pdf - Lo spazio delle idee
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VOCI D‘EUROPA "OOP/.BS[P ANNO 1 - N. 10- OTTOBRE 2011 .FOTJMF .FOTJMFEJOGPSNB[JPOFFVSPQFBJTDSJUUPBM3FHJTUSPEFMMB4UBNQBQSFTTPJM5SJCVOBMFEJ5FSBNP/EFM%JDFNCSF CAROLINA, JENNIFER e MAGDALENA, EUROPA – ROSETO: SOLO ANDATA E RITORNO? Voci d’Europa Progetto editoriale ideato e realizzato da: Coop. Soc. Lo spazio delle idee Punto Europe Direct Roseto Centro Informa Giovani Roseto Finanziato dalla Commissione europea Direzione generale Istruzione e cultura attraverso il programma “Gioventù in azione” Azione secondaria 1.2 - Iniziative giovani attuato In Italia dall’Agenzia Nazionale per i Giovani. Dipartimento della Gioventù Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con il contributo del Comune di Roseto degli Abruzzi Ass.to alle politiche giovanili e comunitarie Project coordinator Giuseppe Ginoble Direttore editoriale Mirella Lelli Coach Biancamaria Di Domenico • • • • • • • • • • • • • • • • • Come funziona l’Unione europea Cittadinanza europea (diritti e doveri) Politiche dell’Istruzione Politiche giovanili dell’Unione europea Giovani e Lavoro (offerte Eures) Politica dei Consumatori Salute e Benessere Ambiente Energia Sport Cultura e Società Tradizioni europee come occasione di dialogo interculturale Una lettera all’Europa Dal nostro inviato Parole d’Europa Poesie e Aforismi Polls Contatti di Redazione Sede operativa Centro Informa Giovani - Punto Europe Direct Via Nazionale Adriatica 250 64026 Roseto degli Abruzzi (TE) Tel. + 39 085-89453 657 - 658 - 659 fax + 39 085-8930101 Sede Amministrativa Cooperativa Sociale Lo spazio delle idee s.c.s.a.r.l. Via Vico Patrizi, 5 64026 Roseto degli Abruzzi (TE) fax + 39 085-8944446 website: www.lospaziodelleidee.org/vocideuropa Redazione: Alberto Di Nicola, Alessio Palmarini, Antonio Bidetta Carla Di Diomede, Cinzia Liberatore, Federica Pavone, Francesca Di Luzio, Francesca Michelucci, Guglielmina Di Sante, Lorenzo Falà, Maria Rita Pacioni, Marina Di Carlo, Martina Bidetta, Riccardo Montese, Riccardo Valentini, Silvio Pacioni, Simone Terramani, Vanessa Trammanoni Laura Marinucci, Silvia Nallira, Valeria Passamonti, Filippo Testa Coach [email protected] Stampa Tipolito Rosetana Redazione: [email protected] Project coordinator [email protected] Direttore editoriale [email protected] sommario Copertina: Jennifer, Magdalena, Carolina: Welcome! di Biancamaria Di Domenico p. 4 I simboli dell’Unione europea: L’Inno europeo di C. Liberatore p. 7 Come funziona l’Unione europea: Il Comitato delle Regioni p. 8 di Cinzia Liberatore Il diritto a una Buona Amministrazione Educational System in Germany as seen on Bavaria di Magdalena Voll Premiati i progetti vincitori del Label europeo delle lingue di Martina Bidetta SVE: Competenze e occupabilità! Parola ai testimoni! di Alessio Palmarini 3 p. 28 p. 29 Opportunità in Europa Bandi e programmi in scadenza p. 26 p. 27 GastronoMik: Tatin d’aubergines di Francesca Michelucci Il gergo comunitario di Francesca Michelucci p. 24 p. 25 L’ultima opera di Paolo Sorrentino: This must be the place di Carla Di Diomede Europei di basket, la Spagna si conferma regina, ma sul trono c’è anche un pizzico d’Italia di Alberto Di Nicola p. 21 p. 22 La velocità dei neutrini di Filippo Testa Costituito il Gruppo di azione costiera teramano G.A.C. “Costa Blu” di Lorenzo Falà p. 18 p. 20 L’UE risponde alla crisi del debito nell’area dell’euro di Silvia Nallira Alcune riflessioni sulla crisi e gli “Indignados” p. 15 p. 16 Parlamento Europeo Giovani di Simone Terramani Il Parlamento europeo a Strasburgo: dalla plenaria del 24-27 ottobre di Guglielmina Di Sante p. 12 p. 14 STUDIO EURYDICE di Valeria Passamonti di Laura Marinucci p. 10 p. 31 p. 30 COPERTINA JENNIFER, MAGDA enico i Dom D ia r a m a c n ia di B V Welcome! engono dalla Germania, dalla Spagna e dalla Francia. Si chiamano Carolina Ruiz, Jennifer Benard e Magdalena Voll, e rimarranno a Roseto fino al mese di giugno, grazie a iDEAlITY (Developing European Awareness Through Youth Information), un progetto di accoglienza di volontari europei, promosso dalla Coop. Soc. Lo spazio delle idee, finanziato dall’Unione europea attraverso l’azione 2 (SVE) del programma Gioventù in azione che si svolgerà a Roseto degli Abruzzi all’interno del nostro Punto Europe Direct e del Centro Informa Giovani per il terzo anno consecutivo. I temi che intende sviluppare sono la “Coscienza europea” dei giovani e “l’informazione dei giovani” e si prefigge di raggiungere obiettivi come: • sensibilizzare i giovani ai temi della cittadinanza e dell’unificazione europea; • fornire ai giovani occasioni di partecipazione attiva alla costruzione dell’Europa; • superare i pregiudizi e le paure per la diversità; • promuovere e incentivare la mobilità giovanile; • migliorare la qualità delle informazioni per i giovani; • raggiungere e informare la maggior parte dei giovani. Il servizio avrà una durata di 9 mesi con il coinvolgimento di quattro paesi che partecipano al programma Gioventù in azione: Italia, Francia, Germania e Spagna. Durante i 9 mesi di attività, ci sarà uno scambio costante di informazioni tra i partner attraverso e-mail, telefono, skype, al fine di discutere gli sviluppi del progetto. 4 LENA e CAROLINA COPERTINA EURO PA – R SOLO OSET ANDA TA E R O: ITOR NO? Per tutte le fasi di progetto, i volontari saranno assistiti e formati dal tutor, Francesca Michelucci e dal supervisore Giuseppe Ginoble che, insieme alle volontarie, provvederanno poi alla compilazione dello YouthPass. Avranno riunioni quotidiane anche con il loro mentore che serviranno come monitoraggio del progetto per valutarne in itinere i risultati e sostenere le volontarie in situazioni di crisi o conflitti potenziali. Carolina, Jennifer e Magdalena sono arrivate a Roseto sabato 1 ottobre e lo scorso 7 ottobre sono state accolte al Palazzo Comunale dal Sindaco Enio Pavone, che per l’occasione ha dichiarato: “L’Europa va costruita dal basso e credo che queste esperienze siano importanti per imparare ad integrarsi, conoscendo culture e persone diverse.” E sicuramente lo SVE sarà per Magdalena, Carolina e Jennifer un’esperienza del tutto nuova e altamente formativa. Presteranno servizio presso Il Centro Informa Giovani - Punto Europe Direct e saranno coinvolte in tutte le attività tipiche dei servizi, nei diversi workshop organizzati con le scuole cittadine e soprattutto saranno impegnate con gli ormai famosi tandem linguistici, delle chiacchierate didattiche nella loro lingua d’origine. In determinati giorni della settimana saranno a disposizione di chi vorrà migliorare le proprie conoscenze linguistiche. L’attività delle tre giovani ragazze avrà un riscontro certamente positivo; sarà utile per promuovere il programma SVE e la mobilità europea più in generale. I volontari saranno inoltre il collegamento con altre organizzazioni dei loro paesi di origine con il fine di istituire nuovi partenariati. Da Roseto comincia il viaggio di Magdalena, Carolina e Jennifer … Going to Europe with EVS! 5 COPERTINA “iDEAlITY” Developing European Awareness Through Youth Information 4 novembre I.I.S. Moretti 5 novembre Polo Liceale Saffo 8 novembre Scuola Media Romani 9 novembre Scuola Media Cologna S. 10 Novembre Scuola Media D’Annunzio c/o Sala Consigliare Comune di Roseto 11 Novembre ore 17,30 Welcome “Aperitivo” c/o Villa Comunale Città di Roseto degli Abruzzi 6 I SIMBOLI DELL’UNIONE EUROPEA L’INNO EUROPEO di Cinzia Liberatore S dell’Inno alla gioia di Beethoven come proprio inno. Il celebre direttore d’orchestra Herbert von Karajan fu incaricato di scrivere tre adattamenti strumentali, per piano solo, per archi e per orchestra sinfonica. Senza parole, con il linguaggio universale della musica, quePer il movimento finale della sinfonia, Beethoven mu- sto inno esprime gli ideali di libertà, pace e solidarietà sicò l’Inno alla gioia composto nel 1785 da Friedrich perseguiti dall’Europa. von Schiller. Il poema esprime la visione idealistica di Schiller sullo sviluppo di un legame di fratellanza fra Nel 1985 venne adottato dai capi di Stato e di governo gli uomini, visione condivisa da Beethoven. dell’UE come inno ufficiale dell’Unione europea. Non intende sostituire gli inni nazionali degli Stati membri Nel 1972 il Consiglio d’Europa (il medesimo organi- ma piuttosto celebrare i valori che essi condividono e smo che concepì la bandiera europea) adottò il tema la loro unità nella diversità. i tratta dell’inno non solo dell’Unione europea ma anche dell’Europa in generale. La melodia è quella della Nona Sinfonia, composta nel 1823 da Ludwig van Beethoven. Testo dell’”Inno alla Gioia” di F. Schiller ORIGINALE (Tedesco) ITALIANO “An die Freude” “Inno alla Gioia” O Freunde, nicht diese Töne! Sondern lasst uns angenehmere anstimmen und freudenvollere! O amici, non questi suoni! ma intoniamone altri più piacevoli, e più gioiosi. Freude, schöner Götterfunken, Tochter aus Elysium, Wir betreten feuertrunken, Himmlische dein Heiligtum. Deine Zauber binden wieder, Was die Mode streng geteilt; Alle Menschen werden Brüder, Wo dein sanfter Flügel weilt. Gioia, bella scintilla divina, figlia degli Elisei, noi entriamo ebbri e frementi, celeste, nel tuo tempio. La tua magia ricongiunge ciò che la moda ha rigidamente diviso, tutti gli uomini diventano fratelli, dove la tua ala soave freme. Wem der große Wurf gelungen, Eines Freundes Freund zu sein, Wer ein holdes Weib errungen, Mische seine Jubel ein! Ja - wer auch nur eine Seele Sein nennt auf dem Erdenrund! Und wer’s nie gekonnt, der stehle Weinend sich aus diesem Bund! L’uomo a cui la sorte benevola, concesse di essere amico di un amico, chi ha ottenuto una donna leggiadra, unisca il suo giubilo al nostro! Sì, - chi anche una sola anima possa dir sua nel mondo! Chi invece non c’è riuscito, lasci piangente e furtivo questa compagnia! Freude trinken alle Wesen An den Brüsten der Natur, Alle Guten, alle Bösen Folgen ihre Rosenspur. Küsse gab sie uns und Reben, Einen Freund, geprüft im Tod, Wollust ward dem Wurm gegeben, Und der Cherub steht vor Gott. Gioia bevono tutti i viventi dai seni della natura; tutti i buoni, tutti i malvagi seguono la sua traccia di rose! Baci ci ha dato e uva, un amico, provato fino alla morte! La voluttà fu concessa al verme, e il cherubino sta davanti a Dio! Froh, wie seine Sonnen fliegen Lieti, come i suoi astri volano 7 COME FUNZIONA L’UNIONE EUROPEA di Cinzia Liberatore I IL COMITATO l’Assemblea dei Rappresent l Comitato delle regioni (COR) è l’assemblea politica che dà voce agli enti regionali e locali nell’elaborazione delle politiche e