Il consiglio del farmacista: Gli aspetti nutrizionali che
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Il consiglio del farmacista: Gli aspetti nutrizionali che
IL CONSIGLIO DEL FARMACISTA: GLI ASPETTI NUTRIZIONALI CHE CONTROLLANO L’INFIAMMAZIONE ACADEMY NUTRACEUTICA 2-3 dicembre 2016 Dr. Attilio Speciani Rischio diete di eliminazione Soggetti sani e non reattivi con RAST + per pesce. Astensione per 2 mesi. Dopo reintroduzione, shock anafilattico in 11 casi su 19. Ricerca olandese: presenza di reazioni anafilattiche alla ingestione accidentale di latte in bambini cui era stata diagnosticata una dermatite eczematosa da latte, e che erano stati messi a dieta di esclusione completa del latte Necessità di recupero della tolleranza Reintroduzione assimilabile allo svezzamento Flinterman AE, et al., Allergy March 2006; 61(3):370-374 Larramendi CH, Pascual CY et al, JACI (2) 1990;85;1:274 – Allergy 1992;47(5):490-4 - Allerg Immunol 1988;20(2):55-56. La masticazione come tollerogeno • Chiunque, attraverso il semplice messaggio di “gustare il cibo” è in grado di determinare importanti cambiamenti immunologici verso il benessere. La posata va posata… • Contatto con cellule APC di differenti concentrazioni progressive dello stesso alimento • Soluzione in continuo da 1/1 a 1/100.000 e oltre (0,001 mg/mL) correlata ai lavori di Frossard del 2004 (JACI) • Evidenze di piccoli strumenti tollerogeni individuali familiari (la goccia di latte) Allergia alle arachidi guarita… • Bambini, gravemente allergici alle arachidi, hanno potuto tornare tolleranti, mangiandone senza pericolo, iniziando a mangiare quantità minime • 5 mg di farina di arachide, miscelata ad altri cibi (quindi diluita), aumentando gradualmente la quantità introdotta fino a diventare tolleranti • Tecnica assolutamente assimilabile allo svezzamento 70 Clark AT et al, Allergy. 2009 Feb 17. [Epub ahead of print] Guarire l’allergia al latte con piccole dosi • Il gruppo di ricercatori triestini ha ottenuto la induzione di tolleranza immunologica per il latte bovino in bambini affetti da gravi reazioni allergiche nei confronti del latte stesso • I bambini hanno ripreso contatto con latte e derivati, in modo da allenare l'organismo a tollerare la sostanza. • Bambini con reazioni allergiche gravi, da shock anafilattico, attraverso la utilizzazione di piccolissime dosi, gradualmente crescenti di latte, hanno in breve imparato di nuovo a tollerare il latte e hanno potuto introdurlo nella propria alimentazione. 71 Longo G. et al. J Allergy Clin Immunol 2007 Dec 22 [Epub ahead of print] Il Crudo Vivo e Colorato e i Panallergeni • Piccoli pezzi di frutta o verdura cruda prima di ogni pasto sono altamente tollerogeni • Shock anafilattico da ciliegia? • Uso della cottura a vapore progressiva per il recupero della tolleranza • 10 minuti, 9 minuti, 8 minuti (partendo dai tollerati crudi e dai non tollerati lievi cotti) fino a crudo e poi in crescita progressiva • Come per le arachidi, 70% di guarigione, 30% lascia qualche verdura o frutta Cuocere le Uova per guarire l’Allergia • Persone allergiche a uova hanno iniziato a nutrirsi di UOVO COTTO (frittate, waffle, biscotti) senza reazioni particolari. • Uovo Trasformato porta a graduale conoscenza alimentare = recupero della tolleranza, fino a poter (in alcuni casi) consumare anche uovo crudo. • TOLLERANZA: PROCESSO DINAMICO Leonard SA et al, J Allergy Clin Immunol. 2012 Aug;130(2):473-480.e1). Dieta di Rotazione: Pratica Quotidiana Dieta Antinfiammatoria 1. Corretto bilanciamento tra carboidrati e proteine in ogni pasto 2. Valutare livello di infiammazione 3. Scelta del timing alimentare 4. Valutazione del profilo alimentare individuale 5. Qualità del cibo e modulazione dell’indice glicemico dei pasti 6. Uso di cibi funzionali 7. Uso di integratori citochino-specifici ad azione su NF-kB Modulare l’infiammazione in modo fisiologico • Nutrizione (Un profilo alimentare individuale in grado di rispettare i propri personali equilibri) • Cucina (Scelta degli ingredienti, capacità di creare piatti variati e sani, attenzione alle necessità individuali e alle caratteristiche di preparazione, dalla temperatura di cottura degli oli alle scelte che controllino la presenza di alcune sostanze, al corretto bilanciamento di carbo/prot) • Supplements (dalla natura con il supporto della scienza) I segnali per il dimagrimento Harvard Medical School