Individuazione dei criteri per la ripartizione dei contributi di
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Individuazione dei criteri per la ripartizione dei contributi di
Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Individuazione dei criteri per la ripartizione dei contributi di funzionamento tra Consorzi Universitari - luglio 2000 - DOC 8/00 Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è previsto dall’articolo 2 della legge 370/99 e alla data dell’insediamento, avvenuto il 19 aprile 2000, è subentrato all’Osservatorio per la valutazione del sistema universitario. Il Comitato nazionale è organo istituzionale del MURST con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime. Con decreto del 4 aprile 2000 sono stati nominati i seguenti membri: dott. Giuseppe De Rita (presidente), prof. Luigi Biggeri, Prof. Carlo Calandra Buonaura, dott. Giuseppe Catalano, prof. Alessandro Corbino, dott. Guido Fiegna, prof. Alessandro Figà Talamanca, dott.ssa Daniela Primicerio, prof.ssa Anna Laura Trombetti Budriesi. In occasione della riunione di insediamento del Comitato, il prof. Biggeri è stato eletto vice-presidente. Il decreto istitutivo assegna al Comitato nazionale una segreteria amministrativa e tecnica per assicurare il supporto necessario. Inoltre, per le esigenze derivanti dall'attività del Comitato nazionale, possono essere affidati incarichi ad esperti, a gruppi di lavoro, enti e società specializzate per lo svolgimento di ricerche, studi e indagini. I documenti prodotti dal Comitato nazionale si articolano nelle seguenti tipologie: DOC Documenti prodotti dal Comitato in ottemperanza alle disposizioni di legge o su richiesta di parere da parte del Ministro; RdR Rapporti di ricerca prodotti da altri per conto del Comitato; REPRINT Relazioni presentate a convegni e articoli pubblicati in altra sede da parte di componenti del Comitato. Il contenuto di tali studi è, ovviamente, responsabilità degli autori e non frutto del lavoro collegiale del Comitato. Ulteriori informazioni sul Comitato nazionale e sulla documentazione fin qui prodotta sono contenute nel sito internet: www.murst.it/valutazionecomitato. La documentazione prodotta precedentemente dall’Osservatorio è contenuta nel sito internet: www.murst.it/osservatorio. Tel.06/5991.2809/2069 – fax 06/5991.2223 – e_mail: [email protected] INDICE Premessa 1. Caratteristiche generali dei Consorzi 2. Consorzi e programmi interuniversitari 3. Ruolo dei Consorzi 4. Indicazioni sui criteri di ripartizione dei contributi di funzionamento 5. Raccomandazioni per applicare proficuamente i criteri di ripartizione Appendice - Analisi dei singoli consorzi Premessa Con lettera del 3.2.2000 (prot. n.306) il Direttore del Dipartimento Affari Economici ha richiesto al preesistente Osservatorio per la valutazione del sistema universitario indicazioni circa l’individuazione di criteri per la ripartizione dei contributi di funzionamento tra Consorzi Interuniversitari di interesse nazionale, indicati dallo stesso Dipartimento. Quanto segue è il risultato dell’analisi effettuata dal Comitato sulla documentazione pervenuta da parte dei Consorzi Interuniversitari (con esclusione di quelli relativi all’elaborazione automatica e al servizio di calcolo) a seguito delle richieste avanzate dall’Osservatorio con nota del 18.2.2000 (prot. n.114) e contiene sia le richieste indicazioni sui criteri di ripartizione dei contributi di funzionamento, sia alcuni suggerimenti per implementarli. Il Comitato non ha effettuato una valutazione di merito scientifico della missione e dell’attività di questi Consorzi: essa richiederebbe l’analisi dettagliata dei risultati conseguiti, dei lavori pubblicati, delle risorse globalmente disponibili e del loro utilizzo in rapporto agli obiettivi da raggiungere, che può essere affidata solo ad esperti degli specifici settori scientifici. 1. Caratteristiche generali dei Consorzi I Consorzi in esame sono nati in gran parte tra la fine degli anni 80 e la metà di quelli 90 e hanno ricevuto il riconoscimento formale da parte del MURST qualche anno dopo la loro costituzione (schede sintetiche su struttura, attività, ecc. di ciascun consorzio sono riportate nell’Appendice). La loro struttura organizzativa è la stessa con qualche leggera (ma a volte significativa) variante: vi è un Consiglio Direttivo, costituito da rappresentanti delle Università consorziate, di regola nominato dal Consiglio di Amministrazione delle stesse; un Direttore eletto tra i membri del Consiglio Direttivo, e, di norma, un Consiglio Scientifico di varia composizione (in qualche caso è costituito da rappresentanti delle unità di ricerca, in altri dei responsabili dei singoli gruppi presenti in ogni sede, in una minoranza dei casi da poche persone particolarmente autorevoli o rappresentative); infine un Collegio di Revisori di nomina MURST. Le finalità generali sono quasi sempre le stesse e possono così riassumersi: (i) (ii) (iii) (iv) (v) promozione e coordinamento della ricerca universitaria in specifici