L`alpone - Pro Loco | San Giovanni Ilarione

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L`alpone - Pro Loco | San Giovanni Ilarione
l’alpone
Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 24 - N. 4 - Dicembre 2009 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane
www.ilarione.it
Saluto del Presidente
Anche quest’anno, dopo le varie
feste svoltesi nell’arco di tutto il
2009 e coronate dalla riuscitissima
“74ª Sagra delle Castagne” siamo
arrivati alle feste natalizie, che ci
portano a salutare una annata che si
è svolta in modo positivo per la Pro
Loco e le altre associazioni attive
nel nostro territorio.
Come ricordiamo in un articolo
apposito, mi unisco anch’io, a nome della Pro Loco, al saluto di suffragio che il paese intero ha rivolto
al Comm. Angelo Zanchi, non dimenticando quanto ha fatto per San
Giovanni Ilarione e la sua gente.
Proprio sul finire dell’anno abbiamo voluto però dare spazio alla
cultura e soprattutto alla valorizzazione del nostro territorio, con due
iniziative che credo saranno ben
accolte da tutta la popolazione: la
prima è la serata dedicata al “Poeta
contadin” Cirillo Tonin, nell’anniversario dei 100 anni dalla nascita;
la seconda è la ristampa di un prezioso libro della fine del ’700, che
riporta fra l’altro bellissime stampe
dei nostri basalti colonnari, divenuti un simbolo per San Giovanni Ilarione. Il libro è opera di un personaggio inglese molto importante
allora, John Strange, che è stato
ministro residente per Sua Maestà
Britannica presso la Serenissima
Repubblica di Venezia e membro
della Società Reale delle Scienze
di Londra. La pubblicazione è ancora in fase di preparazione, ma si
pensa di presentarla all’inizio del
2010.
La Pro Loco vuole in questo modo
proseguire nel cammino, intrapreso ormai da parecchi anni, di attenzione alla cultura e ai vari aspetti
che rendono unico il nostro paese,
di cui sono testimonianze ancora
apprezzate le pubblicazioni realizzate dalla nostra associzione fin
dal suo primo costituirsi, nel 1982.
Credo sia il modo migliore per
offrire a tutti i lettori de “L’Alpone” un affettuoso augurio di Buone
Feste e un arrivederci al prossimo
numero.
FRANCO CAVAZZOLA
NON GETTARE IL TUO BAMBINO:
TELEFONA !!
Sede S.O.S. di San Giovanni:
Piazza Martiri, 1
Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)
Anno 24 - N. 4
Dicembre 2009
LA CRISI ECONOMICA ANCHE NELLE NOSTRE VALLATE
La zona industriale di S. Giovanni Ilarione, zona sud.
Vista l’attuale congiuntura sociale ed
economica, non poteva mancare nel nostro giornale una riflessione sullo stato
dell'economia nazionale, internazionale,
ma soprattutto locale, più espressamente
legata al nostro territorio: abbiamo così
intervistato il rag. Augusto Rossetto,
consulente del lavoro e revisore dei
conti, presidente del CRA Cassa Rurale
Artigianale di Vestenanova. Lo ringraziamo per la disponibilità offertaci e per
gli interessanti risvolti che ha saputo
sollevare sull’argomento.
ORIGINE DELLA CRISI
Guardando ed ascoltando i sistemi di
informazione, i telegiornali, i quotidiani
e quant’altro, risulta chiaro che siamo
nel bel mezzo di una situazione di crisi
internazionale, che sta spaventando,
soprattutto psicologicamente, tutti i consumatori, “ha impaurito il futuro”,
anche quello di chi non dovrebbe essere
spaventato. Ad esempio, ci sono settori
che non hanno sentito grosse differenze
nelle proprie tasche. Si pensi all’amministrazione pubblica, dove lo stipendio
dei dipendenti è garantito e non è cambiato. Eppure, questo continuo bombardamento di notizie ha rallentato e diminuito drasticamente i costi e le spese.
L’Unione Europea (U.E.) ha sottolineato
in più occasioni che l’Italia è uno dei
paesi meno colpiti dalla crisi economica
rispetto agli altri paesi membri. In realtà
l’Italia ha la stessa crisi economica di
tutte le altre nazioni. Si può indicare una
data d’inizio di questa crisi con la procedura di fallimento della Lehman Brothers: una società attiva di servizi finanziari a livello globale, fondata nel 1850.
La sua attività si concretizzava nell’investment banking, cioè nell’intera offerta di servizi finanziari rivolti alle aziende, istituzioni pubbliche ed istituzioni
finanziarie. Era uno dei primari operato-
ri del mercato dei titoli statunitensi, con
sede principale proprio a New York. Ma
il 15 settembre 2008, la società ha
annunciato l’intenzione di avvalersi del
Chapter 11, la procedura appunto di
“fallimento pilotato”, annunciando
debiti bancari di 613 miliardi di dollari,
155 miliardi di obbligazioni e 639 di
attività: la più grande bancarotta nella
storia degli Stati Uniti. Quindi, riassumendo, la Lehman è una banca d’affari
fuori dal controllo della Federal Reserve
System (conosciuta anche come Federal
Reserve ed informalmente come la
FED, la banca centrale degli Stati Uniti
d'America), che non ha garanzie riguardo ai rigidi dettati del credito. Praticamente la dobbiamo vedere come una
ditta qualsiasi. Ma la cosa principale è
stata lo Sub Prime delle grandi banche,
cioè quanto accaduto alle banche come
l’Unicredit che hanno titoli azionari,
investimenti e quant’altro con queste
società di servizi finanziari, come appunto la Lehman Brothers: queste banche a causa della suddetta bancarotta
hanno perso parecchi soldi. Una situazione a catena che ha trascinato le altre
banche una dopo l’altra, come la Ing, la
Deutsche Bank e altri istituti Europei.
Tutte queste spinte all’insicurezza, alla
bancarotta, alla perdita di capitale e via
discorrendo, innescano nell’economia
un sistema di deflazione: circola meno
denaro; molti prodotti pronti per la vendita, nelle aziende, nei negozi, nella
varie attività rimangono invenduti per la
mancanza di denaro degli acquirenti. I
pagamenti meccanici virtuosi di incasso/pagamento della banca, attualmente
registrano un mancato pagamento del
consumatore finale, quindi non paga il
negoziante, non paga il commerciante,
non paga l’industria e via discorrendo:
un sistema a catena che ha rallentato e
aggravato le stesse banche. Per rendere
un’idea, se prima della crisi gli insoluti
(le ricevute bancarie non pagate) erano
1 su 10, oggi sono 3 su 10.
L’Amministrazione
Comunale
Cultura - Teatro
LA BORSA
Il grande termometro dell’economia
comunque è la borsa, che registra quanto avviene sui mercati di tutto il mondo.
segue a pag. 2
24-25-26 dicembre 2009
Presepio vivente in Via Roncari
A CAMPOFONTANA
RICORDO DI ANGELO ZANCHI
Mentre la mattina di domenica 8
novembre scorso il paese di San
Giovanni Ilarione si stava preparando alle celebrazioni del quattro
novembre, una triste notizia lascia
tutti sgomenti: nella notte dopo una
grave malattia, è venuto a mancare
Angelo Zanchi.
Era sempre stato presente con i
suoi alpini alle cerimonie commemorative ed anche quel giorno i
suoi alpini lo aspettavano...
Angelo era orgoglioso delle sue
“radici”, orgoglioso di essere nato a
San Giovanni in contrada Mori,
innamorato del suo paese natale e
della sua famiglia.
Ha sempre conservato l’animo
“agricolo” ed andava a raccogliere
le ciliege nei campi dove aveva trascorso la sua giovinezza.
È stato uno dei personaggi più
noti e stimati della nostra comunità
degli ultimi 50 anni, e quanto la sua
gente lo apprezzasse e gli fosse
riconoscente, lo si è potuto vedere
il giorno del funerale dove è stato
continua pag. 3
INFORMA
L’inaugurazione della sede degli Alpini.
PAG. 6
“SALE E PEPE”
COMPIE VENT’ANNI
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L’ALPONE 2
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L’
Di Padre in figlio ... vitelli e ciliegie
La famiglia di Benedetto Gecchele
(63 anni), due figli maschi e una femmina, è una di quelle dove il futuro si
prepara in proprio. La sua è un’azienda
nella quale lavorano anche entrambi i
figli maschi: Gabriele (31 anni) e Lorenzo (24 anni). Benedetto ha imparato
il mestiere dal papà, a sua volta agricoltore e allevatore di vitelli, sia pure in
dimensione iniziale. La lezione è bastata e Benedetto ha saputo farne buon
uso trasmettendo la passione anche ai
figli.
Vogliamo entrare un po’ più nel det-
taglio?
Ben volentieri. L’attività primaria
dell’azienda è costituita dall’allevamento dei vitelli, oltre duemila capi
distribuiti in sette stalle, due di proprietà e cinque affidate alla cura di
altrettante aziende alle quali vengono
da noi assicurate materie prime e assistenza veterinaria. Noi li chiamiamo
animali di carne bianca perché il cibo
prevalente è costituito dal latte cui
viene, appena possibile, abbinata della
granella di mais.
E l’attività secondaria?
È quella legata alla coltivazione dei
campi, quasi esclusivamente a produzione cerasicola. Il motivo è presto
detto dal momento che le ciliegie vengono raccolte per prime e gli alberi di
ciliegio richiedono interventi soltanto
in tarda primavera/inizio estate.
L’allevamento del bestiame richiede
invece molta dedizione.
A proposito di materie prime, quali
le caratteristiche dei vitelli?
Intanto gli animali, che comperiamo
direttamente da allevamenti italiani,
austriaci, tedeschi, romeni., lituani ... e
che pesano circa 70 kg. Nel giro di 180
giorni vengono portati a 300 kg. A questo punto sono pronti per essere
immessi nel mercato che, da tre/quattro
mesi a questa parte ha ripreso un ritmo
soddisfacente dopo un periodo piuttosto lungo di crisi.
In quale misura vi è venuta incontro
la tecnologia?
Soprattutto nella distribuzione dell’acqua, del latte e della granella, ma
non in modo totalmente automatizzato.
Due volte al giorno – una sola volta alla
domenica – uno di noi mette in moto il
meccanismo ... e il gioco è fatto. La
presenza dell’uomo, nel nostro caso,
non è soppiantata dal computer.
La giornata tipo per voi?
Sveglia alle sei del mattino, controllo accurato per individuare eventuali
anomalie negli animali o negli impianti, somministrazione del cibo. Durante
il giorno pulizia degli ambienti e delle
strutture, eventuali interventi veterinari. Nel tardo pomeriggio fa seguito la
somministrazione del secondo pasto. In
buona sostanza sono circa dodici ore
giornaliere.
Diamo uno sguardo al passato:
quando è stata fatta, esattamente, la
scelta?
Dal 1967, quando mio padre, che
abitava nella “casa padronale” in centro
a Castello, ha provato a mettere in una
piccola stalla alcuni vitelli. Io stavo assolvendo all’obbligo di leva e, al ritorno, ho voluto provarci, fino al punto di
dover traslocare per mancanza di spazio. Nel 1969 l’attività di allevamento
era stata interamente trasferita nella
nuova sede, nell’immediata periferia
della frazione. Nel 1972 fu costruita la
seconda stalla cui hanno fatto seguito la
terza nel 1976 e la quarta nel 1980. Nel
grossa difficoltà; qualche nome tra i
tanti, Pedrollo e Ferroli hanno adottato il
sistema della cassa integrazione o di
aiuti straordinari. Un settore che invece
non ha risentito della crisi è stato quello
calzaturiero, che, a quanto risulta, sta
ancora mantenendo il proprio fatturato.
Ben 15 anni fa circa, le fabbriche di
scarpe della vallata hanno subito una
forte crisi che ha fatto chiudere ben 5/6
fabbriche, mentre gli altri settori andavano bene, quindi la perdita delle fabbriche che hanno chiuso è stata colmata
dagli altri settori che funzionavano.
Praticamente le fabbriche si sono “girate” su altri campi, reggendo la crisi settoriale. Oggi purtroppo non è così, i settori colpiti sono praticamente tutti.
Particolari sono i casi accaduti nella
zona di Arzignano, che fanno ancora
notizia sui giornali. Il settore concia è
un settore redditizio da non sottovalutare, un settore che ha una grande concorrenza. Una competizione che normalmente funziona e che ci sta nel mercato;
il problema sorge quando di mezzo c’è
la disinvoltura di alcuni imprenditori, i
quali con alcuni artifici economici
hanno cominciato a vendere i propri
prodotti a prezzi non di mercato, riuscendo così ad immobilizzare i concorrenti, arrivando cioè sul mercato con lo
stesso prodotto a prezzi molto bassi.
Così viene a meno il sistema della
domanda e dell’offerta, vendendo prodotti sul mercato che non sono reali. Per
fortuna la giustizia tributaria ha fatto il
suo corso: sia per la crisi che ha colpito
il mercato e portato alla luce questi artifici, sia perché qualcuno ha avuto il
coraggio di denunciare il fatto.
Una grossa incognita riguarda la
disoccupazione, soprattutto nel settore,
dei neo laureati. Infatti il nostro punto
dolente riguarda le industrie non di
eccellenza: non abbiamo in vallata industrie che cercano in particolari laureati
preparati in un determinato campo, o
comunque sono molto limitate. Soprattutto in una situazione come quella
attuale, è molto difficile assumere “ad
occhi chiusi” o in automatico. Posso
consigliare un settore sicuramente all’avanguardia che promette un futuro di innovazioni, che è quello dell’energia alternativa: settore energetico che produce
energia grazie al sole, al vento e quanto
altro, un settore attualmente in espansione, sebbene con qualche problema nei
costi, ma già negli ultimi anni si trovano
ottimi prodotti a costi moderati.
Alcuni aiuti arrivano anche dallo
stesso Governo, che crea manovre economiche per migliorare varie situazioni.
Una in particolare riguarda lo scudo
fiscale che, a parer mio, ha un’etica non
condivisibile, anche se pratica e programmatica. Questo sistema ha lo scopo
di migliorare le casse dello Stato: lo
Stato tutela la segretezza di chi ha fino
ad ora evaso soldi, chi ha fatto del “nero”
e investito all’estero (in immobili, nei
conti correnti e tanto altro). Ora lo Stato
autorizza il rientro dei soldi, in cambio
del pagamento di un tasso del 5% sul
valore da far trasformare in “bianco”. La
manovra ha un duplice effetto: il primo,
lo stato incassa la percentuale del tasso;
il secondo è che dà alle aziende liquidità
pulita per i propri investimenti. La scadenza è il 15 dicembre (anche se sicuramente ci saranno proroghe) per poter
presentare le domande di rientro dei
soldi: so che molti hanno già presentato
la documentazione e conviene, visto che
è tutelato della legge. Dai primi sondaggi anche a livello nazionale circa l’80%
lo stanno usufruendo.
Benedetto Gecchele e i figli.
Al momento dell’intervista in casa di
Benedetto Gecchele, a Castello, si respirava un aria d’attesa. Attesa vera poiché
la nuora, moglie del figlio Gabriele, era
in sala parto per dare alla luce Elia che,
per la verità, ha fatto attendere fino a
metà pomeriggio. Poco prima delle sedici, infatti ha fatto sentire la sua vocina.
Ora anche la sorellina Ilaria, di quattro
anni, avrà di che divertirsi. Tanti auguri
Elia!
Una nuova presenza in una famiglia
è il segno della continuità, che consente
di guardare con fiducia al futuro.
1973 è stata costruita anche la casa
dove, ancora attualmente, viviamo.
Un vecchio adagio recita testualmente: “Chi ha sostanza in sangue in
po’ ride e un po’ piange” ... condivide?
Lo condivido totalmente poiché ne
ho avuto diretta testimonianza in varie
circostanze. La peggiore nel 1993
quando l’afta epizootica ha causato un
vero disastro. Basti pensare che prima
di questo evento avevamo raggiungo i
5.200 capi! Poi il crollo che ha raggiunto il suo apice di negatività con le
“mucche pazze” nel 1996 in Gran
Bretagna, nel 2000 in Francia e nel
2001 in Italia. La conseguenza ... il
crollo dei consumi con tutte le conseguenze che si possono facilmente
immaginare.
Ciò nonostante avete avuto la forza
e il coraggio di continuare?
La forza della disperazione, ma anche il coraggio di guardare avanti, di
ipotizzare un futuro meno incerto
nonostante la crisi che ha coinvolto tutti
i principali settori produttivi. Il tempo
sembra averci dato ragione. Come ho
detto prima, da qualche mese a questa
parte, la situazione appare meno dura,
piu sostenibile, anche se abbiamo
dovuto ridimensionare in modo drastico l’attività passando a poco più di
2000 capi.
A proposito di futuro ... prospettive e
progetti?
È presto detto: poter continuare
sulla strada intrapresa facendo leva, più
che sulla quantità, sulla qualita del prodotto. Non c’è altra via d’uscita.
Questo è ciò che vuole il mercato, questo è ciò che i consumatori richiedono.
DELIO VICENTINI
segue da pag. 1
LA CRISI ECONOMICA ANCHE
NELLE NOSTRE VALLATE
Ebbene quando una società fallisce,
ritornando al punto della Lehman, le
azioni investite in borsa perdono completamente valore, praticamente non
valgono più niente. Una osservazione
sulle borse, che può far discutere, è
quella riguardante le “false società patrimoniali” o meglio le società con patrimonio non materiale. Si sa che le azioni
di una banca hanno valore in base al
proprio patrimonio; facciamo un esempio: un'azienda di servizi di telefonia
non ha una patrimonio di stabili o di
immobili pari alle azioni che ha in
borsa, il suo patrimonio si basa sul
numero di clienti, per il futuro nel
numero di clienti che la stessa azienda
può solo supporre (perché nessuno riesce a sapere quanti clienti avrà di certo
l’anno successivo). Quindi dobbiamo
stare molto attenti ad investire in borsa,
soprattutto stiamo attenti agli speculatori che purtroppo vivono con il mercato
azionario. Tante sono le piccole realtà,
piccole o medie industrie che si fidano
di questi “investitori”, perché vengono
spinte con motivi emozionali, vengono
illuse tramite meccanismi di “invidia
reciproca”. Per investire si deve conoscere in dettaglio la società che si acquista, le quote azionarie, e non basarsi sul
semplice salire e scendere del tasso dell’azione; studiamo prima la politica
della società, addirittura quali sono le
aspettative del futuro, ecco che allora è
possibile investire sull’azienda.
