si svolgerà dal 7 al 13
dicembre, con un programma impostato su questi appuntamenti, in particolare:
Martedì 8 dicembre: Messa in suffragio di tutti i volontari defunti, che operarono presso la Casa; sarà un momento
per rendere omaggio alla memoria anche
del dottor Antonio Cartisano direttore
sanitario dell’istituzione, prematuramente e improvvisamente deceduto, all’età
di 55 anni, il 4 novembre scorso per un
grave guaio fisico che gli è stato fatale.
«Sempre presente, sempre disponibile, e,
specialmente, persona di grande umanità», egli sarà ricordato pure sul Nembro
nel prossimo numero.
Venerdì 11 dicembre: cena, con
la partecipazione di tutti i volontari olNei giorni 2, 3, 4 e 5 ottobre un nu- gnati da familiari, è andato in gita in Umtre che delle autorità e dei dirigenti della trito gruppo di aderenti alla associazione bria. Con Perugia come base per l’alloggio,
Casa di Riposo; costituirà l’occasione per degli ex Artiglieri di Nembro, accompa- sono state fatte visite a La Verna, a Spoleto, a Todi, a Gubbio e ad Assisi (località
che i Nembresi hanno raggiunto proprio
il 4 ottobre, data della festa di San Francesco, trovandovi tantissima gente). Al riCi saranno i bambini al centro del “concerto natalizio” che la Banda di Nementro dal viaggio tutti sono apparsi molto
bro e Alzano proporrà domenica 27 dicembre al “Modernissimo” (e replicherà nel
soddisfatti per l’esperienza vissuta. Come
pomeriggio del 6 gennaio ad Alzano); non solo il programma sarà prevalentemennoto, gli Artiglieri organizzano due gite
te basato su brani tratti da film dedicati all’infanzia; gli stessi bambini/ragazzi, in
all’anno: una, di un giorno, in primavera;
cori, eseguiranno canti di eguale tipo, accompagnati dalla Banda. Maggiori dettae una, di più giorni, in autunno. Si stanno
gli verranno dati su Il Nembro di dicembre.
già facendo i programmi per il 2016.
ARTIGLIERI IN GITA IN UMBRIA
Bambini nel concerto natalizio della Banda
16
IL NEMBRO novembre 2015
VITA PARROCCHIALE
LE ATTIVITÀ PRESSO LA SCUOLA “CRESPI-ZILIOLI”
Bambini alla ricerca
dei tesori dei boschi
Le splendide giornate della prima settimana di novembre hanno fatto da cornice alle
gite nel bosco che hanno avuto come protagonisti i bambini della scuola dell’infanzia
Crespi-Zilioli: gite che hanno
sancito l’inizio della seconda
unità di apprendimento programmata per questo anno
didattico dal titolo Io come un
albero.
Si è concluso a ottobre,
infatti, il percorso dell’accoglienza dei nuovi piccoli, che
costituiva la prima unità di apprendimento; l’epilogo di tale
“tappa” è coinciso con la Festa
dell’amicizia che si è svolta
in ogni classe, per sottolineare come sia bello essere amici. Per l’occasione ogni bimbo
ha preparato gli addobbi, il
menù della giornata (costituito da un gustoso panino con
Nutella ricoperto di Smarties)
e ha realizzato un disegno
rappresentante se stesso con
le braccia aperte, vicino alla
scritta «Ti accolgo con un abbraccio», proprio per sottolineare l’importanza di avere
amici e di stare tutti assieme.
Ogni piccolo alunno ha preparato, inoltre, anche un regalo
per il proprio amico “grande”
(tra i compagni di classe o di
sezione) un disegno con la fra-
Sopra e a sinistra, foto-ricordo delle gite nella zona della Canalèta.
se «È bello essere tuo amico»;
sul dono era riportata anche
una poesia sull’amicizia.
Conclusa in siffatta maniera la prima unità di apprendimento, con novembre,
dunque, è iniziata la seconda
unità dal titolo Io come un albero; essa durerà sino alla fine di febbraio. A dare il via a
questa nuova fase per i bimbi
della Crespi-Zilioli, è stata una
gita nel bosco della Canalèta
di Nembro, dove essi hanno
potuto vedere da vicino, anzi... immergersi in un insieme
di tanti alberi. Il tempo è stato
bellissimo in tutte e quattro le
mattine nelle quali i bambini, suddivisi per sezioni, sono
andati alla Canalèta, accompagnati dal signor Gianni Comotti, che li ha portati alla
scoperta dei tesori del bosco. I
bimbi, seguendo attentamente le “istruzioni” e le spiega-
Come “secondo tempo” della “festa dei nonni” (2 ottobre, il 21 ottobre, grazie agli Alpini, i bambini della CrespiZilioli hanno avuto la possibilità di una castagnata al “Camporotondo”. Ai partecipanti all’incontro ha rivolto
un saluto l’arciprete don Santino Nicoli.
zioni della loro guida hanno
raccolto foglie, ricci, ghiande
che hanno portato a scuola
per esaminarli. L’unità di apprendimento proseguirà adesso con l’analisi delle parti che
compongono l’albero, per concludersi poi con un... paragone
tra i bambini stessi e gli alberi.
Un altro momento importante di questo periodo è stato
quello della visita dei bambini
di prima della scuola primaria
(o elementare) del Centro, che
hanno frequentato nello scorso anno la Crespi-Zilioli. Gli “exgrandi” sono tornati nella loro
“vecchia” scuola a trovare i loro
amici, le educatrici e le suore,
facendo un disegno con loro.
Con la fine di novembre
iniziano anche i preparativi
per la ricorrenza di Santa Lucia e per Natale. Per prima
cosa i bambini, aiutati dalle
loro
insegnanti/educatrici,
scriveranno la letterina per colei che arriverà il 13 dicembre:
quest’anno non sarà richiesto
un regalo per ogni classe o sezione, ma un grande dono comunitario per il tappeto rosso,
l’area ricreativa posta all’esterno dell’edificio della CrespiZilioli. Novità ci saranno pure
per i festeggiamenti dedicati al
Natale: la festa alla quale saranno invitati genitori e nonni,
nel salone, non sarà più a coppie di sezioni, ma si svolgerà
articolata nelle singole sezioni.
In tal modo ogni sezione potrà
preparare uno spettacolo per
l’occasione, con canti o balli,
coinvolgendo anche i genitori
(e i nonni che interverranno).
Elena Curnis
IL NEMBRO novembre 2015
17
CRONACHE
MENTRE SI AVVIANO ALLA CONCLUSIONE LE INIZIATIVE PER IL TRENTENNALE
Al Centro anziani si vota
per il rinnovo del direttivo
Sono state confermate per giovedì
3 dicembre le elezioni per il rinnovo del
Comitato di gestione del Centro diurno
anziani, che ha la propria sede nella zona all’incrocio tra le via Papa Giovanni e
mons. Giulio Bilabini. Le votazioni avverranno sulla base della lista delle candidature raccolte (con libera adesione da
parte degli interessati) tra il 2 e il 19 novembre. Tra le ultime iniziative del Direttivo attualmente in carica si è collocata la
tradizionale “Settimana dell’anziano” (in
realtà protrattasi per quindici giorni), che
si è conclusa sabato 31 ottobre con una
“castagnata” (realizzata grazie all’aiuto degli Alpini), proposta a coronamento delle
premiazioni dei vincitori delle gare tra i
soci che hanno animato le giornate precedenti. L’esito delle amichevoli competizioni è stato il seguente: gara (per coppie) a
carte, scopa d’assi: 1° Franco Brevi ed Enrico Ferraris; 2° Martino Savoldi e Giuseppe Cavagnis; gara (a carte) individuale a
scala quaranta: 1° Enrico Ferraris, 2° Teresa Savoldi; gara di biliardo (individuale):
1° Mario Persico, 2° Mario Belloli. Tra gli
appuntamenti concernenti la salute proposti durante la “Settimana” ha visto una
folta adesione la prova gratuita dell’udito.
