Artemisia GENTILESCHI - Osservatorio Scolastico Provinciale di
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Artemisia GENTILESCHI - Osservatorio Scolastico Provinciale di
LICEO ARTISTICO STATALE “Artemisia GENTILESCHI” CARRARA Nel presente dossier è contenuto il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, ossia il documento fondamentale costitutivo l’identità culturale e progettuale del nostro LICEO ARTISTICO, nel quale sono esplicitate le scelte operative di progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. Si è voluto, attraverso l’elaborazione di questo PIANO, orientare l’attività educativa e didattica, fornendo a tutte le componenti scolastiche un riferimento chiaro e preciso di obiettivi formativi, principi d’azione, sistemi di relazioni interpersonali e modalità di valutazione. In particolare le finalità generali e gli obiettivi specifici di questo Documento puntano a realizzare un modello di flessibilità organizzativa e didattica del tempo scuola e delle risorse umane e strumentali interne ed esterne per: • offrire agli allievi percorsi individualizzati, • prevenire adeguatamente il disagio e la dispersione, • recuperare o incentivare le motivazioni degli allievi ad apprendere, • promuovere la conoscenza di sé ai fini dell’orientamento, • favorire l’utilizzo di tecnologie informatiche e multimediali, • favorire il rapporto con le risorse del territorio, • sviluppare l’operatività e la creatività, • valorizzare le competenze professionali dei singoli docenti. Carrara, 12.12.2006 Il Dirigente Scolastico Preside Gino Cappè /gr. 1 ELEMENTI IDENTIFICATIVI DEL P.O.F. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Tipologia e finalità dell’istituto Il contesto territoriale Gli obiettivi educativi e didattici trasversali Gli obiettivi disciplinari L’organizzazione, i metodi e le tecniche della didattica La verifica e la valutazione degli allievi I debiti formativi Gli interventi di sostegno per gli studenti in situazione di handicap Gli interventi relativi all’obbligo formativo Le attività di orientamento Le attività integrative e di ampliamento dell’offerta formativa I corsi di recupero e di approfondimento I viaggi di istruzione e le visite guidate I progetti Il progetto modulare del corso serale La formazione, la ricerca e l’aggiornamento dei docenti La valutazione della qualità del servizio scolastico Allegato progetti Allegato Risorse professionali interne Allegato risorse strumentali interne 2 1. TIPOLOGIA E FINALITA’ DELL’ISTITUTO Il Liceo Artistico, nato come corso di studi propedeutico all’Accademia di Belle Arti, ha progressivamente assunto una più chiara identità ed una più forte autonomia , configurandosi attualmente come scuola liceale che privilegia, nella sua specificità, gli studi artistici, teorici e pratici con forte connotazione culturale. Il senso della nostra scuola scaturisce dalla considerazione secondo cui la creatività è una proprietà imprescindibile dell’esistere e presiede allo sviluppo del singolo e della collettività in quanto: • è uno dei meccanismi basilari del benessere psichico ; • è fondamentale in tutti i processi lavorativi, • è un fattore-chiave per sviluppare autonomia di pensiero e di espressione. In base a questi principi, il Liceo Artistico mira in particolare: • a valorizzare le potenzialità di ciascun alunno; • a stimolare la conoscenza e la padronanza dei linguaggi; • a stimolare curiosità, interessi e sensibilizzazione ai problemi; • a far conoscere e padroneggiare tecniche grafiche, pittoriche, plastiche ed architettoniche; • a far conoscere ed utilizzare i codici della comunicazione visiva, audiovisiva e multimediale nella ricerca e nella produzione artistica . Opportunità formative Gli studenti, al termine del percorso di studi, conseguono il diploma di Maturità Artistica che permette loro di proseguire gli studi negli ambiti della formazione universitaria, accademica e professionale post-diploma. Il proseguimento in ambito universitario è diretto per gli studenti provenienti dal Corso Sperimentale, mentre richiede il superamento di un V anno integrativo per i maturati del Corso ordinario. Il proseguimento in ambito accademico è diretto per gli studenti provenienti dal Corso sperimentale quinquennale; Per gli studenti provenienti dal Corso ordinario è possibile l’ accesso diretto ai corsi triennali di I° livello, mentre viene loro richiesto il diploma di scuola superiore su 5 anni per accedere successivamente ai corsi biennali di II° livello. Si tratta pertanto di una situazione transitoria e contradditoria che dovrebbe trovare soluzione in tempi relativamente brevi. Il proseguimento in ambito professionale post-diploma ( I.S.I.A., I.E.D., Istituti per il restauro, ecc) presenta accessi diversificati , sia liberi che chiusi, in relazione alla forte diversificazione dell’ambito, gestito comunque prevalentemente da strutture private. La preparazione acquisita nei vari indirizzi del L.A.S. è particolarmente funzionale ai seguenti settori: • restauro • progettazione, grafica e pubblicità • fashion design • industrial design • architettura di interni • illustrazione ed animazione multimediale 3 Il Liceo Artistico ha due sedi in Carrara: SEDE CENTRALE (ex convitto Vittorino Da Feltre, via Sarteschi 1) SEDE SUCCURSALE (ex scuola media "Rosselli", via Sarteschi,12) e si articola in: • Corso ordinamentale : • Corso sperimentale " Progetto Leonardo" : 5 anni - 4 indirizzi: figurativo, grafico / visivo, beni culturali e architettura/design • Corso serale : 4 anni - I sezione + V anno integrativo - corso modulare con valutazione dei crediti formativi precedentemente conseguiti 4 anni ( I e II sezione ) + V anno integrativo Organizzazione dell’orario scolastico Il L.A.S. adotta il seguente orario di lezione: 2. • Mattino: da Lunedì a Sabato dalle 8.00 alle 13. 00 con uno o due rientri pomeridiani dalle ore 13.30 alle ore 16.50 • Serale: da Lunedì a Venerdì con orario modulare dalle 14,40 alle 21,20. • Corso integrativo: da Lunedì a Venerdì (Ottobre-Maggio) dalle 15 alle 18. IL CONTESTO TERRITORIALE Il Liceo Artistico Statale si colloca nella città di Carrara, il cui tessuto produttivo è oggi caratterizzato prevalentemente dall’industria estrattiva , dal terziario amministrativo e dal turismo. Il comparto del marmo, che pur rappresenta il settore centrale per la struttura socioeconomica di Carrara, ha però manifestato una crescente sottovalutazione del momento artistico nelle arti figurative e scultoree e ciò ha nuociuto profondamente all’immagine della città e all’apertura di nuove opportunità formative e lavorative. Anche il settore turistico, ricco di potenzialità, stenta ad imboccare in maniera più decisa la strada di un turismo ambientale e culturale all’insegna di una ottimizzazione del patrimonio locale, oggi solo parzialmente considerato. La nostra scuola è consapevole dell’esigenza di ridare centralità a queste valenze , pertanto si adopera caratterizzando la propria offerta in attività di valorizzazione delle potenzialità creative e delle risorse insite in un territorio ricco di beni artistici e culturali. Tali attività possono configurarsi sia come adesione a richieste provenienti da committenze esterne ( partecipazione a iniziative, a concorsi, a mostre ) sia come proposizione attiva di propri progetti che si aprono verso la comunità di appartenenza. 4 In questa ottica, risulta fondamentale una sinergia di intenti con altri enti territoriali, quali: • Comune di Carrara (Collaborazione tra Università del tempo libero e Corso Serale, supporti organizzativi, collaborazioni per attività progettuali ed artistiche). • Provincia di Massa-Carrara (Formazione , orientamento, progettazione di iniziative di formazione) • Centri territoriali per l’impiego ( orientamento, riorientamento, obbligo formativo • Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Massa-Carrara • Altre scuole (progetti in rete) • Associazioni, Organizzazioni, Gruppi culturali, Istituti operanti nel territorio • IRRE della Toscana • Università agli Studi di Pisa, di Firenze, di Parma • Accademia di Belle Arti IL BACINO DI UTENZA Il L.A.S. accoglie giovani provenienti dal territorio toscano e dal territorio ligure e costituisce il punto di riferimento per la formazione artistica secondaria superiore di studenti provenienti da tre diverse aree geografiche: • toscana nord-litoranea; • ligure sud-spezzina • lunigianense. Gli studenti del L.A.S. provengono da percorsi formativi assai diversi. A tutti il L.A.S. offre l’opportunità di inserirsi e di crescere sul piano delle competenze e delle relazioni, stimolando le potenzialità creative, purché si esprimano e si realizzino in un contesto di confronto e di consolidamento culturale 3. OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI TRASVERSALI Il L.A.S. attraverso la propria didattica curriculare e attraverso la vasta gamma delle proprie attività di integrazione ed ampliamento dell’offerta formativa punta a sviluppare negli allievi il sapere , il saper fare e il saper essere , proposti come modello esemplare dell’agire umano. Tutte le discipline e tutti i momenti formativi concorrono pertanto in maniera trasversale a conseguire : OBIETTIVI EDUCATIVI • Acquisire un comportamento corretto e responsabile • Sviluppare capacità relazionali • Sviluppare capacità di cooperazione nel lavoro collettivo • Sviluppare capacità di organizzare autonomamente il proprio lavoro • Acquisire un metodo di studio efficace. • Acquisire progressiva coscienza di sé anche in vista delle proprie scelte future. 5 OBIETTIVI DIDATTICI • • • • • • • • Sviluppare la capacità di comprendere un testo individuandone i punti fondamentali e sapendone esporre i dati significativi. Sviluppare la capacità di comunicare in modo chiaro e corretto, utilizzando il linguaggio specifico delle varie discipline. Sviluppare la capacità di conoscere col metodo scientifico (la sistematicità della ricerca: poco è lasciato al caso). Sviluppare la capacità di utilizzare e applicare in concreto le conoscenze acquisite Sviluppare la capacità di saper collegare argomenti della stessa disciplina o di diverse discipline, comprendendone le relazioni. Sviluppare la capacità di rielaborare in modo personale le conoscenze acquisite. Sviluppare un metodo progettuale, inteso come percorso che, partendo da un problema, comporti la scelta di una soluzione e la sua analisi critica, la realizzazione pratica e la verifica. Sviluppare la capacità di storicizzare le proprie conoscenze (riferire e documentare ciò che si sta realizzando e si è realizzato). 