Bollettino nov. 2015
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Bollettino nov. 2015
LA PAZ, BOLIVIAX FABIO SIMONI TRIMESTRALE INDIPENDENTE - EL PAZ A LA PAZ CHANGEMASS SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015X NUMERO PRIMO n EDITORIALE 3 mesi, 1/4 del totale del tempo a mia disposizione già è trascorso… Mi piace vivere e lavorare a La Paz, e soprattutto “mi ci piaccio”. In questi tre mesi ho avuto l’occasione di conoscere meglio Fundapim e Fundawi, permettendomi di capire meglio la loro maniera di lavorare e dunque di riuscire a contestualizzare e definire il mio apporto professionale. Inutile confermarvi che le sfide sono tante, anzi tantissime, e che il tempo è poco, anzi pochissimo… però anche la vecchia fidata “voglia di fare” è tanta, anzi tantissima. Questi primi tre mesi hanno generato la giusta quantità di informazione necessaria ad un corretto e funzionale svolgimento delle mie future attività all’interno delle due ong. Ho potuto viaggiare al “campo”, conoscendo realtà decisamente diverse, non solo dalla nostra ma anche da quella della stessa La Paz. Ho dovuto riflettere su molti miei modi di fare e mi sono rimesso in questione sia sul piano professionale che su quello personale. La Paz mi sta cambiando e spero di riuscire a cambiarla un po’ anche io. -SOMMARIOn ANNO ZERO ----------- [2] n PROGETTO ------------[6] n POLITICA ---------- [12] PUNTO DI PARTENZA IL PROGETTO MISSIONE21 RIFORMA COSTITUZIONALE n PROGETTO ------------ [3] n POLITICA ------------[9] n PROGETTO ---------- [13] THE DREAM TEAM(S) REFERENDUM 2015 VIVERE AL CAMPO n LA PAZ -------------- [4] n LA PAZ -------------[10] n ANALISI ----------- [15] NUESTRA SEÑORA DE LA PAZ ACOSTUMBRANDOSE NUMERI NUMERI NUMERI n ATTUALITÀ ----------[11] n TRADIZIONE -------- [16] MAR PARA BOLIVIA APTHAPI email – [email protected] blog – www.changemass.wordpress.com per maggiori informazioni sull’associazione o su altri progetti – www.comundo.org/it giornale dall’elevato costo di CHF 0.- / copie supplementari su richiesta tramite email errori dell’edizione precedente: Denis (pag. 3), Uyuni (pag. 6) - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [2 ] n ANNO ZERO -PUNTO DI PARTENZAPRONTI AD ARRIVARE… È il 23 agosto 2015, ore 14 in punto, principali di La Paz. In effetti ho arrivo con i miei genitori all’aeroporto dovuto stare tranquillo, praticamente a di Milano Malpensa. Mancano 5 ore alla letto, per circa 10 giorni, tempo che partenza, troppa voglia di partire o l’antibiotico facesse effetto. calcolato male i tempi? Probabilmente un po’ di entrambi… Circa 25 ore di viaggio, scali OSPEDALE PUBBLICO “ARCO IRIS” compresi, di cui l’ultima ora Se vi dico che l’ospedale pubblico boliviano passata su di un coccodrillo di è differente da quello svizzero ci credete? lamiera che da Santa Cruz (Bolivia) Una volta ritirato il mio ticket alla mi ha portato, non mi spiego reception e pagato 60 bolivianos (~9 CHF) per tutt’ora bene come, all’aeroporto la visita medica mi sono diretto alla sala internazionale di El Alto. d’attesa. Almeno un centinaio di persone Recuperata la mia valigia (una aspettavano il proprio turno, bambini che delle prime a uscire dal magico correvano, altri che piangevano, persone buco del nastro trasportatore!!!), anziane che dormivano sulle panchine, gente ho potuto varcare, non senza un po’ che tossiva, altra che sospirava, e molta di ansia, la porta che finalmente altra ancora. Dall’altra parte 15 dottori mi introduceva ufficialmente su circa cercavano di tenere il ritmo imposto suolo boliviano. dai continui nuovi arrivi. Alla fine del tunnel, scusatemi Mi sono subito chiesto quando sarebbe l’espressione, c’era ad aspettarmi arrivato il mio turno, alla fine ho però Socrates, direttore di Fundapim. dovuto aspettare solamente un’ora prima di Non sono riuscito a capire vedere un dottore. esattamente dove mi trovavo che già eravamo in macchina, sfrecciando Malgrado la bronchite e soprattutto tra le strade tutte uguali di El Alto, a grazie al prezioso aiuto cibernetico di destinazione di La Paz. Camilla sono poi riuscito a trovare un Al momento di cominciare la discesa appartamento tutto mio nella zona nord verso La Paz, Socrates ha fatto una di Sopocachi. Un due locali spazioso con pausa, così da concedermi un momento per una bella cucina e soprattutto una osservare dall’alto la città nella quale doccia calda, purtroppo senza avrei vissuto per un anno. Vi assicuro riscaldamento, ma qui è normale. Sono a che pochi momenti nella mia vita mi circa 20 minuti a piedi dal centro e a hanno “coupé le souffle” come la vista 20min di minibus da Piazza Murillo (sede di La Paz nel suo intero. Più vallate del governo). Unico difetto la congiunte tra loro ricoperte morfologia del suolo, per tornare a casa completamente da costruzioni e strade, mia bisogna arrampicarsi per circa 1km dalla cima delle loro scoscese pareti per una strada molto ripida… sino al fondovalle, assurdo!!! Prima di Se volete farvi un giro su Google Maps partire avevo visto numerose foto per vedere dove si trova dovrete cercare sull’estensione della città, ma nessuna “Rosendo Gutierrez 1063, La Paz, aveva saputo prepararmi allo spettacolo Bolivia”, la casa si trova all’angolo al quale ho avuto la fortuna di tra la Rosendo Gutierrez