KALIUM CARBONICUM

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KALIUM CARBONICUM
KALIUM CARBONICUM
Potassio (carbonico)
Sale da salamoia vegetale
generalità
•  Il sale carbonico del potassio (anche
denominato carbonato di potassa, secondo la
tradizione popolare), mostra una discreta
tossicità.
•  Tale tossicità è relativa al sistema nervoso
(centrale e periferico) e a quello respiratorio
2
Reminiscenze
•  A grandi dosi cauterizza, producendo una
infiammazione reattiva sulle mucose, con le quali
viene a contatto.
•  A piccole dosi risulta antiacido, ma irrita lo
stomaco e l’intestino, aumentando la secrezione
di tali mucose e la peristalsi, da cui conseguono
muco e diarrea.
•  Nel XIX secolo fu opinione corrente che il kalium
carbonicum avesse azione displasica sul sangue,
oltre a mostrare un effetto inotropo negativo, di
abbassamento della temperatura e di inibizione dei
centri nervosi.
•  Infine venne riconosciuta un’azione diuretica
3
Intossicazione
• 
• 
• 
• 
forte dolore in bocca, nella gola e nell’addome
diarrea
difficoltà di respirazione, con tosse e respiro corto
rapida caduta della pressione arteriosa e collasso
4
Esposizione cronica alla polvere
•  Induce una cronica irritazione della mucosa del tra1o respiratorio, con respiro corto e tosse insistente, senza arrivare a una significa7va alterazione delle prove respiratorie. •  La tossicità respiratoria e la neurotossicità del sale sono state valutate nei lavoratori delle raffinerie di petrolio. •  In effe=, mentre si è dimostrata un’azione sulla mucosa delle vie aeree, peraltro transitoria e involu7va, una volta sospesa l’esposizione, a carico del sistema nervoso non sono sta7 evidenzia7 fenomeni persisten7 di un certo rilievo, così come per la gravidanza e il feto. 5
Uno dei pochi casi di intossicazione
descritti
•  Un bambino di due anni e mezzo manifestò una ostruzione del deflusso gastrico, a seguito della inges7one di carbonato di potassio in soluzione. •  Tale ostruzione fu la conseguenza di un processo fibroprolifera7vo della so1omucosa antrale, che non può essere considerato solo di natura meccanica, bensì dovuto alla s7molazione tossica della sostanza. 6
Farmacologia
•  Ciò dimostrerebbe la possibilità che la potassa abbia
un’azione farmacologica, che andrebbe più
attentamente studiata.
•  Soprattutto considerando il largo uso che se ne fa, nel
campo dei pesticidi (agisce come fungicida,
microbicida ed erbicida) e della catena alimentare.
7
E501…ovunque
•  Nella conservazione di cibi e bevande, infatti, il
carbonato di potassio è chiamato E501.
•  Si utilizza come regolatore di acidità (ad
esempio nel trattamento del cioccolato).
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Carcinogenesi
•  L’azione alcalinizzante del sale è stata studiata nei ratti,
i quali svilupparono una evidente ipertrofia della zona
glomerulosa surrenalica, per la cronica stimolazione
della corteccia, che si accompagnava a significativo
aumento di peso dei reni, con una trasformazione
oncogena dell’epitelio a partire dalla 13° settimana di
stimolazione.
•  Il sacrificio degli animali, al termine dell’esperimento,
dimostrò una importante incidenza di papillomi e
carcinomi vescicali.
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Da notare che…
•  Kalium carbonicum non è un promotore aspecifico
(come semplice alcalinizzante) della carcinogenesi, ma
un agente farmacologico diretto.
•  Tale fenomeno si conosce, ormai, da diversi anni e
rappresenta un ottimo modello sperimentale, nella
induzione dei tumori delle vie urinarie.
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Carcinogenesi diretta
•  In un interessante lavoro si è valutata la capacità
carcinogenetica del carbonato di potassio nei
modelli sperimentali con ratti, utilizzando 4 diversi
studi, della durata di 4, fino a 130 settimane di
somministrazione del sale nella dieta.
•  In tutti i gruppi analizzati, è stata dimostrata una
progressiva evoluzione dello stimolo in funzione
del tempo di esposizione, da una semplice
iperplasia dell’epitelio vescicale, fino a un vero e
proprio carcinoma.
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Sui conigli
•  In un altro studio sono stati verificati i possibili effetti
tossici della emulsione di carbonato di potassio su
alcuni marcatori di danno tissutale nei conigli.
•  L’esposizione con la dieta per 14 giorni consecutivi ha
indotto un significativo aumento della creatinina e
dell’acido urico, rispettivamente del 48,6 e del
126,3%, come anche un importante aumento
dell’azotemia.
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Tumori della vescica
•  Distinti in 2 tipi: superficiale (i cosiddetti "papillomi"
o "polipi" della vescica, che sono il 70%) e infiltrante.
•  Entrambi sono tumori maligni, anche se la malignità
del tumore vescicale superficiale è ben più limitata e
meno frequentemente mette in pericolo la vita del
paziente (si dice che ha una prognosi migliore).
13
Tumore superficiale
•  Tende, in varia misura, a ripresentarsi nel tempo più volte e anche a distanza di anni. •  Nella maggior parte dei casi la "recidiva" è ancora un tumore vescicale superficiale. •  Un segno precoce che si accompagna al tumore vescicale, è il riscontro di sangue nelle urine (ematuria). •  L'ematuria è spesso l'unico segno rivelatore. •  A volte bruciore durante la minzione e/o bisogno di urinare più frequentemente e con urgenza. 14
Epidemiologia
•  Circa 12.000 nuovi casi ogni anno
•  Rapporto 3:1 maschi/femmine
•  Fattori di rischio: fumo e sostanze chimiche,
schistosoma haematobium
•  Malattia della mezza età e dell’anziano
•  Lungo periodo di latenza tra l’espoizione al
carcinogeno e sviluppo di malattia
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Diagnosi
•  L’ematuria è il sintomo più comune •  Sintomi irrita7vi delle vie urinarie (7po cis7te persistente e resistente alle terapie mediche comuni) •  A volte il paziente con tumore vescicale può lamentarsi di bruciore durante la minzione e/o bisogno di urinare più frequentemente e con urgenza •  Cistoscopia •  Citologia (biopsia) 16
Diagnosi differenziale
•  Il riscontro di sangue nelle urine non è però
sempre sinonimo di tumore.
•  Infatti le persone affette da calcoli delle vie
urinarie, da infezioni urinarie o da altre
malattie dell'apparato urinario possono vedere
sangue nelle urine.
