Documenti preliminari
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ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) D.Lgs. n.81 del 9 aprile 2008 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" correlato con D.Lgs. n.106 del 3 agosto 2009 Il Responsabile SPP Il Direttore Generale ________________ ________________ Data: dicembre 2008 Integrazione / aggiornamento: novembre 2009 Integrazione / aggiornamento: giugno 2010 ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) INDICE GENERALE DATI GENERALI DELL’AZIENDA METODOLOGIA: − − PROCEDURA PER L’IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI o SINTESI DELLE FASI o STIMA DEL RISCHIO o CRITERI PER IL CALCOLO DELLA DIMENSIONE DEL RISCHIO o STIMA DEL RISCHIO PROCEDURA PER L’INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE VALUTAZIONE DEI RISCHI: REPARTI E SERVIZI: − RISCHI GENERALI NEL COMPARTO OSPEDALIERO − ANATOMIA PATOLOGICA − ANESTESIA E RIANIMAZIONE − AUTOPARCO − BLOCCO OPERATORIO − BLOCCO PARTO − CENTRALE OPERATIVA: 118 − CENTRO DI EROGAZIONE TERAPIA INIETTIVA PROTETTA − CENTRO TRASFUSIONALE − CHIRURGIA E MEDICINA D’ACCETTAZIONE E D’URGENZA (PS) − CHIRURGIA GENERALE − CHIRURGIA VASCOLARE − DERMATOLOGIA/VENEREOLOGIA − DIABETOLOGIA/ENDOCRINOLOGIA − DIALISI − DIETOLOGIA/NUTRIZIONE CLINICA − DIPARTIMENTO MEDICO POSIZIONI ORGANIZZATIVE − DIREZIONE AMMINISTRATIVA/SANITARIA − FARMACIA ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) − GASTROENTEROLOGIA DH/ENDOSCOPIA DIGESTIVA − GENETICA MEDICA − GERIATRIA − LABORATORIO ANALISI − MALATTIE INFETTIVE − MEDICINA INTERNA − MEDICINA NUCLEARE − NEFROLOGIA − NEONATOLOGIA − NEUROCHIRURGIA − NEUROFISIOPATOLOGIA − ODONTOSTOMATOLOGIA − ONCOLOGIA − ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA − OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO − OSTETRICIA E GINECOLOGIA − OTORINO/OCULISTICA DEGENZA − PEDIATRIA/DIABETOLOGIA PEDIATRICA − PSICHIATRIA − RADIOLOGIA − SALA GESSI − STERILIZZAZIONE − SUPPORTO AMMINISTRATIVO DEI DIPARTIMENTI − TERAPIA FISICA E RIABILITATIVA − TERAPIA INTENSIVA CARDIOLOGICA E CARDIOLOGIA CLINICA − TRAPIANTO D’ORGANO − UFFICIO CARTELLE CLINICHE − UFFICIO ECONOMATO − UFFICIO PRENOTAZIONI − UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO − UFFICIO TECNICO − UNITA’ PREPARAZIONE FARMACI ANTIBLASTICI − UROLOGIA ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) DATI GENERALI DELL’ AZIENDA ORGANIGRAMMA AZIENDALE Ente: ASREM CAMPOBASSO DIRETTORE GENERALE ASREM: Dr. Angelo PERCOPO DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dr.ssa Gianfranca TESTA DIRETTORE SANITARIO Dr. Giancarlo PAGLIONE Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione: Ing. Pasquale BARTOLLINO Componenti/Addetti SPP: − − − − − − − − − − − BONSANTO Ciro CATAURO Massimo DE SIMONE Carlo FERRAZZANO Vincenzo MAGNOCAVALLO Cristina MARIANO Giuseppe PAGANO Vito QUARANTA Patrizia SANTORO Rita SCIARRETTA Anna Rita VAINO Mariella Referente Campobasso Referente Agnone Referente Termoli/Larino Referente Isernia/Venafro Medici Competenti: − − − CAFASSO Saverio EPIFANIO Marcello MASCIA Luigi Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza: BARBAGALLO GAETANO TESTA ANGIOLINA MIGNELLA NICOLINO CEGLIA MAURO GIANQUITTO PASQUALINO CIFELLI NICOLA GIANFAGNA ANTONIETTA CALCUTTO FILOMENA PICCIANO GIOVANNI CAMPESE ANTONIO DI PARDO VITTORIO CERIMELE ANTONIO PALLADINO ANTONIO LORUSSO GENTILE ROBERTO TIRABASSO PIERLUIGI DE SANTIS M.ANTONIETTA MURASECCO GIUSEPPINA FABBRIZIO PASQUALINA ANNIBBALLE MARIA MERCEDE Attività svolta: EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SANITARIE IN REGIME OSPEDALIERO, AMBULATORIALE E TERRITORIALE ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) PROCEDURA PER L’IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI 1. CRITERI GENERALI Il nuovo Testo Unico sulla sicurezza (D.Lgs. n°81 d el 09 Aprile 2008) ridisegna la materia della salute e