Il signore degli anelli: le due torri

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Il signore degli anelli: le due torri
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Il signore degli anelli: le due torri
Dopo un anno d’attesa il 16 gennaio alle ore 18:00 ero
all’Impero di Varese a vedere “Le Due Torri”, secondo dei tre
film diretti da Jackson basati sulla saga di Tolkien “Il Signore
Degli Anelli”.
Per prima cosa voglio dire che il primo film “La Co mpagnia Dell’Anello”, mi è piaciuto moltissimo, anche se alcune
parti sono molto diverse dal libro e soprattutto anche se penso
che chi non ha letto il libro può capire al massimo la metà di
quello che accade nelle tre ore del film. Quando è uscita in dvd
l’edizione allargata della Compagnia Dell’Anello, me la sono
guardata ben due volte, e devo dire che grazie alla mezz’ora
aggiunta, anche a chi non ha letto il libro, risultano un po’ più
chiare alcune cose. Riguardo al primo film però ho sentito anche alcune critiche, una riguardante proprio la non completa
attinenza con la storia raccontata nel libro, ma questo a mio
parere può essere perdonabile anche perché altrimenti solo per
il primo libro ci sarebbero volute ben più di tre ore di film…
La seconda critica rivolta al primo film è che sono troppo ridicolizzate le figure degli Hobbit in particolare nei personaggi di
Merry e Pipino, secondo me questo è dato più dal fatto che effettivamente per gli Hobbit è la prima volta che escono dai
confini della Contea e quindi è normale che commettano qualche ingenuità come accendere un fuoco su Colle Vento o far
cadere uno scheletro in un pozzo di Moria. Poi nel secondo
film saranno proprio Merry e Pipino a rifarsi convincendo in
modo molto intelligente (ma diverso rispetto al libro) gli Ent a
scendere in guerra contro Saruman. Un’altra critica rivolta al
primo film è quella che la figura di Aragorn è troppo esasperata, ma penso che chi ha rivolto questa critica si sia dimenticato
che Aragorn diventerà re di Gondor, e non si diventa re di uno
dei territori più importanti della terra di mezzo se non si ha un
minimo di carisma.
Ed ora veniamo alle Due Torri, secondo me come film
preso da solo non è male, ma avendo letto il libro ed essendomi piaciuto il primo film, devo dire che il secondo mi ha un
po’ deluso. Se il primo film si prende qualche libertà rispetto al
libro, il secondo se ne prende veramente troppe e a mio parere
non giustificabili con la mancanza di tempo. In questo secondo
episodio il personaggio che è troppo ridicolizzato è Gimli, per
la sua statura e goffaggine, sono d’accordo nel sottolineare le
caratteristiche delle varie razze, ma Gimli nel film non regge il
confronto con l’elfo Legolas, mentre nel libro sono messi esattamente sullo stesso livello. Anche in combattimento se le gesta di Gimli sono piuttosto nella norma, quelle di Legolas sono
amplificate oltre il limite del ridicolo (salita a cavallo in marcia
con salto o scesa delle scale con lo scudo usato come uno skateboard con uccisione di orco finale). Prima dicevo che le diversità di questo secondo film dal corrispondente libro sono
veramente troppe, lo dico perché mentre nel primo film più o
meno rispetto al libro sono stati effettuati solo dei tagli, in questo secondo episodio sono state inventate almeno due battaglie,
una è stata spostata nel tempo e di conseguenza tutti gli aiuti
arrivati agli assediati al Fosso Di Helm sono stati modificati.
Un altro motivo per cui questo film mi ha un po’ delu-
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so non deriva da Jackson o dal suo staff, ma da un problema credo che hanno un po’ tutti i film ispirati a libri.
Il problema in effetti è che leggendo un libro, soprattutto
se lo scrittore è bravo come Tolkien, riesci ad immaginarti anche scene piuttosto forzate ed irreali, mentre in un
film se in una scena avvengono fatti che escono da quella
che è la nostra esperienza del possibile ce ne accorgiamo
subito, con questo non mi riferisco a mostri come il Ba lrog che ormai con gli effetti speciali sono un gioco da
ragazzi da realizzare, ma mi riferisco a scene come quella
dove si vede il re di Rohan con Aragorn, Legolas e una
dozzina di altri cavalieri di Rohan che escono dalla fortezza a cavallo e praticamente uccidono orde di orchi
senza nemmeno una perdita. Nel libro questa scena è resa
verosimile anche grazie alla dialettica di Tolkien, invece
secondo me guardando il film si ha subito una sensazione
di irrealtà che ti fa pensare “ma come ca**o hanno fatto?
Sono forse degli dei?”
Naturalmente c’è anche un lato estremamente
positivo in questo film ed è la figura di Gollum, l’unico
personaggio che forse rende di più sul grande schermo
che sulla carta; è eccezionale sia dal punto di vista estetico, realizzato interamente al computer, ma fatto muovere
da un attore in carne ed ossa che lo rende molto più realistico, sia dal punto di vista psicologico, la sua doppia
personalità è rappresentata così bene che ad un certo momento ci sembra quasi che ci siano due Gollum, quasi
come in “Fight Club”, tutto questo si ottiene grazie alle
inquadrature ed al tono della voce, diverse per le due personalità del personaggio, una malvagia che si vuole riprendere l’anello ed una più addomesticata che vuole aiutare Frodo.
