Quirra, verdetto rinviato

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Quirra, verdetto rinviato
L’UNIONE SARDA
venerdì 21 ottobre 2011 - www.unionesarda.it
REDAZIONE: Lanusei
Piazza Vittorio Emanuele 6
Tel. 0782/482065 Fax 0782/480359
COMMENTO
I pastori
sfrattati
aspettano
spiegazioni
Simone Loi
Qualora le analisi sui
tessuti e gli alimenti
del bestiame di Quirra
dessero esito negativo
sarebbe difficile spiegare ai pastori quanto
accaduto negli ultimi
mesi. L’inchiesta della
Procura di Lanusei li
ha sequestrati insieme
alle greggi sulle terre
dove pascolavano i loro avi. Non possono
vendere i propri prodotti, non otterranno
nessun indennizzo,
non potranno riprendere l’attività. Un divieto collegato all’esigenza di non intralciare le bonifiche. Non
potranno andare via
(perché non saprebbero dove andare) ma
neppure restare senza
produrre e vendere.
Quando hanno chiesto
risposte le hanno ottenute dal Piano di monitoraggio: il Poligono
non è inquinato, 50
anni di esercitazioni
hanno prodotto salute
e benessere. Per la bonifica, a detta del sottosegretario Giuseppe
Cossiga “del tutto superflua”, non arriverà
neppure un euro.
Idem per chi ha subito
le conseguenze dell’inquinamento. Ma le
sorprese non finiscono
qui: il 9 novembre verranno tolti i sigilli al
poligono. La Difesa si è
impegnata a bonificare la zona, sospendere
le attività considerate
più pericolose per
l’ambiente, impermeabilizzare i terreni più
contaminati, predisporre tutte le misure
di protezione per la
salute dei soldati e soprattutto non rinnovare le concessioni di
pascolo agli allevatori,
che così non corrono
più rischi per la loro
salute. C’è qualcosa
che non quadra. Chi
ha inquinato può lavorare al Poligono e chi
ha subito i danni deve
sparire? Forse le pecore producono nanoparticelle e i missili
latte ad alta qualità.
OGLIASTRA
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Lanusei. La Asl prende tempo, allevatori contro il via libera alle esercitazioni Tortolì. Ok dalla Regione
Verso la Camm
nove ettari
Slitta la presentazione dei dati sull’inquinamento dell’ex Cartiera
Quirra, verdetto rinviato
Non si conosceranno prima
della prossima settimana i
risultati dell’indagine Asl sui
campioni animali e ambientali prelevati dal poligono di
Quirra. Gli esiti erano attesi
per ieri ma, ufficialmente
per motivi tecnici, occorrerà
aspettare più tempo. «Dovremmo attendere ancora
alcuni giorni - dice Francesco Pintus manager della
azienda sanitaria di Lanusei
- in quanto una parte dei dati raccolti deve essere tradotta in risultati leggibili. Sono ritardo anche gli esiti dei
test sulla radioattività svolti
per noi dall’istituto zooprofilattico di Foggia».
I PRELIEVI. Nei mesi di giugno e luglio 650 litri di latte
erano stati prelevati dai veterinari dell’azienda sanitaria in 32 allevamenti del poligono. Sono stati analizzati
muscoli, ossa lunghe e parti
molli di 36 animali per capire se contengano o meno
contaminanti ambientali.
«Gli esiti - assicura Francesco Pintus - sono quelli relativi ai prelievi effettuati sulle matrici animali. Il lotto è
in mano all’Istituto zooprofilattico di Sassari che sta indagando sull’eventuale presenza di metalli pesanti. I risultati dei campioni prelevati saranno divulgati dalla Asl
e dall’assessorato regionale
alla Sanità. Il destino delle
indagini sui valori sulla radioattività è invece più complesso, poiché è stato affidato all’Istituto zooprofilattico
di Foggia. I risultati al momento non sono pronti».
NUMERI
650
I litri di latte
prelevati dai
tecnici della
Asl
32
Gli allevamenti analizzati
60
Le aziende
presenti all’interno del Poligono
Rilievi sui bersagli nelle terre del Poligono
Operai al lavoro in un cantiere di Arbatax
COLDIRETTI. Il misterioso
ritardo crea preoccupazione
e disagio tra i pastori sfrattati dal poligono interforze.
Il rinvio pesa sul futuro delle oltre sessanta aziende che
hanno lavorato nei quasi
tredicimila ettari di pascolo.
«Ci chiediamo come sia possibile concedere ai militari
di riprendere le esercitazioni e non permettere agli allevatori di restare - si chiede
Aldo Manunta, direttore della Coldiretti di Nuoro e
Ogliastra - Siamo allibiti e
abbiamo scritto all’assessorato regionale alla Sanità
perché solleciti gli istituti
zooprofilattici. Dal loro responso dipende la possibilità di salvare le nostre aziende».
