l`infanzia del mondo - Comune di Pennabilli

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l`infanzia del mondo - Comune di Pennabilli
1. Museo “Il Mondo di Tonino Guerra”
È un luogo particolarmente carico di suggestioni
che
rapisce
l’attenzione e lascia senza fiato, un museo dedicato alle opere del poeta
e sceneggiatore Tonino
Guerra, nato a Santarcangelo di Romagna ma
per oltre vent’anni residente a Pennabilli, dove
ora riposa. Quadri oggetti, sculture, ceramiche,
mobili, anzi mobilacci come li ha denominati il poeta, bozzetti di fontane, fotografie, film, documentari e molto, molto altro
compongono “Il mondo di Tonino Guerra” come recita il titolo
da lui scelto. Uno spazio museale che trova ospitalità nei
sotterranei del Trecentesco Oratorio di Santa Maria della
Misericordia, e che supera l'idea stessa di museo poiché è
un luogo vivo in cui ci si incontra, si discute, si lavora e dove
ha sede l'Associazione culturale che porta il suo nome.
VISITA ALLA ROCCIA DI TONINO
LA ROCCIA È VISITABILE SOLO
QUANDO È APERTA LA “CASA
DEI MANDORLI” DI TONINO E
LORA GUERRA, ENTRANDO
DALL’ACCESSO IN PROSSIMITÀ DEL SANTUARIO DEI PENSIERI.
Incastonata nella pietra del
Roccione, l'ultima dimora
del poeta e sceneggiatore
Tonino Guerra si trova in
uno splendido terrazzo del
giardino della "Casa dei
mandorli", dove il Maestro ha vissuto con Lora gli ultimi anni. Prima
di "passare nell'altra stanza", il Maestro ha scelto Pennabilli e questo bellissimo punto panoramico dal quale si ammira la vallata e il
Canaiolo, luogo magico che per il poeta rappresentava "l'infanzia
del mondo".
7. Villa Maindi
Poche case arroccate lungo
un crinale del Monte Canale,
strette intorno alla piccola
chiesa, il paese di Villa Maindi racconta secoli di storia.
Antica stazione di posta lungo la strada che collegava
l’Adriatico al Tirreno, vide
passare pellegrini, migranti,
soldati e contrabbandieri. La chiesetta, dedicata alla Madonna della Quercia, a cui la tradizione orale attribuisce un evento miracoloso, era anticamente dedicata a San Martino, protettore di militari, osti e mercanti; sul portale monolitico in pietra arenaria è incisa la data 1619. Il nucleo più antico, quasi
completamente restaurato, è quanto rimane di un convento;
sotto il loggiato, si è conservato un bel portale decorato.
8. Ca’ Fanchi
Il borgo nasce in un luogo già colonizzato dai Romani, come testimoniano i
reperti fittili emersi durate le arature.
Più tardi diventa “Villa Caseorun”,
nome che richiamava il formaggio e
da qui Villa Casciari di Fanchi. I Fanchi, testimoni di una grande fede Cristiana, intorno al 1614 costruirono
una Cappella per le loro devozioni,
nel 1786 dai ruderi della vecchia Cappella venne recuperato un pezzo di
muro con l’immagine della Madonna
con Bambino il quale fu inserito nel nuovo Oratorio dedicato
appunto alla Beata Vergine della Natività. Di forma semirotonda, la sua linea architettonica è armoniosa e elegante, il
tetto a pagoda è sostenuto da una corona di mattoni a sbalzo, nell’insieme risulta una costruzione unica nella sua specie. Nel 1842, l’Oratorio appartenente alla famiglia Fanchi,
venne restaurato e arricchito di dipinti e stucchi.
2. Il Santuario dei pensieri
Collocato tra le mura dell’antico
castello di Penna che diede i natali alla famiglia Malatesta, è un
giardino orientaleggiante e molto
suggestivo che ospita sette enigmatiche sculture in pietra, che
suscitano echi nel cuore, nella
mente e nell’anima del visitatore e
che Tonino Guerra descrive come
“sette pietre misteriose, sette
specchi opachi per la mente, sette confessori muti che aspettano le tue parole belle e le tue
parole brutte”.
Dopo il “Santuario dei pensieri”, salita la
scaletta, sulla destra è possibile accedere al “Roccione”, dove si
può godere di un’eccezionale vista panoramica e vedere la Campana di Lhasa.
DEVIAZIONE AL ROCCIONE
3. L’Angelo coi baffi
È un’insolita e curiosa installazione multimediale sita nella Chiesetta dei Caduti che
trae origine da un’omonima poesia di Tonino Guerra dedicata a un angelo “che non
era capace di far niente” e invece di volare
nel Paradiso, scendeva nel Marecchia a
dar da mangiare a degli uccelli impagliati,
che un giorno aprirono le ali e presero il
volo.
4. Il Museo naturalistico del Parco Sasso
Simone e Simoncello
5. Ca’ Gaudia
Oltre alla sistemazione
dei sentieri, con i fondi
regionali, sono state realizzate due piccole aree
di sosta alla Gaudia e a
Villa Maindi con panche , tavoli e fontana, a
disposizione degli escursionisti.
6. Il Canaiolo
Quando Tonino Guerra parlava del Canaiolo, lo descriveva come il
luogo in cui si
tocca con le
mani l’infanzia
del
Mondo.
L’acqua è trasparente
e
fresca anche
quando l’aria
attorno brucia e vibra dal caldo. “Se la Romagna, secondo il
Inaugurato nel 2004 il Museo Naturalistico ospita una scenografica
mostra permanente di diorami,
che rappresentano le principali
specie animali del parco nel loro
ambiente naturale, fedelmente
ricostruito. Numerosi gli animali
imbalsamati esposti, che includono diverse specie dell’avifauna
locale, tra cui i rapaci come la
civetta, il barbagianni, il gufo comune e la teca contenente un
lupo appenninico.
