francia – inghilterra 2 – 1

Transcript

francia – inghilterra 2 – 1
1
REPORT
N.10
GIUGNO
2004
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO
SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55050 BOZZANO (LU)
TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273
STUDIOS
FRANCIA – INGHILTERRA 2 – 1
A cura di Massimo Lucchesi
LISBONA – STADIO DA LUZ
FRANCIA
16
BARTHEZ
5
GALLAS
15
THURAM
13
SILVESTRE
3
LIZARAZU
7
PIRES
4
6
10
12
VIEIRA
INGHILTERRA
INGHILTERRA
MODULO:
MODULO:4-4-2
4-4-2
C.T.
C.T.ERIKSSON
ERIKSSON
1
2
12
6
15
3
20
7
10
7
4
11
4
8
MAKELELE
6
ZIDANE
HENRY
INGHILTERRA
5
10
3
9
1
JAMES
2
G.NEVILLE
15
KING
6
CAMPBELL
3
A. COLE
7
BECKHAM
11
LAMPARD
8
SCHOLES
4
GERRARD
10
OWEN
9
ROONEY
20
TREZEGUET
23
COUPET
13
ROBINSON
19
SAGNOL
12
BRIDGE
2
BOUMSONG
16
CARRAGHER
17
DACOURT
5
TERRY
8
DESAILLY
14
P.NEVILLE
14
ROTHEN
19
J. COLE
21
MARLET
20
DYER
18
PEDRETTI
18
HARGREAVES
22
GOVOU
17
BUTT
11
WILTORD
21
HESKEY
9
SAHA
23
VASSEL
1
LANDREAU
22
WALKER
15
13
FRANCIA
FRANCIA
MODULO:
MODULO:4-4-2
4-4-2
C.T.
C.T.SANTINI
SANTINI
16
ARBITRO: MERK (GER)
GUARDALINEE: SCHTAER, SALVER (GER)
MARCATORI: LAMPARD (38 pt) ZIDANE (46 st), ZIDANE
(48 st – su rigore)
SOSTITUZIONI: Vassel x Owen (24 st – Wiltord x Pires,
Hargreaves x Scholes e Heskey x Rooney (30 st) – Sagnol x
Silvestre (34 st)
PRESENTAZIONE
Si disputa allo stadio Da Luz di Lisbona una
delle gare più interessanti della prima fase:
Francia – Inghilterra. I Francesi campioni
d’Europa uscenti si trovano di fronte la squadra
di Erikssson nell’incontro inaugurale del girone
B. Moltissimi sono i motivi di interesse del
confronto a cominciare dalla sfida a distanza tra
i due capitani, Beckham e Zidane, compagni di
club nel Real Madrid. Ma oltre ai due celebrati
campioni altri fuoriclasse delle due nazionali
devono vedersela tra loro dopo aver giocato
insieme per un’intera stagione nelle proprie
squadre di appartenenza. Campbell centrale
inglese deve provare a fermare il suo compagno
nell’Arsenal Henry. A.Cole dovrà vedersela con
Pires in un altro duello fra giocatori dei
gunners. Nel mezzo al campo si fronteggiano
due giocatori del Chelsea come Lampard e
Makelele. Ed oltre ai duelli diretti altri confronti
a distanza tengono banco. Silvestre si trova
stasera ad affrontare i compagni del Manchester
Utd Scholes e Gary Neville; Gallas, difensore
francese del Chelsea, trova sull’altro fronte
Lampard. Vieira infine ritrova dall’altra parte
della barricata Campbell e Cole, ben 6 sono
infatti i protagonisti della partita in forza alla
squadra inglese dell’Arsenal (oltre a Vieira,
Campbell e A.Cole anche Henry, Pires e
Wiltord appartengono al club londinese).
MODULI E FORMAZIONI
Sia Santini che Eriksson hanno scelto come
modulo di base il collaudato 4-4-2, lasciando
però libertà di movimento in fase offensiva ad
alcuni dei fuoriclasse a disposizione al fine di
non snaturarne le peculiarità tecniche e al
contempo garantire imprevedibilità alla
manovra.
La Francia si schiera con Barthez tra i pali, GallasThuram-Silvestre e Lizarazu in difesa, Pires-VieiraMakelele e Zidane a centrocampo, Henry e
Trezeguet in attacco.
Eriksson risponde con James in porta, Gary
Neville-King-Campbell-Cole in difesa, BeckhamLampard-Gerrard-Scholes a centrocampo, Owen e
Rooney in avanti.
LA TATTICA
La partita è risultata essere molto al di sotto
delle attese. Malgrado il rocambolesco finale che
ha portato la Francia, nei minuti di recupero, a
ribaltare il risultato grazie a un piazzato ed un
rigore di Zidane, poche sono state le azioni
degne di nota durante l’incontro.
La squadra di Eriksson ha giocato una gara
mediocre sia in fase difensiva che in quella
offensiva. La contrapposizione tattica del
reparto mediano inglese ha lasciato a desiderare.
L’accentramento di Zidane dalla sinistra ed il
contemporaneo avanzamento di Vieira in
posizione di interno destro evidenziavano i
limiti di Beckham e Scholes di venire dentro il
campo a fare reparto e creavano una situazione
di inferiorità numerica per gli inglesi (MakeleleViera-Zidane vs Lampard-Gerrard). Ciò
www.allenatore.net
costringeva i centrocampisti di Eriksonn ad
indietreggiare a ridosso della linea difensiva e la
squadra a difendersi in modo piuttosto passivo.
Pochissimi sono stati i palloni rubati in mezzo al
campo e ciò ha pesato negativamente sulla
possibilità della squadra nel ripartire in
contropiede per sfruttare la velocità di Owen.
