chi l`ha detto che fanno ingrassare?
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chi l`ha detto che fanno ingrassare?
alimentazione pane, pasta e patate Corbis Testo di Laura D’Orsi chi l’ha detto che fanno ingrassare? Nutrono i muscoli e ti aiutano a dimagrire. A patto di sceglierli bene P IG è l’indice glicemico: se consumi i farinacei in modo corretto puoi tenerlo sotto controllo ane, patate e pasta stanno diventando una specie in via di estinzione sulla tavola di chi è attento alla linea. Ricchi di carboidrati e quindi di zuccheri, sono accusati di far ingrassare e provocare attacchi di fame. «Non è così e bandirli dalla dieta è un errore», dice Agostino Grassi nutrizionista e segretario della Fondazione Dieta Mediterranea. «Mangiandone una giusta quantità, associata alle proteine, si può perdere peso e mantenere intatta la massa magra. Lo dimostra anche un recente studio pubblicato su The New England Journal of Medicine. «Esagerare con le proteine, come suggeriscono le diete più in voga, senza fornire abbastanza zuccheri, è controproducente. Perché per procurarseli l’organismo inizia a smantellare proprio la massa magra. Il risultato? Si perde sì peso, ma anche muscoli», spiega l’esperto. Dunque, via libera ai carboidrati, ma scegliendo quelli che hanno un indice glicemico (IG) contenuto, che fanno cioè innalzare poco la glicemia nel sangue. Ti risulta che tutti i carboidrati ce l’hanno molto alto? Ti sbagli... starbene Ottobre 2013 SB10-23-26-Pasta-LTK.indd 23 23 18/09/13 14.28 pane alimentazione attualità Secondo le tabelle, il pane bianco ha un indice glicemico elevato, cioè tra 70 e 100. L’IG si ritiene basso se il valore è tra 0 e 55, moderato tra 56 e 69 e alto da 70 in su. Ma non è una buona ragione per dire no ai panini: il trucco, è abbassare l’indice glicemico. Ecco 4 modi per farlo 50% il pane integrale ha un indice glicemico dimezzato rispetto al bianco Getty (4) Quale scegliere per non ingrassare Punta sul vero integrale Il pane “scuro” fa ingrassare meno perché contiene più fibra. Ma fai attenzione: il vero integrale non è facile da trovare. La maggior parte della farina integrale, e quindi del pane in commercio, non è altro che farina raffinata a cui viene aggiunta crusca rimacinata, anch’essa residuo del processo di raffinazione. La farina davvero integrale è quella ottenuta dalla macinazione (meglio se a pietra) del grano integro, completo in tutte le sue parti. Osserva il pane quando lo compri: se ha un colore di base chiaro in cui si evidenziano tanti puntini scuri, si tratta di una falsa farina integrale. Il vero integrale ha un colore scuro omogeneo. 24 Sì al pane condito (da te) dopo qualche giorno è migliore Quando il pane perde umidità, l’amido cambia la sua struttura (si retrograda) e viene assimilato più lentamente. Ecco perché una fetta di pane casereccio di qualche giorno ti sazia più a lungo e tiene lontano gli attacchi di fame. Se poi ti piacciono i crostini, meglio ancora: puoi usare anche il pane raffermo per prepararli. Uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition ha dimostrato che mangiando una fetta di pane bianco condito con aceto, la glicemia nel sangue si abbassa notevolmente, e aumenta il senso di sazietà. «L’acido acetico rallenta l’assimilazione dell’amido contenuto nel pane. La digestione avviene più lentamente e la glicemia non schizza verso l’alto, perché il glucosio viene rilasciato più lentamente», spiega il dottor Grassi. Se aggiungi anche un cucchiaino di olio di oliva (come nella classica panzanella), ci guadagni in gusto e abbassi ancora di più l’IG, per effetto dei grassi che frenano la digestione. ok alle friselle Se ami sgranocchiare i sostituti del pane, come crackers e grissini, faresti bene a ridurli perché il loro IG è molto elevato, per non parlare dei grassi non eccellenti che contengono. Con grissini & Co. è facile veder lievitare il girovita. L’alternativa? «Le friselle d’orzo pugliesi. Questo cereale, infatti, contiene, rispetto al frumento, una percentuale maggiore di amido in una forma chimica tale che rallenta il rilascio di glucosio nel sangue», spiega l’esperto. starbene Ottobre 2013 SB10-23-26-Pasta-LTK.indd 24 18/09/13 14.28 patate Squisite, sono considerate da tutti una bomba calorica. Ma se ti fai furba puoi inserirle nella tua dieta anche due volte alla settimana, al posto del pane e della pasta Glicemia ok se le cucini così Gli studiosi hanno trovato il modo di ridurre la “botta” di zuccheri che contengono le patate bollite. «Si è visto che lessandole alla sera e lasciandole in frigo tutta la notte, il giorno dopo si ottiene una quantità apprezzabile di amido resistente all’azione degli enzimi. In pratica, l’IG si abbassa notevolmente», spiega