Indirizzo Socio Economico PROGRAMMAZIONE del

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Indirizzo Socio Economico PROGRAMMAZIONE del
Indirizzo Socio Economico
PROGRAMMAZIONE del DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI A.S. 2016/2017
Discipline: Diri o, Economia Poli ca e Scienze Umane
Le linee di indirizzo generale sono riferibili alle indicazioni nazionali (finalità generali e OSA), ai
documen di programmazione prodo nell’ambito del Collegio docen (le linee essenziali del
profilo del Les espresse e delineate nel Ptof triennale elaborato lo scorso anno), e del
Coordinamento di indirizzo del LES. Ogni docente declinerà il proprio piano di lavoro a par re da
tali finalità, tenendo conto della programmazione di dipar mento e di indirizzo, dell’anno di corso
( I biennio, II biennio, V anno), delle indicazioni programma che e degli obie vi forma vi e
specifici di apprendimento delinea nei documen ministeriali, concordandolo per classi parallele.
Si integrerà nel percorso educa vo il proge o di Educazione alla ci adinanza, sia a raverso gli
specifici contenu disciplinari, sia aderendo alle a vità deliberate in Dipar mento per ogni anno
di corso.
Si ricorda che per tu e le classi cos tuisce a vità curriculare la se mana Laboratoriale dedicata ai
Moduli Interdisciplinari
Le classi terze e quarte svolgeranno a vità di ASL con presenza in azienda in orario curriculare.
OBIETTIVI FORMATIVI DI DIPARTIMENTO
-
- Favorire la tendenza negli studen a formulare valutazioni a raverso l'indagine sistema ca e
documentata dei fenomeni sociali, creando la consapevolezza che le ques oni sociali e
giuridiche ed economiche li coinvolgono dire amente come a ori o des natari di azioni e
scelte altrui
- Promuovere la maturazione poli co- sociale a raverso la comprensione della natura intera va
delle problema che sociali e giuridico-economiche
- Evidenziare l'esistenza di teorie, visioni o approcci alterna vi elabora nel tempo dalle scienze
sociali, come sintomo e tes monianza di complessità del sistema e non come diversità e segno
di confusione
- S molare gli studen a comparare, confrontare, contestualizzare, in un quadro culturale di più
ampio riferimento, le specifiche situazioni disciplinari, sapendo ricercare gli strumen idonei
all’analisi
METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI
-
lezione frontale partecipata
esercitazione in classe
lavoro di gruppo disciplinare e pluridisciplinare con produzione scri a e/o orale
richiesta di interven dal posto
apprendimento coopera vo
1
-
proposte di problemi concre e ricerca di soluzioni
correzione in classe dei lavori assegna individualmente
u lizzo dire o di materiale scri o/scri ografico prodo o dagli alunni in fase di ricerca o di
a vità di laboratorio sia individuale sia di gruppo
Sono sta individua i seguen strumen dida ci:
- uso sistema co di fon dire e ( le ure per estra di tes significa vi, si is tuzionali, fon
norma ve e tes di legislazione speciale di riferimento, sussidi bibliografici ragiona ,
documen economici e sta s ci ufficiali)
- uso della LIM ( approfondimen nei si is tuzionali, presentazioni in PP predisposte,
ricerca di fon dire e, materiale video)
- uso di ar coli da giornali e riviste
- uso dello strumento grafico/matema co, rielaborazione di schemi e sintesi (diagrammi,
istogrammi, piramidi di età, areogrammi, ...)
- materiali dida ci, mappe conce uali autoprodo e dai docen ad integrazione e in
alterna va al libro di testo
- libri di testo in adozione, codice civile
-
INDICAZIONI METODOLOGICHE E DIDATTICHE COMUNI ALLE SCIENZE SOCIALI
Lo svolgimento degli argomen , partendo da pun teorici defini ed omogenei, definirà un quadro di riferimento, aggiornato e corre o sul piano scien fico, impostato rigorosamente e in grado
di fornire agli studen elemen , correla tra loro, per affrontare i diba
e le problema che a uali. Si eviteranno sconnessioni e frammentazioni tra i contenu propos impostando il proprio
lavoro sulla base della consequenzialità e dello sviluppo degli argomen a uando una programmazione curriculare e modulare non formale, ma sostanziale e a enta sia alle prospe ve storicoanali che sia alla realtà contemporanea.
Si cercherà di evitare la tendenza ad aggiungere quegli argomen (di moda) espandendo, in senso
solo quan ta vo, l'elenco già nutrito di conoscenze. Tenendo conto delle effe ve possibilità di ges one nell'ambito delle a uali stru ure ed orari scolas ci, i contenu saranno seleziona rispe ando la consequenzialità, senza violare lo status della disciplina e senza trascurare gli sviluppi teo rici, finalizzandoli ad una formazione sociale economica e giuridica corre a, nel rispe o della
scienza, ma anche della funzione dida ca ed educa va.
La necessità di valorizzare l'aspe o sistema co delle discipline impone:
- di u lizzare strumen di analisi, semplici, ormai codifica , ma precisi ed un linguaggio proprio
per evitare di consolidare pregiudizi e confusioni che spesso una ca va divulgazione
economica e giuridica tende a favorire
- di costruire una rete seman ca adeguata all’insegnamento/apprendimento di quelle abilità
ritenute necessarie per analizzare i fenomeni sociali economici e giuridici
- di valutare le informazioni che giungono dai diversi canali e a ngere alle fon d’informazione
con cognizione e consapevolezza.
Tipologia e numero di verifiche
-
Prova orale del po interrogazione/colloquio individuale
Prova orale del po interrogazione/colloquio colle va
Prove scri e del po ques onario, saggio breve, problema, analisi di caso
2
-
Prove scri e ogge ve, stru urate del po test
Analisi dei risulta di ricerche mul disciplinari, monografiche, individuali o di gruppo
relazionate oralmente e/o a raverso la produzione di materiale scri o, grafico, visivo,
registrato con il computer, ecc.
Numero minimo di verifiche nel Trimestre: due verifiche somma ve scri e e una verifica
somma va orale (eventualmente sos tuibile con un test scri o)
Numero minimo di verifiche nel Pentamestre: tre verifiche somma ve scri e e una verifica
somma va orale
Si prevedono prove d’ingresso comuni per le classi prime e terze, prove di simulazione della
seconda prova scri a.
Modalità di recupero
- recupero durante l'orario curriculare in i nere
- predisposizione di percorsi personalizza con materiali di studio specifici
- a vità di sportello (biennio/triennio)
-
CERTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ALLA FINE DEL BIENNIO
(CLASSI SECONDE)
MA4 (Asse matema co)
Analizzare da e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamen sugli stessi anche con l’ausilio
di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumen di calcolo e le potenzialità
offerte da applicazioni specifiche di po informa co
ST1 (Asse scien fico-tecnologico)
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenen alla realtà naturale e ar ficiale e
riconoscere nelle varie forme i conce di sistema e di complessità
SS1 (asse culturale storico sociale)
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
a raverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica a raverso il confronto fra aree
geografiche e culturali
SS2 (asse culturale storico sociale)
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diri garan dalla Cos tuzione, a tutela della persona, della colle vità e dell’ambiente
SS3 (asse culturale storico sociale)
Riconoscere le cara eris che essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto
produ vo del proprio territorio
Tali competenze verranno osservate e valutate nell’ambito dell’a vità dida ca disciplinare
quo diana a raverso strumen di verifica specificatamente predispos .
-
PROGETTI DI DIPARTIMENTO
-
per le classi 4ASE e 4BSE si prevede un modulo di approfondimento sulle tema che del lavoro
(con supporto esperto esterno)
per le classi del Biennio e per le classi 5ASE e 5BSE è prevista a vità di CLIL ( a cura della prof.
Tonini)
-
3
-
-
per le classi 2 ASE, BSE, CSE, 5ASE 5BSE si prevede un modulo di approfondimento sulle
tema che delle riforme della seconda parte della Cos tuzione (con supporto esperto esterno)
partecipazione al Fes val dell’Economia di Trento (classi 4BSE, 4ASE)
partecipazione alle giornate Nazionali dei Les di Educazione economica e finanziaria
proge o “ il quo diano in classe” con a vità di documentazione sul lessico economico, la
poli ca economica e sulle riforme is tuzionali in corso per le classi 4ASE, 4BSE, 5ASE, 5BSE
PROGRAMMAZIONE DI SCIENZE UMANE
Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri della cultura nelle
molteplici dimensioni a raverso le quali l’uomo si cos tuisce in quanto persona e come sogge o di
reciprocità e di relazioni: l’esperienza di sé e dell’altro, le relazioni interpersonali, le relazioni
educa ve, le forme di vita sociale e di cura per il bene comune, le forme is tuzionali in ambito
socio-educa vo, le relazioni con il mondo delle
idealità e dei valori. L’insegnamento
pluridisciplinare delle scienze umane, da prevedere in stre o conta o con l’economia e le
discipline giuridiche, la matema ca, la geografia, la filosofia, la storia, la le eratura, fornisce allo
studente le competenze u li:




a comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con par colare a enzione al mondo
del lavoro, ai servizi alla persona, ai fenomeni interculturali e ai contes della convivenza e
della costruzione della ci adinanza;
a comprendere le trasformazioni socio-poli che ed economiche indo e dal fenomeno della
globalizzazione, le tema che rela ve alla ges one della mul culturalità e il significato sociopoli co ed economico del cosidde o “terzo se ore”;
a sviluppare un’adeguata consapevolezza culturale rispe o alle dinamiche psicosociali;
a padroneggiare i principi, i metodi e le tecniche di ricerca in campo economico-sociale.1
1 Da “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti
compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’art. 10, comma 3, del DPR 15 marzo 2010,
4
PRIMO BIENNIO
2. INDICAZIONI SPECIFICHE PER IL PRIMO BIENNIO:
ANTROPOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA
Obie vi specifici
CONOSCENZE
1.1. conosce lo sviluppo storico, l’ogge o e il metodo di studio, il
linguaggio specifico e i temi chiave delle discipline
1.2. conosce alcune tecniche d’indagine nell‘ambito delle scienze sociali
e gli elemen di base della sta s ca descri va
1. Lo studente conosce
1.3. acquisisce consapevolezza della complessità della società
lessico, nozioni e
contemporanea, analizzandone le stru ure, gli aspe dinamici, la
conce chiave delle
discipline e il quadro di pluralità delle culture e la varietà dei comportamen individuali e
riferimento delle scienze colle vi
1.4. acquisisce i fondamentali strumen
per comprendere e
umane
decodificare la complessità del mondo contemporaneo
1.5. conosce i quadri di riferimento e i conce essenziali concernen le
scienze umane
ABILITA’
2.1. sa riconoscere nei modelli teorici presenta la specialità dei diversi
2. Lo studente sa
ambi disciplinari delle scienze sociali, in par colare per antropologia;
cogliere le peculiarità
delle singole discipline e 2.2. sa padroneggiare il lessico disciplinare specifico;
padroneggiarne il
2.3. sa focalizzare i temi centrali degli argomen affronta ;
lessico specifico
2.4. sa esporre in forma riassun va i contenu appresi
3.1. sa riconoscere nei conce
occidentale;
3. Lo studente sa
approfondire e
rielaborare i nuclei
tema ci principali
le categorie interpreta ve della società
3.2. sarà avviato a forme di rielaborazione progressivamente più
autonoma e cri ca;
3.3. sa compiere analisi più accurate e approfondite del testo,
rielaborazioni di percorsi, relazioni, descrizioni e riflessioni legate alle
a vità svolte;
5
4. Lo studente sa
compiere elaborazioni
sta s che
4.1. sa svolgere esercizi di elaborazione sta s ca rela vi ai diversi pi di
distribuzione delle variabili e di incroci fra di esse;
4.2. sa costruire ed u lizzare alcuni strumen di indagine pici delle
scienze umane
COMPETENZE
5.1. sa rielaborare in forma autonoma e cri ca quanto appreso
5. Lo studente sa
cogliere i problemi
solleva dalle scienze
umane ed inizia ad
analizzarli
qualita vamente e
quan ta vamente
5.2. sa collocare nel tempo e nello spazio, even , fenomeni e processi
sociali;
5.3. sa organizzare da , fenomeni e conce
delle scienze umane.
in modelli teorici propri
5.4. sa a ualizzare i problemi socio-antropologici studia collegandoli al
proprio presente,
5.5. sa compiere semplici indagini qualita ve e quan ta ve:
riconoscimento di una situazione problema ca, conce ualizzazione del
problema, approfondimento delle ricerche di sfondo; interpretazione
dei da raccol ed elaborazione di un rapporto di ricerca
6. Lo studente sa
6.1. sa cogliere con più sicurezza le peculiarità di ogni sapere e sa
integrare le competenze conne erle con altri saperi in un’o ca interdisciplinare;
delle scienze umane con
quelle elaborate in altre 6.2. sa ricondurre a campi di sapere le diverse componen
discipline
3. CONTENUTI DISCIPLINARI DEL PRIMO BIENNIO
La proge azione e pianificazione dei contenu nascono dal desiderio di perme ere agli studen di
raggiungere gli obie vi previs a raverso una graduale familiarizzazione con le cara eris che
peculiari delle scienze umane, perciò del lessico e dei conce propri delle discipline. L’obie vo
della programmazione è creare le basi per un reale incontro tra disciplina e studen (pur
considerando che non tu i discen hanno una vocazione per la materia) mantenendo l’a enzione
alle esigenze e cara eris che del gruppo classe e cercando di favorire un nesso tra presente,
passato e futuro per favorire lo sviluppo di una capacità di valutazione cri ca del presente, in vista
del futuro, sulla base, non di un assorbimento di nozioni, ma di un’acquisizione di conoscenze e di
capacità volte ad esercitare una riflessione cri ca e l’uso autonomo della ragione che le scienze
umane possono s molare.
Sono sta considera alcuni criteri che trasversalmente vogliono a raversare le diverse unità
dida che:
- trasparenza in classe delle finalità dell’insegnamento e dei criteri valuta vi;
- esigenza di favorire la promozione e l’organizzazione di condizioni di apprendimento, di
conseguenza i contenu devono essere funzionali agli obie vi realis ci, e di far emergere la
capacità di elaborare strategie di pensiero autonome;
- importanza data all’analisi dei tes che mira a s molare un auten co incontro comunica vo
con le scienze umane.
6
ANTROPOLOGIA
I ANNO – CLASSE I
UNITA’ DIDATTICA
ANTROPOLOGIA
ARTICOLAZIONE DELL’U.D.
Antropologia

Il metodo di ricerca
dell’antropologia




Che cosa sono le Scienze Umane e Sociali
Il mondo delle Scienze Umane: differen prospe ve sul genere umano
Definizione e ogge o si studio delle diverse Scienze Umane
Cos’è l’antropologia
Definizione di antropologia culturale: ogge o e metodi di studio
L’essere umano è un essere incompleto: evoluzione naturale
ed evoluzione culturale
Sguardi diversi: etnocentrismo e rela vismo culturale
La ricerca sul campo
Il lavoro di comparazione
L’osservazione partecipante
Storia dell’antropologia











Gli Armchairs Anthropologists: evoluzionismo sociale
unilineare
Le Teorie diffusioniste
La Scuola sociologica francese
Sul campo: il Funzionalismo e la Scuola di Manchester
Il Neoevoluzionismo mul lineare
Lo Stru uralismo
L’Antropologia marxista
Il Materialismo culturale e l’Ecologia culturale
L’Interpreta vismo
L’Antropologia postmoderna
Le culture


Lo sguardo dell’altro: i Papalagi
Cultura materiale e vita sociale
MODULO
PLURIDISCIPLINARE:
L’uomo e il cibo





Tabù alimentari
Buono da mangiare e buono da pensare
Cibo ed iden tà
Cibo e risorse
Cibo e religione





Chi siamo, cosa siamo
Il passaggio all’umanità: dalla scimmia all’uomo
Il processo di ominazione: i fa ori decisivi dell’evoluzione
Homo migrans
La nascita della cultura, dell’arte e del linguaggio
Introduzione alle Scienze
Umane





L’antropogenesi
7

Esistono le razze? Che cos’è una razza?
Il ciclo di vita





Venire al mondo
Età biologica ed età sociale
Sesso e genere
Mala e e cure
Morire
Comunicazione,
linguaggio e simboli




Un utensile fondamentale
Lingue e diale
Oralità e scri ura
Nuove oralità
Il corpo culturale




Ves rsi e sves rsi
L’antropopoiesi: il corpo che siamo
Scolpire e modellare, dipingere e colorare
Il corpo dopo la morte

Esercitazioni di osservazione standardizzata, con la costruzione di griglie e protocolli di osservazione; prove di indagine a raverso la metodologia dell’osservazione partecipante in con tes scel dagli studen
LABORATORIO DI RICERCA
II ANNO – CLASSE II
UNITA’ DIDATTICA
ANTROPOLOGIA
ARTICOLAZIONE DELL’U.D.
Parentela, matrimonio e
famiglia









Tre creazioni sociali per dare ordine alla natura
Matrimonio e famiglia
Sistema grafico convenzionale
Monogamia e poligamia
Il tabù dell’incesto e le sue spiegazioni
Endogamia, esogamia, levirato e sororato
Modelli di residenza
La discendenza
Clan e lignaggi
Organizzazione poli ca e
sociale








Bande e tribù
I capi, il Big man, i potenta
Lo Stato
Comunità piccole, grandi ed immaginate
Comunità e Community
Rappresentarsi
Iden tà e diversità
Tracciare confini
8






Da parassita a produ ore
Lavorare la terra
La nascita dell’allevamento
Stanziali e nomadi
L’invenzione dei mes eri
Scambi, commerci e il dono

Si prevede una tra azione del conce o d’iden tà personale e
colle va, delle sue dinamiche e della sua evoluzione all’interno del fenomeno della globalizzazione, a raverso la le ura e
analisi di brani tra da una serie di tes antropologici di riferimento
Forme di conoscenza e
rappresentazione della
realtà: lo spazio e il tempo






Creare il tempo
La linea, il cerchio e la spirale: la percezione del tempo
Inventare lo spazio
Dallo spazio al paesaggio
Tempo e nuove tecnologie
Abitare spazi e i nonluoghi
Forme di conoscenza e
rappresentazione della
realtà: scienza, religione e
magia










Scienza e religione, ragione e fede
Mi e ri
I mi della creazione
Mito e fiaba
Mi simili in popoli diversi
La creazione dell’uomo
Mi antropologici a confronto dai 5 con nen
Forme di culto
Magia e stregoneria
Mi moderni: il mi dello sviluppo, i mi e i mass media
Organizzazione economica
e lavoro
MODULO
PLURIDISCIPLINARE: Noi e
gli altri
TESTO
Aime M., Ciò che siamo, ed. Loescher
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METODOLOGIA DELLA RICERCA
I ANNO – CLASSE II
UNITA’ DIDATTICA
METODOLOGIA della
RICERCA SOCIALE
Metodologia della ricerca
ARTICOLAZIONE DELL’U.D.

