CORDIS focus

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CORDIS focus
28 luglio 2003 - NUMERO 226
ISSN 1028-6810
31 gennaio 2001
Questo bollettino si basa sul database CORDIS News disponibile sul Web all’indirizzo: http://www.cordis.lu/news/it
IN QUESTO NUMERO
Gli investimenti nelle infrastrutture
e nella R&S sono una priorità
comune della CE e della Presidenza
italiana
A pochi giorni dall’annuncio della Presidenza italiana di voler inserire fra le proprie
priorità gli investimenti nelle infrastrutture
europee quale strumento di stimolo alla
crescita economica, la CE ha comunicato
l’adozione di una serie di misure finanziarie e normative volte a promuovere gli
investimenti nelle Reti transeuropee
(TEN) e nei principali progetti di ricerca e
sviluppo (R&S)
pagina 2
l
CORDIS Community Research and Development Information Service
Il governo italiano ribadisce
l’importanza della ricerca
“Non è vero” che il nostro governo non
riconosca l’importanza della ricerca, ha
dichiarato Guido Possa, viceministro
italiano dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, in un’intervista rilasciata al
Notiziario CORDIS il 17 luglio
pagina 3
Secondo il direttore dell’AESA,
l’ampio mandato dell’Autorità
garantirà un approccio aperto alla
valutazione scientifica del rischio
L’AESA, l’Autorità europea per la sicurezza
alimentare, è ormai pienamente operativa
e ha già emesso il suo primo parere, ha
dichiarato il direttore esecutivo dell’AESA
Geoffrey Podger, in un’intervista concessa
al Notiziario CORDIS
pagina 5
“I nuovi strumenti hanno
funzionato”, afferma un capo unità a
seguito del primo ciclo di
valutazione delle proposte sui
trasporti
L’introduzione dei nuovi strumenti nel
6PQ di ricerca ha sortito l’effetto desiderato di ridurre il numero di progetti
sottoposti a selezione, in base a quanto
emerso dalla valutazione di alcuni dei primi
inviti a presentare proposte indetti nell’ambito del nuovo programma
pagina 6
Un progetto dell’UE sviluppa un
sistema di votazione elettronica di
facile utilizzo
Un progetto finanziato dall’UE ha sviluppato un sistema di votazione a distanza volto
a rendere più semplici le procedure di
voto per gli elettori e le autorità amministrative di tutta Europa.
pagina 10
Primo piano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
Innovazione: politica e pratica . . . . . 8
Risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Bandi di gara . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Politica generale . . . . . . . . . . . . . . . 14
Varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Manifestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Altri argomenti in linea . . . . . . . . . . 26
CORDIS sul Web . . . . . . . . . . . . . . 27
La CE motiva la propria posizione
a favore di un finanziamento
comunitario della ricerca sulle
cellule staminali embrionali
La CE ha reso noti i dettagli della sua proposta che consente all’UE di finanziare la ricerca sulle
cellule staminali embrionali. Secondo il piano proposto, le cellule staminali utilizzate nell’ambito
dei progetti di ricerca dell’UE dovranno essere prelevate dagli embrioni soprannumerari creati a
scopo di fecondazione in vitro (FIV) e che sono stati congelati prima dell’adozione del 6PQ. L’UE
non finanzierà questo tipo di ricerca negli Stati membri in cui è illegale.
Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin
ha illustrato i punti principali della proposta durante una conferenza stampa, tenutasi il 9 luglio a Bruxelles. Egli ha riconosciuto
la natura controversa della
questione, affermando che
diversi interrogativi restano tutt’ora irrisolti. Ciò nonostante, il Commissario ha
osservato che il potenziale
offerto per la cura delle
malattie, come il morbo di
Azheimer, e il principio della libertà della ricerca su- Philippe Busquin
perano tali preoccupazioni. © Notiziario CORDIS
“La decisione di finanziare, nell’ambito del
6PQ, la ricerca sulle cellule staminali prelevate da embrioni umani era già stata presa l’anno scorso da Consiglio e Parlamento. Finanziando questo tipo di ricerca e fissando regole
etiche severe per l’assegnazione dei fondi, l’UE
contribuisce in modo responsabile al progresso di quest’ambito scientifico, a beneficio dei
malati di tutto il mondo, garantendo, nel
contempo, che tale progresso avvenga entro
un quadro etico ben definito”, ha affermato il
Commissario.
Busquin ha sottolineato che la proposta non
costituisce un tentativo di definire delle linee
guida per orientare le politiche degli Stati
membri verso l’approvazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali, e non intende
neppure fissare dei principi etici universali. Il
Commissario ha affermato che il programma
quadro continuerà a rispettare gli ordinamenti nazionali e che non finanzierà questo tipo di
ricerca nei Paesi in cui tali attività sono vietate.
Tuttavia, l’eurodeputato tedesco Peter Liese,
convinto oppositore della ricerca sulle cellule
staminali embrionali, ha respinto tali
argomentazioni, dichiarando al Notiziario
CORDIS: “Il fatto che la CE
dica che non finanzierà
tale ricerca nei Paesi in cui
è vietata è inutile. Se lo facesse sarebbe illegale. É
un’affermazione priva di
senso”.
Liese preferirebbe che “le
limitate risorse disponibili
nell’ambito del 6PQ venissero destinate a settori di
ricerca nei quali il divario
etico fra gli Stati membri
non è così pronunciato”.
L’eurodeputato tedesco, inoltre, ha affermato
che i ricercatori europei possono già accedere
liberamente a un numero sufficiente di linee
cellulari staminali e che crearne di nuove, pertanto, sarebbe superfluo.
La CE respinge tali affermazioni, poiché sostiene che effettuando questo tipo di ricerca a livello comunitario e creando un registro europeo
delle cellule staminali si eviterà un’inutile
duplicazione delle attività di ricerca, con la conseguente riduzione, a lungo termine, del numero d’embrioni utilizzati per l’estrazione di
cellule staminali.
Fra le altre linee guida etiche proposte dalla CE
figura un’iniziativa volta a smentire
definitivamente l’affermazione secondo cui il
finanziamento comunitario di tali ricerche creerebbe un incentivo finanziario alla produzione
di un numero d’embrioni superiore a quello
necessario per la fecondazione in vitro. La CE
propone che sia consentito utilizzare solo gli
embrioni soprannumerari creati prima del 27
giugno 2002, data dell’adozione del 6PQ.
A CURA DELLA COMMISSIONE EUROPEA • INNOVAZIONE
continua a pag. 2
Primo piano
Gli investimenti nelle infrastrutture e nella R&S sono
una priorità comune della CE e della Presidenza italiana
A pochi giorni dall’annuncio della Presidenza italiana di voler inserire fra le proprie priorità gli investimenti nelle infrastrutture
europee quale strumento di stimolo alla crescita economica, la CE ha comunicato l’adozione di una serie di misure finanziarie e
normative volte a promuovere gli investimenti nelle Reti transeuropee (TEN) e nei principali progetti di ricerca e sviluppo (R&S).
Il pacchetto, denominato “Iniziativa per la
crescita”, intende rimuovere gli ostacoli che
si frappongono all’aumento degli investimenti privati in questi due settori, sollecitando l’adozione di una visione a lungo termine e lo sviluppo di politiche realistiche. I
governi sono invitati a rivedere i loro programmi di spesa, a riorientare gli investimenti pubblici verso settori che favoriscano la crescita e a promuovere ulteriormente gli investimenti privati. La Banca europea per gli investimenti (BEI) avrà altresì un
ruolo nell’iniziativa, sebbene il suo contributo sia ancora da definire nel dettaglio.
“L’iniziativa per la crescita intende dare un
forte segnale della capacità di governance
economica dell’UE nel rafforzare la fiducia nel potenziale economico europeo e
consolidare la crescita”, ha dichiarato il presidente della CE Romano Prodi, aggiun-
è pubblicato da:
gendo: “La necessità di adottare misure nel
settore delle infrastrutture TEN e della R&S
è già stata sottolineata nella Relazione di
primavera della CE, ma l’iniziativa dedica
un’attenzione maggiore a questo tema”.
Nell’assumere la Presidenza dell’UE, il governo italiano ha proposto l’adozione di una
“Azione europea per la crescita”, sostenendo che la Presidenza “intende promuovere
un’azione comunitaria per mantenere la capacità di recupero dell’economia europea
nel breve periodo e potenziare la sua capacità di sviluppo attraverso un rilancio degli
investimenti pubblici in infrastrutture e trasporti e, in prospettiva, nel settore delle infrastrutture immateriali quali, in particolare,
il capitale umano, la ricerca e la tecnologia”.
Un portavoce della CE ha dichiarato al Notiziario CORDIS che l’iniziativa della CE non si
ispira alle priorità della Presidenza italiana,
visto che la CE non conosce ancora i particolari della proposta della Presidenza. Tuttavia,
le due proposte evidenziano“un’identità d’interessi e d’intenzioni e denotano una comune comprensione dei problemi attualmente dibattuti”, ha affermato il portavoce.
In termini di ricerca, la proposta della CE
sollecita lo sviluppo di un’agenda europea per la ricerca avanzata connessa alla
sicurezza globale, e di un quadro giuridico europeo uniforme per gli investimenti di capitale di rischio nel settore della
R&S. L’iniziativa si propone altresì di accelerare la creazione di “piattaforme tecnologiche” in settori di grande interesse
quali l’idrogeno, l’energia fotovoltaica, la
nanotecnologia, la genomica e i trasporti
aerei e ferroviari. Infine, la CE intende
altresì incoraggiare la costituzione di
partenariati di finanziamento per il conseguimento di una massa critica, che siano in grado di riunire le risorse dei programmi quadro di ricerca dell’UE, della
BEI e degli Stati membri.
Secondo quanto dichiarato dal portavoce
della CE, in occasione del Consiglio europeo d’ottobre si suggerirà con maggior
concretezza di riunire le proposte della
CE e della Presidenza italiana.
Sulla base del DN: IP/03/960
RCN 20556
COMMISSIONE EUROPEA
Direzione generale per le Imprese
Direzione Innovazione
Unità C. 4
Comunicazione e azioni di sensibilizzazione
L-2920 Lussemburgo
Fax: +352-4301-32084
E-mail: [email protected]
CORDIS focus è disponibile anche
all’indirizzo:
http://www.cordis.lu/focus/it/
Il database CORDIS News è disponibile
sul Web all’indirizzo:
http://www.cordis.lu/news/it
CORDIS focus è un quindicinale pubblicato dalla Direzione Innovazione nell’ambito del Sesto programma quadro
di ricerca della Comunità europea, che
presenta le ultime notizie sulla ricerca e
innovazione dell’Unione Europea e
sulle politiche e i programmi affini.
2
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
continua da pag. 1
La CE motiva la propria posizione
a favore di un finanziamento
comunitario della ricerca sulle
cellule staminali embrionali
Busquin, inoltre, ha sottolineato che la CE
seguirà le raccomandazioni del Gruppo
europeo di etica, secondo le quali occorre
il consenso informato dei donatori degli
embrioni, i donatori non devono percepire alcun compenso finanziario e i ricercatori che intendono condurre attività di ricerca sulle cellule staminali embrionali
devono richiedere un parere etico e ottenere l’approvazione dei propri progetti.
Dopo aver pubblicato il testo integrale
delle proposte, la CE lo sottoporrà al voto
a maggioranza qualificata degli Stati membri, a seguito di consultazione con il PE.
Un’indicazione della portata dei lavori può
essere fornita dalla risposta del governo
tedesco a tale annuncio. Wolf Michael
Catenhuse, segretario di Stato presso il
Ministero dell’Istruzione e della Ricerca,
ha affermato: “Auspichiamo di poter convincere i nostri partner europei della nostra posizione e di trovare una soluzione
che rispetti le convinzioni etiche di tutti
gli Stati membri”.
“Condurremo i negoziati sulla base della
posizione giuridica del nostro Paese”, ha
concluso Catenhusen. L’utilizzo d’embrioni umani per il prelievo di cellule staminali
è vietato in Germania.
Per maggiori informazioni sulle cellule staminali,
visitare il sito:
http://europa.eu.int/comm/research/quality-oflife/stemcells/about.html
Sulla base delle proposte della CE in materia di
finanziamento della ricerca sulle cellule staminali e
di un’intervista all’eurodeputato Peter Liese
RCN 20554
28 LUGLIO 2003
Primo piano
Il governo italiano ribadisce
l’importanza della ricerca
“Non è vero” che il nostro governo non riconosca l’importanza della ricerca, ha dichiarato Guido Possa, viceministro italiano
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in un’intervista rilasciata al Notiziario CORDIS il 17 luglio.
metà?”, ha chiesto il Viceministro. “Si tratta
di un compito quasi impossibile. I ricercatori sono il risultato di un lungo processo
di formazione”.
Possa ha risposto a una dichiarazione dei
rappresentanti eletti dalle istituzioni fiorentine per la ricerca scientifica, secondo
la quale “la classe politica italiana resta
completamente cieca al mondo della ricerca”.
Il governo italiano ha già annunciato l’intenzione di promuovere un aumento di
spesa per la ricerca durante il proprio turno di presidenza dell’UE, allineandosi con
l’obiettivo della CE d’incrementare gli
stanziamenti a favore della ricerca fino al
3% del PIL (di cui due terzi dovrebbero
essere finanziati dal settore privato) entro il 2010. Anche sul piano nazionale, l’Italia si sta impegnando a promuovere gli
investimenti nel settore scientifico.
“Non è vero [che non riconosciamo l’importanza della ricerca]”, ha dichiarato Possa. “Il governo ha già approvato un incremento di spesa. Nel 2003 abbiamo destinato più risorse rispetto all’anno precedente, e nel 2002 [abbiamo stanziato] di
più che nel 2001, quindi la tendenza è
positiva. Siamo un governo nuovo dopo
cinque anni di governo del Centrosinistra,
durante il quale la spesa pubblica non è
aumentata. Noi invece abbiamo già incrementato la spesa in due anni. Inoltre ci
siamo resi conto che dobbiamo ristrutturare e promuovere la collaborazione tra
il settore pubblico e privato”.
Possa ha inoltre dichiarato che il governo
ha la percezione dei problemi nazionali,
alcuni dei quali sono peculiari dell’Italia
per il fatto che l’ossatura economica del
Ciononostante, Possa ha dichiarato che
l’Italia farà del suo meglio per raggiungere questi obiettivi. Il Viceministro ha suggerito che la prima cosa da fare sarebbe
probabilmente “individuare dove si trovano le lacune. Per esempio, l’Europa è
più progredita degli Stati Uniti nella ricerca automobilistica, ma non nel settore
farmaceutico”.
Guido Possa
© Camera dei Deputati , 1999-2001
Paese è costituita dalle PMI. Il
Viceministro ha aggiunto che le PMI non
tendono a sviluppare una strategia di ricerca a medio o lungo termine.
Possa ha fatto allusione alle difficoltà che
il proprio Paese sta incontrando nell’aumentare il numero di ricercatori, che sarebbero necessari per accrescere in
modo così significativo gli investimenti
nella ricerca. Egli ha dichiarato al Notiziario CORDIS: “Non cerco di nascondere
l’estrema difficoltà o l’impossibilità di raggiungere questo obiettivo”. La CE ha stimato che l’UE deve produrre altri 100.000
ricercatori all’anno, oltre a quelli richiesti
per sostituire quelli che si ritireranno dall’attività. “Come potremo creare 100.000
ricercatori in più [all’anno], se al momento attuale ne stiamo producendo solo la
Per quanto riguarda il raggiungimento
dell’obiettivo di spesa del 3%, Possa ha
dichiarato che, il mese scorso, il governo
italiano ha approvato un aumento degli
investimenti nella ricerca pubblica.
L’obiettivo è raggiungere, entro il 2008,
un investimento pari all’1% del PIL partendo dal livello attuale dello 0,6%. Originariamente si era programmato di raggiungere tale obiettivo entro il 2005 ma,
come ha ammesso Possa, le attuali condizioni economiche ne impediscono la realizzazione.
Più realistico, forse, è quanto Possa ha
descritto come obiettivo principale della
Presidenza italiana nel campo della ricerca: “Dare impulso alle attività avviate dalle presidenze precedenti e dalla Commissione”.
Sulla base di un’intervista rilasciata da Guido
Possa al Notiziario CORDIS
RCN 20600
I ministri europei delineano una strategia
integrata per la competitività europea
I ministri europei responsabili della competitività hanno delineato gli elementi chiave di una nuova strategia integrata, finalizzata
al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona e Barcellona.
I particolari della strategia sono stati resi
noti dopo che rappresentanti ministeriali
dell’UE, dei futuri Stati membri e dei Paesi candidati, e delegati dei paesi dell’EFTA
e della CE, si sono riuniti l’11 e 12 luglio a
Roma per un incontro informale del Consiglio “Competitività”.
I partecipanti hanno concluso che la strategia “deve includere i seguenti elementi: analisi dello stato della competitività;
riesame delle iniziative in corso riguardanti la competitività europea e garanzia
28 LUGLIO 2003
della loro coerenza; monitoraggio delle
azioni pertinenti; e, infine, dibattiti regolari in seno al Consiglio”.
Nel definire una strategia per la
competitività, i ministri hanno adempiuto
a una richiesta avanzata dai capi di Stato e
di governo in occasione del Consiglio
europeo di primavera del 2003. Un altro
elemento della strategia evidenziato dai
ministri nel corso della riunione di Roma
concerne l’esigenza di complementarità
in quei settori politici che influenzano la
competitività, come pure nei confronti di
altre formazioni consiliari come, ad esempio, il Consiglio ECOFIN (Affari economici e finanziari).
Nelle altre discussioni relative a settori
politici quali la ricerca, il mercato interno
e la politica industriale, i ministri hanno
sottolineato le priorità che la Presidenza
italiana dell’UE intende perseguire nel
corso del suo mandato.
continua a pag. 4
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
3
Primo piano
Pieno accordo tra le conclusioni di una conferenza e
le proposte della CE sulle carriere scientifiche
Se la CE europea voleva una conferma sul fatto di avere preso la direzione giusta con la comunicazione dal titolo “I ricercatori nello
Spazio europeo della ricerca: una professione, molteplici carriere”, adottata il 18 luglio, può ritenersi più che soddisfatta dalle
conclusioni di una conferenza sullo stesso argomento, tenutasi a Firenze il 17 e 18 luglio.
“Molte delle conclusioni [della conferenza] sono in linea, anzi teoricamente identiche a quanto abbiamo prospettato nella comunicazione”, ha dichiarato Raffaele Liberali, capo della direzione “Fattore umano,
mobilità e azioni Marie Curie” presso la DG
Ricerca della CE.
La comunicazione e la conferenza non costituiscono una novità, ma derivano dalla
convinzione che, in Europa, le carriere
scientifiche siano strutturate in modo tale
da impedire di sfruttare appieno il potenziale di ricerca. Le questioni fondamentali
sono la necessità di un maggior numero di
ricercatori e di un’accresciuta mobilità sia
tra i vari Paesi, sia tra i settori accademico e
industriale. Gli ostacoli alla mobilità limitano le opzioni di carriera disponibili per i
ricercatori, riducendo così l’attrattiva della
professione.
La comunicazione della CE propone provvedimenti concernenti quattro settori, ha
spiegato Achilleas Mitsos, direttore generale della DG Ricerca: la formazione e il finanziamento dei ricercatori, le procedure
d’assunzione, la dimensione contrattuale e
i meccanismi di valutazione.
Le proposte concrete comprendono la
creazione di un gruppo ad alto livello incaricato d’individuare esempi di buona prassi per le opportunità professionali come la
mobilità intersettoriale, lo sviluppo di una
“Carta del ricercatore europeo”, un quadro per la gestione della carriera del personale impegnato nella ricerca sulla base
di una regolamentazione volontaria, e la
definizione di un “codice comportamentale per l’assunzione dei ricercatori”
allo scopo di affinare le metodologie di
selezione del personale.
