power car - mimmo bellini

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power car - mimmo bellini
POWER CAR
PERIODICO DI INFORMAZIONE
PUBBLICAZIONE RISERVATA AI SOCI - ANNO I - Numero 1 - Marzo 2010
Direzione, redazione e amministrazione: POWER CAR - C.da Sant’Angelo - Zona Ind.le Sud - Fasano (BR)- tel/fax 080.4391324
E-mail : [email protected]
Curatore del Notiziario: Lorenzo De Leonardis
Buon compleanno
Power Car
H
a compiuto da
poco un anno. E,
con i suoi 140
a s s o c i a t i ,
rappresenta già un punto di
riferimento per gli
appassionati di auto sportive
del territorio pugliese.
Parliamo dell’associazione
POWER CAR, Sezione
Motorsport della “Federico II
Eventi”.
L’associazione fasanese
guidata da Mimmo Bellini
nasce il 18 gennaio 2009
dall’esperienza dell’ex pilota e
meccanico specializzato in
vetture sportive. In pochi mesi
il sodalizio raccoglie
numerose adesioni, organizza
eventi e manifestazioni,
portando sulla scena e sulla
pista una nuova concezione di
automobilismo. L’idea di
Power Car è quella di
infondere, divertendosi, la
cultura all’educazione stradale
e di far acquisire a ciascuno
dei soci un rapporto sempre
più confidenziale con la
propria autovettura.
L’automobile diventa lo
strumento di espressione del
driver. Una passione per
l’automobilismo che coniuga
il fascino della scoperta con la
Bilancio 2009 e Progetti 2010
passione per “la vettura”,
regina incontrastata degli
eventi organizzati da Power
Car: raduni, manifestazioni,
gare di regolarità, gite.
L’Associazione coinvolge
appassionati di ogni età e
avvicina anche le donne alla
bellezza irresistibile delle auto
sportive. Così è accaduto, ad
esempio, nel Rally fotografico
che ha condotto circa 40
vetture alla scoperta delle
Murge e della Valle d’Itria.
Alla guida, ladies e drivers
muniti di macchina
fotografica, pronti a
riconoscere e immortalare gli
angoli più suggestivi del
territorio, i monumenti e le
bellezze paesaggistiche e
architettoniche che ci
circondano.
Gli associati Power Car si
sono cimentati anche in
prove di abilità alla guida
presso l’autodromo di
Binetto (BA), all’interno di
una manifestazione che ha
visto
competere
simpaticamente decine di
“super car”. Il tutto senza
interesse agonistico, con la
sola voglia di condividere
con amici le fibrillazioni
della guida ad alta velocità.
Spenta la prima candelina, già
si pensa al futuro. Tra i
progetti per il 2010, dichiara il
Responsabile Bellini:
«Allargare il territorio da
esplorare, coprendo tutte le
province pugliesi e superando
i confini regionali. Ma anche
organizzare
nuove
manifestazioni e replicare gli
eventi più riusciti dello scorso
anno, come il Rally
fotografico». In cantiere,
anche l’idea di una gita
all’estero in compagnia delle
inseparabili auto sportive.
L’ambizione di Power Car di
diventare il centro aggregatore
per gli appassionati di auto
sportive dell’Italia centromeridionale si fa sempre più
vicina.
Rosaria Pace
POWER CAR
UN ANNO DI
POWER CAR
Intervista a Mimmo Bellini
di Rosaria Pace
C
9/10 maggio 2009: Porsche alla
Fasano-Selva: parata di
osa è stato realizzato
apertura della cronoscalata
nel 2009?
fasanese e due giorni in pit
lane con pranzo ed open
Davvero molto, a giudicare dal
bar.
numero di associati – ormai 140 –
e dagli eventi organizzati. In partiIl paddok Porsche—Power Car
particolare, tra le manifestazioni si
ricordano:
29 marzo 2009: assemblea dei
soci alla “Masseria Don
Sante” con pranzo e degustazione vini Ancella.
25/26 aprile 2009: Sportive in
Calabria e Basilicata: visita e pranzo al Castello
Federiciano di Roseto Capo Spulico (CS) ed a seguire Matera, con relax
pomeridiano, cena di gala
e pernottamento al Garden
Inn Hotel - al mattino seguente prova di regolarità
in salita a Ferrandina (MT)
con cerimonia di premiazione dell’Assessorato allo 4 ottobre 2009 – Rally Fotografi
co “Trulli, Murge e Valle
Sport e degustazione di
d’Itria”: i partecipanti, prima
prodotti tipici nel centro
si sono cimentati in una prova
storico.
di abilità alla guida
(gimcana di regolarità) e
Al Castello di Roseto Capo Spulico
poi, muniti di macchina
fotografica e di una guida
del
percorso
(“roadbook”), hanno fatto tappa
in alcuni degli angoli più
suggestivi del territorio tra
Fasano,
Locorotondo,
Martina, Noci, Barsento,
Alberobello, fino a giungere nella contrada Macchia
di Monte (Monopoli).
Nel corso delle diverse tappe,
i piloti hanno scattato magnifiche fotografie alla propria auto
in corrispondenza di monumenti e meraviglie architetto-
niche e naturalistiche. Al termine del percorso, Palma Salonna per le Ladies e Gianfranco Giorgio per i Gentlemans
hanno conquistato il podio.
POWER CAR
29 novembre 2009 – Power Car
all’autodromo di Binetto
(BA): i piloti si sono cimentati
in una prova di abilità alla guida (gimcana a tempo).
La migliore prova di guida è
stata quella di Fabio Casavola
(primo classificato), a bordo di
una “Mitsubishi Lancer Evo”
Fabio Casavola
A seguire, Luigi De Gennaro
con una Ferrari 348 e, al terzo
posto Cosimo Margherita con
una “Porsche 911”. Subito dopo la prova, giri liberi sul circuito dell’autodromo in compagnia del pilota Gigi Ferrara.
La parola per il bilancio dell’anno
al responsabile Mimmo Bellini.
Di seguito l’intervista nella quale
racconta passato, presente e futuro
dell’Associazione.
- Si può dire che lei abbia una
conoscenza dell’automobile a
360 gradi. Ci racconta la sua esperienza con la Porsche e con le
vetture sportive?
Il mio rapporto con le auto può
definirsi davvero a 360 gradi. Non
sono io ad aver cercato questa passione: se devo essere sincero, è lei
che ha trovato me, ed io sono a
sua completa disposizione.
- Da dove nasce l’idea
dell’associazione e cosa si propone?
