L`educazione allo sviluppo sostenibile è un requisito fondamentale

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L`educazione allo sviluppo sostenibile è un requisito fondamentale
Relazione
CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI
PROGETTARE PER LA SOSTENIBILITA’. METODI, STRATEGIE E TERRITORIO.
Non abbiamo ricevuto la terra dai nostri padri in eredità,
l'abbiamo solo avuta in prestito per i nostri figli."
Antoine de Saint-Exupéry
L’educazione allo sviluppo sostenibile è un requisito fondamentale per rendere i
cittadini maggiormente consapevoli della complessità e della fragilità del contesto
ambientale in cui viviamo e dell’assoluta necessità di tutelarlo. Su questo tema il
Ministero dell’Università e della Ricerca ha recepito già da tempo le istanze che la
comunità internazionale ha espresso attraverso il DESS, il “ Decennio
dell’Educazione allo Sviluppo sostenibile”, la campagna mondiale promossa
dall’ONU, tramite l’Unesco. Il compito della scuola nell’educazione alla salvaguardia
delle risorse del pianeta consiste nell’individuare i punti fondamentali di riflessione
per poter elaborare un insieme di contenuti formativi /persuasivi che costituiscano
una nuova “etica della responsabilità”. Valori, conoscenze, azioni che rendano
l’individuo protagonista del cambiamento. Questo corso di formazione, è, quindi, un
ottimo esempio di tutte le esperienze che il MIUR nel pieno rispetto dell’autonomia
scolastica, sta sviluppando sul territorio. Esperienze e attività frutto anche di altri
accordi, sempre sottoscritti con associazioni che operano a difesa dell’ambiente, in
una strategia complessiva per la diffusione nazionale dei valori della sostenibilità e
del rispetto per la natura. Una scuola, che abbia della cultura della sostenibilità una
visione raggiungibile e concretizzabile, si basa su processi che curano l’impalcatura
valoriale, il pensiero critico, la ricerca, la molteplicità di metodologie, il contesto
locale, la partecipazione personale e consapevole, processi che guidano verso
strutture di conoscenza flessibili e adeguate a colui che apprende. Lo sviluppo
sostenibile, infatti, non è tanto un’ideologia, esso si avvale di concetti,di
metodologie, di processi e si esplica attraverso atteggiamenti, comportamenti,modi
di essere e di pensare. È, quindi, oggetto privilegiato del processo formativo,
componente della professionalità dell’insegnante, medium scuola-territorio. Esso
vivifica le relazioni, sostanzia i contenuti disciplinari, contribuisce a strutturare una
visione sistemica della realtà che non si limita a considerare il singolo evento, ma
tende a scoprirne le strutture sottostanti per favorire l’epistemologica alleanza tra
l’uomo, la natura e la cultura. La sperimentazione di percorsi di educazione
Dott.ssa Antonietta Delvino Referente Provinciale Educazione Ambientale Ufficio VII A.T. Teramo
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sostenibile risponde al richiamo culturale legato ad una necessaria «alfabetizzazione
ecologica: sfida educativa del XXI secolo» (F. Capra), riconosciuta prioritaria dallo
«Schema Internazionale d’Implementazione per il Decennio delle Nazioni Unite
dell’Educazione per lo Sviluppo Sostenibile (2005-2014)» – DESS – che rilancia il
ruolo dell’educazione e delle strategie educative come strumenti per la costruzione
di una società democratica e caratterizzata da partecipazione, impegno, rispetto
reciproco. Sono tante le ragioni perché l’educazione sostenibile si configuri quale
ordine portante di nuovi modelli culturali, di nuovi stili di vita e di pensiero, di
linguaggi generativi di conoscenze, che trovano contesti reali di esercizio ed
applicazione, che si traducono in azioni geneticamente determinate perché
interiorizzate e rispondenti a bisogni primari, quale può essere quello di realizzare il
bene comune. E la scuola dell’autonomia nel rispetto delle situazioni locali, anzi
sfruttando il contesto locale, assume il ruolo di catalizzatore di reazioni sostenibili,
progettate/realizzate/monitorate, che investono il tessuto sociale e lo
predispongono ad assoggettarsi al cambiamento, tessendo relazioni, patti di
alleanza,scambi, reciprocità. «Ogni sviluppo veramente umano significa sviluppo
congiunto delle autonomie individuali, delle partecipazioni comunitarie e del
sentimento di appartenenza alla specie umana» (E. Morin - 2000). La Scuola
dell’Autonomia, è chiamata ad elaborare il Piano dell’Offerta Formativa cui affidare
la trasparenza delle scelte educative, curricolari e organizzative e a organizzare i
percorsi di apprendimenti in un curricolo, predisposto nel rispetto delle finalità, dei
traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti
dalle Indicazioni. La scuola come sistema formativo ha il diritto/dovere di
preoccuparsi di formare una coscienza informata e consapevole nell’ecologia,
nell’etica e nei valori, che si traduca in atteggiamenti, in competenze necessarie allo
sviluppo sostenibile, atta a favorire una partecipazione effettiva di tutti alle decisioni
riguardanti l’ambiente. A tale scopo è opportuno trasformare quella che oggi è
definita educazione ambientale in educazione per la sostenibilità, soprattutto
perché la conoscenza dell’ambiente, che sfida l’indifferenza agli ambienti, passa
attraverso la conoscenza del rapporto tra uomo e ambiente e tra uomo e uomo,
diventa educazione al cambiamento consapevole attivando percorsi di adattamento
evoluti strategicamente e tatticamente adeguati al contesto aula-scuola territorioparco-paese-nazione-pianeta, riconoscendogli emergenza diagnosticata ma
affrontabile con il contributo di tutti e di ciascuno.