NEL NOSTRO TERRITORIO
Il nostro territorio è molto particolare, perché ha una forte concentrazione di categorie ben determinate in un'unica vallata; ad esempio, la
vallata del Chiampo ha una forte
concentrazione delle categorie appartenenti alla lavorazione della
pelle, alla lavorazione del marmo e
alla meccanica. La stessa val d’Alpone ha una maggiore espansione
nelle categorie dell’agricoltura, del
settore manifatturiero (calzature) e
nelle pelli, anche se la maggior
parte è collegata con il paese di
Arzignano. Da sottolineare come la
crisi abbia invaso tutti i settori, l’intero sistema economico, soprattutto
il settore edilizio (sebbene sentisse
la crisi già da qualche anno). Ma
anche il settore meccanico è in Zona industriale di S. Giovanni Ilarione, zona nord.
VERSO IL SUPERAMENTO DELLA
CRISI
La recessione dopo uno/due anni,
pare sia arrivata al termine, basta notare
gli Stati Uniti che hanno chiuso il trimestre con una ripresa del 3,5%. Ma perché è cosi importante questo dato?
Perché la crisi è iniziata negli Stati Uniti
e ha trascinato l’Europa e tutti gli altri
paesi. Ecco che un dato migliorativo in
America presume un trascinamento
degli altri paesi in positivo. Si pensi che
l’America acquista il Europa e Cina
moltissime materie prime, come il settore manifatturiero e tanti altri: come
l’Europa va ad acquistare in America
l’alta industria come aereonautica, come
particolati strumenti dell’industria e
tanto altro.
Da settembre, vista dalla posizione
della Cassa di Risparmio di Vestenanova, che osserva la microeconomia, si sta
registrando una ripresa. Basta guardare
il volume di ricevute bancarie emesse
qualche mese fa, rispetto a questi giorni:
ad esempio, un valore complessivo di
100, questo mese è di 120. Quindi credo
che la discesa sia ferma, ora siamo sul
punto orizzontale della curva dell’economia: difficile supporre quando inizierà la salita, ma pare che nel 2010 si
possa registrare un più 1.5% di PIL
(Prodotto Interno Lordo) dell’Italia.
L’augurio di tutti è che questa situazioni
passi in fretta, soprattutto per garantire
il lavoro agli operai, alle aziende che in
questo periodo sono molto in sofferenza
e si arrivi ad una stabilità del mercato
mondiale.
LORENZO GECCHELE
Festa di riconoscimento dei Club
Sabato 13 novembre alle ore 20.30,
presso il cinema parrocchiale, il Club
Alcolisti in Trattamento n. 439 di San
Giovanni Ilarione ha organizzato la
Festa di Riconoscimento. Questa festa
viene fatta 2 volte l’anno e coinvolge le
famiglie dei club delle vallate d’Alpone
e d’Illasi. I club sono 19 e le famiglie
coinvolte sono circa 170.
La partecipazione è stata massiccia,
d’altronde venivano premiate famiglie
anche con ben 23 anni di sobrietà.
Ringraziamo Don Elio per la disponibilità accordataci, l’Amministrazione
Comunale presente nelle persone di
Gambaretto Augusto e Gambaretto
Claudio e il dottor Magnabosco, tutti
sempre molto sensibili all’argomento.
Ci è piaciuto che l’amico Augusto sia
intervenuto per evidenziare la cordialità
presente fra le persone: quando si è liberi da sostanze, effettivamente si è più
socievoli e solidali.
Il dottor Magnabosco ci ha esortati a
proseguire poiché la partecipazione al
club è una strategia vincente nei problemi alcol-droga correlati. E così pure le
parole del personale direttivo dell’Acate
del SER.D di Soave hanno infuso coraggio e ottimismo fra i presenti. Toccanti,
come sempre, le testimonianze di alcune
famiglie che ci hanno fatto partecipi dei
loro vissuti. Grazie a tutti.
AGOSTINO CAMBIOLO
Il club è aperto ogni lunedì dalle ore 20
alle ore 21.30 presso la sala civica.
L’ALPONE 3
quella Mariana.
Don Francesco MeneghelEra molto sentita anlo ha festeggiato 50 anni di
che la comunione di masacerdozio, 25 dei quali pasturità per i ragazzi di 3ª
sati nella nostra parrocchia di
media e la professione soSanta Caterina in Villa.
lenne di fede dei diciotLa sua vita religiosa inizia
tenni che si teneva ogni
nel giugno 1959, dopo gli
anno.
esami di 4ª teologia con il veDon Francesco ricorda
scovo mons. Carlo Zinato che
anche la festa di tutti i
lo ha poi consacrato Sacersacerdoti, religiosi e relidote il 28 giugno 1959 e subigiose, tenutasi il 27 luglio
to inviato come cappellano
1980, allo scopo di pronella parrocchia di San Pietro
muovere le vocazioni.
a Vicenza che contava allora
Cosa ha maggiormen12.000 abitanti.
te apprezzato nei suoi parNel suo primo incarico
rocchiani durante la sua
pastorale a Vicenza, che lo ha
permanenza a San Giovisto impegnato per nove
vanni?
anni, ha insegnato religione,
Ci risponde: “Il fiore
ha animato il ricreatorio ed il
all’occhiello è stata la
cinema, ha fatto da assistente Don Francesco concelebra con don Adelio Mantiero.
famiglia, dalla nascita
alle ACLI ed alla Casa di cura
fino alla cura per i propri anziani. E poi
Per quanto riguarda il rinnovamento
“Villa Berica”.
una grande e vissuta fede dei parrocdelle strutture della parrocchia, bisogna
Sempre il vescovo Zinato, il 26 setchiani, la preghiera quotidiana nelle
ricordare gli importanti interventi al tettembre 1968, lo ha inviato a San Giofamiglie e la partecipazione alla Messa
to ed al pianterreno della canonica .
vanni Ilarione come cappellano di don
della domenica e ad alcune manifestaPer la chiesa sono stati creati gli acAntonio Antoniol.
zioni pubbliche di fede come le Palme e
cessi per disabili a nord, i servizi igieniQuesta per don Francesco è stata una
la processione del Rosario. E non dici, gli impianti elettrici ed acustici, la
nuova esperienza con persone diverse,
mentichiamo la cura religiosa per gli
sistemazione delle vetrate artistiche, i
di sensibilità tipica “veronese”.
ammalati con sempre la richiesta della
banchi nuovi e la ristrutturazione del
Anche la pastorale è stata completapresenza del sacerdote, la grande partepresbiterio (pavimento, ambone, altare e
mente diversa: si è incaricato dei chiericipazione al sacramento della confessiochetti, dell’ACR, dei giovani, del cinetabernacolo nuovi) secondo le indicane soprattutto la settimana santa e la
ma e della corale.
zioni liturgiche del Concilio.
solidarietà per i bisognosi! Nella parrocNel luglio 1970, in seguito alle diE per finire ricordiamo la sistemaziochia si muovevano in sintonia le forze
missioni per motivi di salute di don Anne dell'oratorio ed il restauro delle tele e
sociali e politiche che oltrepassavano i
tonio Antoniol, sempre mons. Zinato,
degli altari, mentre esternamente sono
confini delle parrocchie stesse giungenvuole che don Francesco rimanga come
state riordinate le gradinate e ridipinta la
do in particolare all'inaugurazione e alla
parroco. Ci racconta: “Ero il più giovafacciata.
dedicazione degli impianti sportivi il 3
ne parroco della diocesi, ed il vescovo
Nel 1975 sono state anche trasferite
settembre 1988. Ed ancora l'inaugurache conosceva bene la situazione pastoda Lumignano nella chiesa di Villa le
zione della Casa degli alpini, la scuola
rale e religiosa della parrocchia, mi disspoglie mortali di don Francesco Trecmedia, la nuova sede comunale con la
se che dovevo fare alcune opere parrocco, primo parroco e costruttore della
caserma dei carabinieri, 15-20 fabbriche
chiali: il campanile, la scuola materna
parrocchia di Villa.
di scarpe, negozi, strade e solo a Villa la
ed il ricreatorio”.
Un grosso impegno è stato la costrucostruzione di oltre 1.000 appartamenti.
E continua: “Memorabile è stato l'inzione nel 1978-79 della nuova scuola
E la popolazione di Villa che è passata
gresso come parroco il 22 novembre
materna che può ospitare, oltre all’aldalle 2.000 anime del 1968 alle oltre
1970 che ha visto la partecipazione totaloggio per le suore, più di 150 bambini.
3.500 nel 1993, ed oltre 1.800 posti di
le della comunità di Santa Caterina in
Ma i lavori non sono ancora finiti, e
lavoro”.
Villa”.
nel 1989 viene realizzata la sopraelevaE la sua esperienza a Novoledo?
Nell'esaltante esperienza di parroco,
zione del campanile.
“Anche nella mia nuova parrocchia
sottolinea la collaborazione dei cappelCi dice don Francesco: “In tutte queho dovuto effettuare parecchi interventi:
lani don Paolo Baio e don Livio Dinello,
ste opere si è dimostrata efficace la
dal 1993 ad oggi sono state rinnovate le
delle suore Apostole del Sacro Cuore,
comunità di Villa con un impegno totale
strutture esistenti con la costruzione di
catechisti, cantori (corale, gruppo chinon solo economico: tutte le opere sono
una nuova Canonica, l’ampliamento
tarre, bambini), e dei gruppi ecclesiali
state finanziate esclusivamente dai pridella scuola materna e della chiesa. Un
(Azione Cattolica, Terziari francescani,
vati senza alcun aiuto pubblico ad escluparticolare impegno è stato dedicato alla
Gruppo di preghiera, Gruppo missionasione della ristrutturazione del vecchio
salvaguardia del Creato, prestando cura
rio); tutte le sue energie sono state indicinema per il quale c'è stato un imporalle risorgive di Novoledo da cui nasce il
rizzate verso la realizzazione nell’antante intervento pubblico”.
fiume Bacchiglione che rifornisce di
nuncio e, concretamente nello spirito,
Ma ha un rammarico: non é riuscito
acqua Vicenza, Padova, Rovigo, Abano”.
del Concilio.
a realizzare l'ultima struttura "comandaGli chiediamo quali sono le sue imAll’inizio degli anni 70 a San Giota" da mons. Zinato, il ricreatorio che
pressioni ed i suoi sentimenti dopo 16
vanni Ilarione la situazione sociale era
era previsto presso la casa Trevisan.
anni di assenza da San Giovanni Ilarione.
da “zona depressa”, ma, ci dice: “I sinDurante la sua lunga permanenza a
“Sento sempre gli abitanti di San
daci si sono dati da fare e la comunità ha
San Giovanni Ilarione sono stati realizGiovanni Ilarione Villa la mia gente! Mi
collaborato fattivamente insieme con le
zati anche il monumento a San Giovanni
manca il profumo della colla delle fabaltre due parrocchie di Castello e CattiBosco e 40 capitelli.
briche, ed il suono della campana del
gnano, con le quali si era creata anche
Per quanto riguarda la vita spirituale
lavoro ogni mattina alle 7,45. Mi spiace
una certa solidarietà; c’era nel paese la
del quotidiano, la sua attività era molto
di non aver potuto realizzare il ricreatovolontà di risollevarsi e progredire: la
intensa.
rio per i giovani che mi aveva suggerito
fede, la partecipazione all’Eucarestia
C’erano due S. Messe al giorno al
il vescovo, ed ho un groppo allo stomadomenicale hanno aiutato a percorrere
mattino ed sera; ed a cadenza settimanaco per la mancata strada che avrebbe donuove vie di lavoro, di cultura e sport”.
le il catechismo, la scuola di canto, l’Avuto unire con una galleria San GiovanPer lo sviluppo economico, oltre ai
zione Cattolica, i gruppi di Preghiera, i
ni Ilarione con Arzignano”.
politici, una grossa mano l’hanno data
Terziari, il Gruppo Missionario, il decoUn grazie a don Francesco per averci
gli imprenditori, molti dei quali animati
ro della chiesa e la pastorale del lavoro.
dedicato il suo tempo, per averci racdallo spirito di don Bosco di cui erano
Un appuntamento importante per la
contato le sue impressioni di 50 anni di
ex allievi; e riusciranno infatti a surroparrocchia di Villa era l’iniziativa delle
apostolato. Dalle pagine del giornale la
gare la perdita dei posti di lavoro dovuti
Missioni al popolo che si tenevano ogni
redazione e tutta la comunità ilarionese
alla chiusura della filanda Sperotti con il
4-5 anni, in occasione delle quali un
gli è sempre vicina e gli augura ancora
nuovo impulso creato dall’avvio dell'ingruppo di sacerdoti riuniva per 10 giormolti anni di proficuo lavoro nella vigna
dustria della scarpa a cui si aggiunse un
ni i credenti con modalità diverse per un
del Signore!
ulteriore sviluppo della produzione delrinnovamento spirituale; la più vissuta è
A. P.
le ciliegie e dell’uva.
stata quella del 1975 durata un mese e
Agenzia Immobiliare
continua da pag. 1
RICORDO DI ANGELO ZANCHI
accolto nella chiesa di Villa gremita di
gente commossa e raccolta nel silenzio e
nella preghiera; e dove don Francesco Meneghello, il parroco che più di tutti lo ha
potuto conoscere ed apprezzare, ha presieduto la celebrazione funebre.
Angelo, dopo avere frequentato la
scuola di Don Bosco, aiutato ed incoraggiato anche dal fratello Giovanni, con
un'intuizione eccezionale ha avviato quasi
cinquant'anni fa un piccolo laboratorio per
la fabbricazione di scarpe che nel giro di
qualche anno si è notevolmente sviluppato
fino a raggiungere le dimensioni di due
grosse fabbriche: “Luisa” e “Valbrunella”
che sono arrivate ad occupare oltre 400
operai.
Erano allora momenti duri per la nostra
comunità; Angelo desiderava davvero che
il paese uscisse dalla condizione di paese
depresso qual'era, e crediamo che abbia
dato una grossa mano in questo senso
anche per il suo continuo stimolo
all’Amministrazione comunale, allora
capeggiata dal compianto Augusto Sartori,
affinché si impegnasse nello sviluppo economico e sociale della comunità.
Con la nascita di queste due fabbriche
San Giovanni Ilarione ha avuto un notevole impulso industriale ed economico che è
durato per almeno 30 anni cioè fino a
quando, a causa delle mutate condizioni
economiche e sociali, il settore è entrato in
profonda crisi.
Non ha mai guardato solo al profitto
della sua azienda e quando era a conoscenza che una famiglia era in difficoltà,
assumeva l’operaio anche se non ne aveva
la necessità. Considerava sua famiglia
anche le sue fabbriche e come tali le gestiva. Ma erano la sua famiglia anche gli
alpini e la parrocchia.
La sede degli alpini, la scuola materna,
la chiesa, il campanile: in tutte queste
opere c’è un suo importante contributo di
cui pochi sono a conoscenza perché
Angelo è sempre stato ispirato dallo spirito degli allievi di don Bosco e dal principio della carità evangelica “non sappia la
tua sinistra ciò che fa la destra”.
Era fortemente legato agli alpini del
* * *
Nella mia famiglia c’erano tante bocche da sfamare: con l’avvento dei calzaturifici, in particolare “Luisa e Valbrunella”, mamma e papà hanno potuto vedere noi
figli con un posto di lavoro decoroso, onesto e vicino a casa. Il buon esempio di
“Cochi” dava serenità ai genitori, i giovani rimanevano in paese e portavano a
casa il loro stipendio contribuendo alla crescita economica della famiglia. Dal
“Cochi” sono nate amicizie durature, sono sbocciati amori ed è cresciuta e maturata tanta bella gioventù. Ricordo, come fosse oggi, il giorno del mio primo stipendio: quanta emozione e fierezza nel consegnarlo a mia madre. Un altro bel ricordo
va alle gite offerte quando il clima in fabbrica era “familiare”: forse a quel tempo
pochi avrebbero potuto permettersi di oltrepassare i confini della provincia ... Che
ore allegre passate tutti insieme sul pullman con il nostro datore di lavoro e signora!
Grazie Angelo del tuo coraggio, del tuo zelo e del tuo amore per la gente del tuo
paese. Almerina Gambaretto Bosco.
LUCIA BURATO
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Marcazzan geom. Luciano
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ANGELO PANDOLFO
Per ovviare al mancato ricordo da parte degli operai in occasione dell’ultimo saluto ad Angelo Zanchi, ci giunge la seguente testimonianza.
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suo gruppo di cui era stato capogruppo per
27 anni ed era capogruppo onorario; con
loro ha passato momenti importanti della
sua vita e ad essi ha dato moltissimo: è
stato fra l’altro l'ideatore e l’artefice della
costruzione della sede del gruppo, la
“Baita”, che è una delle più belle di tutta la
Sezione di Verona!
La realizzazione della scuola materna
“Papa Luciani” lo ha visto in prima fila nel
reperire il terreno del quale ha anche contribuito all'acquisto, nel trovare i finanziamenti per la sua costruzione impegnandosi anche di persona e coinvolgendo le altre
attività produttive del paese ed ideando e
coordinando la raccolta di un’offerta pro
asilo da parte in tutte le fabbriche del
paese.
Importante anche il suo contributo
nella sopraelevazione del campanile e nell'acquisto della “campana del lavoro” che è
stata offerta dagli operai di tutte le fabbriche e che ancora suona ogni mattina alle
7,45.
In tutte queste realizzazioni era molto
importante anche la sicurezza che dava la
sua presenza: quando un lavoro veniva iniziato, non lo avrebbe mai lasciato incompiuto!
Aggiungiamo anche che è stato presidente degli industriali di Verona ed era
molto stimato dagli altri imprenditori.
Con Angelo se n’è andato un pezzo
importantissimo della storia degli ultimi
50 anni di San Giovanni Ilarione, ed il suo
passaggio ha lasciato una traccia difficilmente cancellabile.