Non molti sono stati invece i partecipanti
alla conferenza tenuta dai medici Andrea
Carrara e Michele Semperboni sul deterioramento osseo che interviene nella
cosiddetta terza età. Le indicazioni offerte
dai due sanitari sono state utili e interessanti. Per quanti non le hanno ascoltare
c’è la possibilità di una visita gratuita, su
appuntamento, presso il Centro che i due
medici gestiscono a Gorle.
Anche per la sua impostazione (insieme accattivante e divertente) ha avuto un
esito eccellente il 24 ottobre, al “Moder18
IL NEMBRO novembre 2015
nissimo”, il concerto con Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia come protagonisti.
L’appuntamento è stato molto gradito dal
pubblico presente, così come era avvenuto (a settembre) nella serata imperniata
sul giovane clarinettista Michele Carrara,
accompagnato da un quartetto d’archi. I
due eventi, allestiti con l’apporto del “Bazar della musica” e la collaborazione “tecnica” di Alessandro Barcella, si sono inseriti nelle manifestazioni per il trentennale
di attività del Centro anziani: manifestazioni che avranno il loro coronamento nel
pranzo natalizio fissato per domenica
13 dicembre presso il salone “Don Giuseppe Adobati”, all’Oratorio. Il menù sarà... speciale, all’altezza della ricorrenza.
Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia sul palco del
“Modernissimo”.
Sono ancora aperte le prenotazioni. Così
come sono già in corso le iscrizioni per
il soggiorno invernale a Diano Marina
(all’Hotel Sole) dal 25 febbraio al 10 marzo. Continuano, con un nutrito afflusso di
persone anche da fuori paese, i pomeriggi
danzanti domenicali (dalle ore 15 alle ore
18) nell’ampio salone del seminterrato
della “Cascina solidale” in via Kennedy.
Per ulteriori dettagli e altre informazioni
su quanto qui segnalato, e sulle diverse
attività del Centro anziani, ci si può rivolgere al Centro medesimo, nelle mattinate di tutti i giorni, dal lunedì al venerdì.
Nelle foto: le premiazioni dei vincitori delle
gare a carte e di biliardo.
7 dicembre: concerto “speciale” al “Bazar”
La serata del prossimo 7 dicembre al “Bazar della musica” (inizio alle ore
20,30 nella consueta sede: auditorium delle scuole medie, in via Famiglia Riccardi, zona del Carso) avrà un carattere particolare: in pratica, tra quanti interverranno saranno distribuiti dei cd (di recente messi a disposizione del “Bazar”); sul
“proprio” cd ciascuno potrà scegliere e proporre un brano da ascoltare insieme;
in base al tempo disponibile si stilerà un programma e poi ci si metterà tutti in
ascolto (prima di eventuali commenti). Sarà quasi un “gioco”, e comunque un
modo diverso per trascorrere la serata in compagnia.
CRONACHE
PER RISTRUTTURAZIONI INTERNE E PER L’ABBELLIMENTO DELL’ESTERNO DELL’EDIFICIO
Lavori in corso nel palazzo municipale.
Interventi per rendere più sicuro il traffico
In questo periodo sono in corso lavori nel palazzo municipale di Piazza della
Libertà; sono stati avviati e saranno a breve portati a termine interventi per il miglioramento della viabilità stradale e per
il traffico. Con i lavori all’interno del Municipio, nella sostanza, si attuerà una...
inversione di piani: in parole semplici, il
settore “politico” – sala del Consiglio, sale
per riunioni e altro – verrà spostato al primo piano, dove sino ad ora hanno avuto
ubicazione gli uffici tecnici e della ragioneria; tali uffici saranno trasferiti dove
adesso c’è la sala del Consiglio, con le sue
adiacenze. L’operazione renderà più agevole anche l’accesso del pubblico ai diversi sportelli. Il tutto sarà attuato con una
razionale e funzionale distribuzione dei
diversi spazi. Per la prossima primavera
è poi in programma un intervento pure
sull’esterno del palazzo municipale, con
opere di manutenzione/abbellimento, da
tempo previste.
Quanto alla viabilità e alla circolazione stradale, gli interventi si sono già,
o presto si configureranno in questi termini:
• inversioni o revisioni delle direzioni
di marcia nella zona dell’Unes, con interessamento delle vie Camozzi e Carroccio;
• attraversamento pedonale protetto
in via Locatelli, in prossimità della rotonda;
• attraversamento pedonale protetto
e rialzato in via S. Jesus, in prossimità
dell’accesso al piccolo parco ivi esistente;
• installazione di un semaforo pedonale a chiamata, nella zona di San Vito,
sulla strada provinciale per Selvino;
• opere di moderazione del traffico,
anche con un senso unico alternato, nella
zona di via Vitalba;
• allungamento dello spartitraffico in
via Don Adobati, all’intersezione con via
Piazzo.
La spesa complessiva per questi interventi è stata prevista in circa 40.000 euro. Con una spesa complessiva di 37.000
euro, invece, si è provveduto – come si fa
periodicamente – al rifacimento di tratti di asfaltatura e all’adeguamento della
segnaletica nelle seguenti vie: Bellini,
Roma, Rotone, Kennedy, Camozzi, Oriolo,
Talpino, Papa Giovanni, Crespi, Raffaello
In questa foto sono “segnalati” alcuni dei cambiamenti direzionali attuati in via Camozzi.
Sanzio e Leonardo da Vinci (nella zona di
Lonno).
DEFIBRILLATORI – Nei mesi scorsi è
stato riferito che, in ottemperanza a norme di legge, la civica Amministrazione, in
accordo con le Società sportive, aveva deciso di farsi promotrice della acquisizione
di defibrillatori (apparecchi di pronto in-
tervento/soccorso in presenza di improvvisi malesseri) sia per gli impianti sportivi,
sia per luoghi di pubblico utilizzo. Ora si
è alla fase della collocazione di questi defibrillatori e della loro effettiva messa a
disposizione della cittadinanza. Oltre che
presso otto palestre e campi sportivi
del territorio nembrese, i defibrillatori
saranno collocati nel Municipio, presso
l’auditorium Modernissimo e presso la
Sala civica Bonorandi (in via Ronchetti).
Per l’attivazione effettiva dei defibrillatori nelle emergenze, occorre personale qualificato; perciò in questi giorni è
stato avviato un corso di formazione,
con l’adesione, oltre che di dipendenti
del Comune resisi disponibili, di persone
indicate dalle diverse Società sportive. In
siffatta maniera si è fatto (e si completerà)
un passo avanti nella direzione della tutela (almeno in siffatto ambito) della salute
pubblica.
I film in cartellone al “S. Filippo Neri”
Stanno trovando un crescente interesse e attirano un pubblico via via più
numeroso i film in proiezione al “San
Filippo Neri”. Il programma delle prossime settimane è il seguente.
Snoopy and friends – Domenica
22 novembre, ore 15,30 e 20,30;
Giotto l’amico dei pinguini – Domenica 29 novembre, ore 15,30 e 20,30;
Hunger games – Sabato 5 dicembre, ore 21; domenica 6 dicembre, ore
20,30; martedì 8 dicembre, ore 20,30;
Pan – Domenica 6 dicembre, ore
15,30, martedì 8 dicembre, ore 15,30;
Belli di papà – Domenica 13 dicembre, ore 15,30 e 20,30.
Ecco i film del periodo natalizio.
Star Wars 7- Il risveglio della forza – Mercoledì 16, giovedì 17, venerdì
18, sabato 19 dicembre, ore 21; domenica 20 dicembre, ore 15,30 e 20,30; venerdì 25 e sabato 26 dicembre, ore 21;
domenica 27 dicembre, ore 15,30 e 21;
Il viaggio di Arlo – Domenica 3
gennaio, ore 15,30 e 21; lunedì 4 e martedì 5 gennaio, ore 21; mercoledì 6 gennaio, ore 15,30 e 20,30;
Belle e Sebastien - L’avventura
continua – Sabato 9 gennaio, ore 21;
domenica 10 gennaio, ore 15,30 e 21.
