Fumo e Dipendenza
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Fumo e Dipendenza
Il laboratorio scientifico “Fumo e Dipendenza” Il laboratorio scientifico “Fumo e Dipendenza”, offre agli studenti delle prime classi delle Scuole Secondarie di II ordine, l’opportunità di sperimentare cosa accade quando si fuma, cosa contiene il fumo di tabacco e come queste sostanze lasciano delle tracce nell’organismo umano. È dimostrato che poter sperimentare ciò che si apprende consolida meglio l’acquisizione di conoscenze specifiche. Il laboratorio si struttura attraverso un percorso suddiviso in varie fasi riportate qui di seguito Materiale occorrente per il laboratorio scientifico e fasi di realizzazione 1° fase: Fisiologia della respirazione spiegazione dell’apparato respiratorio, degli alveoli polmonari e della loro funzione, della meccanica della respirazione e del suo controllo. 2° fase Sperimentazione della meccanica della respirazione Modelli di apparato respiratorio: contenitore di plastica aperto da un lato che verrà chiuso con una membrana (cuffia da nuoto) a simulare il diaframma, nell’altro lato (quello chiuso ) si pratica un foro per far passare un tubo ad y rovesciato . All’estremità dei due tubi vengono collocati due palloncini che rappresentano i polmoni. Il tubo ad y viene fissato con del silicone e il diaframma con una fascetta. Possiamo visualizzare i movimenti e l’azione del diaframma sui polmoni osservando ciò che avviene in questo modello (prendere in mano e mostrare agli studenti il modello di polmoni). In questo modello il cilindro di plexiglas rappresenta la cassa toracica, l’apertura che si trova nella parte superiore la bocca, il tubo che da esso si diparte la trachea, le due diramazioni del tubo i bronchi, i due palloncini i polmoni, la membrana situata nella parte inferiore del cilindro il diaframma. Quando tiriamo in basso la membrana che rappresenta il diaframma ( è lo stesso fenomeno che si ha alla contrazione del diaframma) i palloncini si riempiono d’aria. Con questo modello non è possibile evidenziare i movimenti della cassa toracica dovuti alla contrazione dei muscoli intercostali. (far sperimentare ai ragazzi il modello di apparato respiratorio). progetto-fumo-e-dipendenza.doc pag. 1 di 6 3° fase Cosa accade quando inaliamo il fumo di tabacco Modello di fumatore meccanico: è lo stesso modello precedente, con la variante che il tubo ad y è fissato su un coperchio che si può togliere e al posto dei palloncini si mette del cotone idrofilo. Questo modello serve per evidenziare l’interazione tra apparato respiratorio e un agente inquinante quale il fumo di sigaretta. Nel momento in cui introduciamo nel nostro apparato respiratorio agenti esterni con una composizione diversa da quella naturale dell’aria, l’interazione tra questi agenti e il nostro organismo può determinare delle conseguenze che vanno anche ad incidere sul nostro stato di salute. Nel caso dei prodotti della combustione della sigaretta (prendere in mano e mostrare agli studenti il modello di fumatore), è possibile, attraverso un modello, rilevare a livello dell’apparato respiratorio le tracce di ogni loro passaggio. In questo modello è possibile osservare a livello dell’albero respiratorio ciò che accade a un individuo che fuma una sigaretta. Poniamo una sigaretta nell’apertura che rappresenta la bocca e all’interno del modellino che rappresenta la cassa toracica, al posto dei palloncini mettiamo del cotone idrofilo pulito e asciutto. Accendiamo la sigaretta e, abbassando il diaframma, facciamo fumare il nostro modello. Al termine dell’operazione andiamo a vedere cosa è rimasto nell’apparato respiratorio dopo avere estratto il cotone dal cilindro. Far osservate e annusate le tracce lasciate dal passaggio del fumo nell’apparato respiratorio (fare circolare tra gli studenti il cotone estratto dal fumatore meccanico). Assieme ai ragazzi provate ad individuare cosa si è depositato nel cotone. 