cronache - CIA Venezia

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cronache - CIA Venezia
CRONACHE
Anno III - n. 1/2016 - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 c. 1, Aut.MBPA/C/FI/39/2014 - copia: 0,10
• SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
• PSR
• LEGGE DI STABILITA’ 2016 PER L’AGRICOLTURA
Via Durando, 14/a 30175 Marghera (VE) Tel. 041 5381999 - Fax 041 5381819
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Gennaio 2016
SOMMARIO
www.ciavenezia.it
EDITORIALE
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SPECIALE ASSEMBLEE
TERRITORIALI DEI SOCI CIA
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• A CURA DI PAOLO QUAGGIO - PRESIDENTE CIA VENEZIA
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Assemblea di Camponogara
Assemblea di Portogruaro
Assemblea di Mirano
Assemblea di Chioggia
Assemblea di San Donà di Piave
sindacale
•PSR: Nuove opportunità di finanziamento per le
imprese agricole
• EMERGENZA NUTRIE
PRODUTTIVI
• Programma di Sviluppo Rurale
• Bando per gli investimenti delle aziende vitivinicole 2016
• Emanato il bando per il piano di ristrutturazione
vitivinicola
• Vitivinicolo: dai diritti di impianto alle autorizzazioni
• Polizze assicurative vite e colture 2016
• Pagamento acconto delle domande uniche 2015
da parte di Avepa
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FISCALE
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• Legge di stabilità 2016 per l’agricoltura
• Contoterzista e cessione di beni
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DAL SOCIALE
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Invalidi civili e titolari di pensione sociale
Più lontana la pensione
La disoccupazione agricola
Red 2015 e solleciti per il 2013 e 2014
Prime proposte del programma di attività per il 2016
DAL TERRITORIO
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FestA del radicchio a Mirano
Documento unico programmatico
Patentino trattore e attrezzature agricole
Obblighi informativi e aggiornamenti periodici 2016
Festa di San Martino 2015
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Cia Venezia
azienda con sistema di gestione per la qualità
UNI EN ISO 9001:2008 CERTIFICATO CSQA N. 6287
CRONACHE - Periodico - Aut. Trib. Prato n° 6 del 20/11/04 - Dir. resp.: B. Lisei
Red. e Amm.: Media srl - via Lombarda, 72 Comeana Tel. 055 8716801 - Stampa: Rindi
EDITORIALE
Riparte un nuovo anno e come da consuetudine, in agricoltura, riparte un anno spinto sempre da nuove ottimistiche speranze
per il futuro che però spesso si infrangono
contro la dura realtà degli avvenimenti.
Purtroppo molte problematiche che ci interessano, emerse anche nelle assemblee di
zona dello scorso novembre, sono ancora
irrisolte.
Alcuni grandi temi come la difesa del suolo, legata anche ai cambiamenti climatici,
gli OGM, la burocrazia, lo smaltimento dei
rifiuti agricoli, l’inserimento dei giovani in
agricoltura, e più in generale la reddittività
delle aziende, sono stati talvolta solo sfiorati e sono tuttora ben lontani da una loro
soluzione.
C’è bisogno, e non solo in agricoltura, di
una visione lungimirante di tutta la situazione economico-sociale del paese, quindi
non solo a livello locale e regionale ma anche e soprattutto a livello nazionale.
Problemi come i cambiamenti climatici e
la difesa dell’ambiente e del suolo, devono essere affrontati con una visione non
pessimistica ma realistica del futuro, contenendo al minimo il consumo inutile di
suolo, programmando un serio recupero e
riutilizzo di tutte quelle aree, a vario titolo
urbanizzate, ma che sono ora del tutto abbandonate.
La burocrazia sta letteralmente soffocando
l’economia, gli agricoltori, lentamente ma
inesorabilmente, stanno cambiando lavoro,
occupando ormai un terzo del loro tempo
alla stesura di documenti e registri, peraltro
spesso poco chiari, ingarbugliati e talvolta
inutili, stanno tutti diventando degli impiegati sottraendo risorse vitali dal loro lavoro.
Abbiamo bisogno di una giusta burocrazia
con indicazioni semplici e chiare atta, semmai, ad esaltare il lavoro agricolo e non a
soffocarlo, mi riferisco in particolare, ma
non solo, a tutta la burocrazia legata al settore vitivinicolo, al settore degli allevamenti
e al settore agrituristico, snellire procedure con indicazioni chiare senza possibilità di molteplici e diverse interpretazioni,
per esempio, darebbero la possibilità alle
aziende di adempiere facilmente a tali obblighi occupando un tempo congruo e nel
contempo i doverosi controlli della pubblica amministrazione sarebbero più precisi e
mirati.
Che riguarda più espressamente la nuova
città metropolitana di Venezia c’è il problema della raccolta dei rifiuti agricoli, anche
qui sistema farraginoso dove, di fatto, la
burocrazia impedisce un maggiore e migliore smaltimento da parte delle aziende;
ma non sarebbe più facile, e noi come CIA
lo proponiamo da tempo, che chi vende i
prodotti antiparassitari sia anche depositario della raccolta? Così da semplificare al
massimo lo smaltimento aumentando notevolmente l’adesione senza oneri ne burocratici che monetari.
Il problema OGM è uno di quelli che l’Italia
finge di non avere proprio perché, secondo
me, lo vede come un problema e non anche
come una opportunità, se così non fosse,
a parte il concetto di precauzione più che
doveroso, non inibirebbe una ricerca che in
questo campo comunque sta proseguen-
do e in più direzioni dando segnali di una
nuova visione scientifica ampia e non settorializzata come ce la vogliono far apparire
rischiamo veramente di perdere un treno su
cui non si potrà salire più se non a traino.
Un tasto dolente è il rinnovamento generazionale delle aziende, a tal proposito nel
PSR regionale alcune misure pubblicate
proprio all’inizio del mese, cercano di promuovere questo rinnovamento.
Proprio per comunicare e far comprendere
le possibilità che il PSR propone abbiamo
organizzato alcuni incontri per illustrare le
nuove opportunità che il nuovo PSR Veneto
presenta, chiunque fosse interessato i nostri uffici sono a disposizione per qualsivoglia informazione e chiarimento.
Per tornare ai nostri giovani credo sia ovvio
che, al di là della passione per questo lavoro, sia indispensabile che lo stesso presenti vere possibilità e prospettive di reddito
che permetta loro, non solo una magra sopravvivenza, ma la possibilità di investire e
progredire così che l’azienda possa inserirsi
con forza in un mercato sempre più difficile.
La rivisitazione della legge agrituristica,
impraticabile così com’è, una sua revisione,
atta a dar respiro al comparto, è quanto
mai attesa.
Il danno alle aziende e ambientale delle nutrie è un altro problema lasciato a mezzaria
senza possibilità, se si escludono pochi volonterosi comuni, di essere affrontato con
decisione e una volta per tutte dare soluzione alle molte richieste che in questo senso arrivano da tutta la regione.
Anche per tutte le nuove normative che
riguardano macchine ed attrezzature, vedi
patentino e revisioni, e che riguardano l’uso
dei prodotti fitosanitari, a parte le inevitabili proroghe, a tutt’ oggi manca un vero
piano di intervento territoriale tale da semplificarne l’applicazione.
Per un vero rilancio del comparto agricolo, troppo spesso usato come trampolino
elettorale, credo sia improrogabile il rilancio dei marchi di qualità legato ad una più
consona identificazione delle O.P. cosi da
dare ulteriore slancio ai produttori alle varie
forme di cooperativismo e alle produzioni
di qualità del nostro territorio.
Un problema insorto in questi giorni è il
mancato pagamento del contributo PAC,
da parte di AVEPA, a molte aziende del territorio, negli incontri che si sono succeduti
nell’ultimo periodo il problema sembra abbastanza facilmente risolvibile, speriamo lo
sia veramente quanto prima perché grande
o piccolo questo contributo è comunque
una boccata di ossigeno per le aziende.
La CIA si è fatta carico di questi problemi
e continuerà a farlo nel futuro con tenacia
e caparbietà, intervenendo con critiche e
proposte sempre assolutamente costruttive perché, al di là delle singole problematiche, credo sia doveroso che tutte le parti
interessate, pur con i propri ruoli e vedute,
indichino e sostengano la via della nostra
agricoltura così da avviarla verso un futuro
di vera prosperità.
Un caro saluto a tutti
SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
Nel suo intervento Mara Longhin,
Presidente di zona, ricorda che
S.Martino è tempo di bilanci sull’an-
Sviluppo della filiera corta, trasformazione e vendita dei prodotti aziendali, attività agrituristica possono
interpretare questo cambiamento.
L’enogastronomia e il valore del paesaggio rurale sono vocazioni del nostro territorio che dobbiamo portare
a sintesi traducendoli in occasione di
reddito. Anche l’attività di servizio, in
un ruolo ambientale, può essere una
potenzialità da cogliere per le nostre
imprese.
Tutto questo però dipende da noi,
dalla capacità di adattamento e utilizzazione delle opportunità della politica comunitaria, riappropriandoci
della conoscenza e della convinzione
che noi produciamo il cibo per i cittadini.
Un lato critico che dobbiamo affrontare rimane la burocrazia su cui
nata agraria e purtroppo ci troviamo
a fare sempre più spesso valutazioni negative sui prezzi dei prodotti
agricoli, ma non solo, anche su andamenti climatici sempre più avversi, tromba d’aria e siccità che hanno
colpito la zona.
“Una Sau aziendale media di 1,5 ettari dell’area la dice lunga su com’è
l’agricoltura, di quanto territorio abbiamo perso nel Veneto; noi agricoltori e la nostra organizzazione
dobbiamo recuperare un ruolo, una
nuova strategia per salvaguardare
l’agricoltura.
la nostra organizzazione si sta impegnando da anni per ottenere una
semplificazione.
Abbiamo una sfida da vincere, tutti
noi, insieme, dobbiamo impegnarci,
partecipare, dare un “gusto alla rappresentanza”, dare valore al senso
di appartenenza perché la Cia siamo
ognuno di noi, con affianco una struttura di tecnici e consulenti pronta e
capace di dare servizi sia ai cittadini
che agli agricoltori”.
Luca Lazzaro interviene sottolineando le opportunità delle norme agroambientali che ben si adattano a
ASSEMBLEA DI CAMPONOGARA:
10 NOVEMBRE 2015
Nell’aprire i lavori dell’Assemblea
Silvano
Borile, Responsabile di
zona, ha sottolineato l’importanza di
tale iniziativa utile per fare il punto
sull’andamento dell’annata agricola
e raccogliere le richieste degli agricoltori per le attività sindacali utili alla
nostra base associativa.
La Cia di Camponogara, ha spiegato, conta su circa 1000 associati ai
quali assicuriamo tutti i servizi Pac,
fiscali e di tutela sociale, contiamo su
2600 pensionati e sviluppiamo 3000
dichiarazione dei redditi a imprenditori e cittadini.
Nel suo intervenuto di saluto, il Sindaco del comune di Camponogara
Menin Giampietro ha espresso apprezzamento per le nostre iniziative
perché rappresentano un momento
di confronto sul settore.
“Spesso - ha dichiarato - anche la politica trascura gli agricoltori dimenticando il ruolo primario dell’agricoltura che produce prodotti di qualità
che sono la base della nostra alimentazione. Gli agricoltori assumono
inoltre un importante ruolo sulla tutela dell’ambiente e salvaguardia del
territorio“.
Come amministrazione ci siamo impegnati per un lavoro comune con
altre realtà del territorio per sviluppare il turismo rurale e per favorire le
aziende che investono in questa attività. Stiamo prestando attenzione al
tema della bonifica e dell’irrigazione,
attività non sempre facile per la indisponibilità di alcuni cittadini contrari
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agli interventi. Su questo chiedo anche l’impegno della vostra associazione affinchè il nostro territorio non
perda le risorse regionali destinate
alle opere idrauliche che garantiscono sicurezza e acqua per l’irrigazione.
Colgo l’occasione per ringraziare i
vostri rappresentanti per la fattiva
collaborazione sviluppata in questi
anni.”
SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
questo territorio dove prevale la piccola azienda che può sviluppare un
servizio ambientale in cambio di un
riconoscimento economico previsto
dalle norme del Psr.
Gli obblighi richiesti nelle attuali misure si sono ridotti pertanto sono più
semplici e vantaggiose, e, con il rispetto delle norme di condizionalità
e gli obblighi di polizia idraulica, si
può ottenere un vantaggio economico. “Dobbiamo continuare perciò a
sviluppare una azione di informazione e supporto tecnico a favore dei
nostri soci”.
Il socio Tamburini interviene chiedendo alla Cia di promuovere la lotteria
che le associazioni di Camponogara
hanno istituito per raccogliere contributi da destinare alle famiglie colpite
dal tornado che ha colpito la Riviera
del Brenta il luglio scorso.
Gianni Franceschin presenta una
analisi delle ultime elezioni del Consorzio di Bonifica Bacchiglione che
ha visto eleggere 8 candidati della
lista Agrinsieme di cui solo 1 nella
provincia di Venezia.