Introduzione alla metodologia della ricerca sociale


Definire la povertà
Piramide dei bisogni: i bisogni umani, la gerarchia dei bisogni
di Maslow
I conce di povertà sogge va, cronica e provvisoria
I principali indicatori del mercato del lavoro: tasso di a vità,
occupazione, disoccupazione e di ina vità;
Misurare la povertà, tassi e soglie di povertà assoluta e rela va, il coefficiente di Gini, ISU, IPU e IPM;
Analisi della stru ura del paniere Istat, della rilevazione dei
prezzi al consumo
Gli effe della povertà sull’infanzia e sul benessere di una nazione
Spiegare la povertà
Alcuni fa ori causa di povertà: vulnerabilità ed esclusione sociale, il circolo vizioso della bassa produ vità, la trappola del
confli o
La cultura della povertà e il fenomeno del barbonismo
Soluzioni: redistribuzione e sviluppo economico, strategie
complementari, promozione istruzione e formazione, le imprese sociali e il microcredito




Il fenomeno della povertà








Individuazione situazione problema ca
Le indagini delle scienze sociali: a ve e passive, qualita ve e
quan ta ve
La pianificazione e le fasi di una ricerca
L’esame dei documen
L’osservazione: cara eris che, vantaggi e svantaggi
Lavorare in gruppo: istruzioni, brainstorming per la redazione
delle interviste, suddivisione e selezione dei quesi e riordino
in sequenze
L’intervista
Schede di osservazione del comportamento
Analisi dei da sta s ci


La misurazione
Variabili, indicatori ed indici


Combinare i da
La rappresentazione dei da


LABORATORIO DI RICERCA:
Indagine sulla poverta’
da realizzare presso le
stru ure di assistenza che
operano sul territorio con
interviste ai responsabili,
agli operatori ed
eventualmente agli uten
del servizio
Lo strumentario
matema co-sta s co
(programma svolto dal
docente di Matema ca)
Rappresentazioni e analisi
dei da (programma svolto




10
dal docente di
Matema ca)


L’analisi monovariata
L’analisi a più variabili
Il campionamento
(programma svolto dal
docente di Matema ca)


L’uso dei campioni
Come si costruiscono i campioni
TESTO
Bianchi A. - Di Giovanni P., Metodologia oggi, ed. Paravia
SECONDO BIENNIO
4. INDICAZIONI SPECIFICHE PER IL SECONDO BIENNIO:
PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA
Obie vi specifici
CONOSCENZE
1.1. conosce lo sviluppo storico, l’ogge o e il metodo di studio, il
linguaggio specifico e i temi chiave delle discipline
1. Lo studente conosce
lessico, nozioni e
conce chiave delle
discipline e il quadro di
riferimento delle scienze
umane
1.2. conosce le principali tecniche d’indagine nell‘ambito delle scienze
sociali e gli elemen di base della sta s ca descri va
1.3. acquisisce consapevolezza della complessità della società
contemporanea, analizzandone le stru ure, gli aspe dinamici, la
pluralità delle culture e la varietà dei comportamen individuali e
colle vi
1.4. acquisisce i fondamentali strumen per comprendere e
decodificare la complessità del mondo contemporaneo
1.5. conosce i quadri di riferimento e i conce
le scienze umane
essenziali concernen
ABILITA’
2.1. sa riconoscere nei modelli teorici presenta la specialità dei
diversi ambi disciplinari delle scienze sociali, in par colare per
psicologia e sociologia;
2. Lo studente sa
cogliere le peculiarità
delle singole discipline e 2.2. sa padroneggiare il lessico disciplinare specifico;
padroneggiarne il
2.3. sa focalizzare i temi centrali degli argomen affronta ;
lessico specifico
2.4. sa esporre in forma riassun va i contenu appresi;
11
3.1. sa riconoscere nei conce
occidentale;
3. Lo studente sa
approfondire e
rielaborare i nuclei
tema ci principali
le categorie interpreta ve della società
3.2. sa rielaborare in forma autonoma e cri ca;
3.3. sa effe uare analisi accurate e approfondite del testo,
rielaborazioni di percorsi, relazioni, descrizioni e riflessioni legate alle
a vità svolte;
4. Lo studente sa
compiere elaborazioni
sta s che
4.1. sa svolgere esercizi di elaborazione sta s ca rela vi ai diversi pi
di distribuzione delle variabili e di incroci fra di esse;
4.2. sa costruire ed u lizzare alcuni strumen di indagine pici delle
scienze umane
COMPETENZE
5.1. sa rielaborare in forma autonoma e cri ca quanto appreso
5.2. sa collocare nel tempo e nello spazio, even , fenomeni e processi
sociali;
5. Lo studente sa
cogliere i problemi
solleva dalle scienze
umane e sa analizzarli
qualita vamente e
quan ta vamente
5.3. sa organizzare da , fenomeni e conce
delle scienze umane.
in modelli teorici propri
5.4. sa a ualizzare i problemi psicologici e sociali studia collegandoli
al proprio presente
5.5. sa compiere indagini qualita ve e quan ta ve: riconoscimento di
una situazione problema ca, conce ualizzazione del problema,
approfondimento delle ricerche di sfondo; interpretazione dei da
raccol ed elaborazione di un rapporto di ricerca
6. Lo studente sa
6.1. sa cogliere con più sicurezza le peculiarità di ogni sapere e sa
integrare le competenze conne erle con altri saperi in un’o ca interdisciplinare;
delle scienze umane con
quelle elaborate in altre 6.2. sa ricondurre a campi di sapere le diverse componen
discipline
5. CONTENUTI DISCIPLINARI DEL SECONDO BIENNIO
La proge azione e pianificazione dei contenu nascono dal desiderio di perme ere agli studen di
raggiungere gli obie vi previs a raverso una graduale familiarizzazione con le cara eris che
peculiari delle scienze umane, perciò del lessico e dei conce propri delle discipline. L’obie vo
della programmazione è creare le basi per un reale incontro tra disciplina e studen (pur
considerando che non tu i discen hanno una vocazione per la materia) mantenendo l’a enzione
alle esigenze e cara eris che del gruppo classe e cercando di favorire un nesso tra presente,
passato e futuro per favorire lo sviluppo di una capacità di valutazione cri ca del presente, in vista
del futuro, sulla base, non di un assorbimento di nozioni, ma di un’acquisizione di conoscenze e di
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capacità volte ad esercitare una riflessione cri ca e l’uso autonomo della ragione che le scienze
umane possono s molare.
Sono sta considera alcuni criteri che trasversalmente vogliono a raversare le diverse unità
dida che:
- trasparenza in classe delle finalità dell’insegnamento e dei criteri valuta vi;
- esigenza di favorire la promozione e l’organizzazione di condizioni di apprendimento, di
conseguenza i contenu devono essere funzionali agli obie vi realis ci, e di far emergere la
capacità di elaborare strategie di pensiero autonome;
- importanza data all’analisi dei tes che mira a s molare un auten co incontro comunica vo
con le scienze umane.
METODOLOGIA DELLA RICERCA
II ANNO – CLASSE III
UNITA’ DIDATTICA
METODOLOGIA della
RICERCA SOCIALE
ARTICOLAZIONE DELL’U.D.
Le Scienze umane: come
fanno ricerca
-
La sociologia
La psicologia
L’antropologia culturale
L’economia
Altre scienze umane
Le competenze metodologiche
Metodologia della ricerca
-
Introduzione all’uso dei metodi delle scienze sociali
Il ques onario
I ques onari psicometrici
Le storie di vita
Il focus group
I diari
Le inchieste
L’esperimento
Lo studio di casi
I metodi di studio della mente
Il colloquio clinico e il test
LABORATORIO DI RICERCA
– Indagine sull’Impronta
ecologica
da realizzare presso il Liceo
Quadri (classi I e V)
- Individuazione situazione problema ca
- Nell’ambito del percorso pluridisciplinare sul consumo,
realizzazione di un’indagine diacronica sull’Impronta ecologica
mediante ques onari sugli a eggiamen , i comportamen e le
abitudini di consumo rela ve a categorie di prodo delle famiglie
delle classi prime delle classi quinte.
III ANNO – CLASSE IV
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UNITA’ DIDATTICHE
ARTICOLAZIONE
Come si proge a una
ricerca



Come nasce una ricerca
Definire l’ogge o di studio
Elaborare il disegno di ricerca
Scelte e problemi della
ricerca



Ricerca quan ta va o qualita va
Ricerca pura e ricerca azione
Problemi della ricerca


