diritti umani e valori sociali come leve della

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diritti umani e valori sociali come leve della
DIRITTI UMANI E
VALORI SOCIALI COME
LEVE DELLA TUTELA
AMBIENTALE E DELLA
SOSTENIBILITÁ
Impegno sociale
MOUSHIRA
KHATTAB
Ambasciatrice
DIFESA DELL'ECOSISTEMA
E SVILUPPO SOCIALE
DEVONO ANDARE
DI PARI PASSO.
UN AMBIENTE PIÚ
PULITO OFFRE MAGGIORI
OPPORTUNITÁ ALLA
PERSONA, GARANTISCE
SOPRATTUTTO MIGLIORI
CONDIZIONI DI SALUTE
E QUINDI UNA PIÚ
AMPIA GAMMA
DI SCELTE DI VITA.
L’IMPEGNO PER UN
MONDO PIÙ PULITO
É PERCIÓ ESSENZIALE
PER LA CRESCITA DELLA
SOCIETÀ.
Moushira Khattab, Segretario Generale del
Consiglio Nazionale per l'Infanzia e la Maternità
in Egitto e Vice-Presidente del Comitato ONU
per i Diritti dell’Infanzia, è descritta dai media
egiziani come una "personalità unica".
Rappresentante personale del Presidente egiziano Hosni
Moubarak per i problemi dell'infanzia, in qualità di
capo del Consiglio Nazionale per l'Infanzia e la Maternità dal 1999, Moushira Khattab si dedica quotidianamente al benessere e ai diritti dei bambini e delle donne
madri.
Prima di lavorare per l’infazia, Moushira Khattab è
stata diplomatico di carriera nel ruolo di Ministro
aggiunto degli Affari Esteri con delega alle relazioni
culturali internazionali. É stata Ambasciatrice egiziana
nella Repubblica del Sud Africa, e Ambasciatrice non
residente nella Repubblica del Botswana e nel Regno del
Lesotho. É stata anche Ambasciatrice egiziana nella
Repubblica Ceca e nella Repubblica Slovacca. Ha fatto
parte della delegazione egiziana all'Assemblea Generale
dell’ONU. sdVision ha incontrato Moushira Khattab per
approfondire gli aspetti di tutela ambientale e sviluppo
sociale nella cornice della sostenibilità.
Ambasciatrice Khattab, crede che tutela
dell’ambiente e sviluppo sociale possano andare
di pari passo? Ritiene in particolare che un ambiente
pulito possa offrire maggiori opportunità
alle persone?
La tutela dell’ambiente è parte integrante dello sviluppo
sociale. Questo è un dato di fatto, perché investendo
sulla salute delle persone, si otterrà naturalmente un
elevato ritorno economico. La manodopera è il più
prezioso dei fattori di produzione. Alcuni credono che
la tutela dell’ambiente sia un lusso che solo i ricchi
possono permettersi. Al contrario, io sostengo che sia
una necessità per lo sviluppo, e non solo per quello
sociale ma anche per lo sviluppo economico. Quando si
investe sulle persone, quando si garantisce che le
persone vivano a lungo senza malattie, si risparmia il
denaro destinato all’assistenza sanitaria. In altre parole,
quando ci si impegna nella prevenzione, si ottiene un
maggior ritorno dell’investimento.
A mio avviso, la protezione dell’ambiente e lo sviluppo
sociale devono andare di pari passo: un ambiente più
pulito offre maggiori opportunità alle persone e, ciò che
più importa, garantisce migliori condizioni di salute che
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sdVision
I PAESI EMERGENTI DEVONO
ESSERE INCORAGGIATI
A CONSERVARE LA LORO
IDENTITÁ CULTURALE DAL
PUNTO DI VISTA DEI MODELLI
DI CONSUMO, A CONDIZIONE
CHE GLI STANDARD MINIMI DI
QUALITÁ DELLA VITA SIANO
DISPONIBILI E GARANTITI.
Moushira Khattab
consentono una gamma più ampia di scelte di vita. Un
ambiente più pulito rende più competitive le persone nel
lavoro quotidiano, consente loro di pensare meglio e
quindi di contribuire al benessere individuale e sociale.
L’impegno per un ambiente più pulito è dunque parte
integrante dello sviluppo sociale.
