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INFORMATIVA N. 083 – 17 MARZO 2015
06
ACCERTAMENTO
Raddoppio termini
accertamento
Sentenza CTR Lombardia
n. 2140/2/2014
Notifica all’estero
Sentenza CTP Reggio Emilia
2.3.2015, n. 74/3/15
Percentuale di ricarico
Sentenza Corte Cassazione
4.3.2015, n. 4312
Il raddoppio dei termini di accertamento opera soltanto se la
denuncia penale è presentata / trasmessa alla Procura della
Repubblica prima del termine ordinario di accertamento. Ciò per
evitare che il contribuente risulti soggetto all’azione esecutiva
dell’Amministrazione finanziaria per un tempo indeterminato.
La notifica all’estero di un accertamento fiscale effettuata
mediante servizio postale è inesistente se non è pervenuta la
ricevuta di ritorno e non sussiste la prova dell’effettivo
ricevimento da parte del contribuente nel duplicato dell’avviso
di ricevimento esibito dall’Amministrazione finanziaria, non
debitamente compilato (nel caso di specie, mancanza della
sottoscrizione del destinatario e dell’indicazione del
consegnatario dell’atto, essendo riportato il nome di un
“soggetto sconosciuto”).
È illegittimo l’accertamento basato sulla differenza tra il prezzo
di acquisto e quello di vendita effettuato con riferimento a pochi
prodotti anziché sull’inventario generale delle merci. Inoltre:
− è illegittimo il ricorso alla media semplice anziché ponderata
qualora tra i vari tipi di merce esista una notevole differenza
di valore;
− la determinazione presuntiva della percentuale di ricarico sul
prezzo di vendita va effettuata adottando un criterio coerente
con la natura e le caratteristiche dei beni, applicato ad un
campione scelto “in modo appropriato”.
RIPRODUZIONE VIETATA
38121 Trento – Via Solteri, 74 – Tel. 0461 805111 – Fax 0461 805161 – Internet: http://www.seac.it - E-mail: [email protected]
IF 17.03.2015 n. 083 - pagina 2 di 4
Accertamento “anticipato”
Sentenza Corte Cassazione
5.3.2015, n. 4543
È nullo l’avviso di accertamento emesso prima dei 60 giorni
dalla chiusura delle indagini in assenza di motivi d’urgenza.
Non rileva, a tal fine, che l’anticipazione non abbia recato
pregiudizio al diritto di difesa del contribuente.
IMPOSTE DIRETTE
Interessi su finanziamenti e
immobili locati
Sentenza CTP Milano
22.12.2014, n. 11708/24/2014
La deducibilità degli interessi relativi a finanziamenti garantiti
da ipoteca su immobili destinati alla locazione spetta a tutte le
società che operano nel settore immobiliare (e quindi non solo
alle immobiliari di gestione) e prescinde dalla natura
dell’immobile (“patrimonio” o bene merce).
La deducibilità spetta integralmente anche nel caso in cui alla
locazione siano abbinati altri servizi integrati, quali pulizia,
vigilanza, ecc..
CONTENZIOSO
Dichiarazioni di terzi
Sentenza Corte Cassazione
12.3.2015, n. 5018
Nel processo tributario, fermo restando il divieto della prova
testimoniale ex art. 7, D.Lgs. n. 546/92, è riconosciuto anche al
contribuente, oltre che all’Amministrazione finanziaria, il “potere
di introdurre dichiarazioni rese da terzi in sede
extraprocessuale” le quali, ancorché non idonee a costituire, da
sole, il fondamento della decisione, possono comunque
concorrere a formare il convincimento del Giudice.
IMPOSTE INDIRETTE
Risoluzione contratto
Sentenza Corte Cassazione
2.3.2015, n. 4134
Trasferimento
immobile espropriato
Circolare Agenzia Entrate
4.3.2015, n. 8/E
Contratto verbale
Sentenza Corte Cassazione
6.3.2015, n. 4580
Piccola proprietà contadina
Risoluzione Agenzia Entrate
6.3.2015, n. 26/E
È soggetta ad imposta di registro in misura proporzionale la
risoluzione di un contratto di cessione d’azienda, trattandosi di
un nuovo accordo di natura risolutoria.