L’associazione non è nata dal nulla. Si è sviluppata naturalmente, è
stata l’esito di un lungo lavoro
precedente. Nel corso degli incontri con amici Porsche, abbiamo
sentito l’esigenza di ufficializzare
un gruppo che si era già strutturato
nel corso degli anni. Come tra un
uomo e una donna c’è un incontro,
l’innamoramento e la costituzione
di una famiglia, così noi soci ci
siamo incontrati, siamo diventati
molto amici, e siamo diventati la
famiglia Power Car, con i suoi 140
iscritti.
- Power Car compie un anno: un
bilancio dei primi dodici mesi di
vita dell’Associazione
Ampiamente positivo. Abbiamo
dato risposta a persone che inizialmente erano un po’ scettiche e che
probabilmente non credevano nel
successo dell’iniziativa. Vincere lo
scetticismo di tante persone che
non credevano in noi è stata la
soddisfazione più grande. Il bilancio è molto positivo per il numero
di associati, per la riuscita degli
eventi, per la grande partecipazione dei soci alle attività, per
l’impegno che abbiamo profuso in
questi
mesi
all’interno
dell’Associazione.
- I propositi per il 2010 di Power
Car
Allargare il territorio da esplorare,
arrivando oltre le province pugliesi e superando i confini regionali.
In progetto c’è anche l’idea di una
gita all’estero. Ci impegneremo
anche per organizzare nuove manifestazioni e per proporre nuove
formule, mentre replicheremo gli
eventi più riusciti dello scorso anno, come il rally fotografico.
La parola passa ai vincitori del
rally fotografico 2009. Palma
(Mina) Salonna, “Eva al volante” della Power Car, descrive la
Mina Salonna
sua esperienza con le auto e con
l’Associazione.
- Cosa ha significato per lei la
vittoria come “Eva al volante”
nel Trofeo Power Car 2009?
È stata una vicenda simpatica, perché avevo acquistato la Porsche
esattamente tre giorni prima della
manifestazione ed era il primo
giorno in cui ne sperimentavo la
guida. Per me è stata una vittoria
completamente inaspettata e molto
gradita, perché sono una grandissima appassionata di auto sportive,
soprattutto
di
Porsche,
e
un’amante della velocità.
- Donne e auto: un binomio
“vincente”. Da dove nasce la
passione per le auto sportive?
Ho sempre amato le auto, sin da
bambina possedevo un modellino
di Porsche. In tono scherzoso,
POWER CAR
ne rappresentavo uno scherzo
della natura e che sarei dovuta
nascere maschio. Ho un carattere
dinamico, che mi fa apprezzare
molto i motori, le macchine, la
velocità e, soprattutto, le competizioni. Ho ereditato queste passioni da mio padre, che si avventurava in moto percorrendo il
tratto Milano-Francavilla.
- Un bilancio dell’anno da associata Power Car: ci racconti la
sua esperienza.
Ho scoperto Power Car quasi casualmente, mentre accompagnavo un amico in officina a fare il
tagliando per la sua Porsche. Ho
incontrato Mimmo e Antonella,
due persone meravigliose, ho conosciuto lo splendido ambiente
dell’Associazione. Così ho deciso di fare il tesseramento anche
prima di avere la Porsche, per
frequentare delle persone accomunate dalla mia stessa passione.
- Power Car non è solo auto
sportive: è anche conoscenza
del territorio, scoperta dei luoghi e delle tradizioni enogastronomiche. Cosa apprezza
di più di questa formula?
Di
Power
Car
apprezzo
l’organizzazione ottima: siamo
sempre informati di tutto,
l’ambiente è molto familiare e le
uscite insieme agli altri soci sono
molto piacevoli.
- Un desiderio per il nuovo anno nell’Associazione
Nel 2010 desidero partecipare a
tutte le gare e vincerle. Per sfatare l’idea che le donne non sanno
guidare.
Non poteva mancare l’intervista
al “Driver dell’anno” 2009,
Gianfranco Giorgio. Di seguito
le sue risposte ai nostri quesiti:
Gianfranco
- Cosa ha significato per lei
essere il “Driver dell’anno “nel
Trofeo Power Car 2009?
Sono un appassionato e mi piaceva l’idea di partecipare ad una
gara che in realtà era simbolica,
perché correvamo tra amici. Sono
stato vincitore per la somma di
punti acquisiti nelle varie manife-
stazioni a cui ho partecipato e
sono soddisfatto di aver conquistato il primo posto con una macchina tra le più economiche di
tutto il club e con un minor numero di cavalli. Si è trattato di
una sfida con me stesso e sono
davvero soddisfatto di averla vinta
- Qual è la sua esperienza con
le auto sportive? Quando è nata la sua passione?
La mia passione è nata sin da
bambino. Papà Tommaso era un
corridore professionista, vincitore
di campionati italiani. Da bambino lo seguivo nelle gare, quindi
posso dire che per me si tratta di
una passione nata e cresciuta in
casa.
- Un bilancio dell’anno da associato Power Car: ci racconti la
sua esperienza.
Dell’Associazione apprezzo soprattutto l’ottima organizzazione,
curata nei particolari. Molto spesso si tende a guardare soltanto gli
aspetti negativi delle situazioni,
mentre difficilmente se ne apprezzano gli elementi positivi. Io
suggerisco ai soci di apprezzare
questi aspetti.
Mi piace l’idea di ritrovare altri
soci, persone che non conosci,
POWER CAR
appena
trascorso. più eventi, anche nel periodo estima di cui sai di essere amico per- nell’anno
ché condividi con loro la stessa Inoltre, spero che si organizzino vo.
passione. Le manifestazioni di
Power Car offrono attrattive che
vanno al di là dell’automobilismo
e permettono di trascorrere belle
giornate agli associati e agli accompagnatori. Non c’è niente di
più bello che seguire una passione
con la propria donna.
Sabato 13 marzo Sconvolt Quiz con “LE IENE”
- Power Car non è solo auto
sportive: è anche conoscenza del
Sabato 3 aprile D.J. PROVENZANO Radio M2O
territorio, scoperta dei luoghi e
delle tradizioni enogastronomiche. Cosa apprezza di più di
questa formula ?
Io ho esplorato molto la Puglia e
Power Car mi dà la possibilità di
rivisitare posti che già conoscevo,
ma anche di scoprire nuovi luoghi
in compagnia. Stare insieme, guidare, incontrare altra gente: sono
tutte belle occasioni offerte dalle
manifestazioni Power Car.
- Un desiderio per il nuovo anno
Ex S.S. 16
338.3710093
nell’Associazione.
Km
860
[email protected]
Che l’organizzazione rimanga
72015 FASANO (BR)
www.timos.it
sempre efficiente come lo è stata
Non prendere
impegni per il 25
Aprile!!!!!