Alexandre Quintanilha, presidente del gruppo consultivo esterno della CE per le azioni
Marie Curie, ha dichiarato che la mobilità,
sia geografica sia disciplinare, riveste un’importanza fondamentale perché possa realizzarsi il concetto di società fondata sulla
conoscenza. Questo punto è stato ribadito
anche da Liberali, il quale ha lamentato l’atteggiamento passivo tenuto da molti nei confronti del problema: “Tutti noi possiamo essere concordi sul fatto di dover cambiare la
situazione, ma nessuno riesce a giungere al
nocciolo della questione e a risolverla. Non
sono del tutto certo che la collaborazione
tra le università e le imprese voglia andare
oltre gli aspetti meno significativi”.
Anche Christian Siegler di Eurodoc ha fatto
riferimento alla frattura tra mondo accademico e mondo industriale, dicendo che “i
settori devono arrivare ad accettarsi per
quello che sono. Cinque anni presso
un’azienda devono essere riconosciuti come
equivalenti a cinque anni d’università”.
I partecipanti alla conferenza hanno convenuto che la mobilità tra i Paesi deve essere accresciuta. Molti di essi hanno sottolineato la necessità di parlare non di fuga dei
cervelli, ma di mobilità dei cervelli. Le università del Regno Unito sono le più avanzate nell’attirare studenti dall’estero. “I dipartimenti britannici sono tra i più europei d’Europa”, ha affermatoYves Mény, direttore
dell’Istituto universitario europeo. “Le altre
nazionalità sono molto più presenti qui che
nelle [università] di altri Paesi”, ha spiegato.
“Dovremmo prestare più attenzione a quello che sta succedendo dall’altra parte della
Manica”.
entro il 2010, allo scopo di incrementare la
spesa europea in ricerca fino al 3% del PIL
come ha suggerito la CE, Mitsos ha invitato
a passare dalle parole ai fatti: “Anch’io sono
un accademico e mi piace l’idea di completare il quadro prima d’enunciare una proposta, ma abbiamo urgente necessità di ricercatori. Bisogna fare qualcosa e subito”.
Questo punto di vista è stato espresso anche da Conor O’Carroll del “Comitato dei
rettori delle università irlandesi”. O’Carroll
ha definito l’obiettivo “non solo come un
traguardo numerico”, ma come un
catalizzatore, e ha aggiunto: “Non intendo
sapere quanti ne occorrano, so solo che
sono tanti”.
Achilleas Mitsos ha invitato la comunità
scientifica e i governi degli Stati membri a
collaborare al fine di affrontare il problema. La comunicazione “propone una serie
di metodi per avviare un dibattito strutturato”, ha spiegato Mitsos. Le decisioni non
possono essere prese a Bruxelles e applicate altrove.
Un appello al coinvolgimento degli scienziati è stato lanciato anche da Raffaele Liberali: “Dobbiamo avvalerci della curiosità
degli scienziati per trovare le risposte a
questi problemi”, ha affermato.
Per consultare la comunicazione della CE, visitare
il sito:
http://dbs.cordis.lu/cordis-cgi/srchidadb?ACTION
=D&SESSION=&RCN=EN_RCN:2063005&CALL
ER=EI_EN_DOCS
Sulla base della partecipazione del Notiziario
CORDIS a una manifestazione della Presidenza
italiana, nonché della comunicazione della CE
COM(2003) 436
Riferendosi al dibattito ricorrente sulla necessità di produrre altri 700.000 ricercatori
RCN 20610
La rimozione dei residui ostacoli alla nascita di un mercato interno è considerata un’ulteriore priorità: in particolare,
l’esigenza di proteggere i diritti di proprietà intellettuale attraverso la creazione di un brevetto comunitario e l’adozione della proposta sulla brevettabilità
delle invenzioni realizzate con l’ausilio
del computer.
do un equilibrio fra i tre pilastri dello sviluppo sostenibile, favorendo la creazione di partnership pubblico-private nel
settore high-tech e promovendo il trasferimento dell’innovazione fra gli istituti di ricerca e le imprese.
L’ultimo settore affrontato nel corso della riunione informale del Consiglio è quello della politica industriale europea. I ministri hanno concluso che la competitività
potrebbe essere potenziata mantenen-
http://www.cordis.lu/italy/
priorities_competitiveness.htm
continua da pag. 3
Con riferimento alla ricerca, i partecipanti
hanno affermato che occorrerebbe contemplare l’utilizzo di una percentuale
maggiore di Fondi strutturali dell’UE a
sostegno della ricerca e sviluppo (R&S). I
ministri hanno altresì sostenuto che la creazione di un mercato europeo del capitale di rischio consentirebbe di raggiungere l’obiettivo fissato a Barcellona d’elevare la spesa per la ricerca al 3% del PIL, e
d’incentivare le PMI. Infine, i delegati
hanno ribadito l’importanza dello sviluppo di piattaforme tecnologiche europee
in settori quali le tecnologie avanzate, le
biotecnologie e le nanotecnologie.
4
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
Per ulteriori informazioni sulle priorità della
Presidenza italiana nel settore della
competitività, visitare il sito:
Sulla base delle conclusioni di una riunione
informale del Consiglio “Competitività”
RCN 20576
28 LUGLIO 2003
Primo piano
Secondo il direttore dell’AESA, l’ampio mandato
dell’Autorità garantirà un approccio aperto alla
valutazione scientifica del rischio
L’AESA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, è ormai pienamente operativa e ha già emesso il suo primo parere, ha dichiarato il direttore
esecutivo dell’AESA Geoffrey Podger, in un’intervista concessa al Notiziario CORDIS.
L’AESA è un’autorità indipendente, incaricata
di fornire pareri scientifici imparziali su qualsiasi argomento che eserciti un impatto diretto o
indiretto sulla sicurezza alimentare. Fin dalla
sua creazione, nel febbraio del 2002, sono state
intraprese quattro azioni essenziali per renderla operativa: la costituzione di un consiglio
d’amministrazione, di un forum consultivo, di
un comitato scientifico e di gruppi di lavoro,
nonché la nomina di un direttore esecutivo e
del suo primo team.
Commentando il forte slancio che ha accompagnato la creazione dell’AESA, Podger ha spiegato come esso s’inserisca nel quadro del generale movimento che ha portato, in tutt’Europa, alla creazione d’agenzie alimentari in risposta ai rischi emergenti in questo settore:
“Tutto iniziò con la crisi della BSE [encefalopatia
spongiforme bovina], durante la quale emerse
chiaramente che i responsabili della gestione
della crisi erano eccessivamente influenzati da
considerazioni industriali e che i cittadini non
disponevano di fonti sufficientemente indipendenti di consulenza per valutare l’operato dei
funzionari incaricati di gestire la crisi. Tale situazione si è verificata in molti Paesi, compreso il mio, il Regno Unito, e credo che lo stesso
fenomeno sia stato avvertito anche a livello europeo: i cittadini chiedevano d’affidare la valutazione e la gestione dei rischi a organismi
separati”.
In passato, la fornitura di pareri scientifici in
materia di sicurezza alimentare alla CE era affidata al Comitato scientifico direttivo (CSD). Ma
l’AESA, ha fatto notare Podger, avrà un mandato molto più ampio. “L’AESA non si limita a
fornire assistenza alla CE, per quanto tale funzione sia importante. Gli Stati membri e il PE
possono anch’essi rivolgere quesiti all’Autorità. Ma l’elemento più importante resta la possibilità dell’AESA di sollevare essa stessa degli
interrogativi. In questo modo possiamo colmare le lacune e garantire che i quesiti fondamentali siano effettivamente posti. [...] In realtà, ci stiamo prendendo un po’ di tempo per
esaminare le questioni che riteniamo importanti”, ha affermato Podger.
“La capacità dell’AESA d’assegnarsi autonomamente dei compiti e di analizzare liberamente
le questioni emergenti - ha spiegato Podger - è
essenziale per i suoi rapporti di lavoro con la
CE e altri responsabili della gestione del rischio. Credo inoltre che, in questo contesto,
possiamo svolgere un ruolo naturale e complementare a quello della DG Ricerca, poiché il
nostro lavoro contribuisce inevitabilmente all’identificazione di potenziali argomenti di ricerca”.
28 LUGLIO 2003
Geoffrey Podger
© Notiziario CORDIS
Ampliare le mansioni dell’AESA, inoltre, significa incrementare le risorse a sua disposizione.
“I precedenti comitati scientifici soffrivano di
una grave carenza di personale. Al contrario,
noi disporremo di un organico di circa 200-300
persone entro il 2005, compresi i nostri scienziati interni, e possiamo garantire che i ruoli
saranno ben definiti. Ciò contribuirebbe, di per
sé, a risolvere uno dei problemi che caratterizzavano il precedente sistema basato sull’esistenza di comitati: i lunghissimi tempi d’attesa
prima di emettere un parere. [Questa] difficoltà non sempre derivava dalla necessità di condurre un dibattito scientifico”, ha affermato
Podger.
Secondo Podger, fissare delle scadenze
realistiche e rispettarle è fondamentale, come
nel caso dei nostri obiettivi di trasparenza e di
responsabilità e della partecipazione delle parti
interessate. “Vi è al momento un reale
coinvolgimento delle parti interessate nel processo di valutazione del rischio [...]. Ciò rappresenta una differenza piuttosto marcata rispetto al sistema precedente, che per molti
versi era paragonabile ad un negozio chiuso,
poiché mancavano le risorse necessarie per
mandare avanti l’attività”, ha affermato il Direttore esecutivo.
Come ha spiegato Podger al Notiziario CORDIS,
tali questioni saranno esaminate più approfonditamente in occasione di un incontro che si
terrà in ottobre, al quale parteciperanno rappresentanti dei consumatori e dell’industria.
“Uno degli aspetti che analizzeremo è come
aprire maggiormente il processo di valutazione dei rischi. Un possibile approccio consiste
nell’organizzare audizioni in concomitanza con
i lavori dell’Autorità, per consentire agli interessati d’esprimere le loro osservazioni”. Un
altro possibile metodo, ha proseguito il Direttore esecutivo, è rappresentato dalla divulgazione dei progetti di parere, che consentirebbe alle persone d’intervenire e di correggere
eventuali ambiguità.
Tuttavia, per ciò che concerne la comunicazione diretta con i cittadini europei, Podger ritiene che gli organismi degli Stati membri continueranno a essere i primi interlocutori: “In presenza di un reale problema di sicurezza alimentare, le persone tendono a rivolgersi all’autorità competente nel proprio Paese. Inoltre, la comunicazione in materia alimentare è
particolarmente sensibile alle differenze culturali. La questione dei contaminanti, per esempio, molto controversa in Germania in ragione
del forte interesse dei cittadini, probabilmente
non provocherebbe altrettante difficoltà in altri Paesi”, ha osservato il Direttore esecutivo,
precisando che il ruolo quotidiano dell’AESA
sarà quello d’assistere gli Stati membri attraverso il suo forum consultivo. “La comunicazione diretta, tuttavia, dovrà essere condotta a livello dei singoli Paesi”.
Sebbene l’Autorità non abbia esercitato ancora
tutte le sue funzioni, in particolare per ciò che
concerne la gestione dei timori e delle emergenze nel settore alimentare, Podger ha affermato che l’AESA è già al lavoro. “Uno dei nostri
progetti a lungo termine consiste nell’analizzare
le modalità di valutazione dei rischi connessi alle
biotecnologie le quali, per definizione, sono una
scienza evolutiva che si arricchisce continuamente
di nuove tecnologie e nuovi approcci”.
Al secondo punto dell’ordine del giorno
dell’AESA figurava la pubblicazione del suo
primo parere. “La provincia dell’Alta Austria ha
chiesto alla CE di redigere una nuova normativa che le consentisse di derogare alla legislazione in materia di colture geneticamente modificate. Per rispondere a tale istanza, la CE
aveva bisogno di un parere scientifico, allo scopo di verificare l’esistenza di particolari condizioni nell’Alta Austria che giustificassero una
simile richiesta.
“Il gruppo di biotecnologie ha esaminato le
prove presentate e in seguito abbiamo emesso
il nostro parere, nel quale si conclude che non
era stata presentata alcuna prova scientifica in
materia di salute pubblica o di ambiente, che
giustificasse una proibizione o un cambiamento dell’approccio globale dell’UE alla valutazione del rischio in materia di OGM. Il parere
sarà ora inoltrato alla CE, che deciderà se consentire all’Alta Austria di continuare a derogare alla norma o se respingere la richiesta”, ha
spiegato Podger.
Per ulteriori informazioni sull’AESA, visitare il
sito:
http://www.efsa.eu.int/
Sulla base di un’intervista del Notiziario CORDIS
al Direttore esecutivo dell’AESA
RCN 20561
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
5
Primo piano
“I nuovi strumenti hanno funzionato”, afferma
un capo unità a seguito del primo ciclo di
valutazione delle proposte sui trasporti
L’introduzione dei nuovi strumenti nel 6PQ di ricerca ha sortito l’effetto desiderato di ridurre il numero di progetti sottoposti a selezione,
in base a quanto emerso dalla valutazione di alcuni dei primi inviti a presentare proposte indetti nell’ambito del nuovo programma.
momento, sull’infrastruttura ferroviaria, si
propone di fornire soluzioni tecnologiche
in grado di far fronte a maggiori esigenze
di carico per un minimo di 30 tonnellate.
A seguito della pubblicazione del primo
invito a presentare proposte nel settore
dei trasporti di superficie, sono state valutate 101 proposte. Complessivamente,
i proponenti hanno richiesto finanziamenti comunitari per un importo pari a circa
€ 5 miliardi, cifra che ha superato di gran
lunga lo stanziamento disponibile per l’invito, che ammonta a e € 1,75 miliardi.
In un’intervista rilasciata al Notiziario
CORDIS, il direttore dell’unità “Trasporti
terrestri” della CE, Christos Tokamanis, ha
dichiarato che con il precedente sistema vi
sarebbe stata la partecipazione di circa 300
proposte: “Ciò dimostra che i nuovi strumenti hanno sortito l’effetto desiderato”.
Delle 101 proposte ricevute, 37 riguardavano i trasporti per via d’acqua, 33 i trasporti
su strada, 17 i trasporti ferroviari e 14 i trasporti multimodali. Sono stati approvati in
totale 40 progetti e la CE è attualmente in
fase di negoziazione dei relativi contratti.
Tokamanis ha dichiarato che la procedura di presentazione delle proposte ha funzionato perfettamente, evidenziando un
solo settore suscettibile di miglioramento in futuro: alcuni consorzi di progetto
non hanno motivato adeguatamente la
sovvenzione richiesta, rendendo difficile
per i valutatori accettare il costo proposto per il progetto e costringendoli, in
qualche caso, a suggerire l’adozione di
un importo inferiore a quello richiesto.
Per ciò che riguarda i trasporti terrestri, l’invito ha posto particolare attenzione agli
© Ian Britton, www.FreeFoto.com
aspetti dell’ambiente e della sicurezza, sottolineando l’importanza delle sfide imposte
in questi settori allo sviluppo di trasporti di
superficie sostenibili. Fra i progetti approvati figura NICE, un progetto integrato che
coinvolge 27 partner che lavoreranno allo
sviluppo di nuovi modelli di combustione per
motori più puliti ed efficienti, prendendo in
considerazione l’adozione di combustibili
alternativi. La proposta è stata accolta con
entusiasmo dai valutatori, i quali l’hanno definita “pienamente in linea con l’obiettivo
specificato nel programma di lavoro”.
Una rete d’eccellenza nel settore dei trasporti ferroviari riunirà una serie di reti
regionali di ricerca, contribuendo in tal
modo a evitare la frammentazione del settore. La rete EUREX delineerà un programma d’attività mirate a garantire
l’interoperabilità e la qualità dell’offerta del
sistema ferroviario europeo, favorendo nel
contempo una maggiore innovazione all’interno del settore. Il progetto
“Sustainable Bridges” incentrato, per il
I valutatori della CE hanno accolto con altrettanto entusiasmo il progetto
HERCULES. Il progetto integrato, incentrato sulle emissioni generate dalla propulsione marina, vede per la prima volta
riuniti i due leader mondiali nella produzione di motori diesel marini, vale a dire le
aziende Wartisla e MAN-B&W. Queste società detengono insieme l’80% del mercato mondiale dei motori diesel marini a
media e bassa velocità. Il progetto è stato
quindi definito dai valutatori “un importante investimento strategico verso l’ininterrotta supremazia europea del settore”.
Le proposte sono pervenute da diverse
organizzazioni, incluse le PMI, che hanno
rappresentato il 23,3% di tutti i proponenti. Nonostante taluni temessero che i progetti integrati avrebbero escluso le PMI,
il presente invito ha visto la partecipazione di questo gruppo con il 17,7% delle
proposte, importo che è ancora superiore all’obiettivo del 15% convenuto per il
6PQ.
Per ulteriori informazioni sul 6PQ e sui
trasporti di superficie sostenibili, visitare il sito:
http://www.cordis.lu/fp6/sustdev.htm
Sulla base d’informazioni fornite dalla CE
RCN 20577
Il primo invito TSI genera proposte
del valore di € 7,5 miliardi
Il primo invito a presentare proposte nell’ambito della sezione Tecnologie della società dell’informazione (TSI) del 6PQ ha prodotto richieste di finanziamenti comunitari per oltre € 7,5 miliardi, pari a sette volte l’importo disponibile per l’invito.
Se il 73% di tali proposte non è riuscito a
soddisfare i criteri di valutazione della CE,
i finanziamenti richiesti dal 27% dei consorzi conformi ai requisiti necessari superano comunque i € 2,3 miliardi.
Ora la CE ha avviato le trattative con 220
dei 375 consorzi che hanno raggiunto
l’obiettivo, al fine di attribuire parte degli
€ 1,07 miliardi disponibili per il primo invito.
6
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
Fabio Colasanti, direttore generale della
DG “Società dellinformazione”, ha accolto positivamente i risultati dichiarando: “Il
primo invito della priorità TSI ha avuto un
esito alquanto soddisfacente. I proponenti
provengono da varie realtà che comprendono il mondo industriale e accademico,
le PMI e le aziende più grandi del settore,
e queste organizzazioni sono distribuite
in tutto lo Spazio europeo della ricerca.
“Abbiamo inoltre constatato che i nuovi
strumenti costituiti dai progetti integrati
e dalle reti di eccellenza, sviluppati per il
6PQ, si riveleranno un ausilio indispensabile per favorire il progresso della ricerca
e della ristrutturazione in Europa”, ha aggiunto Colasanti.
continua a pag. 7
28 LUGLIO 2003
Primo piano
La CE lancia un’iniziativa per coinvolgere le regioni
nell’economia basata sulla conoscenza
La DG Ricerca della CE europea sta avviando una nuova azione pilota a sostegno di misure regionali volte a diffondere l’istituzione
delle “Regioni della conoscenza” nel settore dello sviluppo tecnologico e a favorire la cooperazione fra università e ricercatori a
livello regionale.
Inserita formalmente dal PE nel bilancio preventivo per il 2003, l’azione “Regioni della conoscenza” si propone d’intensificare il coinvolgimento delle regioni nella creazione dello Spazio europeo della ricerca (SER) e di favorire il
raggiungimento degli obiettivi fissati a
Lisbona, nonché l’attuazione dell’impegno assunto a Barcellona d’elevare la
spesa per la ricerca al 3% del PIL, entro
il 2010.