della legislazione dell’Unione europea. È stato istituito nel 1994 per rispondere a due esigenze fondamentali. In primo luogo, dato che circa tre quarti della legislazione UE sono applicati a livello locale o regionale, per far sì che i rappresentanti locali e regionali avesseroun ruolo nel processo legislativo comunitario. In secondo luogo, per avvicinare l’UE ai cittadini. Quest’ultimo obiettivo è pienamente raggiunto attraverso l’elezione, a membri del COR, di amministratori locali, ossia presidenti di regione, sindaci di grandi città o membri di un consiglio provinciale. Essi costituiscono, pertanto, un tramite diretto tra le opinioni e le esigenze dei loro rappresentati e il processo europeo, a cui partecipano in prima persona. Questa vicinanza significa, inoltre, che essi sono in una posizione ottimale per informare i cittadini dei propri paesi su ciò che accade nell’UE e su come funzionano le istituzioni europee. va comunitaria, gli Stati membri devono lasciare agire gli enti locali e regionali per garantire un’azione più efficace. Il COR è un organo consultivo, pertanto, la Commissione, il Consiglio e il Parlamento devono consultarlo prima di prendere decisioni su temi di competenza delle amministrazioni locali e regionali (ad esempio riguardo l’occupazione, l’ambiente, l’istruzione o la salute pubblica). Le sue attività si svolgono attraverso sei commissioni distinte, all’interno delle quali i membri esaminano proposte, discutono e organizzano dibattiti per emettere poi un parere ufficiale su questioni di importanza essenziale. Nei pareri del Comitato delle Regioni vengono esposti i punti in cui il Comitato concorda con le proposte della Commissione europea e i punti che invece, a suo avviso, devono essere modificati. Il Trattato di Maastricht aveva stabilito cinque ambiti in cui è necessario interpellare il COR: coesione economica e sociale, reti transeuropee, sanità pubblica, istruzione e cultura. Successivamente, il Trattato di Amsterdam ne ha aggiunti altri cinque: politica occupazionale, Missione politica sociale, ambiente, formazione professionale e Il Comitato delle Regioni vigila sul rispetto dell’iden- trasporti. Il Trattato di Lisbona ha ulteriormente esteso tità e delle prerogative regionali e locali. Uno degli la portata di tale coinvolgimento, includendo anche la obiettivi fondamentali del COR consiste nel difendere protezione civile, i cambiamenti climatici, la politica l’applicazione del principio di sussidiarietà, sulla base energetica e i servizi di interesse generale nell’elenco del quale, se una materia non è di competenza esclusi- dei settori che richiedono la consultazione del COR. 8 COME FUNZIONA L’UNIONE EUROPEA DELLE REGIONI anti Regionali e Locali dell’UE Con l’entrata in vigore di quest’ultimo Trattato, il ruolo istituzionali ed esterni del COR viene rafforzato, imponendo alle Istituzioni • Commissione Risorse naturali UE di consultare gli enti regionali e locali già a partire Nel COR sono rappresentati quattro gruppi politici, che dalla fase pre-legislativa. riflettono i principali orientamenti europei: il gruppo del Partito popolare europeo (PPE), il gruppo del Partito Struttura e composizione del socialismo europeo (PSE), il gruppo dell’Alleanza Il Comitato delle regioni è composto attualmente da 344 dei democratici e dei liberali per l’Europa (ALDE) e membri e altrettanti supplenti, provenienti da tutti i 27 Stati l’Unione per l’Europa delle nazioni-Alleanza europea membri. Un futuro allargamento dell’UE potrà portare il (UEN-AE). numero dei membri (e dei supplenti) a un massimo di 350. I membri e i supplenti sono nominati dal Consiglio, su Sede proposta degli Stati membri, per quattro anni. Ciascun paese La sede del Comitato delle regioni è a Bruxelles. sceglie i propri membri seguendo procedure distinte, ma ogni delegazione nazionale presso il COR riflette l’equilibrio politico, geografico e regionale/locale del rispettivo Stato membro. I membri sono rappresentanti eletti di enti locali e regionali della propria regione di origine, oppure rivestono in tali enti cariche di rilievo. Il Comitato è presieduto da un Presidente, che ne guida i lavori ed è il suo legale rappresentante. È eletto ogni due anni e mezzo dall’assemblea in seduta plenaria. L’attuale Presidente è l’italiana Mercedes Bresso. Il Comitato organizza i propri lavori attraverso sei commissioni specializzate che si occupano di diversi settori politici e preparano i pareri da discutere durante una delle cinque sessioni plenarie, che si svolgono ogni anno: • Commissione Politica di coesione territoriale • Commissione Politica economica e sociale • Commissione Istruzione, gioventù e cultura • Commissione Ambiente, cambiamenti climatici ed energia • Commissione Cittadinanza, governance, affari Lavorare al Comitato delle Regioni? Si può! O gni anno il COR concede ai giovani laureati la possibilità di svolgere stage di cinque mesi presso i suoi uffici. I tirocinanti potranno lavorare in ambito politico e amministrativo, a seconda dell’ufficio a cui verranno destinati. L’obiettivo dello stage è quello di fornire loro maggior consapevolezza sul processo di integrazione europea, far conoscere il funzionamento pratico dei servizi del Comitato e permettere di acquisire maggiore esperienze in un ambiente multiculturale. Il candidato deve essere cittadino di uno degli Stati membri dell’UE o di un Paese candidato all’adesione, possedere un diploma di laurea almeno triennale o aver portato a compimento quattro anni (otto semestri) di studi universitari e, infine, conoscere in modo approfondito una delle lingue comunitarie e avere una conoscenza soddisfacente di inglese o francese. Non ci sono limiti d’età! Ogni tirocinante avrà diritto ad una borsa di studio mensile di mille euro. Il tirocinio si può svolgere in due periodi dell’anno: • da metà febbraio a metà luglio ci si può candidare dal 1° Aprile al 30 Settembre di ogni anno • da metà settembre a metà febbraio ci si può candidare dal 1° Ottobre al 31 Marzo di ogni anno Per candidarsi basta compilare la domanda on line (in inglese, tedesco o francese) sul sito internet del Cor (www.cor.europa.eu). 9 CITTADINANZA EUROPEA C IL DIRITTO A UNA BUONAAM on il “diritto a una buona amministrazione” concludiamo in questo numero ad esaminare i “diritti di cittadinanza amministrativa attiva” una nuova categoria di diritti, che presuppone che i cittadini, abbandonata la veste di semplici amministrati, si approprino del ruolo di soggetti attivi e partecipi della vita amministrativa e politica, di co-decisori, insieme alle istituzioni, dei processi decisionali pubblici. Nel numero precedente del nostro mensile abbiamo esaminato i diritti all’informazione e alla trasparenza (diritto di accedere, a determinate condizioni, ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione) e i diritti di partecipazione (diritto di potersi rivolgere alle istituzioni e agli organi dell’Unione in una delle lingue ufficiali dell’Unione e di ricevere una risposta nella stessa lingua, il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo). • imparziale, evitando qualsiasi trattamento preferenziale • in nessun caso ispirato a interessi personali, familiari, nazionali o da pressioni politiche. Il funzionario deve, poi, astenersi dal partecipare a decisioni in cui egli stesso o un suo congiunto abbia un interesse finanziario giusto e obiettivo. Il funzionario, inoltre, deve decidere nel più breve tempo possibile, senza indugio e non oltre due mesi dal ricevimento della richiesta. Tale diritto comprende anche • il diritto di ogni individuo di essere ascoltato prima che nei suoi confronti venga adottato un provvedimento individuale che gli rechi pregiudizio: in ogni fase del processo decisionale deve essere rispettato il diritto alla difesa, pertanto, l’interessato, ogni volta che deve essere presa una decisione che incida sui suoi diritti, può presentare scritti o osservazioni verbali prima che la decisione sia adottata • il diritto di ogni individuo di accedere al fascicolo che lo riguarda, nel rispetto dei legittimi interessi della riservatezza e del segreto professionale. Questo diritto rientra nella più ampia categoria del diritto di accesso ai documenti amministrativi • l’obbligo per l’amministrazione di motivare le proprie decisioni: qualsiasi decisione dell’istituzione che possa ledere i diritti o gli interessi di una persona fisica deve indicare i motivi sui quali essa si basa, con la chiara evidenza dei fatti e degli aspetti giuridici della decisione. La decisione non può mai essere basata su motivi affrettati, superficiali o vaghi Che cos’è Riconosciuto per la prima volta dalla “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”, amplia la rosa dei diritti di cittadinanza europea ed è di grande significato anche per l’ordinamento giuridico dei singoli Stati membri dell’Unione. Consiste nel diritto a che le questioni che riguardano il singolo siano trattate in modo imparziale, equo ed entro un termine ragionevole dalle istituzioni e dagli organi dell’Unione. Nel trattare le richieste del pubblico e nel decidere sulle stesse, il funzionario europeo deve tenere un comportamento: • rigorosamente corretto con azioni mai arbitrarie 10 MMINISTRAZIONE • il diritto di ogni individuo al risarcimento da parte della Comunità dei danni cagionati dalle sue istituzioni o dai suoi agenti nell’esercizio delle loro funzioni conformemente ai principi generali comuni agli ordinamenti degli Stati membri: tale diritto si esercita avviando una causa dinanzi al Tribunale di primo grado che supporta la Corte di giustizia europea • il diritto di rivolgersi alle istituzioni dell’Unione in una delle lingue ufficiali e di ricevere una risposta nella stessa lingua: il funzionario europeo deve avere cura che nelle comunicazioni inviate all’interessato sia garantito tale diritto. Chi ne è titolare Ogni individuo. Il codice europeo di buona condotta amministrativa e i casi di cattiva amministrazione Il 6 settembre 2001 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione con la quale ha approvato il “Codice europeo di buona condotta amministrativa” che le istituzioni e gli organi comunitari, insieme agli amministratori e ai funzionari europei, devono rispettare nelle proprie relazioni con il pubblico. L’obiettivo di tale codice è illustrare in che cosa consiste in pratica il diritto alla buona amministrazione. Le situazioni di non corretta amministrazione possono essere definite in base ai principi di tale codice: in generale, è cattiva amministrazione l’attività istituzionale carente o contraria al principio di legalità e, quindi, che non viene svolta secondo la legge, o non rispetta altri principi fondamentali, quali imparzialità, indipendenza e proporzionalità. CITTADINANZA EUROPEA Alcuni esempi: • azioni ispirate a interessi personali, politici, familiari o nazionali del funzionario • decisioni prese senza il giusto equilibrio tra l’interesse del singolo e l’interesse pubblico generale, inique o irragionevoli • limitazione dei diritti dei cittadini o imposizioni di oneri ai cittadini senza che vi sia una ragionevole relazione tra restrizioni od oneri e la finalità dell’azione • mancanza di obiettività nelle scelte e nelle decisioni • non rispetto delle legittime e ragionevoli aspettative che il pubblico nutre sulla base dei precedenti comportamenti dell’istituzione. E, ancora: • irregolarità amministrative • violazione degli obblighi di comunicazione • discriminazioni • mancanza di motivazione nelle decisioni • mancanza di risposta • rifiuto delle informazioni • ritardi non giustificati nell’adozione di decisioni • mancanza di cortesia • violazione del diritto alla riservatezza dei dati personali. 