settori; formazione post-universitaria e aggiornamento del personale docente ricercatore; promozione di attività di tipo applicativo, consulenza organizzata ad enti e imprese; rappresentanza nazionale e internazionale della comunità scientifica coinvolta; costituzione di laboratori di interesse comune, anche per lo sviluppo di attività di servizio; 1 (vi) sostegno alla partecipazione a programmi europei e gestione amministrativa degli stessi. Il numero di sedi coinvolte italiane varia da uno-due (ICRA-CUGRI) a diverse diecine (40 nel INSTM). Di conseguenza è molto diversa la dimensione della comunità scientifica italiana rappresentata (da una singola persona nel caso dell’ICRA a oltre 2000 persone nel caso dell’INCA). Va tuttavia precisato che questi numeri elevati sono solo indicativi, in quanto non è stata presentata una composizione dettagliata del personale universitario aderente a ogni Consorzio (Non è escluso, anzi è probabile che vi siano gruppi e/o individui che aderiscono a più strutture consortili). Le discipline coperte sono prevalentemente chimica, nelle sue varie accezioni, biochimica, medicina, ambiente e risorse territoriali, telematica e informatica. L’ammontare del bilancio varia da qualche centinaio di milioni (INBB, ICRA etc.) a 56 miliardi e non ha una sempre una diretta relazione con le dimensioni della comunità scientifica coinvolta e con il finanziamento MURST. In diversi casi una parte significativa del budget viene dalla partecipazione a progetti Europei, da commesse esterne da parte di enti locali o imprese, da proventi di prestazioni verso terzi, e, più recentemente, da progetti della legge 488/92 (Cluster CIPE). Il contributo del MURST viene erogato come contributo di funzionamento e si è mantenuto essenzialmente costante negli ultimi anni. In alcuni casi il bilancio preventivo 2000 presenta richieste significativamente superiori a quelle passate, motivate dalla previsione di un finanziamento cospicuo del Piano Nazionale della Ricerca. In genere il personale dipendente è costituito da personale amministrativo, assunto a tempo determinato o messo a disposizione dall’università sede del Consorzio, da borsisti e assegnisti. In alcuni casi sono state effettuate assunzioni (prevalentemente di amministrativi) a tempo indeterminato, non sempre motivate dalle dimensioni del bilancio. All’atto della formazione del Consorzio, o della adesione ad esso, ogni università versa una quota consortile che varia tra i dieci e i 50 Ml. La differenza è probabilmente dovuta al fatto che gli Atenei fanno gravare questa quota sui fondi di ricerca dei dipartimenti interessati. Il patrimonio è il frutto degli investimenti in materiale inventariabile (strumentazione, computer, mobilio etc.) effettuati presso le sedi universitarie, presso la sede amministrativa e/o, in qualche caso, presso un laboratorio proprio, dislocato fuori dall’università. Si tratta in generale di patrimoni modesti (ammontano a qualche miliardo nei Consorzi maggiormente stabili) soprattutto perché molto frammentati tra le diverse sedi. In molti Consorzi la parcellizzazione degli interventi è la regola. Questo riguarda sia la spesa per la ricerca sia le borse di studio o gli assegni. Tipicamente ogni Unità di Ricerca riceve una somma come contributo alla sua attività o una borsa di studio per consentire il reclutamento, temporaneo, di collaboratori giovani. Il coordinamento si manifesta nella programmazione degli investimenti più consistenti (tipicamente tra i 100 e i 200 milioni) di materiale inventariabile presso sedi specifiche. Questo tipo di investimento programmato dovrebbe portare a risparmi e a un migliore utilizzo delle risorse. 2 La spesa di formazione riguarda Scuole Nazionali per laureati o dottorandi, seminari di appoggio a corsi di Scuole di Specializzazione, workshops su argomenti specifici. In non pochi casi si registra un’elevata spesa per convegni scientifici (ICRA, CINRO etc.). L’analisi dei bilanci mette in evidenza consistenti residui da un anno all’altro. Questo sembra essere la conseguenza dei ritardi nelle erogazioni da parte MURST e dell’incertezza circa i tempi con cui esse avvengono. 2. Consorzi e programmi interuniversitari Tradizionalmente uno dei motivi per dare vita a strutture consortili era quello di rendere attiva e visibile una rete di ricerca, che potesse fare domanda in modo organizzato al MURST per acquisire fondi del bando MURST 40%. Questo tipo di organizzazione evitava domande frammentate e, almeno in linea di principio, sembrava consentire una miglior programmazione degli interventi e un migliore uso delle risorse. Ne è prova il fatto che in molti casi questi Consorzi sono stati in grado di elaborare programmi di ricerca pluriennali per i settori di loro interesse. Con l’introduzione nel 1997 del bando PRIN, che prevede la valutazione dei programmi da parte di revisori e il loro finanziamento completo per i costi ritenuti accettabili, e il progressivo aumento della somma a disposizione per questo bando, alcune di queste reti si sono