Lo vogliamo ricordare così com’era:
sempre allegro, gentile, cordiale, disponibile!
Ho un sogno, vorrei che gli alpini lo
ricordassero ai posteri intitolandogli la
loro sede: quella “Baita” che ha fortemente voluto realizzare.
Ed ancora: molte vie del nostro paese
sono state dedicate a personaggi più o
meno illustri; spero davvero che i nostri
Amministratori si ricordino di lui magari
dedicandogli una via!
Anche se forse lui non lo vorrebbe,
sono certo che Angelo merita questo privilegio!
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“
DON FRANCESCO MENEGHELLO:
50 ANNI DI SACERDOZIO
I ragazzi di IIIª
media dell’istituto comprensivo “M. Marcazzan” sabato
10 ottobre,
sagra delle
castagne, hanno presentato
il loro calendario 2010 guidati
dalle loro insegnanti.
BRAVI RAGAZZI È STATO UN
SUCCESSO!!!
L’ALPONE 4
74ª SAGRA DELLE CASTAGNE
Cinque giorni all’insegna della Festa
La Pro Loco ringrazia chi ha collaborato
Scatolificio.
Neanche il tempo di riposare che la
giornata della domenica era già in piena
luce. Alle 14.00 i chioschi erano attivi e
pronti per il lungo pomeriggio. Per prima
ad entrare in scena è stata la Banda
Musicale “Roccamalatina” da Guiglia
(Modena), che ha aperto il corteo dei
contadini e contadinelle in costumi tipici
e ha poi eseguito parecchi brani, apprezzati dal folto pubblico presente. La banda
ha voluto così onorare l’amicizia che da
anni la lega alla Banda locale “G. Verdi”,
con la quale esiste un proficuo interscambio musicale. Come tradizione
comanda poi è stata la volta dei battitori
di castagne, vivaci protagonisti del cosiddetto “Bosco in piazza”, che negli ultimi
tempi è noto anche perché è seguito dalla
somministrazione al pubblico presente
delle prelibate porzioni di polenta calda e
“scopeton”: vista l’esperienza degli anni
scorsi, è parsa alquanto opportuna la
decisione degli organizzatori di moltiplicare le porzioni distribuite. E infatti
anche stavolta non è stato avanzato nulla… Subito dopo, ecco l’attesa “Corsa
delle rane”, con partecipazione assicurata da parte di tanta gente, assiepata lungo
il percorso e pronta a sostenere i giovani
contradaioli che si sfidavano: dopo la
serie di gare avvincenti, in una atmosfera
piacevole favorito anche dal comportamento corretto dei contendenti, la vittoria è andata alla squadra di via Torino,
che per un anno deterrà l’ambito trofeo e
che per questo non ha mancato di festeggiare con i propri sostenitori.
Rubrica 2010
Chi è interessato alla pubblicazione sulla “Rubrica Telefonica 2010” del territorio di San Giovanni Ilarione del proprio numero cellulare, sito web, e-mail,
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ballare gli ilarionesi
in pista. Una serata
ricca di musica e di
divertimento che ha
A sera una piccola
coinvolto i giovani
sorpresa: proprio quannel ballo fino a notte
do tutti erano pronti per
fonda. La serata era
lanciarsi nel ritmo del
animata non solo
ballo liscio, com’era
dalla musica delle
previsto, ecco arrivare la
casse, ma anche dai
notizia che l’orchestra
tanti bonghi posti ai
era stata coinvolta in un
margini della pista,
incidente e che non sache ricordavano al Dj
rebbe giunta in tempo
il ritmo. Tanti i gioper suonare. Senza pervani impegnati nei
dersi d’animo gli orgachioschi gialli della
nizzatori hanno provvePro Loco. Non è stata
La presentazione ai bimbi della scuola materna.
duto a rimpiazzare gli
da meno la serata del
sfortunati musicisti con
sabato che ha visto protagonista Radio
Il consiglio Pro Loco ringrazia tutti
un esperto di musica a
RSB: DJ Silvano ha fatto emozionare il
coloro che hanno collaborato al buon
361°, Marco Confente
pubblico con la musica di tutte le età, aiuesito della Sagra della Castagne: quattro
in arte DJ Coffee, che ha I nostri giovani contadini e contadinelle.
tato da un sempre più preparato Ruffo
giornate intense che hanno visto giovani
saputo coinvolgere nel
che ha intrattenuto e coinvolto il pubblie meno giovani capaci e “oramai profesballo gli esperti di tango, mazurka e
co per tutta la serata.
va”, che ha riempito completamente l’insionisti” nell’organizzare un simile evenpolka fino a tarda ora.
Il sabato ha visto l’inaugurazione da
tero palco di strumenti di ogni tipo,
to. Tanti hanno collaborato mettendo a
Il lunedì mattino sono scesi in piazza i
parte del l’Amministrazione Comunale
lasciandone addirittura alcuni sul cadisposizione idee e voglia di fare. Un sinbambini delle scuole elementari e medie,
della sede ristrutturata del gruppo anziamion. Non potevano infine mancare i
cero grazie agli organizzatori arriva perche come ogni anno si sono cimentati nelni presso gli impianti sportivi, al ritmo
fuochi d’artificio: lo spettacolo pirotecsonalmente dal Presidente Franco
l’imparare a fare il formaggio e ovviadettato dalla musica della banda “G.
nico in perfetto orario e con fantastici
Cavazzola, che, come ogni anno, conclumente ad assaggiarlo. Le maestre, vista
Verdi” che ha accompagnato le autorità
giochi di luce ha posto degnamente fine
de la manifestazione con qualche piccolo
l’occasione, hanno ben pensato di fare
per l’intero pomead un’edizione della Sagra delle Castainfortunio personale, ma capace di tenere
anche lezione; infatti all’interno del
riggio nella classica
gne veramente di buon livello sotto tutti i
sotto controllo le varie situazioni che si
capannone dell’artigianato, anche quevisita alle mostre,
punti di vista.
sono venute a creare nel corso della
st’anno ben addobbato di svariate attività,
fino all’appuntaUn doveroso grazie a tutti coloro che
manifestazione.
c’era una zona adibita alle nuove fonti di
mento conviviale
hanno partecipato, dal pubblico interveLa sagra è iniziata con la serata dedienergia elettriche. Così i bambini, seduti
con i marroni appenuto ai tanti volontari che hanno dedicacata alla cultura territoriale, appuntamenattorno al materiale appositamente prepana cotti. Il Consito tempo e passione nell’allestimento,
to ormai classico del giovedì, in cui il
rato, hanno appreso l’importanza delle
glio Comunale ha
conduzione e rimozione delle strutture:
Comune allestisce appuntamenti atti alla
fonti rinnovabili: come il calore offerto
infine voluto premolti sarebbero i nomi che si potrebbero
valorizzazione del territorio. Quest’anno
dal sole può trasformarsi in energia eletmiare, secondo un
citare, con il rischio però di lasciare invol'incontro, dal titolo significativo “Val
trica, in acqua riscaldata e nelle altre
protocollo seguito
lontariamente fuori qualcuno … Un grad’Alpone: un territorio da gustare”, ha
forme energetiche tanto utili per l’uomo
da alcuni anni, una
zie a tutte le associazioni, alle varie autovisto coinvolti i sindaci della Vallata
quanto rispettose della natura.
ditta presente in
rità intervenute, alla Polizia locale, alla
dell’Alpone, con la presenza di tre consiLa Sagra si è chiusa con la serata
paese e protagonista
Protezione Civile e agli altri gruppi coinglieri della Provincia coordinati dal diretfinale che, seppur infastidita dal tempo
in campo lavorativolti. Un arrivederci all’anno prossimo,
tore del nostro giornale.
poco favorevole, ha riservato ai tanti
vo: il riconoscimencon lo stesso spirito di fare festa al nostro
Dopo aver passato in rassegna le prospettatori che affollavano la piazza qualto quest’anno è
bel paese di San Giovanni Ilarione.
blematiche territoriali della vallata, indiche ora di buona musica con l’Orchestra
stato consegnato alcando l’influenza che il territorio ad
spettacolo “Rossella Ferrari e i Casanola ditta Alpa s.r.l. Un momento della festa: l’assaggio della polenta!!
LORENZO GECCHELE
Ovest e a Nord di Verona ha sul turismo,
sono stati individuate le misure che il
nostro territorio dovrebbe adottare per
incentivare l’attenzione dei turisti verso i
done, attiguo a quello della mostra artinostri paesi: dalla conoscenza delle strutgianale, dove ci aspettava una sostanzioture monumentali che si trovano in loco,
sa merenda a base di ... ottimo formagalle molteplici attività che le associazioni
loco ci aspettava. Nel frattempo il cielo
e ci siamo disposti intorno incuriositi: il
gio, naturalmente, ed irrorata da bibite
ogni anno svolgono per il territorio. Il
Come ogni anno, alcuni giorni prima
sindaco di San Giovanni Ilarione, neo
si era incupito e minacciava pioggia. La
latte di vera mucca si stava intiepidendo
di vario tipo. Fuori dalla tenda il tempodella sagra delle castagne, a scuola è
consigliere della Provincia, Domenico
nostra prima tappa, però, era l’ufficio
e lui vi aveva fatto sciogliere il caglio.
rale imperversava , così il signor Dario
arrivato l’invito della Proloco di S. GioDal Cero ha richiamato l’attenzione sulle
anagrafe del nostro Comune dove, una
Siccome doveva riposare per una buona
ha dovuto continuare il suo lavoro all’invanni a partecipare alla consueta lavoramodalità per cercare i sostentamenti opparte di noi (la terza) doveva richiedere
mezz’ora, abbiamo approfittato per visiterno del tendone dove noi l’abbiamo
zione del latte fino alla produzione del
portuni al fine di portare a termine l’alil certificato di nascita che serviva per
tare la vicina mostra sullo scrittore Gioraggiunto per la sorpresa finale. Il forformaggio, fatta dal mastro casaro Dario
largamento della Provinciale, la quale
un’attività di storia. L’impiegata è stata
vanni Guareschi organizzata dalla bimaggio si stava solidificando e ce l’ha
Gugole, appena insignito di un nuovo ed
garantirà una semplificazione e un
davvero efficiente, così subito siamo
blioteca comunale. Qui non abbiamo
voluto far assaggiare così, caldo e ancoimportante premio. Subito noi alunni di
potenziamento dei collegamenti tra i
entrati sotto il tendone della mostra artipotuto soffermarci molto perché si stava
ra filamentoso: in dialetto questo impaterza e quarta della scuola primaria di
nostri paesi e la città. Interessante ricorgiana
e
abbiamo
assistito,
con
vero
intescatenando
un
forte
temporale,
perciò,
sto si chiama “musso” e il siero giallaCastello,
insieme
alle
nostre
insegnanti,
dare alcuni uffici promotori del nostro
resse,
alla
lezione
ecologica
sull’enerdi
corsa
siamo
giunti
sotto
un
altro
tenstro in cui si muoveva, sono gli “scoli”,
abbiamo
aderito
perché
riteniamo
imterritorio, come ad esempio gli I.A.T. –
gia. Alla fispeciali per i maiali. Poco dopo il forportante rispondere e collaborare alle
Informazione e Accoglimento del Turista
ne la signora
maggio è stato estratto e sistemato in
iniziative promosse dal territorio e per– che informano al meglio sulle visite e
Nelly, la reuna forma rotonda, marchiata Monte
ché è giusto che noi ragazzi conosciamo
sulla realtà del territorio stesso. Sono
latrice, ci ha
Veronese. Dopo un periodo di stagionai mestieri artigiani che via via stanno
seguiti vari interventi da parte delle autoregalato una
tura, quell’impasto ancora molle, sarebscomparendo. Oltre tutto, questa esperità e di persone del pubblico presente,
quarantina
be diventato quell’ottimo formaggio
che hanno manifestato, fra l’altro, lo
rienza ci avrebbe permesso di approfonscarso impegno finora profuso nello
di belle ed
della Lessinia, orgoglio di tutta la nostra
dire l’unità didattica sull’alimentazione
sfruttare adeguatamente tutto ciò che il
utili bussoregione. Tutti ci siamo sciolti in un caloche stiamo portando avanti in scienze.
nostro territorio produce. Un problema
le, proprio
roso applauso: Bravo Dario, abbiamo
Un altro importante aggancio con il
che deve innescare, nei prossimi anni, un
quelle che ci
capito perché ricevi tanti prestigiosi prenostro lavoro scolastico era la nuova
atteggiamento diverso da parte di tutti
ser vivano
mi! Grazie alla Pro loco che ci ha offerproposta che ci è stata fatta: una breve
per rivalutare le risorse naturali e orgaper le lezioto questa opportunità che sicuramente ci
lezione sul risparmio energetico e sulle
nizzative della Valle dell’Alpone. In linea
ni di geograha arricchito: alla sagra non ci sono solo
fonti di energia alternativa, argomento
con queste considerazioni è parso l’asfia! Usciti
le giostre!
che è sempre al centro delle nostre risaggio finale, offerto dagli organizzatori,
nella
piazza
Grazie anche all’assessore Augusto
flessioni
in
classe
a base di castagne e vino locale, all’interil mastro caGambaretto che, a mezzogiorno ci ha
Quindi siamo partiti a piedi, 35 alunno del capannone degli Alpini.
saro aveva
fatto portare a scuola con lo scuolabus
ni e 4 insegnanti, alle 8.30, dalla nostra
Di tutt’altro sapore la serata del
acceso
il
comunale, visto il tempo impietoso ...
scuola di Castello e dopo una passeggiavenerdì, caratterizzato dal “ciclone” giofuoco sotto
ALUNNI E INSEGNANTI
ta di 15 minuti, siamo arrivati in piazza
vanile intitolato Yano Dj che con al musiil calderone La dimostrazione del formaggio ai ragazzi delle elementari.
CL. 3ª E 4ª CASTELLO
Aldo Moro, dove il presidente della proca Afro ha riempito la piazza e ha fatto
IN CLASSE ... ALLA SAGRA DELLE CASTAGNE
CARNEVALE 2010
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Il consiglio della Pro Loco anche quest’anno organizza il tradizionale carnevale di Mastro Ciliegia e Sora
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L’ALPONE 5
100° Anniversario della nascita
DI CIRILLO TONIN
“Con amor, bontà e cortesia / Se
conquista amor, stima e simpatia”
A cento anni dalla nascita di Cirillo
Tonin, avvenuta il 19 ottobre 1909, è
con un suo pensiero che desideriamo
iniziare questo omaggio al nostro amato
poeta contadin, il quale, in 78 anni di
vita, ha arricchito il nostro paese con le
sue poesie in rima e in dialetto vicentino.
Il modo migliore per ricordarlo è sicuramente attraverso i suoi versi e le sue
composizioni.
Il suo “poetar in rima” si affianca
alla vita di contadino che gli offre numerosi spunti: osserva la natura, la società contadina e la vita politica di allora e la racconta.
Egli descrive, ammonisce, esalta e si
commuove: riassume in versi un’epoca
di cambiamenti sociali e politici, ma
soprattutto segna il passaggio dalla poe-
sia della memoria a quella scritta.
Sono passati parecchi anni dalla sua
nascita e le sue poesie suscitano ancora
in noi delle emozioni di partecipazione
e di riflessione.
“Me piase star sul monte / qua el
mondo xè pì belo / pi lontan xè l’orizonte / e pì vizin e azuro el cielo”.
Questo è l’inizio di una delle poesie,
“Me piase star sul monte” più belle riguardanti la natura e il suo grazie a Dio
per averlo fatto nascere qui.
La natura con i suoi colori, profumi,
suoni viene da lui descritta minuziosamente, egli si sente parte di essa, sente
un contatto diretto; gli basta un semplice sguardo per far nascere una “dolce
poesia”.
A molte persone del paese ha dedicato direttamente dei componimenti e noi
gli siamo grati e lo sentiamo ancora vicino, come se la sua anima immortale ci
parlasse ancora attraverso le sue poesie.
“In ogni festa come questa / Mi qualcosa go sempre dito, / ghe vorria ancora questa / che stavolta stesse zito”.
Così esprimeva il suo coinvolgimento e desiderio di essere partecipe e rendere uniti coloro che erano in festa.
Dino Coltro, scrittore e poeta veronese, nella presentazione alla raccolta di
poesie di Cirillo fatta nel 1993, scrive:
«se è vero che è impossibile e improprio
staccare in “Serilio” la figura del poeta,
del contadino, si deve riconoscere nella
sua poesia una capacità espressiva a
tutto campo».
Molte poesie riguardano infatti la
vita contadina e il suo paese: si tratta di
Fornaro
In occasione del 40° anniversario di attività della ditta “Legatoria
Fornaro s.r.l.” di Montecchia di Crosara, il 5 settembre scorso, è
stata inaugurata una grande statua, dedicata a San Giovanni Bosco
e collocata nel cortile antistante l'edificio, sito in via Alpone 71 –
zona industriale/artigiana. Alla cerimonia, presenti anche molti ex
allievi salesiani, ha presenziato il cardinale Raffaele Farina, direttore
responsabile della Biblioteca Vaticana per la quale la ditta Fornaro è
chiamata spesso ad eseguire importanti progetti. L’alto prelato ha
celebrato la Santa Messa e ha benedetto la statua.
Fatti Fatterelli
Una mattina di settembre, alcune signore passando nei pressi di via Camadi,
si sono accorte che sul ciglio della strada giaceva esanime un grosso animale “non identificato”. Stupite hanno chiamato altre signore del vicinato,
anch’esse però incapaci di dare una spiegazione. Tornati i mariti dal lavoro e
vista la bestia, hanno tranquillizzato le mogli, spiegando loro che si trattava
di un grosso tasso, sicuramente travolto da un’auto di passaggio.
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ORARI
Lun. - Giov. dalle 9.00 alle 12.30
Mart. - Merc. - Ven. dalle 15.00
alle 19.00
poesie spesso ironiche ma che permettono di avere uno scenario dettagliato
della società civile di allora.
Come recita un detto antico: “Dietro
un grande uomo c’è sempre una grande
donna” e anche nel caso di Cirillo c’era
ed era Maria Dirupo, una donna graziosa, scomparsa qualche anno fa, all’età di
91 anni, una compagna sempre presente:
lui stesso quando parla d’amore scrive:
“Il vero Amor / è nato dal Padre Creator
/ è desio del cor de tuta la gente”.