sicurezza sul lavoro le cui disposizioni, fino ad oggi contenute in una lunga serie di norme succedutesi negli ultimi 60 anni, sono state rivisitate e collocate in un ottica di sistema e cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, affinché si raggiunga una coscienza collettiva fondata sul rispetto delle regole. La valutazione del rischi è il primo passo e quello da cui prendono origine ed in cui ruotano i problemi relativi alle decisioni da prendere in materia di sicurezza sul lavoro e di rischi ambientali per la collettività. E’ l’asse importante di un impianto che permette al datore di lavoro di individuare le misure di prevenzione e protezione e di pianificare l’attuazione. Una pianificazione strutturata dell’analisi dei rischi nell’ambito del luogo di lavoro, comprende tre elementi fondamentali: la valutazione, la gestione, la comunicazione del rischio. Esso va valutato sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo; il primo aspetto è più facilmente individuabile, il secondo è sicuramente più difficile da attuare, specie per i rischi per i quali non esiste il riferimento a un qualche tipo di misurazione. La valutazione del rischio, inteso come possibilità che si verifichi un evento dannoso conseguente all’esposizione ad un pericolo, è un complesso di operazioni che devono essere effettuate per stimare qualsiasi esposizione ad un pericolo, in relazione con le modalità di svolgimento delle procedure lavorative. In sintesi la valutazione dei rischi comprende tre fasi operative: identificazione delle sorgenti di rischio presenti nelle procedure, individuazione dei conseguenti potenziali rischi di esposizione in relazione allo svolgimento delle lavorazioni, stima dell’entità dei rischi. Dalla valutazione scaturisce un programma di prevenzione e delle misure di protezione da adottare. Fase preliminare Identificazione dei centri/fonti di pericolo sulla base dell’analisi del processo produttivo, dell’organizzazione del lavoro, nonchè di tutta la documentazione e le informazioni disponibili e utili. Le principali fonti informative prese in considerazione sono : - lay-out dei reparti e classificazione delle aree funzionali; - elenco degli impianti e attrezzature da lavoro analizzate; - numero addetti per reparti, per mansioni, per area; - certificato di conformità dell’impianto elettrico; - denunce impianti; - verifiche periodiche; - registro delle manutenzioni ordinarie e straordinarie; - elenco e caratteristiche dei D.P.I.; - schede di sicurezza di sostanze/prodotti; ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) - risultati di precedenti indagini condotte sulla sicurezza ed igiene del lavoro; - manuali operativi di macchine ed apparecchiature; - risultati collettivi anonimi di controlli sanitari periodici; - denunce INAIL su casi di malattie professionali; - dati sugli infortuni (da registro); - procedure di lavoro scritte, ordini di servizio; - verifiche strumentali ed approfondimenti igienistici; - conoscenze ed esperienze dei lavoratori e dei preposti; - protocollo degli accertamenti sanitari preventivi e periodici. b) Metodologia Fasi per la conduzione della valutazione dei rischi: 1.1 Identificazione dei fattori di rischio 1.2 Identificazione dei lavoratori esposti 1.3 Stima delle entità delle esposizioni ai pericoli SINTESI DELLE FASI 1.1. Identificazione dei fattori di rischio La valutazione deve riguardare i rischi derivanti dall’attività lavorativa e che ragionevolmente risultino prevedibili, individuando due fasi valutative (direttiva 89/391/CEE): “... valutazione complessiva per separare i rischi in due categorie: quelli ben noti per i quali si identificano prontamente le misure di controllo... e i rischi per i quali è necessario un esame più attento e dettagliato. Questa fase può comportarne altre se si deve applicare un sistema più sofisticato di valutazione dei rischi a situazioni