Consiglio europeo - Rodi, 2 e 3 dicembre 1988
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Consiglio europeo - Rodi, 2 e 3 dicembre 1988
I I ·' CONCLUSION! DELLA PRESIDENZA CONSIGLIO EUROPEO RODI, 2/3 DICEMBRE 1988 SN/4443 /1/88 I - 1 - Il Consig lio europeo ha esamin ato le prospe ttive dell'ev oluzio ne futura della Comuni ta europea nonche la sua posizio ne nel mondo in base all'esp erienz a finora acquis ita con l'appli cazion e dell'A tto Unico europe o. Esse ha esamin ato in partico lare i progre ssi realizz ati nel process o di instaur azione del mercato unico e nella svilupp o delle pelitic he di accomp agname nto destina te a rafforz are la coesion e econom ica e sociale , tenendo canto dei riadatt amenti favore voli a livello interna zional e, specie nelle relazio ni Est-Ov est. Il Consig lio europeo ha notate con partico lare soddisf azione che le decisio ni adotta te per "portar e l'Atto Unico al success o", che hanna cominc iato ad essere applic ate, hanna gia contrib uito a creare le condiz ioni per favorir e uno svilupp o regola re, stabile e iinamic o della Comuni ta verso il traguar do del 1992. Alla vigilia delle elezion i europee del giugno 1989, il Consig lio europeo sottoli nea il ruolo indispe nsabile del Parlam ento europeo nel process o di unifica zione europe a. Si rallegr a inoltre del contrib ute costru ttivo del Parlam ento al consegu imento degli obietti vi dell'A tto Unico che costitu isce un fattore positiv e per la futura coopera zione fra le istituz ioni. I. REALI7.ZAZIONE DELL'AT TO UNICO : BILANC IO Attuaz ione del grande mercato Il Consig lio europeo ha preso conosce nza della relazio ne presen tata dalla ~ommissione, conform emente all'art icolo 8 B dell Atto Unico. Ha consta tato con soddisf azione che, a meta della scadenz a rappre sentata dal dicemb re 1992, e gia 1 stata pratica mente realizz ata la meta del program ma legisla tive necess aria per l'attua zione del grand~ mercat o. CiO conferm a, se necess aria, il caratte re SN/444 3/1/88 I - 2 - irreve rsibil e del movim ento in direzi one dell'E uropa senza fronti ers intern e, confor memen te alle dispo sizion i dell'a rticol o SA del tratta to, e testim onia della volon ta degli organi comun itari di conclu ders entre i termin i. Il Consi glio europe o consta ta che i l proces so peril comple tament o del.me rcato intern e ha gia impres sa un nuevo dinarni smo all'eco nomia europe a contri buend o all'ade guame nto econom ico e all'aum ento del tasso di cresc ita. Il Consi glio europe o ramme nta che la realiz zazion e del grande merca to forma un tutto unico e che uno dei presup posti del succes so e il manten imento di un'imp ostazi one globa le. Pertan to E impor tante progre dire in modo piU equili brate : coord inate in tutti i settor i {liber a circol azione dei beni, serviz i e capita li, libera circol azione delle person s) e vigila re affinc h€ l'arrno nizzaz ione o i ravvic iname nti appro priati interv engan o 1a dove ciO si rende neces saria. Occor rera accele rare in futuro il ritmo dei lavori , poiche , se si tiene canto dei termin i neces sari per la traspo sizion e del diritt o comun itario nelle legisl azion i nazion ali, il Consi glio in realta dispon e solo di due anni per rispet tare l'obie ttivo del 1992. Il Consi glio europe o si attend e che il Consi glio adotti rapida mente i testi che comple tano il mercat o intern e nei settor i prior itari indivi duati dal Consi glio europe o nel giugno scorso : appal ti pubbl ici, banche e serviz i finanz iari, ravvic iname nto delle norme tecnic he e propr ieta intell ettua le. Nel ~onternpo il Consi glio europe o rivolg e al Consi glio un invito pressa nte ad intens ificar e gli sforzi