Individuazione situazione problema ca
Nell’ambito del percorso pluridisciplinare sul lavoro, realizzazione di un’indagine diacronica sulla Professione Docente mediante ques onari.
LABORATORIO DI RICERCA
- Indagine sulla
Professione Docente
da realizzare presso il Liceo
Quadri (Docen )
TESTO
Bianchi A. - Di Giovanni P., Metodologia oggi, ed. Paravia
PSICOLOGIA
I ANNO - CLASSE III
UNITA’ DIDATTICA
PSICOLOGIA
ARTICOLAZIONE DELL’U.D.
-
Definizione e ogge o di studio
Chi sono gli psicologi e i loro campi d’indagine
Compi e se ori della disciplina
Dalla filosofia alla fisiologia: dall’anima alla mente
Dalla fisiologia alla psicologia: dagli organi alle sensazioni
Le principali corren psicologiche: Stru uralismo, Funzionalismo,
Comportamen smo, Gestalt, Cogni vismo e l’Epistemologia gene ca
La percezione
-
Che cos’è la percezione?
I principi gestal ci di raggruppamento
Oltre i da sensoriali: le costanze perce ve
Le illusioni perce ve
I disturbi della percezione
La memoria
- L’a enzione: il primo passo della memoria
- L’importanza dell’oblio:
dimen care per poter ricordare (la fisiologicità dell’oblio) e
dimen care per stare meglio (la terapeu cità dell’oblio)
- I problemi della memoria: amnesia organica e psichica
- Strategia di memorizzazione
Introduzione alla
Psicologia
Le origini della psicologia
scien fica
Il pensiero e l’intelligenza
- Il pensiero e le sue forme
- La formazione die conce
14
-
Il ragionamento
Il pensiero crea vo
Misurare l’intelligenza: test, il Q.I. e le scale di misurazione
Le teorie sull’intelligenza
Una molteplicità dell’intelligenza
Dal quoziente intelle vo a quello emo vo
MODULO
PLURIDISCIPLINARE
Il Consumo responsabile
- Dinamiche psicologiche e sociali del mondo del consumo
- Consumismo e consumo
- Analisi dei consumi cri ci e responsabili
Bisogni, mo vazioni ed
emozioni
-
Il conce o di “bisogno”
La gerarchia dei bisogni: la piramide dei bisogni di Maslow
La mo vazione: dal biologico allo psicologico
Mo vazioni intrinseche ed estrinseche
Le emozioni: dimensione cogni va, fisiologica ed espressiva.
-
Le prime teorie della personalità
Un viaggio tra conscio e inconscio: Sigmund Freud
La psicanalisi sociale di Alfred Adler
La teoria dei pi psicologici di Gustav Jung
Psicologia dell’età evolu va: infanzia, adolescenza, età adulta e
anzianità
La personalità
II ANNO - CLASSE IV
UNITA’ DIDATTICA
PSICOLOGIA

ARTICOLAZIONE DELL’U.D.
La prospe va comportamen sta e il condizionamento classico
e operante

La prospe va cogni vista e l’apprendimento latente

L’apprendimento sociale e per imitazione

L’apprendimento per insight

Costru vismo e sociocostru vismo

L’apprendimento
La comunicazione
Elemen di psicologia
sociale






Gli elemen del processo di comunicazione
La comunicazione verbale e non verbale
La Pragma ca della comunicazione e i suoi assiomi
Euris che, biases e a ribuzioni
L’influenza sociale: gli studi sull’obbedienza e il conformismo
Stereo pi e pregiudizi
Pianificazione e organizzazione del lavoro: taylorismo, fordismo
e post-fordismo

Le relazioni nell’ambiente lavora vo, gruppi di lavoro, s li di
leadership, re comunica ve

La psicologia del lavoro
TESTO
15
Clemente, Rossella, La mente e il metodo, Paravia
SOCIOLOGIA
I ANNO - CLASSE IV
UNITA’ DIDATTICA
SOCIOLOGIA
Introduzione alla
Sociologia
ARTICOLAZIONE DELL’U.D.

Ogge o, metodi, obie vi e se ori della ricerca sociologica

Il mercato del lavoro e i suoi indicatori, la disoccupazione, flessibilità e precarietà, le trasformazioni del lavoro

Precariariato e flessibilità: lo smantellamento delle tutele del
lavoratore e le conseguenze del nuovo capitalismo sulle condizioni di lavoro e di vita
La nuova rivoluzione delle macchine: informa ca, automazione
e cambiamen del mondo del lavoro
Disoccupazione e fine del lavoro: quale futuro? Quali possibili
soluzioni?
Le classi sociali a uali e la lo a di classe dopo la lo a di classe
La sociologia del lavoro
MODULO
PLURIDISCIPLINARE
Il Lavoro



La nascita della
Sociologia scien fica
Come è stru urata la
società


Contesto storico-sociale, i Padri fondatori, le teorie sociologiche
del ‘900
Is tuzioni, sistemi sociali, la “stra ficazione sociale”
La società urbana oggi

Scuola di Chicago
La cri ca della società di
massa

L’ “industria culturale”, i mezzi di comunicazione di massa
TESTO
Clemente, Danieli, Sociologia. Contes e trasformazioni del mondo socio-economico, Paravia
16
QUINTO ANNO
6. INDICAZIONI SPECIFICHE PER IL QUINTO ANNO:
SOCIOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA
Obie vi specifici
CONOSCENZE
1.1. conosce lo sviluppo storico, l’ogge o e il metodo di studio, il
linguaggio specifico e i temi chiave delle discipline
1. Lo studente conosce
lessico, nozioni e
conce chiave delle
discipline e il quadro di
riferimento delle scienze
umane
1.2. conosce le principali tecniche d’indagine nell‘ambito delle scienze
sociali e gli elemen di base della sta s ca descri va
1.3. ha consapevolezza della complessità della società
contemporanea, analizzandone le stru ure, gli aspe dinamici, la
pluralità delle culture e la varietà dei comportamen individuali e
colle vi
1.4. ha acquisito i fondamentali strumen per comprendere e
decodificare la complessità del mondo contemporaneo
1.5. conosce i quadri di riferimento e i conce
le scienze umane
essenziali concernen
ABILITA’
2. Lo studente sa
cogliere le peculiarità
delle singole discipline e
padroneggiarne il
lessico specifico
3. Lo studente sa
approfondire e
rielaborare i nuclei
tema ci principali
4. Lo studente sa
compiere elaborazioni
sta s che
2.1. sa riconoscere nei modelli teorici presenta
diversi ambi disciplinari delle scienze sociali;
la specialità dei
2.2. sa padroneggiare il lessico disciplinare specifico;
2.3. sa focalizzare i temi centrali degli argomen affronta ;
2.4. sa esporre in forma riassun va i contenu appresi
3.1. sa riconoscere nei conce
occidentale;
le categorie interpreta ve della società
3.2. è capace di rielaborazione autonoma e cri ca;
3.3. sa effe uare analisi accurate e approfondite del testo,
rielaborazioni di percorsi, relazioni, descrizioni e riflessioni legate alle
a vità svolte;
4.1. sa svolgere esercizi di elaborazione sta s ca rela vi ai diversi pi
di distribuzione delle variabili e di incroci fra di esse;
4.2. sa costruire ed u lizzare i principali strumen di indagine pici
delle scienze umane
17
COMPETENZE
5.1. sa rielaborare in forma autonoma e cri ca quanto appreso
5.2. sa collocare nel tempo e nello spazio, even , fenomeni e processi
sociali;
5. Lo studente sa
cogliere i problemi
solleva dalle scienze
umane e sa analizzarli
qualita vamente e
quan ta vamente
5.3. sa organizzare da , fenomeni e conce
delle scienze umane.
in modelli teorici propri
5.4. sa a ualizzare i problemi sociali studia collegandoli al proprio
presente
5.5. sa compiere indagini qualita ve e quan ta ve: riconoscimento di
una situazione problema ca, conce ualizzazione del problema,
approfondimento delle ricerche di sfondo; interpretazione dei da
raccol ed elaborazione di un rapporto di ricerca
1.
sa valutare l’affidabilità dei risulta di una ricerca ed è
consapevole dei criteri che ne circoscrivono la validità e l’obie vità
6. Lo studente sa
6.1. sa cogliere con sicurezza le peculiarità di ogni sapere e sa
integrare le competenze conne erle con altri saperi in un’o ca interdisciplinare;
delle scienze umane con
quelle elaborate in altre 6.2. sa ricondurre a campi di sapere le diverse componen
discipline
7. CONTENUTI DISCIPLINARI DEL QUINTO ANNO
La proge azione e pianificazione dei contenu nascono dal desiderio di perme ere agli studen di
raggiungere gli obie vi previs a raverso una graduale familiarizzazione con le cara eris che
peculiari delle scienze umane, perciò del lessico e dei conce propri delle discipline. L’obie vo
della programmazione è creare le basi per un reale incontro tra disciplina e studen (pur
considerando che non tu i discen hanno una vocazione per la materia) mantenendo l’a enzione
alle esigenze e cara eris che del gruppo classe e cercando di favorire un nesso tra presente,
passato e futuro per favorire lo sviluppo di una capacità di valutazione cri ca del presente, in vista
del futuro, sulla base, non di un assorbimento di nozioni, ma di un’acquisizione di conoscenze e di
capacità volte ad esercitare una riflessione cri ca e l’uso autonomo della ragione che le scienze
umane possono s molare.
Sono sta considera alcuni criteri che trasversalmente vogliono a raversare le diverse unità
dida che:
- trasparenza in classe delle finalità dell’insegnamento e dei criteri valuta vi;
- esigenza di favorire la promozione e l’organizzazione di condizioni di apprendimento, di
conseguenza i contenu devono essere funzionali agli obie vi realis ci, e di far emergere la
capacità di elaborare strategie di pensiero autonome;
- importanza data all’analisi dei tes che mira a s molare un auten co incontro comunica vo
con le scienze umane.
18
METODOLOGIA DELLA RICERCA
IV ANNO – CLASSE V
UNITA’ DIDATTICHE
La concentrazione
Analisi bivariata (ripresa,
approfondimento ed
ampliamento)
ARTICOLAZIONE


L’indice di Gini: formule e calcolo
Commento di uno studio basato sull’indice Gini: Usa 19832007, patrimonio e reddito

Le tavole di con ngenza (variabile dipendente e variabile indipendente)
Le tavole di con ngenza della mobilità sociale



Esempi di ricerca sociale

Gli esperimen di Milgram “Siamo tu aguzzini?”
La ricerca di N. Elias “Le strategie dell’esclusione”
“Crime in the making”; la ricerca longitudinale di Sampson e
Laub sulla devianza
TESTO
Bianchi A. - Di Giovanni P., Metodologia oggi, ed. Paravia
SOCIOLOGIA
II ANNO - CLASSE V
UNITA’ DIDATTICHE
La stra ficazione sociale