Come ha dichiarato al Notiziario
CORDIS Dimitri Corpakis, responsabile del settore “Aspetti regionali” presso
la DG Ricerca, l’azione pilota, della durata di un anno, dimostrerà altresì il ruolo
centrale della conoscenza nel favorire
lo sviluppo regionale. “É la prima volta
che, nell’ambito di partenariati
transnazionali e transregionali, le regioni in quanto tali si mobiliteranno, per
far sì che l’economia della conoscenza
divenga un obiettivo strumentale al raggiungimento di più ampi traguardi in
termini di sviluppo”.
L’azione pilota ha ricevuto uno
stanziamento complessivo pari a € 2,5
milioni destinato, in particolare, al sostegno di misure regionali di natura
sperimentale. “Con il termine sperimentale ci riferiamo qui all’individuazione di nuovi approcci alla cooperazione transnazionale e transregionale fra
partnership pubblico-private, capaci di
dare risalto ad attività ad alto contenuto
cognitivo tese a favorire lo sviluppo economico locale e regionale”, ha spiegato
Corpakis.
dustriali. “In tal modo, sarà possibile individuare e attuare modelli appropriati”, ha confermato Corpakis.
“La CE è stata in passato leader mondiale nel lancio e nella realizzazione d’iniziative in materia di strategie d’innovazione regionale, ma occorre ora risolvere questioni chiave su come dar seguito a tali strategie e garantire che le
stesse producano un impatto durevole
sulle regioni interessate. Dal momento
che la globalizzazione introduce nuovi
aspetti nella questione dello sviluppo
regionale, è opportuno sperimentare
approcci innovativi che si fondino su attività improntate alla conoscenza”, ha aggiunto Corpakis.
Alla domanda se la CE intenda proporre
l’inserimento di tale azione nel suo programma quadro, Corpakis ha risposto
che è prematuro fare congetture sul futuro dell’azione pilota. “La CE valuterà a
tempo debito il successo ottenuto dall’azione e attingerà alle lezioni apprese
da questa esperienza per contemplare
la possibilità d’inserire tale approccio in
un programma di più ampio respiro e
per decidere, in tal caso, come attuare
tale proposito”.
A suo avviso, non soltanto è necessario
individuare strategie innovative di sviluppo regionale che siano anche
sostenibili, ma occorre garantire che il
passaggio delle regioni verso l’economia della conoscenza sia commisurato
alle loro esigenze specifiche. Tuttavia,
ha spiegato Corpakis, “gli strumenti e i
modelli necessari a realizzare concretamente questi obiettivi non sono ancora ben chiari”.
La nuova azione pilota intende risolvere questo divario culturale incrementando la collaborazione fra le regioni e coinvolgendo le amministrazioni locali, gli
istituti di formazione superiore, come
pure i datori di lavoro, i sindacati, le camere di commercio e le federazioni d’in-
Ulteriori dettagli sulle tipologie d’azioni finanziate dall’azione pilota saranno
inclusi in un invito a presentare proposte, che sarà pubblicato nelle prossime
settimane sulla GU dell’UE. Inoltre, al
fine di esporre ai potenziali partecipanti e alle parti interessate gli obiettivi
dell’azione pilota “Regioni della conoscenza” e la procedura di presentazione delle candidature, tenutosi a Bruxelles, il 24 luglio 2003, un incontro informativo.
Per ulteriori informazioni sulla manifestazione
dedicata all’azione pilota “Regioni della
conoscenza”, rivolgersi a:
Nadia Bouaouich
E-mail: [email protected].
Sulla base di un’intervista del Notiziario
CORDIS con Dimitri Corpakis
RCN 20594
continua da pag. 6
In effetti, sul totale delle 1.396 proposte
ricevute, più di un terzo si riferisce ai
nuovi strumenti: 325 (23%) per i progetti
integrati e 161 (12%) per le reti d’eccellenza. La percentuale più elevata delle
proposte avanzate riguarda progetti di
ricerca specifici mirati di portata limitata, che ammontano a 727 (52%).
la proporzione di donne tra gli esperti
che partecipano al processo di valutazione”, afferma Morten Møller, che gestisce le procedure di valutazione delle TSI.
Degli 820 esperti incaricati, solo il 17%
era costituito da donne, ben lungi dall’obiettivo globale del 40% fissato dalla
CE per il 6PQ.
che saranno finanziati nell’ambito del
primo invito svolgeranno una funzione
importante per raggiungere questi ambiziosi traguardi”.
In totale, 87 Paesi hanno partecipato al
primo invito e le proposte sono state presentate da organizzazioni dei 15 Stati
membri dell’UE, dei 17 Paesi associati, di
altri 10 Paesi europei e di altre 45 nazioni
sparse in tutto il mondo.
Durante un recente viaggio a Praga, il
commissario per le Imprese e la Società
dell’informazione Erkki Liikanen ha dichiarato: “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione assumono un
ruolo di primo piano per incrementare
la crescita, creare più posti di lavoro e
migliorare l’inclusione sociale. I progetti
Per consultare l’invito destinato ai valutatori
esperti, visitare il sito:
“Un ambito in cui lavoreremo per migliorare gli inviti successivi è quello del-
28 LUGLIO 2003
Per ulteriori informazioni sugli inviti TSI,
visitare il sito:
http://fp6.cordis.lu/fp6/
calls_activity.cfm?ID_ACTIVITY=124
http://www.cordis.lu/experts/
fp6_candidature.htm
Sulla base dei risultati del primo invito a
presentare proposte TSI
RCN 20568
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
7
Innovazione: politica e pratica
Un progetto dell’UE per massimizzare l’efficienza
dei centri d’impresa e d’innovazione
Un gruppo di progetto finanziato dalla CE sta mettendo a punto un nuovo strumento di formazione multimediale che contribuirà
a sviluppare le competenze del personale dei Centri d’impresa e d’innovazione (CEII) e degli incubatori.
Finanziata nell’ambito del programma
Leonardo da Vinci, l’iniziativa “Innovazione e incubazione” (I-Cubed) vede la partecipazione di 8 partner provenienti da
Belgio, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Spagna e Lituania. Questo progetto, che dispone di un bilancio totale superiore a
€ 500.000 e ha una durata biennale, costituisce il primo piano globale di formazione aziendale destinato direttamente al
personale degli incubatori, a cui viene riconosciuto un ruolo di sostegno per le
PMI.
Come ha dichiarato al Notiziario CORDIS
Siobhan McQuaid della Rete di centri
europei d’impresa e d’innovazione (EBN),
uno dei partner del consorzio, migliorare
le competenze delle risorse umane che
operano negli incubatori e nei CEII contribuirà a massimizzare l’efficienza e la
qualità del sostegno disponibile per le
PMI. “É molto importante sostenere le PMI
e, in particolare, le start-up caratterizzate
da una forte crescita e da un elevato potenziale, in quanto le statistiche rivelano
che forniscono milioni di posti di lavoro in
tutta Europa e rappresentano un motore
fondamentale per lo spirito imprenditoriale e l’innovazione”.
sponda alle esigenze di tale comparto
specializzato nel mercato delle start-up”.
© PhotoDisc
In effetti, gli incubatori d’impresa offrono un ambiente favorevole alle aziende
nate di recente perché possano iniziare e
sviluppare la loro attività. Essi forniscono
edifici modulari e infrastrutture comuni,
nonché un supporto alla gestione e servizi di assistenza, aumentando in tal modo
le opportunità per una crescita positiva.
Anche se esistono già servizi e guide essenziali a sostegno delle PMI, la McQuaid
ritiene che siano in molti casi superati.
“Stiamo ricercando nuove soluzioni per
incentivare lo sviluppo delle aziende a
forte crescita. Infatti, il nostro progetto si
sta rivolgendo a queste particolari aziende per approntare uno strumento che ri-
Lo strumento di formazione on-line si
concentrerà sui diritti di proprietà intellettuale, sui brevetti e sul concetto di
“internazionalizzazione”, una serie di azioni coordinate di cui un’impresa può avvalersi per farsi strada su altri mercati o per
beneficiare delle risorse provenienti da
altri mercati. “Questi sono ambiti di particolare interesse per le aziende a forte
crescita”, ha spiegato la McQuaid.
Siobhan McQuaid ha aggiunto che il consorzio del progetto è già alla ricerca di
soluzioni per inserire lo strumento di formazione in un modello d’impresa per i
CEII europei, in modo che diventi parte
integrante del processo di qualità. Inoltre, secondo la McQuaid, il centro nazionale d’impresa e d’incubazione degli Stati Uniti ha dimostrato interesse nei confronti dell’orientamento specializzato
adottato dall’iniziativa I-Cubed.
Sulla base d’informazioni fornite dal consorzio
del progetto I-Cubed
RCN 20596
La CE propone l’istituzione di un sottocomitato
UE-Giordania per la ricerca e l’innovazione
La CE ha proposto l’istituzione di un consiglio d’associazione UE-Giordania e di una serie di sottocomitati, uno dei quali dedicato alla
ricerca e all’innovazione.
Il sottocomitato per la ricerca e l’innovazione sarà costituito da rappresentanti
della CE e da esponenti del governo della
Giordania. Sarà presieduto a turno dalle
due parti. Alle sue riunioni saranno invitati altresì i rappresentanti degli Stati membri dell’UE.
Il sottocomitato avrà il compito d’esaminare l’applicazione dell’accordo d’associazione UE-Giordania nei seguenti settori:
■
8
sviluppo della capacità scientifica e
tecnologica, con particolare riferi-
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
mento all’utilizzo dei risultati della
ricerca da parte del settore industriale e delle PMI;
Il sottocomitato non ha potere decisionale, ma può presentare proposte al consiglio d’associazione.
■
innovazione, diffusione delle conoscenze e trasferimento tecnologico;
Per visionare il testo integrale della proposta
della CE, visitare il sito:
■
reti e servizi di comunicazione
elettronica;
http://europa.eu.int/eur-lex/pri/it/lip/latest/doc/
2003/com2003_0411it01.doc
■
tecnologie dell’informazione;
■
cooperazione culturale e politiche
audiovisive;
■
reti di cooperazione decentrata.
Sulla base del DN: COM(2003) 411
RCN 20549
28 LUGLIO 2003
Innovazione: politica e pratica
Una relazione di Eurostat rivela un aumento
delle richieste di brevetti presentate all’UEB
nel settore delle TIC
Una nuova relazione della serie “Statistiche in breve”, pubblicata da Eurostat e dedicata alla scienza e alla tecnologia, rivela che la
percentuale complessiva di richieste di brevetti nel settore delle tecnologie dell’informazione, presentate all’Ufficio europeo dei
brevetti (UEB) dai Paesi dell’UE, è aumentata di oltre il doppio nel corso degli anni ’90.
la Finlandia è al primo posto con 136 domande per milione, seguita dalla Svezia
con 94 e dai Paesi Bassi con 62.
Nel 1991, soltanto il 6,8% delle domande
avanzate all’UEB dai Paesi dell’UE si riferiva
al rilascio di brevetti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Fino al 2001 le richieste si
sono incrementate di una percentuale pari
al 2,3%, con le domande per il rilascio di
brevetti nel settore delle TIC che hanno
rappresentato il 15,5% di tutte le richieste.
Il tasso d’incremento delle domande presentate all’UEB dalle società giapponesi e
statunitensi nello stesso periodo è aumentato rispettivamente di 1,3 e di 2 volte.
Le richieste di brevetti nel settore delle TIC
presentate all’UEB dai futuri Stati membri
rappresentano tuttora una quota relativamente bassa rispetto al totale delle domande. Ciononostante, la percentuale complessiva di richieste avanzate in questo settore
ha superato la media comunitaria del 15,5%,
e più precisamente in Ungheria (21,2%), a
Cipro (18,2%) e in Slovenia (17,9%).
Per leggere la relazione di Eurostat, visitare il
sito:
Delle 9.421 domande di brevetti nel settore delle TIC avanzate nel 2001 dall’UE,
oltre il 90% proveniva da sei Paesi solamente: Germania (29,9%), Regno Unito
(18,6%), Francia (15,3%), Paesi Bassi
(10,4%), Svezia (8,9%) e Finlandia (7,5%).
Tuttavia, se si considera il numero di richieste di brevetti per milione d’abitanti,
http://europa.eu.int/comm/eurostat/Public/
datashop/print-catalogue/
EN?catalogue=Eurostat&collection=02Statistics%20in%20Focus&product=KS-NS-03006-__-N-EN
© Ian Britton, www.FreeFoto.com
Sulla base di una relazione di Eurostat della serie
“Statistiche in breve”
RCN 20548
Corso estivo sul sostegno all’innovazione
e sul trasferimento tecnologico
L’associazione Technology Innovation Information (TII) organizza un corso estivo sul sostegno all’innovazione e il trasferimento
tecnologico, che si terrà dal 15 al 19 settembre a Guimaraes (Portogallo).
Un team internazionale d’esperti terrà
diversi workshop di formazione giornalieri su cinque temi chiave:
■
gestione delle risorse intellettuali
all’interno d’aziende ed enti di
ricerca;
■
valutazione del potenziale commerciale delle nuove tecnologie nelle
prime fasi del loro sviluppo;
■
commercializzazione di risultati e
servizi di carattere scientifico;
■
imprenditorialità e servizi d’incubazione;
28 LUGLIO 2003
I delegati potranno registrarsi per una o
per tutte le cinque giornate, in base a interessi ed esigenze personali. Durante il
corso estivo, si svolgerà inoltre uno speciale incontro a cura del sottogruppo
“Quality Net” della TII, dedicato all’efficienza operativa e alle norme delle organizzazioni di trasferimento tecnologico,
la cui partecipazione è aperta a tutti gli
interessati.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.tii.org
■
innovazione sistematica e sviluppo di
nuovi prodotti.
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20597
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
9
Risultati
Un progetto dell’UE sviluppa un sistema di votazione elettronica di facile utilizzo
Un progetto finanziato dall’UE ha sviluppato un sistema di votazione a distanza volto a rendere più semplici le procedure di voto per
gli elettori e le autorità amministrative di tutta Europa.
Il progetto E-Poll (Sistema di voto elettronico per operazioni elettorali a distanza) è
stato finanziato nell’ambito del programma Tecnologie della società dell’informazione (TSI) del 5PQ. L’iniziativa, che ha ricevuto uno stanziamento totale di € 3,2 milioni e ha visto la partecipazione di partner
provenienti da Francia, Italia e Polonia, ha
definito le componenti necessarie all’introduzione di un processo di votazione elettronica esaustivo. Fra queste figurano una
rete europea virtuale di servizi elettorali
(EVBN), una carta intelligente sulla quale
sono stati memorizzati i dati e le impronte
digitali degli elettori, una cabina elettorale
mobile composta da uno schermo tattile
computerizzato e da un lettore di impronte digitali, e un protocollo crittografico.
Per esprimere il proprio voto attraverso EPoll, l’elettore deve recarsi presso una cabina elettorale mobile e inserire la carta
intelligente personalizzata nell’apposito lettore. Sullo schermo apparirà una scheda
elettorale, che il votante compilerà toccando uno dei pulsanti attivi. Come ha spiegato al Notiziario CORDIS Roberto
D’Alicandro, coordinatore del progetto EPoll, l’utilizzo di questo sistema di votazione non potrebbe essere più semplice, “per
quanto il fattore essenziale non è tanto la
tecnologia, ma l’approccio sociologico adottato nello sviluppo di questo progetto”.
“Il sistema che abbiamo sviluppato è adattabile a qualsiasi contesto elettorale europeo, poiché durante la progettazione
abbiamo tenuto conto delle esigenze e
dei vincoli imposti dai sistemi elettorali
dei diversi Paesi”, ha proseguito
D’Alicandro.
Egli ha aggiunto che: “In termini di crescente inclusione dei cittadini, l’utilizzo
delle cabine mobili non rende più necessario votare da una postazione specifica,
poiché gli elettori potranno esprimere il
proprio voto in forma anonima da qualunque postazione presente nel proprio
Paese, dall’estero o perfino in mare”.
“Nello sviluppo del sistema abbiamo considerato anche le esigenze dei disabili”,
ha chiarito D’Alicandro. “Le cabine sono
accessibili alle sedie a rotelle e abbiamo
progettato altresì schermi tattili di facile
utilizzo e un sistema di riconoscimento
vocale”.
“In aggiunta, il sistema consente di rendere disponibili le tradizionali sedi delle
sezioni elettorali. In Italia, ad esempio, le
scuole restano generalmente chiuse nei
periodi elettorali. Con l’attuazione del
nostro sistema elettorale, ciò non sarebbe più necessario”, ha spiegato
D’Alicandro.
Per verificare l’efficacia del proprio sistema, il consorzio del progetto E-Poll ha
condotto sei esperimenti pilota. Durante
il primo test pilota, è stato chiesto agli elettori della città di Avellino di provare a
esprimere il proprio voto due volte o di
votare utilizzando la carta intelligente di
un altro elettore. In entrambi i casi, il sistema è stato in grado di rilevare e respingere il voto espresso. Secondo
D’Alicandro, il responso dei cittadini coinvolti negli esperimenti è stato estremamente importante per mettere a punto il
sistema elettorale: “L’accordo e la comunicazione umana sono stati un requisito
vincolante per lo sviluppo del nostro sistema”.
Secondo quanto dichiarato da Roberto
D’Alicandro, il progetto, non appena concluso, ha ricevuto i complimenti ufficiali
della CE, nonché manifestazioni d’interesse da parte del ministero italiano dell’Interno, uno dei partner di E-Poll. In aggiunta, la società Siemens, altro partner
del consorzio, sta collaborando attualmente con diverse società del settore
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) al fine di standardizzare i sistemi basati sulla tecnologia
open source, come quella impiegata nel
progetto E-Poll. L’obiettivo è di mantenere i costi più bassi e incoraggiare la diffusione di tali sistemi nelle amministrazioni
pubbliche”, ha chiarito D’Alicandro.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.e-poll-project.net/
Sulla base della partecipazione del Notiziario
CORDIS alla conferenza “eGovernment 2003”
RCN 20555
Per pubblicare informazioni in CORDIS focus
Prendiamo in considerazione tutte le informazioni relative a notizie direttamente o indirettamente collegate alla
ricerca e allo sviluppo tecnologico nell’Unione Europea. Rivolgersi a CORDIS Information Collection
Unit all’indirizzo:
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Fax +32-2-2381798
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10
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
28 LUGLIO 2003
Bandi di gara
Nonostante le cure poste nel garantire l’esattezza delle informazioni pubblicate in CORDIS focus, i lettori che desiderino dare seguito alle opportunità
menzionate in CORDIS focus sono pregati di verificare la validità delle informazioni consultando i responsabili e/o i riferimenti riportati in ogni articolo.
Invito relativo ad azioni
di sostegno specifico per
l’area tematica «Scienze
della vita, genomica e
biotecnologie per la
salute»
■
La CE ha pubblicato un invito a presentare proposte relativo ad azioni di sostegno specifico per l’area tematica
“Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute” (settore 1.3 del
programma di lavoro). Si tratta di uno
dei settori che rientrano nel programma specifico “Integrare e rafforzate lo
Spazio europeo della ricerca [SER]” del
6PQ.
I settori che interessano il presente invito sono i seguenti:
■
Promuovere la partecipazione delle
PMI;
■
Incentivare la cooperazione internazionale;
■
■
■
Promuovere la cooperazione con i
Paesi candidati;
Stimolare la valorizzazione dei
risultati: promuovere e facilitare la
valutazione, la diffusione, il trasferimento, la valorizzazione e/o l’adozione su ampia scala dei risultati
scientifici derivanti dai programmi
passati e presenti dell’UE. Tali lavori
devono andare oltre le attività
standard di diffusione e di
valorizzazione svolte nel quadro di
singoli progetti e includere, ad
esempio, la modellizzazione, lo
scambio d’esperienze o altre attività
di ricerca d’informazioni che si
situano all’intersezione tra iniziative
condotte da partner pubblici o
privati che partecipano all’innovazione biotecnologica.