trovate in difficoltà per l’impossibilità di formulare proposte che contenessero tutte le sedi consorziate e i gruppi associati e nello stesso tempo fossero ragionevolmente focalizzate e accettabili a livello internazionale. Altre hanno avuto notevole successo, perché, anziché presentare una singola proposta, hanno differenziato le loro richieste o per la migliore specializzazione tematica. Quantunque le risorse dei bandi PRIN non rientrino nel bilancio dei Consorzi, non vi è dubbio che una valutazione delle ricerca da essi svolta dovrebbe tener conto della loro partecipazione a tali bandi, perché normalmente le risorse finanziarie resesi disponibili in questo modo superano largamente il bilancio annuo del Consorzio. A titolo di esempio si possono citare il Consorzio INSTM, che nei bandi 1997 e 1998 ha acquisito risorse per almeno 3.9 e 5.5 Mldi rispettivamente a fronte di un contributo MURST per il funzionamento dell’ordine di 1 Mldi anno e il Consorzio CIRMMP che ha acquisito nei bandi 1997 e 1999 risorse per oltre 4 Mldi a fronte di un contributo MURST di circa 850 Ml annui. In alcuni casi i piani pluriannuali elaborati dai Consorzi tengono conto di queste risorse come di risorse proprie sulla base dell’argomento che “i Consorzi sono dirette emanazioni delle università” Il fatto che la ricerca sia in gran parte finanziata per altra via pone il problema del ruolo dei Consorzi non in quanto forme organizzate di coordinamento scientifico, ma in quanto strutture con proprie iniziative di ricerca (cioè iniziative che non siano la somma di quanto può essere fatto nell’ambito delle singole sedi universitarie con un’azione concertata come nei PRIN). 3 3. Ruolo dei Consorzi Prima di affrontare il problema della definizione di criteri di assegnazione delle risorse ai Consorzi Interuniversitari, vale la pena di domandarsi se effettivamente queste strutture svolgono un ruolo importante nella ricerca, nella formazione post-universitaria e nella promozione delle tecnologie o se le strutture di ricerca esistenti (CNR, altri enti pubblici di ricerca) possano sopperire a queste esigenze in modo adeguato. In secondo luogo occorre precisare quale è il ruolo del MURST come ente finanziatore e se sia corretta una politica che sostiene queste strutture indipendentemente da programmi specifici. L’analisi della documentazione pervenuta conferma che i Consorzi si pongono in molti casi come strutture che rappresentano delle importanti componenti della ricerca universitaria. Questa funzione si manifesta in modo particolare nella capacità di formulare un programma di ricerca nazionale per i settori scientifici pertinenti nel quale si tiene conto delle specifiche componenti in ogni sede universitaria e delle esigenze della ricerca nazionale in termini di investimenti strumentali importanti, della partecipazione a programmi internazionali etc. Questa funzione di programmazione della ricerca nazionale, svolta informalmente fino agli anni 70 dal CNR, manca da tempo nella ricerca universitaria sia per la mancanza di un Piano pluriannuale delle ricerca sia perché la ricerca universitaria è tradizionalmente frammentata in numerosi gruppi molto gelosi della propria autonomia. D’altra parte la crescente importanza dei finanziamenti MURST per programmi nazionali o centri rispetto ai finanziamenti erogati dal CNR e il ruolo dei programmi europei, che vedono nelle università la componente di ricerca più attiva, portano inevitabilmente gli universitari verso una maggiore autonomia di programmazione rispetto a un ente pubblico che, pur rivendicando il proprio ruolo generalista, non è di fatto in grado di rappresentarli adeguatamente, specie dopo la forte emarginazione dei Gruppi Nazionali che, all’interno del CNR, avrebbero dovuto rappresentare la ricerca universitaria. Un’altra funzione importante che viene svolta da molti Consorzi è quella della formazione post-universitaria (scuole per laureati o dottorandi, master interuniversitari, etc.). In questo settore i Consorzi possono operare in modo complementare alla formazione universitaria, in quanto prospettano un servizio formativo su scala nazionale che di norma le università non sarebbero in grado di offrire. Un buon esempio è fornito dalle scuole di dottorato, che consentono a una larga percentuale di dottorandi di frequentare corsi tenuti da specialisti di alta qualificazione, la cui presenza non potrebbe essere assicurata presso le singole sedi. La crescente importanza che rivestono i programmi dell’Unione Europea nella ricerca scientifica e tecnologica internazionale e la necessità di competere con Paesi di maggior tradizione scientifica, ha portato le comunità accademiche più attive ad organizzarsi anche per un miglior successo nella partecipazione a bandi internazionali. Non vi è dubbio che alcuni dei Consorzi analizzati partecipano in modo molto attivo a questa competizione. L’aggregazione Consortile, oltre a fornire risorse addizionali per il cofinanziamento di questi 4 progetti, consente di indirizzare l’attività di