Poi ancora sul Matrimonio scrive:
“El Matrimonio el xè un Sacramento /
dei più bei e importanti / se fato ben e a
so tempo / el pol far diventar santi”.
I due sposi credevano nel matrimonio, nell’amore di coppia come fonte di
gioia, pace e allegria, luce e sorriso del
mondo, strada e porta del paradiso.
Ringraziamo Dio di aver avuto nella
nostra famiglia e comunità una persona
come Cirillo che ha voluto e saputo trasmettere al prossimo i suoi sentimenti,
le sue osservazioni, rendere grazie e
solennizzare tanti momenti della sua
vita e soprattutto della vita altrui attraverso il dono dei suoi componimenti.
Concludiamo partendo ancora da un
suo pensiero: “L’omo xè grande par la
so anima imortale / e parchè se el sa el
poì ragionare”. Io Silvia, sua nipote, gli
dedico una mia poesia: “Caro zio Cirillo Tonin / dolce e simpatico contadin / la
to fameia te ringrazia / per i doni che te
ghè fato: / gioia amore e risate / laori
feste e tante poesie ben fate / Te si un
esempio par tuti noi / Come tuti i grandi eroi / Grazie zio / Da lassu prega par
el to amato paese / Par la to fameia e
par i amici / Perché podemo un giorno
esser tuti sereni e felici”.
SILVIA TONIN
RI
GLI ALLO
Complimenti vivissimi da parte della redazione a:
Michela Biondaro, laurea breve in Ingegneria Chimica presso l’Università degli
Studi di Verona, 13 ottobre 2009.
Silvana Cavazza, Economia e Management delle imprese e dei Servizi, Università
degli Studi di Verona, 17 ottobre 2009.
Monica Cengia, Laurea breve presso l’Università di Verona facoltà di Lingue e culture per il Turismo, 27 novembre 2009.
Silvia Confente, dottoressa di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Verona, 13 ottobre 2009.
Enrico Confente, dottore in Ingegneria Ambientale presso l’Università di Padova,
28 ottobre 2009.
Alessandra Fattori, Università di Padova, il 17 novembre 2009, dottore in Scienze
Politiche Relazioni internazionali - Curriculum Diritti umani.
Camilla Fusa, Lingue ed Istituzioni Giuridiche economiche dell’Asia orientale
presso l’Università di Venezia, 2 novembre 2009.
Laura Galiotto, laureata il 29 novembre 2009 in Chimica all’Università di Amburgo.
Angelo Gambaretto, Laurea breve in Ingegneria meccanica presso l’Università di
Padova, 24 novembre 2009.
Gabriele Gambaretto, Laurea breve in Ingegneria energetica presso l’Università di
Padova, 25 novembre 2009.
Silvia Rossi, Laurea in Tecniche di Laboratorio biomedico presso l’Università degli
Studi di Verona Facoltà di Medicina e Chirurgia, ottobre 2009.
Aurelie Zanarotto, laureata presso l’Università degli Studi di Verona Facoltà di
Medicina e Chirurgia, il 24 novembre 2009.
FESTA DELL’ANZIANO.
Organizzata dalla Pro Loco e dall’Amministrazione Comunale, l’8 dicembre si è celebrata la Festa dell’anziano, con la partecipazione di
ben 787 ultrasessantacinquenni. Il programma prevedeva la S. Messa
alle ore 15.00, seguita dalla tradizionale consegna dei pandori a tutti
gli anziani, allietati dalla musica dei “Tacabanda” e dalla degustazione di vin brulè e fette di pandoro.
ITALIA-AFRICA 0 A 1?
Venerdì 30 ottobre alle ore 21.00 si
è svolto un incontro presso la sala della
Comunità di Montecchia di Crosara
con p. Alex Zanotelli. Alessandro Zanotelli è nato a Livo (Trento) il
26/08/38, viene chiamato familiarmente padre Alex da tutti.
Completa i suoi studi di teologia a
Cincinnati negli USA e qui viene ordinato sacerdote. Come missionario parte
per il Sudan meridionale e vi rimane
per 8 anni. Le sue prediche sono di fuoco, denuncia le ingiustizie e accusa le
amministrazioni corrotte.
Nel ‘78 vive il suo periodo veronese
come direttore di Nigrizia e anche qui
diviene testimone scomodo di esponenti politici.
Il suo obiettivo è “dare voce ai senza
voce”.
Opera fino al 2001 nelle baraccopoli di Korogocho nei pressi di Nairobi,
Kenya. Attualmente vive nel quartiere
Sanità di Napoli dove presta la sua
opera alternandosi con le importantissime conferenze che lo distinguono.
Il manifesto della serata recita in
modo provocatorio: “Dai mattoni alle
pietre vive”. Si avverte, già da subito,
che non è la solita conferenza; ci sono
tanti giovani provenienti un pò da tutte
le parti: il tam-tam della presenza di
padre Alex ha sortito il suo effetto.
Intanto scorgiamo in fondo alla sala lui:
padre Alex.
È sorridente e indossa una delle sue
magliette colorate con l’immancabile
Huipalas, la sciarpetta indigena ecuadoriana simbolo di Resistenza, lmpegno e Convivialità.
Mediatore appropriato della serata è
don Sergio Marcazzan, parroco di Vestenanova. Si sente subito l’amicizia
Alex Zanotelli
che lega i due sacerdoti. Parlano entrambi con termini chiari e semplici,
alla portata di tutti. Pian, piano ci rendiamo conto che il teatro si è ben riempito: genitori, studenti, casalinghe, insegnanti, autorità e gente comune; tutti
qui che pendono dalle
labbra del noto missionario.
Padre Alex inizia il
suo racconto prima lentamente, quasi sottovoce.
Via, via che gli argomenti
si fanno più pressanti, il
suo parlare diviene concitato perchè ciò che ha da
dire è di grande importanza per tutti. Ci spiega che
i vescovi africani hanno
capito e denunciato per
tempo la situazione di
gran disagio che sta veViale Fontanelle, 52/51 - 37047 S. Bonifacio (VR) ITALY
nendo avanti per le popoTel. +39 045 6101643 - Fax +39 045 610 1642
lazioni africane; con forza
e coraggio dicono che le
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cose sono diventate inso-
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stenibili e che non riguardano più solo
l’Africa, ma il mondo intero.l vescovi
africani non hanno paura.
Si percepisce ora nella voce di padre
Alex una sorta di sofferenza nel condividere come l’inquinamento, la carestia
siano arrivati ad un culmine altissimo.
Si deve intervenire ora!
La parte che ci colpisce maggiormente è quella che riguarda l’acqua.
L’acqua intesa come diritto umano,
l’acqua come fonte non inesauribile.
Denuncia padre Alex che fra trenta anni, di petrolio non ne avremo più e troveremo così altre fonti energetiche alternative.
Si, ma l’acqua? L’acqua è come l’aria: senza non si può vivere. Alcune
multinazionali stanno mettendo le mani
sull’acqua perchè è diventata oro blu.
La vogliono privatizzare per specularci
sopra. Considerando che solo il 3% di
tutta l’acqua è potabile, capiamo subito
che non è moltissima. Se poi si aggiunge che gran parte viene usata per l’industria e l’agricoltura, si capisce subito
che quella che rimane per il consumo
proprio umano è davvero poca. Le
chiese cominciano a prendere una posizione affinchè l’acqua non venga privatizzata. Non si può accettare che l’acqua venga messa all’asta! Consideriamo che il consumo giornaliero d’acqua
per ogni persona dovrebbe essere di
circa 50 litri. In realtà noi europei ne
consumiamo più di 200 litri e gli americani arrivano a 800 litri. Siamo degli
spreconi. Durante il dibattito sono intervenuti i coniugi laici missionari Flora e Giulio Leso. Hanno vissuto in Africa per un pò di tempo: lei insegnante, lui falegname. Hanno portato il loro
contributo e ne hanno tratto a loro volta
vita, amore e insegnamento.
Padre Alex Zanotelli ci ha lasciato
qualche cosa di molto importante sulla
quale riflettere, magari in vista della
prossima conferenza di Copenaghen
sui cambiamenti climatici, svoltasi
nelle scorse settimane.
Nel frattempo interroghiamoci sul
da farsi perchè, stando in tema di
acqua, ognuno di noi nel suo piccolo è
una goccia, ma tutti insieme siamo un
grande oceano.
GABRIELLA PERNIGOTTO
L’ALPONE 6
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA
dal Consiglio comunale
Comunità montana
della Lessinia
Dopo le vicende che nei mesi scorsi avevano messo in forse l’esistenza stessa di molte Comunità montane, compresa la “Comunità
montana della Lessinia”, l’Amministrazione comunale ha confermato, in qualità di rappresentanti in seno alla riconfermata Comunità, i
consiglieri Andrea Allegri e Claudio Sartori per la maggioranza consiliare e Giorgio Salgaro Vaccaro per la minoranza.
(Delibera n. 25 del 24 settembre 2009)
Recepimento del
“Piano Casa”
Con l’entrata in vigore della
Legge Regionale sul “Piano
casa” (L.R. 14 – 08/07/2009) i
cui obiettivi sono volti al “sostegno del settore edilizio attraverso
interventi finalizzati al miglioramento della qualità abitativa per
preservare, mantenere, ricostruire e rivitalizzare il patrimonio
edilizio esistente, nonché per
favorire l’utilizzo dell’edilizia
sostenibile e delle fonti di energia rinnovabili”, il comune di
San Giovanni Ilarione ha integralmente recepito, i contenuti
della legge regionale citata che si
possono così sintetizzare:
1. possibilità di ampliare gli edifici residenziali nei limiti del
20% della superficie coperta
esistente con possibilità di incrementare tali percentuali di
un ulteriore 10% qualora si
utilizzino fonti di energia rinnovabile con una potenza non
inferiore a 3 Kwp, anche se
già installati;
2. possibilità di demolizione
integrale e ricostruzione con
un aumento dì cubatura degli
edifici realizzati anteriormente al 1989, che necessitano di
adeguamento al di là degli
attuali standard qualitativi,
architettonici, energetici, tecnologici e di sicurezza; l’aumento è consentito fino al
40% del volume esistente per
gli edifici residenziali e fino al
40% della superficie coperta
esistente per quelli ad uso non
residenziale (percentuali aumentabili fino al 50% qualora
l’intervento riguardi la ristrutturazione planivolumetrica di
più edifici da sottoporre a
Piano Urbanistico Attuativo),
purché gli edifici stessi siano
ubicati in zona territoriale propria e solo qualora vengano
utilizzate tecniche costruttive
di edilizia sostenibile previste
dalla normativa vigente;
3. possibilità di realizzare pensiline e tettoie su abitazioni, esistenti a tutto l’11 luglio 2009,
finalizzate all’installazione di
impianti solari o fotovoltaici
di tipo integrato, o parzialmente integrato, con potenza
non superiore a 6 Kwp.
4. riduzione del contributo di costruzione per la realizzazione
delle opere indicate negli edifici o unità immobiliari destinati a prima abitazione del
proprietario o dell’avente titolo.
Per quanto sopra vanno, comunque applicate le disposizioni
– anche regolamentari – contenute nei vigenti strumenti urbanistici, relative alle distanze da
confini e fabbricati.
(Delibera n. 30 del 20 ottobre
2009)
dalla Giunta comunale
Servizio mensa
Castello
È stato riconfermato, per l’anno scolastico 2009/10, l’affidamento dell’incarico della gestione della mensa scolastica per gli
alunni della scuola a tempo
pieno di Castello e delle scuole
primaria e secondaria del capoluogo nei giorni in cui è previsto
il rientro pomeridiano, all’“Associazione Castello”.
Per l’espletamento dell’importante servizio l’Amministrazione comunale, oltre alla
fornitura di luce, acqua, gas e
alla manutenzione degli utensili,
mette a disposizione un contri-
buto pari a 18.604,00 euro, ad
integrazione della quota prevista
a carico delle famiglie degli
utenti. L’erogazione verrà effettuata in due rate: il 40% entro il
31 marzo 2010 e il restante 60%
entro il 30 aprile 2010. La struttura per la preparazione dei cibi
e delle vivande, ospitata presso
la scuola di Castello, è costituita
da una sala mensa al primo piano
dell’edificio scolastico e un
reparto cucina al piano seminterrato. I locali sono forniti di tutta
l’attrezzatura necessaria e idonea, di proprietà comunale, atta a
Nuova convenzione
Segreteria Comunale
associata
Una nuova convenzione per la
gestione associata dei servizi di
segreteria in sostituzione di quella preesistente tra il comune di
San Giovanni Ilarione e quello di
Roncà. Alla struttura ha, infatti,
aderito anche il comune di Montecchia di Crosara. I tre comuni
Sono caratterizzati da realtà territoriali e demografiche molto
simili con una fitta rete di contatti e di collaborazione in atto
da molto tempo. Lo scopo fondamentale è quello di pervenire, in
futuro, ad estendere la forma
associata anche ad altri uffici e
servizi comunali puntando all’efficacia, all’efficienza e all’economicità della gestione nell'interesse dei cittadini amministrati.
Il comune di San Giovanni
Ilarione è stato individuato come
“Comune capo-Convenzione” e,
in virtù di tale prerogativa, in accordo con gli altri partner, deve
provvedere anche alla nomina,
all’eventuale revoca del funzionario e ad ogni altra decisione
inerente la sua posizione giuridica e funzionale. L’orario di presenza nei tre uffici, direttamente
proporzionale alle dimensioni
demografiche dei comuni, è il
seguente:
• 12,5 ore settimanali a San
Giovanni Ilarione;
• 12,5 ore settimanali a Montecchia di Crosara;
• 11 ore settimanali a Roncà;
per un totale di 36 ore lavorative alla settimana. La distribuzione dell’orario giornaliero
nelle tre sedi verrà definito di
comune accordo tra le Amministrazioni. Al segretario verrà
erogato il trattamento economico
rispondente agli accordi sindacali vigenti. Per lo spostamento da
un comune all’altro verrà riconosciuto un rimborso spese da calcolare secondo le tariffe ACI.
I sindaci dei tre comuni con-
venzionati si incontreranno
periodicamente, in accordo con
il segretario comunale, al fine di
garantire il buon funzionamento
del servizio di segreteria e la
puntuale esecuzione della convenzione. Il comune capo-convenzione garantirà agli altri partners l’accesso a tutte le informazioni necessarie al controllo del
servizio. Anche eventuali segnalazioni concernenti il servizio,
indirizzate all’Agenzia autonoma per la Gestione dell’Albo
dei Segretari comunali e provinciali, sarà oggetto di accordo
previo tra le Amministrazioni.
La convenzione avrà la durata
di tre anni e potrà essere risolta
per scadenza naturale, per risoluzione consensuale sulla base di
delibere adottate dai comuni
interessati o per recesso unilaterale da parte di una delle Amministrazioni convenzionate. La
durata della convenzione potrà,
ovviamente, essere prorogata.
Gli oneri relativi al trattamento economico del Segretario
comunale saranno ripartiti in
modo direttamente proporzionale alle ore lavorative prestate in
ciascun comune, mentre il rimborso delle spese di per recarsi
da un comune all’altro resterà a
carico dei singoli comuni. Eventuali spese per missioni e trasferte svolte dal segretario comunale
saranno a totale carico del comune nell’interesse del quale tali
prestazioni verranno effettuate.
Lo stipendio spettante al Segretario verrà erogato dal comune di
San Giovanni Ilarione. I comuni
di Montecchia di Crosara e
Roncà provvederanno al rimborso della parte di spesa di loro
spettanza.
far fronte a tutte le esigenze per
l’espletamento delle attività previste. Nella preparazione dei
pasti dovranno essere rispettate
le tabelle dietetiche stabilite dal
Responsabile del Settore igienico dell’ULSS 20. Il personale
dovrà essere in possesso dei
requisiti igienico-sanitari previ-
sti dalla vigente normativa.
L’associazione, costituita con
atto notarile del 18/10/1994, è
formata dai genitori degli alunni
ai quali è diretto il servizio.
(Delibera n. 27 del 24 settembre
2009)
(Delibera n. 95 del 10 settembre
2009)
Trasporto scolastico
per disabili
È stata rinnovata, per l’anno
scolastico 2009/10, la convenzione con la cooperativa di solidarieta sociale “Monseleda
ONLUS” di Montecchia di Crosara per l’affidamento del servi-
zio di trasporto rivolto agli alunni disabili frequentanti le scuole
superiori a San Bonifacio. L’onere conseguente, ammontante a
9.000,00 euro, verrà interamente
rimborsato dalla Provincia di
testi a cura di DELIO VICENTINI
Verona. Fruiranno del servizio
due alunni frequentanti l’istituto
“Luciano Dal Cero” e uno frequentante l’Istituto professionale
“San Gaetano”. La cooperativa
espleterà il servizio con un
mezzo proprio adeguatamente
attrezzato e in orari conformi a
quelli delle scuole frequentate
dai ragazzi.
(Delibera n. 94 del 3 settembre
2009)
Contributo
alla Scuola
“Papa
Luciani”
Un contributo straordinario di
17.000,00 curo è stato erogato a
favore della scuola dell’infanzia
paritaria “Papa Luciani” sulla
base della convenzione, stipulata
tra la stessa scuola e l'Amministrazione comunale che, oltre al
contributo ordinario, prevede
l’erogazione, in particolari circostanze, anche di interventi straordinari. Le “particolari circostanze” sono state ben evidenziate nella richiesta presentata dalla
scuola la quale, oltre a chiedere
un consistente aumento dei contributi ordinari per gli esercizi
2009, 2010, 2011, mette in evidenza le perdite d’esercizio degli anni precedenti ammontanti,
ad oggi, a ben 157.000,00 euro.
L’intervento comunale consentirà un aggravio inferiore sui
bilanci delle famiglie che fruiscono, per i loro figli, del servizio erogato dalla scuola dell’infanzia “Papa Luciani”.