in tutti i settor i in cui i progre ssi sono meno rapidi . CiO vale segnat amente peri traspo rti e l'ener gia, i contr olli fitosa nitari e veteri nari nonche la libera circol azione delle person e. Il Consi glio europe o e consap evole che in quest' ultimo settor e la realiz zazion e degli obiet tivi SN/44 43/1/8 8 I - 3 - comu nitari , ed in parti colar e lo spazi o senza front iere intern e, e legat a ai progr essi della coope razion e interg overn ativa nella latta centr o il terror ismo, la crimi nalita intern azion ale, la droga ed i traff ici illec iti di quals iasi natur a. Tale coope razion e sara raffo rzata per perve nire r~pidamente a risul tati concr eti che conse ntiran no alla Comu nita di prend ere, dal canto suo, le misur e neces saria affinc h8 l'Euro pa diven ti una realtA tangi bile agli occhi dei suoi citta dini. A quest a scope ciascu no State membr a desig nera un respo nsabi le per il neces saria coord inarne nto. Per quant a rigua rda l'arrn onizz azion e fisca le, confor rnerne nte all'ar ticol o 99 iel tratta to, il Consi glio eurep eo auspi ca che i conta tti presi con i Gover ni dietr o inizi ativa della Cemm ission e, e le propo ste di quest 'ultim a, perme ttano un avvic inarne nto dei punti di vista e chied e al Consi glio di accel erare i lavor i affinc hE i provv edime nti nel setto re fisca le, nella misur a in cui sono neces sari per la realiz zazie ne e il funzio narnen to del merca to intern e, possa no esser e adott ate entre le scade nze previ ste. Dimen sione socia le Il Cons iglio europ eo ritien e che i progr essi comp iuti nell'a ttuaz ione delle dispo sizien i dell'A tto Unico europ eo, relat ive alla realiz zazio ne del merca te intern e, debba no esser e accom pagna ti da pregr essi analo ghi nell'a ttuaz ione delle dispo sizion i conce rnent i la polit ica secia le (artic oli 118 A e 118 B) e dal raffor zame nto della coesio ne econo mica e socia le. La Presid enza ha attira to l'atte nzion e del Consi glio europ eo sul memor andum da essa diram ato in merit o prima dell'i nizio della Presid enza. SN/44 43/1/8 8 I - 4 - La reali zzaz ione del merc ato unico non puc' esser e cons idera ta come un fine in se in quan ta essa perse gue un obie ttivo piU vasto , che cons iste nell' assic urare il magg ior benes sere poss ibile per tutti , confo rmem ente alla tradi zione di prog resso socia le sempr e esis tita nella stori a europ ea. Ques ta tradi zion e di progr esso sccia le deve gara ntire che tutti i citta dini, di qual siasi profe ssion s, siano in grade di bene ficia re effet tivam ente dei vanta ggi dire tti che ci si atten de dal rnerc ato unico come fatto re di cresc ita econo mica e deve cost ituir e il mezzo pill effic ace nella latta centr o la disoc cupa zione . Il Cons iglio europ eo cons tata che l'Att o Unico europ eo e gli orien tarne nti che ne risul tano hanna avuto fin d'ora un inizi o di appli cazio ne. Il Cons iglio europ eo si comp iace dei prog ressi reali zzat i per quan ta rigua rda la diret tiva quadr o conce rnent e la salut e e la sicur ezza sul luogo di lavor o e conf erisc e mand ate al Cons iglio di comp letare rapid arnen te l'attu azio ne di quest a aspe tto impo rtant e dell' azion e socia le della Comu nita. Il Cons iglio europ eo ricor da !'int eres se semp re magg iore del prose guim ento siste mati co di un dialo go costr uttiv o· tra le parti socia li a livel lo comu nitar io, confo rmem ente all'a rtico lo 118 B del tratt ato. Il dialo go dovre bbe avere lo scope di gara ntire l'att iva parte cipaz ione delle parti socia li alla reali zzaz ione del Jrand e merc ato. La Comr nissio ne e stata invit ata dal Cons iglio europ eo di Hann over ad effet tuare uno studi o