Potere, cultura e stru ura
Le dimensioni della ricerca sociologica
Le principali corren delle teorie sociologiche
Potere e distribuzione delle risorse
Status ascri e status consegui
I sistemi di stra ficazione premoderni
La stra ficazione sociale in epoca moderna e in epoca contemporanea
La cultura come bene comune
“Il copyle spiegato ai bambini” dei Wu Ming









Inquadramento del problema:
Rischi e protezione sociale
I rappor Stato- ci adini
Le origini dello Stato Sociale:
Il contesto storico
L’industrializzazione
La commissione Beveridge
I modelli di Welfare
Le classificazioni di Esping-Andersen e Ferrera








Il welfare state
ARTICOLAZIONE
19



Debito pubblico e spesa sociale in Italia
Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità?
Brani tra da “Il denaro, il debito e la doppia crisi” di L. Gallino




I termini del problema
Radici an che e moderne
Verso il villaggio globale
La globalizzazione economica e poli ca (dal manuale pag. 290298)
Le mul nazionali, la delocalizzazione, la mondializzazione dei
merca finanziari
Il Logo; brani tra da “No Logo” di N. Klein
A che gioco s amo giocando; ripresa, approfondimento ed applicazioni del modello sistemico relazionale: Pubblicità e Propaganda
Bauman; brani tra da “Paura liquida”, “Consumo dunque
sono”, “Società, e ca e poli ca”
Consumo e idolatria; brani tra da “L’idolo” di S. Petrosino
La macdonaldizzazione
A ualizzazione della categoria weberiana di razionalizzazione
(Brani tra da “La religione dei consumi” di G. Ritzer; cap. 1-4)
La ques one ambientale
La decrescita di S. Latouche



