CORDIS focus
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28 luglio 2003 - NUMERO 226 ISSN 1028-6810 31 gennaio 2001 Questo bollettino si basa sul database CORDIS News disponibile sul Web all’indirizzo: http://www.cordis.lu/news/it IN QUESTO NUMERO Gli investimenti nelle infrastrutture e nella R&S sono una priorità comune della CE e della Presidenza italiana A pochi giorni dall’annuncio della Presidenza italiana di voler inserire fra le proprie priorità gli investimenti nelle infrastrutture europee quale strumento di stimolo alla crescita economica, la CE ha comunicato l’adozione di una serie di misure finanziarie e normative volte a promuovere gli investimenti nelle Reti transeuropee (TEN) e nei principali progetti di ricerca e sviluppo (R&S) pagina 2 l CORDIS Community Research and Development Information Service Il governo italiano ribadisce l’importanza della ricerca “Non è vero” che il nostro governo non riconosca l’importanza della ricerca, ha dichiarato Guido Possa, viceministro italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in un’intervista rilasciata al Notiziario CORDIS il 17 luglio pagina 3 Secondo il direttore dell’AESA, l’ampio mandato dell’Autorità garantirà un approccio aperto alla valutazione scientifica del rischio L’AESA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, è ormai pienamente operativa e ha già emesso il suo primo parere, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’AESA Geoffrey Podger, in un’intervista concessa al Notiziario CORDIS pagina 5 “I nuovi strumenti hanno funzionato”, afferma un capo unità a seguito del primo ciclo di valutazione delle proposte sui trasporti L’introduzione dei nuovi strumenti nel 6PQ di ricerca ha sortito l’effetto desiderato di ridurre il numero di progetti sottoposti a selezione, in base a quanto emerso dalla valutazione di alcuni dei primi inviti a presentare proposte indetti nell’ambito del nuovo programma pagina 6 Un progetto dell’UE sviluppa un sistema di votazione elettronica di facile utilizzo Un progetto finanziato dall’UE ha sviluppato un sistema di votazione a distanza volto a rendere più semplici le procedure di voto per gli elettori e le autorità amministrative di tutta Europa. pagina 10 Primo piano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Innovazione: politica e pratica . . . . . 8 Risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Bandi di gara . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Politica generale . . . . . . . . . . . . . . . 14 Varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Manifestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Altri argomenti in linea . . . . . . . . . . 26 CORDIS sul Web . . . . . . . . . . . . . . 27 La CE motiva la propria posizione a favore di un finanziamento comunitario della ricerca sulle cellule staminali embrionali La CE ha reso noti i dettagli della sua proposta che consente all’UE di finanziare la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Secondo il piano proposto, le cellule staminali utilizzate nell’ambito dei progetti di ricerca dell’UE dovranno essere prelevate dagli embrioni soprannumerari creati a scopo di fecondazione in vitro (FIV) e che sono stati congelati prima dell’adozione del 6PQ. L’UE non finanzierà questo tipo di ricerca negli Stati membri in cui è illegale. Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha illustrato i punti principali della proposta durante una conferenza stampa, tenutasi il 9 luglio a Bruxelles. Egli ha riconosciuto la natura controversa della questione, affermando che diversi interrogativi restano tutt’ora irrisolti. Ciò nonostante, il Commissario ha osservato che il potenziale offerto per la cura delle malattie, come il morbo di Azheimer, e il principio della libertà della ricerca su- Philippe Busquin perano tali preoccupazioni. © Notiziario CORDIS “La decisione di finanziare, nell’ambito del 6PQ, la ricerca sulle cellule staminali prelevate da embrioni umani era già stata presa l’anno scorso da Consiglio e Parlamento. Finanziando questo tipo di ricerca e fissando regole etiche severe per l’assegnazione dei fondi, l’UE contribuisce in modo responsabile al progresso di quest’ambito scientifico, a beneficio dei malati di tutto il mondo, garantendo, nel contempo, che tale progresso avvenga entro un quadro etico ben definito”, ha affermato il Commissario. Busquin ha sottolineato che la proposta non costituisce un tentativo di definire delle linee guida per orientare le politiche degli Stati membri verso l’approvazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali, e non intende neppure fissare dei principi etici universali. Il Commissario ha affermato che il programma quadro continuerà a rispettare gli ordinamenti nazionali e che non finanzierà questo tipo di ricerca nei Paesi in cui tali attività sono vietate. Tuttavia, l’eurodeputato tedesco Peter Liese, convinto oppositore della ricerca sulle cellule staminali embrionali, ha respinto tali argomentazioni, dichiarando al Notiziario CORDIS: “Il fatto che la CE dica che non finanzierà tale ricerca nei Paesi in cui è vietata è inutile. Se lo facesse sarebbe illegale. É un’affermazione priva di senso”. Liese preferirebbe che “le limitate risorse disponibili nell’ambito del 6PQ venissero destinate a settori di ricerca nei quali il divario etico fra gli Stati membri non è così pronunciato”. L’eurodeputato tedesco, inoltre, ha affermato che i ricercatori europei possono già accedere liberamente a un numero sufficiente di linee cellulari staminali e che crearne di nuove, pertanto, sarebbe superfluo. La CE respinge tali affermazioni, poiché sostiene che effettuando questo tipo di ricerca a livello comunitario e creando un registro europeo delle cellule staminali si eviterà un’inutile duplicazione delle attività di ricerca, con la conseguente riduzione, a lungo termine, del numero d’embrioni utilizzati per l’estrazione di cellule staminali. Fra le altre linee guida etiche proposte dalla CE figura un’iniziativa volta a smentire definitivamente l’affermazione secondo cui il finanziamento comunitario di tali ricerche creerebbe un incentivo finanziario alla produzione di un numero d’embrioni superiore a quello necessario per la fecondazione in vitro. La CE propone che sia consentito utilizzare solo gli embrioni soprannumerari creati prima del 27 giugno 2002, data dell’adozione del 6PQ. A CURA DELLA COMMISSIONE EUROPEA • INNOVAZIONE continua a pag. 2 Primo piano Gli investimenti nelle infrastrutture e nella R&S sono una priorità comune della CE e della Presidenza italiana A pochi giorni dall’annuncio della Presidenza italiana di voler inserire fra le proprie priorità gli investimenti nelle infrastrutture europee quale strumento di stimolo alla crescita economica, la CE ha comunicato l’adozione di una serie di misure finanziarie e normative volte a promuovere gli investimenti nelle Reti transeuropee (TEN) e nei principali progetti di ricerca e sviluppo (R&S). Il pacchetto, denominato “Iniziativa per la crescita”, intende rimuovere gli ostacoli che si frappongono all’aumento degli investimenti privati in questi due settori, sollecitando l’adozione di una visione a lungo termine e lo sviluppo di politiche realistiche. I governi sono invitati a rivedere i loro programmi di spesa, a riorientare gli investimenti pubblici verso settori che favoriscano la crescita e a promuovere ulteriormente gli investimenti privati. La Banca europea per gli investimenti (BEI) avrà altresì un ruolo nell’iniziativa, sebbene il suo contributo sia ancora da definire nel dettaglio. “L’iniziativa per la crescita intende dare un forte segnale della capacità di governance economica dell’UE nel rafforzare la fiducia nel potenziale economico europeo e consolidare la crescita”, ha dichiarato il presidente della CE Romano Prodi, aggiun- è pubblicato da: gendo: “La necessità di adottare misure nel settore delle infrastrutture TEN e della R&S è già stata sottolineata nella Relazione di primavera della CE, ma l’iniziativa dedica un’attenzione maggiore a questo tema”. Nell’assumere la Presidenza dell’UE, il governo italiano ha proposto l’adozione di una “Azione europea per la crescita”, sostenendo che la Presidenza “intende promuovere un’azione comunitaria per mantenere la capacità di recupero dell’economia europea nel breve periodo e potenziare la sua capacità di sviluppo attraverso un rilancio degli investimenti pubblici in infrastrutture e trasporti e, in prospettiva, nel settore delle infrastrutture immateriali quali, in particolare, il capitale umano, la ricerca e la tecnologia”. Un portavoce della CE ha dichiarato al Notiziario CORDIS che l’iniziativa della CE non si ispira alle priorità della Presidenza italiana, visto che la CE non conosce ancora i particolari della proposta della Presidenza. Tuttavia, le due proposte evidenziano“un’identità d’interessi e d’intenzioni e denotano una comune comprensione dei problemi attualmente dibattuti”, ha affermato il portavoce. In termini di ricerca, la proposta della CE sollecita lo sviluppo di un’agenda europea per la ricerca avanzata connessa alla sicurezza globale, e di un quadro giuridico europeo uniforme per gli investimenti di capitale di rischio nel settore della R&S. L’iniziativa si propone altresì di accelerare la creazione di “piattaforme tecnologiche” in settori di grande interesse quali l’idrogeno, l’energia fotovoltaica, la nanotecnologia, la genomica e i trasporti aerei e ferroviari. Infine, la CE intende altresì incoraggiare la costituzione di partenariati di finanziamento per il conseguimento di una massa critica, che siano in grado di riunire le risorse dei programmi quadro di ricerca dell’UE, della BEI e degli Stati membri. Secondo quanto dichiarato dal portavoce della CE, in occasione del Consiglio europeo d’ottobre si suggerirà con maggior concretezza di riunire le proposte della CE e della Presidenza italiana. Sulla base del DN: IP/03/960 RCN 20556 COMMISSIONE EUROPEA Direzione generale per le Imprese Direzione Innovazione Unità C. 4 Comunicazione e azioni di sensibilizzazione L-2920 Lussemburgo Fax: +352-4301-32084 E-mail: [email protected] CORDIS focus è disponibile anche all’indirizzo: http://www.cordis.lu/focus/it/ Il database CORDIS News è disponibile sul Web all’indirizzo: http://www.cordis.lu/news/it CORDIS focus è un quindicinale pubblicato dalla Direzione Innovazione nell’ambito del Sesto programma quadro di ricerca della Comunità europea, che presenta le ultime notizie sulla ricerca e innovazione dell’Unione Europea e sulle politiche e i programmi affini. 2 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 continua da pag. 1 La CE motiva la propria posizione a favore di un finanziamento comunitario della ricerca sulle cellule staminali embrionali Busquin, inoltre, ha sottolineato che la CE seguirà le raccomandazioni del Gruppo europeo di etica, secondo le quali occorre il consenso informato dei donatori degli embrioni, i donatori non devono percepire alcun compenso finanziario e i ricercatori che intendono condurre attività di ricerca sulle cellule staminali embrionali devono richiedere un parere etico e ottenere l’approvazione dei propri progetti. Dopo aver pubblicato il testo integrale delle proposte, la CE lo sottoporrà al voto a maggioranza qualificata degli Stati membri, a seguito di consultazione con il PE. Un’indicazione della portata dei lavori può essere fornita dalla risposta del governo tedesco a tale annuncio. Wolf Michael Catenhuse, segretario di Stato presso il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, ha affermato: “Auspichiamo di poter convincere i nostri partner europei della nostra posizione e di trovare una soluzione che rispetti le convinzioni etiche di tutti gli Stati membri”. “Condurremo i negoziati sulla base della posizione giuridica del nostro Paese”, ha concluso Catenhusen. L’utilizzo d’embrioni umani per il prelievo di cellule staminali è vietato in Germania. Per maggiori informazioni sulle cellule staminali, visitare il sito: http://europa.eu.int/comm/research/quality-oflife/stemcells/about.html Sulla base delle proposte della CE in materia di finanziamento della ricerca sulle cellule staminali e di un’intervista all’eurodeputato Peter Liese RCN 20554 28 LUGLIO 2003 Primo piano Il governo italiano ribadisce l’importanza della ricerca “Non è vero” che il nostro governo non riconosca l’importanza della ricerca, ha dichiarato Guido Possa, viceministro italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in un’intervista rilasciata al Notiziario CORDIS il 17 luglio. metà?”, ha chiesto il Viceministro. “Si tratta di un compito quasi impossibile. I ricercatori sono il risultato di un lungo processo di formazione”. Possa ha risposto a una dichiarazione dei rappresentanti eletti dalle istituzioni fiorentine per la ricerca scientifica, secondo la quale “la classe politica italiana resta completamente cieca al mondo della ricerca”. Il governo italiano ha già annunciato l’intenzione di promuovere un aumento di spesa per la ricerca durante il proprio turno di presidenza dell’UE, allineandosi con l’obiettivo della CE d’incrementare gli stanziamenti a favore della ricerca fino al 3% del PIL (di cui due terzi dovrebbero essere finanziati dal settore privato) entro il 2010. Anche sul piano nazionale, l’Italia si sta impegnando a promuovere gli investimenti nel settore scientifico. “Non è vero [che non riconosciamo l’importanza della ricerca]”, ha dichiarato Possa. “Il governo ha già approvato un incremento di spesa. Nel 2003 abbiamo destinato più risorse rispetto all’anno precedente, e nel 2002 [abbiamo stanziato] di più che nel 2001, quindi la tendenza è positiva. Siamo un governo nuovo dopo cinque anni di governo del Centrosinistra, durante il quale la spesa pubblica non è aumentata. Noi invece abbiamo già incrementato la spesa in due anni. Inoltre ci siamo resi conto che dobbiamo ristrutturare e promuovere la collaborazione tra il settore pubblico e privato”. Possa ha inoltre dichiarato che il governo ha la percezione dei problemi nazionali, alcuni dei quali sono peculiari dell’Italia per il fatto che l’ossatura economica del Ciononostante, Possa ha dichiarato che l’Italia farà del suo meglio per raggiungere questi obiettivi. Il Viceministro ha suggerito che la prima cosa da fare sarebbe probabilmente “individuare dove si trovano le lacune. Per esempio, l’Europa è più progredita degli Stati Uniti nella ricerca automobilistica, ma non nel settore farmaceutico”. Guido Possa © Camera dei Deputati , 1999-2001 Paese è costituita dalle PMI. Il Viceministro ha aggiunto che le PMI non tendono a sviluppare una strategia di ricerca a medio o lungo termine. Possa ha fatto allusione alle difficoltà che il proprio Paese sta incontrando nell’aumentare il numero di ricercatori, che sarebbero necessari per accrescere in modo così significativo gli investimenti nella ricerca. Egli ha dichiarato al Notiziario CORDIS: “Non cerco di nascondere l’estrema difficoltà o l’impossibilità di raggiungere questo obiettivo”. La CE ha stimato che l’UE deve produrre altri 100.000 ricercatori all’anno, oltre a quelli richiesti per sostituire quelli che si ritireranno dall’attività. “Come potremo creare 100.000 ricercatori in più [all’anno], se al momento attuale ne stiamo producendo solo la Per quanto riguarda il raggiungimento dell’obiettivo di spesa del 3%, Possa ha dichiarato che, il mese scorso, il governo italiano ha approvato un aumento degli investimenti nella ricerca pubblica. L’obiettivo è raggiungere, entro il 2008, un investimento pari all’1% del PIL partendo dal livello attuale dello 0,6%. Originariamente si era programmato di raggiungere tale obiettivo entro il 2005 ma, come ha ammesso Possa, le attuali condizioni economiche ne impediscono la realizzazione. Più realistico, forse, è quanto Possa ha descritto come obiettivo principale della Presidenza italiana nel campo della ricerca: “Dare impulso alle attività avviate dalle presidenze precedenti e dalla Commissione”. Sulla base di un’intervista rilasciata da Guido Possa al Notiziario CORDIS RCN 20600 I ministri europei delineano una strategia integrata per la competitività europea I ministri europei responsabili della competitività hanno delineato gli elementi chiave di una nuova strategia integrata, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona e Barcellona. I particolari della strategia sono stati resi noti dopo che rappresentanti ministeriali dell’UE, dei futuri Stati membri e dei Paesi candidati, e delegati dei paesi dell’EFTA e della CE, si sono riuniti l’11 e 12 luglio a Roma per un incontro informale del Consiglio “Competitività”. I partecipanti hanno concluso che la strategia “deve includere i seguenti elementi: analisi dello stato della competitività; riesame delle iniziative in corso riguardanti la competitività europea e garanzia 28 LUGLIO 2003 della loro coerenza; monitoraggio delle azioni pertinenti; e, infine, dibattiti regolari in seno al Consiglio”. Nel definire una strategia per la competitività, i ministri hanno adempiuto a una richiesta avanzata dai capi di Stato e di governo in occasione del Consiglio europeo di primavera del 2003. Un altro elemento della strategia evidenziato dai ministri nel corso della riunione di Roma concerne l’esigenza di complementarità in quei settori politici che influenzano la competitività, come pure nei confronti di altre formazioni consiliari come, ad esempio, il Consiglio ECOFIN (Affari economici e finanziari). Nelle altre discussioni relative a settori politici quali la ricerca, il mercato interno e la politica industriale, i ministri hanno sottolineato le priorità che la Presidenza italiana dell’UE intende perseguire nel corso del suo mandato. continua a pag. 4 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 3 Primo piano Pieno accordo tra le conclusioni di una conferenza e le proposte della CE sulle carriere scientifiche Se la CE europea voleva una conferma sul fatto di avere preso la direzione giusta con la comunicazione dal titolo “I ricercatori nello Spazio europeo della ricerca: una professione, molteplici carriere”, adottata il 18 luglio, può ritenersi più che soddisfatta dalle conclusioni di una conferenza sullo stesso argomento, tenutasi a Firenze il 17 e 18 luglio. “Molte delle conclusioni [della conferenza] sono in linea, anzi teoricamente identiche a quanto abbiamo prospettato nella comunicazione”, ha dichiarato Raffaele Liberali, capo della direzione “Fattore umano, mobilità e azioni Marie Curie” presso la DG Ricerca della CE. La comunicazione e la conferenza non costituiscono una novità, ma derivano dalla convinzione che, in Europa, le carriere scientifiche siano strutturate in modo tale da impedire di sfruttare appieno il potenziale di ricerca. Le questioni fondamentali sono la necessità di un maggior numero di ricercatori e di un’accresciuta mobilità sia tra i vari Paesi, sia tra i settori accademico e industriale. Gli ostacoli alla mobilità limitano le opzioni di carriera disponibili per i ricercatori, riducendo così l’attrattiva della professione. La comunicazione della CE propone provvedimenti concernenti quattro settori, ha spiegato Achilleas Mitsos, direttore generale della DG Ricerca: la formazione e il finanziamento dei ricercatori, le procedure d’assunzione, la dimensione contrattuale e i meccanismi di valutazione. Le proposte concrete comprendono la creazione di un gruppo ad alto livello incaricato d’individuare esempi di buona prassi per le opportunità professionali come la mobilità intersettoriale, lo sviluppo di una “Carta del ricercatore