Già con l’uscita del primo film erano sorte discussioni di tema politico sul Signore Degli Anelli, la
cosa si è accentuata con questo secondo libro dove si affrontano due eserciti, e quindi si vogliono paragonare i
due eserciti ai vari schieramenti politici, io non penso che
né Tolkien né Jackson quando hanno realizzato le loro
opere pensassero alla politica, anzi io penso che volessero sfuggire da quello che è il nostro mondo, dove la maggior parte dei conflitti sono intrapresi solo per obiettivi
economici, per entrare in un mondo dove il grande conflitto diventa inevitabile per il troppo potere malvagio e
che i buoni decidono di affrontare questo potere per il
solo scopo di ottenere la pace.
Per finire volevo sapere se qualcuno è disposto a
venire con me in Nuova Zelanda, perché sicuramente lo
staff di Jackson ha avuto un’idea innegabilmente felice
nel girare il film in quei luoghi così belli che penso abbiano affascinato chiunque abbia visto almeno uno dei
due film…
- Lupo - IV C Liceo -
Anno II N° 2
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Spazio manga: SAIYUKI
salve genteeeeee!!!
Ben ritornati nello spazio manga!(che fantasia....^__^'')
Questa volta parlerò di SAIYUKIKI, storia che prende spunto da una leggenda cinese chiamata "Viaggio a Occidente";
molti altri cartoni hanno preso spunto da questa leggenda, e
l'esempio più eclatante è Dragon Ball, anche se Sayiuki si
avvicina di più a quella favola.
Si narra che il re delle scimmie, Son Goku, per aver mancato
di rispetto alle divinità, fu imprigionato da esse in una mo ntagna per 500 anni; un giorno un monaco, Sanzo, che era il
grado di sacerdozio più vicino a budda, e quindi il più alto,
passò per quella montagna e liberò Goku affinché lo aiutasse
nella sua impresa, cioè sconfiggere un malvagio demone che
imperversava per quelle terre; Goku accettò, anche se non di
buon grado, infatti gli fu messa in testa una corona che permetteva a Sanzo di controllarlo. Durante il loro viaggio verso occidente, per l'appunto, incontrarono due demoni che si
schierarono dalla loro parte, cho Hakkai (dalle sembianze di
un maiale) e Sha Gojo (un Kappa, animale mitologico giapponese), per sconfiggere il demone malvagio. I quattro riescono a sconfiggerlo e la pace torna a regnare.
Questa a grandi linee e la leggenda dello scimmiotto di pietra, che ha avuto traduzione solo in inglese;Saiyukiki a grandi linee è così, anche se i profili psicologici sono alquanto
alternativi rispetto alla favola, inoltre il tutto è ben condito
dai misteriosi passati dei quattro.Cominciando da Goku,
devo dire che non differisce molto dalle sue originarie caratteristiche:mangia più di un reggimento, ma nonostante
ciò la sua frase più ricorrente è "ho fameeeeeee!", inoltre va
in giro con la sua inseparabile Nyoi-bo (il bastone che si
allunga e si accorcia a piacimento del padrone, vi ricordate
Dragon Ball?);
Genjo Sanzo, invece sembra tutto tranne che un monaco:
beve, fuma, gioca d'azzardo e la sua frase più ricorrente è
"ti ucciderò", inoltre è armato di pistola, che usa senza
troppe remore, invece del tradizionale shakujo (tipico bastone dei monaci); Sha Gojo è da definirsi il più normale
del gruppo, a parte il vizio delle donne, al contrario della
leggenda il suo aspetto è umano, i suoi capelli e i suoi occhi sono rossi perché figlio di un umano e di un demone;
Cho Hakkai sembrerebbe un ragazzo dall'apparenza tranquillo, ma nel momento di combattere scatena la potenza
del suo chì (le onde energetiche di D.B. tanto per capirci),
prima di incontrare Sanzo era umano, ma dopo aver ucciso
1000 demoni, per salvare la fidanzata, Ine è diventato uno a
sua volta, perché si dice che se un umano si macchia del
sangue di 1000 demoni diventa demone a sua volta.
- Koori - II C Liceo -
messssaggeria
Perché la redazione del giornalino fa sempre riferimento a
Tullio? Chi è Tullio?
Un cosino alto circa un 1.80, dove le radici dei suoi innume revoli capelli hanno soffocato l’ossigeno del cervello, normalmente viene usato dall’esercito italiano per nascondere le portaerei in mare.
Ma chi è? Insomma spiegatemi…. By Ramarra
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AAA cerco hamburger cubano dai 20 ai 28 anni, coi tacchi
che non sia bello per le altre… e che sta a simbolare…. By
Ciaccola
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Risposta da Morgana Le Fay a Ciaccola… Penso tu sia una
ragazza, anzi sicuramente, ti conosco, per favore non datele
più da fumare la Cicoria o insegnatele a mangiarla…
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Vendesi a modico prezzo coscienza pulita, bianca e soprattutto mai usata… By Devil Girl
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Tullio Group: E’ una nuova società che ti vende a prezzi ra gionevoli capelli a boccoli… Tanto ne ha tanti. Se paghi il
supplemento ti da in optional i pidocchi, addestrati e discre-
Anno II N° 2
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tempo a cercare sull'ovomaltina e sui cerealix l'indirizzo
dello stabile dove sono prodotti, cambia la cartuccia alla
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“Campioni del mondo o in un mare di guai per gli amici
rimani chi sei, sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi, puoi alzare bandiere, litigare con Dio, cambiare famiglia e città, strappare anche il fuoco e radici ma tra amici
non c’è mai un ADDIO”… Da Cipollina per Panzerotta
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