Stiamo organizzando un evento
indimenticabile.
Non mancare
POWER CAR
Intervista a Gigi Ferrara
Campione Italiano 2008
“Porsche Carrera Cup”
Pilota Porsche nel Mondiale
2009 e 2010
a cura di Rosaria Pace
P
er il primo compleanno di Power Car, abbiamo l’onore di parlare anche con Gigi
Ferrara, straordinario pilota italiano, vincitore di competizioni nazionali e mondiali.
Ci racconta i suoi successi professionali e il suo impegno per l’Associazione
fiammanti autovetture?
La mia carriera è iniziata nel 1992 alla guida dei
kart, con una gara nel campionato regionale vinto al
debutto. È seguita una vittoria ai campionati italiani
nel 1996 e, l’anno successivo il secondo posto ai
campionati europei. Nel 1998 ho partecipato al campionato mondiale, arrivando sesto assoluto. Nel 1999
- Tu sei un pilota e profondo conoscitore di auto ho partecipato ad un campionato di kart a Montecarsportive. Ci racconti la sua esperienza con le lo, vincendolo. Nel 2000 ho debuttato nelle monopo-
AUTO CONSULTING S.a.S. di Cofano A. & C.
Via Dell’Industria, 131/A 72105 Fasano (BR)
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POWER CAR
sto con la Formula Campus Renault, vincendo il
campionato. Poi dal 2001 al 2004 c’è stata la lunga
carriera con la Formula Renault 2000 e un quarto
posto in quel campionato. Nel 2005, la partecipazione al campionato italiano di Formula 3, che ho
vinto. Nel 2007, invece, ho partecipato al campionato di Formula Master, arrivando settimo in campionato. Il 2008 è stato l’anno del debutto alla guida
della Porsche nel campionato italiano, al “Porsche
Carrera Cup Italia”. Nel 2009, infine, all’interno del
campionato mondiale Porsche, ho conseguito come
miglior risultato il sesto posto nella gara di Dubai.
- Come hai conosciuto Power Car?
Ho conosciuto Mimmo Bellini portando la macchina in officina per il tagliando. Poi ne è nata
un’amicizia e la stretta collaborazione per gli eventi
dell’Associazione.
- Descrivici in poche battute il mondo delle auto
sportive
È una passione che ho nel sangue, senza la quale
non riesco a vivere. La velocità dà un’ebbrezza indescrivibile. Del settore delle auto sportive apprezzo molto anche il contatto con personalità di rilievo,
anche del settore della Formula 1. È un mondo molto affascinante, nel quale ho trovato tanti amici..
- Qual è il tuo contributo agli appassionati piloti
del territorio?
Metto a disposizione degli appassionati del territorio, soprattutto dei soci Power Car, molti consigli,
la mia esperienza, tante curiosità. A questo aggiun-
go l’impegno personale nell’organizzazione di eventi, prove in pista, corsi di guida.
- La tua idea sull’operato e sulla filosofia
dell’Associazione
Trovo che l’Associazione abbia buone idee e sono
certo che molti altri appassionati si avvicineranno a
Power Car. Gli eventi sono ben organizzati e offrono ai soci un approccio vero con il mondo
dell’automobilismo sportivo, anche avvicinandoli
agli autodromi e alle competizioni ufficiali.
- Cosa consigli a Power Car per il futuro?
Di continuare ad organizzare questi eventi e di proseguire l’ottimo lavoro iniziato.
- Previsioni e speranze per il tuo futuro professionale?
Punterò alla vittoria del campionato mondiale Porsche 2010, anche se la competizione sarà molto difficile. Per la gara che si terrà a Monza nel settembre
2010 spero di invitare i soci Power Car. Sarò
l’unico pilota italiano e spero nel tifo degli amici di
Power Car, che potranno assistere anche al Gran
Premio di Formula 1.
- In bocca al lupo, allora.
Crepi.
POWER CAR
Flavio Gentile
Socio a due ruote
di Lorenzo
A
ppena rientrato da Almeria
(Spagna) dove ha effettuato i
test con la sua Ducati 1098 RS,
abbiamo incontrato Flavio Gentile, ventottenne pilota motociclistico fasanese, distintosi negli anni scorsi in Italia ed all’estero tanto da meritare il salto
di qualità per la stagione agonistica che
sta per iniziare.
L’occasione è stata utile per consegnarli
la tessera di Socio Power Car.
Gli abbiamo rivolto qualche domanda
per presentarlo a chi
non ha avuto ancora
il piacere di conoscerlo.
- Flavio, come nasce la tua passione
per le moto ?
Ho cominciato, poco
più che bambino, seguendo le orme di
mio fratello maggiore, Francesco, che
correva
in motocross; infatti la mia
prima moto è stata
una minicross. Poi, guardando in TV le
gare in pista, fui attratto da quel modo
di guidare particolare, da quei centauri
che piegavano tanto da toccare l’asfalto
con le ginocchia e decisi che era quello
che volevo fare.
- Chi era allora il tuo idolo ?
Senz’altro Cadalora; quando poi smise di
correre, diventai un fan di Max Biaggi.
- Ma….. allora quest’anno te lo troverai contro
Per la prossima stagione parteciperò al
Campionato Italiano Superbike con la
Ducati 1098 RS ufficiale affidata al Team
Althea Racing (ndr. per la prima volta la
DUCATI ha un Team satellite) ed ad una
o più prove del Mondiale Superbike ,
nelle cosiddette tappe Wild-Card. Quindi
mi troverò a correre con Max Biaggi che
quest’anno guiderà un’ Aprilia ufficiale,
con livrea Alitalia.
- Chi saranno i tuoi compagni di scuderia ?
Le altre due Ducati 1098 RS , che correranno il Mondiale, avranno in sella Carlos Checa e Shine Byrne (foto sotto).
- Sei appena tornato da Almeria
(Spagna) dove hai effettuato i test
con la Ducati su pneumatici DUNLOP, di cui ci risulta tu sia il collaudatore ufficiale. Nella tua carriera
hai guidato un po’ tutte le moto; conosci Yamaha, Honda, Aprilia, Kawasaki. Ma quali differenze trovi con
Ducati ?
E’ una moto completamente diversa;
l’engeneering giapponese è completamente differente da quella italiana: telaio, motore, assetto, gomme e soprattutto elettronica.
POWER CAR
Inoltre l’organizzazione e le gerarchie
tecniche in Ducati sono curate nei minimi
particolari: ognuno sa perfettamente
quello che deve e non deve fare. Credo
che per questo da anni la Ducati è vincente.