“Purtroppo - dice - nonostante tanti
nostri soci si lamentano rispetto alle
attività del Consorzio e, tenuto conto
dei contatti che ha la CIA, abbiamo
raccolto pochi voti. Chiedo perciò
alla presidenza di costituire un gruppo di lavoro che si ritrovi almeno 2
volte all’anno per affrontare le necessità idrauliche dell’area e costruire
un percorso per meglio affrontare le
prossime elezioni del 2019.
Il consorzio Bacchiglione serve 400
mila abitanti, 39 comuni in uno dei
territori veneti più urbanizzati, con
conseguenze idrauliche difficili da
gestire con un territorio fortemente
impermeabilizzato.
Questo genera costi indiretti anche
sugli agricoltori che sono chiamati a
pagare un contributo ad ettaro importante, soprattutto in riferimento
ai prezzi dei prodotti agricoli in continuo calo, incidendo sempre più pesantemente sul reddito del settore.
Siccità e allagamenti, determinati dai
cambiamenti del clima, ci obbligano a progettare opere innovative, a
potenziare gli invasi, a manutentare
anche i fossi privati. L’idrovia come
chiesto anche dalla CIA, risulta un’opera da completare diventando una
opportunità per l’irrigazione e uno
scolmatore per le piene che possono
mettere a rischio il nostro territorio.
L’irrigazione è uno strumento per l’agricoltura, va valorizzato, e chiedo
che il nostro impegno sia massimo affinchè le ricadute delle norme comunitarie che prevedono tariffe sull’acqua usata, non ricadono in modo
insostenibile sugli agricoltori.”
Quaggio Davide è un giovane agricoltore che da sei anni si è impegnato in una produzione biologica di
ortaggi. Nel suo intervento spiega
che ha scelto questa attività per tradizione di famiglia, ma innovando sia
i metodi di produzione che adottando la vendita diretta. “Ho scelto di
fare agricoltura biologica ma questo
comporta maggiori costi di produzione che le famiglie, per la crisi fanno fatica a sostenere. Questa situazione mi ha fatto sviluppare anche
una parte di azienda gestita con lotta
integrata per poter rispondere alle
diverse capacità di spesa dei consumatori.
In questi anni vi è stato un aumento
dei prodotti bio trainato dai cereali e
dal vino e prodotti trasformati, meno
sugli ortofrutticoli sui quali persistono varie difficoltà.
Voglio comunque testimoniare come
la diversificazione e i prodotti di qualità sono le scelte obbligate per fare
agricoltura e su questo mi sto impegnando. Grazie anche all’azione della Cia ho sviluppato la vendita diretta
partecipando ai mercati contadini
organizzati nel territorio della provincia e su questo chiedo l’impegno
dell’organizzazione a potenziare tali
attività”.
Nei numerosi Interventi dei soci sono
stati richiamati i temi relativi all’attività dei consorzi di bonifica, alla richiesta della semplificazione nel settore
e la necessità di approfondire alcune
produzioni, come lino e canapa, per
capire se possono costituire una prospettiva di colture alternative.
E’ stata chiesta anche una puntuale
informazione ai soci sui temi agroambientali e sulle opportunità che ci
potranno essere in futuro.
Il presidente Quaggio ha concluso
l’assemblea confermando l’impegno della Cia per dare risposte alle
problematiche emerse, tra l’altro annunciando che in dicembre vi sarà un
convegno sui bandi del Psr e nei primi giorni del 2016 incontri territoriali
con i due consorzi di bonifica Bacchiglione e Acque risorgive.
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SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
ASSEMBLEA DI PORTOGRUARO
18 NOVEMBRE 2015
Nell’apertura dei lavori Clara Sutto,
responsabile di zona, ha illustrato ai
presenti i dati positivi della CIA del
portogruarese che hanno visto, tra
l’altro, un incremento delle nuove
richieste di adesione di agricoltori.
“Sviluppiamo - ha detto - un importante lavoro per i soci con 850 domande pac, e verso 4000 famiglie del
territorio nell’ambito dei servizi di tutela sociale e fiscali, paghe e dichiarazione di successione.
Assicuriamo come ufficio un impegno continuo a favore degli agricoltori e nonostante i tagli alla sussidiarietà che ci portano a limitare
nuovi inserimenti lavorativi, siamo un
importante punto di riferimento nel
territorio”.
Ospite dell’assemblea il Dr. Elvis Galasso dello Spisal Ulss 10 che ha svolto un interessante intervento per
sensibilizzare gli associati presenti sui
rischi infortunistici in agricoltura. Ha
presentato nell’occasione, l’ultima
pubblicazione che in maniera efficace rappresenta i casi gravi accaduti
nel territorio del Veneto Orientale e
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ricordato ai presenti gli obblighi normativi per la gestione dei mezzi tecnici per limitare il più possibile i casi
di infortunio.
In conclusione ha confermato la positiva collaborazione tra Spisal e Cia
ribadendo la disponibilità a sviluppare ulteriori momenti di approfondimento.
Nella sua relazione introduttiva il
Presidente di Zona Furlan Albano ha
ribadito la debolezza del sistema nella raccolta dei rifiuti agricoli e le incombenti burocratiche scadenze che
dovranno affrontare gli agricoltori nei
prossimi mesi.
Su questo tema ha affermato che
serve più rispetto per la nostra agricoltura e per gli agricoltori, e che
dobbiamo impegnarci tutti per ottenere maggiore semplificazione delle
normative.
Molto critico il passaggio sulle ultime elezioni del consorzio di bonifica che ha visto una scarsa risposta
da parte dei nostri soci, fatto che ha
determinato il negativo risultato di
non essere rappresentati da nessun
nostro consigliere del mandamento.
“Spero - ha dichiarato - che questa
esperienza negativa sia da stimolo
per la prossima scadenza elettiva nel
2019.”
Nel tempo stesso ha richiamato i nostri soci a non sottovalutare il prossimo appuntamento per il rinnovo
degli organi del Consorzio Difesa
Colture Agrarie per poter essere degnamente rappresentati nella struttura al fine di assicurare un positivo
contributo alla gestione di tale ente.
Ha sottolineato anche che parte delle difficoltà del settore, specificatamente quello dei cereali e soia, siano
dovute anche a pressioni speculative
determinate da importazioni di derrate alimentari, anche ogm, che da
noi sono vietate.
“Dobbiamo aprire un confronto nella nostra organizzazione, non tanto
sull’ogm in quanto tale, ma sulla
possibilità di sostenere la ricerca sulla sperimentazione genetica, finalizzata a migliorare la sanità e la qualità
dei prodotti investendo sui tanti e
bravi giovani ricercatori. È una iniziativa che la nostra organizzativa deve
assumere a tutti i livelli confederali.
Voglio inoltre ricordare le iniziative
territoriali quali la fiera di Concordia
e la prossima di Portogruaro per la
cui buona riuscita hanno contribuito
i soci che vi hanno partecipato e i collaboratori degli uffici Cia che hanno
dato disponibilità a impegnarsi.
Anche la recente festa di San Martino
ha visto un particolare impegno a favore di tanti pensionati”. Concludendo ha annunciato che a breve verrà
organizzato un incontro/convegno
sui finanziamenti del Piano Svilup-
SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
po Rurale le cui misure dovrebbero
essere operative dai primi giorni del
2016.”
Dopo l’intervento del Presidente è
intervenuto il Sindaco del Comune di
Concordia Sagittaria Odorico Claudio affermando che l’amministrazione intende rafforzare le iniziative per
favorire il ruolo degli agricoltori e
continuare la positiva collaborazione
in essere con la nostra associazione
che, tra l’altro, ha un riconosciuto
ruolo di presidio sociale nella città di
Concordia.
Don Livio Corazza, che ringraziamo
per aver messo a disposizione l’uso
della bellissima sala Turriano Rufino
ha sottolineato come il ruolo dell’agricoltura sia molto vicino al mondo
ecclesiastico. “Anche io - dice - provengo da una famiglia di agricoltori.
L’agricoltura rappresenta dei valori
importanti per la società, dalla produzione di beni alimentari alla tutela
dell’ambiente, ma è anche portatrice
di solidarietà”.
Francesca Amadio ha commentato
la notizia apparsa il 7 ottobre 2015,
che informava che l’Italia ha sorpassato la Francia sul settore vitivinicolo, e guadagnato significativamente
sulle esportazioni. Evidentemente
il lavoro fatto dagli imprenditori e
imprenditrici ha dato esito positivo
a testimonianza della passione con
facciamo agricoltura.
“Non dobbiamo - afferma - vivere
sugli allori ma pensare che il trend
nitorata e sperimentata per evitare
complicazioni e sorprese”.
Giovanni Talon ha analizzato il risultato delle elezioni di bonifica sottolineando che una parte importante del
mancato risultato elettore è dovuta
al fatto che i candidati non si sono
attivati sufficientemente per presentarsi ai nostri associati.
positivo ci pone di fronte a scelte
sia sul piano delle strutture aziendali produttive ma anche sull’aspetto
dell’ organizzazione del prodotto.
La tutela delle nostre tipicità produttive, tra cui Refosco e Lison (ex tocai)
e la lotta alle contraffazioni, sono
elementi strategici per il nostro territorio. Anche in enologia abbiamo
fatto passi in avanti molto importanti
e diversificato le produzioni con una
grande parcellizzazione sia produttiva che aziendale.
Tra gli impegni che dovremmo organizzare come Associazione vi è sicuramente il sostegno alle iniziative per
favorire l’organizzazione del prodotto con azioni mirate a sviluppare la
contrattazione, la ricerca per lavorare
sulla genetica per avere piante più
resistenti alle patologie in modo da
usare meno fitofarmaci per preservare l’ambiente e affrontare al meglio i
cambiamenti climatici in atto.
Anche il carico burocratico rimane
un elemento di enorme difficoltà, dal
campo alla bottiglia si devono fare
70 adempimenti e la prossima informatizzazione delle procedure va mo-
Valerio Vittorino ha richiesto un particolare impegno sul fronte della burocrazia citando che ad oggi, 13 sono
gli enti che possono fare i controlli in
agricoltura e dobbiamo pretendere
una semplificazione delle normative. “Mi aspetto anche iniziative e un
maggiore impegno per la difesa del
reddito delle imprese agricole” ha
detto concludendo il suo intervento.
Altri soci intervenuti hanno ripreso i
temi già enunciati condividendo le
richieste avanzate.
Nella conclusione dei lavori, il Presidente Paolo Quaggio ha assicurato
un impegno della Confederazione
sul tema della semplificazione e sui
temi posti dai soci, in particolare ha
ripreso due argomenti emersi tra i
quali, l’uno la difesa del prodotto e la
difesa dei marchi italiani per valorizzare i prodotti nazionali, l’altro legato
al bisogno di approfondire, anche al
nostro interno, la necessità di sviluppare una ricerca genetica in campo
agricolo per assicurare alle aziende
di poter competere sui mercati assicurando un futuro alla nostra agricoltura.
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SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
ASSEMBLEA DI MIRANO
19 NOVEMBRE 2015
Nell’introdurre i lavori Massimo Coletto, responsabile di zona, ha presentato una sintesi dei dati dell’agricoltura del miranese, con aziende
agricole di una superficie media di
anche la nuova apertura dell’ufficio
di Noale.
Ha evidenziato che il settore è sempre in difficoltà sul settore zootecnico,
latte in primis ma anche per la carne.
circa 2 ettari il cui 90% è coltivato a
seminativi.
Vi sono 350 aziende zootecniche con
una presenza media di 30 capi e condotte da agricoltori la cui età media
è prossima ai 60 anni. Nel complesso
c’è comunque un discreto numero di
aziende specializzate.
La Cia conta nel 2015 di 1012 tesserati, 952 domande per oltre 1 milione
di euro di contributi e 135 domande
di agroambiente. Circa 3000 sono
i pensionati associati e diamo assistenza fiscale a 2000 soggetti tra cittadini e imprenditori.
Siamo presenti con i nostri soci in tutti i mercati agricoli e impegnati, sui
temi del settore, con le pubbliche
Amministrazioni del territorio.
E non è andata sicuramente bene anche per il settore dei seminativi.
Anche le difficoltà burocratiche sono
aumentate e portano via sempre più
tempo agli agricoltori, tra i quali patentino fitosanitario e trattrici agricole, revisioni macchine irroratrici, e
tanti altri adempimenti. “Propongo
che su questi temi si debba chiedere un maggiore impegno alla nostra
Confederazione a tutti i livelli per una
Il Presidente di zona Amerino Durante ha sottolineato il lavoro che svolgiamo per dare consulenza ai tanti
agricoltori e cittadini che si rivolgono
ai nostri uffici ricordando, tra l’altro,
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semplificazione delle procedure che
incombono sul settore. E’ importante inoltre attuare iniziative di informazione ai soci per aggiornarli sugli
obblighi. Altra attività da perseguire
riguarda le relazioni con gli Enti locali
per promuovere nuove collaborazioni sul fronte della multifunzionalità,
servizi agroambientali, manutenzione aree verdi, ma anche fattorie didattiche, agriturismo, vendita diretta.
Tutto ciò può assicurare opportunità
agli imprenditori agricoli ma anche
una occasione di crescita e benessere a favore di tutta la collettività.
Altra questione a noi cara, la difesa
del territorio e il contenimento del
suo spreco, che in questa area ha
raggiunto livelli insostenibili deve essere un obiettivo della nostra azione.