comp arativ e delle legis lazio ni degli Stati memb ri sulle cond izion i di lavor o. Il Cons iglio europ eo prend e atto del fatto che ques ta studi o, che dovre bbe cons entir e di indiv iduar e l'"ac quis comm un" in ques ta settO re, e in corso . SN/4 443(1 /88 I - 5 - Per quant a conce rne l'app licaz ione dei dirit ti socia li/ il Consi glio europ eo atten de le propo ste che la Comm ission e riterr a utile sotto porre ispira ndosi alla carta socia le del Consi glio d'Eur opa. Il Consi glio europ eo sotto linea che l'azio ne comu nitari a deve contr ibuir e alla valor izzaz ione delle rlsor se umane dispo nibili e alla prepa razio ne dei futur i cambi ament i e adatta menti tecni ci. La riform a dei sistem i di forrna zione, inclu sa la forrna zione profe ssion als perrna nente, svolg era un ruolo deterr ninan te nella realiz zazio ne di quest i obiet tivi. Il Consi glio europ eo chied e al Consi glio di esarni nare le propo ste, affinc hE le decis ioni essen ziali, che dovra nno orien tare l'azio ne degli Stati rnernb ri nel setto re socia le in relaz ione al grand e rnerca to, possa no esser e prese nel corso del 1989. Pelit iche di accom paqna mento Il Consi glio europ eo ricord a che un nurner o signi ficati ve di pelit iche o di azion i della Comu nita contr ibuisc ono alla realiz zazio ne del merca to intern e o vi sono in un certo qual modo corre late. Esse invit a perta nto il Cons iglio a far si' che venga no cornp iuti i progr essi neces sari in vari setto ri previ sti dall'A tto Unico (pelit iche strut tural i, ricerc a e tecno logia , coope razion e in mater ia di polit ica econo mica e mone taria) , in modo che, a tempo debit o, esista no tutte le ~ondizioni affinc hE l'Euro pa possa trarre tutti i vanta ggi poten ziali dal grand e merca to. Quant a alle peliti che strut tural i, il Consi glio europ eo const ata con soddi sfazio ne che l'insi eme dei testi legis lativ i rigua rdant i la riform a dei SN/44 43/l/8 8 I - 6 - Fond i (FESR , FONDO SOCIA L£, FEAOG ORIENTA>IE NTO) saran no adot tati entro la fine del corre nte anne, il che cons entir a di rend erli oper ativi a parti re dal 1989. Il Cons iglio europ eo invit a la Comr nissio ne a comp letare l'ana lisi delle conse guenz e macro econo miche del rnerc ato inter ne per quan ta conce rne le incid enze regio nali. Per quan ta rigua rda la polit ica econo mica e mone taria, il Cons iglio europ eo e consa pevo le del fatto che essa ha nel conte mpo un'in ciden za diret ta e indir etta ~ul cornp letam ento del merc ato inter ne. A ques ta prop csito , esse anne tte parti cola re sign ifica te ai lavo ri intra pres i, a sua richi esta, dal COm itato DELORS per quan ta rigua rda le tappe conc rete che devon o cond urre all'U nion e econo mica e mone taria, e alle conc lusio ni che occo rrera trarn e in occas ione del pross imo Cons iglio europ eo di Madr id. Ambi ente Il Cons iglio europ eo cons tata che prose guono attiv amen te, a vari live lli e in sedi diffe renti , gli sforz i per trova re soluz ioni alle preoc cupa zioni semp re cresc enti di front e ai peric oli che mina ccian o l'amb iente ; al rigua rdo, espri me la sua sodd isfaz ione per le impo rtant i decis ioni adot tate dal recen te Cons iglio "Amb iente" . Il Cons iglio europ eo ritie ne chel a prote zione dell'a mbie nte sia vital e per la Comu nita nonch e per il resto del mondo e impeg na la Cornu nita e gli stati memb ri ad adot tare tutte le inizi ative e tutte le misu re nece ssari a, anche a livel lo inter nazio nale, confo rrnem ente agli orien tame nti della dichi arazi one ~he figur a nell' Alle gato I. Il Cons iglio europ eo sotto linea l'irnp ortan za parti cola re che rives te in ques ta setto re la coop