11 POLITICHE DELL’ISTRUZIONE Educational System in Ger di Magdalena Voll C ontinuiamo ad offrirvi una panoramica, seppur breve, dell’organizzazione e del funzionamento dei sistemi educativi europei. Abbiamo cominciato lo scorso numero con l’articolo dell’insegnante rumena, Raluca Bogdan, che ci ha illustrato gli aspetti positivi e negativi del sistema scolastico in Romania. Ora e fino a dicembre ci aiuteranno in questo viaggio, le tre giovani volontarie europee, Magdalena, Carolina e Jennifer, che ci presenteranno il sistema educativo di Germania, Spagna e Francia. Lo scopo è quello di comprendere appieno le modalità in cui i paesi di riferimento rispondono alle sfide comuni in materia d’istruzione. mentre il governo centrale ha un ruolo minore. Questo è il motivo per cui tra i 16 länder esistono molte differenze nell’organizzazione dei sistemi scolastici. L’istruzione comincia con il Kindergarten (scuola dell’infanzia), facoltativo per tutti i bambini da tre a sei anni, mentre la scuola primaria e secondaria è obbligatoria per la fascia di età da sei ai diciotto anni. La maggior parte dei ragazzi frequenta la Grundschule (elementary/ primary school) e la pianificazione del tempo trascorso a scuola fino al conseguimento dei certificati (sia per iniziare la formazione, sia per andare all’Università) dipende da ogni singolo Stato federale. In generale, la scuola secondaria superiore include quattro tipi di istruzione basate sulle capacità scolastiche del singolo studente, che sono indicate dall’insegnante del livello precedente. Le istituzioni secondarie superiori includono il Gymnasium (Ginnasio), che prepara ad uno studio di tipo accademico e che permette di conseguire l’Abitur; dopo la dodicesima o tredicesima classe; la Realschule, con una preparazione di tipo specifico, che si conclude con l’esame Mittlere Reife; l’Hauptschule adatta agli studi professionali che permette di conseguire uno tra due titoli a scelta l’Hauptschulabschluss, dopo la nona o decima classe e il Realschulabscluss, dopo la decima; ed infime la Gesamtschule, una scuola di tipo comprensivo che si accompagna agli istituti sopra menzionati. E’ bene sapere poi che dopo l’Abitur è prevista un’indennità per intraprendere il percorso. Con la maturità si ha accesso a tutte le Università, anche quelle più “pratiche” come la Fachhochschule presenti in tutta la Germania. Anche per gli alunni che hanno conseguito il Realschulabschluss c’è la possibilità di iniziare il percorso accademico, se hanno terminato la Fachoberschule (FOS). Infine, per i bambini con problemi comportamentali e di apprendimento o disabilità La responsabilità del sistema educativo in Germania è affidata fisiche esiste la possibilità di essere aiutati e incoraggiati da in primo luogo ai länder (gli Stati Federali della Germania), specialisti nella Förderschulen. 12 POLITICHE GIOVANILI POLITICHE DELL’ISTRUZIONE many as seen on Bavaria La Germania, a causa del sistema scolastico differenziato, deve affrontare di volta in volta dure critiche, che si concentrano in particolar modo su due punti: in primo luogo, si riscontra una evidente disomogeneità nel numero di alunni che raggiungono la maturità con l’assegno di sussidio, utile per iniziare l’università; in altre parole, si ipotizza che la difficoltà degli esami finali sia troppo diverso tra i vari länder; in secondo luogo, i curricula scolastici non sono equipollenti tra gli stati, non c’è uniformità e spesso si devono integrare i programmi se ci si trasferisce nella scuola di un altro Land. Inoltre, le recenti ricerche dell’istituto PISA hanno rilevato alcune gravi debolezze del sistema scolastico tedesco. Su 43 Paesi testati nel 2000, la Germania è solo ventunesima in lettura e ventesima in matematica e in scienze naturali, cosa che ha spinto il Paese ad alcune riforme scolastiche. Nel 2006 gli studenti tedeschi sono leggermente migliorati, piazzandosi tredicesimi in scienze naturali e diciottesimi in lettura, ma ancora ventesimi in matematica. Questo perché sono state messe in evidenza le differenze da una scuola all’altra. Un cambiamento delle responsabilità affidate ai länder è molto improbabile, perché generalmente ogni stato vuole conservare la propria fetta di potere … Analizzando ancora, si può notare che, negli ultimi anni, molte Università in Germania hanno cambiato i curricula, i gradi di Diplom, i Doktor di Bachelor e Master, a seguito del processo di Bologna. Il Processo di Bologna è un processo di riforma internazionale dei sistemi di istruzione superiore, che si propone di realizzare, entro il 2010, lo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore, ndt. E per creare pari condizioni tra Abiturienten (chi consegue il diploma di maturità, ndt), ci sono ancora alcuni länder che desiderano far pagare le tasse studentesche. Per questo, tutti gli studenti che vogliono iniziare a studiare possono cercare di avere da fondazioni politiche o clericali, una borsa di studio per speciali benefici. 13 POLITICHE DELL’ISTRUZIONE Per ogni nuova lingua che parli hai una vita in più: premiati i progetti vincitori del Label europeo delle lingue Idee nuove per la promozione delle lingue: non solo inglese ma - all’insegna del multlinguismo - anche italiano L2, tedesco, spagnolo, neogreco e francese come lingua scientifica. di Martina Bidetta (fonte: www.programmallp.it) L a stagione del Label europeo delle lingue è giunta anche quest’anno al suo momento culminante con la premiazione dei ventuno progetti vincitori, che si è tenuta lo scorso 4 ottobre a Roma. L’evento di quest’anno era collocato all’interno della più ampia cornice della Conferenza partenariati per l’apprendimento, organizzata dal Miur, Direzione generale affari internazionali: un importante momento di incontro tra i diversi attori che alimentano il processo di internazionalizzazione della scuola - Ministeri, Usr, Agenzie LLP, ma soprattutto le scuole, rappresentate da dirigenti e insegnanti - e tributato un momento di visibilità alle molteplici iniziative svolte per valorizzare il contributo della cooperazione scolastica al processo di raggiungimento degli obiettivi comuni europei posti dal quadro strategico Istruzione e Formazione 2010 e successivamente I&F 2020. culturale e linguistica ed incoraggiare i cittadini ad imparare altre lingue. Una mostra interattiva ha aiutato i visitatori a ripercorrere le principali tappe del percorso svolto in questi dieci anni, con allestimenti dei materiali realizzati e maxischermi touchscreen con video a cura dei vincitori dell’edizione 2011, e una cartina interattiva che, per tutte le passate edizioni, mostrava la distribuzione geografica dei progetti vincitori e, cliccando sui centri nevralgici segnalati dai puntini rossi lampeggianti, dà accesso al database europeo del language label per mostrare tutti i dettagli sui progetti realizzati. Per quanto riguarda i vincitori di quest’anno - vai alla notizia sui risultati della selezione Label Europeo delle lingue 2011: ecco i vincitori - università, scuole e centri di formazione si sono dimostrati attivissimi e pieni di idee per la promozione delle lingue: non solo inglese ma, nel vero spirito del multilinguismo - anche italiano L2, tedesco, spagnolo, neogreco, francese come lingua scientifica e tante altre. Le politiche linguistiche dell’Unione europea mirano infatti a tutelare la diversità linguistica e a promuovere la conoscenza delle lingue in nome dell’identità culturale e dell’integrazione sociale, ma anche perché chi conosce più lingue può più facilmente cogliere le opportunità formative e lavorative nel mercato unico. L’obiettivo strategico primario permane quello di un’Europa in cui ogni cittadino parla almeno due lingue oltre a quella materna, sin dall’infanzia. Un rilievo particolare all’evento è stato dato dalla ricorrenza del decennale della Giornata europea delle lingue, istituita nel 2011 dal Consiglio d’Europa e celebrata in 45 paesi, che con il motto Per ogni nuova lingua che parli hai una vita in più; se conosci solo una lingua, vivi una volta sola, intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulle lingue parlate in Europa, promuovere la diversità 14 POLITICHE GIOVANILI POLITICHE DELL’ISTRUZIONE L’Europa ha la necessità di adattare i propri sistemi di istruzione superiore alle sfide poste dai rapidi cambiamenti sociali STUDIO EURYDICE: MODERNISATION OF HIGHER EDUCATION IN EUROPE di Valeria Passamonti (fonte: www.indire.it). L ’Europa ha urgente bisogno di affrontare con più decisione e coerenza la questione della dimensione sociale dell’istruzione superiore, in particolare alla luce della crisi economica. Questa è la conclusione che emerge dal rapporto prodotto dalla rete Eurydice per la Commissione europea, intitolato Modernisation of Higher Education in Europe: Funding and the Social Dimension 2011, che passa in rassegna le politiche nazionali relative all’accesso all’istruzione superiore, al finanziamento e al sostegno agli studenti. Il rapporto, che copre gli stati membri dell’UE, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia, rivela la necessità dei paesi di adattare i propri sistemi di istruzione superiore per far fronte alle sfide poste dai rapidi cambiamenti sociali. Ciò che emerge in particolare è il bisogno di creare opportunità per portare un numero più elevato di persone a beneficiare dell’istruzione superiore, attraverso misure coerenti, finanziamenti e monitoraggi per valutarne l’impatto. 