Conseguentemente anche la questione idraulica va seguita attentamente mettendo in moto una forte
relazione progettuale tra amministrazioni, associazioni e consorzio di
bonifica volta a garantire l’azione di
bonifica ma anche l’acqua per l’irrigazione, elemento strategico per
una agricoltura di qualità”.
Dopo l’intervento del Presidente,
sono intervenuti numerosi soci, tra i
quali Luise Livio che ha condiviso la
relazione del Presidente soprattutto per quanto riguarda la questione
idraulica invitando la Confederazione ad attivarsi per organizzare incontri territoriali per affrontare le tematiche della bonifica e della irrigazione.
Michieletto Fabiola ha chiesto invece un impegno dell’organizzazione
SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
nendo le manifestazioni della strada
del radicchio. “Ci stiamo inoltre impegnando, come amministrazione,
sull’attuazione del piano delle acque
condiviso con il Consorzio di bonifica e per una scelta di consumo zero
del suolo agricolo nel nuovo Piano
di assetto territoriale del Comune.
Altro tema che stiamo seguendo
attivamente, attraverso la valorizzazione del parco del graticolato e del
Muson, è quello dello sviluppo del
turismo rurale che può portare benefici alle attività agrituristiche e di
filiera corta, coinvolgendo in questo
progetto le aziende agricole locali
interessate.”
Anche a favore di tanti pensionati as-
nel promuovere e sensibilizzare i soci
sull’importanza della, certificazione
dei prodotti agricoli. “La qualità dei
nostri prodotti - ha affermato - è una
risorsa da valorizzare per gli agricoltori e per i tanti cittadini sia italiani
che stranieri. Troppo poco radicchio
di Treviso è certificato rispetto al
quantitativo prodotto ed è necessario un lavoro di tutti per rafforzare
questo importante prodotto del nostro territorio. Anche la burocrazia
va ridotta perché aumenta i costi di
produzione e rischia di metterci fuori
mercato”.
Nel suo intervento, Tosatto Lino propone alla Cia di impegnarsi di più
sul tema dell’ organizzazione di prodotto, unico fronte comune per combattere i monopoli delle grandi forze
commerciali.
Propone di considerare, tra l’altro, la
possibile reintroduzione della viticoltura nella nostra area ritenendo questo settore potenzialmente interessante per i redditi degli agricoltori.
Dopo altri interventi dei soci, l’assessore del Comune di Mirano Giuseppe Salviato ha portato il saluto del
Sindaco Maria Rosa Pavanello. Ha ribadito come l’impegno dell’Amministrazione sia attivo nei confronti delle
necessità degli agricoltori, valorizzando il mercato contadino e soste-
sociati, ha sottolineato Giulia Gatto,
sono state fatte tante iniziative per la
gestione del tempo libero e coadiuvato il personale degli uffici per una
efficace assistenza ai problemi degli
anziani.
Il Direttore Quaresimin è intervenuto
condividendo la proposta di organizzare un incontro con i tecnici del
Consorzio di bonifica a sostegno da
quanto richiesto da Luise Livio.
Nelle sue conclusioni il Presidente
Paolo Quaggio ha raccolto le sollecitazioni poste, ribadendo che le stesse saranno messe nel programma di
attività nel 2016 da sottoporre all’approvazione da parte della prossima
Direzione provinciale. Ha assicurato
un impegno forte della Confederazione per quanto riguarda la semplificazione e la piena collaborazione
con gli enti preposti per la promozione dei prodotti e delle denominazioni di qualità.
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SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
ASSEMBLEA DI CHIOGGIA:
20 NOVEMBRE 2015
All’apertura dei lavori il responsabile
di zona Mauro Mantovan ha presentato i dati della confederazione che
conta su 200 associati, 1600 pensio-
stato sottolineato come il Consorzio
sia stato sollecitato più volte a modificare il disciplinare che risulta essere
troppo stretto e vincolante rispetto
contenuti e e opportunità previste
dai prossimi bandi del piano di sviluppo rurale assumendo l’impegno
di organizzare momenti informativi
ai soci non appena si realizzi la possibilità di presentare le domande.
Da parte di alcuni soci è stata posta la necessità di intervenire per
contenere lo sviluppo delle nutrie,
animali che continuano a fare danni
alle colture agricole della zona oltre
a mettere a rischio le strutture argi-
nali dei fiumi e canali. Sotto questo
aspetto è stato ribadito che la Cia si
è impegnata chiedendo alle amministrazioni comunali di avviare azioni
di contenimento della specie e assegnare le gabbie agli agricoltori per
nati e sviluppa un’attività in campo
fiscale con circa 2000 dichiarativi a
imprese e cittadini.
Nei vari interventi dei soci si sono
sottolineati alcuni temi ricorrenti nel
territorio tra i quali l’annosa questione relativa all’indicazione geografica
protetta del radicchio di Chioggia. È
8
alla reale situazione produttiva.
Su questo tema è stato chiesto alla
Cia di promuovere una serie di incontri per arrivare ad un chiarimento
definitivo sulla utilità del marchio Igp
per le aziende, condizione obbligata
per proseguire sulla strada della certificazione del prodotto.
Altro tema affrontato è quello della
fiscalità in agricoltura con la proposta contenuta nel
D.D.L.
stabilità
2016 che prevede
l’esenzione
IMU
per i terreni agricoli condotti, da IAP
o CD, e dell’IRAP,
temi sui quali la nostra confederazione
si sta impegnando.
Si sono annunciati anche alcuni dei
provvedere alla cattura.
Il presidente, nelle sue conclusioni,
ha ribadito l’impegno dell’organizzazione ad affrontare nei primi mesi
dell’anno il tema del marchio IGP, di
sostenere l’esenzione IMU agricola e
IRAP per le imprese nella discussione
della legge di stabilità fino alla definitiva approvazione e di attivare tutte
le iniziative utili per far conoscere e
usufruire dei benefici previsti dal PSR
ai soci della zona.
SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
ASSEMBLEA DI SAN DONA’ DI PIAVE:
25 NOVEMBRE 2015
Ha aperto i lavori dell’assemblea il
Responsabile di zona Angelo Cancellier, illustrando i dati della Cia del
Sandonatese che nel 2015 conta più
di 1000 tesserati ai quali assicuriamo
servizi fiscali e pac. Abbiamo come
associati anche 2700 pensionati e sviluppiamo oltre 3000 servizi fiscali a
cittadini e imprese.
Ha poi passato la parola al Dott. Elvis
Galasso dello Spisal Ulss 10, il quale
ha fatto un intervento per sensibilizzare gli associati presenti sui rischi
infortunistici in agricoltura presen-
re all’Agricoltura Luca Marusso del
comune di San Dona di Piave che
ha espresso un ringraziamento per
l’invito sottolineando le buone collaborazioni attivate con la nostra
associazione. Ha altresì ribadito la
disponibilità di affrontare i temi e le
necessità degli imprenditori agricoli
sandonatesi sottolineando l’impegno dell’Amministrazione a un consumo zero del suolo agricolo.
tando l’ultima pubblicazione che in
maniera efficace rappresenta i casi
gravi accaduti nel territorio del Veneto Orientale. Ha ricordato ai presenti
gli obblighi normativi per la gestione dei mezzi tecnici per limitare il più
possibile i casi di infortunio.
Il Dr. Galasso ha ribadito la positiva collaborazione tra Spisal e Cia nel
comune interesse di promuovere la
sicurezza nelle aziende agricole confermando la disponibilità a sviluppare ulteriori momenti di approfondimento.
anche la sua Amministrazione si sta
occupando di tutela del territorio
e che proprio in questo periodo ha
approvato un regolamento che permette ai proprietari di rinunciare alla
edificabilità delle aree ritornandole
ad attività agricola.
Ha chiesto di continuare a collaborare anche sulla tutela e miglioramento
del paesaggio, ricordando che nel
comune ha sede l’osservatorio del
paesaggio, e di condividere anche
le azioni necessarie per il contenimento della nutria, animale che sta
mettendo a repentaglio gli argini dei
fiumi e creando danni agli agricoltori.
A seguire è intervenuto l’Assesso-
Nei suoi saluti il Sindaco Giorgio Talon di Eraclea ha sottolineato che
Concludendo ha ribadito la disponibilità a collaborare per affrontare assieme le necessità degli agricoltori.
Il Presidente di zona Scarpa Luciano è intervenuto ricordando come
l’andamento dell’annata agraria sia
stata altalenante, segnata da costi di
produzione insostenibili e da prezzi
in caduta dei prodotti agricoli. “Dai
dati in possesso - ha detto - ha tenuto il settore vitivinicolo, rilevando
invece una forte riduzione di prezzo per il mais e una contrazione del
prezzo pagato per la soia. Nel settore
ortofrutticolo, pur segnato da una ripresa dei consumi, non ci sono state
grosse soddisfazioni sul piano economico. Le note più dolenti arrivano
dal settore zootecnico con difficoltà
sul settore del latte e della carne, oltre che per i prezzi bassi, anche per
le difficoltà create da una campagna
stampa negativa sul consumo di carni rosse.
Fino a metà anno anche il settore cunicolo ha segnato difficoltà con una
ripresa dei prezzi negli ultimi 5 mesi.
Nota dolente e di forte preoccupazione la mancata riduzione della burocrazia nel settore agricolo che in
alcuni casi arriva a occupare quasi il
30% del lavoro degli imprenditori.
Sotto questo punto di vista credo che
l’ultima normativa approvata in materia di agriturismo abbia raggiunto
l’apice e su questo ritengo sia giusto che ci impegniamo con una forte
azione sindacale per convincere la regione a ritornare sui suoi passi, tant’è
che anche alcuni rappresentanti del
governo regionale hanno definito
tale legge troppo complicata”.
Gerino Scarabel ha ricordato come il
2015 si stia confermando una annata
con buone produzioni per la viticoltura, uve sane e meno costi dovuti a
un minor numero di trattamenti.
Con 49 milioni di ettolitri prodotti in
Italia abbiamo superato la produzione della Francia.
E’ necessario per il settore mettere in
campo tutte le azioni per salvaguardare i prodotti italiani e sviluppare la
9
SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
commercializzazione verso un mercato estero in aumento sia per il prosecco che per il pinot grigio, prodotti
che stanno assicurando una ottima
redditività alle imprese.
“Abbiamo assistito anche una accelerazione dei rinnovi varietali soprattutto verso il prosecco, evoluzione
legata alla redditività delle singole
varietà, con una riduzione dei vigneti
autoctoni, il raboso in primis.
Ricordo che il prossimo anno si passa al regime delle autorizzazioni che
verranno distribuite ogni anno con
un aumento dell’ 1% della superficie
viticola. Un settore in evoluzione che
però ha dato soddisfazioni agli agricoltori, lavoriamo per una ulteriore
specializzazione e attenzione al contenimento delle fitopatie con interventi mirati senza andare a compromettere l’ambiente sul quale viviamo
anche noi.”
Nel suo intervento Valeri Moreno ha
invece parlato della situazione non
rosea delle coltivazioni a seminativo
che quest’anno stanno scontando
minori prezzi dei prodotti, maggiori
costi di produzione e una riduzione
del contributo PAC. Anche la bietola,
che qualche anno fa salvava i bilanci
delle aziende, non ha dato i risultati
sperati.
Il mais è sicuramente il prodotto più
colpito per la minore qualità che ha
inciso sul prezzo abbinata anche a
una diminuzione della richiesta per
l’uso zootecnico, settore alquanto
in difficoltà. “Noi scontiamo inoltre i
prezzi fissati dalla borsa merci di Treviso che soffre, per volumi ridotti di
prodotto, rispetto ai mercati di Verona e Bologna. Una sufficiente reddi-
tività vi è stata invece per la soia ed
il frumento. Su quest’ultimo bisogna
migliorare la ricerca per arrivare a
produzioni medie migliori di quelle
attuali.
Nel settore dei seminativi, soprattutto sulla soia c’è poca ricerca e le prospettive per il 2016 non sono ottimali
per un aumento delle scorte mondiali. Su questo aspetto si deve sollecitare ad investire di più anche con
una forte azione di spinta sindacale”.
Tiziano Brollo nel suo intervento ha
richiamato le problematiche legate
al consorzio di bonifica che dopo l’unificazione non ha ancora centrato gli
obiettivi di uno sviluppo equilibrato
sui territori in temi di servizi e progetti. “Molte sono le lamentele degli
agricoltori che con il nostro lavoro di
consiglieri cerchiamo di rappresentare al meglio assieme agli altri colleghi
eletti nelle liste di Agrinsieme. Per
quanto riguarda l’attività della nostra organizzazione chiedo che ci sia
un impegno particolarmente attento
ai nuovi bandi del Piano di Sviluppo
Rurale e sulle opportunità da cogliere per un rilancio dell’agricoltura nel
nostro territorio.“
Roberto Scarpa nel suo intervento ha
10
SPECIALE ASSEMBLEE TERRITORIALI DEI SOCI CIA
ve un progetto di rilancio sia tecnico
produttivo che commerciale sul quale porterò avanti un impegno all’interno del GIE zootecnia sia a livello
regionale che nazionale.
evidenziato come la crisi del settore agricolo continui e, a sostegno di
questo, rileva come l’età media degli
addetti del settore sia molto elevata
con una oggettiva difficoltà di adattamento ai rapidi cambiamenti richiesti
dai mercati. “Solo una reale politica
di sostegno ai giovani può dare un
nuovo impulso. Per fare questo però
i giovani devono intravvedere la possibilità di uno sviluppo economico
sostenibile delle loro attività, e per
far ciò non basta solo la PAC ma serve un sistema commerciale privato e
cooperativo efficiente. Gli ultimi fallimenti delle cooperative Triestina e
Carnica, strutture della grande distribuzione, hanno lasciato in difficoltà
numerose imprese agricole.
