Caselle di posta bombardate da messaggi indesiderati

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Caselle di posta bombardate da messaggi indesiderati
SICUREZZA INFORMATICA
Caselle di posta bombardate da messaggi indesiderati
IMPRESE e PRIVATI disturbati
da un fenomeno in crescita.
Appunti di informatica a cura
della TECNOSOFT
Cos’è lo SPAM ?
Questa è una delle domande più attuali e frequenti
che ci arrivano. Anche se non servono spiegazioni, la risposta la
si trova da soli utilizzando la posta elettronica si capisce
immediatamente di che cosa si tratta quando troviamo la nostra
casella di posta riempita costantemente di messaggi non
desiderati.
La SPAM (Spiced Ham), era carne di maiale in
scatola che veniva fornita ai soldati dell'esercito americano, per
questo motivo si guadagnò una fama piuttosto negativa. Sostanzialmente dava l’idea di
“schifezza”.
Nel gergo Internet, lo spam mantiene la sua connotazione negativa. Lo spamming in
Internet consiste nell'invio di messaggi di posta elettronica che non siano stati in alcun
modo richiesti.
Questa attività è nata sostanzialmente per due aspetti; uno di carattere
pubblicitario (lecito se fatto seriamente) e l’altro per intasare e di conseguenza
compromettere il collegamento internet. Entrambi stanno rovinando la qualità del servizio
soprattutto perché l’utilizzo della posta elettronica è una delle funzioni professionali più
utilizzate.
Questi comportamenti sono illegali, in quanto causano danno al malcapitato e
al gestore del mail server che si trova un netto incremento di traffico sulle proprie linee
oltre a dover perdere parecchio tempo e risorse per bloccare l'abuso, eliminare tutti i
messaggi che non possono andare a destinazione, e ricercare i mittenti. Nonostante una
costante e ferrea battaglia contro questo fenomeno, le pratiche sono utilizzate
costantemente dagli spammers, perché purtroppo sono difficilmente rintracciabili e/o
denunciabili.
Lo SPAM è dannoso ?
E’ solamente un fenomeno che non crea danni apparenti, o meglio non li crea
al sistema informatico, ma e' chi riceve che paga il tempo per scaricare, paga il tempo per
leggere, esaminare e cancellare quello che quasi sempre sono messaggi che non ha
richiesto. Mettiamo comunque in evidenza che lo spam porta molta pornografia in casa e
in ufficio come anche è indiscusso veicolo di virus e truffe. Indubbiamente è un disturbo
quotidiano continuo. Attualmente il traffico di SPAM ricevuto dagli utenti italiani di Internet
si quantifica in qualche decina di messaggi al giorno, ma, visti i ritmi di crescita di questo
fenomeno, e' probabile che in un prossimo futuro si riceveranno molte decine di messaggi
SPAM quotidiani per ogni casella.
Esiste una soluzione SPAM ?
Attualmente non esiste una tecnica un software o una qualsiasi soluzione che
blocchi lo SPAM in maniera definitiva. Esistono alcuni metodi, alcuni sono totalmente inutili
come inviare false risposte di casella inesistente, altri, come creare delle regole nel
browser di posta rischiando di rifiutare messaggi utili. Purtroppo se la cancellazione
avviene dopo la ricezione da parte dell'utente, il danno è già stato causato.
Ricordiamo che non e' possibile smettere di ricevere SPAM rispondendo o
utilizzando gli indirizzi tipo [email protected] pubblicizzati dagli spammers stessi, perchè
nella totalità dei casi vengono semplicemente ignorati o ancor peggio, servono a
confermare che gli indirizzi dei destinatari sono veritieri e funzionanti.
Ovviamente la vera soluzione per l'eliminazione definitiva dello SPAM sarebbe
una legge apposita, ma la grossa difficoltà sta nel fatto che tale legge dovrebbe essere
adottata da tutti i paesi nei quali e' presente un accesso ad Internet, e quindi supponiamo
dei tempi lunghissimi.
Esistono comunque delle tecniche personali e/o dei software che controllano il
fenomeno e lo contengono.
Regole basilari
Per proteggere i destinatari e proteggersi basterebbe
diffondere una politica di chiarezza obbligando i propri
mittenti di rispettare le regole standard per lo scambio di
posta elettronica avvisando che esiste il rischio che il loro
messaggio non venga accettato o interpretato come
legittimo se non rispettoso di alcune semplici caratteristiche.
Il
mittente deve essere chiaro e facilmente
riconoscibile.
Il messaggio deve avere la possibilità di rispondere ad
un indirizzo valido.
L’oggetto del messaggio deve essere di immediata
interpretazione.
Il messaggio deve contenere dei riferimenti aziendali o
personali del mittente per ulteriori contatti alternativi.
Il messaggio “pubblicitario” deve contenere i riferimenti
della legge sulla privacy.
Gli allegati devono essere compressi (ZIP,ARC, ….) o in
formato “pdf” o che potenzialmente non possa
contenere procedure eseguibili o fonti virali.
Per semplici comunicazioni usare il formato testo non
HTML con grafica, sfondi testo formattato, ecc..
Oltre a queste regole che dovrebbero essere diffuse come
basilari per differenziare la sorgente, suggeriamo di
configurare il proprio browser di posta per lo smistamento
automatico dei messaggi creando delle regole per lo
spostamento
degli
stessi
in
apposite
cartelle.
Contestualmente creare altre regole per i messaggi
riconosciuti come SPAM o per la loro eliminazione diretta, o
per il loro spostamento in una precisa cartella da consultare
con calma in un secondo momento. Insistiamo sul fatto che
la visualizzazione di tutti i messaggi deve essere fatta a
comando dell’operatore disabilitando l’anteprima automatica.
In commercio esistono dei software a pagamento,
oppure nelle rete internet è possibile scaricare dei
programmi gratuiti con varie funzioni di filtro da
impostare che possono aiutare a contenere i disturbi
di una sana e tranquilla comunicazione telematica.
In questo caso possiamo aiutarvi.
Nel frattempo, per gli utenti che operano in
ambiente WINDOWS, è possibile consultare
www.microsoft.com/italy/security/ ,
come anche
http://business.msn.it/italy/pmi/sicurezza/sgc/default.mspx
per la sicurezza e la privacy.
Semplici suggerimenti pratici.
Il metodo più semplice per evitare che il proprio indirizzo venga inserito
nelle mailing lists degli spammers sta nel non pubblicarlo in alcun modo;
non utilizzarlo per rispondere a messaggi di cui non si conosce il
mittente, non inserirlo nelle pagine web, utilizzare la funzione per
conoscenza nascosta quando il messaggio viene spedito a più utenti,
ecc... piuttosto che essere protetti da antivirus, spyware, ecc. perché la
nostra rubrica non sia, a nostra insaputa, spedita nella rete. Cercare di
non attivare nel proprio dominio la più popolare delle caselle
[email protected], se proprio volete mettere il vostro indirizzo e-mail nelle
pagine web utilizzate una immagine grafica senza link.
Quando ci si iscrive a servizi informativi web, fare attenzione a chi si
aderisce, preferibili sono quelli conosciuti e da più tempo presenti in
internet. Se ci si vuole iscrivere ad una mailing list, newsgroup,
focusgroup, ecc. di dubbia serietà, utilizzare un account di riserva mai
quello principale. Purtroppo e' sufficiente che venga spedito e
intercettato un solo messaggio con l'indirizzo corretto che questo verrà
inesorabilmente e definitivamente inserito nelle mailing lists degli
spammers, senza possibilità di rimozione.
mailto:[email protected]
www.tecnosoft.it
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