Realizzare gli obiettivi del SER:
attività volte a contribuire alla
realizzazione degli obiettivi strategici dello Spazio europeo della ricerca
nei settori che rientrano in questa
priorità. Si tratta d’iniziative pilota
d’analisi comparativa, di cartografia,
di collegamento in rete, di dibattiti
sui valori umani e sulle opzioni
tecnologiche oppure della gestione
collettiva delle future infrastrutture
della conoscenza, ecc.
28 LUGLIO 2003
■
Strategie dell’UE a favore delle
scienze della vita e delle biotecnologie: le azioni di sostegno specifico
saranno finanziate, secondo le
esigenze, per attuare le 30 azioni
elencate nel piano d’azione allegato al
documento COM(2002)27. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle
azioni di sostegno correlate con gli
investimenti nella base di risorse,
quali l’istruzione e la formazione, la
ricerca, la valorizzazione della proprietà intellettuale, il finanziamento e
le reti in Europa; alla governance
delle scienze della vita e delle biotecnologie: esame attento e dialogo
sociale, presa in considerazione dei
valori etici e degli obiettivi societali;
nonché alla risposta dell’Europa alle
sfide globali: collaborazioni internazionali, malattie legate alla povertà e
Paesi in via di sviluppo;
Sostegno all’elaborazione delle
politiche: attività a favore dell’elaborazione delle future politiche in materia
di ricerca. Si tratta di studi di prospettiva, dell’analisi e della valutazione
dell’impatto di precedenti programmi
di ricerca dell’UE. Sono inoltre
apprezzati studi di prospettiva relativi
alle ripercussioni delle politiche di
ricerca sulle altre politiche (per es.
industria, salute, commercio, ecc.) e
viceversa.
Nello specificare gli strumenti da utilizzare in questi settori, l’invito richiede l’impiego delle azioni di supporto specifico.
Si consiglia ai proponenti di consultare il
testo integrale dell’invito all’indirizzo sotto indicato per verificare gli strumenti specifici richiesti per ciascun settore.
Invito a presentare
proposte: “Scienze della
vita, genomica e
biotecnologie per la
salute”
La CE ha pubblicato un invito a presentare proposte per l’area tematica “Scienze
della vita, genomica e biotecnologie per
la salute”, nell’ambito dell’omonima attività del 6PQ. Si tratta di uno dei settori
che rientrano nel programma specifico
“Integrare e rafforzate lo Spazio europeo della ricerca”.
I settori che interessano il presente invito
sono i seguenti:
1. Genomica avanzata e sue applicazioni
per la salute
a) Conoscenze fondamentali e strumenti
di base nel campo della genomica funzionale in tutti gli organismi:
■
espressione genica e proteomica;
■
genomica strutturale;
■
enomica comparativa e genetica delle
popolazioni;
■
bioinformatica;
■
strategie multidisciplinari della
genomica funzionale per lo studio dei
processi biologici fondamentali.
b) Applicazione delle conoscenze e delle
tecnologie nel campo della genomica e
biotecnologie per la salute:
■
progettazione razionale e accelerata
di farmaci nuovi, più sicuri e più
efficaci, in particolare mediante le
metodologie farmacogenomiche;
■
sviluppo di nuovi diagnostici;
■
sviluppo di nuovi test in vitro e in
silico destinati a sostituire la sperimentazione animale;
■
sviluppo e sperimentazione di nuovi
strumenti di profilassi e terapeutici,
quali le terapie geniche somatiche, le
terapie cellulari (in particolare, con
cellule staminali nel settore dei
disturbi neurologicie neuromuscolari)
e le immunoterapie;
■
attività di ricerca innovative nel
campo della postgenomica con
numerose possibilità di applicazione.
L’importo indicativo globale per il presente invito è di € 4 milioni nel 2004.
Termine per la presentazione delle proposte: 15 aprile 2004
Si consiglia vivamente ai proponenti, prima
di rivolgersi alla CE, di consultare il bando
originale sulla GU dell’UE al riferimento
sotto indicato.
Per consultare il testo dell’invito, visitare il sito:
http://fp6.cordis.lu/fp6/
call_details.cfm?CALL_ID=88
GU n. C 164 del 15.7.2003, pag. 15
RCN 20584
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
11
Bandi di gara
2. Lotta contro le principali malattie
Metodologie genomiche delle conoscenze e delle tecnologie mediche orientate
alle applicazioni:
■
lotta contro le malattie
cardiovascolari, il diabete e le malattie
rare;
■
lotta contro la resistenza agli antibiotici e ad altri medicinali;
■
studio del cervello e lotta contro le
malattie del sistema nervoso;
■
studio dello sviluppo umano e del
processo d’invecchiamento;
■
azioni di supporto specifico per
l’insieme della priorità tematica 1.
Nello specificare gli strumenti da utilizzare in questi settori, l’invito richiede l’impiego di: progetti integrati (IP), reti d’eccellenza (NOE), progetti specifici di ricerca mirata (STREP), azioni di coordinamento (CA) e azioni di supporto specifico
(SSA). Si consiglia ai proponenti di consultare il testo integrale dell’invito all’indirizzo sotto indicato per verificare gli strumenti specifici richiesti per ciascun settore.
L’importo indicativo globale per il presente invito è di € 411 milioni.
Termine per la presentazione delle proposte: 13 novembre 2003.
Si consiglia vivamente ai proponenti, prima
di rivolgersi alla CE, di consultare il bando
originale sulla GU dell’UE al riferimento
sotto indicato.
Per consultare il testo dell’invito, visitare il sito:
http://fp6.cordis.lu/fp6/
call_details.cfm?CALL_ID=80
GU n. C 164 del 15.7.2003, pag. 15
RCN 20583
Studio di fattibilità
relativo a uno statuto
europeo per le PMI:
preinformazione
La DG Imprese della CE ha pubblicato la
preinformazione di una gara d’appalto
con procedura aperta per l’esecuzione
di uno studio di fattibilità relativo a uno
statuto europeo per le PMI.
Il valore del contratto sarà di circa
€ 450.000. Il bando di gara sarà pubblicato alla fine di luglio 2003.
Si consiglia vivamente agli offerenti, prima
di rivolgersi alla CE, di consultare il bando
originale sulla GU dell’UE al riferimento
sotto indicato.
12
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
Per consultare il testo completo della
preinformazione, visitare il sito:
■
l’edizione e la pubblicazione di un
manuale sui mercati elettronici del
B2B, contenente tutte le informazioni appropriate sui vari tipi di mercato elettronico, sui loro vantaggi e
rischi potenziali e sul modo di
parteciparvi efficacemente;
■
un insieme di servizi personalizzati
al fine di fornire un aiuto e un
orientamento specifici alle PMI
interessate dai mercati elettronici
del B2B;
■
la fornitura di un sistema indipendente di rilevazione per valutare la
pertinenza economica e l’affidabilità
dei mercati elettronici del B2B
europei, basate su una valutazione
neutrale dei mercati elettronici
esistenti, comprendente il numero e
il volume delle transazioni, la
disponibilità di politiche trasparenti
sulla partecipazione e l’esclusione
nonché sulle condizioni contrattuali
e d’affiliazione;
■
la raccolta e la diffusione di migliori
prassi, basate sull’esperienza acquisita dalle PMI nei mercati elettronici
del B2B, che rispecchi la situazione
di settori industriali specifici;
■
la raccolta e la diffusione di codici di
condotta sviluppati dai settori
industriali per i mercati elettronici
del B2B, in particolare per le aste on
line;
■
un elenco di manifestazioni e
conferenze sui mercati elettronici
del B2B.
http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/
118185-2003.htm
GU n. S-132 del 12.7.2003
RCN 20574
Invito a presentare
proposte sulla
realizzazione di un
portale dedicato ai
mercati elettronici del
B2B
La DG Imprese della CE ha pubblicato
un invito a presentare proposte per la
realizzazione di un servizio d’informazione on line sui mercati elettronici del
business-to-business (B2B) o commercio svolto tra imprese.
L’obiettivo dell’invito è la creazione e la
manutenzione di un “portale europeo
dei mercati elettronici del B2B”, per facilitare l’accesso delle PMI a informazioni imparziali e affidabili sui mercati
elettronici del B2B e sui partner commerciali e fornire loro un orientamento
per selezionare i mercati elettronici e i
partner commerciali più appropriati e
degni di fiducia, aiutando cosé le PMI a
trarre il massimo vantaggio dalla partecipazione ai mercati elettronici.
Il servizio d’informazione on line dovrà
essere reso disponibile nel modo più
ampio possibile e preferibilmente in tutti
gli Stati membri, attuali e futuri, nei Paesi candidati, nei Paesi del SEE e dell’EFTA
e in tutte le lingue.
L’attività principale riguarda l’istituzione, la manutenzione e l’operatività del
sito web d’informazione on line, fornendo di preferenza i seguenti servizi:
■
una banca dati dei mercati elettronici di B2B esistenti, che fornisca
notizie neutrali, affidabili e aggiornate su tali mercati, comprendente
in particolare: il tipo di beni e servizi
venduti on line, le funzionalità
commerciali disponibili, il numero di
società partecipanti e il numero e il
valore delle transazioni che hanno
luogo attraverso i mercati elettronici. Inoltre, la banca dati dovrà
fornire informazioni sui potenziali
partner commerciali, come ad
esempio il Paese di residenza, il
numero di registrazione, la forma
giuridica, ecc.;
L’importo complessivo stanziato per il
progetto è di € 500.000.
Termine per la presentazione delle
proposte: 28 agosto 2003
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
Georgia Chioni
Commissione europea
Direzione generale per le Imprese
SC 15 (1/164)
Unità D4
B-1049 Bruxelles
Fax: +32 2 2969500
E-mail: [email protected]
Per consultare il testo completo dell’invito,
visitare il sito:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/funding/
grants/calls_2003/action_1a.htm
Sulla base d’informazioni diffuse dalla CE
RCN 20572
28 LUGLIO 2003
Bandi di gara
Ottimizzazione e
collegamento in rete dei
sistemi d’informazione
sulla RST nel settore
dell’energia:
preinformazione
La CE ha pubblicato la preinformazione
di una gara d’appalto per l’ottimizzazione
e il collegamento in rete dei sistemi d’informazione sulle attività di ricerca e sviluppo tecnologico (RST) nel settore dell’energia, e per la valutazione delle esigenze degli utenti. Lo studio si prefigge
di contribuire all’ottimizzazione e al collegamento in rete di sistemi d’informazione sulla RST nel settore dell’energia
attraverso:
■
■
l’esecuzione di una valutazione,
opportunamente documentata, delle
esigenze degli utenti a livello europeo;
l’assistenza all’identificazione di
possibili opzioni volte a conseguire un
collegamento in rete di facile utilizzo
e redditizio dei sistemi d’informazione sulla RST nel settore energetico.
Controllo e analisi delle
attività di previsione
scientifica e tecnologica:
gara d’appalto
La CE ha pubblicato una gara d’appalto
relativa al controllo e all’analisi delle attività di previsione scientifica e tecnologica (S&T). L’appalto è suddiviso nei sei lotti
seguenti:
■
■
■
■
Per consultare il testo completo della
preinformazione, visitare il sito:
http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/
124344-2003.htm
Si consiglia vivamente agli offerenti, prima di
rivolgersi alla CE, di consultare il bando
originale sulla GU dell’UE al riferimento
sotto indicato
GU n. S-138-124344 del 22.7.2003
RCN 20614
■
lotto 1: controllo delle attività di
previsione in Europa e promozione
della loro dimensione europea
(importo compreso tra € 1.200.000 e
€ 1.300.000);
lotto 2: il futuro della R&S nei servizi:
implicazioni per le politiche UE in
materia di ricerca e innovazione
(importo compreso tra € 80.000 e
€ 100.000);
lotto 3: nuove priorità scientifiche e
tecnologiche nel settore delle politiche pubbliche in materia di ricerca
nei Paesi europei, negli USA e in
Giappone (importo compreso tra
€ 160.000 e € 200.000);
lotto 4: prospettive dei sistemi di
ricerca e innovazione nazionali e
regionali nell’Europa allargata del
2015: specializzazione, complementarità e concorrenza (importo compreso tra € 160.000 e € 200.000);
lotto 5: il futuro delle politiche in
materia di ricerca e sviluppo nell’UE
allargata: problematiche principali nel
2015 (importo compreso tra € 80.000
e € 100.000);
■
lotto 6: politica UE in materia di
ricerca e innovazione e il futuro della
Politica europea comune in materia di
sicurezza e difesa (importo compreso
tra € 80.000 e € 100.000). Gli offerenti
possono presentare offerta per uno o
più lotti. Tuttavia, un’offerta separata
deve essere presentata per ciascun
lotto e ogni offerta deve riferirsi a
tutti i lavori compresi dal lotto cui si
riferisce.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
J.F. Marchipont
Commissione europea
Direzione generale della Ricerca
rue de la Loi/Wetstraat 200
B-1049 Bruxelles/Brussel
Tel +32 2 295 79 65
Fax +32 2 299 20 76
Per consultare il testo completo della gara,
visitare il sito:
http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/
124342-2003.htm
Termine per la richiesta del capitolato
d’appalto: 15 settembre 2003.
Termine per la presentazione delle offerte:
29 settembre 2003.
Si consiglia vivamente agli offerenti, prima di
rivolgersi alla CE, di consultare il bando
originale sulla GU dell’UE al riferimento
sotto indicato
GU S n. S-138-124342 del 22.7.2003
RCN 20613
La CE ha anche pubblicato un invito per presentare proposte di studi vari riguardanti la raccolta d’indicatori bibliometrici, una base dati S&T sulle
università europee leader nella ricerca, l’analisi delle attività di brevetto delle università e degli enti pubblici di ricerca . Per conoscere i dettagli,
visitare il sito:
http://fp6.cordis.lu/fp6/tender_details.cfm?CALL_ID=69
Pubblicazioni
Gli atti di una conferenza offrono una guida ai finanziamenti UE
Sono ora disponibili gli atti della conferenza dal titolo “Sistemi di finanziamento europei per le imprese dei Paesi candidati”, svoltasi
nell’ottobre 2002, che offrono informazioni esaurienti e consigli utili alle imprese dei Paesi candidati all’UE che intendono usufruire
di un sostegno comunitario.
Gli atti, messi a disposizione dall’Associazione slovena per l’economia e la ricerca
(SBRA), contengono informazioni sui finanziamenti alla ricerca e su altre fonti
comunitarie di sostegno, quali il programma d’agevolazione finanziaria per le PMI
e la Banca europea per la ricostruzione e
lo sviluppo (BERS).
28 LUGLIO 2003
La sezione dedicata alle PMI offre anche
dei consigli sul superamento degli ostacoli ai finanziamenti, nonché informazioni sulle PMI e il 6PQ, sul sostegno offerto
da CORDIS, sul finanziamento pubblico
e sugli Eurosportelli.
Per ricevere una copia degli atti rivolgersi a:
SBRA
Tel: +32 2 645 1910
Fax: +32 2 645 1917
E-mail: [email protected]
Sulla base degli atti di una conferenza della SBRA
RCN 20590
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
13
Politica generale
Uno studio sui centri pubblici di ricerca europei evidenzia
la portata delle esigenze di razionalizzazione
Dalle conclusioni di uno studio della CE, relativo a 769 centri pubblici di ricerca in tutta l’Europa, emerge che un processo di razionalizzazione a livello
europeo ridurrebbe i fondi necessari allo svolgimento dei servizi di ricerca in determinati ambiti. Attualmente, circa 100.000 ricercatori sono impiegati
in questo settore; si stima inoltre che i centri pubblici di ricerca europei abbiano a disposizione un bilancio annuale complessivo di E 25 miliardi.
dei centri oggetto dello studio operano nell’ambito della ricerca pura, circa il 92% si dedica
essenzialmente alla ricerca applicata.
Lo studio rivela che “i costi generici di conservazione delle competenze e di mantenimento
delle strutture, in ambiti determinati, potrebbero essere sostenuti molto più facilmente da un
mercato europeo considerato nella sua
globalità”. E aggiunge inoltre che la crescente
armonizzazione dei servizi pubblici e della legislazione imprime una spinta positiva verso la
razionalizzazione.
La ricerca, condotta dal dipartimento di ricerche sulle politiche in materia di ingegneria,
scienza e tecnologia (PREST) dell’Università di
Manchester (Regno Unito), è stata promossa dalla CE per rimediare alla carenza di dati sui centri pubblici di ricerca, a fronte degli elementi
che sono disponibili, invece, per i centri di ricerca universitari e industriali.
Il commissario europeo per la Ricerca Philippe
Busquin ha affermato: “I centri pubblici di ricerca sono stati troppo a lungo messi in ombra da
altri ambiti scientifici. I risultati dello studio aiuteranno a porre rimedio a questo squilibrio,
evidenziando punti di forza e debolezze del
settore”.
Un punto di forza primario messo in luce dallo
studio è la volontà e l’abilità di reinventarsi di-
Lo studio evidenzia gli ambiti in cui le nuove
politiche potrebbero incrementare il sostegno
fornito alla ricerca pubblica. Tra gli esempi citati figurano le misure volte a migliorare le capacità d’innovazione, nonché l’esigenza di basi di
ricerca strategica in vista di conservare le risorse intellettuali esistenti e di contrastare le pressioni del mercato per eseguire un numero sempre crescente d’attività di consulenza.
© PhotoDisc
mostrate dai centri di ricerca che beneficiano
dei finanziamenti governativi. Mettendo in discussione la visione per cui la ricerca pubblica
sarebbe in declino, l’analisi rivela che il settore
è più ampio e più dinamico di quanto molti
pensino, e che al suo interno si sono compiuti
grossi sforzi per creare legami più saldi con l’industria.
Tali legami hanno inoltre portato gli istituti di
ricerca pubblici a modificare le proprie priorità.
Molti centri che svolgevano attività di ricerca
fondamentale sono passati alla ricerca applicata:
i dati mostrano che, mentre poco più della metà
Busquin delinea le priorità
per i prossimi sei mesi
Il Commissario sostiene che agli scienziati europei dovranno essere forniti sostegno e incentivi, senza i quali la creazione del SER sarà ostacolata. Inoltre quest’inadempienza comprometterebbe
un’altra priorità della CE: l’incremento
14
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
Per consultare lo studio della CE, visitare il sito
web:http://www.cordis.lu/indicators/
publications.htm
Sulla base di uno studio della CE sui centri
pubblici di ricerca
RCN 20611
riere; nonché un riconoscimento
paneuropeo delle qualifiche e dell’esperienza professionale.
In un articolo pubblicato per il servizio
CORDIS della Presidenza italiana, il commissario europeo per la Ricerca Philippe
Busquin ha delineato le sue priorità per i
prossimi sei mesi, che comprendono l’aumento degli investimenti nella ricerca, il
miglioramento dell’attrattiva delle carriere scientifiche, lo spazio e la bioetica.
“Le nostre priorità di ricerca durante la
Presidenza italiana si concentrano sul raggiungimento di un obiettivo fondamentale che abbraccia tutti i settori. Insieme
dobbiamo continuare a profondere il nostro impegno per realizzare la nostra visione di un vero Spazio europeo della ricerca (SER)”, scrive Busquin.
“È necessario partire da questi dati per essere
certi che le nostre politiche consentano ai centri pubblici di ricerca di massimizzare il proprio
contributo a realizzare lo Spazio europeo della
ricerca (SER) e a consentire che l’UE divenga
l’economia basata sulla conoscenza più dinamica al mondo”, ha concluso Busquin.
Durante la Presidenza italiana, il Commissario prevede altresì che i ministri raggiungano un accordo sul sito che dovrà
accogliere il reattore sperimentale
termonucleare internazionale (ITER) e
sulla collaborazione tra l’UE e l’Agenzia
spaziale europea (ESA).