Per quanto riguarda l’Expo, che aveva tanti obiettivi importanti dall’alimentazione, all’acqua, all’ambiente,
ha secondo me dato risposte positive al tema della biodiversità, ha
creato un buon indotto economico,
con una grande partecipazione di visitatori, ma non ha aiutato a produrre risposte legislative adeguate ai
temi iniziali posti. Per questo, ad un
certo punto, non l’ho più sentita utile
al settore, spero che almeno il paese
Italia possa avere risposte positive.”
Matteo Boso si è soffermato sulla
necessità di investire con politiche
mirate sul ricambio generazionale. In
questo senso ha citato l’esempio dei
tanti produttori giovani che si stanno
rivolgendo all’attività viticola, modalità da studiare per prendere spunti.
Per quanto riguarda il settore zootecnico ha confermato la situazione
di pesantezza del settore con margini
sempre più ridotti. Anche in questo
segmento delle attività agricole ser-
Nei numerosi interventi susseguitesi
si sono ripresi alcuni argomenti, in
particolare relativamente alla necessità di semplificazione del sistema
produttivo agricolo, di supportare
come organizzazione la proposta
sulla DOC interregionale per il pinot
grigio. Altro impegno richiesto quello sulla tutela del suolo agricolo da
sostenere con le nostre proposte di
consumo zero del suolo da portare
nelle Amministrazioni territoriali.
Nelle conclusioni Paolo Quaggio ha
ripreso gli argomenti sottolineati dagli interventi dei soci confermando
l’impegno dell’organizzazione rispetto alla semplificazione, ha confermato che a breve sarà organizzato un incontro rivolto ai soci sulle misure del
PSR di imminente pubblicazione e ha
assicurato il pieno sostegno a quanto affermato da Matteo Boso rispetto
ad un progetto di rilancio della zootecnia per la sua valenza economica
per le imprese zootecniche ma anche per l’indotto positivo che tale
attività crea nelle tante aziende del
territorio che producono cereali.
11
SINDACALE
PSR
Nuove opportunità di finanziamento
per le imprese agricole
Per illustrare contenuti, azioni e investimenti previsti dai bandi del PSR per
le aziende agricole, la Cia di Venezia
ha organizzato due appuntamenti dal
titolo“Nuove opportunità di finanziamento per le imprese agricole”,
programmate il 12 dicembre a Santo
Stino di Livenza e il 16 dicembre a Mirano. Il Piano di Sviluppo Rurale 20142020 è suddiviso in 13
misure e 45 interventi,
che contribuiranno al
raggiungimento degli
obiettivi fissati nel quadro della Priorità europee, articolate a loro
volta in 18 Focus area. Il Psr Veneto
gestirà 1 miliardo 184 milioni di euro.
«Si tratta di risorse importanti per il
settore agricolo, in tutte le sue sfaccettature»,- ha affermato il presidente
di Cia Venezia Paolo Quaggio. «Il Psr
permette investimenti nel settore vi-
tivinicolo, in quello della diversificazione (gli
agriturismi) e incentivi
a giovani che vogliano
intraprendere questo
mestiere. Il 43% dei fondi proverranno dall’Unione Europea, il 40% dallo Stato Italiano e il 17% dalla Regione Veneto.
Ecco perché è necessario
informare bene gli agricoltori delle opportunità
offerte da questi bandi, e
perché la Cia ha organizzato questi incontri. Non
possiamo perdere l’occasione di dare impulso ad uno dei settori più importanti della
nostra economia».
Durante gli incontri, Pasquale Compagnin, Responsabile CAA (Centro
di Assistenza Agricola)
EMERGENZA NUTRIE,
LE PRIME ORDINANZE DEI SINDACI
Nel corso 2014 il parlamento ha apportato
una modifica alla legge
157/92 “norme per la
protezione della fauna
selvatica e per il prelievo
venatorio” escludendo
le nutrie dalla fauna
selvatica oggetto di tutela.
Le Provincie si sono conseguentemente viste togliere le competenze
in materia di contenimento delle nutrie e per mesi, pur essendo diventate
specie “nociva”, la lotta alle nutrie si è
arenata. Successivi provvedimenti dei
Ministeri della Salute e delle Politiche
Agricole e soprattutto le “linee guida
contenenti indicazioni per attività di
12
controllo numerico delle
nutrie” approvate dalla
Giunta Regionale del Veneto con delibera 1.100
del 18/08/2015 hanno finalmente assegnato ai
comuni il potere di emanare ordinanze per il contenimento della nutria.
Le prime ordinanze emanate in provincia di Venezia (vedasi ad es. i Comuni
di Salzano e di Pianiga) dettagliano le
modalità di cattura e di smaltimento
delle carcasse. La cattura può essere
effettuata mediante gabbia trappola
e successiva soppressione oppure tramite abbattimento diretto con arma
da fuoco che può essere effettuato da
cacciatori durante l’esercizio dell’atti-
delle Venezie, ha illustrato la Misura
investimenti nelle aziende agricole e
la Misura investimenti nelle aziende
vitivinicole (vinificazione e punti vendita), mentre Chiara Frasson e Alessandro Fabbris, tecnici Cia di Venezia, hanno parlato della Misura per il
Primo Insediamento
di giovani agricoltori
e della Misura per la
diversificazione delle
imprese agricole (agriturismo).
Al convegno di Santo
Stino hanno portato i loro saluti il sindaco Matteo Cappelletto del Comune di Santo Stino di Livenza e in consiglieri
regionali
Fabiano Barbisan
e Francesca Zottis, e a quello di
Mirano l’assessore
comunale Federico Vianello e il consigliere regionale
Bruno Pigozzo,.
Ha coordinato i lavori il direttore della Cia Venezia
Mario Quaresimin seguito
dalle conclusioni del presidente Paolo Quaggio.
vità venatoria, da cacciatori autorizzati
dal comune, da agricoltori in possesso
di porto d’armi nel perimetro della propria azienda agricola.
Per la raccolta e lo smaltimento delle
carcasse sono previste varie possibilità
che vanno dall’interramento nel limite
massimo di cinque capi per ettaro (lontano da pozzi e corpi idrici) sino alla
consegna in discarica autorizzata o invio alla termo distruzione.
Non serve tornare ricordare quali danni
questo prolifico roditore provoca ai raccolti ma soprattutto alla stabilità degli
argini dei canali con rischio di rottura o
di ribaltamento di mezzi agricoli.
La Cia di Venezia invita la città metropolitana di Venezia ad attuare l’accordo
con i comuni per la gestione per il contenimento della fauna nociva.
E invita i sindaci di tutti i comuni del
veneziano ad adottare urgentemente le necessarie ordinanze.
PRODUTTIVI
11
PRODUTTIVI
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
Aperto il bando per gli investimenti
aziendali e l’insediamento dei giovani
Con delibera n. 1937 del 23 dicembre
2015 la Regione ha emanato il primo
bando del Piano di Sviluppo Rurale
2014-2020 relativo agli investimenti
strutturali.
Ricordiamo che nel corso del 2015
sono state aperte le prime misure
agroambientali, in particolare la misura del mantenimento di infrastrutture verdi esistenti (siepi e boschetti).
Le descrizioni che seguono riportano i principali aspetti del bando.
MISURA 4.1.1 INVESTIMENTI
NELL’AZIENDA AGRICOLA
SCADENZA DOMANDE
4 APRILE 2016
BENEFICIARI: possono partecipare
solo gli Imprenditori Agricoli Professionali o CD
CONDIZIONI DI ACCESSO: l’ azienda deve avere una Produzione Stan-
dard minima pari a 15.000 _ calcolata sulla base di parametri contenuti
in delibera
ENTITA’ DELL’ AIUTO: 40 % a fondo perduto sulla spesa ammissibile.
Spesa minima _ 15.000 e spesa massima _ 600.000 nell’arco di 4 anni
INVESTIMENTI AMMISSIBILI: gli investimenti devono avere una priorità strategica in termini di punteggio in quanto i fondi disponibili per
questo bando (28,5 milioni di _ per
la pianura) non saranno sufficienti a
soddisfare tutte le domande.
Sono strategici (elenco non esaustivo):
- la costruzione di serre
- la ristrutturazione di fabbricati
con materiali che migliorano l’ efficienza energetica
- l’eliminazione e sostituzione dell’
amianto
- macchine ed attrezzature per la riduzione dell’ impatto ambientale,
il benessere animale e la conservazione del suolo
- investimenti per lo stoccaggio e
gestione dei reflui
- investimenti finalizzati alla difesa
attiva delle produzioni
Gli investimenti per il risparmio idrico non sono in questo bando ammissibili.
PRIORITA’ e PUNTEGGI: oltre alla tipologia di investimento vengono assegnati punteggi ai giovani con età
inferiore a 40 anni e che non hanno
percepito contributi in passato, ai
giovani con titolo di studio in materie agrarie, alle imprese con giovani
coadiuvanti, alle imprese con produzioni di qualità (DOP, IGP, Qualità
Verificata, certificazione volontaria di
prodotto e sistema)
DOCUMENTAZIONE: alla domanda
va allegata una corposa documentazione compreso il Piano Aziendale
degli Investimenti e i titoli edificatori
in caso di investimenti edilizi.
MISURA 6.1.1 INSEDIAMENTO
DI GIOVANI AGRICOLTORI
SCADENZA DOMANDE
7 MARZO 2016
L’ insediamento di un giovane in agricoltura coincide con l’apertura della
posizione IVA in campo agricolo e il
contemporaneo possesso dei terreni
dell’ azienda agricola.
BENEFICIARI e IMPEGNI:
- giovani fra i 18 e 40 anni che si
impegnano a diventare Imprenditori Agricoli Professionali entro 36
mesi dalla data di pubblicazione
sul BUR del decreto di concessione
- che si siano insediati fra il 09 gennaio 2015 e il 20 febbraio 2016
- che al momento della domanda
conducano un’ azienda con una
Produzione Standard compresa
fra 15.000 e 250.000 _
- la nuova azienda non può derivare
14
PRODUTTIVI
PRIORITA’ e PUNTEGGI: per quanto riguarda gli investimenti aziendali vale il criterio degli investimenti
STRATEGICI (vedi quanto riportato
nella misura 4.1.1). Altri punteggi sono
assegnati ai giovani con titolo di studio in materie agrarie o coadiuvanti.
Anche in questo caso l’ importo finanziario del bando (9,75 milioni in
pianura) potrebbe non essere sufficiente per soddisfare tutte le richieste; pertanto vanno selezionati con
molta attenzione gli investimenti
aziendali previsti con la misura 4.1.1
dal frazionamento di un’ azienda
familiare preesistente
-se l’ insediamento avviene
nell’ambito di una società di persone il giovane deve avere tutti i
poteri di ordinaria e straordinaria
amministrazione
- il giovane deve diventare Agricoltore Attivo (cioè iscritto all’ INPS
come CD o IAP oppure tenere la
contabilità Iva in campo agricolo)
entro 18 mesi dall’ insediamento
- oltre che al primo insediamento il
giovane deve aderire alla misura
4.1.1 (investimenti aziendali) oppure alla misura 6.4.1 (fattorie sociali,
fattorie didattiche). Deve inoltre
aderire ad altre misure due misure
relative alla formazione professionale e alla consulenza aziendale.
ENTITA’ DELL’ AIUTO: _ 40.000 suddiviso in acconto del 80% previa presentazione di una polizza fideiussoria
e un saldo del 20% al completamento del piano aziendale.
Per la misura 4.1.1 l’ aiuto in questo
caso è del 50%
MISURA 6.4.1 CREAZIONE
E SVILUPPO DELLA
DIVERSIFICAZIONE DELLE
AZIENDE AGRICOLE
SCADENZA DOMANDE
4 APRILE 2016
Questa misura sostiene la diversificazione delle attività in connessione
con quelle agricole.
Sono previste le seguenti funzioni:
- Investimenti per la trasformazione
di prodotti agricoli in produzioni
non agricole
- Investimenti per la realizzazione e
lo sviluppo di fattorie sociali
- Investimenti per la realizzazione e
lo sviluppo di fattorie didattiche
- Investimenti per la realizzazione e
lo sviluppo di attività agrituristiche (solo ospitalità)
- Investimenti per la realizzazione
e lo sviluppo di attività di turismo
rurale
- Investimenti per la cura e manutenzione di spazi non agricoli
Essendo questa una misura molto
complessa invitiamo gli interessati a
rivolgersi direttamente ai tecnici di
Cia Venezia.
Il Piano di Sviluppo Rurale rappresenta una opportunità per le aziende ma richiede altresì impegni e
scadenze precise. Cia di Venezia
fornisce un’ assistenza specialistica consolidata dall’ esperienza acquisita negli anni.