effettivamente più complesse....” L’identificazione dei fattori di rischio si basa sulle conoscenze disponibili su norme di legge, standard tecnici, dai dati presunti dall’esperienza e dalle informazioni raccolte, dai contributi apportati da quanti, a diverso titolo, concorrono all’effettuazione della stessa valutazione: Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Medico competente, altre figure che possono essere utilmente consultate (lavoratori, preposti, capi reparto, capi squadra, ecc.). Tale consultazione viene eseguita per mezzo di “interviste” basate su quesiti indicati in un documento operativo, i quali servono ad analizzare le mansioni svolte dai lavoratori esposti a rischi suddivisi per area funzionale, e relativo a gruppi di lavoratori omogeneamente esposti a rischi individuali; si ritiene opportuno applicare il ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) questionario alla situazione più complessa e rischiosa, relativamente alle mansioni ordinarie e straordinarie (sostituzioni, affiancamenti, blocco linea produttiva, ecc.). I questi posti sono i seguenti: “quali operazioni si compiono?”, “in che modo?”, “con quali mezzi/attrezzature?”, “in che luogo?”, “per quanto tempo?”. L’intervista ai lavoratori titolari della mansione risulta di fondamentale importanza ai fini di una migliore conoscenza delle modalità operative reali con cui vengono eseguite le lavorazioni. Ciò permette, quasi sempre, di evidenziare situazioni e comportamenti a rischio, altrimenti non individuabili. Si precisa che, ai sensi dell'art. 29, comma 2, D.Lgs. n°81/08) è stato consultato pre ventivamente il rappresentante dei lavoratori in merito ai criteri procedurali per l'individuazione e la valutazione dei rischi sul luogo di lavoro. 1.2. Identificazione dei lavoratori esposti In relazione alle situazioni pericolose messe in luce dalla fase di valutazione, si evidenziano i lavoratori che sono possibilmente esposti alle fonti di rischio, individuandoli per mansione ed area funzionale in cui operano. 1.3. Stima delle entità delle esposizioni ai pericoli Questa attività diagnostica si concretizza nella raccolta dettagliata ed esaustiva di tutte le informazioni utili per identificare i pericoli ed i conseguenti rischi. Pertanto la valutazione medesima va condotta sulla base del controllo ispettivo dei locali di lavoro, delle attrezzature, e degli impianti. ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) Per facilitare la raccolta delle informazioni si utilizzano dei documenti e check-list mirate agli ambienti di indagine, e cioè luoghi di lavoro (ambienti, aree, ecc.), e le attrezzature di lavoro (impianti, macchine, utensili, ecc.), oltre che alla verifica della completezza e della idoneità dei documenti riportati al punto a) “Fase preliminare”. L’analisi dell’ambiente di lavoro (luogo più attrezzature), prende in considerazione i seguenti fattori di rischio: agente biologico Agente chimico aerodispersi o polveri, fibre o fumi o nebbie o immersioni o areosol, schizzi liquidi gas, vapori sostanze irritanti e/o sensibilizzanti sostanze corrosive ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) Agente fisico Radiazioni ionizzanti Amianto N.A. Atmosfere esplosive Attrezzatura di lavoro Campi elettromagnetici Cantieri temporanei e mobili Infortunistico Luoghi di lavoro Movimentazione manuale dei carichi Incendio Vibrazioni Videoterminali Stress da lavoro correlato Rischio interferenze Postura e sforzi incongrui Impianti e apparecchiature Calamità naturali sostanze tossiche e/o nocive sostanze cancerogene sostanze mutagene sostanze tossiche per il ciclo riproduttivo sostanze pericolose per l'ambiente piombo, amianto fitofarmaci farmaci farmaci antiblastici gas anestetici preparati di laboratorio Rumore, ultrasuoni, infrasuoni, vibrazioni meccaniche, radiazioni ottiche scivolamenti, tagli, cesoiamenti, ustioni, cadute in piano e