Un filetto in paradiso
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Un filetto in paradiso
H A B I T A T La Simmental è anche un’ottima razza per la produzione di latte. Un filetto in paradiso L Alain Ducasse, il grande chef di fama mondiale, in Francia è un eroe, ma, quando deve scegliere la carne, la sua preferenza va al manzo originario della valle svizzera della Simme, nell’Oberland Bernese. È il manzo di razza Simmental. Gli allevamenti appartengono alla famiglia Grünenwald, che alleva questi bovini su pascoli che si sviluppano fino a 2000 metri d’altitudine, là dove l’erba sa di the. Il sapore della carne, alla cottura, ha un vago aroma di nocciola ed è di inaudita tenerezza al taglio. Per i grandi chef rappresenta il massimo. Jürg Grünenwald alleva in Svizzera bovini di razza Simmental su 48 ettari di pascoli. foto: prisma; ap Images; ok apia bildarchiv; fl ashmedia testo e fotografie manfred klimek 34 Tre bovini, tre carni d’eccellenza a nostra ricerca della carne di manzo migliore del mondo comincia da Parigi e, quando si parla di cibo, Parigi vuol dire Alain Ducasse, il grande chef di fama mondiale che, in una recente intervista rilasciata a un giornale svizzero, lui, quasi un eroe nazionale in Francia, aveva dichiarato che la sua carne preferita è quella del manzo originario della valle svizzera della Simme, nell’Oberland Bernese, il cosiddetto Simmental (nome locale: Simmentaler Fleckvieh), aggiungendo, per buona del mondo domina oggi la carne di manzo del cep pace dei francesi, che si riforniva però da un alle- po svizzero Simmental. vamento di questi bovini ubicato in Normandia. Nonostante la precisazione, i suoi connazionali Nel cuore della Svizzera non hanno gradito l’exploit, difendendo la qualità La nostra meta è dunque obbligata, la Svizzera delle razze bovine autoctone, come la Charolaise, occidentale, non lontano dalla rinomata località magnifici animali bianchi la cui culla di origine turistica di Gstaad. In mezzo a valli lussureggian è la regione di Charolles in Borgogna; oppure la ti e a imponenti montagne, pascolano centinaia di Limousine, originaria della regione di Limoges, vacche. Nei pressi del paese di Lenk, appoggiato una razza caratterizzata da esemplari dal mantel in una vasta conca a un’estremità della valle della lo di colore fromentino vivo, un tempo utilizzati an- Simme, imbocchiamo una ripida strada in salita che come animali da soma, che fu poi migliorata che sbuca nella Färmeltal. Qui, a circa 1400 metri rendendola maggiormente idonea alla produzione d’altitudine, sorge l’azienda della famiglia Grünen- di carne. Ma l’alta gastronomia segue imperterrita wald, che alleva i bovini più desiderati dall’hau- la propria strada e nei menu dei migliori ristoranti te cuisine. Katharina e Jürg Grünenwald Wagyu È la razza da cui viene prodotto anche il famoso manzo Kobe. I bovini Wagy hanno la caratteristica di produrre carni intensamente marmorizzate, con un’elevata quantità di tessuto adiposo, ricco di grassi insaturi, che tende a distribuirsi nello spessore delle masse muscolari, anziché nello strato perimuscolare e sottocutaneo come normalmente accade. Costo: circa 400 euro al kg (1000 euro per quello di Kobe). Charolais Questi animali della Borgogna hanno carni considerate particolarmente aromatiche e apprezzate per l’ottimale infiltrazione di grasso. I pezzi del dorso (filetto o codone) sono molto teneri, ma poco gustosi. In compenso, man mano che si discende lungo la coscia posteriore il sapore migliora, anche se i pezzi diventano meno teneri. Scegliendo il girello, la poire, il merlan o l’araignée si può ottenere il migliore compromesso tra gusto e morbidezza. H i g h l a n d C at t l e Pelame lungo, folto e ispido e un’abbondante criniera caratterizzano la razza Highland. La carne è magra, saporita, con poco grasso; la sua tessitura è molto compatta ed è particolarmente indicata per coloro che hanno problemi di colesterolo o per gli atleti, che devono seguire un’alimentazione ricca di proteine ma povera di grassi. In cucina, è una carne adatta agli abbinamenti più versatili. 