La parola ha sangue e nervi: ci impegna, ci rende

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La parola ha sangue e nervi: ci impegna, ci rende
La parola ha sangue e nervi:
ci impegna, ci rende significativi,
testimonianti. Ponti.
Anna Maria Farabbi
mercoledì 21 marzo ore 18.00
Palazzo Leoni Montanari
UMBERTO FIORI
introduce Andrea Afribo
dopo la fine della guerra d’indipendenza americana (1783) e durante la guerra
del 1812 tra Stati Uniti e Regno Unito.
Autore prolifico, i suoi principali libri di
poesia sono: Saltwater Spirituals and Deeper
Blues (1983), Whylah Falls (1990, seconda
e terza ed. 2000 e 2010), Provençal Songs
(1993 e 1997), Lush Dreams, Blue Exile.
Fugitive Poems 1978-1993 (1994), Gold Indigoes (2000), Execution Poems (2001),Blue
(2001), Illuminated Verses (2005), Black
(2006), I & I (2009), The Gospel of X
(2010). Oltre alla trasposizione teatrale
di Whylah Falls (tradotta in italiano da
G. Marra), ha pubblicato le opere teatrali
Beatrice Chancy (1999), Québécité (2003)
e Trudeau (2007). Nel 2005, a Toronto, è
uscito il romanzo George and Rue, che riprende i tragici temi di Execution Poems.
Di notevole rilevanza sono anche i suoi
lavori di critica, che approfondiscono
l’“Africadian literature”: l’antologia in
due volumi Fire on the Water (1991-1992),
Eyeing the North Star (1997) e Odysseys
Home (2002). Clarke è impegnato nella
lotta per la libertà e l’uguaglianza contro il razzismo e la segregazione, nonché
contro la perdita del senso di identità e
di appartenenza da parte degli immigrati
africani da secoli stabilitisi in Canada. Tra
i suoi premi: Portia White Prize for Artistic Excellence (1998), Governor-General’s Award for Poetry (2001), National
Magazine Gold Award for Poetry (2001),
Dr Martin Luther King, Jr. Achievement
Award (2004), Pierre Eliott Trudeau Fellowship Prize (2005, 2008), Dartmouth
Book Award for Fiction (2006), Eric
Hoffer Book Award for Poetry (2009).
Vive e lavora a Toronto, dove è docente
universitario (E.J. Pratt Professor of Canadian Literature). Una scelta di poesie e
il dramma Beatrice Chancy sono tradotte e
pubblicate in Italia per LT2 Edizioni (Venezia 2012).•••••
•Bruno Censori suona la chitarra elettrica e synth, oltre al bouzouki, i mandolini, l’oud. Ha lavorato come dimostratore per la Roland Musical Instruments; ha
collaborato con la cantante Gilda Giuliani; ha scritto musica per il cinema. Nel
2005 ha aperto uno studio di registrazione producendo numerosi artisti, anche
avvalendosi della sua competenza come
ingegnere del suono.
•Gionni Di Clemente è chitarrista
versatile (classica, bossa, flamenco, fingerstyle, jazz) e suonatore di oud, sitar,
bouzouki. Ha partecipato a importanti
festival internazionali e ha lavorato per
il cinema e il teatro. Il suo sito è: www.
gionnidiclemente.com
Umberto Fiori è nato nel 1949 a Sarzana (La Spezia). Poeta, scrittore, saggista e
musicista, vive e insegna a Milano. Negli
anni Settanta ha fatto parte, come cantante e autore di canzoni, degli Stormy
Six, gruppo storico del rock italiano. In
seguito ha collaborato con il compositore
Luca Francesconi (per il quale ha scritto due libretti d’opera, Scene e Ballata, e
numerosi altri testi), con il fotografo Giovanni Chiaramonte e con i videoartisti di
Studio Azzurro. Del 2009 è Sotto gli occhi
di tutti, un cd di canzoni tratte dalle sue
poesie, in collaborazione con il chitarrista
Luciano Margorani. È autore di saggi e
interventi critici sulla musica (Scrivere con
la voce, Unicopli, Milano 2003), sulla letteratura (Camillo Sbarbaro, Garzanti, Milano 1998; La poesia è un fischio, Marcos y
Marcos, Milano 2007) e sulla scuola (Tutto
bene professore?, Dalai, Milano 2003). Del
2007 sono il romanzo La vera storia di
Boy Bantàm (Le Lettere, Firenze) e Dialogo della creanza (LietoColle, Faloppio). Il
suo primo libro di poesia, Case, è uscito
nel 1986 (San Marco dei Giustiniani, Genova). Sono seguiti, per Marcos y Marcos di Milano, Esempi (1992, nuova ed.