Sono stati forniti chiarimenti in merito alle domande di
annotazione nei registri immobiliari, presentate a seguito
dell’ordine di cancellazione delle trascrizioni dei pignoramenti e
delle iscrizioni ipotecarie, emesso dal Giudice in sede di
trasferimento di un bene espropriato. In particolare, la base
imponibile da assumere per la determinazione dell’imposta
ipotecaria dovuta per le annotazioni di restrizione di beni da
eseguire in forza di decreto di trasferimento è rappresentata,
indipendentemente dal fatto che gli immobili liberati possano
costituire l’intero compendio oggetto dell’ipoteca, dal minor
valore tra l’ammontare del credito garantito e il prezzo di
aggiudicazione degli immobili trasferiti.
Alla registrazione di un contratto verbale di locazione di un
immobile in comproprietà e al pagamento della relativa imposta
di registro sono tenuti tutti i comproprietari.
Le agevolazioni per la piccola proprietà contadina (imposta di
registro ed ipotecaria in misura fissa, imposta catastale pari
all’1%), si applicano anche ai trasferimenti di fabbricati che
costituiscono pertinenza dei terreni agricoli (ad esempio,
fabbricato ad uso ricovero attrezzi pertinenziale al terreno),
purché situati sui terreni stessi. A tali fini “non rileva … la
qualificazione di strumentalità del fabbricato” (Informativa
SEAC 13.3.2015, n. 78).
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IF 17.03.2015 n. 083 - pagina 3 di 4
IRAP
Contributi pubblici
Sentenza Corte Cassazione
2.3.2015, n. 4226
Studio associato
Sentenza Corte Cassazione
6.3.2015, n. 4578
I contributi pubblici non concorrono alla base imponibile IRAP
qualora vi sia una specifica previsione, nella legge istitutiva, di
sussistenza di correlazione tra il contributo ed un componente
negativo indeducibile.
Lo studio associato può richiedere, tramite apposita istanza e
senza necessità di presentare una dichiarazione integrativa, il
rimborso dell’IRAP qualora i professionisti siano privi di
dipendenti / collaboratori.
IVA
Addebito IVA
con aliquota errata
Sentenza Corte Cassazione
20.2.2015, n. 3448
Manutenzioni con beni
significativi e aliquota 10%
Risoluzione Agenzia Entrate
6.3.2015, n. 25/E
Rimborso IVA per contrasto
norme interne con regole UE
Sentenza Corte Cassazione
12.3.2015, n. 5014
Nel caso in cui il fornitore addebiti in fattura l’IVA con
un’aliquota superiore a quella prevista, il cliente non può
detrarre la maggiore imposta pagata a titolo di rivalsa,
ancorché il fornitore sia obbligato a versarla all’Erario.
Ai fini dell’applicazione dell’aliquota IVA del 10%, in caso di
realizzazione di un “bene significativo” da parte del soggetto
che esegue l’intervento di manutenzione ordinaria o
straordinaria su immobili a destinazione abitativa privata, per
quantificare il valore dello stesso va fatto riferimento
all’imponibile ai fini IVA, costituito dal corrispettivo dovuto al
cedente / prestatore secondo le condizioni contrattuali.
In particolare, ferma restando l’autonomia contrattuale delle
parti, è corretto quantificare il valore del bene considerando
tutti gli oneri che hanno concorso alla relativa produzione
(Informativa SEAC 10.3.2015, n. 74).
Il termine entro il quale è possibile richiedere il rimborso dell’IVA
(nel caso di specie, a causa dell’omessa detrazione dell’imposta
a credito non consentita dalla normativa nazionale) decorre
dalla data in cui è intervenuto il relativo pagamento e non da
quella, successiva, in cui la Corte di Giustizia UE ha dichiarato il
contrasto con la normativa comunitaria della disposizione
nazionale (mancato riconoscimento del diritto alla detrazione)
applicata dal contribuente.