Voglio anche dire che la lotta per un ambiente migliore
costituisce certamente un impegno sociale, perché non
dobbiamo dimenticare che gli esseri umani sono i veri
responsabili della distruzione degli ecosistemi. Come
esseri umani, noi contribuiamo all'esaurimento degli
ecosistemi. Perciò l’uomo deve sforzarsi e impegnarsi
nel rendere l'ambiente più sano e più vivibile.
Le persone sono la componente più importante del
sistema sociale e l'atteggiamento delle persone è fondamentale per la tutela dell'ambiente. Penso a chi lavora
nell’industria, ai comportamenti delle persone di qualsiasi Paese, come consumatori o produttori, e penso alle
industrie che possono essere più o meno disponibili a
svolgere un ruolo socialmente responsabile. Oggi
vediamo organizzazioni che non si assumono alcuna
responsabilità sociale, mentre ve ne sono altre che
esprimono una forte vocazione in tal senso.
Il Gruppo Italcementi è un ottimo esempio qui in Egitto.
Stiamo realizzando insieme un programma di protezione ambientale. Lavoriamo nelle aree più emarginate
e depresse del Cairo. Lavoriamo con i poveri per migliorare l’ambiente in cui vivono. Stiamo restaurando le
scuole, creando aree verdi; cerchiamo di educare i
bambini e di spiegare loro come è possibile contribuire
a proteggere l'ambiente, rendendolo più pulito.
I giovani devono lavorare molto sulla protezione
dell'ambiente. Italcementi ha avviato un dialogo con le
comunità locali. I produttori di cemento sono solitamente percepiti come inquinatori: qui in Egitto è stato
avviato un percorso di dialogo con le realtà locali per
migliorare l'ambiente, e questo è molto positivo.
Pensa che Paesi emergenti e Paesi maturi
dovrebbero avere ruoli diversi nel raggiungimento
degli obiettivi di sostenibilità?
Direi che economie emergenti ed economie mature
dovrebbero lavorare entrambe per raggiungere lo stesso
scopo, ossia proteggere l'ecosistema e garantire un
ambiente salubre e abilitante. L'ambiente è tutto ciò che
ci circonda: può essere l'ambiente naturale, l'ambiente
di lavoro, può essere un buon governo, può essere
ovunque qualsiasi luogo in cui si viva e si lavori. Per
questo Paesi emergenti e Paesi maturi dovrebbero lavorare nella stessa direzione, ma in realtà non è così.
Perché? Perché hanno punti di partenza diversi. Hanno
risorse, limitazioni e strumenti diversi. Hanno culture
diverse. E naturalmente tutti questi fattori fanno sì che
i loro ruoli siano inevitabilmente diversi. Il loro ruolo è
diverso anche a causa della loro situazione socioeconomica. Ad esempio, il livello di controllo statale
sugli attori economici responsabili dell'inquinamento o
le cui attività influenzano l'ambiente può essere molto
diverso. Quanto controllo può esercitare lo Stato su
questi soggetti? Pensiamo a uno Stato forte o a uno
Stato debole? Uno Stato debole non potrà esercitare
alcuna influenza sui vari attori. Una società pluralistica
si distinguerà da una società totalitaria. L'equilibrio tra
le diverse forze sociali modella il ruolo del sistema nel
cammino verso lo sviluppo. Per capire realmente la
situazione dovremmo quindi prendere in considerazione
il rapporto esistente tra lo Stato e i diversi attori sociali.
E poi: che livello di consapevolezza esiste all’interno
della società sulla necessità di proteggere l'ambiente?
Esiste una cultura prevalente a favore della tutela
dell’ambiente? Infine, si devono prendere in considerazione i costi delle misure di tutela ambientale. Normalmente, un’industria pulita costa più di un’industria
inquinante. Dunque chiederei alle economie mature di
aiutare le economie emergenti a non seguire le loro
orme. Dobbiamo ricordare che le economie industrializzate hanno raggiunto il livello in cui si trovano oggi
senza aver adottato un approccio a favore dell’ambiente;
Impegno sociale
questo significa che ora non è leale che le economie
mature chiedano alle economie emergenti di perseguire
il loro sviluppo utilizzando energie pulite e industrie
ecocompatibili. Queste economie hanno bisogno di
supporto, perché l'ambiente riguarda tutti. Le economie
mature dovrebbero quindi aiutare le economie emergenti con il trasferimento di tecnologie innovative che
consentano il conseguimento dello sviluppo economico
senza inquinare l'ambiente. Le economie mature dovrebbero inoltre astenersi dal commercializzare impianti
obsoleti o che inquinano le economie emergenti.