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Cistoscopia
18
Endoscopia
19
Tubercolosi e tumori
•  Uno degli aspe= più interessan7 della nostra tra1azione è stabilito dalla potenziale correlazione terapeu7ca tra le indicazioni principali di Hahnemann, rela7ve all’uso del potassio nella tubercolosi e l’applicazione del BCG nella terapia del tumore vescicale. •  Tale correlazione è conosciuta da tempo e viene u7lizzata con successo nel carcinoma in situ e anche nelle forme più evolute di tumore. 20
BCG reazioni avverse (80 mg/settimana, per
6 settimane)
•  Febbre, sepsi
•  Ematuria, cistite, prostatite granulomatosa,
epididimite
•  Ostruzione ureterale. vescica contratta
•  Polmonite/epatite
•  Dermatite
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Neurologia del potassio
•  Molto importante è la comprensione dei sintomi da
iperkaliemia sierica, la quale può essere lieve (da 5 a
5,5 mEq/L), moderata, (da 5,5 a 6 mEq/L) o grave
(oltre i 6 mEq/L).
•  Per comprendere i sintomi, occorre ricordare che il
potassio è il principale sostenitore del potenziale di
riposo e lo ione che favorisce la fase di ripolarizzazione
della cellula, a seguito del potenziale d’azione.
22
Potenziale di riposo e
ripolarizzazione
•  Il gradiente di potassio, a1raverso le membrane cellulari, determina l’eccitabilità delle stru1ure nervose e muscolari, compreso il miocardio. •  Cambiamen7 rapidi e di notevole en7tà possono creare patologie a rischio di vita. •  La concentrazione di potassio deve essere sempre messa in relazione con il pH, in quanto un abbassamento del pH porta all’uscita di potassio dalle cellule, mentre un aumento del pH porta a uno spostamento di potassio all’interno delle cellule. 23
Sintomatologia
•  L’iperkaliemia può essere asintomatica, finché
non compaiono i segni di tossicità cardiaca.
•  Le modificazioni iniziali dell’ECG consistono
nell’accorciamento dell’intervallo QT e nella
comparsa di onde T alte e appuntite. Per
concentrazioni di potassio più elevate (di solito
oltre 5,5 mEq/L), l’iperkaliemia può causare
aritmie nodali e ventricolari, con complessi
QRS slargati e intervalli PR prolungati.
•  Tra i sintomi troviamo: affaticamento
muscolare e debolezza, formicolio e torpore,
24
Forme severe
•  Nelle forme gravi possono comparire sintomi
neuromuscolari aspecifici, inclusi astenia
indefinita, fino alla paralisi flaccida e
parestesie.
•  L’esito fatale si ha per fibrillazione ventricolare
o asistolia.
25
Fisio-patologia
•  K+ attraversa i canali ionici, sia in entrata, sia in
uscita.
•  L’influsso è favorito da insulina, alcalosi e
agonisti β2-adrenergici, mentre l’efflusso è
stimolato dalla acidosi.
•  La fuoriuscita di K+ dalle cellule è, pertanto,
facilitata da ipo-insulinemia e iper-osmolarità,
sforzo fisico intenso, digitale e β-bloccanti.
•  Una ridotta eliminazione di K+, invece, è
sostenut a da ipo-aldosteronismo ipo26
Indicazioni cliniche citate da
Hahnemann in grassetto
•  Facilità ad impaurirsi; stordimento; occhi che
vengono abbagliati dalla luce; raschiare la gola
dal muco; pienezza dello stomaco dopo il pasto;
movimento di flatulenze; prurito all’ano;
mestruazioni troppo scarse; mestruazioni
anticipate; acidità, prurito ed erosione negli
organi genitali; flusso vaginale.
•  Gravedo; tosse notturna; secrezione di pus
mentre si tossisce; strettezza di petto quando si
accelera il passo; rigidità della nuca; lacerazione
notturna nelle gambe; sudorazione
maleodorante dei piedi; facilità al
raffreddamento; mancanza di traspirazione ed
incapacità a sudare; sonnolenza serale che
27
Inoltre…
•  Raramente un paziente con tisi ulcerosa riesce a
guarire senza questo antipsorico.
•  Spesso, dopo la somministrazione di Kali,
omeopaticamente è indicato l’acido salnitrico
28
Confronto
•  forte dolore in bocca (462, 463, 464, 466, 467, 468), nella gola (472, 473, 474, 475, 476, 477) e nell’addome (657, 658, 681, 682, 684, 685, 688, 692) •  processo fibroprolifera7vo della so1omucosa antrale (556, 558) •  azione diure7ca (823, 824, 825, 827) •  papillomi e carcinomi vescicali (828, 839, 1097, 1115) •  acufeni: 300, 304, 305, 306, 307, 310, 311 29
E anche…
•  difficoltà di respirazione (1009, 1010, 1011), con
tosse (952) e respiro corto (1004), tosse
insistente (961, 962, 964, 966, 967, 974, 976,
978, 985)
•  rapida caduta della pressione arteriosa e
collasso (1067, 1069, 58, 59, 60, 61, 63)
•  tossicità, relativa al sistema nervoso (centrale e
periferico) (155, 156, 157, 158: cefalea da
neuropatia?) (oftalmia neuropatica, tipo
glaucoma?: 183, 185, 186, 187, 188, 190, 191,
192, 193, 195, 196, 197, 198) (neuropatia
periferica: 1188, 1189, 1190, 1191, 1228, 1230,
1265, 1266, 1267, 1293, 1294, 1295, 1298,
30
Inoltre
•  odontalgia di origine neuropatica: 394, 395,
397, 401, 403, 404, 406, 418, 419, 420, 421,
422, 423
•  epatopatie: 618, 619, 635, 636
•  emorroidi: 787, 791, 792, 794, 798, 800, 804,
813, 814, 815
•  artrite reattiva, di origine tubercolare: 1147,
1149, 1150, 1151, 1152, 1153, 1155, 1156
(ghiandole linfatiche), 1168, 1169, 1170, 1171,
1206, 1207, 1208, 1214, 1215, 1216, 1224,
1225, 1226, 1283, 1284, 1285, 1286, 1327,
1328, 1329, 1330, 1341, 1342, 1343, 1344,
31
Angst
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
11 Paura e avversione per la compagnia.
12 Timore tutti giorni.
13 Pieno di timore.
15 Preoccupata e timorosa per la sua malattia.
16 Pensieri timorosi la assalgono di sera.
24 Forte tendenza ad impaurirsi.
25 Facile ad impaurirsi, soprattutto quando il
corpo gli viene sfiorato lievemente.
32
Irritabilità
•  34 Impaziente nei confron7 dei figli. •  35 Fortemente irritabile, come dopo aver subito delle seccature. •  37 Stato d’animo irritato. •  38 Stato d’animo irritato, s8zzoso. •  43 Stato d’animo iroso, scontroso; ogni più piccola cosa lo fa irritare ed ogni più piccolo rumore è sgradevole; a mezzogiorno e la sera la situazione raggiunge il grado peggiore (Gff.). •  44 Pensieri irosi, pieni di collera, la ma=na dopo il risveglio, tanto che digrigna i den7 (dopo 4 giorni). 33
Stordimento
•  58 Confusione ed stordimento della testa, la
sera (Rl.).
•  59 Come ebbro (dopo 4 giorni).
•  60 Stordimento della testa, di frequente.