© Biblioteca audiovisiva, Comunità europee
degli investimenti nella ricerca fino al 3%
del PIL, poiché si calcola che saranno necessari altri 500.000 ricercatori per raggiungere questo obiettivo.
Busquin dichiara che, nel prossimo futuro, la CE presenterà una comunicazione
sulla carriera dei ricercatori. Tale comunicazione verterà su una serie d’argomenti, tra cui il mercato dell’occupazione per
i ricercatori in Europa, il coordinamento
delle assunzioni a livello nazionale, i sistemi di valutazione e di sviluppo delle car-
“Il nostro obiettivo è definire e attuare
un insieme coerente di regole per la collaborazione tra la CE e [l’ESA]. Ciò dovrebbe garantire all’UE un ruolo politico
nel settore spaziale e rafforzare l’importanza politica dello spazio in Europa. Tale
accordo contribuirà inoltre a mobilitare
gli Stati membri e il settore privato per
coordinare le iniziative d’investimento
nella ricerca e nello sviluppo delle capacità spaziali europee e dei servizi
correlati”, scrive il Commissario.
Busquin conclude dichiarando che le sue
priorità “richiedono duro lavoro e impe-
28 LUGLIO 2003
Politica generale
nel fornire ai cittadini un ampio accesso a
Internet, nonché una maggiore libertà di
scelta in termini di applicazioni e servizi
disponibili.
gno a tutti i livelli”, ma confida che il progresso sia possibile.
Per leggere il testo completo sulle priorità di
Busquin, visitare il sito:
http://www.cordis.lu/italy/priorities_busquin.htm
Sulla base di un articolo di Philippe Busquin
RCN 20580
Uno studio dell’UE valuta i
rischi per la salute di
tatuaggi e piercing del
corpo
La CE ha invitato gli Stati membri ad attivarsi per affrontare i rischi che i tatuaggi
e il piercing del corpo comportano per la
salute.
In uno studio recente, la CE ha illustrato i
rischi per la salute correlati alle pratiche
diffuse di tatuaggio e piercing. Nel caso
del tatuaggio, lo studio rivela che oltre un
terzo dei pigmenti organici impiegati nel
settore non sono stati autorizzati come
ingredienti cosmetici per uso esterno. In
effetti, gran parte delle sostanze chimiche utilizzate nei tatuaggi sono pigmenti
industriali prodotti originariamente per
altri scopi, come vernici per automobili e
inchiostri per scrittura. Si sa poco sulla
composizione di queste sostanze, ma gli
esperti temono che non soddisfino i requisiti di sicurezza, sterilità e purezza.
Riguardo ai rischi per la salute associati al
piercing, lo studio osserva che sono trascurati gli aspetti sanitari e che metà dei
piercing provoca infezioni acute tali da
dover ricorrere alle cure mediche. Nei
casi più seri, il piercing può condurre a
malattie come l’AIDS, l’epatite o la lebbra.
Inoltre lo studio puntualizza che, negli
Stati membri, non sono in vigore legislazioni specifiche per le pratiche di tatuaggio e piercing; le normative esistenti
nell’UE si concentrano principalmente
sulla prescrizione di pratiche igieniche
come l’uso di guanti e aghi sterilizzati.
Tuttavia, lo studio nota che la regolamentazione non affronta la sterilità, né valuta
la tossicità e i rischi delle sostanze impiegate per il tatuaggio e il piercing.
Commentando i risultati dello studio, il
commissario europeo per la Ricerca
Philippe Busquin ha osservato: “Vorremmo che esistessero adeguate garanzie
per la salute e la sicurezza di chi vuole
fare tatuaggi e body piercing. Spero che i
risultati della ricerca comunitaria accre-
28 LUGLIO 2003
© National Entertainment Company
scano la consapevolezza dei rischi associati a questa pratica, inducendo da un lato
i tatuatori professionisti a rispettare le
norme di sicurezza e, dall’altro, i responsabili politici di tutta Europa a prendere
provvedimenti adeguati per affrontare la
questione”.
In mancanza di una legislazione specifica
a livello nazionale ed europeo, di recente
il Consiglio d’Europa si è attivato adottando una risoluzione che enuncia serie di
principi, su cui i governi dovrebbero basare le rispettive legislazioni nazionali.
Nello specifico, la risoluzione tenta d’introdurre una legislazione che riguarda la
composizione, la purezza microbiologica
e l’etichettatura dei prodotti impiegati per
il tatuaggio nonché i controlli igienici dei
locali e delle procedure.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://europa.eu.int/comm/consumers/
cons_safe/news/eis_tattoo_reg_052003_en.pdf
Sulla base d’informazioni fornite dalla CE
RCN 20602
La CE esamina gli ostacoli
alle piattaforme aperte per
la 3G e la TV digitale
La CE ha adottato una comunicazione incentrata sull’analisi completa degli ostacoli che tuttora si frappongono alla realizzazione di un ampio accesso ai nuovi servizi e alle applicazioni della società dell’informazione.
La comunicazione presta particolare attenzione alla questione di promuovere
l’uso di piattaforme aperte per la televisione digitale e le comunicazioni mobili
di terza generazione (3G), come richiesto durante i Consigli europei di
Barcellona e Siviglia. Si ritiene che lo sviluppo di un ambiente multipiattaforma,
che comprenda queste tecnologie, potrebbe svolgere un ruolo fondamentale
Il commissario per le Imprese e la Società dell’informazione Erkki Liikanen ha dichiarato: “Sappiamo che, in futuro, le nostre piattaforme di comunicazione digitale come la 3G e la TV digitale saranno in
grado di fornire potenzialmente qualsiasi
servizio elettronico relativo alla Società
dell’informazione. Siamo inoltre consapevoli che, per effetto della differenza
tra le piattaforme, le capacità specifiche
di ogni servizio e la fruizione da parte dei
singoli utenti saranno altrettanto diverse.
Per massimizzare le possibilità di scelta
dei consumatori e garantire la flessibilità
del mercato, le piattaforme aperte per la
televisione digitale e la comunicazione
mobile di terza generazione costituiranno un elemento fondamentale dello scenario commerciale”.
Come osserva la comunicazione, i fattori
che potrebbero limitare il futuro accesso
su larga scala ai servizi elettronici vanno
oltre le interfacce e le piattaforme aperte, e gli ostacoli tecnologici si possono
superare se esiste un forte incentivo commerciale in tal senso. Ma creare una società dell’informazione significa attuare
una serie di misure, tecniche e non, per
realizzare le condizioni necessarie alla sua
evoluzione.
Tali misure sono finalizzate, tra l’altro, a
esaminare attentamente l’impatto dei
brevetti sull’ingresso nel mercato in questo settore, promuovere la fiducia e la sicurezza dei consumatori per l’uso dei servizi interattivi, elaborare modelli commerciali accettabili per la realizzazione dell’infrastruttura necessaria, e chiarire i quadri regolamentari per queste tecnologie.
La comunicazione sottolinea che le pubbliche autorità dovranno svolgere un ruolo importante per garantire il
superamento di questi ostacoli, creando
un ambiente favorevole all’attività economica tale da attrarre investimenti e incentivare lo sviluppo economico, oltre a
tutelare gli interessi dei consumatori.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://dbs.cordis.lu/cordis-cgi/srchidadb?
ACTION=D&SESSION=262762003-7-15&DOC
=3&TBL=EN_DOCS&RCN=EN_RCN:2062005&
CALLER=EISIMPLE_EN_DOCS
Sulla base d’informazioni fornite dalla CE
RCN 20569
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
15
Politica generale
Nel Libro bianco sulla
politica spaziale europea
sarà probabilmente dato
grande risalto alla scienza
e all’accesso allo spazio
Otto Stati Membri deferiti
alla Corte europea per
mancata implementazione
della direttiva in materia
di biotecnologie
Il commissario europeo per la Ricerca
Philippe Busquin ha dichiarato che, malgrado sia ancora prematuro discutere i
contenuti del futuro Libro bianco sulla politica spaziale europea, dalle consultazioni
in materia sono già emerse due priorità: il
ruolo centrale della scienza e l’esigenza di
un accesso indipendente allo spazio.
La CE intende procedere al deferimento
alla Corte di giustizia europea di otto Stati
Membri, per mancata implementazione
della direttiva dell’UE sulla tutela legale
delle invenzioni biotecnologiche.
In una dichiarazione rilasciata alla fine del
mese di giugno, il ministro Moratti ha affermato che la ricerca spaziale può dare
impulso alla sicurezza e migliorare gli
standard di vita della popolazione. Ha inoltre evidenziato l’esigenza di un maggiore
supporto finanziario; un supporto che finora è arrivato soprattutto dai fondi destinati alla ricerca, ma che, secondo il Ministro, dovrebbero provenire anche da altri
ambiti.
Alla luce della vulnerabilità strutturale del
settore spaziale in Europa, Busquin ha sostenuto la necessità di un’iniziativa a livello
istituzionale, necessaria a sviluppare la
domanda e a “conservare la vitalità delle
competenze del settore spaziale in Europa.”
La responsabilità dell’UE è sempre maggiore, ha sostenuto il Commissario. L’UE è
tenuta non solo a integrare la domanda
relativa alle applicazioni spaziali, ma anche a dare forma alla politica spaziale europea e ad assicurarne la visibilità.
Per ulteriori informazioni sulle attività dell’UE nel
settore spaziale, visitare il sito:
http://europa.eu.int/comm/space/index_en.html
Sulla base del DN: SPEECH/03/359
Sulla base del DN: IP/03/991
RCN 20562
OGM: la CE avvia azioni
legali contro 11 Stati
membri
La CE ha deciso di deferire 11 Stati membri alla Corte di giustizia europea per la
mancata attuazione della normativa
dell’UE in materia d’emissione deliberata nell’ambiente d’organismi geneticamente modificati (OGM) nelle rispettive
legislazioni nazionali.
Queste “priorità intangibili sono state, da
questo punto di vista, riaffermate in modo
estremamente chiaro”, ha affermato
Busquin il 10 giugno, nel corso di una visita
presso la società aerospaziale italiana
Telespazio.
Lo spazio avrà grande importanza all’interno dell’ordine del giorno del prossimo
semestre, non solo perché la pubblicazione del Libro bianco è prevista per la fine
dell’anno, ma anche perché, secondo il
ministro italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, la
ricerca in questo ambito costituirà uno dei
temi chiave del semestre di Presidenza italiana.
biotecnologiche a livello dell’UE, con
l’obiettivo di risolvere le numerose discrepanze esistenti tra le normative degli Stati Membri e a consentire alle
aziende europee di competere a pari
condizioni con le concorrenti giapponesi e statunitensi.
© PhotoDisc
La direttiva 98/44/CE, finalizzata a portare chiarezza su alcuni principi della normativa brevettuale applicata alle invenzioni biotecnologiche, assicurando al
contempo il rispetto di norme etiche rigorose, avrebbe dovuto essere recepita
dalle legislazioni nazionali entro il 30 luglio 2000. Tuttavia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia non hanno ancora provveduto all’implementazione; inoltre,
“non hanno saputo dare risposta soddisfacente alle richieste formali inviate
dalla CE, sotto forma di pareri motivati,
nel mese di dicembre 2002”.
La CE sostiene che le chiarificazioni contenute nella direttiva sono essenziali per
sfruttare appieno il potenziale medico,
ambientale ed economico dell’Europa
nel settore biotecnologico e che “la mancata attuazione di questa direttiva costituisce un grave impedimento per il settore europeo delle biotecnologie”.
La direttiva ha sollevato controversie in
alcuni Stati Membri, poiché riguarda la
brevettabilità del materiale biologico, inteso come comprensivo anche d’elementi isolati dal corpo umano. La CE sostiene tuttavia che la direttiva contiene
disposizioni chiare e precise a salvaguardia della dignità e dell’integrità della persona, come confermato dalla Corte di
giustizia europea in una sentenza dell’ottobre 2001.
La direttiva è stata emanata allo scopo di
promuovere lo sviluppo delle invenzioni
Ai governi di Francia, Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Italia, Irlanda,
Grecia, Spagna, Austria e Finlandia sono
stati inviati due ammonimenti scritti, in
seguito alla scadenza del termine di attuazione della legislazione, convenuto
per il 17 ottobre 2002.
Il 15 luglio, il commissario per l’Ambiente Margot Wallstr”m ha dichiarato: “La
nuova direttiva quadro sugli OGM, entrata in vigore nell’ottobre dello scorso
anno, offre all’UE uno dei più avanzati e
completi strumenti legislativi esistenti in
questo campo a livello mondiale. [...] É
quindi giunto il momento che tutti gli
Stati membri armonizzino le loro legislazioni nazionali con il diritto comunitario”.
La direttiva è stata introdotta allo scopo
di rafforzare le norme sull’emissione di
OGM nell’ambiente e di creare una procedura di autorizzazione più incisiva ed
efficace. Tra le misure specifiche introdotte figurano i seguenti obblighi: garantire un controllo, dopo la commercializzazione, dei possibili effetti a lungo termine sull’ambiente; tenere informato il
pubblico; consultare i comitati scientifici; limitare le autorizzazioni iniziali degli
OGM a un massimo di dieci anni.
Per ulteriori informazioni sugli OGM, visitare il
sito:
http://europa.eu.int/comm/food/fs/gmo/
gmo_index_en.html
Sulla base del DN: IP/03/1007
RCN 20588
RCN 20564
16
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
28 LUGLIO 2003
Politica generale
Secondo il CdR, il ruolo
delle amministrazioni locali
e regionali nello sviluppo
dell’imprenditorialità non è
tenuto in debito conto
Il Comitato delle regioni (CdR) ha accolto favorevolmente il Libro verde della CE
sull’imprenditorialità, ma ritiene che il documento trascuri il contributo che le amministrazioni locali e regionali possono
fornire allo sviluppo dell’imprenditorialità
in Europa.
Constance Hanniffy, relatrice del parere
del CdR sul progetto di documento politico della CE, ha concluso che le amministrazioni locali e regionali “hanno un ruolo significativo da svolgere nella [.] riduzione degli oneri burocratici, nell’introduzione di sgravi fiscali, nella creazione
di reti di PMI [piccole e medie imprese],
nel sostegno allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e nella dinamica
partecipazione alle attività dell’economia
sociale”.
Il CdR sollecita lo sviluppo di un programma di sostegno alle amministrazioni locali e regionali che incoraggi le connessioni
e i collegamenti in rete fra le imprese, le
università locali e gli istituti di ricerca. Esso
propone altresì l’introduzione di misure
di sostegno per facilitare gli scambi e le
possibilità di tirocinio per i potenziali imprenditori, consentendo loro d’acquisire
un’esperienza diretta delle migliori prassi, studiare i nuovi mercati, approfondire
le conoscenze linguistiche e le competenze professionali.
Il Comitato invita altresì a operare chiare
distinzioni fra piccole, medie e grandi
imprese in modo tale da adottare strategie diverse per ciascuna categoria. Secondo il parere, occorre inoltre tener
conto delle difficoltà affrontate dalle donne, dagli anziani e dalle minoranze etniche nella creazione d’imprese. La CE sta
già affrontando alcune di queste questioni, e il 26 giugno ha tenuto una conferenza rivolta agli imprenditori delle minoranze etniche.
In conclusione, il parere del CdR esorta la
CE a “non fare eccessivo affidamento sulla definizione di traguardi”, e a non perdere di vista gli obiettivi principali del piano, vale a dire la creazione di posti di lavoro, la crescita, la competitività, la coesione sociale e lo sviluppo personale.
Per ulteriori informazioni sul Libro verde,
visitare il sito:
28 LUGLIO 2003
http://europa.eu.int/comm/enterprise/
entrepreneurship/green_paper/index.htm
Sulla base di un parere del Comitato delle regioni
RCN 20550
La CE definisce misure per
contrastare il fenomeno
dello spamming
La CE ha definito una serie di misure per
far fronte alla proliferazione di messaggi
commerciali di posta elettronica non richiesti, fenomeno altrimenti conosciuto
con il nome di spamming.
I dati mostrano che lo spamming rappresenta quasi il 50% del traffico mondiale di
e-mail, e si stima che, soltanto nel 2002, il
fenomeno abbia comportato per le imprese europee una perdita di produttività per un importo complessivo di € 2,5
miliardi. Tuttavia, gli esperti sostengono
che la conseguenza più allarmante dello
spamming sia probabilmente la sua capacità di minare la fiducia del consumatore,
che è la base su cui si fonda il successo del
commercio e dei servizi elettronici.
Commentando la proliferazione dello
spamming in occasione di una conferenza stampa tenutasi il 15 luglio, il commissario europeo per le Imprese e la Società
dell’informazione Erkki Liikanen ha affermato che la lotta a questo fenomeno riguarda tutte le parti interessate: “L’UE, gli
Stati membri, l’industria e i consumatori
hanno tutti un ruolo da svolgere nella lotta allo spamming, sia a livello nazionale
sia internazionale. É necessario intervenire prima che gli utenti di e-mail e SMS
cessino d’usare Internet o i servizi mobili,
o ne limitino l’utilizzo più di quanto sarebbe stato altrimenti necessario”.
Al fine di contrastare il fenomeno dello
spamming, Liikanen ha dichiarato che occorre affrontare varie questioni di natura
giuridica, tecnica, sociale e didattica. Sul
fronte giuridico, l’UE ha adottato nel luglio
2002 una direttiva sulla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni, definendo un regime di “opt-in” (accettazione
esplicita) secondo il quale le e-mail commerciali, gli SMS e gli MMS non richiesti
possono essere inviati agli utenti soltanto
previo loro consenso. S’invitano altresì gli
Stati membri a vietare lo spamming e ad
applicare la direttiva entro ottobre. “Spetta ora agli Stati membri tener fede agli
impegni assunti e rispettare la scadenza
prevista. Il perseguimento dei trasgressori che operano all’interno del Paese deve
costituire per loro una priorità”, ha sostenuto il Commissario.
Per quanto riguarda la ricerca di soluzioni tecniche contro lo spamming, Liikanen
ha annunciato l’adozione d’appropriate
misure giuridiche per consentire ai
fornitori di servizi Internet (ISP) e all’industria di sviluppare servizi software capaci di bloccare, nella maniera più efficace possibile, e-mail, SMS e altri MMS non
desiderati. “É necessario offrire agli abbonati la possibilità di filtrare le e-mail
commerciali non desiderate o fornire loro
questa funzione di filtro, sotto forma di
servizio base per i clienti”, ha dichiarato il
Commissario.
Fra le altre azioni indicate da Liikanen figurano la sensibilizzazione dei consumatori nei confronti delle regole di base
applicabili allo spamming e del software
utilizzato per impedire l’invio di tali messaggi. “Le misure di sensibilizzazione vanno rivolte altresì all’industria, che dovrebbe essere in grado di distinguere fra prassi
commerciali ammissibili e non ammissibili”, ha aggiunto il Commissario.
Tuttavia, poiché gran parte dello
spamming ha origine al di fuori dell’UE,
Liikanen ha dichiarato che è necessario
affrontare il fenomeno dello spamming a
livello internazionale. Egli ha citato gli sforzi che Stati Uniti e Australia stanno già
compiendo verso l’adozione di leggi contro lo spamming e ha sottolineato che è
importante collaborare per garantire
l’uniformità di tali leggi: “Più le leggi saranno uniformi, migliore sarà la loro applicazione a livello internazionale”.
Al fine d’introdurre azioni multilaterali
contro lo spamming, Liikanen ha annunciato che la CE ospiterà nel gennaio 2004,
a Bruxelles, un seminario dei Paesi OCSE
(Organizzazione per la cooperazione e
lo sviluppo economico) dedicato a questo tema. La CE ha proposto altresì di inserire la questione dello spamming nel
piano d’azione per la società dell’informazione, che dovrà essere approvato al
prossimo Vertice mondiale sulla società
dell’informazione, previsto per dicembre.