Al giovedì, rassegna di film di qualità (Cineforum) con guida alla visione.
Gita a Merano con l’Aido per i mercatini natalizi
Per domenica 20 dicembre l’Aido di Nembro sta organizzando una gita a
Merano per la visita ai mercatini natalizi di tale città. Partenza alle ore 6 dal piazzale della stazione di Nembro; rientro per le ore 22,30. Sulla via del ritorno, è
prevista una cena con ricco menù a Peschiera del Garda. A Merano, i partecipanti
potranno organizzarsi liberamente la giornata. Quota (per viaggio e cena) euro 50.
Prenotazioni entro il 17 dicembre, all’Aido (Casa della comunità, vicino al sagrato della plebana, al giovedì dalle 19,30 alle 20,30). Per informazioni, contattare il
numero 349 765 5890 (Lucia) o il numero 334 317 4025 (Cinzia).
IL NEMBRO novembre 2015
19
NELLE VICINIE
INIZIATIVE A TUTTO CAMPO NEL QUARTIERE
A Viana… ecologia,
boröle e trulli
Nelle attività di quartiere delle più
recenti settimane a Viana si sono intrecciati passato, presente e futuro. Ha riportato alla ribalta il passato – nel senso della
adesione alla tradizione – la castagnata
dedicata ai ragazzi, e in particolare ai
chierichetti, della zona. Da anni essa si
concretizza puntualmente al sopravvenire
dell’autunno. È un appuntamento atteso
dagli esponenti delle più “verdi” generazioni, che al mercoledì, in particolare,
frequentano la Messa loro riservata nella
chiesa di San Rocco. Ai ragazzi e alle ragazze si uniscono pure parecchi dei loro genitori ed altre persone. In questo 2015 già
all’avvio di ottobre ci si è mossi – con in testa, come sempre, i volontari della locale
associazione, guidati da Battista Bosatelli
– per... “far le boröle”. Ma il tempo, meteorologicamente inteso, ha posto i bastoni
tra le ruote: continuavano a succedersi
giornate di pioggia. Il... mercoledì con il
sole in poppa si è profilato il 4 novembre;
e così la “castagnata” è andata in scena,
nel pomeriggio, nelle modalità consuete,
con le attrezzature messe cortesemente a
disposizione dagli Alpini, e con l’impegno
di tante persone del posto animate da
buona volontà. Sui tavoli apparecchiati
nella piazzetta “Don Carlo Carminati” sono
apparsi anche dolcetti vari (preparati dalle mamme), bibite di ogni tipo, e il vino
novello prodotto nella propria vigna da
Angiolino Alvanini, sempre ben contento
di metterlo a disposizione come personale
apporto – naturalmente apprezzatissimo
– alla riuscita della manifestazione “caldarrostana”. Finita la Messa (del mercoledì), è cominciata la “festa” profana, come
momento di gioioso incontro, durante il
quale i piccoli gustavano boröle e altro e
20
IL NEMBRO novembre 2015
giocavano mentre gli adulti convenuti parlavano del più e del meno. Si è così andati
avanti sino al calare del buio, quando tutti
hanno preso contenti la via di casa, con
pensieri di tanta gratitudine verso i promotori e i realizzatori dell’iniziativa.
Il presente si è configurato nella adesione del Comitato di quartiere di Viana (di
matrice comunale) all’“operazione paese
pulito”, volta a chiedere un po’ a tutti una
certa mobilitazione per rimettere in ordine stradine e piazzuole, angoli e aiuole di
Nembro. Nella zona di Viana l’attenzione
si è focalizzata in particolare sulla scalinata, abbastanza suggestiva nella sua struttura, che collega la via Vincenzo Bellini alla
via Nicolò Paganini. La si è voluta ripulire e
riordinare a pieno titolo. E lo si è effettivamente fatto in particolare nella mattinata
di sabato 17 ottobre, con la diretta partecipazione ai lavori anche dell’assessore comunale Francesco Ghilardi, il quale si è...
rimboccato le maniche come tutti gli altri.
Con il materiale da portare in discarica si
sono riempiti una quindicina di grossi sacchi. La scalinata, nel giro di qualche ora,
ha... cambiato faccia, come si usa dire. Il
risultato è stato “festeggiato” con un brindisi alla buona, a base di bibite. Accanto
agli appartenenti al Comitato di quartiere
si sono visti anche altri volontari, sensibili
all’importanza di avere un paese pulito. A
tutti va il più sentito grazie.
Ed ora... ecco il futuro. Tra un mese
sarà Natale. Nel periodo che vede la fine
di un anno e l’inizio di quello successivo,
a Viana, nella sede dell’associazione dei
volontari del quartiere, non è mai mancato il presepio. Per la verità – come si
ricorderà – proprio l’anno scorso, per
contrattempi vari, c’è stato il rischio che
Alcuni partecipanti alla “pulizia” della scalinata tra via Vincenzo Bellini e via Nicolò Paganini.
In basso, immagini della “castagnata” oltre che
dei trulli in allestimento per il presepio.
il presepio mancasse davvero. Poi, in virtù della provvidenziale idea di un gruppo di gentili signore, di presepi ne sono
arrivati tanti, in una sorta di mostra che
ha attirato tanta gente ed ha raccolto numerosi consensi. Ci si è ora chiesti, tra i
volontari della associazione: «Ripetiamo
la mostra?». Nella discussione ha preso il
sopravvento il proposito di fare qualche
cosa di nuovo. E così ecco che, in questi
giorni, nella sede dei volontari del quartiere si è creato un laboratorio per la costruzione di trulli in miniatura. Il presepio 2015/16 a Viana sarà basato su queste
singolari costruzioni, tipiche di alcune
zone della Puglia, diventate... famose in
particolare grazie ai Trulli di Alberobello,
molti anni fa “cantati” in lungo e in largo. A forma di trullo sarà, naturalmente,
anche la capanna al centro del presepio.
Però, a questo punto, è meglio non andare troppo avanti nel rivelare i segreti, per
non guastare la “sorpresa” per quanti, al
momento opportuno, arriveranno, come
sempre, a vedere il... presepio di Viana.
Nel periodo natalizio, naturalmente, non
mancheranno neppure le altre iniziative
consuete, a cominciare da quella imperniata sul corteo con Babbo Natale, e il suo
seguito, impegnato a portare gli auguri di
casa in casa. Di questo, e di altro, si parlerà più dettagliatamente nella prossima
Matteo
edizione de Il Nembro.
VITA PARROCCHIALE
IN VISTA DEL CINQUANTENARIO DELL’AMPLIAMENTO DELLA CHIESA DELLA VICINIA
A San Faustino già in cantiere
programmi per il... 2017
Nella zona di San Faustino si sta già pensando non al 2016,
ma al 2017: in tale anno, infatti, capiterà il mezzo secolo da un
evento che segnò una svolta nella vita, e nella configurazione,
della località, rapidamente sviluppatasi sull’onda del boom edilizio seguito al rilancio economico-sociale avviatosi nel secondo dopoguerra mondiale. Attorno alla metà degli anni ’60 del
’900 giunse in loco e vi trovò stabilmente la propria abitazione
don Giuseppe Adobati, che in precedenza era direttore dell’Oratorio. Con il suo zelo pastorale egli abbracciò subito l’idea di
ampliare la chiesa esistente nella parte collinare della “frazione” situata nell’area nord di Nembro; chiesa che normalmente allora veniva usata solo durante l’estate, in alternativa alla
chiesetta (inserita nel complesso del “dopolavoro”) esistente nel
villaggio Crespi basso. Attuando siffatta operazione don Giuseppe Adobati avviò, di fatto, il cambiamento del volto e della vita
della Vicinia di San Faustino,
via via poi arricchitasi anche
di proprie nuove strutture
pastorali. La consacrazione
(dopo una benedizione impartita già nell’ottobre del 1966)
della ampliata chiesa di San Faustino ebbe luogo nel maggio
del 1967. Nel 2017 ricorrerà dunque il cinquantenario dell’inizio della “svolta” ora qui rievocata. Il gruppo degli “Amici di
San Faustino” è orientato a sottolinearlo; ed a tale scopo si è
già mosso. Come? Da alcune settimane si stanno confezionando
oggetti e piccoli arredi natalizi che tra sabato 5 e martedì 8
dicembre verranno messi in vendita (ad offerta libera) all’esterno della chiesa di San Faustino (in coincidenza con le Messe),
per raccogliere i primi fondi da destinare appunto alle “feste”
(auspicate “grandi”) del 2017. Per quanti
MENTRE LE NECESSITÀ (ACCERTATE) RESTANO ASSAI RILEVANTI
volessero dare una mano nel confezionare i lavoretti, si segnala che, in proseguimento dell’attività già fatta, i volontari si
ritroveranno anche nelle serate dei lunedì
23 e 30 novembre.