dall’alto .. schiacciamenti, Pazienti , carichi segnalazione di ordigno, mancanza di energia elettrica, caso di fuga di gas o presenza di odori che lasciano prevedere la presenza di sostanze pericolose, sversamento di liquido corrosivo, tossico o viscoso, terremoto, nube tossica, allagamento, tromba d’aria, esplosioni, crolli, tumulti, sommosse, presenza di psicopatico/minaccia armata ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) Durante il controllo va verificata la conformità delle strutture alle norme di legge e di buona tecnica quali: regolamentazioni di legge (Decreto Legislativo n°81 del 09 Aprile 2008) norme di buona tecnica (D.M. n°38/07) principi generali di cui all’art.15 D.Lgs. n°81/08 Una prima stima dell’entità delle esposizioni implica una valutazione della frequenza e della durata delle operazioni/lavorazioni che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori; in talune necessità si può verificare la necessità di procedere ad una stima più precisa delle esposizioni ai pericoli tramite misure di igiene industriale (per agenti chimici, fisici e biologici) e/o qualora si siano verificati incidenti gravi (o si possono prevedere). La quantificazione dell’esposizione mediante misure di igiene industriale è da prevedere soprattutto nei seguenti casi: - nei casi di esposizione a sostanze dotate di elevata tossicità - nella verifica dell’efficacia dei sistemi di prevenzione collettiva impiegati (impianti di aspirazione) - nel dirimere i casi dubbi o controversi - se necessario ai fini della progettazione o realizzazione di idonei presidi di bonifica. Criteri di valutazione più specifici (senza l’esecuzione di misure di igiene industriale) sono consigliabili soprattutto nei seguenti casi: - qualora si siano verificati infortuni/incidenti gravi con dinamiche ripetitive - nei casi di utilizzo di sostanze in grado di causare incidenti (atmosfere esplosive/infiammabili). 2. STIMA DEL RISCHIO La stima del rischio viene effettuata a seguito dell’esecuzione delle fasi precedenti di valutazione, e cioè l’individuazione dei fattori di rischio, l’individuazione delle persone coinvolte in situazioni pericolose, l’individuazione dei modelli espositivi ai fattori di rischio (modalità, frequenza di interazione con le fonti di rischio). Nel paragrafo 2.1 si riportano i criteri per la stima del rischio. ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) 2.1 Criteri per la valutazione dei rischi La stima del rischio si effettua mediante la stima della gravità degli effetti e la stima della probabilità degli effetti; ne consegue che il rischio è dato dal prodotto di due fattori: D = fattore riguardante l’entità del danno P = fattore statistico, cioè una serie di fattori probabilistici che possono verificarsi e scatenare l’evento dannoso RISCHIO = P (fattori di probabilità) x D (dimensione del danno) Fattori di probabilità (P) Pp = probabilità di esistenza di un pericolo potenziale (pericolo potenziale = pericolo che non può concretizzarsi sino a quando non vi sia la presenza dell’operatore nelle strette vicinanze). Pf = probabilità che quel pericolo interagisca con l’uomo (frequenza di interazione) e dia corso all’evento dannoso. Dimensione del danno (D) D = dimensioni del danno in termini di gravità degli effetti nei confronti della salute e dell’incolumità fisica del soggetto esposto. CRITERI PER IL CALCOLO DELLA DIMENSIONE DEL RISCHIO Ai fini di poter semplificare il calcolo del rischio, si individueranno in ultima analisi, due variabili (P, D) per poter rappresentare in modo grafico (vedi Figura n.1) ottenendo una matrice di valutazione del rischio, dove in ascissa è riportata la gravità del danno (D), e in ordinata la probabilità (P) del verificarsi dell’evento dannoso. Le fasi del calcolo sono le seguenti: a - attribuzione valore al fattore probabilistico Pp b - attribuzione valore al fattore probabilistico Pf