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Non ti scordar Cafè un intervento psicosociale per gli anziani istituzionalizzati. “Quando le nostre esistenze sono in frantumi, e non ricordiamo più neanche qual è la prima lettera dell’alfabeto, la mossa migliore è rammentare le nostre storie, oppure accoglierne altre nuove” (Daniel Taylor) NON TI SCORDAR CAFE’ Si tratta di un intervento psicosociale all’anziano istituzionalizzato con deterioramento cognitivo ha lo scopo di supportare la persona, di favorirne il benessere, di contenere la conseguenze secondarie e di favorire l’utilizzo delle abilità residue, focalizzando la propria attenzione non solo sulla malattia, ma soprattutto sull’anziano, sull’esperienza personale del soggetto, sui bisogni emergenti e sulle sue preferenze, oltre che sullo stato fisico - motorio, cognitivo e sensoriale. Un intervento psicosociale all’anziano istituzionalizzato con deterioramento cognitivo cerca di andare oltre ai molteplici deficit determinati dalla malattia e di concentrarsi maggiormente sulle capacità residuali e ancora preservate della persona che le permettono di mantenere un’interazione con il mondo circostante. Questo tipo di approccio consente di integrare le conoscenze acquisite sul versante biologico della anzianità con quelle di carattere neuropsicologico, offrendo la possibilità di una lettura ricca di significato almeno di alcuni comportamenti e azioni delle persone affette da demenza, e permettendo un punto di vista che considera i sintomi non solo come l’espressione “bizzarra” di una malattia per la quale, al momento, non ci sono trattamenti curativi, ma anche come il risultato del tentativo della persona di mantenere relazioni e interazioni con l’ambiente relazionale in cui è inserito. FINALITA’ Il “Non ti scordar Cafè” rappresenta un momento d’incontro all’interno del quale diviene possibile realizzare, da una parte, un intervento diretto agli anziani istituzionalizzati con lo scopo di “stimolare” le capacità cognitive, favorire le capacità 1 comunicative e relazionali, ridurre l’intensità e la frequenza dei sintomo comportamentali e psicologici, garantire un ambiente fisico e sociale che riduca l’isolamento e il pregiudizio; dall’altra, un intervento a favore dei familiari sostenendoli nelle relazioni sociali, migliorandone il benessere e la qualità della vita e arricchendo le possibilità di interazione e di relazione con il proprio caro istituzionalizzato. OBIETTIVI Gli obiettivi che “Non ti scordar Cafè” si pone sono i seguenti: A. Fornire agli anziani istituzionalizzati attività di stimolazione cognitiva (stimolazione delle funzioni comunicative, di memoria, di attenzione e di percezione) al fine di favorire il mantenimento delle capacità cognitive residuali. B. Fornire ai familiari informazioni sulla presa in carico del proprio caro istituzionalizzato, favorire momenti di condivisione delle problematiche inerenti all’istituzionalizzazione, costruire apprendimenti per migliorare l’interazione col proprio anziano e offrire supporto individuale e di gruppo. C. Favorire momenti di socializzazione tra ospiti, loro familiari e operatori della struttura in attività d’animazione. D. Agevolare la creazione di una rete di altri soggetti, che possano frequentare libera e/o programmata la struttura, fornendo la propria competenza a favore dei ospiti e dei loro familiari. In questo ambito saranno coinvolti i Medici di Medicina Generale, gli operatori assistenziali e sanitari della struttura, i volontari e i diversi professionisti afferenti alla struttura (animatori, fisioterapisti, coordinatore infermieristico, coordinatore e direttore di struttura). DESTINATARI L’intervento si rivolge a: A. Agli ospiti della CRA “Paolo e Giselda Orsi Mangelli”, via Castel Latino 1, 47121 Vecchiazzano Forlì. B. Ai loro familiari C. A tutti gli operatori della struttura. 