Benitez saluta il Real. Al suo posto Zidane

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Benitez saluta il Real. Al suo posto Zidane
Benitez saluta il Real. Al suo posto Zidane
di Matteo Palese, 08 Gennaio 2016
Rafa Benitez ha usato il proprio sito internet per salutare la sua ex squadra, il Real Madrid.
Nessun cenno di polemica (come ai tempi dell’Inter), nessun sassolino da togliere dalla scarpa
ma solo ringraziamenti e un in bocca al lupo al suo successore, Zinedine Zidane: “Voglio
salutare tutti, a tutti i livelli del club e voglio che sappiano che è stato un onore e un privilegio
far parte di questa società e lavorare per questi colori – si legge nella lettera - . Sono cresciuto
come persona, giocatore e allenatore dalle categorie inferiori a tecnico della prima squadra.
Grazie a tutti per il sostegno avuto fin dal primo passo qui. Vorrei augurare buona fortuna a
Zinedine Zidane e al suo staff. Auguro il meglio anche a tutti i giocatori, tecnici e al personale
che lavora a Valdebebas e al Bernabeu. Con tutto il mio rispetto e grazie... Hala Madrid".
La lettera continua: “Da madridista e madrileno, cresciuto nei valori e nelle tradizioni di
questo club è stato un onore lavorare per questi colori. Vorrei soprattutto ringraziare tutti
quelli che nella nuova cittadella dello sport e al “Santiago Bernabeu” mi hanno sostenuto fin
dall'inizio e reso il mio lavoro più facile. Grazie a tutti per l'aiuto”.
Benitez, dopo solo 5 mesi, paga lo scarso feeling con i giocatori (in particolar modo con
Cristiano Ronaldo) e i risultati che non soddisfano né i tifosi e né il presidente Florentino
Perez. Il Madrid è terzo in classifica a due punti dal Barcellona (che deve recuperare una gara)
e a -4 dalla capolista ovvero i “cugini” dell’Atletico.
Perez ha scelto di puntare su un allenatore emergente come Zinedine Zidane (il vice sarà l’altro
ex Santiago Solari) ma che conosce l’ambiente essendo l’ex tecnico del Real Madrid Castilla,
squadra che gioca in Segunda División B, terza divisione del campionato spagnolo. Qualcuno
ha storto il naso per questa decisione ma il presidente non ha voluto sentire ragioni spiegando
la sua decisione: “Abbiamo valutato insieme al direttivo e abbiamo preso una decisione
difficile: la risoluzione del contratto di Benitez. Siamo grati dell’impegno e del lavoro che Rafa
ha fatto per noi, ma abbiamo deciso di promuovere Zidane. Lui è una delle figure più grandi
del calcio mondiale, sa cosa è il Real Madrid ed è cosciente dell’importanza della panchina che
avrà fra le mani. Per lui niente è impossibile. Conosce tutti, essendo stato per lungo tempo
come secondo allenatore e ha sempre vinto tutto in carriera. Sa come affrontare determinate
situazione e gode della nostra piena fiducia”.