2004), Chiarimenti (1995), Parlare al muro
(con immagini di M. Petrus, 1996), Tutti (1998) e La bella vista (2002). L’ultima
raccolta, Voi, è stata pubblicata nel 2009
da Mondadori (Milano) nella collana “Lo
specchio”. Le sue poesie sono presenti in venerdì 27 aprile ore 18.00
numerose antologie e sono state tradotte Palazzo Trissino
in varie lingue.
(Sala degliStucchi)
PAUL POLANSKY
introduce Roberto Nassi
lunedì 16 aprile ore 18.00
Ridotto del Teatro Comunale
GEORGE ELLIOTT CLARKE
introduce Giulio Marra
con Bruno Censori e
Gionni Di Clemente (chitarre)
Paul Polansky è poeta, scrittore, giornalista, fotografo e operatore umanitario.
Discendente di una famiglia di immigrati cechi, è nato nel 1942 a Mason City
(Iowa, USA). È noto per il suo grande impegno nella difesa dei diritti umani delle
comunità Rom dell’Est europeo, iniziato
George Elliott Clarke, poeta, dramma- dopo la scoperta, nell’ambito di ricerche
turgo e critico letterario afro-canadese, sulle origini della migrazione ceca verso
è nato nel 1960 a Windsor Plains, nella gli Stati Uniti, di un campo di concentraNuova Scozia. Tutta la sua opera è incen- mento destinato ai Rom a Lety (Boemia).
trata sulla storia e sulla cultura delle co- Dal 1999 dirige progetti di aiuto e salvamunità nere del Canada, soprattutto della guardia di queste popolazioni nel Kosovo
Nuova Scozia, per le quali ha coniato il e in Serbia, per conto delle Nazioni Uninome di “Africadians”, i discendenti da- te, della Society for Threatened Peoples,
gli schiavi afro-americani che arrivarono della Kosovo Roma Refugee Foundanelle Province Marittime come leali- tion (ONG fondata da Polansky), della
sti dell’Impero Unito o come fuggitivi, Voice of Roma. Una delle sue battaglie
principali ha riguardato la denuncia delle condizioni di alcuni campi di rifugiati
Rom nella zona di Mitrovica (Kosovo),
in cui si sono registrate numerose morti
per avvelenamento da piombo. Nel 2004
è stato insignito del prestigioso Weimar
Human Rights Award, consegnatogli dal
Nobel Günter Grass. Autore prolifico, la
sua produzione è fortemente incentrata
sulle sue lotte civili e sociali. Ha
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pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Stray
Dog (Praga 1999), Not a Refugee (Sebastopol 2000), The River Killed My Brother
(Praga 2000), Blackbirds of Kosovo (Oakland 2001), Living Through It Twice (Praga
1998), Bez domova v srdci Ameriky / Homeless in the Heartland (Praga 2002), Bus Ride
in Jerusalem (Pristina 2003), To UNHCR,
with Love (Praga 2003), Where Is My Life?
(Split 2004) e Kosovo Blood, Sarah’s People, UN-Leaded Blood, Safari Angola, Gypsy
Taxi (edite a Nish, rispettivamente nel
2004, 2005, 2005, 2006, 2007). In Italia è
uscita nel 2009 l’antologia Unfeated / Imbattuto, che riunisce i versi composti tra il
1991 e il 2008 (trad. di V. Confido, Multimedia Edizioni, Baronissi) e nel 2010 la
silloge Boxing Poems / Poesie sul pugilato
(trad. di I. Costanzo, Volo Press, Lonato
del Garda 2010). Ha pubblicato anche i
racconti Black Silence (Praga 1998) e il romanzo The Storm (Praga 1999). Durante
i lunghi anni trascorsi a contatto con i
Rom, Polansky ha raccolto le loro storie di tradizione orale in un’opera in tre
volumi, One Blood, One Flame, usciti tra il
2007 e il 2008 a Nish. Nel 2011 è apparsa
in italiano La mia vita con gli zingari (pref.
di P. Marcenaro, trad. di V. Confido, Datanews, Roma).
domenica 6 maggio ore 18.00
Palazzo del Monte - ViArt
NATALIA MOLEBATSI
introduce Marco Fazzini
con Claudio Fasoli (sax & electronics)
Simone Serafini (contrabbasso)
fotografie di Pino Ninfa
Natalia Molebatsi, nata nel 1981 a Tembisa (Sudafrica), è considerata una delle
più importanti voci poetiche sudafricane della generazione del post-apartheid.