ricerca lungo le linee programmatiche indicate dalla Unione Europea. Un quarto elemento importante dell’attività dei Consorzi riguarda la partecipazione a laboratori internazionali, il loro utilizzo e, in qualche caso, la gestione di specifiche attività presso tali strutture. L’uso di grandi facilities internazionali, in passato limitato alla Fisica, è divenuto una componente importante dell’attività scientifica di chimici, mineralisti, biologi, medici etc. Si pensi in proposito alla crescente importanza che rivestono le sorgenti di neutroni e di luce di sincrotrone per la risoluzione delle strutture delle molecole di interesse biologico o per la progettazione di farmaci. Lo stesso dicasi per la partecipazione a programmi spaziali in settori quali il telerilevamento, le telecomunicazioni etc. In tutti questi casi la partecipazione organizzata garantisce un miglior ritorno scientifico dell’investimento nazionale. Con il bando sulle infrastrutture di ricerca (L. 488/92) emesso nel 1996, è emersa un’altra funzione dei Consorzi: la possibilità di interventi sul territorio con una ricaduta socioeconomica della ricerca svolta. Il fatto che la comunità universitaria relativa a certi settori disciplinari si sia presentata in forma organizzata partecipando al bando con programmi concordati con enti di servizio e/o imprese, ha portato ad assegnare ai Consorzi la gestione e realizzazione di programmi che hanno o possono avere una valenza socio-economica. Per alcuni Consorzi ciò ha implicato un aumento considerevole delle risorse a bilancio a partire dal 2000 per il prossimo triennio. D’altra parte alcuni dei Consorzi analizzati operano da tempo di intesa con enti di servizio locali e nazionali (Comuni, Regioni, Protezione Civile etc.) in forme che non sarebbero possibili senza un coordinamento tra sedi universitarie. Alla luce di queste considerazioni appare chiaro che la politica adottata dal MURST consistente nell’erogare ai Consorzi riconosciuti un fondo di funzionamento è, allo stato attuale e in assenza di più precise indicazioni programmatiche sulla ricerca universitaria, da ritenersi corretta, perché viene incontro alle motivate esigenze di ricerca e formazione di un’estesa e qualificata comunità scientifica. Il Comitato ritiene peraltro che si debbano definire dei criteri per la creazione di nuovi Consorzi al fine di evitare la loro proliferazione. Su tale argomento il Comitato intende tornare predisponendo un apposito documento, anche in considerazione degli sviluppi relativi alla programmazione della ricerca nazionale. 4. Indicazioni sui criteri di ripartizione dei contributi di funzionamento Sulla base dell’analisi delle attività dei Consorzi e della precisazione delle funzioni che essi possono svolgere per il miglioramento della ricerca nazionale, il Comitato propone questi criteri per l’erogazione delle risorse: i) si ritiene, in primo luogo, che sia importante sostenere quei Consorzi che abbiano mostrato capacità di programmazione pluriannuale della loro attività e le cui linee 5 di ricerca siano coerenti con il Piano Nazionale di Ricerca, recentemente elaborato dal MURST; 5. ii) va riconosciuto un particolare sostegno a quei Consorzi che mostrano di essere in grado di acquisire risorse dall’Unione Europea e/o da bandi internazionali per una parte significativa del loro bilancio; iii) vanno sostenuti i Consorzi che svolgono attività di formazione rivolte a giovani laureati e dottorandi perché, per molti settori della ricerca avanzata, possono fornire l’unica opportunità di formazione qualificata disponibile dopo la laurea; iv) si ritiene opportuno che venga incoraggiata l’attività di quei Consorzi che, attraverso l’utilizzo di fondi nazionali destinati alla ricerca industriale e allo sviluppo (L. 46/82 e D.L. 207/97, L. 488/92), mostrano di saper collaborare efficacemente per il miglioramento delle attività produttive e delle condizioni socio-economiche del Paese; v) si raccomanda di limitare l’uso del fondo di funzionamento per convegni o conferenze, che, pur potendo costituire momenti di incontro con la comunità internazionale, raramente contribuiscono in modo significativo alla crescita della ricerca nazionale. Raccomandazioni per applicare proficuamente i criteri di ripartizione Poiché il Ministero eroga un finanziamento destinato al funzionamento, si suggerisce di adottare i criteri sopra indicati con riferimento soltanto ad una parte percentuale del contributo totale e di attribuire l’altra parte sulla base del contributo assegnato ai Consorzi nell’ultimo anno; in modo da arrivare a regime, cioè applicando soltanto i criteri proposti al totale del fondo nell’arco di tre-quattro anni. Inoltre, considerato che i temi scientifici di interesse dei consorzi sono limitati, si suggerisce di incaricare della ripartizione una Commissione composta da tre esperti indipendenti che valuti i programmi e il resoconto scientifico di ogni consorzio sulla base dei criteri sopra definiti. Al fine di rendere più adeguato il lavoro della Commissione, i Consorzi dovrebbero: a) chiarire sulla base di quali criteri vengono finanziate le singole unità di ricerca e viene stabilito l’ammontare delle risorse a loro disposizione; una rigorosa selezione può consentire in molti casi una migliore programmazione ed evitare la dispersione delle risorse; b) specificare la partecipazione dei docenti universitari ai loro programmi (indicandoli nominativamente, con la sede di appartenenza, e specificando il loro impegno), in modo da chiarire la partecipazione complessiva dei docenti e la loro eventuale partecipazione a più consorzi; in assenza di tali informazioni è difficile avere un’idea precisa della comunità scientifica interessata e dell’impegno dei singoli. 