erazi one con gli altri paesi d'Eur opa nonch e coni paes i dell'E FTA e i paesi dell'E urop a dell' Est. SN/4 443/1 /88 I - 7 - Infra strut ture di trasp orto Il Cons iglio europ eo ritie ne che la reali zzaz ione di grand i infra strut ture di trasp orto costi tuisc a uno dei mezz i per acce lerar e l'uni ficaz ione della spazi o econo mico europ eo. Esse ha preso nota con inter esse delle idee prese ntate dalla Comm ission e su ques ta punta e invit a il Cons iglio a rifle ttere con la Comm ission e sulle poss ibili ta esist enti in quest a setto re. Paral lelam ente chied e al Cons iglio di 1dott are entre la fine dell'a nno azion i che rient rino nei limi ti degli stanz iame nti a tal fine prev isti dal bilan cio. Il Cons iglio europ eo ricon osce i probl emi socio econo mici spec ifici di talun e regio ni insu lari della Comu nita. Esse invit a perta nto la Comm ission e ad esam inare tali probl emi ed a prese ntare , se nece ssari a, le prop oste che riter ra utili , nell'a mbit o delle poss ibili ta finan ziari e offer te dalle pelit iche €Sis tenti della Comu nita, qual i sene state decis e. Audi ovisi vo Il Cons iglio europ eo ha ricor dato che e estrem amen te impo rtant e inten sific are gli sforz i, ricor rendo anche alla coop erazi one, per raffo rzare la capa cita audio visiv a dell'E urop a, si tratt i della liber a circo lazio ne dei progr arnmi , della prom ozion e del sistem a europ eo di telev ision e ad alta defin izion e o di una polit ica di incor aggia ment o alla crea tivit a, ~lla produ zione e alla diffu sione , che cons entir a di rispe cchia re la ricch ezza nella dive rsita de~la cultu ra europ ea. Il Cons iglio europ eo ritie ne impo rtant e che gli sforz i comp iuti dalla Comu nita venga no posti in atto confo rmem ente alla Conv enzio ne del Cons iglio d'Eur opa. SN/4 443/1 /88 I - 8 - Il Cons iglio europ eo chied e al Cons iglio di acce lerar e·i lavo ri sulla diret tiva "tele visio ne senza front iere" , e prend e atto chel a Comm ission e adatt era la sua prop osta in base alla conve nzion e del Cons iglio d'Eur opa. Il Cons iglio europ eo ha acco lto con grand e inter esse la comu nicaz ione del Gove rno franc ese ripor tata nell' Alle gato II ed ha appro vato la convo cazio ne nella pross ima prima vera di una riuni one che radun era tutte le parti cont raen ti del setto re audio visiv o non solo nella Comu nita, rna anche al di fuori di essa e che, ispir ando si all'e sper ienz a di Eurek a, avra l'obi ettiv o di incor aggia re 'affer mazi one di un vera e prop rio rnerc ato audio visiv o europ eo. Tali propo ste contr ibuir anno al raffo rzam ento sosta nzial e dell' iden tita cultu rale europ ea e costi tuira nno l'ogg etto di rifle ssion i sul piano comu nitar io e in coop erazi one con gli altri paesi d'Eur opa. SNj4 443jl j88 I - 9 - II. RUOLO INTERNAZIONALE DELLA COMUNITA' EUROPEA Il Consi glio europe o ha adotta to una dichia razion e sul ruolo intern aziona le della Cornun ita europe a. SN/44 43/1/8 8 I - 10 - ALLEGATO I DICHIARAZIONE SULL'~IENTE 1. Il mondo odierno deve far fronte a problemi ambientali di proporzioni crescenti. Nell'interesse di una crescita costante e del miglioramento della qualita della vita urgente trovare soluzioni a problemi d'interesse generale quali la riduzione dello strato di ozono, l'aumento della temperatura dell'atmosfera terrestre (effetto "serra"), le minacce all'ambiente naturale, il problema delle risorse idriche, l'erosione del suolo, la gestione dei prodotti chimici e dei rifiuti tossici in condizioni di sicurezza, l'inquinamento atmosferico, i~ particolar~ le "piogge acide" ed i problemi delle zone urbane. Un 'a.zione efficace richiedera in molti casi una migliore ricerca