6 OBIETTIVI DISCIPLINARI BIENNIO ORDINARIO E SPERIMENTALE ITALIANO (Biennio Sperimentale e I° Ordinario ) • Saper effettuare una lettura fluida, corretta ed analitica di vari tipi di testo • Saper esporre oralmente con compiutezza discorsiva, coerenza semantica e correttezza sintattico-lessicale • Saper utilizzare vari tipi di scrittura funzionale ( riassunti, schemi, scalette, mappe ) • Saper produrre testi scritti di varie tipologie ( narrazioni, descrizioni, esposizioni ed argomentazioni) • Saper analizzare sia il testo narrativo che il testo poetico nei loro elementi costitutivi STORIA (Biennio Sperimentale e I° Ordinario) • saper esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati, utilizzando il lessico specifico della disciplina • saper evidenziare gli aspetti costitutivi dei fatti storici • saper individuare i nessi temporali, spaziali e causali degli eventi storici considerati • Saper sviluppare comparazioni tra eventi e fenomeni di civiltà ed epoche diverse • Saper acquisire una progressiva consapevolezza del divenire storico LINGUA STRANIERA (Biennio Ordinario e Sperimentale ) • Conoscere le funzioni linguistiche e relativi lessico e strutture grammaticali corrispondenti al livello elementary/ pre-intermediate • Saper comprendere semplici messaggi orali e scritti di carattere generale cogliendone la situazione e l’argomento • Saper produrre testi orali e scritti guidati di tipo funzionale e immaginativo, relativi ad argomenti che siano familiari o di interesse personale • Sapersi esprimere su argomenti di carattere generale in modo adeguato al contesto e alla situazione, motivando brevemente le proprie opinioni • Saper interagire in modo adeguato purchè l’altra persona sia disposta a collaborare MATEMATICA ( Biennio Ordinario e Sperimentale ) • Favorire l’evoluzione del ragionamento sia induttivo che deduttivo • Saper utilizzare e comprendere il linguaggio specifico della disciplina • Saper comprendere la dimensione storica del sapere matematico • Saper matematizzare semplici situazioni problematiche in vari ambiti disciplinari • Far comprendere che il linguaggio della fisica interpreta la realtà e favorisce il dialogo ( corso ordinario) FISICA ( Biennio Ordinario e Sperimentale ) • Conoscere e comprendere i concetti fondamentali della disciplina proposti • Saper applicare formule per impostare e risolvere semplici problemi teorici • Saper usare la strumentazione occorrente per la pratica di laboratorio • Saper eseguire esperienze di laboratorio assegnate 7 • Saper elaborare dati, rappresentarli graficamente e compilare relazioni, anche con l’uso del computer SCIENZE ( I° anno Corso Sperimentale e III° anno Corso Ordinario, sezione Architettura ) • Saper utilizzare il linguaggio scientifico specifico della disciplina • Conoscere i caratteri fisici e strutturali del pianeta Terra e del suo satellite • Conoscere i principali fenomeni endogeni che interessano il pianeta Terra e la loro distribuzione sulla superficie terrestre • Conoscere le fasi del ciclo ideologico, le caratteristiche delle acque sotterranee e continentali ed i movimenti delle acque marine • Conoscere le caratteristiche chimico fisiche dell’atmosfera ed i principali fenomeni che in essa si verificano SCIENZE ( II° anno Corso Sperimentale e I° anno Corso Ordinario, diurno e serale ) • Saper utilizzare il linguaggio scientifico specifico della disciplina • Conoscere la teoria cellulare e le caratteristiche strutturali e funzionali fondamentali della cellula e degli organismi pluricellulari • Conoscere il concetto di specie ed i criteri usati per la classificazione biologica degli organismi viventi • Conoscere il concetto di informazione genetica ed i meccanismi della sua espressione e trasmissione • Conoscere il ciclo cellulare e le modalità riproduttive delle cellule somatiche e sessuali SCIENZE ( II° anno Corso Ordinario, diurno e serale ) • Saper utilizzare il linguaggio scientifico specifico della disciplina • Conoscere le caratteristiche e le proprietà fisiche e chimiche della materia • Conoscere le principali teorie sulla struttura atomica della materia • Conoscere il sistema periodico degli elementi ed i vari aspetti della periodicità • Conoscere i vari tipi di legame che si instaurano tra gli elementi ed i principali composti chimici STORIA DELL’ARTE • Saper leggere l’opera d’arte da un punto di vista iconografico e iconologico • Conoscere il linguaggio specifico della materia • Saper inquadrare il fenomeno artistico nel contesto storico-sociale-culturale • Saper leggere l’opera d’arte in modo critico e analitico individuandone gli elementi fondamentali • Saper approfondire in modo personale le tematiche affrontate FIGURA DISEGNATA ( Corso Ordinario) • Saper guardare, percepire ed individuare in modo sempre più scrupoloso i valori plastico-spaziali degli oggetti di studio • Saper utilizzare con efficacia i tempi e le scansioni di un metodo di elaborazione razionale e cosciente • Saper impostare e costruire il disegno: inserimento razionale dell’oggetto di studio nello spazio del foglio; strutturazione del disegno attraverso gli assi fondamentali dell’oggetto, le linee di costruzione, il rilevamento delle inclinazioni, delle proporzioni e 8 • dell’andamento dei piani; chiaroscuro finalizzato alle valenze plastiche dell’oggetto; espressività del segno e della linea Saper operare con matite, carbonelle, carboncini, seppie, sanguigne, gessetti colorati ed altro ORNATO DISEGNATO ( Corso Ordinario) • Saper guardare, percepire ed individuare in modo sempre più scrupoloso i valori plastico-spaziali degli oggetti di studio • Saper utilizzare con proprietà i principi fondamentali della Teoria del Colore, applicandoli all’elaborazione dei modelli proposti • Saper impostare e costruire il disegno: inserimento razionale dell’oggetto di studio nello spazio del foglio; strutturazione del disegno attraverso gli assi fondamentali dell’oggetto, le linee di costruzione, il rilevamento delle inclinazioni, delle proporzioni e dell’andamento dei piani • Saper operare con strumenti grafico-pittorici quali matite, matite colorate, chine, gessetti colorati, pastelli, tempera, acquarello ed altro DISCIPLINE PITTORICHE ( Corso Sperimentale) • Saper guardare, percepire ed individuare in modo sempre più scrupoloso i valori plastico-spaziali degli oggetti di studio • Conoscere i principi fondamentali della Teoria del Colore, applicandoli all’elaborazione dei modelli proposti • Approfondire ed applicare con efficacia i tempi e le scansioni di un metodo di elaborazione razionale e cosciente: inserimento razionale dell’oggetto di studio nello spazio del foglio; strutturazione del disegno attraverso gli assi fondamentali dell’oggetto, le linee di costruzione, il rilevamento delle inclinazioni, delle proporzioni e dell’andamento dei piani; chiaroscuro finalizzato alle valenze plastiche dell’oggetto; espressività del segno e della linea • Saper vedere e rielaborare la natura che ci circonda : studio del paesaggio eseguito ad acquarello DISCIPLINE PLASTICHE ( Corso ordinario e sperimentale ) • Saper acquisire un metodo critico di lettura visuale • Saper inserire un oggetto nello spazio –piano • Saper costruire un disegno secondo gli assi fondamentali dell’oggetto • Padroneggiare l’ uso degli strumenti specifici delle tecniche finalizzate all’esecuzione degli elaborati plastici • Saper organizzare e razionalizzare il proprio lavoro DISCIPLINE GEOMETRICHE ( Corso ordinario e sperimentale) • Saper acquisire una formazione di base riguardo la conoscenza e l’uso delle tecniche e dei metodi di rappresentazione grafica • Saper acquisire la capacità di rappresentare a mano libera e con l’uso degli strumenti • Saper acquisire la capacità di analisi e di lettura degli elementi morfologici e strutturali di un oggetto • Saper acquisire la capacità di cogliere le relazioni tra forma e spazio ARCHITETTURA ( 2° anno ordinario) • Conoscere l’analisi delle strutture architettoniche orizzontali ed in elevazione 9 • • • • • Conoscere scale metriche di riduzione; rilievo e restituzione grafica, metodo della triangolazione; scale dimensionali Saper rappresentare un edificio secondo i metodi della geometria descrittiva Dimostrare padronanza nell’uso degli strumenti e delle tecniche per l’esecuzione di elaborati grafici e tridimensionali. Fo. utilizzate per svolgere semplici esperienze Saper applicare le tecniche del disegno al rilievo e al disegno progettuale EDUCAZIONE FISICA • Conoscere ed usare le tecniche, gli strumenti e le modalità esecutive delle principali azioni motorie • Conoscere ed utilizzare la terminologia propria della disciplina • Conoscere ed usare la propria corporeità in relazione allo spazio ed al tempo • Conoscere ed utilizzare le norme fondamentali di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni • Saper adattare la propria condotta motoria in situazioni diverse RELIGIONE • Conoscere le principali espressioni religiose del patrimonio storico-culturale italiano ed europeo • Conoscere le principali risposte alle domande di senso al vivere, in prospettiva religiosa ed in confronto con altri sistemi di significato • Saper collocare i principali eventi storico-religiosi in un preciso quadro cronologico • Saper riconoscere ed apprezzare i valori religiosi, sia storici che contemporanei • Saper utilizzare il linguaggio specifico della disciplina, in un contesto comunicativo che rispetti le regole del dialogo II BIENNIO ( CORSO ORDINARIO) ITALIANO ( già dal II° anno per il Corso Ordinario ) • Conoscere e comprendere contenuti relativi alla specificità dei testi letterari considerati • Conoscere e comprendere le più significative problematiche artistico-letterarie dei periodi considerati • Saper effettuare collegamenti intertestuali e valutazioni critiche • Saper produrre analisi e commenti testualmente puntuali • Saper redigere un articolo ed un saggio breve STORIA (già dal II° anno per il Corso Ordinario ) • Saper analizzare e interpretare i fatti storici considerati, cogliendo in essi le relazioni cause/effetti • Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico della disciplina • Saper riconoscere e distinguere le testimonianze storiche presenti nel territorio • Saper utilizzare le conoscenze acquisite sul passato per meglio comprendere il presente • Saper produrre un elaborato scritto, in forma di tema, che affronti in maniera compiuta e pertinente le questioni storiche proposte MATEMATICA • Far nascere la necessità di un pensiero astratto, coniugando rigore e fantasia 10 • • • • Stimolare il gusto della scoperta e dell’autonomia di pensiero Saper matematizzare situazioni problematiche, più o meno complesse, in vari ambiti disciplinari Sviluppare la capacità di scegliere una strategia di fronte ad un problema Sviluppare le capacità di analisi e di sintesi FISICA • Conoscere e comprendere i concetti fondamentali della disciplina proposti • Saper applicare formule per impostare e risolvere semplici problemi teorici • Saper usare la strumentazione occorrente per la pratica di laboratorio • Saper eseguire esperienze di laboratorio assegnate • Saper elaborare dati, rappresentarli graficamente e compilare relazioni, anche con l’uso del computer STORIA DELL’ARTE • Saper leggere l’opera d’arte da un punto di vista iconografico e iconologico • Conoscere il linguaggio specifico della materia • Saper inquadrare il fenomeno artistico nel contesto storico-sociale-culturale • Saper leggere l’opera d’arte in modo critico e analitico individuandone gli elementi fondamentali • Saper approfondire in modo personale le tematiche affrontate FIGURA DISEGNATA • Saper utilizzare con sicurezza un metodo di elaborazione • Acquisire autonomia nell’iter di elaborazione • Saper eseguire studi del modello vivente secondo intendimenti oggettivi: : inserimento razionale della figura nello spazio del foglio; strutturazione del disegno attraverso gli assi fondamentali dell’oggetto, le linee di costruzione, il rilevamento delle inclinazioni e delle proporzioni; costruzione dei particolari secondo la corretta strutturazione anatomica; chiaroscuro finalizzato alle valenze plastico-spaziali della figurazione • Saper eseguire studi del modello vivente secondo intendimenti soggettivi: libera interpretazione della figura, ricerca di una personale figurazione, uso libero dei mezzi espressivi, espressività del segno e della linea • Saper eseguire studi del modello vivente secondo intendimenti prospettici: strutturazione plastico-spaziale della figura secondo i principi basilari della prospettiva. Studio dello scorcio eseguito secondo intendimenti lineari e pittorici ORNATO DISEGNATO • Conoscere ed utilizzare correttamente svariate tecniche dall’acquarello all’olio, sapendo anche adoperare più tecniche sullo stesso elaborato ( tecnica mista), quali tempera, acrilico, aerografo, matite colorate ed altre • Sapore utilizzare approfonditamente l’iter di elaborazione dei modelli proposti mediante l’accurata lettura e l’applicazione di tecniche e metodologie sempre più personalizzate sulle proprie attitudini • Saper liberamente interpretare immagini opportunamente scelte • Saper progettare interventi pittorici, via via più complessi, da inserire in ambienti chiusi ed aperti con dimensioni ed utilizzi specificati ANATOMIA ARTISTICA 11 • • • Conoscere le caratteristiche, la posizione, la conformazione e le relazioni delle ossa componenti lo scheletro umano Conoscere origine, inserzioni ed azioni dei muscoli dello strato superficiale e medio costituenti l’impianto miologico del corpo umano Conoscere i canoni di alcuni periodi della storia dell’Arte, i tipi morfologici e le proporzioni della figura umana DISCIPLINE PLASTICHE • Saper dimostrare autonomia nel metodo di lavoro • Saper progettare interventi plastici anche complessi • Conoscere le tecniche plastiche del passato • Saper liberamente interpretare la figura nello spazio • Possedere le prime nozioni della figura a tutto tondo ARCHITETTURA • Acquisire una preparazione di base e competenze tecnico-teoriche per la lettura e l’esecuzione di elaborati grafici di tipo tecnico • Acquisire una mentalità ed una operatività di tipo scientifico per la gestione di ipotesi progettuali • Conoscere e saper usare un linguaggio specifico per la lettura e la comunicazione del processo progettuale e del suo prodotto • Acquisire capacità di controllo della fase comunicativa del progetto PROSPETTIVA • Conoscere la prospettiva lineare ed aerea ed i relativi metodi di rappresentazione • Conoscere le tecniche grafiche e descrittive degli elaborati prospettici a mano libera e con l’uso di strumenti; la teoria delle ombre applicata alla prospettiva, la restituzione prospettica ( cenni) • Acquisire la capacità di rappresentare - a mano libera e con l’uso degli strumenti – organismi architettonici e ambienti in una visione bidimensionale e tridimensionale • Acquisire una preparazione di base e competenze tecnico- teoriche per la lettura e l’esecuzione di elaborati grafici di tipo tecnico EDUCAZIONE FISICA • Conoscere ed usare le tecniche, gli strumenti e le modalità esecutive delle principali azioni motorie • Saper valutare ed analizzare criticamente l’azione eseguita ed il suo esito • Saper applicare operativamente le conoscenze acquisiste inerenti al mantenimento della forza fisica ed alla prevenzione degli infortuni • Saper utilizzare le proprie conoscenze motorie per condurre esperienze progettuali • Saper utilizzare il linguaggio tecnico specifico della disciplina in maniera adeguata RELIGIONE • Conoscere le principali espressioni religiose del patrimonio storico-culturale italiano ed europeo • Conoscere le principali risposte alle domande di senso al vivere, in prospettiva religiosa ed in confronto con altri sistemi di significato • Saper utilizzare il linguaggio specifico della disciplina, in un contesto comunicativo che rispetti le regole del dialogo • Saper collegare argomenti della disciplina e di discipline diverse, cogliendo le relazioni con il contesto storico e il pensiero della Chiesa 12 • Saper formulare domande, problematizzare il passato ed il presente, comprendere le ragioni delle risposte di fede, argomentare le ragioni di una personale valutazione, rendendo esplicito il rapporto tra i contenuti esposti e la propria sensibilità ed esperienza TRIENNIO ( CORSO SPERIMENTALE) ITALIANO • Conoscere e comprendere contenuti relativi alla specificità dei testi letterari considerati • Conoscere e comprendere le più significative problematiche artistico-letterarie dei periodi considerati • Saper effettuare collegamenti intertestuali e valutazioni critiche • Saper produrre analisi e commenti testualmente puntuali • Saper redigere un articolo ed un saggio breve STORIA • Saper analizzare e interpretare i fatti storici , cogliendo in essi le relazioni cause/effetti • Saper comprendere ed utilizzare il linguaggio e le categorie concettuali specifiche della storia e delle discipline ad essa afferenti ( linguaggio istituzionale, politico, economico ) • Saper riconoscere e distinguere le testimonianze storiche presenti nel territorio • Saper utilizzare le conoscenze acquisite sul passato per meglio comprendere il presente • Saper produrre un elaborato scritto, in forma di tema, che affronti in maniera compiuta e pertinente le questioni storiche proposte LINGUA STRANIERA • • • • • Conoscere le funzioni linguistiche e relative strutture grammaticali, i vari registri linguistici, lessico, pronuncia ed intonazione corrispondenti al livello intermediate/ upper-intermediate Saper comprendere un’ampia gamma di messaggi in contesti diversificati Saper produrre testi orali e scritti di tipo descrittivo, espositivo e argomentativi Saper sostenere una conversazione funzionale al contesto, spiegando il proprio punto di vista Saper analizzare un testo letterario e collocarlo nel contesto socio-culturale, operando collegamenti con altre discipline MATEMATICA • Far nascere la necessità di un pensiero astratto, coniugando rigore e fantasia • Stimolare il gusto della scoperta e dell’autonomia di pensiero • Saper matematizzare situazioni problematiche, più o meno complesse, in vari ambiti disciplinari • Sviluppare la capacità di scegliere una strategia di fronte ad un problema • Sviluppare le capacità di analisi e di sintesi FISICA • Conoscere e comprendere i concetti fondamentali della disciplina proposti 13 • • • • Saper applicare formule per impostare e risolvere semplici problemi teorici Saper usare la strumentazione occorrente per la pratica di laboratorio Saper eseguire esperienze di laboratorio assegnate Saper elaborare dati, rappresentarli graficamente e compilare relazioni, anche con l’uso del computer CHIMICA • Conoscere - ed eventualmente applicare - le leggi, le teorie, i cocetti ed i principi fondamentali della chimica • Conoscere e saper utilizzare il linguaggio tecnico-scientifico proprio della chimica • Saper descrivere ed interpretare correttamente fatti e fenomeni osservati • Saper verificare e/o applicare in laboratorio le conoscenze acquisite • Sviluppare il ragionamento logico, l’astrazione e la capacità di sistemazione logica delle conoscenze acquisite STORIA DELL’ARTE • Saper leggere l’opera d’arte da un punto di vista iconografico e iconologico • Conoscere il linguaggio specifico della materia • Saper inquadrare il fenomeno artistico nel contesto storico-sociale-culturale • Saper leggere l’opera d’arte in modo critico e analitico individuandone gli elementi fondamentali • Saper approfondire in modo personale le tematiche affrontate FILOSOFIA • Conoscere le caratteristiche di base del pensiero filosofico ed il lessico essenziale specifico della disciplina • Conoscere le tematiche, le idee centrali e le tesi di fondo proprie degli autori filosoficamente più rilevanti dall’antichità al Novecento • Saper collegare argomenti della disciplina in un’ottica interdisciplinare, sapendone cogliere le relazioni ed i nessi • Saper analizzare ed interpretare testi significativi dei maggiori autori, al fine di enucleare le idee centrali ed individuare i rapporti che collegano il testo al pensiero complessivo del filosofo considerato • Saper acquisire la capacità di utilizzare strategie e modelli di riflessione filosofica, ai fini della comprensione della realtà contemporanea DIRITTO • Conoscere i principali istituti giuridici che regolano la vita sociale e civile • Conoscere gli aspetti giuridici della realtà quotidiana • Saper applicare le norme ai casi concreti • Sviluppare una progressiva consapevolezza della funzione sociale della norma, anche al fine di impostare corretti rapporti interpersonali • Acquisire codici linguistici particolari, propri della disciplina EDUCAZIONE VISIVA • Saper leggere e valutare un’immagine: discernere tra imitazione ed interpretazione della realtà; conoscere e leggere il linguaggio della stilizzazione, della sintesi e dell’astrazione 14 • • • • Conoscere le peculiarità e le problematiche dell’immagine come narrazione, della relazione tra arte ed ambiente nel tempo, della comunicazione per immagini Conoscere la problematica e le peculiarità della grafica editoriale e pubblicitaria, del fumetto, dell’illustrazione per l’editoria, del design industriale, della televisione e del cinema Conoscere e comprendere il linguaggio del disegno, della pittura e delle sue tecniche, della stampa d’arte, della scultura e delle sue tecniche Conoscere i principi figurali della copia dal vero e del disegno della figura umana EDUCAZIONE FISICA • Conoscere ed usare le tecniche, gli strumenti e le modalità esecutive delle principali azioni motorie • Saper valutare ed analizzare criticamente l’azione eseguita ed il suo esito • Saper applicare operativamente le conoscenze acquisiste inerenti al mantenimento della forza fisica ed alla prevenzione degli infortuni • Saper utilizzare le proprie conoscenze motorie per condurre esperienze progettuali • Saper utilizzare il linguaggio tecnico specifico della disciplina in maniera adeguata RELIGIONE • Conoscere le principali espressioni religiose del patrimonio storico-culturale italiano ed europeo • Conoscere le principali risposte alle domande di senso al vivere, in prospettiva religiosa ed in confronto con altri sistemi di significato • Saper utilizzare il linguaggio specifico della disciplina, in un contesto comunicativo che rispetti le regole del dialogo • Saper collegare argomenti della disciplina e di discipline diverse, cogliendo le relazioni con il contesto storico e il pensiero della Chiesa • Saper formulare domande, problematizzare il passato ed il presente, comprendere le ragioni delle risposte di fede, argomentare le ragioni di una personale valutazione, rendendo esplicito il rapporto tra i contenuti esposti e la propria sensibilità ed esperienza TRIENNIO SPERIMENTALE: INDIRIZZO FIGURATIVO DISCIPLINE PLASTICHE • Saper dimostrare autonomia nel metodo di lavoro • Saper progettare interventi plastici anche complessi • Conoscere le tecniche plastiche del passato • Saper liberamente interpretare la figura nello spazio • Possedere le prime nozioni della figura a tutto tondo DISCIPLINE PITTORICHE • Eseguire con proprietà lo studio del modello vivente secondo intendimenti oggettivi: : inserimento razionale della figura nello spazio del foglio; strutturazione del disegno attraverso gli assi fondamentali dell’oggetto, le linee di costruzione, il rilevamento delle inclinazioni e delle proporzioni; costruzione dei particolari secondo la corretta 15 • • • • strutturazione anatomica; chiaroscuro finalizzato alle valenze plastico-spaziali della figurazione Eseguire con proprietà lo studio del modello vivente secondo intendimenti soggettivi: libera interpretazione della figura, ricerca di una personale figurazione, uso libero dei mezzi espressivi, espressività del segno e della linea Eseguire con proprietà lo studio del modello vivente secondo intendimenti prospettici: strutturazione plastico-spaziale della figura secondo i principi basilari della