6 c) è auspicabile che venga avviata una valutazione periodica dell’attività di ricerca scientifica dei Consorzi, secondo forme e criteri da stabilirsi, per verificare l’efficacia della struttura consortile nel raggiungimento di obiettivi scientifici non ottenibili con semplici collaborazioni tra le sedi e la coerenza in rapporto alla programmazione nazionale della ricerca. 7 Appendice - Analisi dei singoli consorzi CINRO: Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Oncologica E’ stato costituito nel 1990; ha sede a Genova presso il Centro per le Biotecnologie avanzate, che, in base a un accordo, mette a disposizione gli spazi. Aderiscono 10 università. Non dispone di proprio personale ma si avvale di collaborazioni, prestazioni occasionali e consulenze per i suoi progetti di ricerca. Il bilancio consuntivo del 1999 ammonta a 3325 Ml, di cui dal MURST per funzionamento 1500 Ml, introiti autonomi per 15 Ml e residui dall’anno precedente per 1770 Ml. La spesa per ricerca (inclusa quella del personale coinvolto nelle attività) è circa 1300 Ml, 300 Ml la spesa per Congressi e attività formative, 700 ml quella di funzionamento. Vi è una quasi completa corrispondenza tra questo gruppo e quello che si è presentato con successo ai bandi PRIN 1997 e 1999, ottenendo un finanziamento di alcuni miliardi. Il bilancio preventivo 2000 ammonta a 6480 Ml, di cui 3300 dal MURST, 2470 di disavanzo e 500 da introiti propri. L’aumento del finanziamento MURST è previsto in quanto viene prospettato un maggiore finanziamento al PNR, quello da introiti propri in ragione delle nuove possibilità fornite dalle modifiche alla Legge 46/82, che consentono l’accesso ai finanziamenti anche ai Consorzi. La relazione scientifica, pur dettagliando le attività di ricerca, non fornisce un quadro della ripartizione dei fondi tra i gruppi e dei criteri per essa adottati. Il Consorzio gestisce numerose iniziative formative (giornate di studio, incontri con l’esperto, workshops) e congressi a carattere nazionale e internazionale. Il Consorzio prevede di promuovere un master interuniversitario per la ricerca in Chirurgia Oncologica. CUGRI:Consorzio Interuniversitario per la previsione e prevenzione grandi rischi E’ stato costituito nel 1993 ad opera delle università di Salerno e Napoli con l’obiettivo di fornire supporti organizzativi, tecnici e finanziari ai consorziati nel campo dei grandi rischi. Per la sua realizzazione erano stati stanziati da una legge precedente (n. 730/87) 14 Mldi come contributo speciale utilizzabile per beni inventariabili. La sede amministrativa è situata presso il Dipartimento di Ingegneria Civile di Salerno e sedi operative presso le due università consorziate. L’attività è organizzata per progetti e programmata con cadenza triennale. Collabora attivamente con i Gruppi Nazionali del CNR, in particolare ha inglobato al suo interno le unità operative del Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche del CNR. Ha il compito di fornire supporto nel campo della geologia, ingegneria geotecnica, idraulica, strutturale e industriale secondo le finalità dell’attività della Protezione Civile. Ha usufruito nel periodo 1996-1998 di fondi CNR e di enti locali, in particolare di fondi POP-FESR della regione Campania nel 1994-95. Ha istituito, all’interno di vari dipartimenti delle due università, laboratori con funzioni specifiche. Il bilancio consuntivo 1998 ammontava a 4.8 Mldi (2.8 residui, 1.7 dal Comune di Napoli, 550 Ml dal POP, 160 Ml dal MURST e 200 Ml dal CNR) Ha due dipendenti e non dispone di personale distaccato. CIB: Consorzio Interuniversitario per le Biotecnologie Fondato nel 1987 raccoglie 23 università con diversi gruppi di ricerca (fino a 25 per sede) e associa oltre 2000 ricercatori operanti nel settore delle biotecnologie. Ha sede amministrativa a Trieste, direzione a Urbino e segreteria operativa a Parma. Trieste è anche la sede di uno specifico Laboratorio del Consorzio, situato presso l’Area di Ricerca triestina. Per ogni sede dispone di un’unità di personale assunta con una borsa di studio annuale e rinnovabile. Nel biennio 98-99 ha stipulato 33 contratti annuali con personale ricercatore e erogato 3 borse di studio per ogni sede consorziata. Nel 1999 disponeva di un patrimonio strumentale di 5 Mldi distribuito sulle varie sedi universitarie. Il