Indice e carico glicemico ‣ INDICE GLICEMICO DI UN CIBO: ci fornisce un’idea sulla capacità di una sostanza di innalzare la glicemia (livello di zuccheri nel sangue). ‣ CARICO GLICEMICO DI UN CIBO: e’ un valore che si ottiene rapportando l’indice glicemico di un certo alimento, alla sua porzione media. ‣ Tabella di riferimento: “International table of glycemic Index and glycemic load values” del 2002 elaborata da Foster-Powell, Holt e Brand Miller dell’Università di Sidney in Australia ‣ L’indice glicemico è stato proposto per la prima volta da Jenkins et al. sull’American Journal of Clinical Nutrition nel 1981 “Pasta”: quale ingrassa di più? Pasta integrale al pesto 621calorie Pasta integrale IG 60 Pesto IG 15 Complessivo IG 43 80 g pasta integrale - 30 g basilico - 40 g parmigiano - 1/2 spicchio d'aglio - 15 g olio extra-vergine d'oliva - 10 g pinoli – sale Pasta al pomodoro 410 calorie Passata pomodoro IG 55 Pasta bianca ben cotta IG 80 Complessivo IG 70 80 g pasta – 150 g passata – 10 g olio d'oliva – basilico – sale – pepe. E il risotto? Risotto Integrale Piselli, Zucca e Salsiccia Kcal 468 Riso Integrale IG 57 Piselli IG 46 Salsiccia IG 42 Zucca IG 91 Complessivo IG 59 Risotto Bianco e Zucca Kcal 278 Riso Bianco IG 110 Zucca IG 91 Complessivo IG 100 Un panino? Panino Integrale con Melanzane e Ricotta Kcal 265 Pane Integrale IG 55 Ricotta IG 30 Melanzane IG 20 Complessivo IG 35 Panino con Melanzane Kcal 161 Pane Bianco IG 80 Melanzane IG 20 Complessivo IG 50 Quali caratteristiche per il futuro? Farine Integrali Corretta presenza di oli Abbinamento di proteine e carboidrati in giusto rapporto Fibra (frutta, verdura, leguminose) Cinesi, Europei e IgG • Reazione delle IgG al cibo prevalente • Cai C et al, PLoS One. 2014 Nov 13;9(11) • Serological investigation of food specific immunoglobulin G antibodies in patients with inflammatory bowel diseases. • High prevalence of serum IgG antibodies to specific food allergens in patients with IBD NON ESISTE CIBO “CONTRO” Timing Alimentare • A. Speciani - Nutrition around the clock and inflammation: the right food at the right time makes the difference. • in “Metabolic Syndrome and Complications of Pregnancy: The Potential Preventing Role of Nutrition”. Dal valore della prima colazione al digiuno breve Ferrazzi E, Sears B, Eds.: Metabolic Syndrome and Complications of Pregnancy: The Potential Preventing Role of Nutrition. Springer Science Publisher, New York, Heidelberg, ISBN 978-3-319-168524, 2015. La qualità del cibo Cibo come prima sorgente di infiammazione nascosta Cibo come strumento principale di benessere Uso di farine e cerali integrali e significativa riduzione di mortalità da tutte le cause. Wu H et al, JAMA Intern Med. 2015 Mar;175(3):373-84. Quante Proteine? La dose quotidiana raccomandata dall'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, per uomini e donne in normali condizioni di salute è di circa 1 grammo di proteine per chilo corporeo (da 0,83 grammi, per essere precisi fino a 1,5 g in particolari condizioni fisiologiche) Equilibrio nell’assunzione per costruire muscolo 1) Prima colazione ricca e cena povera con distribuzione SIMMETRICA delle proteine 2) Prima colazione scarsa e cena ricca con distribuzione SBILANCIATA delle proteine Mamerow et al., J of Nutrition, 2014 stimolazione anabolica muscolo scheletrico maggiore del 30% Equilibrio nell’assunzione per costruire muscolo Se una persona di 60 Kg deve mangiare circa 60 grammi di proteine al giorno, solo dividendole in tre assunzioni da circa 20 grammi ciascuna può stimolare la crescita del muscolo, attivare il metabolismo, ridurre la massa grassa. Contenuto di Proteine Carne Bovina: 20/25 g per 100 g Maiale: 18/21 g per 100 g Pollo: 29/31 g per 100 g Branzino: 22/25 g per 100 g Salmone: 20/22 g per 100 g Contenuto di Proteine Uova: 12 g per 100 g (circa 2 uova) Ceci e Fagioli: circa 7 g per 100 g Soia: da 16 g per 100 g fino a 36 g per 100 g (soia essiccata) Contenuto di Proteine Formaggi: da 6 g per 100 g del fresco spalmabile agli 11 g per 100 g della ricotta fino ai 33 g per 100 g del parmigiano Semi oleosi: da 20,6 g per 100 g dei pistacchi ai 21,4 g per 100 g delle mandorle, fino ai 24,06 g per 100 g delle noci e ai 31 g per 100 g dei pinoli Corretto Bilanciamento delle Proteine Associando le proteine dei legumi a quelle dei cereali è quindi possibile raggiungere un valore biologico complessivo