e la Jaimes assistere. Freyre, è un piccolo complesso di I primi giorni li ho passati a casa di appartamenti che si chiama “Caserita Laura, una cooperante svizzera che Apart Hotel”. lavora a sostegno dei diritti delle Due settimane dopo il mio arrivo a La donne. Lei e il suo compagno boliviano Paz ero finalmente guarito dalla Riack hanno cominciato a presentarmi la bronchite, possedevo un numero di vita di La Paz. I loro racconti mi hanno cellulare boliviano, avevo un subito motivato e invogliato a esplorare appartamento tutto mio, cartina della questa nuova città. città in tasca, gambe pronte e polmoni Purtroppo, come piccolo ricordo dalla coscienti della sfida. Svizzera, mi sono portato una bella Ero finalmente arrivato a La Paz ed ero bronchite… ho quindi conosciuto pronto a farmi catturare dalla città. l’ospedale pubblico prima delle piazze FS - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [3 ] n PROGETTO -THE DREAM TEAM(S)I MIEI DUE GRUPPI DI LAVORO Come ben sapete lavoro in due organizzazioni, Fundapim e Fundawi, quello che però ancora non sapete è chi fa parte di queste due ONG, ecco perché vi presento i due super gruppi di lavoro. FUNDAPIM Da sinistra a destra: Socrates Endara (Direttore Generale) Angela Santoro (Progettista) Luzmira Marin (Coordinatrice Progetti) Henry Casas Tito (Tecnico Agronomo) Julio Cesar Laura Guarachi (Tecnico Agronomo) Ruben Flores (Tecnico Agronomo) Assenti sulla foto: Marlen Coca Ameller (Assistente di Direzione) Maria Teresa Quenallata Ponce (Amministratrice) Don Humberto (Contabile) FUNDAWI Da sinistra a destra: Galo Mamani (Coordinatore Progetti) Reynaldo Esquibel (Tecnico Agronomo) Paulino Guarachi (Direttore Generale) Monica Cruz (Amministratrice) - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [4 ] n LA PAZ -NUESTRA SEÑORA DE LA PAZUN PO’ DI STORIA NON FA MAI MALE… VISTA SULLA CITTA DI LA PAZ / LA PAZ (2015) La città di Nuestra Señora de La Paz è stata fondata il 20 ottobre 1548 dal capitano Alonso de Mendoza. Al suo principio sottomessa alla monarchia spagnola, in effetti il re di Spagna godeva dell’ultima parole su tutte le questioni politiche. Ovviamente questa situazione creava non pochi momenti di tensione tra la popolazione indigena ed il governo spagnolo, tanto che nel 1781 ci fu una prima rivoluzione indigena. Rivoluzione guidata da Tupac Katari, il quale assediò la città impedendo il passaggio di persone e merci. Il suo assedio non durò però a lungo, fu sconfitto e catturato dagli spagnoli, i quali lo condannarono a morte. Tupac Katari resta ancora oggi un simbolo della rivolta indigena. Il 16 luglio 1809 è una data fondamentale per la città di La Paz. I cittadini, guidati da Pedro Domingo Murillo, presero le armi ed istituirono il primo governo libero dell’America Latina. Purtroppo per Murillo il suo governo libero durò poco, e il 29 gennaio 1810 venne impiccato pubblicamente in piazza. Prima di morire pronunciò la sua più celebre frase: “Compatriotas, yo muero, pero la tea que dejo encendida nadie la podrà appagar, viva la libertad!”. [ITA: “Compatrioti, io muoio, ma la torcia che ho lasciato accesa nessuno la potrà spegnere, viva la libertà!”]. Bisognerà aspettare il 1825 (anno in cui la Bolivia conquistò l’indipendenza) per vedere trionfare il popolo indigeno, quando nella battaglia di Ayacucho i patrioti boliviani sconfissero definitivamente l’esercito spagnolo. Da allora la repubblica cambiò numerose volte di governo, creando forti instabilità politiche e sociali, dando vita a numerose rivolte. Non per niente il palazzo del governo è conosciuto con il nome di Palacio Quemado [ITA: Palazzo Bruciato]. Verso fine del ‘800, e più precisamente terminata la guerra federale del 1898 – 1899, La Paz assunse la sede del governo (potere esecutivo e legislativo), diventando così la capitale politica dell’amministrazione nazionale. La capitale costituzionale boliviana e sede del potere giudiziario è invece la meno conosciuta città di Sucre. Oggi la città di La Paz è situata lungo i bordi del fiume Choqueyapu il quale la attraversa da Nord a Sud. È divisa in 9 macro distretti ognuno con una “subalcaldía” [ITA: sotto municipio] con precise responsabilità amministrative, 7 sono i distretti urbani mentre 2 quelli periferici. Il centro storico e commerciale della città è situato nella parte nord della - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 città. Un po’ più a sud-ovest del centro c’è il distretto di Cotahuma con il quartiere di Sopocachi (dove vivo io…), uno dei quartieri residenziali storici della città, carico di storia e impregnato della cultura paceña. A sud della città vi è la “Zona Sur”, il nuovo quartiere residenziale e WHIPALA La Wiphala (nome quechua) è un emblema quadrato, composto da numerosi piccoli quadrati ai colori dell'arcobaleno (colori inspirati dalla bandiera inca), che oggi viene usato come bandiera per rappresentare i popoli indigeni andini (Bolivia, Perù, Ecuador, ed alcune parti di Argentina, Chile e Colombia). Il presidente Evo Morales, di origine Aymara, ha voluto aggiungere un senso politico a questa bandiera in Bolivia accostandola regolarmente alla bandiera nazionale boliviana. Sottolineando così la nozione di “Stato Plurinazionale” votata nella nuova Costituzione del 2009. [5 ] soprattutto