•  61 Stordimento della testa, come in seguito ad
ebbrezza e come se le orecchie fossero ostruite,
accompagnato da nausea, fin quasi a vomitare
(dopo 8 giorni) (Rl.).
•  63 Stordimento di tutta la testa, simile ad
avvitamento, con fitte nel cervello e come
annebbiamento a pause frequenti (Ng.).
34
Vertigini
•  72 Ver8gini, come se tu1o ciò che si trova dietro di lui fosse più in basso e lui dovesse cadere, quando si gira dopo aver guardato nello specchio e dopo la le1ura. •  74 Ver8gini, girando velocemente il corpo e la testa. •  75 Ver8gini, sopraCuCo la maDna e la sera (Rl.). •  77 Ver8gini in posizione seduta, come un ondeggiare di qua e di là (prima del pasto). •  78 Ver7gini in posizione seduta, tanto che lui non ha il coraggio di alzarsi a causa della paura di cadere (Ng.). 35
Cefalea
•  86 Mal di testa premente. •  87 Mal di testa premente alla fronte, di pomeriggio, durante la passeggiata, associato ad irritabilità (il 13°, 19°, 20° giorno) •  88 Pressione alla fronte, con fotofobia (Gff.). •  89 Pressione intensa su tu1o il cranio, che scende lungo la nuca, pulsazioni nella testa e in tu1o il corpo; il dolore non tollera il minimo sfioramento, aumenta a sca= di intensità, con nausea intensa e vomito di bile •  96 Pressione al di sopra degli occhi, con intenso dolore in tu1a la regione frontale. 36
Cefalea
•  117 Dolore afferrante in tutta la parte superiore della
testa, soprattutto a sinistra (Gff.).
•  118 Dolore afferrante nella tempia sinistra, a tratti;
anche lacerazione (Gff.).
37
Cefalea
•  119 Tensione alla fronte, la mattina e a
mezzanotte (il 2°, 30° giorno).
•  120 Tensione e lacerazione al vertex (il 33°,
34° giorno) (Gff.).
•  121 Una tensione lacerante nella parte sinistra
della testa, al di sopra, anteriormente e nella
tempia (il 12°, 19°, 25° giorno).
•  123 Lacerazione nella bozza frontale sinistra
(il 25° giorno) (Gff.).
•  125 Lacerazione nella tempia sinistra e in
quella destra, anche nell’osso zigomatico
sinistro (Ng.).
38
Cefalea
•  131 FiCe alle tempie. •  132 Fi1e alle tempie, che spaventano fino a far gridare; in quella destra è associata a lacerazione (Ng.). •  133 Fi1a al di sopra della tempia sinistra e subito dopo una che si muove verso l’esterno nel centro della fronte (Ng.). •  138 Fi1e in alto alla fronte e al di sopra delle tempie, quando si muove la mandibola. 39
Cefalea da neuropatia?
•  155 Sensazione nella fronte, come se un corpo
caldo fosse caduto in avanti, si ripete di
frequente quando ci si piega e quando si scrive,
scompare rimettendosi in posizione eretta (Ng.).
•  156 Sensazione, piegandosi, come se qualcosa
calasse dalla regione occipitale verso la fronte.
•  157 Sensazione dolorosa, come se vi fosse
qualcosa di mobile nella testa, che peggiora
muovendo la testa.
•  158 Continua sensazione nella testa, come se
qualcosa all’interno si fosse allentato e si
girasse e rigirasse verso la fronte.
40
Alpecia
•  179 Alopecia.
•  180 Caduta dei capelli (Rl.).
41
Occhi
•  183 Pressione sugli occhi.
•  185
Pressione sugli occhi e sulle cavità
oculari, associata a sonnolenza, di pomeriggio
(il 36° giorno).
•  188 Gli occhi fanno male durante la lettura,
come se venissero premuti verso l’interno.
•  191 Lacerazione acuta nella cavità oculare
destra e nell’occhio, di notte (il 30°, 31°
giorno) (Gff.).
•  192 Lacerazione premente all’interno
dell’occhio destro (il 12°, 26° giorno) (Gff.).
42
Palpebre
•  200 Dolore, come se stesse per formar si
un’ulcerazione, nel sopracciglio sinistro, la sera nel
letto (l’8°, 13° giorno) (Gff.).
•  203 Dolore screpolante nell’occhio (dopo 4 giorni)
(Rl.).
•  204 Sensazione di ferita nelle palpebre, appena passata
la mezzanotte, al risveglio (il 25°giorno).
•  205 Dolori rodenti e che pungono fugacemente agli
occhi (Gff.).
43
Occhi
• 
• 
• 
• 
• 
208 Bruciore negli occhi.
209 Bruciore nelle palpebre.
210 Bruciore in entrambi gli occhi (Ng.).
211 Bruciore ed erosione in entrambi gli occhi (Ng.).
212 Bruciore ed erosione negli occhi.
44
Congiuntiva
•  213 Arrossamento della congiuntiva e presenza di un
gran numero di capillari all’interno.
•  214 Arrossamento e calore negli occhi (Htb.).
•  215 Infiammazione di entrambi gli occhi nella
congiuntiva, con dolore bruciante (dopo 5 giorni).
45
Curr Eye Res. 1999 Feb;18(2):73-8. Sialyl Lewis X, Lewis X, and Nacetyllactosamine expression on normal and glaucomatous eyes.
Terraciano AJ
•  Lewis X (Lex), and N-acetyllactosamine are
c a r b o h y d r a t e c h a i n s o f
neolactoglycoconjugates which are expressed
by specific cell types and are important in the
functioning of cells within an organism.
•  CONCLUSIONS: The expression of
glycoconjugates with sLex side chains appears
to be upregulated in the conjunctival and
corneal epithelia of glaucomatous eyes.
Distinct species specific differences were noted
in Lex and N-acetyllactosamine staining
46
J Infect Dis. 2001 Aug 1;184(3):315-21. Epub 2001 Jun 26. Lewis
antigen expression by Helicobacter pylori.
Rasko DA
•  Helicobacter pylori express Lewis an7gens as a component in the lipopolysaccharide. •  Lewis an7gen expression with growth phase was inves7gated, as well as the distribu7on of Lewis an7gens among isolates from asymptoma7c and symptoma7c individuals. •  The data support a role for Lewis an7gens in the pathogenesis associated with symptoma7c H. pylori infec7on in colonized individuals. 47
Ophthalmology. 2001 Mar;108(3):599-604.
Relationship between Helicobacter pylori infection and glaucoma.
Kountouras J
• 
OBJECTIVE: To determine the frequency of
Helicobacter pylori (H. pylori) infection in
glaucoma patients and in anemic control
participants.
•  CONCLUSIONS: H. pylori infection seems
more frequent in glaucoma patients. If
confirmed, this may indicate either a common
factor that causes susceptibilities to both
glaucoma and H. pylori infection or that H.
pylori may be a causal factor for developing
glaucoma.