europeo”, un quadro per la gestione della carriera del personale impegnato nella ricerca sulla base di una regolamentazione volontaria, e la definizione di un “codice comportamentale per l’assunzione dei ricercatori” allo scopo di affinare le metodologie di selezione del personale. Alexandre Quintanilha, presidente del gruppo consultivo esterno della CE per le azioni Marie Curie, ha dichiarato che la mobilità, sia geografica sia disciplinare, riveste un’importanza fondamentale perché possa realizzarsi il concetto di società fondata sulla conoscenza. Questo punto è stato ribadito anche da Liberali, il quale ha lamentato l’atteggiamento passivo tenuto da molti nei confronti del problema: “Tutti noi possiamo essere concordi sul fatto di dover cambiare la situazione, ma nessuno riesce a giungere al nocciolo della questione e a risolverla. Non sono del tutto certo che la collaborazione tra le università e le imprese voglia andare oltre gli aspetti meno significativi”. Anche Christian Siegler di Eurodoc ha fatto riferimento alla frattura tra mondo accademico e mondo industriale, dicendo che “i settori devono arrivare ad accettarsi per quello che sono. Cinque anni presso un’azienda devono essere riconosciuti come equivalenti a cinque anni d’università”. I partecipanti alla conferenza hanno convenuto che la mobilità tra i Paesi deve essere accresciuta. Molti di essi hanno sottolineato la necessità di parlare non di fuga dei cervelli, ma di mobilità dei cervelli. Le università del Regno Unito sono le più avanzate nell’attirare studenti dall’estero. “I dipartimenti britannici sono tra i più europei d’Europa”, ha affermatoYves Mény, direttore dell’Istituto universitario europeo. “Le altre nazionalità sono molto più presenti qui che nelle [università] di altri Paesi”, ha spiegato. “Dovremmo prestare più attenzione a quello che sta succedendo dall’altra parte della Manica”. entro il 2010, allo scopo di incrementare la spesa europea in ricerca fino al 3% del PIL come ha suggerito la CE, Mitsos ha invitato a passare dalle parole ai fatti: “Anch’io sono un accademico e mi piace l’idea di completare il quadro prima d’enunciare una proposta, ma abbiamo urgente necessità di ricercatori. Bisogna fare qualcosa e subito”. Questo punto di vista è stato espresso anche da Conor O’Carroll del “Comitato dei rettori delle università irlandesi”. O’Carroll ha definito l’obiettivo “non solo come un traguardo numerico”, ma come un catalizzatore, e ha aggiunto: “Non intendo sapere quanti ne occorrano, so solo che sono tanti”. Achilleas Mitsos ha invitato la comunità scientifica e i governi degli Stati membri a collaborare al fine di affrontare il problema. La comunicazione “propone una serie di metodi per avviare un dibattito strutturato”, ha spiegato Mitsos. Le decisioni non possono essere prese a Bruxelles e applicate altrove. Un appello al coinvolgimento degli scienziati è stato lanciato anche da Raffaele Liberali: “Dobbiamo avvalerci della curiosità degli scienziati per trovare le risposte a questi problemi”, ha affermato. Per consultare la comunicazione della CE, visitare il sito: http://dbs.cordis.lu/cordis-cgi/srchidadb?ACTION =D&SESSION=&RCN=EN_RCN:2063005&CALL ER=EI_EN_DOCS Sulla base della partecipazione del Notiziario CORDIS a una manifestazione della Presidenza italiana, nonché della comunicazione della CE COM(2003) 436 Riferendosi al dibattito ricorrente sulla necessità di produrre altri 700.000 ricercatori RCN 20610 La rimozione dei residui ostacoli alla nascita di un mercato interno è considerata un’ulteriore priorità: in particolare, l’esigenza di proteggere i diritti di proprietà intellettuale attraverso la creazione di un brevetto comunitario e l’adozione della proposta sulla brevettabilità delle invenzioni realizzate con l’ausilio del computer. do un equilibrio fra i tre pilastri dello sviluppo sostenibile, favorendo la creazione di partnership pubblico-private nel settore high-tech e promovendo il trasferimento dell’innovazione fra gli istituti di ricerca e le imprese. L’ultimo settore affrontato nel corso della riunione informale del Consiglio è quello della politica industriale europea. I ministri hanno concluso che la competitività potrebbe essere potenziata mantenen- http://www.cordis.lu/italy/ priorities_competitiveness.htm continua da pag. 3 Con riferimento alla ricerca, i partecipanti hanno affermato che occorrerebbe contemplare l’utilizzo di una percentuale maggiore di Fondi strutturali dell’UE a sostegno della ricerca e sviluppo (R&S). I ministri hanno altresì sostenuto che la creazione di un mercato europeo del capitale di rischio consentirebbe di raggiungere l’obiettivo fissato a Barcellona d’elevare la spesa per la ricerca al 3% del PIL, e d’incentivare le PMI. Infine, i delegati hanno ribadito l’importanza dello sviluppo di piattaforme tecnologiche europee in settori quali le tecnologie avanzate, le biotecnologie e le nanotecnologie. 4 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 Per ulteriori informazioni sulle priorità della Presidenza italiana nel settore della competitività, visitare il sito: Sulla base delle conclusioni di una riunione informale del Consiglio “Competitività” RCN 20576 28 LUGLIO 2003 Primo piano Secondo il direttore dell’AESA, l’ampio mandato dell’Autorità garantirà un approccio aperto alla valutazione scientifica del rischio L’AESA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, è ormai pienamente operativa e ha già emesso il suo primo parere, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’AESA Geoffrey Podger, in un’intervista concessa al Notiziario CORDIS. L’AESA è un’autorità indipendente, incaricata di fornire pareri scientifici imparziali su qualsiasi argomento che eserciti un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza alimentare. Fin dalla sua creazione, nel febbraio del 2002, sono state intraprese quattro azioni essenziali per renderla operativa: la costituzione di un consiglio d’amministrazione, di un forum consultivo, di un comitato scientifico e di gruppi di lavoro, nonché la nomina di un direttore esecutivo e del suo primo team. Commentando il forte slancio che ha accompagnato la creazione dell’AESA, Podger ha spiegato come esso s’inserisca nel quadro del generale movimento che ha portato, in tutt’Europa, alla creazione d’agenzie alimentari in risposta ai rischi emergenti in questo settore: “Tutto iniziò con la crisi della BSE [encefalopatia spongiforme bovina], durante la quale emerse chiaramente che i responsabili della gestione della crisi erano eccessivamente influenzati da considerazioni industriali e che i cittadini non disponevano di fonti sufficientemente indipendenti di consulenza per valutare l’operato dei funzionari incaricati di gestire la crisi. Tale situazione si è verificata in molti Paesi, compreso il mio, il Regno Unito, e credo che lo stesso fenomeno sia stato avvertito anche a livello europeo: i cittadini chiedevano d’affidare la valutazione e la gestione dei rischi a organismi separati”. In passato, la fornitura di pareri scientifici in materia di sicurezza alimentare alla CE era affidata al Comitato scientifico direttivo (CSD). Ma l’AESA, ha fatto notare Podger, avrà un mandato molto più ampio. “L’AESA non si limita a fornire assistenza alla CE, per quanto tale funzione sia importante. Gli Stati membri e il PE possono anch’essi rivolgere quesiti all’Autorità. Ma l’elemento più importante resta la possibilità dell’AESA di sollevare essa stessa degli interrogativi. In questo modo possiamo colmare le lacune e garantire che i quesiti fondamentali siano effettivamente posti. [...] In realtà, ci stiamo prendendo un po’ di tempo per esaminare le questioni che riteniamo importanti”, ha affermato Podger. “La capacità dell’AESA d’assegnarsi autonomamente dei compiti e di analizzare liberamente le questioni emergenti - ha spiegato Podger - è essenziale per i suoi rapporti di lavoro con la CE e altri responsabili della gestione del rischio. Credo inoltre che, in questo contesto, possiamo svolgere un ruolo naturale e complementare a quello della DG Ricerca, poiché il nostro lavoro contribuisce inevitabilmente all’identificazione di potenziali argomenti di ricerca”. 28 LUGLIO 2003 Geoffrey Podger © Notiziario CORDIS Ampliare le mansioni dell’AESA, inoltre, significa incrementare le risorse a sua disposizione. “I precedenti comitati scientifici soffrivano di una grave carenza di personale. Al contrario, noi disporremo di un organico di circa 200-300 persone entro il 2005, compresi i nostri scienziati interni, e possiamo garantire che i ruoli saranno ben definiti. Ciò contribuirebbe, di per sé, a risolvere uno dei problemi che caratterizzavano il precedente sistema basato sull’esistenza di comitati: i lunghissimi tempi d’attesa prima di emettere un parere. [Questa] difficoltà non sempre derivava dalla necessità di condurre un dibattito scientifico”, ha affermato Podger. Secondo Podger, fissare delle scadenze realistiche e rispettarle è fondamentale, come nel caso dei nostri obiettivi di trasparenza e di responsabilità e della partecipazione delle parti interessate. “Vi è al momento un reale coinvolgimento delle parti interessate nel processo di valutazione del rischio [...]. Ciò rappresenta una differenza piuttosto marcata rispetto al sistema precedente, che per molti versi era paragonabile ad un negozio chiuso, poiché mancavano le risorse necessarie per mandare avanti l’attività”, ha affermato il Direttore esecutivo. Come ha spiegato Podger al Notiziario CORDIS, tali questioni saranno esaminate più approfonditamente in occasione di un incontro che si terrà in ottobre, al quale parteciperanno rappresentanti dei consumatori e dell’industria. “Uno degli aspetti che analizzeremo è come aprire maggiormente il processo di valutazione dei rischi. Un possibile approccio consiste nell’organizzare audizioni in concomitanza con i lavori dell’Autorità, per consentire agli interessati d’esprimere le loro osservazioni”. Un altro possibile metodo, ha proseguito il Direttore esecutivo, è rappresentato dalla divulgazione dei progetti di parere, che consentirebbe alle persone d’intervenire e di correggere eventuali ambiguità. Tuttavia, per ciò che concerne la comunicazione diretta con i cittadini europei, Podger ritiene che gli organismi degli Stati membri continueranno a essere i primi interlocutori: “In presenza di un reale problema di sicurezza alimentare, le persone tendono a rivolgersi all’autorità competente nel proprio Paese. Inoltre, la comunicazione in materia alimentare è particolarmente sensibile alle differenze culturali. La questione dei contaminanti, per esempio, molto controversa in Germania in ragione del forte interesse dei cittadini, probabilmente non provocherebbe altrettante difficoltà in altri Paesi”, ha osservato il Direttore esecutivo, precisando che il ruolo quotidiano dell’AESA sarà quello d’assistere gli Stati membri attraverso il suo forum consultivo. “La comunicazione diretta, tuttavia, dovrà essere condotta a livello dei singoli Paesi”. Sebbene l’Autorità non abbia esercitato ancora tutte le sue funzioni, in particolare per ciò che concerne la gestione dei timori e delle emergenze nel settore alimentare, Podger ha affermato che l’AESA è già al lavoro. “Uno dei nostri progetti a lungo termine consiste nell’analizzare le modalità di valutazione dei rischi connessi alle biotecnologie le quali, per definizione, sono una scienza evolutiva che si arricchisce continuamente di nuove tecnologie e nuovi approcci”. Al secondo punto dell’ordine del giorno dell’AESA figurava la pubblicazione del suo primo parere. “La provincia dell’Alta Austria ha chiesto alla CE di redigere una nuova normativa che le consentisse di derogare alla legislazione in materia di colture geneticamente modificate. Per rispondere a tale istanza, la CE aveva bisogno di un parere scientifico, allo scopo di verificare l’esistenza di particolari condizioni nell’Alta Austria che giustificassero una simile richiesta. “Il gruppo di biotecnologie ha esaminato le prove presentate e in seguito abbiamo emesso il nostro parere, nel quale si conclude che non era stata presentata alcuna prova scientifica in materia di salute pubblica o di ambiente, che giustificasse una proibizione o un cambiamento dell’approccio globale dell’UE alla valutazione del rischio in materia di OGM. Il parere sarà ora inoltrato alla CE, che deciderà se consentire all’Alta Austria di continuare a derogare alla norma o se respingere la richiesta”, ha spiegato Podger. Per ulteriori informazioni sull’AESA, visitare il sito: http://www.efsa.eu.int/ Sulla base di un’intervista del Notiziario CORDIS al Direttore esecutivo dell’AESA RCN 20561 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 5 Primo piano “I nuovi strumenti hanno funzionato”, afferma un capo unità a seguito del primo ciclo di valutazione delle proposte sui trasporti L’introduzione dei nuovi strumenti nel 6PQ di ricerca ha sortito l’effetto desiderato di ridurre il numero di progetti sottoposti a selezione, in base a quanto emerso dalla valutazione di alcuni dei primi inviti a presentare proposte indetti nell’ambito del nuovo programma. momento, sull’infrastruttura ferroviaria, si propone di fornire soluzioni tecnologiche in grado di far fronte a maggiori esigenze di carico per un minimo di 30 tonnellate. A seguito della pubblicazione del primo invito a presentare proposte nel settore dei trasporti di superficie, sono state valutate 101 proposte. Complessivamente, i proponenti hanno richiesto finanziamenti comunitari per un importo pari a circa € 5 miliardi, cifra che ha superato di gran lunga lo stanziamento disponibile per l’invito, che ammonta a e € 1,75 miliardi. In un’intervista rilasciata al Notiziario CORDIS, il direttore dell’unità “Trasporti terrestri” della CE, Christos Tokamanis, ha dichiarato che con il precedente sistema vi sarebbe stata la partecipazione di circa 300 proposte: “Ciò dimostra che i nuovi strumenti hanno sortito l’effetto desiderato”. Delle 101 proposte ricevute, 37 riguardavano i trasporti per via d’acqua, 33 i trasporti su strada, 17 i trasporti ferroviari e 14 i trasporti multimodali. Sono stati approvati in totale 40 progetti e la CE è attualmente in fase di negoziazione dei relativi contratti. Tokamanis ha dichiarato che la procedura di presentazione delle proposte ha funzionato perfettamente, evidenziando un solo settore suscettibile di miglioramento in futuro: alcuni consorzi di progetto non hanno motivato adeguatamente la sovvenzione richiesta, rendendo difficile per i valutatori accettare il costo proposto per il progetto e costringendoli, in qualche caso, a suggerire l’adozione di un importo inferiore a quello richiesto. Per ciò che riguarda i trasporti terrestri, l’invito ha posto particolare attenzione agli © Ian Britton, www.FreeFoto.com aspetti dell’ambiente e della sicurezza, sottolineando l’importanza delle sfide imposte in questi settori allo sviluppo di trasporti di superficie sostenibili. Fra i progetti approvati figura NICE, un progetto integrato che coinvolge 27 partner che lavoreranno allo sviluppo di nuovi modelli di combustione per motori più puliti ed efficienti, prendendo in considerazione l’adozione di combustibili alternativi. La proposta è stata accolta con entusiasmo dai valutatori, i quali l’hanno definita “pienamente in linea con l’obiettivo specificato nel programma di lavoro”. Una rete d’eccellenza nel settore dei trasporti ferroviari riunirà una serie di reti regionali di ricerca, contribuendo in tal modo a evitare la frammentazione del settore. La rete EUREX delineerà un programma d’attività mirate a garantire l’interoperabilità e la qualità dell’offerta del sistema ferroviario europeo, favorendo nel contempo una maggiore innovazione all’interno del settore. Il progetto “Sustainable Bridges” incentrato, per il I valutatori della CE hanno accolto con altrettanto entusiasmo il progetto HERCULES. Il progetto integrato, incentrato sulle emissioni generate dalla propulsione marina, vede per la prima volta riuniti i due leader mondiali nella produzione di motori diesel marini, vale a dire le aziende Wartisla e MAN-B&W. Queste società detengono insieme l’80% del mercato mondiale dei motori diesel marini a media e bassa velocità. Il progetto è stato quindi definito dai valutatori “un importante investimento strategico verso l’ininterrotta supremazia europea del settore”. Le proposte sono pervenute da diverse organizzazioni, incluse le PMI, che hanno rappresentato il 23,3% di tutti i proponenti. Nonostante taluni temessero che i progetti integrati avrebbero escluso le PMI, il presente invito ha visto la partecipazione di questo gruppo con il 17,7% delle proposte, importo che è ancora superiore all’obiettivo del 15% convenuto per il 6PQ. Per ulteriori informazioni sul 6PQ e sui trasporti di superficie sostenibili, visitare il sito: http://www.cordis.lu/fp6/sustdev.htm Sulla base d’informazioni fornite dalla CE RCN 20577 Il primo invito TSI genera proposte del valore di € 7,5 miliardi Il primo invito a presentare proposte nell’ambito della sezione Tecnologie della società dell’informazione (TSI) del 6PQ ha prodotto richieste di finanziamenti comunitari per oltre € 7,5 miliardi, pari a sette volte l’importo disponibile per l’invito. Se il 73% di tali proposte non è riuscito a soddisfare i criteri di valutazione della CE, i finanziamenti richiesti dal 27% dei consorzi conformi ai requisiti necessari superano comunque i € 2,3 miliardi. Ora la CE ha avviato le trattative con 220 dei 375 consorzi che hanno raggiunto l’obiettivo, al fine di attribuire parte degli € 1,07 miliardi disponibili per il primo invito. 