bilancio consuntivo 1999 ha registrato entrate per 2.8 Mldi, delle quali 1 Mldi dal MURST, circa altrettanto dal Commissario di Governo di Trieste e qualche centinaio di milioni dalla Sanità. Ha predisposto un Piano Triennale 2000-2002, nel cui ambito ha avanzato richiesta di 6300 Ml per il 2000. FOR.COM:Consorzio Interuniversitario Fomazione per la Comunicazione Fondato nel 1990 ha sede a Roma. Consorzia 8 università italiane e alcuni atenei stranieri. Ha la finalità di promuovere e partecipare a iniziative di formazione a distanza a tutti i livelli da quello primario a quello universitario (laurea a distanza in materie quali giurisprudenza, scienze politiche etc.) e alla formazione post-universitaria. E’ costituito da: i) un centro tecnico-operativo deputato alla progettazione dei percorsi didattici e dei materiali didattici. ii) una rete di poli presso le strutture territoriali per la ricerca e la pianificazione dei bisogni formativi (prevalentemente nel Mezzogiorno). Le facoltà coinvolte sono prevalentemente di Scienze Politiche, Scienza della Comunicazione, Giurisprudenza, Scienza dell’Amministrazione, Lettere, etc. Il personale ammonta a nove unità e due unità distaccate. Il bilancio 1999 ammontava a 7 Mldi, circa 4 dei quali provenienti da introiti dei corsi a distanza e 1.4 Mldi di contributo MURST. ICRA: International Center for Relativistic Astrophysics Si tratta di un Consorzio del tutto anomalo rispetto agli altri. Vi è una sola sede italiana (Roma La Sapienza) consorziata con Specola Vaticana, ICTP, Third World Academy, Stanford, Washington, Hafei, etc. L’attività consiste nell’organizzazione, ad opera dell’unico ricercatore interessato (R. Ruffini) di workshop e congressi con soggetti relativi all’astrofisica relativistica (5 avvenimenti nel 1999). Il contributo MURST (420 nel 1997, 660 nel 1998, 545 nel 1999) è stato nell’ultimo anno inferiore alle spese sostenute (735 Ml). Per il 2000 sono previste entrate per 1050 e uscite per 1339. Il bilancio consuntivo 1999 ha visto entrate per circa 700 Ml dal Comune di Pescara, di 75 Ml dal MAE e di 36 Ml dall’ASI. CIRC-MSB: Consorzio Interuniversitario di Ricerca in Chimica dei Metalli nei Sistemi Biologici Costituito a Roma nel 1992, ha ottenuto il riconoscimento MURST nel 1995. Ha sede a Bari e ad esso aderiscono diciotto atenei con 202 unità di personale universitario. Il personale dipendente è costituito da tre unità amministrative; il personale in formazione da qualche diecina di borsisti e da alcuni assegnisti. Utilizza locali resi disponibili dalle università e per un Laboratorio dall’Area di Ricerca di Napoli. Il bilancio 1999 era pari a 980 Ml, dei quali 310 dal MURST e circa 200 da attività commerciali. Per l’anno 2000 il Consorzio ha attivato contratti di ricerca per oltre 300 Ml con ditte del settore farmaceutico e bioteconologico. CSGI:Consorzio Interuniversitario Sviluppo dei Sistemi Interfase Costituito nel 1994 ha sede a Firenze e consorzia sei sedi universitarie con l’impegno di circa 100 ricercatori. Ha la struttura tipica e ha personale assunto con borse o con contratti di collaborazione (circa 21 persone). Oltre ai gruppi che operano presso i Dipartimenti universitari dispone di due laboratori esterni. Il bilancio consuntivo 1999 ammontava a 3448 Ml dei quali 800 dal MURST, 650 dalla UE, 685 da terzi, 130 dal CNR. La rete di ricerca ha partecipato al bando PRIN 1998 acquisendo 917 Ml. Il bilancio preventivo 2000 ammonta a 5364 e prevede un aumento del finanziamento MURST. CoNISMA: Consorzio Interuniversitario per le Scienze del Mare Consorzia 24 università. Ha sede a Genova e dispone di due dipendenti a contratto. Per la propria attività si avvale di consulenti e di personale in formazione (76 borsisti o collaboratori presso le università). La spesa inventariabile è modesta. Il consuntivo 1999 ammontava a 4744 Ml, dei quali 396 erano il finanziamento MURST, 1971 provenienti dalla UE, 1742 dalla regione Puglia, circa 200 da enti esterni). Ha formulato un dettagliato Piano delle proprie attività per il triennio 2000-2002. CNIT: Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni Costituito nel 1995 (riconoscimento nel 1997) ha sede amministrativa presso l’università di Parma e consorzia 22 atenei. Ha due dipendenti amministrativi a tempo indeterminato, uno in contratto formazione lavoro e 12 ricercatori con contratti a tre anni. Il bilancio consuntivo è stato nel 1999 pari a 2989 Ml, dei quali 594 dal MURST, 1645 dall’ASI e 488 Ml da progetti. Prevedono per il 2000 un contributo di fondi strutturali (Cluster CIPE L. 488) pari a 1584 Ml. CINIGEO: Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Ingegneria delle Georisorse Fondato nel 1988 raccoglie quattro sedi universitarie con circa 32 ricercatori ed ha sede a Roma Tor Vergata. Dispone di un amministrativo assunto a tempo determinato e uno distaccato dall’Università. Il bilancio 2000 prevede entrate per circa 300 Ml da progetti esterni e 270 Ml di contributo MURST per il funzionamento. Non è disponibile il