Indicazioni tecniche per l`esercizio delle attività di Tatuaggio e Piercing
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Indicazioni tecniche per l`esercizio delle attività di Tatuaggio e Piercing
Discussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA’ Materiale tratto dall’intervento al congresso “A.P.T.P.I.”Tenuto dal dott. Alberto Cigada del Policlinico di Milano MATERIALI PER PIERCING •Per poter essere considerato idoneo per la realizzazione di piercing, un materiale deve essere dotati di varie caratteristiche, le più importanti delle quali sono: •Biocompatibilità •Elevata qualità superficiale •Sterilità BIOCOMPATIBILITA’: definizione La Biocompatibilità è la capacità di un biomateriale/dispositivo a svolgere la funzione appropriata senza interferire con i meccanismi fisiologici e riparativi dell’organismo umano. BIOMATERIALI: definizione I Biomateriali, invece, sono materiali per i quali si prevede un’ interfaccia con sistemi biologici al fine di valutare, trattare, migliorare o sostituire qualsiasi tessuto, organo o funzione del corpo. I maggiori utilizzi dei dispositivi biomedici sono: Protesi d’anca, ginocchio, vascolari Pacemakers Valvole cardiache Protesi del seno QUALITA’ SUPERFICIALE Il materiale deve avere un’alta qualità superficiale, perché una superficie rugosa (o con presenza di difetti) determina un aumento dell’adesione batterica, favorendo fortemente i rischi di infezione. Il controllo della qualità superficiale richiede l’utilizzo di apparecchiature di non facile reperibilità quali il microscopio elettronico a scansione (SEM). Pertanto la qualità di un impianto deve essere valutata a monte, in termini di qualificazione del produttore e del prodotto. STERILITA’ Non è semplice garantire una sterilizzazione ottimale. Per i metalli un metodo che da risultati accettabili è la sterilizzazione in autoclave, questo metodo però non può essere usato sempre, ad esempio non va bene per i polimeri poiché possono andare incontro a degradazione termica. Forti garanzie sono offerte da prodotti sterilizzati in fase di produzione (tramite raggi gamma o beta, ossido di etilene) e commercializzati in idonee confezioni sigillate. FENOMENI ALLERGICI I fenomeni di allergia a particolari metalli sono in progressivo e continuo aumento e in particolar modo nella popolazione femminile (30/40%) poiché più portata ad accessori metallici. Questa sensibilizzazione può essere connessa alla continua ingestione di ioni (derivanti anche da pentole) o anche al rilascio ionico da metalli impiantati. Risultati di ricerche hanno provato che la reazione allergica al nichel è strettamente legata all’entità del rilascio, ma sembrano indicare anche che un acciaio inossidabile austenitico non suscettibile alla corrosione localizzata possa essere utilizzato senza problemi. PRINCIPALI MATERIALI I MATERIALI MAGGIORMENTE UTILIZZATI PER ESIGUIRE BODY PIERCING SONO: Acciaio chirurgico Titanio •Polimeri Autoclavabili MATERIALI MAGGIORMENTE UTILIZZATI PER BODY PIERCING GIA’ GUARITI: Leghe Auree ( Oro) Polimeri Argento Osso Legno ACCIAIO CHIRURGICO L’acciaio chirurgico è un acciaio inossidabile con una percentuale maggiore del 12 % di Cr (sulla superficie dell’acciaio si forma un film a base di ossido di cromo che lo protegge dalla corrosione) viene classificato in diverse categorie a seconda della composizione, le classi usate nei gioielli da body piercing sono: AISI 361L ISO 5832-1D (variante bio medica del 361L ESR, VM) P-558 (acciaio inossidabile innovativo privo di nichel) Queste classi hanno una velocità di corrosione apparentemente nulla, ma in realtà comunque presente ( meno del 0,03 mg/dm2.giorno) ma al di sotto dei limiti stabiliti dalla direttiva UE. TITANIO Il Titanio usato nel body piercing non è titanio puro ma una lega identificata come ISO 5832-3 (o anche come TI6A14V che esprime i componenti della lega e le sue quantità: 6% alluminio, 4% valladio e restante titanio). Tale lega ne garantisce caratteristiche molto apprezzate come: Ipoallergenicità Peso contenuto (circa la metà del’acciaio) Elevata resistenza alla corrosione Elevate caratteristiche meccaniche Fra i materiali metallici di normale impiego il titanio e considerato quello con migliori proprietà di biocompatobilità TITANIO In commercio normalmente si trova anche il titanio colorato, questa colorazione non avviene mediante pigmenti e coloranti ma attraverso un processo detto anodizzazione. L’anodizzazione è una tecnica elettrochimica di ossidazione anodica in cui si varia il film di ossido (la resistenza alla corrosione si deve a questo film) nello spessore in modo da avere differenti rifrazioni dello spettro luminoso. E dunque a causa di fenomeni di interferenza ottica che si creano le diverse colorazioni. ALTRI RIVESTIMENTI Per motivi estetici vi sono in commercio anche altri materiali che hanno una colorazione (es. l’acciaio inossidabile nero, titanio nero o effetto oro) Alcuni di questi rivestimenti hanno mostrato una pessima qualità con significativi fenomeni di distacco, tali da rendere indispensabile un’ attenta valutazione prima del loro uso. La valutazione del tipo di materiale deve certamente essere fatta a monte, ma in sede legale, il non verificare la qualità di un rivestimento di questo tipo rischia di essere considerato colpa dell’utilizzatore. POLIMERI I Polimeri sono formati da lunghe catene di atomi, quasi sempre a base di carbonio, tenute insieme da legami forti. Nei polimeri vengono quasi sempre aggiunti additivi di vario genere per garantire alla massa adeguate proprietà meccaniche, di lavorabilità, stabilità chimica ecc. In campo biomedico si utilizzano: Politetrafluoroetilene (PTFE) Siliconi Polietilene (UHMWPE) Polipropilene (PP) Polimetilmetacrilato (PMMA) Poliammidi (Nylon)