Dovrebbe insomma essere affermata una responsabilità
delle economie mature nell’assistere quelle emergenti
nel contribuire alla creazione di un ambiente pulito.
Le aree più depresse del pianeta sono oggi anche le
più minacciate dagli effetti del riscaldamento
globale. Quale è secondo lei la soluzione di questo
problema?
La priorità deve essere quella di aumentare la consapevolezza di questi Paesi sugli effetti del riscaldamento
globale, perché la maggior parte dei loro cittadini è
totalmente all’oscuro del problema. É quindi necessario
aumentare la conoscenza, creare leggi adeguate e
controllare che vengano applicate. Lo stadio successivo
può essere quello internazionale.
Ha ancora senso parlare di Nord e Sud del mondo o
dovremmo invece pensare a una comunità globale
con obiettivi e interessi comuni?
Dobbiamo iniziare a ragionare come comunità globale,
ma dobbiamo mettere in atto strategie diverse per il
Nord e il Sud, perché, come ho già detto, ci sono diversi
Dobbiamo lavorare insieme
per incoraggiare il dialogo, promuovere
la tolleranza e favorire la reciproca
comprensione e accettazione
livelli di sviluppo e differenti strutture sociali. Abbiamo
bisogno di strategie differenziate e la parola chiave è
“partecipazione”. É necessario garantire il coinvolgimento dei cittadini, come singoli e come collettività, e
del settore privato. Dobbiamo poi concentrarci sui
bambini, per favorire un cambiamento di mentalità che
porti le generazioni future ad impegnarsi per un
ambiente sano.
Ritiene che le iniziative locali per lo sviluppo
sostenibile abbiano la stessa importanza di quelle
globali?
In realtà le iniziative locali sono la base. Non ci può
essere alcuna iniziativa globale senza iniziative locali.
Si può fare tutto quello che si vuole a livello internazionale, ma se non si opera a livello locale non si potranno
mai raggiungere gli obiettivi prefissati.
I politici di tutto il mondo sono alle prese con
l’immigrazione e l’emigrazione. In linea generale, la
migrazione è sempre avvenuta a favore del mondo
ricco. I Paesi ricchi afflitti dal progressivo
invecchiamento della forza lavoro contano sempre
di più sui giovani lavoratori stranieri. Circa un terzo
degli americani che hanno vinto il premio Nobel per
la Fisica negli ultimi sette anni sono nati all'estero.
Circa il 40% dei PhD in scienze e ingegneria che
lavorano negli USA sono immigrati e circa un terzo
delle aziende della Silicon Valley sono state fondate
da imprenditori indiani e cinesi. Nonostante ciò,
l'immigrazione è oggi percepita come un problema.
La gente ha ancora paura degli stranieri
ed è difficile spiegare i benefici derivanti
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dall’immigrazione. Cosa pensa in proposito? Come
tenere aperte le frontiere e consentire a persone di
culture diverse di comprendersi?
Per avere un ambiente pulito e uno sviluppo sostenibile
dobbiamo essere consapevoli del fatto che stiamo
vivendo nell'epoca dei diritti umani. Essi sono diventati
una questione centrale e la loro violazione è un motivo
valido per interferire nelle questioni interne di altri
Paesi. Una componente molto importante dei diritti
sociali, economici e culturali è il diritto a una vita
dignitosa. Perciò i cittadini delle economie mature ed
emergenti hanno lo stesso diritto ad avere una vita
dignitosa ed è necessario che possano mantenere questo
diritto. Dobbiamo aiutare le economie emergenti a
ricercare uno sviluppo economico praticabile e a garantire un tenore di vita dignitoso a ogni loro cittadino, se
vogliamo che controllino l’immigrazione.
guadagnarsi da vivere, ma che cercano in realtà di
cambiare una cultura. Questa è la mia lettura del fenomeno. La mia opinione è che la parte ricca e la parte
povera del mondo debbano collaborare per proteggere le
comunità delle economie emergenti dalla manipolazione
ideologica. Le popolazioni vengono manipolate per
ragioni politiche. Dobbiamo lavorare insieme per incoraggiare il dialogo, promuovere la tolleranza e favorire
la reciproca comprensione e accettazione. Siamo diversi,
ma possiamo lavorare insieme. E se non si forzano i
modelli culturali è possibile vivere insieme nella diversità. Come immigrato devo rispettare le tue regole senza
cercare di distruggere la tua casa. Ad essere in gioco
ora è una questione di identità culturale. Questo è il
motivo per cui le economie mature guardano con paura
all’immigrazione poichè hanno ancora bisogno di
manodopera in una certa misura, ma si oppongono a
un’invasione politica o culturale.