prospettiva. Studio dello scorcio eseguito secondo intendimenti lineari e pittorici Sviluppare ed esprimere le proprie potenzialità creative eseguendo progettazioni, corredate da schizzi d’insieme, schizzi dei particolari, esecutivi in scala, relazioni scritte di : interventi pittorici in ambienti chiusi od aperti; illustrazioni per libri e per altre pubblicazioni editoriali, composizioni modulari; arredi di carattere pittorico Conoscere la storia, l’evoluzione e l’iter esecutivo di alcune tecniche pittoriche del passato TRIENNIO SPERIMENTALE: INDIRIZZO GRAFICO-VISIVO PROGETTAZIONE GRAFICO-VISIVA • Saper utilizzare con proprietà i diversi mezzi grafici e con autonomia l’iter progettuale • Saper scegliere i mezzi, le tecniche, i materiali secondo le caratteristiche e le finalità del progetto • Saper utilizzare con proprietà i metodi di impaginazione, i caratteri tipografici ed il rapporto tra testo ed immagine • Saper consolidare la propria autonomia creativa ed esprimere soluzioni originali nei confronti dei temi progettuali proposti, relativamente anche alla tecnologia per la realizzazione a mezzo stampa DISEGNO PROFESSIONALE • Dimostrare completa padronanza nell’utilizzo dei software e della loro interazione • Utilizzare con sicurezza e proprietà le diverse tecniche grafiche tradizionali utili alla realizzazione dei progetti TRIENNIO SPERIMENTALE: INDIRIZZO ARCHITETTURA E DESIGN DISCIPLINE GRAFICO-GEOMETRICHE/ RILIEVO DAL VERO E DISEGNO PROFESSIONALE • Acquisire la capacità di rappresentare a mano libera e con l’uso degli strumenti geometrici ed architettonici in una visione spaziale e/o esplosa • Acquisire la capacità di sviluppare tridimensionalmente una forma geometrica nei suoi elementi costitutivi ai fini progettuali • Conoscere la prospettiva lineare ed aerea , i principali metodi di rappresentazione, elementi di teoria delle ombre applicati alla prospettiva, sviluppo di forme particolari di solidi, approfondimento delle tecniche grafiche e di rappresentazione • Acquisire padronanza nell’uso degli strumenti e delle tecniche per l’esecuzione di elaborati grafici, su carta lucida e cartoncino di diverso formato • Acquisire capacità di rielaborare ed interpretare i temi assegnati sia a mano libera che con l’uso degli strumenti PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA ED AMBIENTALE 16 • • • • • • Conoscere e d utilizzare la metodologia della progettazione architettonica applicata a temi specifici quali: arredo spazio urbano, spazi per il tempo libero, padiglioni espositivi, spazi residenziali ecc, scale dimensionali, schizzi quotati e particolari costruttivi Avere padronanza nell’uso degli strumenti e delle tecniche per l’esecuzione di elaborati grafici bidimensionali e tridimensionali Acquisire padronanza del processo progettuale dal punto di vista metodologico , grafico e comunicativo: formulazione di ipotesi attraverso schizzi a mano libera, controllo della fase descrittiva del progetto anche attraverso l’uso delle scale dimensionali, uso di un linguaggio specifico per la lettura e la comunicazione del processo progettuale e del suo prodotto Acquisire metodi e tecniche del rilevamento architettonico a vista e strumentale Acquisire una sufficiente conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive in riferimento alla Storia dell’Architettura Conoscere la storia del design e della progettazione di oggetti TRIENNIO SPERIMENTALE: INDIRIZZO CATALOGAZIONE E CONSERVAZIONE BENI CULTURALI TECNICHE DELLA CONOSCENZA, DELLA CATALOGAZIONE E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI • Conoscere metodi e tecniche di riconoscimento • Conoscere metodi e tecniche di catalogazione • Conoscere metodi e tecniche di conservazione • Saper effettuare l’esame dell’opera d’arte: raccolta e studio dei dati TEORIA E STORIA DEL RESTAURO E DELLE TECNICHE ARTISTICHE • Conoscere i problemi del restauro secondo l’istanza storica e l’istanza estetica • Conoscere il restauro dell’opera d’arte e dei supporti • Saper produrre la documentazione del restauro: produzione disegni, rilievi, fotografie e diari di lavoro DISCIPLINE GEOMETRICHE – RILIEVO ARCHITETTONICO E AMBIENTALE – LABORATORIO • Acquisire capacità di rappresentare , a mano libera e con l’uso degli strumenti, oggetti, organismi architettonici e ambienti in una visione bidimensionale e spaziale • Acquisire capacità di applicazione delle tecniche del disegno al rilievo strumentale e a mano libera • Acquisire competenze tecnico-teoriche per la lettura e l’esecuzione di elaborati grafici di tipo tecnico. 5. ORGANIZZAZIONE E METODI DELLA DIDATTICA La didattica curriculare, fermo restando il principio dell’autonomia di insegnamento di ogni insegnante, muove dalle volontà espresse dal Collegio Docenti, dai Consigli di Classe e dai Gruppi Disciplinari che definiscono obiettivi, contenuti, metodi , strumenti e criteri di valutazione dell’azione educativa. 17 L’assunzione del modello di azione progettuale chiama in causa gli organismi collegiali in maniera differenziata, ma sinergica. Tra i compiti fondamentali del Collegio Docenti : • organizzare i curricoli, le risorse ( soprattutto umane), il tempo e lo spazio in vista dell’allestimento di scenari formativi flessibili, che rendano ad esempio possibili compresenze di docenti ed utilizzazioni più efficaci e meno frammentarie del tempo scuola. • uniformare le tecniche didattiche ed i criteri di valutazione del corpo docente • ( vedi tecniche didattiche e scale di valutazione); • definire criteri di organizzazione e di svolgimento delle attività integrative, tese a contrastare l’insuccesso e la demotivazione degli alunni e nel segno della pedagogia differenziata ( vedi recupero DF): • integrare ed ampliare l’offerta formativa ( vedi viaggi di istruzione, visite guidate e progetti) Tra i compiti fondamentali dei Consigli di Classe: • individuare obiettivi trasversali, educativi e didattici, e definire la strategia per il loro conseguimento • ricercare snodi concettuali e nuclei tematici comuni alle diverse discipline, in modo da ricomporre i saperi ed economizzare tempo ed energie Tra i compiti fondamentali dei Gruppi Disciplinari: • rendere il più possibile omogenea la proposta didattica nei vari corsi dell’Istituto, anche al fine di una valutazione critica del processo apprendimento/insegnamento; • predisporre per i docenti un setting di ricerca, dibattito e confronto, entro il quale rivisitare la propria disciplina alla luce dei mutamenti culturali in atto TECNICHE DIDATTICHE Le tecniche didattiche utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti e la trattazione dei contenuti previsti sono: • lezione frontale: utilizzata di solito per la trattazione dei contenuti culturali specifici delle singole discipline; • conferenza-lezione: seguita da dibattito normalmente in classe con la presenza dell’esperto esterno; • laboratori: per l’applicazione delle conoscenze, l’attuazione di progetti, la sperimentazione, l’approfondimento; • lavoro di gruppo: diretto a sviluppare le capacità di cooperazione; • intervento individualizzato: mirato a recuperare eventuali deficienze di preparazione degli alunni o a soddisfare la richiesta di una preparazione superiore a quella normale e più rispondente agli interessi personali; • visione di film, video o diapositive; • visite guidate o escursioni; • uso di mezzi audiovisuali e multimediali; • realizzazione di videoriprese e di rilievi fotografici • esercitazioni informatiche • drammatizzazioni 18 6. VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI Modalità La verifica degli apprendimenti degli allievi è un atto preliminare e necessario alla valutazione. Essa permette la raccolta di dati ed informazioni (sotto forma numerica) sia sui risultati di apprendimento conseguiti da ogni studente nelle singole discipline, sia sull’efficacia della stessa attività di insegnamento. In quest’ottica appare chiaro che la verifica assume anche una funzione regolativa dell’azione didattica. La valutazione è l’atto conclusivo del processo di controllo scolastico e si identifica con quella serie di operazioni che, fondandosi sui dati della verifica e delle osservazioni iniziali e continue, guarda a tutti gli aspetti della personalità degli allievi, quindi al cognitivo, al metacognitivo, al relazionale, all’affettivo-motivazionale. Criteri • La trasparenza al posto del tradizionale riserbo non può che giovare alla limpidezza del rapporto tra docente e discente. Tutti debbono essere in grado di “leggere” il processo di valutazione in tutte le sue fasi, di essere a conoscenza degli elementi di valutazione raccolti e di poter comprendere i termini con cui vengono espressi i giudizi valutativi. • La coerenza nella valutazione di ciascun allievo con gli obiettivi fissati secondo la programmazione. Questi obiettivi diventano così il criterio di valutazione, il parametro rispetto al quale si valuta. La coerenza vuole sottolineare che gli obiettivi sono assunti come il sistema di riferimento a cui si richiamano i giudizi, l’individualizzazione degli interventi, le linee dell’azione didattica. • La continuità porta a considerare la valutazione non come monumento isolato, bensì come un’azione continua che si snoda lungo l’intero anno scolastico, attraverso i seguenti tre momenti, per ognuno dei quali sono individuate una o più funzioni valutative: o Valutazione diagnostica iniziale: per rilevare in ingresso le conoscenze e le abilità possedute dagli allievi e i prerequisiti cognitivi necessari per iniziare un nuovo apprendimento o una specifica attività didattica; o Valutazione formativa: per rilevare con continuità e analiticamente i risultati di apprendimento che tutti gli allievi dovrebbero raggiungere dopo un’unità didattica e per e raccogliere informazioni sui loro progressi; o Valutazione sommativa: per rilevare la somma dei risultati alla fine di un itinerario di apprendimento e per esprimere un giudizio complessivo sugli stessi apprendimenti conseguiti. Strumenti La verifica utilizza strumenti previsti dall’azione didattica: prove orali scritte, grafiche, pratiche, strutturate, semistrutturate, aperte, secondo necessità e opportunità, i cui requisiti 19 essenziali sono la coerenza con l’obiettivo, la gradualità, l’equilibrio proporzionato tra i precedenti del percorso, la complessità della prova e il tempo assegnato. Saranno approntate apposite griglie per la valutazione delle prove scritte e orali e verranno stabiliti criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, competenza, capacità. In linea di massima, possono essere assunti per tutti gli anni scolastici i seguenti indicatori di valutazione : Per le prove scritte • Correttezza dell’uso delle strutture grammaticali, morfologiche e sintattiche ; • Correttezza e proprietà nell’uso del lessico e del registro specifico richiesto dalla prova; • Possesso di adeguate conoscenze relative all’argomento; • Possesso di adeguate conoscenze relative al quadro di riferimento generale cui si riferisce l’argomento della prova; • Attitudine allo costruzione di un discorso organico e coerente che sia anche frutto di una personale rielaborazione; • Attitudine allo sviluppo critico delle questioni proposte Per le prove scritto-grafico-pratiche: • Aderenza alla traccia e coerenza logica nello sviluppo organico dell’eleborato; • Padronanza dei mezzi di esecuzione tecnico-pratici; • Capacità di rappresentazione grafica e sensibilità cromatica; • Logica progettuale e capacità di analisi e di sintesi; • Coerenza formale, linearità, creatività, originalità ; • Opportunità e puntualità di riferimenti culturali e disciplinari; • Capacità creativa ed autonomia operativa Per i colloqui: • Conoscenza delle linee fondamentali delle discipline; • Capacità di individuare le caratteristiche principali degli argomenti affrontati; • Chiarezza espositiva e possesso della terminologia specifica delle discipline; • Capacità di cogliere i nessi logici tra i diversi concetti; • Capacità di stabilire relazioni tra fatti e contesti; • Capacità di impostazione e di soluzione dei problemi Scala di valutazione 20 Voto <3 Voto 4 Voto 5 Voto 6 Voto 7 Voto 8 Voti 9-10 Insufficienza gravissima; nessuna o quasi conoscenza o competenza Insufficienza grave; lacune o errori gravi nelle competenze e procedure Mediocre: conoscenze lacunose e superficiali Sufficienza: conoscenze di base corrette Buono: conoscenze corrette, capacità di applicare i concetti Distinto: conoscenze complete, autonomia di lavoro Ottimo, eccellente: capacità di analisi, sintesi e valutazione critica 7. DEBITI FORMATIVI, SALDO E RECUPERO DEI DEBITI Debito formativo Uno delle finalità fondamentali dell’attività didattica consiste nel consentire a tutti gli alunni di raggiungere gli obiettivi minimi in tutte le discipline; le procedure e le modalità didattiche devono, pertanto, essere programmate in tale direzione. Ciò premesso, può accadere che non tutti gli studenti raggiungano gli stessi risultati impiegando lo stesso tempo, per questo è necessario che siano offerti agli allievi tempi e modalità il più possibile personalizzati. Il C.d.C., di conseguenza, potrà ammettere che un allievo sia promosso al successivo anno scolastico, nel rispetto della normativa vigente, pur non avendo raggiunto gli obiettivi minimi in tutte le discipline, sempre che la valutazione finale non sia tale da compromettere il proficuo proseguimento degli studi; in tal caso l’allievo risulterà in debito formativo (DF) per alcune materie . Saldo dei DF La valutazione dell’opportunità dell’assegnazione del DF è attività precipua del CdC: la verifica del raggiungimento degli obiettivi minimi e, quindi, dell’avvenuto saldo non può che spettare al docente della disciplina che ha proposto l’assegnazione del debito con le seguenti modalità: I° sessione di saldo del DF: nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni II° sessione : entro la fine del I° quadrimestre, dopo l’effettuazione di interventi di recupero III° sessione : entro la fine dell’a.s. Le famiglie degli studenti che contraggono DF sono informati per posta ( rivedere POF attuale) Recupero dei DF : Per gli alunni che non abbiano saldato D.F. nella prima sessione di settembre si prevedono, nei mesi di ottobre -novembre, 8-10 ore di recupero pomeridiano, oltre l’orario curriculare; tali corsi coinvolgono tutte le discipline , eventualmente con un’organizzazione che accolga in un unico modulo di recupero alunni provenienti da classi parallele. 8. INTERVENTI DI SOSTEGNO PER GLI STUDENTI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Al fine di realizzare una reale integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap , il nostro Liceo è riuscito innanzitutto a rimuovere tutte le barriere di tipo fisico, psicologico e 21 sociale e ad attivare una programmazione coordinata dei Consigli di Classe con i servizi sanitari e socio-assistenziali, mirata a definire il piano educativo individualizzato. Attualmente il numero di alunni in situazione di handicap è di sette, di cui 3 alunne frequentanti la classe 1^B, un alunno la classe 4^B, un’alunna la classe 4^A, un’alunna la classe 2^B e una inserita in 2^F. Gli insegnanti di sostegno sono cinque, di cui 3 con cattedra n di n. 18 ore sett.li e 2 con n. 9 ore sett.li come di seguito riportato: Ø Un’ Insegnante, segue individualmente per n.9 ore sett.li ciascuna delle 2 alunne di 1^B; Ø Un’insegnante segue individualmente per n.3 ore sett.li l’alunna di 2^B e per n.15 ore sett.li la terza alunna di 1^B; Ø Un’insegnante segue individualmente per n.18 ore sett.li un’alunna di 2^F; Ø Un insegnante segue individualmente per n. 9 ore sett.li l’alunno di 4^B; Ø Il quinto Insegnante segue individualmente per n.9 ore sett.li l’alunna di 4^A Integrano l’opera svolta dalle predette insegnanti di sostegno 3 specifiche figure di Operatrici ASL per complessive 30 ore Il nostro Liceo, grazie alla presenza di valenti risorse umane e professionali, intende sviluppare esperienze metodologiche e didattiche alternative, per affrontare tutte le problematiche collegate agli alunni in situazione di handicap. L’integrazione, il diritto all’istruzione ed all’educazione, il ruolo del docente specializzato vengono supportati dalla normativa: agli artt.12 e 13, la Legge quadro 104/92, prevede che all’alunno in situazione di handicap sia garantito il “diritto all’istruzione ed all’educazione ed, inoltre, lo sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione” al fine di raggiungere un’integrazione scolastica completa . Il comma 6 (all’art.6) sancisce la contitolarità dell’insegnante specializzato, definendo con chiarezza ruolo e funzione dello stesso. Gli interventi previsti in favore degli alunni portatori di handicap non dovranno risolversi nell’esclusiva attività del docente di sostegno, ma dovranno coinvolgere tutti i docenti curricolari, superando la logica della delega del problema dell’integrazione al solo docente specializzato con conseguente sostanziale emarginazione dell’alunno rispetto al gruppo classe. Condizioni di integrazione • • • • • Rimozione di tutte le barriere di tipo fisico, psicologico e sociale; Maggiore spazio alle attività laboratoriali; Utilizzazione di tutte le risorse umane e professionali degli insegnanti curricolari presenti nella scuola; Team teaching costituito da tutti gli insegnanti specializzati e dagli insegnanti curricolari; Collaborazione con i servizi socio-sanitari e le risorse territoriali. 9. INTERVENTI RELATIVI ALL’OBBLIGO FORMATIVO La cancellazione della legge n.9/99, che aveva aumentato di un anno la durata dell’obbligo scolastico, a fronte del mantenimento di norme legislative, che prevedono invece l’obbligo formativo tra i 15 e i 18 anni, crea di fatto un vuoto anomalo che rende oltremodo problematica l’azione della scuola in questo campo. Si tratta, comunque, di interventi di riorientamento ( vedi Orientamento in itinere) , indispensabili per casi di: • Cessata frequenza • • Richiesta di passaggio ad altra scuola Richiesta di passaggio ad altro sistema formativo 22 10. ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO L’idea di orientamento presente nel nostro Liceo è quella di un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità degli studenti e delle studentesse per: • Conoscere se stessi, le proprie abilità, le proprie attitudini, i propri interessi personali; • Conoscere le offerte formative, i mutamenti culturali e socio-economici del territorio in cui vivono; • Compiere scelte realistiche e responsabili. • Da questa concezione si traggono i due processi fondamentali dell’orientamento: • un processo prevalentemente formativo, parte integrante dei curricoli di studio e componente strutturale dei processi educativi. • un processo informativo, con costituzione di corrette reti informative sui tipi di scuole, sulle caratteristiche delle università, delle diverse facoltà e del mercato del lavoro. AREE DI INTERVENTO L’attività di orientamento si struttura su tre aree di intervento: orientamento in entrata: Scuola Media + classi Prime orientamento in itinere e riorientamento : Classi Seconde + singoli casi orientamento in uscita: Classi terminali + Anno Integrativo ORIENTAMENTO IN ENTRATA Informare i futuri utenti sul tipo di corsi e sui servizi erogati dalla scuola Diffusione di materiali illustrativi prodotti dalla scuola. Interventi su stampa, radio, TV locali. Interventi svolti da docenti presso le scuole medie Accoglienza di gruppi di studenti della scuola media e genitori per visite al nostro Liceo Collocazione di centri per l’informazione nel bacino di utenza del Liceo ed in spazi appositamente allestiti (da concordare con le Scuole Medie e gli Enti Locali). Pubblicizzazione delle attività integrative svolte dalla nostra scuola (teatro, educazione alla salute, educazione ambientale, attività di trekking, mostre didattiche, attività dei laboratori connessi al nuovo corso serale), perché divengano occasione di presentazione del nostro Liceo. Accogliere le matricole, facilitarne ed ottimizzarne l’inserimento nella nostra scuola § Conoscenza dell’ambiente scolastico e circostante § Conoscenza delle finalità , delle caratteristiche e delle regole interne della nostra realtà scolastica § Predisposizione di positive dinamiche nel gruppo-classe § Approcci costruiti con i docenti e con le discipline § Test di ingresso ORIENTAMENTO IN ITINERE a) Rivolto agli studenti del II° anno Per facilitare la scelta degli indirizzi, il referente dell'orientamento si farà carico di informare gli allievi e di indirizzarli verso le scelte più opportune . Il referente dell'orientamento: • • fornirà agli allievi materiale informativo sulla struttura oraria degli indirizzi; organizzerà incontri con i docenti delle materie caratterizzanti ogni indirizzo per l'illustrazione del contenuto delle finalità formative, degli obiettivi disciplinari e trasversali e dei programmi; 23 • • curerà che, attraverso esercitazioni o partecipazione a lezioni, i ragazzi abbiano le necessarie indicazioni applicative su tutti gli indirizzi attivati nell'Istituto; coinvolgerà anche le famiglie degli alunni nell’azione orientativa. A conclusione del percorso di orientamento, gli alunni segnalano su apposite schede i due indirizzi ritenuti più interessanti, senza indicazione di priorità. L’assegnazione degli alunni agli indirizzi spetterà ad una Commissione composta dal referente dell’orientamento, da un collaboratore del Preside, da docenti rappresentanti i singoli indirizzi e dai Coordinatori delle classi IIe. Tale assegnazione è preceduta da una fase preparatoria gestita dai singoli Consigli di Classe che vagliano, in prima istanza, le domande degli alunni. I criteri con cui la Commissione assegna gli alunni agli indirizzi sono i seguenti: 1. Attitudini ed interessi individuali rilevati nel corso del biennio da parte dei Consigli di classe e di cui si farà portavoce il Coordinatore (oppure indicati in fase di orientamento dall’orientatore); 2. Composizione di gruppi di indirizzo numericamente equivalenti; 3. Attivazione, di norma ogni anno, di tutti gli indirizzi autorizzati dal Ministero. Nel caso in cui la famiglia dello studente sia in disaccordo con l’assegnazione effettuata , potrà presentare un ricorso motivato che sarà esaminato dalla Commissione. Al termine del terzo anno, secondo la normativa vigente, gli alunni potranno chiedere il passaggio ad altro indirizzo, previo superamento di un esame integrativo. b) Riorientamento rivolto a studenti in età compresa tra i 14 e i 18 anni • Si tratta di interventi individualizzati rivolti ad alunni che manifestano demotivazione o ripensamento rispetto alla scelta scolastica effettuata. Attraverso colloqui con esperti ( interni o esterni), avviati su richiesta dei singoli studenti o su richiesta dei docenti, verrà rinforzata la motivazione a continuare il corso scelto oppure esaminate altre opzioni , quali il passaggio ad altro corso interno alla scuola, ad altra scuola o ad altro sistema formativo. Qualora lo studente optasse per una scelta esterna alla scuola, verranno attivate le necessarie collaborazioni con gli enti interessati. ORIENTAMENTO IN USCITA Rivolto agli studenti delle penultime classi, delle classi terminali e del corso integrativo • Incontri con la Funzione Strumentale all’Orientamento • Informazioni sulla formazione post-secondaria, universitaria e non ( conferenze, eventualmente visite guidate) • Incontri con ex-studenti • Colloqui individuali In particolare nel penultimo anno si informerà su: • Tipologie degli studi universitari • Formazione professionale post-diploma e mercato del lavoro • Concrete opportunità per il diritto allo studio. Nell’ultimo anno: • Diffusione mirata sulle caratteristiche dei corsi di laurea 24 Tempi L’attività di orientamento in entrata si concentrerà nella prima parte dell’a.s. ; quella in uscita, previo accordi con gli enti esterni alla scuola, proseguirà anche nei mesi seguenti, esclusa la parte dell’anno scolastico in cui gli allievi saranno impegnati nella preparazione dell’ Esame di Stato. 