15
PRODUTTIVI
BANDO PER
GLI INVESTIMENTI
DELLE AZIENDE
VITIVINICOLE ANNO 2016
Come ogni anno la Regione Veneto
ha emanato il bando per investimenti
riservati alle aziende vitivinicole finalizzati alla vinificazione e alla realizzazione di punti vendita al dettaglio.
Riportiamo i punti principali del bando.
-Il richiedente deve essere Imprenditore Agricolo Professionale o Coltivatore Diretto con iscrizione Inps.
- La dimensione economica dell’azienda deve essere pari ad almeno
15.000 _ di Produzione Standard.
- Interventi ammissibili:
1)Acquisto di botti in legno ivi comprese le barriques, per l’affinamento
dei vini di qualità (DOC e DOCG)
2) Acquisto attrezzature per trasformazione e commercializzazione prodotti vitivinicoli, comprese le relative
componenti impiantistiche necessarie per garantirne l’utilizzo, atte a
svolgere le seguenti operazioni
- pigiatura/ diraspatura
-pressatura
- filtrazione/ centrifugazione/flottazione
-concentrazione/arricchimento
-stabilizzazione
-refrigerazione
- trasporto materie prime, prodotti e sottoprodotti: pompe, nastri,
coclee
- dosaggio di elementi (O2, SO2,
ecc)
-imbottigliamento
-confezionamento
- automazione magazzino
- appassimento uve
3)Acquisto attrezzature di laboratorio per l’analisi chimico - fisica delle
16
uve, dei mosti e dei vini finalizzate
al campionamento, controllo e miglioramento dei parametri qualitativi
delle produzioni
4) Allestimento punti vendita al dettaglio aziendali ed extra-aziendali:
acquisto di attrezzature e elementi
di arredo per la realizzazione di punti vendita al dettaglio, esposizione e
degustazione prodotti vitivinicoli, nel
limite massimo di spesa di 600 _/mq.
5.)Acquisto di attrezzature informatiche e relativi programmi
- L’ importo a bando è di 2.132.877
_ e l’ aiuto è pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile.
- La spesa minima ammessa deve
essere di 25.000 _, la spesa massima ammessa di 200.000 _.
- Termine ultimo per l’esecuzione
e la rendicontazione: 18 Luglio
2016.
- Criteri di selezione: il punteggio
viene determinato dalla percentuale di produzione certificata
DOC- IGP e produzione biologica
e dall’età del beneficiario (sono
favoriti i giovani che non abbiano
percepito contributi in passato).
- Documentazione da presentare:
piano aziendale, tre preventivi
analitici, copia della documentazione IVA degli ultimi due anni fiscali.
La scadenza per le domande è fissata al 19 Febbraio 2016
EMANATO IL BANDO PER IL PIANO DI
RISTRUTTURAZIONE VITIVINICOLA
In data 23 Dicembre 2015 la Giunta Regionale ha approvato la delibera
per il Piano di Ristrutturazione Vitivinicola anno 2016.
L’importo messo a bando è pari a _ 13.455.995. La scadenza per le domande è fissata al 20 Marzo 2016:
Ristrutturazione mediante
- realizzazione di un vigneto in una superficie diversa da cui ha avuto
luogo l’estirpazione
- realizzazione di un vigneto nella medesima superficie oggetto di estirpazione, modificando il sistema di coltivazione
Riconversione varietale mediante
- reimpianto di vigneto con varietà diverse rispetto a quelle del vigneto
estirpato,
- estirpazione totale delle viti e messa a dimora di materiale di materiale
di moltiplicazione vegetale di varietà diverse da quelle estirpate,
Miglioramento dell’ efficienza produttiva mediante
- gestione dell’ efficienza idrica ai fini del miglioramento dello standard
qualitativo delle uve.
Vista la complessità del bando invitiamo le aziende interessate a rivolgersi quanto prima presso i nostri uffici di zona.
PRODUTTIVI
VITIVINICOLO:
DAI DIRITTI DI IMPIANTO
ALLE AUTORIZZAZIONI
Il Ministero delle Politiche Agricole
con decreto del 15 Dicembre 2015
ha dato attuazione della riforma del
settore vitivinicolo prevista dal regolamento UE 1308/2013 per quanto riguarda il SISTEMA DI AUTORIZZAZIONI PER GLI IMPIANTI VITICOLI.
Con il 31 dicembre 2015 è scaduta
la possibilità di acquisizione, tramite atto di compravendita, di diritti
di reimpianto. Riportiamo gli aspetti
principali del provvedimento:
l’esecuzione dei lavori di reimpianto
scadrà il 31 Dicembre 2023.
La Regione Veneto e Avepa stanno
studiando la possibilità di trasformare in forma massiva e “automatica” i
diritti di impianto in autorizzazioni.
tà di tre anni dalla data di rilascio e
non sono cedibili.
Dal 2017 il bando nazionale fisserà
eventuali criteri di selezione per l’assegnazione delle nuove autorizzazioni quali ad esempio limitazioni al
rilascio per specifiche aree, criteri di
ammissibilità e priorità.
Qualora l’autorizzazione sia rilasciata
per una superficie inferiore al 50%
della superficie richiesta il richiedente può rifiutare tale autorizzazione.
Le nuove autorizzazioni saranno comunque rilasciate su base regionale.
Autorizzazioni per nuovi impianti
Per l’anno 2016 potranno essere rilasciate autorizzazioni per nuovi impianti pari al 1% della superficie vitata nazionale dichiarata alla data del
31 Luglio 2015.
Le autorizzazioni saranno rilasciate
tramite un bando nazionale e potranno parteciparvi tutti gli agricoltori
sulla base della superficie agricola in
conduzione nel fascicolo aziendale.
Queste autorizzazioni avranno validi-
Autorizzazioni per reimpianti
Dal 01/01/2016 le autorizzazioni per
reimpianti sono concesse ai produttori
che estirpano una superficie vitata.
Il reimpianto potrà avvenire solo nelle superfici condotte dall’azienda
che ha estirpato.
POLIZZE ASSICURATIVE
VITE E COLTURE 2016
stipulare il contratto con la compagnia assicurativa prendendo come
dati di riferimento quelli contenuti
nel PAI.
In questa modo si evitano errori nelle superfici, colture e quantificazione
delle produzioni tra quanto riportato
nelle polizze assicurative e dati contenuti in Agea/Avepa con le conseguenti anomalie bloccanti.
Per il rimborso l’ agricoltore dovrà
presentare specifica domanda tramite un bando nazionale emanato
da Agea.
Trasformazione dei diritti di
impianto in autorizzazioni
A partire dal 01/01/2016 e sino al
31/12/2020 gli attuali diritti di impianto dovranno essere trasformati in autorizzazioni e il termine ultimo per
Anche per il 2016 è prevista la restituzione di una parte del premio pagato per le polizze assicurative sulle
colture (vigneti, colture frutticole,
cereali e soia). Ci sono delle novità
rispetto agli anni precedenti e cioè
prima della stipula del contratto di
polizza l’ agricoltore deve recarsi presso il proprio ufficio CAA per
compilare il piano colturale 2016.
Una volta caricato il piano nel fascicolo aziendale Avepa il CAA provvederà alla compilazione del PAI (Piano
Assicurativo Individuale) presso il sistema informatico agricolo nazionale (SIAN).
Il PAI, che riprende il piano colturale
aziendale, determina le rese e gli importi assicurabili.
A questo punto l’ agricoltore potrà
PAGAMENTO ACCONTO DELLE DOMANDE
UNICHE 2015 DA PARTE DI AVEPA
Nel 2015 Avepa ha raccolto circa
82.000 Domande Uniche.
A fine novembre è stato pagato a
23.200 aziende un acconto pari al
70 % del valore base dei nuovi titoli
Pac (provvisori) senza il calcolo della
componente greening.
A fine dicembre Avepa ha pagato ad
altri 35.000 PICCOLI AGRICOLTORI
(sono gli agricoltori con pagamenti
previsti inferiori a 1.250 _) un acconto
pari all’ 85% dell’ aiuto complessivo
esclusi gli aiuti accoppiati (es. soia)
Restano totalmente da pagare all’ incirca:
- altre 6.000 aziende bloccate da
anomalie di vario tipo: territoriali, accesso alla riserva, agricoltore attivo,
Ulteriori aggiornamenti saranno
prontamente comunicati da Cia
Venezia e riportati nel sito WWW.
CIAVENEZIA.IT
debitori, controlli, pascoli, ecc
- altri 17.000 Piccoli Agricoltori che
potrebbero ipoteticamente superare
i 1.250 _ a seguito degli aiuti accoppiati.
Questi dati sono la fotografia di una
situazione complicata a seguito della
riforma Pac 2014-2020 e da recepimenti normativi nazionali che hanno
reso ancora più complessa la gestione dei pagamenti.
17
PRODUTTIVI
FISCALE
14
FISCALE
LEGGE DI STABILITA’ 2016
PER L’AGRICOLTURA
E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.302 del 30-12-2015 - Suppl.
Ordinario n. 70 - la legge 28 dicembre
2015, n. 208: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità
2016). Le disposizioni sono entrate in
vigore dal 1 gennaio 2016.
Secondo il MIPAF la legge di Stabilità
taglia il 25% delle tasse sulle aziende agricole, che dovrebbero passare
dai 2.360 milioni del 2015 ai 1.760 milioni del 2016. La cancellazione dell’Irap e l’abolizione dell’Imu sui terreni
condotti dai coltivatori diretti e dagli
imprenditori agricoli professionali
valgono da soli 600 milioni di euro.
Imu terreni agricoli
La norma modifica la tassazione IMU dei terreni agricoli,
prevedendo l’esenzione dall’IMU (e dalla TASI) per i terreni agricoli:
• per tutti i contribuenti se ricadenti in aree montane e
di collina in base ai criteri individuati dalla Circolare
n.9/1993;
• posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli
imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previ-
denza agricola, (SCAU);
• ubicati nei Comuni delle Isole Minori
• a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile ed inusucapibile.
Per effetto dell’esenzione dall’IMU, per i terreni suindicati, è ripristinata la tassazione ai fini IRPEF sul
reddito dominicale.
Rivalutazione del reddito dominicale e agrario
L’art. 7, D.L. n. 91/2014 ha previsto
ai soli fini della determinazione delle imposte sui redditi, per i periodi
d’imposta 2013-2016 che i redditi
dominicali e agrari siano rivalutati,
rispettivamente:
- del 15% per i periodi di imposta
2013 e 2014;
- del 30% per il periodo di imposta
2015;
- del 7% a decorrere dal periodo
d’imposta 2016.
Per i terreni agricoli, nonché per
quelli incolti, posseduti e condotti
dai coltivatori diretti e da imprenditori agricoli professionali (IAP)
iscritti alla previdenza agricola, la
rivalutazione è:
- del 5% per i periodi di imposta
2013 e 2014;
- del 10% per il periodo di imposta
2015,
da applicarsi alle rivalutazioni già
previste dall’articolo 3, comma 50,
della legge n. 662/1996, pari all’80%
sul reddito dominicale e del 70% sul
reddito agrario. La legge di stabilità
2016, aumenta a decorrere dal 2016,
dal 7% al 30% la rivalutazione del
reddito dominicale e agrario.
Esenzione Irap attività agricole
Il nuovo testo prevede che non sono tenuti al pagamento dell’Irap i soggetti che esercitano una attività agricola ai
sensi dell’articolo 32 del Dpr 917/86. Viene, quindi, confermato che tutte le imprese agricole che esercitano le attività
potenzialmente rientranti nel reddito agrario non saranno più soggette ad Irap.
Nella Relazione illustrativa è evidenziato che resta ferma la soggettività IRAP per le attività di agriturismo e di allevamento eccedentario e per le attività connesse rientranti nell’art.56-bis, TUIR, per le quali continua ad applicarsi
l’aliquota ordinaria.
Deduzione Irap dipendenti agricoli
La deduzione riconosciuta ai produttori agricoli per i lavoratori agricoli dipendenti di cui all’art. 11, comma 4-octies,
D.Lgs. n. 446/97 è ora “ammessa altresì, nei limiti del 70% della differenza ivi prevista, calcolata per ogni lavoratore
stagionale impiegato per almeno 120 giorni nel periodo d’imposta, a decorrere dal secondo contratto stipulato con
lo stesso datore di lavoro nell’arco temporale di due anni a partire dalla data di cessazione del precedente contratto”.
19
FISCALE
Produzione di energia da fonti rinnovabili
L’art. 1, comma 423 della Legge. n.
266/2005 prevedeva che “la produzione e la cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili agroforestali
effettuate dagli imprenditori agricoli costituiscono attività connesse ai
sensi dell’art. 2135, terzo comma, del
codice civile e si considerano produttive di reddito agrario”.
L’art. 22, comma 1 DL n. 66/2014, è intervenuto, modificando l’art. 1, comma 423 stabilendo che la determinazione del reddito dalla produzione e
cessione di energia elettrica da fonti
rinnovabili agroforestali non è più
produttiva di reddito agrario, bensì, il reddito è determinato in modo
forfetario, applicando il coefficiente
di redditività del 25% all’ammontare dei corrispettivi delle operazioni
soggette a registrazione ai fini Iva. In
fase di conversione fu introdotta per
gli anni 2014 e 2015 una norma transitoria per cui si considerano attività
agricole “connesse” (quindi produttive di reddito agrario), la produzione e cessione di energia elettrica e
calorica da fonti rinnovabili relativamente:
• ai primi 2.400.000 kWh annui, se
l’energia è da fonte agroforestale,
• ai primi 260.000 kWh annui, se l’energia è da fonte fotovoltaica.