commerciale, costruito seguendo l’immagine occidentale. Questo quartiere ha poco a vedere con la vera La Paz, ma attira molti turisti, boliviani con soldi e capitali stranieri. La città di La Paz è stata recentemente inserita tra le “nuove 7 più belle città del mondo”. Devo ammettere che all’inizio non capivo bene quali fossero le ragioni di tale premio, credo di aver già visto altre città decisamente più belle di La Paz. Però è anche vero che nessuna città mi ha mai sorpreso e lasciato a bocca aperta come la vista dall’alto della città di La Paz, se poi consideriamo che i suoi cittadini sono riusciti ad organizzare e rendere possibile la vita a 4’000 metri sopra il livello del mare, il termine di “bellezza” prende tutto un altro significato. Se dovessi descrivere la città di La Paz in una sola frase probabilmente scriverei: “La Paz è una città con una grande anima commerciale con lo sguardo rivolto verso l’occidente che cerca di non dimenticare le proprie radici e tradizioni”. FS DOMINANDO LA CITTA DI LA PAZ / LA PAZ (2015) - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [6 ] n PROGETTO -IL PROGETTO MISSIONE21IL PROGETTO IN DETTAGLIO… Attualmente Missione21 (fondazione svizzera di Basilea) finanzia un progetto di sviluppo agricolo sia con Fundawi che con Fundapim. I progetti hanno debuttato ad inizio 2014 e prenderanno fine nel 2017 (4 anni in totale), e hanno come scopo di incrementare e diversificare la produzione agricola della popolazione della zona. Come conseguenza le comunità potranno sia alimentarsi in modo più bilanciato e salutare, prevenendo malattie legate alla mancata nutrizione, sia vendere la quantità non consumata, generando quindi un ingresso che permetterà loro di aumentare la loro qualità di vita. Entrambi i progetti portano, oltre ad un discorso di produzione, un occhio di riguardo anche a temi come la protezione dell’ambiente, la salvaguardia della diversità culturale e l’importanza della ruolo della donna. FUNDAWI Il progetto con Fundawi coinvolge attualmente 3 comunità: Choquecoa (11 famiglie), Pallcapampa (3 famiglie), e Chiuani (4 famiglie), per un totale di 18 famiglie. Si è cercato di far partecipare il maggior numero di beneficiari, anche per far sì che SOURCE: GOOGLE MAPS Temi che in gergo vengono chiamati i “temi trasversali”, cioè quei temi che sempre devono essere tenuti in considerazione, indipendentemente dall’obiettivo del progetto. Il mio ruolo è di aiuto al coordinatore del progetto per entrambe le organizzazioni. Devo supportare la parte di sistematizzazione dell’informazione per trasmettere all’organizzazione strumenti migliori in gestione di risorse. Sia Fundawi che Fundapim sono piccole organizzazioni e non contano con sufficiente personale per permettere al coordinatore di seguire da vicino sia il lavoro al campo che quello d’ufficio. A me il compito di trovare il modo più efficiente ed efficace per riorganizzare il suo lavoro e quindi permettergli di tener d’occhio entrambe le funzioni della sua posizione. trasmettano le conoscenze apprese alle altre famiglie della zona che non hanno potuto e/o voluto partecipare al progetto, aumentando così l’impatto del progetto. Con l’assistenza tecnica di Fundawi ogni comunità produce vari tipi di verdura e coltiva differenti qualità di fiori. All’inizio del progetto il problema principale riscontrato era l’assenza di un mercato per la produzione agricola. In effetti è complicato per una famiglia che abita lontano da centri abitati trovare un mercato dove proporre la propria merce. Si è quindi molto lavorato per riuscire a trovare possibili soluzioni dove le famiglie produttrici potessero commercializzare i propri prodotti. Oggi però Fundawi si scontra con un problema ben più grande, una crescita preoccupante della sfiducia da parte delle famiglie beneficiarie, basti pensare che all’inizio del progetto contava con più di 50 famiglie, oggi solo 18… Il motivo è molto semplice, mancanza di risultati significativi dovuti ad una scarsa assistenza tecnica da parte nostra. Ma il vento cambia, o meglio il team, in effetti l’équipe attuale è tutta nuova e motivata nel - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [7 ] riguadagnare il terreno perso. Le sfide future saranno trovare un mercato più grande e rimotivare la popolazione del municipio di Sorata. Dal punto di vista dei temi trasversali Fundawi si sta muovendo discretamente bene. Ci si prende cura dell’ambiente utilizzando esclusivamente prodotti biologici, vi è un forte rispetto della diversità culturale, e il ruolo della donna è valorizzato con incarichi importanti all’interno delle comunità. Con il mio arrivo la fondazione ne ha approfittato per rimettere in discussione DON GERONIMO AL LAVORO CON GALO / COMUNITA CHIHUANI, SORATA (2015) tutto il loro sistema organizzativo. Si lavora in vista e insieme abbiamo costruito nuovi équipe quasi tutto il tempo ed abbiamo strumenti in gestione di progetti. avanzato molto, tanto che vari Il lavoro amministrativo procede quindi cambiamenti da noi proposti sono già molto bene e non posso che essere più stati accettati dalla direzione di che fiducioso per il futuro del progetto Mission21. Tutto il team è stato molto e dell’associazione stessa. disponibile ad ascoltare il mio punto di FUNDAPIM Il progetto