48
Arch Intern Med. 2002 Jun 10;162(11):1237-44.
Eradication of Helicobacter pylori may be beneficial in the management of
chronic open-angle glaucoma.
Kountouras J
•  BACKGROUND: We have documented a high prevalence of Helicobacter pylori infec7on in pa7ents with glaucoma. •  OBJECTIVE: To evaluate the effect of H pylori eradica7on on the 2 most commonly used glaucoma parameters: intraocular pressure and visual field. •  CONCLUSION: Helicobacter pylori eradica7on may posi7vely influence glaucoma parameters, sugges7ng a possible causal link between H pylori and glaucoma. 49
Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol. 2003 Nov;241(11):884-90. Epub 2003 Oct
24. Increased levels of Helicobacter pylori IgG antibodies in aqueous humor of
patients with primary open-angle and exfoliation glaucoma.
Kountouras J
•  PURPOSE: A prospective, nonrandomized,
comparative study was carried out to investigate
the levels of anti- H. pylori-specific IgG
antibodies in the aqueous humor and serum of
patients with primary open-angle glaucoma
(POAG) and patients with exfoliation glaucoma
(XFG), and to compare them with those in agematched cataract patients.
•  CONCLUSION: H. pylori-specific IgG
antibody levels are significantly increased in the
aqueous humor and serum of patients with
POAG and XFG. Moreover, the titer of anti- H.
pylori antibody in the aqueous humor might
reflect the severity of glaucomatous damage in
50
Anti-CD15s (antigene sLewis x)
Helicobacter pylori
M-cells
(intestino)
Pseudomonas aeruginosa
monociti/eosinofili/neutrofili/
eritrociti
Shistosoma mansoni
51
Invest Ophthalmol Vis Sci. 2005 Aug;46(8):2829-37.
Hypophosphorylation of aqueous humor sCD44 and primary
open-angle glaucoma (POAG)
Knepper PA
•  The ectodomain of CD44, the principal receptor for hyaluronic acid (HA), is shed as a 32-­‐kDa fragment-­‐soluble CD44 (sCD44)-­‐which is cytotoxic re7nal ganglion cells (RGCs) in culture. •  C O N C L U S I O N S : P O A G a q u e o u s i s characterized by pos1ransla7onal change in the pI of sCD44 and hypophosphoryla7on, which clearly dis7nguished POAG from normal aqueous humor. •  The high toxicity and low HA-­‐binding affinity of hypophosphorylated sCD44 may represent specific pathophysiologic features of the 52
J Huazhong Univ Sci Technolog Med Sci. 2004;24(5):486-9. Effect of CD44
suppression by antisense oligonucleotide on attachment of human trabecular
meshwork cells to HA.
Li Z, Zhang H
•  The effects of suppression of CD44 by CD44-­‐specific an7sense oligonucleo7de on a1achment of human trabecular meshwork cells to hyaluronic acid (HA) were observed and the possible rela7onship between CD44 and primary open-­‐angle glaucoma (POAG) inves7gated. •  It was concluded that CD44 might play a role in pathogenesis of POAG by affec7ng the adhesion of trabecular meshwork cells to HA. 53
Orecchio
•  259 Lacerazione nell’orecchio. •  261 Lacerazione in profondità nell’orecchio destro, che si rinnova di frequente (il 1° giorno) (Ng.). •  262 Lacerazione, ora in un orecchio ora nell’altro. •  265 Lacerazione fugace nell’orecchio sinistro ed a1orno allo stesso, che sembra localizzato nell’osso (Gff.). •  266 Lacerazione nel margine anteriore dell’orecchio destro, di frequente (il 1° giorno) (Ng.). 54
Orecchio
• 
• 
• 
• 
283 Prurito al lobo auricolare.
285 Intenso prurito nelle orecchie (dopo 4 giorni).
286 Solletichio nelle orecchie (Gll.).
290 Arrossamento, calore e intenso prurito delle
orecchie esterne.
55
Orecchio
• 
• 
• 
• 
• 
• 
304 Intenso squillo in un orecchio e ronzio nell’altro. 305 Canto nelle orecchie (Gll.). 306 Sibilo nelle orecchie. 307 Intenso scroscio nelle orecchie. 310 Scricchiolio nell’orecchio, di frequente. 311 Scricchiolare nell’orecchio, espirando fortemente. 56
Epistassi
•  330 Narice destra sanguinante, tutte le mattine.
•  331 Sangue dal naso molto frequente.
•  332 Epistassi mattutina.
57
Eruzioni di brufoli
•  347 Guancia ingrossata e arrossata, con piccoli brufoli, anche al naso. •  348 Brufoli al volto. •  349 Brufoli compaiono e scompaiono in viso. •  350 Brufoli in viso, persisten7 (Htb.). •  354 Piccola pustola rossa, al centro della fronte, che scompare il ma=no seguente (Ng.). 58
Labbra
•  374 Croste sul labbro inferiore.
•  375 Piccole vesciche sulla parte rossa del labbro
inferiore, che sono doloranti e prudono alla
palpazione.
•  376 Piccole vesciche alle labbra (Ng.).
59
Unico
•  385 Prurito al mento.
60
Odontalgia
•  394 Mal di denti mangiando del cibo, non all’infuori di questa circostanza.
•  395 Mal di denti solo durante il pasto; una pulsazione in tutti i denti.
•  401 Mal di denti, che si presenta soltanto durante il pasto, a pranzo e a
cena, spesso già a partire dal primo boccone, come se del cibo fosse
penetrato nel dente cariato, con una tensione insopportabile fino
all’orecchio e all’occhio, solo ad accessi, che si interrompono per un’ora.
•  403 Dolori tiranti al dente, non appena si mette a letto la sera, non di
giorno.
•  420 Fitte nei denti e nelle gengive, poi tumefazione della guancia, che causa
un dolore pungente (dopo 14 giorni).
61
Alitosi
•  437 Cattivo odore dalla bocca, come di vecchio
formaggio, ogni mattina.
62
Salivazione
•  447 Afflusso di acqua in bocca (Rl.).
•  448 Accumulo di liquido in bocca, continuamente
(Ng.).
•  449 Molta saliva in bocca, continuamente.
•  450 Anche di giorno gli fuoriesce molta saliva dalla
bocca.
63
Disfagia e…altro
•  462 Fitte e bruciore alla parte posteriore del
palato, come da una intensa secchezza prima
della manifestazione di un raffreddore, che
aumenta durante la deglutizione, la mattina e al
sera (l’8°, 9°, 29°, 30°, 41° giorno) (Gff.).
•  466 Pressione nella colonna vertebrale durante
la deglutizione.
•  467 Deglutizione difficile, i cibi discendono
molto lentamente lungo l’esofago.
•  468 Sensibilità dell’esofago; i cibi caldi bruciano
all’interno; può ingerire solo cibi tiepidi.