2 DESCRIZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO Inizialmente il “Non ti scordar Cafè” si svolge in un pomeriggio al mese dalle 15,00 alle 18,00: gli ospiti, i loro familiari e gli operatori della casa residenza sono coinvolti, in attività di stimolazione cognitiva rivolta agli anziani istituzionalizzati; di supporto informativo, formativo e psicologico per i loro familiari, di socializzazione, di svago e di animazione per entrambi, assieme anche agli operatori della struttura. I diversi incontri pomeridiani sono uguali nella parte iniziale, prevedendo le stesse attività, come salutarsi, cantare una canzone scelta dal gruppo e fare attività di orientamento spazio- temporale. La parte centrale, invece, prevede invece attività diverse e diversificate quali giochi fisici, suoni, ricordi d’ infanzia, cibo e sapori, fatti di cronaca recenti, visi / vedute, associazione di parole, categorizzazione di oggetti, orientamento temporale e spaziale, uso del denaro, giochi con i numeri e con le parole, quiz a squadre. I pomeriggi si svolgono secondo un’attenta e scrupolosa pianificazione elaborata nelle riunioni di equipe, nell’ambito delle quali vengono proposte e valutate le diverse attività, il loro corretto inquadramento nel modello di intervento globale e la strutturazione dettagliata delle stesse. A titolo d’esempio, si riportano alcune programmazioni dettagliate del “Non ti scordar Cafè”: 1° incontro: - Momento di accoglienza, conoscenza reciproca tra i presenti, conversazione, gioco a carte; - Spiegazione dell’esperienza, in conversazione con i singoli famigliari partecipanti, ascolto delle problematiche connesse alla malattia riportate dai famigliari come argomento di interesse da approfondire con esperti. - Ascolto di musica da ballo e popolare suonata dal vivo, ballo liscio, conversazione, conoscenza reciproca e raccolta di informazioni riguardanti i partecipanti, le loro abitudini, i loro interessi, la loro famiglia, i loro comportamenti; uso di una griglia di osservazione relativa alle informazioni da raccogliere. - Momento di condivisione della merenda, canto di gruppo, saluti. 3 2° incontro - Momento di accoglienza, conoscenza reciproca tra i presenti, conversazione, gioco a carte; - Attività contemporanea in 2 gruppi di anziani: -gruppo di Stimolazione informale sulla primavera, con uso di immagini di quadri con composizioni fiorite, o paesaggi: esercizi di descrizione, associazione dei colori e delle immagini a particolari sensazioni o stati d’animo, condivisione di opinioni sui quadri, sulla loro fattezza; assegnazione di un titolo ad ogni quadro e ragionamento sulla motivazione, associazione di ogni quadro a una persona del gruppo e ragionamento; conversazione sull’arte e sull’insegnamento dell’arte. - Incontro contemporaneo del gruppo dei famigliari, con lo psicologo esperto di psicologia d’invecchiamento normale e patologico. - Momento di condivisione della merenda, canti di gruppo, saluti. 3° incontro - Incontro di 45 minuti precedenti l’apertura del Cafè con i volontari afferenti sulle modalità di supporto alle attività del Cafè, condivisione di una modalità di partecipazione di supporto per i malati presenti. - Momento di accoglienza, conoscenza reciproca tra i presenti, conversazione, barzellette; - Attività di grande gruppo con partecipanti anziani e familiari: gioco della tombola con premi; estrazione e gioco condotto da operatrice con supporto dei volontari e dei famigliari. - Incontri contemporanei da parte dello psicologo con alcuni famigliari; supporto all’attività attraverso la vicinanza ad alcuni anziani e confronto con i famigliari sul tema dell’autonomia del malato. - Momento di condivisione della merenda, canti di gruppo, saluti. Nello specifico, le attività da svolgere nel momento centrale del pomeriggio di apertura seguono un percorso ciclico e ripetuto di 3 incontri, con successione di: stimolazione delle funzioni cognitive in due gruppi con esercizi ed elementi di reminiscenza (anche con uso di materiali audio-visivi e oggetti reali); attività di grande gruppo, con momenti ludici e di svago, occasioni festose; attività manuale pratica (uso di procedure della vita quotidiana, esercizio manuale). Le modalità che si intendono adottare per registrare la attività, sono le seguenti: registro presenze; consegna diario per ogni utente, per registrare comportamenti significativi ed evolutivi dell'ospite. Schema attività per la registrazione delle attività previste e svolte 4 Fotografie ( previa autorizzazione dei familiari mediante apposita modulistica ) Video ( previa autorizzazione dei familiari mediante apposita modulistica ) RISORSE UMANE, MATERIALI, COSTI E RISORSE ECONOMICHE Per la realizzazione di questo progetto si prevede il coinvolgimento di operatori della struttura quali RAA, animatori, fisioterapisti, OSS, Infermieri, coordinatore in orario di lavoro e con materiale già a disposizione della struttura. 5