con Fundapim si suddivide in 7 sotto-progetti, ognuno collegato con una comunità ben precisa. Nella comunità di Combaya (municipio di Combaya) si allevano bovini da latte con 14 famiglie e si migliora la produzione di sementi di patate lavorando con altre 12 famiglie. Nella comunità di Sorecaya (municipio di Combaya) vi sono due progetti, uno di miglioramento di produzione di patate che coinvolge 32 famiglie, mentre l’altro di allevamento di “cuyes” (maialini d’india) in 10 famiglie. A Ticamblaya (municipio di Comabaya) si allevano bovini da latte con ben 22 famiglie. Nella comunità di Pusapusa (municipio di Combaya) si realizza una produzione di piselli con 8 famiglie. Da ultimo, ma non per importanza, con la comunità Tocoraya (municipio di Mocomoco) si allevano cuyes in 8 famiglie. Ogni sotto-progetto è stato adattato alle possibilità del terreno nel quale le varie comunità vivono. Al momento ci scontriamo con diversi problemi, sia interni che esterni. La mancata organizzazione non ci permette di avere gli strumenti necessari per il controllo del processo del progetto e quindi non si anticipano i problemi maggiori e di conseguenza non si SOURCE: GOOGLE MAPS prendono in tempo le dovute decisioni. Inoltre la popolazione beneficiaria non è molto partecipativa e vuole più ricevere che condividere, questo anche dovuto ad una mancanza di risultati che Fundapim aveva promesso loro. La - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [8 ] riuscita del progetto sarà in gran parte determinata da come riusciremo a rimotivare le famiglie beneficiarie, bisogna far capire loro che sono parte integrante del processo di cambiamento e non solo l’utente ricevente del prodotto della cooperazione. Per quanto ho potuto constatare fino ad ora, l’unico tema trasversale che il progetto attacca veramente è quello di protezione e cura dell’ambiente. In effetti attualmente si fa largo uso di pesticidi e si sta cercando di far CHOLITA PREPARA UNA PASTELLA A BASE DI ACQUA, UOVA, E FARINA / COMBAYA passare le famiglie (2015) all’utilizzo di prodotti biologici. CRIANZA DE CUYES Invece i temi di interculturalità e di Il Cuy (maialino d’india) è un genere si approcciano solo sommariamente simpatico animaletto che spesso viene e senza la dovuta importanza. Sarà molto allevato in Bolivia. importante cambiare al più presto questa Se in Europa è destinato a diventare tendenza nel corso del progetto. un tenero compagno di giochi per In diverse occasioni la fondazione ha qualche bambino, in questa parte del cercato di rimettere in discussione il mondo è più apprezzato per la sua sistema organizzativo, anche grazie al carne… mio apporto. Purtroppo in questo primo Carne che dicono sia più nutriente e mese di lavoro il team di lavoro è già ricca di proteine di qualsiasi altro cambiato più volte e quindi di tipo di allevamento di bestiame. conseguenza anche il mio lavoro avanza Il gusto di questo animaletto si molto lentamente. Il direttore mi ha avvicina molto a quello di un coniglio, recentemente confermato che l’equipe non non per niente fanno parte della stessa dovrebbe più cambiare e che quindi si famiglia di roditori. potrà cominciare a costruire su basi più solide, speriamo in bene… UNA REALISTA PROIEZIONE Entrambe le organizzazioni hanno ancora ben due anni di tempo per raggiungere l’obiettivo iniziale, e cioè quello di incrementare significativamente la produzione agricola così da migliorare sia la nutrizione che gli ingressi in termini economici delle varie famiglie produttrici che beneficiano dell’aiuto del progetto. Due anni che comportano una marea di sfide, alcune molto importanti altre meno significative ma comunque utili alla riuscita del progetto. La chiave di riuscita sarà quindi tenere alta la pressione e soprattutto apportare la indispensabile “voglia di fare”… FS - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [9 ] n POLITICA -REFERENDUM 2015MAGGIORE AUTONOMIA PER IL DIPARTIMENTO… Il 20 settembre 2015 il popolo di La Paz è stato chiamato alle urne per approvare o rigettare lo “Statuto Autonomo del Dipartimento”. Con questo statuto il governo vuole offrire più responsabilità alla amministrazione del dipartimento, il quale avrebbe più libertà nel gestire le proprie risorse e di conseguenza sarebbe meno dipendente dal governo. Molti giornali pro statuto hanno descritto questa possibilità di libertà come un taglio del cordone ombelicale dall’attuale sistema centrista. Oltre al dipartimento di La Paz anche Oruro, Potosí, Cochabamba e Chuquisaca hanno elaborato il loro statuto autonomo e quindi sono stati chiamati al voto. I restanti dipartimenti di Santa Cruz, Beni, Pando e Tarija non hanno ancora finito di elaborare la scrittura del loro statuto e quindi il loro referendum avverrà più tardi. IN VERDE I DIPARTAMENT CHIAMATI AL VOTO Il 20 settembre scorso la città era impegnata a votare rispettando le regole che il “Buon Governo” impone. VIGNETTA SATIRICA DI AL AZAR Ovvero le seguenti 4 semplici regole: § Vietato il consumo di Alcool (tranquilli, come tutti abbiamo fatto scorta i giorni precedenti…) § Vietato l’utilizzo di veicoli a motore, privati o pubblici che siano § Vietato portare armi da fuoco (spero che questa regola sia sempre valida…) § Vietato assembramenti pubblici (a partire da 5-6 