e migliori conoscenze scientifiche. e 2. Gli scopi perseguiti dalla tutela dell'ambiente per quanto riguarda la Comunita sono stati di recente definiti nell'Atto unico europeo. Sono stati compiuti progressi per quanto attiene alla riduzione dell'inquinamento e alla gestione oculata delle risorse naturali. Tali azioni non sono tuttavia sufficienti di per se stesse. All'interno della Comunita, essenziale intensificare gli sforzi volti a proteggere direttamente l'ambiente e a far si' che tale protezione divenga parte integrante di tutte le altre pelitiche. Uno sviluppo in condizioni accettabili deve costituire uno degli obiettivi principali di tutte le pelitiche comunitarie. e 3. La realizzazione del Mercato unico prevista per il 1992 e la crescita economica ad essa associata rappresentano una sfida e un'occasione al tempo stesso. Il futuro industriale e la competitivita internazionale dell'Europa dipenderanno in parte dalla attuazione dell'alto livello di protezione ambientale previsto nel trattato. Occorre dedicare particolare attenzione ai mari e alle regioni costiere degli Stati membri che rivestono eccezionale importanza sotto il profilo economico ed ecologico, in particolare la regione del Mediterraneo e 11 Mare del Nord. La Comunita deve intensificare gli sforzi volti a proteggere tali risorse vitali. 4. In un contesto internazionale piu ampio, la Comunita e gli Stati membri sono decisi a svolgere un ruolo eminente nell'azione necessaria per proteggere, l'ambiente della Terrae continueranno a sollecitare soluzioni efficaci a livello internazionale specialmente per problemi d'interesse mondiale quali la riduzione dello strato di ozono, l'effetto "serra'' e le crescenti minacce per l'ambiente naturale, contribuendo cosi' a una migliore qualita della vita per tutti i popoli del mondo. SN/4443/1/88 I - 11 - EUREKA AUDIOVISIVO OTTO PROPOSTE PER RODI Per far conoscere, sperimentare e sviluppare la televisione ad alta definizione 1. La norma eUTopea e il ~istema· euro~eo di•televislone ad alta definizione, la cui dimostra~i~ne a. Brighton il 23 settembre 1988 ~ stato un successo, costituiscono il fondamento del futuro dell'industria audiovisiva europea. La Comunita deve pertanto adoperarsi efficacemente e risolutamente per garantirne la promozione diretta rso gli altri Stati europei, in particolare quelli dell'Europa orientale. 2. In questo intento occorre incoraggiare e sostenere l'iniziativ della Commissione intesa a creare un'associazione europea di interesse economico (AEIE) il cui compito consiste tra l'altro nell'attuare i mezzi tecnici atti a consentire la dimostrazione e la promozione della norma europea. Una dimostrazione ne sara data dinanzi al prossimo Consiglio europeo di Madrid, nel giugno 1989, e in occasione del Vertice dei sette paesi industrializzati, nel luglio 1989. 3. Avvenimenti eccezionali, culturali o sportivi (ad esempio,. le Olimpiadi del 1992) saranno filmati con attrezzature che utilizzanc la norma europea a componente digitale. Essi offriranno inoltre l'opportunita di una dimostrazione del sistema ad alta definizione. VERSO UNO SPAZIO AUDIOVISIVO EUROPEO 4. Per porre in atto l'iniziativa europea di Eureka audiovisivo, nella primavera prossima sara organizzato un simposio con gli Stati e 1 professionisti interessati (emittenti e produttori, pubblici e ... I ... SN/4443/1/88 I - 12 - privati, creatori, pubblici tari, ecc.). Tale "Simpcsio dell'Aud iovisivo Eurcpeo" ~ anzitutto destinate alla Comunitl e ai suoi Stati membri, nonche alla Commissi one, rna sarebbe aperto anche agli a~tri paesi eurcpei, compresi i paesi dell'Euro pa dell'Est , secondo modalitl da definire e nel medesimo spirito con cui, nel 1985, ~ state varato