64
Tiroide
•  472 Sensazione di un nodulo in gola. •  473 Gola malata dal lato sinistro; avverte un nodulo e avverte delle fi1e quando deglu7sce a vuoto (Rl.). •  474 Dolore pungente nel faringe, come se all’interno avesse delle lische di pesce, quando si raffredda. •  476 Dolore da escoriazione in gola. •  477 Dolore da escoriazione in gola, in alto al palato, deglutendo a vuoto e più intenso quando si deglu7scono dei cibi; non però quando non si deglu7sce. 65
Muco nel faringe
•  481 Copiosa presenza di muco di frequente nella gola •  482 Copiosa presenza di muco in gola, sopr. di ma=na •  483 Molto muco nella parte posteriore della gola, che si scioglie solo dopo aver schiarito la gola a lungo •  484 Aumentato raschiamento di muco dalla gola (il 19° giorno) •  485 Presenza di muco denso nella parte posteriore del faringe, la ma=na, che non si riesce a deglu7re, né si stacca schiarendosi la gola, associato alla con7nua sensazione che un palo di muco si sia fissato nella gola (il 16° 66
Dispepsia
•  515 Durante il pasto, viene colto da sonno (dopo 2, 4
giorni).
•  524 Dopo il pasto, gonfiore del ventre.
•  525 Dopo aver mangiato poco, si ha subito una
sensazione di pienezza e una forte gonfiore
dell’addome (Gff.).
•  529 Dopo il pasto, brividi di freddo.
67
Dispepsia
•  532 Dopo il pasto, rigurgito acido. •  533 Rigurgito, di frequente, sopra1u1o la ma=na. •  535 Rigurgito sonoro, con afflusso di acqua in bocca (Ng.). •  550 Nausea, come se dovesse svenire, che scompariva solo in posizione sdraiata, di ma=na. •  551 Nausea, come se lei dovesse svenire (Htb.). 68
Gastralgia
•  556 Scavare nello stomaco, con contrazione dolorosa e
sensazione come se tutto all’interno volesse rigirarsi,
con risalita di liquido in bocca; scompare dopo il
pranzo, ma ritorna di nuovo dopo questo, con
bruciore che risale fino alla gola (Ng.).
•  558 Scavare nella fossetta epigastrica, di pomeriggio;
poi frequente rigurgito di liquido amarognolo, quasi
come risalita di liquido dallo stomaco.
69
Pulsazione gastrica
•  604 Pulsazione nella regione gastrica, che è dolorante
alla palpazione.
•  605 Pulsazione nella fossetta epigastrica, come intense
palpitazioni, durante le quali la fossetta epigastrica si
solleva visibilmente; per lo più la mattina, per ¼
d’ora.
•  606 Pulsazione a sinistra, a fianco della fossetta
epigastrica.
70
Fegato
•  618 Dolore epa8co, camminando, per più giorni consecu7vi. •  619 Dolore nel fegato, come se fosse premuto fino ad escoriarsi. •  620 Pressione verso il fegato, che sembra provenire dalla mammella destra, associata a pressione nella regione gastrica, che è dolorante alla palpazione. •  635 Sensazione di calore nella regione epa7ca. •  636 Dolore bruciante nella regione epa8ca (i primi giorni). 71
Fegato
•  La dolorabilità vera (un dolore profondo), viene
evocata meglio con la pressione o la percussione
brusca della gabbia toracica.
•  È presente più frequentemente nell'epatite
acuta, nella congestione passiva e nelle
neoplasie.
•  In queste malattie, è solitamente presente una
minima dolenzia spontanea localizzata nel
quadrante superiore destro dell'addome, anche
se a volte vi possono essere un dolore intenso e
una viva dolorabilità che mimano una
condizione chirurgica acuta.
72
Sintomi associati
•  La nausea e il vomito, che si manifestano prima dell'i1ero, in genere indicano un'epa7te acuta o un'ostruzione coledocica di origine li7asica; il dolore addominale e la febbre con brivido depongono per quest'ul7ma. •  Un'anoressia e un malessere più insidiosi si verificano in molte situazioni, ma indicano in par7colare una epatopa7a alcolica o un'epa7te cronica. 73
Meteorismo
•  659 Gonfiore dell’addome, associata a dolore
premente, sensazione di pienezza, spossatezza e
mancanza di volontà nei riguardi del
movimento e delle occupazioni di tipo mentale
(Gff.).
•  650 Sensazione di gonfiore nell’ipogastrio, al di
sotto dell’ombelico, che scompare con il
movimento (Ng.).
•  652 Addome molto gonfio, dopo che la tosse è
scomparsa, per l’assunzione del potassio.
•  653 Ventre gonfio (Gff.).
74
Dolori addominali
•  6 57
Come un senso di tensione
nell’ipogastrio e come una pesantezza
all’interno, in posizione seduta e camminando.
•  6 5 8 S e n s a z i o n e d i u n p e s o g r avo s o
nell’ipogastrio, che provoca un dolore più
premente che afferrante ed è ancora più
insopportabile camminando (dopo 3 ore).
•  681 Fitte nell’addome, la mattina e ritornano
la sera.
•  692 Una fitta pizzicante e tagliente in
profondità nell’ipogastrio sinistro, come per
movimento di flatulenze, fin nell’ano e nel
perineo, aumentato in maniera penosa
75
Meteorismo
•  716 Movimento di flatulenze (anche dopo 20
giorni).
•  725 Movimento di flatulenze, inizialmente, in
seguito intenso meteorismo.
•  726 Meteorismo premente; non riesce quasi a
trattenere le flatulenze.
•  727 Le flatulenze fuoriescono da sopra e da
sotto, procurando sollievo (Ng.).
•  729 Frequente fuoriuscita di f latulenze
maleodoranti, di notte (Ng.).
•  730 Intensa fuoriuscita di flatulenze (dopo 14
giorni).
76
Alvo
•  735 Di frequente è costre1o ad evacuare, fuoriesce però solo una scarsa quan7tà di feci. •  736 Frequente s7molo ad evacuare; è come se non riuscisse a liberarsi di tu1o in una volta sola (dopo 24 ore). •  737 Le feci fuoriescono in maniera insufficiente; ne rimane indietro la maggior parte. •  738 Evacuazione insufficiente, in seguito a intensa pressione (Gff.). •  739 Evacuazione insufficiente, molle (Rl.). 77
Emorroidi
•  781 Dopo l’evacuazione, persistente bruciore
nell’ano.
•  787 Lacerazione pungente e tagli nell’ano
(ripetuti per più giorni) (Gff.).
•  791 Prurito nell’ano (Gff.).
•  792 Intenso prurito all’ano e nel sacco scrotale.
•  794 Formicolio all’ano (anche dopo 6 giorni)
(Rl.).
•  798 Bruciore nell’ano, senza stimolo.
•  804 Bruciore ed afferrare nel retto, di
frequente (i primi giorni).
78
Emorroidi
•  811 Le emorroidi del retto si tumefanno e
fuoriescono, con evacuazione dura.
•  812 Fuoriuscita di emorroidi, durante
l’evacuazione diarroica, con fitte come di spilli e
bruciore all’interno, per più ore.