L’eventuale energia elettrica ecce-
Rivalutazioni terreni e
partecipazioni.
Viene riaperto il termine per rideterminare il valore dei terreni a destinazione
agricola ed edificatoria e delle partecipazioni in società non quotate possedute da persone fisiche per operazioni
estranee all’attività d’impresa, società
semplici, società ed enti ad esse equiparate, enti non commerciali per i beni
che non rientrano nell’esercizio di impresa commerciale. Il 1° gennaio 2016
è il nuovo termine di riferimento per il
possesso dei terreni e delle partecipazioni oggetto di rideterminazione del
valore. Entro il 30/6/2016 è necessario
provvedere:
- alla redazione ed all’asseverazione
della perizia di stima;
- al versamento dell’imposta sostitutiva (o prima rata), calcolata applicando al valore del terreno/partecipazione risultante dalla perizia, le
aliquote: del 4% per le partecipazioni non qualificate e del 8% per
le partecipazioni qualificate e per i
terreni.
Imposta di Registro
trasferimento terreni
Ferma restando l’applicazione dell’aliquota dell’1% per
l’acquisto di terreni agricoli
da parte di IAP e CD, viene
innalzata dal 12% al 15% l’aliquota relativa ai trasferimenti aventi per oggetto terreni
agricoli e relative pertinenze
a favore di soggetti diversi
dai coltivatori diretti e dagli
imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa
gestione previdenziale ed assistenziale.
dente i predetti limiti concorre, alla
determinazione del reddito secondo la percentuale di redditività del
25%. Con il 2016 (termine del periodo transitorio) si doveva tornare alla
norma originaria (tassazione al 25%).
La legge di Stabilità 2016 invece stabilizza la norma transitoria, prevedendo che a decorrere dal periodo di imposta
successivo a quello in corso al
31 dicembre 2015” (ossia, in generale dal 2016), la produzione
e cessione di energia elettrica
e calorica da fonti rinnovabili
agroforestali fino a 2.400.000
kWh annui, e fotovoltaiche,
fino a 260.000 kWh, nonché di
carburanti e prodotti chimici di
origine agro-forestale provenienti prevalentemente dal fondo, effettuate da imprenditori
agricoli, costituiscono attività
connesse produttive di reddito
agrario.
FISCALE
Piccola Proprietà contadina (PPC)
Si estendono al coniuge o ai parenti
in linea retta, purché già proprietari
di terreni agricoli e conviventi, le agevolazioni fiscali previste a favore della
piccola proprietà contadina, consistenti nella fissazione in misura fissa
dell’imposta di registro ed ipotecaria
ed nella misura dell’1% dell’imposta
catastale per i trasferimenti a titolo
oneroso di terreni e pertinenze a favore di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli.
Revisione percentuali di compensazione IVA
Con apposito decreto da adottare entro il 31 gennaio 2016, sono innalzate le percentuali di compensazione applicabili a taluni prodotti del settore lattiero-caseario (attualmente fissata all’8,8%) in misura non superiore al 10%.
Vengono alzate, per il 2016, le percentuali di compensazione dell’IVA applicabili agli animali vivi della specie bovina, in misura non superiore al 7,70%, e della specie suina, in misura non superiore all’8%.
Aliquota Iva Pellet
Fondo Inail
E’ istituito un Fondo per il settore
agricolo, presso INAIL, per favorire
il miglioramento delle condizioni di
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
La dotazione finanziaria è complessivamente di 85 milioni di euro in due
anni (45 milioni per l’anno 2016 e di 35
milioni a decorrere dall’anno 2017). Il
fondo è destinato a finanziare gli investimenti per l’acquisto o il noleggio
con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole
Salta l`abbassamento al 10% e rimane al 22% l’aliquota Iva alle
cessioni del pellet.
e forestali, caratterizzate da soluzioni
innovative per l’abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione
del rischio rumore, il miglioramento
del rendimento e della sostenibilità
globali delle aziende agricole, nel
rispetto del Regolamento (UE) della
Commissione n. 702/2014 del 25 giugno 2014 e vi possono accedere le
micro e le piccole imprese operanti
nel settore della produzione agricola
primaria dei prodotti agricoli.
Tutela del reddito
La legge di Stabilità 2016 stanzia poi 140 milioni di euro per il programma di agevolazioni assicurative in agricoltura contro le calamità naturali. La misura intende garantire la tutela del reddito degli agricoltori danneggiati da
fenomeni di eccezionale avversità atmosferica.
Per consultare la stesura completa, anche della parte non agricola, visitare il sito www.ciavenezia.it
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FISCALE
CONTOTERZISTA
E CESSIONE DI BENI
Il c.d. “contoterzista” in agricoltura
è l’imprenditore che attraverso mezzi e attrezzature nella sua disponibilità, svolge lavorazioni meccaniche
agrarie presso le aziende agricole.
La sua attività quindi, è quella di cedere un servizio in cambio di un
corrispettivo.
Oltre alle lavorazioni quali aratura,
fresatura, ripuntatura, sarchiatura
ecc. dove l’azione è esclusivamente di tipo meccanico, vi sono altri
interventi anche di tipo composito,
dove all’azione meccanica si associa
(ovvero si esplicano esclusivamente)
nell’apporto di elementi quali sementi, fertilizzanti, fitosanitari (diserbanti, anticrittogamici ecc.).
Queste operazioni si caratterizzano dall’effettuazione, oltre che di
una prestazione di servizio anche
dall’apporto di beni (seme, concime, fitosanitari ecc.).
Ricordando che l’attività del contoterzista rientra nell’ambito delle
prestazioni di servizi, perché questa rimanga tale è necessario che
l’apporto di beni non s’identifichi
in una cessione come avverrebbe
nel caso in cui la semente, i fertilizzanti e i fitosanitari fossero acquistati
dal contoterzista. In questo caso infatti, oltre alla prestazione di servizi,
egli effettuerebbe anche una cessione di beni (vendita).
Il modo corretto di procedere, perchè questo tipo di operazioni rimangano nell’ambito dell’attività di
servizi senza travalicare in quella di
cessione di beni, è che la semente, il
concime, il prodotto fitosanitario, siano acquistati dal cliente (impresa
agricola) e consegnati al contoterzista per la loro distribuzione sul campo.
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In alcuni casi, però, specie con i
clienti/imprenditori agricoli di ridotte dimensioni, il contoterzista oltre
alla prestazione di servizio utilizza
semente, concime e fitosanitari di
sua proprietà, attuando in tal modo
una cessione di beni.
Operazioni occasionali
o attivita’
Dal punto di vista “fiscale”, non è
precluso al contoterzista la possibilità di cedere beni.
Infatti, è “tollerato”, quando queste
operazioni rivestono il carattere di
occasionalità ed accessorietà rispetto all’attività principale di prestazione di servizi, in tal caso si parla
infatti di “operazioni”.
La cessione di beni dovrà essere registrata ai fini Iva e confluirà tra i ricavi del reddito d’impresa. Nel caso
in cui l’attività di esercizio macchine
agricole sia svolta come “attività connessa” ai sensi dell’art.56 bis del DPR
n.917/1972, su questi beni “non connessi”, si dovrà versare totalmente
l’Iva incassata e così anche ai fini reddituali e sarà soggetto ad imposta il
100% dell’imponibile.
Se invece queste operazioni sono
svolte con carattere di sistematicità, ripetitività od organizzazione
tale da configurare l’esercizio di
una autonoma attività collaterale, si
parla di “attività”.
In questo caso, è necessario comunicare l’inizio della nuova attività
entro 30 giorni all’Ufficio Registro
Imprese.
Rammentiamo infine, che l’attività di
esercizio macchine agricole è soggetta ai Parametri mentre quella di
vendita di semente, fertilizzanti, fitofarmaci ecc. è soggetta agli Studi di
settore.
Contoterzista e PAN
La direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo ha definito l’azione
comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi. La direttiva prevedeva che entro 3 anni dall’entrata
in vigore (26 novembre 2012), gli Stati membri formulassero i propri PAN
con i quali venivano definiti gli obiettivi quantitativi, le misure e i tempi
per la riduzione dei rischi e degli impatti dell’utilizzo dei fitofarmaci sulla
salute umana e sull’ambiente.
I PAN (Piano di azione nazionale
per l’uso sostenibile dei prodotti
fitosanitari) devono comprendere:
formazione, ispezione delle attrezzature, irrorazione aerea e tutela
dell’ambiente acquatico e dell’acqua
potabile, tutela di aree specifiche,
manipolazione e stoccaggio degli
fitofarmaci e trattamento dei relativi
imballaggi e delle rimanenze, difesa
integrata e indicatori di rischio.
Il sistema formativo prevede le figure degli utilizzatori professionali, dei
distributori e dei consulenti. Il sistema riguarda sia la formazione di base
che l’aggiornamento periodico.
Quindi, a decorrere dal 26 novembre 2015 i Certificati di abilitazione
costituiscono requisito obbligatorio
per vendita, acquisto, utilizzo e attività di consulenza.
Per quanto riguarda l’abilitazione
alla vendita, dal 2015 il certificato
è rilasciato dalle Regioni può essere
consegnato alle persone in possesso di diplomi o lauree in discipline
agrarie, forestali, biologiche, ambientali, chimiche, mediche, veterinarie, con frequenza di appositi
corsi con valutazione finale (esame). Il certificato vale 5 anni e viene rinnovato previa partecipazione
a specifici corsi di aggiornamento.
Rimangono valide le abilitazioni alla
vendita rilasciate prima dell’entrata
in vigore del sistema di formazione.
Per quanto riguarda l’abilitazione
all’acquisto e all’utilizzo dei fito-
FISCALE
farmaci (art.9 Dlgs n.150/2012), dal
2015 il patentino è obbligatorio per
tutti gli utilizzatori professionali indipendentemente dalla classificazione tossicologica.
Viene rilasciato dalle Regioni alle
persone in possesso della maggiore età e che abbiano frequentato
gli appositi corsi con valutazione
finale (esame). Vale 5 anni e viene
rinnovato previa partecipazione a
specifici corsi di aggiornamento.
Anche in questo caso rimangono
valide le abilitazioni all’acquisto rilasciate prima dell’entrata in vigore
del sistema di formazione.
Dal 26 novembre 2015 è vietata la
vendita agli utilizzatori non professionali di prodotti fitosanitari che
non recano in etichetta la specifica
dicitura ”prodotto fitosanitario destinato agli utilizzatori non professionali”.
Nel PAN il contoterzista è considerato utilizzatore professionale.
Egli è sempre tenuto ad informare il cliente sui rischi connessi al
prodotto impiegato (per gli effetti
sull’ambiente, l’esposizione diretta al principio attivo distribuito, ai
tempi rientro dopo il trattamento).
Nel PAN si sottolinea che se egli
provvede anche all’acquisto dei
prodotti fitosanitari per conto
del cliente (impresa agricola), nella
fattura che emetterà, dovrà riportare oltre al compenso per la propria prestazione, anche, per il prodotto fitosanitario distribuito:
• il tipo,
• la quantità,
• il costo,
(sia nel caso di operazione occasionale che di attività).
Il contoterzista inoltre, deve annotare sul registro dei trattamenti,
conservato presso l’azienda agricola, i trattamenti effettuati o, in alternativa, fornisce al titolare dell’azienda, su apposito modulo da
allegare al registro dei trattamenti,
le informazioni relative ad ogni trattamento effettuato, come previsto
all’art. 16, commi 3 e 4 del Dlgs n.
150/2012.
Il contoterzista che acquista fitofarmaci, deve dotarsi di un proprio
deposito e tenere un registro di
carico/scarico.
Il deposito deve essere adeguato ed in regola con la normativa
vigente, sul registro di carico/scarico, dovranno essere annotati sia
i prodotti acquistati presso i commercianti abilitati, sia i quantitativi
impiegati presso i singoli clienti,
che dovranno a loro volta coincidere con quanto indicato sulle fatture.
Nel caso in cui il trattamento sia
eseguito in favore di un’azienda
agricola, il quantitativo impiegato
dovrà coincidere con i dati riportati
dallo stesso contoterzista sul registro dei trattamenti tenuto dall’agricoltore o, eventualmente, sulla
scheda compilata e consegnata al
cliente, che dovrà poi allegarla al
proprio registro dei trattamenti.
L’obbligo di annotazione sul registro dei trattamenti o di compilazione e consegna della scheda
sussiste, anche quando il contoterzista impieghi prodotti forniti direttamente dal cliente, così
come quando sia lo stesso cliente
a predisporre eventuali miscele
di diversi fitofarmaci.
Chi vende, acquista, utilizza fitofarmaci senza autorizzazione è punito con una sanzione che va da un
minimo di 5.000 ad un massimo di
20.000 euro.
Apertura in ambito
PAN ma non fiscale
L’art.9 del Dlgs n.150/2012 così si esprime: “1. A decorrere dal 26 novembre
2015, l’utilizzatore professionale che
acquista per l’impiego diretto, per
sè o per conto terzi, prodotti fitosanitari e coadiuvanti deve essere in
possesso di specifico certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo.