- Questo balzo in avanti della tua
carriera credi che ti abbia cambiato ?
Tu mi vedi cambiato?
- No, per niente.
Ho solo più impegni. Il centro sportivo
che dirigo con i miei fratelli (ndr. Flavio è
istruttore di nuoto FIN e responsabile
della piscina) richiede particolare attenzione, ma ho ottimi collaboratori. Inoltre
mi sposto due o tre volte a settimana a
Barletta ove mi sottopongo a specifica
preparazione atletica e tecnica con moto
da cross e supermotard.
- Quali sono i tuoi prossimi impegni?
Il 12 marzo sarò a Misano Adriatico per
dei nuovi test.
- Quando la prima gara ?
Il Campionato comincia il 18 aprile a Vallelunga.
- Flavio, è un piacere averti fra noi
quale socio Power Car. Contiamo di
vederti alla guida di una quattro ruote durante qualche nostra manifestazione.
Puoi contarci.
- Allora in bocca al lupo.
Crepi.
POWER CAR
PASSIONE MOTORI
Rubrica riservata a soci Power Car e lettori del Notiziario
( Raccontaci della tua passione o di un episodio particolare)
In questo numero:
la mia
PASSIONE PORSCHE
A
ll’età di sette anni, nell’ormai lontano 1966, vidi parcheggiata in una strada del
centro, nella mia Fasano, una bellissima auto
sportiva, che non avevo mai visto prima, e fu
amore a prima vista.
Era una Porsche 356 B doppia griglia di
colore bianco e la mia curiosità fu proprio attratta da quella particolare griglia posteriore.
Chiesi a mio padre, grande appassionato di
auto
sportive
nonché
ex
meccanicocollaudatore Lancia, cosa vi fosse dietro quel
cofano particolare.
Mi raccontò quello che significava Porsche
e quale fosse la differenza fra un motore raffreddato ad acqua ed uno raffreddato ad aria;
e poi già si sapeva dei successi sportivi della
Casa di Stoccarda.
Ricordo che le mie zie, considerato che ero
il maggiore dei nipoti, mi promettevano spesso che ai miei 18 anni, mi avrebbero regalato
la 500; ma io, deciso, rispondevo ogni volta:
<< Quando sarò grande, lavorerò e mi
comprerò una Porsche !>>.
E così gli anni passarono, ed anche parecchi, fino a quel giorno del 1990 in cui, entrato
in una officina meccanica di un “maestro dei
motori” della mia Città (Mimì Pezzolla), chiesi
notizie su una 924 Turbo del 1981 a cui stavano sostituendo le pastiglie freni; era in vendita
e non mi feci scappare l’occasione.
In quel momento era la sola Porsche accessibile per le mie tasche e lì ci misi i miei risparmi.
Oggi, dopo 19 anni, non ci ho fatto tanti chilometri, ma i suoi 177 CV , ogni tanto, scalpitano ed allora sciolgo le briglie, senza però esagerare.
Nell’ottobre 2005, ho comprato la mia
seconda Porsche, una 911 2700 Targa del ’76
e mi è sembrato di tradirla (la 924 T), ma ero
pure convinto che non si sarebbe trattato mai
di un caso di bigamia.
Credo di aver trasmesso al mio piccolo
Christian, di sette anni, la mia stessa passione, visto che si lascia fotografare volentieri
solo vicino a belle Porsche e colleziona tutti i
modellini della Casa di Stoccarda.
Oggi, l’amicizia che mi lega a Mimmo
Bellini, noto meccanico mago dei motori di
Stoccarda, mi ha consentito di espandere la
mia passione Porsche collaborando attivamente con lui nell’organizzazione di eventi riservati
ad auto sportive.
Lorenzo De Leonardis
POWER CAR
Curiosità
“ Non tutti
sanno che…..”
a cura di Lorenzo De Leonardis
L
e due senza dubbio più prestigiose
Case costruttrici, Porsche e Ferrari, tante volte rivali in pista nelle
più svariate competizioni e che da
sempre dividono gli appassionati nonché
il mercato dell’auto sportiva, hanno fin
dalle loro rispettive origini , una cosa in
comune. E non di poco conto, trattandosi
dell’elemento più importante del loro simbolo: il cavallino.
E’ cosa certa ormai che trattasi del cavallino rampante simbolo della città tedesca
di Stoccarda.
Infatti Ferry Porsche fece incastonare lo
scudetto Porsche sul pulsante del clacson
delle vetture consegnate a partire dal
1953 (ed ancora oggi); esso mostra lo
stemma di Stoccarda (il cavallino rampante) e quello del Wurttemberg, rispettivamente città e regione ove ha sede la
Casa tedesca.
Per quanto attiene invece la Casa di Maranello, il cavallino nero figura sulle vetture Ferrari dalla nascita dell'Azienda nel
lontano 1947, ma già nel 1932, precisamente il 9 luglio durante la 24 Ore di Spa
-Francorchamps come Scuderia Ferrari e
nel 1940, come Auto Avio Costruzioni,
Ferrari lo mise in evidenza sulle Sue vetture.
Ma come mai Enzo Ferrari avesse scelto
un cavallino rampante quale simbolo della
sua Casa costruttrice, non si sapeva fino
a quando fu Lui stesso a rivelarlo, fra le
altre, in una famosissima intervista rilasciata allo scrittore e giornalista Enzo Biagi nel 1980.
La memoria storica ci riporta nel 1923, il
17 giugno al 1° Circuito del Savio, gara
composta da 6 giri di 44,533 km per un
totale di 267 km, vinta dalla coppia Enzo
Ferrari e Giulio Ramponi, a bordo dell'
Alfa
Romeo
RLTF
n°28.
Sulle tribune, tra gli ospiti illustri, si trovava il Conte Enrico Baracca, padre
dell'asso dell'Aviazione Italiana Francesco Baracca (caduto in battaglia aerea
sul Montello di Treviso).
Quel giorno tra il giovane pilota e l'anziano gentiluomo nacque una stima ed amicizia che ha per conseguenza un gesto, di
cui ancora oggi si trova traccia su ogni
automobile Ferrari. Infatti la Contessa
Paolina, madre dell’eroe Francesco Baracca, in un successivo incontro, consegnò al giovane pilota Enzo una fotografia
del figlio con tanto di dedica, invitandolo
ad esporre sulle sue macchine il cavallino
POWER CAR
rampante, simbolo onorifico dell’asso
dell’aviazione, come portafortuna: <<
Ferrari, metta sulle sue macchine il
cavallino rampante del mio figliolo, le
porterà fortuna>>.
Ferrari lo fece
qualche anno
dopo, aggiungendo il fondo
giallo canarino
che è il colore
di Modena.