persone) Grazie al buon governo ho avuto la possibilità di vivere in una città di 1 milione di abitanti senza vedere una sola macchina in circolazione, camminare per le strade vuote, normalmente molto trafficate, era surreale. Devo ammettere che si sta molto bene anche senza auto… Una volta contati i voti il governo ha dovuto rassegnarsi ad una clamorosa sconfitta, lo statuto autonomo è stato bocciato in tutti e cinque i dipartimenti in causa, quasi sempre con secchi 70% di no. Di motivazioni da parte dei politici coinvolti ne ho sentite molte, c’è chi parlava di pessima informazione, chi di messaggi chiari al governo, chi si ricamava la giustificazione che meglio gli calzava, e così via. Devo però confidarvi che non mi interessano molto, a me è interessato vivere tra la gente questa battaglia politica e cercare di capire cosa loro pensavano di tutta questa storia. FS - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [10] n LA PAZ -ACOSTUMBRANDOSEUN MESE DI VITA A LA PAZ Per fare il punto della situazione dopo un mese dal mio arrivo a La Paz prendo in prestito il titolo di una canzone dei Litfiba, “È il mio corpo che cambia”. Mia madre mi ha sempre detto che bisogna sapere ascoltare il proprio corpo per sapere anticipare alcune situazioni. A La Paz è facile ascoltarlo, poiché il corpo, o per lo meno il mio, grida… e a squarciagola… Non sono mai stato uno sportivo d’élite, però sono sempre stato più che attivo fisicamente, non ho mai avuto problemi di salute e ho sempre mangiato correttamente. Però a 3600 metri s.l.m. tutto cambia, il punto di vista, i propri riferimenti, tutto è diverso. I primi giorni non riconoscevo più il comportamento del mio corpo, e tutt’ora a volte fatico a capirlo. Tutto diventa quasi una sfida, il semplice camminare può causare problemi, non appena la strada sale la forza nelle gambe scende, e vi assicuro che le strade possono salire molto, altro che Losanna… . Bisogna mettere in atto alcune strategie per cercare di evitare sforzi eccessivi, per esempio utilizzare i trasporti pubblici, i quali meriterebbero un’analisi da livelli di dottorato in scienze sociali, però cercherò di riassumervi la situazione in poche righe. Il parco veicoli del servizio di trasporto pubblico della città di La Paz è composto da 6 tipi di mezzi. Il classico TAXI, identico al servizio europeo, solo un pelo meno caro… . Il TRUFI, il MINIBUS e il MICRO, che eseguono un percorso fisso fermandosi su richiesta per far salire o scendere un passeggero. Questi mezzi differiscono tra loro solo per dimensione (trufi il più piccolo e micro quello più grande) e prezzo (trufi il più caro e micro il più economico). Il PUMAKATARI, è una recentissima linea di bus inserita dal municipio di La Paz per raggiungere le zone della città più lontane. Ed infine il TELEFERICO (tecnologia svizzera !!!), linea di ovovie che collegano El Alto con Centro, Sopocachi e Zona Sur. Il mezzo maggiormente usato è il minibus, il quale è un normale furgoncino che può trasportare da 6 fino a 12 persone. Ogni minibus ha un punto di partenza e un punto di arrivo fissi, ma il percorso tra i due è completamente a scelta del conducente, che informa i passeggeri tramite dei cartelli colorati che attacca contro il parabrezza. Solo che non sempre è facile, e sicuro, riuscire a leggere le scritte e quindi sapere se bisogna fermare il minibus in corsa oppure no… Invece il micro, essendo mastodontico, è più facile da fermare, però anche più lento. Il teleferico è ideale per percorrere lunghe distanze, però non esiste un collegamento tra Centro e Sopocachi. A seconda del bisogno la scelta del mezzo di trasporto diventa fondamentale per non restare imbottigliato nelle vive strade di La Paz. In effetti succede sempre qualcosa per le vie della città. La Paz è molto animata. Numerosi sono i suoi mercati che riempiono le MICRO, «PACHIDERMICO» MEZZO DI TRASPORTO BOLIVIANO / LA PAZ (2015) strade di bancarelle - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 che vendono l’inimmaginabile, vestiti, cappelli, cibo, elettrodomestici, utensili da cucina, materiale da ufficio, attrezzi da lavoro, calzature, articoli sportivi, film, dvd, ecc… si può trovare tutto ciò di cui si ha bisogno. Altro fattore che riempie, o meglio blocca, le strade sono le varie manifestazioni e scioperi che animano soprattutto il centro della città. Senza poi contare le famose “entradas”, e cioè feste in onore di un qualsiasi santo, i boliviani sono molto religiosi, soprattutto quando bisogna rendere grazie, festeggiando (e bevendo…) tutta la notte. E comunque il paceño è una persona alla quale piace vivere la città, facendo passeggiate, mangiando qualcosa in compagnia, rilassandosi in un parco con la propria compagna/o, e così via, riempendo quindi le strade di La Paz con il proprio buon umore. [11] ENTRADA DI VILLA DOLORES / EL ALTO (2015) È per tutto ciò che il primo passo quando si arriva a La Paz è quello di “abituarsi”, o come dice il popolo locale acostumbrarse… FS n ATTUALITÀ -MAR PARA BOLIVIA- UN POSSIBILE SBOCCO SULL’OCEANO PACIFICO? Il 24 settembre 2015 la Bolivia ha vinto la prima battaglia per recuperare un accesso al mare. La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, si dichiarò ieri competente nel decretare se la Bolivia abbia diritto a