Pascoli guarda ‘l’azzurra vision di San Marino’, qui , da Pennabilli
io guardo i Sassi di Simone e Simoncello, dove resiste ancora il
fiato dei dinosauri. Mi sono avvicinato a loro una volta o due. So che
fanno parte del Parco del Montefeltro, questo ampio lenzuolo di
calanchi e cime di paesaggi che incantano gli occhi. Fanno parte di
questo mondo due fessure con brandelli d’acqua saltellante che
ormai si sono stampati nella mia memoria. Sono il Canaiolo e il torrente Storena. Si tratta di fessure create da antichi torrenti dove
sono precipitati grandi massi durante l’infanzia del mondo. Per me,
toccare quelle pietre mi crea dei giochi di memoria così da portarmi
a riprendere un aspetto di una vita primitiva che penso di non aver
vissuto. Questo carico di anni sulle spalle può essere la scoperta
più misteriosa che possano ricevere i visitatori di questo Parco cosi
ricco di luoghi magici”. (Tonino Guerra 2009)
9. Molino Donati
11. L’orto dei frutti dimenticati
Già presente intorno alla metà
del XVII secolo con la denominazione di Mulino Olivieri, era
un aggregato di case e ben tre
mulini, disposti uno sopra
l’altro e molto vicini tra di loro,
di modo che l’acqua potesse
compiere tre salti passando la
sua forza motrice da un mulino all’altro. L’acqua per il bottaccio veniva presa direttamente dal torrente Messa, affluente del fiume Marecchia.
10. Il Torrigino
A sud del Roccione, laddove
l'alta rupe si perde nella campagna e dove in passato è
stata attiva una cava di pietra,
si erge fiera e slanciata sulla
roccia (uno dei tanti "sassi"
galleggianti sul sottofondo di
argilla) la sagoma cilindrica a
copertura piana del Torrigino
Dori, trasformata nel secolo
scorso in piccionaia. Se la confrontate con quella più minuscola di Ca’ Romano scoprirete che, dimensioni a parte,
sembra essere pensata e realizzata dalla stessa persona.
Per la posizione ardita in cui si trova evoca il ricordo delle
architetture militari rinascimentali disseminate sul nostro territorio.
Situato nell’antico orto del convento dei Frati Missionari del
Preziosissimo Sangue, l’Orto dei Frutti Dimenticati è stato il
primo intervento a Pennabilli voluto da Tonino Guerra, dopo
la decisione di risiedere in questa città.
“Ho pensato che fosse necessario un museo dei sapori per
non dimenticare il gusto di quelle piante che stavano addosso alle vecchie case contadine e che oggi sono scomparse,
come il biricoccolo o l’azzeruolo. L’Orto dei Frutti Dimenticati
è un piccolo museo dei sapori per farci toccare il passato”
Questo giardino, più che un’esposizione di piante da frutto
vuole essere una indicazione “poetica” per invitare l’uomo a
tornare ad amare la terra. Oltre ad accogliere antichi sapori
di frutti dimenticati nell’Orto si trovano anche sculture ed opere di artisti contemporanei e dello stesso Tonino Guerra, alcune delle quali dedicate alla memoria di grandi maestri e
suoi collaboratori, come Federico Fellini e Andrej Tarkovskij.
Comune
di Pennabilli
Associazione Culturale
Tonino Guerra
Comunità Montana
Alta Valmarecchia
Club Alpino Italiano
Sezione di Rimini
“L’INFANZIA DEL MONDO”
Sentiero naturalistico dedicato a Tonino Guerra
Partenza: Museo “Il Mondo di Tonino Guerra”
Arrivo: Orto dei Frutti Dimenticati
Percorso: Museo “Il Mondo di Tonino Guerra Il Santuario dei pensieri L’Angelo coi baffi Museo Naturalistico
del Parco Sasso Simone e Simoncello Ca’ Gaudia Il
Canaiolo Villa Maindi Ca’ Fanchi Molino Donati Il
Torrigino L’Orto dei frutti dimenticati
Dislivello: m 300
Lunghezza percorso: km 9,5
Tempo di percorrenza: 4 ore circa
È una realizzazione del Comune di Pennabilli con il contributo della Comunità Montana Alta Valmarecchia e della
Regione Emilia Romagna con il P.S.R. 2007-2013 Misura
227 “Sostegno agli investimenti forestali non produttivi” Annualità 2011.
Si ringraziano il Dott. Elias Ceccarelli, l’Associazione Culturale Tonino Guerra, l’Associazione Culturale di Volontariato “D’là de’ foss” , “Ma’ la Penna a caval” e il C.A.I.
Sezione di Rimini.
Progetto grafico: Cristina Ferri
Fotografie: Antonio Piccinini e Giuseppe Giannini
COMUNE DI PENNABILLI (RN) - 0541 928411
UFFICIO TURISTICO PENNABILLI - 0541 928659
EMERGENZA AMBIENTALE CORPO FORESTALE DELLO STATO -1515
Il Maestro Tonino Guerra
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Museo “Il Mondo di Tonino Guerra”
Il Santuario dei pensieri
L’Angelo coi baffi
Il Museo Naturalistico del Parco Sasso
Simone e Simoncello
5. Ca’ Gaudia
6. Il Canaiolo
7. Villa Maindi
8. Ca’ Fanchi
9. Molino Donati
10. Il Torrigino
11. L’orto dei frutti dimenticati
Comune di Pennabilli
“L’INFANZIA DEL MONDO”
Sentiero naturalistico dedicato a Tonino Guerra
Comunità Montana
Regione
Alta Valmarecchia Emilia Romagna
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