Tra le altre iniziative natalizie nella
La raccolta alimentare indetta dalla flessioni e valutazioni. È un fatto, comun- Vicinia di San Faustino, si evidenziano le
Caritas parrocchiale e dal “Centro in ascol- que, che, mentre in giro – e per fortuna seguenti:
to”, all’esterno delle chiese, in coinciden- – si vedono molti agî, ma, purtroppo, pu- • Anche quest’anno, nella sala della
za con gli orari delle Messe di sabato 7 e re non pochi sprechi, esistono davvero, a comunità locale, verrà allestito un grande
di domenica 8 novembre, ha avuto, nel Nembro come altrove, situazioni di gran- presepio, con la speranza che esso venga
suo complesso, un esito decisamente al de, effettivo bisogno: situazioni controllate visitato da un gran numero di persone,
di sotto delle attese e, specialmente, del- ed appurate. Le organizzazioni caritative come negli anni passati.
le necessità. Va precisato che in qualche della Parrocchia di San Martino stanno • Un gruppetto di volontari, esperti in
zona, o Vicinia, la rispondenza è risultata seguendo, in questo periodo, circa 150 fa- materia, si sono resi disponibili, pure stabuona, al livello di sempre; in altre zone, miglie, alle quali periodicamente offrono volta, per... far da guida ad alunni delle
invece... Perché? È la domanda che per una “borsa alimentare”; via via vi mettono locali scuole elementari (in particolare
primi si sono posti gli organizzatori della quanto proviene dalle raccolte effettuate delle classi quarte) nella costruzione di
raccolta stessa. Ci sono stati errori nelle in paese. Si tratta di un piccolo aiuto – es- capanne, da usare come... primo passo
comunicazioni, nella impostazione, nella senziale come il cibo – di fronte, spesso, nella realizzazione di presepi anche nelorganizzazione? O a determinare la scarsa a necessità notevoli, derivanti dal lavoro le famiglie (dei ragazzi stessi).
adesione all’appello hanno contribuito – che, tuttora, non c’è, o se c’è, non viene pa- • C’è l’intendimento, da parte di un
al di là di contingenze casuali, che pure gato, oppure viene remunerato soltanto in gruppo di “Amici”, di far visita alle famipossono aver avuto un loro peso – motivi minima parte; oppure, necessità collegate glie nelle quali ci sono infermi o ammadi matrice diversa, con radici più profon- ad altri fattori. Stavolta, purtroppo, la rac- lati, per portare loro gli auguri tramite
de? Motivi da ricercare nel come stanno colta è andata così, cioè non bene. E’ sem- l’omaggio di un angioletto in miniatura;
andando le cose in generale, con nega- brato doveroso dirlo; con la speranza che di alcuni di questi malati o infermi si hantività che, in aggiunta alla “crisi” socio- alla prossima occasione essa vada meglio; no gli indirizzi; di altri no; le loro famiglie,
economica senza fine, stanno saltando e che non si estenda pure a questo ambito se gradiscono la visita, sono pregate di
fuori da tutte le parti, determinando pes- – ossia al sostegno a chi veramente é pove- segnalare i rispettivi indirizzi al sacrista
simismo e sfiducia, e che possono indurre ro – quella tentazione dello “scarto” della della chiesa della Vicinia.
persino i tendenzialmente più generosi quale spesso parla Papa Francesco. «Chi ha • Anche nella zona di San Faustino, in
(per natura, oltre che per mezzi disponi- compassione del prossimo, presta a Dio», una delle scorse domeniche, presso la “sabili) a chiedersi: «Ma ne vale la pena?...». sosteneva San Giovanni Crisostomo, indi- la della comunità” è stata organizzata una
Gli organizzatori della raccolta hanno rettamente, però, ponendo il problema “castagnata” che ha visto la partecipaziogià avviato accurate analisi nell’ottica che anche della necessità del recupero di quel- ne di un buon numero di famiglie con i
più direttamente li riguarda. Per quanto la concezione e dimensione del vivere che, rispettivi bambini.
concerne la situazione in generale, non è purtroppo, sembrano sempre più appan- Nel disegno in alto: la chiesa di San Faustino,
questa la sede che consente adeguate ri- narsi nella moderna società secolarizzata. come si presentava prima dell’ampliamento.
È stato inferiore alle attese
l’esito della raccolta alimentare
IL NEMBRO novembre 2015
21
PARROCCHIA DI S. ANTONIO ABATE
UN “PERIODO FORTE” DELL’ANNO LITURGICO CHE VA MESSO A FRUTTO
Ecco come l’Avvento può diventare
un cammino proficuo verso il Natale
Quali sono i sentimenti che provi quando aspetti una persona che non
vedi da molto tempo, e che presto sarà
ospite in casa tua? Certamente, fra tutti, il
desiderio di vedere la persona cara e l’affetto che ti lega a lei ti animano il cuore;
e la gioia rende l’attesa piena di esultanza. Questo, in pratica, è l’Avvento. Esso è
un tempo nel quale la Chiesa ci aiuta a
prepararci alla venuta del Signore Gesù:
egli, venuto nella povertà della nostra
condizione umana duemila anni fa, ogni
anno rinnova nella fede questo evento di
grazia: è come se anche tu fossi presente a quell’evento benedetto; e, in questo
modo, puoi godere della stessa luce che
avvolse i pastori ignari. Dunque, l’Avvento è un tempo di attesa gioiosa, nel quale
siamo sollecitati a svegliare lo spirito, forse un po’ troppo addormentato a causa
dei nostri piccoli o grandi peccati e della
superficialità, o forse soffocato dalla frenesia delle tante (a volte troppe) cose da
fare. Quali sono i segni che aiutano a vivere bene questo tempo forte? Anzitutto,
la luce. Più volte sentiremo, nelle letture
del prossimo periodo, riferimenti alla luce. L’Avvento è il periodo nel quale hai
l’occasione di far entrare la luce del Signore che viene nella tua vita, soprattutto
per mezzo degli strumenti che già conosci. È importante un ascolto più attento
della Parola di Dio che ti viene offerta;
infatti solo questa Parola può rischiarare
le profondità del tuo essere, comprese le
parti più nascoste di te, e farti comprendere che solo l’amore di Dio può salvarti.