A livello comunitario, Liikanen ha dichiarato che le misure proposte saranno ulteriormente dibattute con tutte le parti interessate, in occasione di un seminario
che si terrà a ottobre. Si prevede altresì
che tali azioni saranno inserite in una comunicazione sullo spamming, che sarà
adottata in autunno.
Sulla base del DN: IP/03/1015
RCN 20587
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
17
Varie
Avviato un progetto mondiale di ricerca sulle cellule staminali
Un progetto di ricerca sulle cellule staminali, che coinvolge partner provenienti da 12 Paesi del mondo, è stato avviato l’11 luglio
con l’intento d’evitare duplicazioni e accelerare la scoperta di una cura per le malattie degenerative.
viduare e risolvere i divari più marcati nel
settore della ricerca. Nel frattempo, i partner canadesi e australiani valuteranno e
presenteranno le prassi internazionali in
materia d’etica e di brevetti relativi alle
cellule staminali.
L’iniziativa di collaborazione è stata approvata in occasione di una riunione del
forum internazionale sulle cellule
staminali presieduto dal Consiglio per la
ricerca medica (CRM) britannico, che ha
visto riuniti scienziati provenienti da Svezia, Paesi Bassi, Finlandia, Singapore,
Israele, Giappone, Francia, Germania, Australia, Canada, Stati Uniti e Regno Unito.
I team di ricerca di questi Paesi esamineranno linee di cellule staminali nuove ed
esistenti, utilizzando procedure e strumenti standardizzati al fine d’istituire parametri di riferimento internazionali per
le caratteristiche delle linee cellulari.
Il professor George Radda, direttore generale del CRM, ha dichiarato: “Siamo lieti
di essere una delle agenzie di ricerca coinvolte nel progetto. Il coordinamento internazionale accelererà i progressi in
questo settore di ricerca all’avanguardia,
massimizzando i vantaggi per la salute
dell’umanità”.
I dati prodotti quale risultato del progetto
saranno inviati a un nuovo registro di linee
Siglato un accordo di
cooperazione francofinlandese tra due istituti
di ricerca
L’Accademia di Finlandia e il Centro nazionale della ricerca scientifica (CNRS)
francese hanno sottoscritto un nuovo accordo, che mira a dare impulso alla cooperazione tra i due Paesi nel settore della
ricerca.
Malgrado i due istituti abbiano lavorato a
stretto contatto nel campo della ricerca
scientifica fin dal 1974, c’è la convinzione
che il nuovo accordo possa offrire un più
ampio quadro di riferimento all’interno
del quale l’Accademia di Finlandia e il
CNRS possano concordare progetti e programmi collettivi, nonché altre attività
congiunte.
Anneli Pauli, vicepresidente esecutivo per
la ricerca presso l’Accademia di Finlandia, ha salutato la conclusione dell’accordo, dichiarando che la creazione di queste collaborazioni è stata di particolare
importanza per la costituzione della base
scientifica finlandese. “La Francia è una
delle forze trainanti dell’ambiente scientifico e della ricerca in Europa, nonché un
partner importante per la Finlandia. L’ac-
18
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
© Università dell’Illinois
di cellule staminali in rete, che è attualmente in via di sviluppo in base alle indicazioni fornite dal forum. Tale condivisione
di dati consentirà di confrontare i risultati
dei vari paesi e contribuirà a favorire, secondo quanto auspicato dal forum, ulteriori collaborazioni internazionali.
In aggiunta al progetto per la definizione
delle caratteristiche delle linee di cellule
staminali, il forum internazionale promuoverà altresì una pianificazione cooperativa fra i propri membri, cosé da poter indi-
cordo siglato oggi tra l’Accademia e il
CNRS ci offre l’opportunità di sviluppare
in modo sistematico una solida cooperazione in quegli ambiti di studio che meglio si prestano a beneficiare entrambi i
Paesi”, ha affermato.
“Naturalmente continueremo a cooperare nel contesto dell’UE e delle altre organizzazioni internazionali, anche se questi
programmi, per l’importanza preminente data a temi specifici e la presenza di
norme e tempistiche determinate, non
esauriscono necessariamente tutti gli scopi della cooperazione nel campo della ricerca”, ha aggiunto la dottoressa Pauli.
Sulla base d’informazioni diffuse dall’Accademia
di Finlandia
RCN 20579
Lanciata una campagna
scientifica per la copertura
forestale globale
Una rete mondiale d’osservatori sulla copertura forestale è in corso di sviluppo
come parte di un programma volto a migliorare le nostre conoscenze sulla cosiddetta “ultima frontiera biotica naturale”.
L’iniziativa, denominata “Programma di
copertura globale” (GCP), ha preso le
Il 15 luglio, la CE ha pubblicato il testo
integrale delle sue proposte di finanziamento della ricerca sulle cellule staminali
nell’ambito del 6PQ. Il professor Radda
ha definito le proposte “un passo decisivo
per il futuro della salute e della medicina”.
Per ulteriori informazioni riguardanti il forum
internazionale sulle cellule staminali, visitare il sito:
http://www.mrc.ac.uk/index/strategy-strategy/
strategy-science_strategy/strategystrategic_implementation/strategy-stem_cells/
strategy-stem_cells_international.htm
Per leggere il testo della proposta della CE sui
finanziamenti comunitari alla ricerca in materia
di cellule staminali, visitare il sito:
http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/pdf/2003/
com2003_0390it01.pdf
Sulla base d’informazioni fornite dal CRM
RCN 20586
mosse da un workshop tenuto nel 1999
da una fondazione scientifica europea e
dalla Fondazione nazionale della scienza
degli Stati Uniti. Un elemento essenziale
del programma consiste nella “visione
20:20 per la ricerca sulla copertura
forestale”, che prevede la costruzione di
una rete di 20 osservatori allo scopo di
monitorare la biodiversità e l’impatto del
cambiamento globale per un periodo di
oltre vent’anni.
La visione 20:20 è stata lanciata a Londra
l’11 luglio e, sulla base di 10 osservatori
già operativi in sedi quali Germania, Svizzera, Panama e Madagascar, la sfida successiva sarà quella di creare siti di osservazione nei “punti caldi della biodiversità”
quali Brasile, Ecuador, India e Africa.
Il professor Ghillean Prance dei Giardini
botanici reali di Kew spiega l’importanza
di una simile iniziativa globale: “Attualmente sono in corso numerosi studi biologici
sulla copertura forestale in tutto il mondo, peraltro insufficienti secondo il mio
punto di vista, ma quello che sta avvenendo richiede un migliore coordinamento,
affinché problemi analoghi possano essere affrontati in diverse parti del mondo”.
28 LUGLIO 2003
Varie
Infine, i partecipanti al GCP auspicano che
i risultati del loro lavoro si traducano in
supporto scientifico e incentivi perché i
governi perseguano politiche di conservazione forestale, e che portino ad attività formative e divulgative per comunicare al vasto pubblico i risultati ottenuti dal
programma.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.globalcanopy.org/
© PhotoDisc
Un ostacolo tradizionale a tale ricerca
consiste nella difficoltà di accedere a coperture alte 90 metri dal suolo della foresta. In passato è stata sperimentata una
serie di metodi, tra cui l’impiego di satelliti e perfino di scimmie addestrate. Più di
recente, tuttavia, le gru giganti da costruzione si sono rivelate lo strumento più
efficace.
Da un cestello sospeso alla gru, gli scienziati possono accedere in totale sicurezza a un massimo di due ettari di foresta in
tre dimensioni. Inoltre sono in fase di perfezionamento nuove tecniche d’accesso,
tra cui l’impiego di torri e palloni
aerostatici. Una volta all’interno della copertura forestale, i ricercatori possono
iniziare a studiare le sue interazioni con
l’atmosfera, il suo ruolo nei processi di
cambiamento climatico, e le diverse forme di vita che l’abitano.
“Le coperture forestali contengono probabilmente la metà della vita sulla Terra”,
spiega Crispin Tickell, direttore del Green
College Centre for Environmental Policy
and Understanding. “Sicuramente svolgono un ruolo di primo piano nel mitigare il
cambiamento climatico e le loro buone
condizioni di salute contribuiscono al benessere dell’ecosistema globale. [...] Il
programma di copertura globale prospetta un incremento significativo della cooperazione tra ricercatori forestali e
conservazionisti, molti dei quali svolgono
attività pionieristiche in un settore relativamente nuovo della scienza ambientale”.
Si prevede che, oltre a migliorare notevolmente le conoscenze di base sulla vita
nella copertura forestale e sulle sue
interazioni con il resto dell’ecosistema, il
GCP apporterà anche alcuni importanti
vantaggi sociali. Prodotti come i generi
alimentari e servizi quali l’intercettazione dell’acqua rappresentano due esempi
dei vantaggi che gli esseri umani possono
trarre dalle coperture forestali. Il GCP studierà e individuerà i vantaggi e il valore
sociale che le coperture apportano a livello globale e comunitario.
28 LUGLIO 2003
Sulla base d’informazioni fornite dal Programma
di copertura globale
RCN 20563
Secondo il presidente della
STOA, esiste l’esigenza di
un maggiore dialogo tra
scienza e politica
Se l’UE deve diventare la principale economia mondiale basata sulla conoscenza,
si rende necessario un maggiore dialogo
tra scienziati e politici, ha dichiarato
Gerhard Schmid, vicepresidente del PE e
presidente dell’unità di valutazione delle
opzioni scientifiche e tecnologiche
(STOA).
La STOA è un’unità ufficiale del PE, costituita da esperti esterni incaricati da quest’ultimo d’eseguire studi di valutazione
in ambito scientifico e tecnologico, allo
scopo di offrire supporto agli eurodeputati
nello svolgimento delle loro funzioni politiche.
Nel suo editoriale apparso nell’ultima edizione della newsletter della STOA,
Schmid ha fatto riferimento ai corpi parlamentari danese, tedesco, italiano e svizzero, all’interno dei quali è stata creata
un’unità di valutazione tecnologica separata, distinta rispetto ai servizi generici di
ricerca e di documentazione, incaricata
del difficile compito di fornire alle figure
politiche una consulenza sulle problematiche relative alla realizzazione di un’economia basata sulla conoscenza.
“Come gli organismi citati, anche il PE ha
bisogno d’informazioni sintetiche, tempestive e con scadenze ravvicinate per le
relazioni in corso d’elaborazione, nonché
di valutazioni dettagliate di lungo periodo per le tematiche che si profilano come
imminenti”, ha affermato Schmid.
Anche se il gruppo STOA ha svolto, dalla
sua costituzione avvenuta quasi due anni
fa, un ruolo significativo in qualità di strumento di valutazione dell’impatto tecnologico, Schmid ritiene che la sua struttura
necessiti di qualche modifica, per adattarla alla crescente complessità dell’attività di valutazione degli sviluppi tecnolo-
gici. Secondo Schmid, “i balzi in avanti
della tecnologia non si misurano più in
secoli, ma in periodi di dieci anni o anche
meno. La valutazione di questo tipo di sviluppi diventa sempre più difficile”.
Schmid afferma che sono già in corso riforme strutturali finalizzate a dotare il
prossimo PE di un centro di documentazione più reattivo e di un servizio
decentralizzato di sostegno alla ricerca
direttamente collegato alle commissioni.
Tuttavia, la valutazione dell’impatto tecnologico non può, da sola, fornire alla parte politica un punto di vista equilibrato.
“Le valutazioni dell’impatto tecnologico
forniscono fatti e alternative per l’azione,
ma non consentono di esprimere giudizi
corretti. Spesso, partendo dai medesimi
fatti, è possibile trarre conclusioni molto
diverse”.
“Solo tramite una discussione con basi
scientifiche sui pro e sui contro delle diverse opzioni, è possibile prendere decisioni politiche con effetti di lungo periodo, nella piena consapevolezza di tutte le
opportunità e i rischi in gioco. Questo
presuppone un dialogo tra la comunità
politica e scientifica che, finora, a livello
di Unione europea è stato quantomeno
irregolare”, scrive Schmid.
Schmid dichiara inoltre che la STOA ha
un ruolo chiave da svolgere nella
strutturazione del dialogo tra la comunità
scientifica, tecnica, medica e politica, allo
scopo di rendere comprensibili le complesse decisioni politiche in materia di
scienza e tecnologia, aventi un impatto di
lungo periodo. L’unità STOA si è mossa in
questa direzione tramite l’organizzazione di workshop, un migliore impiego delle risorse a sua disposizione e la fissazione in modo definito dei propri compiti di
valutazione e di comunicazione.
Per ulteriori informazioni sulla STOA, visitare il
sito:
http://www.europarl.eu.int/stoa/default_en.htm
Sulla base d’informazioni diffuse dal PE
RCN 20578
Secondo i ricercatori
europei, si sopravvaluta il
rischio di collisione tra un
grande asteroide e la
Terra
Secondo le conclusioni di una recente ricerca condotta in Russia e nel Regno Unito, il rischio che un meteorite di grandi
dimensioni colpisca la Terra, con effetti
catastrofici, è molto minore di quanto ritenuto finora.
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
19
Varie
Secondo l’ICSU, occorre
dare chiaro risalto al ruolo
della scienza nella
creazione della società
dell’informazione
Nello studio, a cura di Philip Bland
dell’Imperial College di Londra e di Natalia
Artemieva dell’Istituto per la dinamica
delle geosfere di Mosca, il rischio di impatti catastrofici riferito è inferiore del
50% rispetto alle stime precedenti.
Il Consiglio internazionale per la scienza
(ICSU) ha lanciato un “piano d’azione”
sul tema “La scienza nella società dell’informazione” e ha invitato i governi a approvarlo in occasione del Vertice mondiale sulla società dell’informazione, previsto per dicembre a Ginevra.
Secondo i due ricercatori, la probabilità
che oggetti di diametro superiore ai 220
metri colpiscano il nostro pianeta è di una
ogni 170.000 anni, rispetto alle stime precedenti che facevano riferimento a periodi da 3.000 a 4.000 anni.
Tuttavia, non è ancora chiaro se la nuova
ricerca riduca significativamente il rischio
globale dell’impatto di un meteorite con
la Terra. Gli scienziati Bland e Artemieva
avvertono che gli effetti derivanti dalle
piogge di frammenti generate da precedenti collisioni potrebbero essere altrettanto devastanti.
Il livello di rischio rappresentato da tali
masse di detriti sembra dipendere dalla
loro composizione. Gli asteroidi di composizione rocciosa, che rappresentano
circa il 93% dei cosiddetti “oggetti vicini
alla Terra”, hanno maggiori probabilità di
frantumarsi completamente a contatto
con la nostra atmosfera. I relativi residui,
tuttavia, essendo composti principalmente da materiali ferrosi, risulterebbero
molto più dannosi in caso di collisione con
la superficie del pianeta.
Sebbene questa recente ricerca offra
qualche speranza circa la possibilità d’evitare il destino subito dai dinosauri circa 60
milioni d’anni fa, alcuni, e tra questi
l’Agenzia spaziale europea (ESA), non intendono lasciare nulla al caso e restano
comunque attivi nel ricercare modi per
proteggere la Terra da futuri possibili impatti.
Sulla base d’informazioni fornite da fonti
giornalistiche
RCN 20604
Sostegno delle ONG
europee alla separazione
tra Euratom e trattati UE
Il Presidium della Convenzione europea
ha deciso di abbandonare l’iniziale proposta d’includere il trattato Euratom nella
futura costituzione dell’UE.
La decisione d’introdurre un allegato che
preveda la separazione formale tra l’UE e
l’Euratom è stata presa in data 10 luglio.
Le ONG europee hanno reagito positivamente, affermando che la decisione sottolinea la crescente opposizione al soste-
20
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
Il gruppo sostiene che “è necessario dare
chiaro risalto al ruolo fondamentale della
scienza e degli scienziati nella creazione
della società dell’informazione”, sia in occasione del vertice sia nei successivi piani
d’azione.
© Ian Britton, www.FreeFoto.com
gno dell’energia nucleare, previsto dal
trattato Euratom.
“Viene così finalmente riconosciuto che
il trattato Euratom è oltremisura sorpassato e antidemocratico per trovare posto
in una costituzione di tipo moderno”, ha
affermato Mark Johnston, membro di
Amici della Terra Europa.
Greenpeace e Amici della Terra ritengono che l’esclusione del trattato Euratom
dalla costituzione europea consentirà agli
Stati Membri di non aderire al trattato
senza essere al contempo costretti a lasciare l’UE.
Gli ambientalisti sperano che, a livello
politico, durante la prossima conferenza
intergovernativa sarà presa in considerazione la completa abolizione del trattato
Euratom. “Conservare il sostegno al nucleare nell’ambito delle norme europee
fondamentali rischia di rendere l’UE altamente impopolare tra i suoi stessi cittadini”, ha affermato Bridget Woodman, membro di Greenpeace Europa.
Il 6PQ ha previsto, per le attività connesse al trattato Euratom, un budget complessivo di € 1,23 miliardi, il 60% del quale
sarà utilizzato per finanziare la ricerca nel
campo della fusione termonucleare.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
ftp://ftp.cordis.lu/pub/fp6/docs/
euratom_challenge_21stcentury.pdf
Sulla base d’informazioni diffuse da Greenpeace
RCN 20571
Il tema chiave del piano d’azione consiste
nella necessità di garantire un accesso
universale alla conoscenza scientifica, un
aspetto che il consiglio ritiene di vitale
importanza per assicurare che le nazioni
meno sviluppate non restino escluse dalla nuova economia basata sulla conoscenza.
Il professor Jane Lubchenco, presidente
dell’ICSU, ha dichiarato: “La conoscenza
scientifica è in grado di fornire un contributo decisivo al mondo intero nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del
Millennio fissati dalle Nazioni Unite, e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione
e della comunicazione [TIC] offrirà opportunità senza precedenti per accelerare questo processo”.
Al tempo stesso, gli scienziati e i governi
devono collaborare per fronteggiare il
rischio concreto che il cosiddetto “divario digitale” continui ad ampliarsi e che si
rafforzino le distinzioni fra ricchi e poveri, Nord e Sud.
Unitamente all’accesso ai dati scientifici,
il piano sottolinea altresì l’importanza d’assicurare che il processo decisionale e la
governance siano trasparenti e si fondino
sui dati della ricerca scientifica, di migliorare l’istruzione e la formazione e d’affrontare le questioni politiche riguardanti l’informazione scientifica.
Il piano d’azione propone una serie d’iniziative concrete. Fra queste figura l’esigenza di garantire che tutte le università
e gli istituti di ricerca dispongano di connessioni Internet ad alta velocità affidabili
ed economicamente convenienti, “che
consentano loro di svolgere un ruolo essenziale nella produzione d’informazioni
e conoscenze, nell’istruzione e nella formazione”.
28 LUGLIO 2003
Varie
EPIC è il più vasto studio mai condotto in
materia d’alimentazione e salute e coinvolge oltre mezzo milione di persone in dieci
Paesi. Avvalendosi di metodi attentamente
ideati e sperimentati per studiare molti individui di vari Paesi con abitudini alimentari
diverse, EPIC fornirà informazioni molto più
specifiche riguardo gli effetti dell’alimentazione sulla salute a lungo termine rispetto
agli studi precedenti.
Il consiglio sostiene altresì che qualunque
legislazione sulla protezione delle banche
dati debba garantire pieno e libero accesso
ai dati creati con l’ausilio di fondi pubblici e
ritiene che la definizione di standard per
l’interoperabilità tecnologica consentirebbe
un uso più efficace delle informazioni e dei
dati.
