COME SI PASSA DAL JOGGING AL RUNNING
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COME SI PASSA DAL JOGGING AL RUNNING
COME SI PASSA DAL JOGGING AL RUNNING Huber Rossi Responsabile valutazione funzionale Marathon Sport Center (www.marathoncenter.it) Il presente articolo può essere visto come un prolungamento del precedente (COMINCIARE A CORRERE) con l’obiettivo di indagare in modo più approfondito le metodiche di corsa. Spesso le fasi iniziali di una preparazione fisica mirata al benessere consistono in attività di cammino veloce e/o corsa molto lenta (jogging); il passaggio tra cammino veloce e corsa lenta dipende in parte dalla struttura fisica e si può attestare intorno alla velocità di 7km/h (circa 8’30” per coprire un km), la corsa rispetto al cammino si distingue soprattutto per la fase di volo presente nel movimento. Una differenza netta tra il jogging e la corsa vera propria non esiste, il primo usualmente viene identificato come una corsa molto facile che però presenta grosse differenze individuali. Potremmo individuare come attività di jogging un allenamento di bassa intensità che non presenta obiettivi specifici e ha lo scopo principale di mantenere/creare il benessere, mentre la corsa può essere vista come un’attività svolta ad intensità differenti con obiettivi individualizzati (agonismo, maratona, mezza maratona, ecc…). Inoltre nella corsa c’è la continua ricerca del miglioramento attraverso l’adeguamento del training mentre nel jogging il livello di attività (durata, intensità, ecc…) può rimanere inalterato nel tempo. Prima di impostare una progressione di passaggio dal jogging alla corsa è importante indicare una legenda per associare i ritmi di corsa a delle velocità in km/h. La legenda non tiene conto della statura del soggetto, dell’età, del sesso e del livello di condizione fisica che possono influenzare tali parametri, ma ha come obiettivo indicare dei valori medi per un soggetto che ha iniziato da 2 mesi il programma impostato nell’articolo “cominciare a correre” e vuole passare ad un livello di preparazione fisica migliore. o CAMMINO LENTO (CAL): minore di 5km/h (12’ al km); o CAMMINO VELOCE (CAV): tra 5 e 7km/h (12’-8’30” al km); o CORSA LENTA (JOGGING, CL): tra 7 e 8.5km/h (8’30”-7’ al km); o CORSA MEDIA INTENSITA’ (CM): tra 8.5 e 10km/h (7’-6’ al km); o CORSA VELOCE (CV): oltre i 10km/h (6’ al km). Programma allenamento per 8 settimane (3 sedute settimanali). Fondo lento: 5min di cammino lento + 5min di cammino veloce + 30min da aumentare a 45min (incrementare di 5min ogni 2 settimane) di corsa lenta con ultimi 5min di corsa media intensità + 5min di defaticamento di cammino lento; Fartlek: 5min di cammino lento + 5min di cammino veloce + 5min di corsa lenta + 6 volte da aumentare a 9 volte (incrementare di 1 ripetuta ogni 2 settimane) 1min di corsa veloce alternato a 3min di rec. di corsa lenta + 5min di defaticamento di cammino lento. Intervall training: 5min di cammino lento + 5min di cammino veloce + 2 x 8min da aumentare a 2 x 14min (incrementare di 2min la durata di entrambe le ripetute per seduta) di corsa a media intensità con 5min di rec. in corsa lenta + 5min di defaticamento di cammino lento. Rispetto al precedente programma, qualunque sia l’obiettivo, il consiglio è quello di effettuare minimo tre sedute settimanali cercando di distribuirle nella settimana (esempio: martedi/giovedi/domenica o mercoledi/venerdi/domenica, ecc…), il nostro organismo percepisce più allenante effettuare 6 sedute di allenamento divise in 2 settimane (3 sedute a settimana) che 5 sedute svolte in una settimana e la sesta seduta nella seconda settimana. Inoltre risulta importante ricordare il concetto della progressione dei carichi: non bisogna mai incrementare bruscamente l’intensità e la durata degli allenamenti, ma permettere all’organismo di abituarsi lentamente alle novità. Terminato questo ulteriore blocco di 8 settimane, il training andrà sviluppato in base agli obiettivi, al tempo a disposizione e alle proprie capacità: se l’aspetto benessere/controllo del peso rimarrà l’obiettivo principale la seduta su cui si dovrà porre maggior attenzione sarà quella di fondo lento, se invece l’obiettivo sarà più legato all’aspetto agonistico, risulterà importante non tralasciare e far progredire i lavori intensi (fartlek, intervall training).