DIARIO DI BORDO Visita a Ravenna: la capitale del mosaico
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DIARIO DI BORDO Visita a Ravenna: la capitale del mosaico
DIARIO DI BORDO Visita a Ravenna: la capitale del mosaico. Patrimonio dell’Umanità 1° GIORNO: Visita al Mausoleo di Galla Placidia e alla Basilica di San Vitale Ci siamo svegliati alle 7.30 per avere più tempo a disposizione per girare la città. Alle 9.30 eravamo già all’ingresso del Mausoleo di Galla Placidia. Visto dall’esterno, questo edificio non ha suscitato particolarmente il nostro interesse, ma la cupola era bellissima, dominata dalla Croce in una volta di stelle di grandezza decrescente verso l'alto, su sfondo blu. Agli angoli, in corrispondenza dei 4 pennacchi sono rappresentati i simboli dei quattro evangelisti. Dopo pranzo,verso le 15.30, siamo arrivati alla Basilica di San Vitale. È un grande edificio a pianta ottagonale, la cui cupola è invisibile all’esterno in quanto inglobata all’interno. La Basilica é famosa soprattutto per i mosaici di Giustiniano e di Teodora; abbiamo ritrovato dal vivo le immagini delle due processioni che ci venivano presentati dal libro di testo, ricche di tutti i simboli del cesaropapismo. Particolarmente bello e luminoso é il chiostro all’interno della basilica. 2° GIORNO: Visita a Sant’Apollinare in Classe, Sant’Apollinare Nuovo e al Mausoleo di Teodorico. Dopo la colazione, alle 9.30 ci siamo diretti verso Sant’ Apollinare in Classe. Tale appellativo le deriva dal fatto che un tempo sorgeva nei pressi del porto: classis, infatti, in latino significa “flotta”. La sua decorazione a mosaico raffigura una Croce sul monte Tabor, dove, secondo i Vangeli, avvenne la trasfigurazione di Cristo. Alle 11.00 ci siamo spostati verso Sant’Apollinare Nuovo. Realizzata per volere del re ostrogoto Teodorico per ospitare il culto ariano, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo divenne successivamente una chiesa cattolica sotto Giustiniano. Particolarità di questo edificio è che conserva la più ampia superficie decorata a mosaico giunta sino a noi dall’antichità. Uno delle parti più belle del mosaico é quello della Madre di Dio in trono. Alle 16.30 la nostra meta é stata il Mausoleo di Teodorico che racchiude in sé elementi tipici dell’architettura romana e altri di origine gota. Si tratta di un edificio a pianta decagonale, che, diversamente dagli altri edifici della città, non fu realizzato in mattoni: venne, infatti, utilizzata la pietra d’Istria. La cupola del mausoleo riproduce una Corona regale. All’interno del Mausoleo erano ospitate le spoglie di Teodorico, probabilmente rimosse durante il dominio bizantino. Nella foto si vede il sarcofago che le conteneva. 3° GIORNO: Visita ai Battisteri e alla Cappella Di Sant’ Andrea Siamo arrivati all’ ultimo giorno del nostro viaggio. Alle 9.05 eravamo all’ ingresso del Battistero degli Ariani, fatto edificare da Teodorico nel momento in cui l’arianesimo si era consolidato. E’ un edificio a forma ottagonale, con quattro piccole absidi all’esterno. All’interno, la cupola è decorata da uno splendido mosaico raffigurante i dodici apostoli e il battesimo di Cristo. Diversamente dal Battistero Neoniano, qui la raffigurazione di Cristo vuole mostrarne la natura umana e divina a un tempo: per tal motivo, dai bracci della croce pende un drappo rosso, simbolo dell’umana sofferenza provata da Gesù per salvare l’umanità. Alle 11.00, ci siamo spostati verso il Battistero Neoniano, detto anche degli Ortodossi, fu edificato probabilmente agli inizi del V secolo per volontà del vescovo Urso. Alla metà circa dello stesso secolo, il vescovo Neone, da cui il Battistero prese il nome, fu promotore di un ingente lavoro di restauro, durante il quale furono realizzate le decorazioni a mosaico che possiamo apprezzare ancora oggi. Spicca la scena del battesimo di Cristo, immortalata al centro della cupola: è infatti la più antica testimonianza di una scena del battesimo di Cristo eseguita a mosaico in un edificio monumentale. Nel pomeriggio, dopo aver caricato i bagagli sul pullman, ci siamo diretti verso l’ultima meta della nostra gita: la Cappella del Palazzo Arcivescovile (oggi Museo), conosciuta anche come Cappella di Sant’Andrea. E’ l’unica cappella arcivescovile paleocristiana giunta integra fino ai giorni nostri e l’unico edificio religioso realizzato durante il regno di Teodorico che non sia legato all’eterodossia ariana. Voluta dal vescovo Pietro II, la cappella fu consacrata nel 495 ed è ben evidente il suo carattere anti-ariano fin dalla decorazione dell’atrio. Qui, infatti, un mosaico mostra Cristo in veste di guerriero, con in spalla la Croce, nell’atto di schiacciare le belve dell’eresia. E’ finita qui la nostra visita a Ravenna; alle 18.00, siamo ripartiti per tornare a casa, felici per aver visitato la “Capitale del Mosaico”. Giulia Dovere IA