4° fase Analisi dei principali componenti del fumo di tabacco Analizzatore di fumi: è un modello composto da 3 contenitori (boccette di vetro con il tappo munito di due fori) che sono in comunicazione tra di loro mediante dei tubi. Il primo contenitore porta un supporto dove allocare la sigaretta che verrà fumata, l’ultimo è collegato ad una siringa che aspira imitando l’inspirazione e permette alla sigaretta di essere fumata e al fumo di passare attraverso le boccette. Aver osservato, nell’esperimento precedente, che i componenti del fumo di sigaretta lasciano una traccia non significa nulla se non andiamo ad individuare quali sono questi componenti . Infatti, se noi beviamo succo di mirtillo, questo lascia tracce visibili del suo passaggio nel nostro apparato digerente. Ma questo non significa che sia pericoloso per la nostra salute. Se noi mangiamo cipolla, essa lascia tracce evidenti per l’olfatto a livello del nostro apparato digerente. Ma questo non significa che sia pericolosa per la nostra salute. Quando noi andiamo ad analizzare la natura dei prodotti della combustione della sigaretta, scopriamo alcuni fatti inquietanti. progetto-fumo-e-dipendenza.doc pag. 2 di 6 Utilizziamo questa macchina (mostrare agli studenti il modello di analizzatore di fumo), che, attraverso una serie di reazioni, ci rivelerà la presenza di alcune sostanze presenti nel fumo di sigaretta. Il fumo ha una consistenza apparentemente uniforme e la sua natura non appare essere determinata da un mosaico di sostanze. Questa apparecchiatura ci permetterà di scomporre il fumo in alcuni dei suoi componenti. La macchina è costituita da: - un tubicino inalante nel quale inserire la sigaretta - una bottiglia contenente acqua distillata - una bottiglia contenente bario idrossido - una bottiglia contenente Reattivo di Griess - una siringa che ci permette di simulare il movimento dei muscoli intercostali. Le soluzioni contenute nelle bottiglie ci appaiono trasparenti, quando accendiamo la sigaretta e cominciamo ad aspirare con la siringa, il fumo passa attraverso tutte le bottiglie contenenti i vari reagenti, che evidenziano la presenza di alcuni prodotti della combustione della sigaretta, attraverso una serie di variazioni del loro aspetto: - nella bottiglia contenente acqua distillata si depositano catrame, polveri e le sostanze idrosolubili come nicotina e ammoniaca ( sul vetro si potrà osservare un anello marrone di catrame, mentre la soluzione assume una colorazione giallognola) - nella bottiglia contenente bario idrossido si assiste ad una reazione tra questo e l’anidride carbonica (CO2) e il monossido di carbonio (CO) presenti nel fumo ( il risultato è la formazione di un sale che rende opalescente la soluzione e precipita depositandosi sul fondo sottoforma di piccoli cristalli) - nella bottiglia contenente il Reattivo di Griess si assiste ad una reazione tra questo e gli ossidi di azoto presenti nel fumo (ossido di azoto NO e biossido di azoto NO2) ( la reazione provoca un viraggio di colore della soluzione che diventa rosa non appena si è formata una sufficiente quantità di prodotto). Il viraggio di colore della soluzione che da trasparente passa a rosa sta a evidenziare la presenza degli ossidi di azoto, sostanze irritanti per l’apparato respiratorio e molto tossiche. progetto-fumo-e-dipendenza.doc pag. 3 di 6 Kit per l’analisi dell’ammoniaca nelle acque Utilizzando l’apposito kit è possibile mettere in evidenza se e quanta ammoniaca è contenuta nel fumo di una sigaretta. Si prelevano due siringhe da 5 ml ciascuna di acqua distillata dalla prima boccetta dell’ “analizzatore di fumo” per analizzarla (ricordiamo che l’ammoniaca è idrosolubile e quindi quella presente nel fumo si scioglie nell’acqua della prima boccetta). La prima provetta serve come prova in bianco e non si aggiunge altro; nella seconda provetta si aggiungono 3 gocce del reattivo A e 2 gocce del reattivo B. Si agita e dopo 2 minuti si può vedere sulla scala colorimetrica a che valore in ppm (mg/l) di NH 3 corrisponde la colorazione ottenuta nella seconda provetta. Il metodo si basa sulla formazione di un composto giallo-arancio risultato dalla reazione dello ione ammonio con il reattivo di Nessler. Mettere in evidenza la presenza di ammoniaca nel fumo di tabacco è molto importante perché si è osservato che aggiungendo ammoniaca al tabacco si velocizza la liberazione di nicotina libera poiché l’ammoniaca è una base e fa alzare il pH alla soluzione in cui viene