Anche la Santa Messa deve riacquistare
un posto di particolare importanza nella
tua vita di cristiano: scaccia dal tuo cuore
“la mica voglia” oppure l’abitudine e la
tiepidezza: scoprirai che, nella Messa, Dio
stesso ti conduce alla conoscenza piena
di suo Figlio, donato anche a te, per la
tua salvezza. Altro elemento importantissimo è la preghiera ardente e piena di
attesa nei confronti dell’Atteso dalle genti. A tal proposito, uno strumento utile è
il sussidio per le famiglie allegato ad un
Calendario dell’Avvento. L’itinerario di
preghiera si rivolge a tutte le famiglie,
alle coppie e ai singoli adulti che vogliono vivere quotidianamente l’incontro con
la Parola di Dio in un piccolo momento
di preghiera. Il Calendario dell’Avvento
22
IL NEMBRO novembre 2015
segna il ritmo del cammino: ogni giorno
corrisponde ad una finestrella da aprire e
simboleggia un passo in più verso il Natale. Il gesto dell’apertura della finestrella,
come viene suggerito, può essere vissuto
in condivisione tra genitori e figli o comunque con dei bambini. Negli scorsi
anni (in Avvento come pure in Quaresima) davo a tutti i ragazzi che frequentano la catechesi il materiale per il percorso verso il Natale o verso la Pasqua. Ho
spesso constatato che la maggior parte
di loro non ha mai, o quasi mai, aperto
il libretto della preghiera; ho visto con i
miei occhi, al termine del cammino, come i libretti o il materiale fossero ancora
nuovi, inutilizzati, chiusi nel cellophane.
Questo è segno che nella maggior parte
delle famiglie non interessa minimamente fare alcun cammino di preparazione
alle grandi feste “comandate” del calendario liturgico! Perciò quest’anno ho deciso che darò il necessario per il cammino
verso il Natale solamente a coloro che lo
desiderano, cioè solo a quelli che intendono veramente prepararsi ad una delle
feste più importanti e belle della nostra
vita cristiana. Buon cammino! Ovviamente a chi vuole camminare... E chi non
vuole? Amici come prima. C’è la libertà
nei figli di Dio.
Don Roberto Zanini, Parroco
Celebrazioni e incontri a Lonno
Domenica 22 novembre, festa di
Cristo Re: dopo la Messa delle ore 10,
incontro per i genitori dei confessandi e
dei comunicandi.
Martedì 24 novembre: Catechesi
per gli adulti (ore 20,30).
Venerdì 4 dicembre (1° del mese):
Adorazione (ore 17,30); S. Messa (ore 18).
Lunedì 7 dicembre: S. Messa (alle
ore 8).
Martedì 8 dicembre, Festa del­
l’Immacolata Concezione della Beata
Vergine Maria: Sante Messe alle ore
7,30 e 10 (con la distribuzione delle tessere ai soci dell’Azione Cattolica); al termine, incontro per le prime Confessioni.
Martedì 15 dicembre: Incontro
per i soci di Azione Cattolica (ore 20,30).
Venerdì 18 dicembre: Catechesi
per ragazzi e confessioni; Messa (ore 16).
PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA
SULL’ONDA DELL’AVVICINAMENTO ALLE RICORRENZE DI FINE E DI INIZIO DELL’ANNO
A Gavarno si sta vivendo un periodo
ricco di proposte e di nuove iniziative
Nella comunità ecclesiale di Gavarno
Sant’Antonio, così come in gran parte delle
parrocchie bergamasche, ci si sta preparando al Natale seguendo un percorso delineato a livello diocesano che esorta, di domenica in domenica, a sostare sulle questioni
centrali per ogni credente: pregare, cambiare, condividere, accogliere. Già sabato
14 e domenica 15 novembre, durante l’adorazione che ha preceduto la Messa prefestiva di sabato e nel corso del rito eucaristico
del giorno successivo, a Gavarno si è molto
pregato nel ricordo di quanto accaduto a
Parigi nella tarda serata di venerdì 13 novembre; sono stati momenti di raccoglimento, a Gavarno, che hanno coinvolto tutti.
Quanto all’Avvento, a partire da domenica 29 novembre, di domenica in domenica, la Messa delle ore 10 nella chiesa dedicata
a Papa Giovanni sarà animata dai gruppi della catechesi: già
per la festa di Cristo Re (conclusiva dell’anno liturgico) è stato
mobilitato (per la domenica 22 novembre, quella dell’uscita de
Il Nembro) il gruppo della prima media. Toccherà poi, nell’ordine, ai ragazzi/e della 4ª e 5ª elementare, ai cresimandi, ai
confessandi e ai comunicandi: per questi ultimi tre gruppi sarà
l’occasione pure per presentarli alla comunità. Nella solennità
dell’Immacolata (8 dicembre) ci sarà, come sempre, la benedizione delle tessere degli iscritti all’Azione Cattolica.
Per il presepio, il gruppo solitamente impegnato in questo ambito si sta muovendo, valorizzando l’apporto di ragazzi e
ragazze, sull’idea lanciata da un preadolescente: quella di costruire un presepio sull’immagine di un Gesù Bambino collocato
tra due mani; un Gesù che apre le sue braccia verso l’umanità
(con tutti i significati connessi a questa configurazione).
Presso la scuola dell’infanzia “Santi Innocenti” la festa
natalizia con i genitori avrà luogo sabato 19 dicembre, con
momenti di animazione e di lieta compartecipazione.
In occasione del Natale sarà allestita
una pesca di beneficenza per raccogliere
fondi da destinare al costruendo Centro pastorale, del quale è sempre più imminente
l’avvio della realizzazione. La fiera/pesca sarà
aperta alla vigilia di Natale, ma già dal 21
dicembre il gruppo attivatosi per l’iniziativa
comincerà l’allestimento.
Anche nel Vicariato Albino-Nembro ci si
sta preparando alle Giornate mondiali della Gioventù, che si svolgeranno a Cracovia
nell’estate del 2016. Dopo un primo incontro di giovani, previsto
per il 22 novembre (ore 20,30) all’Oratorio di Nembro, un secondo incontro si terrà il 20 dicembre, alla stessa ora, nella sala
parrocchiale di Gavarno.
Tra sabato 7 e domenica 8 novembre a Gavarno (durante le
Messe, accompagnate dai gruppi corali) è stato ricordato il secondo anniversario della morte di suor Daniela Barcella, che tanto
si prodigò non solo per l’Istituto delle Suore benedettine della Divina Provvidenza, ma anche, e in particolare, per il consolidamento della scuola dell’infanzia di Gavarno. Quella dell’8 novembre
è stata una “domenica speciale” per i cresimandi, i quali hanno
condiviso la lezione di catechesi e il pranzo a mezzogiorno con
due diversamente abili (Luca e Jennifer), residenti ad Alzano Sopra e a Casnigo. È così entrato concretamente nel vivo il percorso di preparazione alla Cresima (nel prossimo maggio) per loro
ideato dai catechisti Carlo e Miriam; percorso intitolato In questo
tempo Gesù..., con una parafrasi di una locuzione ricorrente nel
Vangelo; parafrasi voluta per evidenziare l’urgenza di portare Gesù sulle strade del mondo d’oggi, in mezzo a tutte le sue necessità,
incongruenze, carenze, per dare una vera risposta alle ansie di un
cambiamento di rotta, nella direzione indicata dal Signore.
IL NEMBRO novembre 2015
23
SPORT
DOPO UN AVVIO PIUTTOSTO INCERTO DEL CAMPIONATO 2015/16 NELLA CATEGORIA PROMOZIONE
La portabandiera della “Gavarnese” ha trovato
la strada per portarsi nei quartieri alti
All’indomani della notte di Halloween la squadra portabandiera della Gavarnese Calcio è andata a giocare dalle
parti di Fara Olivana ed ha... spaventato
la compagine locale, rifilandole tre gol e
incassandone uno. Il periodo dalla prima decade di ottobre alla prima decade
di novembre è stato molto positivo per
la troupe pilotata da Andrea Foresti: dopo
aver superato (l’11 ottobre) ai “Saletti” la
rappresentativa di Paladina (3-1), essa si è
infatti imposta fuori casa a Casazza (0-2, il
18 ottobre) ed ha maramaldeggiato (4-0,
il 25 ottobre) sul campo amico nei confronti di un San Paolo d’Argon, trovatosi
con un uomo in meno nel finale di una
gara per lunghi tratti altalenante.
