Donazione di midollo osseo - Ospedali riuniti di Trieste

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Donazione di midollo osseo - Ospedali riuniti di Trieste
LA DONAZIONE DI MIDOLLO
OSSEO
Italian bone marrow donor registry
(I.B.M.D.R.)
Donazione di midollo osseo o di cellule staminali emopoietiche
da sangue periferico?
Un tempo esisteva soltanto la donazione di midollo osseo ma negli
ultimi anni è stata autorizzata, anche per i donatori non
consanguinei, la donazione di cellule staminali emopoietiche da
sangue periferico. Si è creata un po’ di confusione tra questi concetti
e quindi proviamo a chiarire i termini. Sia che si tratti di un prelievo di
midollo osseo ( più correttamente sangue midollare) oppure una
raccolta di staminali da sangue periferico, le cellule più importanti
che si vuole raccogliere e trapiantare sono le cellule staminali
emopoietiche (CSE); in altri termini cambia l’origine ma le cellule
sono le stesse. E’ opportuno quindi parlare sempre di cellule
staminali emopoietiche eventualmente differenziando l’origine:
•
CSE da sangue midollare (midollo osseo)
•
CSE da sangue periferico.
Perché donare CSE?
Il trapianto di CSE rappresenta un’opzione terapeutica per molte
malattie ematologiche, congenite od acquisite, neoplasiche e non
neoplasitiche. Generalmente il donatore può essere un fratello, ma la
probabilità di trovare un compatibile tra i fratelli è solo del 25% , per
ovviare a questa carenza sono stati creati dei Registri Nazionali di
donatori volontari , per poter dare così una maggior possibilità di
guarigione a tutti i pazienti.
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In che cosa consiste il trapianto di CSE ?
Il trapianto di CSE consiste nella sostituzione del midollo osseo
malato con CSE sane e compatibili con il paziente in grado di
riprodurre tutte le cellule del sangue.
Si svolge in due fasi:
•
Distruzione delle cellule midollari ammalate del paziente con
farmaci e/o radiazioni
•
Infusione, come si trattasse di una comune trasfusione di
sangue, delle CSE prelevate dal donatore.
Le CSE
trasfuse vanno a colonizzare la sede ossea di loro
competenza ed iniziano a produrre
elementi
sanguinei del tutto
eguali a quelli del donatore, quindi sane.
Chi può candidarsi come donatore di CSE ?
Qualunque individuo d’età compresa tra i 18 ed i 40 anni che sia in
buona salute ed abbia un peso corporeo non inferiore ai 50 Kg può
iscriversi al Registro dei donatori di CSE. L’eventuale donazione
potrà avvenire sino al raggiungimento dei 55 anni, fermo restando la
verifica del buono stato di salute.
Modalità di donazione di CSE: sangue midollare vs. sangue
periferico
La donazione delle CSE
può avvenire o mediante prelievo di
sangue midollare (midollo osseo) oppure mediante raccolta da
sangue periferico. Nonostante i prodotti ottenuti siano molto simili,
alcune condizioni cliniche possono privilegiare un o l’altro prodotto
(ad esempio se è richiesto un elevato numero di CSE, la prima
scelta è il prodotto ottenuto da sangue periferico).
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DONAZIONE DI CSE DA SANGUE MIDOLLARE
– è la modalità
”classica” e consiste nel prelievo di sangue midollare dalle ossa del
bacino; il prelievo avviene in un centro accreditato, solitamente in
anestesia generale in regime di ricovero, con un intervento della
durata media di circa 60-90 minuti. La procedura prevede dei rischi
minimi legati all’anestesia ed alla modalità di raccolta. La quantità di
sangue midollare prelevata varia in funzione del peso del paziente e
del donatore (0,7 – 1 litro) e viene prelevata mediante punture alle
ossa del bacino.
Dopo il prelievo il donatore è tenuto sotto controllo generalmente per
24 ore prima di essere dimesso e comunque si consiglia un periodo
di 5 giorni di riposo.
Il sangue midollare prelevato si ricostituisce spontaneamente
mediamente in 2 settimane, il donatore potrebbe sentire lieve dolore
nella
zona
del
prelievo
e
una
sensazione
di
stanchezza,
sintomatologia destinata a sparire in pochi giorni.
DONAZIONE DI CSE DA SANGUE PERIFERICO - la donazione
consiste nella raccolta di CSE mediante separatori cellulari; il sangue
del donatore viene prelevato dalla vena di un braccio e attraverso un
circuito sterile passa in una strumentazione capace di isolare e
raccogliere le CSE in una sacca mentre il sangue rimanente viene
rinfuso al donatore.