aggiunta. Aumentare il pH di un mezzo in cui la nicotina è liberata, aumenta l’effetto fisiologico della nicotina stessa. Normalmente il pH del fumo di sigarette ha un valore di 6.0 e tutta la nicotina presente è chimicamente combinata con sostanze acide: se il pH aumenta ( e per far questo aggiungono alcuni additivi) si ha una maggior parte di nicotina libera e quindi volatile che può essere assorbita più velocemente dal fumatore. Utilizzando una cartina indicatrice di pH è possibile verificare il valore di acidità del fumo. Con questo esperimento abbiamo evidenziato la presenza di catrame, polveri, nicotina, anidride carbonica, ossidi di azoto e ammoniaca nel fumo di sigaretta, cioè in ciò che inaliamo quando fumiamo o ci troviamo in prossimità di un fumatore. Altre sostanze, come i pesticidi oppure i fertilizzanti potremmo renderle manifeste sostituendo i reagenti che abbiamo utilizzato oggi con altri reagenti specifici per queste sostanze. È molto importante far notare ai ragazzi come i tubi dell’analizzatore di fumo si sporcano al passaggio del fumo di tabacco e come quelli più vicini alla sigaretta fumata sono più sporchi rispetto a quelli più lontani, in alcuni casi può essere utile provare ad aspirare, con una siringa, il catrame che si deposita nel supporto dove è allocata la sigaretta e mostrare ai ragazzi la sua consistenza e il suo odore. Visualizza il video http://www.youtube.com/watch?v=_r6GARv9BYU La ricerca del materiale è stata curata da: Franca Gentilini [email protected] Istituto Oncologico Romagnolo-Settore Educazione alla Salute progetto-fumo-e-dipendenza.doc pag. 4 di 6 ANALIZZATORE DI FUMO COSA SI INTRODUCE NELLE BOTTIGLIE ACQUA DISTILLATA 50 ML BARIO IDROSSIDO 5% 5 ML ACQUA DISTILLATA 45 ML REATTIVO DI GRIESS 10 ML ACQUA DISTILLATA 40 ML QUALI COMPONENTI SI ISOLANO NELLE BOTTIGLIE CATRAME POLVERI NICOTINA ANIDRIDE CARBONICA OSSIDO DI AZOTO BIOSSIDO DI AZOTO QUALI SOSTANZE RESTANO NELLE BOTTIGLIE AL TERMINE DELLA REAZIONE CONDENSATO CARBONATO DI BARIO ACQUA Siti dove trovare informazioni utili sul fumo di tabacco: www.who.int/tobacco www.ensp.org www.help-eu.com www.inwat.org www.istitutotumori.mi.it www.nonfumatori.it COLORANTE AZOICO ROSA-VIOLA www.regione.veneto.it/prevenzione www.ministerosalute.it www.tabaccologia.org www.ossfad.iss.it www.legatumori.it www.fumo.it A cura della Regione Piemonte di Rai segretariato sociale dal 2000 è attivo Steadycam, centro di documentazione e ricerca audiovisiva. progetto-fumo-e-dipendenza.doc pag. 5 di 6 La realizzazione di questo laboratorio scientifico è il frutto delle esperienze di alcune scuole di Faenza: I.C Europa e ITP “Bucci”, della Cooperativa Controvento di Cesena, del Centro regionale (Regione EmiliaRomagna) di didattica multimediale “Luoghi di prevenzione” di Reggio Emilia e del Centro didattico multimediale per la promozione della salute a valenza regionale “Percorsi di salute” ASUR Marche. È tra le proposte di “Percorsi didattici e laboratori” della sessione tematica “Fumo ” del Dvd “Paesaggi di prevenzione” della Regione Emilia-Romagna . Da diversi anni viene proposto e realizzato in molte Scuole Secondarie di Secondo Grado delle province di Ravenna e di Rimini, promosso dall’Istituto Oncologico Romagnolo e dalle Aziende Usl di Ravenna e Rimini. Si ringraziano pertanto i Dirigenti scolastici, i docenti e gli alunni delle scuole che hanno reso possibile la sperimentazione e la messa a punto di questo percorso laboratoriale: IIS Stoppa-Compagnoni- Lugo IPSSAR P. Artusi - Riolo Terme Liceo Artistico P.L. Nervi- Ravenna Liceo Classico Dante Alighieri- Ravenna I.S.I.S. Olivetti-Callegari- Ravenna ITIS Nullo Baldini- Ravenna ITG Morigia–ITAS Perdisa – Ravenna IPSSAR P. Artusi - Cervia ENGIM – Ravenna Liceo delle Scienze Sociali- Rimini IPSSAR Malatesta – Rimini Liceo Serpieri - Rimini Liceo Scientifico Volta – Riccione Liceo San Pellegrino – Misano Adriatico ITC Molari- Sant’Arcangelo di Romagna. Si ringrazia Daniele Cazzari, Volontario dell’Istituto Oncologico Romagnolo per la realizzazione del kit. Un particolare ringraziamento a Pia Molinari, docente della Scuola Secondaria di I Grado Europa per il prezioso contributo. progetto-fumo-e-dipendenza.doc pag. 6 di 6