La Globalizzazione








Iden tà ed incontro con
l’altro








Esempi di Studio di caso

Iden tà ed incontro con l’altro
Brani tra da:
“Globalizzazione e libertà” di Amartya Sen
“L’iden tà” di AminMaaleuf
“Elogio dell’inconscio” di Massimo Recalca
Immigrazione e problemi sociologici: le ricerche di Rovelli e
Ambrosini
Condizioni materiali, s gma e sistema penale
Brani tra da:
“La ci à e le ombre” di Dal Lago e Quadrelli
Hotel per maiali, la ricerca di L. DeLind sull’impa o dell’allevamento industriale nella ci a di Parma in Michigan
Non pensare all’elefante, di G. Lakoff, metafore e poli ca negli
Usa
TESTO
Clemente, Danieli, Sociologia. Contes e trasformazioni del mondo socio-economico, Paravia
- PROGRAMMAZIONE DI DIRITTO; ECONOMIA POLITICA
20
I vari conce giuridici saranno affronta
me endone in evidenza i nodi fondamentali e le
connessioni logiche, allontanandosi da moduli di studio nozionis ci e non trascurando l' analisi
degli effe
giuridici o economici della fenomenologia sociale. L'obie vo è rafforzare le
competenze degli alunni per consen re un apprendimento della disciplina che consenta loro di:
- spiegare ogni conce o tecnico con riferimen precisi al dato norma vo (collegare logicamente
i diversi is tu giuridici, dimostrando di saperli classificare corre amente, individuare e
confrontare, u lizzando il codice civile e la norma va di riferimento)
- comprendere, decodificare, sinte zzare e saper esporre organicamente con un adeguato e
preciso linguaggio giuridico le problema che affrontate
- spiegare il perché delle soluzioni norma ve e delle stesse costruzioni conce uali dei giuris ;
- u lizzare facili esempi pra ci per mo vare le proprie asserzioni
- confrontare sistema camente il dato norma vo con la realtà economico-sociale e con sistemi
giuridici di altri paesi, evidenziando la portata ed i limi della legge (il diri o e le sue is tuzioni
hanno effe incisivi sul sistema economico-sociale e da esso, a loro volta, sono
profondamente influenza )
- evidenziare gli opportuni collegamen con le altre discipline.
I contenu economici saranno affronta per analizzare e spiegare i problemi economici par colari
secondo prospe ve generali tenden ad includere le variabili che assicurino alle procedure
scien fiche u lizzate, una corre ezza che vada al di là del piano tecnico-specialis co, per una
ponderazione sociale dei fenomeni economici. Si vuole abituare gli allievi a pensare il sistema
economico nel suo insieme e come composizione di più par che a volte si integrano e a volte si
contraddicono. Quindi si cercherà di superare le astrazioni ideologiche dando al sistema delle
categorie economiche una visione storica, considerando le diverse teorie non come una
successione meramente unidirezionale di schemi di pensiero, ma come modelli. Pertanto si
eviteranno banalizzazioni delle teorie e dei modelli economici, si darà il giusto rilievo alle teorie
postkeynesiane cercando di:
- fare riferimento alle teorie economiche, considerandole come interpretazioni per rendere
meno dogma ca e più cri ca la le ura della realtà economica e per evidenziare la con nua
evoluzione storica ed anali ca, sulla base del confronto
- armonizzare l'aspe o sistema co (che ci obbliga ad una revisione con nua a raverso il
confronto tra le teorie ed all'u lizzo di strumen di analisi precisi) con l'aspe o poli coeconomico (che ci s mola ad interpretare e a discutere la realtà e le dinamiche
contemporanee)
- me ere in evidenza le interdipendenze tra i fenomeni economici e sociali
-
OSA (OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO)
Si considerano le parole fenomeno/termine/conce o/problema sociale,economico-giuridico con
accezione generale, al loro posto si sos tuiranno le accezioni specifiche e puntualmente riferite
alla fase della programmazione dida ca (singoli moduli e unità dida che sociali ed economiche o
giuridiche). Di conseguenza saranno declina e applica opportunamente ai singoli contenu
disciplinari e con progressivo livello di approfondimento nelle diverse classi.
Conoscenze (sapere)
- Saper classificare in base ad un determinato criterio i fenomeni economici/giuridici
21
Saper ordinare in base ad un determinato criterio gli elemen del fenomeno
economico/giuridico
- Ricordare ed usare in modo appropriato i termini economici/giuridici, i simboli economici
- Riprodurre la nozione del conce o economico/giuridico
- Conoscere il fenomeno economico/giuridico
- Organizzare le conoscenze a par re dall’osservazione dei fenomeni economici/giuridici e dei
processi sociali.
- Individuare i fenomeni, le situazioni, i processi economici e giuridici ( causali e sistemici).
- Saper descrivere e spiegare i seguen fenomeni economici/giuridici in tu e le loro fasi,
individuandone cara eris che ed elemen
- Saper usare un adeguato linguaggio se oriale e strumen idonei (grafici, tabelle, testo, norme,
documen , ecc.) per esemplificare i fenomeni economici/giuridici
Competenze (saper fare)
- Comprendere i fenomeni, le situazioni, i processi economici e giuridici in termini di cause
prossime, interne ed esterne al sistema di riferimento, origini, linee evolu ve, tendenze
- Saper cogliere le relazioni all’interno dei fenomeni, delle situazioni, dei processi economici e
giuridici e tra ques e l’ambiente sociale
- Cogliere l’unicità /o la variabilità dei fenomeni, delle situazioni, dei processi economici e
giuridici
- Costruire modelli interpreta vi
- Comprendere la funzione e la rela vità di sistemi e modelli
- Passare da un’o ca sinte ca a quella anali ca e viceversa
- Dis nguere dall’esperienza del mondo sociale il valore e l’approccio sogge vo da quello
ogge vo e colle vo dei problemi economici e giuridici
- Saper individuare e dedurre ragioni storiche, culturali, poli che e sociali che sono fondamento
degli aspe principali delle situazioni economiche e giuridiche
- Saper formulare e ipo zzare conseguenze di situazioni economiche/giuridiche
- Individuare i da , gli elemen , le informazioni proban , rilevan , significa ve di un proge o di
ricerca
- U lizzare il metodo osserva vo/anali co/compara vo nello studio di fon e documen sociali,
economici e giuridici
- Saper rilevare casi di difformità tra modello norma vo e prassi concreta
- Saper redigere brevi relazioni, resocon e schede di sintesi applicando opportunamente gli
strumen disciplinari (norma va, grafici, tabelle, ecc.)
- Saper spiegare le relazioni tra le variabili economiche che influenzano il fenomeno economico
- Saper individuare, coordinare e correlare le diverse informazioni
- Controllare e gius ficare procedimen di analisi di un dato fenomeno economico/giuridico
- Applicare conce , principi, modelli no in situazioni simili
- Confrontare situazioni e fenomeni economici e giuridici individuandone analogie, differenze,
nessi di causa-effe o, relazioni, in ordine alla natura, alla stru ura, alla funzione, ai modelli
interpreta vi, alla norma va, ecc.
- Sinte zzare, simbolizzare, schema zzare, cogliendo il problema focale del fenomeno
economico/giuridico me endo in evidenza le stru ure interne della situazione
economica/giuridica ogge o di studio
-
Capacità (saper essere)
- Possedere un adeguato approccio metodologico alla soluzione di qualsiasi fenomeno:
22
-
1. formulando nuove tendenze, intuendo i rappor so ostan
sociali/economiche/giuridiche
2. essendo in grado di fare ricerca u lizzando tu e le risorse disponibili
Esprimere giudizi di valore sui problemi economici/giuridici affronta
Scegliere in autonomia di giudizio
Considerare opinioni diverse
Saper rela vizzare le conclusioni del fenomeno economico/giuridico
Valutare i risulta di un procedimento di analisi
Costruzione dell’
informazione/sapere
economico e giuridico
tra le variabili
Sequenza modulare di lavoro suggerita
Mediazione dida ca
Sapere insegnato
Costruzione delle conoscenze
economiche e giuridiche
1.
Scelta dell’ogge o di analisi e
contestualizzazione nelle re cogni ve e nel percorso dida co
1.
Tema zzazione cri ca mo vante
2.
Collocazione temporale e spazia- 2.
le, disciplinare
Costruzione della linea/delle linee del tempo e iden ficazione
nel sistema disciplinare, nella
codificazione, nella geo-poli ca, nella stru ura epistemologica….
3.
Ricerca e selezione delle informazioni (individuazione delle
corre e metodologie, documen
– teorie, strumen sta s ci e di
analisi, strumen giuridici….)
A vazione di un percorso di
“analisi”. Organizzazione delle
informazioni e loro trasformazione in even /fenomeni economici, giuridici
4.
Riconoscimento dei mutamen e 4.
delle permanenze spazio-temporali: ar colazione dei processi
storico – sociali, economici, giuridici
A vazione della comprensione
dei processi di trasformazione e
delle permanenze di mediolungo periodo
5.
Confron cri ci. Individuazione
dei nessi fa uali
5.
Problema zzazione e individuazione dei pun di vista. Spiegazione: esplicitazione della trama
fa uale
6.
Costruzione del discorso economico e giuridico in termini narra vi
6.
Narrazione e racconto (anche
con tes originali degli autori)
7.
Costruzione del discorso econo- 7.
mico e giuridico in termini analici
Descrizione e analisi delle situazioni affrontate, studi di caso,
rilevanze sta s che e documentali, ecc.
8.
Formulazione della tesi interpreta va
Argomentazione/confutazione
3.
8.
1.
Definizione delle tema che
2.
Periodizzazione e localizzazione,
scelta delle teorie di riferimento,
degli autori, del contesto norma vo, dei “casi” di studio…
3.
Selezione e distribuzione delle fone dei materiali all’interno del
percorso modulare
4.
Scansione dell’ar colazione curricolare coincidente con i processi di
trasformazione economica e giuridica individua su sfondi di medio-lungo periodo
5.
Inquadramento teorico e mappatura delle interpretazioni. Formalizzazione dei nessi fa uali in conoscenze economiche e giuridiche
dotate di senso
6.
Selezione e riorganizzazione delle
rilevanze economiche e giuridiche
(in termini di conce nodali, nuclei teorici fondan )
7.
Selezione ed uso dei materiali di
studio e delle par manualis che
rela ve all’ar colazione anali ca
dei fenomeni economici e giuridici
8.
Rielaborazione delle conoscenze
per la costruzione di un sapere
economico e giuridico in prospe va storica
23
IL CURRICULUM DI ECONOMIA POLITICA E DIRITTO per il BIENNIO
(ado ato nel presente a.s. a par re dalle prime classi)
Gli obie vi forma vi specifici per il biennio vanno individua a par re dai possibili collegamen
dida ci tra le due discipline, basa sulla loro vocazione a contribuire alla "storia delle idee" in
quanto le due discipline considerano, sia sul piano sostanziale che su quello metodologico il conce o di sistema come un insieme di norme, di relazioni o di proposizioni obbligate alla coerenza interna, eppure dis nguibili in par o se ori dota di una propria autonomia e sogge e a le ure alterna ve. Tale opportunità va sfru ata:
- per far comprendere agli studen la sistema cita' delle idee ( con cui poi approfondire e discutere nel triennio gli specifici ambi disciplinari), l' autonomia delle singole ques oni, la problema ca
degli approcci, e il metodo del confronto per leggere la realta' sociale
- per rifle ere su come si parla, discute, si informa, si comunica quando si è impegna in una
a vità di studio di un fenomeno economico o giuridico (strumen di comunicazione di cui
disponiamo) le idee di cui disponiamo riescono ad interpretare i fa che s amo osservando? le
parole usate sono le migliori? Si ada ano le nostre rappresentazioni mentali ai fa di realtà?
- per acquisire abilità di schema zzare, formalizzare, creare modelli e proiezioni, usare linguaggi,