11. ATTIVITA’ INTEGRATIVE E DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Le attività integrative e di ampliamento dell’offerta formativa consentono: • di rispondere, attraverso diversificate esperienze, ai diversi tempi e stili di apprendimento, ai diversi interessi e alle diverse motivazioni degli allievi: • di affinare ed approfondire conoscenze e competenze già acquisite nella didattica corrente; • di completare ed arricchire la formazione curriculare ; • di aprire contatti con le realtà istituzionali, culturali, sociali, economiche e produttive operanti sul territorio . Le attività integrative e di ampliamento dell’offerta formativa si dispiegano in: • attività di recupero e di approfondimento • viaggi di istruzione e visite guidate • progetti (intra ed extra-curriculari) 12. ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO Nel mese di febbraio, dopo lo scrutinio del I° quadrimestre e per una durata media di 10 ore per ogni singola disciplina, si prevede l’effettuazione di una comune azione di didattica differenziata, tesa a garantire il recupero, il consolidamento e il potenziamento delle capacità degli alunni. Ogni docente, tenuto conto della specificità della propria disciplina, definirà autonomamente o con il proprio Gruppo Disciplinare obiettivi, contenuti, metodi, strumenti e valutazione del percorso didattico proposto. In chiave metodologica, tra i possibili percorsi vengono suggeriti: • didattica per gruppi di livello; • didattica per gruppi misti; • didattica individualizzata con schede, schemi ed esercizi che prevedano autocorrezione ed autovalutazione; • didattica per piccoli gruppi in ambiente informatico Compatibilmente con le risorse finanziarie della scuola, oltre alle suddette attività svolte in orario curriculare, verrà attivato: • Sportello pomeridiano recupero/approfondimento: prevede il ricevimento, individuale o a piccoli gruppi, degli studenti che desiderano colmare lacune oppure approfondire aspetti particolari degli argomenti trattati. Gli studenti potranno accedere al servizio liberamente o dietro suggerimento degli insegnanti della propria classe; i docenti preposti al sevizio offriranno la loro consulenza anche a studenti provenienti da altre classi o da altre sezioni. 25 Quelle discipline che non dovessero presentare allievi in condizione di recupero possono impegnare la classe in tematiche di sviluppo e di approfondimento disciplinare,utilizzando metodologie e strumenti didattici vari. Per quanto riguarda le classi I sperimentali per l’Italiano e le classi II sperimentali per la Matematica è prevista un’attività di didattica differenziata distribuita lungo l’intero a.s. Sia per Italiano che per Matematica, i docenti nelle rispettive classi adotteranno una comune programmazione di dettaglio, seguiranno la stessa scansione temporale dei contenuti ed attueranno verifiche sommative in parallelo. Al termine dell’effettuazione di comuni unità didattiche e a seguito dei risultati delle verifiche effettuate, le classi verrano temporaneamente scomposte e sostituite con tre gruppi omogenei per livello: il livello del recupero, il livello del consolidamento ed il livello dell’approfondimento/ampliamento. Ogni alunno svolgerà quindi nel gruppo interclasse 4 ore di attività didattica espressa-mente rispondente alle sue caratteristiche di apprendimento in quella fase, per poi tornare nella propria classe di appartenenza, con il proprio insegnante, e proseguire nell’itinerario didattico tradizionale. L’attività prevede di attuare l’alternanza gruppo-classe / gruppo di livello in tre periodi dell’anno scolastico: dopo la 1° valutazione infraquadrimestrale, dopo il 1° scrutinio e dopo la 2° valutazione infraquadrimestrale; in tal modo tutti gli alunni usufruiranno di 12 ore di attività didattica differenziata per italiano in Ia e per Matematica in IIa. “ 13. VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE In adempimento a quanto previsto dalla deliberazione del Consiglio di Istituto si forniscono gli orientamenti operativi di riferimento per la progettazione, l’organizzazione e la realizzazione dei viaggi e delle visite guidate. I viaggi di istruzione e le visite guidate costituiscono iniziative complementari delle attività educativo-didattiche: sono perciò effettuate soltanto per esigenze didattiche, connesse con i programmi di insegnamento e con l’indirizzo degli studi, tenendo peraltro presenti le finalità di formazione generale e culturale. 1. Le predette iniziative possono pertanto, in linea di massima, essere ricondotte alle seguenti tipologie: a) Viaggi e visite di integrazione della preparazione di indirizzo Sono essenzialmente finalizzati all’acquisizione di esperienze artistico-tecnico scientifiche e ad un più ampio e proficuo rapporto tra scuola e mondo del lavoro b) Viaggi e visite di integrazione culturale Finalizzati a promuovere negli studenti una maggiore conoscenza del Paese o anche della realtà dei Paesi esteri, la partecipazione a manifestazioni culturali o a concorsi, la visita presso complessi aziendali, mostre, località di interesse storico-artistico, sempre in coerenza con gli obiettivi didattici e formativi c) Viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali Considerati come momenti conclusivi di progetti in cui siano sviluppate attività connesse alle problematiche ambientali d) Viaggi connessi ad attività sportive Devono anch’essi avere valenza formativa, anche sotto il profilo dell’educazione alla salute 26 2. Tutte le iniziative devono essere inquadrate nella programmazione educativa e didattica dei rispettivi Consigli di Classe ed essere coerenti con i seguenti aspetti: • Ogni viaggio sarà adeguatamente progettato preferibilmente per le classi parallele o per il biennio • Per le classi 1^ e 2^ sono consentiti n.3 giorni quale periodo massimo utilizzabile per i viaggi di istruzione • Per le classi 3^ un periodo massimo di 4 giorni • Per le classi 4^ Ordinario e 5^ Sperimentali un periodo massimo di 5-6 giorni • Le visite guidate si effettuano nell’arco di una solo giornata (eccezionalmente per mete molto distanti potrà essere concessa la deroga) • E’ opportuno che i docenti accompagnatori siano preferibilmente di materie attinenti alla finalità del viaggio. In proposito giova segnalare, in considerazione delle motivazioni culturali e didattiche che costituiscono lo scopo preminente dell’iniziativa, l’importanza del momento preparatorio (ossia del PRIMA) • Per ogni viaggio dovrà essere prevista la presenza di almeno un docente accompagnatore ogni 15 alunni • E’ consentito ad ogni Docente la partecipazione a non più di due viaggi di istruzione nel medesimo anno scolastico I VIAGGI DI ISTRUZIONE e le VISITE GUIDATE potranno attuarsi a condizione che il numero dei partecipanti non sia inferiore ai 2/3 degli alunni componenti le singole classi e sia acquisito, per gli alunni minorenni, il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare. Per gli alunni maggiorenni, le famiglie dovranno comunque essere avvertite a mezzo comunicazione scritta. Al fine di agevolare la programmazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione, si ritiene opportuno attivare la raccolta e la diffusione tra i Docenti e gli stessi Consigli di Classe di strumenti che informino sulle diverse realtà territoriali e sui paesaggi umani e culturali, quali: • • • • • • pubblicazioni monografiche guide turistiche materiale promozionale (da Agenzie, Enti,Istituti, Associazioni) itinerari turistici mezzi audiovisivi mappe e carte tematiche 27 14. PROGETTI Rappresentano la parte più significativa dell’integrazione e dell’ampliamento dell’offerta formativa e sono il frutto di scelte autonome di progettazione didattica e formativa operate da singoli docenti o da gruppi progettuali. Sia quelli offerti ad intere classi all’interno del monte-ore curricolare sia quelli lasciati alla libera scelta degli alunni e collocati in orario extra-scolastico, presuppongono una considerazione a tutto campo della formazione degli studenti, intesa come formazione esistenziale, civile e culturale. In particolare sono state considerate 4 grandi aree a cui ogni progetto, nel suo specifico, fa riferimento: • stare bene a scuola : è l’ambito a cui si rifanno tutti i progetti che mirano al benessere fisico, psicologico e relazionale degli alunni • prevenzione del disagio scolastico e della dispersione : è l’ambito a cui si rifanno tutti i progetti che mirano ad offrire, in particolare agli alunni in situazioni scolasticamente problematiche, strumenti di supporto tesi a far guadagnare – o a far riguadagnare – autostima, motivazione ed interessi. • educazione alla cittadinanza: è l’ambito a cui si rifanno tutti i progetti che guardano agli studenti come a cittadini di una società complessa che ha bisogno di riconoscersi, per sopravvivere e svilupparsi, dei valori del senso storico e critico, della democrazia reale e partecipata, della tolleranza e della multicultura. • Valorizzazione dei linguaggi artistico-espressivi: è l’ambito a cui si rifanno tutti i progetti che offrono agli studenti occasioni per affinare linguaggi artistico-espressivi già noti e per farne loro conoscere di nuovi. Per i progetti in dettaglio: vedi schede in allegato 15. PROGETTO MODULARE DEL CORSO SERALE Il progetto modulare del Corso Serale, proposto e approvato dal Collegio dei Docenti per l’anno scolastico 2000-01, è al suo quinto anno di sperimentazione. Il Progetto ha fatto proprie le motivazioni e le finalità del “Progetto Sirio”. Le cause che hanno portato a proporre il cambiamento didattico/strutturale sono da ricercare nei problemi concreti che gli studenti-adulti hanno manifestato soprattutto negli ultimi anni. In generale la struttura ordinaria del Liceo, tarata sugli adolescenti, non rispondeva più alle nuove esigenze e ai cambiamenti in atto nella nostra società, quindi ad una richiesta più forte di decentramento (per es. l’utente adulto protagonista dell’attività didattica) e flessibilità del servizio nata anche dalle condizioni particolari dell’utenza. Il nostro Liceo ha ritenuto prioritario organizzare forme di intervento per: 28 1. Il recupero delle carenze nella formazione di base, la riconversione professionale e l’educazione permanente. 2. Offrire occasioni di promozione socio-culturale, stimolare la ripresa degli studi e migliorare l’inserimento nel mondo de l lavoro. 3. Organizzare un piano di studi che proponga anche percorsi individualizzati: un’offerta che faccia proprie le esigenze degli studenti-lavoratori. 