6 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 Fabio Colasanti, direttore generale della DG “Società dellinformazione”, ha accolto positivamente i risultati dichiarando: “Il primo invito della priorità TSI ha avuto un esito alquanto soddisfacente. I proponenti provengono da varie realtà che comprendono il mondo industriale e accademico, le PMI e le aziende più grandi del settore, e queste organizzazioni sono distribuite in tutto lo Spazio europeo della ricerca. “Abbiamo inoltre constatato che i nuovi strumenti costituiti dai progetti integrati e dalle reti di eccellenza, sviluppati per il 6PQ, si riveleranno un ausilio indispensabile per favorire il progresso della ricerca e della ristrutturazione in Europa”, ha aggiunto Colasanti. continua a pag. 7 28 LUGLIO 2003 Primo piano La CE lancia un’iniziativa per coinvolgere le regioni nell’economia basata sulla conoscenza La DG Ricerca della CE europea sta avviando una nuova azione pilota a sostegno di misure regionali volte a diffondere l’istituzione delle “Regioni della conoscenza” nel settore dello sviluppo tecnologico e a favorire la cooperazione fra università e ricercatori a livello regionale. Inserita formalmente dal PE nel bilancio preventivo per il 2003, l’azione “Regioni della conoscenza” si propone d’intensificare il coinvolgimento delle regioni nella creazione dello Spazio europeo della ricerca (SER) e di favorire il raggiungimento degli obiettivi fissati a Lisbona, nonché l’attuazione dell’impegno assunto a Barcellona d’elevare la spesa per la ricerca al 3% del PIL, entro il 2010. Come ha dichiarato al Notiziario CORDIS Dimitri Corpakis, responsabile del settore “Aspetti regionali” presso la DG Ricerca, l’azione pilota, della durata di un anno, dimostrerà altresì il ruolo centrale della conoscenza nel favorire lo sviluppo regionale. “É la prima volta che, nell’ambito di partenariati transnazionali e transregionali, le regioni in quanto tali si mobiliteranno, per far sì che l’economia della conoscenza divenga un obiettivo strumentale al raggiungimento di più ampi traguardi in termini di sviluppo”. L’azione pilota ha ricevuto uno stanziamento complessivo pari a € 2,5 milioni destinato, in particolare, al sostegno di misure regionali di natura sperimentale. “Con il termine sperimentale ci riferiamo qui all’individuazione di nuovi approcci alla cooperazione transnazionale e transregionale fra partnership pubblico-private, capaci di dare risalto ad attività ad alto contenuto cognitivo tese a favorire lo sviluppo economico locale e regionale”, ha spiegato Corpakis. dustriali. “In tal modo, sarà possibile individuare e attuare modelli appropriati”, ha confermato Corpakis. “La CE è stata in passato leader mondiale nel lancio e nella realizzazione d’iniziative in materia di strategie d’innovazione regionale, ma occorre ora risolvere questioni chiave su come dar seguito a tali strategie e garantire che le stesse producano un impatto durevole sulle regioni interessate. Dal momento che la globalizzazione introduce nuovi aspetti nella questione dello sviluppo regionale, è opportuno sperimentare approcci innovativi che si fondino su attività improntate alla conoscenza”, ha aggiunto Corpakis. Alla domanda se la CE intenda proporre l’inserimento di tale azione nel suo programma quadro, Corpakis ha risposto che è prematuro fare congetture sul futuro dell’azione pilota. “La CE valuterà a tempo debito il successo ottenuto dall’azione e attingerà alle lezioni apprese da questa esperienza per contemplare la possibilità d’inserire tale approccio in un programma di più ampio respiro e per decidere, in tal caso, come attuare tale proposito”. A suo avviso, non soltanto è necessario individuare strategie innovative di sviluppo regionale che siano anche sostenibili, ma occorre garantire che il passaggio delle regioni verso l’economia della conoscenza sia commisurato alle loro esigenze specifiche. Tuttavia, ha spiegato Corpakis, “gli strumenti e i modelli necessari a realizzare concretamente questi obiettivi non sono ancora ben chiari”. La nuova azione pilota intende risolvere questo divario culturale incrementando la collaborazione fra le regioni e coinvolgendo le amministrazioni locali, gli istituti di formazione superiore, come pure i datori di lavoro, i sindacati, le camere di commercio e le federazioni d’in- Ulteriori dettagli sulle tipologie d’azioni finanziate dall’azione pilota saranno inclusi in un invito a presentare proposte, che sarà pubblicato nelle prossime settimane sulla GU dell’UE. Inoltre, al fine di esporre ai potenziali partecipanti e alle parti interessate gli obiettivi dell’azione pilota “Regioni della conoscenza” e la procedura di presentazione delle candidature, tenutosi a Bruxelles, il 24 luglio 2003, un incontro informativo. Per ulteriori informazioni sulla manifestazione dedicata all’azione pilota “Regioni della conoscenza”, rivolgersi a: Nadia Bouaouich E-mail: [email protected]. Sulla base di un’intervista del Notiziario CORDIS con Dimitri Corpakis RCN 20594 continua da pag. 6 In effetti, sul totale delle 1.396 proposte ricevute, più di un terzo si riferisce ai nuovi strumenti: 325 (23%) per i progetti integrati e 161 (12%) per le reti d’eccellenza. La percentuale più elevata delle proposte avanzate riguarda progetti di ricerca specifici mirati di portata limitata, che ammontano a 727 (52%). la proporzione di donne tra gli esperti che partecipano al processo di valutazione”, afferma Morten Møller, che gestisce le procedure di valutazione delle TSI. Degli 820 esperti incaricati, solo il 17% era costituito da donne, ben lungi dall’obiettivo globale del 40% fissato dalla CE per il 6PQ. che saranno finanziati nell’ambito del primo invito svolgeranno una funzione importante per raggiungere questi ambiziosi traguardi”. In totale, 87 Paesi hanno partecipato al primo invito e le proposte sono state presentate da organizzazioni dei 15 Stati membri dell’UE, dei 17 Paesi associati, di altri 10 Paesi europei e di altre 45 nazioni sparse in tutto il mondo. Durante un recente viaggio a Praga, il commissario per le Imprese e la Società dell’informazione Erkki Liikanen ha dichiarato: “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione assumono un ruolo di primo piano per incrementare la crescita, creare più posti di lavoro e migliorare l’inclusione sociale. I progetti Per consultare l’invito destinato ai valutatori esperti, visitare il sito: “Un ambito in cui lavoreremo per migliorare gli inviti successivi è quello del- 28 LUGLIO 2003 Per ulteriori informazioni sugli inviti TSI, visitare il sito: http://fp6.cordis.lu/fp6/ calls_activity.cfm?ID_ACTIVITY=124 http://www.cordis.lu/experts/ fp6_candidature.htm Sulla base dei risultati del primo invito a presentare proposte TSI RCN 20568 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 7 Innovazione: politica e pratica Un progetto dell’UE per massimizzare l’efficienza dei centri d’impresa e d’innovazione Un gruppo di progetto finanziato dalla CE sta mettendo a punto un nuovo strumento di formazione multimediale che contribuirà a sviluppare le competenze del personale dei Centri d’impresa e d’innovazione (CEII) e degli incubatori. Finanziata nell’ambito del programma Leonardo da Vinci, l’iniziativa “Innovazione e incubazione” (I-Cubed) vede la partecipazione di 8 partner provenienti da Belgio, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Spagna e Lituania. Questo progetto, che dispone di un bilancio totale superiore a € 500.000 e ha una durata biennale, costituisce il primo piano globale di formazione aziendale destinato direttamente al personale degli incubatori, a cui viene riconosciuto un ruolo di sostegno per le PMI. Come ha dichiarato al Notiziario CORDIS Siobhan McQuaid della Rete di centri europei d’impresa e d’innovazione (EBN), uno dei partner del consorzio, migliorare le competenze delle risorse umane che operano negli incubatori e nei CEII contribuirà a massimizzare l’efficienza e la qualità del sostegno disponibile per le PMI. “É molto importante sostenere le PMI e, in particolare, le start-up caratterizzate da una forte crescita e da un elevato potenziale, in quanto le statistiche rivelano che forniscono milioni di posti di lavoro in tutta Europa e rappresentano un motore fondamentale per lo spirito imprenditoriale e l’innovazione”. sponda alle esigenze di tale comparto specializzato nel mercato delle start-up”. © PhotoDisc In effetti, gli incubatori d’impresa offrono un ambiente favorevole alle aziende nate di recente perché possano iniziare e sviluppare la loro attività. Essi forniscono edifici modulari e infrastrutture comuni, nonché un supporto alla gestione e servizi di assistenza, aumentando in tal modo le opportunità per una crescita positiva. Anche se esistono già servizi e guide essenziali a sostegno delle PMI, la McQuaid ritiene che siano in molti casi superati. “Stiamo ricercando nuove soluzioni per incentivare lo sviluppo delle aziende a forte crescita. Infatti, il nostro progetto si sta rivolgendo a queste particolari aziende per approntare uno strumento che ri- Lo strumento di formazione on-line si concentrerà sui diritti di proprietà intellettuale, sui brevetti e sul concetto di “internazionalizzazione”, una serie di azioni coordinate di cui un’impresa può avvalersi per farsi strada su altri mercati o per beneficiare delle risorse provenienti da altri mercati. “Questi sono ambiti di particolare interesse per le aziende a forte crescita”, ha spiegato la McQuaid. Siobhan McQuaid ha aggiunto che il consorzio del progetto è già alla ricerca di soluzioni per inserire lo strumento di formazione in un modello d’impresa per i CEII europei, in modo che diventi parte integrante del processo di qualità. Inoltre, secondo la McQuaid, il centro nazionale d’impresa e d’incubazione degli Stati Uniti ha dimostrato interesse nei confronti dell’orientamento specializzato adottato dall’iniziativa I-Cubed. Sulla base d’informazioni fornite dal consorzio del progetto I-Cubed RCN 20596 La CE propone l’istituzione di un sottocomitato UE-Giordania per la ricerca e l’innovazione La CE ha proposto l’istituzione di un consiglio d’associazione UE-Giordania e di una serie di sottocomitati, uno dei quali dedicato alla ricerca e all’innovazione. Il sottocomitato per la ricerca e l’innovazione sarà costituito da rappresentanti della CE e da esponenti del governo della Giordania. Sarà presieduto a turno dalle due parti. Alle sue riunioni saranno invitati altresì i rappresentanti degli Stati membri dell’UE. Il sottocomitato avrà il compito d’esaminare l’applicazione dell’accordo d’associazione UE-Giordania nei seguenti settori: ■ 8 sviluppo della capacità scientifica e tecnologica, con particolare riferi- CORDIS FOCUS - NUMERO 226 mento all’utilizzo dei risultati della ricerca da parte del settore industriale e delle PMI; Il sottocomitato non ha potere decisionale, ma può presentare proposte al consiglio d’associazione. ■ innovazione, diffusione delle conoscenze e trasferimento tecnologico; Per visionare il testo integrale della proposta della CE, visitare il sito: ■ reti e servizi di comunicazione elettronica; http://europa.eu.int/eur-lex/pri/it/lip/latest/doc/ 2003/com2003_0411it01.doc ■ tecnologie dell’informazione; ■ cooperazione culturale e politiche audiovisive; ■ reti di cooperazione decentrata. Sulla base del DN: COM(2003) 411 RCN 20549 28 LUGLIO 2003 Innovazione: politica e pratica Una relazione di Eurostat rivela un aumento delle richieste di brevetti presentate all’UEB nel settore delle TIC Una nuova relazione della serie “Statistiche in breve”, pubblicata da Eurostat e dedicata alla scienza e alla tecnologia, rivela che la percentuale complessiva di richieste di brevetti nel settore delle tecnologie dell’informazione, presentate all’Ufficio europeo dei brevetti (UEB) dai Paesi dell’UE, è aumentata di oltre il doppio nel corso degli anni ’90. la Finlandia è al primo posto con 136 domande per milione, seguita dalla Svezia con 94 e dai Paesi Bassi con 62. Nel 1991, soltanto il 6,8% delle domande avanzate all’UEB dai Paesi dell’UE si riferiva al rilascio di brevetti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Fino al 2001 le richieste si sono incrementate di una percentuale pari al 2,3%, con le domande per il rilascio di brevetti nel settore delle TIC che hanno rappresentato il 15,5% di tutte le richieste. Il tasso d’incremento delle domande presentate all’UEB dalle società giapponesi e statunitensi nello stesso periodo è aumentato rispettivamente di 1,3 e di 2 volte. Le richieste di brevetti nel settore delle TIC presentate all’UEB dai futuri Stati membri rappresentano tuttora una quota relativamente bassa rispetto al totale delle domande. Ciononostante, la percentuale complessiva di richieste avanzate in questo settore ha superato la media comunitaria del 15,5%, e più precisamente in Ungheria (21,2%), a Cipro (18,2%) e in Slovenia (17,9%). Per leggere la relazione di Eurostat, visitare il sito: Delle 9.421 domande di brevetti nel settore delle TIC avanzate nel 2001 dall’UE, oltre il 90% proveniva da sei Paesi solamente: Germania (29,9%), Regno Unito (18,6%), Francia (15,3%), Paesi Bassi (10,4%), Svezia (8,9%) e Finlandia (7,5%). Tuttavia, se si considera il numero di richieste di brevetti per milione d’abitanti, http://europa.eu.int/comm/eurostat/Public/ datashop/print-catalogue/ EN?catalogue=Eurostat&collection=02Statistics%20in%20Focus&product=KS-NS-03006-__-N-EN © Ian Britton, www.FreeFoto.com Sulla base di una relazione di Eurostat della serie “Statistiche in breve” RCN 20548 Corso estivo sul sostegno all’innovazione e sul trasferimento tecnologico L’associazione Technology Innovation Information (TII) organizza un corso estivo sul sostegno all’innovazione e il trasferimento tecnologico, che si terrà dal 15 al 19 settembre a Guimaraes (Portogallo). Un team internazionale d’esperti terrà diversi workshop di formazione giornalieri su cinque temi chiave: ■ gestione delle risorse intellettuali all’interno d’aziende ed enti di ricerca; ■ valutazione del potenziale commerciale delle nuove tecnologie nelle prime fasi del loro sviluppo; ■ commercializzazione di risultati e servizi di carattere scientifico; ■ imprenditorialità e servizi d’incubazione; 28 LUGLIO 2003 I delegati potranno registrarsi per una o per tutte le cinque giornate, in base a interessi ed esigenze personali. Durante il corso estivo, si svolgerà inoltre uno speciale incontro a cura del sottogruppo “Quality Net” della TII, dedicato all’efficienza operativa e alle norme delle organizzazioni di trasferimento tecnologico, la cui partecipazione è aperta a tutti gli interessati. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.tii.org ■ innovazione sistematica e sviluppo di nuovi prodotti. Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20597 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 9 Risultati Un progetto dell’UE sviluppa un sistema di votazione elettronica di facile utilizzo Un progetto finanziato dall’UE ha sviluppato un sistema di votazione a distanza volto a rendere più semplici le procedure di voto per gli elettori e le autorità amministrative di tutta Europa. Il progetto E-Poll (Sistema di voto elettronico per operazioni elettorali a distanza) è stato finanziato nell’ambito del programma Tecnologie della società dell’informazione (TSI) del 5PQ. L’iniziativa, che ha ricevuto uno stanziamento totale di € 3,2 milioni e ha visto la partecipazione di partner provenienti da Francia, Italia e Polonia, ha definito le componenti necessarie all’introduzione di un processo di votazione elettronica esaustivo. Fra queste figurano una rete europea virtuale di servizi elettorali (EVBN), una carta intelligente sulla quale sono stati memorizzati i dati e le impronte digitali degli elettori, una cabina elettorale mobile composta da uno schermo tattile computerizzato e da un lettore di impronte digitali, e un protocollo crittografico. Per esprimere il proprio voto attraverso EPoll, l’elettore deve recarsi presso una cabina elettorale mobile e inserire la carta intelligente personalizzata nell’apposito lettore. Sullo schermo apparirà una scheda elettorale, che il votante compilerà toccando uno dei pulsanti attivi. Come ha spiegato al Notiziario CORDIS Roberto D’Alicandro, coordinatore del progetto EPoll, l’utilizzo di questo sistema di votazione non potrebbe essere più semplice, “per quanto il fattore essenziale non è tanto la tecnologia, ma l’approccio sociologico adottato nello sviluppo di questo progetto”. “Il sistema che abbiamo sviluppato è adattabile a qualsiasi contesto elettorale europeo, poiché durante la progettazione abbiamo tenuto conto delle esigenze e dei vincoli imposti dai sistemi elettorali dei diversi Paesi”, ha proseguito D’Alicandro. Egli ha aggiunto che: “In termini di crescente inclusione dei cittadini, l’utilizzo delle cabine mobili non rende più necessario votare da una postazione specifica, poiché gli elettori potranno esprimere il proprio voto in forma anonima da qualunque postazione presente nel proprio Paese, dall’estero o perfino in mare”. “Nello sviluppo del sistema abbiamo considerato anche le esigenze dei disabili”, ha chiarito D’Alicandro. “Le cabine sono accessibili alle sedie a rotelle e abbiamo progettato altresì schermi tattili di facile utilizzo e un sistema di riconoscimento vocale”. “In aggiunta, il sistema consente di rendere disponibili le tradizionali sedi delle sezioni elettorali. In Italia, ad esempio, le scuole restano generalmente chiuse nei periodi elettorali. Con l’attuazione del nostro sistema elettorale, ciò non sarebbe più necessario”, ha spiegato D’Alicandro. Per verificare l’efficacia del proprio sistema, il consorzio del progetto E-Poll ha condotto sei esperimenti pilota. Durante il primo test pilota, è stato chiesto agli elettori della città di Avellino di provare a esprimere il proprio voto due volte o di votare utilizzando la carta intelligente di un altro elettore. In entrambi i casi, il sistema è stato in grado di rilevare e respingere il voto espresso. Secondo D’Alicandro, il responso dei cittadini coinvolti negli esperimenti è stato estremamente importante per mettere a punto il sistema elettorale: “L’accordo e la comunicazione umana sono stati un requisito vincolante per lo sviluppo del nostro sistema”. Secondo quanto dichiarato da Roberto D’Alicandro, il progetto, non appena concluso, ha ricevuto i complimenti ufficiali della CE, nonché manifestazioni d’interesse da parte del ministero italiano dell’Interno, uno dei partner di E-Poll. In aggiunta, la società Siemens, altro partner del consorzio, sta collaborando attualmente con diverse società del settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) al fine di standardizzare i sistemi basati sulla tecnologia open source, come quella impiegata nel progetto E-Poll. L’obiettivo è di mantenere i costi più bassi e incoraggiare la diffusione di tali sistemi nelle amministrazioni pubbliche”, ha chiarito D’Alicandro. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.e-poll-project.net/ Sulla base della partecipazione del Notiziario CORDIS alla conferenza “eGovernment 2003” RCN 20555 Per pubblicare informazioni in CORDIS focus Prendiamo in considerazione tutte le informazioni relative a notizie direttamente o indirettamente collegate alla ricerca e allo sviluppo tecnologico nell’Unione Europea. Rivolgersi a CORDIS Information Collection Unit all’indirizzo: CORDIS News Editor CORDIS Information Collection Unit 1st Floor Rue Montoyerstraat, 40 B-1000 Bruxelles/Brussel Tel. +32-2-2381799 Fax +32-2-2381798 E-mail: [email protected] 10 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 28 LUGLIO 2003 Bandi di gara Nonostante le cure poste nel garantire l’esattezza delle informazioni pubblicate in CORDIS focus, i lettori che desiderino dare seguito alle opportunità menzionate in CORDIS focus sono pregati di verificare la validità delle informazioni consultando i responsabili e/o i riferimenti riportati in ogni articolo. Invito relativo ad azioni di sostegno specifico per l’area tematica «Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute» ■ La CE ha pubblicato un invito a presentare proposte relativo ad azioni di sostegno specifico per l’area tematica “Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute” (settore 1.3 del programma di lavoro). Si tratta di uno dei settori che rientrano nel programma specifico “Integrare e rafforzate lo Spazio europeo della ricerca [SER]” del 6PQ. I settori che interessano il presente invito sono i seguenti: ■ Promuovere la partecipazione delle PMI; ■ Incentivare la cooperazione internazionale; ■ ■ ■ Promuovere la cooperazione con i Paesi candidati; Stimolare la valorizzazione dei risultati: promuovere e facilitare la valutazione, la diffusione, il trasferimento, la valorizzazione e/o l’adozione su ampia scala dei risultati scientifici derivanti dai programmi passati e presenti dell’UE. Tali lavori devono andare oltre le attività standard di diffusione e di valorizzazione svolte nel quadro di singoli progetti e includere, ad esempio, la modellizzazione, lo scambio d’esperienze o altre attività di ricerca d’informazioni che si situano all’intersezione tra iniziative condotte da partner pubblici o privati che partecipano all’innovazione biotecnologica. Realizzare gli obiettivi del SER: attività volte a contribuire alla realizzazione degli obiettivi strategici dello Spazio europeo della ricerca nei settori che rientrano in questa priorità. Si tratta d’iniziative pilota d’analisi comparativa, di cartografia, di collegamento in rete, di dibattiti sui valori umani e sulle opzioni tecnologiche oppure della gestione collettiva delle future infrastrutture della conoscenza, ecc. 28 LUGLIO 2003 ■ Strategie dell’UE a favore delle scienze della vita e delle biotecnologie: le azioni di sostegno specifico saranno finanziate, secondo le esigenze, per attuare le 30 azioni elencate nel piano d’azione allegato al documento COM(2002)27. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle azioni di sostegno correlate con gli investimenti nella base di risorse, quali l’istruzione e la formazione, la ricerca, la valorizzazione della proprietà intellettuale, il finanziamento e le reti in Europa; alla governance delle scienze della vita e delle biotecnologie: esame attento e dialogo sociale, presa in considerazione dei valori etici e degli obiettivi societali; nonché alla risposta dell’Europa alle sfide globali: collaborazioni internazionali, malattie legate alla povertà e Paesi in via di sviluppo; Sostegno all’elaborazione delle politiche: attività a favore dell’elaborazione delle future politiche in materia di ricerca. Si tratta di studi di prospettiva, dell’analisi e della valutazione dell’impatto di precedenti programmi di ricerca dell’UE. Sono inoltre apprezzati studi di prospettiva relativi alle ripercussioni delle politiche di ricerca sulle altre politiche (per es. industria, salute, commercio, ecc.) e viceversa. Nello specificare gli strumenti da utilizzare in questi settori, l’invito richiede l’impiego delle azioni di supporto specifico. Si consiglia ai proponenti di consultare il testo integrale dell’invito all’indirizzo sotto indicato per verificare gli strumenti specifici richiesti per ciascun settore. Invito a presentare proposte: “Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute” La CE ha pubblicato un invito a presentare proposte per l’area tematica “Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute”, nell’ambito dell’omonima attività del 6PQ. Si tratta di uno dei settori che rientrano nel programma specifico “Integrare e rafforzate lo Spazio europeo della ricerca”. I settori che interessano il presente invito sono i seguenti: 1. Genomica avanzata e sue applicazioni per la salute a) Conoscenze fondamentali e strumenti di base nel campo della genomica funzionale in tutti gli organismi: ■ espressione genica e proteomica; ■ genomica strutturale; ■ enomica comparativa e genetica delle popolazioni; ■ bioinformatica; ■ strategie multidisciplinari della genomica funzionale per lo studio dei processi biologici fondamentali. b) Applicazione delle conoscenze e delle tecnologie nel campo della genomica e biotecnologie per la salute: ■ progettazione razionale e accelerata di farmaci nuovi, più sicuri e più efficaci, in particolare mediante le metodologie farmacogenomiche; ■ sviluppo di nuovi diagnostici; ■ sviluppo di nuovi test in vitro e in silico destinati a sostituire la sperimentazione animale; ■ sviluppo e sperimentazione di nuovi strumenti di profilassi e terapeutici, quali le terapie geniche somatiche, le terapie cellulari (in particolare, con cellule staminali nel settore dei disturbi neurologicie neuromuscolari) e le immunoterapie; ■ attività di ricerca innovative nel campo della postgenomica con numerose possibilità di applicazione. L’importo indicativo globale per il presente invito è di € 4 milioni nel 2004. Termine per la presentazione delle proposte: 15 aprile 2004 Si consiglia vivamente ai proponenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU dell’UE al riferimento sotto indicato. Per consultare il testo dell’invito, visitare il sito: http://fp6.cordis.lu/fp6/ call_details.cfm?CALL_ID=88 GU n. C 164 del 15.7.2003, pag. 15 RCN 20584 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 11 Bandi di gara 2. Lotta contro le principali malattie Metodologie genomiche delle conoscenze e delle tecnologie mediche orientate alle applicazioni: ■ lotta contro le malattie cardiovascolari, il diabete e le malattie rare; ■ lotta contro la resistenza agli antibiotici e ad altri medicinali; ■ studio del cervello e lotta contro le malattie del sistema nervoso; ■ studio dello sviluppo umano e del processo d’invecchiamento; ■ azioni di supporto specifico per l’insieme della priorità tematica 1. Nello specificare gli strumenti da utilizzare in questi settori, l’invito richiede l’impiego di: progetti integrati (IP), reti d’eccellenza (NOE), progetti specifici di ricerca mirata (STREP), azioni di coordinamento (CA) e azioni di supporto specifico (SSA). Si consiglia ai proponenti di consultare il testo integrale dell’invito all’indirizzo sotto indicato per verificare gli strumenti specifici richiesti per ciascun settore. L’importo indicativo globale per il presente invito è di € 411 milioni. Termine per la presentazione delle proposte: 13 novembre 2003. Si consiglia vivamente ai proponenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU dell’UE al riferimento sotto indicato. Per consultare il testo dell’invito, visitare il sito: http://fp6.cordis.lu/fp6/ call_details.cfm?CALL_ID=80 GU n. C 164 del 15.7.2003, pag. 15 RCN 20583 Studio di fattibilità relativo a uno statuto europeo per le PMI: preinformazione La DG Imprese della CE ha pubblicato la preinformazione di una gara d’appalto con procedura aperta per l’esecuzione di uno studio di fattibilità relativo a uno statuto europeo per le PMI. Il valore del contratto sarà di circa € 450.000. Il bando di gara sarà pubblicato alla fine di luglio 2003. Si consiglia vivamente agli offerenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU dell’UE al riferimento sotto indicato. 12 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 Per consultare il testo completo della preinformazione, visitare il sito: ■ l’edizione e la pubblicazione di un manuale sui mercati elettronici del B2B, contenente tutte le informazioni appropriate sui vari tipi di mercato elettronico, sui loro vantaggi e rischi potenziali e sul modo di parteciparvi efficacemente; ■ un insieme di servizi personalizzati al fine di fornire un aiuto e un orientamento specifici alle PMI interessate dai mercati elettronici del B2B; ■ la fornitura di un sistema indipendente di rilevazione per valutare la pertinenza economica e l’affidabilità dei mercati elettronici del B2B europei, basate su una valutazione neutrale dei mercati elettronici esistenti, comprendente il numero e il volume delle transazioni, la disponibilità di politiche trasparenti sulla partecipazione e l’esclusione nonché sulle condizioni contrattuali e d’affiliazione; ■ la raccolta e la diffusione di migliori prassi, basate sull’esperienza acquisita dalle PMI nei mercati elettronici del B2B, che rispecchi la situazione di settori industriali specifici; ■ la raccolta e la diffusione di codici di condotta sviluppati dai settori industriali per i mercati elettronici del B2B, in particolare per le aste on line; ■ un elenco di manifestazioni e conferenze sui mercati elettronici del B2B. http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/ 118185-2003.htm GU n. S-132 del 12.7.2003 RCN 20574 Invito a presentare proposte sulla realizzazione di un portale dedicato ai mercati elettronici del B2B La DG Imprese della CE ha pubblicato un invito a presentare proposte per la realizzazione di un servizio d’informazione on line sui mercati elettronici del business-to-business (B2B) o commercio svolto tra imprese. L’obiettivo dell’invito è la creazione e la manutenzione di un “portale europeo dei mercati elettronici del B2B”, per facilitare l’accesso delle PMI a informazioni imparziali e affidabili sui mercati elettronici del B2B e sui partner commerciali e fornire loro un orientamento per selezionare i mercati elettronici e i partner commerciali più appropriati e degni di fiducia, aiutando cosé le PMI a trarre il massimo vantaggio dalla partecipazione ai mercati elettronici. Il servizio d’informazione on line dovrà essere reso disponibile nel modo più ampio possibile e preferibilmente in tutti gli Stati membri, attuali e futuri, nei Paesi candidati, nei Paesi del SEE e dell’EFTA e in tutte le lingue. L’attività principale riguarda l’istituzione, la manutenzione e l’operatività del sito web d’informazione on line, fornendo di preferenza i seguenti servizi: ■ una banca dati dei mercati elettronici di B2B esistenti, che fornisca notizie neutrali, affidabili e aggiornate su tali mercati, comprendente in particolare: il tipo di beni e servizi venduti on line, le funzionalità commerciali disponibili, il numero di società partecipanti e il numero e il valore delle transazioni che hanno luogo attraverso i mercati elettronici. Inoltre, la banca dati dovrà fornire informazioni sui potenziali partner commerciali, come ad esempio il Paese di residenza, il numero di registrazione, la forma giuridica, ecc.; L’importo complessivo stanziato per il progetto è di € 500.000. Termine per la presentazione delle proposte: 28 agosto 2003 Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Georgia Chioni Commissione europea Direzione generale per le Imprese SC 15 (1/164) Unità D4 B-1049 Bruxelles Fax: +32 2 2969500 E-mail: [email protected] Per consultare il testo completo dell’invito, visitare il sito: http://europa.eu.int/comm/enterprise/funding/ grants/calls_2003/action_1a.htm Sulla base d’informazioni diffuse dalla CE RCN 20572 28 LUGLIO 2003 Bandi di gara Ottimizzazione e collegamento in rete dei sistemi d’informazione sulla RST nel settore dell’energia: preinformazione La CE ha pubblicato la preinformazione di una gara d’appalto per l’ottimizzazione e il collegamento in rete dei sistemi d’informazione sulle attività di ricerca e sviluppo tecnologico (RST) nel settore dell’energia, e per la valutazione delle esigenze degli utenti. Lo studio si prefigge di contribuire all’ottimizzazione e al collegamento in rete di sistemi d’informazione sulla RST nel settore dell’energia attraverso: ■ ■ l’esecuzione di una valutazione, opportunamente documentata, delle esigenze degli utenti a livello europeo; l’assistenza all’identificazione di possibili opzioni volte a conseguire un collegamento in rete di facile utilizzo e redditizio dei sistemi d’informazione sulla RST nel settore energetico. Controllo e analisi delle attività di previsione scientifica e tecnologica: gara d’appalto La CE ha pubblicato una gara d’appalto relativa al controllo e all’analisi delle attività di previsione scientifica e tecnologica (S&T). L’appalto è suddiviso nei sei lotti seguenti: ■ ■ ■ ■ Per consultare il testo completo della preinformazione, visitare il sito: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/ 124344-2003.htm Si consiglia vivamente agli offerenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU dell’UE al riferimento sotto indicato GU n. S-138-124344 del 22.7.2003 RCN 20614 ■ lotto 1: controllo delle attività di previsione in Europa e promozione della loro dimensione europea (importo compreso tra € 1.200.000 e € 1.300.000); lotto 2: il futuro della R&S nei servizi: implicazioni per le politiche UE in materia di ricerca e innovazione (importo compreso tra € 80.000 e € 100.000); lotto 3: nuove priorità scientifiche e tecnologiche nel settore delle politiche pubbliche in materia di ricerca nei Paesi europei, negli USA e in Giappone (importo compreso tra € 160.000 e € 200.000); lotto 4: prospettive dei sistemi di ricerca e innovazione nazionali e regionali nell’Europa allargata del 2015: specializzazione, complementarità e concorrenza (importo compreso tra € 160.000 e € 200.000); lotto 5: il futuro delle politiche in materia di ricerca e sviluppo nell’UE allargata: problematiche principali nel 2015 (importo compreso tra € 80.000 e € 100.000); ■ lotto 6: politica UE in materia di ricerca e innovazione e il futuro della Politica europea comune in materia di sicurezza e difesa (importo compreso tra € 80.000 e € 100.000). Gli offerenti possono presentare offerta per uno o più lotti. Tuttavia, un’offerta separata deve essere presentata per ciascun lotto e ogni offerta deve riferirsi a tutti i lavori compresi dal lotto cui si riferisce. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: J.F. Marchipont Commissione europea Direzione generale della Ricerca rue de la Loi/Wetstraat 200 B-1049 Bruxelles/Brussel Tel +32 2 295 79 65 Fax +32 2 299 20 76 Per consultare il testo completo della gara, visitare il sito: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/ 124342-2003.htm Termine per la richiesta del capitolato d’appalto: 15 settembre 2003. Termine per la presentazione delle offerte: 29 settembre 2003. Si consiglia vivamente agli offerenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU dell’UE al riferimento sotto indicato GU S n. S-138-124342 del 22.7.2003 RCN 20613 La CE ha anche pubblicato un invito per presentare proposte di studi vari riguardanti la raccolta d’indicatori bibliometrici, una base dati S&T sulle università europee leader nella ricerca, l’analisi delle attività di brevetto delle università e degli enti pubblici di ricerca . Per conoscere i dettagli, visitare il sito: http://fp6.cordis.lu/fp6/tender_details.cfm?CALL_ID=69 Pubblicazioni Gli atti di una conferenza offrono una guida ai finanziamenti UE Sono ora disponibili gli atti della conferenza dal titolo “Sistemi di finanziamento europei per le imprese dei Paesi candidati”, svoltasi nell’ottobre 2002, che offrono informazioni esaurienti e consigli utili alle imprese dei Paesi candidati all’UE che intendono usufruire di un sostegno comunitario. Gli atti, messi a disposizione dall’Associazione slovena per l’economia e la ricerca (SBRA), contengono informazioni sui finanziamenti alla ricerca e su altre fonti comunitarie di sostegno, quali il programma d’agevolazione finanziaria per le PMI e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS). 28 LUGLIO 2003 La sezione dedicata alle PMI offre anche dei consigli sul superamento degli ostacoli ai finanziamenti, nonché informazioni sulle PMI e il 6PQ, sul sostegno offerto da CORDIS, sul finanziamento pubblico e sugli Eurosportelli. Per ricevere una copia degli atti rivolgersi a: SBRA Tel: +32 2 645 1910 Fax: +32 2 645 1917 E-mail: [email protected] Sulla base degli atti di una conferenza della SBRA RCN 20590 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 13 Politica generale Uno studio sui centri pubblici di ricerca europei evidenzia la portata delle esigenze di razionalizzazione Dalle conclusioni di uno studio della CE, relativo a 769 centri pubblici di ricerca in tutta l’Europa, emerge che un processo di razionalizzazione a livello europeo ridurrebbe i fondi necessari allo svolgimento dei servizi di ricerca in determinati ambiti. Attualmente, circa 100.000 ricercatori sono impiegati in questo settore; si stima inoltre che i centri pubblici di ricerca europei abbiano a disposizione un bilancio annuale complessivo di E 25 miliardi. dei centri oggetto dello studio operano nell’ambito della ricerca pura, circa il 92% si dedica essenzialmente alla ricerca applicata. Lo studio rivela che “i costi generici di conservazione delle competenze e di mantenimento delle strutture, in ambiti determinati, potrebbero essere sostenuti molto più facilmente da un mercato europeo considerato nella sua globalità”. E aggiunge inoltre che la crescente armonizzazione dei servizi pubblici e della legislazione imprime una spinta positiva verso la razionalizzazione. La ricerca, condotta dal dipartimento di ricerche sulle politiche in materia di ingegneria, scienza e tecnologia (PREST) dell’Università di Manchester (Regno Unito), è stata promossa dalla CE per rimediare alla carenza di dati sui centri pubblici di ricerca, a fronte degli elementi che sono disponibili, invece, per i centri di ricerca universitari e industriali. Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha affermato: “I centri pubblici di ricerca sono stati troppo a lungo messi in ombra da altri ambiti scientifici. I risultati dello studio aiuteranno a porre rimedio a questo squilibrio, evidenziando punti di forza e debolezze del settore”. Un punto di forza primario messo in luce dallo studio è la volontà e l’abilità di reinventarsi di- Lo studio evidenzia gli ambiti in cui le nuove politiche potrebbero incrementare il sostegno fornito alla ricerca pubblica. Tra gli esempi citati figurano le misure volte a migliorare le capacità d’innovazione, nonché l’esigenza di basi di ricerca strategica in vista di conservare le risorse intellettuali esistenti e di contrastare le pressioni del mercato per eseguire un numero sempre crescente d’attività di consulenza. © PhotoDisc mostrate dai centri di ricerca che beneficiano dei finanziamenti governativi. Mettendo in discussione la visione per cui la ricerca pubblica sarebbe in declino, l’analisi rivela che il settore è più ampio e più dinamico di quanto molti pensino, e che al suo interno si sono compiuti grossi sforzi per creare legami più saldi con l’industria. Tali legami hanno inoltre portato gli istituti di ricerca pubblici a modificare le proprie priorità. Molti centri che svolgevano attività di ricerca fondamentale sono passati alla ricerca applicata: i dati mostrano che, mentre poco più della metà Busquin delinea le priorità per i prossimi sei mesi Il Commissario sostiene che agli scienziati europei dovranno essere forniti sostegno e incentivi, senza i quali la creazione del SER sarà ostacolata. Inoltre quest’inadempienza comprometterebbe un’altra priorità della CE: l’incremento 14 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 Per consultare lo studio della CE, visitare il sito web:http://www.cordis.lu/indicators/ publications.htm Sulla base di uno studio della CE sui centri pubblici di ricerca RCN 20611 riere; nonché un riconoscimento paneuropeo delle qualifiche e dell’esperienza professionale. In un articolo pubblicato per il servizio CORDIS della Presidenza italiana, il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha delineato le sue priorità per i prossimi sei mesi, che comprendono l’aumento degli investimenti nella ricerca, il miglioramento dell’attrattiva delle carriere scientifiche, lo spazio e la bioetica. “Le nostre priorità di ricerca durante la Presidenza italiana si concentrano sul raggiungimento di un obiettivo fondamentale che abbraccia tutti i settori. Insieme dobbiamo continuare a profondere il nostro impegno per realizzare la nostra visione di un vero Spazio europeo della ricerca (SER)”, scrive Busquin. “È necessario partire da questi dati per essere certi che le nostre politiche consentano ai centri pubblici di ricerca di massimizzare il proprio contributo a realizzare lo Spazio europeo della ricerca (SER) e a consentire che l’UE divenga l’economia basata sulla conoscenza più dinamica al mondo”, ha concluso Busquin. Durante la Presidenza italiana, il Commissario prevede altresì che i ministri raggiungano un accordo sul sito che dovrà accogliere il reattore sperimentale termonucleare internazionale (ITER) e sulla collaborazione tra l’UE e l’Agenzia spaziale europea (ESA). © Biblioteca audiovisiva, Comunità europee degli investimenti nella ricerca fino al 3% del PIL, poiché si calcola che saranno necessari altri 500.000 ricercatori per raggiungere questo obiettivo. Busquin dichiara che, nel prossimo futuro, la CE presenterà una comunicazione sulla carriera dei ricercatori. Tale comunicazione verterà su una serie d’argomenti, tra cui il mercato dell’occupazione per i ricercatori in Europa, il coordinamento delle assunzioni a livello nazionale, i sistemi di valutazione e di