percezioni, comportamen , idee, conce come strumento e contemporaneamente metodo per
analizzare il sistema sociale in subsistemi e variabili .
Obie vi forma vi necessari alla fine del primo biennio:
-l'acquisizione di nuovi codici linguis ci, scien fici o se oriali, da intendersi come parte della
competenza comunica va complessiva necessaria ad affrontare la realtà contemporanea, sia
per incen vare capacità di controllo del linguaggio e come formazione culturale di base e
competenza linguis ca complessiva (in connessione con l'area storica e linguis ca)
-l'esercizio di abilità logico-formali, a raverso l'acquisizione di strumen , informazioni, metodi di
analisi, di u lizzo delle fon , metodi di studio e di ricerca (in connessione con l'area scien fico
e matema ca)
-l’abitudine a conciliare l'approccio sistema co con un taglio storico per evidenziare i mutamen
nel diri o posi vo e, a raverso semplici schemi logico-formali, per comprendere le relazioni
economiche fondamentali.
-l’a enzione verso quegli aspe della società organizzata che, meglio di altri, consentono una
le ura probabilis ca dei trends e delle opportunità offerte dal mondo economico come pure
dei vincoli, obblighi e diri , che l’ordinamento giuridico stabilisce a tutela di tu a la colle vità
Brevi Note metodologiche e dida che. Il programma a ualmente è un an cipo ridu vo di contenu delle classi successive, si propone di rivederlo perché cos tuisca un pre-requisito essenziale per agganciare i contenu del secondo biennio e del quinto anno. Punto di partenza per la tra azione disciplinare sarà la descrizione del sistema ogge o di studio partendo dall'analisi dei sin goli elemen ed arrivando a comprenderlo nella sua complessità e globalità.
I contenu e il taglio esposi vo eviteranno il tecnicismo esasperato e il nozionismo, privilegiando
ciò di cui lo studente ha in qualche modo esperienza dire a per arrivare poi a tra are ciò che non
vede.
Si potenzia il periodo dell’analisi dei fenomeni e dei processi giuridici ed economici; si procede per
disaggregazione e ricomposizione dei sistemi economici e giuridici come so osistemi del sistema
sociale:
24
approccio teorico per sistemi riprendendo i contenu in tempi diversi e approfondendoli
progressivamente (Conce o di sistema: le o nelle sue par e ricomposto come insieme). Le due
materie saranno presentate rispe ando l'iden tà epistemologica di ciascuna, i collegamen
saranno ricerca con l'obbie vo di presentare agli allievi con linguaggi, strumen di analisi e
un'o ca disciplinare specifica, i diversi aspe della realtà sociale ricomponendoli sul piano
dida co.
CONTENUTI
0. Il diri o e l’economia poli ca: significato, ambi , epistemologia, metodo di analisi
1. Introduzione: il sistema e i sistemi
Il sistema economico e il sistema giuridico come subsistemi del sistema sociale
2. Il sistema economico in rapporto con la storia
Evoluzione dei modelli di produzione e lavoro nei sistemi precapitalis ci, capitalis ci, post
fordis ;
3. Il sistema giuridico in rapporto con la storia
Dal suddito al ci adino, dallo Stato assoluto allo Stato sociale democra co-pluralista
4. Il sistema economico
Gli operatori ed i merca , relazioni economiche e relazioni finanziarie, produzione, domanda,
distribuzione, intervento dello Stato in economia, pologie di mercato, cara eri dell’impresa
contemporanea
5. Il sistema giuridico
Si confronteranno il sistema di civil law con il sistema di common law e si accennerà agli altri
sistemi giuridici. Il sistema is tuzionale dello Stato italiano: lo Stato come apparato, lo Stato come
comunità. Cara eri ed elemen dello Stato (popolo e ci adinanza, territorio, sovranità), pi di
Stato e pi di Governo
6. Il sistema globale: uno sguardo alla geopoli ca
Si porrà par colare a enzione all’Unione europea ( profilo storico, poli co, economico, monetario
e socio-culturale). L’integrazione dei nuovi paesi. Sistemi economici aper e reddito nazionale,
squilibri territoriali e se oriali: differenze e risorse, ambiente e sviluppo sostenibile, cooperazione
e concorrenza, il commercio equo e solidale. I rappor economici internazionali, globalizzazione e
merca , World labour standard.
7. Ricomposizione dei contenu
La Cos tuzione nei principi fondamentali : individuo e società, libertà e solidarietà, diri e doveri, i
valori e il lavoro, il sistema economico misto italiano nella carta cos tuzionale
IL CURRICULUM DELLE CLASSI SECONDE
Nota: solo per l’a.s. 2016/2017 in con nuità con lo scorso anno
1. L’Unione europea: l’Europa economica, le tappe dell’integrazione europea, l’Europa dei ci adini,
la ci adinanza europea, l’Europa poli ca, le is tuzioni europee e il diri o comunitario.
2. Il mercato: cenni sul mercato dei beni e mercato del lavoro.
3. Il mercato della moneta e il credito, l’inflazione, il credito, il mercato finanziario, le banche.
25
4. Gli scambi internazionali. La distribuzione della ricchezza globale.
5. L’ordinamento della Repubblica: la repubblica italiana e il Parlamento, il Presidente della
Repubblica e il Governo, la formazione delle leggi, la Magistratura, le autonomie locali, le garanzie
cos tuzionali.
IL CURRICULUM DI ECONOMIA POLITICA PER LE CLASSI TERZE
1. QUADRO DI RIFERIMENTO PER LO STUDIO DEL SISTEMA ECONOMICO: recupero pre-requisi
Unità Dida che
l’economia poli ca: significato, ambi , epistemologia, metodo di analisi e conce o di
sistema
- l’evoluzione della società e del modo di produzione (approfondimento su fordismo/pos ordisnmo)
- il funzionamento del sistema economico
2. LO SVILUPPO DEL PENSIERO ECONOMICO
Unità Dida che
- analisi del profilo storico delle scuole economiche e dei principali economis
- approfondimento: mercan lismo, fisiocrazia, presuppos della scuola classica, Smith. Ricardo,
Malthus, l’economia Marxiana, Keynes e la crisi del ‘29 e i postkeynesiani
3. IL SISTEMA ECONOMICO NEL MERCATO DI CONCORRENZA PERFETTA : il modello neoclassico
Unità Dida che
- la scuola neoclassica
- la libera concorrenza perfe a come modello
- l’analisi del consumo
- la teoria della domanda
- la teoria dell’offerta
- il prezzo di mercato, la distribuzione e l’equilibrio
- l’analisi della produzione
- i cos di produzione
- l’impresa concorrenziale
4. IL SISTEMA ECONOMICO IN IPOTESI DI MERCATO DIVERSE DALLA CONCORRENZA PERFETTA
Unità Dida che
- le forme di mercato
- il potere monopolis co
- i merca intermedi (oligopolio e concorrenza imperfe a)
- l’impresa contemporanea nello scenario internazionale
- le imprese e i distre in epoca post-fordista, espansione territoriale e marke ng internazionale
- il terzo se ore e l’economia sociale
- CEES
IL CURRICULUM DI DIRITTO PER LE CLASSI TERZE
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1. INTRODUZIONE AL DIRITTO: recupero pre-requisi
Unità Dida che
- il diri o: significato, ambi , epistemologia, metodo di analisi
- il diri o come sistema e le sue par zioni, common law e civil law
- il sistema giuridico e i cara eri dell’ordinamento giuridico
2. I SOGGETTI DEL DIRITTO E LA FAMIGLIA
Unità Dida che
- le persone e i rappor giuridici, conce o di individuo/individualismo nel diri o
- art. 3 Cost.: analisi con o ca di genere e il conce o di alterità
il conce o di parentela, la famiglia nella Cos tuzione
evoluzione della norma va del diri o di famiglia
- Approfondimento: Famiglia, famiglie una realtà che cambia, evoluzione sociale e la nuova
legge sulle unioni civili
- Essere ci adine: la conquista dei diri civili, poli ci e sociali e del lavoro delle donne (solo
la 3BSE)
- Pari opportunità, uguaglianza e differenze di genere nell'evoluzione della ci adinanza
poli ca delle donne (solo la 3BSE)
3. GLI OGGETTI DEL DIRITTO
Unità Dida che
- i beni e la proprietà
- il possesso
- i modi di acquisto della proprietà
- i diri reali su cose altrui
4. LE OBBLIGAZIONI E I CONTRATTI : generalità
Unità Dida che
il rapporto obbligatorio e le pologie di obbligazione
l’adempimento, l’inadempimento e le vicende dell’obbligazione
responsabilità patrimoniale del debitore e garanzia del creditore:cenni
il contra o e l’autonomia contra uale
validità e invalidità del contra o
efficacia ed inefficacia del contra o
effe del contra o, risoluzione e rescissione
sui singoli contra (compravendita, affi o, locazione, appalto, comodato, rappresentanza, mandato, contra dell’imprenditore) lavoro individuale
IL CURRICULUM DI ECONOMIA POLITICA PER LE CLASSI QUARTE
1. L’ANALISI DEL REDDITO NAZIONALE E IL MODELLO KEYNESIANO
unità dida che
- macroeconomia e strumen di analisi
- reddito nazionale, contabilità nazionale e Prodo o nazionale
- reddito nazionale nel breve periodo secondo gli schemi keynesiani (analisi grafica, studio delle componen della domanda aggregata, equilibrio di so occupazione, mol plicatore, accelera27
tore, inflazione da domanda, gap inflazionis co e deflazionis co), l’economia aperta negli schemi keynesiani
- l’intervento dello Stato nell’economia e il ruolo dell’operatore Stato e la poli ca della spesa,
fiscale e di bilancio, la poli ca economica (obie vi, strumen e poli che, programmazione) in
riferimento all’economia integrata e globalizzata
- la distribuzione del reddito
2. IL SISTEMA ECONOMICO CONTEMPORANEO COME ECONOMIA MONETARIA
Unità Dida che
- l’economia monetaria
- il mercato della moneta
- la finanziarizzazione dell’economia e il ruolo internazionale degli intermediari finanziari
- l’equilibrio nel mercato della moneta
- teoria e poli ca monetaria, il ruolo della BCE nell’area Euro
- il modello IS/LM
3. I CARATTERI DI UN SISTEMA ECONOMICO INDUSTRIALIZZATO GLOBALE
Unità Dida che
- la crescita del reddito nazionale nel lungo periodo
- teorie, fa ori e modelli di sviluppo e crescita
- sviluppo e so osviluppo: analisi dei principali indicatori, incluso l’indicatore di genere, genesi ed evoluzione
- la storia economica italiana dal dopoguerra ai nostri giorni, con par colare a enzione alle
dinamiche economiche e monetarie in o ca europea e internazionale
- crisi economiche, il fenomeno dell’inflazione, stagflazione e poli che an cicliche, analisi
della crisi 2008/2014
- globalizzazione: evoluzione, analisi, determinan , problema che, scenario globale, scenario
compe vo, aree a sviluppo dinamico e vantaggio compe vo, globalizzazione ed UE
- le imprese e i distre in epoca post-fordista, espansione territoriale e marke ng internazionale, la new economy e l’effe o “ rete”
IL CURRICULUM DI DIRITTO PER LE CLASSI QUARTE
1. L’IMPRENDITORE E L’IMPRESA
Unità Dida che.
- Il diri o commerciale e il diri o dell’economia
- l’imprenditore
- l’imprenditore commerciale e l’imprenditore agricolo (approfondimento nuova norma va)
- il piccolo imprenditore e l’imputazione dell’a vità d’impresa
- l’azienda e gli strumen giuridici e contra uali
- l’imprenditore e la libertà di inizia va economica, la concorrenza sleale e in U.E.
2. IL LAVORO (MODULO INTERDISCIPLINARE GIURIDICO-ECONOMICO)
Unità Dida che
- il mercato del lavoro e la merce lavoro(evoluzione storica, sociale, economica e giuridica),
lavoro e tecnologie.
- principio lavoris co nella Cos tuzione
- contra di lavoro subordinato, diri , doveri e tutele dei lavoratori
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-
cara eri del Job’s Act
3. LE SOCIETÀ, cenni sui TITOLI DI CREDITO E sulle PROCEDURE CONCORSUALI
Unità Dida che
- le società in generale e le soc. semplici
- le società commerciali di persone
- la SPA, le Spa quotate in borsa,
- il contra o di SPA e le sue vicende (cos tuzione, nullità, modificazioni, scioglimento, trasformazione, fusione, scissione, OPA, leggi an trust, partecipazioni reciproche, azioni e obbligazioni), gli organi sociali, il bilancio, il bilancio consolidato, i controlli