4. La possibilità di collaborazione con Enti Locali: collaborazione che in questi anni si è realizzata con il Comune di Carrara e l’U. T. L. Il gruppo di progetto del Corso Serale, al termine di questo terzo anno scolastico, ha ritenuto importante analizzare le nuove esigenze che l’utenza ha manifestato, con l’obiettivo prioritario di adattarsi alle possibilità di partecipazione degli studenti. Si conferma la scelta di ridurre del 15% il monte ore annuale delle materie (vedi in dettaglio piano orario annuale descrittivo del monte ore modulare per materia). Quindi ha discusso l’attuale organizzazione modulare formulando nuove proposte di organizzazione oraria delle lezioni. In particolare sono emersi due aspetti: 1. I Seminari e i Laboratori saranno attivati come in passato durante tutto l’anno, con prevalente concentrazione nel mod. 3; le ore di lezione del mod.3 sono destinate a recupero e approfondimento (Tab. 1). 2. Saranno inserite nel modulo 2, con cadenza settimanale, alcune ore di compresenza (monte ore equivalente alle ore di Sem. e Lab del mod.3) secondo un progetto didattico deciso dai docenti. Sono allegati al presente documento la Tab 1 e l’orario modulare delle lezioni che illustrano i cambiamenti apportati per il corrente A.S. nonché il piano dei Seminari e Laboratori. Di seguito si trascrive testo estratto Progetto Sirio (1998-99) che ha tracciato le linee per la proposta in origine di progetto modulare: 1. ‘Motivazioni e Finalità’ “I profondi cambiamenti determinatisi nella società contemporanea richiedono che anche il sistema formativo si trasformi passando dall’attuale rigida struttura ad una più decentrata e flessibile che risponda altresì ai bisogni di utenze particolari come coloro che intendono rientrare nel sistema formativo; essi infatti non trovano ora risposta adeguata ai loro bisogni perché la struttura dei corsi serali propone modelli e metodologie identici a quelli previsti per l’utenza diurna”. 2. Flessibilità e modularità La struttura prevede articolazioni a carattere modulare e flessibile che, fra l’altro, potranno riguardare: a) l’orario delle lezioni (distribuzione su cinque giorni) b) il calendario scolastico (per consentire moduli intensivi e recuperi c) l’aggregazione degli studenti in gruppi scolastici per livelli; tale formula potrà essere sperimentata dopo la fase di accoglienza e prevede una progressione scolastica degli studenti fondata su livelli di padronanza dei saperi riferiti alle diverse materie. Ciò implica il superamento della comune nozione di classe e di promozione alla classe successiva, con la conseguente adozione di percorsi scolastici basati sui livelli di conoscenza delle singole discipline. 3. Crediti formativi 29 I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti e acquisite in seguito a studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti (crediti formali). Il loro riconoscimento è automatico. I crediti, nei casi in cui comportino la promozione anticipata in una o più discipline, determinano anche l’esonero dalla frequenza delle materie per le quali sono stati riconosciuti. Essi, pertanto, consentono accessi differenziati al percorso scolastico e possono essere accompagnati ad un sistema complementare di debiti. Il C. di C. delibera il riconoscimento dei crediti, l’attribuzione dei debiti e il conseguente percorso individuale. Analogamente il C. di C. , che decidesse la non promozione dello studente, può attribuirgli contestualmente crediti spendibili nell’anno successivo per le materie nelle quali è stata conseguita la sufficienza. 4. Tutoring Nel sistema formativo qui ipotizzato fondato sulla flessibilità, sulla personalizzazione dei percorsi, sul riconoscimento dei crediti o sull’attribuzione di debiti e sul sostegno all’apprendimento, è prevista la funzione di tutoring svolta da uno dei docenti del consiglio di classe. Tale funzione è espressamente e formalmente assegnata attraverso una nomina che preveda modalità, tempi e controlli per il suo espletamento; è svolta all’interno dell’orario di insegnamento con eventuali modifiche dell’orario di cattedra o con l’attribuzione di ore eccedenti. In particolare, costituisce compito del tutor l’aiuto ai singoli allievi in difficoltà rispetto: - al loro inserimento nel sistema scolastico - all’attivazione di strategie idonee a colmare carenze culturali - all’assistenza per sopravvenute difficoltà in ordine alle attività curricolari 5. Indicazioni metodologiche Con il ricorso a modalità di lavoro appropriate e differenziate, l’azione didattica dovrà inoltre tendere a: a) valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali degli studenti in tutte le situazioni didattiche in cui ciò sia possibile; b) motivare alla partecipazione e allo studio evidenziando soprattutto il valore formativo e l’apporto professionale di ciascuna proposta didattica; c) coinvolgere lo studente anche attraverso la chiara indicazione di traguardi raggiungibili e di compiti realizzabili, rispetto ai quali l’insegnante tenderà a porsi soprattutto come ‘facilitatore’ di apprendimento; d) utilizzare lezioni frontali, in ogni caso di breve durata, solo in quelle circostanze in cui esse risultino strettamente funzionali; e) privilegiare l’attività di laboratorio come momento in cui s’impara facendo; f) favorire il lavoro di ricerca in gruppo che dovrà essere particolarmente ben strutturato e guidato; g) utilizzare il problem solving come strategia più funzionale a processi di apprendimento efficaci anche e soprattutto per studenti adulti; h) essere caratterizzata da ricorrenti momenti in cui il docente crea condizioni per apprendimenti autonomi; i) assumere la cooperazione come stile relazionale e modalità di lavoro. 30 6. Verifica e valutazione Criterio fondamentale è che verifica e valutazione perdano, a maggior ragione nei confronti di un’utenza adulta, il loro valore sanzionatorio, ancora molto diffuso nel nostro sistema scolastico, per assumere la più appropriata connotazione di controllo di processi, al fine sia di diagnosticare e correggere errori rilevati nel percorso di apprendimento sia di indurre corretti comportamenti autovalutativi degli studenti. Osservazione e misurazione debbono tendere pertanto a identificare le cause dello scostamento tra risultati e obiettivi e avere come finalità principale quella di predisporre interventi per adeguare metodi, tecniche e strumenti. Sarà così sempre sottolineata la valenza formativa della valutazione e si creeranno le condizioni perché essa sia meglio vissuta ed accettata. La definizione e la comunicazione alla classe di criteri e strumenti di valutazione garantirà trasparenza e maggiore obiettività a ogni forma di controllo contribuendo così a migliorare il clima generale della classe, a rendere espliciti i rapporti tra docenti e studenti, a rafforzare le motivazioni ad apprendere. La verifica quindi è il momento fondamentale della progettazione didattica e in essa trova la propria significatività. Si tratta di un procedimento che si articola in attività svolte in ambiti diversi e di complessità differente, ma che sempre deve ricomporsi a livello di consiglio di classe. Va ribadito che per ogni singolo docente la verifica ha lo scopo di: § § § § assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo e modificarlo secondo le esigenze, controllare durante lo svolgimento dell’attività didattica l’adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti ai fini prestabiliti, accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati, pervenire alla classificazione degli alunni. 31 32 16. FORMAZIONE, RICERCA ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE Presupposto che ad ogni docente è garantita la partecipazione individuale ad iniziative “esterne ”, nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente, è compito della Commissione Aggiornamento fornire e far circolare informazioni che stimolino alla partecipazione. Ma è soprattutto alla progettazione in proprio di una formazione a misura dei docenti di questa scuola che bisogna guardare, ad esempio con la promozione di incontri su temi specifici che verranno organizzati, sulla base dei bisogni espressi dal personale docente, anche in collaborazione con altre scuole e con la partecipazione di personale esperto del mondo della scuola, dell’Università e dell’IRRE. Sia la partecipazione individuale ad iniziative esterne che , a maggior ragione, la promozione in proprio di momenti collettivi costituiscono due modalità fondamentali per l’esercizio del diritto-dovere della formazione docente, vista però soprattutto come aggiornamento. Un valore aggiunto è invece rappresentato dalla costruzione di un contesto situazionale che continuativamente predisponga i docenti alla ricerca e allo sviluppo della loro professionalità. Tale contesto è rappresentato, in primis, dai luoghi naturali del lavoro comune dei docenti, in particolare dai Gruppi Disciplinari e dalle Commissioni, entro i quali si possono produrre modificazioni reali di atteggiamento e sviluppo concertato di competenze. Si tratta perciò di dare maggiore spessore alla pratica della collegialità, orientandola più fortemente in direzione della ricerca e dell’autoriflessione. Ma non solo. La creazione di un Centro di Documentazione degli Insegnanti favorirebbe il processo che si intende determinare: un centro in cui reperire materiali di informazione e di studio , vagliati e classificati dalla Commissione Aggiornamento, per essere offerti tanto alla consultazione individuale quanto alla discussione per gruppi di varia configurazione (disciplinari, interdisciplinari, per centri di interesse), permettendo in questo modo di fruire di formazione in tempi e modi flessibili e vari. 17. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO L'autoanalisi o autovalutazione del nostro Istituto si propone la ricerca degli elementi positivi e negativi rispetto alla qualità del servizio che si rende all'utenza, cioè ai nostri studenti. Saranno analizzati, tramite elenchi, tabelle, documenti, questionari e statistiche, tutti gli elementi utili ad inquadrare la situazione del servizio che offre il LAS. Saranno inoltre effettuati sondaggi su gruppi campione di studenti volti a rilevare le attese, le opinioni, i bisogni. 33 Il processo di valutazione si baserà su: 1 - RACCOLTA DATI: • Situazione socio-culturale ed economica degli utenti (distanza casa-scuola, composizione nucleo famigliare ecc…). • Statistiche sui tassi di abbandono-ripetenza negli ultimi 5 anni. 2 - STRUTTURE E RISORSE: • Valutazione delle risorse strutturali e strumentali • Valutazione dell'organizzazione didattica • Valutazione dei progetti, i materiali, le risorse • Valutazione della documentazione del lavoro 3 - UTENTI • Le opinioni degli alunni (attese, le opinioni, i bisogni.) • L'opinione delle famiglie (attese, le opinioni, i bisogni.) • L’opinione degli insegnanti (attese, le opinioni, i bisogni) 4 - PROPOSTE • Correttivi ed interventi per il futuro. 5 - COMUNICAZIONE DEGLI ESITI DEL PROCESSO. 