15 Vengono affrontati tre argomenti chiave: le politiche mirate ad aumentare la partecipazione all’istruzione superiore, le tendenze nei finanziamenti e l’impatto dei sistemi di tassazione e di supporto per gli studenti. Androulla Vassiliou, Commissario per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha detto: “Non stiamo riuscendo a ottenere il massimo dai talenti a nostra disposizione in Europa. Se non cambiamo strada resteremo indietro rispetto alla concorrenza globale. Abbiamo bisogno di allargare l’accesso all’istruzione superiore al più alto numero possibile di cittadini, ed è di vitale importanza che ciò diventi un obiettivo centrale dell’istruzione.” Lo studio completo è disponibile, attualmente solo nella versione elettronica inglese, al seguente indirizzo: http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/eurydice/ Modernisation_EN.pdf La versione italiana dello studio sarà disponibile nei primi mesi del 2012. POLITICHE GIOVANILI “Un esperienza preziosa per migliorare SVE: di Laura Marinucci, Silvia Nallira, Valeria Passamonti Competenze e occ di Laura Marinucci I l Servizio Volontario Europeo (SVE): “Un esperienza preziosa per migliorare o definire il proprio futuro professionale”. Questo è lo slogan che accompagna i totem pubblicitari, i depliant, i manifesti dedicati allo SVE dal Centro Informa Giovani – Punto Europe Direct del Comune di Roseto degli Abruzzi. Ma sarà proprio così? Da una “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni in occasione di “Youth on the Move”, un’iniziativa per valorizzare il potenziale dei giovani ai fini di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell’Unione europea, si legge che la disoccupazione dei giovani diplomati o laureati (qualunque sia il loro livello di studio e formazione) è sempre più preoccupante. I sistemi europei hanno tardato a reagire alle esigenze della società della conoscenza e non hanno adattato i programmi di studio all’evoluzione delle necessità del mondo del Lavoro. Nel 2010 la Commissione ha proposto un parametro di riferimento in materia di occupabilità, in risposta alla domanda del Consiglio del maggio 2009. L’iniziativa “Youth on the move” tra i tanti obiettivi, aveva anche quello di garantire ai giovani con meno opportunità e/o a rischio di esclusione sociale la possibilità di seguire studi o formazioni che permettano loro di migliorare la propria carriera e le proprie condizioni di vita. In particolare, è necessario che questi giovani beneficino delle crescenti opportunità di apprendimento non formale e informale (come lo SVE) e delle disposizioni attualizzate per il riconoscimento e la convalida di tale apprendimento nei quadri nazionali di qualifica. Ciò potrà aprire loro nuove possibilità di formazione com- plementare. La Commissione ha poi proposto una raccomandazione del Consiglio finalizzata a facilitare la convalida di questo tipo di formazione. In pratica, anche la Commissione europea la pensa come il nostro Punto Europe Direct (magari è il contrario, ma la pensano uguale). Ma cosa ne pensano i volontari di ritorno da un’esperienza SVE e le loro organizzazioni a proposito? Possiamo capirlo da alcuni dati di un’indagine esplorativa. Quali scelte intraprendono i volontari dopo l’esperienza SVE? Allo scopo di valutare l’utilità della partecipazione a progetti di SVE è fondamentale non solo valutare le competenze acquisite ma anche le scelte che i volontari fanno al termine del servizio. Come evidenziato dalla tab. seguente, la maggior parte (48,8%) decide di rientrare in patria e di prendere parte a nuove attività di formazione all’estero. Il 32,6% rientra in patria e decide di sviluppare il proprio progetto personale, maturato nel corso del Servizio Volontario Europeo. 16 POLITICHE GIOVANILI o definire il proprio futuro professionale” upabilità! Parola ai testimoni! Quali sono le competenze maggiormente acquisibili attraverso lo SVE? Rispetto alle competenze maggiormente acquisibili attraverso la partecipazione al progetti di SVE sono, come mostrato dal grafico qui sopra, quelle interculturali (82,1%) e linguistiche (75%), entrambe di valore culturale. Prendere parte ad un’attività SVE può facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro? Fondamentale è comprendere se, ed in quale misura, prendere parte ad attività di SVE possa essere utile a facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro. Come evidenziato dalla tab. a fianco, il 77,4% del campione analizzato dichiara che la partecipazione al Servizio Volontario Europeo e le competenze acquisite facilitano l’occupabilità dei giovani ed il miglioramento della loro posizione. La percentuale più alta di “sì” si riscontra nel Nord Est con 1’84,4% dei voti (tab. 13). Il 22,6% ritiene che la partecipazione al Servizio Volontario Europeo non aiuti i volontari né nella ricerca di un lavoro né nel miglioramento di posizioni già acquisite. Il valore più alto di “no” si riscontra nel Nord Ovest con una percentuale del 35,3%. Come rendere maggiormente riconosciuto lo SVE? Uno specifico item dell’indagine ha riguardato eventuali azioni suggerite dalle associazioni per rendere maggiormente riconosciuto lo strumento dello Youthpass (certificato di competenze informali rilasciato a seguito della partecipazione ad alcune misure del Programma Gioventù in Azione come lo SVE) allo scopo di renderlo maggiormente spendibile anche sul mercato del lavoro. La stragrande maggioranza del campione ha risposto che vi è l’esigenza di un riconoscimento formale SVE in un sistema di crediti formativi per la spendibilità nel mercato del lavoro. 17 POLITICHE GIOVANILI ani ram di Simone Ter Parlamento Eu L ’Associazione Parlamento Europeo Giovani (PEG) è un organismo indipendente, apartitico e senza fini di lucro, costituitosi come comitato nazionale dello European Youth Parliament/Schwarzkopf Foundation “Young Europe” (EYP/ SF) . Il PEG si sviluppa in Italia a partire dal 1994, e da allora ha organizzato oltre venti Selezioni Nazionali e quattro Sessioni Internazionali in collaborazione con (EYP/SF). Le selezioni italiane hanno l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana e sono state riconosciute dalle Istituzioni regionali, provinciali e locali che hanno contribuito con entusiasmo alla loro realizzazione ed è stato riconosciuto come iniziativa volta alla valorizzazione delle eccellenze da parte del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca. Scopo del PEG è la promozione e lo sviluppo di una più vasta dimensione europea tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni attraverso il confronto con coetanei di altre nazioni su argomenti di attualità (diritti umani, ecologia, economia, sanità, ecc…): in tale contesto essi imparano a discutere e a lavorare in un clima di collaborazione e di convivenza civile, nel rispetto delle differenze e delle caratteristiche irrinunciabili dei singoli paesi. I giovani vengono invitati a partecipare ad un progetto che ha come obiettivo una migliore conoscenza dell’Europa, delle sue istituzioni e dei suoi problemi. Il Parlamento vuole inoltre rendere i giovani più consapevoli della loro appartenenza all’Europa e di come essa agisce. Ma non solo. L’ altro aspetto interessante è quello linguistico. L’intenzione dell’associazione è sempre stata quella di far comunicare i ragazzi con altri giovani europei in inglese e/o francese, ciò implica la necessità di un livello di conoscenza avanzato delle lingue. Il PEG organizza una pre-selezione fra tutte le scuole superiori italiane che aderiscono al progetto, proponendo un argomento su cui gli studenti delle classi terze e quarte dovranno preparare una risoluzione parlamentare in italiano, inglese e francese. La proposta di risoluzione è un elaborato in cui si esamina il problema e si propongono interventi e soluzioni. Si compone di due parti: una prima parte introduttiva (introductory clauses), che riporta la base giuridica e le motivazioni delle azioni proposte, ed una seconda parte (operative clauses) che presenta le azioni concrete da adottare per far fronte al problema. 18 POLITICHE GIOVANILI OCCUPAZIONE E POLITICA SOCIALE POLITICHE CITTADINANZA DELL’ISTRUZIONE EUROPEA ropeo Giovani La giuria della pre-selezione, di cui fanno parte un docente universitario (generalmente di diritto internazionale o scienze politiche) e due madrelingua per il francese e l’inglese, valuterà le risoluzioni secondo criteri oggettivi. Le dodici scuole con il miglior punteggio saranno chiamate a partecipare alla Selezione nazionale. Le Selezioni Nazionali sono l’ attivitàprincipaledell’Associazione PEG e coinvolgono un totale di oltre 250 ragazzi provenienti da tutta Italia e da numerosi Stati Membri dell’UE. Ciascuna delle venti scuole classificatesi nella fase di 19 preselezione invierà alle Selezioni Nazionali otto studenti accompagnati da un docente. A ognuna delle scuole scelte sarà assegnato un tema diverso, ed elaborerà una proposta di risoluzione che sarà successivamente dibattuta da tutti i partecipanti in un’ assemblea strutturata sul modello dell’Assemblea Generale del Parlamento Europeo. Il lavoro degli studenti è valutato da una giuria di docenti e alunni dei vari Comitati Nazionali di EYP che individuano per ciascuna Selezione Nazionale la delegazione che rappresenterà ufficialmente la Repubblica Italiana alle Sessioni Internazionali di EYP. Come ogni anno il PEG ha pubblicato il Bando di Preselezione Nazionale PEG -Bando 2011/2012“ reperibile all’indirizzo: http://www.eypitaly.org/home.php?p=bandi. ATTUALITÀ Il Parlamento europeo a Strasburgo: dalla plenaria del 2 4 - 2 7 ottobre 2 0 11 I di Guglielmina Di Sante (fonte: http://www.europarl.europa.eu/it/ risorse in favore della Palestina e del processo di pace, il pattugliamento delle frontiere esterne nel Mediterraneo, la gestione dei flussi di rifugiati e programmi per favorire la crescita. Antibiotici - Il PE ha chiesto a Consiglio e Commissione di spiegare come intendono affrontare il crescente problema transfrontaliero della resistenza agli antibiotici per uomini e animali. Questi causano la morte di 25.000 persone all’anno in Unione europea con un costo di 1,5 miliardi di euro per la tutela della salute e perdite della produttività. Nella risoluzione adottata il 27 ottobre i parlamentari hanno richiesto all’Unione europea di promuovere più attivamente un uso prudente degli antibiotici e di velocizzare l’autorizzazione di nuovi tipi di antibiotici per permettere un corretto trattamento delle infezioni. Regole per l’asilo politico - I deputati hanno votato per rivedere le regole per i richiedenti asilo. Le persone in serio pericolo di vita - nel caso di ritorno nel