cap 24

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cap 24
UD 6.2. Misurare il costo della vita
Inquadramento generale
Tutti sappiamo, dalla nostra esperienza quotidiana, che il livello generale dei prezzi tende ad
aumentare nel tempo. Dato che il PIL è misurato in valore (ossia utilizzando i prezzi) per valutare
l’andamento effettivo di un sistema economico dobbiamo tenere conto delle variazioni del livello
generale dei prezzi. L’obiettivo di questa Unità è appunto quello di imparare a calcolare l’indice dei
prezzi e ad utilizzarlo per calcolare il valore reale di alcune importanti variabili (ad esempio: PIL e
tassi di interesse).
Obiettivi di apprendimento
‚ imparare a costruire l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC)
‚ valutare perché l’IPC è un indicatore imperfetto del costo della vita
‚ utilizzare l’IPC per comparare i valori monetari di periodo diversi
‚ imparare la differenza tra tassi di interesse nominali e reali
Come misurare il costo della vita
L’inflazione si verifica quando aumenta il livello generale dei prezzi nell’economia.
Il tasso di inflazione è la variazione percentuale del livello dei prezzi rispetto all’anno precedente
L’Indice dei Prezzi al Consumo
L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è una misura generale del costo di beni e servizi acquistati dal
consumatore rappresentativo.
L’IPC viene utilizzato per monitorare il costo della vita nel tempo.
Quando l’IPC aumenta, l’individuo rappresentativo deve spendere più denaro per mantenere
inalterato il tenore di vita
Come viene calcolato l’IPC
In ogni paese l’IPC viene calcolato dall’ufficio nazionale di statistica. In Italia l’IPC viene calcolato
e pubblicato ogni mese dall’ISTAT.
Innanzitutto viene determinato il paniere di riferimento e i pesi da attribuire ai beni e servizi tramite
apposite indagini statistiche presso i consumatori.
Paniere di riferimento: insieme di beni e servizi più importanti per il consumatore rappresentativo.
Paniere dell’IPC ISTAT
Italia - ISTAT
prodotti alimentari e bevande analcoliche
bevande alcoliche e tabacchi
abbigliamento e calzature
16.1%
2.8%
10.4%
abitazione, acqua, elettricità e combustibili
8.9%
mobili, arredi, beni e servizi per la casa
9.9%
servizi sanitari e spese per la salute
trasporti
7.6%
13.0%
comunicazioni
3.1%
ricreazione, spettacolo e cultura
8.1%
istruzione
1.0%
alberghi e pubblici servizi
altri beni e servizi
11.0%
8.1%
100.0%
Il calcolo dell’IPC del consumatore tipo avviene secondo le seguenti fasi:
1)
2)
3)
4)
Determinazione del paniere: a quali beni attribuire un peso maggiore
Rilevazione del prezzo in ciascun momento (anno o mese)
Calcolo del costo paniere per ciascun anno
Scelta dell’anno base
Esempi:
IPC 2001 =
costo paniere 2001
costo paniere 2000
IPC 2003 =
costo paniere 2003
costo paniere 2000
Il tasso di inflazione
Il tasso di inflazione viene calcolato come variazione percentuale dell’indice dei prezzi rispetto al
periodo precedente.
Tasso d 'inflazione anno 2 =
IPC anno 2 − IPC anno 1
x 100
IPC anno 1
Calcolo dell'IPC e del tasso di inflazione
Calcolo dell'IPC e del tasso di inflazione
Fase 1
Analisi del comportamento del consumatore
e determinazione del paniere
4 unità del bene A
2 unità del bene B
Fase 2
Rilevare il prezzo per ciascun bene
Anno
Prezzo A (€)
2001
1
2002
2
2003
3
Fase 3
Prezzo B
(€)
2
3
4
Calcolo del costo del paniere per ciascun anno
2001 (1€ x 4) + (2€ x 2) = 8 €
2002 (2€ x 4) + (3€ x 2) = 14 €
2003 (3€ x 4) + (4€ x 2) = 20 €
Fase 4
Scelta dell'anno base (2001) e calcolo dell'IPC per ogni anno
2001 (8€ / 8€) x 100 = 100
2002 (14€ / 8€) x 100 = 175
2003 (20€ / 8€) x 100 = 250
Fase 5
Calcolo del tasso di inflazione in base all'IPC
2002 (175-100) / 100 x 100 = 75%
2003 (250-175) / 175 x 100 = 43%
I problemi nella misurazione del costo della vita
L’IPC è una misura accurata del costo dei beni che fanno parte del paniere, ma non è una misura
precisa del costo della vita a causa dei seguenti problemi
1. Distorsione da sostituzione
Il paniere non varia per tener conto di cambiamenti nel comportamento dei consumatori quando si
modificano i prezzi relativi dei beni:
- i consumatori tenderanno a consumare di più i beni meno costosi.
