La malattia infiammatoria intestinale - clinicalvetnews
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theVeterinarian L a pu bbl i c a z i o n e v e t e r i n a r i a E u k a n uba e Ia m s Numero 6, novembre 2009 La malattia infiammatoria intestinale: passato e futuro Michael Willard, DVM, MS, DACVIM E’ con piacere che distribuiamo il sesto numero di “theVeterinarian”, Introduzione pubblicazione informativa di Eukanuba Veterinary Diets. L’obiettivo La malattia infiammatoria intestinale di ‘theVeterinarian’ è quello di fornire al clinico informazioni pratiche di rapida e agevole lettura nonché consigli utili sulle più frequenti condizioni cliniche del cane del gatto. (IBD, Inflammatory Bowel Disease) è un importante argomento di discussione e ricerca in gastroenterologia canina e felina da più di vent’anni. Spesso la IBD è stata definita come la più comune causa di Figura 1: Grave segni clinici gastroenterici cronici nel cane dimagrimento in e nel gatto. L’IBD dell’intestino tenue un cane affetto da enteropatia. può essere particolarmente devastante, inducendo un grave dimagrimento associato o meno a ipoalbuminemia (Fig 1). Uno dei problemi che insorgono nel parlare di IBD è dovuto al fatto che la malattia ha avuto definizioni diverse e non c’è stato un chiaro consenso su che cosa sia esattamente l’IBD. In alcuni casi, si è parlato di IBD nel contesto di una L’autore diagnosi istologica (es., Figg. 2 e 3), grazie unicamente al riscontro di infiammazione Mike Willard si è laureato nel 1975 presso la Texas A&M University (USA). nelle biopsie intestinali, mentre in altri Dopo una internship presso la Kansas State University, ha effettuato una casi la malattia è stata definita come residency in medicina dei piccoli animali presso l’Università del Michigan. infiammazione intestinale “idiopatica”, E’ stato Professore associato di Medicina dei piccoli animali presso la Michigan State e la Mississippi State University. Attualmente è Professore per la diagnosi della quale la sola istologia di Scienze cliniche dei piccoli animali presso la Texas A&M University. Il è inadeguata. L’attuale terminologia Professore Willard è diplomato ACVIM (Medicina interna) ed è autore collettiva per l’IBD canina e felina si riferisce di più di 70 pubblicazioni scientifiche e di 100 capitoli di libri, oltre a essere ospite abituale di congressi nazionali e internazionali. alla presenza di segni clinici gastroenterici persistenti o ricorrenti associati a evidenza La malattia infiammatoria intestinale: passato e futuro antinfiammatori. Benché ci sia molto di aneddotico, esistono segnalazioni pubblicate già trent’anni fa di antibiotici (es. tilosina) in grado di “curare” l’IBD.7 Da allora, l’efficacia della tilosina è stata confermata da altri studi8 che hanno contribuito a rivelare il possibile ruolo dei batteri1-5 nel causare e/o mantenere l’infiammazione intestinale nei pazienti con “IBD”. In particolare, è stato suggerito il termine “disbiosi” per descrivere meglio ciò che avviene nell’intestino dei pazienti affetti da IBD. La disbiosi è uno stato di squilibrio della popolazione batterica intestinale commensale in cui le specie batteriche che favoriscono l’infiamma Figura 2. Biopsia duodenale di uno Yorkshire di tre anni affetto da IBD in cui si osserva un aumen- zione mucosale (es. E. coli) sono presenti to dei linfociti e delle plasmacellule nella lamina propria. Ematossilina-eosina. Bar = 50 μm. Per in numero maggiore, mentre le specie gentile concessione di Penny Watson, Cambridge University Veterinary School, UK. meno inclini a indurre infiammazione (es. Bifidobacter) sono presenti in numero minore. Il risultato è una perpetuazione dell’infiammazione intestinale. istologica di infiltrazione infiammatoria effetto “immunomodulatore”. della mucosa dell’ intestino tenue o crasso ritiene invece che il metronidazolo sia Antibiotici o Prebiotici? di origine sconosciuta. La condizione di beneficio in questi pazienti a causa Benché gli antibiotici (es. tilosina) si siano può essere definita “IBD” solo se non è della sua efficacia nell’uccidere i batteri rivelati efficaci nel trattamento di un numero possibile identificare la causa del processo anaerobi. Un altro indizio è dato dal imprecisato di cani e gatti con malattie infiammatorio. fatto che molti cani e alcuni gatti affetti gastrointestinali croniche correttamente da IBD resistente agli steroidi rispondono o erroneamente diagnosticate come IBD, meglio a una modificazione dietetica esistono importanti possibili effetti negativi e/o terapia antibatterica che ai farmaci del loro utilizzo. In particolare, cresce 1 Nuova luce sul ruolo dei batteri intestinali 6 