Il curricolo scolastico declinato sulla sostenibilità prevede una serie di finalità
metodologiche:
• La centralità dell’alunno e delle sue dinamiche relazionali, sociali e di
apprendimento.
• La promozione di una relazione sistemica tra scuola e territorio, cogliendone
la complessità.
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• La promozione di saperi e metodologie globali per una conoscenza che supera la
frammentarietà delle diverse discipline, quindi in grado di cogliere e far cogliere la
relazione fra il tutto e le parti e tra le parti e il tutto.
• L’interazione puntuale fra la conoscenza e l’azione, tra il sapere, il saper fare
e il saper essere per promuovere cambiamenti nei comportamenti, negli
atteggiamenti sia individuali che collettivi attraverso mezzi e strumenti mediati.
L’Educazione per la sostenibilità è necessaria come formazione per i giovani,
chiamati ad affrontare problematiche ambientali che si presume saranno sempre
più pressanti per il prossimo futuro; e deve essere definita e organizzata sia a livello
internazionale che nazionale e locale. Per quanto riguarda la nostra Provincia,
nelle nostre scuole sono state attivate delle iniziative volte alla educazione
ambientale e allo sviluppo sostenibile:
- Un concorso che vede la collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione
Università e Ricerca e il Corpo Forestale dello Stato, nell’ambito dell’anno
2011, dichiarato Anno Internazionale delle foreste “La scuola adotta il bosco”.
Questo concorso rappresenta l’occasione per le attività di educazione
ambientale legate al territorio e a diretto contatto con la natura, al fine di
sensibilizzare gli studenti alla protezione dei boschi e foreste. Questo
concorso attua il Protocollo di intesa tra il MIUR e il Corpo Forestale dello
Stato siglato in data 22 novembre 2010, nell’azione di diffondere l’educazione
per la sostenibilità nella scuola, far maturare nei giovani la consapevolezza
rispetto alle tematiche dell’educazione ambientale, di stimolare la pratica
della cittadinanza attiva e solidale, di promuovere progetti di cultura
ambientale e naturalistica che contribuiscano alla conoscenza ed al rispetto
del patrimonio ambientale. Il Corpo Forestale dello Stato si propone di
collaborare con le scuole italiane, nell’impegno didattico ed educativo e
miglioramento delle competenze riguardanti la Cittadinanza e Costituzione, in
particolare alla:educazione ambientale,alla sensibilizzazione dei giovani verso
il patrimonio forestale e paesaggistico nazionale, alla conoscenza diretta del
territorio e degli ecosistemi forestali, alla educazione alla cittadinanza attiva e
solidale.
- Un Progetto che vede la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale di
Teramo e del Corpo della Polizia Provinciale: “ La Provincia racconta” ,
progetto finalizzato all’ Educazione ambientale e alla conoscenza del
territorio.
- E’ stato inoltre siglato un Protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico per
l’Abruzzo e l’UNIDAV - Università Telematica Leonardo da Vinci per
l’informazione, la sensibilizzazione e lo sviluppo di comportamenti sostenibili
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nei contesti scolastici. L’Ufficio Scolastico Regionale si è impegnato a dare
comunicazioni, per proprio tramite, alle singole istituzioni scolastiche, a
sostenere l’organizzazione di iniziative per le scuole dedicate ai temi della
conoscenza dell’ambiente e delle problematiche ad esso correlate, con
particolare riferimento al tema del consumo sostenibile e ai corretti stili di
vita, a sensibilizzare e coinvolgere le scuole del territorio regionale nelle
iniziative di progetto.
Per concludere possiamo dire che centrale è il ruolo dell’educazione e di tutti gli
strumenti di apprendimento, quali l’istruzione scolastica, le campagne
informative, la formazione professionale, l’attività del tempo libero, i messaggi
dei media nella diffusione di valori e competenze orientati a uno sviluppo
sostenibile.
Educare allo sviluppo sostenibile vuol dire, quindi, discutere sui valori
fondamentali della vita sulla Terra e sulla complessità dei fenomeni e delle
relazioni. Significa pure riflettere sul ruolo di ognuno di noi nella società e
nell’ambiente in cui viviamo. La speranza sono i giovani e i bambini che vengono
educati sin da piccoli a una maniera diversa di vivere e di comportarsi nei
confronti della natura, del consumo, dell’ecologia, dell’inquinamento.
L’educazione alla sostenibilità ambientale rappresenta lo “strumento didattico”
ideale per alfabetizzare alla cittadinanza attiva nel contesto classe fino ad
arrivare alla sensibilizzazione dei giovani nei confronti delle problematiche
planetarie. La finalità del corso è proprio quello di infondere atteggiamenti
positivi, abitudini e comportamenti ecosostenibili.
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