•  813 Grosse emorroidi dolorose.
•  814 Le emorroidi fuoriescono in maniera
p re m i n e n t e d u r a n t e l a m i n z i o n e e d
inizialmente secernono sangue, i giorni seguenti
però del muco bianco.
•  815 Emorroidi fortemente tumefatte all’ano
ed intensa fuoriuscita di sangue dalle stesse,
durante la minzione.
79
Minzione
•  823 Intenso stimolo ad urinare.
•  825 Lui deve urinare spesso, ma la pressione
sulla vescica dura spesso a lungo, finché non
compare l’urina; anche di notte è costretto ad
alzarsi più volte per urinare, anche se beve poco
liquido.
•  827 Lui deve alzarsi di frequente la notte per
urinare (il 3°, 4° giorno) (Ng.).
•  828 Lei deve urinare spesso, ogni volta fuoriesce
una scarsa quantità di urina, ma ogni volta si
rinnova lo stimolo, che è quasi doloroso (dopo
48 ore).
•  839 Scarsa quantità di urina di colore rosso
80
Disuria
•  850 Bruciore nell’uretra durante la minzione. •  852 Bruciore nell’uretra dopo la minzione (dopo 5 giorni). •  853 Dolore mordente e bruciante nell’uretra durante e dopo la minzione. •  854 Bruciore ed erosione nell’apertura dell’uretra e nella parte superiore del prepuzio interno, la ma=na nel le1o, subito dopo la minzione (il 20°, 21° giorno) (Gff.). 81
Prurito
•  866 Prurito al sacco scrotale (Rl.).
82
Sessualità
•  868 Desiderio sessuale molto intenso (Gff.).
•  872 Intenso odore di sperma degli organi
genitali maschili.
•  874 Erezioni, di notte, non stimolate da fantasie
(dopo 7 giorni).
•  875 Frequenti erezioni (dopo 13 giorni) (Ng.).
•  876 Erezioni impetuose (dopo 24 ore).
•  877 Molte erezioni, anche dolorose, con
contrazione spasmodica nei dotti spermatici.
83
Polluzioni
•  879 Polluzioni per 2 no= consecu7ve (la prima e la seconda no1e). •  880 Polluzioni con sogni volu1uosi (i primi giorni) (Ng.). •  881 Intensa polluzione con conseguente spossatezza (dopo 23 giorni) (Ng.). •  882 Polluzioni seguite da intensa spossatezza (la 3ª, 4ª e 7ª no1e) (Gff.). 84
Regole
•  903 Le mestruazioni che non si erano presentate per
87 giorni, ritornano, senza ulteriore disturbo, rispetto
al fatto che per tutto il giorno precedente aveva
avvertito del malessere in tutti gli arti (il 3° giorno).
•  904 Le mestruazioni soppresse si ripresentano con una
colorazione migliore (il 5° giorno) *
•  * Il potassio fa ricomparire le mestruazioni, se il sodio
muriatico non ne è stato in grado.
85
269PS, 27PL
•  942 Coriza, quasi per tu1o il giorno, sopra1u1o però di sera. •  943 Intensa coriza, tu1e le sere, con starnu7 frequen7. •  944 Intensa coriza. •  945 Intensa coriza, con mol7 starnu7 e dolori alla schiena e alla testa (dopo 10 giorni). •  946 Incredibile coriza (dopo 29 giorni). 86
Raucedine
•  951 Intensa ruvidezza in gola, associata a copiosi starnu7. •  952 Gola ruvida, con tosse. •  955 Completa raucedine e afonia (dopo 24 ore). •  956 Dapprima raucedine, poi incredibile corizza. •  957 Raucedine, come se qualcosa pungesse nella gola, con s7molo a schiarirsi la gola. •  959 Ruvidezza sul pe1o causata dal vento. 87
Tosse o reflusso?
•  961 Solle7chio nel laringe, che s7mola la tosse, con intensa raucedine (Rl.). •  962 Formicolio in gola, che s8mola a schiarirsi la gola e a tossire, con sensazione di muco bloccato, la ma=na e la sera (il 12°, 22° e 29° giorno) (Gff.). •  964 Tosse dovuta a solle7co in gola, senza espe1orato (Gll.). •  966 Tosse che aggredisce il pe1o, dovuta a solle7co in gola. •  967 Tosse dovuta a solle8co. 88
Tosse o reflusso?
•  974 Tu1e le sere tosse intensa, quando si è sdraiata da qualche tempo nel le1o, per più se=mane. •  976 Dalle 9 di sera fino alla ma=na, fu costre1a a tossire ogni 5 minu7. •  978 Di noCe viene svegliato dalla tosse. •  984 Tosse che la fa vomitare facilmente. •  985 Tosse intensa fino a vomitare, la maDna. 89
Dispnea
•  1004 Respiro corto, la maDna. •  1009 Oppressione del peCo, associata a respirazione profonda e lamentosa. •  1010 Oppressione del pe1o, con respirazione appesan7ta e difficoltosa, per 2, 3 volte (dopo 30 giorni) (Ng.). •  1011 Oppressione del pe1o associata a tensione del ventre. 90
Torace
•  1016 Il peCo fa molto male, sopra1u1o mentre si parla. •  1017 Pressione nel pe1o, durante l’inspirazione. •  1018 Pressione nella parte anteriore del pe1o, sopra1u1o a sinistra, a tra=, aumenta con l’inspirazione, si riduce con l’eru1azione (Gff.). •  1019 Senso di pressione nella car7lagine dello sterno, tossendo ed inspirando profondamente (dopo 16 ore). 91
Ghiandole mammarie
•  1032 Sensazione tagliente nella parte inferiore
delle mammelle, soprattutto in quella sinistra,
che si muove verso l’epigastrio, rilascia però
nella mammella sinistra una fitta (il 20° giorno)
(Gff.).
•  1033 Dolore tagliente al petto, la mattina,
soprattutto attorno alla fossetta epigastrica,
come se lì comprimessero delle flatulenze (Gff.).
•  1034 Dolore tagliente al petto, la sera, dopo che
si era coricata; lei non sapeva come doveva
sdraiarsi, il dolore era più intenso giacendo sul
fianco destro (Ng.).
92
Palpitazioni
•  1067 Palpitazioni, di frequente ed intense,
associate a timore.
•  1068 Palpitazioni, quando è affamato (dopo 10
giorni).
•  1069 Intense palpitazioni, di mattina, con
stordimento della testa e nausea (dopo 24 ore).