il nutrizionista. Nello stesso studio, pubblicato sull’ European Journal of Clinical Nutrition, si è osservato che condendo le patate con una vinagrette composta da 8 g di olio extravergine e 28 g di aceto, la glicemia rimaneva ancora più bassa. Fritte (a regola d’arte) sì agli Gnocchi fatti in casa Sono una vera prelibatezza, ma guardati con sospetto da chi vuole dimagrire. E invece la bella notizia è che si possono mangiare. «A patto però di usare nell’impasto l’uovo, che consente una più lenta dismissione dei glucidi. In più, devi scolarli appena salgono a galla in modo da impedire all’amido di assorbire acqua, processo che lo rende più assimilabile», spiega l’esperto. Se vuoi gustare gli gnocchi, però, devi farli in casa: quelli industriali hanno un IG alto. Via i sensi di colpa se ogni tanto ti concedi un piatto di patate fritte. Grazie allo shock termico causato dall’olio bollente (rigorosamente extravergine d’oliva), gli amidi diventano più resistenti e non vengono digeriti. Ecco perché le patate fritte hanno un indice glicemico più basso rispetto a quelle al forno. Meglio ancora se le tagli in dischetti sottili anziché in bastoncini. se aggiungi l’uovo all’impasto degli gnocchi abbassi l’indice glicemico Le dosi giuste di carboidrati per restare in linea Segui le indicazioni della dieta mediterranea, secondo cui il 50% della calorie giornaliere dovrebbe provenire dai carboidrati. Vuol dire che se consumi 1600 calorie al giorno, 800 (ma devi sottrarne circa 150 se mangi anche la frutta), devono provenire da pasta, pane, patate e cereali. Ecco un esempio Al mattino A pranzo Tips (2), Istock, Getty lessate ma fredde A cena 30-40 g 70-80 g 60 g di fiocchi d’avena con mandorle e noci di pasta oppure 180-200 g di gnocchi una fetta di pane (non fresco) oppure ancora pasta Selezionato da Starbene: www.fondazionedietamediterranea.it SB10-23-26-Pasta-LTK.indd 25 18/09/13 14.28 alimentazione attualità pasta Le regole blocca IG è l’IG (bassissimo) della pasta all’uovo condita con le verdure saltala in padella Ripassare la pasta in padella con un filo di olio extravergine di oliva è una sana abitudine. Perché in questo modo l’amido diventa più difficilmente attaccabile dagli enzimi digestivi. E la glicemia rimane più bassa. cuocila al dente Più lessi la pasta, più l’amido che contiene gelifica. Vuol dire che assume una forma facilmente assimilabile e di conseguenza è maggiore la sua propensione a trasformarsi in glucosio. Ecco perché la pasta va sempre consumata al dente. Un esempio? Se di solito cuoci gli spaghetti per 8 minuti, scolali dopo 7 minuti e mezzo. Andare oltre i tempi di cottura previsti, anche solo di 30 secondi, fa impennare l’indice glicemico. Tip, Istock, Getty (4) 25 La pasta, che ha un IG tra 40 e 50 (quindi piuttosto basso), è uno dei pilastri della dieta mediterranea, riconosciuta in tutto il mondo come modello nutrizionale e proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Che senso ha farne a meno? Se poi la consumi come ti spieghiamo noi, non compromette assolutamente la linea aggiungi fibra buona La ricetta ok per la glicemia: lasagne alle verdure Per 2 persone: 80 g di lasagne all’uovo 3 zucchine 100 grammi di ricotta 150 g di funghi prezzemolo aglio e sale 26 Taglia le zucchine a fettine e falle saltare in padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio, aggiungendo sale e prezzemolo a fine cottura. Fai lo stesso con i funghi. Lessa le lasagne al dente. Su una teglia, appena unta, sistema la prima sfoglia e farcisci con zucchine e cucchiaini di ricotta ammorbidita con un po’ di acqua tiepida. Copri con un’altra sfoglia e procedi fino a terminare gli ingredienti. Inforna per 15 minuti a 180 °C. starbene Ottobre 2013 SB10-23-26-Pasta-LTK.indd 26 Come per il pane, anche per la pasta la scelta dell’integrale, il più delle volte ottenuta con aggiunta di crusca, non paga. Anche perché il sapore non è gradito a tutti. Invece è ideale l’abbinamento con verdure ricche di fibre solubili, che abbassano notevolmente l’IG. Le trovi nei legumi (particolarmente ricchi ne sono piselli, fave e lenticchie), cicoria, barbabietole rosse, zucchine, fagiolini, carciofi. La fibra “legnosa”, cioè quella insolubile tipica della crusca, ha un potere minore di frenare gli zuccheri. punta sulle tagliatelle Quelle all’uovo sono amiche della linea. Perché, rispetto alla pasta di grano duro, le proteine contenute in tuorlo e albume tengono a bada la glicemia molto di più. Tanto per capirci: le tagliatelle all’uovo hanno un indice glicemico intorno a 32. Se poi ci aggiungi un mestolino di lenticchie, puoi scendere fino a 25. Non male, vero? Per la dieta del dott. Grassi: www.masseriasandomenico.com/it/dieta-mediterranea 18/09/13 14.28