pari a quello delle proteine animali. Cereale + Legume Cous Cous di Pollo, Ceci e Verdure Proteine: 20g/100 g (aggiunta di farina di fagioli come integratore proteico) Cereale o legume + Proteina Animale Un Insieme di Strumenti Innovativi Identificazione delle IgG dal punto di vista evolutivo Analisi dei bio-marker Nuovi Integratori e Farmaci Il Referto • Opinione Medica • Dieta di rotazione e tabelle settimanali • Descrizione dei Grandi Gruppi Alimentari • Lista dei cibi da limitare durante la dieta di rotazione, e delle possibili alternative • Lista degli integratori consigliati, a seconda dei sintomi Dieta di Rotazione: Pratica Quotidiana Frumento e Glutine Latte Prodotti Fermentati Nichel Oli Cotti Sale Salicilati Naturali Nichel: qualche novità Le reazioni al Nichel avvengono in modo più o meno intenso in virtù della presenza di altre sostanze attivanti (come le sostanze derivate dalla reazione di Mallard - carboidrati tostati) e non solo della presenza di Nichel, come avviene ad esempio per le mandorle “roasted” a differenza di quelle solo seccate (JACI current issue) La presenza di Nichel dipende dal tipo di coltivazione (ad esempio variabilità del pH, diversità di irrigazione vs dry cultivation) La reazione al Nichel è maggiore quando sono presenti altri metalli pesanti nel frutto o nella pianta utilizzata, come Cromo e Cadmio, che accentuano la risposta clinica. Possibilità di reintroduzione di alimenti dopo una prima fase se di qualità, e uso di oli non industriali nella preparazione degli alimenti. Intolleranza al lattosio o alle proteine del latte? Queste due situazioni sono facilmente confuse. L'intolleranza al lattosio è un problema che non riguarda il sistema immunitario. L'unico effetto che può dare è quello della diarrea e del mal di pancia, e dipende dalla dose che si assume. Mangiando poco lattosio non succede assolutamente nulla: per avere una reazione reale è necessario mangiarne in buona quantità. Persone che dicono di avere diarree per il semplice contatto con una goccia di latte non devono indagare la intolleranza al lattosio ma una possibile infiammazione da cibo dovuta alle proteine del latte vaccino. Lattosio o latte? L'allergia alle proteine del latte (dipendente dalle IgE) e la reazione infiammatoria al latte invece (con BAFF e IgG), dipendono da una reazione del sistema immunitario e possono causare sia una reazione allergica (nel caso delle IgE) sia tutti i sintomi della infiammazione da cibo. Possono bastare piccole quantità per scatenare la reazione. Un intollerante al lattosio, può bere tranquillamente del latte delattosato o mangiare formaggi stagionati (in cui il lattosio è stato consumato), ma continuerà ad avere mal di testa o la colite se fosse ipersensibile alle proteine del latte, ben presenti in qualsiasi latticino anche se privo di lattosio. Per la reazione al lattosio basta un controllo della dose introdotta o l'uso di enzimi contenenti lattasi, mentre per la guarigione di una reazione dovuta alle proteine del latte serve diagnosi (Recaller / BMT) e dieta di rotazione che gradualmente consenta il pieno recupero della tolleranza alimentare. Lattosio o latte? Nella “pura” intolleranza al lattosio l’utilizzo di probiotici o di antinfiammatori anche naturali porta scarsi o nulli risultati; l’unica azione positiva è quella enzimatica. Poiché l'intolleranza al lattosio viene diagnosticata con il Breath test, spesso le persone si fermano a questa diagnosi e ritengono di potere utilizzare proteine del latte prive di lattosio, mentre in molti casi questa intolleranza biochimica si accompagna ad altre reazioni alimentari che vanno indagate correttamente per consentire una impostazione dietetica che aiuti a riprendere una alimentazione ricca e varia e soprattutto rieduchi l'infiammazione dell'intero organismo. Proteine del Latte e Lattosio Senza Lattosio Formaggio Stagionato 36 mesi Con Lattosio Entrambi: PROTEINE DEL LATTE Formaggio Fresco Proteine del Latte e Lattosio Senza Lattosio Con Lattosio Tutti: PROTEINE DEL LATTE Alternative puramente vegetali Attenzione: zucchero aggiunto! Senza zucchero aggiunto Ricordate che… STESSA RISPOSTA IMMUNOLOGICA Anche se non ancora “normato” Esempio di Menu per Reattività a Latte e Nichel Esempio di Menu per Reattività a Latte e Lieviti GRAZIE PER L’ATTENZIONE Attilio Speciani www.inflammation-society.org ACADEMY NUTRACEUTICA 2-3 dicembre 2016