Ma il perché vi
sia una identità
tra il cavallino
di
Ferrari
e
quello
della
Porsche,
in
quanto
en-
trambi desunti dallo stesso stemma della
città di Stoccarda, è spiegato dalla circostanza che Francesco Baracca avesse adottato l'emblema del cavallino rampante,
per il suo aeroplano e per la sua squadriglia, dopo avere abbattuto sul cielo di Tolmezzo, il 25 Novembre 1916, il suo quinto apparecchio nemico, quasi certamente
un Albatros B.II.
“Secondo il rituale bellico-cavalleresco del
tempo, la quinta vittima consentiva al pilota da caccia di assumere la qualifica di
asso, ed era usanza che, a ricordo
dell'avvenimento, venisse adottata come
insegna quella dell'ultimo nemico abbatt
u
t
o
Fu così che Baracca scelse il cavallino,
emblema di uno sconosciuto nemico, probabilmente originario di Stoccarda”.
POWER CAR
CLASSIC & SPECIAL
LANCIA 037
EVOLUZIONE E CONTINUITA’
Q
uando nel 1980 la
FIAT vinse il suo
ultimo
mondiale
marche can la 131
Abarth, già si era affacciata
alla ribalta delle competizioni l’AUDI quattro a trazione integrale, che rappresentava il futuro delle competizioni rallystiche.
Nel gruppo FIAT vi era già
POWER CAR
da tempo questa consapevolezza e si erano già pianificate le scelte successive.
Varie le ipotesi: una Ritmo con motore
centrale, come aveva fatto la Renault con
la Super 5 turbo, oppure ritornare con il
marchio LANCIA; ma bisognava fare in
fretta.
Per non perdere tempo si decise di avviare la realizzazione di una nuova Lancia
basata sulla Beta Montecarlo Turbo, questa volta con motore centrale longitudinale anzicchè trasversale, mantenendo la
trazione sul posteriore. Il motore posto
longitudinalmente avrebbe consentito
bracci più lunghi alle sospensioni e di poter, in gara, intervenire più facilmente
sul cambio, tant’è che fu possibile sostituirlo in soli 12 minuti.
Allo studio le soluzioni telaistiche di Dallara, di Marchesi e di Pininfarina; si decise per il Progetto 037 di Farina.
Una Beta Montecarlo dell’epoca
condotta in gara da Mimmo Bellini
POWER CAR
Per il propulsore si scartò l’idea di quello
della Ferrari 308 ed altre ipotesi quali un
2000 FIAT con Volumex o un 1750 turbo; alla fine si optò per il motore della
131 Abarth senza grossi cambiamenti.
Già nello stesso 1980 si effettuarono i
primi test, dai quali emerse sostanzialmente che la futura 037 era sottosterzante in accelerazione e sovrasterzante
in decelerazione. Gli ingegneri predisposero ben quattro tipi di sospensioni a
quadrilateri anteriori e posteriori, facilmente sostituibili, a seconda delle esigenze di gara.
Nel 1982 fu quindi presentata al Salone
di Torino, la Lancia 037 stradale, giusto
in tempo per l’omologazione propedeutica alla partecipazione al Rally di Costa
Smeralda.
Lancia 037 stradale
Nel Rally di Corsica il noto pilota Attilio
Bettega fu vittima di un grave incidente
riportando la frattura di entrambe le
gambe e di conseguenza i tecnici Lancia
adottarono soluzioni per rinforzare il telaio.
Dal Rally dei Mille Laghi in poi fu utilizzata la 037 Evoluzione 1 con iniezione
Bosch al posto dei carburatori e la potenza salì a 305 CV.
Comunque la 037 continuava a dare problemi, soprattutto di surriscaldamento
per il sistema di lubrificazione inadeguato
per l’Evoluzione 1, sistema che fu tempestivamente modificato e migliorato.
Il 1983 iniziò bene per la Lancia 037, con
la vittoria di Rohrl al Rally di Montecarlo,
soprattutto per aver messo dietro l’AUDI
quattro e poi l’OPEL Ascona.
Il famoso pilota di F1 Carlos Reuteman,
che provò la 037 prima del Rally
d’Argentina, ebbe a definirla “una vettura di Formula 1 studiata per i
rally”.
Altri successi e piazzamenti d’onore consentirono alla Lancia di aggiudicarsi il
mondiale marche rally per il 1983 con
118 punti contro i 116 dell’AUDI e gli 87
della OPEL.
Fu l’ultimo anno in cui una due ruote motrici avrebbe vinto un mondiale marche
rally.
Nel 1984 fu messa in strada la versione
Evoluzione 2, con propulsore da 325
CV, che fu in grado di conquistare solo
una vittoria, al Rally di Corsica; fu
l’ultima volta che la 037 saliva sul gradino più alto del podio.
Il 1985 segnò il declino di questa splendida vettura da corsa, che comunque riuscì a conquistare piazzamenti d’onore.
Purtroppo nel Rally di Corsica, Attilio Bettega perse la vita in un tragico incidente;
pensare che tre anni prima, nella stessa
Attilio Bettega nel 1985
POWER CAR
DATI TECNICI
LANCIA 037 Gruppo B
Motore
Anche oltre il campionato mondiale la
Lancia 037 fu in grado di conquistare notevoli successi. Dal 1982 al 1985 infatti
seppe aggiudicarsi 3 titoli italiani, 3 titoli
europei, 1 titolo europeo femminile.
Si può affermare, concludendo questa
ricostruzione storica del prestigioso modello di Corso Marche, che la Lancia 037
fu la vettura giusta al momento giusto;
una due ruote motrici ancora competitiva
contro il crescente strapotere delle trazioni integrali.
Il gruppo FIAT puntò infatti subito dopo
sulla Delta S4 .
L’hanno preceduta
Fulvia
HF
Stratos
Centrale longitudinale
4 cilindri per 1995 cc
Alesaggio e corsa
84 x 90 mm
Rapp. compress.
7,5:1
Potenza max
300 CV a 8000 giri
Coppia max
30 kgm a 5000 giri
Alimentazione
a iniezione indiretta
Weber-Marelli con
compres.volumetrico
Distribuzione
Bialbero a camme in
testa 4 valvole x cil.
Raffreddamento
Acqua a circ. forzata
Lubrificazione
A carter secco
Trasmissione
Traz. Posteriore
Cambio ZF 5 marce
Differenziale
Autobloccante dal 45
al 70 %
Freni
A disco autoventil.