L’8 novembre, ai “Saletti” dove è arrivata l’Adrense, al termine di un match
spettacolare, ricco di colpi di scena, è
saltato fuori un pari (2-2), che ha interrotto la serie dei successi, ma non quella
comunque positiva, dei verde-arancione,
i quali in cinque giornate hanno messo
in cassaforte 13 punti e si sono portati
nelle zone alte della classifica: nella serata della seconda domenica del... mese di
San Martino essi erano secondi in graduatoria (alla pari con Lemine, e a un punto
dall’Albino-Gandino – protagonista però
di una partita in meno –) con 18 punti,
20 gol fatti e dieci subiti.
Dopo aver affrontato il Cologno
Frassati fuori casa (il 15 novembre) nel
calendario la Gavarnese è stata chiamata
a vedersela ai “Saletti” con il Lemine (il
22 novembre, nella domenica dell’uscita
di questa edizione de Il Nembro) prima di
scendere in campo a Dalmine (il 29 novembre) e ricevere sul proprio terreno la
visita della Vertovese il 6 dicembre, quando per i verdearancione si concluderà il
girone di andata: il 13 dicembre – data
dell’epilogo della prima parte del campionato 2015/16 (Categoria Promozione,
Girone C) – essi rimarranno a riposo in
quanto la Sebinia, indicata dal calendario come loro avversaria di turno, già da
tempo si è ritirata dalla competizione. A
quel punto si entrerà nella... pausa natalizia. Il girone di ritorno inizierà il 17
gennaio 2016.
FESTA DEGLI AUGURI – Per questo
tradizionale appuntamento di fine anno,
nei giorni appena prima della ricorrenza
24
IL NEMBRO novembre 2015
del Natale, è stata scelta la domenica
20 dicembre, con inizio alle ore 17. La
sede sarà la palestra “Antonio Scarpellini” delle scuole primarie o elementari
di Gavarno. La Gavarnese Calcio, come
di consueto, vivrà il gioioso evento insieme alla Pallavolo Gavarno. È auspicato
l’intervento in folto numero dei tesserati
alle due Società sportive della frazione di
Nembro e di Villa di Serio.
ANCH’ESSI PROTAGONISTI DI UNA SERIE POSITIVA.
SONO IMPEGNATI PURE NEL TORNEO BONACINA
Juniores in marcia
sulle orme degli alfieri
I componenti la formazione giovanile della “Gavarnese Calcio” sembrano
orientati a... stare al passo (a “non farsi
bagnare il naso”, come si usava dire in
altri tempi) con i componenti la prima
squadra della Società verde arancione.
Nel campionato Juniores della Figc, nel
quale sono impegnati, hanno infilato
pure loro una significativa serie di risultati utili, ottenendo complessivamente
13 punti da... mettere in cascina. Nel dettaglio, la loro marcia è stata la seguente:
sabato 10 ottobre hanno pareggiato (1-1)
con Cologno Ranica fuori casa; sabato 17
ottobre, sempre fuori casa, hanno battuto
(2-4) la troupe dell’Oratorio di Leffe; sabato 24 ottobre, ai “Saletti” l’hanno spuntata
sulla compagine delle Fiorine, della zona
di Clusone (2-0); sabato 31 ottobre sono
andati a...fare i corsari nella tana della
“Vertovese”, imponendosi per 0-3; sabato 7 novembre si sono resi protagonisti
di una goleada (6-2) nei confronti della
Pradalunghese. Gli incontri come l’ultimo
citato hanno sempre il sapore del... derby
tra “seriani”: e gli appartenenti alla troupe
juniores della “Gavarnese” sono apparsi
particolarmente soddisfatti del vistoso
successo conseguito. In classifica i giovani della juniores all’inizio di novembre
erano, pure loro, secondi, con 17 punti, a
un punto dai pari-categoria della “Nembrese”, in testa alla graduatoria con, però,
una partita giocata in meno. Nel pomeriggio del sabato 12 dicembre, ai “Saletti”,
tra Gavarnese juniores e U.S.O. Zanica ci
sarà il match valido per gli ottavi di finale
del Torneo Bonacina.
Nella foto: la troupe Juniores (giocatori e dirigenti) della Gavarnese Calcio.
SPORT
A POCO A POCO STA GUADAGNANDO TERRENO. SEMPRE A BUON RITMO LE SUE “GIOVANILI”
La “Nembrese” recupera in trasferta
quello che talora perde in casa
La più importante squadra della
Nembrese Calcio – quella impegnata nel
girone B del campionato provinciale di
Seconda categoria, gestito dalla Figc – era
(quasi) ancora nell’euforia per il vistoso
successo (1-6) ottenuto l’11 ottobre sul
campo del Clusone, quando, domenica 18
ottobre, sul proprio terreno, ai “Saletti”, si
è trovata a dover ingoiare un amaro boccone propinatole da una troupe arrivata
proprio da quelle parti. In termini più
chiari, pur disputando un buon match, gli
“azzurri”, alla settima “giornata” del loro
campionato 2015/16, sono stati battuti in
casa (1-2) dalla troupe di Rovetta. Va detto
che nei “turni” successivi essi sono riusciti
a riscattarsi più che egregiamente: il 25
ottobre sono andati a vincere a Cene (2-4);
il 1° novembre sul terreno amico hanno
superato (2-0) il Real Calcinate; l’8 novembre hanno imposto... la loro legge (1-2) in
quel di Gorlago. Chiamati a vedersela con
l’Oratorio Albino (il 15 novembre, in casa)
e con la Villese (il 22 novembre, fuori casa), prima della consueta pausa invernale
(in coincidenza con il periodo natalizio e
la conclusione del girone di andata), dovranno affrontare anche l’Aurora Trescore
(il 29 novembre, in casa), il “San Lorenzo”
(il 6 dicembre fuori casa) e l’Albano (il 13
dicembre in casa). Dopo la decima “giornata”, alla sera dell’8 novembre, la “portabandiera” azzurra si trovava un po’ oltre
la metà classifica con
16 punti (tre in meno
della capolista Falco),
21 gol fatti e 15 subiti.
Rispetto all’avvio della
stagione, ha fatto notevoli passi avanti.
Continuano
a
mantenersi nelle quote alte delle graduatorie dei rispettivi campionati pressoché tutte
le formazioni giovanili
della Nembrese Calcio.
La “marcia” di ognuna di esse può essere
sintetizzata nei termini seguenti.
JUNIORES – Hanno vinto in casa con
Frassati Ranica (5-1), con Clusone (5-1),
con Rovetta (6-2), e fuori casa con Oratorio Albino (1-5); amano stare in vetta (alla
loro classifica). ALLIEVI FIGC – Hanno vinto in casa con Excelsior (6-0), con Curno
Giocatori e tecnici della troupe degli Allievi 2000 della “Nembrese Calcio” impegnati nel campionato provinciale per squadre con undici atleti, organizzato dal C.S.I.. Con 19 punti, all’inizio di
novembre questa compagine era in testa alla classifica del proprio Girone (A), in virtù delle sei
vittorie ottenute, oltre ad un pareggio, senza mai incappare – sino al periodo indicato – in sconfitte. Trenta i gol fatti, solo tre quelli subiti (sino alla data indicata). I tecnici che la guidano sono
Alessandro Adobati, Andrea Marchetti, Roberto Rizzo, Marino Lo Visco. La squadra è approdata
anche ai quarti di finale della Coppa Bergamo, con partite contro la Sorisolese, in calendario per il
22 novembre (ore 10) ai “Saletti” e per l’8 dicembre sul campo della squadra avversaria.
(3-0); fuori casa si sono imposti al Baradello (0-3), al Rovetta (1-7). ALLIEVI CSI
– In casa hanno vinto con Ares Redona
(3-0), con Monterosso (3-1), con Oratorio
Albino (3-0); fuori casa hanno pareggiato con Fiorine (1-1), e
hanno vinto con Virtus Gazzaniga (1-3).
