Silvia Savelli Dipartimento di Ingegneria Civile, Università degli
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Silvia Savelli Dipartimento di Ingegneria Civile, Università degli
Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2002 - IARG 2002 Napoli, 19-20-21 Giugno 2002 STUDI PROPEDEUTICI ALLA BONIFICA DI UN SITO CONTAMINATO DA SOLVENTI ORGANICI: CAMPO PROVA DI SVE E AS Silvia Savelli Dipartimento di Ingegneria Civile, Università degli Studi di Ferrara e-mail: [email protected] Massimo Stella Dipartimento di Fisica e Ingegneria dei materiali, Università degli Studi di Ancona e-mail: [email protected] Abstract Nella seguente nota è descritto un campo prova di Soil Vapor Exctraction (SVE) e Air Sparging (AS); sono illustrate le metodologie adottate ed i risultati ottenuti. Lo studio, effettuato in un'area industriale contaminata da solventi clorurati e idrocarburi aromatici, si inquadra in un più ampio progetto di ricerca sviluppato nell'ambito delle attività di indagine e di messa in sicurezza e bonifica del sito ed è risultato particolarmente interessante e problematico per la presenza di una miscela di inquinanti con diverse caratteristiche chimico-fisiche. Introduzione La bonifica dei siti contaminati costituisce uno dei settori di maggiore interesse ed attualità per la presenza, soprattutto nei paesi industrializzati, di numerose aree con terreno e falda inquinati e di una sempre maggiore attenzione per la tutela dell’ambiente. In questo ambito la sperimentazione in sito risulta importante in quanto consente di analizzare le tecnologie applicate in vera grandezza e nelle condizioni reali, di acquisire informazioni sull’efficienza delle stesse e di ottimizzare il progetto dell’intervento. Il sito in esame è ubicato in una pianura alluvionale del Preappennino marchigiano ed è sede di una ditta confezionatrice di solventi. La superficie totale è di circa 16200 m² e sono presenti tubazioni interrate e 33 serbatoi interrati di capacità variabile da 5 a 60 m³, per un volume complessivo di 1070 m³. Nell'area sono state svolte indagini per caratterizzare il sito, individuare la fonte, tipologia ed estensione dell’inquinamento e per scegliere le tecniche per la messa in sicurezza e bonifica dell’area (Savelli, 2001). La stratigrafia essenziale è schematizzabile in uno strato di ghiaia calcarea di spessore variabile da 23 a 27 m che poggia su un substrato di marne. Nello strato di ghiaia sono presenti livelli discontinui di limo argilloso di modesto spessore e una falda freatica. La contaminazione ha avuto origine da uno sversamento da una tubazione lesionata utilizzata per il trasporto dei solventi in pressione. L’inquinamento, costituito da una miscela di solventi (toluene, ragia minerale, 1,2-dicloropropano, solvente nafta e Savelli & Stella tetracloroetilene), è stato riscontrato nel terreno insaturo e in falda, sia disciolto che in galleggiamento (surnatante). Per la bonifica dell'insaturo è stato previsto l'utilizzo del Soil Vapor Extraction (SVE), che consente l’estrazione dei solventi mediante l’applicazione di una depressione; il trattamento della zona sotto falda sarà realizzato mediante l’Air Sparging (AS) con insufflazione d’aria in falda e aspirazione dei vapori inquinati con il SVE (Suthersan, 1999; Di Giulio, 1992). Tali trattamenti potranno essere realizzati solo dopo aver rimosso il surnatante. Descrizione del campo prova Il test pilota di SVE e AS è stato eseguito con 4 verticali, una di estrazione ed insuflazione d’aria (S8) e tre di monitoraggio (S9, S10, S11) posizionate a circa 6, 10 e 16 metri da S8, con direzioni a 120° tra loro (Figura 1). Nella zona è inoltre presente un piezometro (S7) a circa 9 m dall’S8 e, a circa 12 m, il pozzo (P1) realizzato per l’estrazione del surnatante. La verticale S8 è attrezzata con due tubazioni, una per il SVE da 2”, finestrata in corrispondenza della zona insatura; la seconda da 1” per l’AS, con il tratto fessurato sempre sotto al minimo livello della falda. I tre punti di monitoraggio sono strumentati ciascuno con due tubazioni da 1”, fessurate rispettivamente fra -3m e -6 m da piano campagna e tra -9m e -12 m. Nella verticale S10 è stata inoltre posizionata una terza sonda, fessurata in corrispondenza della falda. In una prima fase è stato testato solo il trattamento di SVE, con 3 prove di breve durata a differenti portate di aspirazione ed una protratta per 24 h, per valutare le variazioni nel tempo e l’efficienza del trattamento (Tabella 1). Per testare il sistema integrato SVE/AS sono stati realizzati altri 2 cicli di prove, ciascuno con 3 prove di breve durata con le stesse portate di estrazione utilizzate per il test di SVE (Tabella 1), uno con pozzo P1 in emungimento ed uno con pozzo spento, per valutare l'influenza del cono di emungimento creato dal pozzo P1 che ricade nella zona del campo prova. Le portate di insufflazione sono state mantenute pari a circa 1/3 di quelle aspirate per motivi di sicurezza. Nel corso delle prove sono state misurate, ad intervalli prefissati, le concentrazioni dei contaminanti nei gas estratti, le depressioni e pressioni indotte nella verticale S8 ed in quelle di monitoraggio ed è stato monitorato il livello della falda. La misura del mounding, innalzamento transitorio della falda indotto dall’aria insuflata risulta utile per verificare il raggio di influenza dell’AS. Tabella 1. Sintesi delle prove realizzate Tipo di test Prova Durata Portata Pozzo N° (h.min) (m³/h) P1 1 1.15 80 2 1.20 145 I serie SVE ON 3 1.40 40 4 24.30 70 1 1.25 40 II serie SVE/AS ON 2 1.15 70 3 1.30 145 1 1.35 40 III serie SVE/AS OFF 2 2.20 70 3 1.30 145 Figura 1. Planimetria dell’impianto pilota Savelli & Stella Sintesi dei risultati La prova di SVE protratta per 24 ore ha consentito di verificare che le depressioni indotte nel sottosuolo hanno raggiunto una configurazione stabile già dopo pochi minuti di funzionamento dell’impianto. Per quanto riguarda le concentrazioni di inquinanti estratte nel tempo (Figura 2) si è osservato che i valori si stabilizzano dopo poche ore. Le sostanze estratte in concentrazioni maggiori (1,2-dicloropropano, ragia minerale e toluene) sono quelle maggiormente presenti nella zona insatura. In funzione delle concentrazioni e delle portate misurate sono stati calcolati i solventi estratti: nelle 24 ore di funzionamento dell'impianto di SVE con portata intermedia, complessivamente sono stati estratti circa 10 kg di solventi (4.32kg di 1,2 dicloropropano, 2.99kg di ragia minerale, 2.42kg di toluene, 0.03kg di solvente nafta e 0.17kg di tetracloroetilene) e la capacità di estrazione è risultata proporzionale alla portata di aspirazione. Per tutte le portate testate si è osservata, a parità di portata, una maggiore efficienza del sistema SVE/AS, poiché agli inquinanti aspirati con il SVE si aggiungono quelli strippati dall’acqua con l’AS, e la capacità di estrazione aumenta con P1 spento (Figura 3). SVE - Q MED1 TOTALE toluene 8000 ragia minerale 1,2 dicloropropano solvente nafta tetracloroetilene 7000 2 6000 5000 4000 3000 SVE - Q MED SVE / AS (P1 on) - Q MED 1.5 Solventi estratti (kg) concentrazione (mg/m3). SVE - Q MED 9000 SVE / AS (P1 off) - Q MED 1 0.5 2000 1000 0 0.00 3.00 6.00 9.00 12.00 15.00 tempo di prova (h.min) 18.00 21.00 0.00 Figura 2. Concentrazioni misurate nei gas estratti - 4° prova SVE 0 0.00 0.25 