proprio paese - e che non vengono qualificati come rifugiati, dovrebbero comunque avere gli stessi diritti dei rifugiati: come il lavoro, l’educazione e l’accesso alle cure mediche. Queste sono le prime sei proposte del “pacchetto asilo politico” che devono essere accettate dal PE e dal Consiglio. Ucraina - Risoluzione congiunta (PPE, S&D, ALDE, ECR Verdi/ALE) sulla situazione in Ucraina per la condanna la sentenza di sette anni di carcere per il leader dell’opposizione Yulia Tymoshenko. Una situazione che “ricorda i tempi dell’Unione Sovietica”. Nel testo, i parlamentari ritengono che “una mancata revisione della sentenza di Yulia Tymoshenko minaccerà la conclusione dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e la sua ratifica, portando il Paese più lontano da una prospettiva europea”. Il Premo Sakharov del PE per la libertà di pensiero 2011 - Il President Buzek ha proclamato la Primavera araba vincitrice del premio per il contribuito apportato ai cambiamenti storici nel mondo arabo. Tra i vincitori: il tunisino Mohamed Bouazizi che si è dato fuoco innescando così una catena di rivolte; Asmaa Mahfouz rappresentante della lotta egiziana in piazza Tahrir; Ahmed al-ZubairAhmed al-Sanusi dalla Libia, l’ultimo paese a liberarsi dopo decenni di dittatura; Razan Zaitouneh e Ali Farzat dalla Siria. Lotta alla pedopornografia - Il PE ha approvato la relazione della deputata italiana di centro-destra Roberta Angelilli sugli abusi sessuali, lo sfruttamento sessuale dei bambini e sulla pedopornografia infantile. La deputata italiana chiede più indagini sui reati nei procedimenti penali, migliori strumenti per compiere le indagini, la rimozione del contenuto pedopornografico dai server all’interno degli Stati membri. l voto per il bilancio UE 2012 e il summit sulla crisi nell’eurozona hanno dominato l’agenda della Plenaria di ottobre al Parlamento europeo (PE). Sotto i riflettori anche la lotta contro la pedopornografia, il crimine organizzato in Unione europea, la mobilità per i cittadini bulgari e rumeni, l’annuncio del vincitore del premio Sakharov 2011, le regole per i richiedenti asilo politico e la situazione in Ucraina. Organizzazioni di stampo mafioso - Il PE ha adottato una risoluzione che richiede regole più rigide per impedire a organizzazioni di stampo mafioso di avere accesso ai fondi pubblici. I parlamentari hanno invitato la Commissione a redigere delle proposte legislative a riguardo. Hanno anche proposto di creare una commissione speciale “entro tre mesi” per individuare gli usi impropri di fondi pubblici da parte di organizzazioni criminali e l’infiltrazione nel settore pubblico. Politica economica globale - I parlamentari hanno votato una risoluzione che sottolinea la necessità di una riforma della politica economica globale per consentire il riequilibrio dell’economia mondiale ed evitare un’altra crisi. Si chiede un Fondo Monetario Internazionale più democratico, la fine della segretezza bancaria, la separazione delle banche speculative da quelle commerciali, un unico seggio per l’UE al FMI e alla Banca Mondiale, e un arresto delle manipolazioni politiche dei tassi di scambio. Summit sulla crisi dell’euro - I deputati hanno discusso i temi affrontati durante il Summit sulla crisi nell’eurozona: la politica economica e la competitività dell’Unione europea, la crescita e il prossimo G20. Il mercato del lavoro per i cittadini bulgari e rumeni Il PE ha votato una risoluzione per permettere a bulgari e rumeni l’accesso al mercato del lavoro in tutti gli Stati membri entro la fine del 2011. Il deputato rumeno di centro-destra Traian Ungureanu, autore della risoluzione, dichiara che i paesi che hanno già aperto i mercati del lavoro hanno ottenuto una crescita del PIL pari all’1%. Chiede anche di riformare le regole per il riconoscimento delle qualifiche professionali per facilitare la mobilità dei lavoratori. Nuove abilità e nuovi lavori - Un’iniziativa di relazione è stata adottata sui mezzi dell’Unione europea per raggiungere il proprio obiettivo sull’occupazione entro il 2020: il 75% della popolazione attiva (20-64 anni) al lavoro. Questo fa parte della strategia UE 2020 per promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Budget UE 2012 - Il PE ha discusso e votato la sua posizione sul bilancio dell’Unione europea per il prossimo anno. Tra i cambiamenti figurano l’aumento delle 20 ATTUALITÀ I leader dell’UE adottano misure per dare più sostegno ai paesi con problemi di debito e ripristinare la stabilità finanziaria in Europa. L’UE risponde alla crisi del debito nell’area dell’euro L di Silvia Nallira (fonte: http://ec.europa.eu) Riforma del sistema bancario I governi forniranno garanzie per le banche colpite dalla crisi del debito sovrano. Grazie alle garanzie, che saranno coordinate a livello dell’UE, le banche potranno continuare a erogare i prestiti necessari per la crescita economica e la creazione di occupazione. Una misura temporanea prevede l’aumento della base di capitale fino al 9% entro giugno 2012. Le banche dovranno ridurre i dividendi e i bonus versati rispettivamente a investitori e dipendenti finché non avranno raggiunto l’obiettivo del 9%. La ricapitalizzazione rafforzerà il sistema bancario. Le banche dovranno ricorrere in primo luogo a fonti private di capitali, mentre i governi nazionali forniranno sostegno solo in caso di necessità. In situazioni di emergenza, anche il FESF potrà erogare prestiti. Un più forte governo dell’economia I paesi dell’area dell’euro hanno approvato anche misure per migliorare il governo dell’economia. È previsto un maggiore coordinamento delle politiche economiche e di bilancio nazionali, mentre aumenteranno i controlli per verificare la corretta attuazione di quanto concordato. L’area dell’euro cercherà una maggiore integrazione economica. Entro marzo 2012 sarà pubblicata una relazione sulla messa in atto delle misure adottate. Ma il Consiglio europeo di ottobre 2011 in Italia sarà ricordato anche per altro. e decisioni prese il 26 ottobre forniscono una risposta alla crisi del debito (almeno momentaneamente) che interessa alcuni paesi dell’area dell’euro e minaccia quindi di indebolire la stabilità economica dell’intera area monetaria e, per estensione, anche altri paesi dell’UE. “Il pacchetto di misure che abbiamo adottato conferma l’intenzione dell’Europa di fare tutto il possibile per garantire la stabilità finanziaria”, ha commentato il presidente Barroso. Nuovi prestiti per la Grecia Per aiutare la Grecia a riprendersi in modo duraturo, l’UE e l’FMI prevedono di erogare un nuovo prestito per un importo massimo di 100 miliardi di euro. Le banche e gli altri creditori privati dimezzeranno il debito greco. Questo pacchetto di misure deve aiutare la Grecia a ridurre il debito pubblico al 120% del prodotto interno lordo entro il 2020. Sostegno più efficace contro la crisi I leader politici hanno concordato di ampliare il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF), il cosiddetto “Fondo salva stati”, che interviene in caso di problemi legati al debito senza richiedere ulteriori impegni da parte dei paesi membri. La capacità di prestito sarà quintuplicata e portata a circa mille miliardi di euro grazie a strumenti del mercato privato. 21 ATTUALITÀ ALCUNE RIFL LA CRISI E GLI di Alessio Palmarini N el numero di Agosto ci soffermavamo a riflettere sulla crisi, prima finanziaria e poi economica, che attanaglia ormai da qualche anno, la nostra Europa. Ad alcuni mesi di distanza ahinoi dobbiamo constatare che lo stato delle nostre economie, lungi dal migliorare, va sempre più peggiorando. E naturalmente i suoi effetti (in primis la crescente disoccupazione) iniziano a produrre tensioni nelle società dei Paesi man mano colpiti. Come risposta dal basso a questi fenomeni in questi ultimi mesi si è sviluppato in tutti i Paesi Occidentali un movimento di protesta i cui aderenti si sono dati il nome di “indignados”. Ad imitazione di ciò che è successo recentemente nei Paesi dell’Africa mediterranea, anche i loro coetanei più fortunati si sono organizzati in movimento spontaneo, sfruttando le risorse che le moderne tecnologie (di cui proprio i più giovani sono utilizzatori esperti) mettono loro a disposizione, per confrontarsi sui motivi di insoddisfazione e coordinarsi per cercare di reagire. Le cause che hanno decretato il sempre maggior successo di questa protesta, in sempre più larghi strati delle nostre società, sono sotto gli occhi di tutti: un mercato del lavoro che non assorbe i giovani, un precariato che, da forma iniziale di lavoro come dovrebbe essere, diventa sempre più spesso l’unica certezza per i giovani, la crescente indignazione nell’essere testimoni impotenti di dissesti finanziari che, originati da comportamenti truffaldini di pochi, hanno pesanti conseguenze sulla vita di tutti. A questo quadro non incoraggiante si deve aggiungere il fatto che l’intera classe politica europea è dilaniata da mesi sulle soluzioni da adottare e risente in modo drammatico di una totale mancanza di una qualunque visione ampia di quale futuro vuole per il nostro Continente (ed in queste sue mancanze è ben tallonata dagli Stati Uniti che paiono aver smarrito la loro capacità di leadership del mondo occidentale). 22 ESSIONI SU POLITICHE GIOVANILI ATTUALITÀ POLITICHE CITTADINANZA DELL’ISTRUZIONE EUROPEA “INDIGNADOS” L’ampio ventaglio di cause all’origine del movimento, se da un lato garantisce una straordinaria flessibilità rendendolo in grado di sposare proteste anche locali (in Italia ad esempio questo fenomeno si registra nell’ambito delle proteste in Val Susa dirette contro la realizzazione della linea ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino e Lione che si registrano da almeno un paio d’anni), dall’altro è all’origine di quella vaghezza di obbiettivi che da più parti si rimprovera al movimento. Infatti il limite di questo movimento (come di altri movimenti variamente etichettati a questo precedenti) sta nelle mancate proposte di soluzione alle varie problematiche via via sollevate. Dire “No” (alla precarietà come alla TAV, non differenziando le ragioni specifiche delle singole posizioni stessa e dopo il lampo del clamore iniziale viene seppellita nel dimenticatoio delle occasioni perdute. In Italia questo rischio è ancora più concreto oggi sia per la storica debolezza ed inconsistenza che purtroppo hanno caratterizzato i riformismi di ogni epoca e colore politico, sia perché la manifestazione a Roma nella giornata mondiale degli “indignados” è degenerata in una guerriglia urbana che per un pomeriggio ha devastato e preso in ostaggio il centro storico della nostra capitale. Ovviamente i teppisti che si sono resi protagonisti di quel pomeriggio di vergogna non hanno nulla a che spartire con la stragrande maggioranza di coloro che legittimamente erano in piazza per far sentire la loro voce. Certo è che il danno di immagine (oltre a quelli, ben maggiori, sostanziali) c’è che si contrastano) dovrebbe esser solo il primo passo mai distaccato dal successivo: quello della proposta. Le critiche, per legittime e fondate dei promotori di questi movimenti, perdono tutta la loro forza propulsiva se non sono capaci di indicare una alternativa possibile a ciò che si vorrebbe cambiare. Se le proposte rimangono ancorate ad affascinanti ma vuote parole d’ordine e non vengono articolate in proposte concrete ed attuabili, la protesta diviene fine a se stato e fare finta che nulla sia avvenuto sarebbe sbagliato in primo luogo per tutti quelli che sono decisi a fare sentire la loro voce, rimanendo ben dentro la legalità e il rispetto delle regole della convivenza civile. Cambiare rotta a questo sviluppo che ci ha portato nell’empasse odierna è (forse) possibile. Quello che è certo è che non si otterrà nulla bruciando macchine e negozi e ed ingaggiando esecrabili guerriglie contro le forze dell’ordine. 