(Delibera n. 89 del 27 agosto
2009)
Centro
storico di
Castello
È stato approvato il progetto
preliminare di “Riqualificazione
e riordino urbano del centro storico del Borgo Castello di San
Giovanni Ilarione”. Il progetto,
redatto a cura dell'Ufficio tecnico comunale, nel rispetto della
normativa vigente, prevede una
spesa globale di 680.000 euro
finanziabile in parte con contributi vari e, in parte, mediante
fondi messi a disposizione dall’Amministrazione comunale.
(Delibera n. 84 del 14 luglio
2009)
L’ALPONE 7
27 GENNAIO GIORNO DELLA MEMORIA
Mercoledì 27 gennaio 2010, alle ore 20.30, presso il teatro di Castello verrà
proiettato il film dal titolo “Il bambino con il pigiama a righe” con entrata gratuita.
Questo, per ricordare lo sterminio degli Ebrei durante l’ultima guerra nei
campi di concentramento nazisti.
I genitori sono invitati con i loro figli alla visione del film, perché queste
stragi di esseri umani non si ripetano più e l’umanità non si dimentichi questi eccidi inumani e insensati.
Il 27 gennaio di ogni anno è il giorno della memoria e della shoa “per non
dimenticare”.
A. G.
GUARESCHI: NON MUOIO
NEANCHE SE MI AMMAZZANO
Questo il titolo della mostra esposta
a San Giovanni Ilarione dal 2 al 12 ottobre 2009 in via Ca’ Rosse.
La mostra è stata inaugurata venerdi
2 ottobre alla presenza degli alunni della
scuola media “Mario Marcazzan”, con
incontro presso la sala civica “M. Rumor” dove l’assessore alla cultura, Augusto Gambaretto, e il responsabile della biblioteca “Ottavia Bonafin”, Alessio
Caminiti, hanno illustrato il contenuto
della mostra.
Queste mostre servono a far conoscere i personaggi che hanno fatto storia
lasciando degli insegnamenti di vita.
Cari genitori visitate queste mostre,
fate in modo che i vostri figli siano
incuriositi da quello che voi fate e rimanga di esempio per loro. L’anno prossimo, da venerdi 1° a lunedi 11 ottobre,
la mostra sarà dedicata all’avventura
della conoscenza nella pittura di Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca.
Vi invitiamo, già adesso a visitare, la
attenzione per le cose culturali del
nostro paese.
Un grazie doveroso va anche a
Francesco Beltrame di “Vieno Casa” per
la disponobilità a prestarci il negozio in
I ragazzi di IIIª media tagliano il nastro inaugurando così la mostra del
Guareschi.
prossima mostra, ringraziando il Cavaliere Steno Marcegaglia per il suo contributo alla sponsorizzazione e alla sua
via Ca’ Rosse per l’allestimento della
mostra.
A. G.
L’Assistente sociale del Comune
Allegri Renzo titolare della ditta “Scatolificio Alpa”, riceve il riconoscimento dal sindaco, nonché consigliere provinciale, geom. Domenico Dal Cero, “per aver diretto l’azienda dando lustro al paese, e portando benessere”.
La cerimonia si è svolta durante la scorsa sagra delle castagne.
ALDA MERINI SCOMPARSA
nel giorno di tutti i santi
Colma di Anarchia Religiosa
Alda Merini, scomparsa all’età di
78 anni.
In ricordo di questa illustre poetessa
pubblichiamo la poesia riportata sul quotidiano “Avvenire” il 30 dicembre 2007 e
alcune riflessioni di Don A. Mazzi, pubblicate su il settimanale “Gente”.
Dice Don Mazzi, voleva bene ai miei
ragazzi, voleva venirli a trovare. Poi o-
gni volta c’era un ostacolo, un ricovero.
Forse voleva esprimere con il sorriso,
con una smorfia d’amore, tutto quello
che le divampava dentro.
E ancora scrive Don Mazzi, la vedo
nella portineria del Paradiso che domanda di Maria. “Io sono la donna di Dio.
Colui che ha baciato le carni della mia
stoltezza col fuoco del suo amore e le ha
rese incandescenti. Io sono l’amante di
Dio”.
La Merini ha vissuto una vita per la
poesia, accettando il proprio destino di
persona sofferente, prova sicura per la
vita eterna.
«E il santo diventa uomo
Ci sono bocche sante / che lavano il
silenzio / Ci sono labbra nere / che
intorbidano / le acque / Messo a contatto / con l’infedeltà della gente / il santo
diventa / uomo / e crea un battesimo /
dove c’è aridità di spine / Così anch’io
molti / anni fa cercai gli / indumenti perduti e / mi trovai nuda / e non avevo
scarpe ... / Ma non capisco il mistero: /
qualcuno adesso viene / ad adorare i
miei piedi / E spera ancora / che io cammini».
Alda Merini poesia pubblicata su
“Avvenire” il 30 dicembre 2007.
G. A.
L’AMMINISTRAZIONE
ha realizzato il
Calendario 2010
Grazie alle ditte che hanno partecipato come
sponsor, abbiamo potuto realizzare il calendario
di San Giovanni Ilarione 2010 che sarà distribuito nel mese di dicembre a tutte le famiglie gratuitamente.
Ogni mese, compresa la copertina, sarà adornato da una foto degli anni passati. Tutto in tinta
seppia.
Non è per fare concorrenza ad altre iniziative
del genere, ma grazie alla ditta che ci ha stimolati a farlo e alle imprese pubblicitarie. Non
ci resta che ringraziare ancora anche da parte
dei cittadini.
La professione dell’assistente sociale nel Comune è alquanto impegnativa
in quanto lavoro front-line in contatto
primario con i cittadini che hanno bisogno di un aiuto sociale e di accedere ai
servizi sociali. Il principale compito
dell’assistente sociale comunale è quello di individuare un possibile percorso
di aiuto partendo dall’analisi della
situazione problematica dell’utente e
quindi nel saperlo orientare e supportare nel processo di aiuto.
All’interno del Comune l’assistente
sociale svolge svariate attività: professionale, di segretariato sociale, di presa
in carico dei casi, prevenzione e cura
delle situazioni problematiche, tutela
delle fasce deboli ed emarginate della
popolazione ed infine rapporti con gli
altri Enti, servizi e con le Autorità Giudiziarie.
A questo si aggiungono molte pratiche amministrative che l’assistente
sociale svolge per permettere ai cittadini di accedere ai vari contributi statali,
regionali e provinciali.
Ricordo tra gli altri:
• Contributo regionale borse di studio
e libri di testo;
• Fondo a sostegno per gli affitti (regionale);
• Assegno di cura per le persone che
assistono a casa le persone anziane;
• Assegni di maternità e del nucleo
familiare;
• Contributo regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche;
• Contributo della Provincia per i figli
riconosciuti da un solo genitore;
• Bonus energia elettrica;
• Bonus Gas (disponibile dal 15
dicembre 2009).
Oltre a questi contributi vi sono ulte-
In teatro “Santa Caterina”, il sette e
a Castello l’otto novembre, è stato presentato il monologo “Candido”, regia
di Giancarlo Fares e Simona Parisini.
Il protagonista, attore principale Silvano “Ciba” Munaretto, è un nostro
paesano residente a Roma.
Candido è partito per caso alla guerra, trovandosi sul serio al fronte a combattere ma ritornando poi a casa sano e
salvo.
Il monologo dura circa novanta minuti. Ciba rappresenta, raccontando,
riori possibilità messe a disposizione
per i cittadini dal Servizio Sociale
comunale, ad esempio:
• Soggiorni climatici intercomunali
per anziani che hanno compiuto sessant’anni;
• Soggiorni climatici per disabili e
minori;
• Servizio di Assistenza Domiciliare;
• Servizio di Appoggio Educativo
Domiciliare;
• Accesso alla rete dei servizi
dell’ULSS 20;
• Cantieri d’integrazione, all’interno
delle scuole, per favorire l’integrazione tra le varie culture presenti sul
nostro territorio;
• Il Centro Estivo Ricreativo;
• Servizio di trasporto sociale messo a
disposizione di tutti;
• Trasporto scolastico per i disabili
delle scuole superiori.
Vi sono altri progetti previsti per
l’anno prossimo in associazione con altri Comuni della Val D’Alpone (tra i
quali uno sportello di sostegno e di ascolto per le famiglie e corsi di istruzione per adulti) ma che sono ancora in
attesa di essere sovvenzionati dalla Regione.
Colgo l’occasione per avvisare i cittadini che hanno attivato il Bonus Elettrico che bisognerà rinnovarlo prossimamente. Si prega pertanto di controllare la data entro cui bisognerà rinnovarlo; essa è indicata sulla lettera inviata dal Comune di San Giovanni Ilarione
che attesta l’invio all’Ente Distributore
della richiesta.
Come già anticipato, dal 15 dicembre 2009 sarà possibile accedere al Bonus Gas secondo gli stessi parametri del
Bonus Elettrico (I.S.E.E. fino ad €
7.500 per la generalità degli aventi diritto, I.S.E.E. fino ad € 20.000 per i
nuclei famigliari con 4 o più figli a carico). Sono distinte due categorie di
beneficiari: clienti domestici (clienti
finali titolari di un contratto di fornitura di gas naturale in un punto di riconsegna) e clienti domestici indiretti (persone fisiche che utilizzano un impianto
condominiale, anche centralizzato, alimentato a gas naturale asservito ad un
punto di riconsegna). Si parla sempre di
Gas Naturale; sono escluse le alimentazioni a GPL e l’utilizzazione di bombole.
Il contributo sarà valido per tutto il
2010 e, se presentato entro il 30 aprile
2010, permetterà di godere della
retroattività per il 2009. Ricordo che
l’ammontare del contributo varia a seconda della composizione familiare e
della zona climatica riconosciuta dall’ente distributore.
Benché poco appariscente, ben si
vede come il lavoro dell’Assistente Sociale comunale non sia limitato al semplicistico stereotipo televisivo del
seguire solo i casi di disagio grave. La
sua azione si svolge soprattutto al fine
di prevenire tali estremi disagi, a tutela
dei nuclei familiari e in un’ottica di promozione del ben-essere.
La molteplicità delle sue attività coinvolge in realtà aspetti quotidiani della
vita di tutti noi e fornisce sostegno concreto, diretto o indiretto, a tutta la cittadinanza.
La quantità di lavoro come vedete
non manca; per la qualità ci stiamo
impegnando al massimo!
DOTT.SSA ELISA FATTORI
ASSISTENTE SOCIALE
Candido
e “La piccola grande guerra”
tanti fatti e fatterelli di ogni genere
tanto che i ragazzi presenti, circa una
ottantina, sono rimasti attenti per tutto
il tempo, applaudendo, alla fine, veramente soddisfatti.
Grazie, Ciba, per la tua bravura e
perché tutto questo lo fai portando il
nome dell’Associazione dei Veneti a
Roma.
Un grazie all’Amministrazione comunale e al calzaturificio Frau per aver
sponsorizzato lo spettacolo che è stato
presentato il sabato sera a San Donà di
Piave.
GITA 2010
OLANDA
Il primo giorno verrà
trascorso con i nostri concittadini a Charleroi con visita alla
miniera e al monumento.
Muranetto Silvano sul palco del teatro sta recitando il
monologo sulla Iª guerra mondiale dal titolo:
“Candido”, di fronte ai ragazzi di IIIª media della scuola “M. Marcazzan”.
L’ALPONE 8
Prima messa di Don Danilo Panato Serata21 di degustazione pesce
NOVEMBRE PER IL SECONDO ANNO
S. Giovanni Ilarione 4.07.1971
E vien vanti li mesi che segue,
vien el caldo e la piòva che bagna,
se matura le biade e la spagna,
le speranse deventa realtà
Quando el sol de la Grazia
ad un’anima ancora inocente,
la ve pianta nel cor na semente
che del campo sa fare on g’iardin.
Se ‘l soriso del sole continua
e gh’è l’acqua de on cuor generoso,
ne lo spazio d’on tempo prezioso
se matura on mistero d’amor,
E cosi, Don Danilo, se spiega
questo giorno de gioia cristiana,
sto tripudio de festa paesana
che la zente te gà preparà.
La to Mama xe tanto felice,
to Papà nei misteri gloriosi
e i parenti xe tuti orgogliosi
de contare in faméja on Pretin.
El xe vanto de Tera e Càsada,
santo orgolio de bone creature,
ci xe premio a l’amor e a le cure
che i gà vudo ogni giorno par ti.
Chi pensava ad un salto sì grande
quando ancora te geri putèlo?
no te geri che on fragile stèlo
che l’ariéta fassea dondolar.
Te ghe vudo el to tempo de prova,
t’è vissù de speranza e de atesa
e, tegnendo la fiacola acesa,
t’è possudo rivare fin qua.
Mò te torni a la Terra natale
come spiga de grano maturo,
solevà dal modesto abituro
fin al trono potente d’un Re.
Te ritorni Ministro de pace,
Sacerdote de Cristo in eterno,
te confondi de rabia l’inferno,
te dispensi la gran Verità.
Su l’Altare te si onipotente
e te ciami el Signore dal ziéio,
tel cabiòto te copri d’on velo
le miserie de l’umanità.
Te conforti chi xe nel dolore,
te dirizzi chi pianze e chi spera
e po’ quando vien vanti la sera
te fè lume che i veda lassù.
Te te piéghi su tanti fiolétì,
te ghe buti la bona semensa
e te cavi, con zelo e pasiensa,
on poéma de amore e virtù.
La bufèra che passa sul mondo
la conquassa le piante e le biade;
l’inesperto xe ‘l primo che cade
soto l’urto violento del mal.
La xe lòta che ‘l mondo scatena
per rubare le anime a Cristo;
qualche cosa fin qua te ghe visto
ma de l’altro te resta a veder.
Se i cativi semèna gramégna,
dàghe na bela grapàda;
demonio dopàra la spada,
pronto dopàra el canon,
Te lo sè che la rupe xe dura
e a gratarla se rompe le bràghe;
i cialtroni sa verzar le piaghe
ma a guarirle xe un’altra question.
No tremàre, putèlo, te digo!
semo insieme a sofrire e a lotare;
col Vangèlo, la Crose e l’Altare
la vitoria no pole mancar.
Su la scia del to santo Pàtrono
movi el passo spedito e deciso,
verzi el core, regala on soriso
e deventa fradèlo e papà.
“
“
Quando a Magio fiorisse le rose
gh’è ne l’aria on tepore de sole
e se afida al terèn le megòle
che a so tempo frutificherà,
No tradire la storia e la razza,
faghe onore a la veste e a la Césa;
credi pure che vale la spesa.
pa’ sto mondo e par quelo de là.
Tègni saldo el timon de la barca,
solca l’onda che sbàte e minacia;
stà sicuro che ‘l mare se quacia
se ‘l Paron el ghe mete na man.
Le campane le sona a distesa
reciamando la zente a la festa;
Don Danilo, ora più no me resta
che de darte el saluto Linai.
Dio te daga salute e fortuna
e te juta a ragiunger le mète;
che te rivi a impienare la rete
e te possi far tanto dei ben.
Con afèto el to vecio Paroco
Don Lorenzo
AVIS S. GIOVANNI IL. - FESTA DEL DONATORE
Come ogni anno, la
seconda domenica di settembre per l’Avis Comunale di San Giovanni Ilarione e Vestenanova è una
giornata importante: si celebra la Festa del Donatore. Questo appuntamento è così pieno di significato perché, oltre a festeggiare tutti i Donatori che
puntualmente si recano al
Centro Trasfusionale per
fare la loro benemerita
opera, si fa anche una riflessione su ciò che si è
fatto nell’anno precedente. Infatti, il
2008, come già precedentemente scritto,
si è concluso con 966 donazioni di sangue. Un bel traguardo! Ma non dobbiamo
mollare, perché quello che ci deve stare a
cuore sono gli ammalati negli ospedali,
affetti da gravi malattie, vittime di incidenti o in attesa di trapianto che sono lì
ad aspettare quella sacca di sangue che il
Donatore offre loro in modo anonimo e
generoso.
La festa si è svolta a Vestenanova con
ECCO I DONATORI BENEMERITI PREMIATI:
DISTINTIVO IN RAME PER 8 DONAZIONI
Aldegheri Mariano
Anselmi Angelina
Camponogara Giuliano Cavazza Simone
Dal Dosso Antonella
Dal Zovo Enea
Grolli Denis
Lovato Paolo
Marcazzan Nicola
Marchesini Elio Maurizio
Pasqualini Serena Santina Spadiliero Mirko.
DISTINTIVO IN ARGENTO PER 16 DONAZIONI
Camponogara Giovanni Camponogara Massimo
Cattazzo Sonia
Dal Zovo Romano
Dalla Riva Renzo
Dalla Verde Sergio
Ferrari Diego
Fochesato Laura
Grolli Jessica
Liebscher Hans
Marana Sebastiano
Ottolini Denis
Panato Manuel
Pernigotto Dario
Quargentan Giorgio
Ramponi Alfredo
Righetto Giovanni
Rigoni Luigino
Sechesan Lenuta
Simoncello Tecla
Soprana Mario
Tonin Bertilla
Vanzo Francesco
Zandonà Stefano
Zoccante Marco
Zordan Nicola.
DISTINTIVO IN ARGENTO DORATO
PER 24 DONAZIONI
Allegri Alessandro
Belluzzo Silvana
Camponogara Flavio
Cerato Giovanni Romeo
Dal Zovo Andrea
Dal Zovo Siro
Dalla Riva Domenico
Dall’Ava Laura
Danese Ernestina
Faccio Silvano
Gambaretto Angelo
Lovato Marcellina
Baldo Elisa
Confente Antonella
Filipozzi Enrico
Marcazzan Michele
Ottolini Nadia
Panato Matteo
Vanzo Simone
Zordan Pietro.
una folta partecipazione di
Donatori e simpatizzanti. Dopo il raduno in Piazza Pieropan e il rinfresco preparato
dagli Alpini, preceduti dalla
Banda musicale di Gambellara e da tutti i labari e bandiere delle Avis consorelle
della zona e delle altre associazioni di Volontariato, ci si
è avviati verso la Chiesa, non
senza essere prima passati a
deporre un mazzo di fiori al
Monumento ai Caduti e al
monumento al Donatore. Dopo la Santa Messa cantata dal
coro “Giovani note” di Vestenanova e le
belle parole dell’omelia di Don Gianluca,
sono seguite le premiazioni dei Donatori
Benemeriti. Infine, per chiudere in bellezza la giornata, ci si è recati presso il
Ristorante Zoccante per il pranzo sociale.