Serbatoio
2 serbatoi da 70 litri
Pneumatici
ant. 210/595—15
Post. 265/40—16
Lunghezza
3915 mm
Larghezza
1850 mm
Passo
2445 mm
Altezza
1245 mm
Carreggiata
ant. 1508 mm
post. 1490 mm
Peso
960 kg
Velocità max
176 km/h con rapporti corti — 220
Km/h la versione
Stradale
Esemplari costruiti 260
Prezzo nel 1983
lire 45.500.000
versione stradale
Il motore
FIAT 131 Abarth
POWER CAR
IL GIUDIZIO DEGLI ESPERTI
LANCIA 037
Markku Allen, pilota finlandese che rollio. Leggermente sovrasterzante in accon la 037 vinse il Rally di Sanremo nel
1983 ed il Tour de Corse nel 1983 e
1984; poi un secondo posto nel Montecarlo ed all’Acropoli nell’83 e nel Rally del
Portogallo, in Nuova Zelanda ed al Mille
Laghi nell’84: “La 037 è una vettura assolutamente fantastica. Molto meglio della Stratos. Grande comodità di guida, al
contrario della Stratos; grande aderenza,
grande trazione, ottima frenata. Una vera bomba. Anche il cruscotto, ricco di ogni spia possibile, era di grande aiuto,
specialmente al mio navigatore. Dalle
prime prova con la Evoluzione 1 ad iniezione e con 305 CV, capii che avrei potuto tener testa alle AUDI quattro”.
Walter Rohrl, che nel 1983 vinse con
la 037 il Rally di Montecarlo, l’Acropoli ed
in Nuova Zelanda; secondo a Sanremo,
in Corsica ed in Portogallo: “Grande elasticità del motore; anche in quinta marcia si riusciva a marciare con una certa
vigoria ai bassi regimi. Cominciava ad
entrare in coppia a 3500 rpm e dava il
meglio di se a partire dai 5000 giri. Frenata ben bilanciata, impostazione di guida corretta. Grande maneggevolezza e
tenuta di strada, praticamente priva di
celerazione e sottosterzante in entrata
delle curve strette, ma facilmente correggibile grazie alla prontezza e precisione dello sterzo. Ottime le sospensioni,
specie per la loro grande escursione sullo
sconnesso”.
Attilio Bettega, (come già ricordato
prima, il pilota italiano perse la vita nel
1985 alla guida della 037 nel Rally di
Corsica). Aveva detto della 037: “Vettura
equilibrata, con notevole trazione ed ottima frenata. Motore molto elastico fin dai
bassi regimi. Sullo sterrato, rispetto alla
131 Abarth, ha qualche difficoltà di inserimento in curva. Complessivamente il
mio giudizio è positivo”.
Adartico Vudafieri. Il pilota veneto, dapprima scettico sulla possibilità di
una trazione posteriore di competere con
le AUDI quattro, dopo le prime prove con
la 037 ebbe a dire di lei: “Una vettura da
non sottovalutare; ha un motore impressionante, incredibilmente pronto, che
permette notevoli prestazioni grazie al
compressore volumetrico. Sull’asfato la
preferisco alla Ferrari 308. E’ proprio una
vettura nata per i rally”.
C.so Vitt. Emanuele, 30/32
tel/fax 0804414607
FASANO (BR)
[email protected]
POWER CAR
LA PAROLA ALL’ESPERTO
Rubrica di aggiornamento ed approfondimento
normativo sul Codice della Strada e di educazione
stradale
In questo numero:
……..Per Bacco !!!!!......
La guida in stato di ebbrezza
Intervista al Cap.no Stefano ROSATI
Comandante la Polizia Municipale di
Fasano.
Il
Paese europeo in
cui si verifica il
maggior
numero
di incidenti stradali è, ahimè, l’Italia, con un tasso
praticamente doppio rispetto a Paesi come Svezia, Olanda, Gran Bretagna.
Sulle strade italiane muoiono mediamente 15 persone
al giorno mentre circa
1000 sono i feriti con lesioni più o meno gravi.
Le direttive della Commissione Europea, già nel
2001, chiedevano agli stati
membri di introdurre nella
legislazione vigente, norme
di forte impronta repressiva al fine di arginare questo dilagante fenomeno.
Si aggiunge che nei numerosi documenti presentati
dalle
varie
istituzioni
dell’Unione europea in materia di circolazione stradale emerge, in modo inequivocabile,
la
rilevanza
dell’alcool nel verificarsi dei
sinistri stradali.
Per quanto riguarda l’Italia,
l’ISTAT calcola nel 2% il
tasso degli incidenti stradali direttamente addebitabili
all’ingestione di sostanze
alcoliche o stupefacenti da
parte del conducente.
E per fortuna, poiché è indubitabile infatti come tali
sostanze alterino in modo
spesso significativo lo stato
psico-fisico del guidatore,
costituendo così un serio
fattore di rischio per la sicurezza stradale.
Progressivamente il legislatore, presa coscienza del
fenomeno, è intervenuto a
più riprese con una legislazione costituita da plurimi
interventi che non sempre
si sono distinti per efficacia, poiché scarsamente
coordinati.
Dal 1 gennaio 1993, data
in cui è entrato in vigore
POWER CAR
il nuovo Codice della Strada, ben cinquantotto interventi normativi hanno mutato
profondamente
la
struttura originaria del codice. A volte alcune modifiche sono state oggetto di
ripensamento, non avendo
sortito i risultati sperati.
Questa disordinata tecnica
normativa presta il fianco a
critiche di vario genere,
generando incertezze procedurali negli operatori di
polizia e, ancor più, nei cittadini chiamati a rispettarla.
Lo stato di ebbrezza
è una condizione psicofisica
transitoria
dovuta
all’ingestione di bevande
alcoliche
che
induce
nell’individuo uno stato di
alterazione dei processi cognitivo-reattivi, tale da annebbiare semplicemente le
facoltà mentali, incidendo
sulla prontezza dei riflessi,
senza che ciò debba importare necessariamente la
perdita, totale o parziale,
della capacità di intendere
o di volere, ovvero la degradazione completa della
personalità.
Gli effetti dell’ingestione di
sostanze alcoliche variano
da soggetto a soggetto, essendo strettamente connesse alla sua corporatura,
alla tolleranza individuale,
al sesso, al metabolismo,
al tipo di sostanza alcolica
ingerita, alle modalità di
assunzione (se a stomaco
pieno o a digiuno).
Perciò, per la valutazione
dello stato di ebbrezza, il
riferimento non è rappresentato
dalla
quantità
d’alcool assunta, ma da
quella assorbita nel sangue,
misurata
in
g/l
(grammi x litro).