Daniela Usai
Lanusei. Il comitato di anziani chiede l’aiuto del prefetto
Ottantenni in rivolta
«Basta trasferte per il rinnovo della patente»
Ogni anno devono sobbarcarsi faticose trasferte a Nuoro e lunghe
file per il rinnovo della patente. E
da tempo chiedono invano che sia
istituita una commissione d’esame in Ogliastra. Sono gli ultraottantenni che, guidati dal loro portavoce Giorgio Micheli, ora scrivono al prefetto di Nuoro per
sbloccare una situazione che - si
legge in una nota - «è giunta ad
un improduttivo stallo». Micheli,
ricordando la difficile situazione
che devono affrontare i suoi coetanei e i loro familiari ogni volta ci
si debba recare a Nuoro per il rinnovo, chiede al funzionario di intervenire «onde evitare antipatiche e pericolose manifestazioni di
piazza, visto il crescente malumore: molti anziani utilizzano l’auto
solo per piccoli spostamenti, mentre per i lunghi viaggi preferiscono farsi accompagnare da un parente». A questo si aggiunge la
scarsità di parcheggi. «E meno
male - sottolinea Micheli - che i
medici sono efficienti e riescono a
velocizzare le procedure, altrimenti ci vorrebbero ore». (f. m.)
Tortolì. Presentato agli studenti il progetto della scuola
Ecco l’alberghiero che verrà
Il progetto per la nuova scuola
Il progetto per la nuova
scuola alberghiera c’è ma
solo sulla carta. Per costruirlo servirebbero due
anni di lavoro e sei milioni
di euro. Danari che la Provincia non ha, o meglio non
può spendere per via del
Patto di stabilità.
Il progetto è quello che si
è classificato primo nel
concorso di idee bandito
nel 2004. Ambizioso, concepito in perfetto stile campus americano, ospiterà
mensa, laboratori didattici,
impianti sportivi, alloggi
per gli allievi e sarà in grado di accogliere anche stu-
denti di altre scuole per gli
stage. Il progetto è stato
presentato mercoledì scorso dall’assessore ai Lavori
pubblici Lucio Mereu e dal
presidente Bruno Pilia agli
studenti dell’Alberghiero e
dell’Agrario che avevano
fatto un’irruzione pacifica
durante il Consiglio provinciale. «L’intenzione è quella di creare un unico polo
scolastico di eccellenza accorpando i due istituti - ha
spiegato il presidente Bruno Pilia - chiediamo alla
Regione i sei milioni di euro utili per realizzare la
struttura». Si sa con certez-
za che il nuovo edificio sorgerà in un terreno di 25 ettari di proprietà della Provincia nella zona di San
Giovanni. «Abbiamo ritenuto l’area di San Michele
dove inizialmente doveva
sorgere la struttura inadeguata perché troppo piccola - spiega l’assessore ai
Lavori pubblici Lucio Mereu - la realizzazione di
questo polo scolastico di
eccellenza è stata inserita
ad aprile scorso nel piano
triennale delle opere pubbliche». Il piano c’è, ora
servono i soldi.
Rosangela Erittu
Dalla Regione via libera alla Camm. il
presidente Ugo Cappellacci, nel corso di
un incontro che si è tenuto ieri mattina
a Cagliari, si è impegnato a concedere in
tempi brevi (si parla di alcune settimane)
nove ettari delle aree industriali dell’ex
Cartiera all’azienda nautica legata al
gruppo Ferretti.
IL VERTICE. Alla riunione hanno partecipato l’assessore all’industria Alessandra
Zedda e il consigliere regionale Angelo
Stochino oltre a Umberto Paparelli e
Bruno Murgia in rappresentanza della
Camm. Secondo e prime indiscrezioni
l’azienda si è impegnata a realizzare ad
Arbatax una struttura industriale capace di curare ogni singolo aspetto della
realizzazione delle barche, dalla progettazione al prodotto finale. In merito all’occupazione una prima stima parla di
duecento addetti a pieno regime. Plauso
dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, presenti all’incontro. «Accogliamo con soddisfazione il cambio di rotta della Regione sulle
aree industriali di Arbatax», ha detto il
segretario provinciale Cisl Peppino Fanni. In realtà la competenza sulle aree sarebbe già dovuta essere del Comune di
Tortolì. I terreni erano stati ceduti dalla
Regione, (trenta ettari da affittare o vendere), al prezzo simbolico di un euro.
Transizione non ancora formalizzata.
Quindi con ogni probabilità la Giunta ha
voluto accelerare i tempi per non correre il rischio di una fuga delle imprese.
Nei mesi scorsi voci insistenti davano in
partenza per altri lidi la stessa Camm,
che aveva però ricevuto garanzie dal sindaco Mimmo Lerede. «La disponibiità
delle aree sarà fattiva entro due mesi,
previa presentazione del progetto industriale», aveva detto il sindaco. Tempi
ampiamente rispettati.
INTERMARE ALLA FINESTRA. Sul fronte delle terre ex Cartiera resta da definire il
nodo Saipem. L’azienda metalmeccanica reclama cinque ettari, condizione necessaria all’acquisizione di ricche commesse. Il Comune ha dato la massima disponibilità, ma l’affare non è stato ancora concluso.