c - calcolo del prodotto Pp x Pf = P d- attribuzione valore al fattore di gravità del danno D • La scala dei valori di Pp è la seguente: 1 = non esiste pericolo potenziale o è limitato 2 = esiste pericolo potenziale di lieve entità 3 = esiste pericolo potenziale significativo/elevato ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) • La scala dei valori Pf è la seguente: 1= la frequenza con cui l’operatore interagisce è nulla o occasionale (per es.1 volta/ settimana) 2= la frequenza con cui l’operatore interagisce è media (per es. 2 volte/ settimana) 3= la frequenza con cui l’operatore interagisce è elevata (per es. 4 volte/ settimana) • La conversione tra i singoli fattori probabilistici P è la seguente: - Pp x Pf = 1 ......................... P = 1 - Pp x Pf = 2 o 3 .................. P = 2 - Pp x Pf = 4 o 6 .................. P = 3 - Pp x Pf = 9 ......................... P = 4 La scala dei valori di P è la seguente: 1 = “improbabile” - “probabilità bassissima” 2 = “poco probabile” - “probabilità medio - bassa” 3 = “probabile” - “probabilità medio - alta” 4 = “altamente probabile” - “probabilità alta” • La scala dei valori di D è la seguente: 1 = “lieve” - “trascurabile (abrasioni, tagli, ecc.)” 2 = “medio” - “modesto (ferite, lesioni lievi, ecc.)” 3 = “grave” - “notevole (fratture lesioni gravi, ecc.)” 4 = “gravissimo” - “(lesioni gravissime, morte)” Matrice di valutazione del rischio: P 4 8 12 16 3 6 9 12 2 4 6 8 1 2 3 4 Figura n.1 D I valori finali di R (dimensioni del rischio) sono i seguenti R=1 Rischio minimo R da 2 a 4 Rischio modesto R da 6 a 9 Rischio medio/alto R>9 Rischio gravissimo Sulla base di tale classificazione si individueranno le misure correttive prioritarie. ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) PROCEDURA PER L’INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 1. Premessa Le misure di prevenzione e protezione si possono classificare in “organizzative, procedurali, e tecniche”: - le organizzative prendono in considerazione, in primo luogo le figure coinvolte nel sistema sicurezza, con riferimento alle attribuzioni date dalla normativa specifica al responsabile del servizio di prevenzione e protezione, agli addetti al servizio, ai rappresentanti dei lavoratori, agli addetti al gruppo emergenze (evacuazione, prevenzione incendi, pronto soccorso), a preposti, dirigenti, e al medico competente; tuttavia in via generale riguardano tutti i lavoratori, chiamati a partecipare attivamente per garantire le condizioni di sicurezza aziendali; uno degli strumenti più importanti che il datore di lavoro fornisce alle figure sopracitate con lo scopo di creare un sistema organizzativo della sicurezza aziendale, è la formazione e l’addestramento. - le procedurali risultano essere strettamente connesse a quelle organizzative, e si configurano come mezzi per rendere applicabili le azioni promosse dalle figure richiamate dal sistema organizzativo della sicurezza aziendale; le procedure in via generale descrivono dei processi e le responsabilità relative alle varie fasi degli stessi. - le tecniche individuano i mezzi di protezione collettiva, i dispositivi di protezione individuali, e in generale tutti quegli interventi su attrezzature di lavoro, luoghi di lavoro, ecc., realizzate mediante dispositivi, impianti, barriere immateriali, schermi, pannelli, segnalazioni, ecc.. L’individuazione delle misure di prevenzione e protezione viene eseguita per mezzo della valutazione dei rischi in particolare nella fase preliminare, effettuando un controllo della conformità alla normativa giuridica e tecnica su: ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) • strutture o luoghi di lavoro • apparecchiature o attrezzature di lavoro • manipolazione di sostanze pericolose, impiantistica elettrica e di altra natura • presenza di materiali, sostanze infiammabili e/o esplosive, ecc. • esposizione ad agenti