Rigoni Anna
Zanderigo Paola
DISTINTIVO IN ORO PER 50 DONAZIONI
Bissoli Graziana
Bordon Claudia
Cirelli Mara
Corradini Angelo
Di Battista Silvano
Faccio Letizia
Panarotto Pierluigi
Pasqualini Marisa
Tezza Nicola
Zandonà Cerina
Cerato Monica
Dal Zovo Graziella
Mainente Rosalina
Santi Vittorio
L’AVIS di San Giovanni Ilarione e Vestenanova augura a tutti
Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
LUIGI PANDOLFO
I coscritti del 1947 sorridenti e contenti, non per gli anni che passano ma per la gioventù che hanno nel cuore.
La serata di degustazione pesce si è
svolta lo scorso sabato 21 novembre, organizzata presso il Canevon di Castello
da parte di Noi Associazione Circolo San
Giovanni Bosco, in collaborazione con la
Parrocchia di San Giovanni Battista a
Castello di San Giovanni Ilarione.
Quando si parla di degustazione ci si
attende subito una cena diversa, impostata in modo tranquillo, ricca di pause e di
presentazioni. Come se la gente fosse
convenuta in comune accordo a questo
particolare e gradito cerimoniale, ci si
appresta lentamente a riempire la sala.
Una brava guida, armata solo di microfono e parole invitanti, introduce passo passo i numerosi commensali alla scoperta di nuovi sapori. Si apre il banchetto
con un aperitivo di benvenuto a scelta fra
gusti vari. Il presentatore inizia la serata
con la descrizione dei vini abbinati agli
antipasti e invita i partecipanti ad osservare coi sensi le luci, gli aromi e i colori
di questi vini profumati. Il salmone del
Mar Morto affumicato su crostino, il pesce spada affumicato su misticanza di
verdure croccanti e gamberetti in salsa
rosa, ci appaiono ancora più invitanti dopo la semplice, ma incisiva presentazione
del nostro oratore.
Si introducono i proprietari delle cantine limitrofe che hanno fornito i loro migliori vini rigorosamente D.O.C.
È bello vedere che la popolazione
accorsa per l’occasione è molto varia e
ben assortita tra paesani vicini. L’occasione è buona anche per incontrare persone che non si vedono da tempo oppure
all’aggregarsi di gruppi nuovi. Nel frattempo la cena procede e, complice una
certa acquolina, riceviamo con piacere i
primi piatti. Ora fanno bella mostra di sé
gnocchi di patate freschi, con arance e
code di gambero, seguiti da risotto ai
frutti di mare.
Come resistere al bis? Praticamente
INA
C
I
D
E
M
impossibile!
Conosciamo così la Cantina Cavaggioni di Roncà, la Cantina Sordato di
Selva di Montebello e la Cantina Tamellini di Soave. Ci raccontano un po’ le loro storie, fatte di amore per la terra e di
passione per le cose genuine. A tratti rimaniamo incantati dalle notizie che ci
vengono date sulle varie lavorazioni delle uve. Sentiamo tutti i profumi e gli
aromi nei vini dorati. Arriviamo così ai
secondi piatti e l’atmosfera già si è fatta
più calda, più di compagnia, insomma fra
amici. Ogni tanto le risate dei bimbi in
fondo alla sala del Canevon sovrastano
tutto e ci fanno un enorme piacere.
Il filetto di San Pietro alla Livornese
accompagnato da patatine fritte è ottimo.
Le sorprese non sono ancora finite, come
dolce ci viene proposto un Bianco mangiare alla menta. Fa sfoggio una foglia di
cioccolato sopra il tutto. È davvero delizioso e noi signore cominciamo a vedere
se possiamo rubare la ricetta. Applausi
per Andrea, il giovane cuoco di Noi Associazione. Riusciamo anche a strappargli due parole, visto che è timido, “dice
lui”. Seguono caffè e tanta soddisfazione.
Convinciamo Don Angelo, il parroco
di Castello a fare un breve discorso, per
concludere la piacevolissima serata.
Quest'ultimo ci anticipa che ci sarà la festa di Santa Lucia dedicata ai più piccoli
e il 24 dicembre il Presepio vivente. Nel
contempo i ragazzi di Noi Associazione
non si sono mai fermati un attimo. Veloci
e sorridenti hanno provveduto affinché
tutto si svolgesse nel modo migliore.
I proprietari delle cantine ci invitano a
visitare le loro aziende e mostrano compiacimento per l’ospitalità.
Che dire di più: aggregazione, semplicità, gusto e fantasia non sono certo
mancati ad allietare questa serata così
ben riuscita.
GABRIELLA PERNIGOTTO
Influenza A
L’influenza A viene impropriamente
chiamata influenza suina. È provocata da
un virus denominato “Ortomyxovirus A
H1N1 il quale colpisce con una certa
regolarità i suini e che molto di rado
infetta l’uomo, negli Usa sono stati
accertati dal 2005 al 2009 cinque casi.
Nell’aprile 2009 in Messico a seguito di
un piccolo focolaio di infezione suina si
sono verificati alcuni casi di infezione da
suino a uomo con successiva trasmissione da uomo a uomo e si è iniziato a parlare di pandemia. Il fatto ha creato grande apprensione forse non del tutto giustificata.
La malattia si trasmette per via aerea
attraverso goccioline di saliva. I sintomi
sono quelli della comune influenza
annuale: infiammazione delle prime vie
aeree, dolori muscolari, febbre e malessere generale. La durata è di cinque settegiorni e, in assenza di complicazioni, peraltro rare e legate spesso ad altre gravi
patologie, si ha guarigione spontanea. La
malattia colpisce di preferenza bambini e
giovani, risparmiando adulti e anziani.
La cura consiste sostanzialmente in un
adeguato periodo di riposo, farmaci contro la febbre e calmanti della tosse, in
assenza di complicazioni gli antibiotici
non sono necessari. I farmaci antivirali
possono essere utili per ridurre di uno o
due giorni la durata della malattia il vaccino antinfluenzale è attualmente disponibile presso i distretti sanitari, è sicuramente efficace ma secondo gli esperti la
vaccinazione di massa comporterebbe
più danni che benefici a causa degli effetti collaterali . Viene tuttavia consigliato alle persone a rischio per altre patologie croniche.
Va segnalato che il vaccino stagionale
non protegge dalla influenza A e viceversa, sulla epidemia di influenza A è stato
fatto un grande allarmismo da parte dei
mezzi di informazione forse non del tutto
giustificato, è stato ricordata la grande
epidemia del 1918 senza rilevare che i
morti provocati da quella epidemia sono
stati provocati da polmoniti secondarie,
quando non esistevano antibiotici e quando si viveva in condizioni igieniche più
precarie. Va, infine, segnalata la grande
preoccupazione destata dalle recenti epidemie di Sars ed influenza aviaria risoltesi poi con un nulla di fatto.
VINCENZO MAGNABOSCO
NOTIZIE DAL C.A.V.
Con ritardo, il centro di Aiuto alla
Vita di S. Giovanni Il. vuol ringraziare
pubblicamente Ermanna Poli che dal
1999 al 24.4.2009 è stata la sua legale
rappresentante.
I bambini, le mamme e le famiglie
che in tutti questi anni Lei ha ascoltato
ed aiutato con grande generosità e passione la ringraziano di tutto cuore.
A loro si uniscono le volontarie che,
con la sua guida intelligente e saggia,
hanno operato in questo centro.
Ancora un grandissimo grazie per il
lavoro compiuto a favore della vita in
tutte le sue fasi.
Attualmente la legale rappresentante
è Gabriella Zarattini. A Lei auguri di
buon lavoro.
Il C.A.V. comunica con stupore e
compiacimento che alla Sagra delle
Castagne 2009 tutti i volumi, una cinquantina, sono stati acquistati e si è dovuto ordinarne altre copie. Poiché alcu-
ne persone che ci hanno visitato non
hanno potuto comperare alcun volume a
causa della ristrettezza del loro bilancio
famigliare, il C.A.V. ha deciso di donare
alla ns. biblioteca civica “Ottavia Bonafini” i seguenti volumi che potranno essere letti ed offrire motivo di riflessione
ed arricchimento:
1 I 5 linguaggi dell’amore, Gary Chapman
2 I 5 linguaggi dell’amore dei bambini,
Gary Chapman/Ross Campbell
3 L’autostima, passaporto per la vita,
Germain Duclos
4 Come rovinare un figlio in dieci
mosse, Don Antonio Mazzi
Con l’avvicinarsi del S. Natale e
delle festività la presidente e le volontarie porgono sentiti auguri alle autorità
religiose, civili e scolastiche, ai soci, ai
collaboratori ed ai numerosi benefattori
che hanno a cuore la vita, specialmente
quella minacciata e in difficoltà.
L’ALPONE 9
Maria Sartori,
un angelo tra i fornelli
NZE
A
I
N
O
TESTIM
Quando si dice prendere due piccioni con una fava ...
Ecco il caso di Maria Sartori, la nostra attuale protagonista che viaggia
spedita per le 87 primavere e che l’8 novembre u.s. ha ricordato nella chiesa di
Cattignano, attorniata dal fratello, nipoti e pronipoti e dall’intera comunità, il
60° anno di professione religiosa. La conoscono e la ricordano forse i più anziani, quelli “super anta”, ma la nostra
protagonista è proprio un “prodotto locale doc”. Nasce a Cattignano il 20 febbraio 1923, nell’allora via Moccia, ora
divenuta via Centro, figlia di Palmerino
e Allegri Ginevra.
È la prima a vagire nella nuova famiglia, ma sarà ben presto seguita dai fratellini Augusto, Roberto e infine da
Beatrice.
Inizia a frequentare la scuola elementare proprio a due passi da casa, in
un edificio appena costruito e che accoglie più di 70 alunni. Ora in tutta Cattignano non si arriva a 15 in età scolare.
Le maestre sono Alessandra ed Antonietta Vandin, due ottime educatrici che
cercano in ogni maniera di aiutare e stimolare gli scolari, i quali a casa non tutti
dormono in un letto, ma alcuni fanno
compagnia alle mucche nella stalla.
Ma anche la nostra Maria è brava.
Supera tranquillamente tutte le classi,
fermandosi alla quarta elementare, perché la quinta esisteva solo in paese, a
San Giovanni Ilarione. E dopo? “Fora
con le piegore e le cavre ...”, come tutte
le coetanee, alternata alla raccolta di
verdure e di funghi commestibili da
vendere alle famiglie del paese, per ricavarne un magro guadagno. Si spalanca
anche per lei, a 13 anni, la porta della
filanda Sperotti, a filare la seta, come
stagionale, quando la raccolta e la maturazione dei bozzoli era al massimo. Naturalmente sempre a piedi, da Cattignano a San Giovanni, con le strade inzaccherate di neve e fango all’inverno e
polverose d’estate. E poi a casa, essendo
la più grandicella, deve fare da seconda
mamma nella famiglia, anche in seguito
ad un intervento chirurgico della vera
mamma all’ospedale di Tregnago. Qui il
personale è gestito dalle suore, le quali,
su raccomandazione della mamma stessa, accolgono Maria come aiutante in
cucina, che inizia così a respirare l’aria
religiosa e a maturare la sua vocazione.
Poi viene la guerra, all’ospedale è
un’impresa riuscire a preparare da mangiare, mancano i viveri, si deve ricorrere a volte ad autentici sotterfugi per riuscire a mettere qualche cosa in pentola.
In aggiunta arrivano anche gli sfollati
civili di Fiume, circa trecento, costretti
ad abbandonare tutto, casa, averi, affetti.
Erano brava gente e facevano tanta pena. Alla casa paterna non va meglio. Essendo forte la presenza partigiana a
Cattignano e dintorni, nei locali della
scuola si insedia un presidio tedesco,
sostituito poi dai “trentini” (brava gente
questi ultimi), sempre con il pericolo
incombente. Il fratello Augusto è precettato come lavoratore coatto sotto la Todt,
il papà viene apertamente accusato dai
Tedeschi di connivenza con i partigiani
e di nascondere armi. Non era vero, ma
il batticuore era continuo. A fine guerra,
nel 1945, Maria confida in confessione
a don Giovanni Nenzi il desiderio di
farsi suora e il buon sacerdote non si
lascia sfuggire l’occasione e le dice”
Lunedì ti aspetto in canonica”. Siccome
lo stesso aveva una zia suora nella congregazione delle Sorelle della Misericordia, la nostra Maria viene lì indirizzata.
Un problema, comunicare la decisione alla famiglia. Papà filosoficamente
esclama “Manco male che ghi n’è una
che non laorarà i campi!”. La mamma
oppone invece qualche difficoltà, il marito invalido, la figlia maggiore che costituisce il suo punto di riferimento e
dalla quale ha il maggiore aiuto ..., tuttavia benedice la figliola quando il 26
aprile 1946 entra nella casa madre di
Verona per l’anno di postulandato. Visti
i suoi trascorsi, la mettono subito ai fornelli, in cucina, ove ha modo di esprimere la creatività acquisita.
A questo segue un anno di noviziato
a San Michele, con un altro anno da
novizia all’ospedale di Nogara, sempre
in cucina. Poi, come da regola canonica,
due mesi a casa per provare l’autenticità
della vocazione. Infine l’8 marzo 1949 è
suora professa, consacrata definitivamente a Cristo con il nome di suor Bonfiglia, anche se noi continueremo a
chiamarla con il suo bellissimo nome di
battesimo.
Viene richiamata a gran voce a Nogara, e vi rimane per cinque anni, traslocando poi allo stabilimento Tiberghien
di San Michele. Qui provvede la minestra a mezzogiorno agli operai e, siccome le modalità lavorative prevedono
anche il pernottamento delle lavoratrici,
prepara per loro anche il pasto serale. È
a contatto con la gente, vive i loro problemi, cerca di aiutare e pone a germogliare qualche buona parola. Passa,
dopo 4 anni, all’orfanotrofio di Montagnana, Istituto Sacchieri, dal 1955 al
1958, naturalmente come regina della
cucina, con bambini figli di NN o di
genitori morti. Erano anni di miseria, di
privazioni. Faceva di tutto per alleviare
le loro difficoltà, per supplire al loro
bisogno di affetto.
Il 23/07/1958 cambia e va a Sossano,
nella casa di riposo, rimanendovi per,
ben 10 anni. Potrebbe realmente scrivere un trattato di cucina, la nostra Maria!
Trasloca poi a Pisa, per un anno, per
provvedere alla mensa per le studentesse universitarie, “Opera Cardinale
Maffi”, per proseguire poi la sua opera
dal 3 marzo 1969 al seminario arcivescovile di Udine, fino al 20 ottobre
1976, giusto in tempo per sentire il terremoto del Friuli. Viene destinata allora
a Zugliano, presso una scuola materna
per 5 anni e poi di nuovo a Sossano fino
al al 1993, per rientrare infine alla casa
Maria Sartori con i pronipoti.
madre “Poloni” di San Michele. Ma non
si ferma qui, l’8/10/2001 eccola a Mezzane, presso la casa di riposo, ove svolge tuttora il proprio in servizio in cucina.
La sua attività ha veramente dello
sbalorditivo.
Mente sveglia, anche se l’udito comincia a dare qualche segno di cedimento, elenca perfettamente le tappe
della sua esistenza, evidenziando che ha
fatto per la prima volta rientro in famiglia 20 anni dopo la sua partenza, le regole allora erano queste! È tornata per
vedere il papà ammalato sul letto di
morte.
Ora le cose sono cambiate, riceve le
visite dei nipoti, un paio di volte l’anno
ritorna nella sua Cattignano, ove spera
di riposare per sempre in un futuro più
lontano possibile. La sua giornata anche
adesso è molto precisa: alzata 6.30, ore
7.00 S. Messa, colazione, un paio d’ore
di aiuto in cucina, pranzo. Segue un
momento di riposo, passeggio nel parco,
adorazione, cena e riposo. Naturalmente
segue alla TV gli eventi nazionali e Telepace.
Cogliamo al volo l’occasione per sentire e far nostri dalla sua voce e dalla sua
esperienza alcuni insegnamenti di vita.
Nella sua vita ci sono mai stati momenti di ripensamento?
Assolutamente no, rifarei la stessa
strada. Quando a volte capitavano le inevitabili piccole discordanze con qualche
superiora mi sono sempre detta “Non
preoccuparti, tu non hai scelto lei o l’altra, tu hai scelto Cristo” e tutto si aggiustava.
Un consiglio per una ragazza che
volesse seguire la chiamata religiosa?
Non aver assolutamente paura di
essere generosa nella risposta. Donarsi
agli altri è la cosa più importante, è la
migliore realizzazione di se stessi, sublimandosi in Cristo. Io ho visto cambiare
molte generazioni e situazioni sociali,
ma gli insegnamenti e l’amore di Cristo
per gli altri non sono mai cambiati.
E Cattignano, e la sua gente?
Il paese è cambiato dal punto di vista
economico e sociale, ma la gente rimane sempre la stessa, cordiale, sincera,
generosa, dall’anima trasparente come
una volta.
Ci lasciamo con un sorriso ed una
stretta di mano, stupiti che una figura
così minuta possa aver fatto e continuare a fare tanto bene, ma è proprio così,
perché se si fa per amore niente è pesante ed impossibile da realizzare.
GIANNI SARTORI
Dal Ceod di S. Giovanni Ilarione
Salve, mi presento! Sono il Ceod
“L’Aquilone” dell’Ulss 20, qui a San
Giovanni Ilarione!
La parola, lo so, sembra a tutti un po’
strana, è una sigla e sta per Centro
Educativo Occupazionale Diurno, ospito con gioia persone diversamente abili
giovani ed adulti, con delle difficoltà sul
piano motorio e psichico.
Sono una realtà educativa ed assistenziale particolare, dove gli ospiti
sono posti al centro ed il loro benessere
viene perseguito come l’obiettivo cardine di tutta l’organizzazione.
Nella mia “casa”, che è un appartamento di un condomìnio in via degli
Alpini 12, lavorano 4 operatori socio-sanitari e un educatore. Ogni giorno vengono offerti agli ospiti interventi di igiene e cura personale ed attività educative
e ricreative, svolte sia in forma individuale, che di gruppo.