Questa modalità di donazione richiede la
somministrazione al donatore, di un farmaco nei 4-5 giorni
antecedenti alla donazione. Il farmaco è un fattore di crescita che
stimola il rilascio (mobilizzazione) delle CSE dal midollo osseo al
sangue
periferico
sottocutanee.
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e
viene
somministrato
mediante
iniezioni
I disturbi che più comunemente si possono avvertire sono febbricola,
cefalea, dolori ossei e senso di affaticamento e scompaiono con la
sospensione del farmaco.
L’assunzione di questo farmaco non ha evidenziato problematiche
che non abbiano potuto essere risolte, anche se si preferisce tenere
sotto controllo nel tempo il donatore, per evitare qualunque possibile,
ed al momento ignota, conseguenza.
Per entrambe le modalità il donatore viene sottoposto a visita
medica, esami ematochimici e strumentali per stabilire l’idoneità
clinicaprima
alla
donazione
e
periodicamente
controllato
clinicamente e con esami a 1,3, 6 e 12 mesi dalla raccolta e quindi a
cadenza annuale per 10 anni.
Come si diventa donatori di CSE ?
Per diventare potenziali donatori di CSE è necessario sottoporsi ad
un semplice prelievo di sangue, non occorre impegnativa medica; il
prelievo viene eseguito presso un Centro Donatori (solitamente
localizzato in un Servizio Immunotrasfusionale) ed a seguito di un
colloquio informativo e dopo aver firmato il consenso informato e
l’adesione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) i
risultati della Tipizzazione Tissutale vengono inseriti in un archivio
informatico regionale e successivamente nazionale che a sua volta è
collegato ai Registri Internazionali, nell’assoluto rispetto della
Privacy.
Il donatore, se lo desidera, può anche iscriversi all’Associazione
Donatori Midollo Osseo (ADMO) che ha come principale obiettivo
quello della sensibilizzazione alla donazione di CSE.
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Il potenziale donatore è un donatore atipico in quanto può
effettivamente arrivare alla donazione
soltanto nel caso della
compatibilità con un paziente e non si sa se, quando o per chi potrà
mai succedere. La sua disponibilità gratuita ed anonima non ha limiti
geografici, egli diventa un donatore per tutto il mondo.
Il donatore di CSE è uno dei pochi donatori che, una volta
chiamato alla donazione, ha la consapevolezza di poter
contribuire con il suo gesto al tentativo di salvare una vita, con
ottime possibilità di successo.
Tutela del donatore.
Grazie anche all’interessamento di ADMO il Registro Italiano
Donatori di Midollo Osseo è stato riconosciuto con la legge n° 52 del
2001 che tutela anche in abito lavorativo la figura del donatore.
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OSPEDALI DOVE E’ POSSIBILE ISCRIVERSI AL REGISTRO
ITALIANO DONATORI MIDOLLO OSSEO (IBMDR)
•
Ospedale Maggiore è attivo da lunedì al venerdì sempre
dalle 8,00 alle 11,00 su appuntamento (tel. 040 – 399 2904)
•
Istituto Burlo Garofolo è attivo dal lunedì al venerdì
sempre dalle 8,00 alle 11,00 su appuntamento
(tel. 040 – 378 5274/040 – 378 5274).
•
Ospedale di Gorizia dal lunedì al sabato con orario 8,15 10,15 su appuntamento (tel. 0481- 592 990)
•
Ospedale di Monfalcone dal lunedì al sabato con orario
8,15 – 10,15 (tel. 0481 – 487 659).
•
ADMO - Associazione Donatori di Midollo Osseo Friuli
Venezia Giulia (tel. 800 – 905 525)
e-mail: [email protected]
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Edito dall’Ufficio Comunicazione su testo fornito dal Dipartimento
Interaziendale di Medicina Trasfusionale
Ufficio Comunicazione
tel. 040 – 399 6301; 040 – 399 6300; fax 040 399 6298
e-mail: [email protected]
Strada di Fiume 447 – 34 149 Trieste
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI MEDICINA TRASFUSIONALE
Direttore: dott. Luca Giovanni Mascaretti
Ospedale Maggiore: tel. 040 – 399 2299, fax 040 – 399 2921
Ospedale di Cattinara: tel. 040 – 399 4883, fax: 040 – 399 4893
e-mail: [email protected]
Responsabile Tecnico di Dipartimento: Luisa Ravalico
tel. 040 – 399 2398, fax 040 – 399 2594
e-mail: [email protected]
Revisione 03 – gennaio 2015
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