18. PROGETTI (vedi allegato) 34 n19. RISORSE PROFESSIONALI INTERNE DATI GENERALI DELL'ISTITUTO INDIRIZZO NUMERO CLASSI Ordinamentale Corso Sper. ”Progetto Leonardo” Corso Sper. Serale (modulare) Corso Integrativo 5 16 4 2 91 300 83 34 27 508 TOTALE ALUNNI PERSONALE DELLA SCUOLA Docenti a tempo indeterminato Docenti a tempo determinato Personale Amministrativo Collaboratori Scolastici Assistenti Tecnici Modelli viventi TOTALE 56 15 6 12 (di cui 2 a t.d. di cui 1 p.time ) 2 (di cui 1 a tempo determinato) 2 93 35 TIPOLOGIA DOCENTI Titolari di Discipline Pittoriche Titolari di Discipline Plastiche Titolari di Discipline Geometriche Titolari di Letteratura e Storia Titolari di Storia dell’Arte Titolari di Filosofia Titolari di Inglese Titolari di Diritto Titolari di Matematica e Fisica Titolari di Scienze Titolari di Chimica Titolari di Educazione Fisica Titolari di Religione Titolari di Sostegno TOTALE 16 6 8 9 6 1 3 1 7 3 1 4 2 5 72 STAFF DELLA DIRIGENZA DOCENTI FUNZIONI 1. Sostituzione del Dirigente Scolasticoin caso di assenza e/o impedimento dal servizio; 2. Programmazione dell’orario di servizio del personale docente, articolazione dell’orario di lavoro, nonché modalità di accertamento del suo rispetto; 3. Individuazione delle esigenze e delle priorità in ordine Prof. Michele BEDINI all’organizzazione e all’utilizzazione delle risorse strutturali (spazi), materiali e strumentali della Sede Centrale, nonché raccolta e formulazione di proposte operative; 4. Regolarizzazione delle entrate e delle uscite degli alunni della sede Centrale, Sostituzione dei colleghi assenti, avvalendosi della collaborazione dell’Assistente Amm.va preposta a tale compito. 1. Vigilanza sull’osservazione del Regolamento di Istituto da Prof.ssa Clementina ALTINI parte dei Docenti, degli Studenti e dei Collaboratori Scolastici della Sede Succursale; 2. Individuazione delle esigenze e delle priorità in ordine all’organizzazione e all’utilizzazione delle risorse strutturali (spazi), materiali e strumentali della Sede Succursale, nonché raccolta e formulazione di proposte operative; 3. Regolarizzazione delle entrate e delle uscite degli alunni della Sede Succursale. 36 FIGURE FUNZIONI FORMATIVA STRUMENTALI DOCENTI AREA AL PIANO DELL’OFFERTA FUNZIONI Prof.ssa VIGNALI Marzia 1 Accoglienza, orientamento obbligo formativo in entrata, Prof. ssa BERNASCONI Daniela 2 Orientamento in uscita Prof. Giovanni CHIAPELLO 3 Educazione degli adulti, Corso Serale, rapporti con il territorio, con gli enti pubblici ed aziende per attività Scuola/Lavoro/Stage formativi Prof. MUZIO Sebastiano 4 Valorizzazione della formazione artistica. specificità della 37 GRUPPI DI PROGRAMMAZIONE / COMMISSIONI DI LAVORO Dipartimento 1°. Dipartimento 2° Area linguistico-espressiva –visuale (Letteratura e storia Storia dell’arte Discipline pittoriche Discipline plastiche Lingua inglese Educazione fisica). Area scientifico-tecnologico-progettuale (Elementi di architettura Prospettiva Scienze, Chimica, Geografia Matematica e fisica Filosofia Diritto). N° docenti 44 N° Docenti 18 GRUPPI PROGETTUALI GRUPPO REFERENTE VIVERE IL MARE Rosaria DE GASPERIS COMENIUS Barbara MAZZI SPORTELLO ORIENTAM.IN USCITA Daniela BERNASCONI CONTINUITA’ ARTISTICA Marzia VIGNALI LINGUE 2000 Barbara MAZZI ED.ALLA SALUTE Elisabetta GUGLIELMINO EDUCAZIONE STRADALE Paolo SIMONELLI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ Maurizio PUCCI LE LEGGENDE E I CASTELLI DI LUNIGIANA Caterina DE FUSCO EDUCAZIONE AMBIENTALE Alessandra TOGNINI CORSO DI FOTOGRAFIA Franco RASO OFFICINA PICASSO Marzia VIGNALI CORSO PRODUZIONE DI UN DVD Pasquino GIUNTOLI TECNICHE PITTORICHE ANTICHE: oro e colore Giovanni CHIAPELLO DALLA CRETA AL DIGITALE Paolo PRATALI TECNICHE DELL'INCISIONE Fabrizio PICCIOLI LAB.TEATRALE/MUSICALE Michele BEDINI CORSO PROP.USO AEROGRAFO Sebastiano MUZIO 38 DOCENTI REFERENTI PER COMPITI SPECIFICI DI SETTORE COMPITI DI SETTORE LABORATORIO MULTIMEDIALE REFERENTI BARDELLINI Enrico LABORATORIO INFORMATICA MISMAS Fabrizio LABORATORIO DI GRAFICA PRUDENTE Roberto LABORATORIO DI CHIMICA/BIOLOGIA VATTERONI Lucia LABORATORIO DI ANATOMIA ARTISTICA ROVALI Paolo LABORATORIO DI INCISIONE PICCIOLI Fabrizio LABORATORIO FOTOGRAFICO RASO Franco LABORTORIO DISCIPLINE PLASTICHE USO FORNO ELETTRICO LABORATORIO DI MODELLISTICA SCIVOLI Anna Maria ELABORAZIONE ORARIO SETTIMANALE MISMAS Fabrizio PALESTRA DE GASPERIS Rosaria COORDINAMENTO UTILIZZ. BIBLIOTECA VATTERONI Lucia COORDINAMENTO CORSO SERALE CHIAPELLO Giovanni COORDINAMENTO “ATTIVITA’DI SOSTEGNO” PEZZICA Paola COORDINAMENTO DIRITTO ALLO STUDIO VATTERONI Lucia VANELLI Nildo COORDINAMENTO ESAMI DI IDONEITA’, BEDINI Michele INTEGRATIVI , PASSERELLE e ESAMI DI STATO INIZIATIVA CONCORSI-OLIMPIADI-GARE ALTINI Clementina INIZIATIVA SALONE TEMATICO ORIENTAMENTO SCUOLA LAVORO IMPRESA MISMAS Fabrizio INIZIATIVA MOSTRA DI FINE ANNO VANELLI Nildo INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI PRATALI Mariella EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA BALDERI Silvia EDUCAZIONE AMBIENTALE TOGNINI Alessandra 39 DOCENTI COORDINATORI E SEGRETARI COORDINATORE CLASSE BERNASCONI Daniela 4^A GIANDOLFO Luciana 1^B DE FUSCO Caterina 2^B PUCCI Maurizio 3^B VIGNALI Marzia 4^B SEGRETARIO PRATALI Paolo PEZZICA Paola BIANCHI Cinzia MUZIO Sebastiano GIOVANELLI Francesca VATTERONI Lucia DE GASPERIS M.Rosaria TOGNINI Alessandra MURE’ Antonino MUSETTI Roberto 1^C 2^C 3^C 4^C 5^C MENCHINI Roberta CARUSI Lucilla GIUNTOLI Pasquino DEL NERO Bernardo BIANCHI Camilla MAZZI Barbara ROSSI Laura DICASALE Giuliana VANELLI Nildo 1^D 2^D 3^D 4^D BERTOLINI Mario RASO Franco GIANETTI Marco SBARBARO Simonetta PALANDRANI Claudio DE FILIPPI Antonella 2^E 3^E SIMONELLI Paolo DELL’AMICO Laura NICELLI Antonella MALAGOLI Simonetta PRATALI Mariella GUGLIELMINO Elisabetta MUSETTI Roberto 1^F 2^F 3^F 4^F 5^F MASANI RICCI Massimo MENCONI Paola BALDERI Silvia GEMIGNANI Graziella SARDELLA Tiziana PICCIOLI Fabrizio MORIGONI Lucia CHIAPELLO Giovanni CACCIATORI Sara 1^S 2^S 3^S 4^S MARTINELLI Cecilia GASTARDELLI Barbara SCIVOLI Anna Maria TOSCHI Eleonora DOCENTI REFERENTI DEI GRUPPI DISCIPLINARI Materia Docente ITALIANO BERNASCONI Daniela STORIA MUSETTI Roberto LINGUA STRANIERA MAZZI Barbara DIS. GEOM.-ARCHITETTURA VANELLI Nildo DISCIPLINE PITTORICHE MISMAS Fabrizio DISCIPLINE PLASTICHE RAFFO Giorgio MATEMATICA ALTINI Clementina FISICA MURE’ Antonino SCIENZE VATTERONI Lucia CHIMICA TOGNINI Alessandra STORIA DELL’ARTE BARDELLINI Enrico 40 DIRITTO FILOSOFIA ED. FISICA RELIGIONE BALDERI Silvia DICASALE Giuliana DE GASPERIS Rosaria GUGLIELMINO Elisabetta INCARICHI SPECIFICI PERSONALE A.T.A. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COMPITI NOMINATIVI 1. Vedi art.7 del CCNL 2004-05 , comma3 . Sostituzione del D.S.G.A., con compiti di collaborazione amministrativa caratterizzati da autonomia e responsabilità operativa aderenti alla logica del percorso di valorizzazione compiuto. BORGHINI Maurizio 2. Sostituzione del Personale Docente con predisposizione della compilazione dei quadri- orari e della consegna ai Collaboratori Scolastici. BELLETTI Beatrice 3. Attività di supporto per la redazione del P.O.F. e delle Schede descrittive relative ai singoli Progetti. RICCI M.Gloria 4. Monitoraggio amministrativo-finanziario dei singoli Progetti Collaborazione alla Rete Amministrativa. PENNUCCI Giuliana 5. Sistemazione progressiva dell’Archivio relativo al Personale e agli utenti. MANNOCCI Oriana ASSISTENTE TECNICO COMPITI NOMINATIVO 41 COMPITI NOMINATIVI 1) Vedi art.7 del CCNL 2004-05 , comma3. Collabora con il personale docente nella cura e nell’igiene personale degli allievi disabili FRANCIOSI Elsa 2) Vedi art.7 del CCNL 2004-05 , comma3. Collabora nell’attività di Pronto Soccorso e di prima assistenza in attesa dell’intervento specifico. VIAGGI Stella 3) Vedi art.7 del CCNL 2004-05, comma 3. Collabora con il personale docente nella cura e nell’igiene personale degli allievi disabili IARIA Rosa 4) Collabora con il personale docente nella cura e nell’igiene personale degli allievi disabili PANGALLO Giovanna 5) Collabora per la piccola manutenzione delle strutture e degli impianti presenti nell’Istituto. BONFIGLI Luciano 6) Collabora nella manutenzione della pulizia e dell’igiene della Palestra. PUCCIARELLI Luisella 7) Collabora con la Segreteria nella produzione di fotocopie nella rilegatura di materiali prodotti dalla scuola e nell’ effettuare fax. LUCCHESI Mariella Svolge attività di collaborazione con gli uffici della Segreteria e con gli Organi Collegiali, con assunzione di responsabilità diretta in merito alla gestione organizzativa dei laboratori e nella predisposizione del piano degli acquisti con i docenti incaricati. FRANCESCHINI Angelo COLLABORATORI SCOLASTICI 42 . 43 LE RISORSE STRUMENTALI INTERNE TIPOLOGIA DELLE AULE ATTREZZATURA E FUNZIONE NUMERO Ordinarie Letteratura e Storia, Matematica,Storia dell'arte, Inglese, Diritto, Filosofia, Scienze, Religione. 14 (sede centrale e succ.) Aula informatica N° 12 computer, 12 monitor 15’, 1 stampante laser HP 1200, 1 stampante laser Brother HL1050, 1 stampante Deskjet 1220C printer, 1 Scanner Scanjet 5370C, 1 Print Server D-Link DP 300, 1 Hub 3Com Office Connect Dual Speed Hub 16 Postazione Internet per docenti N° 1 PC, scanner piano, stampante a getto d’inchiostro colore. 1 (sede centrale) Biblioteca Laboratorio di Scienze Palestra Volumi prevalentemente a carattere storico-artistico; è in atto una nuova catalogazione. 1 Bilancia analitica, 1 Autoclave per sterilizzazione, 1 Bagnomaria, 2 Stufe termostatiche, 3 Microscopi ottici binoculari e 1 monoculare (e relativi accessori), videocamera per microscopio, 1 Distillatore, 1 centrifuga, 3 Cuffie termoriscaldanti, 1 Agitatore magnetico, 1 PH metro, Collezione di minerali e rocce, globo geografico. Attrezzata per attività a corpo libero e con attrezzi per esecuzione dei fondamentali di pallavolo e pallacanestro e per circuiti vari. Utilizzabile anche per la ginnastica artistica 1 (sede centrale) 1 (sede centrale) 1 (sede centrale) 1 (sede centrale) 44 Laboratorio di grafica 9 IMAC, 1PC, 3 EMAC, 1Masterizzatore per PC, 3 Tavolette grafiche, 4 Scanner, 2 Stampanti A4, 2 Stampanti A3, 3 unità removibili Zip. 1 (succursale) Aula di figura disegnata Riproduzioni in gesso di opere d’arte, cavalletti spazio attrezzato per posa modello vivente. 4 (sede centrale e succursale) Aula di discipline pittoriche Tavoli da disegno. 1 (succursale) Aula di modellato Riproduzioni in gesso di opere d’arte, cavalletti per modellato 6 (sede centrale e succ.) 7 (sede centrale e succ.) Aula disegno (ornato, disegno geometrico architettura) Laboratorio Teatrale Tavoli da disegno tecnico, calchi in gesso. N.10 Praticabili N.2 scalette in legno Sedie-Impianto illuminazione 1 (con annesso spogliatoio e guardaroba) 1 (sede centrale seminterrato) Laboratorio Musicale N.1 pianoforteYamaha-U3s N.1 Chitarra classica Miguel Angel N.1 Sax contralto Diamone 1 (sede centrale seminterrato) Laboratorio Multimediale N.1 lettore CD-DVD N.1 amplificatore HI-FI N.1 videoregistratore VHS Panasonic N.1 decoder satellitare N.1 lavagna a fogli N.1 set di 5 casse per impianto HI-FI N.1 televisore 28” Poltroncine 45 Laboratorio Fotografico Laboratorio Discipline Plastiche Laboratorio di Incisione N.1 ingranditore Durst 605 N.1 Fotocamera Digitale Olympus N.1 fotocamera meccanica Canon (1 grandangolo medio tele) N.1 Lavavo mobiletto N.1 Scaldaacqua 5 litri N.1 Mobiletto portaoggetti N.1 Tavolo portacomputer N.1 Forno per terracotta N.1 scaffalatura a ripiani Refrattari a piastra e colonnine di varie misure N.1 Torchio calcografico N.1 Piastra termica per scaldare lastre N.1 Asciugacapelli N.1 Fornelletto elettrico N.2 Raschietto-brunitoio N.2 lime per ferro N.2 Vaschette per fotografia - Spazi espositivi per mostre - 1 (sede centrale seminterrato) 1(sede centrale seminterrato) 1(sede centrale seminterrato) Aula 10 Pannelli autoportanti di legno 2 (sede centrale seminterrato) multistrato Parallelepipedi in legno per supporti di sculture 46