riavere parte della costa che perse nel 1904 durante la guerra con il Chile. Inutile dirvi che il popolo boliviano ne ha subito approfittato per scendere in strada a festeggiare. Cortei di bambini, scolari, lavoratori, associazioni, sindacati,… tutti hanno improvvisato una manifestazione e per quasi due ore La Paz ha vibrato al suono di cori che urlavano Mar para Bolivia!!! Questo primo verdetto della corte apre quindi il dialogo tra Bolivia e Chile al fine di trovare una soluzione pacifica a questo storico litigio. Si stima che la decisione finale possa arrivare al più tardi fra 5 anni. FS VIGNETTA UMORISTICA DI ROSSELL - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [12] n POLITICA -RIFORMA COSTITUZIONALECERCANDO DI ETERNIZZARE IL POTERE Evo Morales è più di un presidente per questa nazione. Il popolo boliviano lo chiama hermano, compañero, e probabilmente ha ragione. Sono pochi i presidenti che riescano a incarnare così da vicino i valori di un popolo in disperato bisogno di essere ascoltato, e lui ci è riuscito. Eletto per la prima volta nel 2005, interruppe il suo mandato nel 2009 per far votare una costituzione più rispettosa della tradizione e cultura del popolo indigeno, la “Costitución Politica del Estado” (CPE), ripresentando la sua candidatura al posto di primo cittadino. I boliviani approvarono la costituzione e Morales riprese le redini del paese a partire da gennaio 2010. Rielezione che venne considerata come la sua prima elezione dall’introduzione della riformata costituzione. Quindi finito il suo primo mandato di 5 anni nel 2015 venne rieletto per la “prima” volta. Ora si trova nel suo secondo mandato che prenderà fine nel 2020, al termine del quale dovrà passare lo scettro del paese al suo successore, come previsto dalla attuale CPE. Però Evo non ha tanta voglia di andare in pensione presidenziale… In effetti a metà Settembre 2015, una singolare proposta è arrivata sui tavoli del parlamento. La proposta consiste nella modifica dell’articolo 168 della CPE, articolo che definisce che il presidente e il vice-presidente possano essere rieletti una singola volta. Se la modifica dovesse essere accettata la riforma costituzionale permetterebbe a Morales e al suo vice Alvaro Garcia Linares di ricandidarsi per una seconda rielezione e quindi un terzo mandato presidenziale. La proposta sarà probabilmente accettata dal parlamento, anche perché il partito di Morales, il MAS (“Movimiento Al Socialismo”), detiene largamente la maggioranza. Quindi l’approvazione della proposta sarà sicuramente rigirata al popolo boliviano tramite referendum automatico in caso di modifica della costituzione. In seguito a questa notizia mi sono chiesto fino a che punto far parte dei “buoni” ci permetta di credere di essere EVO MORALES PRESIDENTE DELLO STATO PLURINAZIONALE DI BOLIVIA gli unici ad avere ragione. Il fatto di essere amato dal popolo dovrebbe permettere a Morales di restare al potere per un periodo totale di 20 anni (2005-2025) in un governo che si dice democratico? Cambiare a piacimento la costituzione non è forse ritenersi al di sopra della democrazia? Potrebbe questo governo diventare una nuova forma di “dittatura democratica”? Probabilmente sto esagerando, però è certo che oggi molta gente in Bolivia ha timore di quelle che potrebbero essere le conseguenze sul sistema politico e democratico boliviano in caso di un terzo mandato di Morales. FS - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [13] n PROGETTO -VIVERE AL CAMPOCORTA ESPERIENZA DI VITA AL CAMPO NEL MUNICIPIO DI SORATA Il 21 ottobre 2015 sono partito per tre giorni al campo con i tecnici di Fundawi al fine di visitare le comunità con le quali l’associazione lavora. I primi due giorni abbiamo visitato le loro coltivazioni per fare una piccola valutazione e, se necessario, prendere le dovute misure. Mentre l’ultimo giorno, venerdì 23, abbiamo organizzato un atelier sul cambio climatico, atelier realizzato in compagnia dell’ISEAT (Istituto Superiore Ecumenico Andino di Teologia). Sono stati tre giorni molto intensi che hanno messo a dura prova le motivazioni per le PICCOLA PAUSA DURANTE IL VIAGGIO CHE PORTA A SORATA / SORATA (2015) quali mi trovo oggi in Bolivia. Ho conosciuto, anche se l’estate, quando, da circa metà novembre superficialmente, la quotidianità di 3 a fine febbraio, la stagione delle comunità autoctone (Chihuani, Choquecoa, piogge la fa da padrona… I pendii della e Pallcapampa) del municipio di Sorata. valle sono molto ripidi e quello che Con Galo e Reynaldo (tecnici Fundawi) ho quindi è un panorama eccezionale da quindi infilato il naso nella realtà fotografare è in realtà un inferno da alla quale queste comunità sono coltivare. confrontate ogni giorno. Da Sorata bisogna viaggiare circa 40 Sorata è situata in una bella vallata a minuti con il bus e quindi camminare una circa 2’600 metri d’altitudine, la mezz’oretta al fine di raggiungere le temperatura durante il giorno può varie comunità con le quali Fundawi raggiungere addirittura i 27-28° poiché lavora. Le strade sono sterrate e piene la valle la ripara dall’aria fredda di buchi, difficili da percorrere in dell’altipiano. Come in molte regioni macchina, ma questo non preoccupa più di della Bolivia le piogge sono rare tanto gli abitanti della zona, loro