consuntivo 1999: il preventivo prevedeva entrate MURST per 700 Ml circa, che probabilmente non si sono verificate. CIRMMP: Consorzio Interuniversitario Risonanze Magnetiche di Metalloproteine Paramagnetiche Partecipano a questo consorzio le università di Firenze, Bologna e Siena. La sede è a Firenze presso la facility NMR di cui è responsabile il Prof. Bertini e lo scopo del consorzio è quello di promuovere lo studio delle proprietà delle proteine attraverso l’uso di tale facility. Il Laboratorio, che è riconosciuto come Large Scale Facility dalla Unione Europea e sostenuto nell’ambito della iniziativa europea per questi laboratori, è stato in gran parte realizzato con fondi del MURST (nei bandi 97 e 99 il gruppo di ricercatori associati al consorzio ha ottenuto risorse per circa 4.5 Mldi). Il personale è costituito da tre tecnici con contratto a tempo determinato, da collaboratori e borsisti. Il contributo MURST per il funzionamento è stato nel 1998 di 864 Ml, quello della UE è stato di 1258 Ml, mentre si sono avuti fondi esterni per circa 300 Ml. CINBO: Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Bio-oncologia Ha sede amministrativa presso lo CSATA di Bari e direzione a Chieti, che è una delle quattro università consorziate. Quantunque il preventivo 2000 ammonti a 950 Ml (con una spesa prevista per congressi e corsi di 320 Ml e per attrezzature di 165 Ml) il bilancio consuntivo negli anni dal 1994 al 1998 ammonta a poche diecine di milioni. Presenta un Piano Triennale per il periodo 2000-2002. CINMPIS: Consorzio Interuniversitario Nazionale Metodologia e Processi Innovativi di Sintesi Costituito nel 1994 e riconosciuto dal MURST nel 1998 con l’adesione di 13 Atenei. Dispone di un unico Consiglio formato dai rappresentanti delle università. Ha un dipendente amministrativo a tempo determinato e un’unità di personale distaccata dall’università. Per il personale di ricerca si avvale di collaborazioni e consulenze. Nel 1999 ha ricevuto un contributo MURST di 190 Ml su un bilancio di circa 450 Ml. Nel 2000 prevede entrate per 760 Ml da Piani Nazionali di Ricerca. CIRC : Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Cardiovascolare E’ stato costituito nel 1996 con la finalità di promuovere ricerca e diffondere conoscenze sull’apparato cardiovascolare. Ha sede legale a Bologna e dodici università consorziate. Non dispone di personale proprio o distaccato: la spesa di personale riguarda personale in formazione (nel 2000-2001 15 borse di studio, 2 dottorati di ricerca, 1 assegno). A differenza della maggior parte dei consorzi, che ha un'unità operativa per sede universitaria, le unità operative corrispondono a singoli gruppi di ricerca: questo porta a un Consiglio Scientifico con molti componenti. Svolge attività di formazione avvalendosi delle strutture dell’università di Bologna. Il bilancio consuntivo del 1999 ammonta a poco più di 1 Mldo, con un contributo MUSRT pari a 686 Ml. Le maggiori voci di spesa sono le borse di studio (423 Ml) e le spese pubblicitarie e di promozione (217 Ml). Il programma scientifico è articolato per progetti e per il 2001 viene prevista una spesa di 3820 Ml, divisa il 1500 Ml per didattica e formazione, 2160 Ml per ricerca e 160 Ml per allestimento di laboratori specialistici. INSTM: Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali E’ stato costituito come Consorzio INCM (Interuniversitario Chimica dei Materiali) nel 1992 e riconosciuto dal MURST nel 1994. Nel 1998 sono confluiti del Consorzio gruppi chimici precedentemente organizzati in altri due Consorzi. Ha sede in Firenze e 40 università consorziate. Coordina l’attività di circa 900 docenti universitari e oltre 200 dottorandi/borsisti. Ha due dipendenti amministrativi a tempo indeterminato e uno a tempo determinato e due ricercatori a contratto, oltre al personale in formazione. L’attività scientifica è articolata in otto sezioni tematiche i cui direttori compongono il Consiglio Scientifico. Il Consorzio è molto attivo nell’acquisizione di fondi da bandi nazionali e internazionali. Nel corso del 1999 a fronte di un contributo di 1163 Ml da parte MURST, si sono acquisiti 1800 Ml da enti esterni, 1200 Ml dalla Unione Europea e un ulteriore miliardo da finanziamenti di agenzie nazionali. E’ previsto un finanziamento di oltre 4 miliardi sui fondi CIPE che verrà erogato nel corso del 2000. Il Consorzio opera per piani triennali ed effettua investimenti in strumentazione di elevato costo presso le università consorziate. Non vengono specificati i criteri di ripartizione tra le sedi e l’ammontare delle somme erogate. INBB: Istituto Nazionale Biotecnologie e Biosistemi Costituito nel 1993 ha ottenuto riconoscimento dal MURST nel 1995; raccoglie gruppi di 23 università italiane. Ha sede legale presso l’università di Roma Tor Vergata e sede operativa in Roma. Dispone di un Laboratorio Nazionale a Osilo (SS) di circa 350 mq compresa la foresteria. Dispone di due unità di personale amministrativo mentre si avvale di collaborazioni per il personale di ricerca