IL CONTOTERZISTA IN POSSESSO DELL’ABILITAZIONE PREVISTA
DALL’ART.9 DEL DLGS N.150/2012
(ACQUISTO E ALL’UTILIZZO), PER
ACQUISTARE E UTILIZZARE I FITOFARMACI ANCHE PER TERZI,
NON NECESSITÀ ANCHE DELL’ABILITAZIONE ALLA VENDITA DI
CUI ALL’ART.8 COMMA 2 DLGS
N.150/2012.
QUESTO APERTURA CONDIVISIBILE
(CONSIDERANDO I DIVERSI TITOLI
DI STUDIO RICHIESTI PER I DUE TIPI
DI ABILITAZIONI), RIMANE IN AMBITO PAN E NON TRAVALICA NEL
CAMPO FISCALE, INFATTI:
• IL DLGS N. 150/2012 ALL’ART.2
DEFINISCE CHIARAMENTE GLI
AMBITI DI APPLICAZIONE: “1.
IL PRESENTE DECRETO SI APPLICA AI PRODOTTI FITOSANITARI
COME DEFINITI ALL’ARTICOLO 3,
COMMA 1, LETTERA A)...(OMISSIS)...4. IL PRESENTE DECRETO SI
APPLICA FATTA SALVA QUALSIASI ALTRA NORMATIVA PERTINENTE IN MATERIA FITOSANITARIA.”;
• VI SAREBBE UNA PALESE DISCREPANZA DI COMPORTAMENTO
DA TENERE SUI FITOSANITARI,
RISPETTO ALLA CESSIONE DI SEMENTE E DI FERTILIZZANTI, IN
CUI NON È PREVISTO NULLA DI
SIMILE NELLE RISPETTIVE NORMATIVE;
• IL DLGS N.150/2012 NORMA DI
RANGO NON SUPERIORE NON
PUÒ, SE NON ESPRESSAMENTE
PREVISTO, MODIFICARE QUELLE IN MATERIA FISCALE (DPR
N.633/1972 E N.917/1986).
23
DAL
SOCIALE
20
DAL SOCIALE
INVALIDI CIVILI E TITOLARI
DI PENSIONE SOCIALE
Le dichiarazioni di responsabilità
all’Inps entro febbraio
Gli invalidi civili, i titolari di indennità di accompagnamento, ed i titolari di assegno o pensione sociale, devono inviare annualmente all’Inps una dichiarazione di
responsabilità.
Con questa dichiarazione il titolare dell’indennità attesta eventuali periodi di ricovero in strutture pubbliche con onere a carico della sanità pubblica. Il titolare
dell’assegno o della pensione sociale deve attestare la residenza in Italia. Anche
gli “smemorati” che non hanno inviato i suddetti modelli per il 2013 e 2014, hanno ricevuto una lettera di sollecito dall’Inps. Il termine di presentazione è il 29
febbraio ma attenzione: se a quella data non verrà presentata la dichiarazione,
l’Inps prima sospenderà, poi revocherà l’indennità corrisposta. Il contribuente interessato può rivolgersi al CAF Cia per beneficiare gratuitamente dell’assistenza
alla compilazione e per l’invio della dichiarazione.
PIÙ LONTANA LA PENSIONE
Dal 2016 quattro mesi in più!
Si allontana il traguardo della pensione per molti lavoratori. Dal prossimo anno
occorrono infatti 4 mesi in più rispetto a quelli attualmente richiesti. Se non emergono ulteriori cambiamenti apportati dalla Legge di stabilità ora all’esame del
Parlamento, fino a dicembre possono andare in pensione di vecchiaia i lavoratori
e le sole dipendenti del comparto pubblico che hanno l’età di 66 anni e 3 mesi;
63 anni e 9 mesi è l’età richiesta per le dipendenti del settore privato; 64 e 9 mesi
per le autonome. Per le ultime due categorie interviene l’aumento dell’aspettativa di vita di 4 mesi. Stessa sorte a chi può beneficare della pensione anticipata:
dal 2016 passa dai 42 anni e 6 mesi di contributi fino ad oggi necessari per gli
uomini, a 42 anni e 10 mesi; un anno in meno è richiesto per le donne.
2015
2016
Pensione di
vecchiaia
Pensione anticipata
Pensione di
vecchiaia
Pensione anticipata
Uomini
66 anni e 3 mesi
42 anni e 6 mesi
66 anni e 7 mesi
42 anni e 10
mesi
Donne
pubblico
impiego
66 anni e 3 mesi
41 anni e 6 mesi
66 anni e 7 mesi
41 anni e 10
mesi
Donne settore
privato
63 anni e 9 mesi
41 anni e 6 mesi
65 anni e 7 mesi
41 anni e 10
mesi
64 anni e 9
mesi
41 anni e 6
mesi
66 anni e 1
mese
41 anni e 10
mesi
autonome
LA DISOCCUPAZIONE
AGRICOLA
Entro il 31/03/2016
E’ una prestazione a sostegno del
reddito concessa al lavoratore
iscritto negli elenchi annuali Inps
dei lavoratori agricoli. Per ottenere l’indennità di disoccupazione
agricola, il lavoratore deve essere
inquadrato come:
• operaio a tempo determinato;
• piccolo colono;
• compartecipante familiare;
• piccolo coltivatore diretto che
ha versato volontariamente fino
a 51 giornate di iscrizione negli
elenchi nominativi agricoli;
• operai agricoli a tempo indeterminato che lavorano solo per un
certo periodo dell’anno.
L’indennità è rapportato alle giornate lavorate, entro il limite di 365.
Da queste ultime vengono detrarre le giornate di lavoro dipendente
agricolo e non agricolo, le giornate
di lavoro in proprio e quelle indennizzate ad altro titolo (malattia, maternità, infortunio ecc.). L’importo
lordo è pari al 40% della retribuzione di riferimento, detratto il 9% per
contributo di solidarietà per ogni
giornata indennizzata. La trattenuta viene effettuata per un massimo di 150 giorni. Per i lavoratori
a tempo indeterminato, l’indennità
viene erogata per un importo pari
al 30% della retribuzione effettiva
e non viene applicata la trattenuta
per il contributo di solidarietà. La
richiesta di indennità deve essere
presentata all’INPS in via telematica entro il 31 marzo dell’anno successivo alla prestazione di lavoro.
Il Patronato INAC è a disposizione
per offrire gratuitamente l’assistenza del caso.
25
DAL SOCIALE
RED 2015 E SOLLECITI PER IL 2013 E 2014
Si avvicina il termine per la presentazione dei modelli RED, ed anche quest’anno l’Inps non ha inviato alcuna comunicazione ai pensionati interessati. Solo chi si è dimenticato di inoltrare il RED per gli anni 2013 e 2014 ha ricevuto una
sollecitazione dall’Istituto. E non rispondere costerà molto caro al pensionato! Trascorsi i termini di scadenza, l’Inps
prima sospenderà l’erogazione delle somme accessorie corrisposte con la pensione e legate ai limiti di reddito, poi le
revocherà. Il termine ultimo per la trasmissione all’Inps è il prossimo 29 febbraio. Generalmente sono obbligati alla
presentazione del RED i pensionati esonerati dalla presentazione della Dichiarazione dei redditi al fisco per l’anno
richiesto, in questo caso il 2014, ed i pensionati che non hanno alcun reddito oltre alla pensione. La presentazione
del modello RED al CAF Cia è gratuita. Vieni nei nostri uffici quanto prima
PRIME PROPOSTE
DEL PROGRAMMA DI
ATTIVITÀ DELL’ANP DI
VENEZIA PER IL 2016
Il 22 Gennaio,oltre alla nuova nomina
del Presidente Regionale del Veneto
dell’ANP,è stata presentata l’indagine sui servizi sociali che vengono dati
da parte dei Comuni del Veneto ai
propri cittadini.
La nostra Provincia è stata cosi analizzata, dopo il precedente censimento
degli scorsi anni, per verificare se le
politiche sociali che spettano in primo luogo alle Amministrazioni locali
siano adeguate al 2016.
Abbiamo raccolto 38 questionari sui
44 comuni della nostra Provincia,con
dati sufficienti a mettere a fuoco non
solo l’attenzione delle varie Amministrazioni ma più di tutto capire dove
dobbiamo concentrarsi nelle prossime settimane attraverso le nostre
proposte sulla sanità,sui trasporti,sui
sostegni alle persone più bisognose
e alla famiglia.
Conoscere per proporre e “stare in
campo” per conseguire buoni risultati, questo è il nostro slogan!!
Successivamente alla presentazione,
l’ANP si impegna,attraverso i suoi
collaboratori,ad incontrare le varie
Amministrazioni,Sindaci o Assesso-
26
ri alle politiche sociali per verificare
quanto ancora ci sia da fare per i nostri pensionati ed anziani.
Continueremo la battaglia sul tema
delle pensioni che anche con la nuova legge di stabilità il governo non
ha tenuto conto delle nostre proposte presentate attraverso 100.000
firme che abbiamo raccolto nel paese. Centomila cittadini,donne e pensionati di cui circa 8.000 nella nostra
Provincia e 18.000 nel Veneto che
si sono soffermati nei nostri banchi
predisposti per chiedere informazioni sulle varie leggi e chiedendoci di
non mollare.
Attraverso la presentazione di una
pubblicazione sui comportamenti
da tenere di fronte alle truffe di vario tipo e di autodifesa contro atti
criminali oramai all’ordine del giorno
in ogni realtà comunale, organizzeremo nelle principali città della nostra
Provincia (ora area metropolitana)
convegni ed iniziative pubbliche con
le forze dell’ordine preposte alla sicurezza (carabinieri,polizia e finanza).
L’altro impegno che vogliamo prenderci è quello di rilanciare il ruolo del
CUPLA (comitato unitario provinciale
del lavoro autonomo) affinchè si possa unire più forze nelle lotte che riguardano in primo luogo pensionati
ed anziani.
Per rispondere alle varie pratiche
burocratiche,sempre più di difficile comprensione,si continuerà nella
formazione dei nostri collaboratori di
sportello per meglio rispondere alle
aspettative dei nostri pensionati.
Ma tema fondamentale rimarrà,anche
per il 2016,la sanità in tutti i suoi
aspetti.
Le decisioni prese dalla Regione Veneto appaiono non convincenti, vi
sono dei ritardi verso le medicine
di gruppo,in più ospedali le visite
attendono ore,non si capisce la fine
che faranno alcuni ospedali(Dolo per
esempio)e di come saranno ridistribuiti altri servizi in altri.
Noi vogliamo ribadire che limitando
l’accesso universale alla protezione
sociale di qualità, chi governa mette
in discussione il diritto degli anziani,e
non solo,di avere cure adeguate e di
vivere con dignità.
DAL
TERRITORIO
FESTA DEL RADICCHIO A MIRANO
Si è svolta a Mirano il 10 gennaio 2016 la 19° Festa del
Radicchio e dei sapori della tradizione veneta. Per tutto il giorno si è vista una vera e propria invasione della
piazza Martiri di Mirano dove molte persone hanno
potuto acquistare e degustare il radicchio.
Manifestazione che è stata arricchita dalla CIA di
Mirano con il concorso graffico-pittorico rivolto agli
alunni delle scuole primarie del Comune di Mirano
dal titolo: “Le produzioni agricole locali, acqua, la terra e le cure dell’uomo, da coltura a cultura del lavoro
agricolo”.
Al concorso, giunto alla terza edizione, hanno partecipato più di 26 classi le quali hanno prodotto più di 60
disegni che sono stati esposti nell’ovale della Piazza
Martiri durante tutta la manifestazione.
Nella mattinata, alla presenza di molte autorità, tra cui
la sindaca di Mirano Maria Rosa Pavanello, la Presidente del Consiglio comunale di Mirano Renata Cibin
e i dirigenti scolastici, il Presidente Prov.le della CIA
di Venezia Paolo Quaggio e il presidente di Zona Durante Amerino hanno premiato le prime cinque classi
classificate:
1°- 2°C della scuola primaria Azzolini
2°- 3° A della scuola primaria Pellico
3°- 5°A,B,C della scuola primaria Dante
4°- 2°A della scuola primaria Petrarca
5°- Complesso scolastico Pellico
Il Presidente Provinciale della CIA di Venezia Paolo
Quaggio
si è complimentato
con
tutti
gli alunni,
le maestre
e i dirigenti scolastici
per i pregevoli disegni
realizzati, per
la loro partecipazione a
questa importante iniziativa che va a valorizzare il lavoro degli agricoltori e dei prodotti del nostro territorio.
Numerosi sono stati i produttori agricoli soci della
CIA che hanno portato il proprio radicchio in mostra
nell’ovale della piazza: BRAGATO BEPPINO, CARRARO GIANNA, ECOGREEN DI TONETTO DEBORA,
MICHIELETTO VALERIANO, DURANTE AMERINO,
ORTICOLTURA ZORZETTO, SOTTANA LUIGI, SCARANTE LUCA, LUISE LIVIO, SARTORI LUIGI, STRADIOTTO ALESSANDRO, TEGON PIERINO, GAZZOLA
MARIA LUISA, BELLIA MAURO, BELLIA ARMANDO,
PREO ADRIANO, ORTICOLTURA ZABEO, ZORZETTO MARCO.