la durante quasi tutto l’anno salvo durate macchina non ce l’hanno. Quando scendono a Sorata per vendere i loro prodotti devono pagare un taxi o un minibus, il quale ne approfitta per alzare le tariffe viste le difficoltà d’accesso del luogo. Ogni comunità è costituita da varie famiglie che posseggono piccole parcelle coltivabili di terra, le quali sono quasi sempre adiacenti alla casa della famiglia. Le case sono per lo più costruite usando mattoni costituiti da un composto di terra argillosa e paglia, il tetto è formato da una sottile lamiera, mentre il pavimento è semplicemente inesistente… L’acqua corrente spesso non DOÑA CALEDONIA ATTENTA DURANTE UN CORSO DI CAPACITAZIONE / arriva all’interno della casa, e SORATA (2015) - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [14] una lampadina al centro della stanza è l’unico indicatore di presenza di elettricità. Il più delle volte la casetta è formata da una sola stanza, di circa 3×4 metri, nella quale l’intera vita della famiglia è organizzata; cucina a gaz, letto, sala, … con precarie, per non dire inesistenti condizioni igieniche. Alcune famiglie più fortunate hanno però una casa su due piani e quindi separano la cucina dalla camera da letto. Il bagno è CORSO SUL MEDIO AMBIENTE CON LE COMUNITA / SORATA (2015) sempre all’esterno della casa e varia da un elementare buco addormentarmi quella notte. nel suolo a un nostro classico Essere a confronto con persone che gabinetto. vivono in una situazione di vera povertà La seconda sera abbiamo avuto l’onore non è mai piacevole, ma quando queste di essere ospitati da una famiglia della persone, malgrado la grande fatica che comunità di Pallcapampa, più ogni giorno compiono, non riescono precisamente da Doña Feliza e Don minimamente a migliorare la propria Roberto, ci hanno offerto la cena e dato situazione fa ancora più male. un posto dove dormire. Vinta la prima In mezzo a tutta quella povertà, mutuale situazione d’imbarazzo siamo poi difficoltà e apparente vuotezza ho riusciti a condividere molti pensieri e ricevuto uno dei regali più belli di storie di vita. Io parlando loro della tutta la mia vita. E sono stati proprio mia Svizzera e di perché mi trovassi in coloro che sembrava non avessero niente Bolivia, mentre loro mi parlavano su a donarmelo. Mi hanno regalato la come amano la propria terra e sono certezza di trovarmi nel posto giusto. coscienti della loro fortuna. L’umiltà è Negli occhi avevano la speranza che io un concetto che smette di essere tale e possa fare qualcosa di concreto per la prende tutt’altra forma ascoltando tutto comunità. ciò che hanno potuto raccontarmi durante A me, ora, regalare loro qualcosa di quella breve cena a base di prodotti da mio, o di me… loro coltivati. Ho fatto fatica a FS IO E EDWIN, FIGLIO DI DON ROBERTO E DOÑA FELIZA / SORATA (2015) - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [15] n ANALISI -NUMERI NUMERI NUMERIQUANDO STAR MEGLIO TI FA DANNO… Ah la statistica!!! Mi è sempre piaciuta “un sacco”… Trovare il minimo comun denominatore di elementi apparentemente differenti, associarli tra di loro, definire legami di casualità, riuscire a sistematizzare comportamenti e modi di fare complicati, eccetera eccetera… Sarei in grado di rimanere ore davanti ad un computer elaborando qualsiasi tipologia di tabella descrittiva, statistica inferenziale, regressione, eccetera eccetera… Ma qual’è il punto di non ritorno? Quando la statistica esagera? A partire da che momento la matematica non può più spiegare la complessa realtà nella quale viviamo? Vi starete chiedendo perché vi parlo di numeri, statistiche,… nel quadro di un’esperienza di cooperazione internazionale in Bolivia. Ebbene, sarete d’accordo con me che i “numeri” hanno un’influenza non da poco su chiunque, ogni giorno siamo confrontati con scelte numeriche e le conseguenze condizionano la nostra vita e quella degli altri. Vale lo stesso ragionamento per le nazioni. Da circa 5 anni la banca mondiale ha portato la Bolivia da “lower income country” a “lower-middle income country” (paese a reddito medio-basso). L’incremento di benessere “statistico” ha incitato numerose organizzazioni elaboratrici di progetti di cooperazione allo sviluppo a lasciare il paese, e di conseguenza il capitale investito in Bolivia (sempre nel quadro della cooperazione) è diminuito. Si può senza dubbio dire che in confronto a 10 anni fa la Bolivia sta globalmente meglio. Da allora i prezzi dei minerali sono cresciuti, creando molta ricchezza nel paese e generando quindi molti nuovi ricchi. La forte crescita ha pure beneficiato la fascia più povera, la quale è fortemente diminuita, però con un incremento di qualità di vita decisamente inferiore a quello dei nuovi ricchi. A dimostrazione che in Bolivia sono in pochi ad aver beneficiato realmente di questo periodo economico favorevole, basti pensare che il rapporto medio tra la fortuna di un ricco e di un povero oggi è di circa 8’000 a 1. Ed ecco quindi la triste verità, l’aumento complessivo, però mal distribuito in termini assoluti, di ricchezza in Bolivia ha indotto alcune organizzazioni a partire dal paese, lasciando dei vuoti - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 significativi e riducendo i fondi per le associazioni rimaste. É molto importante