ed eroga qualche borsa di studio. Ha una struttura peculiare rispetto agli altri Consorzi sia per la composizione del Direttivo sia per l’assenza di un Consiglio Scientifico. Ha ricevuto un finanziamento MURST per il funzionamento a cominciare dal 1998. Nel 1999 il bilancio è stato pari a 332 Ml di cui 297 dal MUSRT. Le spese hanno riguardato: l’organizzazione di convegni, l’attività di formazione, borse di studio, investimenti presso il Laboratorio di Osilo, etc. Nel 1999 ha iniziato la partecipazione ad alcuni PNR e a bandi nazionali (L. 95/95, L. 46/82 etc.) i cui introiti sono previsti per il 2000. CINI: Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica Costituito nel 1989 è stato riconosciuto nel 1992; le università consorziate sono 13 corrispondenti a 393 unità di personale docente e a 82 dottorandi. E’ organizzato in sette sezioni nazionali e 13 unità di ricerca e programma le proprie attività per Piani Triennali. Opera di intesa con il CINE e il CNIT per una gestione unitaria dei problemi relativi al trasferimento tecnologico nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni. Ha in fase di realizzazione un Laboratorio nazionale per la multimedialità a Napoli assieme al CNIT e la realizzazione nell’area pugliese di una rete telematica regionale, finanziati entrambi dalla legge 488 (Cluster CIPE). Ha tre ricercatori dipendenti a tempo indeterminato e si avvale di collaborazioni per la gestione amministrativa. Dispone di spazi attrezzati presso il CILEA e presso le università di Napoli e Pavia. Il bilancio 1999 ammonta a circa 1 Mldo, con contributi MURST per 315 Ml, CNR per 120 Ml ed ENEA per 145 Ml. Consorzio Interuniversitario Trapianti di Organo E’ stato costituito nel 1994, ha sede a Roma al Policlinico Umberto I presso la II Clinica Chirurgica. Si avvale di quattro dipendenti (amministrazione e segreteria) a tempo indeterminato. Supporta l’Organizzazione Centro-Sud per i Trapianti d’Organo. Il consuntivo del 1998 registra proventi dal MURST per 1.6 Mldi (di cui 800 di competenza del 1997), 324 Ml dall’Istituto sperimentale di Zootecnia e circa 60 Ml dall’Istituto Superiore di Sanità. La spesa riguarda, oltre al personale, attrezzature scientifiche, borse di formazione, spese di ricerca. INCA: Consorzio Interuniversitario per la Chimica dell’Ambiente Costituito nel 1993 e riconosciuto dal MURST nel 1994, consorzia 28 università. Ha sede legale presso l’università di Venezia e sede amministrativa presso il Parco Tecnologico. Il personale dipendente è costituito da tre dipendenti amministrativi a tempo indeterminato e di cinque ricercatori a tempo determinato. I ricercatori universitari associati sono oltre 2000. L’attività scientifica è articolata in quattro sezioni tematiche. L’attività formativa prevede scuole di formazione sulla chimica pulita e borse di studio. Dispone di un Laboratorio a Marghera che svolge anche attività di servizio e consulenza. Il contributo di funzionamento del MURST è pari a 1200 Ml annui, ma il bilancio ha registrato negli ultimi anni entrate di diverse centinaia di milioni da contratti e da commesse di enti esterni. Ha formulato un Piano triennale ed effettuato, unico tra i Consorzi considerati, una valutazione internazionale delle proprie attività e delle unità di ricerca. Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario le pubblicazioni degli ultimi 12 mesi DOC Alcune valutazioni sulle bozze dei decreti riguardanti la determinazione delle classi delle lauree universitarie e delle classi delle lauree specialistiche universitarie, Doc 1/00, maggio 2000 Parere sui criteri per la determinazione della disponibilità di posti per studenti per i corsi universitari ad accesso limitato, Doc 2/00, maggio 2000 Parere sui criteri per la determinazione della disponibilità di posti per studenti per i corsi universitari ad accesso limitato. Valutazioni dell’offerta potenziale formativa e criteri per determinare il numero di posto a livello nazionale, Doc 3/00, giugno 2000 Relazione tecnica sulle proposte di nuove istituzioni del corso di laurea in Scienze motorie non correlate alla trasformazione degli Isef. Parte I - a.a 1999/2000. Università di Pavia, Doc 4/00, giugno 2000 Relazione tecnica sulle proposte di nuove istituzioni del corso di laurea in Scienze motorie non correlate alla trasformazione degli Isef. Parte II - a.a 2000/2001. Università di Chieti, Ferrara e Udine, Doc 5/00, luglio 2000 Primi risultati della rilevazione “Nuclei 2000" sul sistema universitario italiano, Doc 6/00, luglio 2000 Verifiche della disponibilità di dotazioni nella Università non statale della Valle d’Aosta: prima verifica, Doc 7/00, luglio 2000 Individuazione dei criteri per la ripartizione dei contributi di funzionamento tra Consorzi Universitari, Doc 8/00, luglio 2000 Le pubblicazioni del Comitato sono disponibili in Internet alla pagina: http://www.murst.it/valutazionecomitato/pubblic.htm quelle del preesistente Osservatorio sono disponibili in Internet alla pagina: http://www.murst.it/osservatorio/pubblic.htm