Abbiamo chiesto al Capitano Stefano Rosati, Comandante la Polizia Municipale
di Fasano ed esperto di infortunistica stradale, alcuni
chiarimenti sulle sanzioni
alle quali si va incontro
qualora si venga sorpresi
alla guida di un veicolo in
stato di ebbrezza.
- Capitano, Fasano, pur
non essendo una grande
città, si trova in una posizione geografica particolarmente interessata
da intenso traffico veicolare, quindi con numeri sicuramente sproporzionati rispetto al
territorio stesso. Ci dica
della
sua
esperienza
nella materia di cui stia-
con flussi viari che si quadruplicano addirittura nel
periodo estivo per la vocazione turistica della nostra
Regione. Nella nostra attività di polizia stradale, ci
siamo imbattuti più volte in
casi di conducenti che avevano assunto sostanze alcoliche, anche in corrispondenza di incidenti.
-Quali sono le sanzioni
per chi viene trovato alla guida in stato di ebbrezza?
Vorrei premettere che, nel
tentativo di arginare le cosiddette “stragi del sabato
sera”
e
contenere
l’aumento di vittime di incidenti stradali, il legislatore
ha provveduto ad introdurre un elemento di straordinaria novità ed importanza,rappresentato dalla previsione di tre fasce di eb-
mo trattando.
Il nostro territorio trovasi
al crocevia fra la grande
direttrice nord-sud costituita dalla SS 16-379 e la SS
172 dir cosiddetta dei trulli,
normalmente trafficate e
brezza alcolica, cui corrispondono
conseguenze
sanzionatorie diverse in relazione al tasso di concentrazione etilica accertato. Il
testo di legge vigente può
essere così schematizzato:
POWER CAR
mico accertato sia superiore a 0,5 e non superiore a
0,8 grammi per litro (g/l),
è prevista l’ammenda da
euro 500 a euro 2000 e la
sanzione
amministrativa
accessoria della sospensione della patente di giuda
da tre a sei mesi.
2) Qualora il tasso alcolemico accertato sia superiore a 0,8 e non superiore a
1,5
g/l,
è
prevista
l’ammenda da euro 800 a
euro 3200 e l’arresto fino a
sei mesi, con la sanzione
amministrativa accessoria
della sospensione dalla patente da sei mesi ad un anno.
3) Quando invece il tasso
alcolemico accertato è superiore a 1,5 g/l, è prevista
l’ammenda da euro 1500 a
euro 6000, l’arresto da tre
mesi ad un anno e la sospensione della patente da
uno a due anni. Se il reato
è commesso da conducente di autobus o veicolo di
massa superiore a 35 q.li,
la patente viene revocata
come pure a chi sia recidivo nel biennio successivo
alla prima violazione. Inoltre il veicolo con il quale è
stata commesso il reato,
viene confiscato, sempre
che non sia di proprietà di
persona estranea al reato.
-Quindi, Capitano, non è
una semplice violazione
amministrativa, come il
superamento del limite
di velocità o il passaggio
col rosso, ma un vero e
proprio reato.
Certamente, di cui si risponde innanzi al Giudice
Penale.
Si è così, almeno in parte,
adeguata la nostra normativa a quella dei Paesi comunitari, anche in conseguenza di una presa d’atto
dei
pericoli
connessi
all’abuso di bevande alcoliche, tra i quali non solo una minore abilità nella guida dovuta ad un rallentamento dei riflessi, quanto
soprattutto alla tendenza a
guidare a velocità più sostenuta, effetti che si verificano anche a bassi tassi
alcolemici ed in assenza di
segni clinici evidenti.
-Quali sono, a livello
comportamentale,
le
c o n s e g u e n z e
dell’assunzione di alcool
sul conducente di un veicolo?
Scientificamente è dimostrato che il raggiungimento di un tasso di alcolemia
pari a 0,2 g/l comporta una
maggiore socievolezza ed
espansività; al superamento dei 0,5 g/l consegue una
diminuzione dei freni inibitori per azione sulla corteccia cerebrale, disinibizione,
euforia, apparenza normale; ad un tasso compreso
fra 0,8 ed 1,2 g/l si verifica
una vera e propria azione
depressiva sui centri motori, perdita di controllo e disturbi dell’equilibrio; ed infine, ad un tasso uguale o
maggiore di 1,5 g/l si può
parlare di vera e propria
ubriachezza, con gravi ripercussioni sulle condizioni
psico-fisiche del conducente.
-Quali sono le metodologie di accertamento dello stato di ebbrezza da
parte degli agenti preposti?
In base all’art. 379 del Regolamento di attuazione ed
esecuzione del Codice della
Strada, l’accertamento si
effettua mediante l’analisi
dell’aria alveolare espirata:
qualora in base al valore
della concentrazione di alcool nell’aria alveolare espirata, la concentrazione
alcolemica corrisponda o
superi 0,5 g/l, il soggetto
viene ritenuto in stato di
ebbrezza.
In caso di incidente strada-
La prova con
l’etilometro
POWER CAR
menti scientificamente più
attendibili del cosiddetto
etilometro, quali l’esame
del sangue ad opera delle
strutture sanitarie di base,
suffragando il tutto con
l’indicazione, da parte degli
agenti, delle circostanze
sintomatiche dello stato di
ebbrezza,
desumibili
in
particolare dallo stato del
soggetto e dalla condotta
di guida.
Gli agenti, in conclusione,
possono sottoporre i conducenti ad accertamenti
qualitativi e non invasivi o
a prove, anche attraverso
apparecchi
portatili
(etilometro). In presenza di
esito positivo, hanno la facoltà
di
effettuare
l’accertamento con strumenti e procedure determinati dal regolamento, anche
accompagnando
l’interessato presso il più
vicino ufficio o comando.
-E l’accertamento sintomatico?
La Cassazione ha recentemente stabilito che gli elementi sintomatici dello stato di ebbrezza debbano essere
significativi
di
un’assunzione di bevande
alcoliche tali da superare la
soglia alcolemica prevista
dalla legge. Non è più cioè
sufficiente
che
l’accertamento cosiddetto
“sintomatico”
effettuato
dagli agenti di Polizia Stradale
possa
limitarsi
all’impressione che il conducente “non sembrava
perfettamente in sé” ne
tantomeno
che
avesse
“alito vinoso”, elementi ri-
conducibili all’assunzione di
bevende alcoliche, ma non
sufficienti a dimostrare il
superamento della soglia
penalmente rilevante.
Infatti, l’eventuale utilizzo
da parte del Giudice dello
accertamento sintomatico
quale
prova
dell’illecito
comportamento, può essere circoscritta soltanto alla
violazione
meno
grave
(cioè quella riferita ad un
tasso alcolemico fra 0,5 e
0,8 g/l).