Oggi si Recentemente, nuove evidenze hanno suggerito che i batteri intestinali giocano probabilmente un ruolo importante nell’iniziare e/o perpetuare l’infiammazione intestinale definita IBD.1-5 Sfortunatamente, Punti chiave l’istologia da sola non può distinguere tra infiammazione intestinale idiopatica e infiammazione intestinale causata da batteri intestinali e/o alimentazione. • La diagnosi di “IBD” può essere fatta sia per inclusione (riscontro di infiammazione della mucosa intestinale nelle biopsie) che per esclusione (delle cause alimentari, batteriche, parassitarie ed altre). Le opzioni terapeutiche iniziali dovrebbero includere la somministrazione di farmaci antibiotici, antielmintici/antiprotozoari e una dieta a eliminazione per escludere le cause batteriche, protozoarie e alimentari dell’infiammazione. Con il senno di poi, possiamo oggi osservare che l’efficacia del metronidazolo • Per la dieta a eliminazione si può utilizzare un alimento altamente digeribile caratterizzato da un’unica fonte proteica e carboidratica. nella terapia dell’IBD avrebbe potuto essere un indizio precoce della possibile importanza dei batteri come causa di IBD. Il metronidazolo si è dimostrato efficace in molti pazienti affetti da “IBD” grazie a ciò che si ipotizzava essere un • I farmaci immunosoppressori dovrebbero essere utilizzati solo come risorsa finale. • La terapia prebiotica o probiotica può offrire un ulteriore aiuto nel favorire lo sviluppo della flora batterica saprofita a spese dei batteri patogeni. La malattia infiammatoria intestinale: passato e futuro la preoccupazione circa lo sviluppo di ancor più un abstract) non costituisce una antibioticoresistenza associato all’utilizzo prova di efficacia e sono necessari ulteriori cronico degli antibiotici negli animali. Non studi per confermare questi dati, prima è certamente questa la sede per discutere di fare affermazioni generiche. Tuttavia, se la principale responsabilità degli attuali studi come questo rappresentano una problemi di antibioticoresistenza ricada ragionevole motivazione per continuare a sui veterinari o sui medici, tuttavia un indagare la modulazione della popolazione punto che non deve essere posto in batterica intestinale attraverso studi discussione è che un utilizzo responsabile clinici accurati che utilizzino prebiotici degli antibiotici è un imperativo etico per e/o probiotici. Sapevi che ? • I batteri costituiscono il 95% circa di tutte le cellule, incluse quelle somatiche, del canale gastroenterico e sono rappresentati da almeno 1000 specie diverse. • Nei gatti normali, il numero di Enterobacteriacea (incluso E. coli) mucosali costituisce lo 0,3% soltanto dei batteri totali mentre nei casi di IBD arriva al 66%, ed E. coli costituisce il 30% circa di tutte le Enterobacteriacea; questa modificazione batterica è definita “disbiosi”4. tutti. Per questo, è ragionevole esplorare altri metodi per alterare o modulare l’ecosistema batterico intestinale e/o i suoi effetti sull’intestino. I prebiotici e i probiotici sono due possibilità che meritano di essere studiate. I prebiotici sono fibre alimentari (es. frutto- oligosaccaridi o xilo-oligosaccaridi) che non possono essere metabolizzate dagli organismi mammiferi ma che “nutrono” Bibliografia preferenzialmente alcune specie batteriche (batteri saprofiti, che giovano al paziente), conferendogli teoricamente un vantaggio 1. Washabau RJ, Day MJ, et al. Endoscopic, biopsy, and histopathological guidelines for the evaluation of gastrointestinal inflammation in companion animals. The WSAVA International Gastrointestinal Standardization Group, 2009 ACVIM Consensus Statement. J Vet Int Med; In Press 2009. competitivo sui batteri meno desiderabili che possono invece danneggiare il paziente. Una relazione presentata in forma di abstract descrive l’apparente efficacia dei 2. Simpson KW. Host floral interactions in the gastrointestinal tract. ACVIM Forum, Montreal, Canada 2009: 437-439 prebiotici nel trattamento dei cani affetti da sospetta “proliferazione batterica del 3. Xenoulis PG, Palculict B, et al. Molecularphylogenetic characterization of microbial communities imbalances in the small intestine of dogs with inflammatory bowel disease. FEMS Microbiol Ecol 2008; 66: 579-589 piccolo intestino” (vedi ultima pagina di theVeterinarian).9 Una segnalazione (e Figura 3: Aspetto endoscopico del duodeno di un cane con grave infiammazione della mucosa. In questo caso, non è stato possibile identificare alcuna causa ed è stata posta diagnosi di IBD. 4. Janeczko S, Atwater D, et al: The relationship of mucosal bacteria to duodenal histopathology, cytokine mRNA, and clinical disease activity in