sviluppo delle car- “Il nostro obiettivo è definire e attuare un insieme coerente di regole per la collaborazione tra la CE e [l’ESA]. Ciò dovrebbe garantire all’UE un ruolo politico nel settore spaziale e rafforzare l’importanza politica dello spazio in Europa. Tale accordo contribuirà inoltre a mobilitare gli Stati membri e il settore privato per coordinare le iniziative d’investimento nella ricerca e nello sviluppo delle capacità spaziali europee e dei servizi correlati”, scrive il Commissario. Busquin conclude dichiarando che le sue priorità “richiedono duro lavoro e impe- 28 LUGLIO 2003 Politica generale nel fornire ai cittadini un ampio accesso a Internet, nonché una maggiore libertà di scelta in termini di applicazioni e servizi disponibili. gno a tutti i livelli”, ma confida che il progresso sia possibile. Per leggere il testo completo sulle priorità di Busquin, visitare il sito: http://www.cordis.lu/italy/priorities_busquin.htm Sulla base di un articolo di Philippe Busquin RCN 20580 Uno studio dell’UE valuta i rischi per la salute di tatuaggi e piercing del corpo La CE ha invitato gli Stati membri ad attivarsi per affrontare i rischi che i tatuaggi e il piercing del corpo comportano per la salute. In uno studio recente, la CE ha illustrato i rischi per la salute correlati alle pratiche diffuse di tatuaggio e piercing. Nel caso del tatuaggio, lo studio rivela che oltre un terzo dei pigmenti organici impiegati nel settore non sono stati autorizzati come ingredienti cosmetici per uso esterno. In effetti, gran parte delle sostanze chimiche utilizzate nei tatuaggi sono pigmenti industriali prodotti originariamente per altri scopi, come vernici per automobili e inchiostri per scrittura. Si sa poco sulla composizione di queste sostanze, ma gli esperti temono che non soddisfino i requisiti di sicurezza, sterilità e purezza. Riguardo ai rischi per la salute associati al piercing, lo studio osserva che sono trascurati gli aspetti sanitari e che metà dei piercing provoca infezioni acute tali da dover ricorrere alle cure mediche. Nei casi più seri, il piercing può condurre a malattie come l’AIDS, l’epatite o la lebbra. Inoltre lo studio puntualizza che, negli Stati membri, non sono in vigore legislazioni specifiche per le pratiche di tatuaggio e piercing; le normative esistenti nell’UE si concentrano principalmente sulla prescrizione di pratiche igieniche come l’uso di guanti e aghi sterilizzati. Tuttavia, lo studio nota che la regolamentazione non affronta la sterilità, né valuta la tossicità e i rischi delle sostanze impiegate per il tatuaggio e il piercing. Commentando i risultati dello studio, il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha osservato: “Vorremmo che esistessero adeguate garanzie per la salute e la sicurezza di chi vuole fare tatuaggi e body piercing. Spero che i risultati della ricerca comunitaria accre- 28 LUGLIO 2003 © National Entertainment Company scano la consapevolezza dei rischi associati a questa pratica, inducendo da un lato i tatuatori professionisti a rispettare le norme di sicurezza e, dall’altro, i responsabili politici di tutta Europa a prendere provvedimenti adeguati per affrontare la questione”. In mancanza di una legislazione specifica a livello nazionale ed europeo, di recente il Consiglio d’Europa si è attivato adottando una risoluzione che enuncia serie di principi, su cui i governi dovrebbero basare le rispettive legislazioni nazionali. Nello specifico, la risoluzione tenta d’introdurre una legislazione che riguarda la composizione, la purezza microbiologica e l’etichettatura dei prodotti impiegati per il tatuaggio nonché i controlli igienici dei locali e delle procedure. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://europa.eu.int/comm/consumers/ cons_safe/news/eis_tattoo_reg_052003_en.pdf Sulla base d’informazioni fornite dalla CE RCN 20602 La CE esamina gli ostacoli alle piattaforme aperte per la 3G e la TV digitale La CE ha adottato una comunicazione incentrata sull’analisi completa degli ostacoli che tuttora si frappongono alla realizzazione di un ampio accesso ai nuovi servizi e alle applicazioni della società dell’informazione. La comunicazione presta particolare attenzione alla questione di promuovere l’uso di piattaforme aperte per la televisione digitale e le comunicazioni mobili di terza generazione (3G), come richiesto durante i Consigli europei di Barcellona e Siviglia. Si ritiene che lo sviluppo di un ambiente multipiattaforma, che comprenda queste tecnologie, potrebbe svolgere un ruolo fondamentale Il commissario per le Imprese e la Società dell’informazione Erkki Liikanen ha dichiarato: “Sappiamo che, in futuro, le nostre piattaforme di comunicazione digitale come la 3G e la TV digitale saranno in grado di fornire potenzialmente qualsiasi servizio elettronico relativo alla Società dell’informazione. Siamo inoltre consapevoli che, per effetto della differenza tra le piattaforme, le capacità specifiche di ogni servizio e la fruizione da parte dei singoli utenti saranno altrettanto diverse. Per massimizzare le possibilità di scelta dei consumatori e garantire la flessibilità del mercato, le piattaforme aperte per la televisione digitale e la comunicazione mobile di terza generazione costituiranno un elemento fondamentale dello scenario commerciale”. Come osserva la comunicazione, i fattori che potrebbero limitare il futuro accesso su larga scala ai servizi elettronici vanno oltre le interfacce e le piattaforme aperte, e gli ostacoli tecnologici si possono superare se esiste un forte incentivo commerciale in tal senso. Ma creare una società dell’informazione significa attuare una serie di misure, tecniche e non, per realizzare le condizioni necessarie alla sua evoluzione. Tali misure sono finalizzate, tra l’altro, a esaminare attentamente l’impatto dei brevetti sull’ingresso nel mercato in questo settore, promuovere la fiducia e la sicurezza dei consumatori per l’uso dei servizi interattivi, elaborare modelli commerciali accettabili per la realizzazione dell’infrastruttura necessaria, e chiarire i quadri regolamentari per queste tecnologie. La comunicazione sottolinea che le pubbliche autorità dovranno svolgere un ruolo importante per garantire il superamento di questi ostacoli, creando un ambiente favorevole all’attività economica tale da attrarre investimenti e incentivare lo sviluppo economico, oltre a tutelare gli interessi dei consumatori. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://dbs.cordis.lu/cordis-cgi/srchidadb? ACTION=D&SESSION=262762003-7-15&DOC =3&TBL=EN_DOCS&RCN=EN_RCN:2062005& CALLER=EISIMPLE_EN_DOCS Sulla base d’informazioni fornite dalla CE RCN 20569 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 15 Politica generale Nel Libro bianco sulla politica spaziale europea sarà probabilmente dato grande risalto alla scienza e all’accesso allo spazio Otto Stati Membri deferiti alla Corte europea per mancata implementazione della direttiva in materia di biotecnologie Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha dichiarato che, malgrado sia ancora prematuro discutere i contenuti del futuro Libro bianco sulla politica spaziale europea, dalle consultazioni in materia sono già emerse due priorità: il ruolo centrale della scienza e l’esigenza di un accesso indipendente allo spazio. La CE intende procedere al deferimento alla Corte di giustizia europea di otto Stati Membri, per mancata implementazione della direttiva dell’UE sulla tutela legale delle invenzioni biotecnologiche. In una dichiarazione rilasciata alla fine del mese di giugno, il ministro Moratti ha affermato che la ricerca spaziale può dare impulso alla sicurezza e migliorare gli standard di vita della popolazione. Ha inoltre evidenziato l’esigenza di un maggiore supporto finanziario; un supporto che finora è arrivato soprattutto dai fondi destinati alla ricerca, ma che, secondo il Ministro, dovrebbero provenire anche da altri ambiti. Alla luce della vulnerabilità strutturale del settore spaziale in Europa, Busquin ha sostenuto la necessità di un’iniziativa a livello istituzionale, necessaria a sviluppare la domanda e a “conservare la vitalità delle competenze del settore spaziale in Europa.” La responsabilità dell’UE è sempre maggiore, ha sostenuto il Commissario. L’UE è tenuta non solo a integrare la domanda relativa alle applicazioni spaziali, ma anche a dare forma alla politica spaziale europea e ad assicurarne la visibilità. Per ulteriori informazioni sulle attività dell’UE nel settore spaziale, visitare il sito: http://europa.eu.int/comm/space/index_en.html Sulla base del DN: SPEECH/03/359 Sulla base del DN: IP/03/991 RCN 20562 OGM: la CE avvia azioni legali contro 11 Stati membri La CE ha deciso di deferire 11 Stati membri alla Corte di giustizia europea per la mancata attuazione della normativa dell’UE in materia d’emissione deliberata nell’ambiente d’organismi geneticamente modificati (OGM) nelle rispettive legislazioni nazionali. Queste “priorità intangibili sono state, da questo punto di vista, riaffermate in modo estremamente chiaro”, ha affermato Busquin il 10 giugno, nel corso di una visita presso la società aerospaziale italiana Telespazio. Lo spazio avrà grande importanza all’interno dell’ordine del giorno del prossimo semestre, non solo perché la pubblicazione del Libro bianco è prevista per la fine dell’anno, ma anche perché, secondo il ministro italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, la ricerca in questo ambito costituirà uno dei temi chiave del semestre di Presidenza italiana. biotecnologiche a livello dell’UE, con l’obiettivo di risolvere le numerose discrepanze esistenti tra le normative degli Stati Membri e a consentire alle aziende europee di competere a pari condizioni con le concorrenti giapponesi e statunitensi. © PhotoDisc La direttiva 98/44/CE, finalizzata a portare chiarezza su alcuni principi della normativa brevettuale applicata alle invenzioni biotecnologiche, assicurando al contempo il rispetto di norme etiche rigorose, avrebbe dovuto essere recepita dalle legislazioni nazionali entro il 30 luglio 2000. Tuttavia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia non hanno ancora provveduto all’implementazione; inoltre, “non hanno saputo dare risposta soddisfacente alle richieste formali inviate dalla CE, sotto forma di pareri motivati, nel mese di dicembre 2002”. La CE sostiene che le chiarificazioni contenute nella direttiva sono essenziali per sfruttare appieno il potenziale medico, ambientale ed economico dell’Europa nel settore biotecnologico e che “la mancata attuazione di questa direttiva costituisce un grave impedimento per il settore europeo delle biotecnologie”. La direttiva ha sollevato controversie in alcuni Stati Membri, poiché riguarda la brevettabilità del materiale biologico, inteso come comprensivo anche d’elementi isolati dal corpo umano. La CE sostiene tuttavia che la direttiva contiene disposizioni chiare e precise a salvaguardia della dignità e dell’integrità della persona, come confermato dalla Corte di giustizia europea in una sentenza dell’ottobre 2001. La direttiva è stata emanata allo scopo di promuovere lo sviluppo delle invenzioni Ai governi di Francia, Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna, Austria e Finlandia sono stati inviati due ammonimenti scritti, in seguito alla scadenza del termine di attuazione della legislazione, convenuto per il 17 ottobre 2002. Il 15 luglio, il commissario per l’Ambiente Margot Wallstr”m ha dichiarato: “La nuova direttiva quadro sugli OGM, entrata in vigore nell’ottobre dello scorso anno, offre all’UE uno dei più avanzati e completi strumenti legislativi esistenti in questo campo a livello mondiale. [...] É quindi giunto il momento che tutti gli Stati membri armonizzino le loro legislazioni nazionali con il diritto comunitario”. La direttiva è stata introdotta allo scopo di rafforzare le norme sull’emissione di OGM nell’ambiente e di creare una procedura di autorizzazione più incisiva ed efficace. Tra le misure specifiche introdotte figurano i seguenti obblighi: garantire un controllo, dopo la commercializzazione, dei possibili effetti a lungo termine sull’ambiente; tenere informato il pubblico; consultare i comitati scientifici; limitare le autorizzazioni iniziali degli OGM a un massimo di dieci anni. Per ulteriori informazioni sugli OGM, visitare il sito: http://europa.eu.int/comm/food/fs/gmo/ gmo_index_en.html Sulla base del DN: IP/03/1007 RCN 20588 RCN 20564 16 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 28 LUGLIO 2003 Politica generale Secondo il CdR, il ruolo delle amministrazioni locali e regionali nello sviluppo dell’imprenditorialità non è tenuto in debito conto Il Comitato delle regioni (CdR) ha accolto favorevolmente il Libro verde della CE sull’imprenditorialità, ma ritiene che il documento trascuri il contributo che le amministrazioni locali e regionali possono fornire allo sviluppo dell’imprenditorialità in Europa. Constance Hanniffy, relatrice del parere del CdR sul progetto di documento politico della CE, ha concluso che le amministrazioni locali e regionali “hanno un ruolo significativo da svolgere nella [.] riduzione degli oneri burocratici, nell’introduzione di sgravi fiscali, nella creazione di reti di PMI [piccole e medie imprese], nel sostegno allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e nella dinamica partecipazione alle attività dell’economia sociale”. Il CdR sollecita lo sviluppo di un programma di sostegno alle amministrazioni locali e regionali che incoraggi le connessioni e i collegamenti in rete fra le imprese, le università locali e gli istituti di ricerca. Esso propone altresì l’introduzione di misure di sostegno per facilitare gli scambi e le possibilità di tirocinio per i potenziali imprenditori, consentendo loro d’acquisire un’esperienza diretta delle migliori prassi, studiare i nuovi mercati, approfondire le conoscenze linguistiche e le competenze professionali. Il Comitato invita altresì a operare chiare distinzioni fra piccole, medie e grandi imprese in modo tale da adottare strategie diverse per ciascuna categoria. Secondo il parere, occorre inoltre tener conto delle difficoltà affrontate dalle donne, dagli anziani e dalle minoranze etniche nella creazione d’imprese. La CE sta già affrontando alcune di queste questioni, e il 26 giugno ha tenuto una conferenza rivolta agli imprenditori delle minoranze etniche. In conclusione, il parere del CdR esorta la CE a “non fare eccessivo affidamento sulla definizione di traguardi”, e a non perdere di vista gli obiettivi principali del piano, vale a dire la creazione di posti di lavoro, la crescita, la competitività, la coesione sociale e lo sviluppo personale. Per ulteriori informazioni sul Libro verde, visitare il sito: 28 LUGLIO 2003 http://europa.eu.int/comm/enterprise/ entrepreneurship/green_paper/index.htm Sulla base di un parere del Comitato delle regioni RCN 20550 La CE definisce misure per contrastare il fenomeno dello spamming La CE ha definito una serie di misure per far fronte alla proliferazione di messaggi commerciali di posta elettronica non richiesti, fenomeno altrimenti conosciuto con il nome di spamming. I dati mostrano che lo spamming rappresenta quasi il 50% del traffico mondiale di e-mail, e si stima che, soltanto nel 2002, il fenomeno abbia comportato per le imprese europee una perdita di produttività per un importo complessivo di € 2,5 miliardi. Tuttavia, gli esperti sostengono che la conseguenza più allarmante dello spamming sia probabilmente la sua capacità di minare la fiducia del consumatore, che è la base su cui si fonda il successo del commercio e dei servizi elettronici. Commentando la proliferazione dello spamming in occasione di una conferenza stampa tenutasi il 15 luglio, il commissario europeo per le Imprese e la Società dell’informazione Erkki Liikanen ha affermato che la lotta a questo fenomeno riguarda tutte le parti interessate: “L’UE, gli Stati membri, l’industria e i consumatori hanno tutti un ruolo da svolgere nella lotta allo spamming, sia a livello nazionale sia internazionale. É necessario intervenire prima che gli utenti di e-mail e SMS cessino d’usare Internet o i servizi mobili, o ne limitino l’utilizzo più di quanto sarebbe stato altrimenti necessario”. Al fine di contrastare il fenomeno dello spamming, Liikanen ha dichiarato che occorre affrontare varie questioni di natura giuridica, tecnica, sociale e didattica. Sul fronte giuridico, l’UE ha adottato nel luglio 2002 una direttiva sulla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni, definendo un regime di “opt-in” (accettazione esplicita) secondo il quale le e-mail commerciali, gli SMS e gli MMS non richiesti possono essere inviati agli utenti soltanto previo loro consenso. S’invitano altresì gli Stati membri a vietare lo spamming e ad applicare la direttiva entro ottobre. “Spetta ora agli Stati membri tener fede agli impegni assunti e rispettare la scadenza prevista. Il perseguimento dei trasgressori che operano all’interno del Paese deve costituire per loro una priorità”, ha sostenuto il Commissario. Per quanto riguarda la ricerca di soluzioni tecniche contro lo spamming, Liikanen ha annunciato l’adozione d’appropriate misure giuridiche per consentire ai fornitori di servizi Internet (ISP) e all’industria di sviluppare servizi software capaci di bloccare, nella maniera più efficace possibile, e-mail, SMS e altri MMS non desiderati. “É necessario offrire agli abbonati la possibilità di filtrare le e-mail commerciali non desiderate o fornire loro questa funzione di filtro, sotto forma di servizio base per i clienti”, ha dichiarato il Commissario. Fra le altre azioni indicate da Liikanen figurano la sensibilizzazione dei consumatori nei confronti delle regole di base applicabili allo spamming e del software utilizzato per impedire l’invio di tali messaggi. “Le misure di sensibilizzazione vanno rivolte altresì all’industria, che dovrebbe essere in grado di distinguere fra prassi commerciali ammissibili e non ammissibili”, ha aggiunto il Commissario. Tuttavia, poiché gran parte dello spamming ha origine al di fuori dell’UE, Liikanen ha dichiarato che è necessario affrontare il fenomeno dello spamming a livello internazionale. Egli ha citato gli sforzi che Stati Uniti e Australia stanno già compiendo verso l’adozione di leggi contro lo spamming e ha sottolineato che è importante collaborare per garantire l’uniformità di tali leggi: “Più le leggi saranno uniformi, migliore sarà la loro applicazione a livello internazionale”. Al fine d’introdurre azioni multilaterali contro lo spamming, Liikanen ha annunciato che la CE ospiterà nel gennaio 2004, a Bruxelles, un seminario dei Paesi OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dedicato a questo tema. La CE ha proposto altresì di inserire la questione dello spamming nel piano d’azione per la società dell’informazione, che dovrà essere approvato al prossimo Vertice mondiale sulla società dell’informazione, previsto per dicembre. A livello comunitario, Liikanen ha dichiarato che le misure proposte saranno ulteriormente dibattute con tutte le parti interessate, in occasione di un seminario che si terrà a ottobre. Si prevede altresì che tali azioni saranno inserite in una comunicazione sullo spamming, che sarà adottata in autunno. Sulla base del DN: IP/03/1015 RCN 20587 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 17 Varie Avviato un progetto mondiale di ricerca sulle cellule staminali Un progetto di ricerca sulle cellule staminali, che coinvolge partner provenienti