23 ATTUALITÀ di Filippo Testau) L a v elocit à dei neutrini N egli ultimi giorni si è molto parlato del possibile superamento della velocità della luce da parte dei neutrini, le particella subatomiche studiate dal CERN di Ginevra e dall’INFN del Gran Sasso. Durante un esperimento, che consisteva nel lancio di un fascio di neutrini dal CERN di Ginevra all’Istituto di Fisica del Gran Sasso per studiare alcune caratteristiche di queste particelle è emerso un dato sconcertante. Infatti gli strumenti hanno rivelato che la distanza di 730 km tra i due istituti è stata coperta da queste insolite particelle con un anticipo di 60 nanosecondi rispetto ai tempi attesi, il che significa che i neutrini hanno viaggiato superando la velocità della luce di 20 parti per milione. Anche se si parla di un breve lasso di tempo, quasi impercettibile, questo risultato potrebbe sconvolgere tutto il mondo della fisica che a tutt’oggi si basa sul pilastro portante della teoria della relatività di Einstein che, come molti sanno, recita: E = m c2 In questa formula, che descrive la relazione tra energia e massa (E e m) è usata una costante fisica (c) elevata al quadrato. Questa costante rappresenta proprio la velocità della luce, oltre la quale, almeno teoricamente, non si dovrebbe poter andare, poiché la luce è costituita da fotoni, particelle che non possiedono una massa propria. Questo assunto quindi andrebbe rivisto se si scoprisse che la luce non detiene il valore massimo possibile di velocità. L’esperimento è stato condotto in collaborazione tra i due istituti nell’ambito del progetto OPERA, ed i risultati sono stati divulgati solo a seguito degli opportuni controlli sulle misurazioni. Il CERN ha comunque tenuto a freno l’entusiasmo della comunità scientifica dato che non si è ancora sicuri del risultato, che andrà 24 validato e reso ripetibile in altri esperimenti. Per confermare il dato si stanno già attivando dei progetti negli Stati Uniti e in Giappone, sperando che questi nuovi controlli accertino la veridicità della scoperta. A seguito della pubblicazione della scoperta si è anche vociferato di una possibile smentita, mai arrivata ufficialmente, da parte del CERN. Infatti il lasso di tempo per il quale i neutrini superano la velocità della luce sarebbe, secondo alcuni, troppo piccolo e facilmente soggetto agli errori di misurazione degli strumenti, sia per quanto riguarda la distanza esatta tra i due istituti, rilevata con un satellite GPS che, non essendo geostazionario, potrebbe aver commesso errori, sia per quanto riguarda la misura del tempo necessario, su cui però si è maggiormente sicuri. Tuttavia la versione ufficiale resta ancora quella del superamento della velocità della luce, e si parla già molto delle conseguenze che questa scoperta potrebbe avere sulla nostra vita di tutti i giorni. ATTUALITÀ Costituito il Gruppo di azione costiera teramano (G.A.C.) “Costa Blu” di Lorenzo Falàeu) È nato il Gruppo di azione costiera (G.A.C.) “Costa Blu”: un partenariato pubblico-privato per il rilancio e lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca. Ne fanno parte: l’Ente Porto di Giulianova (capofila), la Provincia di Teramo, la Camera di Commercio di Teramo, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale G. Caporale, Federcoopesca, la Federazione Provinciale Coldiretti Teramo, Federpesca, Lega Coop Abruzzo – Settore Pesca, l’Osservatorio Nazionale Pesca, la Consorform, la CNA di Teramo, il Consorzio Abruzzo Qualità, ConfCommercio, Confesercenti e il Circolo Nautico Carlo Vallonchini di Roseto. Il Gruppo d’azione costiera “Costa blu”, dunque, è un partenariato misto pubblico-privato, che potrà beneficiare dei finanziamenti europei messi a disposizione nell’ambito del Fondo Europeo per la pesca (FEP 2007/2013, Asse 4, Misura 4.1) gestiti dalla Regione Abruzzo attraverso il bando “Sviluppo sostenibile delle zone di pesca”. Il bando, pubblicato sul BURA il 24 agosto scorso, scaduto il 31 ottobre, prevede una dotazione finanziaria complessiva di oltre un milione e 200mila euro. Per poter accedere ai finanziamenti, il GAC Costa Blu, attraverso il coinvolgimento degli operatori del settore pesca, dei comuni e degli altri attori locali, ha predisposto un Piano di Sviluppo Locale (PSL) contenente le azioni che si vogliono realizzare ai sensi di quanto previsto dalla Misura 4.1 del Programma Operativo Fondo Europeo per la Pesca (FEP). Il PSL è presentato alla Regione Abruzzo entro il 31 ottobre 2011 che comunicherà l’eventuale finanziamento entro l’inizio di dicembre 2011. Per la formalizzazione dell’organismo, gli Enti coinvolti hanno costituito un associazione temporanea di scopo mediante conferimento di mandato collettivo speciale con rappresentanza, evidenziando la suddivisione dei ruoli tra componente pubblica e privata del partenariato. COSA PUO’ FARE IL GAC Per i pescatori ed altri soggetti privati • Cofinanziare strutture individuali per la vendita e/o la trasformazione del pescato. • Cofinanziare iniziative di commercializzazione integrata di prodotti ittici/turistici/artigianali. • Cofinanziare progetti di adeguamento delle abitazioni nella disponibilità dei pescatori per svolgere attività ricettiva e di ristoro (ittiturismo). • Cofinanziare l’adeguamento delle imbarcazioni per fare pesca turismo (navigazione litoranea, attività dimostrative di pesca, altre attività ricreative per i turisti a bordo,…). • Cofinanziare spazi e attività sportive (scuole di vela, nuoto, servizi ai pesca sportivi). • Cofinanziare progetti di valorizzazione della cultura marinara (tradizioni, antichi mestieri,…) . Per i comuni ed altri soggetti pubblici • Cofinanziare la realizzazione di punti sosta attrezzati per fini didattici. • Cofinanziare infrastrutture per migliorare l’accessibilità degli approdi. • Cofinanziare microstrutture collettive per la vendita e/o la trasformazione del pescato. • Cofinanziare interventi per migliorare la fruizione turistica, sportiva e ricreativa (centri visita, musei, sentieristica ed accessibilità, caliscenni,…). • Cofinanziare interventi per il recupero e il riuso dei rifiuti. Per l’area nel suo complesso • Miglioramento della competitività e dell’attrattività turistica attraverso adozione di marchi d’area, tutela e valorizzazione della risorsa “Mare” e delle aree marine protette, utilizzo di strumenti di promozione e comunicazione, azioni formative. 25 ARTE E CULTURA L’ultima opera di Paolo Sorrentino: This must be the place A di Carla Di Diomede sei mesi della presentazione internazionale durante il festival di Cannes, This must be the place, l’ultima opera di Paolo Sorrentino, è stato distribuito in più di 300 copie e non ha di certo deluso la produzione battendo, durante il primo week-end di programmazione, anche la costosa pellicola con Orlando Bloom e Milla Jovovich I tre moschettieri 3D. cambio di registro, insieme all’apparizione del cantante David Byrne che interpreta se stesso (ha curato anche la colonna sonora del film) in uno stacco musicale fantastico e perfettamente inserito nella storia. L’apporto al personaggio dato da Sean Penn è evidente tanto quanto dichiarato apertamente dallo stesso regista che fa risalire proprio all’attore americano la scelta dell’eloquio lento, la parlata in falsetto e la strana camminata di Cheyenne “tipica di chi si vergogna della propria ricchezza immeritata”. Il film regala una visione sfaccettata eppure leggera, non carica della facile emotività che il tema dell’olocausto avrebbe potuto facilmente suggerire al regista. This must be the place lascia il sapore di una storia di vita vissuta in cui non si sa mai veramente cosa è giusto e cosa sbagliato e per dircelo Sorrentino non ha di certo scelto la strada più facile quanto piuttosto quella di una storia surreale e del tutto nuova. Un film intenso e bellissimo quello di Sorrentino, che si porta dietro la tenerezza de Le conseguenze dell’amore ma che sviluppa un discorso filmico sicuramente più maturo e pensato che si affida meno alla musica e all’azione per farsi arte. Il film si apre con lunghi piani sequenza di claustrofobici seppur immensi interni e con l’intimismo di primi piani che svelano le stranezze di Cheyenne, il protagonista interpretato da Sean Penn, un’ex rock star annoiata che sembra acconciarsi con rossetto e kajal come una vecchia signora svampita che non sa cos’altro indossare se non gli abiti di sempre. Sorrentino accarezza poi il volto dolce dell’attrice quasi esordiente Eve Hewson e si appoggia sulle rughe della veterana Frances McDormand moglie quasi materna di Cheyenne. Nella prima parte del film il regista indulge dunque su una fotografia quasi grafica e in fluidi piani sequenza che ritroveremo poi solo in tracce nella seconda parte, dove il film cambia parzialmente registro evolvendosi in un road movie più attivo, anche nel montaggio e manieristico solo laddove la storia lo richiede. Cheyenne è costretto a lasciare l’Irlanda per recarsi negli Stati Uniti per visitare il padre morente. Da lì sceglierà di attraversare il paese per continuare la ricerca, iniziata dal padre, di un ufficiale nazista conosciuto durante la prigionia in un campo di concentramento. Il monologo del militare nel definitivo incontro con Cheyenne è l’esempio più virtuoso di questo parziale 26 SPORT L’italiano Sergio Scariolo è il condottiero della “Roja” che