considerare che le categorie di “income” della banca mondiale sono basate sullo GNI (Gross National Income) per capita, cioè il reddito lordo pro capita creato da “nazionali” sia in patria che all’estero. Purtroppo queste categorie non considerano in alcun caso la distribuzione sulla popolazione del reddito creato, non identificando quindi se la crescita del reddito sia uniforme attraverso la popolazione, e forse sono pure un po’ vecchiotte (definite nel 1989…). Probabilmente per risolvere questo problema di identificazione bisognerebbe ripensare la definizione di ricchezza di un paese… Ma non è cosa facile. [16] Ed ecco perché vi parlavo di limiti della statistica. Usare pochi indicatori, o addirittura uno solo, per valutare una situazione può portare ad equivocarsi. La banca mondiale dice che la Bolivia è un paese a reddito mediobasso, e pure che la proporzione di poveri è diminuita della metà. Tutto vero, ma se la soglia della povertà assoluta è fissata a 1,90 dollari al giorno, la domanda è molto semplice, una persona che vive con il doppio (3,8$) può essere considerata completamente fuori rischio dalla povertà assoluta? Vi lascio rispondere da soli a questa domanda… FS n TRADIZIONE -APTHAPI- L’ARTE DI SAPER CONDIVIDERE… bestiame. Gli alimenti vengono posati per terra sopra ad un "aguayo" al centro del gruppo di persone che partecipa all'apthapi. Tra i vari alimenti che si possono trovare durante questo banchetto andino vi sono una quantità infinita di patate, fagioli macinati con cipolle, carne essiccata, choclo e mote (tipi di mais), formaggio fritto, pesciolini interi fritti, platano cotto, uovo fritto o sodo, varie verdure e tanto altro che non ho ancora APTHAPI IN COMPAGNIA DELLE COMUNITA DEL MUNICIPIO DI SORATA / SORATA (2015) avuto il piacere di provare. L'apthapi è un momento durante il quale Una volta che le varie famiglie hanno si condivide il pasto o con altre adagiato i loro prodotti sull'aguayo al comunità o all'interno della comunità centro del gruppo, spesso un membro stessa. Si tratta di una tradizione della comunità dice una preghiera boliviana che si pratica soprattutto in ringraziando chi di dovere, quindi a campagna, zona rurale più attaccata alla turno ci si serve usando le mani, cultura tradizionale andina. La parola scegliendo le pietanze di proprio deriva dal vocabolo "apthapiña" che gradimento. significa "raccogliere dal raccolto". L'apthapi non solo permette di Ogni famiglia offre parte del risultato condividere quanto prodotto dalle varie della propria raccolta agricola o famiglie/comunità, ma in più consente a prodotti derivanti da allevamento di - EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015 [17] persone che spesso vivono lontane di incontrarsi e discutere tra di loro. È una tradizione che mi ha molto colpito, perché è la dimostrazione che la condivisione è la chiave della vera ricchezza. Un apthapi è un pranzo molto ricco e con vari prodotti, solo una famiglia benestante riuscirebbe a cucinarsi tante pietanze in un solo pasto. Invece, grazie alla condivisione, famiglie da più ristretti budget riescono a beneficiare di questa diversità culinaria. Questo concetto si può certo adattare ad altri ambiti e contesti. Anche alla nostra latitudine europea sta crescendo lentamente un idea di economia che utilizzi maggiormente l'idea di condivisione, gli inglesi la chiamano "sharing economy". Si tratta di un'economia che sostituisce in parte l'aspetto consumistico personale della nostra economia con un concetto più partecipativo e comunitario. Noi potremmo chiamarla una consumazione collaborativa. Tutti conoscono i successi di vari siti internet che permettono di condividere il mezzo di trasporto durante un viaggio, o di affittare la propria casa in brevi momenti di assenza, o di tanti altri servizi ancora. Un altro bel esempio del quale vorrei brevemente raccontarvi e quello del sito internet www.pumpipumpe.ch. Questo sito svizzero permette di condividere vari oggetti di propria scelta con il vicinato. Il sito permette di comandare l'icona autocollante di ogni oggetto del quale si vuole far beneficiare anche il proprio vicinato, tale simbolo va poi incollato sulla propria bucalettere al fine di informare i possibili beneficiari. L'apthapi ci insegna quindi che è importante ispirarsi dalle nostre tradizioni e dal nostro passato per sapere quali sono le scelte innovatrici da fare per il futuro. Il baratto, lo scambio, la condivisione. ecc… erano valori e tradizioni presenti anche nella nostra cultura che però, purtroppo, APTHAPI CONDIVISO CON LA COMUNITA CHIHUANI / SORATA (2015) in parte abbiamo dimenticato. FS GRAZIE MILLE PER I VOSTRI BELISSIMI MESSAGGI ED IL VOSTRO INSTANCABILE SUPPORTO EMOTIVO IN QUESTA STUPENDA ESEPERIENZA CHE MI STA AIUTANDO A CRESCERE SIA DAL PUNTO DI VISTA PROFESSIONALE CHE DA QUELLO PERSONALE Vi ricordo che tengo un blog tramite il quale potete seguirmi settimanalmente nelle mie attività lavorative e extra: http://www.changemass.wordpress.com Se invece avete domande o qualsiasi altro tipo di richiesta potete scrivermi a: [email protected] SI PUÒ SOSTENERE IL PROGETTO CON DONAZIONI A FAVORE DI Inter-Agire COMUNDO Piazza Governo 4, 6500 Bellinzona IBAN: CH74 0900 0000 6900 2810 2 c.c.p.: 69 – 2810 – 2 Specificare: Progetto Fabio