0.50 0.75 1.00 Tempo di prova (ore) Figura 3. Solventi estratti con QMED nei tre cicli di prove Le misure delle depressioni indotte nei punti di monitoraggio hanno consentito di determinare il Raggio di Influenza (ROI) indotto dall’aspirazione in un singolo pozzo di ventilazione. Il ROI, che costituisce il parametro essenziale per il dimensionamento del sistema di Soil Venting, rappresenta il volume di terreno interessato da una depressione significativa. Questo è convenzionalmente definito come la distanza alla quale si registra una depressione indotta pari ad almeno 0,25 mbar (cut-off). Nelle diverse configurazioni operative testate, in corrispondenza della finestratura da –9 a –12m, si sono osservate depressioni indotte proporzionali alla depressione applicata, decrescenti con la distanza dal pozzo di ventilazione. I ROI sono risultati compresi fra 12 e 15 m per le prove di SVE (Figura 4), fra 10 e 13 m per le prove di SVE/AS con P1 on, fra 9 e 14 m per le prove di SVE/As con P1 off e le 3 rette corrispondenti alle diverse portate hanno tutte pendenza simile. Le sonde con parte fessurata tra -3 e -6 m invece non hanno segnalato valori apprezzabili di depressione. I ROI del sistema SVE, a parità di portata, sono risultati superiori a quelli del sistema SVE/AS, per tutte le portate (Figura 5). Ciò è giustificato dall’aria insufflata che riduce la depressione indotta. Savelli & Stella Il fenomeno del mounding si è verificato solo nel punto S10 dove l’effetto dell’AS è stato confermato dalle pressioni positive registrate nella tubazione finestrata in falda. 16 2 SVE 15 1.5 Q MIN 14 Q MED 13 Q MAX 0.5 ROI (m) Log ∆P (mbar) 1 0 12 11 10 -0.5 SVE 9 retta di CUT-OFF SVE/AS (P1 on) -1 8 -1.5 0 5 10 15 distanza da S8 (m) 20 7 6 0 30 60 90 120 150 Q (m³/h) Figura 4. Determinazione del ROI (prove di SVE) Figura 5. Variazioni del ROI con la portata Considerazioni conclusive La realizzazione del campo prova ha offerto l’opportunità di lavorare in vera grandezza, nelle condizioni reali di applicazione delle tecnologie e di valutare, al variare dei parametri operativi del sistema, la zona di influenza del pozzo di aspirazione ed iniezione di aria e gli inquinanti estratti. Le prove svolte hanno confermato la particolare idoneità delle tecniche di SVE ed AS per la bonifica di siti inquinati da sostanze volatili con terreni a permeabilità medio-alta. Tutti i principali contaminanti presenti nel sito sono risultati rimuovibili dal flusso d’aria indotto e la capacità di estrazione è stata considerevole. I solventi estratti aumentano al crescere delle portate e sono risultati notevolmente maggiori in caso di accoppiamento di SVE ed AS. La superficie bonificabile da una singola verticale è risultata, nelle condizioni più svantaggiose, pari a più di 250 m2. Le misure delle depressioni indotte nei punti di monitoraggio nel corso della prova protratta per circa 24 ore hanno mostrato che il sistema raggiunge una configurazione stabile già dopo pochi minuti di funzionamento. Ringraziamenti Si ringraziano il prof. ing. Erio Pasqualini e l'ing. Andrea Del Frate per il prezioso contributo apportato alla ricerca svolta e i proprietari dell’area per aver consentito la pubblicazione dei dati. Bibliografia Di Giulio D.C. “Evaluation of Soil Venting Application” EPA United states Environmental Protection Agency EPA/540/S-92/004 April 1992 Savelli S., 2001, Attività di indagine e tecniche di bonifica di siti contaminati da solventi, Tesi di dottorato, Università degli Studi di Ancona Suthersan, S.S., 1999, In Situ Air Sparging - Remediation engineering : design concepts, Ed. Suthan S. Suthersan, Boca Raton: CRC Press LLC, 1999 Savelli & Stella