Eureka Tecnolog ico . • La Francia simposio. e qisposta• ad accoglie re ed organizza re tale 5. In questa prospett iva gli Stati interess ati e la Commissione quanto prima un responsa bile per Eureka audiovisi vo. I rapprese ntanti designat i avranno il compito di procedere alle necessarie consultaz ioni con i professi onisti del settore e proclamar e l'ambizic ne di Eureka audiovisi vo, ossia incoragg iare l'afferma zione di un vero e proprio mercato europeo dell'audi ovisivo e favorire lo sviluppo di pelitiche di acquisto e produzion e di programm i delle reti televisiv e pubblich e e private. deo<~igneranno 6; Per sostenere le iniziativ e.pubbli che e private occorrer l mobilitar e risorse adeguate . Dal canto suo, la Francia e pronta a fornire un consisten te finanziam ento specifico . 7. Le iniziativ e della Ccmmissio ne (quale il programma "Media") devono essere portate avanti e incoragg iate. La Francia ne auspica l'estensio ne alla produzion e e allo scambio di document ari, di programm i televisiv i scolastic i e universi tari, nonche di notiziar i. 8. Nel 1989 inizieran no le riprese per una grande opera europe a SN/4441/1 /88 I ALLEGATO II - 13 - COOPERAZIONE POLIT ICA EUROPEA • SN/44 43/1/8 8 I - 14 - coope razion e polit ica europ ea 1. RELAZIONI EST OVEST Nel quadr o ·delle relaz ioni Est-O vest, il Consi glio europ eo ha avuto una discu ssion e appro fondi ta sull'i nsier ne delle relaz ioni con. l'Unio ne sovie tica ed i paesi dell'E uropa dell'E st, basan dosi su vari testi inere nti ai setto ri polit ico ed econo mico. I Minis tri degli affar i ester i sono stati incar icati di dare il segui to neces saria a quest 'esam e. Il Consi glio europ eo ha appro vato un parag rafo sulle relaz ioni Est-O vest, da inclu dere nel testa di una dichi arazio ne sul ruOlo intern azion ale della Comu nita europ ea e dei suoi Stati memb ri, che ha decis o di rende re pubbl ica al termi ne della· riunio ne di Rodi. 2. MEDIO ORIENTE confl itto arabo -israe liano Il Cons iglio europ eo ha avuto una discu ssion e appro fondi ta sulla situaz ione nel Media Orien te. Esse ha confe rmato le posiz ioni assun te dai Mini stri degli affar i ester i nella dichi arazio ne del 21 novem bre 1988, nonch e nella dichi arazi one del 30 novem bre 1988. Liban o Il Cons iglio europ eo tiene a ribad ire l'imp ortan za che attrib uisce all'el ezion e di un Presi dents della Repub blica del Liban o. Esse sostie ne gli sforz i attual mente comp iuti dai Liban esi per raggi unger e un conse nso che costi tuisc e la condi zione indis pensa bile per il rnante nimen to della sovra nita, dell'i ndipe ndenz a e dell' integ rita del Liban o. Il Cons iglio europ eo ritien e essen ziale che la Comu nita intern azion ale conti nui a rnani festar e un vivo intere sse peri l Liban o e per l'elez ione del resid ente. Esprim e il par ere che in partic olare le Nazio ni Unite possa no dare - _qual ora cia' risul ti utile - il lore contr ibute per un buon svolg iment o dell'e lezio ne presi denzi ale. 3. CIPRO Il Cons iglio europ eo ha tratta to il proble ma di Cipro , const atand o che la tragi ca divis ione dell'i sola resta immu tata e confer mando le prece denti dichi arazi oni dei Dodic i, i quali appog giano senza alcun a riserv a l'indi pende nza, la sovra nita, l'inte grita territ orial e e l'uni ta di Cipro . SNj44 43jlj8 8 I - 15 - Nell'e sprim ere la propri a soddis fazion e per la ripres a del dialog o tra le due comun ita dell'i sola, il Consig lio europe o ha formu late l'ausp icio che questa dialog o proseg ua e conduc a ad una rapida soluzi one del proble ma, sulla base dei princi pi dianzi espos ti e delle risolu zioni pertin enti delle Nazion i Unite. SNj444 3Jlj88 I - 16 -