Le attività programmate sono varie a
seconda delle capacità e dei bisogni di
ciascuno, siamo diversi l’un l’altro ma
per tutti si garantisce l’ascolto degli interessi, il mantenimento delle capacità residue, la comunicazione e la relazione
tra tutti, in generale, lo stare bene con se
stessi e con la vita di gruppo.
Non sono un gruppo numeroso ma
spesso sono rumoroso ed ho, anche se
tanti ospiti non parlano, tanta voglia di
divertire e di crescere insieme.
Per questo mantengo un rapporto di
scambio e di collaborazione con tutte le
famiglie dei nostri ospiti, per condividere i progetti educativi, arricchirci di
informazioni reciproche, sostenerle nei
momenti più difficili ed accompagnarle
verso nuove proposte.
Nella nostra struttura il tempo ha un
valore particolare: è, prima di tutto, un
tempo “affettivo” durante il quale ci si
prende cura senza fretta dello persona;
le nostre attività sono innanzitutto assistenziali, curiamo l’igiene e l’alimentazione degli ospiti, vigiliamo sull’igiene
posturale, per poi passare a quelle educative, quali la lettura animata, la stimolazione sensoriale, l’attività didatticopittorica, l’attività di movimentazione
corporea, il laboratorio di tessitura, ecc.
Mi piace molto lavorare in rete con
altri servizi ed associazioni; per questo
alcune attività, sono svolte sul territorio
e mi avvalgo di consulenze di specialisti
e tecnici riguardo ausili, problematiche
varie e consigli utili.
Le mie stanze sono colorate, sobrie e
... soprattutto accoglienti, chiunque
viene a farci visita è il benvenuto!!!
IL PERSONALE DEL CEOD
Alcuni ospiti e operatori del Ceod.
Durante la trasmissione “Festa in Piazza” sono stati fatti gli auguri a Angelo
Biondaro (Angi Nervi) di San Giovanni Ilarione, ex combattente e prigioniero nella
guerra in Africa.
Gli auguri sono stati captati e visti durante la trasmissione dell’emittente “Tele
Lombardia” da Marino Baldin, abitante a Tombazosana, il quale ha telefonato a
Nervi chiedendo notizie e scoprendo che erano commilitoni e reduci di El Alamen,
ex coloni del villaggio “Cesare Battisti”.
Con una gioia immensa si sono dati appuntamento per un incontro prossimo. La
televisione non è sempre tempo perso: teniamo conto che i nostri amici in questione sono due novantenni ai quali “Festa in Piazza” ha dato tanta allegria e compagnia.
A. G.
Festa in Piazza negli studi di Antenna 3 Tele Lombardia.
Il gruppo impeccabile e fedele a questa trasmissione che trasmette
tanta gioia nel cuore.
IMPRESA EDILE
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Costruzioni edili civili ed industriali
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Tel. 045 6550221 - 045 6550480
L’ALPONE 10
“SALE E PEPE” COMPIE VENT’ANNI Giovanni Damini, ovvero la bellezza dei canarini
Ne è passato del
tempo da quando,
quasi per scherzo,
un piccolo gruppo
di provetti attori ilarionesi ha provato a
salire sul palco per
mettere in scena le
prime commedie
che hanno subito
raccolto la simpatia
e l'entusiasmo dei
nostri concittadini
che venivano ad applaudirci.
Da quella prima
volta molte cose sono cambiate, molti
attori sono arrivati e
Il sindaco Dal Cero consegna alla presidente Lucia- molti sono usciti di
na Damini una targa ricordo.
scena.
Il gruppo ha perLo scorso 7 settembre, la locale
corso, attraverso corsi di recitazione e
Compagnia teatrale amatoriale “Sale e
di dizione e con il supporto di registi
Pepe” ha compiuto 20 anni.
anche di prestigio, una strada di contiPer celebrare questo importante tranuo miglioramento tecnico e di contenuti che le sempre più difficili interpreguardo, ha organizzato una riunione
tazioni richiedevano.
conviviale alla quale hanno partecipato,
Ora la Compagnia continua nella sua
in rappresentanza dell’Amministrazioopera, va avanti con rinnovato impegno
ne comunale, l’Assessore alla cultura
e sempre alla ricerca del raggiunAugusto Gambaretto ed il sindaco Dogimento di obiettivi sempre più prestimenico Dal Cero, che nel corso della
giosi.
serata ha donato una targa a ricordo delA. P.
l’evento.
Fatti e fatterelli
GIANNI SARTORI
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI
cerimonia è proseguita al monumento
dei Caduti, per l’alza bandiera ufficiale
e gli onori a tutti i Caduti, sia in guerra
che nella varie missioni di pace e ai
caduti di tutte le Forze dell’Ordine nel
compimento del proprio servizio. Sono
seguite le varie allocuzioni delle Autorità intervenute, precedute dal benvenuto e dai ringraziamenti di rito da parte
del Presidente della Sezione, C.re Mario Rossetto, che ha ceduto la parola al
comandante colonnello Paolo Edera ed
a seguire all’Ispettore Regionale col.
Nando Romeo Aniballi e chiudendo
con l’Assessore Regionale Massimo
Giorgetti.
Tutti gli intervenuti hanno elogiato
sotto vari punti di vista, l’operato
M.O.v.M. Salvo d’Acquisto, il corteo
ha proseguito per viale dell’Industria
ed in piazza A. Moro, davanti all’apposito cippo, ha reso gli onori ai Caduti di
Nassiriya, in via Antonio
Gambaretto, a cura di tre
Grazie alla CONVENZIONE
cugini presenti, è stata
scoperta una lapide a
stipulata con le Pro Loco,
memoria del nostro briFondiaria SAI propone a tutti
gadiere dei Carabinieri
al quale la via è intitolai soci possessori dell’Unplicard
FONDIARIA
ta. In via Cà Rosse è
una serie di offerte ed agevolazioni sulle
divisione
stata inaugurata la nuova
SAI
POLIZZA R.C. AUTO.
sede della Sezione Carabinieri con il taglio del
nastro e la benedizione
Inoltre dal 1° gennaio 2008 tale convenzione è estesa anche
da parte del parroco don
ai seguenti prodotti: INFORTUNI - CASA
Elio Lizzero.
La messa nella parENTRA ANCHE TU NELLA NOSTRA FAMIGLIA.
rocchiale di Santa CaRIVOLGENDOTI AL NOSTRO UFFICIO SITO IN:
terina in Villa è stata officiata dal Cappellano
S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Via Ca’ Rosse, 11
Capo della Legione Carabinieri di Padova, don
Tel. 045 6550978 - 045 6559662
Corrado Tombolan. La
volenteroso degli appartenenti all’Associazione Nazionale Carabinieri sino
ai livelli più locali come la nostra Sezione che ha fortemente voluto programmare e portare a termine, tra mille
difficoltà e quasi da sola, un raduno
provinciale, riuscendo a coinvolgere
diverse strutture e organizzazioni nonché diverse persone che al termine del
tutto hanno avuto parole di ringraziamento e di soddisfazione per la partecipazione e per l’ottima riuscita della
manifestazione che ha avuto il suo epilogo massimo con il pranzo sociale
all’interno di un capannone, gentilmente messoci a disposizione da privati,
che ha ospitato più di cinquecento conviviali ospiti, tutti adeguatamente ed
abbondantemente serviti dalla cucina e
dallo “staff ” del nostro carissimo socio
simpatizzante Luciano Vicentini.
Giorni fa, sul
quotidiano veronese
“L’Arena”, a firma di
Paola Dalli Cani appariva un articolo
che portava a conoscenza che in alcune
delle
“rotonde”,
quella del bivio per
Soave ed altre nella
zona di San Bonifacio, una mano ignota
aveva deposto una
statuetta raffigurante
l’immagine
della
Santissima Madre di
Dio riproducente, sembra, l’Immacolata
Concezione apparsa a Lourdes. Dall’indagine esperita dalla giornalista,
come veniva riferito, le statuette potrebbero essere state costruite da un Arzignanese, che al ritorno da un pellegrinaggio a Lourdes, avrebbe adoperato
una statuetta della Vergine come calco
per clonarne delle altre che poi vendeva
o regalava ad amici e conoscenti.
Nella “rotonda” dei Belui di San Giovanni Ilarione, lungo la sp. 17, chi viene
da Villa, diretto a Vestenanova, può notare, bene in vista, la statuetta di una
“Madonna” della quale nulla si sa, né
quando è stata posta, né da chi e né il
perché. Sta di fatto comunque che è più
di un anno che qualcuno ha deposto la
Madonnina nel prato della rotonda, ma a
differenza delle altre, poste “nude e crude”, questa ha un bel corollario di sfondo con otto “basalti colonnari”, nove con
quello cui si posa con un bel mazzo di
fiori ai piedi ed un cero che la illumina.
Senz’altro chi passa di lì e vede la
“Madonnina” innalza una prece beneaugurante al suo viaggio e a quello degli
altri.
G R U P P O
Emilia Casarotto, scomparsa nel settembre del 2007, dopo aver trascorso
53 anni della sua vita inferma presso
la casa di riposo di Santorso (VI). La
serenità con cui ha accettato la propria lunga malattia è stata per tutti
una testimonianza di fede e di amore
per la vita.
Federazione Ornitologica Italiana, con
un proprio numero personale riconosciuto in tutto il mondo
È una passione, solo passione, in
quanto non c’è alcun rientro economico, non è neanche eccessivamente oneroso, ma impegna almeno due ore al
giorno.
Davanti al proprio allevamento,
davanti alle uova che si schiudono e
fanno capolino i piccoli nati Giovanni si rilassa, gioisce e partecipa,
autentico padre putativo, alla loro crescita.
Bravo Giovanni, un
esempio di amore e
rispetto della natura. Se
qualcuno è animato
dalla medesima passione, può liberamente
contattarlo per uno
scambio di suggerimenti e consigli, ma
anche per passare piacevoli momenti fra chi
condivide gli stessi
interessi.
simo Giorgetti e Stefano Valdegamberi, i sindaci di San Giovanni Ilarione,
Domenico Dal Cero, di Vestenanova
Maurizio Dal Zovo, di Montecchia di
Crosara Edoardo Pallaro, diversi Assessori delle tre Amministrazioni ed
altre personalità della provincia e locali. Seguivano le varie Sezioni Carabinieri della provincia, nella gran parte
precedute dallo striscione personalizzato, alcuni gruppi di Benemerite e le
sezioni confinanti con la provincia di
Verona numerosissimi partecipanti nel
gruppo della Protezione Civile e Volontariato dell’Anc. Dopo l’inaugurazione della via, una traversa di via Pascoli, intitolata al V.B. dei Carabinieri,
Raccontati da Toni
Anche la “rotonda” di San Giovanni
Ilarione, località Galli, ha la sua “Madonnina”.
quando frequentava la quarta elementaVeramente soddisfatto Giovanni
re, con una coppia di canarini gialli, poi
Damini per le performance e i successi
l’interesse e la tecnica di allevamento si
ottenuti dai suoi amici volatili che allesono sempre più affinati, passando agli
va e segue con cura in una stanza della
incroci con il verdone, il cardellino, il
propria abitazione all’ultimo piano,
lucherino.
locale arieggiato e duttile allo scopo.
Negli ultimi cinque anni, poi, l’affiL’8 novembre scorso, infatti, alla
namento è divenuto a livello competitimostra internazionale di Vicenza, è
vo ed ecco i risultati: due splendidi ori
stato premiato con due medaglie d’oro
ed un argento. Appartiene alla F.O.I.,
– 1° premio ed un secondo posto –
medaglia d’argento per lo
standard di bellezza dei
suoi campioni portati in
esposizione.
Ha sbaragliato tutti i
concorrenti nella categoria “ciuffolotti messicani”, 1° posto con il ciuffolotto messicano femmina,
2° posto con il maschio
della stessa categoria e 1°
posto in assoluto con la
femmina a mutazione genetica!
Grande soddisfazione
quindi, che ripaga di tante
fatiche, tante delusioni,
tante attenzioni e tanti
sacrifici.
La passione è partita Giovanni Damini, orgoglioso dei suoi trofei.
Come già preannunciato, domenica
20 settembre 2009, si è svolto in San
Giovanni Ilarione, il 40° Raduno provinciale dell’Associazione Nazionale
Carabinieri che ha visto la partecipazione di quasi tutte le Sezioni Carabinieri della provincia di Verona, alle
quali si sono aggiunte anche altre consorelle di territori confinanti con la
provincia di Verona, portando nel nostro centro più di mille tra Carabinieri
in divisa sociale e con la “livrea”
A.N.C. della Protezione Civile e Volontariato e, tocco di gentilezza e femminilità, le “Benemerite” nella loro
bella e suggestiva divisa con i colori sociali dell’Arma dei Carabinieri.
La cerimonia si è svolta con il massimo ordine e regolarità. I partecipanti al raduno, partendo in corteo dal piazzale San Giovanni
Bosco di viale dell’Industria,
erano preceduti dalla banda “G.
Verdi”, dai gonfaloni dei tre
comuni interessati alla Sezione
Carabinieri, San Giovanni Ilarione, Vestenanova e Montecchia
di Crosara, da un folto gruppo di
bandiere delle Sezioni veronesi e
no, dai labari e bandiere delle
altre Armi e Corpi delle FF.AA.,
da quelli delle Associazioni varie,
da un folto gruppo di “Carabinieri” dell’Alta Val d’Alpone
attualmente in servizio effettivo,
da numerose Autorità tra le quali
il comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Paolo Edera,
il comandante la Compagnia Carabinieri di San Bonifacio, Capitano Salvatore Gueli, il comandante della Stazione Carabinieri di
San Giovanni Ilarione, maresciallo Vincenzo Bei. Per le Autorità civili erano
presenti i consiglieri regionali Mas-
IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE
C.RE MARIO ROSSETTO
L’ALPONE 11
2° MINIMOTO MUSIC FEST
al lavoro per l’organizzazione del 3°
Minimoto Music Fest. Desideriamo
infine ringraziare La Polisportiva di
San Giovanni Ilarione, il Comune, gli
sponsor, il gruppo di Cattignano, i Vespa club, gli appassionati e tutti quelli
che ci hanno aiutato a realizzare un
importante momento di aggregazione
sociale per il nostro paese.
Vi diamo appuntamento all’anno
prossimo, nel frattempo si possono
vedere le foto dell’evento su:
www.minimotomusicfest/facebook.com
ta delle mitiche vespe, che si
sono cimentate, nonostante la
pioggia battente e dispettosa, in
un mitico vespagiro sulle colline
di San Giovanni. Un centinaio di
vespe che si mettevano in bella
mostra, riproponendo un mito
che non muore mai.
Purtroppo la pioggia, che
mancava da mesi, ha, in parte,
rovinato il grande lavoro che
Improvvisazioni musicali tra i vari com- quest’anno era stato preponeneti delle band presenti al Minimoto parato, dai gruppi musiMusicfest.
cali all’impianto, dal circuito delle minimoto alle
Il 13 Settembre, per il secondo ansquadre professioniste di mino consecutivo, la Polisportiva, in colnimoto, dalle vespe dei numelaborazione con “quei della domenirosi “vespa club” regionali
ca” ha organizzato presso il piazzale
Don Bosco, il Minimoto Music Fest.
presenti, fino alla logistica,
La formula vincente dell’anno precearricchita quest’anno da un
dente è stata arricchita con l’aggiunta
ottimo servizio di cucina.
della serata musicale del sabato.
Però la gioia di poter lavoLa grande novità di questa ediziorare assieme ci fa guardare Foto di gruppo del Vespa-giro di fronte alla
avanti e per questo siamo già chiesa di Cattignano.
ne, però, è stata la presenza organizza-
L’Angolo del goloso
Funghi champignons ripieni
Ingredienti: 10-12 funghi grandi • 1 cipolla piccola • 1 spicchio
d’aglio • 1 ciuffo di prezzemolo • 2 cucchiai di pangrattato •
olio d’oliva • Sale e pepe
Preparazione: Pulite e staccate i gambi dei funghi. Tritate finemente la cipolla e l’aglio e fateli rosolare nell’olio. Aggiungete i
gambi tritati e fateli insaporire per due minuti mescolando con un
cucchiaio di legno. Togliete dal fuoco, unite tre quarti del pangrattato e il prezzemolo tritato. Amalgamate bene gli ingredienti,
distribuite il composto nei cappelli dei funghi (girati all’insù) e
cospargeteli di pangrattato.
In una teglia da forno mettete tre cucchiai di olio d’oliva e tre cucchiai d’acqua. Adagiatevi i funghi, irrorateli con un filo d’olio e
fateli cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti
circa.
Una variante: al composto della farcia potete aggiungere una
fetta di prosciutto cotto tritato o del formaggio Monte Veronese
stagionato.
Ottimo come antipasto caldo o contorno. Buon appetito e buone
feste!
LUCIANA DAMINI
DON CARLO GNOCCHI, IL NUOVO SANTO DEGLI ALPINI!
occhi.
Questa è una bellissima pagina per
la nostra Associazione, e gli alpini di
oggi, anche per onorare i propri Caduti
ed essere degni di questi personaggi
illustri, mantengono uno spiccato impegno nel sociale facendosi trovare sempre presenti nel momento del bisogno.
Qualche esempio? Nei soccorsi alla
popolazione terremotata a L’Aquila
hanno prestato la loro opera oltre ottomila volontari delle squadre di Protezione Civile ANA per una settimana
ciascuno.
Questi volontari, tanto per evirate
equivoci, hanno lavorato sempre e solo
rigorosamente gratis, spesso approfit-
te se è poco ...
Ha avuto un piacevole epilogo la
vicenda del coperchio di una gavetta
ritrovato in Russia sulle rive del fiume
Don vicino a Karabut, luogo in cui
aveva combattuto il battaglione Verona
della Tridentina nell'inverno 1942-43, e
consegnato da un abitante di quel paesino alla comitiva capeggiata da Guido
Gecchele e composta da 17 persone di
cui quattro di San Giovanni Ilarione.
Dopo una febbrile ricerca portata
avanti grazie alla collaborazione della
giornalista Paola Dalli Cani del giornale “L’Arena” e di Silvano Lugoboni dell'archivio di stato di Verona, sono stati
rintracciati il fratello ed i figli di Verzini
Gino, l’alpino cui
apparteneva la gavetta con sopra inciso il nome.