93
Lombalgia e meteorismo
•  1080 Dolore frequente, subito al di sopra della regione lombare, in posizione seduta (Gff.). •  1081 Intensi dolori lombari, con dolori addominali simili a doglie e secrezione di flusso vaginale. •  1083 Dolore dovuto a gonfiore nella regione lombare, la ma=na nel le1o, con la sensazione che grosse bolle d’aria si fossero fermate lì, con s7molo a evacuare; tu1o scompare con l’emissione di flatulenze •  1087 Dolore lancinante nella regione lombare. •  1088 Dolore lancinante intenso e con7nuo 94
Lombalgia
•  1095 Mal di schiena che provoca un intenso dolore. •  1096 Pressione nella schiena, al di sopra della regione renale destra, la ma=na (il 20° giorno) (Gff.). •  1097 Pressione in entrambe le regioni renali (il 7°, 8°, 15°, 19° giorno) (Gff.). •  1114 Una lacerazione bruciante, a destra, accanto alla colonna vertebrale, al di sopra della regione lombare (il 18° giorno) (Gff.). •  1115 FiCe in entrambe le regioni renali 95
Dorsalgia
•  1112 Una lacerazione pungente e premente
nella schiena in prossimità della scapola destra
(il 10°, 38° giorno) (Gff.).
•  1113 Lacerazione nella scapola destra, la
mattina (il 4° giorno) (Gff.).
96
Lombalgia
•  1125 Dolore, come se il muscolo fosse contuso, nella
regione lombare, camminando, ma soprattutto alla
palpazione.
•  1126 Dolore contusivo della schiena, a riposo, non in
movimento.
•  1127 Dolore nella schiena, dovuto all’essersi fatti male
sollevando qualcosa.
97
Rigidità della nuca
•  1133 Dolore alla nuca, quando si piega indietro la testa. •  1134 Tensione intensa nella nuca, che diviene ancora più dolorosa muovendo la testa (Ng.). •  1135 Rigidità nella nuca, associata ad un allungamento dell’ugola nella faringe (Gll.). •  1136 Rigidità nella nuca, la maDna, nel leCo (anche dopo 3 giorni). •  1137 Rigidità nella nuca, la ma=na, che non si avverte durante il giorno; per alcune se=mane. 98
Ghiandole linfatiche
•  1149 Tumefazione delle ghiandole del collo •  1150 Tumefazione di una ghiandola del collo al di so1o del mento, che è dolente per raffreddamento. •  1151 Tumefazione delle ghiandole del collo su entrambi i la7, con dolore quando si gira la testa. •  1152 Tumefazione dura della ghiandola del collo all’angolo della mandibola. •  1155 La ghiandola ascellare è tumefa1a ed è dolorante alla palpazione come se vi fosse una suppurazione so1ocutanea •  1156 Tumefazione della ghiandola ascellare. 99
Sudorazione
•  1154 Sudorazione delle cavità ascellari.
100
Periartite scapolo-omerale
•  1168 Lacerazione nella spalla sinistra, a riposo e in movimento (Ng.). •  1169 Lacerazione nella spalla destra, durante il lavoro a maglia; scompare in seguito a movimento (Ng.). •  1170 Lacerazione nell’ar8colazione della spalla sinistra (Gff.). •  1171 Una lacerazione irrigidente nella spalla destra (Gff.). 101
Debolezza muscolare
•  1188 Come paralizzato in entrambe le braccia (i primi
giorni).
•  1189 Facilità a stancarsi delle braccia, scrivendo (dopo
3 giorni).
•  1190 Debolezza e mancanza di forza in entrambe le
braccia.
•  1191 Debolezza del braccio, con gonfiore del braccio e
delle mani.
102
Mioclonie
•  1200 Dolore pulsante nel braccio sinistro, con
pause.
•  1201 Sussulti muscolari al braccio sinistro (il
18°, 19°, 25° giorno) (Gff.).
103
Dolori reumatici
•  1206 Tensione e lacerazione in entrambi i gomi8, a volte con una sensazione di calore all’interno, che si ripete di frequente (Gff.). •  1207mLacerazione in entrambe le pieghe dei gomi8 (il 3°, 6°, 22° giorno) (Gff.). •  1214 Lacerazione nella parte superiore di entrambi gli avambracci (Gff.). •  1224 Lacerazione sorda e premente in entrambe le mani, tra il pollice e l’indice (il 16°, 12°, 21° giorno). •  1226 Intensa lacerazione nel dorso della mano sinistra, che sembra localizzata nel midollo osseo, quasi insostenibile 104
Freddo alle mani
•  1228 Mani fredde.
105
Parestesie
•  1230 Intorpidimento delle mani, la ma=na, al risveglio, con un mal di testa indis7nto, che aumenta di intensità dopo essersi alza7, con frequen7 rigurgi7 a vuoto, fino verso mezzogiorno (Htb.). •  1265 Insensibilità e intorpidimento del pollice destro, per alcune se=mane. •  1266 Intorpidimento del pollice, verso la ma=na, nel le1o. •  1267 Intorpidimento della punta delle dita, per lo più la ma=na (Htb.). 106
Dolori reumatici
•  1283 Nell’ar7colazione dell’anca, lacerazione irrigidente (Gff.). •  1284 Dolore lacerante nell’anca sinistra, di tanto in tanto. •  1285 Lacerazione nelle anche e nelle ginocchia, anche in posizione seduta. •  1286 Lacerazione, a volte formicolante, nelle anche, o nei tegumen7 degli stessi (il 19°, 21°, 30° giorno) (Gff.). 107
Neuropatia?
•  1293 Dolore bruciante in entrambe le
gambe, a volte anche con fitte sensibili.
108
Neuropatia?
•  1294 Irrequietezza nelle gambe, la sera; era
costretta a camminare.
•  1295 Irrequietezza nelle gambe, la sera; era
costretto a stenderle spesso.
109
Parestesie
•  1298 Sensazione di insensibilità in tu1a la gamba destra, come se la stessa volesse intorpidirsi, che lascia dietro di sé un’intensa pesantezza, la ma=na, dopo il risveglio (Ng.). •  1299 Sensazione di insensibilità e forte tendenza a intorpidimento in tuCa la gamba destra, sopra1u1o nella parte inferiore (Gff.). •  1300 Frequente intorpidimento delle gambe. •  1301 Intorpidimento della gamba in posizione sdraiata. •  1302 Torpore e formicolio nella gamba destra. •  1303 In posizione seduta si intorpidiscono ora una gamba, ora l’altra. 110
Mioclonie
•  1306 Nelle cosce, sussulti ai muscoli (Gff.).
111
Giunzione
•  1310 Tensione paralizzante in tutta la coscia,
che spesso aumenta di intensità fino a divenire
un lacerazione, peggiora in posizione eretta e al
calore del letto, spesso solo di sera e di notte
(Gff.).
•  1318 Paralisi di tutta la coscia, con sensazione
che questa stia per intorpidirsi (Gff.).
112
Dolori reumatici
•  1327 Lacerazione frequente nelle ginocchia (Gff.).
•  1328 Lacerazione in entrambe le ginocchia (il 1°
giorno) (Ng.).
•  1329 Lacerazione nella fossa poplitea (Gff.).
•  1330 Lacerazione nel ginocchio e nell’articolazione del
ginocchio, di sera, con calore all’interno (Gff.).