Spoken word artist, nelle sue performance la parola parlata spesso si trasforma in
canto, fondendosi con molteplici ritmi e
generi musicali (blues, dub, jazz, hip hop,
reggae). Nel 2008 ha curato una collezione di poesie intitolata We Are... A Poetry
Anthology (Penguin Books, Johannesburg)
e nel 2009 è uscito il suo primo libro in
versi, Sardo Dance (Ge’ko, Johannesburg).
Ha pubblicato articoli su numerosi giornali e riviste accademiche e sue poesie
sono apparse in diversi volumi e riviste
nazionali e internazionali. In Italia è stata
inserita nell’antologia I nostri semi - Peo
tsa rona. Poeti sudafricani del post-apartheid
(a cura di R. d’Abdon, Mangrovie, Napoli 2010) e suoi versi sono presenti in Anam
cara. Sapienze antiche all’incrocio di mondi (a
cura di A. Riem Natale, Forum, Udine
2006), in The Goddess Awakened (a cura di
A. Riem Natale, L. Conti Camaiora e M.
R. Dolce, Forum, Udine 2007) e in 2010:
Annuario mondiale della poesia (a cura di
F. Ciompi, “I Quaderni di Soglie”, 2010).
Ha partecipato a numerosi festival di musica e poesia, sia in Sudafrica, sia all’estero
(Olanda, Nigeria, Zimbabwe , Botswana,
Senegal, Zimbabwe, Azerbaigiàn). In Italia è stata ospite di eventi culturali e di festival di poesia e letteratura in molte città,
tra cui Venezia, Mantova, Genova, Trieste,
Firenze, Bologna, Cagliari, Roma, Milano, Lecce. Sin dal 2005 si è esibita a fianco
di importanti artisti e autori, tra i quali
Nadine Gordimer (Premio Nobel), John
Sinclair, Paul Polansky, Lance Henson,
Carmen Yáñez; in ambito musicale, ha
condiviso il palco, tra gli altri, con Mulatu
Astatke, Aswad, Assalti Frontali, Hip Hop
Pantusla. In Italia, nel 2011, ha collaborato con i musicisti friulani Leo Virgili e
Simone Serafini, realizzando una performance di successo intitolata Soul Making.
•Claudio Fasoli è sassofonista, compositore, docente e collaboratore di riviste
musicali. Cresciuto nel famoso Quintetto “Perigeo” (anni ’70), si è poi dedicato
come leader alla messa a punto di progetti
per piccole formazioni jazz, con cui ha
presentato la propria musica in innumerevoli concerti e festival, lasciando molte
documentazioni discografiche. Ha collaborato, tra gli altri, con musicisti come H.
Texier, M. Goodrick, L. Konitz, A. Romano, K. Wheeler, M. Schoof, P. Danielsson, T. Oxley, D. Holland, M. Brunello, B.
Stenson etc., suonando in molti Paesi del
mondo. Tra le sue altre collaborazioni, ricordiamo quelle con la Grande Orchestra
Nazionale e il Quintetto di G. Gaslini,
la Lydian Sound Orchestra, la European
Music Orchestra. Insegna stabilmente a
Siena e a Milano, ma ha tenuto corsi e
seminari in molti altri luoghi, ed è Direttore Artistico del Festival di Padova.
•Simone Serafini è un bassista, contrabbassista e compositore eclettico e creativo. Ha vinto vari premi come solista e
assieme ad altri musicisti. Ha esperienze
in diversi campi musicali, dal jazz al blues,
dalla classica al folk. Ha collaborato e collabora con F. Bosso, F. Bearzatti, F. Cerri,
E. Crivellaro, P. Tonolo, M. Tamburini, J.
Riley, E. Bandini e molti altri. �������
Ha partecipato a numerosi concerti, festival e
tournée.
