Scuola. In Italia circa 235mila alunni con disabilità

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Scuola. In Italia circa 235mila alunni con disabilità
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Scuola. In Italia circa
235mila alunni con
disabilità
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ROMA – Nonostante, nel nostro Paese, gli alunni con disabilita’ iscritti nell’anno
scolastico 2014/2015 siano stati quasi 235 mila- 2,7% del totale, in crescita del 3%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno- gli istituti italiani presentano
numerose barriere che non li rendono inclusivi. Tra queste, l’assenza di segnali
visivi, acustici e tattili per favorire la mobilita’ all’interno della scuola di alunni con
disabilita’ sensoriali; la mancanza di percorsi interni ed esterni accessibili; la scarsa
presenza di tecnologie informatiche per l’apprendimento. Un grande limite se si
considera che il 65,3% degli alunni con disabilita’ ha un deficit di tipo intellettivo,
il 3,5% motorio, il 2,7% uditivo e l’1,6% visivo. Questa la fotografia scattata, su
base dati Istat e Miur- Ufficio di statistica, da Exposanita’ (Bologna 18-21 maggio
2016)- l’unica manifestazione italiana dedicata ai temi della sanita’ e
dell’assistenza, che propone momenti di approfondimento e iniziative speciali
dedicate al tema dell’inclusivita’, dalla vita quotidiana, all’istruzione,
dall’educazione, al tempo libero. A tal proposito, verra’ allestito un campo prove
per testare le funzionalita’ delle sedie a rotelle piu’ innovative, mentre all’interno di
Horus Sport sara’ possibile praticare dal vivo le discipline paralimpiche piu’
diffuse. Sara’ attivata una ludoteca attrezzata con giochi accessibili a tutti e verra’
realizzata un’area riservata al turismo accessibile. Exposanita’, ospitera’ inoltre il
Meeting Internazionale Iso, che dopo Gran Bretagna, Cina e Giappone, fara’ tappa
a Bologna per parlare di standard Iso per carrozzine.
Giovani e Lavoro – Angela,
operatrice
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Tornando ai dati si evince che, per quanto riguarda il grado di scuola in cui sono
inseriti, il 10% degli alunni disabili frequenta la scuola dell’infanzia, il 37% la
scuola primaria, il 28% la scuola secondaria di I grado e il 25% la scuola
secondaria di II grado. L’incidenza piu’ elevata di alunni con disabilita’ si segnala in
Abruzzo (3,3% sul totale degli alunni della regione), Lazio (3,2%) e Liguria (3%)
mentre la Basilicata (2%), la Calabria (2,1%) e il Friuli-Venezia Giulia (2,1%) sono
le regioni con il tasso piu’ basso. Il sostegno gioca un ruolo chiave
nell’integrazione. Nel nostro Paese il rapporto tra numero di alunni con disabilita’
e posti per il sostegno, dopo aver raggiunto quota 2,09 nell’anno scolastico 20092010, e’ ritornato a 1,85 nell’anno 2014-2015. Il rapporto e’ piu’ basso nelle
regioni del Sud Italia: in Molise viene affidato un incarico per il sostegno ogni 1,38
alunni con disabilita’, in Calabria, uno ogni 1,49. Viceversa, il rapporto aumenta al
Nord, dove spiccano Veneto (2,10) e Liguria (2,09). Le barriere tecnologiche:
circa un quarto delle scuole non ha postazioni informatiche destinate alle persone
con disabilita’. All’interno del percorso di inclusione dello studente disabile nel
progetto educativo della classe, la tecnologia ha il ruolo fondamentale di
‘facilitatore’. Con riferimento alla scuola primaria e secondaria di I grado, circa un
quarto delle scuole non possiede strumenti informatici destinati alle persone con
disabilita’. L’ideale sarebbe avere all’interno dell’aula stessa una postazione
informatica con periferiche hardware speciali e programmi specifici per
l’insegnamento, ma solo 4 scuole primarie su 10 (39,3%) e poco piu’ di un terzo
delle secondarie di primo grado (36,6%) hanno aule dotate di queste attrezzature.
La maggior parte utilizza i laboratori gia’ presenti: sono quasi 6 su 10 le primarie
italiane (58,7%) e secondarie di primo grado (56,6%). Per quanto riguarda gli
strumenti didattici compensativi se il 35% non ne fa uso, e’ ben il 25% degli alunni
ad avvalersi di software per l’apprendimento. Piu’ in generale, a disposizione degli
studenti affetti da disabilita’, pc, tablet, registratori, lettori cd/dvd, fotocamere
che permettono la personalizzazione della didattica (per il 47% degli alunni con
sostegno), continua Exposanita’.
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Le barriere architettoniche: Oltre al sostegno didattico, gli alunni con
disabilita’ necessitano di servizi per il superamento delle barriere architettoniche,
come scale a norma, ascensori, servizi igienici specifici, segnali visivi, tattili e
acustici, percorsi interni ed esterni che facilitino gli spostamenti. Se in Italia si
registra una percentuale abbastanza alta di scuole che hanno scale a norma (82,4%
di scuole primarie e 89,5% di secondarie di I grado) e servizi igienici a norma
(80,6% di scuole primarie e 84,3% di secondarie di I grado), rimangono
appannaggio di pochi istituti le mappe a rilievo e i segnali visivi, acustici e tattili
che sono presenti in solo tre scuole su dieci, sia a livello primario (29,3%) sia
secondario di I grado (30,1%). Situazione leggermente migliore, seppur
insufficiente, per quanto riguarda percorsi interni ed esterni facilmente accessibili:
solo il 42,9% delle scuole primarie e il 44,1% di secondarie di I grado ne e’ dotata.
“La scuola deve essere il luogo dell’inclusione per eccellenza in fatto di strutture e
strumenti tecnologici che mette a disposizione ma soprattutto per il ruolo che
svolge per l’affermarsi di una cultura dell’apertura e dell’accettazione per l’altro
che non puo’ trovare terreno piu’ fertile che a scuola, appunto. Exposanita’ offrira’
una serie di appuntamenti pensati per coloro che seguono gli alunni con necessita’
speciali- famiglie, insegnanti di sostegno, logopedisti, fisioterapisti e terapisti
occupazionali- in un ciclo di iniziative che spazieranno dalla comunicazione
aumentativa, ai disturbi dell’elaborazione sensoriale, ai prodotti informatici in
fatto di tecnologie assistive”, afferma Marilena Pavarelli, Project Manager di
Exposanita’.
04 MARZO 2016
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