Anche a questi ragazzi piace la parte dei...
primi della classe.
GIOVANISSIMI FIGC
– In casa hanno vinto
con Ardesio (3-1), con
la Pradalunghese (30); fuori casa hanno
battuto l’Immobiliare
Alzano (1-3) e Fiorine
(0-2). Hanno subito la
loro prima sconfitta in campionato contro l’Oratorio Albino e hanno così perso la
leadership della loro classifica. GIOVANISSIMI CSI – In casa hanno pareggiato con
Clusone (0-0) e hanno vinto con Tribulina
Gavarno (6-0), con Ardesio (3-0); fuori casa hanno vinto con Oratorio Albino (0-1)
con i “rossi” della Villese (0-7). Al momen-
to della stesura di queste note (metà di
novembre) erano secondi in classifica.
ESORDIENTI FIGC – In casa hanno vinto
con Pradalunghese (3-1), con Ardesio (31); fuori casa si sono imposti con Fiorine
(1-2), con Baradello Clusone (1-2), con Selvino (1-2). Anche questa compagine, alla
data della stesura di queste note, era al
secondo posto nella propria graduatoria.
ESORDIENTI CSI – In casa hanno vinto
con Fiorine (6-0), con ValleSeriana (2-0);
fuori casa hanno pareggiato con Virtus
Bergamo (1-1), con Falco Albino e hanno
perso con Oratorio Albino (3-1). PULCINI
CSI 2006 – Si sono imposti, “fuori casa”,
nel derby con i Pulcini 2007 della Nembrese stessa (0-3); in casa sono stati sconfitti da Oratorio Petosino (0-2) e hanno
pareggiato con Oratorio Albino (0-0); in
trasferta hanno vinto con Zogno 98 (0-4) e
hanno pareggiato con Mozzo (1-1). PULCINI CSI 2007 – Oltre che nel derby, in casa
sono stati sconfitti da Oratorio Petosino
(0-1) e da San Pellegrino 2006 (0-3); fuori
casa hanno perso a Mozzo (2-0) e hanno
pareggiato a San Pellegrino 2007 (0-0).
(A cura di P.V.)
IL NEMBRO novembre 2015
25
IN MEMORIAM
I NOSTRI DEFUNTI
Mezz’ora prima di ogni funerale
viene recitato il S. Rosario
costante, profondo. Nessuno ci può
aiutare come sapevi fare tu. Vorremmo gridare il tuo nome. Sono infinite le cose che ancora vorremmo
dirti. Ora che tu non ci sei più, a chi
possiamo rivolgerci? Ti vogliamo bene. Ti promettiamo di non piangere,
per lasciarti volare lassù, sempre più
in alto, nella pace eterna». I familiari di Vincenzo Cortinovis dicono sentitamente grazie a tutti quelli che si
sono uniti al loro dolore.
VINCENZO CORTINOVIS
4/6/1928 – 28/10/2015
All’età di 87 anni si è spento Vincenzo Cortinovis, al quale la moglie
Giulia e i figli Enrica, Maurizio, Tarcisio, Daniela e Donatella, insieme ai
nipoti e al pronipote, hanno voluto
idealmente rivolgere l’estremo saluto ed omaggio con pensieri come
questi: «Caro marito, caro papà, caro
nonno, ... Ci manchi tanto. Anche se
sono passate poche settimane dalla
tua dipartita, sentiamo sempre di
più la tua assenza. Sei stato per noi
tutti un sicuro punto di riferimento,
un modello di vita. Nella tua lunga
esistenza ne hai viste e passate tante, nel bene e nel male. Negli ultimi
anni hai sofferto, ma con il tuo coraggio e con la tua tenacia sei riu­
scito ad andare avanti, a superare
le molte prove di fronte alle quali
ti sei trovato. Ti ricorderemo sempre con tanto amore e con infinita
riconoscenza. Adesso il silenzio ha
la tua voce; non hanno luce le tue
movenze; il nostro dolore è intenso,
26
IL NEMBRO novembre 2015
LUIGI VOLONTÉ
14/12/1925 – 3/11/2015
Profondo cordoglio e vasto rimpianto ha destato in paese la notizia della morte di Luigi Volonté, spentosi
mentre si stava avviando al compimento dei novant’anni. Sino a qualche giorno prima del suo decesso
è stato però presente, attivamente,
alla scrivania che, si può ben dire,
per decenni ha occupato nella sede
della sezione locale della Federazione dei pensionati della C.I.S.L. Vi
operava, di solito, un paio di giorni
alla settimana. Con la cordialità e
con la disponibilità che lo caratterizzavano, ascoltava le persone che
si presentavano per chiedere indicazioni e orientamenti a fronte di problemi socio-previdenziali. Fattosi
nel tempo sempre più competente,
dava suggerimenti precisi. Ma non
di rado, di fronte a pratiche un po’
spinose, se ne faceva carico direttamente: nel senso che egli stesso, da
solo o accompagnato dai diretti interessati, si recava nelle sedi competenti per far si che le cose potessero
andare avanti nel più positivo dei
modi. Questo atteggiamento rientrava nel suo temperamento, aperto
nei riguardi del prossimo, solerte e
scrupoloso nello svolgimento delle
proprie mansioni. Dopo la Seconda
Guerra mondiale, per qualche anno
aveva prestato servizio nella Polizia
di Stato, sino a quando gli si era
aperta la possibilità di un impiego
presso la Filati Lastex, come responsabile della gestione dei magazzini.
Arrivato all’età del pensionamento,
egli decise di prestarsi come volontario entro la C.I.S.L., nelle modalità
dianzi indicate. Non è stato comunque, questo, l’unico servizio che
Luigi Volonté ha reso alla comunità
nembrese. Sposato e padre di due
figli (la moglie si è spenta circa tre
anni or sono), quando cominciò a
vederli ogni giorno, ancora bambini, andare a scuola, volle seguirli da
vicino. Si impegnò con significativi
ruoli negli organismi di partecipazione, per la collaborazione tra
scuola e famiglia, che a quel tempo
cominciavano ad essere creati. Ad
un certo punto gli venne chiesto di
entrare a far parte anche della amministrazione civica: e così diventò
consigliere comunale, con delega
in particolare per i lavori pubblici e
per la polizia urbana, e con una presenza assidua nella Commissione
per i sevizi sociali. Luigi Volonté era
un uomo che, di fronte ad un bisogno, non diceva mai no. Ha saputo
mantenere (in forme diverse) questa
disponibilità sino all’ultimo. In una
nota di adesione al lutto preparata
per Il Nembro, dopo la sua morte,
quanti gli sono stati a lungo accanto
negli uffici della F.N.P. della C.I.S.L.
hanno scritto: «In sintonia con il suo
stile di vita, senza disturbare, in punta di piedi, se ne è andato il nostro
grande amico/collaboratore Lui­
gi
Volonté. Non abbiamo parole per
descrivere il vuoto che ha lasciato in
noi tutti e, siamo certi, in tante persone che, con solerzia e pazienza,
egli ha ascoltato ed aiutato in ogni
ambito, specialmente nel settore sociale. A nome di tutti i componenti il
direttivo, gli iscritti ed gli impegnati
nella F.N.P. della C.I.S.L. di Nembro,
ringraziano – consapevoli che non
potremmo mai farlo a sufficienza
– Luigi Volonté per quanto ha fatto.
Siamo vicini, con affetto, ai familiari». Dal canto loro i familiari, sulla
immaginetta-ricordo, hanno fatto
stampare queste parole: «Piangeremo la tua assenza; ma i nostri
cuori saranno sempre colmi del tuo
affetto e dell’amore che ci hai sempre regalato». E rivolgono un sentito
grazie a tutti quelli che si sono uniti
al loro dolore.