113
Gambe
•  1341 Tensione paralizzante nelle gambe. •  1342 Tensione e lacerazione nelle ossa della gamba (Gff.). •  1343 Lacerazione nella parte superiore della 7bia, al di so1o del ginocchio (Gff.). •  1344 Lacerazione in entrambe le 8bie, con dolore del perios8o alla palpazione e tensione dello stesso quando si cammina (Gff.). 114
Dolori reumatici
•  1361 Lacerazione spasmodica al malleolo, con un pulsare a1orno, che risale la 7bia fino al ginocchio. •  1362 Lacerazione a1orno ai malleoli, quando i piedi sono freddi, cosa che scompare quando ques7 si riscaldano. •  1363 Lacerazione nelle ar8colazioni del piede, di frequente •  1364 Lacerazione subito al di sopra dei malleoli •  1365 Lacerazione nella parte interna del piede e della pianta dello stesso (Gff.). •  1367 Lacerazione a par7re dal malleolo 115
Dolori trafittivi
•  1373 Intensa tensione e fitte, di mattina, per alcune
ore dopo essersi alzati, nell’articolazione del piede
sinistro quando si poggia; provoca un dolore più
intenso la sera, con pulsazioni all’interno e fitte nel
tallone; non può muovere il piede, è costretta a tenerlo
spesso sospeso, questo è come troppo pesante,
tumefatto in quel punto e caldo alla palpazione
•  1374 Fitte al di sotto del tallone, come di spilli.
•  1375 Fitte nei piedi (Htb.).
116
Parestesie
•  1382 Intorpidimento dei piedi, dopo i pasti (Htb.).
•  1383 Intorpidimento del piede sinistro durante il
pranzo (Ng.).
•  1384 Piedi freddi, nel letto.
•  1385 Piedi freddi con calore nel volto.
117
Gotta
•  1395 Lacerazione nelle dita dei piedi (il 4°, 7°, 11°, 20° giorno) (Gff.). •  1 3 9 6 L a c e r a z i o n e n e l l ’ a r 8 c o l a z i o n e posteriore degli alluci (l’11°, 16°, 19°, 34° giorno) (Gff.). •  1397 Lacerazione nelle punte degli alluci (il 17°, 11°, 36° giorno) (Gff.). 118
119
Dolori in generale
•  1412 Gli ar8 sono doloran8 nel punto in cui li poggia (dopo 4 giorni) (Rl.). •  1413 Lei è molto sensibile su tu1o il corpo, dove si toccava o si muoveva le faceva male (il 3°, 4° giorno). •  1414 Dolore premente nelle ar8colazioni delle ginocchia, dei piedi e delle mani, solo a riposo. •  1415 Dolore premente nelle ar7colazioni e dolore lancinante nelle ossa lunghe. •  1422 FiCe nelle ar8colazioni e nei tendini. •  1423 Le fiCe sono i dolori predominan8 deriva8 dall’assunzione di potassio (Gll.). 120
Suscettibilità al freddo
•  1435 Camminando all’aria aperte si raffredda facilmente, da ciò deriva sudorazione no1urna, irrequietezza, e un senso di pesantezze nella nuca, come dovuta a un peso (il 4° giorno). •  1437 Molto incline a raffreddarsi. •  1438 Si raffredda facilmente dopo aver compiuto un movimento che riscalda; diviene inappetente, ha dei brividi febbrili, diarrea con crampi addominali, sonno irrequieto, ecc. •  1439 In seguito a raffreddamento, dolore al lato destro della testa e calore negli occhi. 121
Varie
•  1454 Bruciore su più punti della cute, anche al
di sotto delle cavità ascellari, come se fosse
causato da un cerotto vescicante (Gff.).
•  1461 Una lacerazione nella cicatrice di una
fontanella.
122
Tremore
•  1496 Tremore nei muscoli, qua e là, per più
giorni (Rl.).
•  1497 Senso di tremore, improvvisamente (Rl.).
•  1498 Intenso tremore.
•  1499 Avverte un tremore nelle mani e nelle
gambe e si stanca facilmente passeggiando.
123
Sonnolenza
•  1505 La ma=na, dopo un buon sonno, deve coricarsi ben presto di nuovo, e sta bene dopo ulteriori 3 ore di sonno. •  1506 Forte sonnolenza diurna; si addormenta subito in posizione seduta. •  1507 Intensa sonnolenza, con sbadigli, dalla ma=na fino a mezzogiorno (Ng.). •  1508 Sonnolenza dopo il pranzo, che scompare all’aria aperta 1510 Forte sonnolenza, già durante la colazione vuole dormire (ben presto) (Ng.). •  1513 Di sera, la sonnolenza giunge ben presto (dopo 10 giorni) (Rl.). 124
Insonnia
•  1515 Difficoltà ad addormentarsi, la sera, dopo aver camminato all’aria aperta. •  1517 La sera, prima delle 11, 12, non riesce ad addormentarsi, senza causa. •  1519 In seguito ad un lavoro mentale, prima di mezzano1e non riesce a dormire. •  1520 La sera, dopo essere andata a le1o alle 11, non riusciva a dormire a causa di un prurito pungente su tu1o il co po, lei dormì soltanto dalle 11 fino all’1 1522 Insonnia, la no1e, e quando lui riesce a prendere sonno, ha sogni paurosi; in seguito, la ma=na è come insensibile, con mani calde. 125
Sogni
•  1534 Di no1e lei si alzò dormendo nel le1o, raccontò cose insensate al marito, a lungo non riuscì a essere cosciente, sapeva però che stava parlando col marito. •  1535 Sonno pieno di fantas8cherie; parla mentre sogna. •  1536 Parlare nel sonno. •  1537 Parlare ad alta voce nel sonno (Ng.). 126
Sogni
•  1548 Sogno pauroso; lei grida “aiuto”.
•  1560 Paura nel sonno.
127
Crampi?
•  1605 Di notte, si risveglia per 2 volte a causa di
un crampo nella coscia destra e nel polpaccio.
•  1606 La notte, nel letto, quando tira a sé la
gamba, avverte un crampo nel polpaccio e nella
pianta del piede.
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Freddo febbrile
•  1617 Ha molto freddo, sp. dopo i pas7 e verso sera. •  1627 Intensi brividi febbrili, verso sera, per alcuni minu7; è costre1o a sdraiarsi; segue nausea, vomito e dolore spasmodico al pe1o per tu1a la no1e, con brevità di respiro, intenso 7more interno e copiosa sudorazione alla testa (dopo 6 giorni). •  1630 Ogni sera, alle 6, dapprima brividi febbrili che durano 1 ora con sete; poi calore senza sete, con intensa corizza; in seguito esalazione moderata di sudore, con buon sonno; dopo di ciò la ma=na si avverte un 129
Diaforesi
•  1645 Sudorazione notturna (le prime 3 notti,
dopo 2 ore e 6 giorni).
•  1646 Sudorazione notturna (il 4° giorno) (Htb.).
•  1649 Durante il sonno, sudorazione alla testa,
al collo ed al tronco.
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