•Pino Ninfa collabora con i maggiori
periodici italiani e fotografa il jazz da una
vita. Da qualche anno ha coronato il sogno di includere la musica nei suoi lavori
grazie ai progetti multimediali intrapresi
al fianco dei più grandi artisti italiani, da
P. Fresu a S. Bollani. Oltre ad aver collaborato con Emergency e ad essere il fotografo ufficiale di diverse kermesse (fra cui
l’Heineken Jammin’ Festival), ha pubblicato vari libri fotografici: gli ultimi sono
Sulle tracce dell’avventure. Omaggio a Hugo
Pratt (CasadeiLibri, 2010) e Round about
township (sul Sudafrica; ibidem, 2012).
sabato 12 maggio ore 18.00
Palazzo Leoni Montanari
ANNA MARIA FARABBI
introduce Marco Munaro
con Rossano Emili (sax baritono,
clarinetto) e Angelo Lazzeri (chitarra)
Annamaria Farabbi è nata nel 1959 a
Perugia, dove risiede. Poetessa in dialetto
e in lingua, è una delle voci più significative e originali della poesia italiana contemporanea. Premio Montale nel 1995
per la sezione inediti, ha pubblicato le
seguenti raccolte di poesie: Fioritura notturna del tuorlo (Tracce, Pescara 1996), Il
segno della femmina (LietoColle, Faloppio
2000), La tua presenza (LietoColle, Faloppio 2002), Adlujè (Il Ponte del Sale, Rovigo 2003), Kite e Segni (con opere grafiche
di S. Bicini, Studio Calcografico Urbino,
Pescara 2005 e 2007), La magnifica bestia
/ Das prächtige wilde Tier (TravenBooks,
Merano 2007). Seguono In nomine (con
acquaforte di S. Melani, Due Lire, Santa
Croce sull’Arno 2008), Il canzoniere Larosaneltango (Studio Calcografico Urbino,
Pescara 2008), La neve (PulcinoElefante,
Osnago 2008), La luce esatta dentro il viaggio (Aljon, Francavilla Marittima 2008) e,
per le edizioni LietoColle di Faloppio,
Solo dieci pani (2009) e La bambina cieca
e la rosa sonora (2010, con musiche di V.
Mastropirro). Ha anche pubblicato libri
di prosa (Nudità della solitudine regale Marginalia, Zane, Melendugno 2000; La tela
di Penelope, LietoColle, Faloppio 2003) e
opere di saggistica e di traduzione (Le alfabetiche cromie di Kate Chopin, LietoColle,
Faloppio 2003; Un paio di calze di seta, Sellerio, Palermo 2004; Il lussuoso arazzo di
Madame d’Aulnoy, TravenBooks, Merano
2009). Sull’opera della Farabbi, Francesco
Roat ha curato la monografia L’ape di
luglio che scotta. Anna Maria Farabbi poeta
(LietoColle, Faloppio 2005). •••••
•Rossano Emili, sassofonista, ha collaborato e registrato, tra gli altri, con
l’Orchestra Sinfonica della Rai, l’Accademia Filarmonica Romana, T. Scott, B.
Mintzer, W. Breuker, L. Konitz, P. Fresu,
K. Tippett, Nexus, G. Gaslini, l’Electric
Be Bop Band di P. Motian. Attualmente suona in varie formazioni jazz italiane
come la B. Tommaso Orchestra, la Lydian
Sound Orchestra, Minafric Orchestra di
P. Minafra, fa parte del quartetto di sassofoni “Arundo Donax” ed è titolare della
cattedra di sassofono al Conservatorio
“N. Piccinni” di Bari.
•Angelo Lazzeri è chitarrista, compositore, arrangiatore. Attivo in vari contesti jazz, ha suonato con musicisti come J.
Chambers, D. Liebman, M. Roche, P. Fresu, R. Gatto e collabora da anni con D.