Nel caso di specie un contribuente non aveva detratto l’IVA
relativa alle autovetture in virtù delle regole nazionali in vigore
nel 2002. Per effetto di quanto statuito dalla Corte di Giustizia
UE nella sentenza 14.9.2006 relativa alla causa C-228/05, che
ha ritenuto illegittimo il regime di indetraibilità vigente per l’IVA
delle auto, ai fini della richiesta di rimborso dell’IVA doveva
essere considerata la data di pagamento dell’imposta e non
quella della sentenza UE.
MANOVRE
Decreti attuativi “Jobs Act”
DD.LLggss.
4.3.2015, n. 22 e 23
Sono stati pubblicati sulla G.U. 6.3.2015, n. 54 i primi Decreti
attuativi della Legge delega della Riforma del Lavoro n.
183/2014 (c.d. “Jobs act”) contenenti disposizioni di “riordino
della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di
disoccupazione involontaria e ricollocazione dei lavoratori
disoccupati” e in materia di “contratto di lavoro a tempo
indeterminato a tutele crescenti”.
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NOVITÀ
Voluntary disclosure
Circolare Agenzia Entrate
13.3.2015, n. 10/E
Sono stati forniti i primi chiarimenti sulla c.d. voluntary disclosure,
introdotta dalla Legge n. 186/2014, che consente di regolarizzare
le violazioni commesse fino al 30.9.2014 relative agli investimenti
/ attività finanziarie detenuti all’estero (voluntary internazionale) ed
applicabile anche ai contribuenti “diversi da quelli assoggettati agli
obblighi sul monitoraggio fiscale” per definire le violazioni degli
obblighi dichiarativi (voluntary nazionale).
PREVIDENZA
A seguito del “blocco” al 27% (+ 0,72%), ad opera del Decreto
“Milleproroghe”, dell’aliquota dei contributi previdenziali dovuti
alla Gestione separata INPS per i lavoratori autonomi non
iscritti ad altra forma previdenziale titolari di partita IVA, l’INPS
ha recentemente “aggiornato” la misura del relativo contributo
minimo annuo.
In particolare, l’importo minimo da versare ai fini dell’accredito
contributivo annuo è pari a € 4.309,91 (Informativa SEAC
Circolare INPS 11.3.2015, n. 58 13.3.2015, n. 79).
Contributi minimi annui
lavoratori autonomi
senza Cassa
PROCEDURE CONCORSUALI
Dichiarazione di fallimento
Sentenza Corte Cassazione
17.2.2015, n. 3111
Ai fini della dichiarazione di fallimento l’istanza può essere
presentata anche da parte di un solo creditore.
È infatti sufficiente che l’imprenditore versi in uno stato di
insolvenza tale da non consentire il soddisfacimento del
relativo debito.
REDDITO D’IMPRESA
Affitto d’azienda e
società di comodo
Sentenza CT II grado Trento
15.1.2015, n. 3/01/2015
In materia di società di comodo la situazione di non operatività
risulta difficilmente superabile nel caso di affitto d’azienda a
favore di una società la cui compagine sia riconducibile alla
stessa famiglia dell’affittante, qualora i canoni risultino inferiori
a quelli presunti. In tale situazione, infatti, sussiste la
presunzione che il canone possa essere stabilito “a
piacimento” delle parti, senza tener conto dei valori di mercato.
RISCOSSIONE
Prescrizione riscossione
sanzioni tributarie
Sentenza Corte Cassazione
6.3.2015, n. 4574
Il diritto alla riscossione delle sanzioni pecuniarie previste per
la violazione di norme tributarie, derivante da sentenza passata
in giudicato, si prescrive in 10 anni.
Diversamente, la prescrizione per la notifica della cartella di
pagamento si realizza entro il 31.12 del secondo anno
successivo a quello in cui l’atto impositivo è divenuto definitivo
in caso di estinzione del processo per inattività delle parti.
VERSAMENTI
Codice tributo
recupero addizionale
Risoluzione Agenzia Entrate
4.3.2015, n. 24/E
„
È stato istituito il seguente codice tributo per il versamento con
il mod. F24 delle somme dovute per il recupero del contributo
addizionale per la Cassa integrazione guadagni:
− “RCAD - Recupero contributo addizionale CIG”.
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