bissa il trionfo di due anni fa e rappresenta forse la prima delle squadre “umane”. Grande delusione per gli azzurri, privi di personalità e fuori alla prima fase Europei di basket, la Spagna si conferma regina, ma sul trono c’è anche un pizzico d’Italia. I di Alberto Di Nicola l parquet non ammette cambiamenti, che sia Polonia 2009 o Lituania 2011. Infatti la grande potenza della Pallacanestro europea è sempre lei: la Spagna. La rassegna tenutasi nello Stato baltico dal 31 agosto al 18 settembre viene vinta dalla squadra più forte, più completa, più fisica che possa essere considerata al di fuori del Dream Team americano. Ma la Spagna si conferma campionessa d’Europa grazie anche al grande lavoro di Sergio Scariolo. Il coach bresciano, che si divide tra la panca delle “Furie Rosse” e quella dell’Armani Jeans Milano, è a tutti gli effetti uno dei migliori nell’intero panorama continentale. Il tecnico italiano ha si avuto a sua disposizione uno squadrone composto da ben sei giocatori che militano in NBA, tra cui spicca la stella dei Los Angeles Lakers, Pau Gasol, ma buona parte del merito va attribuita al plotone che gioca nella madrepatria, ossia l’ACB Liga spagnola che è molto probabilmente il campionato più competitivo al di fuori della lega statunitense. Soprattutto Juan Carlos Navarro, guardia del Barcellona, a suon di punti e triple si è insignito del prestigioso premio di MVP della manifestazione, ulteriore segno della gran salute di cui gode la lega iberica. L’ultima a gettare la spugna dinnanzi alla Spagna è stata la Francia, giunta alla finale per merito di due elementi: il playmaker Tony Parker, già Campione e MVP dell’NBA nel 2007, e l’astro nascente Batum, 23 anni che gioca sempre in America, ma a Portland. Tra le altre protagoniste dell’Europeo lituano compaiono la Russia terza classificata, la sorprendente Macedonia, quarta grazie soprattutto all’apporto dell’oriundo McCalebb, play della pluriscudettata Siena, ma anche i padroni di casa della Lituania, che forse speravano in qualcosa di più del 5° posto dopo il bronzo mondiale, e la 6° classificata Grecia. Queste ultime quattro squadre si giocheranno i due pass olimpici rimasti nel torneo preolimpico che si terrà pochi giorni prima dei Giochi. Naturalmente le prime due hanno ottenuto la qualificazione diretta. Discorso, ahimè, diversissimo per l’Italbasket, che dopo essersi vista l’Olimpiade di Pechino in tv dovrà nuovamente accomodarsi in poltrona perché sarà la stessa cosa anche per Londra. E’ lampante che l’argento di Atene si è rivelato essere il punto più alto di una generazione di campioni capaci anche di vincere un europeo, dai Pozzecco ai Galanda, dai Basile ai Marconato, passando per Myers, che però non ha avuto un adeguato ricambio. Eppure tre giocatori sono sbarcati in NBA, ma è evidente che la squadra non si può basare solo su Bargnani, Belinelli e Gallinari. Ed è così che l’eliminazione ci ha colti al primo turno, per via di ben 4 K.O. con Serbia, Germania, Francia e Israele. Le colpe del flop vanno attribuite si alla mancanza di un collettivo che supporti i tre “americani”, ma anche ad altri fattori. Ad esempio, per quanto sia verissimo che i tre NBA siano una risorsa per il basket azzurro, è altresì vero che tutti giocano in squadre di seconda fascia non sono abituate a lottare per il titolo. Inoltre il dito può essere puntato contro la Federazione, che permette forse l’accesso di troppi stranieri nelle nostre leghe, trascurando le giovani promesse azzurre che nonostante le intemperie sono arrivati seconde agli Europei under 19. Pertanto il talento non manca, ora sta al movimento promuovere la crescita del basket azzurro, con l’augurio che nasca una nuova “generazione fenomeni” che non ci faccia rimpiangere al lungo “Poz” e company. 27 TRADIZIONI E CUCINA IN EUROPA GastronoMik di Francesca Michelucci Tatin d’aubergines La ricetta di questo numero è legata direttamente all’esperienza di accompagnatrice del gruppo di ragazze che hanno svolto il loro tirocinio “Leonardo” nella città di Bordeaux. Durante il mio soggiorno in bordolese ho avuto la possibilità di essere ospitata dalla famiglia Maire con la quale ho vissuto due settimane bellissime, durante le quali ho avuto l’opportunità di rispolverare la mia conoscenza del francese ma soprattutto ho avuto modo di apprendere alcune ricette della cucina del sud ovest della Francia e quella delle “tatin d’aubergines” è una di queste. E’ un piatto che ho apprezzato molto perché semplice e gustoso. INGREDIENTI per 8 persone • 2 melanzane nere e lunghe • 4 cucchiai di pinoli • 4 cucchiai di zucchero • 1 rotolo di pasta sfoglia già pronta • Olio d’oliva e rosmarino Preparazione Pre-riscaldate il forno a 200° Tagliare le melanzane in pezzi di 2 o 4 mm nel senso della lunghezza e bagnarli nell’olio d’oliva su entrambi i lati e fatele cuocere in forno a 200° finché non diventano molli. Giratele più volte per non farle bruciare, arrivate a cottura toglietele dal forno e lasciatele raffreddare. Togliete la pasta sfoglia dalla carta in cui è avvolta e posizionate quest’ultima in una teglia rotonda. Bagnatela con dell’olio d’oliva e aggiungete prima i pinoli e poi le melanzane già cotte. Aggiungere lo zucchero. Ricoprite il tutto con la pasta sfoglia facendo rientrare i bordi sella teglia. Cuocere in forno a 200° per 35 minuti. A cottura ultimata, togliere la teglia dal forno, le verdure ed i pinoli saranno caramellati. Dedica: Questo piatto lo dedico a Jean-Philipp e Françoise Maire che mi hanno ospitata per due settimane e attraverso le tatin li vorrei ringraziare per avermi fatta sentire a casa, trattandomi come una figlia. Conserverò questa ricetta perché sarà sempre il ricordo di un bellissimo pranzo in giardino in un assolato pomeriggio a Bordeaux. 28 Il gergo comunitario PAROLE D’EUROPA di Francesca Michelucci (fonte: http://europa.eu) Il personale delle istituzioni europee e i media che si occupano delle attività dell’UE utilizzano spesso il cosiddetto “gergo europeo”, ovvero parole ed espressioni comprensibili soltanto a loro. Il gergo europeo può causare confusione nei comuni cittadini. Per questo motivo abbiamo deciso di riportare sulla nostra rivista la guida alla comprensione del gergo europeo presente sul sito ufficiale dell’UE. Con questo numero concludiamo il gergo arrivando fino a “Zona Schengen”. Zona di libero scambio: un gruppo di paesi che, nei rapporti reciproci, hanno soppresso le barriere commerciali, come dazi e contingenti d’importazione. Nel mondo esistono diverse zone di libero scambio, ad esempio Mercosur nell’America del Sud, NAFTA nell’America del Nord, EFTA in Europa. Anche l’Unione europea è una zona di libero scambio, ma è molto di più: si fonda infatti sull’obiettivo di integrazione economica e politica, con decisioni prese in comune in molti settori politici. Voto a maggioranza qualificata: Per la quasi totalità delle questioni, il Consiglio dell’Unione europea prende decisioni con una votazione. Ogni paese possiede un certo numero di voti, sostanzialmente proporzionali al numero di abitanti. Il numero di voti per paese è il seguente: Francia, Germania, Italia e Regno Unito 29 Polonia e Spagna 27 Romania 14 Paesi Bassi 13 Belgio, Grecia, Portogallo, Repubblica ceca e Ungheria 12 Austria, Bulgaria e Svezia 10 Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania e Slovacchia 7 Cipro, Estonia, Lettonia, Lussemburgo e Slovenia 4 Malta 3 Numero totale dei voti 345 La maggioranza qualificata si ottiene con l’approvazione della maggioranza degli Stati membri (in alcuni casi maggioranza di due terzi); con un minimo di 255 voti a favore – ovvero il 73,9% del totale. Uno Stato membro può chiedere inoltre conferma che i paesi a favore rappresentino almeno il 62% della popolazione dell’UE. Se così non fosse, la decisione non verrebbe adottata. Duplice maggioranza Nella prospettiva di un’Europa ampliata, sono previste soluzioni per conservare l’equilibrio tra i paesi grandi e piccoli nel processo decisionale in sede di Consiglio dei ministri. Se il sistema attuale di ponderazione dei voti in seno al Consiglio fosse mantenuto dopo l’allargamento, vi sarebbe il rischio di una maggioranza qualificata dei voti rappresentativa di una minoranza della popolazione UE. Per questo motivo, gli Stati membri più popolosi auspicavano una riponderazione dei voti, o un sistema di duplice maggioranza in grado di garantire che la maggioranza raggiunta in sede di Consiglio rappresentasse non soltanto la maggioranza degli Stati membri, ma anche la maggioranza della popolazione europea. Il trattato di Nizza (2001) prevede una nuova definizione della maggioranza qualificata che corrisponde ad una duplice o addirittura triplice maggioranza. Oltre alla riponderazione dei voti favorevole ai paesi più grandi, la maggioranza qualificata deve in effetti anche rappresentare la maggioranza degli Stati membri. Vi è poi il cosiddetto sistema della “soglia demografica”, per cui ciascuno Stato membro può chiedere che si verifichi se la maggioranza qualificata rappresenti almeno il 62% della popolazione dell’Unione. Se tale condizione non è soddisfatta, la decisione non viene adottata. Queste nuove regole sono entrate in vigore il 1° novembre 2004. Zona Schengen (= area Schengen, paesi Schengen): nel 1985, cinque paesi dell’UE (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi) hanno deciso di abolire tutti i controlli sui cittadini alle frontiere interne. Ciò ha portato alla creazione di un territorio senza frontiere interne, la cosiddetta zona Schengen (che prende il nome dalla città lussemburghese in cui è stato firmato l’accordo). I paesi Schengen hanno introdotto una politica comune in materia di visti per l’intera zona e hanno deciso di realizzare controlli efficaci alle loro frontiere esterne. Eventuali controlli alle frontiere interne possono essere effettuati per periodi di tempo limitati, nel caso in cui motivi di ordine pubblico o di sicurezza nazionale lo rendessero necessario. La zona Schengen si è gradualmente estesa, fino a comprendere quasi tutti i paesi dell’UE oltre ad Islanda, Norvegia e Svizzera, e l’accordo è diventato parte integrante dei trattati dell’UE. Irlanda e Regno Unito hanno scelto tuttavia di non aderire agli accordi relativi ai controlli alle frontiere e ai visti, e la Bulgaria, Cipro e la Romania non sono paesi Schengen. Qui sotto, l’attuale mappa dell’Area. 29 OCCUPAZIONE E POLITICA SOCIALE Opportunità in Europa ASSUNZIONI FPARLAMENTO EUROPEO Bando di assunzione PE/148/S Il Parlamento europeo organizza la procedura di selezione: PE/148/S — Capo Unità (AD 9) — Unità affari