La percezione della qualità della
Ritengo inoltre che l'emigrazione
vita è ovviamente diversa in società I DIRITTI UMANI
sia dannosa per le economie emerdifferenti. Ma vi sono standard SONO DIVENTATI UNA
genti, perché di solito chi emigra ha
minimi di qualità della vita: l'aria
un’educazione; non sono infatti gli
QUESTIONE CENTRALE
pulita, un cibo sano, il diritto a
analfabeti a emigrare. Per le econoun'istruzione di qualità, il diritto E LA LORO VIOLAZIONE
mie emergenti si tratta quindi di
alla previdenza sociale. Come É OGGI UN MOTIVO
una fuga di cervelli, che per di più
comunità globale, dobbiamo assi- VALIDO PER
viene accettata con difficoltà dalle
curarci che le economie emergenti
economie mature. La soluzione a
garantiscano ai loro cittadini l'op- INTERFERIRE NELLE
questo problema sarà il dialogo su
portunità di vivere secondo questi QUESTIONI INTERNE
come regolare l'immigrazione.
standard minimi, in un contesto di DI ALTRI PAESI.
Credo che ciò che sta accadendo
democrazia fondata sulla traspaadesso non sia giusto per le econoUNA COMPONENTE
renza e sulla lotta alla corruzione.
mie emergenti. Ma queste economie
Questi valori etici portano a garan- MOLTO IMPORTANTE
devono essere più attive nel
tire uno standard di vita dignitoso DEI DIRITTI SOCIALI,
promuovere uno sviluppo socioe una qualità della vita decorosa.
economico sostenibile capace di
ECONOMICI E
Che i modelli di consumo dei Paesi
attrarre i loro talenti, disincentiricchi e di quelli emergenti siano CULTURALI É IL DIRITTO
vandone l’emigrazione. Le economie
gli stessi è irrilevante. Penso d’altra A UNA VITA DIGNITOSA. mature dovrebbero aiutare le
parte che le economie mature
economie emergenti a conseguire
abbiano ora dei modelli di consumo
uno sviluppo socio-economico in
che vorrebbero correggere. I Paesi emergenti devono
grado di prevenire l'emigrazione. Quindi, il modo
quindi essere incoraggiati a mantenere la loro identità
migliore per mantenere aperte le frontiere e far sì che
culturale dal punto di vista dei modelli di consumo, a
persone di culture diverse si comprendano, è creare
condizione che gli standard minimi di vita siano dispocondizioni di rispetto reciproco, di uguaglianza; una
nibili e garantiti.
realtà in cui le persone possano insomma essere parte
Per capire meglio ciò che sta accadendo con l’immigradello sviluppo economico del loro Paese.
zione dobbiamo guardare alla sua storia. L’immigrazione è stata incoraggiata dal Nord per affrontare la
carenza di manodopera causata dalle guerre. All’epoca,
Come possiamo sostenere la diversità culturale
gli immigranti erano i benvenuti. Ora che questo squicome premessa per la creazione di opportunità
librio è stato corretto, il Nord non vuole più l'immigranella comunità globale?
zione. Questa è tuttavia solo una parte del problema. Ce
Possiamo promuovere la diversità culturale rendendo le
n’è infatti un’altra. Alcuni immigrati arrivano con
persone di culture diverse orgogliose della loro cultura.
un’ideologia e intendono importare la loro cultura nella
Questo è l'unico modo: non possiamo indossare tutti la
società del Paese ospitante. E la popolazione ospitante
stessa giacca. Bisogna incoraggiare le persone a parlare
non accetta questo. Queste comunità di immigrati sono
la propria lingua, a conoscere la propria storia e la
manipolate da ideologie che sfruttano la loro condizione
propria cultura, soprattutto le seconde e le terze genedi fragilità ed esprimono un senso di colpa per il Paese
razioni, e allo stesso tempo bisogna incoraggiarle a
lasciato alle spalle. Così l'immigrazione odierna non
socializzare, a non vivere in ghetti. Questo aspetto del
rappresenta più solo un flusso di persone che cercano di
problema è molto serio. „