Verzini Gino,
che è morto nel
1998, era stato
arruolato nel battaglione Verona
della Tridentina,
ed era riuscito a
tornare dalla Russia; ma la sua odissea lo ha visto
successivamente
prigioniero dei tedeschi e dei russi
fino all'ottobre del
1945 quando finalmente poté torDon Carlo Gnocchi
nare a casa.
Sabato 28 notando delle loro ferie e talvolta anticivembre scorso a Grezzana, alla presenpando le spese dei viaggi e dei viveri di
za di una decina di reduci di Russia, del
tasca propria.
presidente sezionale Ilario Peraro e di
Sempre l’ANA nazionale con il conalcuni consiglieri sezionali, con una
tributo dei propri volontari, nel comune
toccante cerimonia la gavetta è stata
di Fossa ha costruito e consegnato lo
consegnata ai familiari di Gino.
scorso novembre 33 case prefabbricate
Ed ora è doveroso rivolgere il nostro
di pregevole fattura e destinate a durare
commosso saluto al nostro capogruppo
nel tempo, ed è in fase di progettazione
onorario Angelo Zanchi, illustre alpino
anche la chiesa che sarà ultimata entro
ilarionese, promotore della costruzione
la prossima primavera.
della sede del nostro gruppo, che è
Tutto questo è stato realizzato grazie
recentemente andato avanti, e che con
alle offerte degli alpini e di coloro che
la sua presenza ed il suo esempio ci ha
negli alpini hanno riposto la loro fidutrasmesso tutto il suo entusiasmo e la
cia affidando il loro contributo, e scusasua prorompente vitalità che ci incoraggia a proseguire sul cammino che ha
tracciato e che i suoi alpini non debbono abbandonare.
Nell'associazione alpini abbiamo
magnifici esempi di uomini che sono
capaci di fare e che hanno fatto grandi
cose; questa grande famiglia alpina ha
bisogno di persone di buona volontà
che intendono rendersi utili in vari modi: protezione civile, sport ed altro.
Anche se gli alpini devono giustamente trovare il tempo per stare insieme
ed assieme trascorrere momenti di sano
svago e relax, hanno l'obbligo di non
diventare solo quelli delle salsicce e dei
risotti, ma devono ricordare che attorno
a loro c’è sempre qualcuno meno fortunato che ha bisogno di una mano.
A tutti i lettori de L'Alpone i miglioCristian e Sebastiano Gazzo stringono in braccio le loro sorelle
ri auguri di BUONE FESTE!
gemelle Stella e Asia nate il 22 ottobre scorso per la gioia di mamma
Isolina e papà Gianni.
ANGELO PANDOLFO
Don Carlo Gnocchi, il nuovo santo
degli alpini!
Il santo protettore degli alpini è San
Maurizio, legionario romano martire
della Fede; ma da domenica 25 ottobre
scorso un altro santo vigila su di loro: si
tratta di Carlo Gnocchi, sacerdote e
alpino che con una solenne cerimonia a
Milano in Piazza Duomo è stato proclamato Beato.
Don Carlo era nato a San Colombano al Lambro vicino a Lodi il 25 ottobre 1902, morì a Milano il 28 febbraio
1956 per una grave forma di tumore.
Cappellano militare alpino, ha partecipato alla Campagna di Albania e
Grecia nel 1940 con il battaglione Val
Tagliamento e successivamente
nel 1942 ripartì per la Russia
con gli alpini della Divisione
Tridentina e con essi partecipò
alla tragica ritirata del gennaio
1943.
Nell'inverno del 1942, mentre era attestato con i suoi alpini sulle rive del Don, iniziò ad
intuire ed a concepire quella
che diventerà l’opera “Pro Infanzia Mutilata” che dal 1951
diventerà la “Fondazione Pro
Juventute”, un centro moderno
di metodologie riabilitative che
don Carlo non riuscirà a vedere
terminato.
Ma il seme gettato in terreno fertile ha dato buoni frutti.
"Amis, ve raccomandi la mia
baracca", diceva ai suoi collaboratori, ed oggi in Italia la
fondazione di Don Gnocchi conta 28
centri.
È stata soddisfatta anche la sua ultima volontà:“Se dovessi morire, voglio
che cerchiate di dare i miei occhi a due
dei miei ragazzi. Mi restano solo gli
occhi: anche questi sono per i miei
mutilatini”.
E così, quando i trapianti di organi
non erano ancora regolamentati e la
Chiesa non si era ancora espressa a
riguardo, don Carlo, pioniere dei donatori di organo, in punto di morte ha
donato le sue cornee a due ragazzi che
ancora oggi vedono attraverso i suoi
PROPRIO
PER NON DIMENTICAR...LI
Si è svolto l’8 ottobre scorso il funerale di Giovanni Battista Marcazzan,
classe 1916, artigliere da montagna del
gruppo Vicenza, ultimo reduce di San
Giovanni Ilarione della campagna di
Russia e che ha vissuto gli orrori dei
campi di concentramento tedeschi. Nella sua persona vogliamo ricordare i
milioni di soldati italiani costretti alla
terribile esperienza della guerra nella
loro gioventù, che hanno vissuto sulla
propria pelle la tragedia della fame, del
freddo, dei lager di sterminio, della
distruzione degli affetti e della famiglia.
Sono stati protagonisti di un periodo
storico ritenuto adesso scomodo, che la
società forse vorrebbe dimenticare, ma
chi l’ha vissuto, chi è stato esempio di
abnegazione nello svolgere il proprio
dovere merita di essere ricordato.
A loro, ai reduci, a coloro che non
sono tornati il nostro rispetto e la nostra
riconoscenza, perché hanno rappresentato, nel periodo più fosco della nostra
storia, la coscienza e la parte più limpida dell’Italia di allora.
GIANNI SARTORI
Eccezionale gita effettuata dai pensionati Cisl di San Giovanni Ilarione,
sabato 24 ottobre. Con un veloce autopullman, di buon mattino, si sono
diretti a Trento a visitare il Castello del Buon Consiglio con annessa
mostra Egiziana.
Dopo un sontuoso pranzo in un locale tipico trentino, nel pomeriggio,
hanno visitato il monumento famoso in tutto il mondo, “La Campana di
Rovereto”, in ricordo dei caduti di tutte le guerre. Nel ritorno hanno consumato un’abbondante cena con prodotti locali propri.
LEGA PENSIONATI
MATRIMONI: 8
NATI: 23
MORTI: 8
Totale residenti maschi al 31.10.2009: 2.678
Totale residenti femmine al 31.10.2009: 2.525
Totale residenti: 5.203
TOTALE FAMIGLIE: 1.792
CONTRIBUTI PER L’ALPONE
Cambiolo Mario, S. G. Il.
Sartori Mario, Peschiera d. Garda
Facchin Cesarino, S. G. Il.
Panarotto Marcello, FRANCIA
Pozza Paolo, Torino
Mainente Giobatta, Carpi
Zanchi Anna e Zandinà Angelo, Roncà
Beltrame Lino, CANADA
Patrizio Marcigaglia, S. G. Il.
Gambaretto Livio, Villafranca (VR)
Coffele Luigina, S. G. Il.
Alvotti Gino, S. G. Il.
Biondaro Angelo, S. G. Il.
Rossetto Rino, S. G. Il.
Arvotti Luigina -Lovato, Cologna
Veneta (VR)
Rossetto Mario, Chiampo (VR)
Cesare Lovato, Grugliasco (TO)
Pandian Anna, S. G. Il.
Catazzo Maria, GERMANIA
Todesco Mario, Torino
Perazzolo Mario, Chiampo (VR)
Dal Zovo Antonio, S. G. Il.
Lovato Antonio, Albaredo D'Adige (VR)
Ciman Carlo, S. G. Il.
Gambaretto Liliana, Castello - S. G. Il.
Schiavo D. Luigi, Montecchio Maggiore (VI)
Lovato Rosario, S. G. Il.
Perazzolo Gino, S. G. Il.
Panarotto Maria Luisa, Agrate
Conturbia (NO)
Panarotto Rosanna, Novara
Olmari Roberto, S. G. Il.
Ciman Mariano, S. G. Il.
Rossetto Ghislaine, Gambellara (VI)
Cisamolo Marcello, BELGIO
Cristofari Teresa, Biella
L’ALPONE 12
ZIONI
A
I
C
O
S
S
DALLE A
SPORT
SALSICCIA CUP 2009
La VIª edizione della “s.c. 2009” è stata vinta, stràvinta e dominata dagli “El
Grinto-Friends”. Hanno visto soccombere gli Sposati-Orange per 14-3, non ghe
mai stà partia, talmente netta la supremazia, che ad un certo punto, non ghemo
più contà i goal. El Grinto-Friends aggiunge così, il suo secondo Trofeo a quello
vinto nel 2007, gli Orange gridano il loro palmarès con 3 primi posti, 2 secondi, 1
quarto posto e con un passivo di reti subite che conferma che la matematica non
è un’opinione. The show has to go on ...
LUIGI GECCHELE
SCI CLUB
Cari soci e simpatizzanti dello sciclub anche quest’anno, con l’arrivo
dell’inverno e del freddo, inizia l’attività frenetica del gruppo.
Come si può vedere in programma
ci sono le gite domenicali in alcune
delle migliori località trentine con la
classica “gita del minestron” e una
novità che è la gita del 24 gennaio a
Madonna di Campiglio dove, dopo
una giornata passata sulle piste, ci si
rifocillerà con birra e hamburger.
Si ricorda che a tutte le gite viene
comunque offerta dallo sci club una
colazione al mattino e un the-brulè
caldo alla sera.
Quando questo giornale uscirà
saremo prossimi anche all’inizio del
corso sci che, come ogni anno, si svolge durante le vacanze di Natale a San
Giorgio di Boscochiesanuova sperando che anche quest’anno la neve sia
generosa.
Chi desidera comunque qualsiasi
informazione sull’attività del gruppo
può rivolgersi in sede, presso gli impianti sportivi, il venerdì sera, dalle 21.
Il presidente e il direttivo porgono
gli auguri di Buon Natale e felice inizio di Anno a tutti i soci e simpatizzanti.
ENNIO GAMBARETTO
Riccardo Vandin
Campione Triveneto Agonisti di Motocross
Il nostro concittadino Riccardo Vandin, ha vinto il campionato triveneto “Agonisti” correndo per il “Moto club Brogliano”.
Riccardo, ilarionese di 28 anni, ha
cominciato da molto giovane a cavalcare la sua “Fantic” di 50 cc. di cilindrata:
aveva solo nove anni quando ha cominciato ad allenarsi sul monte “Corpegan”.
La sua prima gara l’ha disputata a 15
anni nel 1996 e nel 1997 era già secondo classificato in campionato amatoriale del Triveneto. Poi di anno in anno,
sempre correndo per il “moto club Montecchio Maggiore”, ha continuato ad
avanzare di categoria fino al 1999 quando ha vinto il campionato “Esperti” del
Triveneto che è l'ultimo gradino dei
dilettanti.
Nel duemila è passato nella categoria
“Agonisti” del triveneto dove si è classificato primo.
Con fortune alterne, dal 2000 al 2004
ha provato la scalata al campionato nazionale.
Nel 2004 era tra i primi cinque in Italia nella massima categoria, gli Expert, quando un incidente lo ha fermato
per due anni.
Questa sosta prolungata non ha fermato la sua grande voglia di correre.
Appena ristabilitosi ha cercato e trovato un nuovo sponsor, la concessionaria “Soldà” di Cornedo Vicentino che
gli ha fornito e preparato nella propria
officina anche la
nuova moto, una
Husqvarna 125.
Proprio con questa moto, nonostante che a metà stagione un incidente
di gara provocato da
un altro concorrente
che lo ha fatto cadere provocandogli una frattura al gomito,
costringendolo a restare fermo per due
gare, si è laureato con una gara di anticipo campione di motocross del Triveneto della categoria Agonisti.
Praticare questo sport a livello agonistico implica molti sacrifici: Riccardo si
deve allenare quotidianamente su una
sua pista privata non dimenticando di tenere curata la forma fisica che gli consente di sopportare lo sforzo che questo
sport comporta.
Gli chiedo quali sono le aspettative
per il prossimo anno.
“Per il 2010, budget economico permettendo, oltre al campionato del Triveneto penso di partecipare al campionato
nazionale di categoria”.
E continua: “Devo ringraziare l’elettrauto Silvano Ciman, tutti i miei sponsor del Moto club Brogliano ed in particolare la concessionaria Soldà di Cornedo che con il loro appoggio morale, economico e la fornitura della moto mi hanno consentito di raggiungere questo importante risultato. Spero che continueranno a sostenermi anche per il prossimo anno”.
E noi siamo certi che non ci deluderà:
tanti auguri per il tuo futuro Riccardo!
ANGELO PANDOLFO
POLISPORTIVA 2001:
8 anni al servizio dello sport
Fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale per esigenze di gestione della palestra, la Polisportiva nasce
nel 2001. Da subito è chiaro che il nuovo gruppo, sotto la presidenza di Arturo
Burato, non si accontenta di gestire gli
orari della palestra, ma ha progetti ben
più grandi: promuovere lo sport sul territorio. Per fare questo capisce che è
necessario avvicinare le persone e trasmettere il suo messaggio: lo sport è vita, è salute, è benessere del fisico e dello spirito, è ossigeno per la mente, è sana competizione, è disciplina, è fare
gruppo, è imparare a perdere, è conoscere i propri limiti e superarli.
Da allora ha continuato a lavorare in
questa direzione e la prova sono le tante
manifestazioni e le iniziative promosse
in questi anni, dalle attività programmate durante l’anno, grazie anche alle
associazioni sportive operanti sul territorio (judo, karate, wing tzun, nova scrimia, pallavolo, ginnastica artistica, gin-
5° MEMORIAL “SIGNORIN RENATO”
Si è concluso venerdì 29
maggio 2009 a
Montecchia di
Crosara il 5°
Memorial Signorin Renato
che ha avuto
come mattatore
la squadra “Panato Impianti”.
Il torneo ha
visto impegnate
8 squadre suddivise in due
Una partita del torneo di Calcio a 5 disputato a Montecchia gironi, di cui
solo la prima e
di Crosara.
CICLI & MOTO
Qualità a prima vista
direttamente dal produttore
Gli occhiali delle marche più prestigiose
attendono il vostro punto di vista
Via Canella, 3 - CELLORE d’ILLASI (VR)
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nastica per bambini, ginnastica per adulti, aerobica, steep, ballo, fit-box, spinning), alla Marcia tra i Ciliegi che ha
portato migliaia di appassionati marciatori, e non solo, ad incontrare e scoprire
il nostro meraviglioso territorio, a Sportivamente Natale, un pomeriggio di giochi e musica per i bambini con l’intento
di avvicinarli allo sport, agli incontri
sull’importanza dell’alimentazione per
gli sportivi, al progetto ancora in corso
del gruppo marciatori in collaborazione
con il gruppo AlDO di San Giovanni
Ilarione, al Minimoto Musicfest, in collaborazione con un gruppo di giovani
instancabili e pieni di nuove idee, che ha
unito la passione per le due ruote e la
live music.
Non ultima per importanza ma per la
ricchezza delle proposte la Festa dello
Sport che, di anno in anno, è riuscita ad
ampliare la sua offerta diventando vetrina per le attività svolte durante l’anno e
momento di aggregazione grazie al tor-
SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)
Telefono / Fax 045 6550447
neo di calcio e al green volley, che hanno portato sui campi di gioco circa 170
giovani.
Se quindi ci volgiamo indietro non
possiamo che essere orgogliosi dei risultati ottenuti in questi 8 anni.
Ma ora una nuova sfida ci attende:
siamo prossimi all’elezione del nuovo
consiglio direttivo e un nuovo progetto
sta prendendo forma: riuscire a trovare
un nuovo spazio da adibire a palestra per
poter offrire nuove opportunità a tutti e
ampliare l’offerta “sportiva”. Tra poco
tutti i tesserati della Polisportiva 2001
saranno chiamati ad eleggere il nuovo
direttivo e soprattutto a condividere
l’ambizioso progetto di fare dello sport
il trampolino di lancio per il salto di
qualità del nostro paese.
Da parte mia un grazie particolare va
al nostro presidente Burato Arturo, al
Consiglio Direttivo, a tutti i collaboratori, alle Associazioni Sportive, alle Associazioni presenti sul territorio sempre
disponibili a darci una mano, a tutti coloro che in questi anni hanno contribuito a far crescere la Polisportiva facendola arrivare ad essere una delle associazioni più attive a San Giovanni Ilarione.
LUCIA BURATO
la seconda classificata ambivano all’accesso in semifinale. Un sentito e doveroso elogio a tutti i ragazzi partecipanti ed
al pubblico: insieme hanno dimostrato
rispetto nei confronti delle regole e degli
“altri”, serietà e sportività.
Il direttore di “Pianeta Calcio”, Nocini Andrea, il suo collaboratore Paolini
Giuliano ed il Sindaco di San Giovanni
Ilarione, geom. Dal Cero Domenico,
hanno premiato le squadre: 1° Panato
Impianti; 2° Mal De Pansa; 3° Terrossa;
4° Joga Maloto; Coppa disciplina: New
Team; Capocannoniere: Rocca Valentino; Miglior giocatore: Panato Carlo;
Miglior portiere: Gambaretto Antonio.
La serata si è conclusa con una grande tavolata, tanta allegria e buona musica. Un sincero grazie a tutti e... arrivederci all’anno prossimo.
La redazione del giornale e la Pro Loco
augurano a tutti Buone Feste
Trimestrale di Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376
Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n° 15684376 intestato a:
Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5
Direttore responsabile: Delio Vicentini
Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Angelo Pandolfo, Giovanni
Sartori, Lucia Burato.
Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - San
Giovanni Ilarione (VR) - Tel. 045 7465727
Pubblicità Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 - San Giovanni
Ilarione (VR)
Prestampa: Iter - Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - [email protected] - Colognola
ai Colli (VR)
Stampa: Grafiche Alpone - Tel. 045 6550221 - 045 6550480 - S. Giovanni Ilarione (VR)