- l’indice in questo caso sovrastima il costo della vita.
2. Introduzione di nuovi beni
Il paniere non varia per tener conto di come si modifica il potere d’acquisto delle famiglie quando
vengono introdotti nel mercato nuovi beni:
- nuovi prodotti portano a una più ampia varietà tra cui i consumatori possono scegliere e
questo comporta un maggior potere d’acquisto.
- i consumatori hanno bisogno di una quantità minore di denaro per mantenere lo stesso
tenore di vita.
3. Impossibilità di misurare variazioni nella qualità
Se la qualità dei beni aumenta da un anno all’altro, il potere d’acquisto degli individui aumenta
anche se il prezzo non è variato.
Così come se la qualità dei beni peggiora da un anno all’altro il consumatore è più povero, il suo
denaro vale meno, anche se il prezzo non è variato
Confronto tra Indice dei Prezzi al Consumo e deflatore del PIL
Gli economisti e i responsabili della politica economica tengono conto sia del deflatore del PIL che
dell’IPC per capire come stanno variando i prezzi. Tra i due indici sono ovviamente correlati tra
loro ma presentano anche alcune importanti differenze.
L’IPC
- riflette i prezzi dei beni e servizi consumati nel Paese.
- confronta il prezzo di un paniere fisso di beni e servizi con il prezzo dello stesso paniere
nell’anno base.
Il deflatore del PIL
- riflette i prezzi di tutti i beni e servizi prodotti nel Paese.
- confronta il prezzo dei beni e servizi prodotti nell’anno corrente con il prezzo di quelli
prodotti nell’anno base
Due misure dell’inflazione
Tasso
annuale
15
%
IPC
10
5
Deflatore PIL
0
1965
1970
1975
1980
1985
1990
1995
2000
Correggere le variabili economiche per gli effetti dell’inflazione
Gli indici dei prezzi permettono di correggere gli effetti dell’inflazione quando si confrontano
somme riferite a diversi periodi di tempo.
Ad esempio conosciamo il salario medio nel 1931 e vogliamo convertirlo (inflazionarlo) ai valori
del 2001:
Salario in dollari 2001 = Salario in dollari 1931 x
Salario in dollari 2001 = 80.000 x
Livello dei prezzi nel 2001
Livello dei prezzi nel 1931
177
= 931.579
15.2
Indicizzazione
Quando una somma di denaro (stipendi, pensioni) viene automaticamente corretta per l’inflazione
in virtù di una legge o di una disposizione contrattuale si dice che la somma è indicizzata rispetto
all’inflazione.
Tassi di interesse reali e nominali
L’interesse rappresenta un pagamento futuro in corrispondenza di un trasferimento di denaro
avvenuto in passato.
Il tasso di interesse nominale è il tasso di interesse non corretto per l’inflazione.
(ad esempio, il tasso di interesse pagato dalle banche)
Il tasso di interesse reale è il tasso di interesse nominale corretto per l’inflazione.
tasso di interesse reale = tasso di interesse nominale – tasso di inflazione
Esempio numerico:
Immaginate di aver preso in prestito la somma di 1,000 euro per un anno;
il tasso di interesse nominale è pari al 15% e durante lo stesso anno l’inflazione è stata del 10%;
calcoliamo:
tasso di interesse reale = tasso di interesse nominale – inflazione = 15% - 10% = 5%
Tassi di interesse nominali e reali
Tasso di
interesse
(% per anno)
15
tasso di
interesse
nominale
10
5
0
tasso di interesse reale
-5
1965
1970
1975
1980
1985
1990
1995 1998