35 H A B I T A T IL C ONSIGLIO Il grande chef Philippe Rochat (a destra) con Benoît Violier, suo delfino e degno successore alla guida del ristorante dell’Hôtel de Ville di Crissier. Dove gustare il miglior manzo Simmental hanno assunto la direzione dell’azienda nel 1995, ereditandola dai genitori di Jürg. Possiedono qua gli animali. Le mucche indietreggiano, educata- si 48 ettari di pascoli; ne affittano anche alcuni mente fanno largo ai visitatori. “Sono animali d’altura, bellissimi prati posizionati a oltre 2 mila molto mansueti e amichevoli”, spiega. Ovviamen metri, che, volendo, possono essere coltivati, ma te i Grünenwald fanno parte della Simmental- solo tra giugno e settembre. “Raccogliamo l’erba Suisse, l’associazione svizzera che raccoglie gli un uomo di mondo, lascia parlare Violier a pro- dei nostri prati in autunno, per farne fieno con allevatori di Simmental con registro delle vacche posito della carne Simmental, limitandosi solo a cui foraggiamo gli animali durante l’inverno. Una madri e che ha contribuito al successo mondiale commentare che la ritiene sicuramente la mi particolarità di quest’erba è il suo marcato pro- di questa carne. gliore del mondo: “Devo dirlo anche in qualità di Restaurant de l’Hôtel de Ville In primavera e in estate, lo chef Benoît Violier preferisce accompagnare i filetti di Simmental con spugnole o asparagi. Sempre però con quel tocco di creatività che è imprescindibile per un ristorante a 3 stelle Michelin. 1, rue d’Yverdon CH-1023 Crissier Tel. +41 (0)21 634 05 05 Un aspetto positivo dell’allevamento di vacche ma svizzero”. Violier, invece, è francese, ma condivide dri consiste nell’allevamento naturale degli ani- l’affermazione del maestro, prende un pezzo di mali, senza l’impiego di additivi nutrizionali per costata e spiega: “La carne di Simmental è unica; accelerare la crescita, alimenti modificati geneti nessun’altra è marmorizzata in modo così deli- camente e proteine o grassi animali. Dopo la nasci cato. I sottili strati di grasso si cucinano in ma ta, il vitello resta presso la madre, nutrendosi del niera ottimale e conferiscono alla carne un sapore suo latte e solo in seguito di erba e fieno. Un’al- unico, con un vago aroma di nocciola, particolar- tra condizione codificata dall’associazione è il pa mente delicato e pregiato, di inaudita tenerezza scolo all’aperto in estate e uscite giornaliere in al taglio. In inverno, mi piace molto servire il filetto w w w. r e s tau r a n t c r i s s i e r . c o m fumo di the”, afferma Jürg Grünenwald. Ma che aspetto ha questo bovino che affascina il mondo dei gourmet? In realtà, non ha niente di così particolare o distintivo. Il muso è bianco, il colore del mantello può variare da una pezzatura a chiazze rosse e bianche o dorato e bianco, con sfumature che spaziano da un giallo-oro pallido fino al rosso scuro. In definitiva, si tratta di un bovino pezzato come se ne vedono tanti, perfino inverno. Tutto questo influisce grandemente sulla ben frollato con una salsa di tartufi Périgord. È splendide e regali cattles irlandesi o scozzesi, o qualità della carne che finisce poi sulle tavole dei genuino, gustoso, semplicemente eccezionale”. A da quelle razze super-selezionate che pascolano migliori ristoranti del mondo. riprova, Violier griglia per pochi istanti un filet- nelle dimensioni, molto lontane da quelle delle I BOVINI SIMMENTAL vengono allevati naturalmente, senza l’impiego di additivi nutrizionali, alimenti modificati geneticamente o proteine e grassi animali. Grünenwald ci apre la stalla per farci conoscere UN GUSTO UNICO: su questo concordano tutti i più grandi chef del mondo quando si parla di manzo Simmental. to, che cosparge unicamente con delle erbe aro- nelle praterie degli Stati Uniti o dell’Argentina. Il manzo Simmental è ordinario, forse solo un po’ La prova nel piatto matiche. “Lo provi, è insuperabile”. Accanto a lui, più bello di un comune bovino da latte. Katharina Proprio per saggiare la qualità della carne di Sim- Rochat annuisce. mental, ci spostiamo nella regione francofona della Svizzera. A Crissier, sobborgo a nord di Il lago Seebergsee sovrasta la valle della Simme. Un vero e proprio paradiso verde. 36 foto: prisma; p- M Delessert Losanna, Philippe Rochat ha cucinato per oltre Grand Hotel Park La carne Simmental si trova anche nel ristorante di questo resort extralusso di Gstaad. Lo chef Giuseppe Colella preferisce servire il manzo Simmental in fettine sottili, accompagnato da carciofi e rucola piccante. Wispilenstrasse 29 CH-3780 Gstaad Tel. +41 (0)33 748 98 00 trent’anni nel ristorante dell’Hôtel de Ville, luogo w w w. g r a n d h o t e l pa r k . c h rà il posto al suo secondo, Benoît Violier (‘Meil- reso gastronomicamente immortale da lui e, prima di lui, da uno dei ‘numi tutelari’ dell’arte culinaria mondiale, Frédy Girardet, già proclamato alcuni anni fa, insieme a Bocuse e Robuchon, miglior chef del secolo. Suo delfino era appunto Rochat, uno chef di classe cristallina, che ne prese il posto conservando le 3 stelle Michelin. Attualmente, però, Rochat sta per ritirarsi e lasce leur Ouvrier de France’ nel 2000), a cui spetterà il compito di difendere le 3 stelle e di far in modo che Crissier continui a essere il perno dell’alta gastronomia svizzera. Dal momento che Rochat è La carne Simmental è caratterizzata da una tessitura fine e compatta. 37