- le altre società di capitale
- le coopera ve
- i toli di credito
IL CURRICULUM DI ECONOMIA POLITICA PER LE CLASSI QUINTE
Si fornirà l'occasione di costruire nessi reali tra le implicazioni economiche dell'intervento dello
Stato nell'economia e nel mercato e gli strumen giuridici ed is tuzionali a raverso i quali si
esplica la poli ca economica e si garan sce la con nuità dei moderni sistemi economici mis in
un’o ca di internazionalizzazione e integrazione dell’economia.
Coerentemente con l'economia poli ca studiata in terza e quarta si cercherà di evitare la fra ura e
la dissociazione con l’economia pubblica, organizzando l'apprendimento a raverso la relazione dei
contenu in o ca europea e internazionale.
1. IL SOGGETTO PUBBLICO E IL SISTEMA ECONOMICO
Unità Dida che
- Economia pubblica, poli ca economica e a vità finanziaria pubblica
- Dall’economia pubblica neutrale all’economia pubblica funzionale: teorie economiche riguardan l'intervento pubblico (evoluzione e ruolo dell’economia pubblica), la crisi del
1929 e la rivoluzione keynesiana, finanza funzionale contemporanea, crisi della finanza funzionale, lo Stato regolatore
- Stato ed economia nella Cos tuzione: obie vi dell'intervento dello Stato, il sistema economico misto italiano (cara eris che, funzioni, ruolo dello Stato e della economia pubblica),
definizione e pologia dei sogge pubblici, il se ore pubblico, evoluzione, mo vi e modalità dell'intervento pubblico in economia (ripresa a economia di quarta e testo di Sapelli: la
storia economica italiana dal dopoguerra ai nostri giorni, con par colare a enzione alle
dinamiche economiche e monetarie in o ca europea e internazionale)
- Funzione economica dello Stato: la funzione alloca va, la funzione redistribu va, la funzione stabilizzatrice
- Approccio macroeconomico: contabilità nazionale (PNL potenziale ed effe vo, significato
dell'analisi del reddito nazionale, dal PNL alla formazione del reddito, fon delle risorse
economiche, centralità della domanda aggregata) e poli ca economica (fiscale, monetaria,
valutaria, dei reddi , an congiunturale, della spesa e di bilancio), conce o e cara eri della
programmazione economica, obie vi da conseguire e manovre di poli ca economica prioritarie corrisponden , ruolo dell’UE nella poli ca economica nazionale: fiscal compact e
parametri europei (indeb/pil)
29
-
Definizione di stato sociale, servizi di pubblica u lità, regime giuridico dei beni dello stato,
le imprese pubbliche come strumento d’intervento, processo di priva zzazione ( pologie,
liberalizzazioni e concorrenza con par colare riguardo all’UE,)
2. I CARATTERI DI UN SISTEMA ECONOMICO INDUSTRIALIZZATO GLOBALE
Unità Dida che
- Economia internazionale: cara eris che, determinan ed effe
mercan li, finanziari,
produ vi, economici, sociali e culturali del nuovo modello di sviluppo globale post-fordista
contemporaneo, in riferimento agli scenari a uali ed emergen di geopoli ca
- Integrazione internazionale dei merca in una economia aperta: poli ca monetaria internazionale e sistema monetario
- Commercio internazionale: le principali teorie ( libero scambio vs. protezionismo )
- I protagonis is tuzionali (WTO e standard lavora vi, WTO e poli che commerciali)
- Globalizzazione: evoluzione, analisi, determinan , problema che, scenario globale, scenario compe vo, aree a sviluppo dinamico e vantaggio compe vo, globalizzazione ed UE
3.
LA POLITICA DELLA SPESA PUBBLICA E IL WELFARE
Unità Dida che
- Conce o, stru ura, dimensioni, misurazione, rapporto con il Pil e variabile demografica, ragioni della spesa pubblica, teorie interpreta ve sull'incremento della spesa conce o di PA e
fabbisogno della PA
- Espansione della spesa, controllo ed efficienza della spesa, difficoltà del controllo, efficienza e spending review, poli ca della spesa ed equilibrio macroeconomico del sistema, effe
economici della poli ca della spesa, la spesa pubblica in Italia
- Stato sociale e spesa sulla sicurezza sociale, finanziamento fiscale e parafiscale, definizioni
e approfondimento sul significato di WS: alcune premesse e definizioni, evoluzione storica e
modelli, crisi del WS e diba to a uale, benessere, rischio, bisogno, elemen e se ori del
WS in generale (approfondimento WS ed Europa)
- Spesa per la sicurezza sociale, il sistema di previdenza sociale, il sistema di assistenza sociale, la spesa per l'istruzione e il sistema educa vo italiano, Spesa per l'assistenza sanitaria
4. LA POLITICA DELLE ENTRATE E CENNI SULL’ ORDINAMENTO TRIBUTARIO
Unità Dida che
- Le entrate pubbliche: entrate in generale, pologie (prezzi, tribu , contribu ), classificazioni e
cara eris che; i tribu dimensioni e confron tra paesi, pressione tributaria, finanziaria e fiscale, entrate fiscali e poli ca economica, effe macroeconomici e rela ve manovre
- Le principali imposte statali regionali e locali: cenni
5. IL BILANCIO DELLO STATO
Unità Dida che
- Il sistema del bilancio dello Stato in Italia
- Formazione, fasi, scadenze e documen della programmazione di bilancio
- Il Bilancio e le scelte di economia pubblica, situazione di disavanzo in Italia, poli ca europea
di risanamento
- Il Disavanzo pubblico, finanza ordinaria e straordinaria, entrate straordinarie , effe reali e
monetari dei disavanzi pubblici, instabilità, sostenibilità finanziaria e misure straordinarie di
riduzione del debito. Evoluzione storica del deficit e del debito italiano, il debito pubblico e
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le poli che europee, pa o di stabilità e crescita, pa o di bilancio, spending review, richiamo al conce o di poli ca di bilancio, rapporto debito/Pil.
6. LA FINANZA DELL’UNIONE EUROPEA E LINEAMENTI DELLA FINANZA LOCALE
Unità Dida che
- Uem e finanza dell’UE, Debito e finanza europea: riferimen alle manovre della BCE e alla situazione di crisi a uale, UE e debi sovrani (analisi storico-economica dal 2011 ad oggi)
- Europa e obie vi di finanza pubblica, allineamento dei bilanci e armonizzazione tra bilanci locali, nazionali ed UE, ruolo delle Regioni
- La finanza locale, autonomia degli en locali e decentramento, modello territoriale italiano,
principio di sussidiarietà ver cale e orizzontale
- Evoluzione dalla finanza derivata alla finanza autonoma (dal centralismo al federalismo fiscale),
influenza della finanza locale sulla finanza nazionale ed europea
IL CURRICULUM DI DIRITTO PER LE CLASSI QUINTE
Si approfondirà l’analisi dei principali is tu giuridici in raffronto alla norma va europea, non
trascurandone la contestualizzazione storico-evolu va. Si ri ene u le e doveroso, riprendere
alcuni argomen tra a nel biennio, approfondendoli ed inserendoli in un contesto dida co più
proprio, in quanto cos tuiscono fondamentali pre-requisi ai contenu dell'ul mo anno di corso e
ogge o del colloquio d'esame. Tale scelta è mo vata sia dalle novità norma ve ed is tuzionali, che
da sole gius ficherebbero un inserimento nella programmazione, sia dagli argomen previs dalle
linee di indirizzo ministeriale LES che trovano la premessa logica in alcune par fondamentali della
Cos tuzione, sia dal diba to a uale sulle riforme is tuzionali.
1. INTRODUZIONE AL DIRITTO PUBBLICO
Unità Dida che
- Il sistema giuridico: significato della natura storica del diri o, la sta zzazione e le funzioni
del diri o, diri o pubblico e diri o privato, rami del diri o, recupero pre-requisi di diri o generale
2. LO SATO
Unità Dida che
- Conce o e funzioni
- Lo Stato nella sua evoluzione storica, poli ca e filosofica, evoluzione del la teoria della divisione dei poteri e delle funzioni dello Stato
- Elemen cos tu vi dello Stato (approfondimento sulla ci adinanza e la nuova legge)
- Forme di Stato: analisi diacronica (assoluto, autoritario, liberale, democra co-pluralista, sociale); analisi sincronica (unitario, federale, regionale)
- Forme di governo (pure e miste, monarchia assoluta, cos tuzionale e parlamentare; repubblica parlamentare, presidenziale, semipresidenziale e dire oriale), confronto degli elemen cara erizzan le forme di governo negli Usa, in Francia, in Spagna, nel Regno Unito,
Germania e Svizzera
3. LO STATO E LE RELAZIONI INTERNAZIONALI
Unità Dida che
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-
-
-
Uguaglianza sovranità degli sta , ordinamento internazionale, diri o internazionale pubblico e privato, diri o comunitario, sogge e cara eri del diri o internazionale (effe vità e
indipendenza), fon del diri o internazionale e rappor con l’ordinamento italiano, consuetudini e tra a , principio internazionalista negli ar . 10 e 11, 52 della Cost.
L’Unione europea: il processo di integrazione europeo dal 1957, allargamento, fasi evolu ve, tra a di riforma, le is tuzioni comunitarie, funzioni e competenze (Parlamento, Consiglio europeo, Consiglio dei ministri, Commissione, Corte di gius zia, BCE), organi minori,
a europei e fon di diri o comunitario, sintesi sulle poli che comunitarie
l’ONU: ruolo, obie vi e funzioni, organi, evoluzione storica, cenni sulle altre organizzazioni
internazionali
4. LA COSTITUZIONE ITALIANA E L’ORGANIZZAZIONE ISTITUZIONALE
Unità Dida che
- Conce o di Cos tuzione e teorie cos tuzionali, cara eri
- Premessa storica: evoluzione storica dallo Statuto alla Cos tuzione
- La Cos tuzione italiana e le fon del diri o, leggi cos tuzionali e di revisione cos tuzionale
- Stru ura, processo di a uazione
- I diri inviolabili e la Carta europea, valori fondan della Cos tuzione (Ripresa e approfondimento dei contenu studia nel secondo anno del primo biennio: regolamentazione dei
diri civili, dei rappor e co-sociali dei rappor economici . Rappor tra Stato ed Economia nella Cos tuzione, (approfondimento del rapporto tra Stato ed economia in collegamento con Economia pubblica); doveri cos tuzionali
- Il Parlamento: il Parlamento nell'ordinamento cos tuzionale, ruolo e funzioni, stru ura
- Il corpo ele orale e gli is tu di democrazia dire a e indire a: democrazia rappresenta va e sistemi ele orali, il sistema dei par , gli strumen della democrazia dire a
- Il Presidente della Repubblica: ruolo e funzione, irresponsabilità, rea presidenziali, responsabilità per a priva e responsabilità poli ca, a del PdR (sostanziali e formali), a ribuzioni (nei confron del potere legisla vo, esecu vo e giurisdizionale, rappresentanza
estera, )
- Il Governo: ruolo nel nostro ordinamento, formazione, crisi, funzioni, a ribuzioni necessarie, organi, responsabilità, a vità norma va, gli organi ausiliari, funzioni degli organi ausiliari, a vità amministra va e a vità di governo
- La Magistratura: la funzione giurisdizionale, stato di diri o, i principi cos tuzionali della
funzione giurisdizionale, la funzione giurisdizionale e le sue pologie (civile amministra va
e penale: cara eri generali, giurisdizione ordinaria e speciale, cara eri generali), a vità
giurisdizionale e Magistratura , il Consiglio Superiore della Magistratura
- La Corte e la gius zia cos tuzionale
5. L’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA e L’AUTONOMIA DEGLI ENTI LOCALI
Unità Dida che
- Conce o di P. A. e funzione amministra va (cenni): evoluzione, principi cos tuzionali, sogge (a vità di governo, a vità amministra va), cara eri dell'a vità amministra va, Amministrazione a va, consul va e di controllo, amministrazione dire a, indire a, decentramento e en locali
Vicenza, 4 novembre 2016
La coordinatrice di Dipar mento
Prof.ssa Fancesca Lazzari
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