IN MEMORIAM
GIULIA PERICO
1/8/1927 – 30/9/2015
All’età di 88 anni ha concluso la sua
terrena esistenza Giulia Perico vedova Venturetti. Ecco quanto hanno
scritto, per Il Nembro, i suoi figli.
«Sono trascorse solo poche settimane dal giorno in cui ci ha lasciato la
nostra mamma. Più passa il tempo,
più si amplia il ricordo della sua
lunga e laboriosa vita. Cresce continuamente un sentimento di infinita
gratitudine per averla avuta come
mamma. È sempre stata il fulcro
della nostra famiglia: impossibile
elencare gli aspetti, i punti salienti
della sua esistenza. Ognuno di noi,
che siamo tanti, ha le sue sottolineature, i suoi ricordi, le sue percezioni,
i suoi aggettivi, ... Tutto custodiamo
nel cuore come eredità preziosa da
non disperdere; anzi, da far crescere e tramandare. Persona umile e
semplice, e perciò ricca di fede, ha
quasi sintetizzato negli ultimi mo-
menti della sua esistenza quello che
ha vissuto. Le tenevamo la mano e
le accarezzavamo il volto mentre
respiravamo con lei quegli ultimi
istanti di vita terrena. Serena benché
sofferente, mai un lamento, solo accoglienza silenziosa di quella croce
che ha portato in tutta la vita e che
in quel momento veniva trasfigurata
fra terra e cielo. Quando emise l’ultimo respiro ci guardammo tra noi
smarriti, perché il confine che separa la vita dalla morte è un mistero.
La luce dell’eternità ha vinto le tenebre della malattia, della prova, della
croce. Là abbiamo capito che la nostra mamma aveva chiuso gli occhi
su questa terra, ma li aveva riaperti
certamente in cielo. Riposa in pace,
mamma. Riposa nel Signore».
Già in altre occasioni è stato segnalato che lo scopo di questi necrologi è anzitutto quello di rendere la
comunità nembrese compartecipe
dei lutti che in essa si determinano
con il decesso di suoi componenti.
Insieme alle attestazioni del dolore dei familiari di quanti via via
scompaiono, sarebbe perciò opportuno poter dare, sempre, anche
alcune essenziali note biografiche
di ogni estinto, per consentire ai
lettori l’identificazione esatta di
coloro dei quali qui si fa memoria.
Si rinnova perciò l’auspicio che famiglie colpite da lutti e desiderose
di ricordare su queste pagine i loro
cari, diano un aiuto in tal senso.
ANNIVERSARI
Sempre vivi
nei cuori dei loro cari
e nel ricordo
della comunità
GIULIO CORTINOVIS
12/8/1927 - 13/12/2001
ANTONIETTA MORETTI
1/11/1929 - 7/12/2013
Una Santa Messa
è stata celebrata.
ALDO BERGAMELLI
6/10/1928 - 3/1/2006
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Nicola
il 2 gennaio alle 17.
ANNA CAVAGNIS
27/7/1940 - 20/10/1959
Un Ufficio funebre
è stato celebrato.
MARCELLO MORBI
2/8/1961 - 27/11/2008
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria
il 24 novembre alle 7,30.
CARLO NEMBRINI
1939 - 1973
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Nicola
il 21 novembre alle 17.
MAURIZIO ZANCHI
30/9/1965 - 23/12/2011
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Rocco
il 14 dicembre alle 18.
ADELAIDE MASSEROLI
GIUSEPPE CAVAGNIS
GIOVANBATTISTA CAVAGNIS
29/8/1909 - 27/11/2005
17/10/1906 - 7/4/1968
20/12/1899 - 20/8/1972
Un Ufficio funebre sarà celebrato nella chiesa di S. Maria
il 27 novembre alle 7,30.
IL NEMBRO novembre 2015
27
GLI ORARI DELLE SANTE MESSE
A NEMBRO
Arciprete don Santino Nicoli
035.522.192
331.88.27.316
PREFESTIVE E FESTIVE
Al sabato
Plebana San Faustino
San Nicola
Viana
Don Giuseppe Belotti
035.520.064
333.40.22.503
ore 18
ore 17
ore 17
ore 18
Alla domenica
Plebana
ore 7 - 9 - 10,30 - 18
(ore 17, adorazione eucaristica e Vespri)
Viana
ore 8 - 10
San Nicola
ore 8,30
(ore 17 nel periodo invernale)
San Faustino ore 9,30
Casa di Riposo ore 9,30
San Vito
ore 10,30 (nelle prime tre
Zuccarello
Trevasco
Martedì
Santa Maria ore 7,30 e ore 9
Casa di Riposo ore 15,30
San Faustino ore 17
Viana ore 18
Don Roberto Zanini
A GAVARNO
ore 7,30
Ogni giorno alle 18 vespro in S. Maria
San Giovanni XXIII ore 18
FESTIVE
Sant’Antonio
ore 7,30
San Giovanni XXIII ore 10
NEI GIORNI FERIALI
FESTIVE
Parrocchiale
ore 7,30 - 10
NEI GIORNI FERIALI
Parrocchiale
ore 18
(tranne il sabato, ore 9)
AI LETTORI – Rispetto a quanto qui indicato per i
giorni e per gli orari delle Messe, in particolare nella
Parrocchia di San Martino in Nembro, sono possibili
sospensioni o variazioni secondo i programmi stabiliti all’inizio dell’anno pastorale, oppure per cause
sopravvenute. Anche per gli orari di altre celebrazioni
ed iniziative varie, indicati sulle edizioni mensili del
giornale, sono ovviamente sempre possibili variazioni
all’ultimo momento, decise nelle sedi di competenza.
NUMERI TELEFONICI UTILI
Uffici Parrocchiali
Tel. 035.520.858
aperti ore 8-12
Fax 035.522.330
e-mail:[email protected]
Oratorio035.520.420
Scuola Materna Crespi-Zilioli
035.520.838
Scuola Materna di Gavarno
035.520.398
Redazione de Il Nembro035.520.858
Santuario Zuccarello
035.521.444
Lonno - Parroco
035.51.54.15
[email protected]
035.515.415
PER LE EMERGENZE
PREFESTIVE
A LONNO
Sabato
Santa Maria
035.520.565
Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9
e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17
sarà presente un sacerdote in plebana
per le Confessioni.
Giovedì
Santa Maria
San Nicola
Zuccarello
Viana
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
035.520.420
Parroco di Lonno347.77.86.243
San Giovanni XXIII ore 18 (da lunedì a venerdì)
ore 17,30 adorazione eucaristica (sab)
Sant’Antonio
ore 18 (mercoledì)
Venerdì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
Don Matteo Cella
Monsignor Arturo Bellini
Mercoledì
Santa Maria ore 7,30
Messa per i ragazzi in tutte le Vicinie
alle ore 16,30
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 16 (fino al 3 dicembre)
ore 18
035.523.545
Vicario parrocchiale
dell’Unità pastorale
domeniche del mese)
ore 16 (sospesa dall’8 dicembre
al 25 marzo)
ore 16 (la 4ª domenica del mese)
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Monsignor Martino Lanfranchi
Don Agostino Salvioni
035.521.557
331.27.74.414
NEI GIORNI FERIALI NEL PERIODO
NORMALE (settembre-maggio)
Lunedì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
TELEFONI DEI SACERDOTI
Casa di Riposo
035.521.105
A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30)
035.521.996
Centro di Primo Ascolto
320.625.5750
e-mail:[email protected]
aperto lunedì ore 17,30-19,30,
mercoledì e giovedì ore 9,30-11,30
C.I.F. - Centro Italiano Femminile
e-mail:[email protected]
aperto tutti i martedì ore 9-11,30
e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11
Nelle emergenze, se non sono
direttamente rintracciabili i sacerdoti,
rivolgersi all’Oratorio (035.520.420)
oppure al sacrista (035.521.519).
IL NEMBRO. Edizione della Parrocchia di Nembro
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