Riondino. Si occupa anche di musica per
il teatro e insegna presso il Conservatorio
de La Spezia e nei Seminari Invernali di
Nuoro Jazz.
mercoledì 23 maggio ore 18.00
Palazzo Leoni Montanari
MANUEL ALEGRE
introduce Sandra Bagno
Manuel Alegre è nato nel 1936 ad
Águeda, in Portogallo. Poeta, romanziere
e importante uomo politico, ha sempre
coniugato l’attività letteraria con l’impegno civile. Il suo percorso politico
comincia durante gli studi universitari
a Coimbra, tra i gruppi di opposizione studentesca al regime di Salazar. Nel
1961 tenta l’occupazione dell’isola di São
Miguel (Azzorre). Nel 1962 è in Angola
dove appoggia, nell’ambito della Guerra d’Oltremare, i movimenti nazionalisti
delle colonie contro le forze armate portoghesi; guida un tentativo di rivolta militare e nel 1963 viene arrestato dalla PIDE
e recluso per sei mesi a Luanda. Torna in
patria nel 1964 ma la persecuzione politica lo costringe all’esilio. Trascorre dieci
anni ad Algeri. Dirige il Fronte Patriottico di Liberazione Nazionale e, attraverso le frequenze della radio “A Voz da
Liberdade”, diffonde poesie e contenuti
di resistenza e libertà. In Portogallo i suoi
primi libri, censurati, circolano clandestinamente. Nel 1974 dopo la Rivoluzione dei Garofani torna finalmente nel
suo paese ed entra nel Partito Socialista.
Deputato, Vicepresidente dell’Assemblea
della Repubblica, membro del Consiglio
di Stato, nel 2005 e nel 2011 si è candidato
come indipendente alla Presidenza della
Repubblica. Considerato uno dei massimi scrittori contemporanei, è au­tore di
raccolte poetiche e testi in prosa tradotti
in varie lingue. Suoi romanzi e racconti,
pubblicati a Lisbona, sono: Jornada de Àfrica, 1989 (in italiano: Jornada de Àfrica. Romanzo d’amore e morte del sottotenente Sebastiâo, pref. di M. L. Cusati, trad. di I. de
Marco, Il Filo, Roma 2010); Alma, 1995;
A terceira rosa, 1998; Uma carga de cavala-
ria, 1999; Cão como nós, 2002 (in italiano:
Cane come noi, trad. di M. L. Cusati, Il Filo,
Roma 2008); Rafael, 2004; O quadrado,
2005 (in italiano: Il quadrato e altri racconti,
a cura di M. L. Cusati, trad. di S. Urzini
e C. Martins, Il Filo, Roma 2009); Um
estrela, 2005 (in italiano: Una stella, trad. di
M. L. Cusati, ill. di K. Dimartino, Sinnos,
Roma 2010); O miúdo que pregava pregos
numa tábua, 2010. I suoi libri di versi sono
riuniti in sette volumi antologici usciti a
Lisbona nel 2005 e intitolati Obra poética (preceduti da altre edizioni del 1989 e
1999). Nel primo volume è contenuta la
silloge Praça da canção (1965); il secondo
raccoglie O canto e as armas (1967), Um
barco para Itaca (1971); il terzo Letras (1974),
Coisa amar, coisas do mar (1976), Nova do achamento (1979), Atlântico (1981); il quarto
Babilónia (1983), Chegar aqui (1984), Aicha
conticha (1984), Vésperas de batalha (1989),
Rua de baixo (1990), A rosa e o compasso
(1991); il quinto volume riunisce Com que
pena (1992), Sonetos do obscuro quê (1993),
Coimbra nunca vista (1995); il sesto Alentejo e ninguém (1996), Che (1997), Pico
(1998); il settimo Senhoras das tempestades
(1998), Livro do portoguês errante (2001). In
un’altra raccolta antologica, Trinta anos
de poesia (Lisbona 1995), appaiono i suoi
versi dagli esordi fino al 1993. Nel 2009,
in due volumi, esce a Lisbona Poesia, con
la produzione poetica completa di Alegre,
compresa quella più recente (Sete sonetos
e um quarto del 2005, Escrito no mar. Livros
dos Açores del 2007, Nambuangongo, meu
amor. Os poemas da guerra e Sete partidas
entrambi del 2008). In Italia sono state
pubblicate le sillogi Canto atlantico (trad.
di R.Vecchi, Japadre, L’Aquila 1997) e Ci
sarà un altro mare (trad. di G. Lanciani, con
acquarelli di M. Fisch, Il Bradipo, Lugo
2011). È l’unico autore portoghese inserito nell’antologia Cent poèmes sur l’exil,
edita dalla Lega dei Diritti dell’Uomo
in Francia (1993). Molte sue poesie sono
state musicate e cantate. Per l’insieme
della sua opera ha ricevuto, tra le altre
riconoscenze, il Premio Pessoa (1999) e
il Gran Premio di Poesia dell’Associazione Portoghese degli Scrittori (1998). Nel
2010 l’Università di Padova ha inaugurato
la cattedra Manuel Alegre, destinata allo
studio della lingua, letteratura e cultura
portoghese.
