Nel mondo anglosassone è l`inno ufficiale del Capodanno

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Nel mondo anglosassone è l`inno ufficiale del Capodanno
Nel mondo anglosassone è l'inno ufficiale del Capodanno. Intonato allo scoccare della
mezzanotte nei pub e nelle case, suonato dalle orchestre e trasmesso dalle radio, Auld
Lang Syne è una delle canzoni più celebri di tutti i tempi. Composta in Scozia e diffusa
ormai ovunque, rappresenta uno di quei casi di "melodia universale" che spesso
conosciamo senza nemmeno rendercene conto. È diffusa anche in Italia, sia in versione
originale che con il titolo di Valzer delle candele, in Francia come Ce n'est qu'un au revoir,
negli Stati Uniti d'America come The New Year's Eve song. In Corea del Sud è stata usata
addirittura come inno nazionale, fino al 1948.
La composizione del brano è storicamente attribuita a Robert Burns, poeta scozzese
vissuto nel 1700. Fu infatti Burns a pubblicarne per la prima volta le parole, all'interno della
raccolta Select Collection of Original Scottish Airs for The Voice (1799) realizzata insieme
all’amico George Thomson. Burns, però, non ne rivendicò mai la paternità. In una lettera
inviata allo Scots Musical Museum la definì infatti «una canzone dei tempi antichi, mai
stampata né pubblicata prima, che io stesso trascrissi dalle parole di un vecchio». Sempre
Burns, in un'altra missiva, descrivendo l'effetto che il primo ascolto di "Auld Lang Syne"
ebbe su di lui, disse che aveva "attraversato come un fremito la sua anima". Più
probabilmente, Burns unì in un unico testo diverse poesie popolari diffuse all'epoca nelle
campagne scozzesi. Versi molto simili si ritrovano infatti in componimenti anteriori al poeta
- ad esempio, nella ballata “Old Long Syne” scritta nel 1711 da James Watson, o in alcuni
frammenti di Robert Ayton e Allan Ramsay.
Il testo di Auld Lang Syne, scritto in antico dialetto scozzese, è ancora oggi soggetto
a disparate interpretazioni. Anche il titolo viene tradotto con accezioni diverse: la corrente
più comune, oggi, lo legge come "Old Long Since" ("Tanto tempo da quando.."), una sorta
di "c'era una volta" che richiama ai "bei tempi andati". Auld Lang Syne narra la storia di
un'amicizia interrotta, riconciliata (nella notte di San Silvestro?) da un brindisi fraterno. Le
parole sono semplici, popolari e dal mood nostalgico.
Ecco la traduzione in italiano:
Credi davvero che i vecchi amici si debbano dimenticare e mai ricordare?
Credi davvero che i vecchi amici e i giorni trascorsi insieme si debbano
dimenticare?
Perchè i giorni sono ormai trascorsi, mio caro, i giorni sono ormai trascorsi
Faremo un brindisi per ricordare con affetto i giorni ormai trascorsi
Tu puoi pagare il tuo boccale di birra e io pagherò il mio
Faremo un brindisi per ricordare con affetto i giorni ormai trascorsi
Noi due abbiamo viaggiato per le colline e strappato margherite selvatiche
Ma ora siamo lontani l’uno dall’altro perchè i giorni sono ormai trascorsi
Noi due abbiamo navigato nel fiume da mattina a sera ma ora vasti oceani si
frappongono tra noi
Perchè i giorni sono ormai trascorsi
Perciò prendi la mia mano, amico mio fidato e dammi la tua
Faremo un brindisi pieno d’affetto insieme, in ricordo di quei bei giorni andati.
Un alone di incertezza circonda anche la musica di Auld Lang Syne. La sua origine,
infatti, è dibattuta. Alcuni autori attribuiscono la stesura al talento di Davide Rizzio (o
Riccio), musicista e liutista piemontese trapiantato alla corte di Maria Stuarda nel 1500.
Originariamente la ritmica era diversa: la canzone non era un valzer, ma si snodava
secondo un tempo più canonico (in 4/4). Ad oggi, Auld Lang Syne è stata reinterpretata da
migliaia di artisti diversi, tra cui Aretha Franklin, Frank Sinatra e Mariah Carey, che ne ha
registrata una versione pop-dance. Il direttore d'orchestra canadese Gaetano Alberto
"Guy" Lombardo ha contribuito a renderla popolare anche oltreoceano, dopo averla
suonata per cinquant'anni nel concerto di fine anno del Roosevelt Hotel di New York
(trasmesso in tutto il Paese). In Scozia, dove la canzone è stata proposta anche come
inno nazionale, viene tradizionalmente cantata durante Hogmanay, il capodanno locale.