-Capitano, e se il conducente del veicolo si dovesse rifiutare di sottoporsi
alla
prova
dell’etilometro?
La norma stabilisce che in
tal caso si applica la stessa
pena che si sarebbe applicata nel caso in cui il conducente avesse assunto
sostanze alcoliche tali da
determinare un tasso alcolemico superiore ad 1,5 g/l,
cioè ammenda da 1500 a
6000 euro, arresto da tre
mesi ad un anno, sanzione
amministrativa accessoria
della sospensione della patente da sei mesi a due anni ed eventuale confisca
del veicolo.
-Grazie Capitano.
A conclusione di questo approfondimento
tecnicogiuridico attinente la guida
in stato di ebbrezza, pos-
Domenica 21 marzo
Autodromo del Levante
Binetto (BA)
“LEZIONE DI GUIDA
SPORTIVA”
Nozioni teorico/pratiche con
istruttore personale in pista
Informazioni ed iscrizioni presso
la segreteria della Power Car
tel. 080 4391324
[email protected]
POWER CAR
siamo considerare che il fenomeno della guida in stato
di ebbrezza si inserisce nel
più generale problema della
sempre maggiore assunzione di sostanze alcoliche in
particolare da parte dei giovani ed in particolare condizione di convivialità e festosità, come ad esempio le serate in discoteca e similari.
Pertanto sarebbe necessaria
un’opera riformatrice a tutti
i livelli, con interventi che
non si limitino ad una rivisitazione dell’impianto sanzionatorio ed un inasprimento
delle pene, che purtroppo,
come la cronaca di tutti i
giorni dimostra, non sempre
riescono a costituire un efficace deterrente.
Ci risulta a tal proposito
che, nei giorni scorsi, il Comando Provinciale della
EFFETTO TUNNEL
L’assunzione di
alcool restringe il
campo visivo eli dendo la periferia dell’immagine, inducendo
il conducente a
spostarsi a
centro strada con
conseguenze a
volte fatali
Polizia di Stato di Foggia,
ha iniziato una campagna
di educazione stradale rivolta ai giovani, incontrandoli nei luoghi ove solitamente e potenzialmente possono assumere sostanze alcoliche, cercando
di indagare le motivazioni
psicologiche e sociali di
tali assunzioni , a volte eccessive, oltre che effettuare controlli preventivi fuori
dai locali notturni al fine di
scongiurare incidenti stradali. Ottima iniziativa.
C.so Vitt.. Emanuele, 44/46 tel/fax 080 4392965
FASANO (BR)
[email protected]
POWER CAR
POWER CARINE
a cura di lorenzo de leonardis
C
Rubrica di automodellismo
con la collaborazione di
hi di voi lettori non ha in casa o in
ufficio un modellino che riproduca
un’auto particolare o sen non altro
speciale ; può rappresentare un ricordo d’infanzia, o la vecchia macchina del nonno,
o la prima vostra in assoluto, oppure quella dei
vostri sogni. Chissà quanti ne avete avuti da
bambino e quanti ne hanno oggi i vostri bimbi.
Tutto questo no ha niente a che vedere con
l’automodellismo, una vera e propria passione oggi molto diffusa, che per certi aspetti diventa una vera e propria mania.
Si diversifica generalmente in automodellismo statico ed automodellismo dinamico:
non ci si mette molto a capire che il primo riguarda automodelli privi di movimento (i volgarmente detti modellini) , i secondi, al contrario, quelli dotati di motore .
L’automodellismo statico, a sua volta, puo
differenziarsi nella semplice attività del collezionista oppure variare in quella del restauro o
trasformazione di modelli o la vera e propria
realizzazione ex novo. Generalmente sono in
commercio automodelli in scala 1:18 o 1:24 o
1:32 o 1:43 , ma esistono anche, in quantità
limitate , 1:10 , 1:12 , 1:8 , 1:60 ed altre ancora.
Parlavo prima di vera e propria mania perché ,
per acquistare alcuni modelli particolari o particolarmente rari, si può arrivare a spendere ci-
fre ragguardevoli.
Ford GT 40
Scala 1:10
Euro 1040
Il collezionista solitamente sceglie di raccogliere solo particolari modelli, in base alla loro scala o all’epoca di produzione o ai materiali con
cui sono realizzati o alla marca o che rappresentano una o più Case costruttrici.
Fiat 500
Scala 1: 8
Euro 1164
POWER CAR
Troveremo quindi, ad esempio, chi colleziona
solo Porsche e solo in una determinata scala,
o solo Ferrari, o solo Fiat, o solo modellini di
latta, o solo modelli prodotti negli anni 70 o 80
o 90, e così via. Immaginate che sarebbe impossibile, forse assurdo, raccogliere tutto.
Un Kit di montaggio scala 1:24
Porsche 936 Turbo
L’automodellismo dinamico, che in origine
possiamo pensare quello delle macchinine di
latta a corda, ha subìto un’evoluzione tecnologica pari a quella dell’automobile. Si è passati
infatti dalle auto in plastica a batteria e filoguidate della fine anni 60 ed alle prime piste
(ricorderete ad esempio la famosa Policar) con
macchinine a motore elettrico (in termine tecni-
co le slot car), alle prime radiocomandate, che
sterzavano solo in una direzione e retromarcia
degli anni 70/80, fino ai bolidi odierni, in varie
scale, radiocomandati a notevoli distanze e
con motorizzazioni a scoppio o elettriche che si
spingono oltre 40000 rpm e raggiungono velocità incredibili.
E’ così notevole l’interesse che si è creato intorno a tali automodelli che stanno sorgendo,
con diffusione oserei dire capillare, dei veri e
propri mini autodromi, attrezzatissimi in ogni
particolare, dotati persino di bar e ristorante
per gli appassionati e per il pubblico che sempre più numeroso assiste ai vari eventi che qui
vengono organizzati .
In questa nostra rubrica, che consentirà ai lettori, se vorranno, di destare anche l’interesse
dei più piccoli, spazieremo nei vari campi suddescritti, con l’indispensabile ausilio del nostro
esperto collaboratore. Sarà una rubrica aperta ; un po’ un forum a cui partecipare per lo
scambio di esperienze o per la ricerca di particolari modelli o per consigli utili sul restauro e
tanto altro ancora. I vostri contatti tramite em a i l
a l l a
P o w e r
C a r
([email protected]) ed al nostro esperto DM della Fuorigi ([email protected]) .
Radiocomandata Scala 1:10 con motore a scoppio
Una slot car scala 1: 24
Porsche 906
Radiocomandata con
motore a scoppio
per piste in sterrato