Numerose anche le aziende presenti in piazza con i
loro gazebi che hanno posto in vendita i loro prodotti:
CAMPAGNARO LAURA, LONGHIN MARA E SONIA,
GUERRA GUIDO, CITTON NATALINO, GERONAZZO
MICHELE, AZ. DONNA GNORA, GIORA MATTEO,
SOC. FERRO S.S., CHECCHIN SANDRA
La CIA di Mirano era presente con un proprio stand
nel quale sono stati distribuiti materiali informativi e
illustrato tutto il processo produttivo del Radicchio
alle migliaia di persone presenti in piazza.
23
DAL TERRITORIO
DOCUMENTO UNICO
PROGRAMMATICO
La Cia firma il DUP in accordo
con il comune di San Dona’ Di Piave
La CIA di San Donà di Piave ha effettuato alcuni importanti incontri con le
amministrazioni del mandamento tra cui la condivisione con l’amministrazione di San Donà alla stesura del DUP (Documento Unico Programmatico) attraverso un incontro avvenuto presso la nostra sede alla presenza del
sindaco Andrea Cereser,di una delegazione dell’amministrazione e alcuni
membri del direttivo di zona. Molte le ipotesi formulate: dalla valorizzazione di uno spazio fieristico dedicato all’agricoltura, dal florovivaistico al
biologico, dal recupero di varietà tradizionali di prodotti alla filiera corta.
Su tutto, l’obiettivo di allontanarsi dalla monocoltura del seminativo che
riguarda circa la metà delle quasi 3mila imprese associate alle varie sigle
di categoria, non solo sandonatesi ma sparse su tutto il Veneto Orientale.
Si è convenuto anche sulla necessità di aggregare le aziende e far fronte
comune, proponendo anche un distretto agricolo del Basso Piave, evidenziando tra i problemi principali la logistica connessa alla distribuzione
dei prodotti. La Cia riconosce al Comune il lavoro fatto non solo per il
risparmio del suolo, con 75 ettari di terreno ricondotti all’uso agricolo, ma
anche nella parte educativa dal progetto orto in condotta alla proposta di
un mercatino agricolo che si è rivelato tra i più prestanti della provincia di
Venezia. Ora l’obiettivo è vendere i prodotti di quel mercatino non solo il
sabato, ma tutti i giorni, con forme consortili, con una sempre più sensibile
attenzione alle attività connesse delle aziende agricole. Infine è emersa
la proposta del potenziamento della Fiera del Rosario: non è pensabile
riproporre lo stesso modello fieristico per più di 15 anni; la Fiera deve
essere vista come volano del comparto agricolo quindi va assolutamente
potenziata, valorizzata e caratterizzata.
Patentino trattore e attrezzature
agricole: corsi di formazione per l’abilitazione
(Accordo Stato Regioni 22 febbraio 2012,
n.53 - abilitazione all’uso delle attrezzature)
L’accordo Stato e Regioni istituisce una specifica abilitazione per gli utilizzatori dei mezzi meccanici (siano essi Titolari, soci, coadiuvanti familiari, dipendenti o lavoratori autonomi). Il cosiddetto «Patentino» richiesto in linea con quanto sancito dal D.Lgs 81/08.
La patente di guida non basta per assolvere all’obbligo di conseguire
lo specifico patentino in quanto, mentre la patente di guida riguarda
aspetti legati alla circolazione stradale, il patentino è un’abilitazione
professionale, con riferimento alle norme specifiche e ai corretti comportamenti nella conduzione dei mezzi meccanici nel luogo di lavoro.
Il termine per l’entrata in vigore dell’obbligo dell’abilitazione all’uso
delle macchine agricole è il 31 dicembre 2015. Bisogna frequentare un
corso di formazione tecnico-pratico completo e sostenere una prova di
verifica finale per ottenere l’attestato di abilitazione. Per chi guida trattori e altre macchine agricole da almeno due anni (sempre al 31/12/15),
rimane comunque l’obbligo di un corso di Aggiornamento (entro12
marzo 2017).
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£ PATENTINO TRATTORE A RUOTE (CORSO
BASE)
- 8 ORE (3 IN AULA E 5 DI PRATICA) •FEBBRAIO MARGHERA - VENEZIA
•MARZO CEGGIA
£ AGGIORNAMENTO PATENTINO
TRATTORE A RUOTE (CON ESPERIENZA
NELLA GUIDA IN AMBITO AGRICOLO DI
ALMENO DUE ANNI)
- 4 ORE •mercoledì 3 FEBBRAIO - ORARIO 14.00/18.00
- CEGGIA - Agriturismo Pra d’Arca - Via Caltorta, 28
•mercoledì 24 FEBBRAIO - ORARIO
18.00/22.00 - JESOLO - Sede CIA
Via Battisti, 37/B •giovedì 25 FEBBRAIO - ORARIO 18.00/22.00
- CHIOGGIA - Sede CIA - Via Vespucci, 29 •mercoledì 9 MARZO - ORARIO 14.00/18.00 MIRANO - Sala Comunale
£ AGGIORNAMENTO PATENTINO
CARRELLO ELEVATORE - MULETTO (CON
ESPERIENZA NELLA GUIDA IN AMBITO
AGRICOLO DI ALMENO DUE ANNI)
- 4 ORE •mercoledì 3 FEBBRAIO - ORARIO 18.30/22.30
- CEGGIA - Agriturismo Pra d’Arca - Via Caltorta, 28
•mercoledì 9 MARZO - ORARIO 18.30/22.30 MIRANO - Sala Comunale
£ AGGIORNAMENTO PATENTINO
PIATTAFORME AEREE - PIATTAFORME
DI LAVORO MOBILI ELEVABILI (CON
ESPERIENZA NELLA GUIDA IN AMBITO
AGRICOLO DI ALMENO DUE ANNI)
- 4 ORE •FEBBRAIO - MARGHERA - VENEZIA
£ AGGIORNAMENTO PATENTINO TERNE
(CON ESPERIENZA NELLA GUIDA IN
AMBITO AGRICOLO DI ALMENO DUE ANNI)
4 ORE •MARZO - MARGHERA - VENEZIA
£ AGGIORNAMENTO PATENTINO GRU PER
AUTOCARRO (CON ESPERIENZA NELLA
GUIDA IN AMBITO AGRICOLO DI ALMENO
DUE ANNI)
- 4 ORE •MARZO - MARGHER A - VENEZIA
DAL TERRITORIO
OBBLIGHI FORMATIVI E AGGIORNAMENTI
PERIODICI - ANNO 2016
La Confederazione Italiana Agricoltori di Venezia, in collaborazione con il
Cipat (Centro Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica), sta organizzando per il 2016 una serie di corsi rivolti ad imprenditori agricoli e ai loro
collaboratori.
Alcuni corsi sono obbligatori per regolarizzare la situazione dell’azienda,
mentre altri sono stati realizzati per accompagnare l’imprenditore nelle
scelte aziendali, trasmettendogli nuove conoscenze e competenze.
Per partecipare è sufficiente contattare il proprio ufficio zona.
£ LIBRETTI SANITARI 3 ore Interventi di Formazione Professionale
per il “Personale addetto alla produzione e vendita di sostanze alimentari” Art.
1 L.R. 41/2003
£ CORSO PER IL RILASCIO DEL PATENTINO FITOSANITARIO
- 20 ore - AUTOFINANZIATO
£ CORSO PER IL RINNOVO DEL PATENTINO FITOSANITARIO
- 12 ore - AUTOFINANZIATO
FESTA DI
SAN MARTINO
2015
La celebrazione di San Martino,
che segna la fine della campagna
agraria, è un appuntamento di
tradizione da molti anni per l’ Associazione Nazionale Pensionati
di Venezia.
Domenica 8 novembre, più di
400 pensionati della provincia, in
9 pullman, si sono trovati in Piazza
Castello a Marostica con la visita
guidata al Castello Inferiore.
Poi una tappa a Bassano del
Grappa per la visita allo storico
Ponte degli Alpini prima di ritrovarsi tutti nello stupendo Ristorante Villa Pigalle a Belvedere di
Tezze sul Brenta.
La giornata è stata allietata da
musica, ballo, lotteria e gadget
a tutti gli invitati. Al momento
conviviale hanno partecipato i
presidenti provinciali e regionali
dell’organizzazione.
DOMANDA PER L’ISCRIZIONE ALL’ESAME PER IL RILASCIO DEL PATENTINO FITOSANITARIO
£ ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO AZIENDALE - D.M. n° 388 del
15/07/03 - GRUPPO B e C
- 12 ore Valido anche per datori di lavoro fino a
5 dipendenti. Sopra i 5 dipendenti il datore di lavoro deve passare la nomina
ad un dipendente che deve fare il corso
da 16 ore.
£ AGGIORNAMENTO ADDETTI AL
PRIMO SOCCORSO AZIENDALE GRUPPO B e C
- 4 ore Sopra i 5 dipendenti il datore di lavoro
deve passare la nomina ad un dipendente che deve fare il corso di aggiornamento da 6 ore.
£ ADDETTI ALL’ANTINCENDIO IN
ATTIVITA’ A RISCHIO MEDIO
- 8 ore Il corso comprende le prove pratiche di
spegnimento incendio.
£ AGGIORNAMENTO ADDETTI
ALL’ANTINCENDIO IN ATTIVITA’ A RISCHIO MEDIO
- 5 ore Il corso comprende le prove pratiche di
spegnimento incendio.
£ AGGIORNAMENTO ANTINCENDIO + PRIMO SOCCORSO
- 9 ore Il corso comprende le prove pratiche di
spegnimento incendio.
£ AGGIORNAMENTO R.L.S. - RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
PER LA SICUREZZA
- 4 ore Il corso (rif. Articolo 37 comma 11 del
D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008) è rivolto in
particolare agli RLS che, avendo già seguito il corso base, devono effettuare
l’aggiornamento annuale obbligatorio.
£ CORSO DI FORMAZIONE PER LAVORATORI RISCHIO MEDIO
- 12 ore Il corso rappresenta il percorso di formazione generale e specifica ai sensi
dell’art 37 comma 2 del Dlgs 81/08 e
disciplinato nei contenuti dall’Accordo
Stato Regioni in vigore dal 26/01/12 per
tutti i lavoratori impiegati in azienda.
£ AGGIORNAMENTO FORMAZIONE PER LAVORATORI
- 6 ore Aggiornamento quinquennale
£ CORSO BASE PER PATENTINO
TRATTORE
- 8 ore L’accordo Stato e Regioni 22 febbraio
2012, n.53 istituisce una specifica abilitazione per gli utilizzatori dei mezzi
meccanici (siano essi Titolari, soci, coadiuvanti familiari, dipendenti o lavoratori autonomi). Il termine per l’entrata
in vigore dell’obbligo dell’abilitazione
all’uso delle macchine agricole è il 31
dicembre 2015.
£ AGGIORNAMENTO PATENTINO
TRATTORE
- 4 ore Per chi guida trattori e altre macchine
agricole da almeno due anni (sempre al
31/12/15), rimane comunque l’obbligo
di un corso di Aggiornamento entro12
marzo 2017
£ CORSO BASE PER PATENTINO
MULETTO
- 12 ore £ AGGIORNAMENTO ATTREZZATURE DI LAVORO
- 4 ore Per tutte le tipologie di attrezzature
previste dall’accordo Stato e Regioni 22
febbraio 2012, n.53
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Puoi farlo anche tramite
QrCode con il tuo smartphone
Visita il nostro sito
www.ciavenezia.it
SEDE PROVINCIALE
MARGHERA (VE) - Via Durando 14/A
t. 041 5381999 - f. 041 5381819 - [email protected]
Giorni feriali escluso il sabato 9:00 - 12:30
lunedì e giovedì 14:00 - 18:30
UFFICIO ZONA
CAMPONOGARA (VE)
P.za Castellaro 23/24
t. 041 463666 /041 5150900 - f. 041 5159658
[email protected]
Lunedì - martedì - mercoledì - venerdì 8:30 - 12:00
Giovedì 16:30 - 18:30
MIRANO (VE) - Via C. Battisti 81
t. 041 431039 - f. 041 5702265
[email protected]
Giorni feriali escluso il sabato dalle 9:00 alle 12:00
Lunedì e giovedì 15:00 - 18:30
SOTTOMARINA (VE) - Via Vespucci 29
t. 041 5540469 - f. 041 5542398
[email protected]
Lunedì - martedì - giovedì - venerdì 8:30 - 12:30
Giovedì 16:00 - 19:00
SAN DONÀ (VE)
Galleria Leon Bianco 10, Corso Silvio Trentin
t. 0421 55263 - f. 0421 332121 - [email protected]
Giorni feriali escluso il sabato 8:30 - 12:30
Lunedì e giovedì 16:00 - 19:00
PORTOGRUARO (VE)
Via Liguria 39/E - t. 0421 394519 - f. 0421 394518
[email protected]
Giorni feriali escluso il sabato 8:30 - 12:30
Lunedì 16:00 - 19:00
MARGHERA (VE)
Via Durando 14
t. 041 5384738 - f. 041 5090341
Giorni feriali escluso il sabato 9:00 - 12:30
Lunedì e giovedì 14:00 - 18:30