cats with inflammatory bowel disease. Vet Micro 2008; 128: 178-193 5. Craven M, McDonough DS, Simpson KW. High throughput pyrosequencing reveals reduced bacterial diversity in the duodenal mucosa of dogs with IBD. J Vet Int Med 2009; 23: 731 [abstract] 6. Tams TR: Chronic feline inflammatory bowel disorders. Part I Idiopathic inflammatory bowel disease. Comp Cont Edu 1986; 8: 371-376 7. van Kruiningen H. Clinical efficacy of tylosin in canine inflammatory bowel disease. J Amer Anim Hosp Assoc 1976; 12: 498-501 8. Westermarck E, Skrzypczak T, et al Tylosin-Responsive Chronic Diarrhea in Dogs. J Vet Int Med 2005; 19: 177-186 9. Ruaux CG, Tetrick MA, et al. Fecal consistency and volume in dogs with suspected small intestinal bacterial overgrowth receiving broad specturm antibiotic therapy or dietary fructooligosaccharide supplementation. J Vet Int Med 2004; 18: 425 [abstract] PrebioticiRicerca da P&G Pet Care, titolare e produttore dei marchi Eukanuba, Iams e Eukanuba Veterinary Diets Fecal consistency and volume in dogs with suspected small intestinal bacterial overgrowth receiving broad spectrum antibiotic therapy or dietary fructo-oligosaccharide supplementation”. CG Ruaux1, MA Tetrick2, JM Steiner1 and DA Williams1. 1 Gastrointestinal Laboratory, Texas A&M University, College Station, TX. 2 P&G Pet Care, Lewisburg, OH. Presentato al Congresso dell’American College of Veterinary Internal Medicine Il trattamento medico dei cani con sospetta a un massimo di 4 (eccessivo). Il volume trattamenti differiva significativamente proliferazione batterica del tenue (SIBO) si fecale veniva classificato da 0 (normale) nel tempo. I cani trattati con tilosina basa in genere sulla terapia antibiotica. a 2 (copioso) e la consistenza fecale da 1 mostravano Spesso sono necessari cicli ripetuti di (liquida), passando per 4 (normale), fino a immediata della consistenza fecale seguita terapia. Nella gestione di questi pazienti 7 (estremamente dura). I dati venivano ana- da un peggioramento alla sospensione possono essere utili anche trattamenti lizzati mediante un test ANOVA a due vie. della terapia. I cani del gruppo dieta-FOS nutrizionali efficaci. Il presente studio una normalizzazione mostravano una lenta normalizzazione della ha confrontato l’effetto di una terapia Il punteggio medio dell’appetito era consistenza fecale che veniva mantenuta antibiotica ad ampio spettro e di una significativamente superiore nel gruppo fino al termine dello studio. In numero dieta integrata con frutto-oligosaccaridi dieta durante tutto il periodo studiato (p di defecazioni non mostrava variazioni (dieta FOS) sulla consistenza e il volume < 0,01). Il punteggio del volume fecale significative nel tempo con nessuno dei fecale nei cani con sospetta SIBO. si normalizzava significativamente in due trattamenti. entrambi i gruppi di trattamento (p < Si includevano 30 cani di proprietà ammessi 0,01), tuttavia l’effetto dei due trattamenti Gli autori concludono che sia la terapia al Centro di Gastroenterologia. I criteri differiva significativamente nel tempo (p antibiotica ad ampio spettro sia la dieta di ammissione allo studio includevano < 0,01). La rapida normalizzazione del integrata con FOS determinano un segni clinici e anamnesi riferibili a SIBO, volume fecale nel gruppo antibiotici era miglioramento delle caratteristiche fecali aumento abnorme dei folati sierici (>14 seguita da un peggioramento dopo la nei cani con sospetta SIBO. Gli effetti µg/l), in genere associato a diminuzione sospensione della terapia. Il volume fecale positivi della terapia antibiotica insorgono abnorme della cobalamina sierica (<290 nel gruppo dieta si riduceva gradualmente, rapidamente ma possono essere transitori, ng/l) e valori normali di TLI sierica. rimanendo significativamente inferiore fino mentre i benefici delle dieta integrata al termine dello studio. La consistenza fecale con FOS hanno insorgenza più lenta ma I cani erano assegnati a caso al gruppo sot- migliorava significativamente con entrambi persistono durante la somministrazione toposto a terapia antibiotica per 30 giorni i trattamenti (p < 0,01), ma l’effetto dei due dell’alimento. (tilosina, 15 mg/kg PO BID; n=15) oppure al gruppo che riceveva un alimento contenente FOS 1% per 60 giorni (Eukanuba® Low-Residue® Adult Canine*, Secco; n=15). I proprietari registravano quotidianamente l’appetito, il volume e la consistenza fecale e il numero di defecazioni. L’appetito veniva valutato partendo dal punteggio 0 (molto scarso), passando per 2 (normale), fino *L’alimento Eukanuba Veterinary Diets® Intestinal® commercializzato In Europa corrisponde all’alimento Eukanuba® Low-Residue® negli USA.