chimici, fisici, biologici da parte dei lavoratori ed effettuando una verifica sull’organizzazione del lavoro, comprendendo la manutenzione (impianti, apparecchiature relative alla produzione e ai servizi, e quelle finalizzate alla protezione collettiva), le procedure di sicurezza in atto, la movimentazione manuale dei carichi, la pianificazione dei programmi di controllo e monitoraggio delle condizioni di sicurezza e di igiene del lavoro. L’individuazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare a seguito degli esiti della valutazione dei rischi si basa su quanto indicato nell’art.15 del D.Lgs. 81/08 (misure generali di tutela), ed in particolare ai principi gerarchici della prevenzione dei rischi in esso indicati: • evitare i rischi • utilizzare al minimo gli agenti nocivi • sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno • combattere i rischi alla fonte • applicare provvedimenti di protezione collettiva piuttosto che individuali • limitare al minimo il numero di lavoratori che sono o che possono essere esposti al rischio • adeguarsi al processo tecnico e garantire un miglioramento del livello di protezione. In merito alla programmazione degli interventi, le conclusioni desunte dall’identificazione dei fattori di rischio e dei lavoratori esposti, dall’entità dall’esposizione, della probabilità con cui possono verificarsi effetti dannosi e dell’entità delle possibili conseguenze, orienteranno le azioni conseguenti alla valutazione stessa; un esempio di tale processo è riportato nella seguente tabella la quale sintetizza quali sono le azioni conseguenti alle conclusioni possibili riguardo alla valutazione dei rischi. ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) CONCLUSIONI I rischi sono insignificanti ora e non è ragionevolmente prevedibile che aumentino in futuro I rischi sono sotto controllo ad un livello accettabile per es. conformemente alle norme della comunità o a quelle nazionali I rischi sono ora sotto controllo ma è legittimo pensare che aumenteranno in futuro, oppure i sistemi di controllo esistenti hanno la tendenza a funzionare male o ad essere male impiegati Vi sono rischi possibili ma non vi sono prove che causino malattie o ferite I rischi sono adeguatamente controllati, tuttavia il sistema di controllo è migliorabile Vi sono rischi elevati e non adeguatamente controllati Non vi sono prove che esistano o meno rischi AZIONI Terminare ora le valutazioni. necessarie ulteriori misure Non sono E’ possibile apportare miglioramenti alla protezione. Terminare le valutazioni. Il mantenimento del rispetto alle norme compete ai sistemi di prevenzione del datore di lavoro Stabilire le precauzioni per migliorare la protezione; mantenere, eliminare, controllare e minimizzare le possibilità di esposizioni maggiori. Determinare misure aggiuntive per riprendere il controllo in caso si verifichi una situazione ad alto rischio, malgrado le precauzioni Paragonare le misure esistenti alle norme di buona prassi. Se il paragone è negativo determinare cosa è stato fatto per migliorare le misure di prevenzione e di protezione Eliminare i rischi o modificare il regime di controllo in modo da conformarsi ai principi stabiliti, basandosi sulla buona prassi come guida Identificare e porre in atto misure provvisorie immediate per prevenire e controllare l’esposizione a rischi (esaminare l’eventualità di bloccare il ciclo produttivo). Valutare le esigenze a lungo termine Continuare a cercare altre informazioni a seconda delle necessità finchè è possibile giungere ad una delle conclusioni di cui sopra. Nel frattempo applicare i principi di sicurezza professionale per minimizzare l’esposizione. ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) Di seguito si riporta anche un diagramma di flusso rappresentante le sequenza decisionale per l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione. Diagramma di flusso per la scelta delle misure di prevenzione e protezione Sulla base della quantificazione del rischio, e della corrispondente area cromatica, è possibile identificare un criterio per l’attuazione della priorità degli interventi. R=1 Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione R da 2 a 4 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel medio termine R da 6 a 9 Azioni correttive necessarie da programmare nel breve termine R>9 Azioni correttive urgenti ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) 2. Criterio utilizzato per la programmazione Quale criterio per la programmazione degli interventi si è fatto riferimento all’indice numerico “R” come definito in precedenza. La data entro la quale eseguire l’intervento di prevenzione e protezione è stata correlata al valore numerico di “R” sulla base del seguente schema: Valore dell’indice di rischio Attuazione della Verifica della misura entro giorni misura entro giorni 16 30 60 12 60 90 09 90 120 08 120 150 06 150 180 04 180 210 03 210 240 02 240 270 01 270 300 Nota: l’indice di rischio “R” non assume tutti i valori numerici compresi tra 01 e 16 in quanto matematicamente non consentito dalla cifra che si attribuisce ai valori (P) e (D) nella moltiplicazione per ottenere (R). Per particolari situazioni di rischio il RSPP, sentiti i RLS ed il MC, propone alla Direzione azioni specifiche aventi cadenza diversa da quella di base. La Direzione autorizza, nel caso, l’intervento mantenendo l’impostazione di base per le restanti azioni di riduzione del rischio. Obiettivo delle misure programmate è comunque quello di ridurre al minimo valore possibile l’indice di rischio “R” dopo l’attuazione della misura programmata. Per i rischi residui non eliminabili la Direzione ha programmato la distribuzione dei Dispositivi di Protezione Individuale, ed uno specifico piano di informazione e formazione che viene riportato in allegato. ASReM CAMPOBASSO Documento di Analisi e Valutazione dei rischi per la sicurezza e la Salute dei Lavoratori (D.Lgs. 81/2008) 3. Criteri per l'aggiornamento e la revisione del documento di valutazione dei rischi. L'aggiornamento del documento e/o i rispettivi allegati, prevede la loro modifica a seguito delle variazioni sottoelencate: - variazione del lay-out (senza introduzione di nuove attrezzature di lavoro e/o nuove sostanze-prodotti,e mantenendo le stesse lavorazioni) - dismissione di lavorazioni o attrezzature di lavoro, o sostanze-prodotti - variazione sul nominativi del personale sottoposto alla valutazione dei rischi - variazione dei DPI - variazione delle procedure di lavoro sicuro Inoltre l'aggiornamento ricorre quando a seguito della prima valutazione dei rischi, si evidenzia l'esigenza di approfondire taluni rischi già identificati, mediante l'applicazione di metodi strumentali (misura di agenti fisici o indagini igienistiche per agenti chimici o biologici) o che seguono metodologie di verifica specifiche, a condizione che non siano intervenute variazioni significative sul rischi individuati). L’aggiornamento non prevede variazione in termini di quantificazione del rischio, rispetto al documento precedente. La revisione del documento e/o dei suoi allegati prevede la modifica del documento e dei rispettivi allegati a seguito delle variazioni sottoelencate: - introduzione di nuove attrezzature di lavoro e/o sostanze-preparati; - variazione significativa delle mansioni/procedure di lavoro/lavorazioni; - variazione dei turni lavorativi; - variazione dell'andamento degli infortuni ( frequenza-gravità-area funzionale coinvolta, ecc.); - attuazione di misure di prevenzione. La revisione del documento e/o dei suoi allegati prevede variazione in termini di quantificazione del rischio. Sia l'aggiornamento che la revisione del documento e i rispettivi allegati, presuppongono la consultazione preventiva con i RLS da parte del DL e RSPP.