L’ICSU invita altresì a sostenere lo svolgimento di urgenti ricerche sull’utilizzo delle
tecnologie dell’informazione in settori chiave quali i sistemi d’informazione geografica,
la telemedicina, e sul valore socioeconomico
delle informazioni pubbliche e dei sistemi di
libero accesso.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.icsu.org
Sulla base d’informazioni fornite dall’ICSU
RCN 20595
Sottoscritti i primi contratti
relativi ai satelliti Galileo
L’11 luglio, presso il polo tecnologico e di
ricerca dell’Agenzia spaziale europea, sono
stati firmati i primi contratti per la costruzione di satelliti di prova per il programma
Galileo.
I satelliti sperimentali saranno gli immediati
predecessori dei 30 satelliti orbitanti di cui è
prevista la realizzazione per la costituzione
del sistema di navigazione civile europeo. Il
lancio del primo satellite è previsto per il
2005, allo scopo di vincolare le frequenze
riservate al sistema Galileo prima del giugno
dello stesso anno, data limite fissata dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni.
Ad aggiudicarsi il contratto, per un valore di
€ 27,9 milioni, è stata la britannica Surrey
Space Technology Ltd. Il secondo contratto
ha per oggetto la costruzione di un satellite
di prova maggiormente vicino al progetto
finale, che sarà utilizzato per verificare in
modo definitivo il funzionamento del complesso delle tecnologie impiegate nell’ambito del programma. L’offerta risultata
vincitrice, per un valore di € 72,3 milioni, è
stata presentata da Galileo Industries, associazione temporanea d’imprese composta
da partner francesi, italiani, tedeschi, spagnoli
e britannici.
“Galileo sta prendendo forma in modo sempre più preciso. Questi primi contratti sono
rappresentativi del fermo proposito europeo di sviluppare il primo sistema di navigazione satellitare globale civile”, ha dichiarato
Claudio Mastracci, direttore dei programmi
applicativi dell’ASE.
Ren‚ Oosterlinck, responsabile della sezione Navigazione dell’Agenzia spaziale europea, ha aggiunto: “Quella che ci siamo posti,
28 LUGLIO 2003
Per ulteriori informazioni su EPIC, visitare il sito:
© ASE
insieme ai nostri partner in tutta Europa, è
una vera sfida, anche a motivo dei tempi ristretti, ma abbiamo fatto ogni sforzo per
volgere a nostro vantaggio anche gli elementi più sfavorevoli”.
Per ulteriori informazioni sul programma Galileo,
visitare il sito:
http://www.esa.int/export/esaSA/
GGGMX650NDC_navigation_0.html
Sulla base d’informazioni diffuse dall’Agenzia spaziale
europea
RCN 20570
Gli scienziati scoprono una
correlazione tra alimenti
grassi e tumore al seno
I ricercatori hanno scoperto le prove di una
correlazione tra tumore al seno ed elevata
assunzione di grassi.
Finora la maggior parte degli studi sulla popolazione non è riuscita a mettere in relazione il tumore al seno e i livelli di grasso
negli alimenti. Tuttavia, gli scienziati hanno
notato che tale correlazione emerge se si
utilizzano i diari alimentari per registrare le
informazioni relative all’assunzione di grassi.
Nell’ambito di un’iniziativa dello Studio
prospettico europeo sul cancro, che esamina gli aspetti legati ad alimentazione e salute
su scala europea, a oltre 13.000 donne del
Norfolk (Regno Unito) è stato chiesto di tenere un diario alimentare. I diari hanno rivelato che le probabilità di sviluppare il tumore
al seno è due volte più elevata nelle donne
che hanno consumato oltre 90 grammi di
grassi al giorno rispetto a quelle che hanno
assunto una razione giornaliera inferiore ai
40 grammi.
La Dott.ssa Sheila Bingham, che ha condotto
la ricerca, ritiene che lo studio fornisca un
quadro preciso delle abitudini alimentari e
una correlazione credibile tra alimenti eccessivamente grassi e il maggiore rischio di
tumore al seno. “L’effetto sembra essere legato in particolare agli alimenti che contengono grassi saturi, soprattutto il latte intero,
il burro, la carne [...], i biscotti e i dolci”.
http://www.srl.cam.ac.uk/epic/
Sulla base d’informazioni fornite dal Consiglio
britannico per la ricerca medica
RCN 20601
La CE avvia un’azione contro
le inadempienze di alcuni
Stati membri
nell’applicazione della
normativa sulla
sperimentazione animale
La CE ha inviato un ammonimento scritto a
Francia, Belgio e Paesi Bassi per il mancato
adeguamento alla legislazione dell’UE in
materia d’esperimenti su animali.
Tale normativa ha l’obiettivo di fornire misure comuni a tutta l’UE per la protezione degli animali impiegati a scopi sperimentali o
ad altri scopi scientifici.
I governi francese e olandese hanno entrambi ricevuto una lettera di costituzione in mora
o primo ammonimento scritto. Nel caso della Francia, la CE ha rilevato la non corretta
trasposizione, all’interno della legislazione
nazionale, di uno degli articoli della normativa europea, relativo alla riduzione al minimo
delle sofferenze inflitte agli animali da laboratorio.
Secondo la CE, uno degli ambiti in cui
l’accoglimento della normativa, da parte dei
Paesi Bassi, si è rivelato inadeguato è quello
relativo al mutuo riconoscimento degli esperimenti. L’articolo in questione è finalizzato
ad assicurare che, ove possibile, i dati derivanti da esperimenti effettuati in uno degli
Stati membri siano riconosciuti dagli altri,
per evitare la ripetizione superflua degli
esperimenti.
Il Belgio, nel frattempo, ha ricevuto un secondo parere motivato o, in altri termini, un
ultimo ammonimento scritto. In seguito all’esame di una denuncia relativa a un’eccessiva ampiezza di interpretazione, da parte
delle autorità belghe, delle eccezioni previste per l’uso sperimentale di cani e gatti non
allevati a questo scopo, la CE ha rilevato la
violazione della normativa vigente.
Sulla base del DN: IP/03/1039
RCN 20603
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
21
Varie
Assegnato al governo
austriaco il Premio
“eEurope 2003”
HELP, l’iniziativa della Cancelleria federale austriaca che propone una guida virtuale alle autorità, gli uffici e le istituzioni
dell’Austria, è uno dei vincitori del premio eEurope 2003 per l’eGovernment.
Il premio è stato consegnato dal commissario europeo Erkki Liikanen durante una
cerimonia ufficiale tenutasi il 7 luglio nel
corso della conferenza sull’eGovernment,
alla presenza del premier italiano Silvio
Berlusconi e del suo ministro dell’Innovazione e delle Tecnologie Lucio Stanca.
Oltre 350 candidature sono pervenute
per partecipare al premio, fra le quali sono
stati selezionati 65 progetti su temi quali il
ruolo dell’eGovernment nella competitività europea, l’e-cooperation fra i governi europei, centrali e locali e il miglioramento della qualità di vita per i cittadini
europei.
A ritirare il premio a nome del progetto
HELP è stata Elisabeth Dearing, direttrice
amministrativa presso la Cancelleria austriaca, la quale ha dichiarato al Notiziario
CORDIS che questo successo ha conferito al team HELP uno “slancio nuovo e forte”.
Il portale HELP è una guida virtuale che
offre ai cittadini informazioni sulle situazioni di vita reale, come la procedura da
seguire per ottenere gli assegni familiari
o per creare un’impresa. I cittadini, inoltre, possono accedere a una vasta gamma d’informazioni su altre procedure ufficiali, scadenze e tasse da pagare, nonché ai moduli da compilare o scaricare.
Quando fu varato nel 1997, il progetto
contemplava solo dieci “situazioni di vita”,
illustrate sul sito. Da allora, il portale è
stato arricchito e oggi prevede circa 200
situazioni. Oltre a fornire informazioni alle
imprese e ai cittadini austriaci, il sito ha
esteso i propri servizi anche ai cittadini
stranieri che desiderano stabilirsi o lavorare in Austria, nonché alle persone
disabili, consentendo loro di accedere ai
documenti ufficiali in base alle linee guida globali sull’accessibilità a Internet.
Tuttavia, come ha spiegato la Dearing al
Notiziario CORDIS, il concetto di proporre “situazioni di vita” on line è già diffuso.
“Ciò che distingue il nostro portale è la
completa integrazione della firma, del
pagamento e della consegna elettronici.
Questo significa che l’intero processo è
totalmente elettronico. Inoltre, penso che
22
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
siamo stati i primi a introdurre la firma
mobile”, ha affermato la Direttrice.
Nell’ambito del progetto HELP, si è cercato altresì di promuovere l’utilizzo dei servizi da parte dei cittadini di tutta l’Austria.
Grazie alla collaborazione delle tabaccherie e degli uffici postali, il team HELP ha
potuto installare dei terminali nei comuni
più isolati del Paese. La Dearing ritiene
che rendere disponibili i servizi HELP in
questo modo sia essenziale per il successo dell’eGovernment.
La cooperazione e la comunicazione con
i cittadini e i partenariati sono stati determinanti per la riuscita del progetto. “Disponiamo di una rete cooperativa molto
vasta che collega tutti i livelli di governo”,
ha affermato la Dearing, spiegando che i
costi di HELP vengono ridotti al minimo
grazie alla cooperazione: “Tutti i nostri
esperti presso i ministeri e perfino il settore privato contribuiscono ai nostri servizi su base volontaria, poiché vogliono
far parte di HELP”. Nell’ambito del portale, inoltre, è stato messo a punto un efficace meccanismo di feedback da parte
dei cittadini basato su un “libro degli invitati” virtuale e un questionario utenti, per
garantire un rapido miglioramento del
sito in base ai commenti espressi.
Il consenso in merito ai vantaggi offerti
da tali servizi e applicazioni on line è cresciuto a tal punto che, in ottobre, i servizi
HELP saranno estesi alla Repubblica Ceca,
alla Slovacchia, all’Ungheria e alla
Slovenia.
Interrogata sulle sfide che occorre ancora affrontare per una completa attuazione dell’eGovernment in Europa, la
Dearing ha citato la necessità di migliorare la comunicazione con i cittadini, affermando che il successo dell’eGovernment
non si basa sulla tecnologia, ma sulla “capacità di rendere più democratiche le
autorità pubbliche, attraverso una maggiore facilità di partecipazione dei cittadini al processo legislativo e decisionale”.
Nella dichiarazione ministeriale emessa
l’8 luglio durante la conferenza
sull’eGovernment, i ministri degli Stati
membri dell’UE attuali e futuri, dei Paesi
candidati e dell’EFTA hanno sottolineato
anch’essi
la
necessità
di
un
coinvolgimento dei cittadini, affermando
che l’approccio dell’eGovernment deve
essere incentrato sui cittadini e le imprese, piuttosto che sulle formalità amministrative. I ministri, pertanto, hanno condiviso la proposta della rete delle amministrazioni pubbliche europee d”elaborare
raccomandazioni organizzative su tale
argomento. Essi, inoltre, hanno invitato la
CE a tener conto dei risultati della conferenza al momento della preparazione
dell’imminente
comunicazione
sull’eGovernment.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.help.gv.at/HELP-FC.html
Sulla base della partecipazione del Notiziario
CORDIS alla Conferenza 2003 sull’eGovernment
RCN 20547
La CE inaugura un portale
web sulla ricerca in
materia di distruttori
endocrini
La DG Ricerca della CE ha inaugurato un
nuovo portale web, che offre una panoramica delle numerose attività dell’UE nel
campo della ricerca sui distruttori
endocrini.
Il sistema endocrino è costituito da un insieme di ghiandole, ormoni e recettori
che regolano non solo le funzioni riproduttive, ma anche la crescita, la pressione
e i livelli di zucchero nel sangue, il metabolismo corporeo, il funzionamento del
cervello e del sistema nervoso. Tuttavia,
si ritiene che un’ampia gamma di sostanze chimiche, dette distruttori endocrini,
interferiscano con tale sistema, causando
effetti negativi sulla salute di esseri umani e animali.
Nel tentativo d’informare meglio il pubblico, il portale web offre informazioni
essenziali sul sistema endocrino, sui distruttori e sui loro effetti sulla salute, oltre a collegamenti utili.
Il portale presenta inoltre il quadro di riferimento istituzionale, la strategia dell’UE
in relazione ai distruttori endocrini e le
iniziative attualmente portate avanti dalle diverse DG. Nel caso dei programmi
quadro di ricerca, il portale include i progetti completati e in corso, nonché i raggruppamenti di rete e le nuove opportunità nel campo dei distruttori endocrini.
É inoltre prevista una sezione dedicata
all’attualità e alle manifestazioni, per consentire alle parti interessate di restare informati sui più recenti sviluppi nell’ambito della ricerca sui distruttori endocrini e
delle decisioni politiche correlate.
Nell’ambito del 6PQ, la tematica dei distruttori endocrini viene trattata specificamente nella priorità 5 (Qualità e sicurezza dei prodotti alimentari) e, in misura
minore, nella priorità 6 (Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi).
É possibile accedere al nuovo portale visitando
il sito:
28 LUGLIO 2003
Varie
http://europa.eu.int/comm/research/endocrine/
index_en.html
Sulla base di un nuovo portale web della CE
RCN 20589
Un progetto EUREKA
realizza uno strumento per
quantificare “l’incertezza
delle misure”
Il consorzio di un progetto EUREKA ha
messo a punto un sistema software capace d’aiutare le imprese a rispettare i limiti
imposti alle sostanze chimiche.
Le aziende operanti nel settore alimentare e farmaceutico sono particolarmente
interessate a quantificare con precisione
il contenuto di sostanze chimiche nei loro
prodotti, allo scopo di garantirne la
rintracciabilità ed evitare la contaminazione. Tuttavia, le fluttuazioni a breve termine di temperatura, umidità e pressione dell’aria o la variabilità delle prestazioni dello strumento di misura possono determinare risultati incerti che, secondo
l’Organizzazione internazionale per la
standardizzazione (ISO), costituiscono un
problema da risolvere.
Il progetto MUSAC ha visto la partecipazione di 20 partner di consorzio provenienti da Germania, Austria e Svizzera.
Disponendo di un bilancio totale pari a €
0,7 milioni, i partner hanno tentato d’affrontare la questione della “incertezza
delle misure”. Come ha spiegato il capo
del progetto MUSAC, Matthias Roesslein,
il quale lavora presso l’istituto di ricerca
EMPA in Svizzera, “le aziende hanno già
subito contestazioni in passato per le loro
dichiarazioni d’imprecisione. Nel controllo degli alimenti, per esempio, è importante dimostrare che il livello di pesticidi
sia effettivamente inferiore al limite definito dai governi”.
Per garantire rilevamenti più affidabili
delle sostanze chimiche, il sistema
software MUSAC valuta “l’incertezza delle misure” passo dopo passo. Il sistema
prima ricerca le quantità d’ogni sostanza
chimica e le possibili variabili o “incertezze”, come i cambiamenti nella temperatura di laboratorio. Successivamente cal-
cola il margine d’errore e simula i livelli
d’incertezza su tutta la base di produzione. I partner prevedono che il software
contribuirà a evitare decisioni sbagliate e
a eliminare le dispendiose ripetizioni dei
cicli di misurazione. Come ha spiegato
Roesslein, il sistema è già in fase di
commercializzazione con l’aiuto di
Nestlé. “Il gruppo sta pensando d’impiegare questo prodotto nei suoi laboratori
sparsi in tutto il mondo”. I partner MUSAC
hanno già creato una società spin-off per
commercializzare il nuovo software.
Inoltre, parallelamente al software d’analisi chimica, è stato messo a punto un sistema correlato, per quantificare l’incertezza nella misurazione di grandezze fisiche come la lunghezza dei componenti e
la corrente elettrica.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.eureka.be/ifs/files/ifs/jsp-bin/eureka/
ifs/jsps/projectForm.jsp?fileToInclude=show
ProjectFormHTML.jsp&XSLFile=projectFormGenInf&
enumber=1910
Sulla base d’informazioni fornite da EUREKA
RCN 20612
Manifestazioni
Seminario sul 6PQ
Taastrup (Danimarca),
10 ottobre 2003
Il 10 ottobre si svolgerà a Taastrup (Danimarca) un seminario sulle possibilità di finanziamento nell’ambito del 6PQ.
L’obiettivo è di fornire ai proponenti di progetti per il 6PQ e ai consulenti una panoramica dei tipi di progetti finanziati e dei contratti comunitari, nonché delle descrizioni
su come redigere proposte di successo e
una descrizione su come vengono selezionate e valutate.
Inoltre, i partecipanti potranno conoscere
l’esperienza maturata da un’azienda privata
che ha partecipato alla fase d’elaborazione
di una proposta durante il primo ciclo di presentazione delle proposte.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
Jan Corner-Walker
EuroCenter
Tel. +45 7220 2963
E-mail: [email protected]
Corsi di formazione sugli
aspetti amministrativi e
contrattuali del 6PQ
Roma (Italia), 18-19 settembre 2003
Il 18 e 19 settembre, l’Agenzia italiana per
la promozione della ricerca (APRE) organizzerà a Roma un corso di formazione
sugli aspetti amministrativi e contrattuali
del 6PQ.
L’obiettivo del corso è d’orientare i potenziali proponenti di progetti attraverso
le varie fasi amministrative, contabili e finanziarie della gestione dei progetti. Più
specificamente, la formazione aiuterà i
proponenti a preparare le bozze di bilancio e ad elaborare i formulari relativi alle
trattative e all’inventario.
La partecipazione al corso è aperta alle
università, agli enti pubblici, alle PMI e ai
centri di ricerca.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.apre.it/serviziapre/forma/
corso.asp?id=17
http://www.eurocenter.info/
Sulla base d’informazioni diffuse da APRE
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20608
Workshop sulla
preparazione delle
proposte per il 6PQ
Lauingen (Germania),
17-19 settembre 2003
Dal 17 al 19 settembre si svolgerà a
Lauingen (Germania) un workshop sull’elaborazione e la preparazione delle
proposte per il 6PQ.
I corsi di formazione, organizzati da BAUM
Consult, riguarderanno l’insieme degli
aspetti pratici della preparazione di una
proposta valida, con un’attenzione particolare ai seguenti punti:
■
presentazione chiara e completa
dell’idea di progetto;
■
semplificazione del programma di
lavoro;
■
controllo dell’ammissibilità della
proposta rispetto ai criteri di valutazione del 6PQ.
Saranno inoltre disponibili, a titolo facoltativo, delle formazioni individuali per
RCN 20609
28 LUGLIO 2003
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
23
Manifestazioni
Forum sugli investimenti
nelle TIC
coloro che desiderano preparare una proposta specifica.
Per ulteriori informazioni (in tedesco), visitare il
sito:
http://www.baumgroup.de/
Content.asp?ID=80&Ref_Table=News
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20598
Conferenza internazionale
sul ruolo della donna nella
ricerca industriale
Berlino (Germania),
10-11 ottobre 2003
La promozione del ruolo della donna nel
settore della ricerca industriale sarà il
tema di una conferenza internazionale
che si terrà a Berlino (Germania) il 10 e 11
ottobre.
La CE e il ministero tedesco dell’Istruzione e della Ricerca, organizzatori della
manifestazione, coglieranno l’occasione
per presentare i risultati di uno studio,
condotto a livello europeo, dal titolo “Il
ruolo della donna nella ricerca industriale: un appello di sensibilizzazione all’industria europea”.
L’obiettivo essenziale della conferenza è
di preparare e sviluppare possibili azioni
concertate a sostegno della partecipazione femminile nella ricerca industriale. Gli
argomenti principali della discussione saranno i seguenti:
■
giovani scienziate: come motivare un
maggior numero di giovani donne a
intraprendere una carriera nel
settore della ricerca industriale;
La decima edizione del forum sugli investimenti nelle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (TIC) si terrà a Milano
tra il 30 settembre e il 1° ottobre di quest’anno.