le quali ha ricevuto importanti riconoscimenti letterari e civili. Numerose sono
anche le edizioni italiane. Sarajevski tabut
(Sarajevo 1993, Premio Libertà del PEN
francese), uscito in Italia con il titolo La
bara di Sarajevo (a cura di P. Del Giudice, trad. di S. Ferrari, Edizioni E, Trieste
1995; ADV, Lugano 2002), è un libro che
riunisce una scelta di versi antecedenti la
guerra e tutte le poesie dell’assedio, vincitore del Premio Fondazione Laboratorio
Mediterraneo nel 1996. In italiano sono
state pubblicate anche le seguenti raccolte
poetiche: Il cieco canta alla sua città / Slijepac pjeva svome gradu (a cura di P. Del
Giudice, trad. di S. Ferrari, Saraj, Milano
2006), Poesie scelte (a cura di V. Bianconi,
Casagrande, Bellinzona 2009), Grasso di
lepre. Poesie 1970-2009 (trad. di S. Ferrari e
N. Sehović, Casarande, Bellinzona 2010),
Le lacrime delle madri di Srebrenica / Suze
majki Srebrenice (trad. di S. Ferrari e N.
Sehović, ADV, Lugano 2010). Nel 2005
esce in italiano la sua opera di teatro Ho
lasciato il mio cuore a Zvornik (trad. di S.
Ferrari, Saraj, Milano). Nel 2009 Piero
Del Giudice cura l’imponente Romanzo
balcanico (Roma, Aliberti), che contiene
le opere cinematografiche e teatrali di
Sidran, la storia della sua famiglia e della
Jugoslavia, la nascita di quel Paese e la sua
dissoluzione.
giovedì 7 giugno ore 18.00
Loggia del Capitaniato
POETRY SLAM
(DIECI POETI IN GARA)
conduce Carlo Presotto
Il poetry slam è una gara di poesia in cui
gli autori competono leggendo i propri
versi davanti a una giuria estratta a sorte
tra il pubblico presente. La giuria valuta i
concorrenti considerando i testi, il modo
in cui vengono proposti e la reazione
del pubblico. Maggiori informazioni sul
regolamento e le modalità di iscrizione
possono essere reperite nel blog:
http://direpoesia.wordpress.com/.••
venerdì 25 maggio ore 18.00
•Carlo Presotto (Venezia, 1961), atPalazzo Leoni Montanari
tore, drammaturgo e regista, dal 1982
ABDULAH SIDRAN
collabora stabilmente con Il Teatro
introduce Piero Del Giudice
Stabile di Innovazione La Piccionaia I Carrara, di cui è direttore artistico.
È stato coordinatore del Centro di Formazione Teatrale di Vicenza (Regione
Veneto 1984/1992) e referente per diverse edizioni del progetto ETI. Esperto
consulente del progetto pilota di Educazione ai linguaggi teatrali del Min. P. I.
(1996/98), dal 1999 è docente di teatro
per ragazzi presso l’Università Ca’ FoscaAbdulah Sidran, poeta, prosatore, dram- ri di Venezia. È direttore artistico della
maturgo, sceneggiatore cinematografico, scuola di teatro Ossidiana di Vicenza e del
è una personalità centrale della letteratura centro studi veneto E. Bottini.
bosniaca e della poesia contemporanea
europea. Nato alle porte di Sarajevo (ad
Hadžići) nel 1944, ha vissuto e lavorato
nella capitale della Bosnia-Erzegovina, sabato 9 giugno ore 18.00
battendosi per la sua città tra il 1992 e il L’Officina arte contemporanea
1996 durante l’assedio delle truppe ser- dire poesia off
be guidate da Mladić. Recentemente si è CRISTINA ALZIATI
trasferito in un piccolo villaggio vicino a ANDREA LONGEGA
Goražde. Importantissima la sua presenza
nel cinema slavo, quale autore delle sceneggiature dei film Ti ricordi di Dolly Bell?