Dal canto suo il francese ringrazia e dichiara che darà il meglio di se per far vincere il Real: “In
primo luogo voglio ringraziare il club per avermi concesso l’opportunità di allenare questa
squadra. Dobbiamo fare il meglio possibile, voglio fare tutto il possibile per vincere. Credo che
tutto andrà bene, niente di più. Lavoreremo duro fin da domani. Sono molto emozionato, ma
lo ero anche da calciatore. Per me è una chance importantissima e ci metterò il cuore nel
tentativo di conquistare qualcosa. Spero vada tutto bene, grazie a tutti”. Il nuovo allenatore dei
blancos non sembra avere paura di questa nuova avventura e annuncia gli obiettivi che intende
raggiungere: “Ho avuto il piacere di collaborare con grandi allenatori come Mourinho e
Ancelotti. Ho appreso tantissimo da loro ma credo che la strada giusta sia quella di non imitare
nessuno e fare il proprio percorso col proprio stile. L'idea è quella di vincere tutto, come
insegna la storia del Real Madrid. Le mie prime parole ai giocatori sono state semplici e chiare:
dobbiamo vincere qualcosa, abbiamo degli obiettivi e dobbiamo raggiungerli. Giocherò in
maniera offensiva perché voglio seguire la linea storica del Real Madrid dove il gioco è molto
importante. Ho visto una squadra molto concentrata compresi Isco e James, vedrò a breve
come gestirli. Non paragonatemi a Guardiola per favore. Quello che sta facendo Pep è
straordinario io cercherò solo di fare del mio meglio. Il Real è una maglia molto importante e
bisogna onorarla. L’obiettivo è anche la Champions. Voglio vincere tutto, ma ora penso a fare il
possibile. Sono molto motivato, e non mi preoccupo della poca esperienza. Per arricchire il
curriculum uno deve pur iniziare e questa è una tappa fondamentale per me. Benitez? Sono
abbastanza diverso, ma rispetto il suo lavoro. Cercherò di dare un po’ più di fase offensiva al
gioco del Real , ma credo ci provasse anche Rafa. So che lui aveva un buon rapporto con i
giocatori in particolare con Bale. Proverò a dargli lo stesso affetto che gli ha dato lui, ma
l’importante sarà conquistare qualcosa, qui conta solo questo. L’idea è quella di far giocare
sempre Cristiano, Gareth e Karim. Chiedo ai tifosi di starci vicino. Essere stato un giocatore del
Real è sicuramente un vantaggio, perché so cosa vuol dire indossare una maglia tanto
importante, ma devo essere sincero, non sono uno che parla molto, preferisco far parlare i fatti
e vincere titoli. Sento certamente la pressione, ma non ci penso. Ho voglia di allenare e di dare
un bel gioco alla mia squadra. Gli obiettivi sono chiari, gioco e titolo”.
Ma come dicevamo prima, questa scelta non è piaciuta a tutti. Uno fra tanti è Ottmar Hitzfeld,
ex tecnico di Borussia Dortmund e Bayern Monaco, che non usa di certo parole al miele per l’ex
fuoriclasse francese: “Zidane ha vinto la lotteria. È una follia, una pazzia. È un allenatore senza
esperienza che vive della fama conquistata come calciatore. Non ha dimostrato nulla come
tecnico e ora ha a che fare con i migliori calciatori del mondo. Il Real è come una Ferrari: devi
saperci fare con i più piccoli bulloni per farla correre. È un compito incredibilmente
complicato. Spero per lui che gli vada bene, ma sono scettico".
Ma c’è anche chi dice che Zizou non è stata la prima scelta del presidente blancos. Nella mente
di Perez c’era il sogno di un possibile ritorno di Josè Mourinho da lui stesso licenziato nel
2013. Solo un rifiuto del portoghese avrebbe permesso a Zidane di sedersi sulla panchina della
prima squadra. A dichiarare tutto ciò ci ha pensato Ramon Calderon, ex presidente del Madrid
fino al 2009, che si è confidato con Alan Brazil, ex calciatore britannico: “Il tecnico che era
stato scelto era Mourinho ma lui ha detto no, quindi hanno affidato la panchina a Zidane,
perché era già qui ed era l'unico disponibile in questo momento, anche se tutti pensano sia una
scelta rischiosa, visto che allena in Seconda Divisione solo da un anno e mezzo e che prima di
questa esperienza è stato solo il vice di Carlo Ancelotti. Spero per lui che diventi tanto bravo da
allenatore come lo è stato da giocatore, ma la sua situazione è molto simile a quella di Gary
Neville al Valencia, anche se in questo caso è ovviamente più complicato, perché il Real non è il
Valencia". Calderon, inoltre, dice che il licenziamento di Benitez non è dovuto al rapporto con i
calciatori o gli scarsi risultati ma bensì una scelta economica: “Avendo licenziato Benitez prima
del 15 gennaio, gli devono dare solo un anno di stipendio mentre se lo avessero mandato via
dopo quella data, le annualità sarebbero state due”.