Molto buona è stata invece la prova offerta dal
pacchetto arretrato inglese. Gary Neville e
soprattutto King, Campbell e Cole hanno quasi
sempre avuto la meglio sugli attaccanti francesi
e molto bravi si sono dimostrati nell’intervenire
sui frequenti traversoni proposti dalla squadra di
Santini. La supremazia dei difensori inglesi sul
reparto avanzato avversario ha permesso alla
squadra di Eriksson di “costruire la gara” sulla
rete di Lampard (primo ed unico tiro in porta
2
della squadra inglese nel primo tempo) realizzata
al minuto 38 della prima frazione.
Anche in fase offensiva la manovra inglese è
stata assai deludente. La squadra di Beckham ha
mostrato un buon “giropalla” all’altezza del
reparto di centrocampo (grazie al dinamismo ed
all’intraprendenza di Scholes e Lampard, che
venivano a ricevere nelle “mezzeposizioni”, ed
all’inadeguato lavoro di interdizione dei
centrocampisti francesi) ma è clamorosamente
mancata in fase di rifinitura. Owen non è mai
riuscito a trovare la profondità e Rooney,
malgrado alcune apprezzabilissime giocate
individuali, non appare ancora abbastanza
maturo per giocare e muoversi per la squadra. I
due attaccanti non sono inoltre stati
adeguatamente supportati dai centrocampisti
che si sono dimostrati eccessivamente statici e
poco inclini agli inserimenti senza palla. La
completa mancanza di “dinamicità verticale” del
centrocampo inglese, una fase di costruzione
della manovra piuttosto scolastica, l’eccessivo
allungamento della squadra, l’incapacità di
portare più giocatori sopra la linea della palla ha
penalizzato e reso inadeguata la manovra
d’attacco dei bianchi d’Inghilterra.
Malgrado tutte le pecche poc’anzi evidenziate se
Beckham avesse realizzato il penalty concesso per
atterramento di Rooney (ingenuo Silvestre
nell’occasione) al 28° del secondo tempo la partita
si sarebbe probabilmente conclusa con il trionfo
degli uomini di Eriksson. Tutto questo perché se
l’Inghilterra non ha ben impressionato altrettanto
può dirsi della Francia.
La formazione di Santini malgrado abbia
condotto le danze per buona parte della gara è
risultata essere poco efficace in zona di rifinitura.
L’incapacità di alternare tecniche e tematiche di
rifinitura al cross dal fondo (sempre preda dei
centrali e del portiere inglese James) ha reso
evanescenti i tentativi francesi e mostrato evidenti
difficoltà dei transalpini nell’attaccare una
retroguardia schierata.
La difficoltà nel prevalere nei duelli 1:1 e la poca
abitudine di attaccanti e centrocampisti di
scambiarsi i compiti (attaccante che rifinisce per
l’inserimento del centrocampista) sono sembrati
fattori in grado di “paralizzare” l’efficacia
offensiva dei blues.
E’ probabile che la Francia necessiti di maggiori
spazi per poter esprimere più compiutamente le
qualità individuali dei vari Zidane, Pires, Vieira
(giocatori che prediligono effettuare la rifinitura
nello spazio) ed al contempo permettere ad
Henry di esaltarsi a campo aperto.
Interessante e degna di nota è risultata essere
l’interpretazione del ruolo da parte di Zidane e
Vieira. Il centrocampista del Real Madrid partiva
dall’out di sinistra con l’intento di assumere la
posizione di interno sinistro tra le linee di
centrocampo e difesa avversarie. Analogo era
l’intendo di Vieira che con frequenza si è mosso
in verticale per andare a prender posizione da
interno destro tra le linee avversarie. Come
vertice basso del triangolo di centrocampo
francese giocava Makelele, con Pires che aveva il
compito di dare ampiezza sulla destra. L’out
sinistro, lasciato libero da Zidane, doveva essere
utile ad Henry per le perentorie scorribande che il
centravanti francese ama fare, defilandosi su quel
lato, per ricevere e partire in velocità palla al
piede.
Una strategia simile ha provato, soprattutto prima
del vantaggio, a percorrerla anche l’Inghilterra.
Scholes spesso ha abbandonato il ruolo di laterale
sinistro per assumere la posizione di interno e
Lampard avanzava sul versante opposto lasciando
di fatto il solo Gerrard in copertura come vertice
basso del triangolo di metà campo.
CONSIDERAZIONI FINALI
La partita non mi è sembrata straordinaria da un
punto di vista spettacolare. Entrambe le squadre
hanno faticato, per diversi aspetti, ad interpretare
efficacemente la fase offensiva in relazione alle
tematiche che avrebbero dovuto sviluppare. La gara
si è quindi incanalata su di un binario morto che ha
www.allenatore.net
limitato emozioni e giocate di qualità. Tutte e tre le
segnature sono scaturite da calci piazzati (goal di
testa di Lampard su punizione dalla destra calciata
da Beckham, pareggio di Zidane su calcio di
punizione diretto, goal vittoria del capitano francese
su rigore) e ciò è diretta conseguenza delle difficoltà
3
incontrate dalla squadre nell’esprimere manovre
efficaci. Da segnalare inoltre come in tutte e tre le
situazioni di palla inattiva da cui è scaturito il goal,
così come in occasione dell’atterramento di Rooney
ad opera di Silvestre, marcati sono stati gli errori dei
difensori (inutili, ingenui e banali i falli di Lizarazu e
Heskey sul possessore di palla avversario;
imbarazzante il retropassaggio di Gerrard che ha
servito Henry, fermato da James in modo irregolare.
SE VUOI DIRE LA TUA PARTECIPA AL FORUM DI DISCUSSIONE SULLA PARTITA
www.allenatore.net
4