(1981, Leone d’Oro a Venezia) e Papà è in
viaggio d’affari (1985, Palma d’Oro a Cannes) di Emir Kusturica, Kuduz (1989) e Il
cerchio perfetto (1997) di Ademir Kenović,
Feste a Sarajevo di Benjamin Filipović
(1991), e del corto Detorsione di Stevan Arsenjevic (2003) che vince l’Orso Cristina Alziati, poetessa e traduttrice,
d’Oro a Berlino e ottiene una nomina- è nata a Milano nel 1963 e ha studiato
tion all’Oscar. Ha cominciato a pubblica- filosofia.Vive a Berlino e lavora come inre negli anni Settanta, con opere in versi terprete. Il suo esordio poetico risale al
e in prosa tradotte in varie lingue e per 1992, anno in cui una sua silloge di versi
viene pubblicata in antologia, accompagnata da una convinta presentazione di
Franco Fortini. La silloge confluisce nella sua prima raccolta di poesie intitolata
A compimento (intr. di L. Lenzini, nota di
F. Fortini, Manni, San Cesario di Lecce
2005), che vince il Premio Internazionale
di Poesia Pier Paolo Pasolini. Nel 2011 dà
alle stampe Come non piangenti (quarta di
copertina a firma di F. Pusterla, Marcos y
Marcos, Milano). Collabora con il Centro Studi Franco Fortini. Ha tradotto dal
tedesco il breve saggio del filosofo Hans
Robert Jauss, Le questioni di Giobbe e la
loro replica a distanza. Goethe, Nietzsche,
Heidegger (“L’ospite ingrato”, n.s. 1, Verità, relativismo, relatività, a cura di T. Perlini,
Quodlibet, Macerata 2008) e la novella del classico della letteratura Theodor
Storm, Renate (inedito).
Andrea Longega è nato a Venezia nel
1967 e vive a Murano. Ha pubblicato le
seguenti raccolte di poesie: Ponte de mèzo
(Campanotto, Pasian di Prato 2002), Fiori
nòvi (LietoColle, Faloppio 2004), El tempo de i basi (Edizioni d’if, Napoli 2009),
Da staltra parte de la riva (tre poesie e
un’incisione di G. Bevilacqua, Edizioni
dell’Ombra, Salerno 2010) e Finìo de zogàr (Il Ponte del Sale, Rovigo 2012). Suoi
versi sono contenuti nel libro fotografico
Venicevenezia (di L. Freed e C. Corrivetti, Postcart, Roma 2006) e nelle riviste
“L’Ulisse”, “Poeti e poesia”, “Tratti”, “Il
monte analogo”, “Il calzerotto marrone”.
mercoledì 13 giugno ore 18.00
Chiostri di Santa Corona
JESÚS URZAGASTI
introducono Claudio Cinti e
Silvia Raccampo
Jesús Urzagasti, nato nel 1941 nella Provincia del Gran Chaco (Tarija, Bolivia), è
uno tra i massimi scrittori boliviani viventi. Tirinea (Buenos Aires 1967) è il suo
esordio narrativo, a cui hanno fatto seguito Cuaderno de Lilino (La Paz 1972), En el
país del silencio (La Paz 1987), De la ventana
al parque (La Paz 1992), La colina que da al
mar azul (La Paz 1993), Los tejedores de la
noche (La Paz 1996), Un verano con Marina
Sangabriel (La Paz 2001), El último domingo
de un caminante (La Paz 2003), Un hazmerreír en aprietos (La Paz 2005). Una prima
raccolta della sua opera poetica ha visto la
luce con il titolo Yerubia (La Paz 1978) ed
è confluita nel più recente El árbol de la
tribu (La Paz 2004; traduzione italiana ampliata, a cura di C. Cinti e S. Raccampo,
L’albero della tribù, Il Ponte del Sale, Rovigo 2012). Insieme con la poetessa Sulma Montero ha pubblicato il libro Fronda
nocturnas (La Paz 2008). Tutte le sue opere
sono attualmente in corso di riedizione
presso l’editore Gente Común di La Paz.
Claudio Cinti ha curato la traduzione italiana di Tirinea (Crocetti, Milano 2002) e
di De la ventana al parque / Dalla finestra
al parco (Sinopia, Venezia 2012). La prima
traduzione mondiale del romanzo En el
país del silencio, da molti considerato il suo
capolavoro, è stata realizzata negli Stati
Uniti nel 1994 (In the Land of Silence, Arkansas University Press, Fayetteville). Altre opere di Urzagasti sono state tradotte
in portoghese, inglese e tedesco.```