L’obiettivo del forum è di aiutare le aziende
tecnologiche di tutta l’Europa finanziate nelle fasi iniziali o secondarie dell’attività imprenditoriale a reperire nuovi fondi e nuovi
partner e ad ampliare in modo significativo
la propria rete di contatti.
Si svolgeranno numerose sessioni di lavoro
dedicate ai seguenti temi: soluzioni tecnologiche per le imprese; tecnologie e applicazioni senza fili; banda larga e intrattenimento
digitale.
Oltre alle sessioni sopramenzionate, il forum
prenderà in esame le tecnologie attualmente in fase di sviluppo nell’ambito del programma Tecnologie della società dell’informazione (TSI) del 6PQ.
Il forum si terrà parallelamente alla manifestazione annuale TSI della CE. Una seduta
plenaria sarà inoltre dedicata a importanti
questioni che gli imprenditori europei si trovano ad affrontare nel panorama economico attuale.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.e-unlimited.com
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20599
Le nanotecnologie al
servizio della prevenzione e
delle indagini sul crimine
■
le carriere possibili per la donna nel
settore della ricerca industriale e
buone prassi per le aziende;
■
accrescimento della partecipazione
delle donne a livello d’innovazione e
imprenditorialità;
Londra (Regno Unito),
28-29 settembre 2003
■
miglioramento delle conoscenze
relative al ruolo femminile nella
ricerca industriale;
■
figure femminili di spicco nell’ambito
della ricerca industriale: l’importanza
dei modelli, della creazione di una
rete di riferimento e del mentorato.
Il 28 e il 29 ottobre si svolgerà a Londra (Regno Unito) una conferenza sull’applicazione
delle nanotecnologie per prevenire e indagare il crimine.
La conferenza si rivolge ai ricercatori di
tutti i settori industriali, alle università, agli
industriali e ai responsabili politici.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.eubuero.de/arbeitsbereiche/
fraueneuforschung/wir
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20605
24
Milano (Italia),
30 settembre – 1° ottobre 2003
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
Lo scopo dell’incontro è di riunire le principali parti interessate alla prevenzione e alle
indagini sul crimine per esaminare nuove
tecniche e tecnologie che potrebbero cambiare radicalmente il modo d’affrontare la
gestione del crimine.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno figurano:
■
identificazione personale / biometrica
(dispositivi sensoriali, prova del DNA,
tecniche d’elaborazione del profilo);
■
prove d’autenticità dei materiali
(crittografia, caratteristiche
antimanomissione, marcatura di sicurezza, prove sensoriali);
■
riduzione in scala e portabilità (tecnologia della striscia reattiva, laboratorio su
chip, sistemi portatili);
■
difese personali e fisiche (rivestimenti di
sicurezza/antigraffiti, abbigliamento di
protezione, sistemi di riconoscimento
vocale, biosensori per combattimenti
militari, materiali da costruzione avanzati);
■
scambi e operazioni commerciali
(tecnologie di cifratura, polizia su
Internet/sistemi informatici, accesso
controllato degli utenti, tecniche
antifrode).
La manifestazione, organizzata dall’Istituto
britannico di nanotecnologie in collaborazione con il Centro scozzese contro il crimine economico, è patrocinata anche dal Servizio di scienze forensi e dall’Istituto di
criminologia Jill Dando.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
Caroline Russell
E-mail: [email protected]
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20593
Conferenza internazionale
sui nanomateriali e sulla
nanoproduzione
Londra (Regno Unito),
15-16 dicembre 2003
L’Istituto britannico dei materiali, dei minerali e delle attività estrattive, unitamente al
Dipartimento governativo del Commercio
e dell’Industria, sta organizzando una conferenza internazionale sul tema “Nanomateriali e nanoproduzione”, che si svolgerà il 15 e 16 dicembre a Londra (Regno Unito).
Nel corso degli ultimi anni, le nanoscienze e
i nanomateriali hanno incontrato un interesse enorme e mirato in tutto il mondo, interesse che si è concretizzato in importanti
programmi di ricerca e sviluppo attualmente in corso in Giappone, negli Stati Uniti e in
Germania.
Sulla base di questo contesto, i delegati e i
relatori provenienti dall’Europa e dal resto
del mondo si riuniranno per discutere argomenti quali:
■
nanomateriali strutturali;
■
nanomateriali funzionali;
■
bio-nanomateriali;
28 LUGLIO 2003
Manifestazioni
■
caratterizzazione;
■
modellazione;
■
produzione e costruzione.
■
animali giovani nelle prove di sicurezza: scienza, normativa e applicabilità;
Conferenza internazionale
sull’e-learning
■
conseguenze dell’imprinting prenatale, implicazioni per la salute nelle fasi
successive della vita;
■
immunotossicità dello sviluppo,
strategie di prova e requisiti
normativi;
Dal 3 al 5 dicembre si svolgeranno a Berlino (Germania) la 9° conferenza internazionale e una serie di workshop sull’apprendimento e sulla formazione sostenuti
dalla tecnologia.
■
effetti dei distruttori endocrini sullo
sviluppo cerebrale e sul comportamento sessualmente dimorfo.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.iom3.org/events/nano2003/
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20559
Primo piano sulla R&S in
materia di chimica nel
2003
Grenoble (Francia),
27-29 agosto 2003
Dal 27 al 29 agosto si svolgerà a Grenoble
(Francia) la 3° conferenza paneuropea
intitolata “Primo piano sulla R&S [ricerca
e sviluppo] nel settore europeo della chimica nel 2003”.
Lo scopo principale della conferenza è di
stimolare le interazioni, il collegamento
in rete e la comunicazione tra i giovani
chimici europei, al fine di produrre una
maggiore mobilità, nuovi progetti e una
migliore comunicazione a tutti i livelli.
La conferenza prevede una serie di brevi
interventi da parte d’autorevoli giovani
chimici europei, scienziati e ingegneri nel
settore della chimica, nonché una sessione poster e la consegna della medaglia
Europa 2003 e del premio di € 1.000 per il
miglior poster presentato.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.setforeurope.org/grenoble/
grenoblemain.htm
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20592
Conferenza della Società
europea di teratologia
Elsinore (Danimarca),
7-10 settembre 200
Dal 7 al 10 settembre si svolgerà a Elsinore
(Danimarca) la 31° conferenza della Società europea di teratologia.
La manifestazione riunirà ricercatori di
base e clinici, nonché rappresentanti dell’industria ed enti normativi allo scopo
d’esaminare le questioni relative alla disgregazione endocrina.
Tra gli argomenti della conferenza figurano:
■
tossicità materna, implicazioni scientifiche e normative della tossicità dello
sviluppo;
La manifestazione prevede inoltre una
relazione speciale sulle possibilità e sulle
limitazioni della terapia genica in utero.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.ets2003.dk
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20591
Conferenza internazionale
sui provider di servizi
software in Europa
Bruxelles (Belgio), 15 ottobre 2003
L’Associazione internazionale dell’industria informatica e la società di consulenza SFC organizzano congiuntamente una
conferenza intitolata “I servizi software
in Europa”, che si svolgerà il 15 ottobre a
Bruxelles (Belgio).
Lo scopo della manifestazione è quello di
stimolare un dibattito pubblico aperto sui
provider d’applicazioni e di servizi
software nell’e-economy europea. I partecipanti avranno inoltre l’opportunità
unica di collegarsi in rete con altri provider
di servizi, venditori di tecnologie e potenziali clienti.
Interverranno diversi relatori illustri in
rappresentanza dell’industria, della CE e
del mondo universitario, per discutere di
argomenti quali:
■
le tecnologie d’avanguardia e il loro
impatto sulla fornitura di servizi
software;
■
l’interoperabilità e le norme;
■
i timori relativi alla sicurezza dei
software come servizi online.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://212.23.13.26/sfc/index.php?option=display
page&Itemid=54&op=page&SubMenu=
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20585
Durante la conferenza, si terranno diverse sessioni plenarie dedicate a questioni
quali le “politiche d’applicazione dell’elearning” e le “future tecnologie per assistere l’apprendimento”.
Prima della conferenza si svolgeranno alcuni workshop volti ad aiutare i partecipanti ad acquisire conoscenze pratiche e
ottenere approfondimenti su argomenti
quali i risultati innovativi delle tecnologie
d’apprendimento europee oppure l’utilizzo di infrastrutture GRID al fine di favorire, in futuro, l’apprendimento sostenuto dalla tecnologia.
Tra i relatori principali figureranno rappresentanti d’aziende, del mondo accademico e della CE. La manifestazione è
organizzata con il patrocinio del ministero tedesco dell’Istruzione e della Ricerca,
con il sostegno della CE.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.online-educa.com/en/
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20575
Congresso internazionale
dei produttori di
programmi scientifici
Parigi (Francia), 2-6 dicembre 2003
Dal 3 al 6 dicembre si svolgerà a Parigi
(Francia) l’11° congresso annuale dei produttori di programmi scientifici televisivi.
La manifestazione dovrebbe attirare centinaia di delegati fra produttori,
realizzatori, broadcaster, accademici e
giornalisti di tutto il mondo, specializzati
nelle programmazioni scientifiche. I lavori comprenderanno sessioni plenarie,
master classes, proiezioni, discorsi programmatici, colazioni di lavoro con i responsabili di documentari, visite in situ e
serate d’intrattenimento.
Questo forum annuale consente ai produttori di programmi scientifici di condividere idee, esperienze e problemi d’interesse comune.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://banffmedia.com/science/index.html
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20567
28 LUGLIO 2003
CORDIS FOCUS - NUMERO 226
25
Manifestazioni
Terza conferenza europea
dedicata a Marte
Brema (Germania),
26-28 settembre 2003
Dal 26 al 28 settembre si svolgerà a Brema
(Germania) la 3° conferenza europea dedicata a Marte.
La conferenza discuterà la recente missione europea Mars Express e le questioni generali correlate con l’esplorazione
del Pianeta Rosso. Fra queste figurano:
■
eso/astrobiologia, clima, geologia e
altre discipline;
■
concetti di terraforming, esplorazione
e colonizzazione;
■
scenari di missioni umane e robotiche
per l’esplorazione di Marte;
■
tecnologie per missioni umane e
robotiche per l’esplorazione di Marte;
■
progetti, stazioni radio, manifestazioni
di relazioni pubbliche dedicati al
pianeta Marte;
■
studi analogici su Marte: utilizzo delle
stazioni analogiche su Marte e dei
laboratori di simulazione;
■
questioni economiche, etiche,
culturali e giuridiche.
La conferenza è organizzata dalla Mars
Society Deutschland e dell’Università delle Scienze applicate di Brema.
Jens Kirsten
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
Sulla base di un annuncio della manifestazione
http://www.marssociety.de/downloads/emc3/
2nd.pdf
RCN 20560
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20566
Amburgo ospita una
manifestazione sulle
tecnologie delle celle a
combustibile e
dell’idrogeno
Amburgo (Germania), 10 ottobre 2003
Il 10 ottobre si svolgerà ad Amburgo (Germania) un incontro d’intermediazione
sulle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno.
La manifestazione riunirà ricercatori e
rappresentanti delle imprese per scambiare esperienze e discutere gli ultimi
passi compiuti nello sviluppo di soluzioni
tecnologiche per l’utilizzo delle celle a
combustibile e dell’idrogeno.
La manifestazione s’inserisce nell’ambito
del più ampio Salone internazionale sulle
tecnologie delle celle a combustibile e
dell’idrogeno (H2Expo).
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
Tel: +49 3328 435 197
Fax: +49 3328 435 225
Silvopastorizia e
gestione sostenibile
Lugo (Spagna), 18-24 aprile 2004
Un congresso internazionale sulla
silvopastorizia e sulla gestione sostenibile si svolgerà a Lugo (Spagna) dal 18 al 24
aprile 2004.
La manifestazione mira a riunire scienziati e tecnici per discutere le prospettive
attuali e future della silvopastorizia in un
contesto globale, con l’obiettivo finale
d’accrescere la biodiversità e la
sostenibilità delle foreste.
I temi che saranno affrontati dal congresso comprendono la progettazione di sistemi silvopastorali, la produttività e la
qualità, le implicazioni ecologiche nonchè
i vantaggi economici, sociali e culturali.
La manifestazione è sostenuta da diverse
organizzazioni, tra cui la CE.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.usc.es/ssm2004
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20558
Altri argomenti in linea
Manifestazioni
Workshop sulla ricerca edilizia in
Polonia
Il 6 e 7 novembre si svolgerà a Varsavia (Polonia) un
workshop intitolato “La ricerca edilizia all’interno di
un’Unione Europea allargata”.
RCN 20557
Workshop europeo sulla dinamica del
volo spaziale
Dal 15 al 16 settembre si svolgerà a Darmstadt (Germania) un workshop europeo sulle strutture per la dinamica del volo spaziale.
RCN 20552
Workshop sulle ontologie normative
Dal 3 al 7 novembre si svolgerà a Catania (Italia) un
workshop sulle ontologie normative e sulla
modellazione delle norme sui ricorsi.
RCN 20616
FILTECH EUROPA 2003
Incontro europeo d’intermediazione
sui sensori e i dispositivi di controllo
Dal 21 al 23 ottobre si svolgerà a Düsseldorf (Germania) una conferenza sulla tecnologia e sui servizi di
filtraggio e separazione.
RCN 20551
Dal 7 al 9 settembre si svolgerà a Cambridge (Regno
Unito) un incontro europeo d’intermediazione sui
sensori e i dispositivi di controllo.
RCN 20615
Conferenza sull’e-commerce
Dal 17 al 19 settembre si svolgerà a Lussemburgo una
conferenza internazionale dedicata all’etichettatura
e ai marchi di fiducia nel settore dell’e-commerce.
RCN 20617
RCN INDICA IL NUMERO DI RECORD DEL DATABASE DEL NOTIZIARIO RST:
HTTP://WWW.CORDIS.LU/NEWS/IT/
Digitate questo numero nella casella ricerca per visualizzare l’articolo corrispondente
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CORDIS FOCUS - NUMERO 226
28 LUGLIO 2003
CORDIS sul Web
Nuova funzione di ricerca per esplorare l’insieme dei
contenuti di CORDIS
CORDIS, il servizio d’informazione in materia di ricerca e sviluppo della CE, ha sviluppato un nuovo potente strumento di ricerca
per aiutare gli utenti a trovare le informazioni di cui hanno bisogno.
La nuova funzione di ricerca consente di
reperire, in modo rapido e semplice, informazioni distribuite su oltre 40.000 pagine
web, nove banche dati e migliaia di documenti. É possibile effettuare la ricerca per
tipo di informazione, ad esempio opportunità di finanziamento, risultati valorizzabili,
manifestazioni o partner. Con pochi clic, gli
utenti possono selezionare l’ambito in cui
effettuare la ricerca, avvalendosi anche di
parole chiave specifiche. É inoltre possibile
eseguire ricerche avanzate, utilizzando gli
appositi operatori. Un file d’aiuto offre consigli utili per effettuare la ricerca.
I risultati della ricerca sono visualizzati in un
elenco e possono essere classificati per data
o per importanza. I risultati più rilevanti sono
selezionati tramite una formula logica basata sulla frequenza delle parole chiave (for-
mula di Salton). Gli utenti possono inoltre
vedere un breve estratto di ciascun risultato, in modo da poter selezionare rapidamente le informazioni più pertinenti al loro
settore d’interesse.
La nuova interfaccia di ricerca rappresenta
un ulteriore miglioramento, che aiuta gli
utenti nuovi ed esperti a trarre vantaggio
dalle numerose informazioni disponibili su
CORDIS. I commenti sulla nuova interfaccia
possono essere inviati on-line per aiutare
CORDIS a sviluppare ulteriormente gli strumenti di ricerca.
Per consultare il nuovo servizio di ricerca, visitare
il sito:
http://ica.cordis.lu/search
Per consultare il file d’aiuto e i suggerimenti per la
ricerca, visitare il sito:
Sulla base d’informazioni fornite dal prestatore del
servizio
http://ica.cordis.lu/search/helpfile
RCN 20606
Disponibili su CORDIS i moduli di preparazione e le
linee guida per la negoziazione dei contratti
CORDIS ha pubblicato i moduli di preparazione e le linee guida per la negoziazione dei contratti, destinati a chiunque desideri
partecipare al 6PQ.
Il servizio mette a disposizione i moduli
di preparazione dei contratti per i progetti integrati, le reti d’eccellenza, i progetti specifici mirati nel campo della ricerca e i progetti d’innovazione, le azioni
concertate e di supporto specifico.
Le linee guida per la negoziazione si rivolgono ai coordinatori dei progetti e forniscono informazioni per coloro che, in
seguito alla valutazione delle proposte,
saranno invitati dalla CE ad avviare le trattative.
Le linee guida forniscono una panoramica del processo di negoziazione, informazioni relative alla compilazione della sezione denominata “Descrizione del lavoro” e dettagli sulla gestione successiva del
contratto.
Per accedere ai moduli e alle linee guida, visitare
il sito:
http://www.cordis.lu/fp6/find-doc.htm#cpf
Sulla base d’informazioni fornite dal prestatore
del servizio
RCN 20582
28 LUGLIO 2003
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CORDIS sul Web
NB-AF-03-226-IT-C
Presidenza italiana: CORDIS inaugura il servizio
d’informazione sulla ricerca e innovazione
CORDIS, il servizio d’informazione in materia di ricerca e sviluppo della CE, propone ora una nuova vetrina dedicata alle attività di
ricerca e innovazione condotte dalla Presidenza italiana (luglio-dicembre 2003).
Sviluppato congiuntamente da CORDIS
e dal ministero italiano dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, il servizio
mette in luce il programma e le priorità
della Presidenza e offre un quadro completo delle manifestazioni e delle notizie.
Il nuovo servizio fornirà informazioni puntuali sui tre Consigli “Competitività”, oltre che sulle diverse conferenze che illustreranno le priorità della Presidenza: il
rafforzamento dello Spazio europeo della ricerca, gli investimenti, la mobilità dei
ricercatori e la politica spaziale europea.
Inoltre, il sito propone approfondimenti
sul sistema italiano della ricerca e sulle
politiche dell’innovazione nel quadro del
“Programma nazionale della ricerca”. Esso
presenta altresì informazioni dinamiche
sulla partecipazione dell’Italia alle attività
di ricerca europee, comprendenti notizie su oltre 1.500 progetti coordinati dalle
organizzazioni italiane e su un centinaio
d’offerte tecnologiche. Sono fornite notizie su cifre chiave, documenti ufficiali,
contatti nazionali e link a istituzioni, università, parchi scientifici e altro ancora.
Due nuove sezioni completano questo
servizio della Presidenza. In primo luogo,
l’angolo della stampa, che consente di
collegarsi ad agenzie d’informazione
scientifica e di consultare interviste e articoli importanti. In secondo luogo, una
finestra sui sette Centri relais d’innovazione (IRC) che sostengono il trasferimento tecnologico in tutto il Paese, nella qua-
le sono messe in luce le storie di successo
che vedono protagoniste le piccole imprese italiane.
http://www.cordis.lu/italy/home.html
Il servizio sarà disponibile in inglese e in
italiano.
RCN 20581
Sulla base d’informazioni diffuse dal prestatore
del servizio
Modulo d’abbonamento
G
RA
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SIG./SIG.RA
INDIRIZZO
LINGUA
INGLESE
FRANCESE
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ITALIANO
SPAGNOLO
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Fax: +352-4301-32084; E-mail: [email protected].
Il contenuto del presente bollettino è stato estratto dal database Notiziario RST di CORDIS che viene aggiornato
quotidianamente, su www.cordis.lu/news/it
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