esteri e finanziari Detta procedura di selezione richiede un livello di formazione corrispondente a un ciclo completo di studi universitari sanciti da un diploma ufficialmente riconosciuto in uno degli Stati membri dell’Unione europea. I candidati debbono aver acquisito alla data di scadenza per la presentazione delle candidature e posteriormente ai titoli sopra menzionati, un’esperienza minimia di 10 anni attinente alle mansioni da svolgere, di cui 3 in funzioni d’inquadramento. Il presente avviso di assunzione è pubblicato unicamente in tedesco, inglese e francese. Il bando integrale è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale C 303 A in tali lingue scaricabile dal seguente sito: http://eur-lex. europa.eu/JOHtml.do?uri=OJ:C:2011:303A:SOM:IT: HTML. Scadenza: 14 novembre 2011 Non è richiesta alcuna esperienza professionale. Il presente avviso di assunzione è pubblicato unicamente in tedesco, inglese e francese. Il bando integrale è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale C 309A in tali lingue scaricabile dal seguente sito: http://eur-lex.europa.eu/ JOHtml.do?uri=OJ:C:2011:309A:SOM:IT:HTML. Scadenza: 21 novembre 2011 STAGE E TIROCINI Tirocini presso la Commissione europea La Commissione organizza due tirocini l’anno per laureati presso le Direzioni Generali e i servizi che la compongono. Requisiti: Cittadinanza di uno Stato membro dell’UE o di uno dei Paesi candidati (un numero limitato di posti è riservato ai cittadini dei paesi terzi); Diploma di laurea (è sufficiente la laurea breve); I candidati degli Stati membri devono possedere una conoscenza approfondita di almeno due lingue comunitarie, di cui una delle lingue di lavoro della Commissione europea (tedesco, inglese o francese); I candidati dei paesi terzi devono possedere una conoscenza approfondita di almeno una lingua di lavoro della Commissione europea (tedesco, inglese o francese). Durata: Da tre a cinque mesi. Modalità di partecipazione: Le candidature devono essere compilate su un apposito formulario on-line a cui è assegnato un numero. Le candidature compilate correttamente devono essere successivamente stampate, firmate, datate e inviate, allegando i necessari documenti giustificativi. Termine ultimo per la presentazione delle candidature: 15 febbraio per i tirocini che iniziano il 1° ottobre 1° settembre per quelli aventi inizio il 1° marzo. Per maggiori informazioni e il modulo on line: http:// ec.europa.eu/stages/index_en.htm AGENZIA EUROPEA PER I MEDICINALI L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) indice una procedura di selezione volta a costituire un elenco di riserva per il posto di: EMA/AD/330: Capo di settore, Sicurezza ed efficacia dei medicinali, unità Sviluppo e valutazione dei medicinali per uso umano (AD 10) I candidati prescelti saranno iscritti in un elenco di riserva e, a seconda della disponibilità di bilancio, potranno ricevere un’offerta di contratto quinquennale rinnovabile alle condizioni di impiego degli altri agenti dell’Unione europea. La sede di lavoro è Londra. Il bando di concorso è pubblicato nella Gazzetta ufficiale C 307/A del 19 ottobre 2011 http://eur-lex. europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011: 307A:0001:0001:IT:PDF L ‘elenco delle condizioni e la descrizione delle mansioni possono essere scaricati dal seguente: http:// www.ema.europa.eu/htms/general/admin/recruit/ recruitnew.htm Scadenza: 16 novembre 2011 a mezzanotte PARLAMENTO EUROPEO Bando di assunzione PE/141/S Il Parlamento europeo organizza la procedura di selezione: PE/141/S — Agente temporaneo Administrateur (AD 5) — Ingegnere civile Detta procedura di selezione richiede un livello di formazione corrispondente a un ciclo completo di studi universitari di 3 anni almeno sanciti da un diploma ufficialmente riconosciuto di architetto o ingegnere attinente al settore degli edifici. 30 Tirocinio presso al Corte di Giustizia dell’Unione europea La Corte di giustizia dell’Unione europea offre ogni anno un numero limitato di tirocini (stages) retribuiti della durata massima di cinque mesi. I tirocini si svolgono principalmente presso la Direzione della ricerca e documentazione, il Servizio stampa e informazione, la Direzione generale della traduzione e la Direzione dell’interpretazione. Requisiti: diploma di laurea in giurisprudenza o scienze politiche (ad indirizzo prevalentemente giuridico) o, per i tirocini presso la Direzione dell’interpretazione, di un diploma d’interprete di conferenza. Periodi di tirocinio: dal 1° marzo al 31 luglio (modulo da inviare entro il 1° ottobre dell’anno precedente; dal 1° ottobre al 28 febbraio (modulo da inviare entro il 1° maggio), Per candidarsi http://curia.europa.eu/jcms/jcms/ Jo2_7008/ BANDI E PROGRAMMI Programma Gioventù in Azione ATTENZIONE: Novità importanti per il 2012! Le nuove scadenze per la presentazione dei progetti saranno 3 invece che 5. 1 FEBBRAIO per i progetti con inizio dal 1° maggio al 31 ottobre 1 MAGGIO per i progetti con inizio dal 1° agosto al 31 gennaio 1 OTTOBRE per i progetti con inizio dal 1° gennaio al 30 giugno Le priorità annuali del 2012 sono le seguenti: • Disoccupazione giovanile • Lotta contro la povertà e l’emarginazione • Creatività e imprenditorialità • Lo sport per promuovere stili di vita salutari, inclusione sociale e partecipazione attiva • Sfide ambientali globali e cambiamento climatico anziani 30 marzo 2012 • Programma trasversale: Attività chiave 1 — Visite di studio 30 marzo 2012, 12 ottobre 2012 • Programma trasversale: Tutte le altre attività 1° marzo 2012 Per le visite e gli scambi Grundtvig e per le visite preparatorie nel quadro di tutti i programmi settoriali, esistono vari termini specifici per ogni paese. Si invita a visitare il sito dell’agenzia nazionale pertinente del proprio paese. LLP - PROGRAMMA JEAN MONNET - INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/26/11 È stato pubblicato l’invito a presentare proposte relativo al Programma Jean Monnet, Attività chiave 3 — sostegno alle associazioni europee attive a livello europeo nel settore dell’integrazione europea e dell’istruzione e della formazione - Sovvenzioni operative annuali 2012. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 285/23 del 29.09.2011 Le linee guida per i candidati e i moduli di candidatura online e relativi allegati sono disponibili al seguente indirizzo: http://eacea.ec.europa.eu/llp/funding/2012/call_jm_ka3_ structural_support_2011_en.php. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature online (modulo elettronico) è fissato al 30 novembre 2011 ore 12:00 — ora di Bruxelles. PROGRAMMA LLP - INVITO A GENERALE A PRESENTARE PROPOSTE 2012 L’Invito generale a presentare proposte definisce nel concreto la partecipazione per il 2012 al Programma di apprendimento permanente, o Lifelong Learning Programme (LLP), nei diversi Programmi settoriali: Comenius, Erasmus, Leonardo, Grundtvig, Trasversale e Jean Monnet. La documentazione completa si trova sul sito http:// www.programmallp.it/, nella sezione Moduli, sotto la 7° PROGRAMMA QUADRO “Persone” voce Call 2012 Invito a presentare proposte e Guida È stato pubblicato l’Invito a presentare proposte nell’ambito del candidato LLP . del programma di lavoro «Persone» 2012 del 7° programma Ulteriori info sono sul sito della Commissione europea, quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo alla pagina: http://ec.europa.eu/education/llp/doc848_ tecnologico e dimostrazione en.htm. L’invito è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea C 283 del 27.09.2011 dell’Unione europea C 233/15 del 9.08.2011. Il testo completo delle linee guida e i formulari di candidatura Qui di seguito riportiamo le principali scadenze in esso sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/ contenute: research/participants/portal/page/people?callIdentifier=FP7• Comenius Mobilità individuale degli alunni 1° PEOPLE-2012-NIGHT. dicembre 2011 • Comenius, Grundtvig: Formazione permanente 16 Scadenza 10 gennaio 2012 ore 17:00:00 di Bruxelles gennaio 2012, 30 aprile 2012, 17 settembre 2012 MEDIA 2007 — SVILUPPO, DISTRIBUZIONE, • Comenius Assistentati 31 gennaio 2012 • Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig: PROMOZIONE E FORMAZIONE Progetti multilaterali, reti e misure di accompagnamento Bando per proposte — EACEA/21/11 2 febbraio 2012 È stato pubblicato il bando per proposte di Sostegno allo • Leonardo da Vinci: Progetti multilaterali per il sviluppo di progetti di produzione — Fiction, documentari di trasferimento dell’innovazione 2 febbraio 2012 creazione e opere di animazione — Progetti individuali, Slate • Leonardo da Vinci: Mobilità (compreso il certificato di Funding e Slate Funding 2nd stage mobilità Leonardo da Vinci); Erasmus: Corsi di lingua Il presente bando è destinato alle società europee le cui attività intensivi (EILC) 3 febbraio 2012 contribuiscono alla realizzazione dei • Programma Jean Monnet 15 febbraio 2012 summenzionati obiettivi e in particolare alle società di • Comenius, Leonardo da Vinci, Grundtvig: Partenariati; Comenius: Partenariati Comenius Regio; Grundtvig: produzione indipendenti. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Seminari 21 febbraio 2012 • Erasmus: Programmi intensivi (IP), mobilità degli europea C 279/30 del 23.09.2011 Viastudenti Vico Patrizi, 5 - 64026 Roseto degli Abruzzi (TE) Italy per studi e tirocini (incluso il certificato di Il testo completo delle linee guida e i formulari di candidatura Tel.tirocinio +39 348 6575988-9 del consorzio Erasmus) e mobilità del personale sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.ec.europa. Fax(incarichi + 39 085 8944446 e formazione del personale) 9 eu/media di insegnamento www.lospaziodelleidee.org marzo 2012 Le scadenze per la presentazione delle proposte sono: 25 •[email protected] Grundtvig: Assistentati, progetti di volontariato degli novembre 2011 e il 13 aprile 2012 31 Inglese Spagnolo Con un corso all’estero è più facile impararle! Dove Barcellona, Madrid, Salamanca, Dublino, Floriana, La Valletta. Tipologia dei corsi: Campi Estivi,Vacanza studio (una o più settimane), Corso Intensivo e Super Intensivo, Corso di Lunga Durata, Corso Semestrale o Anno Accademico all’estero o Corso Preparatorio. Livello dei corsi: da principianti ai professionali con rilascio di certificazioni internazionali. Altri servizi: Tutor/Accompagnatore per gruppi di studenti minorenni,Viaggio aereo, Airport Transfer,Trasporti Locali, Escursioni. Richiedi informazioni e il tuo preventivo a European Centre of Abruzzo Tel. 328-2473564 - 328-2473588 fax 085-8944446 e-mail: [email protected]