da 12 Paesi del mondo, è stato avviato l’11 luglio con l’intento d’evitare duplicazioni e accelerare la scoperta di una cura per le malattie degenerative. viduare e risolvere i divari più marcati nel settore della ricerca. Nel frattempo, i partner canadesi e australiani valuteranno e presenteranno le prassi internazionali in materia d’etica e di brevetti relativi alle cellule staminali. L’iniziativa di collaborazione è stata approvata in occasione di una riunione del forum internazionale sulle cellule staminali presieduto dal Consiglio per la ricerca medica (CRM) britannico, che ha visto riuniti scienziati provenienti da Svezia, Paesi Bassi, Finlandia, Singapore, Israele, Giappone, Francia, Germania, Australia, Canada, Stati Uniti e Regno Unito. I team di ricerca di questi Paesi esamineranno linee di cellule staminali nuove ed esistenti, utilizzando procedure e strumenti standardizzati al fine d’istituire parametri di riferimento internazionali per le caratteristiche delle linee cellulari. Il professor George Radda, direttore generale del CRM, ha dichiarato: “Siamo lieti di essere una delle agenzie di ricerca coinvolte nel progetto. Il coordinamento internazionale accelererà i progressi in questo settore di ricerca all’avanguardia, massimizzando i vantaggi per la salute dell’umanità”. I dati prodotti quale risultato del progetto saranno inviati a un nuovo registro di linee Siglato un accordo di cooperazione francofinlandese tra due istituti di ricerca L’Accademia di Finlandia e il Centro nazionale della ricerca scientifica (CNRS) francese hanno sottoscritto un nuovo accordo, che mira a dare impulso alla cooperazione tra i due Paesi nel settore della ricerca. Malgrado i due istituti abbiano lavorato a stretto contatto nel campo della ricerca scientifica fin dal 1974, c’è la convinzione che il nuovo accordo possa offrire un più ampio quadro di riferimento all’interno del quale l’Accademia di Finlandia e il CNRS possano concordare progetti e programmi collettivi, nonché altre attività congiunte. Anneli Pauli, vicepresidente esecutivo per la ricerca presso l’Accademia di Finlandia, ha salutato la conclusione dell’accordo, dichiarando che la creazione di queste collaborazioni è stata di particolare importanza per la costituzione della base scientifica finlandese. “La Francia è una delle forze trainanti dell’ambiente scientifico e della ricerca in Europa, nonché un partner importante per la Finlandia. L’ac- 18 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 © Università dell’Illinois di cellule staminali in rete, che è attualmente in via di sviluppo in base alle indicazioni fornite dal forum. Tale condivisione di dati consentirà di confrontare i risultati dei vari paesi e contribuirà a favorire, secondo quanto auspicato dal forum, ulteriori collaborazioni internazionali. In aggiunta al progetto per la definizione delle caratteristiche delle linee di cellule staminali, il forum internazionale promuoverà altresì una pianificazione cooperativa fra i propri membri, cosé da poter indi- cordo siglato oggi tra l’Accademia e il CNRS ci offre l’opportunità di sviluppare in modo sistematico una solida cooperazione in quegli ambiti di studio che meglio si prestano a beneficiare entrambi i Paesi”, ha affermato. “Naturalmente continueremo a cooperare nel contesto dell’UE e delle altre organizzazioni internazionali, anche se questi programmi, per l’importanza preminente data a temi specifici e la presenza di norme e tempistiche determinate, non esauriscono necessariamente tutti gli scopi della cooperazione nel campo della ricerca”, ha aggiunto la dottoressa Pauli. Sulla base d’informazioni diffuse dall’Accademia di Finlandia RCN 20579 Lanciata una campagna scientifica per la copertura forestale globale Una rete mondiale d’osservatori sulla copertura forestale è in corso di sviluppo come parte di un programma volto a migliorare le nostre conoscenze sulla cosiddetta “ultima frontiera biotica naturale”. L’iniziativa, denominata “Programma di copertura globale” (GCP), ha preso le Il 15 luglio, la CE ha pubblicato il testo integrale delle sue proposte di finanziamento della ricerca sulle cellule staminali nell’ambito del 6PQ. Il professor Radda ha definito le proposte “un passo decisivo per il futuro della salute e della medicina”. Per ulteriori informazioni riguardanti il forum internazionale sulle cellule staminali, visitare il sito: http://www.mrc.ac.uk/index/strategy-strategy/ strategy-science_strategy/strategystrategic_implementation/strategy-stem_cells/ strategy-stem_cells_international.htm Per leggere il testo della proposta della CE sui finanziamenti comunitari alla ricerca in materia di cellule staminali, visitare il sito: http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/pdf/2003/ com2003_0390it01.pdf Sulla base d’informazioni fornite dal CRM RCN 20586 mosse da un workshop tenuto nel 1999 da una fondazione scientifica europea e dalla Fondazione nazionale della scienza degli Stati Uniti. Un elemento essenziale del programma consiste nella “visione 20:20 per la ricerca sulla copertura forestale”, che prevede la costruzione di una rete di 20 osservatori allo scopo di monitorare la biodiversità e l’impatto del cambiamento globale per un periodo di oltre vent’anni. La visione 20:20 è stata lanciata a Londra l’11 luglio e, sulla base di 10 osservatori già operativi in sedi quali Germania, Svizzera, Panama e Madagascar, la sfida successiva sarà quella di creare siti di osservazione nei “punti caldi della biodiversità” quali Brasile, Ecuador, India e Africa. Il professor Ghillean Prance dei Giardini botanici reali di Kew spiega l’importanza di una simile iniziativa globale: “Attualmente sono in corso numerosi studi biologici sulla copertura forestale in tutto il mondo, peraltro insufficienti secondo il mio punto di vista, ma quello che sta avvenendo richiede un migliore coordinamento, affinché problemi analoghi possano essere affrontati in diverse parti del mondo”. 28 LUGLIO 2003 Varie Infine, i partecipanti al GCP auspicano che i risultati del loro lavoro si traducano in supporto scientifico e incentivi perché i governi perseguano politiche di conservazione forestale, e che portino ad attività formative e divulgative per comunicare al vasto pubblico i risultati ottenuti dal programma. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.globalcanopy.org/ © PhotoDisc Un ostacolo tradizionale a tale ricerca consiste nella difficoltà di accedere a coperture alte 90 metri dal suolo della foresta. In passato è stata sperimentata una serie di metodi, tra cui l’impiego di satelliti e perfino di scimmie addestrate. Più di recente, tuttavia, le gru giganti da costruzione si sono rivelate lo strumento più efficace. Da un cestello sospeso alla gru, gli scienziati possono accedere in totale sicurezza a un massimo di due ettari di foresta in tre dimensioni. Inoltre sono in fase di perfezionamento nuove tecniche d’accesso, tra cui l’impiego di torri e palloni aerostatici. Una volta all’interno della copertura forestale, i ricercatori possono iniziare a studiare le sue interazioni con l’atmosfera, il suo ruolo nei processi di cambiamento climatico, e le diverse forme di vita che l’abitano. “Le coperture forestali contengono probabilmente la metà della vita sulla Terra”, spiega Crispin Tickell, direttore del Green College Centre for Environmental Policy and Understanding. “Sicuramente svolgono un ruolo di primo piano nel mitigare il cambiamento climatico e le loro buone condizioni di salute contribuiscono al benessere dell’ecosistema globale. [...] Il programma di copertura globale prospetta un incremento significativo della cooperazione tra ricercatori forestali e conservazionisti, molti dei quali svolgono attività pionieristiche in un settore relativamente nuovo della scienza ambientale”. Si prevede che, oltre a migliorare notevolmente le conoscenze di base sulla vita nella copertura forestale e sulle sue interazioni con il resto dell’ecosistema, il GCP apporterà anche alcuni importanti vantaggi sociali. Prodotti come i generi alimentari e servizi quali l’intercettazione dell’acqua rappresentano due esempi dei vantaggi che gli esseri umani possono trarre dalle coperture forestali. Il GCP studierà e individuerà i vantaggi e il valore sociale che le coperture apportano a livello globale e comunitario. 28 LUGLIO 2003 Sulla base d’informazioni fornite dal Programma di copertura globale RCN 20563 Secondo il presidente della STOA, esiste l’esigenza di un maggiore dialogo tra scienza e politica Se l’UE deve diventare la principale economia mondiale basata sulla conoscenza, si rende necessario un maggiore dialogo tra scienziati e politici, ha dichiarato Gerhard Schmid, vicepresidente del PE e presidente dell’unità di valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA). La STOA è un’unità ufficiale del PE, costituita da esperti esterni incaricati da quest’ultimo d’eseguire studi di valutazione in ambito scientifico e tecnologico, allo scopo di offrire supporto agli eurodeputati nello svolgimento delle loro funzioni politiche. Nel suo editoriale apparso nell’ultima edizione della newsletter della STOA, Schmid ha fatto riferimento ai corpi parlamentari danese, tedesco, italiano e svizzero, all’interno dei quali è stata creata un’unità di valutazione tecnologica separata, distinta rispetto ai servizi generici di ricerca e di documentazione, incaricata del difficile compito di fornire alle figure politiche una consulenza sulle problematiche relative alla realizzazione di un’economia basata sulla conoscenza. “Come gli organismi citati, anche il PE ha bisogno d’informazioni sintetiche, tempestive e con scadenze ravvicinate per le relazioni in corso d’elaborazione, nonché di valutazioni dettagliate di lungo periodo per le tematiche che si profilano come imminenti”, ha affermato Schmid. Anche se il gruppo STOA ha svolto, dalla sua costituzione avvenuta quasi due anni fa, un ruolo significativo in qualità di strumento di valutazione dell’impatto tecnologico, Schmid ritiene che la sua struttura necessiti di qualche modifica, per adattarla alla crescente complessità dell’attività di valutazione degli sviluppi tecnolo- gici. Secondo Schmid, “i balzi in avanti della tecnologia non si misurano più in secoli, ma in periodi di dieci anni o anche meno. La valutazione di questo tipo di sviluppi diventa sempre più difficile”. Schmid afferma che sono già in corso riforme strutturali finalizzate a dotare il prossimo PE di un centro di documentazione più reattivo e di un servizio decentralizzato di sostegno alla ricerca direttamente collegato alle commissioni. Tuttavia, la valutazione dell’impatto tecnologico non può, da sola, fornire alla parte politica un punto di vista equilibrato. “Le valutazioni dell’impatto tecnologico forniscono fatti e alternative per l’azione, ma non consentono di esprimere giudizi corretti. Spesso, partendo dai medesimi fatti, è possibile trarre conclusioni molto diverse”. “Solo tramite una discussione con basi scientifiche sui pro e sui contro delle diverse opzioni, è possibile prendere decisioni politiche con effetti di lungo periodo, nella piena consapevolezza di tutte le opportunità e i rischi in gioco. Questo presuppone un dialogo tra la comunità politica e scientifica che, finora, a livello di Unione europea è stato quantomeno irregolare”, scrive Schmid. Schmid dichiara inoltre che la STOA ha un ruolo chiave da svolgere nella strutturazione del dialogo tra la comunità scientifica, tecnica, medica e politica, allo scopo di rendere comprensibili le complesse decisioni politiche in materia di scienza e tecnologia, aventi un impatto di lungo periodo. L’unità STOA si è mossa in questa direzione tramite l’organizzazione di workshop, un migliore impiego delle risorse a sua disposizione e la fissazione in modo definito dei propri compiti di valutazione e di comunicazione. Per ulteriori informazioni sulla STOA, visitare il sito: http://www.europarl.eu.int/stoa/default_en.htm Sulla base d’informazioni diffuse dal PE RCN 20578 Secondo i ricercatori europei, si sopravvaluta il rischio di collisione tra un grande asteroide e la Terra Secondo le conclusioni di una recente ricerca condotta in Russia e nel Regno Unito, il rischio che un meteorite di grandi dimensioni colpisca la Terra, con effetti catastrofici, è molto minore di quanto ritenuto finora. CORDIS FOCUS - NUMERO 226 19 Varie Secondo l’ICSU, occorre dare chiaro risalto al ruolo della scienza nella creazione della società dell’informazione Nello studio, a cura di Philip Bland dell’Imperial College di Londra e di Natalia Artemieva dell’Istituto per la dinamica delle geosfere di Mosca, il rischio di impatti catastrofici riferito è inferiore del 50% rispetto alle stime precedenti. Il Consiglio internazionale per la scienza (ICSU) ha lanciato un “piano d’azione” sul tema “La scienza nella società dell’informazione” e ha invitato i governi a approvarlo in occasione del Vertice mondiale sulla società dell’informazione, previsto per dicembre a Ginevra. Secondo i due ricercatori, la probabilità che oggetti di diametro superiore ai 220 metri colpiscano il nostro pianeta è di una ogni 170.000 anni, rispetto alle stime precedenti che facevano riferimento a periodi da 3.000 a 4.000 anni. Tuttavia, non è ancora chiaro se la nuova ricerca riduca significativamente il rischio globale dell’impatto di un meteorite con la Terra. Gli scienziati Bland e Artemieva avvertono che gli effetti derivanti dalle piogge di frammenti generate da precedenti collisioni potrebbero essere altrettanto devastanti. Il livello di rischio rappresentato da tali masse di detriti sembra dipendere dalla loro composizione. Gli asteroidi di composizione rocciosa, che rappresentano circa il 93% dei cosiddetti “oggetti vicini alla Terra”, hanno maggiori probabilità di frantumarsi completamente a contatto con la nostra atmosfera. I relativi residui, tuttavia, essendo composti principalmente da materiali ferrosi, risulterebbero molto più dannosi in caso di collisione con la superficie del pianeta. Sebbene questa recente ricerca offra qualche speranza circa la possibilità d’evitare il destino subito dai dinosauri circa 60 milioni d’anni fa, alcuni, e tra questi l’Agenzia spaziale europea (ESA), non intendono lasciare nulla al caso e restano comunque attivi nel ricercare modi per proteggere la Terra da futuri possibili impatti. Sulla base d’informazioni fornite da fonti giornalistiche RCN 20604 Sostegno delle ONG europee alla separazione tra Euratom e trattati UE Il Presidium della Convenzione europea ha deciso di abbandonare l’iniziale proposta d’includere il trattato Euratom nella futura costituzione dell’UE. La decisione d’introdurre un allegato che preveda la separazione formale tra l’UE e l’Euratom è stata presa in data 10 luglio. Le ONG europee hanno reagito positivamente, affermando che la decisione sottolinea la crescente opposizione al soste- 20 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 Il gruppo sostiene che “è necessario dare chiaro risalto al ruolo fondamentale della scienza e degli scienziati nella creazione della società dell’informazione”, sia in occasione del vertice sia nei successivi piani d’azione. © Ian Britton, www.FreeFoto.com gno dell’energia nucleare, previsto dal trattato Euratom. “Viene così finalmente riconosciuto che il trattato Euratom è oltremisura sorpassato e antidemocratico per trovare posto in una costituzione di tipo moderno”, ha affermato Mark Johnston, membro di Amici della Terra Europa. Greenpeace e Amici della Terra ritengono che l’esclusione del trattato Euratom dalla costituzione europea consentirà agli Stati Membri di non aderire al trattato senza essere al contempo costretti a lasciare l’UE. Gli ambientalisti sperano che, a livello politico, durante la prossima conferenza intergovernativa sarà presa in considerazione la completa abolizione del trattato Euratom. “Conservare il sostegno al nucleare nell’ambito delle norme europee fondamentali rischia di rendere l’UE altamente impopolare tra i suoi stessi cittadini”, ha affermato Bridget Woodman, membro di Greenpeace Europa. Il 6PQ ha previsto, per le attività connesse al trattato Euratom, un budget complessivo di € 1,23 miliardi, il 60% del quale sarà utilizzato per finanziare la ricerca nel campo della fusione termonucleare. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: ftp://ftp.cordis.lu/pub/fp6/docs/ euratom_challenge_21stcentury.pdf Sulla base d’informazioni diffuse da Greenpeace RCN 20571 Il tema chiave del piano d’azione consiste nella necessità di garantire un accesso universale alla conoscenza scientifica, un aspetto che il consiglio ritiene di vitale importanza per assicurare che le nazioni meno sviluppate non restino escluse dalla nuova economia basata sulla conoscenza. Il professor Jane Lubchenco, presidente dell’ICSU, ha dichiarato: “La conoscenza scientifica è in grado di fornire un contributo decisivo al mondo intero nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio fissati dalle Nazioni Unite, e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione [TIC] offrirà opportunità senza precedenti per accelerare questo processo”. Al tempo stesso, gli scienziati e i governi devono collaborare per fronteggiare il rischio concreto che il cosiddetto “divario digitale” continui ad ampliarsi e che si rafforzino le distinzioni fra ricchi e poveri, Nord e Sud. Unitamente all’accesso ai dati scientifici, il piano sottolinea altresì l’importanza d’assicurare che il processo decisionale e la governance siano trasparenti e si fondino sui dati della ricerca scientifica, di migliorare l’istruzione e la formazione e d’affrontare le questioni politiche riguardanti l’informazione scientifica. Il piano d’azione propone una serie d’iniziative concrete. Fra queste figura l’esigenza di garantire che tutte le università e gli istituti di ricerca dispongano di connessioni Internet ad alta velocità affidabili ed economicamente convenienti, “che consentano loro di svolgere un ruolo essenziale nella produzione d’informazioni e conoscenze, nell’istruzione e nella formazione”. 28 LUGLIO 2003 Varie EPIC è il più vasto studio mai condotto in materia d’alimentazione e salute e coinvolge oltre mezzo milione di persone in dieci Paesi. Avvalendosi di metodi attentamente ideati e sperimentati per studiare molti individui di vari Paesi con abitudini alimentari diverse, EPIC fornirà informazioni molto più specifiche riguardo gli effetti dell’alimentazione sulla salute a lungo termine rispetto agli studi precedenti. Il consiglio sostiene altresì che qualunque legislazione sulla protezione delle banche dati debba garantire pieno e libero accesso ai dati creati con l’ausilio di fondi pubblici e ritiene che la definizione di standard per l’interoperabilità tecnologica consentirebbe un uso più efficace delle informazioni e dei dati. L’ICSU invita altresì a sostenere lo svolgimento di urgenti ricerche sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione in settori chiave quali i sistemi d’informazione geografica, la telemedicina, e sul valore socioeconomico delle informazioni pubbliche e dei sistemi di libero accesso. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.icsu.org Sulla base d’informazioni fornite dall’ICSU RCN 20595 Sottoscritti i primi contratti relativi ai satelliti Galileo L’11 luglio, presso il polo tecnologico e di ricerca dell’Agenzia spaziale europea, sono stati firmati i primi contratti per la costruzione di satelliti di prova per il programma Galileo. I satelliti sperimentali saranno gli immediati predecessori dei 30 satelliti orbitanti di cui è prevista la realizzazione per la costituzione del sistema di navigazione civile europeo. Il lancio del primo satellite è previsto per il 2005, allo scopo di vincolare le frequenze riservate al sistema Galileo prima del giugno dello stesso anno, data limite fissata dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni. Ad aggiudicarsi il contratto, per un valore di € 27,9 milioni, è stata la britannica Surrey Space Technology Ltd. Il secondo contratto ha per oggetto la costruzione di un satellite di prova maggiormente vicino al progetto finale, che sarà utilizzato per verificare in modo definitivo il funzionamento del complesso delle tecnologie impiegate nell’ambito del programma. L’offerta risultata vincitrice, per un valore di € 72,3 milioni, è stata presentata da Galileo Industries, associazione temporanea d’imprese composta da partner francesi, italiani, tedeschi, spagnoli e britannici. “Galileo sta prendendo forma in modo sempre più preciso. Questi primi contratti sono rappresentativi del fermo proposito europeo di sviluppare il primo sistema di navigazione satellitare globale civile”, ha dichiarato Claudio Mastracci, direttore dei programmi applicativi dell’ASE. Ren‚ Oosterlinck, responsabile della sezione Navigazione dell’Agenzia spaziale europea, ha aggiunto: “Quella che ci siamo posti, 28 LUGLIO 2003 Per ulteriori informazioni su EPIC, visitare il sito: © ASE insieme ai nostri partner in tutta Europa, è una vera sfida, anche a motivo dei tempi ristretti, ma abbiamo fatto ogni sforzo per volgere a nostro vantaggio anche gli elementi più sfavorevoli”. Per ulteriori informazioni sul programma Galileo, visitare il sito: http://www.esa.int/export/esaSA/ GGGMX650NDC_navigation_0.html Sulla base d’informazioni diffuse dall’Agenzia spaziale europea RCN 20570 Gli scienziati scoprono una correlazione tra alimenti grassi e tumore al seno I ricercatori hanno scoperto le prove di una correlazione tra tumore al seno ed elevata assunzione di grassi. Finora la maggior parte degli studi sulla popolazione non è riuscita a mettere in relazione il tumore al seno e i livelli di grasso negli alimenti. Tuttavia, gli scienziati hanno notato che tale correlazione emerge se si utilizzano i diari alimentari per registrare le informazioni relative all’assunzione di grassi. Nell’ambito di un’iniziativa dello Studio prospettico europeo sul cancro, che esamina gli aspetti legati ad alimentazione e salute su scala europea, a oltre 13.000 donne del Norfolk (Regno Unito) è stato chiesto di tenere un diario alimentare. I diari hanno rivelato che le probabilità di sviluppare il tumore al seno è due volte più elevata nelle donne che hanno consumato oltre 90 grammi di grassi al giorno rispetto a quelle che hanno assunto una razione giornaliera inferiore ai 40 grammi. La Dott.ssa Sheila Bingham, che ha condotto la ricerca, ritiene che lo studio fornisca un quadro preciso delle abitudini alimentari e una correlazione credibile tra alimenti eccessivamente grassi e il maggiore rischio di tumore al seno. “L’effetto sembra essere legato in particolare agli alimenti che contengono grassi saturi, soprattutto il latte intero, il burro, la carne [...], i biscotti e i dolci”. http://www.srl.cam.ac.uk/epic/ Sulla base d’informazioni fornite dal Consiglio britannico per la ricerca medica RCN 20601 La CE avvia un’azione contro le inadempienze di alcuni Stati membri nell’applicazione della normativa sulla sperimentazione animale La CE ha inviato un ammonimento scritto a Francia, Belgio e Paesi Bassi per il mancato adeguamento alla legislazione dell’UE in materia d’esperimenti su animali. Tale normativa ha l’obiettivo di fornire misure comuni a tutta l’UE per la protezione degli animali impiegati a scopi sperimentali o ad altri scopi scientifici. I governi francese e olandese hanno entrambi ricevuto una lettera di costituzione in mora o primo ammonimento scritto. Nel caso della Francia, la CE ha rilevato la non corretta trasposizione, all’interno della legislazione nazionale, di uno degli articoli della normativa europea, relativo alla riduzione al minimo delle sofferenze inflitte agli animali da laboratorio. Secondo la CE, uno degli ambiti in cui l’accoglimento della normativa, da parte dei Paesi Bassi, si è rivelato inadeguato è quello relativo al mutuo riconoscimento degli esperimenti. L’articolo in questione è finalizzato ad assicurare che, ove possibile, i dati derivanti da esperimenti effettuati in uno degli Stati membri siano riconosciuti dagli altri, per evitare la ripetizione superflua degli esperimenti. Il Belgio, nel frattempo, ha ricevuto un secondo parere motivato o, in altri termini, un ultimo ammonimento scritto. In seguito all’esame di una denuncia relativa a un’eccessiva ampiezza di interpretazione, da parte delle autorità belghe, delle eccezioni previste per l’uso sperimentale di cani e gatti non allevati a questo scopo, la CE ha rilevato la violazione della normativa vigente. Sulla base del DN: IP/03/1039 RCN 20603 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 21 Varie Assegnato al governo austriaco il Premio “eEurope 2003” HELP, l’iniziativa della Cancelleria federale austriaca che propone una guida virtuale alle autorità, gli uffici e le istituzioni dell’Austria, è uno dei vincitori del premio eEurope 2003 per l’eGovernment. Il premio è stato consegnato dal commissario europeo Erkki Liikanen durante una cerimonia ufficiale tenutasi il 7 luglio nel corso della conferenza sull’eGovernment, alla presenza del premier italiano Silvio Berlusconi e del suo ministro dell’Innovazione e delle Tecnologie Lucio Stanca. Oltre 350 candidature sono pervenute per partecipare al premio, fra le quali sono stati selezionati 65 progetti su temi quali il ruolo dell’eGovernment nella competitività europea, l’e-cooperation fra i governi europei, centrali e locali e il miglioramento della qualità di vita per i cittadini europei. A ritirare il premio a nome del progetto HELP è stata Elisabeth Dearing, direttrice amministrativa presso la Cancelleria austriaca, la quale ha dichiarato al Notiziario CORDIS che questo successo ha conferito al team HELP uno “slancio nuovo e forte”. Il portale HELP è una guida virtuale che offre ai cittadini informazioni sulle situazioni di vita reale, come la procedura da seguire per ottenere gli assegni familiari o per creare un’impresa. I cittadini, inoltre, possono accedere a una vasta gamma d’informazioni su altre procedure ufficiali, scadenze e tasse da pagare, nonché ai moduli da compilare o scaricare. Quando fu varato nel 1997, il progetto contemplava solo dieci “situazioni di vita”, illustrate sul sito. Da allora, il portale è stato arricchito e oggi prevede circa 200 situazioni. Oltre a fornire informazioni alle imprese e ai cittadini austriaci, il sito ha esteso i propri servizi anche ai cittadini stranieri che desiderano stabilirsi o lavorare in Austria, nonché alle persone disabili, consentendo loro di accedere ai documenti ufficiali in base alle linee guida globali sull’accessibilità a Internet. Tuttavia, come ha spiegato la Dearing al Notiziario CORDIS, il concetto di proporre “situazioni di vita” on line è già diffuso. “Ciò che distingue il nostro portale è la completa integrazione della firma, del pagamento e della consegna elettronici. Questo significa che l’intero processo è totalmente elettronico. Inoltre, penso che 22 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 siamo stati i primi a introdurre la firma mobile”, ha affermato la Direttrice. Nell’ambito del progetto HELP, si è cercato altresì di promuovere l’utilizzo dei servizi da parte dei cittadini di tutta l’Austria. Grazie alla collaborazione delle tabaccherie e degli uffici postali, il team HELP ha potuto installare dei terminali nei comuni più isolati del Paese. La Dearing ritiene che rendere disponibili i servizi HELP in questo modo sia essenziale per il successo dell’eGovernment. La cooperazione e la comunicazione con i cittadini e i partenariati sono stati determinanti per la riuscita del progetto. “Disponiamo di una rete cooperativa molto vasta che collega tutti i livelli di governo”, ha affermato la Dearing, spiegando che i costi di HELP vengono ridotti al minimo grazie alla cooperazione: “Tutti i nostri esperti presso i ministeri e perfino il settore privato contribuiscono ai nostri servizi su base volontaria, poiché vogliono far parte di HELP”. Nell’ambito del portale, inoltre, è stato messo a punto un efficace meccanismo di feedback da parte dei cittadini basato su un “libro degli invitati” virtuale e un questionario utenti, per garantire un rapido miglioramento del sito in base ai commenti espressi. Il consenso in merito ai vantaggi offerti da tali servizi e applicazioni on line è cresciuto a tal punto che, in ottobre, i servizi HELP saranno estesi alla Repubblica Ceca, alla Slovacchia, all’Ungheria e alla Slovenia. Interrogata sulle sfide che occorre ancora affrontare per una completa attuazione dell’eGovernment in Europa, la Dearing ha citato la necessità di migliorare la comunicazione con i cittadini, affermando che il successo dell’eGovernment non si basa sulla tecnologia, ma sulla “capacità di rendere più democratiche le autorità pubbliche, attraverso una maggiore facilità di partecipazione dei cittadini al processo legislativo e decisionale”. Nella dichiarazione ministeriale emessa l’8 luglio durante la conferenza sull’eGovernment, i ministri degli Stati membri dell’UE attuali e futuri, dei Paesi candidati e dell’EFTA hanno sottolineato anch’essi la necessità di un coinvolgimento dei cittadini, affermando che l’approccio dell’eGovernment deve essere incentrato sui cittadini e le imprese, piuttosto che sulle formalità amministrative. I ministri, pertanto, hanno condiviso la proposta della rete delle amministrazioni pubbliche europee d”elaborare raccomandazioni organizzative su tale argomento. Essi, inoltre, hanno invitato la CE a tener conto dei risultati della conferenza al momento della preparazione dell’imminente comunicazione sull’eGovernment. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.help.gv.at/HELP-FC.html Sulla base della partecipazione del Notiziario CORDIS alla Conferenza 2003 sull’eGovernment RCN 20547 La CE inaugura un portale web sulla ricerca in materia di distruttori endocrini La DG Ricerca della CE ha inaugurato un nuovo portale web, che offre una panoramica delle numerose attività dell’UE nel campo della ricerca sui distruttori endocrini. Il sistema endocrino è costituito da un insieme di ghiandole, ormoni e recettori che regolano non solo le funzioni riproduttive, ma anche la crescita, la pressione e i livelli di zucchero nel sangue, il metabolismo corporeo, il funzionamento del cervello e del sistema nervoso. Tuttavia, si ritiene che un’ampia gamma di sostanze chimiche, dette distruttori endocrini, interferiscano con tale sistema, causando effetti negativi sulla salute di esseri umani e animali. Nel tentativo d’informare meglio il pubblico, il portale web offre informazioni essenziali sul sistema endocrino, sui distruttori e sui loro effetti sulla salute, oltre a collegamenti utili. Il portale presenta inoltre il quadro di riferimento istituzionale, la strategia dell’UE in relazione ai distruttori endocrini e le iniziative attualmente portate avanti dalle diverse DG. Nel caso dei programmi quadro di ricerca, il portale include i progetti completati e in corso, nonché i raggruppamenti di rete e le nuove opportunità nel campo dei distruttori endocrini. É inoltre prevista una sezione dedicata all’attualità e alle manifestazioni, per consentire alle parti interessate di restare informati sui più recenti sviluppi nell’ambito della ricerca sui distruttori endocrini e delle decisioni politiche correlate. Nell’ambito del 6PQ, la tematica dei distruttori endocrini viene trattata specificamente nella priorità 5 (Qualità e sicurezza dei prodotti alimentari) e, in misura minore, nella priorità 6 (Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi). É possibile accedere al nuovo portale visitando il sito: 28 LUGLIO 2003 Varie http://europa.eu.int/comm/research/endocrine/ index_en.html Sulla base di un nuovo portale web della CE RCN 20589 Un progetto EUREKA realizza uno strumento per quantificare “l’incertezza delle misure” Il consorzio di un progetto EUREKA ha messo a punto un sistema software capace d’aiutare le imprese a rispettare i limiti imposti alle sostanze chimiche. Le aziende operanti nel settore alimentare e farmaceutico sono particolarmente interessate a quantificare con precisione il contenuto di sostanze chimiche nei loro prodotti, allo scopo di garantirne la rintracciabilità ed evitare la contaminazione. Tuttavia, le fluttuazioni a breve termine di temperatura, umidità e pressione dell’aria o la variabilità delle prestazioni dello strumento di misura possono determinare risultati incerti che, secondo l’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO), costituiscono un problema da risolvere. Il progetto MUSAC ha visto la partecipazione di 20 partner di consorzio provenienti da Germania, Austria e Svizzera. Disponendo di un bilancio totale pari a € 0,7 milioni, i partner hanno tentato d’affrontare la questione della “incertezza delle misure”. Come ha spiegato il capo del progetto MUSAC, Matthias Roesslein, il quale lavora presso l’istituto di ricerca EMPA in Svizzera, “le aziende hanno già subito contestazioni in passato per le loro dichiarazioni d’imprecisione. Nel controllo degli alimenti, per esempio, è importante dimostrare che il livello di pesticidi sia effettivamente inferiore al limite definito dai governi”. Per garantire rilevamenti più affidabili delle sostanze chimiche, il sistema software MUSAC valuta “l’incertezza delle misure” passo dopo passo. Il sistema prima ricerca le quantità d’ogni sostanza chimica e le possibili variabili o “incertezze”, come i cambiamenti nella temperatura di laboratorio. Successivamente cal- cola il margine d’errore e simula i livelli d’incertezza su tutta la base di produzione. I partner prevedono che il software contribuirà a evitare decisioni sbagliate e a eliminare le dispendiose ripetizioni dei cicli di misurazione. Come ha spiegato Roesslein, il sistema è già in fase di commercializzazione con l’aiuto di Nestlé. “Il gruppo sta pensando d’impiegare questo prodotto nei suoi laboratori sparsi in tutto il mondo”. I partner MUSAC hanno già creato una società spin-off per commercializzare il nuovo software. Inoltre, parallelamente al software d’analisi chimica, è stato messo a punto un sistema correlato, per quantificare l’incertezza nella misurazione di grandezze fisiche come la lunghezza dei componenti e la corrente elettrica. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.eureka.be/ifs/files/ifs/jsp-bin/eureka/ ifs/jsps/projectForm.jsp?fileToInclude=show ProjectFormHTML.jsp&XSLFile=projectFormGenInf& enumber=1910 Sulla base d’informazioni fornite da EUREKA RCN 20612 Manifestazioni Seminario sul 6PQ Taastrup (Danimarca), 10 ottobre 2003 Il 10 ottobre si svolgerà a Taastrup (Danimarca) un seminario sulle possibilità di finanziamento nell’ambito del 6PQ. L’obiettivo è di fornire ai proponenti di progetti per il 6PQ e ai consulenti una panoramica dei tipi di progetti finanziati e dei contratti comunitari, nonché delle descrizioni su come redigere proposte di successo e una descrizione su come vengono selezionate e valutate. Inoltre, i partecipanti potranno conoscere l’esperienza maturata da un’azienda privata che ha partecipato alla fase d’elaborazione di una proposta durante il primo ciclo di presentazione delle proposte. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Jan Corner-Walker EuroCenter Tel. +45 7220 2963 E-mail: [email protected] Corsi di formazione sugli aspetti amministrativi e contrattuali del 6PQ Roma (Italia), 18-19 settembre 2003 Il 18 e 19 settembre, l’Agenzia italiana per la promozione della ricerca (APRE) organizzerà a Roma un corso di formazione sugli aspetti amministrativi e contrattuali del 6PQ. L’obiettivo del corso è d’orientare i potenziali proponenti di progetti attraverso le varie fasi amministrative, contabili e finanziarie della gestione dei progetti. Più specificamente, la formazione aiuterà i proponenti a preparare le bozze di bilancio e ad elaborare i formulari relativi alle trattative e all’inventario. La partecipazione al corso è aperta alle università, agli enti pubblici, alle PMI e ai centri di ricerca. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.apre.it/serviziapre/forma/ corso.asp?id=17 http://www.eurocenter.info/ Sulla base d’informazioni diffuse da APRE Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20608 Workshop sulla preparazione delle proposte per il 6PQ Lauingen (Germania), 17-19 settembre 2003 Dal 17 al 19 settembre si svolgerà a Lauingen (Germania) un workshop sull’elaborazione e la preparazione delle proposte per il 6PQ. I corsi di formazione, organizzati da BAUM Consult, riguarderanno l’insieme degli aspetti pratici della preparazione di una proposta valida, con un’attenzione particolare ai seguenti punti: ■ presentazione chiara e completa dell’idea di progetto; ■ semplificazione del programma di lavoro; ■ controllo dell’ammissibilità della proposta rispetto ai criteri di valutazione del 6PQ. Saranno inoltre disponibili, a titolo facoltativo, delle formazioni individuali per RCN 20609 28 LUGLIO 2003 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 23 Manifestazioni Forum sugli investimenti nelle TIC coloro che desiderano preparare una proposta specifica. Per ulteriori informazioni (in tedesco), visitare il sito: http://www.baumgroup.de/ Content.asp?ID=80&Ref_Table=News Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20598 Conferenza internazionale sul ruolo della donna nella ricerca industriale Berlino (Germania), 10-11 ottobre 2003 La promozione del ruolo della donna nel settore della ricerca industriale sarà il tema di una conferenza internazionale che si terrà a Berlino (Germania) il 10 e 11 ottobre. La CE e il ministero tedesco dell’Istruzione e della Ricerca, organizzatori della manifestazione, coglieranno l’occasione per presentare i risultati di uno studio, condotto a livello europeo, dal titolo “Il ruolo della donna nella ricerca industriale: un appello di sensibilizzazione all’industria europea”. L’obiettivo essenziale della conferenza è di preparare e sviluppare possibili azioni concertate a sostegno della partecipazione femminile nella ricerca industriale. Gli argomenti principali della discussione saranno i seguenti: ■ giovani scienziate: come motivare un maggior numero di giovani donne a intraprendere una carriera nel settore della ricerca industriale; La decima edizione del forum sugli investimenti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) si terrà a Milano tra il 30 settembre e il 1° ottobre di quest’anno. L’obiettivo del forum è di aiutare le aziende tecnologiche di tutta l’Europa finanziate nelle fasi iniziali o secondarie dell’attività imprenditoriale a reperire nuovi fondi e nuovi partner e ad ampliare in modo significativo la propria rete di contatti. Si svolgeranno numerose sessioni di lavoro dedicate ai seguenti temi: soluzioni tecnologiche per le imprese; tecnologie e applicazioni senza fili; banda larga e intrattenimento digitale. Oltre alle sessioni sopramenzionate, il forum prenderà in esame le tecnologie attualmente in fase di sviluppo nell’ambito del programma Tecnologie della società dell’informazione (TSI) del 6PQ. Il forum si terrà parallelamente alla manifestazione annuale TSI della CE. Una seduta plenaria sarà inoltre dedicata a importanti questioni che gli imprenditori europei si trovano ad affrontare nel panorama economico attuale. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.e-unlimited.com Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20599 Le nanotecnologie al servizio della prevenzione e delle indagini sul crimine ■ le carriere possibili per la donna nel settore della ricerca industriale e buone prassi per le aziende; ■ accrescimento della partecipazione delle donne a livello d’innovazione e imprenditorialità; Londra (Regno Unito), 28-29 settembre 2003 ■ miglioramento delle conoscenze relative al ruolo femminile nella ricerca industriale; ■ figure femminili di spicco nell’ambito della ricerca industriale: l’importanza dei modelli, della creazione di una rete di riferimento e del mentorato. Il 28 e il 29 ottobre si svolgerà a Londra (Regno Unito) una conferenza sull’applicazione delle nanotecnologie per prevenire e indagare il crimine. La conferenza si rivolge ai ricercatori di tutti i settori industriali, alle università, agli industriali e ai responsabili politici. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.eubuero.de/arbeitsbereiche/ fraueneuforschung/wir Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20605 24 Milano (Italia), 30 settembre – 1° ottobre 2003 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 Lo scopo dell’incontro è di riunire le principali parti interessate alla prevenzione e alle indagini sul crimine per esaminare nuove tecniche e tecnologie che potrebbero cambiare radicalmente il modo d’affrontare la gestione del crimine. Tra gli argomenti all’ordine del giorno figurano: ■ identificazione personale / biometrica (dispositivi sensoriali, prova del DNA, tecniche d’elaborazione del profilo); ■ prove d’autenticità dei materiali (crittografia, caratteristiche antimanomissione, marcatura di sicurezza, prove sensoriali); ■ riduzione in scala e portabilità (tecnologia della striscia reattiva, laboratorio su chip, sistemi portatili); ■ difese personali e fisiche (rivestimenti di sicurezza/antigraffiti, abbigliamento di protezione, sistemi di riconoscimento vocale, biosensori per combattimenti militari, materiali da costruzione avanzati); ■ scambi e operazioni commerciali (tecnologie di cifratura, polizia su Internet/sistemi informatici, accesso controllato degli utenti, tecniche antifrode). La manifestazione, organizzata dall’Istituto britannico di nanotecnologie in collaborazione con il Centro scozzese contro il crimine economico, è patrocinata anche dal Servizio di scienze forensi e dall’Istituto di criminologia Jill Dando. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Caroline Russell E-mail: [email protected] Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20593 Conferenza internazionale sui nanomateriali e sulla nanoproduzione Londra (Regno Unito), 15-16 dicembre 2003 L’Istituto britannico dei materiali, dei minerali e delle attività estrattive, unitamente al Dipartimento governativo del Commercio e dell’Industria, sta organizzando una conferenza internazionale sul tema “Nanomateriali e nanoproduzione”, che si svolgerà il 15 e 16 dicembre a Londra (Regno Unito). Nel corso degli ultimi anni, le nanoscienze e i nanomateriali hanno incontrato un interesse enorme e mirato in tutto il mondo, interesse che si è concretizzato in importanti programmi di ricerca e sviluppo attualmente in corso in Giappone, negli Stati Uniti e in Germania. Sulla base di questo contesto, i delegati e i relatori provenienti dall’Europa e dal resto del mondo si riuniranno per discutere argomenti quali: ■ nanomateriali strutturali; ■ nanomateriali funzionali; ■ bio-nanomateriali; 28 LUGLIO 2003 Manifestazioni ■ caratterizzazione; ■ modellazione; ■ produzione e costruzione. ■ animali giovani nelle prove di sicurezza: scienza, normativa e applicabilità; Conferenza internazionale sull’e-learning ■ conseguenze dell’imprinting prenatale, implicazioni per la salute nelle fasi successive della vita; ■ immunotossicità dello sviluppo, strategie di prova e requisiti normativi; Dal 3 al 5 dicembre si svolgeranno a Berlino (Germania) la 9° conferenza internazionale e una serie di workshop sull’apprendimento e sulla formazione sostenuti dalla tecnologia. ■ effetti dei distruttori endocrini sullo sviluppo cerebrale e sul comportamento sessualmente dimorfo. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.iom3.org/events/nano2003/ Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20559 Primo piano sulla R&S in materia di chimica nel 2003 Grenoble (Francia), 27-29 agosto 2003 Dal 27 al 29 agosto si svolgerà a Grenoble (Francia) la 3° conferenza paneuropea intitolata “Primo piano sulla R&S [ricerca e sviluppo] nel settore europeo della chimica nel 2003”. Lo scopo principale della conferenza è di stimolare le interazioni, il collegamento in rete e la comunicazione tra i giovani chimici europei, al fine di produrre una maggiore mobilità, nuovi progetti e una migliore comunicazione a tutti i livelli. La conferenza prevede una serie di brevi interventi da parte d’autorevoli giovani chimici europei, scienziati e ingegneri nel settore della chimica, nonché una sessione poster e la consegna della medaglia Europa 2003 e del premio di € 1.000 per il miglior poster presentato. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.setforeurope.org/grenoble/ grenoblemain.htm Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20592 Conferenza della Società europea di teratologia Elsinore (Danimarca), 7-10 settembre 200 Dal 7 al 10 settembre si svolgerà a Elsinore (Danimarca) la 31° conferenza della Società europea di teratologia. La manifestazione riunirà ricercatori di base e clinici, nonché rappresentanti dell’industria ed enti normativi allo scopo d’esaminare le questioni relative alla disgregazione endocrina. Tra gli argomenti della conferenza figurano: ■ tossicità materna, implicazioni scientifiche e normative della tossicità dello sviluppo; La manifestazione prevede inoltre una relazione speciale sulle possibilità e sulle limitazioni della terapia genica in utero. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.ets2003.dk Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20591 Conferenza internazionale sui provider di servizi software in Europa Bruxelles (Belgio), 15 ottobre 2003 L’Associazione internazionale dell’industria informatica e la società di consulenza SFC organizzano congiuntamente una conferenza intitolata “I servizi software in Europa”, che si svolgerà il 15 ottobre a Bruxelles (Belgio). Lo scopo della manifestazione è quello di stimolare un dibattito pubblico aperto sui provider d’applicazioni e di servizi software nell’e-economy europea. I partecipanti avranno inoltre l’opportunità unica di collegarsi in rete con altri provider di servizi, venditori di tecnologie e potenziali clienti. Interverranno diversi relatori illustri in rappresentanza dell’industria, della CE e del mondo universitario, per discutere di argomenti quali: ■ le tecnologie d’avanguardia e il loro impatto sulla fornitura di servizi software; ■ l’interoperabilità e le norme; ■ i timori relativi alla sicurezza dei software come servizi online. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://212.23.13.26/sfc/index.php?option=display page&Itemid=54&op=page&SubMenu= Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20585 Durante la conferenza, si terranno diverse sessioni plenarie dedicate a questioni quali le “politiche d’applicazione dell’elearning” e le “future tecnologie per assistere l’apprendimento”. Prima della conferenza si svolgeranno alcuni workshop volti ad aiutare i partecipanti ad acquisire conoscenze pratiche e ottenere approfondimenti su argomenti quali i risultati innovativi delle tecnologie d’apprendimento europee oppure l’utilizzo di infrastrutture GRID al fine di favorire, in futuro, l’apprendimento sostenuto dalla tecnologia. Tra i relatori principali figureranno rappresentanti d’aziende, del mondo accademico e della CE. La manifestazione è organizzata con il patrocinio del ministero tedesco dell’Istruzione e della Ricerca, con il sostegno della CE. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.online-educa.com/en/ Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20575 Congresso internazionale dei produttori di programmi scientifici Parigi (Francia), 2-6 dicembre 2003 Dal 3 al 6 dicembre si svolgerà a Parigi (Francia) l’11° congresso annuale dei produttori di programmi scientifici televisivi. La manifestazione dovrebbe attirare centinaia di delegati fra produttori, realizzatori, broadcaster, accademici e giornalisti di tutto il mondo, specializzati nelle programmazioni scientifiche. I lavori comprenderanno sessioni plenarie, master classes, proiezioni, discorsi programmatici, colazioni di lavoro con i responsabili di documentari, visite in situ e serate d’intrattenimento. Questo forum annuale consente ai produttori di programmi scientifici di condividere idee, esperienze e problemi d’interesse comune. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://banffmedia.com/science/index.html Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20567 28 LUGLIO 2003 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 25 Manifestazioni Terza conferenza europea dedicata a Marte Brema (Germania), 26-28 settembre 2003 Dal 26 al 28 settembre si svolgerà a Brema (Germania) la 3° conferenza europea dedicata a Marte. La conferenza discuterà la recente missione europea Mars Express e le questioni generali correlate con l’esplorazione del Pianeta Rosso. Fra queste figurano: ■ eso/astrobiologia, clima, geologia e altre discipline; ■ concetti di terraforming, esplorazione e colonizzazione; ■ scenari di missioni umane e robotiche per l’esplorazione di Marte; ■ tecnologie per missioni umane e robotiche per l’esplorazione di Marte; ■ progetti, stazioni radio, manifestazioni di relazioni pubbliche dedicati al pianeta Marte; ■ studi analogici su Marte: utilizzo delle stazioni analogiche su Marte e dei laboratori di simulazione; ■ questioni economiche, etiche, culturali e giuridiche. La conferenza è organizzata dalla Mars Society Deutschland e dell’Università delle Scienze applicate di Brema. Jens Kirsten Per ulteriori informazioni, visitare il sito: Sulla base di un annuncio della manifestazione http://www.marssociety.de/downloads/emc3/ 2nd.pdf RCN 20560 Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20566 Amburgo ospita una manifestazione sulle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno Amburgo (Germania), 10 ottobre 2003 Il 10 ottobre si svolgerà ad Amburgo (Germania) un incontro d’intermediazione sulle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno. La manifestazione riunirà ricercatori e rappresentanti delle imprese per scambiare esperienze e discutere gli ultimi passi compiuti nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per l’utilizzo delle celle a combustibile e dell’idrogeno. La manifestazione s’inserisce nell’ambito del più ampio Salone internazionale sulle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno (H2Expo). Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Tel: +49 3328 435 197 Fax: +49 3328 435 225 Silvopastorizia e gestione sostenibile Lugo (Spagna), 18-24 aprile 2004 Un congresso internazionale sulla silvopastorizia e sulla gestione sostenibile si svolgerà a Lugo (Spagna) dal 18 al 24 aprile 2004. La manifestazione mira a riunire scienziati e tecnici per discutere le prospettive attuali e future della silvopastorizia in un contesto globale, con l’obiettivo finale d’accrescere la biodiversità e la sostenibilità delle foreste. I temi che saranno affrontati dal congresso comprendono la progettazione di sistemi silvopastorali, la produttività e la qualità, le implicazioni ecologiche nonchè i vantaggi economici, sociali e culturali. La manifestazione è sostenuta da diverse organizzazioni, tra cui la CE. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.usc.es/ssm2004 Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20558 Altri argomenti in linea Manifestazioni Workshop sulla ricerca edilizia in Polonia Il 6 e 7 novembre si svolgerà a Varsavia (Polonia) un workshop intitolato “La ricerca edilizia all’interno di un’Unione Europea allargata”. RCN 20557 Workshop europeo sulla dinamica del volo spaziale Dal 15 al 16 settembre si svolgerà a Darmstadt (Germania) un workshop europeo sulle strutture per la dinamica del volo spaziale. RCN 20552 Workshop sulle ontologie normative Dal 3 al 7 novembre si svolgerà a Catania (Italia) un workshop sulle ontologie normative e sulla modellazione delle norme sui ricorsi. RCN 20616 FILTECH EUROPA 2003 Incontro europeo d’intermediazione sui sensori e i dispositivi di controllo Dal 21 al 23 ottobre si svolgerà a Düsseldorf (Germania) una conferenza sulla tecnologia e sui servizi di filtraggio e separazione. RCN 20551 Dal 7 al 9 settembre si svolgerà a Cambridge (Regno Unito) un incontro europeo d’intermediazione sui sensori e i dispositivi di controllo. RCN 20615 Conferenza sull’e-commerce Dal 17 al 19 settembre si svolgerà a Lussemburgo una conferenza internazionale dedicata all’etichettatura e ai marchi di fiducia nel settore dell’e-commerce. RCN 20617 RCN INDICA IL NUMERO DI RECORD DEL DATABASE DEL NOTIZIARIO RST: HTTP://WWW.CORDIS.LU/NEWS/IT/ Digitate questo numero nella casella ricerca per visualizzare l’articolo corrispondente 26 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 28 LUGLIO 2003 CORDIS sul Web Nuova funzione di ricerca per esplorare l’insieme dei contenuti di CORDIS CORDIS, il servizio d’informazione in materia di ricerca e sviluppo della CE, ha sviluppato un nuovo potente strumento di ricerca per aiutare gli utenti a trovare le informazioni di cui hanno bisogno. La nuova funzione di ricerca consente di reperire, in modo rapido e semplice, informazioni distribuite su oltre 40.000 pagine web, nove banche dati e migliaia di documenti. É possibile effettuare la ricerca per tipo di informazione, ad esempio opportunità di finanziamento, risultati valorizzabili, manifestazioni o partner. Con pochi clic, gli utenti possono selezionare l’ambito in cui effettuare la ricerca, avvalendosi anche di parole chiave specifiche. É inoltre possibile eseguire ricerche avanzate, utilizzando gli appositi operatori. Un file d’aiuto offre consigli utili per effettuare la ricerca. I risultati della ricerca sono visualizzati in un elenco e possono essere classificati per data o per importanza. I risultati più rilevanti sono selezionati tramite una formula logica basata sulla frequenza delle parole chiave (for- mula di Salton). Gli utenti possono inoltre vedere un breve estratto di ciascun risultato, in modo da poter selezionare rapidamente le informazioni più pertinenti al loro settore d’interesse. La nuova interfaccia di ricerca rappresenta un ulteriore miglioramento, che aiuta gli utenti nuovi ed esperti a trarre vantaggio dalle numerose informazioni disponibili su CORDIS. I commenti sulla nuova interfaccia possono essere inviati on-line per aiutare CORDIS a sviluppare ulteriormente gli strumenti di ricerca. Per consultare il nuovo servizio di ricerca, visitare il sito: http://ica.cordis.lu/search Per consultare il file d’aiuto e i suggerimenti per la ricerca, visitare il sito: Sulla base d’informazioni fornite dal prestatore del servizio http://ica.cordis.lu/search/helpfile RCN 20606 Disponibili su CORDIS i moduli di preparazione e le linee guida per la negoziazione dei contratti CORDIS ha pubblicato i moduli di preparazione e le linee guida per la negoziazione dei contratti, destinati a chiunque desideri partecipare al 6PQ. Il servizio mette a disposizione i moduli di preparazione dei contratti per i progetti integrati, le reti d’eccellenza, i progetti specifici mirati nel campo della ricerca e i progetti d’innovazione, le azioni concertate e di supporto specifico. Le linee guida per la negoziazione si rivolgono ai coordinatori dei progetti e forniscono informazioni per coloro che, in seguito alla valutazione delle proposte, saranno invitati dalla CE ad avviare le trattative. Le linee guida forniscono una panoramica del processo di negoziazione, informazioni relative alla compilazione della sezione denominata “Descrizione del lavoro” e dettagli sulla gestione successiva del contratto. Per accedere ai moduli e alle linee guida, visitare il sito: http://www.cordis.lu/fp6/find-doc.htm#cpf Sulla base d’informazioni fornite dal prestatore del servizio RCN 20582 28 LUGLIO 2003 CORDIS FOCUS - NUMERO 226 27 15 16 CORDIS sul Web NB-AF-03-226-IT-C Presidenza italiana: CORDIS inaugura il servizio d’informazione sulla ricerca e innovazione CORDIS, il servizio d’informazione in materia di ricerca e sviluppo della CE, propone ora una nuova vetrina dedicata alle attività di ricerca e innovazione condotte dalla Presidenza italiana (luglio-dicembre 2003). Sviluppato congiuntamente da CORDIS e dal ministero italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il servizio mette in luce il programma e le priorità della Presidenza e offre un quadro completo delle manifestazioni e delle notizie. Il nuovo servizio fornirà informazioni puntuali sui tre Consigli “Competitività”, oltre che sulle diverse conferenze che illustreranno le priorità della Presidenza: il rafforzamento dello Spazio europeo della ricerca, gli investimenti, la mobilità dei ricercatori e la politica spaziale europea. Inoltre, il sito propone approfondimenti sul sistema italiano della ricerca e sulle politiche dell’innovazione nel quadro del “Programma nazionale della ricerca”. Esso presenta altresì informazioni dinamiche sulla partecipazione dell’Italia alle attività di ricerca europee, comprendenti notizie su oltre 1.500 progetti coordinati dalle organizzazioni italiane e su un centinaio d’offerte tecnologiche. Sono fornite notizie su cifre chiave, documenti ufficiali, contatti nazionali e link a istituzioni, università, parchi scientifici e altro ancora. Due nuove sezioni completano questo servizio della Presidenza. In primo luogo, l’angolo della stampa, che consente di collegarsi ad agenzie d’informazione scientifica e di consultare interviste e articoli importanti. In secondo luogo, una finestra sui sette Centri relais d’innovazione (IRC) che sostengono il trasferimento tecnologico in tutto il Paese, nella qua- le sono messe in luce le storie di successo che vedono protagoniste le piccole imprese italiane. http://www.cordis.lu/italy/home.html Il servizio sarà disponibile in inglese e in italiano. RCN 20581 Sulla base d’informazioni diffuse dal prestatore del servizio Modulo d’abbonamento G RA TU IT O ! SIG./SIG.RA INDIRIZZO LINGUA INGLESE FRANCESE TEDESCO ITALIANO SPAGNOLO Per modificare un abbonamento in corso, indicare il numero di registrazione: 0/............. Per abbonarsi, compilare questo tagliando e spedirlo a: DG Imprese, Direzione Innovazione, Unità C.4, EUFO 2286, L-2920 Lussemburgo, Fax: +352-4301-32084; E-mail: [email protected]. Il contenuto del presente bollettino è stato estratto dal database Notiziario RST di CORDIS che viene aggiornato quotidianamente, su www.cordis.lu/news/it © Comunità europee 2003 - Sono autorizzate le riproduzioni con citazione della fonte. AVVISO: La Commissione delle Comunità europee e chi agisce per suo conto non sono responsabili dell’uso che può essere fatto delle informazioni contenute nel presente documento. Commissione delle Comunità europee, Direzione generale per le Imprese, Unità di Comunicazione e azioni di sensibilizzazione, L-2920 Lussemburgo, fax +352-4301 32084